"Più forti i comuni, più unita l'Italia"

Riguarda regionalismo credo che il tema sarà affrontato introdotto anzitutto nella relazione del professor Piraino
Ai fini di questa mia introduzione ai nostri lavori mi sembra opportuno partire
Dalla norma contenuta nell'articolo trentatré della ottantuno che obbliga le amministrazioni ad adeguare i propri statuti alle nuove disposizioni
Entro dodici mesi dall'entrata in vigore della legge e cioè entro il ventotto marzo dell'anno prossimo
Questo è un articolo in realtà che già col disegno di legge Mancino con l'articolo dodici si propone di modificare ma di questo diremo dopo
Limitiamoci per ora dire che quest'occasione di ripensamento degli statuti e auspicabile non si limiti ad essere un esclusivo adempimento relativo alle questioni che la legge ottantuno ha esplicitamente posto
Ma sappia invece avviare una ulteriore fase di rilancio di idee di indirizzi che forse in alcuni casi almeno nella prima stagione statutaria non si era riusciti a tradurre totalmente norme
Lo statuto infatti come lanci affermato fin dal convegno di Chianciano nel marzo novantuno rappresenta una sorta di costituzione locale
Non limitata alla sola dimensione organizzativa interna dell'ente ma anche volta a definire i vari ambiti dell'autonomia politici istituzionali economici e sociali
Peraltro anche solo di adempimenti obbligatori non sono poca cosa come abbiamo visto in occasione del Forum ANCI UPI del sedici luglio scorso
Si dovrà infatti negli statuti normare in materia di disciplina della Presidenza del Consiglio in particolare per i Comuni con oltre quindici mila abitanti stabilendo se a presiede il Consiglio debba essere un presidente eletto il consigliere anziano
Dovrà essere normato sulla scelta del sistema elettorale per le circoscrizioni
La disciplina delle interrogazioni e delle attività ispettiva dei consiglieri l'aggiornamento del numero degli assessori l'eventuale previsione di assessori esterni nei comuni con meno di quindici mila abitanti
La armonizzazione dei principi statutari che sulla distinzione fra responsabilità politica responsabilità gestionale
In relazione all'articolo tredici della ottantuno che attribuisce al sindaco poteri di nomina e di intervento nella struttura apicale dei comuni
Più in generale di statuti dovranno trovare la giusta armonia fra il potere che caratterizzano la nuova forma di governo locale quale viene configurata dall'inserimento dell'elezione diretta del sindaco
E dalle altre innovazioni della legge ottantuno sull'impianto delineato dalla centoquarantadue
Il sistema ordinamentale che sta nascendo in Italia negli enti locali e molto particolare e non ha forse eguali in altre realtà
Al Forum di luglio qualcuno si è lamentato dell'eccessivo potere residuale dei consigli comunali
Mi sembra l'ho detto allora e lo ripeto del tutto fuori luogo una simile considerazione
Se è vero che cumula ottantuno i consigli comunali mantengono tutte le funzioni loro assegnate dalla centoquarantadue salvo il potere di nomina negli enti esterni che attribuito al sindaco
è però altrettanto vero che il Sindaco eletto direttamente dai cittadini ha oggi un'aggiunta che non è più espressione del Consiglio ma è da lui nominata con potere di revoca sia pur motivata dei singoli assessori il sindaco inoltre
Nei Comuni con più di quindici mila abitanti
Quelli inferiori meccanismo è ancora più maggioritario ma in quelle con più di quindici mila abitanti in virtù del premio di maggioranza può contare sul sessanta per cento dei consiglieri
In questo contesto ipotizzare una ulteriore riduzione dei poteri don consiglio equivarrebbe almeno a mio modesto giudizio a farne un'Assemblea puramente ornamentale
Altra cosa sarebbe se la scelta del legislatore fosse stata per un sistema totalmente dualista non voglio qui imbarcarmi in problemi teorici che altri più preparati di me potranno fare Sutra monismo dualismo eccetera ma c'è cioè il legislatore avesse scelto un sistema in cui sindaco per un verso e consiglio
Dall'altro fossero stati eletti in modo del tutto separato quindi senza premi di maggioranza e con un bilanciamento di poteri sul modello dei sistemi presidenziali classici pensiamo sistema vigente nel gli Stati Uniti d'America in realtà la legge ottantuno
è una legge di compromesso
Nata nel clima di urgenza dovuto alla necessità di evitare il referendum e con essa si è realizzato un ibrido tutto italiano con il doppio voto in unica spiega
I collegamenti con le liste il doppio turno al premio di maggioranza e così via con il risultato almeno per ora di creare una grande confusione tra gli elettori lo dimostra il fatto che quasi ovunque dove si è votato sono stati molti di più coloro che hanno votato solo per il sindaco e non invece per le liste che può essere in parte spiegato con la disaffezione verso partiti movimenti eccetera ma forse anche in parte con la confusione di di di dover esprimere due voti sia pure su un unico pezzo di carta e grande confusione anche fra gli scrutatori come dimostra il caso Torino per il fatto che sono state fatte esplicitamente dei ricorsi ma credo che se si dovesse andare a ricontrollare le schede di tutti i comuni dove si è votato penso che gli errori verrebbero rinvenuti assai il numero
Anche sotto il profilo organizzatorio interno è evidente la contraddizione che esiste fra la netta separazione che la centoquarantadue aveva introdotto
Fra funzioni politiche funzioni gestionali tra potere degli amministratori eletti quello dei dirigenti
E quanto la legge ottantuno prevede con l'articolo tredici che attribuisce al sindaco poteri in materia di nomina dei dirigenti
E questo è uno dei nodi che appunto dovrà essere sciolto attraverso gli statuti
E che potrà consentire anche una certa diversificazione della organizzazione interna dell'amministrazione in relazione alle dimensioni dei comuni e alle loro caratteristiche peculiari
Il problema connesso di grande rilievo lo ricordava ancora che il Presidente Padula ma lo ricordiamo in ogni occasione quello dello status del segretario generale
E quella del segretario funzionario dipendente dallo Stato ma funzionalmente ed economicamente dipendenti dal Comune un'altra figura ibrida tipicamente italiana anche se di ben più antica data rispetto alle alle recenti innovazioni
Ed è evidente che per completare il disegno che la nuova forma di governo locale occorrerà definirla puntualizza la ma a questo tema è dedicata un'apposita sessione questo pomeriggio e non intendo quindi soffermarmi oltre
In questa sede se non per aderente per rinunciare del problema
Questione che gli statuti dovranno affrontare e quella del rapporto fra gli organi meglio definendo i poteri ispettivi dei consiglieri il ruolo delle commissioni consiliari
Ma anche precisando i rapporti fra giunta e consiglio ed il modo di lavorare della giunta stessa
Qualcuno nel dibattito interno anche anche ha pesantemente criticato l'articolo otto del disegno di legge Mancino che
Proponendosi di modificare l'articolo trentacinque della centoquarantadue come riformulato dal titolo del settore la ottantuno prevede esplicitamente che il sindaco può conferire
Ai singoli componenti della giunta delle che per l'esercizio delle proprie attribuzioni tra l'altro risulta al momento che
La commissione a fare costruita della camera dei era alta votato per la soppressione di questo articolo come dico l'aula non credo abbia ci si è ancora pronunciata ma in ogni caso e è un tema aperto su cui credo
Convenga discutere
E medico le critiche formulate partono del dalle valutazioni che in questa norma si vede la reintroduzione della spartizione partitocratica da un lato e la ricomparsa dell'assessore para ministro
Dotato di forte autonomia in palese contrasto con le disposizioni che prevedono delibere solo collegiali di giunta o sindacali e che attribuiscono ai dirigenti amministrativi la potestà di emanare atti di esecuzione degli indirizzi politici
Devo dire esprimo a titolo personale ma però credo che sia un'opinione diffusa tra molti che non sono non condivido questa parere non condivido questa critica la disposizione è forse pleonastica e se voglio dire la la casa Parlamento deciderà di cassarla
Voglio probabilmente non cambierà nulla nella sostanza ma visti i dubbi che ha sollevato viste anche le richieste che da molti Comuni pervengono per sapere se si possono si possa delegare eccetera forse potrebbe anche essere una precisazione opportuna a parte che la norma oltre a consentire la delega all'assessore la vietava al consiglio la dieta i consiglieri mentre esistono prassi di deleghe date consigliere che lei verrebbero a incidere su questa separazione esecutivo e organo non legislativo diciamo ma di di di di controllo che oggi è e di indirizzo generale che il Consiglio
E e perché ritengo che la questa norma non sia Treaty capire perché è evidente che il sindaco come sta scritto otto delegare e dato che può può anche non farlo cioè quindi vogliamo una facoltà e non è un obbligo
è evidente che può delegare come sta scritto l'esercizio delle proprie attribuzioni e quindi non anche e dell'attribuzioni che la legge riserva invece ai funzionari e dirigenti comunale
Quindi mi sembra che non ci sia rischio di contraddizione
E poi aggiungo che è evidente per chi abbia un minimo di esperienza di amministrazione locale che un sindaco vere delegare al di là di quello stile scritto nelle norme
Non potendo soprattutto nei grandi e medi centri ma anche nei piccoli comuni sovrintendere direttamente a tutte le molteplici funzioni che gli sono attribuito e cioè l'ipotizzare che la giunta formata di persone scelte dal dal Sindaco come di sua propria sedute da poi si limiti ad essere organo collegiale delibera ante
Comprare credo occasioni di disaccordo nasce nel momento della deliberazione sarebbe forse un po'limitante ma inoltre ricco ricordata la drastica riduzione che la legge a attuato del numero degli assessori
E il fatto non marginale che appunto è il sindaco a scegliersi componenti la giunta e da poterli revocare se poi si pensa che in qualche modo siano possibile contrattazioni tra forze politiche coalizzate per non credo che
Sia una legge a poterla impedire una legge può renderle superflue
O trasparenti come l'ottantuno fa ma non te lo posso fare
Miracoli in questo senso un punto invece del disegno di legge Mancino che appare sconvolgente anche qui in Commissione pare venga soppresso in questo caso piena condivisione
Comunque su quale lancia espresso la propria contrarietà è l'articolo dodici che modificando la che modifica l'articolo trentatré della ottantuno relativo l'adeguamento degli statuti comunali e provinciali
Esso infatti afferma che le disposizioni della presente legge accedeva ottantuno hanno immediata applicazione con effetto abrogativo delle disposizioni statutarie in contrasto con essa
Quindi diversamente da quanto dice oggi l'ottantuno cioè l'obbligo entro l'anno a riformare di statuti se questa norma dovesse passare ma
Sì che avrebbe invece una sorta di automatico parziale abrogazione degli statuti sia nei comuni diciamo eletti con il vecchio sistema sia in quelli eletti con il con il nuovo
Tale norma appare scarsamente rispettosa dall'autonomia politico normative esercitato dagli Enti locali nella loro fase costituente dopo l'entrata in vigore della centoquarantadue
Di assai difficile applicazione comunque ma soprattutto non distingue fra le amministrazioni elette con le nuove regole e quelle legittimate con le regole politiche della centoquarantadue
Più opportuno ci sembra e come lanci lo ha richiesto stimolando anche un apposito emendamento che appunto dovrebbe essere in discussione con gli altri rispetto al disegno di legge Mancino di modifica di
Consentire con una norma transitoria l'autoscioglimento politico delle vecchie amministrazioni comunali senza dover passare attraverso il commissariamento cioè è innegabile che esiste una crisi diffusa
In molti comuni di delegittimazione per chi è stato eletto col vecchio sistema aggravato dalla crisi politica anche se poi i risultati del referendum che l'Anci ha promosso dicono che
I due terzi dei Comuni in realtà non sarebbero favorevoli ad esempio ad un anticipo
Elettorale ma detto questo una norma di questo tipo qualora tolta consentirebbe a tutte quelle amministrazioni che si sentono costrette diciamo a vivacchiare a sopravvivere pur di non andare al commissario di autocefalia si dignitosamente per poter procederà rielezione con il nuovo meccanismo senza però il commissario speriamo che
Voglio dire l'emendamento ANCI venga ha colto d'altronde di commissari sembra che non se ne trovino più cioè fetale il numero dei comuni commissariati chianche le prefetture sembra stiano facendo grossa difficoltà
Altro occasione e mi avvio a concludere per la nuova stagione statutaria è quella che la legge ottantuno offre in materia di circoscrizioni la legge si limita ad attribuire lo statuto la scelta del sistema elettorale per i consigli circoscrizionali
Ma appare evidente la possibilità di riconsiderare l'intera materia giungendo anche per le grandi città almeno ad una possibile parziale anticipazione
Di quelle aree metropolitane previste dalla legge centoquarantadue poi totalmente dimenticate anzitutto dalle regioni perché attraverso previsione statutaria e potrebbero essere infatti previste circoscrizioni dotate di maggiore autonomia e poteri
Così da prefigurare almeno tendenzialmente quelle Municipalità o comuni di primo grado che l'accento quarantadue aveva delineato
Per una semplice introduzione mi sembra aver già messo parecchia carne al fuoco saranno la relazione il dibattito sviluppare questi temi ed altri ancora che ho dovuto tralasciare un uomo saputo evidenziare
L'amico professor Piraino che sfodera la relazione nella sua relazione al convegno anche di Montecatini del novantadue ebbe ad affermare mi consentirà di agitare questa sua frase
Quando in alcuni frangenti della vita degli uomini o della Storia dei popoli si passa da un assetto consolidato ad una nuova fase
Ciò che si verifica è un duplice contemporaneo movimento di veloce rapida facile scomposizione degli equilibri esistenti e di difficile faticosa lenta e financo altalenante costruzione di una nuova condizione
E succede anche che il più sono attratti dall'attività pesa demolire il vecchio sistema mentre pochi e spesso incompresi si dedicano alla ricostruzione e al modellamento del nuovo da allora eravamo altro novantadue passato più di un anno che tra l'altro di questi tempi equivale quasi a un secolo ecco vista la rapidità divide i mutamenti
è stata approvata nel frattempo la la la legge ottantuno in base ad essa sono state lette nuove amministrazioni molti Comuni e Province altre saranno rinnovate fra poco più di un mese a fine novembre
Però quei concetti
Mi sembra restino del tutto ovali
La costruzione del nuovo non passa solo attraverso la distruzione e la demonizzazione del vecchio siamo qui
Per dare un contributo vecchi e nuovi alla realizzazione di un sistema autonomistico più democratico più efficiente più rispondente alle esigenze dei cittadini siamo qui
In una difficile fase di transizione a cercare di rendere più forti i comuni e con essi più unita l'Italia cerchiamo anche in questo dibattito di lavorare per un migliore
Modellamento del nuovo grazie
Allora la parola alla professor Piraino per la relazione introduttiva
L'ho già data
Ma io mi allaccio subito queste considerazione finale dell'onorevole Scarpetti che peraltro erano stante ieri precedute dalla relazione di Padula lo sa quando sosteneva
In un suo OPA saggio introduttivo
Che siamo tenuti ad individuare gli elementi di un processo di ricostruzione di nuovi e più equi equilibri politici
Ad assumersi le relative responsabilità in questa ricostruzione di un orizzonte civile avanzato della convivenza umana
In questa prospettiva io colloco la relazione che vi farò e credo che il punto dal quale conviene partire
Prendere le mosse e il mutamento in qualche modo rivoluzionario consentite un attimo questa qualificazione che si è verificato nell'ordinamento locale con l'introduzione dell'elezione diretta del sì
Con la legge ottantuno del novantatré si e passanti infatti come veniva anche lui ora ricordato nell'organizzazione dei poteri locali da un modulo come si dice fra noi giuristi ha legittimazione mo'Nista ad un sistema gollista di elezione diretta degli organi
Con la conseguenza che mentre prima l'organizzazione si disponeva
Su un'unica linea che procedendo dal consiglio arrivava fino al sindaco ora la stessa si presenta in un'articolazione binaria tiene il sindaco nel Consiglio trova due diversi punti di ancoraggio
Si tratta non solo di una inversione di tendenza rispetto alla riforma introdotta dalla legge centoquarantadue
Ma come dicevo di un proprio di un vero e proprio fatto rivoluzionario soprattutto se si tiene conto che la prima volta che un simile sistema duale viene a caratterizzare la trama organizzativa degli enti locali nel nostro Paese prima infatti fin dai tempi della legge di unificazione addirittura da quelli della legge Rattazzi il modello organizzativo della comunità locale era definito dall'elezione diretta di un unico organo quello assembleare che assicurava all'ente il carattere rappresentativo dell'intera popolazione
E che proprio per questo diventava tributario della generalità delle funzioni
Gli altri organi giunta e sindaco avevano invece rispettivamente il ruolo e la funzione di coadiuvare sostituire il Consiglio
Nell'esplicazione dei suoi compiti fondamentali e di assicurare la unitarietà del potere attraverso la visibile identità delle presidenze sia dell'Assemblea più ampia cioè il Consiglio che del collegio esecutivo più ristretto la Giunta
Insomma il carattere Moni stai Consiliare dell'amministrazione locale era indiscutibile e risultava non solamente dall'elezione popolare del semplice organo assembleare
Ma anche dalle preponderanti competenze attribuite al Consiglio
Dalla legge comunale e provinciale sia in via diretta attraverso la loro enumerazione sia in via indiretta attraverso il riconoscimento residuale per tutte le materie non assegnate alla Giunta e al signor
Ora invece interviene un fatto nuovo e all'elezione diretta del sindaco sia giù al del scusante del Consiglio si aggiunge quella del sindaco
Che non incide solo come diffusamente ma in precisamente a mio giudizio è stato detto sulla forma di governo che così passerebbe da consigliare a presidenziale
Ma anche sulla forma di Stato per così dire e più in generale sull'intera organizzazione dei Comuni e delle Province che riguarda le forme di collaborazione e di cooperazione fra gli stessi non può prescindere dall'incidenza della partecipazione popolare dal ruolo dei partiti politici coinvolge necessariamente il rapporto è l'articolazione delle competenze tra gli organi politici e la dirigenza burocratica in una parola tiene a tutto lo spettro dell'ordinamento a differenza di quanto normalmente si ritiene infatti l'organizzazione non rappresenta una struttura differenziata separata ma costituisce il modo attraverso cui si realizza il servizio alla comunità da parte dei pubblici poteri
Il che significa che l'incidenza sul suo modo di essere si ripercuote in via diretta ed immediata su tutta la struttura dell'ordinamento istituzionale influenzando il senso e la direzione di ogni processo giuridico e politico
A cominciare da quelli elettorali che come sottolineano i fautori dell'elezione diretta del sindaco incidono sulla stabilità di governo condizione hanno l'alternativa politica assicurano l'efficienza in ultima analisi aiutano la moralità
Che non è una dimensione altra rispetto a quella giuridica e politica
Ma se tutto ciò e in qualche modo vero non si può prescindere dal concedere attenzione alle relazioni intercorrenti tra Comuni e Province per coglierne la continuità organizzativa che li pone al servizio della comunità di base
Deve naturalmente considerarsi il rapporto tra chi detiene il potere coloro che ne rimangono assoggettati e necessario che si consideri il modo in cui le attribuzione le funzioni sono distribuite fra i vari organi avuto particolare riguardo all'inedita attività di controllo e ai modi del suo esercizio da parte dei consigli
Ed infine di un ultimo e complessivo aspetto ci si dovrà fare carico
Come sia qualificabile il modello di organizzazione che ora caratterizza comuni e province
Se esso sia ancora un modello statuale o come invece a me sembra debba ritenersi un modello di organizzazione comunitario
Chiede la prospettiva di secondarie le istanze di sviluppo della società e di potenziare l'ordinamento democratico richiede una riconversione del modulo di organizzazione fondato solo sul principio della rappresentanza politica
In un modulo che concretizzi anche il principio della responsabilità comunitaria
Responsabilità comunitaria e se sul piano delle relazioni tra istituzioni determina il passaggio da rapporti gerarchici di conflitto ha rapporti paritari di collaborazione
Sul piano del collegamento tra istituzioni e cittadini o come diceva il grande Mortati tra chi detiene il potere e coloro che ne rimangono assoggettati impone un nuovo tipo di raccordo che non si esaurisce più nel tradizionale momento elettorale partitico ma si arricchisce di tutte le possibilità che offrono gli strumenti della cosiddetta democrazia partecipata
A cominciare dal recentissimo sistema dell'elezione diretta del sindaco del presidente
Della Provincia e per finire ai vari istituti della partecipazione popolare precedentemente introdotti dalla legge centoquarantadue
Ma procediamo con ordine iniziando dal rilevare con precisione quale fosse il tipo di organizzazione che presiedeva al vecchio ordinamento come noto superato il periodo fascista in cui aveva prevalso un modello autoritativo di rapporti poteri locali cittadini emblematicamente rappresentato dalla nomina governativa del podestà
Che sostituendosi al sistema elettivo aveva cancellato il principio della sovranità popolare a partire dall'avvento della Costituzione repubblicana si stavano un sistema di democrazia pluralista
Fondato sui partiti politici usciti vittoriosi dalla lotta di liberazione e finalizzato a rappresentare quanto meglio possibile i vari gruppi sociali che si contrappongono nella società civile
L'idea enti è superata formalmente la separazione fra istituzioni e società attraverso una parte compenetrazione complessa in cui giocano un ruolo fondamentale i soggetti sociali
