Dignità della persona e fine vita

No buongiorno a tutti
Buongiorno alla vicepresidente cartaria buongiorno
A tutti relatori a tutti i presenti
Ringrazio davvero sincera con così cioè lo spirito di gratitudine ai componenti della sesta Commissione
Presidente Cascini e in particolare i Consiglieri ciambelline Criscuoli
Per aver promosso un convegno sul tema del fine vita è un tema di estrema delicatezza e complessità
Ma è un tema ormai pressante e ineludibile dopo che l'ordinanza duecentosette del due mila diciotto della corte costituzionale sull'aiuto al suicidio ordinanza naturalmente al centro dei lavori odierni
La di fatto iscritto nell'agenda politico-legislativa dei prossimi mesi
Questa giornata perciò non è solo tempestiva
Ma anche il pregio di valorizzare il Consiglio superiore della magistratura grazie alla presenza degli illustri relatori
Quale sarde euro telefono autorevole di elaborazione approfondimento e confronto su questioni che investono quel Codice dell'umanità che è l'essenza stessa del diritto io credo ci sia più che mai necessita di luoghi di alta riflessione giuridica
La potenza tecnologica il progresso scientifico ci pongono di fronte a sfide inedite
A sfide che stanno ridefinendo i confini della natura e della vita ponendo profonde questioni etico giuridiche
La vicenda di dj Fabio con il procedimento che all'origine dell'ordinanza della Corte costituzionale nel un esempio paradigmatico
Sono questioni centrali che interrogano severamente il diritto e richiedono l'assunzione da parte dei giuristi di un ruolo di guida intellettuali di riflessione critica e pungolo delle coscienze
Ho già in altre occasioni lamentato una certa marginalità dei giuristi sul discorso pubblico ospitando una loro presenza più incisiva
Non dico che si possano si debba riproporre quel rapporto Londra organico tra accetto di giuristi
E ceto politico dirigente che è stato alla base secondo Natalino Irti dell'alta dignità della legislazione di un secolo fa il contesto è ovviamente del tutto cambiato e il solo pensarlo sarebbe in effetti un po'ingenuo
Ma di fronte all'esigenza di dare un ordine normativo alla rapida evoluzione socioculturale dei nostri tempi
Il pensiero giuridico un pensiero che naturalmente sappia essere meno autoreferenziale piuttosto aperto al confronto metodologico con gli altri saperi
Dovrebbe ritrovare una sua centralità nella formazione dell'opinione pubblica e soprattutto una rinnovata capacità di dialogo e collaborazione con il legislatore nell'orientare le sue scelte
L'ordinanza della Consulta è stata giustamente ritenuta una decisione storica per contenuti e per forma
Nel corso di questa intensa giornata di studio vi sarà un modo di riflettere approfonditamente su tutti i suoi aspetti sui chiaroscuri e sui risvolti più controversi
Io qui mi limito ad osservare come la corte abbia laicamente indicato una prospettiva a ideologica che consente di sottrarre il fine vita alla contrapposizione irriducibile sterile
Tra chi sostiene l'assoluta indisponibilità della vita e chi al contrario premi per la piena libertà di autodeterminazione
Non si tratta si badi bene
Di un timido equilibrismo o di una soluzione di comodo tutt'altro la corte nell'ordinanza è indetta nell'escludere l'esistenza di un diritto a morire ma è altrettanto netta nell'escludere un dovere rivivere ogni altra sofferenza
I no in altre parole la corte non rinuncia a prendere una posizione esplicita ma senza accedere a concezioni astratte e badando al contrario a soppesare i beni della vita e al e dell'autodeterminazione nel loro concreto contesto è un orientamento culturale come è stato detto da alcuni decisamente personalistico che mi sembra del tutto condivisibile proprio perché si incentra e dà valore a dà valore alla persona in carne ed ossa
Come orientamento peraltro e su questo punto adesso tornerò a breve
Ancorato al dato normativo ossia la recente legge duecentodiciannove del due mila diciassette sul biotestamento
Che tutelando il diritto alla vita alla salute e alla dignità e all'autodeterminazione stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato ho proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata
E proprio questa legge con tutte le cautele segnalate dalla Corte costituzionale il Parlamento potrebbe perfezionare e adeguare superando così le attuali apolidi e incongruenze
Auguri e incongruenze che la sola sentenza del illegittimità costituzionale non potrebbe comunque stare del tutto
Si può ed anzi è necessario discutere sulle questioni e sui futuri scenari che l'ordinanza lascia aperti
Ciò che però mi sembra evidente
è che la Consulta nel momento stesso in cui ha rinviato il giudizio di legittimità costituzionale ribadendo come alcune scelte debbano necessariamente essere rimesse alla discrezionalità politica del legislatore
Ha dato prova di grande sensibilità istituzionale ma al contempo segnato un punto di non ritorno
Ora spetta al Parlamento alle forze politiche in particolare a chi oggi è maggioranza di governo rispondere con uguale lealtà e spirito collaborativo affrontando finalmente quei vuoti legislativi che molto Pisano nel delicato campo del più diritto mi risulta che alla Camera le Commissioni giustizia e affari sociali sia un lavoro su alcune proposte di legge ma la scadenza indicata nell'ordinanza è a questo punto piuttosto ravvicinata e dunque per quanto personalmente auspico che il Parlamento in un sopra salto di coscienza sappia davvero fornire le giuste risposte mi sembra realisticamente alquanto difficile Terranova legge possa essere approvata prima di STET mese di settembre
La prospettiva verosimile in definitiva è che ancora una volta in assenza d'un intervento parlamentare ricada sulle spalle dei giudici la responsabilità di risolvere problemi etico giuridici lasciati in sospeso dal legislatore
Magari agitando fuori per ragioni strumentali il rischio di una dominanza del potere giudiziario sugli altri punti in una parola l'annosa questione della supplenza della magistratura nei confronti della politica
Ora
Anche senza considerare che l'espansione del ruolo della giurisdizione un fenomeno fisiologico in tutte le democrazie avanzate imputare la magistratura ingerenza impropria smanie surrogatorie sembra quanto meno bizzarro
Se non decisamente fuori luogo
Compito precipuo della magistratura del riferimento costante i valori e i principi della Costituzione a interpretare e applicare le norme alle esigenze che emergono che emergono nella società specie a fronte di ritardi e carenze del legislatore
Essendoci temo criticare una sentenza ciò che non è tollerabile e denigrare delegittimata delegittimare la magistratura come se fosse un antagonista che opera secondo logiche di schieramento politico
Se vogliamo l'ordinanza della Corte la Consulta fa giustizia di questa supposta contrapposizione interloquendo nel piano inconsapevole dispetto della separazione dell'equilibrio dei poteri direttamente con il rivelatore e inaugurando così un percorso potenzialmente fecondo se ben recepito il punto è che la complessità crescente dei sistemi giuridici e la difficoltà di regolamentare materia incandescente di forte impatto nel corpo sociale dovrebbero spingere il potere legislativo verso rapporti via logici e collaborativi
Riconoscendo che è difficile produrre buoni testi normativi
Senza tenere nel giusto conto l'attività della magistratura
La stessa legge sul testamento biologico come del resto ricordata nell'ordinanza è fortemente polemico dice delle conclusioni alle quali era precedentemente pervenuta la giurisprudenza
In fondo come è stato giustamente osservato per fare leggi migliori occorre sapere che semmai funzioneranno sarà per mezzo di e non contro i precedenti e la giurisprudenza
Quindi vi ringrazio davvero per l'attenzione vi auguro un buon lavoro augura a tutti un buon lavoro io mi vi chiedo scusa ma mi dovrò assentare Loggia fatto presente al Presidente Cascini perché ho un impegno dove c'è la presenza del Presidente della Repubblica
Ma veramente sono molto contento che questo argomento oggi si è trattato e ringrazio ancora una volta i colleghi del consiglio che hanno reso possibile questa questa iniziativa grazie buon lavoro
Dà la parola allora a questo punto altresì dal primo presidente mammone prego
Grazie buongiorno a tutti
Ho ascoltato con interesse la parte conclusiva purtroppo un impegno mia fatto arrivare in ritardo
Della relazione del presidente termini e ho colto la sua preoccupazione
E cioè che questa materia che come la legge duecentodiciannove sembrava essere arrivata a un punto fermo in realtà questo punto fermo nuovo abbia trovato ed anzi si si sia aperta a una problematica ulteriore
Che è destinata a produrre tutta una serie di ulteriori problemi che ricordano un po'un tragitto già percorso
Voi
Torniamo un po'con la mente al due mila sette quando fu scritta dalla sezioni unite della Corte di Cassazione la sentenza Englaro la sentenza Englaro sempre
Sembrò a quel momento un punto di arrivo di una di una problematica che doveva trovare uno sbocco legislativo che in quel momento
Non esisteva e che ebbe una sorta di regolazione sulla base dei principi generali da parte della della sentenza delle sezioni unite la quale però fu importantissima perché avvio una sorta di di percorso che poi è sfociato nella legge del due mila diciassette
Voi sapete che però quel quel percorso fu particolarmente accidentato perché qui c'è la presidente Lucioli
Che su perché sull'argomento avuto una una voce molto importante voi sapete che dopo la sentenza
Della corte di cassazione ci fu tutto un seguito di contenzioso per dare attuazione quei principi perché non esistendo una legge ci fu tutto un una sorta di dubbio istituzionale su come quei principi su cui ci fu un sostanziale accordo
A livello a livello giuridico istituzionale come dovessero trovare attuazione perché mancando la legge si dovrà ricorrere ai sistemista ordinari
E allora
Le strutture sanitarie che furono investite
Del del problema si posero va a loro volta la la la questo posero la questione di quale dovesse essere la struttura quali dovessero essere gli strumenti per dare applicazione a quelle a quelle disposizioni e si creò tutto un contenzioso davanti al giudice amministrativo profughi ricorso al TAR
Appello al Consiglio di Stato ecco e Consiglio di Stato intervenne ed e Nunzio e Nunzio del delle delle indicazioni che poi furono recepite recepite dalla legge duecento diciannove
Tutto finito
No assolutamente perché il problema si è riproposto sotto altro punto di vista questo per dire che questa materia è una materia che proprio per la sua forte per il fu loro per il Fortore forte coinvolgimento valoriale che comporta si presta poco a una regolamentazione si presta poco a una regolamentazione di carattere legislativo perché una legge una legge ben intenzionata qual è la legge duecentodiciannove è una legge che purtroppo non può avere una sua generalizzazione di di
Fattispecie per solo risolvere una per una tutte le le infinite situazioni che si possono creare e quindi e qui mi riporta a quanto appena detto il presidente Ermini e il rischio che si crea sì sì esposti tutto sulle spalle della magistratura perché la collettività le persone chiedono tutela hanno le loro questioni hanno le loro le loro richieste hanno i loro diritti cui chiedono di dare tutela si rivolgono ai giudici
E il rischio il rischio è che nuovamente si crei di fronte di alla alla giurisdizione giurisdizione ordinaria in questo caso una una situazione di incertezza normativa che va oltre forse la stretta interpretazione delle norme che in quel momento vengono in esame e che danno luogo poiché ha conseguenze di carattere istituzionale che tutti sappiamo quindi la sentenza della Corte l'ordinanza della Corte costituzionale sulla l'articolo cinquecentottanta del codice penale valletta in questi termini
