Ostacoli ed opportunità per una politica estera europea

Allora buona sera tutti e grazie di essere qui presenti a questo quarto incontro del circolo di via Cassiodoro in vista delle elezioni europee del ventitré e ventisei maggio il tema di oggi e ostacoli ed opportunità per una politica estera
Europea e per introdurre i nostri lavori come al solito do la parola alla presidentessa del circola animatrice di queste iniziative Gianna radi Concini
Noi siamo qui riuniti per appunto per discutere del necessità di integrare maggiormente l'Unione europea tutti i partiti mi sembra anche quelli non mi non italiani
Sono
Si sbraccia vuol dire che bisogna cambiare che siamo caduti in un passo e che dobbiamo cambiare passo
Il mondo
Con questo passo vada cambiato non mie molto chiaro almeno per molte
Partiti e gruppi che si sono pur espressi
Ma nettare che
La la politica europea continui ad essere la figliastra della politica
Mi sembra che una cosa così importante
Che è quella di decidere di rilanciare di rilanciare e di fare un l'Europa sopranista perché quello sì che dovrebbe essere fatto
Sì aveva una preoccupazione poco diffusa
Sentirete il dibattito e spero che le nostre la nostra visto la sola discussione
E chiarisca per per volti che questa necessità di ampliare ed integrare la UE è una cosa fondamentale
Ma veramente io vorrei oggi eccessivamente parlare anche di un'altra cosa
Radio radicale
Cui ne siamo molto legati e non solo perché gentilmente ci è stato concesso di
Partecipare
Alla diffusione della nostra attraverso radio radicale e insieme radio che in televisione
Ma perché
Questa radio è qualcosa di molto eccezionale
Non mi stancherò ed ci stancheremo di ripetere che non è una radio come le altre
Un fatto
Importantissima dal punto di vista democratico
E abolirla significa attaccare direttamente la libertà di stampa
Radio radicale dalla voce senza mediazione a tutti
Non solo alla alla Camera dei deputati al Senato ai tribunali
A le associazioni alla al istituzioni nazionali congressi dei partiti a discussioni che si fanno in associazioni la presentazione di libri insomma da voce a chiunque la chieda
Questo è veramente un fondamento della democrazia sapere sapete tutto quel che succede
Poi decidere
Un partito che si era presentato come il partito dalla trasparenza
Ha deciso
Con l'aiuto anche vie della del di tutto il governo che radio radicale andava strangolata
Dopo quaranta e passa anni della sussistenza
Tra l'altro radio radicale cioè una rassegna stampa che ahimè fino a poco tempo fa era tenuto al Bordino
Che era un esempio
Di
Del mondo con cui si può
Spiegare costo scrivono i giornali di destra di sinistra di centro
Su gli avvenimenti del giorno io sono stata molti anni avesse e a Bruxelles all'epoca non arrivavano io ho sofferto veramente tanto perché ero abituata fin dall'inizio di andare elevazione avendo sentito radio radicale la rassegna stampa
Ora uno strumento così intricato sarà viene ucciso
Per poche ebbe per una decina di di milioni
Via Euro
Bene
Salvo che pesto
Lettere getterà disonore a chi si mette si accinge a perpetrare una simile operazione
In salotto niente grazie Gianna speriamo che l'operazione non sia perpetrata per impostare il nostro dibattito abbiamo questa sera con noi
Dei protagonisti
Di altri dibattiti in questa sede Krhin grazie per essere di nuovo con noi Bettina Gabetti che corrispondente di vari media tedeschi e in particolare della televisione N ventiquattro Eric Joseph che l'animatore di Europa now e del corrispondente di Libération
Il collega e amico Franco Venturini del del commentatore analista del Corriere della Sera
Ma per affrontare e impostare la discussione faccio riferimento al professo Stefano Silvestri presidente emerito dell'istituto affari internazionali il tema è ostacoli ed opportunità per una politica estera europea ma la politica estera europea delle varie politiche europee
L'economia l'ambiente persino la difesa sembra essere quella più lontana da venire e meno desiderata dai Governi dei ventotto e così professor Silvestri
In un certo senso la dobbiamo pensare che l'Unione europea e
Un attore internazionale quindi ha una sua politica estera ed è un attore internazionale di grande rilievo in campo economico in campo commerciale
è un po'meno dei efficace diciamo in campo politico
O o della sicurezza è sicuramente molto poco anche nel campo dalla difesa tendeva militare
è insomma un attore di politica internazionale ma incompleto
E questo naturalmente aggravato dal fatto che dal dall'articolo da da da Lisbona in poi ma anche prima ma insomma tutto la politica estera è
Competenza
Del Consiglio quindi dei degli stati membri più che dalla commissione sì c'è un ci sono due figure di raccordo il presidente europeo e il l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza
Che quinta europeo collegato solo essenzialmente al Consiglio
Il il le il rappresentante permanente collegato insieme al Consiglio e alla commissione di cui è anche vicepresidente
Che dovrebbero fare il raccordo tra le istituzioni e le volontà degli Stati
Il problema è che mentre le istituzioni elaborano politiche strategie posizioni
Gli Stati non sono spesso d'accordo e pretendono di avere una loro politica estera separata nazionale e quindi molto spesso sono essi che mettono i bastoni fra le ruote diciamo in qualche maniera
Alla alla creazione di una
Di una politica estera comune
Ciò nonostante ripeto il la la la l'alluvione è un attore di politica estera importante se si guardano
Se si dà una scorsa
Alle molteplici strategie
Di politica internazionale
Che sono state approvate dal Consiglio elaborate dalla Commissione dall'alto rappresentante e approvate dal consiglio solo molto spesso molto interessanti ed ottime
Anche quelli su su quattro argomenti molto polemici come con i migranti pre esempio migrazioni clandestine c'è una strategia apposita che a leggerla e molto bella
Il problema è che poi non vengono date la commissione ancora non europea i Poteri e di risorse necessarie per
Attuare queste queste queste strategie che quindi rimangono un po'sulla carta oppure vengono attuate in piccoli pezzetti qua e là ma non in maniera
Coordinata efficaci
Questo è un è il problema istituzionale che che e politico della del del della politica estera della politica estera la cosa diventa un po'più urgente adesso
Che abbiamo a che fare con una hanno rinascita all'interno dalla globalizzazione
Del gioco delle grandi potenze
Inutili gli Stati Uniti siamo diventati non di un nazionalista i in un certo senso meno interessati
Alla protezione degli alleati Elia dell'Europa l'Unione europea paese l'Unione europea
Sono stati per anni di alleati privilegiati degli Stati Uniti
La Russia
Sta cercando di recuperare un suo ruolo sincero otto nei Paesi dell'ex Unione Sovietica