Che la pratica dello stato autoritario aveva cercato di comprimere il nuovo sistema democratico deve come minimo garantire non solo la possibilità fra i diversi gruppi politico sociale
Di competere liberamente per il governo
Ma anche il rispetto delle minoranze e la regola dell'adozione delle sole decisioni che dispongono di un reale consenso maggioritario
In questa prospettiva in cui come è evidente il pluralismo non può ridursi al vecchio meccanismo della separazione dei poteri e delle funzioni sono allora i partiti politici che per svariate ragioni finiscono per occupare uno spazio e svolgere un ruolo politico preminente rispetto a quello di qualsiasi altro attore sociale
Ridotta all'essenziale oltre a rendere concreta una indistinta volontà popolare la loro funzione è quella di mantenere uno stretto raccordo tra istituzioni e cittadini tra elettori ed eletti
Lo strumento principe per realizzare questo obiettivo e il sistema elettorale proporzionale
Che se pure non si applica a tutti i Comuni rimanendone esclusi quelli al di sotto dei cinque mila abitanti induce ad un uso generalizzato dello scrutinio di lista
Che mette i partiti di massa al centro della competizione elettorale e che rompendo il vincolo fra l'elettore il candidato tipico del collegio uninominale
Rafforza il legame diretto con il partito super lento le radici del notabilato ha scritto qualcuno
Insomma il nuovo ordinamento post fascista
Nato dall'apporto dei partiti protagonisti della liberazione si caratterizza per essere lo strumento di garanzia del ruolo che cioè essi possedevano nel processo di integrazione politica ed in quello di canalizzazione del consenso della partecipazione
Ad imboccare questa strada del resto inducevano non solo le esigenze cui visti che di un potere appena fermato sì
O le più normali ragione dell'autoconservazione ma anche e soprattutto i dati di una realtà che faceva registrare
La mancanza assoluta di altri punti di riferimento e l'inesistenza di istituzioni adeguate ad esprimere il pluralismo sociale
Nasce così quella che è una vera e propria democrazia partitica
In cui per oltre un quarantennio tutte le decisioni più importanti saranno prese da personale scelto in elezioni svolte secondo distinzioni di partito
Tutte le politiche saranno decise all'interno dei partiti e dopo contrattazione tra le varie componenti delle coalizioni di maggioranza
Tutti i ruoli di grado più elevato sindaco Presidente assessore eccetera saranno ricoperti da personalità scelte all'interno dei partiti e responsabili di fronte all'elettorato solo attraverso i loro partiti
E in una battuta il trionfo di quel modello che i politologi hanno chiamato del patto gonne manto
E che avrà il duplice compito storico di permettere l'integrazione nelle istituzioni
Di quelle masse di cittadini che fino allora ne erano rimaste escluse o ai margini e di contribuire a de polarizzare il sistema politico come si dice
Riconducendo i partiti antisistema al comune riconoscimento dei valori costituzionali
Ma è anche purtroppo l'inizio di un un progressivo processo di delegittimazione delle istituzioni così guidata che nei tempi a noi più vicini raggiungerà livelli prima sconosciuti e tali da mettere in pericolo non solo la funzione aggregante degli stessi partiti ma anche la tenuta complessiva del sistema democratico
Basti qui considerare il forte aumento dell'astensionismo elettorale dopo che per anni il nostro Paese aveva fatto registrare una partecipazione al voto fra le più elevate al mondo
O la dirompente sfiducia nei confronti dei partiti storici ben presto trasformatisi da associazioni democratiche di cittadini come dice l'articolo quarantanove della Costituzione Inner raggruppamenti oligarchici di iscritti
O ancora la nascita il rapido sviluppo di formazioni politiche dichiaratamente anti partitiche e financo anti unitari
Se a questo si aggiunge poi che la connessa adozione del sistema proporzionale
Accanto ai ricordate i risultati positivi ha prodotto una serie di conseguenze né per negative in ordine alle forze e alle capacità di governo
E soprattutto all'incidenza che sul programma di quest'ultimo è il voto degli elettori sempre più spesso ridotto all'approvazione di una lista di candidati che porta avanti un programma proprio elaborato solo in base ad esigenze di partito allora il quadro diventa completo e si capisce perfettamente perché a un certo punto il vecchio regime partitocratico e proporzionalista della democrazia rappresentativa
Quale unica forma di espressione della politicità
E della organizzazione della comunità è andato in crisi facendo emergere l'ha urgente necessità di una rifondazione dello stesso paradigma democratico
Lo ha colto tutto ciò il movimento riformatore da tempo accomunato nella critica alla partitocrazia e alla instabilità degli esecutivi
Solo per il modello di democrazia alternativamente prospettato è stato il vecchio modello della democrazia diretta o immediata
Messo a punto più di una trentina fa da Maurice Duverger e assolutamente inadatto a costituire da solo una soluzione valida per il governo delle attuali società complessa
Come da tempo acclarato infatti la democrazia immediata
Non realizza fatto un sistema più democratico di quello che ricorre alla intermediazione dei partiti
E impossibile pensare ad una scelta dei governi come frutto di una incontaminata e diretta decisione popolare espressione di una volontà maturata si nella sola Società Civile
Una forma di organizzazione canalizzazione del consenso infatti è sempre presente
L'elettore non è mai nudo di fronte alla dimensione del politico
D'altro canto non si pone solo il problema di efficacia e di indirizzo del consenso ma anche di formazione di quest'ultimo
Anzi oggi il vero problema si è spostato dal momento opposto elettorale della scelta del governo a quello pre elettorale della definizione del convincimento politico e di determinazione delle coscienze
Facendo assumere i grandi strumenti di comunicazione di massa il ruolo di veri decisori delle opinioni politiche ma anche degli stili di vita che finora era stato dei partiti
Ma come accennato sopra c'è di più
E cioè che nemmeno per i teorici dell'assoluta identità fra governati e governanti il popolo può farsi soggetto politico senza mediazione alcuna
Anche se questa non sarà evidentemente accentrata in una struttura statica come quella dei partiti Marti colata dinamicamente nei più recenti movimenti sociali
In sostanza il popolo non si presenta mai si strutturano Toma sempre bisogno di un organizzazione che ne consenta alla unificazione
L'alternativa all'ora e fra diverse modalità organizzative nel senso che per la sua unificazione il popolo può scegliere
O forme autoritarie che procedono dall'alto riducendone progressivamente la complessità o forme democratiche che riconoscono e valorizzano la pluralità dei valori comuni e procedono dal basso in un movimento orizzontale
E se si scelgono forme di democrazia più avanzata non è proprio detto che i partiti debbono allora scomparire per lasciare libero campo ai soli movimenti l'unica Effetto che avrebbe un'eventualità del genere infatti è quello di produrre sotto mentite spoglie di movimenti i vecchi partiti politici ulteriormente rafforzati nelle loro logiche perverse
Invece la cancellazione della mediazione partitica deve ritenersi anche nell'ottica della democrazia immediata soltanto parziale illimitata acciocché attiene all'elezione del Governo
Tutti gli altri aspetti della vita comunitaria infatti essendo riconducibili all'ambito della rappresentanza politica non richiedono per nulla la scomparsa dei partiti
Che provocherebbe anzi un ritorno al mito del cittadino impostati Zac tocco come depositario della razionalità politica che non ha bisogno di intermediari per attingere alla sfera della politica
Impostare allora
L'alternativa democratica come se essa fosse fra sistemi che operando la selezione dei rappresentanti implicano la cioè la necessaria permanenza dei partiti politici
E sistemi con cui attraverso l'elezione si scelgono i governanti e quindi si determina la pratica cancellazione di ogni mediazione e francamente fuorviante oltre che per quanto abbiamo accennato propriamente errato
L'alternativa meno con riferimento al nostro Paese invece è diverso
Essa consiste nella possibilità di introdurre finalmente una forma di democrazia comunitaria
Che consenta sì di superare i limiti che hanno caratterizzato il funzionamento del nostro sistema politico non solo locale ma anche e soprattutto di introdurre accanto al principio della rappresentanza quello della responsabilità
Che è l'unico mezzo per rivitalizzare il circuito comunicativo fra le istituzioni e la gente comune
A differenza di quanto si possa immediatamente pensare tutto ciò lo ha capito prima e meglio della stessa dottrina il legislatore che incalzato dal possente moto di cambiamento proveniente da cittadine dall'opinione pubblica
E consapevole del rischio di una involuzione autoritaria del regime partitico
Ha approvato una legge la ottantuno del novantatré che oggettivamente cambia i connotati del nostro ordinamento locale e avrà ripercussioni su tutto il sistema politico istituzionale
Si tratta come detto della legge che introduce accanto a quella per i consigli l'elezione a suffragio popolare diretto
Del sindaco del presidente della Provincia
Apparentemente può sembrare una legge che operi un semplice allargamento della legittimazione democratica dell'organizzazione locale
In effetti è una vera e propria rivoluzione dicevo prima dello stesso modello democratico perché per la prima volta nel nostro ordinamento viene introdotto il meccanismo dell'elezione diretta per l'investitura di un organo monocratico
Recita in dopo sì alla radice ogni possibilità di applicazione del principio della rappresentanza
Che può funzionare solo per gli organi collegiali o con un riferimento ad organi individuali nell'eventualità che questi siano eletti con il cento per cento dei suffragi e quindi praticamente mai
D'ora in poi con l'elezione diretta il sindaco il presidente della Provincia non saranno più rappresentativi del corpo elettorale che li ha votati
Il loro rapporto con quest'ultimo e più ampiamente con le comunità sarà di altra natura alla rappresentanza si sostituirà la responsabilità e questa la vera novità
Introdotta del nostro ordinamento con l'elezione diretta del sindaco del presidente della Provincia
In virtù di questo meccanismo della responsabilità infatti questi ultimi non sono più liberi di determinarsi nelle decisioni di governo secondo la loro opinione o secondo l'interpretazione che essi stessi avranno dato dell'interesse generale
Ma dovranno tener conto del patto stabilito per mezzo del programma
Al momento delle elezioni con il popolo il quale nel nuovo ordinamento a innumerevoli possibilità tecnico organizzative per controllarne l'adempimento
Ed eventualmente modificarne il contenuto attraverso gli atti di indirizzo del Consiglio cui è permanentemente collegata la partecipazione popolare non si tratta però come è evidente di un ritorno al vecchio rapporto tipico del mandato imperativo per il quale il mandatario e concepito come un esecutore privo di iniziative di autonomia delle istruzioni che i mandanti gli impartiscono
Qui il sindaco e addirittura esso stesso il proponente del contenuto del contratto che lo lega al corpo elettorale
In questa sua attività di iniziativa a tutta la libertà che gli deriva da un lato dall'inesistenza del rapporto ancora non instaurato e dall'altro lato dalla circostanza di proporre una sorta di contratto per adesione solo successivamente alla sua conclusione con l'elezione
Il patto vincolerà sindaco il presidente della Provincia rispondere della propria attività di attuazione del programma e non verso chi li ha eletti e nemmeno nei confronti dell'intero corpo elettorale
Ma più esattamente riguardo all'intera comunità
La quale però a differenza che nel vecchio rapporto di rappresentanza non resterà espropriata è sostituita della sua nella sua autonoma capacità di agire da esperti esterni
Ma si presenterà perfettamente organizzata e capace di esercitare i suoi in inalienabili diritti non solo con per gli istituti di partecipazione di cui potrà disporre
Ma anche e soprattutto perché su un altro binario di rapporti comunicativi e democratici sarà collegata con i consigli comunali e provinciali tramite i partiti politici
E come si vede un intreccio inedito dei rapporti istituzionali
Che per la prima volta vede instaurarsi una linea di comunicazione diretta ma non plebiscitaria tra organi monocratici eletti dal popolo e comunità territoriali non destrutturate
Ma articolate in tutta la loro complessità alla quale non si può rinunciare se si vuole arricchire non impoverire la democrazia
Impoverimento della democrazia che invece a me sembra in armi inevitabilmente si produrrà sì al diverso livello istituzionale delle regioni
Dovesse passare il disegno di una riforma che non si collochi nella prospettiva di un recupero del ruolo ordinatore di questo principio di responsabilità
Per molto tempo sacrificato sull'altare di quello di rappresentanza e presto piegato alle regole dello scambio e nella direzione di una valorizzazione del cannone dell'efficienza
Ma veniamo ai contenuti di questa prospettata riforma neo regionalista che così tanto ci preoccupa
Il punto di svolta è rappresentato come noto dalla limitazione dei poteri legislativi del Parlamento
Ad una sfera di materie enumerate singolarmente
E dall'attribuzione alle Regioni della competenza normativa su tutte le altre materie salva la possibilità per lo Stato di fissare con leggi organiche i principi fondamentali delle diverse legislazioni regionali dovranno rispettare
A questo si deve aggiungere poi che i progetti di legge organica recanti la definizione di questi principi dovranno essere presentati al Senato
E da esso solo esaminati ed approvati mentre in progetti di legge nelle materie riservate allo Stato dovrebbero essere presentati esaminati ed approvati dalla sola Camera dei deputati
Con il riconoscimento però a ciascuna Camera e allo stesso governo del potere di richiedere entro breve termine il riesame da parte dell'altra Camera cosa che per un verso ne impedirebbe l'immediato perfezionamento in legge e per un altro verso né garantirebbe sempre la possibilità del doppio esame
Infine nelle materie nelle quali le Regioni hanno potestà legislativa il disegno riformatore assegna loro anche l'amministrazione che evidentemente del tutto indipendente dal governo e dall'amministrazione centrale come è facile vedere non si tratta del tentativo tradizionale di individuare gli spazi regionali all'interno dello Stato
Ma di rifondare lo Stato spesso sulla base della convinzione che le norme relative all'autonomia legislativa appaiono superate non tanto in riferimento all'elencazione delle materie
Quanto per la stessa coesistenza nella medesima materia della fonte legislativa statale e di quella regionale
Questi senza che si è tradotta via via nell'assunzione di spazi sempre più ampi da parte del legislatore nazionale
Il quale operando ora attraverso l'interesse nazionale ora attraverso la funzione di indirizzo e coordinamento ha finito con l'impiccia arsi di tutto
L'Istat restringendo addirittura sostituendo interamente le competenze regionali tutte le volte che un intervento statale gli sia apparso necessario alla luce di una situazione difficile o di un valore costituzionale
Per evitare allora
Alla radice un esito di tal genere non restava che separare nettamente la sfera regionale da quella statale
E di indicare puntualmente le competenze statali in modo da evitare che attraverso l'applicazione di una logica espansiva le burocrazie
Centrali adegua sono a sé medesime tutto l'ordinamento
Considerata superficialmente non c'è dubbio che questa soluzione appena descritta appaia veramente innovativa
Ad una più attenta riflessione invece bisogna riconoscere che l'assegnazione di potere alle Regioni in ordine alla materia residue
Non significa molto in presenza poi di un elenco di materia statuali così lungo come quello previsto dal novellato articolo settanta della Costituzione
Novell andò più che novellato
E soprattutto che poiché la riforma prevede che la legislazione regionale
Oltre che rispettare i principi fondamentalista tuniche dalle leggi dello Stato
Non debba porsi in contrasto con l'interesse nazionale con quello delle altre regioni lasciando comunque al Parlamento della Repubblica la decisione sulle eventuali controversie la possibilità che lo Stato si intrometta con interventi legislativi di dettaglio
Che vadano ben al di là dei principi fondamentali non solo non è da escludere ma è ma anzi è da ritenere in qualche maniera certa
Ora non è necessario spendere molte parole per dimostrare che la costituzionalizzazione di questo indirizzo giurisprudenziale
E la prova più chiara che dietro la facciata della nuova regionalità
Si cela una realtà ben diversa da quella favorevole all'espansione dei poteri regionali
E corrispondente in qualche modo come si accennava al disegno federalista che lungi dall'essere autenticamente autonomista e poi alla fine più accentratore e autoritario di quanto immediatamente non si pensi
Lo conferma tutto ciò il criterio prescelto per determinare il sistema di ripartizione delle competenze
Criterio che come è noto è quella della netta separazione degli ambiti e delle sfere di competenza
E che è stato dettato dalla convinzione che le attuali norme relative all'autonomia legislativa regionale sono superate non tanto perché si fermano ad una elencazione delle materie la cui arretratezza è stata in parte corretta solo dal famoso D.P.R. seicentosedici mila novecentosettantasette quanto perché fanno questi isteria in capo alla stessa materia la fonte legislativa statale con quella regionale
Circostanza questa che ha consentito la progressiva fa concitazione di spazi sempre più ampi da parte del legislatore nazionale corrispondentemente il deciso restringimento dell'autonomia delle regioni
Naturalmente non è questa la sede per dimostrare la in Anita oltre che la erroneità di questo criterio che poteva risultare comprensibile in vigenza di un ordinamento ottocentesco
Tutto chiuso in se stesso ma non certamente in una realtà evoluta in cui alle organizzazioni personificata in ci sono sostituite o tendono sempre più a sostituirsi ordinamenti obiettiva piena aperti
Ciò che qui si può fare invece ricordare che l'idea della necessaria cooperazione fra lo Stato e le Regioni
Era stata recentemente proposta dalla Corte costituzionale e dopo varie resistenze incertezze donde già menti accolta dalla stragrande maggioranza della dottrina
Ora se questo è vero la soluzione neo regionalista prospettata costituisce un chiaro passo indietro che lungi dall'essere dettato dalla prudenza sembra piuttosto indotto dalla confusione che caratterizza la fase più recente del dibattito istituzionale
Come un altro passo indietro
è preoccupante e più preoccupante di questo disegno riformatore riguarda il versante dei rapporti con gli enti locali che così tanto ci interessa
Con riferimento a questi ultimi
La prima cosa da sottolineare che il neo regionalismo ricalca in modo pedissequo il disegno federalista
Prospetta in simmetrico opposizione alla linea della massima separazione fra Regione e Stato una configurazione dei rapporti Regione enti locali improntata al più alto grado di integrazione rompendo anche il precario equilibrio fra i poteri regionali e le prove attive di Comuni e Province raggiunto non senza notevoli difficoltà come sappiamo dall'articolo tre della legge centoquarantadue
La prospettata riforma prevede infatti che non sia più una legge generale della Repubblica da attribuire ai comuni e alle Province le funzioni amministrative di interesse locale ma esclusivamente una legge regionale
E la Regione insomma nel nuovo modello delineato che conquista il centro del sistema ed è quindi ad essa che va trasferito il potere di disciplinare riconducendo la la propria unità l'ordinamento delle funzioni e delle Province
Che questo neo centralismo seppure regionale possa ripetere i vizi e le distorsioni di quello statale o che nemmeno la legge generale della Repubblica possa disporre di tutte le funzioni comunali e provinciali perché come sappiamo o l'articolo cinque
Alcune sono proprio gli enti locali in via originario come dice l'articolo cinque e in quanto organizzazioni preesistenti alla stessa Repubblica non vi è neppure il più lontano sospetto così come nessun sospetto
Che addirittura forse lo stesso equilibrio raggiunto dalla centoquarantadue a contrastare con il modello costituzionale che vede Regioni Comuni e Province imposizione di pare ordinazioni
Tutte egualmente parte della Repubblica espressione politico istituzionali della loro comunità
Eppure rispetto a questa sorprendente proposta di modifica non è passato poi molto tempo da quando sembrava unanimemente acquisito che nessun potere centrale potesse essere esclusivo interprete dei bisogni della società
E che invece fosse la pluralità diffusa
Dei punti d'incontro delle istituzioni con la società a realizzare quella tendenziale coincidenza tre esigenze della vita economico sociale della comunità e valori di solidarietà e di eguaglianza sostanziale oltre che di libertà
Che costituisce la nuova dimensione delle istituzionalità della istituzionalità dell'epoca contemporanea
Cosa che al di là di ogni ulteriore conseguenza implica che le espressioni istituzionali che rappresentano le comunità territoriali di base abbia una propria naturale autonomia
Che le affranchi da ogni rapporto di dipendenza organica con qualsivoglia potere centrale e siano collocate in una posizione di parità con tutti gli altri soggetti istituzionali che concorrono alla determinazione dell'indirizzo politico ed in questa prospettiva in una maniera veramente esemplare per chiarezza e precisione la Costituzione afferma
O bisogna dire affermava che le Autonomie locali in quanto manifestazione dell'insopprimibile ed originaria libertà delle comunità di base non sono create o concesse dalla Repubblica ma da questa soltanto riconosciuta nel loro valore fondamentale
Proprio come diritti inviolabili dell'uomo che dall'articolo due costituzione non sono istituiti ma riconosciuti e per questo sono elevati poi a principi fondamentali da valere come parametro immodificabile di tutto l'ordinamento cosa che parimenti fa l'articolo cinque della Costituzione quando impegna la Repubblica ad informare rendere adeguati alle esigenze dell'autonomia ai principi e ai metodi della sua legislazione anche costituzionale