E cioè come una sorta di richiamo al legislatore innanzitutto il richiamo esplicito ma anche come una un invito a non affrontare da un punto di vista meramente pragmatico una certa situazione concerto evento ma quella di cercare di avere uno sguardo un po'più lontano per affrontare veramente il il problema in termini diciamo più più corali in termini più generali che non siano affrontare le si dove circostanze oggi però siamo a un convegno di magistrati convegno di magistrati che su questa materia hanno delle competenze hanno delle professionalità da esprimere e che in ogni caso hanno dei dubbi il il il la la vera essenza del nostro lavoro e di avere dei dubbi dei dubbi che sia poi chiamati a risolvere spero che il dibattito le relazioni innanzitutto ma anche il dibattito che seguirà diano conto di queste di queste di queste situazioni
Diciamo aperte a nuove soluzioni
Diano a loro volta dei suggerimenti dei suggerimenti che riescano a portare delle non dico delle certezze ma sicuramente a ad avere delle indicazioni indicazioni che ci ha auguriamo tutti ugualmente che siano indicazioni che vengono dal dal legislatore che con una legge e io dico legge ma in realtà i disegni di legge se ve ne sono molti sono sono più di uno cercano la in qualche modo di affrontare ognuno un aspetto un aspetto particolare della di questa problematica ecco io mi auguro che veramente il Parlamento sappia fare un'opera
Di confronto un opera di coesione di tutti questi principi per dare una soluzione che per il giudice innanzitutto ma soprattutto per la collettività
Sia sia utile e sia uno strumento di di vera risposta alle richieste di tutela
Gli auguro buon lavoro
Anch'io come il presidente e ministero costretto fra fra un po'ad andar via però sono molto interessato a questa materia la Corte di Cassazione spesso il terminale di tante
Di tante questioni ed è De Bellis da ovviamente di dare le sue risposte ma volerà alle ovviamente tenendo conto delle norme di legge innanzitutto ma anche della elaborazione giurisprudenziale che nasce all'interno della magistratura buon lavoro
Sarò brevissimo perché anch'io costata abbiamo tanti impegni anche se sento di ringraziare veramente la sesta Commissione per aver voluto
Avviare per la verità già in altri campi essere già effettuata una riflessione
Su questo tema che come tanti altri sono temi estremamente eticamente sensibili e direi di straordinario interessa io mi limito solo proprio a due brevissimi accenni il primo e poi vediamo sicuramente l'intervento della professione segretaria che come vicepresidente forse potrà occorra esprimersi anche su questo e sulla tipologia di questo provvedimento che non è una sentenza è una ordinanza che non ho avuto il tempo di vedere se è stata già qualificate in una certa maniera dalla dottrina ma a me sembrerebbe di poterlo dire una una sentenza annunciata ecco più che
Quello che è avvenuto in altri casi e con riferimento a specifici lite temi così delicati
Io richiamo un un precedente che si li annoda un po'al discorso fatto dal presidente mini anche dal presidente
Mammone nelle nel due mila diciassette
C'è stata una pronuncia della Corte di Cassazione che è stata stimolata da un ricorso per la procura generale aveva effettuato ai sensi del trecentosessantatré del codice di procedura civile
In materia di riconoscimento del diritto alle origini in quel caso noi avevamo trovato avevamo avuto due sentenze della Corte costituzionale una Dio altri dieci anni fa che aveva riconosciuta la legittimità costituzionale della norma in materia di parto anonima che quindi non consentiva
Alla figlio nascituro di conoscere e quindi di interpellare la madre
E poi una seconda lei una seconda sentenza della Corte Costituzionale del due mila e tredici che aveva dichiarato illegittima quella norma
Dopo tre anni il legislatore non era intervenuta
La procura generale ha ritenuto di effettuare di rivolgere un presentare un ricorso proprio ritenendo che quella sentenza non dovesse ritenersi colti pararsi ad una cosiddetta sentenza monito
Perché in realtà riconosceva Gian l'esistenza nel nostro ordinamento di della possibilità che il nato da parto anonimo potesse interpellare la la madre pur mantenendo la sua riservatezza con una sentenza che appunto la Corte costituzionale aveva già affermati a porre rimettendo al legislatore la le modalità attraverso le quali Walter esperire ed esercitare questo diritto
La Corte costituzionale ha seguito questa impostazione e appunto ritenuto che quel tipo di sentenze non rientrasse
Tra le sentenze di inammissibilità per mancanza di rime obbligate ossia una s'intende di inammissibilità accompagnata da un'esortazione da un monitor con la decisione mille novecento
Quarantasei del due mila diciassette ha dato occorso alla possibilità in presenza di una pronuncia di incostituzionalità di poter rimettere alle chiese alla giudice
La interpretazione e e la possibilità di applicare con una normativa in questo caso appunto la Corte Costituzionale con questa ordinanza ecco perché credo che possa parlarsi di ordinanza o sentenza annunciata anticipa un po'il quello che potrebbe essere la decisione laddove il legislatore rimanesse inerte di fronte come diceva un tema così di estremo interesse
Posso acconsentire anche di disciplinare una normativa che riguarda un diritto fondamentale qual è quello alla vita e però non riportò al top quelli alcuni passaggi dell'ordinanza Celly riterrà vite comunque l'ha diritto alla vita fisica o comunque un diritto hanno una certa qualità di vite
Secondo appunto
Che secondo me è un veramente utile segnalo diciamo ecco una rilettura di un straordinario articolo pubblicato sul Sole ventiquattro Ore oltre dieci anni fa il ventuno gennaio del due mila sette
Da parte del cardinal Martini cardinal Martini
Già oggetto di cure affermava con riferimento subito dopo il caso Welby
Alla circostanza che situazioni simili saranno sempre più frequenti e avvertiva la Chiesa stessa dovrebbe darvi più attenta considerazione anche pastorale
La crescente capacità terapeutica della medicina consente di protrarre la vite pure
In condizioni un tempo impensabili
Le nuove tecnologie che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona
E concludeva dal punto di vista giuridico rimane aperta l'esigenza di elaborare una normativa da una parte che consente di riconoscere la possibilità del rifiuto informato delle cure in quanto ritenute sproporzionate dal paziente dall'altra protegga il medico da eventuali accuse come omicidio del consenziente o aiuto al suicidio
Senza che questo implichi in alcun modo la legalizzazione dell'eutanasia
Un'impresa difficile affermava ma non impossibile
Ecco noi oggi anziché pensare al medico abbiamo avuto il caso di chi non esercitando neanche la professione sanitaria ha voluto accompagnare con Cappato il il colui che aveva deciso di porre fine alla propria esistenza attraverso un ricovero in clinica svizzera
Ecco sono erano passati dodici anni e dalla quando il cardinal Martini coglieva queste richiamava poi lo potete leggere quella che era la legislazione francese dal due mila cinque
Credo che ancora una volta ecco l'Italia debba senza fare guerre di religione chiamiamole così tra le parti politiche affrontare quello che è la realtà si impone al di là della interpretazione al della volontà del legislatore
Vi ringrazio mi spiace non approfondire questo con voi questo confronto a questo dibattito non sarà penso che gli atti e materiali di studio mi consentiranno di supplire grazie
Lo concludiamo veramente questa prima fase
Di San cioè i saluti introduttivi qualità di presidente della sesta commissione io desidero ringraziare i componenti della Commissione
In particolare il consigliere Paolo Criscuoli al quale dobbiamo l'ideazione e l'organizzazione di questa giornata di riflessione
Su temi che ci coinvolgono profondamente primo luogo come uomini e poi come operatori del diritto
Abbiamo pensato di avviare la riflessione a partire dalla ordinanza più volte citata negli interventi precedenti della Corte Costituzionale duecentosette del budget due mila diciotto
Con questa formula inedita della incostituzionalità differite
Eravamo abituati alle sentenze monito nelle quali il giudizio di contrarietà costituzione di una disposizione portava una pronuncia di inammissibilità accompagnata da un richiamo legislature provvedere adottando
Una delle possibili soluzioni tra le quali la Corte riteneva di non poter scegliere e poi le sentenze additive sovente adottate dopo che i moniti precedenti non avevano sortito risultati con le quali la Corte re dettava la regola che adeguava la norma la Costituzione con la formula incostituzionale la parte in cui non prevede che
Entrambe le soluzioni presentavano dei limiti la prima determinava la sopravvivenza di una norma ritenuta in contrasto con la Costituzione e soprattutto per il giudice a quo le imponeva l'applicazione al caso concreto
La seconda esponeva inevitabilmente la corte all'accusa di invadenza del terreno riservato alla discrezionalità del legislatore
Con questa formula conosciute in altri ordinamenti finora non applicata mai in Italia almeno per quello che io sappia
Si sceglie una via intermedia la norma invalida non viene caducata ma il giudizio a quo resta sospeso
Perché un rinvio della decisione da parte della corte
è pur vero che la norma sospettati applicabile in altri casi mi quali i giudici hanno come unico rimedio quelli sollevare a loro volta la questione davanti alla corte e certo la Corte sarà meno esposta a critiche quando dico quando e non si perché credo che ormai è inevitabile che arrivi la pronuncia della Corte settembre dovrà prendere atto della perdurante inerzia del legislatore
E adottare una sentenza che a leggere l'ordinanza del due mila diciotto sarai inevitabilmente una sentenza additiva i cui contenuti sono in qualche modo preannunciati dall'ordinanza
Il nostro auspicio e che in materie come questa che involgono un complesso di valori e principi a volte anche in contraddizione tra di loro
Il legislatore abbia la capacità di offrire una risposta alta attraverso scelte che non siano la imposizione di un punto di vista di maggioranza ribaltabile in caso di cambio di maggioranza
Ma che cerchi di operare una sintesi tra visioni diverse capace di tradurre in legge principi e valori condivisi dalla comunità
In modo da non lasciare solo il giudice in quell'operazione di ricognizione e di Mark bilanciamento di valori in gioco che dovrà comunque fare
Dobbiamo essere consapevoli infatti che anche il legislatore più avveduto e lungimirante e non mi pare sia questo il tempo non può togliere del tutto le castagne dal fuoco al giudice che dovrà comunque operare delle scelte di valore
Pensiamo solo per fare un esempio al concetto di sofferenza non sostenibile
Contenuto in alcuni di leggi disegni di legge in materia e in parte evocato dall'ordinanza della Corte
Alla inevitabile relatività di tale concetto io quante implicazioni di ordine etico teologico morale a una decisione dell'OSCE i giudici italiani non possono e non vogliono sottrarsi a questo difficile compito di ricognizione dei valori e di principi condivisi e di individuazione della regola da applicare al caso concreto
Però perché questo difficile compito sia accettabile per la comunità è necessario che sia esso sia assunto dei magistrati in maniera il più possibile informata cioè in base alle più ampie conoscenze anche in altri campi
La scienza medica la filosofia e l'etica e questa è l'impostazione che abbiamo voluto dare al dibattito di questa mattina e nella piena consapevolezza e scelte neutre non esisto
E che la inferenza delle scelte di tipo valoriale è sempre inevitabile nella decisione del giudice quanto più si è consapevoli di questo tanto più la decisione sarà meno additarvi degli soggettivismo e di arbitrio ed è questo lo scopo e il senso di un'iniziativa come questa grazie volo
Della tavola rotonda accomodarsi sul tavolo
