Presentazione del libro "Venne alla spiaggia un assassino" di Elena Stancanelli (La nave di Teseo)

Allora buonasera tutte buona sera a tutti
Questa tuba immagino che lo sappiate se non lo sapete tuba e alla Libreria delle donne il bazar erotico e il bar che da quasi dodici anni
Anzi
Vive quest'isola pedonale sta su quest'isola pedonale del Pigneto a Roma
Questa è la nostra centoseiesima presentazione di quest'anno può da giugno a giugno
Ed è anche la nostra ultima presentazione prima prima dell'estate e prima dell'autunno inverno
Nella stagione autunno inverno che avrà qualche presentazione a settembre e poi i a ottobre sarà soprattutto concentrata sul fasti va all'inquieta e carta sia di scrittrici
Che si svolge dall'undici al tredici ottobre lungo tutto il Pigneto più o meno
Io sono particolarmente con tanta questa sera
Perché chiudiamo
Diciamo così in bellezza le prese la stagione di presentazioni quest'anno di quest'anno
Colli libero di Alena Stancanelli
Beh nella spiaggia un assassino
Il libro adito dalla nave di Pesaro
Ed è un libro che mi sembra particolarmente significativo
Per tante ragioni mi sembra quindi anche particolarmente importante per noi chiudere questa stagione con questo libero
In realtà è un caso diciamo abbastanza fortuito perché pensavamo di non presentare questo libro prima di inquiete perché lo ripresenteremo inquiete
Però c'è arrivata una telefonata di Claudio ma DAU che ha qui e ringrazio che organizzai insieme a Martina Dini una rassegna di particolare valore che si chiama portiamo portiamo libri aperti
E che in cui portano dei libri in varie zone della città
Tendenzialmente periferiche ma non solo libri con diciamo a tematica sociale
Quest'anno in particolare aveva particolarmente senso vista tutta una serie di cose
Il tema dell'immigrazione dei salvataggi in mare eccetera
Non c'era più lo spazio disponibile quindi mi ha chiamato ha detto non è che a scrivere se la presentazione di questo libro ne molto volentieri abbiamo detto di sì
Perché a Elena Stancanelli altri scrittrice
Ricordiamo alcuni suoi libri benzina
Mammano mamma insieme a Carola Susani la femmina nuda e poi viene alla spiaggia l'assassino è un'autrice è un'amica è una persona cara tuba
E quindi già fatto anche particolarmente piacere ospitarla qui
In insieme a lei ho già citato Carola Susani
Kjaer
Una scrittrice anche lei una scrittrice multiforme si ricevuti fuori dalla dalla multiforme scrittura
Si occupa di letteratura per ragazzi e ragazze scrive per ragazzi e ragazze e bambine e bambini ma non solo
L'ultimo suo romanzo si chiama la prima vita di Italo adito minimum fax l'ultimo suo libro per a giovani e giovanissimi si chiama un segreto a scuola uscito da due settimane
Mondadori
Terzo del trittico che vedete qui di fronte Massimiliano Coccia
Giornalista di Radio Radicale
Quindi grazie a tutti e tutti di essere qui in questo venerdì perché mi sembra già questo sotto questo sole un grandissimo atto di felicità e resistenza
Detto ciò
Dirò due cose proprio due sul libro anch'io Palmi Thatcher lascio parlare loro
Io ho amato molto questo libro Lollo all'atto abbastanza voracemente
Mi piaceva mettere sul piatto tre cose che mi son piaciute particolarmente questo libro uno la capacità dell'autrice di essere in poche pagine chiara su quelle che sono state spese diciamo il susseguirsi di una serie di leggi che hanno riguardato i flussi migratori e le questione rispetto ai salvataggi in mare
La qualità della chiarezza in un libero che non è di saggistica non è un pazzo il giornalismo non è neanche prettamente come dire un libro divulgativo di tematiche specifiche dell'argomento è una qualità abbastanza rara
Che io credo possa essere molto utile perché a questo argomento vuole affacciarsi e conoscere anche nel degli ultimi anni cosa è accaduto rispetta le leggi e cos'è accaduto nel nostro mar Mediterraneo cosa quali sono state diciamo le varie operazioni
Il modo in cui lo fa molto interessante perché da un certo punto di vista lo fa in modo giornalistico e da un altro lo fa in modo come lei una scrittrice quindi Attraverso lo uno sguardo per esempio
Dei nomi delle varie operazioni lei cita le varie operazioni che sono state fatte ci sono in atto utilizzando il diciamo il filtro della mitologia
Ho trovato un modo molto intelligente molto evocativo e anche con una grande capacità divulgativa
Prima ha ragione seconda ragione questo libro posizionato nel senso che l'autrice dall'inizio si pone una condizione come dire
Dichiara subito quello che lei è non è un'attivista
Eppure
Ed è una moderata persona che vorrebbe che semplicemente politici facessero il loro dovere e che non bisognerebbe invece le non vorrebbe occuparsi di alcune questioni
E quindi in qualche modo questa io ho apprezzato questa estrema sincerità in un posizionamento politico che io chiamo politico per me per il posizionamento ha sempre politico
Molto chiaro ed è da questo posizionamento che racconta ciò che le accade e racconta gli altri e le altre questa la piana la mente
Ah ho un piano leggermente al di sotto di quello che accade con un gesto anche di umiltà
Ma al tempo stesso non scompare mai valore narrativo di quell'ora che racconta la sua impacciata Ag nasce solo dalla sua impacciata agire sulla barca le sue emozioni
E e anche le cose estremamente naïf e probabilmente anche sbagliate su come guarda gli attivisti e le attiviste però come dire con un atto di grande sincerità quest'aspetto qui l'ho trovato abbastanza unico perché libri che raccontano quasi sempre hanno delle posture eroiche
Terza e ultima cosa
Le le le
Le interviste
L'le le scelte la scelta delle persone che lei interviste a una scelta credo molto precisa di cui piacerebbe che poi ci parlasse
Perché sono emozionanti
E ho trovato estremamente intelligente sensibile
In momenti in cui lei fa le interviste in cui di mettersi in non è una posizione di sottrazione ma proprio di levarsi dal campo
Cioè non sono non è lei a raccontare di sé non sono le sue mozioni ma il la prima persona di di chi parla e racconta e quindi esplode proprio sulla pagina
La forza della persona intervistata questi sono stati per me i tre elementi fondamentali di questo libro che mi hanno emozionato e per il quale lo lo consiglio fortemente adesso io passo la parola voi buona presentazione
Grazie viola hai detto tante cose che adesso io in qualche modo dovrò ripetere
Sì io sono molto contenta di presentare venne la spiaggia un assassino
Anch'io ho avuto l'impressione di trovarmi davanti un libro particolare un libro speciale in questi anni tanti liberi hanno raccontato il Mediterraneo ai salvataggi in mare
Chi da un punto di vista giornalistico penso a Domenico Quirico che ha fatto libri molto belli su un attraversamento
Ho in tutto un altro modo come è stato la frontiera di Alessandro Leogrande nel due mila e quindici
C'è una bibliografia ormai anche anche solida in cui possiamo trovare tutta la storia di più di vent'anni di di ecatombe di strage nel mare questo è un libro ancora diverso e vi dicevo speciale intanto libero multiforme riesce a essere profondamente unitario anche se a uno sguardo che cambia cambia molto nel corso nel corso del libro
è un libro che ha delle date la prima data che appare è una data che ci riporta esattamente a un anno fa al nove di luglio
Il giorno in cui sul Corsera
Sandro Veronesi lancia un appello lancia un appello rispetto al quale penso tutti noi scrittori e scrittrici
Ma non solo noi ci siamo sentiti chiamati in causa l'appello diceva è arrivato il momento di andare su quelle navi con i corpi con i nostri corpi era già cominciato con l'attacco o violentissimo del ministro dell'interno alle ONG attacco che aveva però alle spalle una storia perché non è stato lui a cominciare questo attacco ma come nel libro viene molto bene ha raccontato stato ancora prima a Marco Minniti che ha
Che ha messo in discussione che ha creato ostacoli alla salvataggio in mare
Già il fatto che Elena abbia sentito in quel momento la necessità di mettersi in gioco personalmente
E da a questo libero immediatamente la potenza del chiamati in causa cioè non è un libro neutro non è un libro che le leggi con la rilassatezza di qualcosa che non ti riguardi Elena a dalla sua posizione di questo poi torneremo a parlare però accenno la posizione qual è la posizione di Elena
E Elena nei suoi liberi di non fiction prima ne parlavamo
Parla di sé e si mette in gioco si costruisce come personaggio alle spalle di questo libro ci sono altri libri di non fiction per esempio a inventare una vita ce ne vuole un'altra edito da minimum fax
Firenze da piccola edito invece per la collana contromano di Laterza e lì già veniva fuori questo personaggio questa scrittrice
Imbranata il tema dell'imbranata Gina fondamentale in questo in questo libro
Imbranata curiosità tutto sommato poco disposta a a spendere la sua vita nell'impegno civile
C'è l'impegno civile ha molto poco a che fare con questa immagine no con questo personaggio tele Napoli sta personaggio che allena crea e e però guarda caso
è la condizione storica che c'era tira dentro
Ce l'ha tirato dentro non da oggi in realtà non è da questo libro che allena viene coinvolta nell'impegno civile io ricordo una una lettura che facemmo insieme al Baobab
E in cui Elena e Carlo mio marito
Insieme riuscirono a portare un generatore elettrico solo a a sulla parete accanto all'al muro del Verrano un generatore elettrico che ci permise di portare a termine
Questa lettura era un anche lì u un azione imbranata da scrittori esattamente un'azione imbranata da scrittori che ci siamo sentiti in dovere di compiere in quella circostanza era subito dopo il primo sgombero del baobab e cercammo di intervenire
Come c'era dato che è sempre pochissimo perché questa è la sensazione che sempre ne abbiamo quindi e non solo c'è come come azione politica potentissima da parte di Elena Stancanelli le ha la invenzione dei piccoli maestri italiani i piccoli maestri nacquero
Ormai dodici anni fa