Ma anche in questo momento nel Mediterraneo in Siria forse anche in Libia prossimamente
In la la Cina e sempre più presente e in competizione con gli Stati Uniti abbiamo seguito le polemiche
Sulla via della seta alle polemiche sulla sul solo sua way cinque giri eccetera
Rispetto a tutte queste pressioni che crescono e che saranno destinate a crescere sempre di più l'Unione europea e fragili Zappa
Dalla mancanza di una posizione comune seria che possa essere portata avanti in comune dall'insieme dei Paesi europei
E questo la costringe a diciamo a delle a delle giravolte
E dalle limitazioni che indeboliscono il complesso dei Paesi europei in realtà noi finiamo per essere diciamo quel qualche maniera
Acquistati o o comunque sottoposti a pressione
Uno per uno isolatamente
E mentre invece avremmo la possibilità di avere una posizione comune più resistente più credibile
Quindi un po'questo il problema della della politica europea ed è della politica estera europea che non è purtroppo risolto dalla semplici istituzione di un alto rappresentante che insieme al ministro degli Esteri che il ministro della difesa dell'Europa
Se contemporaneamente non gli permettiamo di avere né una politica estera e una politica di difesa
Grazie al professor Silvestri che prego di far passare il microfono sulla sua sinistra Eric diceva il professor Silvestri che c'è un rigurgito di o o un revival dei giochi delle superpotenze
Il professore citava Stati Uniti Russia e Cina ma la Francia che un po'superpotenza lo è se non altro per via della sua arma nucleare del suo sedere con diritto di veto nel cui fra i membri permanenti del Consiglio di sicurezza la Francia che vuole essere col suo Presidente motore del rilancio dell'integrazione europea
Non è un po'invece diffidente nell'annacquare nella politica estera europea una politica estera che ritiene di avere del suo non è un ostacolo alla politica estera comune invece di esserne un incentivo
Sì della Francia pensa di essere ancora superpotenza si prepara a gravi diffusione
Perché la la il tema
Il tema rispetto appunto la politica estera
Europea vuol dire non una una concorrenza tra politiche nazionali politica europea e sapere se vogliamo avere veramente una politica la politica estera vediamo tutte le il limite sia dal punto di visto militare che dal punto di vista dell'influenza diplomatica del dell'azione politica politica francese sia sul gennaio mediterraneo che anche sul sul Senario orientare dunque questo è la e e e la vera e la la vera questione se il vero nodo nel senso che se
I nostri paesi europei singoli non capisco che senza la costruzione di una in architettura politica europea
Non ci può essere una politica estera l'europea
E che
In assenza di una politica estera europea non si può più essere appunto come ha ricordato il il il professore Silvestri dal momento in cui li grande potenza ricominciano a a giocare in quel Timea condussi dice Riggio chiare e rimettere in discussione il quadro in cui i Paesi europei si erano proiettati cioè il quadro multilaterale e questo è il e le e l'elemento fondamentale siamo nel senso in cui il quadro multare multilaterali su cui sia era proiettata
L'Europa o in Paesi europei e rimessa in discussione e non si può pensare che i singoli Paesi
Europei possono rispondere a questa a questa sfida e dunque io direi per riassumere che in qualche maniera quando parliamo di politiche estera ci sono vari per vari livelli di problemi
Nitido in particolare tre prima chi non ci può essere una vera politica estera senza una struttura
Politica europea e dunque una una politica federale Cipo come ci può essere come la la ricorda il professore Silvestri delle influenze quando in quel cinema c'è una unanimità Home una condivisione molto larga sugli obiettivi
Però vediamo che anche su alcuni temi tematiche CRI cominciano a essere rimessi gli scrive ad esempio l'esenzione alla Russia in qui vediamo che ci sono detenzione il secondo punto appunto e la rimessa in discussione
Del quattro politico generale internazionali su cui si era fondata negli ultimi anni questa politica questi incontri gli ori di politica estera cioè l'ha rimesso in discussione del multilateralismo e il il terzo punto e sapere in qualche maniera sette dovessimo arrivare a una politica estera europea quale politica estera
Perché ci sono anche in qualche maniera due edizione di dell'impegno che potrebbe essere quello europeo c'è un in qualche maniera una visione di una politica estera
Del Potenza che sarebbe in qualche maniera un po'la visione francese dunque con la quella presenza con una una un forte impegno militare e a a volte una proiezione militari fuori dei fori dei dei confini d'Europa e poi c'è una una visione che più in qualche maniera tedesca in cui si pensa che loro fa deve avere più un una un'azione diplomatica in qualche maniera di di di soft power cioè non veramente di potenza in un gioco che non li più multilaterale questo pezzo di soli i tre maggiori punti su cui dobbiamo riflettere se vogliamo
Immaginare pensare e riflettere su quali potrebbe essere una politica estera europea grazie Erekat
Bettino la domanda
In fondo parallela la Germania a lo stereotipo ha avuto a lungo lo stereotipo di essere un gigante economico e un riluttante protagonista politico il
La scena europea o lo strumento europeo potrebbe consentire alla Germania di essere protagonista della politica internazionale al di là della sua riluttanza ma inglobata nel contesto europeo perché la Germania
Non è protagonista della spinta a una politica escano europea non agisce davvero in questo senso
Ma fatture secondario sicuramente il fatto che la cancelliera Merkel probabilmente alla fine della della propria carriere come leader politico e questo è solo uno ma non un elemento web di di minore importanza ma comunque che vede del del quale va tenuto conto dall'altro lato la Germania ad un si immagina essere un leader politico internazionale forte
Proprio sulla base della propria storia perché sia come come visione di se stessi sia come anche Dini visto ad altri Stati nel momento in cui comincia a a San l'affare affermazioni forti a cercare di accentrare anche delle decisioni
La naturalmente viene da fuori sempre l'associazione di idee assi questa è la vecchia Germania il quella quell'idea di Dio politiche egemone che ogni ogni volta che la Germania che la che la politica tedesca fa qualche cosa che che d'estate le proteste uno dice sì questo è la Germania che cerca di essere egemone
In base al proprio potere economico e quindi ritornando anche politicamente a schemi di una volta
Quindi comunque sin Germania c'è una una forte volontà sicuramente per una politica internazionale ma purtroppo c'è anche una forte l'ottanta per esempio a rispondere alle proposte che ha fatto ma con per rilanciare con una politica del interno del di del dell'integrazione europea