E con soli undici minuti di ritardo possiamo iniziare
Allora possiamo iniziare i nostri lavori
Il mio ruolo è quello di moderatore era tale ruolo cercherò di attenermi sono state già fatte considerazioni introduttive
Di grande interesse e quindi lo spazio e quello degli autorevoli relatori che oggi hanno voluto onorarci della loro presenza
Avviso i relatori che la la tempistica della della mattinata mi induce a pensare che gli interventi dovrebbero diciamo non superare i trenta minuti e preferibilmente attorno ai venti
Da chiudere chiudere
Davvero difficile trattenermi dal dire qualcosa quindi preferisco immediatamente cominciare con la professoressa Marta
Pavia vicepreside
Costituzionale cui cedo la par
Grazie presidente cercherò di attenermi alle indicazioni dei temi
Mio compito qui evidentemente non è commentare ciò che è stato pronunciata dalla Corte costituzionale con la citata ordinanza ma ripercorrerla magari con qualche osservazione di contesto che possa fare emergere tutti i contenuti di forma e di sostanza che possano aiutare facilitare la discussione
Chiedo al Nord
E di segnalare vanno i miei venti minuti in modo tale che non tolga la possibilità invece di esprimersi a coloro che hanno per tale di Parona rispetto a me in questo momento e che quindi è utile ascoltare
Ieri e ringrazia sentiti si malamente di questo invito innanzitutto al presidente Ermini presidente Cascini colleghi e gli amici della sesta Commissione del CSM di tutti gli altri che mi hanno voluta indicare qui
è vero la decisione duecentosette del due mila diciotto è una ordinanza inedita e che merita attenzione sotto entrambi i profili quello della Scelta procedurale
E quella dei suoi contenuti ma innanzitutto vorrei segnalare un aspetto che forse può apparire banale Lorraine ma che è bene sempre
Che la Corte costituzionale a differenza di altri giudici non è quella che
Gergo si definisce uno human rights saggio di cash al giudicherete ora a tutto tondo non ha una competenza indefinita e totale su tutte le questioni di tutela dei diritti individuali la sua competenza è strettamente legata all'essere giudice delle leggi
E questo rende ragione del fatto che per esempio su tematiche come queste e come altre la Corte Costituzionale spesso interviene dopo qui interviene tanto tempo dopo la corte di stazione caso Welby il caso Englaro che sono già stati citati
Interviene dopo perché molto spesso ma anche in altri ambiti di questo di questo tipo è se noi pensiamo tutte le tematiche che a mente sensibili che altrove hanno vista in prima fila subito corti supreme corti costituzionali che abbiano per esempio ricorso direi
Toh qui no perché la Corte costituzionale può intervenire intanto in quanto ci sia una legge per giudicare questo è il limite il condizionamento l'ampiezza dei poteri della Corte perché poi quando interviene interviene non sul caso ma interviene sulla legge ma in ogni caso il suo intervento è condizionato da questo ora si potrebbe pensare data questa premessa banale se volete ma che è sempre bene avere nella coda dell'occhio che la Corte costituzionale sia stata chiamata Inter venire ora sulle tematiche di fine vita perché è una legge è stata fatta perché è intervenuta la legge duecentodiciannove del due mila diciassette quindi come accaduto in altri casi per esempio sulla fecondazione assistita
Una volta intervenuta la legge li la Corte investita di tutti i problemi di incostituzionalità che questa legge pone prima annotazione non è accaduto questo in questo caso l'impugnazione la questione di legittimità costituzionale
Per scelta dell'ordinanza di rimessione non ha colpito e per come sono andate le vicende evidentemente perché Cappato dopo aver accompagnato dj Falbo in Svizzera si è costituito
A Milano in un processo penale dove è stato aperto appunto un giudizio in relazione alla fattispecie di un aiuto al suicidio ora quindi la Corte costituzionale è stata chiamata a pronunciarsi sulla norma del Codice penale non sulla legge sul fine vita e vedremo tra un attimo come invece uno degli aspetti a mio parere rilevanti di questa ordinanza
Dare la possibilità di riportare nella sede propria nei vento che è stato richiesto insomma legislatore cioè muoversi da lasciando da parte del Codice penale e intervenire eventualmente sulle zone mancanti della legge duecentodiciannove del due mila diciassette perché la legislazione qui c'è stata
Non siamo più come nel caso Englaro nel caso Welby dove il giudice ha dovuto fare con quello che c'era a disposizione qui un legislatore intervenuto e degli che probabilmente sarebbe la sede più necessaria più appropriata per completare il disegno nelle parti mancanti
Questo è il primo punto il secondo aspetto è la tecnica già decisori abbiamo detto un'ordinanza un'ordinanza per la verità come potrebbe notare qualcuno che è scritta nelle forme della sentenza occasionalmente la corte lo ha fatto
Ma raramente perché normalmente le ordinanze di inammissibilità sono motivate col vecchio stile no stile francese a quando il più eccetera qui no qui si è scelto di mantenere la folla la il nome genere ordinanza però dando la possibilità di una motivazione ampia
Le ragioni sono evidenti la corte ha voluto
Affrontare il merito in qualche modo della materia comunque gettarlo nelle coordinate e non la modalità dell'delle ordinanze tradizionali avrebbero messo in maggiore difficoltà sia la Corte si sia chi poi avrebbe dovuto interpretare le indicazioni che dalla corte provenivano un'ordinanza che sospende il giudizio
Ma lo rinvia a una data fissa quindi non è rinviato inattesa di un intervento del legislatore che possano a intervenire quando e come lo ritenga più opportuno la corte del ventiquattro settembre deciderà questa è la data che è stata fissata per cui se il legislatore
Come è auspicabile
Dirà la sua sul la Corte ne terrà conto viceversa la corte dovrà concludere i il zio questa decisione sicuramente processualmente inedita ma non è diciamo così
Fuori dai suoi Protti interi processuale la Corte dice nel regolare le le le dinamiche del processo la Corte ha deciso di utilizzare questo strumento ed è qualcosa che risponde profondamente ha delle caratteristiche della nostra corte costituzionale
Dissento re e forse accentuate nei tempi più recenti che sono quelle di una istituzione che per struttura e per scelta
E sempre in relazione agli altri poteri dello Stato
Evito di di come gli eredi di citare delle delle dei libri a cui ho partecipato in cui mettevamo in
In rilievo la relazionalità come carattere distintivo della Corte costituzionale rispetto ad altre corti
Preferisco lasciare ad altri osservatori questa sottolineatura di segnalarlo un interessantissimo intervento di armi in fondo Dandini
Presidente del Max Planck Institut di ai del Verga che ha scritto conosca giovane studioso italiano uno di quei giovani studiosi che purtroppo non trovano spazio nel accademie italiane sono all'estero Davide Paris e che hanno confrontato reperibile su essa SRM gare belle questo articolo di armi in fondo Gandhi mette in confronto le modalità di azione della corte costituzionale tedesca e di quella italiana
Dove emergono Armellin questo dipinto sul quale non mi soffermo se no esaurisco tutto il mio tempo per parlare di loro comunque emerge una modalità diversa
Di esprimere una grande autorevolezza due corti autorevoli nel panorama internazionale e all'interno dei propri ordinamenti ma che agiscono con stili diversi Cappelletti avrebbe dette un Italian style che è molto più relazionale mentre la Corte tedesca agisce più da sola la Corte Costituzionale tende ad essere sempre in relazione non solo col Parlamento ma con la magistratura
Il PIL pro cesso in via incidentale che è la via d'accesso maestra per la corte costituzionale da sempre sin dalla prima Enza ha messo la Corte costituzionale in questo rapporto virtuoso
E molto fecondo con la magistratura ordinaria
Ora qui in questo caso è più un rapporto con il parlamento che viene in rilievo ma è una modalità di azione che la corte tende sempre ad aderire
E perché ha ha preso questa decisione di un'ordinanza così inedita come è stato detto perché essa lo dice la Corte stessa si è voluto evitare che la una disposizione incostituzionale potesse produrre e ti ho continuare a produrre subì sospetta incostituzionalità potesse continuare a produrre effetti potenzialmente illegittimi ma allo stesso tempo ha voluto evitare vuoti di tutela su una materia così decisiva
La richiesta del giudice rimettente di intervenire con una pronuncia Bill attiva del dell'articolo cinquecentottanta sul suicidio assistito solo sulla parte dell'assistenza al suicidio
Dice la corte in apertura avrebbe creato una il vuoto di tutela di valori costituzionali
Così come l'avrebbero creato un un potenziale vulnus la perdurante vicenza della disposizione
Come definire questa questa ordinanza presidente Fuzio ha parlato di una incostituzionalità annunciata
E io mi rimetto alle parole del nostro presidente Giorgio Lattanzi che nella conferenza stampa di quest'anno nella udienza straordinaria fatta qualche mese fa ha parlato esplicitamente di questa decisione
Decidendo definendola come incostituzionalità prospettata
Forse c'è una differenza di grado tra l'annunciate la prospettata ma insomma questo lasceremo alla dottrina individuare etichette definizioni migliori certamente come già è stato notato quest'ordinanza è un'ordinanza anche qui in viale Ugo questa volta con altre altre corti come lo fu la famosa sentenza Englaro nota per Grandi citazioni di di giurisprudenza straniera qui dal punto di vista processuale
La la Corte costituzionale nella conclusione fa riferimento esplicito a delle decisioni una della Corte canadese del due mila quindici un'altra della Corte Suprema del Regno Unito del due mila quattordici dove certo le tecniche processuali non erano esattamente identiche le steste stesse ma lo spirito era identico quello di per mettere anzitutto al Parlamento di intervenire sui temi della fine vita di fronte a un caso che era stato portato davanti a queste corti supreme
è interessante notare che entrambe le corti sono due corti audaci non sono due corti timide ma la corte canadese a strumenti di questo tipo col di sospendere gli effetti delle proprie decisioni per lasciare Inter è una regolamentazione addirittura ci sono delle clausole nella Carta canadese che sarebbero interessanti da approfondire dove la corte può anche annunciare de dichiarare un incostituzionalità ma lasciarla in vigore per evitare degli effetti più o dirompenti sull'ordinamento della corte suprema del Regno Unito
Si capisce bene in virtù di una tradizione di supremazia del Parlamento di sovranità ad
Di quel di quell'ordinamento
Perché la corte italiana sceso ha scelto una strada di questo genere il caso aveva delle peculiarità che richiedevano
In prestito mi diciamo così rendevano urgente un ripensamento di una tradizione diversa nella giurisprudenza della Corte che è stata richiamata anche stamattina
Una giurisprudenza che di fronte alla necessità di intervenire ma anche di intervenire di fronte a una pluralità di scelte alla necessità di costruire un tessuto normativo ha visto il tradizionalmente in passato
La Corte agire con decisioni d'inammissibilità accompagnati dai moniti al legislatore una per tutti per restare su terreni affini e quella della regolamentazione delle unioni civili delle coppie omosessuali pronunciato inammissibilità nel due mila dieci ha visto poi il Parlamento intervenire solo nel due mila sedici ora di fronte alle lentezze allinea si è al per rimanere inascoltati di tante le decisioni della corte di inammissibilità accompagnati anche da moniti severi lo dirò alla fine in questo caso in particolare dove l'inammissibilità avrebbe voluto dire che l'approdo la la disposizione del Codice Penale rimaneva in vigore veniva applicata nel caso concreto e di fronte soprattutto un elemento di contesto in cui il monito del racconto considerato con poca l'urgenza e serietà la corte ha deciso di cambiare registro su questo tema ma lo ventuno dirò alla fine se riesco anche in qualche altro ambito non è un unicum da questo fu tu di vista anche se quest'ordinanza è un unicum nel suo genere