Circa dodici anni fa a subito dopo una riunione di TQ che morì poco dopo I piccoli maestri invece nacquero
Vivono ancora E vissero continuarono a vivere dissero ancora Piccoli maestri vanno nelle scuole a raccontare i classici e ragazzi e Elena tutt'oggi al presidente tutti quegli ministeri
Insomma quindi il l'essere trascinata dalla condizione storica dentro l'impegno politico sempre di mala voglia sempre ricordando che forse quello non dovrebbe essere al suo posto l'accompagnata finora c'è un un dato etico fondamentale in questo andare anche se quello non non è il mio posto
Andare agire intervenire pubblicamente perché sei con le spalle al muro proprio perché non puoi fare altro anche se sai e perché sai che quello non deve essere il tuo posto sogniamo io in questo mi associo un po'Elena sogniamo un mondo in cui non ce ne sia più bisogno
Non stiamo parlando di eroi e stiamo parlando di di qualcosa di del tutto diverso stiamo parlando di testimoni
Ma anche di testimoni di questa portata vorremmo che non c'era forse più bisogno nasce quindi venne alla spiaggia un assassino come un libro che ti tale immediatamente nella necessità nella tua necessità di agire
Nasce così adesso
Entrando dentro il libro ci accorgiamo che il libro per tutta una parte
Racconta in un modo
Questo lo diceva già già viola io son molto d'accordo
In un modo forse del tutto nuovo cioè racconta con una pacatezza e lucidità
Quello che è successo in questi anni nel Mediterraneo
E la prima domanda che mi vien voglia di fare Adele nata è proprio su come ai lavorato per costruire questa prima parte divulgativa che non era per niente facile rendere così chiara trasparente
Capace di permettere anche a noi che leggiamo di rimettere in ordine la rimettere i puntini sulle i. rimettere in ordine alle cose come effettivamente stanno
Sì buonasera grazie grazie
Tante grazie sempre
A tuba
A voi che siete qua
E a voi che siete venuti ci sono dei possessi deriva c'è sempre questa correzione queste stile potete anche sedervi e poi dopo un certo punto andare via per ma insomma peccato che sta restano buoni
E
Allora io non amo mettere i ringraziamenti dentro i libri perché
Di troppo troppo di scuola anglosassone non risente del Fini mi sembra di poiché otto ma di deve di aver bisogno di ringraziare le persone nelle vite ha però qui a proposito della domanda che mi fai c'è una persona che deve essere ringraziata che Anastasia Martino
Che ha lavorato con me soprattutto in quel a questa prima parte del libro aiutandomi attenere a mettere in ordine perché è vera è stato veramente complicatissimo
Lo è perché mettere in ordine la storia recente sempre complicato perché le fonti sono sempre i giornali e i giornali sono si smentiscono un giorno con l'altro l'uno con l'altro fonte con fonte per cui devi fare una specie di collazione sperare di andare il più possibile vicino a una verità per esempio siamo impazzite sul numero delle persone perché avere un numero approssimativamente vicino alla realtà delle persone che sono state caricate tenute in ostaggio trovate in mare eccetera e sta era di ufficio perché ogni giorno ogni
Fonte dava un numero diverso per cui sono aveva fatto una fatica infernale sopra un mese è stata la cosa più lunga
E continuiamo ad accumulare informazioni e a non venirne mai a capo fin quando a un certo punto io dico
E lei che appunto faceva tutto il lavoro di raccolta del materiale io mettevo in ordine fin quando a un certo punto mi viene in mente questa specie di cronologia che appunto invece procede per procede in un ordine non esattamente cronologico perché serviva a me
Per provare a dare
Un ordine a quella cosa lì riprendendo il diario che avevo tenuto durante la il mio soggiorno sulla Maria il mio
Periodo in cui sono stata imbarcata sulla Marini Orio quindi approfittando del fatto che avrei comunque inserito un diario e quindi con delle date nella parte successiva ha trasformato tutto come se fosse un grande diario
Che
Era il mio per cercare di venire a capo di quella cosa lì
Sì grazie
Allora io diciamo ho ho parlato di questo libro con Elena già in radio
E a dimostrazione che poi è un libro è un libro molto importante
In questi giorni quando appunto dovevo
Ricco può ripensare a cosa dire
Sono stato da un lato molto molto addolorato perché penso che fondamentalmente questi siano siano tempi abbastanza dolorosi io riflettevo insomma che le ultime estati soprattutto ma le ultime
Da molti anni a questa parte sarebbe
Diciamo ingiusto e anche eccessivamente glorioso dare il motivo del nostro disagio esclusivamente a Matteo Salvini Luigi Di Maio insomma perché non sono stati così bravi da rovinarci troppe Dante Stati
Però fondamentalmente noi abbiamo vissuto tantissime estati pieni di scontento perché forse non so le strade il tempo del dello star fuori dell'uscire del guardare il mondo con occhi differenti e da tantissimi da troppi anni fondamentalmente assistiamo continuamente a a notizie a
Azioni che che ci raccontano di morti di di persone che in qualche modo tendendo alla vita hanno incontrato l'ultima cosa che volevo incontrare e allora il libro di Arena mie è ritornato
Nuovamente in testa sulla vicenda della si cuoce tre mi è tornato nuovamente in testa sulle tante troppe vicende che chiaramente riguardano i cooperanti del Mediterraneo le ONG e mi è tornato anche per un motivo perché io a Radio Radicale fondamentalmente mi occupo di libri
Mi occupo anche di politica e e diciamo ai Dico e mi occupo un po'di storia e c'è un altro nostro collega altri due colleghi Sarandrea Bilal e Sergio Scandurra che invece sia cupo hanno diciamo del cosiddetto Fronte del porto Sergio in Sicilia e passa le sue notti a cercarsi sulle carte nautiche per dirci
Diciamo quali sono i tragitti e ed è ed è stato colui che ci ha regalato quella visione atroce del tracciato della Sea vuote cioè tre che continuava a girare su se stessa intorno a Lampedusa è stato Sergio a fare quella cosa e poi è girata così tanto e quindi diciamo la nostra abnegazione e totale nei confronti di questo che travalica anche nel diciamo la semplice questione giornalistica
Ed io in particolar modo mi occupo spesso delle cosiddette storie di riporto
Io ho cominciato un po'per necessità perché perché pensavo insomma che che ci fosse un mondo sommerso dopo la storia della diciottenne a cercare questi ragazzi nei vari centri d'accoglienza mondo migliore in altre parti
E lì mi sono forse un po'come Elena in questo libro perché diciamo oltre oltre il personaggio un po'distaccato c'è anche tanto senso di inadeguatezza
Io ho provato un totale senso di inadeguatezza che ha lo stesso
Diciamo sentimento di cittadinanza che allena prova all'interno di questo libro e delle tante altre storie che che cerca di raccontare e che cerca poi di intermediare anche con la sua presenza fisica perché mi sono trovato di fronte
Dei miei coetanei dei nostri coetanei dei nostri fratelli che fondamentalmente alzavano la canottiera e ti facevano vedere le loro ferite no alle ferite immaginate quelle diciamo che spesso contrastiamo con Twitter o con un post su Facebook no
C'erano proprio le le ferite delle baionette
C'erano gli occhi squartato i dai cazzotti delle guardie libiche
Ultimamente con l'ultimo corridoio umanitario sono arrivate al mondo migliore delle storie incredibili semestrale che tra l'altro mi hanno provocato anche un senso di repulsione
Quando arrivi a Mondo Migliore questo posto a Rocca di Papa dove diciamo passato alla storia perché alcuni di Casa Pound andarono fuori diciamo per impedire l'accesso ai ai profughi della diciotto io ho incontrato ed è lì ho ritrovato anche lì quel senso di costante dialogo con l'umanità ad esempio una famiglia una famiglia composta da madre padre e e quattro bambini
Una madre straordinaria bellissima dama di ventiquattro anni che fondamentalmente è partita l'insieme al marito con i suoi figli dal Sud Sudan ed è arrivata in Libia
In Libia sono stati ovviamente hanno tentato di venire qui la Guardia costiera e le ha respinti due volte perché ormai c'è un copione alla terza volta di mettono dentro un contabile poiché portano un centro di detenzione
E e praticamente
Li cavità
Quello che un po'Elena cerca di raccontarci cella cerca di raccontarci il ma che cosa deve accadere di altro per cui ci accorgiamo di qualcosa ecco
Il libro di alle nella storia che visto per raccontare ci dice che qualcosa di altro avviene da tanti anni quotidianamente e non lo vediamo quel qualcosa di altro il fatto che arrivano in questura Lager libico questa famiglia
E dividono il padre dalla madre e i bambini e la madre si ritrova sostanzialmente con tre bambini con cui dovrà dividere ottanta grammi di cibo al giorno a sopravvivere ad un Lager
Senza avere accanto il marito senza avere accanto nessuno con delle lingue che non capisce perché l'Ingoli son tutte diverso ci sono idiomi ovviamente
Differenti e allora la difesa di questa donna del del vivente fondamentalmente la capacità di non arrendersi alla diciamo alle contingenze
L'hanno fatta sentire inadeguata a me ha detto dice io
Mi sono sentita inadeguata e io come ti sei sentito inadeguato detto tu hai salvato la vita dei due figli dice credimi io non pensavo che fare la madre significasse fare questo
Non significa perché a un certo punto ho pensato si semi Fini muoiono se se li uccidono se non so in qualche modo stargli dietro come farò a dire che sono stata una madre una donna una diciamo una persona che che ha messo al mondo e ha protetto questi bambini
E allora ho trovato semplicemente lineare quel sentimento di inadeguatezza che Elena prova all'interno di questo libro ma che dobbiamo provare tutti perché senza il senso di inadeguatezza si diventa come coloro che ieri negava nei campi di concentramento e oggi vengano che esistono i campi di concentramento in Libia senza quel senso di inadeguatezza diventiamo
Dei super uomini che fondamentalmente vogliono convincere gli altri che l'umanità va in un certo modo io penso che anche la la capitale la si può accettare si sia sentita inadeguata in quel momento e allora il libro di arazzi racconta fondamentalmente che la prima cosa per non diventare eccessivamente adeguati e quindi eccessivamente maschilisti eccessivamente