Ora se queste indicazioni hanno ancora valore
La conseguenza che ne deriva e che nemmeno con legge costituzionale
Salvo a voler rompere il patto
Che sorregge l'intero ordinamento repubblicano e possibile violare l'autonomia delle comunità locali e dar vita ad un ordinamento nel quale le province e i Comuni siano subordinati alle regioni
Il che in altri termini significa che alle Regioni non può essere riconosciuto alcun potere di coordinamento
Riguardo gli enti locali e che al massimo ad esse può essere affidato come dice l'articolo tre della legge centoquarantadue il compito peraltro delicato e difficile
Di organizzare l'esercizio delle funzioni amministrative
A livello locale attraverso appunto i Comuni e le Province
I rapporti tra Regioni ed enti locali devono essere per un verso paritari e per un altro verso regolati sulla base del principio di complementarietà e sussidiarietà tra i vari livelli di governo Principi che impongono nella distribuzione delle funzioni fra i vari soggetti istituzionali il superamento sia del criterio fondato sulle materie che di quello più avanzato ma comunque è parimenti inaccettabile che si basa sull'interesse
Detto questo un'ultima osservazione va poi fatta in ordine alla proposta di riforma del sistema organizzativo delle regioni
Che se deve riguardare anche la modifica del sistema di elezione dei consiglieri
E la disciplina della forma di governo non può tuttavia trascurare la necessità di una revisione innanzitutto delle funzioni ordinamentali
Esplicate dagli organi per così dire costituzionali e poi della struttura degli stessi
Naturalmente non intendo sottovalutare il significato di una riforma elettorale delle regioni e si prefiggeva di spostare da una parte uti simplettica di spostare una parte del monopolio del potere
Oggi detenuto dei vertici dei partiti agli elettori o di una modifica del sistema di governo e si proponga di ridefinire l'assetto costituzionale delle relazioni che intercorrono tra Consiglio Presidente della Giunta è giunta queste riforme soprattutto quelle elettorali sono assolutamente necessari ed urgenti
Per chi a cuore le sorti della democrazia
Non è più possibile continuare con gli attuali modi della rappresentanza politica che riscuotono una sempre maggiore sfiducia da parte dei cittadini
O con le contemporanee forme del sistema politico che producono degenerazione clientelari pratiche spartitorie instabilità cronica e quant'altro
La circostanza che intendo invece sottolineare e che quand'anche tutto ciò venisse rimosso dalla più efficace delle riforme non sarebbe comunque sotto sufficiente per instaurare un sistema regionale di democrazia comunitaria
In cui il controllo popolare non è affidato a forme plebiscitarie di manifestazione ma alla organizzazione complessa del raccordo degli organismi rappresentativi con gli istituti della partecipazione
Ed è qui allora che dovrà esercitarsi tutto il nostro senso di anticipazione
Dimostrando di saper costruire
Un modello di organizzazione dei poteri locali
Che nella differenziazione delle funzioni fra organi di governo ed organi di controllo e di indirizzo trovi la ragione per affermare la vigenza accanto a quello di rappresentanza del principio di partecipazione di responsabilità
Se di questo ne siamo convinti con grande determinazione dobbiamo procedere al di là della stessa legge ottantuno mille novecentonovantatré
Ma non nel senso certo indicato dalla riforma in discussione in Parlamento e differenziare le funzioni del sindaco con i suoi collaboratori da quelle del Consiglio per rendere efficace il modello dualistico di organizzazione
In base a questo modello il Consiglio deve esercitare la funzione di controllo e solo come effetto di essa la funzione di direzione
Il sindaco invece deve assicurare l'amministrazione ed è responsabile nella sua autonomia delle scelte con che compie
Solo se procederemo coerentemente in questa direzione potremmo costituire un ordinamento locale non solo autonomo ma anche originale rispetto al modello statuale fino alle imperante anche per le Regioni
Ma ciò chiama in prima fila la nostra responsabilità di operatori comunali e provinciali dalla quale cerchiamo lasciatemelo dire di rifuggire
Anche se i nuovi amministratori mostrano una diversa coscienza essendo frutto Javert grande cambiamento che sta intervenendo nel nostro Paese
Cambiamento di cui dobbiamo essere consapevoli protagonisti
E non solo per la parte che riguarda la vicenda dei comuni ma date le connessioni di questi ultimi con l'intero sistema costituzionale anche per gli aspetti più generali che attengono a tutto il sistema dei pubblici poteri nazionali
Naturalmente in questa fase al di là della chiara volontà di cambiamento tutto il resto a cominciare dalla direzione di questo cambiamento può essere messo in discussione
Per noi amministratori locali
Che abbiamo imboccato però soprattutto a partire dall'approvazione della legge ottantuno questo indirizzo di riforma che consiste nella organizzazione duale dei Poteri
E un'occasione in qualche modo unica per cercare di influire non tanto in direzione della riproduzione negli altri livelli istituzionali di questo modello dualistico
Quanto piuttosto nel senso di vedere accolti i nostri principi di autonomia e responsabilità su cui quest'ultimo modello di organizzazione si fonda e questa la battaglia che dobbiamo fare e per questo dobbiamo essere consapevoli di questa prospettiva di fondo
In modo tale da evitare quanto avvenuto a seguito della emanazione della centoquarantadue che ha visto la classe dirigente dei Comuni e delle Province assolutamente incapace
Di usare lo strumento dell'autonomia ad essa ha riconosciuto
Basti pensare alla facilità
Con cui abbiamo accettato che una legge di principi e quindi in quanto tale solo espressamente da un'altra legge della medesima natura modificabile
Venisse via via stravolta da interventi legislativi che hanno modificato il nuovo ordinamento locale riducendone enormemente gli spazi di autonomia conquistata
A me estratti da questa esperienza oggi non dobbiamo allora spaventarsi di fronte al peso del potere normativo non dobbiamo rifuggire dalla responsabilità che deriva dal suo esercizio
Dobbiamo invece avere il coraggio di partire da esso non solo per ricostruire l'ordinamento di base della nostra convivenza ma anche per incalzare e spingere verso la riforma di quello più generale dell'intera comunità e delle regioni
L'occasione è lo stimolo ci viene proprio dalla battaglia che bisognerà fare sull'articolo trentatré della ottantuno
Che non può essere abolito e che addirittura non può imporsi se non nel senso di invitarci ad adeguare di statuti ai nuovi principi organizzatori introdotto questo articolo ci spinge ad a vere la determinazione ma anche la lucidità DDT di definire noi i rapporti tra gli organi del Comune
In maniera da rispondere adeguatamente alla logica di un ordinamento fondato sulla precisa individuazione di poteri autonomi e di ambiti di responsabilità distinti
Predisponendo così la piattaforma su cui edificare quanto prima le riforme istituzionali del rugby più alti dell'ordinamento per questo amici cari è necessario cogliere questa occasione per tradurre infatti organizzatori questi nuovi principi di responsabilità di trasparenza e di visibilità delle decisioni
Che l'intera comunità ritiene ormai irrinunciabili e che devono costituire la qualità della nuova democrazia
Grazie a mo'presa Piraino due brevi comunicazioni
Alle undici nella Sala convegni dell'hotel Lido Palace si svolge una tavola rotonda sulla lo stato giuridico dei segretari comunali e provinciali organizzata dalla Philips nel Cheese sul alle ore dodici presso la sala del cento in questo albergo riunione dei sindaci amministratori calabresi con il vicepresidente dell'Anci Piero Gallina commissario dell'Anci Calabria
Ecco ora passiamo alle previste comunicazioni di sindaci eletti nella più recente tornata che daranno il loro contributo all'apertura di questo dibattito ci son già poi numerosi altri scritti cominciamo con il professor c'ha un ruolo sindaco di Terme
Cari amici o ascoltato con grande interesse la incisiva relazione
Del professor spiare no e naturalmente siccome prendo la parola subito dopo di lui
Mi incombe l'obbligo di dire su alcune cose non sono d'accordo per esempio per quelle che riguardano il ruolo
Dei partiti del nuovo sistema che stiamo costruendo e per una legamento più vicino a noi per quanto riguarda la rappresentatività
Del letto alcun sistema maggioritario che secondo me sussiste pienamente anche nel caso che
Non abbia conseguito irraggiungibili al cento per cento dei suffragi ma anche quando come nel caso del sottoscritto abbia raggiunto un poco più del cinquanta per cento dei voti perché
Principio generale di ogni organo collegiale che l'eletto rappresenti anche della minoranza dissenziente una volta concluso il procedimento elettorale
Ma
Ma debbo dire anche che su molte cose della relazione no al professor Piraino sono invece completamente d'accordo per esempio per tutta la parte con quale con la quale ha commentato certe recenti evoluzioni o prospettive di un regionalismo selvaggio il regionalismo selvaggio che
Mira o potrebbe portare a
No a battere anziché esaltare il sistema delle Autonomie il quale sistema le autonomie non può non trovare nei comuni quella che il nocciolo di base ed io ricordo spesso
Che la comunità
Comunale e l'unica ad essere naturale
Tutte le altrui tipi di ripartizione dei poteri sul territorio sono artificiali
Sono stabiliti sulla base di certi criteri che possono essere condivisi o no ma voi sapete benissimo per esempio che ci sono oggi autorevoli contestazioni e omologhe
Discussioni e contrasti a proposito della divisione attuale dell'attuale ripartizione per regioni del territorio nazionale ma anche per altri livelli territoriali pensate a tutto il fenomeno della nascita di nuove Province dell'affollare Rossi di altre
Richieste della costituzione di entità provinciali o anche semplicemente della modifica Disipio Speedy richieste di modifica di circoscrizioni provinciali
E quali appunto fanno tutte leva sul fatto che rasta si di tipi di ripartizione
Costruito all'uomo laddove la comunità
Di base quella invece
Costruito dalla storia dalle cose è proprio quella comunale quindi non si può secondo me parlare seriamente di autonomia se si vuole o si finse si finisce per deprimere l'autonomia comunale
A favore di un neo centralismo regionale come minaccia DS
Certa recente evoluzione della nostra dialettica di riforme costituzionale
Ma sono soprattutto d'accordo con il professor Piraino sul punto sul quale io penso che da parte vostra vi aspetti alte di più dal mio l'intervento
Ossia dal conseguenze applicative della legge numero ottantuno
Nel professor Piraino
A chiaramente ha spiegato perché questa legge introduce una rivoluzione nel nostro sistema di governo quindi non ripeterò gli argomenti che viaggia così chiaramente svolte
Quello che vorrei sottolineare è che non solo dell'amministrazione pubblica
Ma anche proprio
Nel dell'opinione più direttamente coinvolta con la gestione dei comuni
Molti abbiano creduto e credo tuttora che la legge numero ottanta una semplicemente modificato il sistema di elezione del sindaco anche perché è una legge che viene normalmente chiamata legge per l'elezione diretta del sindaco
Invece la legge numero ottantuno accerto modificato il sistema di aerazione Segre ma anche profondamente inciso sulla ripartizione
Dei poteri tra i vari organi comunali e introducendo diceva il professore
Piraino un sistema sostanzialmente duale anche se con qualche temperamento
Ora questo
Il punto sul quale vi Vorrei ragguagliare
Facendo perno non tanto sulle mie convinzioni teoriche quante soprattutto sulla mia esperienza concreta
Mi sono trovato ad esse
Tra i sindaci che hanno dovuto inaugurare questo nuovo sistema dico spesso
Ai miei collaboratori che noi stiamo funzionando da rompighiaccio nel senso che dobbiamo volta per volta questione per questione trovare le nuove formalità applicative dell'esercizio della gestione comunale
Che sono
Tutte da costruire
Qualche volta tutte da inventare perché il sistema e è stato talmente rivoluzionato che solo raramente si può fare correttamente differimento
Alla giurisprudenza o alla quella che è la regola normale della Burgassi al sia il precedente spesso
I miei funzionari mi venga a dire ma si è fatto sempre così dico questa è proprio la ragione per la quale non bisogna fare di più così perché altrimenti che cosa avremmo cambiato a fare con
Tanti così faticosamente tutta la normativa relativa all'equilibrio dei poteri comunali naturalmente
La il lavoro del rompighiaccio il lavoro duro non è un lavoro molto semplice è un lavoro duro perché ha a che fare
Con oltre che con questa fatti con USA creazione dell'innovazione anche gonne mentalità inventerà alte
Che non solo soltanto dei burocrati comunali ma mi accorgo spesso anche da fatti concreti S. magari dei coretto
Il Coreco nemmeno spesso chi controlla i nostri atti spesso hanno inteso ho compreso fino in fondo l'innovazione e quindi naturalmente
La fatica diventa ancora più profonda
Ma ecco se noi esaminiamo
La legge numero ottantuno
Più partitamente
Credo alla luce anche appunto dall'esperienza applicativa che ne abbiamo avuto
Credo che possiamo dare un giudizio sostanzialmente positivo almeno io lodo sostanzialmente positivo a proposito delle norme elettorale vere e proprie
Il sistema escogitato io
Sono notoriamente
Un sostenitore dell'uninominale a doppio turno anche per le elezioni politiche e qui debbo dire che sono stato abbastanza dispiaciuto del fatto che nel sito si è avuto il coraggio di arrivare fin lì anche per le elezioni politiche più ragione specifica cari amici che si è risvegliata
Non direi magicamente perché non credono le formule magiche ma quasi magicamente l'interesse del popolo per la democrazia
Il popolo si disinteressava ampiamente delle elezioni amministrative
Da molto tempo
Oppure votava sì cento votavano votava fiacca mente
Per soluzioni precostituite qualche volta
Io le ho chiamate lezioni di tifoseria vincolante a uno vota si è abituata a votare per un partito
Così come si è abituato ad essere tifoso dell'Inter anche se di quella squadra gioca male
Fa lo stesso il tifo per quella squadra egualmente è avvenuto per i partiti in questi anni ma nell'interesse progressivamente calato
Con il ballottaggio il coinvolgimento della popolazione è straordinario mi è sembrato di tornare indietro nel tempo ai primi anni del dopoguerra perché la gente discute di politica
Debba ha discusso di politica in quella fase dei bar per strada nelle famiglie
Marito e moglie che litigano perché uno è a favore di un candidato e l'altra di un'azione un coinvolgimento nuovo della gente nella politica determinato dal sistema diciamocelo chiaramente
è un sistema che secondo me tecnicamente merita ancora qualche correttivo
Le dico solo solamente uno per non allungare il nostro discorso ma io toglierei la possibilità di cambiare bandiera tra il primo e il secondo turno ha già lo usa questo problema il ministro Mancino ieri parte un aspetto minore io viceversa sei del paese
Che andrebbe soppressa del tutto anzitutto perché non è privo di significato il fatto che in queste elezioni
Dissimili sono stati i casi in cui si sono verificati apparentamenti dopo il primo turno a favore di questo o quel candidato
Diversi da quelli fissati nel primo turno
Ma il secondo e più importante l'uomo perché secondo me è una fase in cui si può annidare
Una reminiscenza di sistemi di trattativa
Obblighi cui
Tra il primo e il secondo turno i
Detentori dei pacchetti di voti del primo turno sanno quanti sono questi voti
Ci vorranno ripetere forse con qualche leggera differenza nel secondo turno ma fondamentalmente si sa che un gruppo e detentore del trenta per cento un altro del venti e così via
Siccome più facile ritrovare le vecchie strade che trovarne di nuovi cari amici abbastanza facile andare a dire allora io ti dò il mio pacchetto di voti non mi devi dare tanti assessori ottante presidenze tante cose
Questo
Grazie
Questo pericolo
Vai eliminato secondo me abolendo semplicemente la possibilità dell'apparente amento successivo perché questo pericolo non c'è o è quasi trascurabile nell'apparentamento iniziale i cui nessuno sa quali saranno i propri voti ne può farne somme algebra che quindi dicevo qualche rettificava fatta probabilmente troppo lungo l'intervallo
Tra il primo e il secondo turno di quindici giorni probabilmente le lezioni di ballottaggio si potrebbero tranquillamente fare dopo una settimana anziché mantenere questo lungo stato di tensione sia ma si tratta di rettifiche minori
Fondamentalmente secondo me e il sistema
Funziona
Come sistema elettorale
Funzionerebbe qui debbo mettere il condizionale anche per la parte successiva
Se non ci trovassimo di fronte ad una difficile struttura tra il sistema complessivo delle leggi ordinamentali relative al governo dell'ente locale e questo nuovo sistema che in sostanza e o di un sistema molto all'americana non del tutto all'americana ma molto all'americana
Ossia nel senso che ha diceva io ti allego ogni quattro anni poi in questi quattro anni governi Roma debba dopo quattro attivando io se non hai governato bene molti di nuovo se hai sei dov'è nato a
Ti rinnovo sia il governato bene
Ecco debbo dire che il nostro sistema
Quota dei contrasti vivi con questa concezione che è rafforzata dal fatto che
Nuovo sistema e addirittura è così rigido
Che non solo il sindaco praticamente non può essere mandato via se non a patto del suicidio
Dell'intero Consiglio comunale ma non si può nemmeno andare via se lo vuole Luís perché il suo andarsene determinerebbe anch'esso
La rinnovazione obbligatoria del consiglio comunale quindi è cosa che è una persona responsabile può fare solo in casi assolutamente estremi e difficilmente ipotizzabili
Quindi c'è anche
Un
Certo vincolo un notevole vincolo a governare per quattro anni a governare
Eseguendo un certo programma e così via
E ci sono anche parecchi strumenti che offre la legge numero ottantuno in questo senso
Ma la legge numero ottantuno non danno probabilmente non poteva dare lo strumento
Essenziale la macchina amministrativa
La macchina amministrativa
E oggi una macchina totalmente rigida
Non si può
Mandare via nessuno non si può assume
Nessuno
Ora
Questo è vero che questo fenomeno c'era anche prima qualcuno mi ha osservato in conversazione pratici ma queste arriva anche prima no io ritengo che sia vero adesso perché l'elezione diretta del sindaco
Comporta
Nella quasi generalità dei casi una netta virata
Nella
Negli indirizzi di gestione
Della città
Ci sono casi particolarmente duri come quelli con i quali mi trovo ad avere a che fare dato che io ho dato una virata di bordo con la mia elezione ad un sistema che durava da cinquant'anni e e quindi aveva logicamente si è radicato come logico nella società ma anche nella macchina
Amministrativa ma io dappertutto io ho avuto colloqui con
Sindaci delle più diverse parti d'Italia e per diverse estrazioni politiche non so il sindaco di Torino i sindaci leghisti
Di Milano
Quello sia Alleanza democratica di Catania persino il sindaco di Agrigento quali dicono tutti la stessa cosa
Troviamo un'enorme difficoltà
A governare con la vecchia macchina amministrativa l'allusione agli ho fatto prima ad un sistema di tipo americano si riferisce anche al fatto che il sistema americano è corredato dal sistema delle spoglie
Un rinnovamento nella gestione comporta anche un
Rinnovamento della macchina amministrativa
Che è una è nella logica di questo sistema
Fuori chiedo a voi è ben difficile arrivare a soluzioni così estreme
Però qualche cosa si potrebbe fare io voglio qui faide una proposta concreta agli amici dell'ANCI anche perché tra poco si troveranno nelle nostre stesse condizioni
Nelle condizioni noi rompighiaccio il sindaco di Roma il nuovo sindacato
Dio ma il nuovo sindaco di Palermo e così via Mammana quelli di tutta Italia
Oggi a consentire al
Sindaco
Un limita alto nucleo di persone non una cosa enorme ma diciamo sul tipo per esempio di quello che è il gabinetto di un ministro Aldo otto persone
Da poter prendere dall'esterno a tre esperti qualificati della Società di fiducia
Dello stesso sindaco con un contratto a termine che coincida con la durata dell'amministrazione comunale e che quindi non costituisca una forma surrettizia
Di assunzione ma che consenta
Al sindaco di avere dei collaboratori che lo aiutino nello svolgimento della sua funzione a livello burocratico perché qualcuno di voi potrebbe gli avvisi già sindaco gli assessori sì però
Una delle cose che dobbiamo assolutamente evitare
E di fare in modo che gli assessori
Col nuovo sistema poi che vengano dall'esterno poiché sono prevalentemente tecnici io per esempio li ho fatti esclusivamente tecnici traendo Ida designazioni
Fatte dalle organizzazioni della società civile proprio per questo finisca per diventare dei super direttore no ha funzione dell'assessore rimane una funzione di
Alta amministrazione politica ma l'esecuzione
Del
Della gestione non può che appartenere
A burocrati a funzionari a persone che chiede i quali sappiano tradurre non è sempre facile sappiano tradurre in provvedimenti la volontà politica
Del del sindaco e dei suoi assessori
E qui qui bisogna fare qualche cosa altrimenti noi corriamo il rischio di a vere
Me lo diceva poco fa Iannaccone un
Sindaco leghista quindi lontano dalle mie posizioni politiche rischieremmo di avere il PPI popolo che attende grandi novità grandi cambiamenti carismatici
Dall'uomo che ha portato per l'elezione diretta al vertice del comune e e quale poi titolo deluso per non averne per non averne non per cattiva volontà o per cattiva qualità delle persone che ha eletto ma perché la macchina amministrativa
Non non risponde loro io ricordavo prima chiacchierando di queste cose con gli amici una vecchio detto del ministro Pierre cimeli molto vecchia nel tempo ma che mi è rimasto sempre impressa diceva Pieraccini
Se voi prendete una macchina con lo stelo sotto
E la date in mano a Niki lauda allora Niki lauda campione nel mondo di automobilismo questo avvio in modo e va nel burrone anche se Niki lauda cioè
Il
La macchina il buon funzionamento della macchina è essenziale al di là delle buone qualità del guidatore