Quanto al contenuto
A mio parere è bene evidenziare che questa pronuncia a due aspetti ci sono proprio due anime dentro la decisione
Sulla disposizione del Codice Penale cinquecentottanta il divieto sanzionato penalmente del suicidio assistito
La corte ha parole chiare nel dire che questa non è una disposizione superata né in utile né integralmente e costituzionalmente illegittima perché ci sono situazioni a tutt'anche se questa disposizione è stata scritta probabilmente in un'epoca in un momento in cui si voleva onorare con la sanzione penale nell'idea dell'indisponibilità della vita comunque altri tipi di interesse pubblico quello che la Corte afferma ed è importante tenerlo a mente su questa parte della pronuncia ex
è è una disposizione che ha anche nel contesto attuale un suo significato che è quello di proteggere la persona che in momenti di vulnerabilità che possono essere legati a una malattia un momento di crisi finanziaria un momento di ogni grande dolore un momento
Passeggero ma difficile della vita possa porre in essere o essere indotto aiutato a porre in essere un gesto irreversibile questo non è un bene che fa parte il di un'epoca trascorsa è un problema enorme basti pensare a ciò a cui sono esposti i nostri ragazzi adolescenti molto spesso indotti da anche dalle nuove tecnologie a diciamo così con spingersi sconsiderati dai quali poi non si torna indietro
Questo sull'articolo cinquecentottanta ma la corte non si ferma qui
Ciò è stato interessante sentire a rileggere le parole del cardinal Martini dal presidente Fuzio poco fa perché esattamente questo è lo spirito in cui si è mossa la Corte costituzionale che dice
Se questa disposizione ha tuttora una sua ragion d'essere
Tuttavia ci sono situazioni nuove
Ci sono situazioni nuove che sono esattamente quelle situazioni in cui la persona si può venire a trovare quando
La medicina gli sviluppi della scienza e della tecnologia riescono a restituire o a strappare alla morte una persona come questi quella dei dj Falbo
Che in altri tempi probabilmente non sarebbe stata salvata
Ma che non non riesce a fare integralmente o comunque lo lascia in vita in condizioni di gravissima soffre
Il caso ovviamente davanti agli occhi della corte aveva un suo peso la persona era tetra plegica cieca
Occasionalmente
Sostenuta dal respiratore
Modo determinato aiutato per la nutrizione e soprattutto affetto da gravi dolori
Queste sono situazioni nuove sono situazioni inedite che richiedono evidentemente una regolamentazione di tipo diverso
E questo è quello che la Corte e chiede al legislatore di prendere in considerazione
Alla luce di quali principi però
Qui probabilmente vale la pena sottolineare ciò che già è stato detto dal presidente Ermini nelle sue parole introduttive
Lui l'ha definito un approccio in in una logica tipicamente personalistica ed è vero perché ci sono effettivamente delle affermazioni di principio che dovrebbero essere tenuti tenute presenti da chi poi deve dare seguito quest'ordinanza
Contengono affermazioni importanti anche perché la giurisprudenza la legislazione anche degli altri paesi questi dieci dodici anni che ci separano dalle prime decisioni sul tema
E maturata c'è stato questo lavoro di perfezionamento è un cammino anche la giurisprudenza non è semplicemente un sì o un no c'è un contributo di di di sviluppo di pensiero per cui innanzitutto la Corte afferma nel paragrafo quattro che dal diritto alla vita non si può derivare un diritto di rinunciare a vivere questa è un'affermazione che già è stata sottolineata
è importante perché la corte esce da questa logica che in altri ambiti in altri ordinamenti è stata ventilata
Del rivendicare un diritto a morire il secondo
Dice la Corte nell'inizio del paragrafo sei che neppure esiste un diritto a morire come derivato dal diritto alla autodeterminazione individuale
La la corte costituzionale in un paragrafo successivo di nuove è stato già sottolineato delle parole introduttive degli altri ma è bene a riprenderlo
Reputa che bisogna uscire da questi ambiti discostandosi anche da altre decisioni altro orientamenti da una concezione astratta della autonomia individuale
Certo che il tema dell'autodeterminazione e cioè dell'autonomia c'è la legislazione italiana e tanta giurisprudenza hanno riconosciuto la stessa Corte costituzionale il consenso informato
Ma quello su cui la Corte costituzionale vuole attirare l'attenzione anche qui è già stato detto è sulla situazione della persona in concreto nelle sue condizioni che talora non sono soltanto di libera determinazione individuale ma fisso per sa di dolore malattia che richiedono un intervento di tipo diverso terzo punto su cui la Corte è abbastanza chiara nelle sue affermazioni
è di dire che dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Non deriva alcun vincolo a riconoscere una determinata modalità una determinato tipo di legislazione tanto meno un diritto a morire perché la forte di Strasburgo su queste tematiche dal famoso caso Pretin poiché sono tutti ampiamente citati
Riconosce
Un a margine di apprezzamento che se vogliamo in questi ambiti è ancora cresciuto negli ambienti negli anni più recenti tanto che una studiosa bravissima americana
Claire Ryan definisce moral margin cioè negli ambiti dove c'è una questione eticamente sensibile la corte europea lascia spazio
Alle agli ordinamenti nazionali di regolarsi l'ultimo il caso sulla maternità surrogata in cui c'è stato questa proficua interazione con la Francia
Allora quali sono queste situazioni inimmaginabili che richiedono però una regolamentazione diversa appunto il cinquecentottanta può rimanere lì devo poi
Cinque minuti allora vado veloce
Cinquecentottanta può rimanere lì per tutti i casi che abbiamo detto ci sono dei casi nuovi che la Corte costituzionale
Identificato circoscrivendo così l'esigenza dell'intervento legislativo nel paragrafo otto dice
Situazioni inimmaginabili lei all'epoca in cui la norma incriminatrice fu introdotta ma portate sotto la sua sfera applicativa dagli sviluppi della scienza medica e della tecnologia
Spesso capaci di strappare alla morte pazienti in condizioni estremamente compromesse ma non di restituire loro una sufficienza di funzioni vitali
Il riferimento in particolare alle ipotesi in cui soggetta devono agevolato agevolato si identifichi in una persona a affetta da una patologia irreversibile di fonte di sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili
Ci tenuta in vita in mezzo a trattamenti di sostegno vitale
E capace di prendere decisioni libere e consente di
Queste sono le situazioni su cui la Corte avverte una mancanza di regolamentazione
Prosegue il ragionamento della corte osservando che in casi simili la legge sul fine vita la legge del due mila diciassette già consentirebbe al malato
Di chiedere l'interruzione adesso trattamenti di sostegno vitale in atto di contestuale sottoposizione a una sedazione profonda
Caso Welby oggi ha avuto una risposta alle
Nella nella legge
Duecentodiciannove del due mila diciassette ciò che manca dice la Corte costituzionale lo vediamo trovò secondo è invece la possibilità di persone in queste condizioni anziché di chiedere la sospensione dei trattamenti con contestuale sedazione palliativa anche profonda invece la somministrazione di un trattamento che ponga fine alla loro vita vorrei attirare l'attenzione sull'insistenza che la forte forme sulla l'approccio che la legge duecentodiciannove a che appunto non risponde alla semplicemente all'autodeterminazione ma mette al centro la relazione di cura l'alleanza terapeutica dove l'autonomia
Personale del paziente che non è assolutamente negata ma decisiva la la decisione
E dalla persona che capace di intendere e di volere decisiva però viene assunta in un contesto di rapporti dove c'è anche l'autonomia professionale la responsabilità del medico
I familiari poi conviventi o le altre persone di fiducia è un contesto di nuovo in cui il singolo è in relazione conformemente all'articolo due come singolo e nelle reali nelle formazioni sociali
Da questo punto di vista quando noi agiamo questo terreno così difficile è stato detto prima il presidente mammone difficile immaginare che la legge possa fare tutto non basta legislatore
Io aggiungerei non bastano le Corti costituzionali non bastano neanche i giudici occorre anche tenere presente il medico perché è il medico che è lì nel momento e che può aiutare e sostenere le decisioni caso per caso quella sofferenza indicibile o quelle condizioni estreme sono innanzitutto da parte di chi in prima persona posto davanti alla scelta da assumere ora questo è l'aspetto internet motivo per cui la Corte costituzionale ha richiamato così ampiamente una legislazione che c'è non soltanto perché c'è ma per a come tutto una modalità di accostarsi a queste problematiche del fine vita che sono più articolate rispetto agli strumenti che noi avremmo
Non è che erano solo la norma penale un'autonomia individuale
Qui la corte ravvisa un problema un vuoto di tutela nella legislazione di gente
Perché dice appunto la persona che per vari motivi non si sente semplicemente di lasciarsi togliere i sostegni vitali con la palliazione la sedazione profonda
Si trova per questo tipo di legislazione dice a un certo punto la Corte è costretta a scegliere un'unica modalità di congedo dalla vita e qui il le carte diciamo
Che che ci stava il ramo davanti segnalavano la preoccupazione grave di dj Falbo non soltanto di per durare di alcuni giorni della della situazione di sedazione profonda che avrebbe portato forse chissà sofferenze a lui certamente uno straccio nei confronti delle persone che gli stavano vicino qui la corte interviene chiede al legislatore link
E non lo fa autonomamente
Perché ritiene che siano necessarie
Almeno tre aspetti
Procedure attraverso le quali giungere e regolamentare questo tipo di decisioni e adesso non c'è il tempo ma insomma le ritrovate nella decisione alcuni aspetti più specifici di queste procedure cautele
E c'è un paragrafo in cui si insiste che questo tipo di situazioni non avvengano mai
In alternativa alla proposta di cure palliative ma debbano essere sempre precedute dall'adeguata offerta di una possibilità per il paziente di seguire la strada già vigente nell'ordinamento attraverso la situazione anche profonda
Quindi per questo la la Corte ritiene chi svolge un intervento legislativo
Perché la corte ha fatto tutto questo è ancora la corte un legislatore negativo con meno aveva descritto Hans Kelsen all'inizio agli esordi della giurisprudenza della giustizia costituzionale
Sta facendo altro la Corte sicuramente in in molti casi quasi tutti i casi agisce tradizionalmente come legislatore negativo nel senso che amputa dall'ordinamento porta se volete
Quelle disposizioni a quelle parti di disposizioni a quelle parole nelle disposizioni che le chiavi determinano l'incostituzionalità della legge in molti casi è così
Ma quando questo non può accadere cioè quando la reductio a da legittimità temi una disposizione non può accadere attraverso la sottrazione cosa deve fare la corte
Io segnalo semplicemente che in questi ultimi tempi come dicevo all'inizio sempre meno la corte
Si trincera dietro le inammissibilità perché è la risposta al quesito di costituzionalità può avere una pluralità di discrezione legislative perché se il vulnus esiste
Non si può non rimuovere in qualche modo segnato in materia penale che anche per esempio sulla determinazione della misura della pena che tradizionalmente era un terreno
Offrì Nietzsche per la corte costituzionale ha visto delle incursioni della corte di fronte al perdurante Silenzio delle legislature pur sollecitato da una pluralità di moniti