Diciamo
Certi di quello che andiamo a fare
All'interno dei contesti sociali in cui viaggiavano della politica in cui agiamo in senso di inadeguatezza nel senso che poi ha condotto delle persone che gravida magari facevano tutt'altro mettere in mare delle imbarcazioni
Diciamo Oscar Kamps faceva il bagnino no
Anche lì a un certo punto si è sentito inadeguato come bagnino e ha detto come posso salvare solo le vite delle persone che qualche modo fanno un bagno per distendersi piscine spagnole
Allora ecco diciamo che questa considerazione
è in realtà anche l'attestazione di un atto di coraggio perché spesso in realtà per difendere l'esistente diventiamo duri quanto le persone che combattiamo e allora secondo me questo libro ci consente il lusso di essere anche deboli ci concede in un linguaggio universale che è dato dalla tenerezza che è quello che fondamentalmente tiene insieme delle persone diversissime tra loro che che impiegano le loro estati
I loro giorni liberi il loro codice la loro fedina penale tutto quanto quello che loro hanno per difendere altre persone perché la battaglia quella al di là di tutto e la difesa dell'umano e la difesa del vivente
E allora diciamo più che una domanda è una considerazione diciamo
Occorre difenderla questa inadeguatezza perché forse l'unica cosa è la grande cosa che è mancata
A tutta quella serie di personaggi che abbiamo raccontato prima mancata al ministro Minniti quando ha cominciato questa questo orribile mercanteggiamento qualche anno fa
In cui abbiamo barattato sostanzialmente la nostra sicurezza il pericolo razzismo con il fatto che la Guardia costiera libica se ritenesse tutti cari e stipati lì dentro
E lo abbiamo fatto per paura che Matteo Salvini vincesse le elezioni
Lo abbiamo fatto quando in buona fede tantissime persone hanno hanno dato il voto al Movimento cinque stelle perché dicevano che forse erano erano corretti tante persone compagne e compagni di sinistra hanno detto faccio così
Senza accorgersi che quella odiosa definizioni taxi del mare la cognata non Matteo Salvini ma Luigi Di Maio e che un rispettabilissimo direttore di un giornale la Stampa che Maurizio Molinari gli ha regalato un'apertura
E allora e e questo fondamentalmente sentirsi tutti un po'più inadeguati si fa essere diciamo a me non piace molto la definizione Restiamo umani perché poi l'umano si sia macchiato generalmente di di colpe assai profonde però restiamo deboli fallimentari con le nostre angosce con le nostre procure
E quindi io diciamo in questo tempo ho paura e quindi fondamentalmente in questo tempo pieno di paura
Trovo in verità delle dei dei libri come come quello come quello di Elena
Diciamo conforto
Perché forse ricordandosi delle nostre debolezze che possiamo in qualche modo riuscire ad esse vere prossimi e allora vive generatori appoggiati al muro del verranno viva
Io che all'epoca era un corrispondente del Messaggero che a un certo punto avevano mandato lì a raccontare e mi son messo a diciamo a a creare una fila con la Croce Rossa per visitare questa roba avendo poi diciamo pochissimi rudimenti quel mestiere
Evviva fondamentalmente tutte quante quelle cose che ci appaiono buffet anche inspiegabili inadeguate che però alla fine di questi giorni tristi perché il libro di Elena ci racconta anche che questi giorni tristi finiranno e che forse anche noi in questo momento stiamo preparando giorni migliori
Vi fa tutto questo e fondamentalmente diciamo Piva anche Elena Stancanelli che affatto un libro del genere
Attirandosi
Successivamente tantissime critiche che vi assicuro non sono mai delle cose scontate perché quando vi arrivarono delle secchiate di Mer da sui social lì per lì uno si fa una risata però poi la sera a casa due tre conti con se stesso e con la propria insicurezza ce li fa
E quindi quindi niente non aveva una domanda la considerazione arrivasse la parola bravo fai vedere una casacca fase di quello che vi si è visto
Allora questo libro
Approva
Come tutte le cose che scrive come tutte le cose che scriviamo a rispondere alla domanda che cosa stiamo facendo perché scriviamo questi libri a cosa servono contemporaneamente al fatto che uno gli scriverò
La domanda
Io non credo che il compito dello scrittore come diceva Carola sia salire sulle barche io credo che il compito del scrittore si estende la propria stanza e scrivere nel miglior modo possibile
Però c'è una cosa che mi stava molto a cuore e che sta dietro questo libro cioè che
Stiamo
Stiamo attraversando un periodo nel quale si va verso una semplificazione
Che è pericolosissima che è una semplificazione linguistica che si trasforma in una semplificazione anche di concetti di cose faccio un esempio molto semplice appunto si partiamo dall'idea di taxi del mare appunto di scrittori che cosa fanno dovrebbero
Dovrebbero avere con una tale confidenza con la complessità
Da riuscire a trasformarla in qualcosa è molto semplice di accessibile cioè devono fare il giro no devono per devono attraversare questa la complessità portandosi dietro tutto quello che la complessità significa tornare
Poi portando un mazzo di fiori in mano da offrire le persone che sia decifrabile facile un mazzo di fiori
Questo bando dovrebbero fare gli scrittori
Lo dico perché quando spesso quando punto lui dice
I soci alle risposte certo ha presentato questo libro da loro presentato anche a Radiotre che dovrebbe essere una specie di no di di un luogo partitissima o diciamo così e invece continuamente con i pacchetti presento questo libro arriva puntuale la violenza l'aggressione ma non la violenta repressione a me che non mi importa ma quelle tre cinque dieci venti frasi che siamo abituati a sentire in automatico rispetto al tema della migrazione questo
Allora questo sì allora questo non è un libro sull'emigrazione
Probabilmente nessun libro un libro sulla migrazione ogni libro racconta una storia diversa
Questo è un libro di una scrittrice che si imbarca su una nave e cerca di capire che cosa sta succedendo nel Mediterraneo a delle persone specifiche che sono quei gli attivisti delle ONG che fanno Search and rescue questo è il tema di questo libro
Comunque quando io ogni volta che parlo di questo libro ci qualcuno che si alza in piedi dice qualcosa del tipo ma mica li possiamo accogliere tutti
No che o lo dice no non li possiamo accogliere tutti ma io sto parlando di un'altra cosa ciò scrivendo un libro su quella cosa che vi ho appena spiegato quale fosse
No perché io non voglia eventualmente rispondere a quella domanda ma perché sto facendo un libro su un'altra cosa perché dico questo
Perché
Trascurare la complessità e lasciarsi portare dagli slogan facili che arrivano cosa sa leggere
Molto pericoloso
E siccome molto pericoloso sta diventando la mia ossessione ma non soltanto la mia l'ossessione di tutti noi cioè come facciamo a scardinare un meccanismo così perfetto così efficace come quello dello slogan facile
Che arriva alle persone con immediatezza qual è la risposta qual è il contrario di taxi del mare
Qual è il contrario di pacchia
Qual è il contrario di questi spaventose espressione amici arrivano continuamente come facciamo a dare questa risposta paga subito e tutti lì a dire qual è la risposta non lo so nel senso successe la risposta se possiate Sapi Sapessi dire come si fa
Esatto sarei probabilmente ministro dell'interno anzi forse non saremo in sette era proprio perché si è preso la risposta ma complica uno dei uno il nostro compito nostro compito di scrittori effettivamente questo cioè non imbarcarsi sulle navi come è capitato a me che sono il responsabile ma occuparsi di questa complessità allora questo libro grazie a tutta una serie di persone che appunto di cui parleremo che sono compagni di viaggio di questa mio in questo mio libro prova a rispondere soprattutto a questa domanda qua come facciamo a
A smontare anche linguisticamente questi automatismi
Sì questa è una cosa che ti avrei che ti avrei chiesto perché
Credo e che studia proprio proprio a dare una risposta questo che non è soltanto il tema della semplificazione del linguaggio ma anche del capovolgimento no cioè il il lavoro rende liberi che stava sul cancello di altezza ce lo siamo ritrovato casa sono i pazzi del mare il la pacchia e via dicendo tutti sapete di cosa di cosa stiamo parlando
E in qualche modo a noi scrittori agli artisti in genere arrivata una provocazione fortissima cioè
Per forse la prima volta la responsabilità ce la sentiamo tutta sulle spalle
Cioè se c'è un problema linguistico di questa portata cioè se la realtà è costantemente giorno per giorno misti ficcata da una fonte di autorità il nostro dovere e trovare il modo per a smontare
Lo so montare quella negazione di realtà restituire alla realtà che non è affatto una cosa ovvia
Che non è soltanto dire e trovare il modo per dire per questo credo che questo personaggio su cui abbiamo rivisto cioè questa scrittrice imbranata
Si è invece un grandioso strumento perché la scrittrice imbranata e la nostra porta è una porta dicevamo debole è una porta in cui siamo perfettamente in grado di identificare sì non ha niente di respingente se non il fatto che alle volte è un po'strana un po'scostante un po'e e però quello ci corrispondere perché anche noi siamo così no
E e il fatto che sia lei e si sta facendo carico di questa cosa ci permette di entrarci dentro davvero allora quando Elena intanto è un libro al suo centro a la storia di alcune attese dell'attesa della dell'imbarcarsi l'attesa della telefonata
Questa tesa tremenda in cui nel frattempo Elena ragionato Enza cerca di capire come porsi che però anche un'attesa in quei in ogni momento si dice allontana da me questo calice io non ci voglio salire su questa su questa nave
E e però a un certo punto la telefonata arriva l'attesa dell'imbarcarsi e quella pesa sulla neve
L'attesa che succede che succeda qualcosa
Questo fatto che per tutto il centro di questo libro non succede quello che