Questo è un punto molto importante che si collega anche alla questione dei segretari comunali ci sarà una sezione apposita h per discutere di questo argomento quindi non la voglio anticipare però voglio fare un'osservazione
Che mi sembra che sia ora
Di affrontare il problema
Che né i segretari comunali si accomunano due funzioni totalmente eterogenei
Una funzione è quella di apporre il visto di legittimità sulle delibere ed è in dubbio che il funzionario che da un
Paese positivo di legittimità sulle delibere non deve essere un dipendente del Comune ed è giusto che sia dipendente dal ministero l'interno magari anche da altri organismi non voglio dire
Mach questa funzione si accomuna quella di esse in realtà il capo dell'apparato burocratico a questo punto non mi sta più bene perché io il capo dell'apparato burocratica lo voglio poter designare come sindaco perché è quello che deve mi è quello che deve portare avanti in turchi le ramificazioni tutte le articolazioni l'amministrazione comunale il mio disegno politico
E quel giorno devo poter scegliere io non è che posso prendere un funzionario che sta bene all'amico onorevole Mancino ministro ritiene non sta bene a me inventata è un è un sistema assolutamente irrazionale anche perché come ripeto le due funzioni sono in realtà eterogenee ed è il caso a questo punto di separare le perché sono due funzioni che non hanno nulla a che vedere l'una con l'alta e che soprattutto portano logicamente a notevoli distruzioni nell'amministrazione comunale io non vorrei aggiunge molte altre cose perché mi sono ripromesso di attenermi all'essenziale vorrei aggiungere soltanto un punto
Relativo
All'aggiornamento degli statuti che poi mi pare esserne il titolo della nostra riunione
Di questa mattina
E ora questa questione del aggiornamento degli statuti nel della lungo dello coordinamento con le nuove regole è un altro punto essenziale e sul quale noi abbiamo continuamente a che fare con difficoltà interpretative della normativa esistente alcune delle quali sono possono essere risolte dalla legge che il ministro Mancino ha presentato e che attualmente in discussione
Parlamento
Ma altre no
Per esempio
Sulla base di un Paese ministeriale
Condiviso dal Coreco
Ci siamo rassegnati
A seguitare a fare
Dirige le sedute del consiglio comunale dal Consigliere anziana credo tutti conosciate il meccanismo della questione di cui sto
Parlando
Soluzione assurda
Premetto bene
Rappresentare la
Obbligatorietà di questo modo di procedere con la la faccia dell'autonomia cita il fatto che altro comune della mia Regione ha proceduto in modo diverso ossia detto non lo Statuto cioè che il Consiglio è presieduto dal sindaco fino a che lo Statuto non è cambiato lo presiede il sindacato e correggo gli annullato tutte le delibere adottate dal Consiglio comunale dall'altro sua prima convocazione
In
Poi
Quindi ci troviamo di fronte a soluzioni obbligate su un punto delicatissimo perché il l'assessore il consigliere anziano non è obbligato
Da nessuno a conoscere le procedure
Beh ad aprire le duttilità e le capacità politiche necessarie per dirigere un consiglio comunale soprattutto nella delicata farse formativa
Io almeno la fortuna che almeno appartiene al mio gruppo politico ma casualmente a perché l'assessore anziano si tratta di anzianità Poeta secondo l'interpretazione ministeriale potrebbe essere del anche del partito più ostile o del gruppo più ostile alla mia
Gestione
E crede per esempio sono delle
Incongruenze
Che andrebbero poste dagli abissi dell'ANCI
E risolte
Dall'Autorità parlamentare o di governo ne dico soltanto un'altra di queste cose perché credo sia così come dire sfiziosa per quelli che si intenda delitto
Leggi statuti regolamenti stabiliscono per esempio che i rappresentanti del Comune in alcune
Commissioni organizzazioni esterne eccetera debbono essere petto otto membri della maggioranza per tot membri della minoranza
Nulla quaestio fino a che c'era il vecchio sistema tutti sapevano qual è la maggioranza e tutti sapevano qual è la minoranza ma grande quegli appoggiava
La Giunta minoranze quella che si oppone
Questione furibonda mente insorta nel mio Comune tuttora non risolta
Perché
Alcuni gruppi politici
Quando io ho risposto gli indizi di governo che come sapete il sindaco come suo primo atto deve rispondere al consigliere comunale alcuni gruppi politici hanno ritenuto di aderire dei gruppi politici che non mi avevano
Formalmente appoggiato in sede
Dei ballottaggio
Allora
Qualcuno dice anch'io sono di questa opinione per verità
Se la legge dice
Che c'è un premio di maggioranza
Significa che identifica la maggioranza del gruppo nei gruppi che hanno appoggiato il sindaco vincitore nel ballottaggio
Replicano quelli dell'opposta scuola di pensiero
Cioè chi aderisce al programma politico del sindaco e dell'amministrazione con ciò entra in maggioranza quindi la sua rappresentanza deve esser computata
Tra
I rappresentanti della maggioranza e non tra quelli della minoranza
La questione si trascina perché vi sono lo riconosco buone ragioni dall'una all'altra parte ma sono ragioni che intanto minano l'efficienza dell'amministrazione comunale perché non si può procedere
A tutta una serie di nomine fino a che non sia risolto questo problema
Come vedete sono problemi di piccolissimo calibro ma solo problemi importanti nel momento in cui affrontiamo questa fase delicatissima dell'aggiornamento degli statuti
Alla nuova legislazione a chi ha voluto portare queste poche notazioni più dettate dall'esperienza che non basate
Su discusse di carattere
Teorico vorrei concludere
Che anche qui con una leggera difformità dal professor Piraino con l'auspicio
Che la nuova forma di governo si estenda ad alta lei organi istituzionale no adesso se abbiamo una maggioranza
Nel comune un sistema completamente diverso dalle circoscrizioni che sono eletti con sistema proporzionale e quindi con maggioranze articolazioni del tutto opposte una Regione
La mia perpetua crisi ma questo non c'entra comunque una edizione letta che un sistema
Proporzionale
Le
Came che si appresta ad essere lette con sistema maggioritario ora i temi elettorali hanno questo di caratteristico che hanno una loro logica
Siccome è stata scelta mi pare utilmente la logica maggioritaria era logica maggioritaria si debbono attenere tutti i vari gradi
Del delle articolazioni del potere e quindi io mi auguro che ciò avvenga in sede di revisione degli statuti
Per le elezioni delle circoscrizioni e in sede nazionale che si faccia in tempo prima dello scioglimento ritengo che almeno questo si potrebbe fare anche perché non richiede una legge costituzionale si proceda
Alla ad un nuovo modo di elezione dei consigli regionali e del presidente della Regione grazie
Ringraziamo professor c'era un muro due brevi comunicazioni
Subito al termine del dibattito dalla mattinata previsto per le tredici e trenta i rappresentanti delle sezioni regionali dei ministri interessati potranno trattenersi qui per discutere brevemente il documento sul riordino delle intervento pubblico nel Mezzogiorno come approfondendo il dibattito avvenuto a Matera quindi con la presenza del sindaco Acito
Comunico anche che su richiesta di alcuni amministratori Domani alle undici e trenta presso la sala meeting vi sarà un incontro di lavoro sul tema relativo al ruolo e potere del presidente del consiglio comunale evidentemente per i Comuni sopra
I quindici mila abitanti non l'ho fatto prima mi scuso ma d'altronde non è che c'è una normativa precisa vorrei però invitare diciamo i i sindaci che intera no a cercare di contenere tra i dieci dodici minuti ecco i loro interventi perché abbiamo poi già numerose richieste d'intervento da parte di altri e c'è il rischio di non riuscire nella mattinata dare la parola a tutti quindi la parola al sindaco di Belluno Fistarol
I nuovi sindaci del
Sindaci del venti giugno i sindaci dell'ultima tornata sono stati interpretati
In modo pressoché unanime mi sembra come una anticipazione
Della seconda Repubblica
Se questo termine non si macchia di di lesa costituzione
Sono i sindaci che derivano da una straordinaria stagione
Riformatrice che è stata ricordata anche dalle introduzioni
In particolar modo degli del movimento referendario
è un movimento che poi ha allargato le sue fila nel corso della battaglia da un
Un esiguo manipolo di anticipatori a un movimento molto corposo che ha investito poi buona parte anche degli amministratori locali ora le critiche che furono formulate al momento dell'entrata in vigore di questa riforma
Della riforma che ha portato all'elezione dei nuovi sindaci soprattutto da parte dei riformatori appunto
C'erano più d'una in verità io ne ricordo
Alcune molto sommariamente
Si diceva
La nuova legge elettorale per le autonomie locali sostanzialmente delinea ancora troppo poco
Dei degli incentivi veri e de reali
All'accorpamento semplificazione delle forze in campo
Se noi diamo un'occhiata come sono andate le cose
Nelle ultime elezioni amministrative
Questo è in buona parte confermato salvo alcune esperienze come quelle della mia città
Dove questa semplificazione e sostanzialmente riuscita
Si è parlato appunto anche di caso di laboratorio in questo senso b questo problema mi pare permanga
E cioè il problema di una presentazione al primo turno
In ordine sparso delle liste
Di liste collegate ad un sindaco che avrebbe potuto anche essere l'unico elemento unificante di forze di persone di programmi di progetti che sarebbero potuti rimanere anche sostanzialmente disomogenei quando non addirittura divaricati
Bene mi pare che l'esperienza concreta che abbiamo misurato ha dimostrato che invece sostanzialmente nelle nostre città
Queste alternative si sono sostanzialmente delineate e sono state colte come tali dei cittadini
Un'altra controindicazione che poteva venire
è quella riguardante il doppio turno io personalmente lo condivido condivido il sistema uninominale a doppio turno come mi pare anche il professor cianuro che mi ha preceduto
Ma ci potevano essere delle controindicazioni proprio rispetto al problema che anche il Sauro ha sottolineato prima e cioè la possibilità di ripresentare tra il primo e il secondo turno quella sorta di indecente mercato politico che ha contraddistinto poi la vita politica amministrativa del nostro Paese negli ultimi anni
Invece anche qua mi sembra che l'esperienza concreta ha dimostrato che forse proprio perché questo sistema è ormai colto come indecente dalla larga parte della popolazione del popolo italiano questi accorpamenti opportunistici fra primo e secondo turno
Non si sono attuati anche perché credo sarebbero stati forieri di sicure sconfitte e quindi mi pare che la realtà concreta abbia dimostrato che siamo riusciti a neutralizzare questo rischio insomma
Se l'obiettivo della riforma della dell'autonomia
Dei comuni
E io credo non possa che essere la restituzione dello scettro come diceva quel tale molti anni fa
Al principe dove il principe e il cittadino
Ma questo può avvenire solo se il
Allora in questo caso governi locali dentro un quadro di limpide alternative
Ora
La storia delle dottrine giuridiche
Si insegna che solo un sistema maggioritario garantisce questo esito
Lo garantisce cioè di per sé per forza propria
E non invece di forza propria per forza proprio lo può garantire un sistema come quello che abbiamo attualmente in vigore che è uno strano ibrido fra maggioritario ma direi soprattutto fra proporzionale con premio di maggioranza
Tuttavia mi pare che l'esperienza concreta
Ha dimostrato che questo problema è stato sostanzialmente risolto ci si è avviati verso l'esito che dicevo attraverso la scelta diretta del capo dell'amministrazione
Diretta immediata appunto per riprendere le parole
Di due recite
E anche io sono devo dire in sostanziale sostanziale dissenso con le considerazioni che faceva il professor Piraino nella sua introduzione
Perché l'alternativa poi è
Fra
Sistemi di democrazia mediata e immediata
Nel senso dell'alternativa fra governi decisi scelti dal popolo sovrano articolo uno della nostra Carta oppure ovvero dai partiti che li costituiscono li condizionano e li fanno cadere
Certo questo è altra cosa dal principio di identità
Che i più disincantati costituzionalisti di questo secolo hanno dimostrato essere assolutamente e impossibile impresentabile
Ma
Certo questo non deve significare ma nessuno pensa che questo debba significare che i partiti spariscono entro un cornice istituzionale di questo tipo partiti semplicemente fanno altro devono fare altro per quanto hanno fatto soprattutto in questi ultimi decenni
E certo nessuno pensa comunque all'investitura di di governi direttamente da parte di cittadini in qualche modo vergini detentori di una sorta sorta di razionalità
Perché appunto questo non è il problema il problema è quello che appunto dicevo all'inizio governi decisi dal popolo o governo decisi dai partiti
Quindi tutto sommato anch'io ritengo che l'esperienza concreta più che ciò che potevamo aspettarci dalla legge in un primo momento dimostra che il sistema sostanzialmente in funzione ha funzionato
Ha portato di nuovo
All'interesse nei confronti della cosa pubblica delle citate i governi delle città che veniva richiamata anche dall'esperienza il sindaco cianuro
Certo le potenzialità della legge vanno sfruttate vanno sfruttate anche con atti di responsabilità politica che nessuna legge
Può avocare a sé
La scelta degli assessori demandata al sindaco da
Ogni sindaco poi si deve conquistare sul campo la capacità di scegliere davvero autonomamente i propri assessori nessuna legge glielo può garantire sono responsabilità tutte nostre
Ma quindi sostanzialmente l'alba della Seconda Repubblica nel senso che dicevo prima
Io credo che si intraveda nei nuovi comuni e devo aggiungere personalmente soltanto nei nuovi comuni soltanto nei nuovi comuni perché io credo che non si intraveda fatto nella riforma delineata delle istituzioni statali
Nella legge elettorale per la Camera dei deputati che voglio essere molto franco mi sembra una legge contrattata ad usum leghe
E ad usum dei partiti altri dalla lega che si illudono ancora di potere vincere ma direi di più esistere da soli
Non ci stiamo cioè avviando a livello statale a differenza dei nostri comuni a quella democrazia delle limpide alternative di cui credo il nostro pane paese abbia ormai bisogno come dell'aria che respiriamo
Ora gli statuti a questo punto
Devono completare devono cercare di completare il processo riformatore
Che è iniziato
In questo senso quindi riprendo sollecitazioni che condivido del professor Piraino
Gli statuti non devono essere assolutamente Ri visti o semplicemente adeguati alla nuova normativa non di questo si tratta devono essere ripensati
Ripensati alla luce di questa nuova normativa così innovativa
E allora io devo dire con un inciso che considero assolutamente diseducativa alcune pubblicazioni c'è il
Che sono state prodotte in questi ultimi mesi
Di adeguamento appunto di semplice adeguamento degli statuti alla nuova normativa io mi rendo conto che questo è un servizio utilissimo per i piccoli comuni
Purché sul frontespizio di queste pubblicazioni venga scritto a caratteri cubitali
Sì consiglia di usare con cautela
Non dobbiamo già credere che si tratti di semplice adeguamento a una normativa a un di un sempre una semplice revisione di virgole
O di cose di questo tipo la legge ottantuno supera supera sostanzialmente l'impianto della legge centoquarantadue alla luce della quale noi avevamo scritto i primi statuti ora
Gli statuti devono completare questo processo riformatore qui le riflessioni possono essere molte anche per la necessità di essere Breve ne riprendo soltanto alcune ma ne faccia soltanto cenno
La presidenza del consiglio comunale a mio avviso forse in difformità anche da qualcuno che mi ha preceduto io credo che la presidenza del consiglio comunale a questo punto debba diventare obbligatoria
Debba diventare obbligatoria
Certo per presidenza del consiglio comunale non considero il consigliere anziano
A proposito anche qui vorrei un chiarimento perché a me risulta che il consigliere anziano e quello che ha avuto più voti e non il consigliere anziano per età ma può darsi che il mio Comune abbia sbagliato in questa interpretazione ma forse un chiarimento è opportuno per tutti
No ma siamo tutti in una fase di sperimentazione siamo dei rompighiaccio come diceva il Sauro e quindi è bene che anche questi chiarimenti ci vengano dati nel senso che ci muoviamo in terreni inesplorati in larga parte un altro problema che mi pare si pone è quello a questo punto del ripensamento della funzione del Consiglio a questo punto soprattutto nei comuni maggiori di un ripensamento del ruolo delle commissioni consiliari
Perché secondo me a questo punto sono le commissioni consiliari il luogo in cui si deve esprimere il lavoro
Non puramente assembleare
Del consigliere comunale
Un altro tema che va secondo me profondamente ripensato alla luce della ottantuno è tutto il discorso nodale nella centoquarantadue della partecipazione perché a questo punto rispetto all'elezione diretta del sindaco io credo che occorra coniugare più strettamente partecipazione e controllo politico controllo politico
Dell'operato del sindaco da parte del cittadino del popolo che lo ha eletto che si aggiunga cioè Manzi direi che venga prima addirittura se possibile del controllo politico che viene operato da altri organi come il Consiglio comune
Però scusatemi e vado a chiudere io volevo sottoporre alla vostra attenzione
Soprattutto un punto sul quale probabilmente non tutti siamo concordi
Che mi sembra ancora rappresentare una gigantesca rimozione una un gigantesco buco nero della riflessione degli amministratori locali
Mi auguro che questo buco nero venga riempito dalla riflessione collettiva che faremo oggi pomeriggio
Ed è il punto
Del rapporto sostanzialmente farà la legge ottantuno e il decreto legislativo ventinove che a mio avviso sono in districarmi in mente connessi
Il problema cioè della organizzazione delle amministrazioni pubbliche
Cioè quella riforma del sistema amministrativo in questo caso del sistema amministrativo locale che dal mio punto di vista è il primo punto che noi dobbiamo mettere in azienda
Per la grande stagione delle riforme che mi auguro nessuno ritenga che sia chiusa Manzi si apre
Con si dovrà aprire con l'inizio della prossima legislatura e con un Parlamento ben diversamente legittimato ad affrontare questi problemi
Evidentemente questi problemi vanno affrontati a partire dal livello centrale
è ovvio
è del pari evidente a mio avviso che una nuova amministrazione una nuova pubblica amministrazione
Riusciremo forse a costruirla in questo Paese con il cambio della generazione non si tratta cioè di pochi anni di un lavoro
Di che posso durare appunto pochi anni ma un lavoro di lunga lena però dobbiamo avere ben chiaro qual è l'obiettivo verso il quale mo'sì vogliamo muovere l'obiettivo deve essere l'efficienza e la trasparenza dell'amministrazione
E secondo me questo significa l'obiettivo della autonomia
E sottolinea il termine autonomia e della competenza
Dell'amministrazione
E allora su questo vorrei capire perché sento troppo spesso pubblici amministratori consiglieri comunali
Che si lamentano delle novità del decreto legislativo ventinove
Che si lamentano di dirigenti riottosi
Alle loro direttive ma vorrei capire quali sono queste direttive
In ogni caso io credo che noi abbiamo l'obiettivo di costruire una pubblica amministrazione che abbia queste caratteristiche non sia semplicemente
Una amministrazione servile del potere politico mi sembra che questo sia un passaggio fondamentale per costruire uno Stato moderno ed efficiente
Il decreto legislativo ventinove mi pare sia stato mal digerito
E anche qui io credo occorra fare dentro i nostri comuni se siamo convinti di questi obiettivi alcune forzature dobbiamo accelerare i tempi se siamo un rompighiaccio dobbiamo rompere il ghiaccio a costo di rompersi la testa sul ghiaccio
Perché qualcuno lo deve fare
Dobbiamo cioè
Investire investire soprattutto sulla dirigenza
Dobbiamo avere il coraggio di valorizzare la dirigenza che non è una dirigenza formata per essere tale per essere quella di cui abbiamo bisogno me ne rendo benissimo conto
Dobbiamo comunque investire sulla dirigenza la dobbiamo valorizzare nel contempo la dobbiamo responsabilizzare fortemente la dobbiamo controllare fortemente dobbiamo assumere anche quelle decisioni radicali drastiche che la legislazione in alcuni casi ci consente di assumere queste due cose valorizzazione e responsabilizzazione la dirigenza vanno coniugate assieme
Dobbiamo uscire
Da una logica corporativa
E garantista nel contempo
Che oggi è quella che determina le funzioni
Del pubblico dipendente determina le carriere del pubblico dipendente
E certo questo lo dobbiamo fare superando ancora alcune rigidità legislativa le quali pure faceva cenno l'intervento che mia
Preceduto
Certo ci sono problemi enormi da risolvere a questo punto di vista mi sembra che il più rilevante il punto di snodo sia la questione del segretario generale sono assolutamente d'accordo sulle valutazioni che sono state fatte
Poc'anzi quindi non lo riprendo
Vedo poco insomma oggi un segretario generale che sia quel siti Ménez per uso questa formula un po'di moda ma per capirsi di cui i Comuni sopra dei Comuni medio-grandi hanno tanto bisogno oggi anzi non lo credo affatto in questo quindi ci sono questi problemi
Ma credo che occorra comunque rischiare lo dicevo prima
Credo cioè che occorra oltrepassare quella porta stretta verso una effettuale e non semplicemente dichiarata
Riforma della politica che dal mio punto di vista dal mio punto di vista di amministratore parte in causa e quindi e non predicatore riforma della politica che deve significare un ritirarsi e contemporaneamente potenziare sì della funzione politica
Se la politica torna a fare il suo mestiere non è vero che ne viene depauperata ne viene oggi potenziata
E allora però anche qui per questi obiettivi e vado a chiudere
Bisogna superare dei potenti freni centralistici che oggi esistono e talvolta
E possono diventare ancor più come si diceva prima e diceva appunto
Nella sì nella sua relazione Piraino dei potenti freni neo centralistici io sono assolutamente d'accordo sui timori rispetto a una riforma
Ne improntata al neo regionalismo che abbia le caratteristiche che venivano P prima denunciato
Quindi dobbiamo superare potenti freni centralistici anche per costruire quell'amministrazione quella pubblica amministrazione che prima diceva perché i problemi sono molto diversi