Segnalo anche e questa è la mia ultima parola che però la Corte non si è così trasformata in un legislatore positivo non abbandonato quelle vesti per assumersi quelle invece di un creatore del diritto perché anche quando interviene conforme che non sono di pura ablazione la corte cerca sempre di prendere appunto di riferimento qualcosa che è già dato nell'ordinamento e che si inserisca in modo coerente e ragionevolmente
Finalizzato allo stesso scopo della scelta del legislatore che già esiste
Su questo mi ferma spero che diciamo così queste parole possano aver contribuito a chiosare e niente di più con una sentenza la decisione della Corte ascolterò per quanto mi è possibile perché la i lavori alla corte proseguono il dibattito negli altre relazioni grazie tante del
Grazie questa chiara analitica e sobria relazione che ci ha chiarito veramente alcuni punti
Non posso prima di dare la parola l'altro relatore volevo fare due piccole osservazioni la prima è la corte
Usando categorie civilistiche questa volta ha messo in mora il legislatore perché le volte precedenti evidentemente legislatore
Non ha poi reagito nei tempi rapidi e oggi la corte ha deciso di essere più ferma su questo punto la domanda che mi faccio è cosa succederebbe
Se o succederà se il legislatore non adempie diciamo così al compito che la corte
Gli ha assegnato se adempie male
Penso che ci sia addirittura un terzo scenario che adempia poi dopo che la corte abbia sia intervenuta ma soprattutto se non adempie perché se è vero come è vero
E la ordinanza di rinvio lo dice chiaramente che occorrono regole certe su questo occorrono pro cedimenti tipizzati
Perché il problema della vulnerabilità del consenso non può essere affidato in questa materia
A decisioni caso per caso allora mi domando davvero se quel ruolo quella professoressa accennava al termine del suo del suo intervento
Quel ruolo che la corte diciamo non può fare o non ha fatto però di fronte a un caso di questo genere come la corte colmerà
L'eventuale inadempimento del legislatore che pace sul punto nonostante il monito
Dovrà cercare ma qui entro diciamo del mio di un un commento così veramente discutibile dovrà cercare la corte di costruire diciamo un sistema che consenta di colmare la possibile gravi incostituzionalità che non può essere affidata al relativismo in questa materia
Davvero ci aspetta diciamo un po'un tempo in cui l'ordinamento anche dei rapporti tra giudice costituzionale legislatore probabilmente assisterà a uno totale una totale ricostruzione dei rapporti e d'altra parte lo diceva il presidente Cascini le siamo abituati ormai io che per cultura per scuole civilistico a cui appartengo
Ad ammettere che i giudici siano portatori di valori che non ci sia più solo l'argomento tecnico il formalismo Circosta dietro le spalle si citava Cappelletti medievali insomma
Sono cose che sono entrate a far parte del non nostra cultura giuridica però certamente in una materia come questa ordinanza della Corte lo dice chiaramente
La certezza del diritto ancora maggior ragione un valore fondamentale la parola adesso al collega Alberto Maria Gambino professore presso l'università europea di Roma Civita che saluto
Grazie vi ringrazio molto di questa opportunità
Questa prima sessione mi è stato detto quando cortesemente sono stato coinvolto si inserirebbe nello scenario che ha come titolo fine vita tra dato biologico è atto umano
Poi nella sessione pomeridiana invece si entra dentro il tema dell'ordinanza
E al al di là del fatto che forse proprio per rispetto con la presidente Cartabia che non entriamo nell'ordinanza
E mi preme allora a questo punto intanto forse segnalare che questo stretto orizzonte del dato biologica dell'atto umano in qualche modo a dire
L'oggettività della scienza e dall'altra parte la libertà l'Adda autodeterminazione
Probabilmente meriterebbe invece pure la Giunta del potere tecnologico del potere della tecnologia e ciò come incidere
Sia sul dato biologico penso alle neuroscienze
Sia anche sull'atto umano perché l'atto umano è fortemente connotato anche quella sfera deterministica
Di quella che appunto è l'evoluzione tecnologica che cose che ieri erano impensabili oggi viceversa su
E allora ritengo brevemente di provare a tracciare l'itinerario per cui si arriva alla legge sul inedita e probabilmente si arriva anche all'ordinanza perché
Condivido che c'è un passaggio nella legge sul fine vita
Che oggettivamente in qualche modo fa indicare alla corte che qualche cosa non è così illogico in quella legge
I casi Canopo diviso anche l'opinione pubblica italiana sono piuttosto chiari veramente di tutti
Il caso Englaro
Abbiamo e anche protagonisti di di di quella stagione
Aveva due caratteristiche io è vero un paziente che non aveva nessuna possibilità di esprimere il suo consenso all'eventuale interruzione di un trattamento sanitario e e dall'altro lato avevamo anche
La idea che i trattamenti sanitari potessero completo comprendere anche l'idratazione e l'alimentazione
Qui c'era un po'il cuore di quella decisione poi carica fino alla Cassazione
Presidente glielo ricordato diciamo andando via è una sezione prima non è una sezione unite tant'è che poi c'è stato la terza sezione che viceversa su un altro caso su tutto il tema invece il consenso informato a direi decise in maniera diversa
E in quella decisione il tema di fondo era
Siamo tutti liberi di poter rifiutare una cura in entrata
Ci viene proposta la libertà intangibile il diritto in questo caso fa un passo indietro o meglio il diritto tutela quella libertà
E quindi in tutti quei casi noi abbiamo atti che forse anche moralmente non ci sembrano coerenti come il rifiuto dell'amputazione di un arto minimo che tuttavia è liberamente rifiuta bile tanto da arrivare alla cancrena che poi magari anche all'esito finale
E su questo è un punto intangibile su cui dire c'è un accordo completo
Più complessa invece la vicenda quando il trattamento già in atto in corso perché lì quel presidio implica che l'interruzione necessariamente coinvolga altri soggetti
E allora qui si apre il tema su chi interrompe quello del trattamento che in qualche modo un trattamento salvavita perché altrimenti latita si interrompere
E qui in quel caso c'era istruttore che era anche padre magico ovviamente come tutore che chiedeva con l'interruzione sulla scorta di cosa sulla scorta di un presunto atto di
Volontari scelta ardita appunto determinazione del paziente stesso
E qui la ricostruzione non c'era il bio testamento e quindi è stata fatta attraverso tutta una serie di ricostruzione storica degli testimonianze ricordi
Dovremmo dire oggi a legge vigente sia un caso del genere si riproponesse probabilmente non avrebbe lo stesso esito
Perché mancherebbe invece
Il biotestamento
E quindi ci troveremmo in una situazione particolarmente complicata perché oggi l'ordine mente offre uno strumento
E quindi sebbene il tema dell'idratazione e alimentazione sia espressamente per previsto che posso essere interrotto
Il tema della ricostruzione della volontà di questa autodeterminazione pro futuro che era stata sarebbe dovuta
Essere espressa anticipatamente non lo avremmo questo atto formale approccio una parentesi
Tra l'altro per questa legge deve essere un po'attuata anche sulle formalità che adesso mi trovo nel concorso notarile abbiamo non certo punto c'era un caso che aveva a che fare con questa vicenda e
Correggendo le prove scritte ci rendiamo conto che c'è una lacuna perché il notaio stesso ha una difficoltà a comprendere come ricevere queste dichiarazioni soprattutto informate eccome informate quindi questo lo segnalo perché altrimenti poi qui se legge rimangono anche un po'appese e giustamente poi sarà la magistratura a colmare necessariamente coinvolto chiusa parentesi e quindi in quella vicenda c'era una situazione potremmo dire ante litteram ma di un biotestamento così presunto che oggi sarebbe dovuto
Essere scritto e dall'altra parte c'era la qualificazione della alimentazione e idratazione somministrata attraverso un sondino nasogastrico come
Atto trattamento sanitario
Pubblico su quella vicenda si sono aperti tanti disegni di legge il più importante che il disegno legge Calabrò portava rifiutare che l'alimentazione e l'idratazione
Potesse essere configurata come trattamento sanitario e quindi essendo viceversa in quel disegno di legge inteso come una sorta di ostili umanitario non può Piva inserirsi all'interno del sistema sanitario
E quindi avrebbe potuto altre conseguenze laddove si fosse arrivati alla approvazione di quel tipo di legge
Caso UE il bel caso Welby paziente invece e piena coscienza
E in una situazione sofferente la dichiarazione il dissenso a quel trattamento
Era evidente a tutti tanto acclarato con una lettera al capo dello Sato e quindi cioè il tema di fondo e il passaggio
Dal rifiuto di una terapia che viene proposta che nel caso specifico fu ricordo mi pare la moglie che nel momento dell'urgenza disse sì interveniamo
E poi dopo l'insopportabilità di questo respiratore che a un certo punto lo porta a dire fermiamoci
Quel fermiamoci coinvolge un terzo e quel terso poteva come Stato essere in qualche modo in Casellato nella vicenda l'articolo cinquecentottanta del Codice Penale rientriamo esattamente
E lì la sentenza un po'particolare molti di voi la ricordano il reato viene configurato però si esclude la punibilità in quanto era al dovere di cui il anestesista
Corrispondere alle diritto del paziente di interrompere la cura costituzionalmente tutelato e quindi c'era
Questa arcata di un diritto attuato attraverso un altro soggetto che aveva il dovere in forza di quel diritto e quindi questo portava a dire astrattamente configurabile il reato ma nel concreto non si può punire perché quella d'impedimento era l'unico strumento che poteva fare espandere pienamente quel diritto all'autodeterminazione previsto dalla Carta costituzionale
Anche su questa seconda vicenda la legge duecentodiciannove mette un punto fermo perché tratta potrei dire in modo equivalente tanto il rifiuto quanto la richiesta interruttivo
è interessante perché significa che da un punto di vista dei diritti del paziente sono posti pragmaticamente nella stessa dimensione anche forse per un'esigenza molto pratica
Perché è stato detto e questo anche dei bioeticisti facciamo attenzione che se non li trattiamo allo stesso modo potrebbe esserci qualcuno
Che chiede immediatamente i non attivare un presidio salva vita
Che invece potrebbe rivelarsi transitorio in senso positivo nel senso che poi invece si riprende e non ne ha più bisogno ma proprio nelle dubbio di nell'incertezza di poter rimanere scusatemi l'espressione attaccata al respiratore
A questo punto potrebbe rifiutare sul nascere se non ci fosse questa libertà di interromperlo successivamente
E quindi qui c'è anche tutto un dibattito nella bioetica molto interessante che ha portato anche a rivede i reni
La vicenda del Carso UE in quel momento fu fortemente divisiva oggi probabilmente lo sarebbe molto meno anche nell'ambito di valori Diversi istanze diverse perché la percezione che liste eravamo davanti a un livello di insopportabilità tale che il trattare quell'atto interruttivo come si fosse altro rispetto a quel rifiuto iniziale
Oggettivamente avrebbe in qualche modo conculcato quel diritto questo è un passaggio interessante perché la legge sostanzialmente dell'isola
Ora c'è il salto di qualità
è il salto di qualità al
Che poche nella legge duecentodiciannove tutto questo già si prevede e si prevede che davanti poi a queste rinunce interruzioni scattino come
Professoressa Cartabia la palliazione le cure palliative e il dinanzi alla Corte dice facciamo attenzione perché in effetti nel momento in cui si apre questa logica del rifiuto e anche dell'interruzione
E presso accompagnamento
E qui torna il tema dell'alimentazione e l'idratazione