Si aspetta cioè non si salva nessuno
Prende paradossalmente questo libro
Più capace di dire più capace di raccontare ci saremmo concentrati sulla sul momento a perfetto se qualcuno fosse stato veramente salvato
Qui invece ci possiamo concentrare su altre cose
Per esempio su chi sono
Cioè un problema che è molto nostro perché la nostra inadeguatezza e Massimiliano dicevi benissimo e dice che è una cosa
Che mi ha insegnato anche Andrea Costa di baobab per esempio cioè quando tutt'a un tratto quel poco che puoi fare
Non è una cosa che fa sentire in colpa perché è poco
Ma una cosa che ti viene restituita come di valore perché qualcosa
Allora quel qualcosa diventa più semplice farlo cioè non è il nostro sentirsi in colpa e ci aiuta e il fatto che ci renda
Riconosciuto che quel poco e tu fai e di valore queste l'unica cosa che ci permette di essere in tanti che fanno quel poco perché pochissimo quello che riusciamo a fare siamo veramente profondamente inadeguati
E nel racconto di Helen ha questo personaggio così fragile così inadeguato racconta di altre inadeguatezze perché raccontare
Sono ed adeguatezza e quelle dei ragazzi che stanno sulle navi
Lei le racconta benissimo perché contemporaneamente ci racconta quanto sono fragili anche loro improbabili confusionari oppure se tedeschi troppo rigidi ognuno ce n'ha una sono fatti esattamente anche loro come siamo fatti noi
E tuttavia non puoi fare a meno di capire Chelli
C'è il peso cioè il senso
E poi viene fuori con l'effetto che fa
E di grande
Gratitudine ma perché cosa per il fatto che qualcuno capace come lo stai facendo tu di individuare il suo dovere e di farlo
Che è un dovere
In questo momento chiarissimo non è non è un dovere difficile da capire è un dovere che abbiamo nei confronti del dello stare al mondo no degli altri che stanno al mondo come noi
è un dovere sempre reciproco non è mai il dovere di portare soccorso a qualcuno perché poverino sta in difficoltà se non lo facciamo è perché abbiamo Sandro Veronesi l'ha detto con chiarezza ma anche Edoardo Albinati la detto cioè noi questo lo facciamo perché sappiamo che è del tutto casuale che ci sia lui o lei invece noi e che domani non c'è assolutamente niente di niente di strano che siamo noi a trovarci in quella condizione questo è il legame
Dell'umanità questo è il legame umano e come lo affronti con le patate forte che ai io di ho amato
Tutto il racconto dello scarso la barca ho trovato meraviglioso il fatto che hai perso le scarpe dei
è stato un momento veramente potente
Creando imbarazzo e rottura rigoglio ogni a tutti quelli che stavano sulla nave
E raccontando di qualcosa che poteva succedere a meno voi è sicuro che mi sarebbe successo
E e raccontando la sulla realtà
Di questi queste persone di varie età non sono solo ragazzi hanno dai cinquanta ai vent'anni cioè questi ragazzi e e e uomini e donne che si allena no
Ecco è e racconto dell'allenamento per esser precisissimi il momento in cui ci sarà davvero bisogno di salvare questo continuo continua allenarsi
E che guardarlo nel nel vuoto sembra assurdo cioè sembra un auguri pranzi si allena non so nulla e però non sappiamo che quell'allenarsi
L'unica cosa che ci permetterà e gli permetterà ma ci permetterà di essere pronti quando sarà il nostro momento
E lui come dire fanno tradizione esteri chiedono il la totale inadeguatezza e quelle eroismo piccolo che c'è possibile stridono stanno insieme sono la stessa cosa
Secondo me è stato una sfida difficilissima checché se è riuscita a vincere
Sì sì poi magari vi racconto delle scarpe
Sì perché quando stavamo appunto con ci siamo imbarcati ero io e
Sono partite su questa Mare Ionio insieme a
In realtà la facciata proprio complicata non ve la racconto tutta se no non mi viene voglia di leggere il libro però insomma certo punto ci ritroviamo su questa barca a vela di appoggio io e altri due giornali altri tre giornalisti
Uno di repubblicano dell'avvenire di Avvenire uno di tipo TPI
Succede che appunto in queste tragicomiche e spero questa tragicomica partenza da Pantelleria che somiglia molto più a un film di Dino Risi che non a una una vera avventura di persone serie che vanno a salvare gente in mare
A un certo punto dei disperati e in balia dei questo che chiamavamo lo skipper franchista che era un uomo della cattiveria affermare che ci pressava
In tutti i modi possibili immaginabili finalmente incrociamo all'alba di una della giornata della nostra giornata di felicità incrociamo
Incontriamo la barca di open arms
Quelle di Oscar Kamps che questa strada Ibaka meravigliosa che un veliero di un ricco imprenditore italiano che Riva prestata a titolo gratuito a a Oscar Kamps perché ne facesse una barca per fare Search and rescue bellissima strali
Noi appunto eravamo tutti pigiati appunto e vessati dello skipper franchista finalmente all'alba
C'è questa immagine favolosa di questa barca che si avvicina con questi spagnoli noi eravamo tutti quindi noi italiani veramente erano tutti luridi schifosi vestiti male eccetera allora tutti le divise di open arms
Bellissimi non tutti rossi con questa cosa stavano tutti in piedi così che ci aspettavano sulla sulla punta della barca
E noi vediamo queste cose erano talmente impediti da questa immagine e talmente avevamo voglia di abbandonare lo skipper franchista che io Marco nello ci siamo precipitati sull'Astral appena svegli peraltro Mellon non era ancora sveglio per cui è inciampato cose cioè per conservare quando ha capito che era arrivata astrale alla sette alzato si è buttato su questa barca dunque
Marco sarei calzini
Io ero scalza e nello dormiva e quindi ci siamo trovati sulla sull'Astral
Che però poi appunto siamo in siamo in in mezzo al mare in mezzo al Mediterraneo qui non è come vai a trovare un amico poi scendi riprendemmo Tonino The torni a casa
Qui siamo saliti su questa barca la maternità Matteo l'Abbé siamo abbiamo di nuovo avuto contatti con la barca d'appoggio e lo skipper franchista quarantotto ore dopo e per quelle quarantotto odore io sono rimasta effettivamente senza scarpe
Ma comportato apposta nel senso che appunto era capitata questa cosa qui avrei voluto tantissimo recuperare le mie scarpe ma non potevo il fatto che io fossi senza scarpe ha creato non uno scandalo perché insomma le ma un un senso di riprovazione assoluto da parte degli elegantissimi
Attivisti di operare Sco le loro scarpe da barca perfette che funzionavano per e in particolare da questo Greco detto la Trident che mi odiata e che ogni volta che mi incrociare guarda malissimo e dire se senza scarpe ritrovate scusi
Ciò lo lasciate se un'altra data alla terza volta ha detto guarda sì perché io giro sempre senza scarpe perché noi non ce la faccio ero disperata peraltro appunto quando finalmente sarà riuscita a recuperare scarpe mi sono soltanto in quel momento resa conto affrancata dal senso di colpa che il GRA quella senza scarpe
E non portava mai le scarpe dunque la ragione per cui versava a me che io ero ridicola imbranata e quindi se stavo senza scarpe blu potevo creare delle delle situazioni di pericolo dentro la barca e io lui no perché pur ma dico questo racconto questo di poter raccontare altri cento mila episodi scemi successe sulle barche perché io sono diciamo particolarmente
Mi vengono particolarmente bene le situazioni in cui mi mi mi mi comporto come L'idiota ha più che sono parecchie
Ma la cosa che volevo era che vi volevo dire
Che me ne sono dimenticata a Saponara esca
Aiuto
Cosa merito del cosa meritavamo della
Le scarpe l'abbiamo detto
No volevo dire una cosa un po'più intelligente ma non non mi viene più in mente
Il
Sì allora va be'Getter potrà
Anzi dai
Diciamo qualcosa di interlocutorio
No è una un un paio di considerazioni avrà
Fatta ecco non era intelligentissima quindi si teneva direbbe
Diciamo fate la tara quello che sto per dire ma
Il mio il mio modello nello scrivere vengono a spiagge l'assassino era l'Iliade nel senso no ad scherza ma e fin da bambina quando leggevo l'Iliade io impazziva o mi piaceva tantissimo l'idea che quegli eroi delle delle diete facevano delle cose completamente cretine
Per cui tu compri vedevi in battaglia a fare delle cose meravigliose combatte cioè poi però si mettevano tipo nelle tende a piangere perché gli portavano via la schiava
Stavano quali si rincorrevano speciali dispetti si facevano male Carso cioè era questa era una cosa che mi piace tantissimo dell'Iliade perché mi dava veramente cioè fin da bambina sono cresciuta con l'idea che le però è un cretino
E perché ed è una cosa straordinaria cioè al diciamo è una cosa che mi sembra bellissima nel senso che appunto per mettere la tua vita a disposizione di una causa che non sei te stesso devi in qualche modo attraversa un territorio di quella meravigliosa idiozia
E quindi quando io sono andata a raccontare a mio rischio e pericolo appunto gli attivisti che di open arms e delle altre barche c'è traccia cambio rischia nel senso che e chiaramente probabilmente lo avrebbero preferito un libro tutto nei quali appunto raccontavo soltanto delle delle delle per le parti buone mentre appunto a mente la cosa che mi piaceva tanto raccontare era proprio questa questa questo appunto come dicevi tu questo fatto che questi eroi sono delle persone come noi ma sono degli eroi quindi la cosa ecco la cosa che mi stava a cuore raccontare per questo dico scherzando del mio moderna era di Riad
E che questi uomini e queste donne e questi ragazzi e queste ragazze che stanno su queste navi sono e lo dico così Manea molto semplice sono degli eroi
Sono i nostri eroi
Se il nostro eroe perché stavano gente che sta morendo che senza di loro morirebbe ma servono anche noi salvano la nostra coscienza salvarono sensibilità sono le persone rispetto alle quali tra cento anni quando come dice un nemico ci sarà un processo di Norimberga
Loro diranno noi c'eravamo e abbiamo tenuto accesa questa fiaccolate rade della civiltà occidentale andando a salvare le persone che affoga producono sono degli eroi ma come tali si comportano anche in maniera sconsiderata dunque