Che però dipende secondo me anche dal fatto questi problemi che perché non c'è una struttura istituzionale forte per una politica estera europea ognuno comunque a ogni Stato alle proprie competenze
E a livello istituzionale non non ci sono le le regole che costringono i singoli stati a adottare meno fortemente una propria politica estera ma invece a delegare i di più
Per la politica internazionale a a Bruxelles che Ambra all'inizio si è deciso questo e che quindi adesso io con le con tutte quelle tendenze
Che vanno contro l'Unione europea i giovani e ma non solo che hanno sempre meno fiducia non solo il mese le l'istituzione del proprio stato ma anche nell'Unione Europea non vedo come possa invece l'Unione europea delle più competenze per essere un operatore più forte in politica estera reato pur essendoci tanti ambiti in cui è importantissima averlo non solo adesso ce lo fanno vedere i giovanissimi per strada
Per il per le richieste di di una politica contro il cambiamento climatico male bah mamma cominciare chiaramente data o da una politica della difesa i anche economica che fa sì che non che non si litiga sempre solo sul fatto se un paese si può indebitare più o meno
E quindi vanno e messi insieme i debiti ma che che ci scrissi può che criticare l'indebitamento ma non si può criticare il modo o non si può decidere insieme il modo in cui vengono spesi i soldi vorrei invece chiedere
Una cosa che nella mia semplicità io proprio non capisco ma forse la sua capacità di analisi li aiuta apparentemente l'Italia
Fra i grandi paesi dell'Unione Europea
E quello che più interesse avrebbe a una forte identità europea di politica internazionale avendo sempre faticato ad affermare una propria posizione internazionale una propria credibilità internazionale invece sembra essere in un momento d'Italia in cui sa botta più che costruire
Cosa ci induce a questo atteggiamento
Ma sull'Italia ti rispondo euro brevemente poi vorrei tornare al problema che era stato posto prima
L'Italia
Prenderei ad esempio la Libia
Perché l'Italia ha sempre avuto come detto
Una certa reticenza ad assumersi delle responsabilità o dei rischi
A la politica estera italiana raramente è stata una politica estera che comportava delle posizioni italiane
Di lo ha fatto Andreotti Medioriente per un certo periodo lo ha fatto Craxi in alcune in alcuni episodi
Il più famoso è quello di Sigonella però sono stati appunto accadimenti episodici normalmente l'Italia attende a mettersi sotto un ombrello
E a stare buona lì perché dicevo la Libia perché sulla Libia l'Italia ha fatto dal negli ultimi quattro anni una politica a mio avviso errata
Facendo che cosa mettendosi sotto l'ombrello dell'ONU non bello dell'ONU a noi sembra il più meraviglioso che esiste perché chi critica loro senonché ruolo può sbagliare o può non riuscire a risolvere le situazioni può non contare o può non contare e adesso ci ci troviamo a scoprire
Che per esempio Donal Trump telefona ad affittare la non al nostro alleato serrare cioè
Per dichiararsi d'accordo con lui ci siamo subito adeguate dicendo che lasciamo
Equidistanti non agevola le serate con Axa Reim distanti invece vicini al popolo sembra una frase
Che ormai conosciamo bene nella politica interni bisogna dirla un falcone a questo dobbiamo aggiungere il fatto
Che il Governo composto da due partiti
Che cambiano a seconda dei periodi però che certo non possono essere considerati europeisti
E dunque mentre accettabile
Porsi sotto l'ombrello dell'ONU o degli Stati Uniti diventa inaccettabile pensiamo cosa accadrebbe in Italia oggi sedicesimo noi prendiamo questa posizione perché siamo d'accordo con gli Junker
Succedendo una una un un quarantotto dunque
Fa parte della nostra a mio avviso malattia
Speriamo transitoria che è quella di questo governo però e anche una cosa tipica dell'Italia che dalla fine della guerra la seconda guerra mondiale a oggi a attuato sempre la cosiddetta politica della delega
In politica estera salvo rari casi delega ad altri a Potenza che ci che ci proteggono oppure organizzazioni internazionali
Volevo tornare su Trump perché c'è un discorso più generale che vorrei fare su di lui su quello che è accaduto da quando lui è stato eletto
E su quello che è probabilmente continuerà ad accadere
Se come a me pare Luís potrà essere rieletto tra un anno e mezzo teniamo presente che l'economia americana continua andare non bene ma benissimo
La disoccupazione negli Stati Uniti appena toccato un minimo che non si toccava da mezzo secolo
E lui ha una sua solida base siccome il Partito Democratico un poco per cade al nostro non riesce invece esprimere un candidato credibile
Come contendente alla presidenza al momento Tramper sicuramente favor favorito diciamo vicino a mio avviso alla alla rielezione
Allora immaginiamo un tram perché dura otto anni
Dal punto di vista europeo nel primo anno della sua presidenza dunque nel due mila diciassette
Ci sono stati in un solo anno
Più disaccordi radicali e dichiarati tra all'Europa e gli Stati Uniti grande alleato
Di quanti ce n'erano stati ho fatto un piccolo conto dalla fine della guerra della seconda guerra mondiale a oggi al al due mila diciassette
Abbiamo litigato su tutto
Si è cominciato a corna l'accordo il Trattato di Parigi sulla difesa dell'ambiente poi siamo andati avanti sul commercio
L'Europa è sempre stata contro il protezionismo l'America no faceva togliere la frase anti protezionismo dai comunicati
Del del G7 del G venti eccetera siamo stati contro di nuovo in disaccordo con gli Stati Uniti sul Medioriente
Trasferimento e l'ambasciata a Gerusalemme
Siamo stati in disaccordo con quando gli Stati Uniti sono usciti dall'accordo anti nucleare con l'Iran e così via sulla NATO sulla caserma difesa in un anno
Abbiamo scoperto ed è stato sicuramente un trauma politico
Che il nostro grande alleato che dalla fine della guerra era sempre stato la nostra non solo la nostra sicurezza l'ombrello nucleare le basi in Italia e in Europa
Non solo quel grande alleato non era più d'accordo con noi ma affermava valori diversi dai nostri
Ora questo
E un fatto che caratterizza il primi quattro anni di Trump ma se Trantino dovesse essere presidente per otto anni
Noi dobbiamo ragionare su cosa potrà essere l'Europa cosa potrà dire diventare con un'America
Che non tornerà più ad essere quella di prima con un'America che affermerà questi suoi valori
Badando ai suoi rapporti con la Cina e con la Russia la Russia perché ha anche l'unico arsenale nucleare paragonabile a quello americano e a un seggio al Consiglio di sicurezza
La Cina perché la Cina e la minaccia
Per gli Stati Uniti e l'unico l'unica nazione al mondo che possa competere con gli Stati Uniti