E cioè se si trattasse solo di un rifiuto di possibile di trattamenti in qualche modo dove la tecnologia è molto significativa
Allora qui arriveremmo anche le categorie dell'accanimento terapeutico
Che non furono applicate nel caso Welby ma non furono applicate non perché quel vino lo sentisse come accanimento terapeutico ma per evitare che diventasse una sorta di protocollo sanitario
E cioè l'accanimento terapeutico nel momento in cui viene qualificare una certa situazione di terapia come possibile accanimento terapeutico e si riverbera su anche tanti altri pazienti che viceversa non hanno quel livello di non sopportazione o in sofferenza
E ma l'accanimento terapeutico e doveroso
Invece l'interruzione
Facciamo attenzione
E quindi quello era il motivo per cui la giurisprudenza saggiamente non ha qualificato in quel momento storico quella vicenda che oggi diremmo c'era tanto di accanimento terapeutico oggi in una rivisitazione Anco poco di pensiero
Diremmo un po'tutti che la concezione dell'accanimento terapeutico va anche collegata al grado di soggettività del paziente stesso
Non è soltanto da intendersi in senso oggettivo come protocollo sanitario ma anche come percezione del paziente rispetto a quel trattamento è quella terapia
Ecco se invece è proprio l'alimentazione e idratazione e ci rendiamo conto che questa legge del due mila di Ciampi lo aveva del due mila diciassette
Forse non è più tecnicamente una legge sul fine vita
Perché e la concezione di fine vita implica che si sia nell'imminenza o comunque in prossimità
Della morte
Ed è anche il motivo per cui interrompere un presidio tecnologicamente avanzato ci fa dire un po'a tutti e Chiara adesso la Piccolo già potrebbe portare talmente avanti quando un tempo
Finiva lì
Diverso è il tema dell'alimentazione e l'idratazione
Perché in questo caso è un ausilio che consente in qualche modo di alimentare trattare del paziente che si può fare anche manualmente che si poteva fare anche manualmente
E qui c'è il caso del dj fa perché la sua patologia non era terminato
Era una situazione per lui insopportabile
Che portava anche del dolore ci sono dei video molto toccanti restringe il campo racconta
Situazioni personali di impossibilità tra l'altro di provvedere Luino tanti fastidi che anche umiliante d'appunti statura vita del paziente stesso ma che tuttavia il decorso sarebbe dato molto lungo nel senso è un caso che dia stabilità molto grave ma disabilità di per sé non è una situazione di fine vita ci mancherebbe altro e allora in questo passaggio il punto cruciale
E cioè di una situazione che non è fine vita
Ma che lo diventa nel momento in cui si interrompe il presidio vitale dell'alimentazione e idratazione quello in fondo si voleva
E con grande trasparenza i radicali dicevano qui in Italia dovremmo arrivare a una soluzione che contrasta con la dignità e cioè ne possiamo anche immaginare che si rifiuta tutto
E poi piano piano lentamente ci sarebbe a un certo punto ricovero e quindi anche una palliazione
Con un spendersi di quella vita che porterebbe anche forse maggiori sa sofferenza di qui la richiesta di interromperla subito
Questo è un po'il cuore di questo salto di qua e qui la Corte costituzionale in fondo fa nel momento in cui voi avete previsto nella legge duecentodiciannove del due mila diciassette questa possibilità anche di interrompere questi presidi vitali e diventa complicato immaginare che c'è una logica diversa rispetto a chi chiedendo lo legittimamente poi non vuole questa decorso lento
Probabilmente di maggiore sofferenza ma volle immediatamente interrotta questo potrei dire che rispetto alla legge il due mila diciassette il punto che potrà dire alla corte quanto con l'ordinanza sta esperimenti c'è però un passaggio delicatissimo
Che riguarda il ruolo del medico
Perché sulla legge
E articolo uno comma sei
Il medico è tenuta a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario e quindi anche idratazione alimentazione
O di rinunciare al medesimo quindi la categoria giuridica del rifiuto e della rinunzia sono parificate definitivamente in questo articolo primo comma sei
E in conseguenza di ciò il medico esente da responsabilità civile e penale
Anche dall'articolo cinquecentottanta Codice Penale nei limiti in cui
Interrompa ma non ponga in essere un comportamento attivo per provocare la morte è questo il salto di qualità questo invece non sarebbe possibile
Il paziente si aggiunge non può esigere trattamenti sanitari contraria a norme di legge
E questa è una legge quindi a questo punto trattamento sanitario contro le norme di legge deve però comprendere anche quanto è previsto nella legge duecentodiciannove alla deontologia
E questo sarà ritengo sommessamente il punto critico dell'attuazione dell'ordinanza anche in chiave legislativa
Qui c'è un tema importante sulla deontologia del medico
E cioè abbiamo dei punti dei capisaldi potremmo dire della deontologia pluri millenari che vengono dal giuramento di Ippocrate che vietano la somministrazione di un farmaco per interrompere un'esistenza
Che io ritengo che non sia possibile estirpare dalla categoria dei medici la corte parla eventualmente prevedere l'obiezione di coscienza ma non è sufficiente e cioè i costituzionalisti
Molto raffinati ci hanno detto che ci hanno insegnato che mentre le procedure di revisione costituzionale si possono fare quando si va dagli articoli tredici su ci sta un cuore
Della carta costituzionale che non è modificabile neanche col processo di revisione costituzionale perché sarebbe un sovvertimento dei principi ispiratori di quell'ordinamento ordinamento democratico
Io temo
Rispetto all'attuazione dell'ordinanza che lì ci sia un passaggio importante non è un caso che proprio il presidente dell'ordine dei medici ha detto non non ci chiedete di essere noi coloro che in Svizzera
Interrompono quella vita non non siamo non è rivolta a noi
Come categoria non parliamo del singolo
Considerate che questa articolo sei dice che il paziente non può esigere quindi non c'è una pretesa giuridica ma non significa che non ha la libertà di chiederlo e poi si dice dopo che il medico non ha obblighi professionali ma il non avere obblighi professionali non significa che poi ci sia invece qualche medico che asseconda
Quella pretesa considerate anche come itinerario storico che noi usiamo adesso questo articolo uno comma sei proprio entrando nei limiti delle richieste del paziente questo era stato pensato per tutt'altro
E cioè per i vaccini e le sperimentazioni per la cura Di Bella cioè lì il legislatore quando la scritta aveva in mente tutte quelle terapie sperimentali non collo date e non acclarate nei nostri protocolli che
Nella loro incertezza possono essere richieste al meglio ma il medico non ha nessun obbligo
Di adempiere a quella richiesta era questa la
Equilibrio trovato ossessiva rileggere dibattito parlamentare era questo il motivo di quel dopodiché e scritta e quindi viene utilizzata anche invece per verificare quali sono quelle ricchezze del paziente dove il medico legittimamente può dire no
Forse ce lo dirà immagine progresso spagnolo ma nella concezione di ed è il terzo elemento per cui il medico può rifiutarsi della richiesta le buone pratiche clinico-assistenziali
E le buone pratiche prima assistenziali non sono giuridici ficcato in un testo di legge
Qui tra la RAI entriamo nei protocolli internazionali qui c'è tanto di deontologia ma tantissimo ma neanche la deontologia del codice dei medici italiani qui c'è un discorso internazionale allora la bella identificazione di un buona pratica
Clinico assistenziale che io riterrei non può essere una dovuta Nasi con giammai e cioè se c'è quella richiesta non può configurarsi come buona pratica clinica assistenziale a meno che invece in un dibattito a questo punto a livello globale si introduca anche questo elemento
A dire che qualcosa forse si risolve con l'ordinanza e anche col Parlamento se dovessero essere adempiente ma ci sono delle zone Esterne
Ai contenuti legislativi che inevitabilmente torneranno in sede giurisdizionale inevitabilmente torneranno nella sede giurisdizionale perché abbiamo a che fare con una disciplina che per la sua natura non è non in gita
E determinata soltanto da disposizioni di legge
Ma da pratiche
Da liceità o illiceità soprattutto da un punto di vista di protocolli e deontologia e e su questo passaggio ritengo che ci sarà una fatica particolare ogni identificare soprattutto i soggetti che avrebbero il compito di interrompere il trattamento o meglio di interrompere il trattamento e somministrare un farmaco letale perché questo sta chiedendo sostanzialmente la corte
Per essere chiari
Sta chiedendo di non attivare la palliazione
Molto interessante corretti dice la professor Cartabia prima c'è quella proposta
Poi se c'è il rifiuto di quella proposta si potrebbe arrivare tra cui la seconda richiesta e su questo la difficoltà
E intervenire su questa legge e cioè mentre mi sembrerebbe possibile e anche neanche particolarmente difficile intervenire sull'articolo cinquecentottanta del Codice penale
Per come e impostata questa legge
Targata alla relazione medico paziente perché tutto questo discorso sconta di quel dialogo addirittura per la prima volta nella legislazione italiana è stabilito che questa relazione e la necessità di
Proporre e spiegare cos'è
La terapia quindi momento le consenso informato e tempo di cura definizione normativa per la prima volta che significa che il tempo di Cuper
Significa che
E stata giura edificata la relazione medico paziente con quello di più importante che l'informazione del paziente che tutti noi sappiamo che spesso
è un'informazione burocratica non c'è un modo poi uno preso anche dall'emotività firma tutto ovviamente ragazzi mi sta a leggere le clausole invece no è tempo di cura significa che se ci vuole un'ora
Il medico soli uno ore spiega nel dettaglio che cosa succede
Sarà anche una rivoluzione dentro la categoria dei medici immagino perché significa da parte loro una responsabilizzazione ad altissimo livello
E allora diventa complicato che all'interno di quella relazione di cura si inserisca anche una proposta invece interrogativa della vita quando quella relazione di cuore premiata proprio di quella di ontologia che ne sono i cromosomi dell'arte medica
E questo passaggio che perito difficilissimo da disinnescare in questa legge perché Regency regge tutta su questo profilo se si elimina questo passaggio di quella relazione di cura dove le due autonomia quella del paziente del medico curante sono allo stesso livello
Poi il paziente determina alcuni esiti ma l'autonomia del medico anche dire
No non sono d'accordo io su questo in questi limiti contrarietà alla buona pratica clinico assistenziale contrarietà alla deontologia contrarietà alla legge e su questi passaggi occorre davvero in modo anche molto ampio suscitare una riflessione perché il rischio e chiedo
Il tema del dj Fabio e sono temi
Che un po'riconducono una volontà
Fortissima appunto radicale
Ma ne abbiamo le vicende di fragilità umana che abbiamo quotidianamente nelle corsie d'ospedale non c'è questa certezza
Non c'è questa immediatezza nel rifiuto un meno
E per concludere le legislazioni soprattutto di stampo anglosassone e hanno forzato molto la mano su questo principio di autodeterminazione hanno fatto quasi sempre a seguito di una riforma del sistema sanitario
A dire che il tema dell'efficienza e il tema dei costi
Incide anche sulla prospettiva della qualità della vita non direttamente ma indirettamente e cioè nella definizione di qualità della vita che dà anche la giurisprudenza di common law c'è anche spesso il tema dei costi
E il tema dei costi che e interessante ci mancherebbe anche negli qualsiasi bioeticista filiera che ci stanno i costi
Ma i costi
Hanno una diversa incidenza sulle fragilità
E cioè c'è la persona completamente informata che fa la sua battaglia estrema