Quando
Appunto quando li vediamo quando rivediamo sulle barche quando rivediamo guidiamo questi ragazzi la cosa che di non ci ricordiamo mai e che io ho imparato stando con loro per tutte e che spesso sono dei ragazzini c'hanno vent'anni
Ci hanno venti ventidue venticinque anni e hanno una responsabilità enorme
Allora poi io la prima cosa io diciamo come dice giustamente Carola io quando racconto restare mi metto sempre altezza idiota perché e e mi sembra il punto nel quale poi a insomma tutto quello che mi viene detto poi lo lo lo posso
Cioè mi arriva con semplicità diciamo così no faccio sempre finta di sapere ancora meno di quello che so che comunque sempre poco
Quindi
Vado quando incontro quando incontrato per esempio Giorgetti Nardini Orso alle persone
Che fanno anche organizzazione intorno alle ONG la prima cosa che gli ho chiesto ma scusami
Ma sta cosa dei porti che sono chiusi ma me la vuole spiegare i morti non si possono chiudere tecnicamente cioè se tu vai a tratti che paghi sparano se arrivi sul nel porto cioè come che cosa al tema che ti sparano
Prendi cioè vai ed sbarchi e rispetta i sbarcare no e lei mi ha detto sì certo lo potremmo fare perché non è che appunto
Però è infatti appunto si è visto adesso questa cosa quando le me la racconta tra un po'di tempo fa pari questa guerra sembra include Virzì poi giorno per giorno
Ma e quindi alla famosa manovra della guardia di finanza che se incuneata davanti alla si Watch tre per non farla attraccare no
Ma prima che accadessero queste cose qua perché si fermavano dei tanti davanti ai porti perché rimanevano due miglia da Lampedusa senza entrare perché lei mi ha detto lei mi ha detto una cosa semplice alla quale io non avevo pensato ma ha detto noi siamo noi siamo addestrati per fare questa cosa qui non sono delle persone improvvisate ovviamente ma tu calcola che noi siamo su una barca di queste che fanno salvataggio c'è un equipaggio siamo tre quattro cinque sei persone
Molti sono morti molti sono ragazzi molto giovani solo nostre barche a volte sono venti cinquanta cento persone
Va bene che abbiamo recuperato in mare che sono stanche incassate che vengono ad essere state torturate spesso sono uomini forti giovani molto forti che cosa succede noi abbiam paura che se forse amo i blocchi se ci comportiamo in maniera un po'più ardimentosa setaccio se andiamo nei verso una qualsiasi forma di violenza e forziamo
Se questi si incassano se succede un casino qui chi è la responsabilità
Noi siamo responsabili cioè quando Carola la famosa la caracca Marco capitana Carola diceva io la responsabilità se me li prega di Salvini
Io la responsabilità di quarantadue persone salvate in mare
Voglio dire questa cosa qua cioè lei voleva dire che se uno di quelle per quarantadue persone non vuol dire soltanto che non non li devo scaricare i sani e salvi vuol dire che se ora di quelle quarantadue persone decide di fare un casino
E avrebbe tutto il diritto ed in Katz arsi e di provocare la polizia di cose cioè lei è responsabile di quello che accade e delle altre quarantuno persone
Se l'una di queste persone fa un atto di violenza di qualsiasi tipo lei ne è responsabile perché l'ha salvata in mare la faccenda complicatissima dunque
Loro
Fa hanno appunto sono degli eroi e lo sono non soltanto perché dedicano la propria vita ad andare salvagente male ma perché hanno quella lucidità
E quella razionalità che ammessa molto a cuore perché ritengo che oltre siamo l'anima del mondo stia anche in una razionalità
Che appunto è esattamente il contrario di noi che siamo ormai abituati a sentire con disinvoltura che delinquenti cose le le ONG gli scafisti taxi del mare eccetera eccetera cioè loro in qualche modo sono anche alfieri di una razionalità questa razionalità eh colossale è cruciale perché tutto non vada in malora
Sì mi riattacco un pochino al discorso della razionalità che mi sembra estremamente importante
Qualche giorno fa ha incontrato il presidente del CNEL che insomma non è proprio un personaggio del tutto così uno qualunque persona qualunque
Che
Che mi ha detto è incredibile come contino così poco in questi tempi i dati reali sulle cose
Da in questo Paese per esempio c'è un reale c'è una reale emergenza danni
Che a quella dell'emigrazione non è quella dell'immigrazione che a quella delle migrazioni
Banalmente diciamo detto in termini a sette sci formiamo ragazzi e ragazze a livello alto anche universitario spendiamo una media e centocinquanta mila euro a persona a studente che formiamo
Tutto questo poi va via perché i ragazzi se ne vanno ragazze se ne vanno danni anni e anni
Questo paese un paese spopolato fatto di paesini che si sono completamente spopolato i c'è un problema reale di emigrazione e di lavoro non c'è un problema di migrazione non c'è nessuna questione che legata all'immigrazione i dati sono chiari rispetto a questo
Eppure
Come dire il senso comune
Per carità manovrato Jo strato eccetera ci dice ci racconta di un problema di immigrazione
Allora io penso che di fronte a questi tempi tremendi forse tutti i tempi sono tremendi però in più adesso abbiamo anche tutte noi la possibilità di in realtà informarci sulla realtà
Superamenti dati reali
Cos'è che può smuovere la curiosità di andare veramente a dire ma mi vado a dare a guardare due dati dell'Istat non dico due dati che tiriamo fuori noi no dei dati è lista dotati del nel eppure non avviene vince lo slogan all'asta il
Di fronte a questo
Mi chiedo Sante qual è il senso di quello che è proviamo a fare noi diceva più o meno in ambiti molto diversi però più o meno cultura
E la Rispoli sparse mi son sbagliata sono due uno
Provare a alzare il discorso e quindi la rendere le cose più complesse cioè siamo in un momento di fallimento di tutte le utopie possibili ultima tra quale quella europea
Forse prima tra quale lo sa
Dall'altra la possibilità di avvicinare come dire emotivamente
A quella che si chiama forse la più grande tragedia di questi tempi cioè banalmente c'è un continente intero fatto di persone che non possono prendere l'aereo ed e andare dove vogliono
Al sunto della questione questa tra non posso prendere un aereo andare dove mi pare per qualunque ragione X
Chissà un continente intero forse anche più continenti e non possono fare questo semplice
Allora come si fa ad avvicinare emotivamente in praticamente
Come dire un rapporto di vicinanza affettività umanità acciocché AA evidentemente uno squilibrio
Terrificante
Quando arrivano i video strazianti di ciò che avviene in Libia diciamo poi ti ricordi che ne abbiamo gli ha fatto degli accordi con la Libia non certo
Però non basta non basta questo e in forte forse la letteratura e una chiave non solo di compiti di possibilità di complessità ma anche una chiave di possibilità di empatia di sentire insieme sentire insieme
E poter dire o ma com'è possibile che quella che sta in quelle non può apprende Dario venire qui
Stare un po'qui vedere un po'se si trova bene a Fiano Romano e vedere se le va di avviare una piccola impresa e stare con noi qual è il punto qual è il problema però legato a questo mi la cosa che ha trovato balla anche detto libro era il rapporto con i corpi
Cioè io credo che una una grande stimolatore di empatia sia poi effettivamente la comunanza dei corpi la possibilità di toccare un corpo su una nave toccare una persona che stai salvando vedere effettivamente una pelle di verza ma al contempo le questioni identiche sì
Come dire i dolori che possono essere uguali eccetera eccetera sono voglio fare dell'ecumenismo semplice però
Mi chiedo e ti chiedo anche come è stato raccontare dei corpi perché poi tu lo racconti un po'rispetto a quando stai sulla nave rapporto con gli altri cioè tra il Po e lo fai raccontare da un punto di vista molto particolare che a quello della Matica legale
Che effettivamente a che fare con i corpi morti che raccontano tutto
E niente ti volevo chiedere un pochino come è stato l'incontro si aperte con questi corpi che
L'incontro con questa dottoressa che ha a che fare con la morte che però è una morte viva
Sì guarda partono da un'immagine di oggi
Oggi nella prima pagina dell'Avvenire
Le faccio vedere prima loro hanno messo una fotografia che è stata scattata
Secondo me da Valerio Nicolosi ma non sono sicura
In questa immagine si vede
Un uomo bianco con un paio di pantaloncini la maglietta che prende una bambina nera col suo salvagente arancione da una libera da un gommone dove era appena stata salvata
Un'immagine che abbiamo visto spesso solo che io quello lo conosco
Perché quell'uomo e Marco misurati cioè è il giornalista di Repubblica che era con me sulla nave
Perché vi dico questo perché
Quell'immagine che io ho visto tante volte oggi sapendo chi è quell'uomo e e che Luís che ha abbracciato quella bambina ideato quel bacio che D'Ambrosio la barca per me ha cambiato completamente disegno
E sto parlando di uno sto parlando di me cioè non cioè sopra nella persona che è stata imbarcata su una nave che ha scritto un libro su questi argomenti cioè non proprio una persona che passa per strada però io stessa vedendo quell'immagine Elia riconoscendo la volto il corpo de quelli
Quell'uomo che conosco mi sono commossa mi sono commossa
Molto più di quanto mi sarei commossa di quanto mi sono commossa vedendo le immagini di altri uomini di altri bambini salvati nel mare
Perché dico questo perché
Appunto i corpi
Le sigle e i corpi si raccontano il lo scrittore cerca di uno scrittore cerca di appunto di rendere più vivo possibile il materiale inerte appunto che nella cartella la parola cioè cerca di di fare in modo che la prova sia sufficientemente rotonda calda
Per arrivare e restituire alle persone che leggono quell'intensità che lui vorrebbe far passare infatti come dicevamo prima
Espediente che io uso spesso nei miei libri
è proprio questo di questo personaggio qua per K punta attraverso questo io col quale s'cerco di fare impatti Zarri le persone che mi leggono cerco di scaldare la scrittura e di portare le persone a