Da regione a regione e da città a città erede vi vi cito per chiudere l'esempio un piccolo esempio
Che deriva dall'esperienza amministrativa del mio comune dove è in atto una sorta di Braccio di Ferro un termine troppo grave per una cosa di questo tipo ma insomma una discussione e un confronto fra il consiglio comunale e il comitato di controllo sull'istituzione nel nostro Comune di un organismo che ha il collegio dei dirigenti
L'organismo che abbia funzioni di coordinamento che non sollevi affatto si badi bene il singolo dirigente dalle proprie responsabilità che sono e devono rimanere e dovranno essere sempre più Rest personali
Ma
Un organismo che comunque nel mio comune viene ritenuto utile per la organizzazione del nostro lavoro bene Comitato regionale di controllo dice no
Voi non lo fate perché la legislazione nazionale non lo prevede a questo punto io mi chiedo a cosa servano i nostri statuti perché se nemmeno l'autonomia organizzativa organizzativa di questo si tratta è consentito ai nostri comuni mi chiedo di quale autonomia noi possiamo parlare come possiamo porre il problema ben più radicale dell'autonomia impositiva dell'autonomia
Politica eccetera eccetera ex
Però
E chiudo sul serio
Io credo che su questo punto in particolare
Serba una iniziativa dell'ANCI se lo saprà fare perché se no altri lo faranno
Altri lo faranno
E non alludo soltanto nuovi movimenti ma anche forse del tutto interni alla storia dell'ANCI se non altri lo faranno una iniziativa della nostra associazione ben più forte
Ben più convinta ben più se mi consentite un termine radicale perché radicali oggi sono i problemi
Di quella che abbiamo conosciuto
Quindi scriviamo pure la carta
Delle autonomie ma non di pezzi di carta noi oggi abbiamo bisogno abbiamo bisogno di una iniziativa politica dell'associazione ben più forte di quella che tutti assieme forse siamo riusciti anzi non siamo riusciti a sviluppare nel passato perché l'alternativa a questa nostra capacità deve essere dal mio punto di vista molto chiaro
Sarebbe oggi solo la logica
Del confronto-scontro di potenze che sta dietro anche la proposta di Authority così come è stata formulata nelle scorse settimane dal Sindaco di Milano
Lo provano a Rocca Priora vice sindaco di Torino
Signor presidente signore e signori innanzitutto è un onore essere lì con loro desidero portare il saluto del sindaco Castellani impossibilitato a intervenire personalmente
Mi è piaciuta molto l'espressione rompighiaccio
Usata dal sindaco Chamorro ripresa dal sindaco Fistarol
Ecco qua uno dei membri della squadra che sta dietro rompighiaccio
Con entusiasmo e con tutte le sue forze aiuta il sindaco a spingerlo
Consapevole delle aspettative che il nuovo sistema elettorale ha creato da parte della popolazione intera delle città nel suo Sindaco e nella squadra che lo sostiene
E della profonda responsabilità che il sindaco La squadra hanno di agire con i mezzi a loro disposizione al meglio darsi da fare
E rompere il ghiaccio
Ritengo in questo dibattito di poter portare un modesto contributo sono qui soprattutto per imparare ho già sentito molte cose interessanti stamattina altri ne ascolterò a chi mi chiede delle prime esperienze quale amministratore della città di Torino
Non ho difficoltà a dire che mi sento come qualcuno che ritornato le elementari soltanto che ha l'intenzione di farle anche in un percorso certo serale e soprattutto un corso accelerato
Siamo stati effettivamente rompighiaccio anche noi
Per quel che riguarda vari temi di interpretazione ed applicazione della legge ottantuno
E il primo tema su cui desidero offrire un contributo è quello della presidenza del Consiglio rispetto al quale la città di Torino a seguito una
Procedura che ha esaltato il principio dell'autonomia
Nell'interpretazione della legge ottantuno
Riteniamo di aver colto
Lo spirito e la lettera della legge per quel che riguardava la soluzione di questo problema che loro hanno tutti vissuto nella parte forse più traumatica la parte iniziale dove con riferimento allo statuto della città di Torino cui l'articolo uno comma due della legge ottantuno quando stabilisce che nei comuni con popolazione superiore a quindici mila abitanti lo statuto prevede che il consiglio sia convocato presieduto dal consigliere anziano o dal presidente eletto all'Assemblea
In realtà non si può che dire che la legge rinviava all'autonomia statutaria in quanto quella norma contenuta nel capo uno non è che immediata applicazione e l'articolo trentatré
Già citato stamattina prevede un termine di dodici mesi per l'adeguamento statutario la risposta al problema Torino è stata trovata nello Statuto che senza ombra di dubbio prevedeva per la convocazione della prima seduta
L'opera del consigliere anziano e che per quelle successive prevedeva la convocazione e la presidenza da parte del sindaco questa soluzione è stata adottata non senza qualche dibattito iniziale devo dire che è stata accettata in un rapporto corretto credo tra le istituzioni che si è concluso con la il lavoro congiunto in Commissione prima in consiglio comunale con l'adozione di un primo emendamento alla Statuto dalla città di Torino che riguarda proprio la materia della presidenza del Consiglio
Questo questa modifica statutaria è passata all'unanimità in Consiglio
E credo che sia stato un bel messaggio alla cittadinanza da parte delle istituzioni elette nello scorso giugno
La soluzione adottata è stata quella scelta l'elezione di un presidente e vicepresidente da parte del consiglio
Alla prima alla prima
Seduta
Subito dopo la convalida
Prevista dalla legge
Nel caso specifiche evidentemente questa avendo ottenuto questa delibera anche rivisto Espresso del Coreco
Diventerà operativa
Trenta giorni dopo la seconda pubblicazione si prevede che entro la prima metà di novembre il consiglio comunale di Torino venga convocato per e leggere il proprio presidente proprio vicepresidente
Con un meccanismo che prevede
Una Votto a maggioranza qualificata dei due terzi in prima battuta
E laddove non si raggiunga questa maggioranza nella prima votazione che in una seduta successiva
A una seconda votazione preveda la maggioranza della metà più uno in caso nemmeno la maggioranza metà più uno venisse raggiunta
Sì procederebbe seduta stante al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti
Un secondo punto in cui
Riteniamo d'aver operato da rompighiaccio sotto il profilo proprio dell'interpretazione dell'applicazione della legge ottantuno
E il punto delle nomine da parte del sindaco dei rappresentanti del Comune in enti aziende istituzioni a e sulla base sulla base degli indirizzi del consiglio
Come lo sapranno c'è stato un un dibattito sulla natura di questi indirizzi
C'è stato un dibattito sulla necessità di questi indirizzi che si è concluso mi sembra anche con una posizione ufficiale dell'Ance nella chiare indicazione che in assenza degli indirizzi dettati dal consiglio
Il sindaco non può procedere alle nomine quindi è impossibilitato ad agire
E c'è anche stata
Una un dibattito circa la modalità cronologica cioè quel termine di quarantacinque giorni entro il quale il sindaco sempre in base agli indirizzi delle prove vera le nomine entro quarantacinque giorni dice la legge ottantuno dall'insediamento
Dall'insediamento di chi si pensava in un primo momento del Sindaco stesso parlando signor Sindaco però in effetti il Consiglio era quello che darà gli indirizzi l'interpretazione che è prevalsa credo ragionevolmente dall'insediamento del consiglio stesso
Per via della della novità della norma
E anche magari predicato di Torino di una particolare lentezza nell'avvio dei lavori del Consiglio in conseguenza della vicissitudine relativa alla
Convocazione la prima seduta
Il termine di quarantacinque giorni dall'insediamento
E passato senza che il sindaco fosse in grado di provvedere nome in quanto non vi erano ancora gli indirizzi dico subito che anche in questa vicenda
Il ghiaccio è stato rotto e gli indirizzi una delibera di indirizzi è stata votata dal Consiglio comunale lunedì scorso ed è passata con il voto favorevole
Di una maggioranza di trentadue consiglieri nove astenuti e nessuna opposizione quindi anche in questa secondo appuntamento di carattere
Politico istituzionale devo dire che sia riusciti in base al lavoro al confronto di idee a raggiungere delle posizioni evidentemente
Non contrastate da nessuno e sostenute da una della maggioranza che va oltre quella che inizialmente aveva sostenuto il sindaco no e che fa parte della maggioranza questa maggioranza del sindaco in base al risultato elettorale
In tema di indizi un particolare problema che abbiamo individuato Torino e e non riteniamo che si riunì gli UDC
Ad averlo vissuto è quello che in relazione a determinate nomine cioè in particolare le nomine delle delle commissioni amministratrici dei collegi revisori delle municipalizzate
Ci siamo trovati di fronte al termine di decadenza di quarantacinque giorni di termine massimo di prorogatio di organi scaduti
Che nel caso di Torino dato l'insediamento del Consiglio il dodici luglio è scaduto il ventisei di agosto ci siamo posti questo problema di rispetto della normativa del decreto legge sulla prorogatio del diciannove luglio recentemente reiterato senza soluzione di continuità
A abbiamo individuato
Come soluzione ponte per non lasciare senza guida le municipalizzate
Il commissariamento dei dei loro organi per un periodo evidentemente
Strettamente collegato alla possibilità del sindaco di pervenire alle nomine
L'abbiamo individuato in base all'ordinamento giuridico come mezzo straordinario che era dal ordinamento stesso
Affidato alla alla decisione dell'organo che esercita tipicamente la vigilanza sulle aziende municipalizzate ossequi enti alla dialettica tra diversi organi istituzionali
Questa funzione di vigilanza essendo del consiglio comunale la giunta il sindaco ha guardato al consiglio comunale per l'accertamento della situazione verificare delle
Delle condizioni per il commissariamento e anche su questo punto c'è stata a una un Paese time ne fa la delibera di commissariamento che non è
Passata incontestata e che sono stato informato è stata ha ha ottenuto il visto Espresso del corretto nella sua riunione di ieri mattina
Anche questa vicenda è una vicenda mi auguro di carattere transitorio che non debba interessare altri comuni a o altri comuni alle prossime tornate però sicuramente il collegamento tra diverse norme dello Stato i principi della di limiti alla prorogatio
E il principio che le nomine da parte del sindaco devono effettuare sulla base di indirizzi che non potevano essere individuati in quei criteri in quelle forme di autolimitazione del proprio il potere di nomina che il consiglio comunale aveva dato anche a Torino laddove nel tempo in cui esso stesso era l'organo che avrebbe proceduto alle nomine
Ecco che il coordinamento di queste due nuove normative ha creato uno scollamento che la legge stessa non prevedeva perché i due termini quarantacinque giorni partivano entrambi l'avvicinamento quindi avrebbero teoricamente dovuto coincidere e una soluzione è stata trovata
Mentre parliamo di nuova applicazione dell'ottantuno mi permetto di parlare di un un problema che è andato mi sembra esenti età particolare polemiche o o di o discussioni nel quesito che pongo loro obiettivamente non sono un esperto di diritto amministrativo nel campo che diritto pubblico non è questa la mia materia professionale ma mi chiedo come mai
A
Dopo che si è congiuntamente giunti alla conclusione che nel nuovo sistema elettorale il sindaco eletto direttamente dai cittadini
è
Direttamente entra e nel pieno delle sue funzioni quale sindaco cioè quale sindaco eletto dei cittadini con la proclamazione degli eletti
A come mai e poi accertato invece il fatto che l'altro organo istituzionale del Consiglio rimane per legge
Per la sua funzionalità subordinato alla convalida che all'auto con varietà che si danno la prima seduta
Come mai sulla mia base del fatto che il sindaco egli stesso uno dei componenti del consiglio si è ritenuto che la convalida del sindaco qua componente del Consiglio fosse una condizione
Sine qua non perché il sindaco potesse andare giurare dal prefetto e assumere la pienezza delle sue funzioni come ufficiale del governo
Mi chiedo se questa sia la soluzione nuovo sistema personalmente ritengo diversamente ritengo che il sindaco ufficiale del governo
Perfetto naturalmente anche questo suo isolamento non qua cinquantunesimo metalli Torino o primo se si vuole membro del consiglio non qua consigliere ma qua sindaco
Eletto direttamente dal popolo quindi se assume come assume direttamente le sue funzioni con la programmazione riterrei che cinque minuti dopo il giorno dopo in fase di programmazione Possa andare dal prefetto e giurare e eviterei di soluzioni come quella in cui si è dovuto vedere sindaci che dopo essere dopo la convalida hanno dovuto mai interrompere la seduta è come la prima seduta di consiglio comunale per recarsi al prefetto del a giurare
Non c'è stato molto dibattito in proposito per qualche ho potuto vedere io però offro questo per la discussione pro eventuale contributo anche all'Anci
Ultimo punto perché sono sicuro ci sono mille interventi a venire ultimo contributo vorrei dire il grosso lavoro evidentemente della revisione statutaria anche da noi e e tutto da venire e guardiamo con fiducia con attese anche un po'con preoccupazione evidentemente nel tempo che si è perduto perché
I famosi dodici mesi
Si avvicinano non vorrei che la scadenza ravvicinata di questo termine che riguarda per legge la necessità di adeguare lo statuto per quei punti in cui si trova in contrasto con la legge ottantuno
Ci fa Stati faccia dimenticare credo l'esigenza di di cui altri hanno già parlato e concordo pienamente con chi ce l'ha fatto stamane di un lavoro creativo innovativo che guardi allo spirito della innovazione istituzionale
E credo che anche al di là della innovazione istituzionale credo che le recenti esperienze di vita degli statuti
A ai in questa particolare appuntamento diano la possibilità che la massima milione esplicazione dell'autonomia
E quindi per ritengo molto importante ridente mente che si dia la dovuta attenzione non tanto alla nero collegamento giuridico a detta mento giuridico di norme specifiche particolari macchine si sappia guardare
Al principio al sistema e migliorare il sistema dell'autonomia comunale
Infine essendo qui come un membro di giunta
Legittimato ormai unicamente dalla nomina che il sindaco direttamente eletto dal Pd al tal dal popolo
Degli dava Corey esprimermi anche su il tema che cadetti aveva enunciato cioè del Progetto il famoso articolo otto del Progetto
Io ritengo che e è ovvio che nell'ambito della squadra delle tele che ci siano
E possono essere deleghe formali e informali possono essere deleghe a che hanno un un carattere gestionale propositivo ma che poi si sublima no comunque non il sistema attuale se non viene modificato secondo questo tipo di proposta in un una funzione collegiale deliberativa della Giunta
Quale che sia
A il sistema laddove anche venisse modificato io credo che sia e personalmente attendo a non ritenere necessaria di modificarlo
Senza con ciò decurtare appunto la facoltà di delega di fatto di una funzione propositiva nell'ambito raggiunta i vari componenti credo che dobbiamo guardare a uno degli elementi più belli del nuovo
Ma
Il gioco di squadra la la giunta è una squadra la Giunta ha svolto un lavoro collegiale e credo che già in un lavoro di rompighiaccio se uno non ha una squadra credo che difficilmente riesce a fare operare rompighiaccio
Parte di questa innovazione sta proprio qui ed è uno degli eventi più positivi per quanto mi sento dire io personalmente ho scarsa esperienza diciamo del passato ma uno gli elementi positivi
Che vedo e che è il contributo che spesso mi viene dall'esterno è la questo elemento di novità che chiaramente e portato dalla cella dalla legge di per consentire al sindaco di attorniano sì di un gruppo di collaboratori che essa di dover lavorare con lui è per lui nell'interesse della città con spirito di collaborazione e questo spirito di collaborazione credo che sia importante che tutta assieme magari anche attraverso all'esercizio dell'autonomia comunale prima ancora che con riforme di legge che potrebbero sicuramente anche innovare in materia dobbiamo cercare per quel che riguarda necessario raccordo tra sindaco giunta tra amministrazione e la famosa macchina
A
Riteniamo di partire molto concretamente da quello che c'è e quindi sin da luglio uno dei primi
Partite la Giunta è stato quello di rapportarsi con l'intera dirigenza da la macchina credo una Torino si tratta di una ottantina di persone i dirigenti di massimo livello di decimo grado
E con loro ci siamo abbia aperto un dialogo proprio per coinvolgerli
Nel rinnovamento della macchina a ne sono uscite delle proposte che vengono vagliate e un rinnovamento della macchina nell'ambito del sistema attuale con piena consapevolezza del potenziale della legge ventinove
A verrà effettuato e sotto profilo statutario credo che la discussione che potrà discendere dall'applicazione dell'articolo tredici era già ottantuno ultimo comma sia un elemento di potenziale estremo interesse per prima ancora che le leggi nazionali cambiano cambi nel proposito se mai debbano cambiare l'autonomia ecco l'orgoglio dell'autonomia la partecipazione dell'autonomia
Consenta di progredire in tal senso e migliorare il funzionamento del sistema altro tema a noi caro che vorremmo vederne
Considerato preso in considerazione nell'ambito della adeguamento statutario sul quale
Ascolto ascolterò ascolteremo ogni contributo che possa venire dall'esperienza e di altri eh
Il il punto del rapporto con la città perché è indubbio che l'elezione diretta del sindaco pone un certo vincolo di fiducia e un obbligo di responsabilità e diventi come retta rendicontazione che va affinato e senza in alcun modo
Scalfire la le competenze la funzione evidentemente dell'altro organo rappresentativo collegiale e consiglio in qualche modo credo che un esercizio di fantasia creativa nella affinare sistema e stabilire meglio anche forse con elementi statutari con istituti statutari questo rapporto
Città sindaco da lei eletto e rappresentativo come ben diceva un sindaco parlato prima dell'intera città
Zoppo l'elezione questo un altro punto importante che
Ripropongo perle la discussione grazie
Grazie all'avvocato Brosio manca tra le comunicazioni dove dovrebbe essere in arrivo il sindaco di Varese Fassa che attendiamo con tanto diamo per una brevissima comunicazione del torneo di Ancitel
Solo per dire che a partire dalle quindici con modalità che poi illustreremo
In quella sede avrà inizio la distribuzione Berry i partecipanti all'Assemblea dello studio il redditometro dei comuni
Che è un lavoro credo di una qualche utilità per chi si occupa di amministrazione dei comuni dalle quindici non prima per favore perché avremo problemi di natura logistica grazie
Ancora due brevissime comunicazioni domani alle quindici e trenta nella sala del Centro sono convocati gli amministratori siciliani mentre mi si dice di ricordare che è in corso sembra presso la Sala dei Cento la riunione degli amministratori calabresi
Da lei ora alla la parola in attesa che arrivi il sindaco di Varese al presidente dell'UPI panettoni
Abbiamo molte richieste di intervento mi auguro che si riesca a svolgerlo nel corso dalla mattina
Pubblichiamo
Colleghi gli amici bilanci e con
Molto piacere che io porto a voi tutti il saluto delle province d'Italia Santo un saluto che
Da parte mia non è affatto inteso come un adempimento formale
Quanto invece nascere dalla piena consapevolezza della sostanziale unitarietà di interessa che il sistema delle autonomie locali
A nel suo complesso
Pur nella consapevolezza delle specificità evidenti che Comuni e Province per la loro funzioni istituzionali
Sviluppano e svolgono nell'ambito del proprio esercito delle proprie competenze dei propri poteri
è evidente che
Questa piena consapevolezza di vitalità di interessi si sviluppa è diventa evidente soprattutto in occasioni particolari
Quelle nelle quali cioè più da vicino si va a intervenire sulle sui fatti ordinamentali sui fatti costituzionali sui fatti legislativi di ordine generale
E ne momenti nei quali si parla delle risorse finanziarie sulle quali noi possiamo far conto per sviluppare le nostre funzioni le nostre competenze
In realtà si è evidente come il peso dell'ANCI il peso dei comuni italiani per la loro secolare storie radicamento sociale più volte qui richiamato anche nel corso di questi giorni
Ha un'incidenza nel sentire comune della gente superiore a quella che le Province hanno a tutt'oggi determinate pur tuttavia io credo che sia interesse comune
Andare a superare anche qualche incomprensione qualche barriera che nel passato recente c'è stata tra le nostre associazioni per sviluppare insieme questa fase nuova di rapporto tra di voi
E una volta questa acquisita tra il sistema delle Autonomie e i livelli nazionali
La stagione dei congressi presidente padrone richiamava nel suo intervento ha rappresentato per voi come per noi una svolta a questo riguardo
E da quella stagione alcuni fatti unitari sono stati dalle nostre associazioni sviluppati dei lavorati
Io credo che sia giusto e opportuno che in un'occasione così importante come questa vostra decima assemblea venga riconfermata da parte nostra da parte delle Province
La volontà di far sì che da questo sistema di consultazione di confronto continuo che abbiamo sviluppato negli ultimi mesi
Si possa procedere oltre sulla strada indicata dai nostri deliberati congressuali
Per approdare rapidamente ha una struttura un organismo unitario probabilmente di tipo confederati Ivo che cioè mantenga per un verso la salvaguardia delle specificità rispettive ma che per l'altro Cray
Sempre più strutture di rappresentanza unitarie dell'intero sistema delle autonomie locali
E io credo che in primo luogo debba essere sottolineato questo fatto come questo grande ho bisogno di unità
Del mondo dell'autonomia e sia essenziali importante di fronte alla molteplicità dei problemi
Di questa difficile fase di transizione
Difficile dal punto di vista sociale difficile dal punto di vista istituzionale difficile dal punto di vista finanziario difficile dal punto di vista della che legittima azione popolare
E pur tuttavia questa unitarietà essenziale
Visto che in questo periodo si stanno riscrivendo a livello nazionale