Dal punto di vista del luogo potere qual è il nuovo potere il nuovo potere si basa su due gambe
Il commercio e vediamo la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che è sempre lì che era quel giorno aggiunge un raccordo poi non lo raggiunge e la tecnologia
Vattene
Non leggiamo abbastanza in Europa ma in America lo fanno molto su cosa accadrà con la rivoluzione tecnologica
Ormai alle porte
L'intelligenza artificiale gli aerei sono pronti a volare senza pilota le macchine sono pronte a camminare senza guidatore
Non lo si fa ancora perché si ha paura della paura del pubblico e dunque che non viaggerebbero più o che non comprerebbero più le automobili ma dal punto di vista tecnologico tutto ciò e già pronto non parliamo del campo militare nel quale accadono cose Ho letto con spiegazione che riguarda i droni della Corea del Sud Corea del Sud avrebbe messo a punto un drone militare armato
Che ha questa singolare capacità non deve essere più comandato dark da un uomo al centro che gli dice si para il drone giudica da solo se è il caso di sparare o no
Sparavano Spada
Questa l'intelligenza artificiale figuriamoci quello che provocherà allora cerco di riassumere
Politica estera europea
Io credo che non sia possibile
Avere una politica estera europea l'Europa deve scegliere
Sarà un mondo nel quale gli equilibri internazionali saranno decisi da Stati Uniti Cina Russia il G tre come viene chiamato e dalla rivoluzione tecnologica e dagli accordi commerciali
Deve scegliere tra tornare a essere l'Europa della guerra fredda cioè un'Europa assolutamente sottoposta alla potenza
Americana oppure tentare di avere un suo ruolo nel mondo di domani e dopodomani
Sua un ruolo che vorrebbe dire fare un gioco tra
Stati Uniti e altri senza consegnarci a nessuno e difendendo i propri valori
Io credo che la politica estera europea il sistema e sia nei propri valori i valori europee di oggi parte la democrazia che naturalmente ci unisce l'America e ci separa dalla Cina dalla Russia
I nostri valori sono il mondo molti laterale sono la difesa dell'ambiente
Sono i commerci liberi senza protezionismo e possiamo continuare e questa la nostra politica estera
Se pensiamo una politica estera fatta invece di prese di posizioni classiche quella spetterà sempre alle Nazioni immette Eric Joseph prima diceva ma le politiche estere sarebbero diverse
Perché è chiaro che per esempio tra Francia e Germania la sensibilità di politica estera e diversissima la Francia alla collega con la politica di difesa la Germania no
Dunque pensare che l'Europa possa esprimere un'unica politica estera
Mi sembra un un sogno io credo che la nostra politica estera deve essere identificata con i nostri valori
Nostri valori che sono da sempre diversi da quelli della Cina da quelli della Russia
E stanno diventando diversi da quelli degli Stati Uniti questa è la novità e questa è quello che dobbiamo cercare a mio avviso di fare di difendere
Abbiamo avuto parere di giornalisti il parere del politologo ed esperto di problemi della sicurezza che il professor Silvestri ma e mancato un un la visione di uno storico del professor cui uno storico perché in certi momenti d'Europa
Ha fatto anche politica estera pensiamo e Franco senz'altro solo corda al vertice di Venezia del mille novecentottanta quando per la prima volta un'organizzazione internazionale
Parlò dell'Ascom Land per i palestinesi ed era un atto innovativo rispetto a tutte di atteggiamenti e di politica mediorientale occidentale pensiamo alla superamento di quel trauma
Positivo ma trauma che fu la riunificazione della Germania la caduta della la fine della cortina di ferro della separazione e l'ancoraggio democratico di tutti i Paesi dell'Europa dell'Est come in precedenza era stato l'uscita dalle dittature ti dei paesi mediterranei
E del Portogallo e loro accoglimento nella famiglia europea quindi ci sono stati momenti di politica estera di affermazione di quei valori cosa si è perso cammin facendo oppure e sono un momento Those unte e poi li ritroviamo
Credo che sia un una scommessa soprattutto perché
Tra l'altro se guardiamo nel lungo periodo l'Europa ha sempre sempre andata fra momenti in cui sembrava la pace raggiungibile poi dopo c'è stato un nuovo conflitto
Mi pare che ci diamo ancora proprio in questa fase di di alternativa cioè se le cose continuano come ha detto
Editorialista Venturini temo che residua cosa si metteranno male temo per l'Italia perché se c'è un Paese che viene messo sotto in una situazione di questo genere all'Italia perché è il più debole dei Paesi fondatori dell'Unione Europea
Difatti già quello che sta succedendo è un tentativo di di soggiogare un po'l'Italia
Io penso spero che si è quello che ho detto sull'America probabilmente è vero che il tram per essere a otto anni
Però io spero anche che l'America possa tornare un po'sulla posizione di Obama noi dovremmo da gente di poca fede ragazzina come siete tutta gente di poca fede abbiamo un anno davanti
Vediamo però effettivamente l'economia è molto forte quindi dallo Stato è così allo stato è così però io spero che invece che si che possa ritornare Barolo non stiamo facendo niente per dialogare con l'altra America sarebbe invece importante incoraggiare se ICI il miliardo quasi di euro Bray americani andassero d'accordo come in fondo è quello che diceva sarebbe molto più facile controllare il resto del mondo così è chiaro che molto più conflittuale conviene agli americani andare in questa situazione cioè penso che alla fine anche economicamente non mi sarà molto però su questo non si dice nulla e non facciamo nulla per ottenerlo è fra europei dovremmo anche parlarci in questo senso perché credo che le opportunità sarebbero molto
Franca usurano animare integralista europeo io volevo può riprendere il terzo punto di Eric Joseph quando dice quale politica estera politica estera politica Europa potenze Rocchetta soft sport paura
Quanti anni fa
Quando ancora si era in piena guerra fredda
Io stavo
Soffrendo su un libro che stavo preparando Sky Siena della difesa ero piena poneva estense preoccupazioni dubbi suonai ma chi difesa europea facciamo facciamo una difesa europea nucleare facciamo solo civile
E non è minimo fuori allora vado da mio Presidente che all'epoca era Spinelli eletto presidente io non ne vengo fuori da questa cosa qua
Se Franca non è quello il problema tuo problema non è vedere il nostro problema non ebbe a dire quale quale politiche difesa sarà lo decideranno le forze politiche minata la battaglia nel Parlamento europeo perché abbia i poteri per decidere una politica estera e di difesa
E bisogna votare a maggioranza solo così si potrà aviere una politica di di difesa una politica europea fino a quando sarà il volto unanimità saranno sempre i governi a a fa a boicottare a a a non trovare una soluzione venne la battaglia fatta su su su sono gli strumenti come diceva la la corrispondente tedesca gli questo è è quello che vogliamo fare non decidere noi come dove deve essere perché no già sconterà mai nessuno
