Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Famiglia, Letteratura, Libro, Palermo, Storia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 16 minuti.
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scrittrice
Radio radicale ben tornati ad un nuovo appuntamento delle parole le cose siamo felici di essere in compagnia di Agata Bazzi benvenuta radio radicale innanzitutto grazie
Allora siamo qui per parlare dell'ultimo romanzo edito da Mondadori la luce la una romanzo particolarmente avvincente innanzitutto
Un diciamo è un po'un genere misto perché
Queste pagine nascono innanzitutto da un ritrovamento da un ritrovamento di un diario
Di famiglia quindi diciamo abbiamo una base di diari Istica un romanzo di formazione all'interno un memoir insomma e tantissime cose questo romanzo ma soprattutto romanzo in cui tutte quante le parti della storia e delle storie sono cucite sapientemente nulla viene lasciato fuori dai bordi della narrazione personale ma anche della narrazione collettiva perché chiaramente diciamo
Da famiglia la familiare Enza a in qualche modo il il pregio di condurci all'interno della storia e anche della memoria e della coscienza del nostro
Paese nostro continente e di una città straordinaria come Palermo allora il il primo quesito che pongo daga del proprio questo come è stato
In qualche modo sovrapporre questa memoria familiare e però renderla insomma assoluta quindi sciolta anche da ogni legame con lei pulsioni contemporanee per far sì che diventasse un po'la diciamo il volano per raccontarsi raccontare un pezzo di storia recente e passata
Questa è stata una delle cose che io ho dovuto imparare quando ho cominciato a scrivere questa storia della famiglia non non avevo nessuna esperienza di scrittura di un romanzo
E ho messo giù un cospicuo manoscritto di più di cento centocinquanta pagine ma era la storia della famiglia
E poi l'ho fatto leggere due persone una persona mi ha detto guarda che non stai raccontando la storia dei nonni a tua figlia
Stai raccontando qualcosa a moltissime persone molto diverse tra loro per cultura per carattere per geografia per età
E quindi deve riuscire a esprimere dei sentimenti in cui tante persone così diverse possano riconoscersi
Non è stato facile credo che la cosa che mi ha aiutato di più sempre consigliata da questo mio amico è stato l'espediente dell'io narrante
Culla storica nella sua seconda versione non era più raccontata da me ma era raccontata da Marta una delle figlie una delle ragazze carenza protagonista di questo libro
Marta con un handicap molto particolare perché era sorda ma questo suo essere sorda
Le permetteva di vedere il mondo in una quantità di sfaccettature superiore e più profonda di quanto non lo facciano le persone in genere frastornata dal rumore
L'altra persona a cui ho fatto leggere la storia dei nonni come veniva chiamata
Mi ha detto ma quando il capostipite Albert comincia a mettere in piedi tutto il suo patrimonio industriale a Palermo
Sono gli stessi anni in cui Leo in Europa c'è il grandissimo dibattito sull'Affaire Dreyfus
Eh ma non può e non parlarne questa cosa interessante se la metti incontri in rapporto in contatto in relazione con quello che succede nel mondo anche domandando tinche misura questa storia rappresenta interagisce i fatti del mondo
Ecco proprio i fatti del mondo sono abbiamo detto non solo il volano ma ma anche il modo con cui
Ci si rapporta poi alla alla vita familiare alla vita interiore insomma non c'è un mostro diciamo uno spaccato scollegato insomma il pubblico diventa privato il privato diventa pubblico e viceversa
Però in questo in questo romanzo diciamo una cosa che rimane sempre in ogni aspetto è la scrittura la capacità evocativa sia della parte storica che della parte privata delle vicende della familiare Henze e questa scrittura che in qualche modo prende i versi e le movenze anche dalle atmosfere intorno questo è molto molto interessante perché via quasi una luce pulviscolo are che bagna le diciamo nelle scene di quesito
Di questo libro insomma ci sono dei cambi di atmosfera che sono dettati proprio punto dalla luce la luce sembra governare un po'come
Nella ciclicità del giorno questi questi movimenti e queste queste azioni allora