Al parlamento della nostra Repubblica anche e in parte e questo è già accaduto le leggi fondamentali sulla quale noi possiamo sviluppare la nostra funzione
Il nostro ruolo di parte consistente dell'ordinamento repubblicano del nostro Paese
Io ho ascoltato con grande interesse l'intervento
Del presidente Padula con grande interesse e attenzione devo dire con sincerità che condivido in maniera sostanziale le cose da lui rappresentati sul quadro generale di quella che è il momento
Che il sistema delle autonomie italiani stanno affrontando
Sono riflessioni che anche all'interno della nostra associazione abbiamo certi una volta svolto e che hanno prodotto lo dicevo e lo ripeto anche atti congiunti tra ANCI UPI
E su questi io voglio brevemente ritornare non già per ripercorrere quanto è già accaduto quanto soprattutto per ribadire come nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Noi ci auguriamo di vedere accolte alcune di queste impostazioni comuni che abbiamo sviluppato
è stata citata la carta delle autonomie
Quel lavoro che insieme noi abbiamo compiuto in preparazione sia di un convegno che si è attenuto a Mila no nel primavera scorsa organizzato dalle Regioni ma in occasione del quale sia anche sottoscritto un protocollo d'intesa
Del sistema delle autonomie locali e territoriali cioè Regioni Province e Comuni
Sia di lavoro che ANCI UPI hanno prodotto congiuntamente in occasione di un'audizione della Bicamerale
Prima della fase attuale sempre questo per la primavera passata
E perché sono fatti politicamente importanti intanto per una ragione
Perché pene richiamare a lui tutti come fino a quella fase fino al momento di quell'audizione in Bicamerale quando si parlava di forma stato si parlava esclusivamente di regionalismo
Di Rifondazione regionalista dello Stato
Mai in nessuna occasione era stato evidenziato il ruolo fondamentale
Che il sistema delle Autonomie locali comuni e province
Svolgono e dovranno continuare a svolte con ben maggiore incidenza e compete maggiore Garanzia nel prossimo futuro nel momento in cui soprattutto si dovesse formano concretamente
Al riordino del sistema statuale così come li abbiamo conosciuti
Insieme Province e Comuni abbiamo sottolineati in quell'occasione almeno per quanto ci riguarda
Come noi siamo fortemente favorevoli ad un vasto e sistematico decentramento di quello che l'ormai più volte richiamato forma di centralismo statale
Ma questo avrà un senso compiuto solo se non si darà luogo a un nuovo centralismo di tipo regionale
E ci importa poco a questo punto come sistema dell'autonomie locali se questo regionalismo sarà di tipo federativo meno quello che ci interessa
E che la riforma della struttura dei poteri dello Stato deve essere ad un tempo di tipo regionalista ed autonomista
Se vuole essere pienamente democratiche raccogliere
Quel principio di sussidiarietà ad esempio richiamato anche dal recente trattato di Maastricht e che deve trovare concreta attuazione nella riforma dei poteri fondamentali dello stato della forma devastante
Ecco perché noi abbiamo difeso in quell'occasione il principio della pari dignità istituzionale fa regioni da un lato e comuni e province dall'altro
Ecco perché noi abbiamo cinque ha detto che il sistema delle Autonomie locali e territoriali
Regioni province comuni e deve ritrovare e deve trovare nella conclusione del lavoro della Bicamerale etnea riforma degli articoli dati del titolo quinto della Costituzione
Il principio l'affermazione di questo principio c'è della pari dignità e del riordinamento di questi livelli istituzionali
Ecco perché
Può dare garanzie costituzionali in materia ordinamentali a Comuni e Province
Noi comprendiamo io ascoltavo nel saluto del rappresentante dell'associazione trentina ieri sera le ragioni della specificità trent'del Trentino Alto Adige ne comprendiamo pienamente
Siamo consapevoli come in alcune parti del nostro Paese ragioni di specificità anche molto marcati esistono debbano essere tutelate e salvaguardati
Ma noi abbiamo anche la consapevolezza che nella parte generale del Paese
Noi non possiamo accettare come il sistema delle Autonomie
Che anche in materia ordinamentale cioè sulla in merito ai sistemi elettorali agli organi necessaria alle prerogative degli organi stessi in materia di principi fondamentali di finanza locale
In materia di funzioni istituzionali piena impropria Comuni e Province siano nient'altro che entri strumentali delle Regioni noi vogliamo impedire che tutto questo accada
Perché se questo non sarà sicuramente verrà calpestata quella che la funzione che non riteniamo di svolgere opportunamente nel Paese
Ecco perché ancora noi abbiamo operato Comuni e Province ANCI ed UPI unitariamente perché nella revisione del testo costituzionale veniva richiamato anche ieri pomeriggio
Venisse superato il terzo comma dell'articolo diciotto centodiciotto della Costituzione quello che ci può epici alle regioni di esercitare di norma
Le funzioni amministrative attraverso Comuni e Province sapendo che appunto attraverso questa inciso di fatto si è affermata una pratica
Del centralismo regionale
Che non è semplicemente un patto teorico io non ho difficoltà a dire che è una delle realtà più negative che il sistema delle autonomie locali comuni e province hanno conosciuto negli ultimi anni causa non ultima
Della crisi FIAT regionalismo e delle stesse Regioni come ruolo e funzioni così come si sia determinata nell'ultimo periodo ma voglio anche dire con molta franchezza
Che non possiamo semplicemente quando parliamo di centralismo evocare questo fatto riferendo le esclusivamente all'ente che abbiamo più vicino alle regioni
Per le quali ripeto io sottolineo il giudizio negativo e come Provincia e se mi consentite possiamo farlo anche con maggiore vigore rispetto a quello che possono dire i comuni ma non possiamo limitare la pratica e l'accusa di centralismo semplicemente alle pratiche regionali intanto perché l'etimologia stessa della parola la con noterà identifica con un sistema di potere
E di pratica del governo della cosa pubblica che al governo centrale
Intanto e in primo luogo storicamente e anche recentemente si riferisce
Io questo lo voglio dire con franchezza riferendomi anche le parole dette dal ministro Mancino ieri pomeriggio e anche da alcune cose può darsi che abbia mal compreso che sono presenti nell'intervento del professor Piraino
Io sono convinto che sia opportuno ribadire in un'occasione come questa così importante e così come solenne come questa vostra Assemblea
Come ci sono a riguardo del centralismo grandi enormi responsabilità del governo del Parlamento nazionale nella pratica di così come questo sistema di poteri è stato applicato nel recente nel lontano passato
Ma basta riferirci colleghi amministratori al tipo di legislazione che il Parlamento ha prodotto negli ultimi anni anche semplicemente questi legislazioni di settore leggi speciali che sono andati a toccare il parti importanti io me ne rendo conto della vita despoti della della vita locale del nostro Paese ma anche aspetti del tutto marginali
Le leggi sulle piste ciclabili voi pensate
Non le quelle sulle metropolitane per le grandi aree urbane del Paese ma anche normativa di dettaglio di questa natura che vanno a ledere alla radice il principio dell'autonomia
Della quale noi tante volte diciamo di essere gelosi custodi
Per non dire poi come nella pratica amministrativa né siamo stati più di una volta subissati da circolari Pat circolari
Che hanno fortemente limitato la nostra libera disponibilità delle delle poche stanze risorse che abbiamo a disposizione ecco quindi perché io dico
Chi è il centralismo come sistema che occorre che noi riusciamo a battere sia esso collocato a livello nazionale così come a livello regionale
Dobbiamo dire con forza che non c'è ancora nostro avviso un'adeguata cultura della politica autonomista in molte delle forze politiche nazionali
In tutti se io posso dirlo con molta franchezza
E dobbiamo rivendicare qui come rappresentanti delle Autonomie locali non già per un gioco di particolarismo e di difesa del nostro piccolo mondo piccolo-grande mondo
Ma perché vogliamo affermare pienamente il fatto che sono una riforma complessiva del sistema statuale può portare al superamento dei vizi del recente passato
E quando pensiamo al centralismo e alla mortificazione del principio di autonomia come non possiamo fare riferimento al tema delle risorse
Ed è l'evidente squilibrio che c'è nel Paese nell'ordinamento attuale nella legislazione presente Thai Poteri che noi siamo chiamati ad esercitare le responsabilità che avesse sono connesse
E le scarse risorse che abbiamo a disposizione
Sia ben chiaro
Noi come Provincia e credo insieme tutti come amministratori locali siamo consapevoli della difficile drammatica congiuntura economica e finanziaria del Paese vuole non cerchiamo certo noi
A rivendicare una libertà di spesa facile in una fase come questa
Ma più di una volta come associazioni come anche come UPI abbiamo
Richiamato in occasione di incontri con il governo con le Commissioni parlamentari dati alla mano
Come nel corso di questo decennio
Per riferirci semplicemente ultimo sempre ritenuti semplicemente a un Periodo abbastanza ampie consistente noi abbiamo avuto un trend di crescita della nostra spesa largamente inferiore a quella della finanza pubblica nel suo complesso in testa
E bisogna ribadire qui allora una volta di più come non siano in alcun modo le autonomie locali
Responsabili di tutte le difficoltà della finanza pubblica
Sapendo quindi e purtroppo come molto spesso siamo stati chiamati a compiere sacrifici anche quando non da noi dipendevano le responsabilità circa le difficoltà che incontravamo a livello nazionale
Li abbiamo questa consapevolezza e ne abbiamo anche un'altra
Lo diceva ieri il Presidente pattuglie voglio richiamare
Noi non siamo qui a chiedere di aumentare la pressione fiscale nei confronti dei nostri cittadini nei confronti delle nostre comunità non è questo che vogliamo
Vogliamo piuttosto un riequilibrio delle risorse tra poteri centrali ed Autonomie locali Province e Comuni
Vogliamo una semplificazione del sistema impositivo che sia il chiaro e leggibile da parte degli amministratori ma soprattutto da parte dei cittadini
Vogliamo cinque poter contare su risorse certe
Adeguate
Programmabili e autonome una volta che fosse data piena attuazione all'articolo cinquantaquattro della centocinquantadue quello riferito e cioè i servizi indispensabili queste sono le cose che chiediamo al governo
E mi avvio alla conclusione semplicemente riferendo mi alle ultime e più recenti cose
La recente Finanziaria ci sembra contraddire in grande su tutte le cose sulle quali ci siamo soffermati come amministratori comunali e come amministratore delle province
Sul piano della quantità delle risorse complessive che sono messe a nostra disposizione
E consentitemi di dire in questo caso che sale col che se se Atene piange Sparta di sicuro non ride anzi
Se i Comuni si lamentano
Le Province sono in questa fase una condizione finanziaria largamente peggiore perché se la quattrocentoventuno alla legge delega sulla vi sulla finanza locale ha aperto in maniera contraddittoria talvolta inopportuna comunque spiragli di risorse finanziarie al Parma per i comuni per le Province voi sapete bene come tutto questo non sia accaduto che se non in misura intima ma non solo c'è questo problema
All'interno della disegno di legge di accompagnamento ci sono norme
Che una volta di più le sono i principi di autonomia sui quali lo diciamo di fondare la nostra attività
E mi riferisco a tutti gli articoli sul personale mi riferisco a tutti gli articoli sui contratti mi riferisco agli articoli riguardanti l'istituzione del servizio scolastico nazionale che non affrontano ad esempio il tema del personale ausiliario mantenendo
Anche in un'occasione in cui si dovrebbe riordinare la separazione di questo personale tra dipendenze dello stato dei Comuni e delle Province
Mi riferisco alla cancellazioni sempre per rimanere nell'ambito della scuola di ogni e qualunque risorsa destinata alla
Ampliamento degli delle strutture scolastico e l'ammodernamento di queste mi riferisco alla contrazione è notevolissima di tutte le risorse a disposizione per gli Investimenti cinque tutta una pratica i cui ne possiamo comprendere certamente il dato macro economico non bisogna aumentare la spesa complessiva dello Stato
Quello a cui noi ci riprendiamo il fatto che siamo ancora una volta noi Autonomie locali a dover pagare in primo luogo il prezzo di questo di questa
Risulta di questa situazione
Ecco io non ho tempo io anzi mi scuso se uno Stato perché in un po'troppo lungo con voi tutti mi scuso di questo fatto non ha tempo per affrontare una serie di cose che sono state richiamati anche questa mattina soprattutto in merito alla ottantuno
Su questa avremo modo in ambito associativo nell'ambito del lavoro congiunto che abbiamo fin qui svolto e che svilupperemo di lavorare insieme perché molte delle tematiche legate all'ottantuno cioè rapporto con la centoquarantadue
E con ad esempio l'attuale ripartizione dei poteri tra Giunta e Consiglio se volete tra sindaco con la Giunta e il Consiglio
Io al riguardo qualche idea in parte diversa da quanto panico carpiti diceva prima nel suo intervento ma sono cose sulle quali facciamo in tempo a intervenire una cosa per finire
Si è parlato anche qui di due questioni
Quella relativa a una norma sull'auto scioglimento dei consigli comunali e o trovi in
Tali
E alla possibilità che questa norma eviti il commissariamento quando ci sia un pronunciamento di larga maggioranza dei chiostri rispettivi Consigli
Cosa senz'altro auspicabile che come Provincia e condividiamo sottoscriviamo
E infine alla possibilità di abbreviare il mandato elettorale con il quando siamo stati eletti nel novanta
Ma ci rendiamo conto di tutte le ragioni che possono spingere in questa direzione o quanto meno a sviluppare questa riflessione
E saremo attenti a comprendere anche quello che potrà riguardo a cadere a adatta a valutare a prendere posizione per tempo però una cosa voglio dire versata negata ieri ma vale la pena di ripeto
Noi ci rendiamo disponibili ad affrontare l'argomento se si dovrà presentare ma sia chiaro a tutti
Che da parte del mondo delle Autonomie il messaggio che ne lanciamo al Parlamento nazionale di questa natura almeno per quanto ci riguarda
Che i sedili rilegittimazione degli organismi
Istituzionali si deve parlare la fase attuale dell'intanto partire dalla indizione delle elezioni politiche generali si rinnovi cioè in primo luogo il Parlamento della Repubblica
E dopo e soltanto dopo noi saremo disponibili ad affrontare serenamente il tema della eventuale abbreviazione del mandato elettorale che c'è stato conferito con il voto del novanta questo deve essere chiaro a tutti
Perché quello che non possiamo accettare
Sull'altare degli equilibri che coinvolgono poi tutti i partiti
Sugli equilibri nazionali è che venga usato come moneta di scambio il fatto che si vada a un turno elettorale anticipato nella primavera prossima per evitare consultazioni politiche generali
Questo credo che dal mondo delle Autonomie non verrà in alcun modo accettato vi ringrazio
Grazie
La parola alla presidente della Lega delle Autonomie Gualandi invito anche lui alla brevità dopodiché credo dovremmo poi darci una norma un po'più precisa a scapito della possibile nella possibilità di tutti coloro che hanno ha chiesto di parlare di riuscire a farlo insomma
Innanzitutto permettetemi di rivolgere un saluto non formale ma Franco
E quindi anche di
Confronto
All'Assemblea alla decima Assemblea nazionale
Del importante e decisiva organizzazione dei comuni italiani che lanci
Il presidente Padula porco ha detto che occorre riaprire una nuova riflessione
E io rafforzando il concetto dico battaglia politica e culturale
Sulla riforma regionalistica ed autonomistica dello Stato
E che la crisi dello Stato fiscale e accentrato centralistiche
Non consente più margini
All'assistenzialismo al clientelismo e agli sprechi
E chiama ad una nuova responsabilità la democrazia italiana e prima di tutto i punti di riferimento di base che sono i comuni le province e le regioni
Ma se questo è se questa è la scelta che mi sembra di intravedere nell'asse fondamentale della relazione di Padula
Allora visto che bisogna individuare con forza e decisione le responsabilità dello Stato centralistico
E le ragioni del neo centralismo regionale che è diventato un prolungamento funzionale di quello dello Stato
E che bisogna superare quindi guasti che questi hanno prodotto in termini di arroganza e subordinazione centralistiche
E quindi conseguente se me lo permettete a volte scarso impegno e responsabilità autonomistico in Rinnovamento autonomistico degli stessi enti locali
Perché fino ad oggi rendiamo ce ne conto non me ne voglia il professor Piraino non vorrei in una sorta di polemica fra livelli delle autonomie locali dimenticassimo
Che lo Stato centralistico ha prodotto i mali che sono propri del neo centralismo regionale della irresponsabilità anche per il sistema delle autonomie locali
E che ha impedito per certi aspetti anche con modifiche non giustificabili l'applicazione piena della legge centoquarantadue e delle sue implicazioni di costruzioni di sistemi regionali delle autonomie locali
E invece si è continuato
Con uno stato
C'entra l'istinto
E dell'economia
Che da un lato ha fondato il consenso e le fortune finanziarie il consenso per le istituzioni e le fortune finanziarie di tanti settori dell'imprenditoria
Su una politica di immoralità
E con una amministrazione chiesta a far troppe volte succube del clientelismo dell'assistenzialismo e dello spreco e quindi sulla mancanza di forti autonomie locali e regionali responsabile
E l'indebitamento qui oggi cento ieri Mancino ci richiamava
E certe un indebitamento di due milioni di miliardi di lire oggi è lui
Che presenta il suo conto
Ero presente a tutti gli italiani ma i quarti in termini di responsabilità e di mancanza di efficienza e diffusa scadente amministrazione dallo Stato venendo giù sono lì
Profondo aggrediti offrono affrontati nella loro complessità con un rinnovamento complessivo della Repubblica italiana
Sennò
Finiamo per fare una sorta di scaricabarile fra l'uno e l'altro senza capire che c'è un problema di un progetto complessivo di rinnovamento dello Stato che ci si deve impegnare e che non possiamo più essere una corporazione che rivendica qualcosa
Ma una forza democratica che pretende che ci sia rinnovata complessivamente la struttura dello Stato e quindi anche in un incontro una profonda autoriforma che parta dagli stessi enti locali e dalle stesse regioni
E quindi e in tale quadro che ci impone la ricerca concreta di una nuova funzione dello Stato
Con un decentramento responsabile e una piena autonomia locale e regionale con un rinnovamento radicale della pubblica amministrazione
Queste cose devono camminare insieme e non assistere una sorta di passività da un lato e alle gravi colpe dall'altro
Ad alcuni non esente nessun livello decentrato dello Stato e della Repubblica italiana
In
Io devo dire che insieme al pessimismo e la gravità della situazione dobbiamo anche cercare di togliere quando c'è qualche segnale positivo in questi giorni la commissione bicamerale ha cominciato con i nuovi poteri che il Parlamento le ha affidato una distruzione sul nuovo regionalismo
Approvato l'articolo settanta e questa mattina ho visto distrutto
Ma dove si determinò i poteri dello Stato io concordo con l'impostazione che ieri sera Mancino proponeva che diceva poi da questo devono discendere anche tutte le scelte di carattere istituzionale e anche di carattere finanziario
E ma dobbiamo dire che il comitato ristretto della Bicamerale ha lavorato e ha tenuto conto
Anche delle osservazioni critiche del sistema delle autonomie locali non possiamo continuare a fare delle polemiche che per certi aspetti sono superate hanno bisogno oggi dell'impegno di tutti il sistema delle autonomie locali per camminare in fretta con questa riforma dello Stato e non rinviarla al futuro Parlamento
Semmai un futuro Parlamento
Che con il sistema elettorale lascia per una gestione personale prenderà ingovernabile il Paese senza la maggioranza e spingerà se mai all'elezione diretta o del Presidente della Repubblica con poteri esecutivi
Senza che i contropoteri e gli equilibri di un decentramento voluti dalla centoquarantadue e da un nuovo regionalismo siano stati Messina in essere
E quindi avremo ancora se mai più autoritarismo col pericolo di una ancora maggiore centralismo per il nostro Paese
E quindi il disegno del decentramento regionale
Non è disegno delle regioni
è un disegno per la democrazia italiana per le garanzie che la democrazia italiana vuole per superare uno Stato centralistico e inefficiente burocratico trasportato l'attuale livello la situazione del Paese
E dobbiamo dirlo si è tenuto conto io ho letto proprio in questi giorni io invece da della formulazione attuale della Costituzione all'articolo centosedici se mi permettete centodiciotto
Che praticamente col dove la Regione esercita normalmente le sue funzioni amministrative delegando le Province e Comuni
E che lì c'è l'alibi che ha portato al conservatorismo delle vecchie regioni e non a concedere deleghe generale agli enti locali e a costruire un nuovo neo centralismo regionale
E pene questa conquista formulazione non soltanto è stata superata
Ma si è scritto che la legge regionale attribuisce alle regioni ai comuni e gli altri enti locali tutte le altre funzioni amministrative
E si è fermato il principio della pari dignità nelle funzioni amministrative e nei diritti e di governo dei territori fra comuni province e Regione
E io credo che su un passo abbiamo altre dall'aprire diciamo le ma non possiamo soltanto distruggere o soltanto criticare dobbiamo avere una proposta perché se critichiamo soltanto diamo spazio lo Stato centralistico
Che permane e continuerà come prima e peggio di prima questa è la situazione che noi abbiamo che abbiamo di fronte
Ma io trovo nel modesto addirittura articolo centodiciannove che sul piano finanziario che la pari dignità di regioni comune e province dove si afferma che è la legge organica
Che detta norme per il coordinamento fra finanza dello stato e le finanze delle regioni la finanza di province e comuni e che autonomia finanziaria l'autonomia dell'imposizione tributaria
Sono parte costitutiva dell'autonomia di Regioni Province e Comuni