Dubito di Massimo tentando di segnare e proiettando Cina avanti
Ferma restando sempre un problema politico
Quali passi quali passi
Il sereno necessari passi successivi e corretti per arrivare a un ministero degli Esteri europeo
E arrivata a questo punto considerando che l'Europa avrebbe una politica essere appunto basate sul merito sui suoi valori
Quale potrebbe essere il il compito del riciclo dei singoli ministri degli Esteri dei per le variazioni sebbene tutta fatti culturali o commerciali eccome cosa rimarrebbe di valori di Cingoli Paesi che nel nel necessariamente debba essere coerenti con quelli d'Europa
è una domanda molto interessante è quella di di Guido che mi suggerisce due battute se ci fosse una vera politica estera europea i ministeri degli Esteri sarebbero ridotti a quello che oggi il ministro degli Esteri italiano
Cioè figure evanescenti e poco e poco visibili
Hanno il loro il nostro e per altre e morti
L'altra considerazione è quella del ministro degli esteri e un caso di di scuola in tutti i dibattiti europei la sigla alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune e se ha mi sembra per il suo ministero sono fatte apposta per non far capire di che cosa si parla cioè dovrebbe essere un ministro degli esteri ma si chiama in un modo totalmente incomprensibile
Ai cittadini così come la Commissione europea dovrebbe essere l'esecutivo europeo anzi ed esecutivo europeo ma si chiama in un modo che la fa apparire un organo burocratico insomma chi emette test
Exit
Non sappiamo ancora se abbiamo una coppa con la Gran Bretagna se esisterà ancora da Gran Bretagna perché se esce è chiaro
Che gli scozzesi ignoto sogno di Genet scozzese li conosco bene chiederanno un nuovo referendum e usciranno
E senz'altro saranno seguiti poco ma sicuro dai loro vicini qui non ci sarà più la Gran Bretagna ma semplicemente
Il Regno Unito non esiste più
La Bretagna e tutto questi cambierà enormemente la faccia dell'Europa
Qui il problema Blacks zitta è estremamente importante a mio figlio modestissimo avviso perché altri paesi che avrebbe avrà delle velleitari di uscire dall'Europa vedendo la confusione dei difficoltà di un che paese che peraltro ha una sua Moni Taha ha un suo metro di misura diversa tutta una serie diciamo di sicurezze cominciando dal Commonwealth non riesce a fare figurarsi noi poveri mortali che notizia molto dai Gran Bretagna che cosa potremo fare uscendo dall'Europa e questa è un punto interrogativo per me enorme e ogni giorno che tasse c'è più confusione la chiarezza in questo campo
è sei così corretta
Io sono Celestino Spada non vi non penso spesso non penso spesso alla politica estera
E questa queste vostre introduzione mi inducono a delle considerazioni Franco Venturini ha parlato di una iniziativa del presidente Trump che riscontrato più dissensi con l'Unione Europea di quanti ce ne fossero stati nei decenni precedenti allora ma ci sono due tipi di politiche estere a questo punto resistere all'iniziativa degli altri o pragmaticamente adattarsi oppure prendere un iniziativa di che cosa stiamo parlando della prima o della seconda politica estera per l'Europa
Perché a me pare che tutti di molti Stati europei fu parliamo dell'Italia comunque la politica estera hanno fatta di rimessa pragmaticamente in presenza di Problemi questioni o iniziative di altri si sono adattati
Ma spesso questa cosa l'ha fatta anche l'Europa
L'Europa si è insediata con i suoi interessi con le sue relazioni eccetera eccetera e a questo punto è e in qualche modo a messa e difficoltà da un'iniziativa americana che la mette in discussione cioè lei chiede un pragmatismo che finora non le è stato richiesto però probatorio c'è un adattamento a una sollecitazione esterna
Stiamo parlando di una politica estera europea e in questo senso per certi versi sì perché se l'Unione rimane e sugli assi che ha indicato Venturini
Che l'hanno finora guidata bellissimo continua a fare i suoi interessi ma forse questo non basta soprattutto perché c'è un'iniziativa dall'altra parte e quindi a questo punto c'è il problema di quale iniziativa ma gli stati europei prendiamoli come ora sono separati che ognuno ha le sue politiche ognuno ha la sua politica ma gli Stati europei da soli hanno una politica essere qual è la politica estera della Germania se dovesse prendere delle iniziative
E della Francia
E della Spagna ma parlo degli Stati non delle unione
Allora la pressione proprio secondo me
Complicata perché finora per decenni gli assetti che si è dato all'Europa le hanno consentito di crescere economicamente di di affermare un ruolo che è di politica estera per esempio io considero quello che fatto l'Europa sulle grandi impresse
E le della della comunicazione digitale e quello che le regolamentazioni che sta imponendo la commissione ai grandi gestori dell'economia di internet questa è politica estera questa è politica estera e la stiamo facendo
Tra l'altro negli ultimi mesi il Parlamento europeo e il Consiglio europeo sono stati chiamati a prendere decisioni e le hanno prese sia in termini di regolazione
Dei di appunto di questi perché sia nei confronti delle delle delle di di Amazon di di Facebook eccetera una serie di cose che voi conoscete meglio di me però questo problema di che cos'è una politica estera adattarsi pragmaticamente nel servire gli altri o assumere e chi è il soggetto che assumere un'iniziativa
Tenendo conto che anche gli Stati membri anche i più forti non hanno una politica estera propositiva resti stanno lì e gestiscono la loro i loro interessi in questo momento
Direi che possiamo tornare a un giro di dei nostri ospiti per rispondere ciascuno alle domande che ha sentito o alle sollecitazioni che ha sentito rivolte asse comincerei da Franco Venturini facciamo il giro il contrario rispetto al primo giro Franco
Intanto vorrei dire solo una parola sulla domanda dello sulla black si non perché poi mi occuperò della domanda invece più complessa
Labbra exit è un esempio di quando l'Europa ce la fa
Nessuno è soprattutto la signora Teresa Meli
Avrebbe pensato che il fronte continentale cioè le posizioni dell'Europa sulla questione Breaks zitta sarebbero rimaste unitarie avrebbero resistito ai molti tentativi fatti dal governo britannico di rompere il fronte europeo
Qualche volta succede ecco un po'di ottimismo tutti Giuseppe anche tra qualche volta ci riesce esalta anche l'unico c'azzecca qualche volta ma comunque solo per sottolineare che questa Europa con tanti problemi qualche volta miracolosamente
No quello è un altro problema la Breaks la fanno franca l'unico modo di non farlo e di fare un nuovo referendum mamma