Diciamo questa panche un po'governarla questa luce che la luce della memoria luce della storia ma anche forse la luce di chi scrive e di chi riannoda un po'i conti con le proprie origini sono una cosa che spesso dimentichiamo però sono forse la cosa più importante della nostra esistenza
La luce la è la traduzione in italiano bella scritta che c'è sul timpano della villa Renza a Palermo
Su questo team però c'è un'aquila sul petto dell'Aquila c'è la stella di Davide e in ognuna delle sei punte della stella di Davide c'è una lettera che compone la parola liquido
Che è una parola tedesca mescolata Conidi s'che ha avuto anche delle traduzioni diciamo diverse io ho scelto la soluzione alla luce nella perché mi sembra che sia la più aderente allo spirito nella famiglia
Messa lì su quella casa che non è solo una casa la luce il valore della famiglia ma la casa è anche un'industria perché la villa Renzo era una residenza opificio c'era lo stabilimento enologico
Dall'altra parte del cortile quindi la luce anche sul lavoro io credo che alla luce delle RNC e sul sia su questi valori
Su questi valori che li hanno tenuti insieme di cui loro si sono fatti portatori al di là dell'intensità della luce che c'era fuori da loro quindi nell'ombra i momenti in cui Palermo era splendida la luce degli RNC era se vogliamo un po'attenuata perché loro gente molto sobria molto moderata
Nel momento del declino nel momento negli anni bui la luce della famiglia diventa il e il faro per questa famiglia che diventa sempre più grande ma in cui legame non si spezzano
Ecco la voce narrante ovvero Marta anche qui è una diciamo una voce narrante un po'insolita perché non ci guida solamente all'interno della storia
Ma in qualche modo ci aiuta anche a comprendere la storia dall'alto che porse la dimensione in cui andrebbe vista e vissuta insomma perché chiaramente ogni essere umano ogni essere senziente ovviamente immerso nella sua storia e nel suo quotidiano però questo è un romanzo in cui Marta riesce in qualche modo ad astrarre il lettore dalle contese possiamo dire che magari farebbero perdere
Di vista tutta quanta una serie di di aspetti importantissimi dei caratteri personali dei tanti protagonisti ma anche della differenza e soprattutto dell'evoluzione storica che hanno i membri di questa famiglia perché è una cosa che il lettore potrà apprezzare anche un po'il il divenire insomma di di tante generazioni differenti questo diciamo è è un dato andato secondo me molto molto interessante allora qui a livello autoriale senza dubbio c'è stato un lavoro anche di di sottrazione della funzione classica della voce narrante della radura onnisciente ecco questo come è stato
Ma intanto bisogna dire che Marta è una persona vera lascia sia Marta io l'ho conosciuta benissimo
Ed era una donna di straordinaria modernità
Al punto che nel mille novecentotrenta pubblica due romanzi gialli
Degni di essere pubblicati ancora adesso in cui si raccontano delle storie truci di stupri di furti di omicidi di droghe che ci si domanda come mai una signorina di castigati costumi cresciuta in un ambiente borghese abbia potuto immaginare questo
Marta il filtro
Che riesce a rendere che riesce a rendere intimo l'esterno
Vorrei usare un termine forse esagerato universale l'intimo perché Marta è la la traduttrice
Dei sentimenti di tutti in un dialogo che può essere compreso da chi legge almeno spero che possano essere compreso
Io ho un po'perso il senso dei confini fra la Marta vera la Marta io narrante e me stessa perché l'io narrante è anche un espediente letterario un trucco se vogliamo in cui si esprimono i propri pensieri e le proprie opinioni attraverso la voce di un altro e quindi è un po'un po'uno schermo no
Ecco interessante vedere come vengono ovviamente affrontate alcune alcune vicende storiche verso la fine del libro ovviamente c'è anche una sorta di si può chiamare diciamo epilogo se così diciamo una sorta di di nota che ci racconta poi un tratto ancora qui biografico perché nell'Inter c'è il racconto quivi tua mamma Gigliola che chiaramente
Girava girava in Lambretta e tour dietro con lei ricordiamo anche questo episodio che dicevo prima insomma che avuto anche le diciamo la ventura di essere il medico di Pannella per qualche istante prima diciamo per qualche per il per qualche momento questo diciamo
Chiude anche un cerchio dato a presenza acquistato da questo punto di vista però ecco c'è questa targa che poi fu posta un appunto su Villari dancer