E ce ne sono decine di migliaia
Che invece in qualche modo sanno e non sanno e soprattutto se dietro c'è un motivo efficienti Istat della struttura
Si può in qualche modo in modo un po'implicito attivare delle forme di abbandono
E quelle forme di abbandono poi in forza di una certa autodeterminazione inevitabilmente hanno poi al paziente
A chiedere invece un'interruzione immediata sta un po'nelle cose allora qui ci sono i passaggi di delicatezza perché alcuni di noi rifiutano radicalmente il tema dell'eutanasia
Non perché non ci sia questa libertà da parte del singolo
Ma perché nel momento in cui la legge la cristallizzata aleggia sempre la funzione esemplare
E sempre traccia degli orizzonti e accanto a persone pienamente consapevoli ce ne sono altre che viceversa dentro un percorso che diventa anche culturale non soltanto legale
Inevitabilmente hanno delle proposte in più che non saranno certo quello del medico perché avrà la palliazione poi però intorno sì sì sì ci sono delle condizioni dove non tutti hanno un familiare vicino non tutti hanno un assistente vicino non tutti hanno una persona che insomma gli vuole bene a quella persona
Allora su questi profili io invito che in questo senso la magistratura una grandissima sensibilità perché a che fare con i fatti di vita e l'ho anche dimostrato indecenti ma questo profilo è un profilo che rimarrà sempre irrisolto nella legislazione
Nel dibattito immagino anche pomeridiano e suggerisco anche di introdurre questi elementi che come vedete avete visto sono più legati ha dato biologico e atto umano che non al dispositivo dell'ordinanza vi ringrazio
Grazie davvero anche al professor Gambino
Che ha introdotto fonti di riflessione critica e complessa davvero stimolanti passiamo subito alla parola lesso al professor Spagnolo per il suo intervento
Devi e vi ringrazio per l'occasione di essere in questo convegno mi rendo conto che la prospettiva medica che pensavo appunto fosse lontana in realtà è stata sottolineata benissimo espressa Cartabia dalla professor Gambino e mi pare che questa sia l'orientamento più corretto cioè quello di Orsi ed è questo che io farò nella prospettiva che proprio stata sottolineata c'è la prospettiva che precede la necessità di ricorrere a una legge la prospettiva di
Entrare in quella relazione che comunque è stata messa a fondamento della legge se mi permettete io utilizzo
Alcuni alcuni spunti allora è stato detto
Stamattina che
Che la la non esiste un diritto a morire
E e e concordo con questo però certamente coesistere un diritto a morire bene
E riprendo questo spunto di riflessione da una ecco la copertina di economista e da quanto detto prima professor Gambino sulle aspetti economici si può anche capire perché gli economisti abbia dedicato con la copertina di un suo numero a questo aspetto
Considerando come si muore dice appunto che la morte e inevitabile ma una cattiva morte non lo è quindi la prospettiva è quella di morire bene
Perché questo quindi questa è la preoccupazione mi pare che sia alla base anche della necessità di regolamentare la necessità di di porre dei degli elementi di considerazione
E una preoccupazione che che quella che porta effettivamente la gente a preoccuparsi no
Il fatto che se essere sottoposto a trattamenti che siano invasivi che che possa morire con sofferenza con dolore
La necessità che possa esprimere e le proprie preferenze dei trattamenti
E allora
Questo in questo entra in gioco appunto anche il diritto e cioè il fatto che ci sono delle situazioni come è stato richiamato nell'ambito della medicina in cui la possibilità di fare tante cose
Punto oggi la tecnologia permette rischia appunto di diventare abusiva ecco questa è il punto di partenza dare un significato alle azioni che i troppi medici fanno nella relazione con i pazienti quindi mi pare molto bello che esiti ci si trovi anche in quest'accordo no in questa visione comune del fatto che la relazione sia il punto di partenza
Per arrivare poi do la conclusione possibile conclusione a mio avviso è che se questa relazione fosse una relazione ottimale probabilmente non ci sarebbe bisogno di una normativa perché perché in tante strutture dove questa relazione esiste magari non nella struttura in toto ma in alcuni reparti alcuni siti degli inquilini
Reparti operativi eccetera e di fatto quello che la legge la duecentodiciannove sembra permettere come novità e qualcosa che e è stato da sempre fatto e che in qualche modo ha portato a ripensare in modo interrogativo alla alla legge stessa
Dunque e la questione della dell'importanza di Cam di comprendere che tra le cose che il medico può fare
Ci sono due aspetti che dobbiamo considerare cioè le cose che possibile fare e e quando la medicina aveva pochi strumenti penso la medicina ippocratica in quell'unico strumento era il medico stesso
Ecco fare tutto il possibile che voleva dire che il medico doveva impegnarsi e come persona al massimo per realizzare tutto il possibile nel momento in cui però la medicina ha mai arrivata a definire mezzi strumenti ecco può capitare e capita che fare la ritenuto fare quello che è possibile in realtà significa fare troppo e quindi e fare quello che non è più di beneficio per il paziente che il principio di benefici tra alla base della per professione medica ma è il un principio di ma l'efficienza no potranno sempre vedere nella prospettiva etica etica deontologica che il fare il bene il produrre il bene del paziente deve essere sempre collegato con il non fare male anzi
Per primo non nuocere no Primo non nuocere ricercatrice per prima cosa prima di fare qualcosa che può sembrare essere bene per il paziente evita di fare un danno oggi quindi il possibile tecnico non coincide più con il doveroso in senso morale e quindi e quindi lo spazio che deve essere identificato il tra le azioni sospendere un trattamento e qualcosa che non deve essere fatto perché doveroso continuarlo oppure questo trattamento può rappresentare un possibile che in diverse situazioni diverse circostanze con diversi soggetti possa tradursi in modo diverso questa la domanda che dobbiamo farci la medicina oggi a due sostanzialmente modalità di intervenire quindi se parliamo di atti umani gli atti medici possiamo sostanzialmente arrivati a questo fare degli interventi che cercano di migliorare o di guarire no il perché ora nella norma un nella terminologia anglosassone
Quando questo non è possibile può e deve alleviare le sofferenze migliora la qualità della vita quindi non può guarire ma può alleviare le sofferenze sicuramente in ogni caso si può prendere cura ora quella tempo di comunicazione e tempo di cura si inserisce proprio in questo cioè curare nel senso di prendersi cura rappresenta quello che ogni medico per fare indipendentemente dalla guarigione indipendentemente dalla migliorare la qualità di vita ecco questo è l'aspetto al quale dobbiamo tenere quindi questi doveri implicano agire esclusivamente dall'interesse del paziente no e quindi il bene che appunto la sua esistenza la sua qualità e astenersi dal dall'agire quando non è possibile intervenire sulla saluto sulla vita del paziente senza che questo rappresenti un prolungamento irragionevole anche la la duecentodiciannove introduce anche un termine mi pare anche positivamente
Buono nel senso che si è sempre per Rizzato il termine accanimento terapeutico quasi in modo anche di di contraddizione perché se un terapia non è accanimento viceversa quindi la dizione che è stata utilizzata di una ostinazione irragionevole mi pare molto più corretta perché significa che quello che si sta facendo sia irragionevole non corrisponda alla buona pratica clinica
Vediamo un attimo al punto che Lucio Gambi lo ha sollevato come inquadrare certa gli interventi e quindi forse un elemento che nella nella normativa dovrebbe essere ben definito allora
Tra gli atti medici rappresentano possono essere le terapie cioè interventi che sono finalizzati a guarire
E oppure a sollevare dal dolore con dei trucchi una forte un relitto e cioè interventi medici farmacologici chirurgici eccetera che hanno un obiettivo che hanno come obiettivo quello di portare a guarigione o di limitare la l'evoluzione della malattia di modificare il decorso dei migliorare la qualità della vita in questo senso le terapie vanno misurate sulla situazione concreta del malato
E quindi non sempre che sussiste l'obbligo morale di attuarle quindi possibile e doveroso nel momento in cui queste terapie cessano di essere realmente terapie e sono invece sproporzionate o sono straordinario
Non rappresentano più un beneficio per il paziente quindi il concetto di terapie va visto fino a che raggiungono l'obiettivo che proprio nobili guarire oppure di ridurre il danno oppure di riabilitare e così via
L'altra l'altro intervento che pure azione medica l'ho detto
Tempo di cura cura da parte del medico significa che si tratta invece di interventi che sono ordinati a soddisfare dei bisogni corporali non solo corporali noi di chi non è in grado più di provvedere a se stesso
In questo senso
La l'assistenza al malato fornire i bisogni di base rappresenta in qualche modo uno il riconoscimento della dignità umana del del paziente indipendentemente dal fatto che possa guarire o meno quindi ci sono degli interventi anche medici anche con prospettive di carattere tecnico che però non hanno l'obiettivo di guarire non hanno l'obiettivo di raggiungere la appunto la guarigione o di modificare il decorso dalla malattia ma non obiettivo direi umano
Di assolvere a degli obblighi no in questo senso dovrebbe sussistere sempre l'obbligo di fare questo tipo di interventi che hanno l'espressione del prendersi cura del paziente
Ma anche in questi evidentemente se comportano la gravosità no se pensiamo alla alimentazione e nutrizione assistita quando c'è un aumento della possibilità di determinare delle infezioni delle trombosi oppure quando il paziente non è in grado più di assimilare quello che gli store un sovraccarico idrico eccetera in queste situazione
Non rappresentano più uno ragiono più quell'obiettivo che che previsto e quindi in qualche modo possono legittimamente essere sospesa quindi linea di principio le terapie sono dovute al paziente quanto indicate proporzionate di beneficio dei machete perché malato perché è una patologia e l'obiettivo dell'attacco la sua patologia le cure invece sono dovute a paziente e in qualunque stallo non è che si trovi
Intanto personali
Ora è l'indicazione nella legge duecentodiciannove che ai fini di quella legge c'è scritto la nutrizione e idratazione sono considerate terapie e a mio avviso qualcosa sul quale riflettere nel senso che si tratta di capire se il concetto di terapia e legato all'obiettivo che intende raggiungere o se il concetto di terapia di cura è legato invece al rispondere a dei bisogni di base
E questo è che il il testo della della legge parla che ai fini della presente legge sono considerati terapie e ovviamente collocandoli nella prospettiva delle terapie rientrano nell'ambito della possibilità di essere sospese in quanto accanimento terapeutico
La medici abbiamo detto classificata in questo modo possono avere dei limiti quando non sono più atti medici evidentemente non parliamo più di medicina e questo rischio si può presentare sia per difetto no cominciare
A trascurare e omettere il dovuto fino ad arrivare allora cicerone definitiva no come eutanasia
Oppure e confine estremo dall'altra parte l'ostinazione a continuare intervenire quindi superare ragionevoli insistere ad oltranza prolungare in modo penoso la la vita del paziente quindi quando ci troviamo di fronte a questi estremi non ci troviamo più di fronte ad un atto medico e quindi legittimamente dobbiamo chiedere che nessuna delle due cose va realizzata e qui entra in gioco il concetto di futilità che forse ci può aiutare a capire che cosa vuol dire decidere di non continuare più trattamento c'è un concetto di futilità in senso clinico nel momento in cui a un certo punto la malattia non suscettibile di alcun trattamento e quindi parliamo di futilità quindi utilità perché il trattamento non funzionano da giugno nessun beneficio non produce nessuna differenza