Non credo che andiamo verso quello personalmente invece l'altra domanda
Molto complessa dunque ma li metterò a alla risposta e fondamentali
Davanti a
Al Presidente degli Stati Uniti
Che rompeva
Parlavo del due mila diciassette poi continuato
Rompeva un ordine mondiale che era stato fatto non dall'Europa ma dagli Stati Uniti
Era allora gli Stati Uniti che avevano creato quello che si chiamava l'ordine mondiale il libero commercio lato tutto il resto veniva più dall'America che dalla dall'Europa l'Europa si era trovata benissimo
D'accordo con il grande alleato americano
Nel periodo di Obama poi cessati Edison una specie di affetto particolare ma perché l'Europa così vedeva come Ras già successo con Chennedy i i presidenti americani venivano anche Amati
Se improvvisamente
Si trova con un Presidente americano
Che disfa quell'ordine che era stato creato da americani europei insieme nei decenni precedenti
Come ha reagito l'Europa lei Notari agito difendendo i propri valori tra il secondo me la la resistenza europea è stata valida prendiamo gli esempi gli Stati Uniti escono credo che sia stato il primo dei grandi disaccordi
Escono dal Trattato per la difesa dell'ambiente Coppo ventuno lavoro quello di Parigi
Quindi gli europei come rispondono no tu fai come vuoi non possiamo impedirglielo
Per noi quell'arco quel Trattato è valido noi rimaniamo in quel trattato e continueremo a sua cos'altro poteva fare all'Europa ha difeso i propri valori dunque e questo che io intendevo quando dicevo la politica estera deve essere fatta dalla difesa dei nostri valori
In tutti gli altri
Disaccordi che ci sono stati l'Europa ha risposto nello stesso modo anche davanti a iniziative politiche
Specifiche per esempio
Io esco dall'accordo con l'Iran o più recentemente più clamoroso io esco dal Trattato per la eliminazione degli euromissili
Ci sono degli euromissili cioè missili che sono stati schierati
Nel negli anni in quegli anni soltanto in Europa perché in Europa veniva combattuta da sola la guerra fredda
Gli Stati Uniti cosa fanno escono da un trattato firmato tra Stati Uniti e Unione Sovietica per la eliminazione degli euromissili gli europei non sono stati neanche informati
Sono stati formati dopo quando ce lo Stato alle fasi successive dell'uscita ma la dichiarazione di Trump nella quale Luís annunciava l'uscita
Non è stata discussa minimamente con gli europei eppure se di euro visi ritornano io credo che non torneranno ma se tornano tornano a cui trovano in Europa un torneo non tornano mica negli Stati Uniti
Cosa ha fatto l'Europa
Ha detto a che peccato noi auspichiamo che si faccia un nuovo trattato per vietare perché noi siamo favorevoli alla eliminazione di quella categoria di missive che può essere usata solo in Europa perché la gittata è da noi alla Russia e dalla Russia a noi
E così con tutte le altre cose questa è politica estera mai politica estera
Di quelle che io chiamo valori cioè il multilateralismo la difesa dell'ambiente il libero commercio
Quante volte sono stati contrasti tra Trump agli europei quando un nostro valore
Nel quale eravamo d'accordo gli Stati Uniti erano più favorevoli di noi al libero commercio l'hanno inventato gli Stati Uniti libero commercio
Poi il nuovo presidente Stati Uniti dice no momento mettiamo questo laterale protezionismo eccetera
Allora la risposta è
Che
L'Europa si è comportata abbastanza bene
Nel come dicevo prima della Black sette
Quella minaccioso intervento che ho fatto prima non era per dire l'Europa non fa niente secondo me l'Europa ha fatto tutto quello che poteva fare non può vietare agli Stati Uniti di prendere le sue posizioni quello che può fare e mantenere
Le sue
E non lo abbiamo fatto su tutto
Anche questioni controverse Medioriente ambasciata a Gerusalemme Iran eccetera abbiamo difeso una linea che prima era la stessa gli Stati Uniti adesso non lo è più
Sui singoli paesi non sono d'accordo io credo che
L'Italia non ha una politica estera e quello è il problema che diceva Giampiero prima anche quello ma la Francia ha una politica estera
Può non piacere in alcuni casi credo che sia una politica estera sbagliata Marcella la Germania ha una politica estera diversa da quella della Francia
Altri Paesi ce l'hanno
Tra l'altro una cosa che mi piace ricordare torniamo a parlare degli inglesi quando ha parlato dei tanti contrasti che ci sono stati con Trump e l'Europa
è rimasta in difesa dei suoi valori e dei suoi principi
Stranamente la Gran Bretagna che è stata sempre considerata non solo dal decollo ma anche da decori in poi una rappresentante degli Stati Uniti in Europa
Si è schierata non con gli Stati Uniti si è schierata con l'Europa
Adesso c'è il problema Breaks sette
Ma in tutte le posizioni ambiente Iran Annalisa
L'Inghilterra è stata con l'Europa contro tra anche questo è un fenomeno difficile da da spiegare vero che va ricordato perché significa che l'Europa dopo tutto a livello di mediazione tra le nazioni che la compongono
A il cui sui suoi valori continua a difendermi questo è il massimo che noi possiamo fare se noi pretendiamo di fare una politica estera come è stato detto prima nel senso di costruire a Bruxelles un ministero degli Esteri
Tocchiamo legno se volete ma non lo non ci riusciremmo mai
Perché il l'Europa è un insieme distanti
E se noi rinunciamo
E élite l'idea dell'Europa federale al massimo sì sì d'Europa fosse un'Europa con un ministero degli esteri unico per cui qui civili ci accontentiamo di dare i passaporti
Quella sarebbe iper federale
E donne non è realistico non Energy realistico nemmeno in prospettiva
In Italia l'Italia il Paese nel quale si parla di più d Europa federale ma negli altri Paesi europei non se ne parla proprio più
Dunque
L'idea del io credo che stiamo facendo
Abbastanza
A condizione di non illuderci a condizione di non puntare a traguardi che non sono raggiungibili
Devo dire che nella sua saggezza
Franco ha espresso un concetto molto forte ma io quel mai ce lo toglierei
Non l'avremo però ora ma perché mai coi lei questa non non non uccidiamo sia la Bettina diceva Franco che l'Europa in fondo ha fatto abbastanza
Ma la Germania e contenta di questa Europa è contenta di starci
Ho vuole fare lei vorrebbe che l'Europa facesse di più oppure anche lei
Si accontenta di questa Europa
Si deve accontentare per forza per ora di quello che c'è e ci sono varie forse in Germania sia quelli che vorrebbero di più che qui li anche che vorrebbero di meno ma quelli che vorrebbero di mie nuovo lo vogliono secondo me perché sono scontenti con quello che c'è e perché non non ha dato i risultati che si sperava però va comunque considerato che in Germania il e tasso di Erba di persone che aderiscono ancora questo ed Europ europea e che quindi anche con una prospettiva verso una futura politica estera comune