Ad avvicinarsi a a quello che io voglio dire e niente sono partitamente stanchezza serve perdono interamente da alle record che punta e i corpi sono collegati l'uno all'altro in una specie di stranissimo
Grazie ai gradi di separazione che ti portano punta da me a Marco menzionati che in questo momento sta sulla Alex con quarantasette persone salvate nel mare alla bambina
Venti pista da d'quale posto dell'Africa sta arrivando e sono tutti dei legami
Questi legami questa o legame tra i corpi che osano dei legami fisici che sono dei contatti fisici ma sono anche dei legami motivi sentimentali sono dei legami anche razionali tra le persone
Questi sono quella che chiamiamo l'umanità
Sostanzialmente
E l'umanità e questa specie di Rete di persone che sono collegate tra loro in questa Rete che collega le persone tra loro
Adesso mi sono girato e ho visto rari a Terranova per la quale chiamo un applauso perché è stata ieri finalista al Premio steak
Scusami non volevo fare contra boscosa bello d'Europa comunque no lo dico adesso a parte gli scherzi va Nadia Terranova scritto queste di queste valli o fantasmi che appunto parla di quello che sto cercando di dire io adesso cioè in questa Rete che l'umanità ci sono i vivi e ci sono i morti
E appunto è una specie di tessuto connettivo del del mondo in cui qualcuno casualmente pipe qualcuno casualmente morta
Cristina Cattaneo che sta l'anatomopatologa
Che ho incontrato per scrivere questo libro ha scritto un libro meraviglioso che si chiama naufraghi senza volto
Cristina Cattaneo personaggio stupendo perché è una signora poco poco più grande di me
Tutta molto elegante con la sua collana di perle eccetera dal con che però si occupa di cadaveri da sempre cioè lei tiene le mani dentro i cadaveri da quando aveva vent'anni
Lei fa appunto
Lavora per questo laboratorio semmai Labanof che sta a Mila no dove si fa riconoscimento il riconoscimento dei corpi e quindi loro lavorano sia con ogni volta io racconto questa storia di volta penso Cristina ma ha detto di non dirlo Cristina ma detto di non dirlo infatti nel libro non c'è e io lo dico sempre quando sono entrata Labanof c'era su questo tavolino
Dove loro sta perché sono andata a trovarla poi dopo aver letto il libro dopo per l'intervistata varie volte servizi siamo trovatemi andavano
E c'era su questo tavolino questo minuscolo scheletrica fatto di ossario mettono dire perché non si Dondi non ti dovrai fare entrare c'era questo minuscolo scheletri no e questo scheletri nera di un bambino di epoca romana che loro avevano scavato in stavano mettendo in ordine per cercare quindi loro si occupano sia dei dei resti dei bambini di epoca romana fino ad arrivare a le analisi sul corpo di quella che non mi viene mai Yara Gambirasio aringa Gambirasio orari con questo ai casi diciamo sì di quel di cronaca nera fino ad arrivare
Alle morti in mare nel Mediterraneo
E applaudita per farla faccia brave e
Cristina Cattaneo si è occupata era a capo dell'équipe che si è occupata di fare di svuotare la nave quella che è stata recuperata di cui oggi parla ieri oggi per la sua Repubblica Matteo Renzi
Nel del naufragio il due mila quindici davanti alla Libia che è la stessa nave che adesso vedete risposta alla Biennale di Venezia
Una barca di venti metri partita dalla Libia sulla quale che la la potete vedere io ci bimbi invito andarla a vedere perché per confrontarla con la con la cifra che visto per dare
Su quella nave c'erano mille persone
C'erano mille persone e lo sappiamo con certezza
Perché i testimoni raccontano che dalla Libia dalle coste della Libia la barca era ancorata a poche metri dal dal corpo poche centinaia di metri dalla costa
Partivano questi gommoni ognuno dei quali sono per i dieci gommoni ognuno dei quali ha cento persone contate
A bordo che sarebbero dovute salire su una nave cui sarà e piano piano abbassava il livello di galleggiamento e partite da fondata quasi subito però ed ha fornito una sono morti tutti
Mille persone se non ci sono cioè no ci sono un centinaio di superstiti
Questo stato una delle più grandi del tra le catastrofi che conosciamo nel Mediterraneo
Questa barca affondata in un lo specchio di mare particolarmente profonde complicato per cui recuperarla è stato
Molto costoso e molto lungo però
Appunto in un tempo in cui avevamo ancora un minimo di misericordia nei confronti di questi poveracci il nostro Governo presieduto da Matteo Renzi decide di investire venti milioni di euro per questo recupero per recuperare una nave affondata
Dove c'erano ovviamente soltanto morti e ovviamente soltanto quelli che adesso il nostro ministro dell'Interno chiama clandestini
Planare viene recuperata in maniera molto faticosa rispettosa qui tempra portano a galla quella trainano
In Sicilia in questo possiamo il Lille dove c'era una ex base militare NATO dove nel frattempo Cristina Cattaneo e la sua équipe avevano allestito una specie di ospedale da campo
E e una tensostruttura refrigerata sotto la quale mette la barca perché la barca era stata per più di un anno in fondo al mare poi ovviamente questo quello che c'era dentro la barca a contatto con l'aria si decompone molto velocemente per cui loro la metto in una specie di Graz di grandissimo frigorifero
E poi cominciano ad esaminare quello che trovano e lei mi racconta tutte queste storie ora io adesso di potermi potrei mettere qui a raccontare delle storie truculenta e su quello che trovano dentro la nave che quello che lei mi ha raccontato con quella meravigliosa grazie la sua collanina di perle
Dovette raccolta delle cose pazzesche comunque appunto con quella razionalità quella lucidità e quell'intelligenza che hanno gli scienziati
Però la cosa che mi sta a cuore e che mi stava a cuore di di lavoro che fa lei e perché la ragione per cui sta dentro questo libro che in questa appunto in questa Rete che chiamiamo umanità in questo passaggio DDT di consegne tra le persone che chiamiamo umanità
C'è appunto anche quella cosa lì dice a quel punto nel quale qualcuno disconosciuto c'è una una scienziata Canada's di origine canadese che lavora in un laboratorio a Milano
Trova per esempio un frammento
Di una cosa che
Guardata con maggiore attenzione si scopre essere un pezzo di un dente
Immaginate con quale cura loro andavano a recuperare le cose dentro la nave e ancor maggiore attenzione si scopre quel pezzettino di Dante apparteneva probabilmente anzi sicuramente
Ho un bambino una bambina tra i sei e i dieci anni quel pezzettino di Dante è l'unica dimostrazione in fisica
Del fatto che su quella nave sono morti anche dei bambini perché noi sapevamo che c'erano dei bambini perché sempre quei testimoni che non sono partiti le hanno viste ma non hanno trovato niente non erano stati trovati i corpi è stato trovato un dentino
Quel dentino dimostra che c'era quel bambino questa cosa serve a quel bambino no serve al padre a all'umanità no non serve apparentemente invece quella cosa lì è cruciale perché ognuno di noi e
Cristina mi ha raccontato tantissime storie di quello che loro chiamano post mortem
Ve la faccio breve riconoscimento dei corpi avviene in due momenti Contu in due momenti diversi cioè quello che si chiama ante mortem curazia post mortem
L'ante mortem sarebbe quello che noi diciamo chiamiamo il la prova del DNA le prove del DNA diciamo sostanzialmente cioè il riconoscimento da parte dei tessuti delle ossa di quello che troviamo dei corpi il tentativo diciamo così dare
Un nome a quello che troviamo ma
Quel nome non conta niente se non abbiamo un post mortem cioè se non abbiamo qualcuno che reclama quel cadavere per cui per esempio
Cristina Cattaneo si è occupata del grande incidente aereo di Linate nell'incidente aereo di Linate senza essere truculenti è un aereo che è caduto era andato a fuoco immaginate che cosa abbiamo trovato che cosa hanno trovato di quei corpi quasi niente
E quindi sono stati riconosciuti attraverso il DNA ma quel DNA
Aveva senso perché c'erano dei sopravvissuti dei parenti degli amici che dicevano mio figlio mio padre e mia sorella mio nonno erano su quell'aereo e quindi queste mio DNA confrontato ero con quello che avete trovato
Quello che non accade per i migranti quello che non accade per cui per i corpi che abbiamo trovati troviamo nel Mediterraneo che non ci sono
Di solito parenti che dicono su quella nave c'era mia sorella su quella nave c'era mio figlio perché non lo sanno
Perché la stessa nella stessa nave Cristina mi diceva che probabilmente perché non sappiamo niente quella notte in cui è affondata la nave quella con i mille le mille persone sopra a poche miglia dalle coste della Libia probabilmente quella notte ne sono partite altre dinari altrettanto grandi e che sono arrivata forse altrettanto grandi no ma abbastanza grandi e sono arrivate in Italia quindi anche tu sapessi
Anche se tu migrante colto telefonino la notte del Leeds giorno chiami
In un villaggio sperduto da qualche parte il progetto dicendo ce l'ha fatta mi imbarco e sei arrivato dall'altra parte non sappia noi chi riceve la telefonata non sa sì quali su quali della delle navi tu eri non sa se sei in salvo perché poi non sa più niente di quello che accade attenti una volta che sei arrivato da quest'altra parte
Quindi
Fare il riconoscimento di quei corpi è un'operazione complicatissima ma è un'operazione appunto di grandissima misericordia perché è un tentativo pensate che il lavoro che fa Cristina Cattaneo è un lavoro che che noi italiani stiamo facendo è un lavoro all'avanguardia nel mondo cioè la il la banca dati che noi stiamo allestendo stiamo preparando con
Quello con che troviamo dei corpi delle persone affogate
è appunto una banca dati che dovrà servire a creare scusami una Rete alla quale rivolgersi quando si si saprà per esempio si cercherà di sapere se abbiamo perso il
Un parente in una sta in una di queste stragi
E quindi loro sono in contatto con le università sono in contatto con le ambasciate sono in contatto col e cercano appunto di creare il modo per cui io