C'è a livello costituzionale dei principi chiede la vecchia Costituzione o quella che ci ha governato fino ad oggi con l'equivoco e che ha mantenuto il centralismo statale da queste concezioni vengono spazzate
Allora io mi chiedo e mi fermo qui perché ne avrei anche altre capire sulle cose che ci sono perché nessuno tocca l'articolo cinque dalla Costituzione
Nessuno tocca l'articolo centoquattordici della Costituzione Nessuno tocchi all'articolo centoventinove della Costituzione voglio dico dobbiamo a vere come Autonomie locali un Progetto di riforma complessiva dello Stato
Se noi ragioniamo in modo vecchio mentre l'Italia cambia e se mai
Se non ragioniamo in modo nuovo finiamo da un lato per lasciare spazio al centralismo e dall'altro alle idee chi solistiche del nostro Paese ma una nuova unità nazionale
Senza un nuovo regionalismo e senza nuove autonomie locali
E i sistemi di ispirazione federalista non si cambiano ci tiene l'unità italiana e assisteremo a cose ben peggiori in una prossimo che c'è molto vicino e che è dato dalle stesse scadenze politiche del nostro Paese
Quindi io abbiamo questo coraggio
E cominciamo ad entrare in campo o non continuiamo a giocare di rimessa
Giocare di rimessa ricordatevi significa finire per lasciare spazio ma quelli che dicono che non la vogliono cambiare ma che rischiano di essere travolti anche da idee errate
Va in questo ci travolge la stessa unità
Del Paese
E la stesso valore dell'autonomia locale e dell'autonomia e dell'autonomia regionale
Io credo che
Bisogna da questo punto di vista trovarsi è giusto sentito Padula la posto ritornerò prima di concludere su questo
Ma se vogliamo veramente la scelta dell'unità nazionale ricordiamoci che questa lo ripeto
Passa attraverso un nuovo Stato delle autonomie locali e regionali a sistemi regionali delle autonomie di ispirazione federalista forse
Studiare un pochino anche le esperienze degli altri Paesi europei non ci farebbe male e avere meno paura delle parole e guardare di più i contenuti come in altri Paesi si cerca e si è cercato di fare una questione prima di finire la voglio sollevare voi sapete che noi come lega abbiamo giudicato in modo diverso la legge delega quattrocentoventuno e ripeto delegato cinquecento a quattro
Noi pensiamo che sia accertato
Troppo rapidamente una truffa con la quale si è trasferito la gran parte dell'imposta comunale sugli immobili circa nove mila miliardi dalle casse nelle case senza fondo dello Stato centralistico
E badate bene anche le stime che non raggiungono quello che pensavamo sulla base dell'ISI fanno sì che
Sì sì sono vistosi sei mila cinquecento miliardi col quarantacinque per cento e non ci sono ancora tutti da arriveremo a quattordici mila cinquecento miliardi di incasso dell'ICI
E di questo detratto lindi dello Stato continua a
Riscuotere per le sue casse perché così è ma detratte lindi
Vuol dire che c'è ugualmente ed è tratto quest'circa uno per mille in più che hanno messo fuori comuni per i loro bisogni
Ci sono circa otto mila cinquecento nove mila miliardi di danaro fresco del contribuente italiano e sono andati nelle casse dello Stato
E devo dire che nessuno ancora ieri sera ho sentito Mancino ha optato per questo anche se non è che abbia detto molto sul futuro
Quando ha detto che il più grande contributo al risanamento del bilancio dello Stato è venuto dagli enti locali ma con il mio invito è mia amica venuto soltanto per i tagli
è venuto per questa truffa l'americana dell'ICI
Che quest'anno
Se la viene portato e quest'altra hanno c'era ne traggano dei trasferimenti e quindi se così è
Vuol dire che si è operato da un lato trattenendosi otto mila cinquecento miliardi e dall'altro prevedendo il taglio del sette per cento dei trasferimenti ordinari così dopo aver tagliato il cinque per cento l'anno scorso e sei per cento quest'anno ora si può accettare queste noi abbiamo fatto una spina
Fra minori entrate
E maggiori sospese ci sono circa tre mila seicento miliardi in meno per i bilanci dei comuni e delle Province ora questo è il nodo
Nessuno dice che non si debba contribuire al risanamento del debito dello Stato ma contribuiscono soltanto gli enti locali badate bene una tendenza che si manifesta anche in altri paesi europei questa possiamo mette solo il Governo italiano destinazione
Però un minimo di resistenza bisognerà farlo ecco perché diciamo senza pretendere di a vere verità rivelate ma i guai figuriamoci però bisogna ridiscutere Licci
Bisogna ridiscutere anche le stesse leggi delegate
Ci fanno non hanno accettato il principio che sembravano accettarlo della nettezza urbana come tariffa
E ce la mettono ancora come tassa
Ma una tassa del con le detrazioni che fa nome e sono troppi dovevano fare contenti
Risponderemo di meno o se vorremo risposte il di più appare vivemmo ancora più esosi e ancora più gabellieri per i cittadini così per la pubblicità
Voce Amica fatti ponti e von quel sistema a volte per me avremo meno incassi
Allora dico ma questi questi problemi
Ebbene che ci troviamo che ne discutiamo e che con forza non si può più accettare un governo è un Parlamento che fanno delle leggi senza capire quali sono le conseguenze sulle comunità locali e sui servizi locali credo che
E poi se mi permettete forse è venuto il tempo glielo abbia detto anche alla manifestazione che tenemmo in Campidoglio quando ci voleva tagliare il cinque per cento insieme agli amici dell'Anci in questa manifestazione
Bene
è venuto il momento vivaddio rivediamoci un po'ricorriamo al TAR alla Corte costituzionale facciamo rispettare le leggi abbiamo momento distrutto molto non possiamo continuare a giocare di fioretto o all'interno di qualche stanza del palato
Non ci ascoltano più uguale a quello che gli pare anche perché è passato una volta penso di continuare a fare così per sempre allora bisogna interrompere questa situazione
Ho finito e devo dire che
Poiché si tratta da questo punto di vista di incontrarci anche e di verificare tanti contributi che ci sono perché io credo che Del Buono ce n'è sempre dappertutto si tratta anche di avere una capacità di sintesi che poi diventa anche forza nel modo di porre il problema
E certo noi
Abbiamo avuto delle nostre idee quasi siano sbagliate abbiamo avanzato adesso delle proposte in ordine la legge finanziaria e agli altri vediamo di confrontarmi di verificarle per vedere insieme che cosa è possibile fare
Ma ecco confrontarsi contribuire insieme partendo ho letto in un documento e molto grosso quindi anche fatica vivace fino alla fine che ripartiremo da posizioni ideologiche hanno vogliamo partire da questioni di merito
Tutti quanti non credo sia più tempo di divisioni ideologiche cliniche se non stiamo attenti l'unica ideologia che vince è il centralismo e l'anti autonomismo questa sì
Ma io credo che su questo possiamo trovare una strada insieme
E io credo un confronto e un'unità reale
La relazione di Padula laddove parla di ricerca dei modi più efficaci per potere al coordinamento e alla tendenziale unità della rappresentanza autonomistica è in armonia con il nostro sentire
Con le nostre impegno di ricercare coordinamento unità ad iniziare dalle esperienze in atto a livello regionale
Per quello che riguarda il livello nazionale apprendiamo da tempo un segnale e proposte positive
E crediamo che sulla base della stesse relazioni Padula
Sia possibile cominciare a trovare qualche momento di impegno e di battaglia unitaria di cui c'è bisogno
Con forza
Se non vogliamo essere travolte ancora una volta da un centralismo che sembra anche delle cose più forte di qualsiasi ragione dell'autonomia e di un'Italia nuova fondata appunto sul regionalismo e sulle autonomie locali
Devo dire che evidentemente abbiamo programmato male i nostri lavori quindi è una autocritica nel senso che il dibattito vero e proprio della della della di questa sessione si dovrebbe aprire in questo momento
Siamo a
Trentotto minuti dalla prevista scadenza della sezione stessa con una decina di iscritti a parlare nonché il sottosegretario che penso tutti voglia io comunque
Fai tra intanto questa proposta cioè dibattito io a ai cinque minuti do un segnale insomma
Poi ognuno si regoli come ritiene un bel momento di valuteremo se proseguire a oltranza saltando la la la pausa pranzo o inquadrare altro modo procedere
Ed era il subito quindi la parola a Corrado Accordino vicepresidente nazionale del Centro nazionale volontariato
Poi si prepari Hans Berger presidente del Consorzio del Comune e la Provincia di Bolzano
Nell'onere non avrei chiesto la parola se nella relazione del presidente Padula ci fosse stata una Barron sul problema del rapporto fra i comuni
E volontariato
Volontariato e dappertutto
Può essere più buone e meno buone o più facile da utilizzare meno facile
Però esiste
E debbo dire che l'ANCI ha già fatto alcuni incontri nessun rapporto comuni e volontariato mi sarebbe piaciuto che posso è stata citata anche nella relazione fondamentale
Ci sono alcuni pericoli in atto
Il primo pericolo è quello che riguarda i i volontari
C'è un volontariato che può essere facilmente portare in alto verso un tentativo di autoproclamarsi su un piano politico
Dall'altro un volontariato che viene adescato dei partiti politici o dai movimenti nuovi per potere aumentare la loro capacità elettorale
Se il volontariato non riesce a rimanere libero sciolta autonomo è morto
Non ha più possibilità di esistenza
Il volontariato decadere una sua chiarezza di posizioni
Per riassumere intese come i cittadini come costituzione di cittadini delle proprie posizioni certamente articolate nell'ambito politico
Ma non deve assumere come gruppo come associazione come forza di volontariato una Porsche ma di entità partitico politica comunque e qual è il nostro modo di valutare questo
Noi pensiamo che il volontariato abbia per la sua coscienza critica nei confronti della società e delle istituzioni della società
Il volontariato deve avere una propria posizione
Che litiga
Propositività avanzata in determinate situazioni con altri problemi ma debba anche richiamare in sé la forza autonoma della società
E allora noi diciamo alcuni sindaci e che hanno parlato questa mattina qui a questo microfono
Hanno detto che molte cose molto importanti
Hanno richiesto da strutturazione nuova dei comuni un modo nuovo di gestire i Comuni un modo nuovo di amministrare i comuni ma io debbo dire anche senza una società nuova è impossibile ristrutturare anche il Comune
Una società che si aprì per sei
Sono i turisti che hanno
Che abbia il senso della propria forza della propria autonomia del proprio ruolo anche di carattere politico certo ma anche di carattere di carattere sociale più aperto più valido ecco perché noi riteniamo che il lo scopo del volontariato sia quello di rompere l'accerchiamento di una società chiusa resa quasi immobile di fronte al mondo complessivo della nostro paese per fare in modo che essa diventi vera partecipazione attiva dei cittadini delle istituzioni
E non è possibile che siano soltanto la istituzione a richiedere la partecipazione le istituzioni devono aprire le strade per la partecipazione Marzenta i cittadini consapevoli della partecipazione rende quasi impossibile d'altro lato lo vediamo in molti comuni
In molti comuni cioè ancora oggi un modo vecchio di impostare il cittadino non ha la possibilità concreta di partecipare nel senso pieno della parola
E allora per questo il volontariato non deve far soltanto attività socio assistenziale non deve fare soltanto attività di carattere ricreativi luogo culturale
Tutto quello che vuole una il volontariato deve essere soprattutto volontariato aperto al problema al civico
Ecco perché noi riteniamo che il rapporto comuni e volontariato arrivò in quindi ho fatto fare vero effettivo reale coordinare nell'autonomia e nel rispetto sia dell'autonomia comunale e nel rispetto dell'autonomia del volontariato questo noi pensiamo che debbano proseguire ulteriormente questo lavoro
Che si possa anche arrivare accedere al volontariato da parte dei comuni delle delle attività che non sono direttamente di cui i comuni non ritengo di poter avere ricorda il mio comune
Crea un dormitorio pubblica il dormitorio pubblico gestito dal Comune a una spesa X un dormitorio pubblico gestito da un volontariato è tutt'altra cosa
E allora arrivare anche ad arrivare a questi punti a questi accordi e possano secondo me a rendere più fertile la partecipazione del cittadino
All'interno delle istituzioni e voglio chiudere
Facendo un appello ancora una volta alla alla all'ANCI
E l'appello all'ANCI è che forse è venuto il momento per hard arrivare a costituire presso lanci
Mi auguro che ci siano anche critici anche Lupi su questo piano era quella del Comune
Allegate Autonomie locali
Perché reale un osservatorio permanente del rapporto comuni e volontariato e associazionismo
Questo osservatorio permanente vuol dire partecipazione comune fra determinati comuni che hanno maggiormente lavorato attorno a questa raccordo e determinate azioni di partecipazioni e volontariato particolarmente ci sono impegnate in questo raccordo con il Comune io penso che questo osservatorio abbia la possibilità concreta
Di dare visibilità a delle azioni che sono già avanzate che sono già in atto e che possono permettere ad altri comuni di potere arrivare articolarsi assist persi su questo piano e su questa produzione troppo io ringrazio per l'invito che mi è stato fatto solo un esterno sostanzialmente ai Comuni e alle Province
Ma credo di essere un cittadino che in qualche modo dà voce
Al volontariato il volontariato non ha responsabili non deve avere delle dei di coloro che sono a capo del volontariato il volontariato ad avere dei portavoce modesto portavoce come sono io
Ecco essi presentai che invece signori Sindaci signori assessori soprattutto Signori nuovi sindaci e i futuri sindaci ecco ricordate Vitter questa forza di cambiamento della società avviene attraverso un'immissione sempre più porte solidaristica del volontariato italiano
Ed è questo è anche uno dei momenti fondanti di una nuova costruzione della vita del nostro Paese grazie
Grazie allora la parola belga perché avverrà proprio del Comune e della Provincia di Bolzano
Poi la parola Giovanni Moro segretario movimento
Poli il politico del movimento sperpero
Mentre della vita democratica circa voi ecco io fare questa proposta dopo di dare la parola al sottosegretario Molgora e di far di portare alla sessione pomeridiana gli altri interventi perché a meno che comunque lo vediamo dopo queste il
Presidente del premier
Allora se se non è in questo momento in aula la parola Giovanni Moro dal Movimento federativo democratico Brembio Pappalardo
C'è manco
Allora allora De diamo la parola Amman a Martini Gian Franco Martini segretario generale dell'AICCRE
Ah pardon allora
Bene grazie per questo invito cercherò poche parole di esprimere qualche punto di vista qualche ipotesi di lavoro mi pare questa assemblea sia importante partire dalla stessa affermazione che è contenuta nella relazione introduttiva
Del presidente Padula circa una nuova necessità un riscoperta di una necessità in termini nuovi di un rapporto forte non più solo formale non legato soltanto a una prassi di consultazione tra cittadini e amministrazioni e amministrazioni locali
Per questo mi sembra un punto cruciale il processo di rilegittimazione delle amministrazioni locali è strettamente connesso con la loro capacità di Perilli rinnegare di nuovo rapporti con il mondo dei cittadini tutto questo avviene in un momento vado molto rapidamente di transizione come è stato detto del nostro Paese dal vecchio al nuovo sistema politico questa transizione non sarà breve non sarà semplice non ha esiti
Scontati e in questa fase certamente si vede con tutte queste difficoltà avere il coraggio di mettere mano alla ricostruzione del Paese dalle macerie in cui lo ha lasciato
Quell'insieme di fenomeni che va sotto il nome di Tangentopoli che consiste poi in una crisi di legittimità e di credibilità della intera classe dirigente del Paese credo che da questo punto di vista il momento sia particolarmente appropriato ma anche particolarmente difficile da realizzare come diceva ieri il ministro Mancino il disegno costituzionale delle Autonomie locali
Mi pare che in questa fase di transizione in questo compito di ricostruzione i comuni abbiano un ruolo molto molto importante
Sono chiamati a portare il peso Nesta e ne ha parlato già stamane del contenimento della spesa pubblica è un problema drammatico credo che voi lo sappiate meglio di me
Sono il luogo principale uno dei nodi principali in cui si decide degli complessivo consenso popolare altri istituti democratici visto che questo consenso viene dato dai cittadini
Sempre di più in base a ciò che si vede e si tocca e non in base a grandi sistemi ideologici sono il luogo in cui è più evidente
Il più palpabile la crisi della cover di governabilità democratica che il nostro Paese attraversa in questa fase mi pare se non ho sbagliato i conti che quasi un comune su dieci lire commissariato in questo momento è quasi un comune su venti
In situazione di dissesto
Finanziario i Comuni sono anche uno dei luoghi principali questo l'ho sentito dire poco in questa Assemblea ma credo che vada ricordato
In cui si è concretizzata la questione morale
Come un insieme di atti e di omissioni a danni dei a danno dei cittadini e dell'interesse collettivo che ha messo in ginocchio
Questo Paese se ne è parlato poco qui ma devo dire che va ricordato per memoria che c'è una responsabilità precisa
Delle amministrazioni locali anche degli amministratori locali in questa situazione credo che queste responsabilità
Non debbano essere una una pietra da portare con un peso insopportabile ma siano la base riconoscimento l'assunzione di questa responsabilità sì alla base anche di quella rivendicazione che io sottoscrivo
Di autonomia dei Comuni e delle Province
E dallo Stato venda un'impostazione neo centralista
Basata sulle regioni perché altrimenti senza questa assunzione di responsabilità che riguarda la questione morale io ho l'impressione che queste rivendicazioni pur giuste non abbiano la legittimità che pure avrebbero mi pare che in questo quadro la legge ottantuno sia stata comunque
Una abbia rappresentato una boccata d'aria come hanno testimoniato i sindaci i nuovi sindaci che hanno parlato stamane pur con tutte le difficoltà dell'itinerario della sua attuazione credo anche questa legge abbia rappresentato una grande innovazione democratica
Credo più forte di tutti gli schemi teorici astratti ideologici tutte le geometrie istituzionali che erano state previste o disegnate credo per esempio che di fronte a quello che sta avvenendo certe discussioni si i partiti siano importanti e non siano importanti o altre cose di questo genere
Lascino un po'rischino di lasciare un po'il tempo che trovano perché è chiaramente la realtà che corre molto più forte di tutti questi che come gestire le ricadute della legge negli statuti comunali come ha detto qualcuno che mi ha preceduto molto giustamente qua non si tratta di fare soltanto un adeguamento degli statuti ci vuole un ripensamento pure
Credo che dovremmo convenire sul fatto che sia necessaria non un'interpretazione ristretta di questi adeguamenti ma una interpretazione allargata io ne vedo dunque due grandi linee direttrici di gestione delle ricadute della legge ottantuno negli statuti la prima linea è che all'aumento di efficienza e di capacità decisionale dei governi locali eletti secondo il nuovo spirito la nuova legge di tipo maggioritario corrisponda la messa in opera di adeguati contrappesi non contro poteri non sono d'accordo con Gualandi stiamo parlando di una cosa che dentro la ditate concreta della Costituzione
Dei contrappesi dalla parte del cittadino evitare cioè che il passaggio al sistema maggioritario produca anziché un aumento della efficienza della credibilità della responsabilità dei governi locali quasi un
Per tema maggioritario quel sistema di Poteri differenti autonomi che sono indispensabili perché il sistema maggioritario faccia il suo dovete credo che sia necessario qui pensare praticare il pluralismo dei poteri dei luoghi di rappresentanza che insito nella introduzione del nuovo sistema elettorale
La seconda linea credo che riguardi il fatto che la all'attività dei sindaci eletti con la nuova legge sì accompagni un consenso attivo dei cittadini credo che da questo punto di vista sia stata interessante la polemica
Del mese di agosto tra alcuni dei nuovi sindaci le loro dirigenze amministrative
Credo che il punto sia abbastanza chiaro non è sufficiente un consenso elettorale per quanto forte fortissimo e diretto come quello che hanno i nuovi sindaci per riuscire a onorare i propri impegni a portare effettivamente le proprie responsabilità ci vuole qualcosa di più un consenso più forte che si aggiunga a quello elettorale
è quello che noi chiamiamo consenso attivo dei cittadini
Certo non sto parlando del cittadino astratto di cui si discute
Tra i teorici del diritto quindi non parlo del cittadino di cui parlava
Andrea Piraino parlo di cittadini concreti in carne ed ossa belli o brutti che siano ma comunque soggetti forti di questa nuova era della vita della Repubblica con propria soggettività
Capaci di autorganizzazione di soluzione dei problemi irriducibili a tutti gli schemi
Giuridici istituzionali che spesso non si trovano nelle consulte nelle vostre consulte non si trovano nelle vostre circoscrizioni ma poi risultano essere una delle anime più forti della vita quotidiana della democrazia a livello locale
Sono belli sono brutti questi cittadini devono ridurre né al volontariato né all'associazionismo parlo di un fenomeno molto più grande
Sarò belli e brutti aspetti positivi aspetti negativi l'importante è sapere che non si chiudono gli ospedali inutili o fonte di spreco
Non si aprono non si mettono le discariche necessarie per gestire i rifiuti senza avere l'appoggio effettivo concreto dei cittadini che non si conquista con il consenso elettorale
Termino rapidamente ricordando tre punti che mi pare che nei nuovi statuti nella revisione questa seria revisione con criterio allargato degli Statuti dei Comuni alla legge del alla luce della nuova legge
Elettorale
Devono essere privilegiati il primo riguarda il difensore civico il secondo riguarda la riorganizzazione degli uffici e dei servizi il terzo riguarda le risorse umane la politica delle risorse umane