In cui c'è una sorta
Possiamo dire di conclusione
Che che fa capo il mille novecentotrentanove me questa cosa ha colpito molto avendo finito di leggere il libro perché dice a seguito delle leggi razziali che impedirono la continuazione dell'attività tutto il complesso a Renzo fu ceduto al demanio militare e qui c'è tutto quanto il ragionamento che che insiste all'interno del libro sull'identità sull'identità ebraica che e di solito oggi un'identità chiaramente annunciata proclamata tranquillamente anche se esistono ancora delle sacche ovviamente di di antisemitismo di cui l'Europa diciamo ancora infestata tanto che tantissime famiglie scelgo nove scelgono la Lear quindi di ritornare in Israele o di o di cambiare continente perché comunque c'è un ritorno però al di là dei fatti di cronaca in qualche modo l'identità ebraica e forse anche in questo volume un po'la spina dorsale identitaria perché l'amo Venza che c'è intorno a cui sto crea a mio avviso un effetto ancora differente scienziato il lettore si immerge comunque in un disegno identitario altro rispetto a quello che che conosciamo a quello che la nostra consuetudine
Allora questo aspetto ovviamente diventa determinante nella storia della famiglia ma diventa soprattutto determinante
All'interno del volume nell'equilibrio complessivo come Stato gestire anche questo che chiaramente è un coefficiente di piccola difficoltà e di e di grande impegno
Io non credo che l'identità ebraica fosse determinante
Io credo che quello che fa
è è un po'è un po'forte dirlo ma c'era un'identità RNC l'identità Renzo in cui la componente religiosa spirituale era molto forte
Ma loro non erano osservanti non erano praticanti erano erano molto attenti alle cose dello spirito questo sì
Io Anna la la la nonna Munster noi la chiamavamo la la capostipite donna era una donna di grandissima
Pietas di grandissima attenzione al prossimo apriva i cancelli della villa una volta alla settimana e dava da mangiare ma dall'assistenza psicologica dava lavoro dava cure mediche
A un'intera borgata un intero pezzo di Palermo
Viene pure essendo di religione ebraica viene inserita nell'il gruppo delle dame di San Vincenzo che invece sono cattoliche proprio per per la sua grande anima e per la sua grande intelligenza quindi io credo che l'identità ebraica fosse una delle componenti ma non la principale
Così siamo siamo quasi in conclusione io diciamo un'ultima curiosità e dettata al per proprio dal dal percorso che pare fatto come come autrice all'interno di queste pagine perché chiaramente quando si inizia una traversata così nella nella propria storia in un libro del genere sì parte in un modo e si arriva in un altro allora diciamo come come oggi presentarlo parlarne e quanto poi è cambiata anche la sua consapevolezza la sua diciamo attenzione verso alcuni aspetti poi del quotidiano della vita
Io sono rimasta sorpresi stima della reazione dei familiari i familiari che adesso sono più di quaranta quelle diciamo vicini
Sono tutti arrivati da diverse città d'Italia per questa presentazione del libro a villa Renzo
Il colonnello della DIA ha aperto questo questo incontro dicendo bentornati a casa
E questo mi ha fatto una veramente una grande non me lo aspettavo
Così come non mi aspettavo che tutti quelli che leggono questo romanzo mi dicono ma come appassionante si legge d'un fiato
Io addirittura pensavo che fosse noioso tutta questa storia tutte queste
Sono molto contenta di avere salvaguardato questa memoria questi valori
Per le nuove generazioni della famiglia ma di averle anche messe in ordine perché ogni componente della famiglia aveva un suo pezzo di memoria
E invece sono riuscita spero di essere riuscito a ricostruire un un discorso completo una unità articolata ma comunque che ha un suo equilibrio del delle parti e adesso sono lì da conoscerle evidentemente
Contengono qualche cosa che che anche gli altri quelli non della famiglia trovano interessante o addirittura appassionante
Bene allora noi ringraziamo ancora Agata Bazzi per essere stata nostra ospite la luce la edito da Mondadori grazie davvero grazie a voi
E Grazia Di Vara dicendo che ha curato la regia di questa trasmissione e a voi che ci avete ascoltato seguito sino a questo momento rimanete come perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale
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