Tizio del Gambia e che non ho più notizie da due anni di mio figlio posso rivolgermi a questa banca dati e cercare di capire
Se appunto portando il mio cappello c'è qualcosa che corrisponde a a quella DNA che è stato depositato
Quindi
Questa catena è un appunto questa catena di umanità che lega in qualche modo anche i vivi e i morti che lega anche il cordoglio anche l'elaborazione del lutto anche le pratiche del lutto
Che noi usiamo e che abbiamo prestato
A a questi ragazzi questi ragazzi che sono morti perché probabilmente c'è sicuramente le loro sono diverse però noi una volta che i corpi sono stati catalogati in qualche modo quello che resta dei corpi sono catalogati di se pigliamo
E se perdiamo dentro i nostri cimiteri e li separiamo con i nostri diritti con le nostre con come siamo abituati a fare noi che non sono i loro modi però in qualche modo c'è anche qui c'è una specie di Rete che crea una dinamica di di di lutto condiviso che dovrebbe essere
Un minuscolo in sé risarcimento c'è la ragione per cui io abitante addentrarsi in questa forma la ragione per cui noi abbiamo creato le pratiche di
Tutti gli antropologi ci insegna la di elaborazioni dei lutti sono appunto del del dei dei dei risarcimenti ma non soltanto dei risarcimenti Nassim appunto un tentativo di legali creare appunto di nuovo uso questa parola punto di nuovo un legame umano
No io volevo solamente una un'altra considerazione il questo libro è anche un un libro che che ci aiuta
A fare in realtà perché fare verità è sempre una cosa
Diciamo
è sempre una cosa abbastanza strana data fare però fare realtà è è una pratica e e questo libro che fare alta partendo anche da questo approccio che allena c'ha descritto c'è un approccio sui corpi sulle anche sulle cose paradossalmente le più nascoste che
A cui non va il nostro pensiero Marisa sappiamo che son morte cento persone in mare
Chi mai si interroga su che fine fanno quei corpi no
Quando in realtà quando viviamo nel nostro piccolo un lutto la grande preoccupazione proprio il corpo della persona che che c'ha appena lasciato no dice adesso chissà che fine farà chissà cosa gli accadrà e questo ci da immediatamente la distanza tra tra quello che potremmo chiamare la la realtà e i e questa sorta di Poste realtà ricomposto realtà perché prima viola diceva delle cose molto puntuali rispetto ai ai dati no
Ed è la stessa puntualità che si ritrova nel libro sedi in Italia abbiamo altre emergenze abbiamo emergenza criminalità che non passano
Per le migrazioni ma che sfruttano le migrazioni come fenomeno di servitù criminale quindi abbiamo le mafie la la 'ndrangheta la e tutto quanto quello che ne consegue
E la stessa identica cosa capita per quanto riguarda le migrazioni c'è oggi il fenomeno migratorio e visto esclusivamente nell'ottica della battaglia navale perché poi diciamo tutto quanto questo grande minestrone
Ad un certo punto ci fa perdere anche un po'la razionalità
E questo libro andrà un po'ne restituisce tramite le storie le interviste che sono molto preziose perché tra l'altro un altro pregio di questo volume il fatto che spesso chi parte per un'avventura così forte
Può a vere in qualche modo il il vizio di dire aspetto adesso ti racconto una cosa di racconto come funzione invece il mettersi in ascolto e anche quella chiave
Per trovare le parole giuste per perché le parole giuste non sono generalmente le nostre che facciamo il lavoro giustamente nel che lì nelle chilometro finale
Cioè le parole giuste molto nobilmente c'è il contraltare alla pacchia a ai taxi del mare eccetera eccetera qui dovrà trovare un uno di distinguo Accio di open arms che sta su quella nave lede la va a trovare il migrante che dopo qualche tempo si inventerà il contrario di pacchi a dentro un centro appunto qui in Italia ecco e quindi mettersi in ascolto è un'altra grande capacità di questo libro l'ultima cosa che arriva anche un po'a perché moda infuocati e poi il nostro io la nostra rabbia quando assistiamo poi a quelle a quelle situazioni nel quale arriva la Francescato otto lo di turno no e ci dice che in realtà Ayo Stefano stava annegando perché c'era lo smalto sulle mani e allora lì esiste una reazione umanissima no
Che è quella fondamentalmente ed è Kevin portarci tua cioè nel senso che cosa stai dicendo però perché e quella e non dobbiamo neanche avere paura di quella reazione umana perché molto probabilmente spesso ed Elena in questo libro ce lo racconta
Il contrario di vacche è la rima rivoltaci tua perché spesso sono anche le parole bassi che le reazioni di rabbia a dare questo senso
Profondo a tutto quanto
Però poi c'è ad un certo punto la delicatezza e qui vorrei fare anche un ragionamento diciamo che che riguarda le donne impegnate in questo in questo in questo tratto di storia perché ad un certo punto
Soprattutto dopo di i primi mesi del governo Salvini
Ad diciamo abbiamo assistito Adonis ha diciamo ad un inasprimento dei tonni
E a tutta quanta la serie di polemiche che erano tutte polemiche diciamo dettate ovviamente dal titolare dell'Interno che chiaramente con fare molto militare autoritario no
Ha iniziato a insultare in primis sei arabo Michela Murgia Zerocalcare la solita lista che farà via dicendo
Ad un certo punto però lì è successa una cosa
Ad un certo punto in quella caterva di insulti anche in quell'altro diciamo in cui al percorso soprattutto con Saviano molto diciamo molto maschile ad un certo punto in tutto quanto questo sia inserita si è inserito il femminile
Perché ad un certo punto
Quelle donne che fondamentalmente fanno il loro lavoro nei corridoi umanitari facendomi portavoce del a delle si Watch e varie
Gestendo tra l'altro il post-traumatico che è una roba enorme all'interno di queste di queste situazioni
Hanno iniziato per ultima Carola insomma sulla sulla si vuol c'hanno iniziato fondamentalmente a dire che badate bene il contrario di quella roba lì che la disumanità e l'umanità
E già il fatto che sostanzialmente si sia spostato il dibattito ed oggi non si parla più esclusivamente del diritto
Di queste persone ad arrivare di rivelare tutta quella fase assurda di migranti economici non economici ambientali ha dato che migrante sei
Famiglia riceve scappi per fame o scappi perché c'è il sole che non ti permette di continuare a noi che scappi per fame non può avvenire se invece voi aveva già nel mio Paese mi faccio in tre Barabba che a un certo punto era diventato talmente Di Summa Rizzante
Questo è stata è stato spazzato via
Da alcune figure no io mi ricorda diciamo già Gianni Nardi per esempio è stata la prima a dire diciamo a col nipponico diciamo con il proprio lavoro niente di più niente di vero a interporsi a spezzare questa catena lieto
In uno dei tanti episodi di agosto dice Roma quadri di di di di che stiamo parlando quasi stavo dei bambini sulla nave ci sono delle donne incinta da me che sono state stuprate ma ma qual è la questione del dell'economico del sociale eccetera eccetera
Quindi diciamo che in questo senso
E questa è anche una domanda per Elena diciamo è un libro che cerca di dare anche un una canalizzazione
Ha la rabbia che si prova di fronte alla menzogna perché questo libro ovviamente è stato scritto
Successivamente dopo un viaggio di ritorno e allora anche come è stato fare un po'la mediazione tra queste due realtà totalmente differenti quindi tra tra quella realtà di di frontiera tra virgolette
E questa realtà che poi diciamo ci espone anche continuamente a delle provocazioni perché poi sono delle provocazioni perché quando ci vengono a dire che che è in corso la sostituzione tenga è in corso una provocazione
Quindi perché come è stato anche un po'gestire questa roba non e non farla cadere poi in un libro esclusivamente di reazione in un libro esclusivamente caldo di diciamo di argini in tutto questo
Sì poi quando mi scoccia perché l'UDR da Radio Radicale per quindi possiamo andare avanti anche fino a domani mattina capito quindi cinque esatto quindi con un certo punto finiamo quindi rispondo
Allora
Io diciamo
Come scrittore
Non sono una presidio non sono parti non solo scrittore assertivo nel senso lo sono perché tutti gli scrittori sono assertivi ma
Nel momento in cui asserisco qualcosa c'è subito la la la mia ombra che mi sta qua sul collo che mi asserisce la cosa contraria
E con l'oste con la stessa intensità
Quindi io diciamo questo diciamo non so se questo può essere una delle buone difese scrittore però sono lo scrittore è una persona assentiva che ha il suo Corvetto assertivo sulla spalla che asserisce una cosa contraria dunque
Perché dico questa cosa per rispondere alla tua domanda perché tendo allora per deformazione professionale o o forse anche per come sono io a non aderire
Immediatamente a a nessuna idea tanto meno le mie
Per cui
Dico le cose e poi appunto mi ha mi ha molto mi sta molto al qua mi sta molto a cuore pensarle e poi provare a vedere
Che lo pensate nella maniera sbagliata allora queste operazioni che dal punto di vista biografico e snervante come potete facilmente immaginare perché ogni volta
Che sono di fronte a un bivio diciamo così sono prendo e vado da una parte sono comitati avete scelto la parla parte sbagliata
E
Quanto è diciamo dal punto di vista esistenziale paralizzante dal punto di vista secondo me della scrittura invece è è molto utile lo è stato in particolare
Nella scrittura di questo libro qua per cui ogni volta che avevo la sensazione che stiamo andando nella direzione di
Ecco di
Ok Intini mettere in campo un linguaggio uguale e contrario a quello che volevo smontare mi sono fermata allora la risposta allora un po'io dico sempre che sono avvantaggiata dal fatto di essere fiorentina
E noi fiorentini diciamo abbiamo quando il DNA l'antiretorica diciamo cioè proprio anzi diciamo andiamo tendiamo a essere Strong si diciamo che l'opposto del retorico ma in questa strozzati Genet appunto attraverso questa stanza agile vorrei io cerco di in tutti questi anni cioè non smetterò di cercarlo
Di fare esattamente la cosa poi di cui stiamo parlando da stasera e con questo chiudo cioè di trovare di cercare risolutamente un linguaggio per opporsi a quel linguaggio che quello che è quello dei taxi del mare