Per quanto riguarda il difensore civico io credo che si dovrebbe avere il coraggio per mai di ripensare a questa figura oppure di abbandonarla
Per me ripensarla almeno su tre linee la prima è quella del sistema di elezione noi proponemmo tre anni fa
Abbastanza poco presi sul serio l'elezione diretta del difensore civico ci si disse che in questo modo si sarebbe creato un paradosso per cui il difensore civico sarebbe stato avevo avrebbe avuto una maggiore legittimazione del Tibet credo che ormai questa obiezione non valga più e valga invece alla luce di tutto quanto è successo proprio con Tangentopoli nei Comuni e nelle Province immaginare una figura del Difensore civico che non sia eletta dai suoi controllori le caratteristiche di questo difensore civico io credo che vada abbandonato il modello che ha invaso nelle figure dei difensori civici regionali
Esperti di materie giuridiche amministrative ottime persone senza poter senza capacità senza contatto con la realtà senza capacità di tutelare i diritti dei cittadini si debbano invece immaginare caratteristiche legate molto più che ad astratte competenze
Che producono prefetti intenzione poniamo magistrato intenzione capacità concreta e finisco di tutelare effettivamente i diritti dei cittadini
Le funzioni che dovrebbero essere relative a tutta l'area dei servizi
Pubblici di interesse collettivo che riguardano che investono il territorio del comune o della provincia
E funzione di tutela anche preventiva con una possibilità di attivazione preventiva del difensore civico e non solo sempre a posteriori
Secondo punto riorganizzazione dei servizi e degli uffici credo che qui sia la grande scommessa
Di come per dirla con nell'ultimo documento sulla riforma e la pubblica amministrazione americana di Clinton e Gore come fare ad avere servizi che costino di meno e funzionino meglio come coniugare la efficienza e l'efficacia la lotta agli sprechi e la qualità dei servizi senza questa riorganizzazione
Sì perderà la battaglia della finanza locale si perderà anche il consenso dei cittadini perdendo tutte e due
Queste battaglie dobbiamo riuscire a far sì che attraverso una cooperazione una seria vera effettiva interlocuzione tra cittadini e amministrazione si possano creare forme di monitoraggio di verifica di promozione della qualità e della efficienza
Dei servizi quali non sono garantite da tutti i sistemi di controlli interni alla pubblica amministrazione come abbiamo potuto appunto constatare in questi mesi di inchieste giudiziarie e infine una politica per le risorse umane
Che sono il vero la vera palla al piede della finanza pubblica credo anche della finanza locale
Certo qui se c'è il peso della mancanza di una strategia di cura di sostegno ma anche di verifica di controllo delle risorse umane delle amministrazioni locali c'è il peso del consociativismo
Che si esplica presente in una politica degli incentivi che premia chi lavora male e punisce chi lavora bene c'è un tema dei doveri professionali di fronte ai diritti dei cittadini da rilanciare attraverso per esempio una carta dei doveri
Molto più concreta ed effettiva di quella proposta dal ministro Cassese più legata al comportamento ordinario medio dei e dipendenti pubblici degli enti locali
La prospettiva credo che sia comunque quella di arrivare a una qualche forma di spoil system per superare quell'ambiguità della pubblica amministrazione italiana che pretende la inamovibilità
Della pubblica amministrazione francese ma in realtà il coinvolgimento partitico dell'amministri la pubblica amministrazione americani su queste linee su questi punti di revisione degli statuti comunali lanci Lupi
Tutti quanti voi potete contare sicuramente sull'appoggio e il sostegno del Movimento federativo democratico che ha scelto proprio di non entrare nelle assemblee elettive
Dei Comuni e delle Province esattamente per fare questo necessario investire di interlocuzione dalla parte dei cittadini grazie
Allora va be'pre un brevissimo intervento visto che pronunciato Gianfranco Martin ragione dell'AICCRE poi con il sottosegretario chiudiamo la prima parte fermo restando che vorrebbe discutiamo genere propone
Ma io non sto qui
Caro Presidente vorrei confortare lei gli amici che sono ancora in sala
Che questi nostri interventi
Da panettoni a Accor che a amo
Agua Landi sono ossia anche in qualche maniera lo strumento per portare il saluto e la solidarietà a di organismi di associazione
Che credo molti di voi conoscano ma sono anche interventi di merito per cui possiamo dire che i nostri interventi fanno già parte del dibattito certe
L'APPA parola in primo luogo spetta ai sindaci spetta agli operatori economici ma credo che alcuni di noi sono anche contemporaneamente eletti locali e quindi possono portare un'esperienza diretta io mi limiterò ad alcune rapidissime considerazioni
Perché io penso che
Oggi noi siamo di fronte a un dibattito di cui credo che tutti mi gioiamo la grande portata di grande significato le probabili conseguenze e questo dibattito
è importante perché politico perché istituzionale ma è anche culturale
Cioè mi pare che le vicende passa Anza dolose amare nel nostro Paese ci porta a non a una riflessione
Che i cinque o involge prima di tutto dal punto di vista dell'analisi e e delle proposte
Dopo ci sono i problemi dell'efficienza sono i problemi della operatività ma prima di tutto io credo che dobbiamo tutti insieme cercare di individuare le strade più consistenti e più opportune per risolvere questa situazione
E non è quindi soltanto un problema di ingegneria costituzionali e qualche volta sono un po'spaventato quando sento che questi problemi delle riforme vengono affrontati quasi esclusivamente in termini di ingegneria estivi costituzionale
Dietro c'è tutto un problema non vorrei che le istituzioni cacciasse dalla politica
Perché la politica rimane nel senso naturalmente migliore del termine il un punto ispiratore irrinunciabile anche di fronte al problema delle riforme e credo che abbia scelto molto bene lanci il tema divide generale di questa Assemblea più forti comuni più unite all'Italia
Perché questo problema è
Lo sappiamo tutti
Il in filigrana nel nostro dibattito politico culturale italiano e si tratta di organizzare il potere sul territorio questo è la grande sfida con la quale siamo confrontati come distribuirlo fra soggetti dotati di autonomia
Mettendo in discussione il principio di gerarchia e che alcuni vorrebbero che fosse che precedesse alla nostra organizzazione istituzionali
E sotto questo profilo il principe solidarietà che è stato citato da Padula
Che è iscritto nei documenti
Che è iscritta in quella carta se in quella convenzione firmata il diciannove marzo armi di quest'anno a Mila no generalità va rivalutato ai va soprattutto capito perché sul principio Shaddai età noi spesso ci riempiamo la bocca
Ma ho l'impressione che a livello di presenza amministrativa dei nostri amici questo principe generalità si è ancora un oggetto abbastanza misterioso che merita invece di essere chiarito e affrontata
E anche il problema del federalismo Gualandi prima ha detto non non ha abbiamo paura delle parole
Ecco io non voglio più aprire un discorso estremamente importante ma il problema del federalismo anche questo quartieri teneva analizzate va scarnificata
Perché si sente in Italia oggi i fautori del federalismo e quelli che e temo né il federalismo perché porta alla scissione
Se ti lamenti e ci sono stati alcune affermazioni che hanno legato in maniera surrettizia errata il problema del federalismo al problema della DC unione dell'Italia
Ma io vi inviterei soltanto a prendere una banconota del dollaro americano a vedere che cosa c'è scritto sotto
C'è scritto ex Pluribus unum
Ora gli Stati Uniti d'America sono certamente una federazione mi sa che in America sono forse la Federal Ciancia senza forse la più vecchia ma anche quella che a una maggiore respiro insieme con la Repubblica federale tedesca
Bene se voi legge leggiamo quello che c'è scritto sul dollaro o quello che c'è scritto nel preambolo della Costituzione di Filadelfia noi vediamo che si dice
I noi popolo a Della Mea americano al fine di poter garantire e assicurare una maggiore protezione
Della unità
Quindi il federalismo non è sinonimo di per sé purché sia naturalmente attuato nei modi corretti non è una sinonimo di scissione
Ora qualcheduno che mi conosce da più tempo dirà che io sono influenzato
Dal discorso del federalismo europeo e qui vorrei concluder proprio ricordando che quando noi parliamo di riforme nel nostro Paese noi non possiamo parlarne invito in provetta come se ci fosse una specie di autarchia culturale
Nei problemi della riforma istituzionale le nostre riforme devono tenere conto sempre più di una dimensione che è ormai diventata una dimensione essenziale e non rinunciabile del nostro vivere quotidiano
Quando noi parliamo di quelli precedeva iniettando ai tocchiamo il discorso che oggi è elemento di discussione a livello europeo quando noi parliamo di unità nella diversità è il problema che noi incontriamo anche a livello europeo
Quando noi parliamo di solidarietà sociale è un po'glam ma che oggi angustia non soltanto agli italiani ma gli offre
Quando noi parliamo della carta europea
Delle Autonomie noi parliamo anche di quella Carta europea dell'autonomia del Consiglio d'Europa che ha cercato di fissare alcuni criteri generali ai quali noi dovremmo esprimere ispirarci
Alla quale spesso non ci spieghiamo e nei confronti della quale noi dovremmo poter avere anche la possibilità di ricorsi di carattere giurisdizionale allora chiudo veramente ringrazio ancora il presidente del Mila per sta parola
Ne abbiamo tenuto in cui nei giorni scorsi a viareggio come hi-tech come Consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa una seminario che credo che abbia avuto una notevole
Contenuto alcuni documenti sono anche in distribuzione per i partecipanti
Ora non si tratta di concepire più autonomia soltanto come una difesa nei confronti della centralità del centralismo dello Stato
L'autonomia dei comuni è vuol dire rende soggetti attivi di trasformazione della società contro i rischi dell'appiattimento contro i rischi della
Per l'immobilismo contro i rischi della frammentazione internazionale ecco se da questo assemblea generale dell'Ance dovesse uscire veramente la consapevolezza profonda e coerente poi nei comportamenti
Che l'autonomia oggi è chiamata a compiti molto più importanti e essenziali per il nostro futuro credo che sarebbe un grande successo
Per l'assemblea e per lancia grazie
Grazie Martino la parola al senatore Murmura sottosegretario agli Interni
Beh adesso parla sottosegretario come previsto dai lavori dopo discutiamo sulla prosecuzione
Caro Presidente cari amici pochi ma buoni
Si diceva una volta come i maccheroni
Pochi ma buoni che partecipate a questo annuale incontro della Associazione Nazionale dei Comuni cui io prendo parte se mi si consente non solo e non tanto nella veste istituzionale che è stata ricordata quanto da vecchio amministratore comunale da sostenitore del ruolo insostituibile
Che per lo sviluppo ed il potenziamento delle strutture democratiche hanno nel nostro ordinamento le Autonomie
Le autonomie locali così come quelle sociali cui in realtà si è rivolto in questi ultimi anni dopo un lungo periodo di maturazione e di dibattiti una maggiore attenzione da parte del legislatore
Forse gli è il difetto che la normativa che è uscita dal Parlamento
Non ha risposto pienamente alle speranze e alle attese e alle esigenze
Però
Tutto quello movimento legislativo che è nato dalla legge quattrocento sulla riforma della Presidenza del Consiglio che ha trovato il suo ulteriore
Momento
Attraverso la centoquarantadue poi da due quattro uno e poi adesso con l'auto tumori con le modifiche in itinere non possono essere considerati come un fatto
Superficiale banale
Trascurabile nella vita delle istituzioni e nel consolidamento
Delle periferie nella realtà costituzionale del Paese
Debbono essere considerati come un momento essenziale
A quale manca
La fase attuativa e manca
Un poco per errori di tutti
Per carenze di molti
Perché gli stessi partiti politici che dovevano essere
Non solo secondo la norma costituzionale ma anche per la loro funzione del territorio del Paese come rappresentanti
Delle esigenze dei cittadini hanno dedicato una scarsa attenzione
Uno scarso rilievo ai momenti attuativi
Io credo che non ci avverta la necessità
Di fare il pubblico ministero nei confronti delle mancanze dei partiti o di farlo in relazione di assumere questo ruolo in relazione agli obblighi alle dimenticanze che le regioni dovevano porre in essere attraverso una serie di norme attuative della centoquarantadue direzione della unificazione dei comuni delle riforme dei controlli
Te l'adeguamento dei servizi pubblici essenziali a quelle che sono le necessità avvenire dando possibilità di effettivo ingresso ad esempio Della municipalizzata delle provinciali usate
Al mondo imprenditoriale privato non perché il privato sia meglio del pubblico ma perché attraverso questa comunanza impegno può crescere
La partecipazione anche e qualcuno poc'anzi ricordava come momento essenziale nella vita democratica rinnovata nel nostro Paese
E queste disattenzioni hanno portato a degli statuti mi si perdoni fatto e circoscrive il più delle volte sono reiterazioni di modelli di qualche eletto studio giuridico di qualche casa editrice benevolmente ma non troppo interessata si ai problemi del degli statuti e dei regolamenti
Ma dove è stata quello quello sforzo dove c'è stato quello sforzo comunitario
Che il legislatore aveva pensato dovesse determinare la nascita di questi statuti come momento di riconoscimento
Del cittadino nell'ente di identificare nell'ente qualche cosa
Questo suo espressione tra storia della cultura e delle tradizioni degli obiettivi dei tre quarti che si dovevano indicati e quindi
Vi è un adeguamento certo imposto dall'ottantuno vi è qualche adeguamento ancora più pregnante che nasce dal rispetto della duecentoquarantuno cui ci sono ritardi tutti
Perché le burocrazie ministeriali non vogliono cedere nulla perché controllo dei cittadini e della trasparenza
Si parla nelle conversazioni nei libri ma poco nella realtà ma anche l'adeguamento all'ottantuno e la duecentoquarantuno e soprattutto a questo movimento che deve essere dei cittadini che deve determinare una nuova più integrale più compiuta stesura affidata forse
Ai cittadini e anche con qualche errore di grammatica o di ortografia nella squadra scritturazione ma che sia veramente
Qualche cosa
Di diverso e di profondamente diverso da quello che sinora si è attuato io
Chi mi conosce
Ho sale io sono profondamente convinto che la vita della democrazia nel nostro Paese
Corrao oggi dei pericoli ma che questi pericoli saranno superati certissimamente se noi daremo più funzioni più competenze più forza starei per dire
Costituente alla vita democratica del Paese agli Enti locali e quindi tradizionali
Cui con la centoquarantadue si è aggiunta
Anzi sono aggiunte anche le comunità montare e dalle raggio regioni con quelle funzioni però che
Tolgano il di norma
Che vi pare anche in altre direzioni non c'è stato apportatore di chiarezza come
Si auspicava e si desiderava e del resto sono cose queste sulla funzione di queste quattro leggi che odia anzi ricordato che anche Enzo Cheli ha recentemente ribadito quando ha sostenuto e la affermato
Che esistono ormai nel nostro Paese le norme per impostare un nuovo modello anche di amministrazione per definire un nuovo rapporto tra la politica e l'amministrazione e che è molto del nostro futuro aggiungeva che è lì dipenderà dal modo in cui questo che attuazioni saranno realizzate saranno poste in essere diventeranno norma cogente
E del resto molti degli atteggiamenti che si vanno esprimendo oggi nel corpo sociale sono correlati alla allo sfilacciamento dallo sfaldamento del sistema istituzionale
Che non diede rinvigorito soltanto
Dalle leggi elettorali nuove se non si passa attraverso una diversa gestione delle istituzioni di tutte le istituzioni nessuna esclusa ed eccettuate
E quindi da questo sfaldamento da questo sfilacciamento da questa crisi vera delle istituzioni nascono contraddittorie reazioni talora intuisce la scetticismo o da motivazioni volontaristiche prive di un sostanziale contenuto operativo il deterioramento delle dell'attività amministrativa ne siamo tutti
Spettatori se non attori e del resto la norma l'articolato che si vuole introdurre la modifica l'ottantuno per un'auto scioglimento controllato
Delle amministrazioni locali nate sotto l'imperio delle leggi precedenti all'ottantuno sono anche un chiaro sintomo in questa direzione la delegittimazione amministrativa
L'avvio del processo di privatizzazione e decisione delle gestioni dalle responsabilità politiche la cosiddetta contrattualizzazione dell'impiego anche di quello locale hanno determinato e possono aggravare questo vuoti gestionali ed attese
Evoluzioni spesso imprevedibili
Che mescolano spesso imprevidenza e confusione
Anche perché nei momenti di chi dice noi ci troviamo certo in un momento di crisi e di passaggio le spinte disgregato Ricci il neo tribalismo l'eccessivo egoismo localistico come dimostrano su scala più ampia
Gli avvenimenti di altri stati del mondo fanno nascere Cause di decisione
Mentre gli sforzi per una più razionale più moderna
Presenza dei poteri anche locali
E trova
Trovano questi sforzi moltissime difficoltà e numerosi impedimenti
Il localismo
Io credo che l'autonomia vera quella indicata dalla Costituzione quello volontà dai movimenti culturali tradizionali del nostro Paese questo
Esigenze chi rispetta le leggi alcuni valori essenziali Fiorio la risposta più valida al localismo che non esito a definire tribale perché parte questo localismo esasperato che è presente in alcuni movimenti ed in alcune aree
Del nostro Paese ma non solo del nostro Paese questo significa distruzione del valore dell'uomo dello spirito della solidarietà è anche sotto il profilo economico non è una risposta
Efficiente e produttiva alle esigenze nazionali e generali ed è soprattutto questo localismo questo questa sfrenata
Ansia di spaccare tutto voi di dividere secondo formule aggiornate
Di politiche etniche o quasi rappresenta il contrario dell'autonomia locale stranamente correttamente intesa come lanci Lupi l'Uncem e le altre organizzazioni hanno ripetutamente affermato e sostenuto io
Data
L'ora tarda non voglio certamente approfittare della loro pazienza per cui incrinare un discorso che potrebbe portarci molto lontano ma certo
La indispensabilità di una presenza migliore e delle amministrazioni locali si riversa sul terreno della efficienza dell'azione amministrativa
Una azione amministrativa che non sia soltanto formalmente ispirata ai precetti costituzionali dell'imparzialità del buon andamento della terzietà
Ma che sia concretamente attuata attraverso
Il recepimento dell'idea di fatto delle normative ad esempio sul responsabile del procedimento sulla motivazione l'atto amministrativo solo a tutela degli interessi generali i giuristi direbbero anche degli interessi diffusi
Se noi ci muoviamo in questa direzione io credo e se noi questo lo trasferiamo certamente anche negli istituti noi
Come mondo delle Autonomie avremmo dato non solo una rielaborazione sostanziale degli statuti non solo avremo alato un complimento effettivo alle esigenze di rinnovamento della comune patria italiana ma avremo soprattutto dimostrato di essere
Testimoni effettivi
Di un movimento di rinascita che deve essere primariamente culturale ed etica e poi può essere anche
E lo sarà certamente materiale credo che l'ANCI che l'UPI che le associazioni rappresentative del mondo della periferia debbano muoversi in questa direzione
Per realizzare questo obiettivo
E qui ritorno
Nella visione nella mia funzione vicaria al ministero dell'Interno
Ministero e certamente pienamente disponibile nella consapevolezza che esso non è non deve essere seppur qualche volta abbia dato avesse dato la dimostrazione esserlo non deve essere identificato come il Ministero
Di politica deve essere sempre di più e sempre più compiutamente il ministero delle libertà delle Autonomie dei diritti civili dei servizi civili perché
Questa è
La funzione di governo costituzionalmente commessa ad un dicastero che deve rispondere ad esigenze generali e non ad esigenze per quanto nobili ma di carattere particolare
Con questa dichiarazione io ringrazio lanci per aver invitato sarei venuto lo stesso ma comunque l'invito è un atto
Di cortesia che mi onora e ringrazio i pochi ma buoni ascoltatori che hanno avuto la pazienza di ascoltare questa mia Breve ma mi auguro non molto noiosa partecipazione al dibattito
Abbiamo il sottosegretario Murmura ecco qui ora sono ed è corso a loro delle vede tenda che era fissata mi è sembrato che ci fosse qualche obiezione comunque le alternative sono due ho sospendere come previsto i lavori e recuperare nell'arco della giornata coloro che hanno richiesto di intervenire o chi ritiene del presente parlare il sottoscritto è disposto a fermarsi ad ascoltarlo voglio dire non so quale io però a questo punto metterei ai voti la proposta cioè
Sì va be'ma non mi sembra per carità diciamo ma se perdiamo solo tempo per così fa allora chi
Beh il nome quale
No non è il primo assolutamente perché qui sono messe in ordine esattamente come sono proprio pervenute
Va be allora prego Narducci allora stabiliamo che chiunque vuole intervenire viene qua il sottoscritto resta ad ascoltarlo gli altri ovviamente si regola come dire prego Nardo uso allora facciamo
La proposta alternativa che avevo già fatto è che ripeto è che oggi pomeriggio nell'ordine nel quale almeno qui sono pervenute ultimato perché qui c'erano delle comunicazioni previste purtroppo avremmo sbagliato a calcolare i tempi non è che ci sia una vorrei che fosse chiaro
E io direi di sembra più ragionevole
Re al pomeriggio a coloro che hanno richiesto di intervenire verranno chiamati esaurite le comunicazioni a meno che
Allora leggo l'ordine in cui qui sono pervenute onde evitare Zelger anch'belga pose il veto dei comuni Bucci vicepresidente Anci Oreste Tofani così regionale marzo Narduzzi signor Sindaco professor Fidia rata Alvaro Ancisi Gori Riccardo queste sono le richieste pervenute puntualmente le frequenze oggi
Voi che quello dell'altro comincerà in ritardo io non voglio dei primi interventi
Subito
Subito quando si finite le rivede le comunicazioni certo io trasferisco a chi presiederà oggi pomeriggio l'elenco del Denis Pietro