Sia e rispetto ad altri Paesi che saranno più problemi economici bisogna dirlo che la Germania sia più alto
Una considerazione che siccome va fatta però è che la politica estera degli Stati anche europei va sempre più fatto a non Nelli e dei ministeri Teri degli esteri ma a livello proprio di Capo dello Stato
Il che la la dice anche lunga sull'importanza della politica estera da un lato queste politiche sono rivolte spesso le ciò che si fa a un pubblico interno
Ma si fa spesso attraverso operazioni di politica estera quindi la politica estera oggi ha una importanza forse maggiore rispetto a quello che aveva una volta
E bisogna anche vedere che abbiamo detto sì che c'è in realtà poca politica comune sarà europea però ci sono come ha detto anche il collega ci sono delle dei pentiti è single delle singole stanze in cui esiste una politica comune europea
Non da ultimo io devo citerei l'esempio
Del patto dell'Unione europea contro con la Turchia per per fermare l'immigrazione del del due due mila sedici gli pure ci fu una singolare unità di intenti perché nel momento in cui si riteneva importante difendersi
Da flussi migratori
E da dall'impatto che questo aveva sulle opinioni pubbliche nei singoli Paesi
Che se uno ammetteva che si beh c'è in realtà bisogno non dire difendersi contro i migranti ma c'è bisogno di una di fare una politica dell'immigrazione
Di fare dei piani come regolare i flussi immigratori non semplicemente di illudersi di bloccarli
Però a Lipsia era unno unno unno unno un accordo sino al pisana fermarlo completamente quindi lì ci fu una una una una una totale Cogo coesione di Stati
Tutti insieme hanno detto no sarà bloccare questo e da lì forse bisognerebbe partire per trovare altri punti su cui costruire una politica comune insieme per esempio sull'immigrazione che sarà il tema che che sarà il fondo di tante politiche Dini in altri ambiti di questo secolo perché si adesso a breve termine ci si illude che l'Europa può chiudere le proprie porte può impedire alle persone sia quelli che si ricchi rifuggono da guerre che altri che fuggono dalla povertà
In dalla esplosione demografica che nei prossimi decenni succederà in Africa se uno si illude che può chiudere le porte questo magari funzionerà per oggi e domani per per dopodomani
Ma per per il per i prossimi decenni no quindi bisogna comunque porsi di fronte a questo
E magari prima poi crescerà anche la consapevolezza che lì c'è un ambito in cui sia la politica difensiva che quella economiche che quella dello sviluppo
Sono insieme si può fare qualche cosa un un elemento è in che anche se direzione che perché Pepe particolare trovo sia che le lesivo dei tentativi di agire come mediatore della pace nel Medioriente Israele ma Palestina sono sì sì May e neve negli ultimi anni si sono sempre più a ma più pulite mi sembra prima era invece quell'un ambito in cui i ministri degli esteri anche europee tempo anche qui tedeschi
Più di qualcheduno hanno provato a a fare una bella figura Amedeo quando hanno cercato di di muovere qualche cosa questo ormai non si fa più per niente e che però sono sono quelli gli ambiti in cui l'Europa ha un fondamentale comune interesse perché se vuole sopra
Potrà dire lei non era appena deve rimanere insieme e le può fare solo se insieme trova risposte a questioni come per esempio è la l'immigrazione che ci saranno o volendo o non volendo Peck
Se io io vorrei dire che in qualche maniera l Europa una politica estera quando lui i suoi interessi sono convergenti
è appunto labbra exit e appunto su due le grande per per fare fronte alle grande multinazionale della nuova tecnologia
Però
Anche molto spesso l'interessi sono divergenti
E lo vedano lo vediamo ad esempio sulla Libia e in più in generale e appunto sulla l'approccio di politica estera alla francese ora approccio alla politica estera alla tedesca per motivi per motivi storici allora la questione come fare in modo di avere una politica estera
Continua con una visione che sia o suo sotto influenza spirito tedesco spirito francese non ha non non è il problema male la risposta era quella di Spinelli di dire possiamo far avere i veramente una politica estera se facciamo
Un'Europa federale se no continueremo avere avere varie politiche estere che ogni tanto convergono ma ogni tanto solo e io condivido la l'analisi di di Franco Venturini fino a un certo punto perché trovo un qualche maniera una un un eccessivo ottimismo sulla capacità appunto di di di di dire che tutto sommato loro parli esce i Paesi europei riescono ad avere a difendere i loro interessi sulla base dei dei loro valori io penso che abbiamo sempre di più appunto in questo mondo che che si sta modificando con queste super potenze che rimettono in discussione il multilateralismo vediamo che c'è adesso sforzi molto forti
Per quanto riguarda la rimessa in discussione dell'unità della convergenza su tanti temi
Abbiamo visto le operazione della superpotenza cinese per cercare di intervenire nel appunto nella nel nel nel consenso europeo cioè di rompere appunto questo
E io non so così ottimista di pensare che i nostri paesi europei continueranno sulla base dei valori a difendere deposizione comune io penso che gli interessi spinti dalle super potenze farlo sicché queste convergenze sanno sempre di meno
E che se prendiamo oggi
Appunto la la la la la capacità appunto del la la espressione l'Europa ha fatto abbastanza beh io cioè appunto come si diceva appena il miglioramento dell'Oropa non non esiste più
Stessa cosa sul Nord Africa non non non parla cioè arriva in in in ordine sparso e non riesce sulla base dei suoi valori di difendere i suoi interessi
Prendiamo il caso reggente caso redigendo l'Italia giustamente sale dal mio parere ha ritirato l'Amba l'ambasciatore e gli altri Paesi europei non l'hanno fatto
E senz'altro se tutti i Paesi europei
L'avessero fatto probabilmente la reazione del governo egiziano sarebbe stato diverso ma posso continuare su sull'Africa dalla Cina verso l'Iran sul caso Regene creò un caso ci tocca
Tutti Italia non l'ha chiesto perché aveva paura di creare un incidente eccessivo
E tanto è vero che poi l'Italia è tornata senza che nessuno glielo chiedesse a rima già rimandato l'ambasciatore Egitto c'è stata l'Italia che ha fatto prevalere
Le sue preoccupazioni sulle sue affermazioni di principio mi sembra sì senz'altro però l'Italia da sola non riesce ad avere e però non ha chiesto
Solidarietà fino a questo punto beh c'è stato una richiesta un po'formale a livello europeo però c'era o non è soltanto una richiesta che deve fare l'Italia