Che non sia però
Cioè che non sia retorici amo che non sia retorico ma dall'altro lato dunque sto facendo un'operazione complessissimo cioè vorrei far passare un argomento complicatissimo attraverso un colino molto stretto ma usando delle parole che non siano sempreché non siano ovvia
Che non siano degli slogan alla quest'operazione che è praticamente diciamo la come pare trovare la l'operazione un'operazione che è mica come trovare la la la pietra filosofale diciamo così ecco forse queste veramente la mia la mia vocazione credo forse la vocazione di tanti scrittori cioè trovare provare a trovare quella cosa lì
E mi auguro con tutto al quale appunto che nello specifico Gene questo lo diciamo in generale su nelle cose che scrivo nello specifico
Dal punto di vista politico mi auguro che si possa trovare questa cosa qui abbastanza in fretta da potersi opporre a quella cosa lì in maniera efficace diciamo così
Grazie
Al per concludere io io volevo leggere una pagina che vi accorgerete ha un timbro ancora diverso
Succede talvolta che il lutto per una persona estranea venga processato e se ne appropri qualcun altro io chiamo queste pratiche addomesticamento del lutto
Ci si avvicina simbolicamente al defunto in modo tale da poterlo chiamare poter ci si riferire poterlo piangere ci sono moltissimi esempi al cimitero di Bonamorone ad Agrigento un impiegato ha deciso di ospitare una vittima del naufragio dell'ottobre due mila tredici nella propria cappella di famiglia
Si è occupato della sepoltura prega per lui lo va a trovare il giorno dei morti pulisce la tomba applicato tutte quelle pratiche simbolica del cordoglio che servono all'elaborazione del lutto
A Siracusa avevano seppellito a terra nel campo comune un ragazzo siriano morto in un naufragio accanto alla tomba di un ragazzo italiano il cui padre vedendo quel coetaneo del figlio sepolto in maniera misera ha deciso di pagare la lapide facendoci scrivere in arabo le informazioni sul cadavere
Quindi ha pagato l'abbellimento della sepoltura e ora ne cura la manutenzione ma vuole assolutamente rimanere anonimo
Mi ha detto che rispettare la morte del ragazzo siriano sconosciuto vuol dire rispettare la morte di suo figlio e la morte stessa
E quello che Ernesto De Martino chiamava funzione trascendente della morte che serve a superare il concetto stesso di confine
La RAI io volevo fare questa domanda
Tu hai esservi descrivendo romanzo è il penultimo libro viene di questo era un romanzo poi nel frattempo è scritto dei libri uno dei quali con Carola Susani
Che non sono proprio dei romanzi massa delle riflessioni sulla contemporaneità poi c'è Firenze le piccole sarebbe se arriva venne la spiaggia l'assassina quindi faccio come al solito la domanda che serve a me più che attento
Perché volevo sapere qual è in questo momento il posto che da Air la forma romanzo e quello che dà invece alla forma racconto quella realtà racconto della realtà
Così va be non c'è quand'è ormai diventata Radio Radicale quindi se qualcuno deve andar via se ne può anche andare io qua attacca
Allora proverò a rispondere in maniera semplice
Sempre per quella cosa della complessità che deve diventare sintesi allora
Esiste un fatto biologico secondo me nella lettera ti sono sempre molto sempre affezionata Refused biologiche applicate a qualsiasi senza umanistica esisto patto biologico cioè si nasce col desiderio di di conoscere le storie ci vengono raccontate un sacco di storie ci innamoriamo delle storie per le storie da in qualche modo sono anche limitate nel loro numero sono sempre le stesse
Per cui arrivi a un certo punto della tua esistenza in cui c'è una specie di saturazione della della finzione
E credo che questo sia valga per tutti perché scrive perché legge a un certo punto arrivi a un certo punto della vita in cui non ce la fai più accedere cioè fai più fatica accedere a un racconto di finzione perché come se tu punto ne avessi attraversate tutte
In qualche modo le storie che anche bello e quindi diciamo
Io sto
Pur essendo una persona che ha è stata sempre nella letteratura attraverso i romanzi sono in un periodo della vita in cui sono in quel periodo della vita i per cui piano piano
Sto guardando le storie in maniera diversa però
Siccome
Purtroppo non ho il feticcio come diceva prima anche Massimiliano non ho al feticcio della verità
Allora nelle cose che scrivo nella
Anche nelle cose che non sono di finzione
Cerco sempre di arrivarci attraverso l'immaginazione
Quindi
Credo forse che quello che mi sta succedendo come scrittore cosa che ovviamente non interessa a nessuno tranne che a me quello che sta mi sta succedendo come scrittore è che si sta assottigliando probabilmente la differenza tra la scrittura di finzione da scrittore di non finzione
E forse
Nel romanzo appunto perché ho detto romanzo nel libro che sta scrivendo che non è esattamente il romanzo forse potrei provare proprio a fare questa cosa qua vorrei provare a portare
A portare quei mettere insieme questo personaggio che si chiama Elena Stancanelli e che mi accompagna dentro le storie la storia di qualcun altro che voglia di raccontare
La diciamo il racconto romanzesco della strada di qualcun altro allora forse credo forse posso dire in maniera semplice che quella differenza che che percepivo con maggiore intensità
Quella frontiera tra fiction e non fiction mi sembra che stia abbia adendo dentro di me e che la cosa alla quale sono sempre più affezionata sono questi liberò Id dentro i quali c'è
Un po'di finzione un po'di immaginazione un po'di racconta dell'altra un po'di saggistico un po'di sguardo
Mi pare che per dove sto andando io somigli non più di tutto alla cosa che ho voglia di fare in soffitta rispose
No mi aggancio alla domanda di Nadia Terranova la sua risposta perché questo modo di raccontare in soggettiva è un mi sembra come il modo emergente no che si ampio letto cova ciccia
Ho letto la cascata che se sempre racconto in soggettiva no dove
Come come se la frammentazione della della realtà rendesse necessario la soggettiva per dare un'unità a questa polverizzazione di troppi antinomiche quindi dovrà se se secondo te un
Non voglio usare la parola orrenda trenta ma è l'unico avvenimento in questo momento però lo sa cioè il Milan me ne rendo conto diciamo facciamo otto sono consapevole cioè se se e se in questo momento ed è quasi una necessità per afferrare
Un'unicità visto che sta Cissé sembra che tutto si sta si stia così ex sia così veloce Danone potrà essere afferrabile no
Sì ricordo che anche Silvio Ranzani ha scritto un libro in prima persona sulla maternità che potete acquistare
Allora
Io credo
Che si possa fare in tanti modi quella cosa che a cui credo che ci siano degli scrittori eccelsi descrivano anche in terza persona molto bene come Carola Susani ci sono delle persone che stimo l'impedimento di preselezione per la persona
La scrittura in prima persona porta con sé è sicuramente quello di cui parlava in maniera più agevole
Però secondo me quello che davvero di cui davvero ha bisogno in questo momento la letteratura
E
Mi è capitato leggendo un libro bellissimo che apparentemente è la cosa che dovrebbe
Interessarmi meno al mondo nel senso che è iniziato questo libro che adesso vi dirò qual è soprattutto dopo aver provato a leggere il libro precedente di questa scrittrice avendolo frullato dalla finestra
Ho iniziato a leggere questo libro dicendo di questo libro non me ne frega un caso con una determinazione assoluta proprio sapendo abbiamo già letto il avevo provato a leggere Presidente non mi era piaciuto per niente oltre tutto era un libro che per la pellicola di cui non me ne fregava un cazzotto
Questo libro è persone normali piselli idonei
Ebbene questo libro di selle erronei è un libro che ha una capacità mostruosa che ha una capacità tutta tecnica di scrittrice di tira di farti abbandonare quella a diffidenza che sia come dicevo io bio come dicevo prima biologicamente ma che sia anche proprio storicamente rispetta la finzione cioè ci sono degli scrittori
Che sono così bravi che appunto ti riescono a tirare facciamo allora la questione secondo me non è tanto la tenere insieme tante cose come dicevi tu è anche quella cosa lì ma non è tanto quello quanto la
L'abilità nel far girare la da tra la prima e la seconda pagina il il lettore
Cioè come facciamo a far girare una proroga dalla prima alla seconda pagina al lettore
Raccontando non né di mostrine di assassini né di bambini prodigio accerchiata raccontando una storia normale una storia umana come si fa a fare in modo che una persona passi da pagina una pagina due ecco
Come si fa a stare crollare la diffidenza che abbiamo tutti noi e figurati noi che leggiamo libri a a raffica da quando siamo piccoli ancora di piuma
Tutti quanti quella diffidenza quelle differenze che sia del come si fa allora questa appunto il mio modo è quello che appunto dicevo prima Nadia
E che quello che è quello che provo a fare dei coni mi vide cetacei saprà ognuno secondo me ogni scrittore deve trovare questa voce che gli permette di fare quella cosa lì ecco quando si dice la famosa frase cercare la voce una voce si cerca secondo me è proprio quella cosa lì cioè
Quella quella quello strumento
Che ti consente di scrivere quello che vuoi qualsiasi cosa dando però alla alla al al lettore la possibilità di divenire immediatamente dietro a te a quella cosa io per lo meno diciamo ossessivamente cerco quella cosa lì
La si può fare però appunto in tanti mo'con la prima con la terza con quello che che con la seconda
Ma
Appunto
Quelle quella il dono diciamo così quello quello che lo scrittore deve imparare a fare
Allora se non ci sono altre domande io vi ringrazio di essere state qui ringrazio Massimiliano Coccia Carola Susani ringraziare non stancano agli ovviamente tutto e tutti voi bene alla spiaggia un assassino
A nome di Pesaro buona estate a tutti e tutte
Ai nostri occhi siano un po'lo spaccio dell'avventura visto che citiamo da Brecht