Sono i Paesi europei che devono capire che il loro interesse e di difendere un cittadino non solo italiano ma un cittadino europeo perché non soltanto un cittadino italiano che è stato ammazzato e torturato al Cairo è un cittadino europeo dunque vuol dire che i cittadini europei e più in generale i cittadini anche egiziani sono minacciati e dunque e questo l'interesse dell'Europa e se non appunto se non c'è questa come la costruzione di un'Europa FIDAL per avere una politica estera una vera politica estera se non c'è questa prospettiva
Allora avremo nel corso dei dei dei tempi e non voglio essere la Cassandra ma abbiamo avremo o ancora sempre meno convergenza e questo sicuramente e la e e l'elemento su cui il preveggenza esistere anche l'Europa non ha più non ha più parola Susan parola sul sul sul disarma mento Ossola armamento nel senso che tutte le altre potenze e grandi potenze si stanno Armando a una velocità di quasi quasi inaudita rispetto anche rispetto a al al passato
E il loro fanno ma nemmeno un'iniziativa perché non ha la capacità di iniziativa di favorire il disarmo amento e non ha nemmeno la la la la la capacità di mettersi insieme
Per rispondere in militarmente a queste minacce e dunque io sono piuttosto dell'idea che se non se non appunto abbiamo verso un'Europa federale e ci dotiamo di un ministero degli affari esteri a Brussel e tutte le altre ambasciate diventano come l'ambasciata di Venezia il Palazzo Venezia era l'ambasciata Venezia è diventato un palazzo storico di Roma dove ovociti può fare ridere l'idea di avere un ministro gli affari esteri
Europeo a Brussel però è la condizione della politica e la coalizione politica internazionale chi tira e chiederà a breve Battarola adesso al professor Silvestri
Stati brevemente diciamo stavamo tanto bene
Cioè c'eravamo tanto amati
Poi purtroppo è cambiata la situazione all'Europa è nata sotto la protezione dell'equilibrio delle potenze degli Stati Uniti dell'alleanza atlantica
Ebbe il sistema o nato dopo la Seconda guerra mondiale siamo dall'asilo nido della liberalizzazione eccetera eccetera come giustamente ricette noi difendiamo
Quei principi grosso modo su quegli sulla difesa di quei principi di quel sistema multilaterale c'era c'è un consenso di tutti gli europei perché tutti siamo consapevoli che stavamo tanto bene
Quando funzionava tutto questo il problema è che tutto questo non funziona più
Perché sta cambiando come il rapporto tra alle tra le grandi potenze stanno cambiando le loro priorità l'Europa giustamente quando si parla di globalizzazione vorrebbe che la globalizzazione fosse riorganizzata controllata gestita attraverso quel sistema di consenso multilaterale di accordi eccetera che ha già funzionato per noi in Europa in passato
Però non è questa apparentemente l'intenzione degli altri grandi interlocutori quali puntano a una superiorità dell'uno o dell'altro puntano a un atteggiamento a volte hanno atteggiamenti
Meramente mercantili 'sti come quelli di di Trump cioè diciamo a somma zero quello che tu perdi io guadagno quello che io perdo tu guadagni quindi mi mi mi rifiuto
Di avere una posizione di di semplice collaborazione deve avere una posizione di dominio
Questo ci mette l'Europa in una situazione di difficoltà
Doppia
Sia internazionale sia Interna perché all'interno dei Paesi europei questa situazione favorisce la nascita e lo sviluppo di forze politiche che concordano hanno la stessa visione
Di di di homo homini lupus perfette diede questa sveglio rompersi Anna della della della politica internazionale che a che hanno i grandi leader in questo momento in Cina in Russia in America
E questo indebolisce naturalmente la posizione europea all'interno perché crea una un dissenso politico e una così o una possibilità
Di è una marca una di Bari maggior difficoltà abile a a difendere
I valori Coveri che che che indicava per esempio di Torino
Ora io ritengo che
Ci sia uno spazio
Per una politica più attiva
Più propositiva però deve partire dalla considerazione che non è sufficiente semplicemente difendere il passato e che soprattutto la difesa del passato
Non ha più dietro
La forza
Delle grandi alleanze del sistema internazionale non ha più dietro la forza degli Stati Uniti non nella stessa maniera di prima comunque un po'ma non nella stessa maniera di prima
Era una più dietro la l'equilibrio che erano quelli della guerra fredda
Il quindi bisogna ricostruire questa situazione questo
Richiede una una maggiore capacità di iniziativa
E una maggiore capacità di proposizione
E di gestione dei rapporti internazionali
Che va al di là della semplice difesa dei nostri valori
Ora don sempre questo sarà possibile ma è evidente
Che se andremo verso una adesione crescente delle forze politiche europee
Alla visione mercanti vista nazionalista e di guerre vere e di e di e di di di tese
Del che che che che che a hanno in questo momento le grandi potenze noi saremo il vaso di coccio
Perché non avremo la capacità Lebl emblemi di alle forza le dimensioni
Per gestire questa situazione lo vediamo lo vediamo lo vediamo in tutta questa polemica del del del del per esempio del cyber dell'Huawei del file cinque GC è vero che purtroppo ha cercato di stabilire delle regole così
Ma la realtà e che queste tecnologie non solo più tecnologia europee
E e che quindi quale che sia la scelta che faremo sarà una scelta di sovranità limitata in qualche misura il che non mi non mi sgomento mi preoccupa particolarmente se la sovranità e quindi imitate accompagnata da regole chiare
Da un sistema multilaterale che funziona se invece non è accompagnata da questo
Diventa un parte di una lotta di potere allora diventa una perdita netta per coloro che la subiscono questo è il dilemma della politica estera europea oggi come passare da una fase
De diciamo così
Di semplice rifugio nel passato
Difesa di un matrimonio nel momento in cui già si sta pronunciando la sentenza di divorzio il l'intervento di Stefano Silvestri ha riproposto un tema
Che emerso più volte nel nostro dibattito cui forse se la presidentessa
Giannaro di Concilio vorrà potremmo interessarci in futuro quello della sovranità tecnologica che uno dei
Problemi ministeriale non sono europei
Io ringrazio i nostri ospiti che ringrazio il professor Silvestri Bettina Caprioli Joseph Franco Venturini e ringrazio quanti sono stati protagonisti
Spettatori di questo incontro sono sicuro ma ce lo dirà adesso Gianna che ci rivedremo ancora se non altro per commentare
Speriamo in positivo i risultati delle elezioni europee per il ventisei maggio e cedo la parola ha già andare di concimi per le conclusioni
Gli scenari sono stati Ranieri DiVersi direi alcuni molto pessimisti o a a abbastanza pessimisti direi e altri speranzosi diciamo tutto ciò penso che
Essere Serra risolto in un senso o nell'altro a secondo se nelle operazioni europee andranno realmente a votare e almeno dicano a loro
Lardo inclinazione per avere un'Europa di un tipo piuttosto in là nella fase era un'altra la mia è molto precisa ma io sono gli spinelli Menni non scaccia il testo grazie