E traspone semplicemente di poche ore e la morte del paziente quindi la futilità è rinunciare a continuare a fare un trattamento che non raggiunge più il suo obiettivo che non è più efficace che e sproporzionato quindi sono criteri di natura strettamente medica no quindi e direi che quando parliamo di futilità in senso clinico
Probabilmente non abbiamo neppure bisogno
Gli atti di chiedere il consenso del paziente perché in diversi studi si mette in evidenza che anche se il paziente richiedesse di essere rianimato no ci sono degli studi che hanno fatto hanno fatto questi interrogativi al paziente che potevano avere questo rischio di morte
I pazienti hanno chiesto di essere chiamati ma i medici hanno ritenuto che la decisione non è proporzionata quindi non può essere giustificato accettare da parte del paziente richieste che siano contrarie all'aspetto clinico
C'è il concerto di futilità però anche in senso etico e cioè la futilità in cui io considero il utile trattamento nella prospettiva del bene globale del paziente non soltanto in quella del bene biomedico non ci sono
Nel considerare il paziente al devo vedere il suo bene da due prospettive questo spesso non è giusto rivive in sospeso il medico non si rende conto che il bene biomedico che lui propone sulla base di protocolli sulla base della sua esperienza dal punto di vista clinico può non coincidere con il bene del paziente però diceva ebbe un pellegrino in questo senso che quando parliamo di bene biomedico stiamo pensando ad un bene in cui il medico prende decisioni sulla base del fatto che il trattamento può modificare il decorso quindi la domanda che il medico si fa in relazione a questo e se proprio c'è una differenza questore e il dominio dell'esperienza medica
Che però non è il tutto il bene del paziente perché il bene del paziente
Deve considerare anche il beneficio e cioè la domanda del paziente e questo trattamento che s'sulla base del bene e del medico il venti il medico che sta proponendo vale la pena per me
Quindi questo è il il secondo aspetto che deve essere preso in considerazione
Nella mia idea empori pretendo in questi mesi in questi anni di cui si discute di questo vado convincendomi dell'idea che la prospettiva la decisione del medico non può essere basata soltanto sul bene biomedico
E che il medico non rinuncia a esercitare il suo ruolo di medico quando nell'obiettivo che lui si pone come breve via medico include anche il bene che il paziente chiede essere per lui e cioè l'obiettivo è quello di arrivare ad una unanimità per così dire della decisione
Anni non ha stigmatizzare le due situazioni c'è un medico che vuole fare qualcosa un paziente con un'altra cosa in c'è un conflitto ecco perché tutto sommato nella normativa l'unica possibilità di sole questo il giudice no ecco a mio avviso questo spettro di ricorrere in prima istanza andò sembra esserci un conflitto tra il medico e il paziente e il giudice e dirò
Per subito dopo alla conclusione che e ci potrebbero essere delle altre soluzioni non prima di arrivare prima di arrivare a questo quindi l'efficacia e il beneficio e la gravosità
Ora è stato detto che il paziente a diversi spazi per attenuare le sue preferenze quindi perché perché le tecniche che sono possibili non soltanto prolungano la vita del paziente avevano permesso in tante
Situazioni patologiche che prima erano incompatibili purché moda con la vita ma trasformato il modo di vivere quindi in questo ambito e la possibilità di scelta del paziente non soltanto tra le varie tecnologie no ma anche l'alito d'aiutare o rinunciare a questo tipo di interventi che in realtà modificano la sua qualità di vita
C'è un altro punto che in conclusione vorrei sottolineare ed è questo che cosa spinge i medici a ritenere che sospendere un trattamento sia eticamente e deontologicamente non corretto anche moralmente se volete
C'è una articolo interessante di porto no che ha considerato questo aspetto e la domanda che io faccio ai medici confluiti i nomi mi sottolineava Trescore se io di fronte ad un paziente che può lo ha detto possono Gambino che può rifiutare un trattamento nel senso che è arrivata a Tunisi decisa frenata avrei pensato al paziente con la sua e quindi c'è bisogno di una tracheostomia per perché possa continuare a vivere sente in quella circostanza io mi rendo conto che il paziente non vuole che il trattamento non certamente non faccia trattamento sanitario probatorio accetta questa sua volontà di non fare apertamente allora
Successivamente i pazienti accettate per fare canestro e giustamente dice Russo Gambino se avessimo messo o se si mettesse questa clausola sette decide di accettare non puoi chiedere di sospendere e così si evitano tantissime situazioni qui invece il paziente può essere in grado di capire che cosa vuol dire sempre essere attaccata al respiratore con la tracheostomia
E lei in una convegno di palliative
Un infermiere di Torino ci porta questo esempio che secondo me è indicativo di quello che sto dicendo un modulo di consenso informato nell'approccio senta con la Sly l'ospedale di Torino
Recitava in questo modo
A proposito della tra Costa via se accetta di fare la bella statuina Sat non per chiedere la sospensione ecco un modulo di consenso prova di questo tipo
Porta a evidentemente a il nobile il paziente anni non a perdersi per così dire di fronte la possibilità di di vedere che cosa in realtà comporta continuare a vivere sto fino finendo e quindi la necessità per esempio nel a Tricarico gemelle il centro che si occupa dei malati di sala centro di riferimento regionale ha il più alto numero di ha chiesto a mia dei pazienti con la sua ma per quale motivo perché ovviamente non nell'app so che è stato reso diciamo pubblico come Parisi aziendale cioè questa prospettiva delle discutere con il paziente di parlare di far pare che accusa dire per esempio continuare a vivere dai intanto nostri corsi di di di bioetica rimasta video medica per esempio ogni anno io faccio venire un paziente quella salata cada respiratoria che ci viene a raccontare che cosa può fare
Con il respiratore alle tutta la sua struttura che lo aveva assiste e quote ancora dalla presenza dei nipoti va in campagna eccetera quindi a raccontare che cosa vuol dire vivere con la la colla tre costo mi apre una prospettiva che evidentemente non è uguale per altri ecco la necessità del valutare caso per caso in altri situazioni impaziente Verona una famiglia che stavo per lasciare la moglie che non può avrebbe permesso di vedere i figli che preveda solo eccetera
Dovere con un'altra Ghost mia evidentemente può essere qualcosa di quindi e nell'attenzione del caso per caso sarà molto importante allora se non iniziare un trattamento quando non ebbe alcun beneficio è sproporzionato eticamente giusto calato e e e che dovrei considerare diverso il fatto che una volta iniziato con risultati poi sproporzionato perché ammazzato nel dubbio l'ho iniziato in una condizione clinica che era diversa da quella in cui poi il paziente si è venuta a trovare e in questa situazione evidentemente cioè troviamo nella stessa e nella stessa situazione
Niente giorni fa impennare un nostro collega pur sempre meno conosciute del dico professor Miranda
In una discussione che pure un altro giorno mentre tutta questa idea che voglio
Interessante lui natura spiegare ha detto ai suoi studenti dice prestato immaginiamo di avere uno strumento che si chiami proporzione tra cioè uno strumento che non penso accanto al paziente mi indicasse l'intervento sta facendo proporzionata proporzionato no allora perché l'Inter la sottrazione fare rianimarlo sanatoria animo passare del tempo strumento mi indica che invece proporzione provincia che non è relazionata allora se ho utilizzato come strumento a scendere iniziarlo proprio non c'è la proporzione potrei decidere di sospenderlo ora e c'è anche una questione termini no io nelle mie riflessioni o anche nelle consulenze in un policlinico di fronte a casi di questo tipo ed sospendere risospendere inventata
Secondario percorsa ecco facciamo ma anche societario gli anestesisti a impero utilizzeremo e con ciò ostacoli sospendere viste le significa non andando a contare a fare qualcosa che non ha più sindacato dal punto di vista clinico dalle protagonista indurre anche di rimodulare il trattamento ritoccano trattamento Carrillo rimodula o nella situazione
E rimane a quindici anni prima del cardinale Martini voglio mette in evidenza questo articolo perdonate sono dalla Chiesa cattolica che ho portato proprio perché spesso segnala una idea un pochettino non esatta di consolazione principe anche nella l'etica cattolica dice questo l'interruzione di procedure mediche onerose pericolose straordinario sproporzionate dice interrogazione
Rispetto ai risultati attesi può essere legittima in tal caso la rinuncia e la sia la rinuncia all'accanimento terapeutico non si vuole procurare la morte si accetta e non poterlo impedire le decisioni devono essere prese dal paziente
Se la competenza e la capacità o altrimenti da coloro che ne hanno legalmente il perito rispettando sempre la ragionevole allontana gli interessi legittimi del paziente quindi troviamo di fronte ad una assimilazione per costruire dagli rinuncia un tremare un trattamento che non produce più un beneficio
E eccolo e concludo nell'ambito delle linee guida prima sono state indicate non le linee-guida allora linee-guida
Sicuramente rappresentano un elemento importante anche la Regione Puglia richiamate e è sicuramente possono essere una strumenti hanno perché le società scientifiche accreditate possono qualche modo dare delle indicazioni qualche che possono valere certamente le linee guida fanno riferimento a qualcosa che non è una certezza morale ma in realtà tagli dal nuovissimo sul guarda alla certezza andranno al cento per cento
In che modo
Sono regole che ci permettono per così dire etico ma che ci consentano all'atto pratico non abbiamo bisogno della certezza del cento per cento importante cari Bruno sia sempre lì pronta a rivedere la propria decisione il timbro marcia Topolino credo questa decisione
Quando la situazione sta cambiando
Due che vi sia un uso saggio del mini guida e cioè bisogna che lui interrompo un giudizio prudenziale piuttosto che legalistico no oppure dei valori soglia oltre quelli no all'interno della legge difficile definire a che cosa che va visto
Casa insomma dare dei dei livelli di accanimento terapeutico e che nelle decisioni importanti professionisti non vengano lasciati soli e che quindi e l'aiuto che si può dare la convinzione da parte dalla comunità scientifica
Quello per l'articolo cinque la legge duecentodiciannove che per l'appunto lei nella pianificazione conta fissare delle quote no saper pensare a semplice indicazione che il paziente non ha chiuso nella sua stanza lontano dal notaio consegnarlo su indicazione di quello che ha pensato da un bel po'scaricato da internet
Questa sua espressione la possa comunicare all'interno o all'interno di una coscienza etica nella dico gemelli abbiamo spero visto quando ci sono dei casi e critici prima di prendere delle decisioni ci si trova con il medico e i familiari il pezzo di per sé la capacità l'infermiere consulente critica clinica per arrivare in qualche modo a definire un documenta con noi scriviamo anche in cartella comune documento che significa la evoluzione quindi non ci sentiamo di però ci quando scriviamo se si verifica una evento contro un arresto cardiocircolatorio in un paziente che a questa patologia decidere di non rianimare dell'ospedale
Rappresenta un un aspetto proporzionato il nonno e quindi dico questo che precarie ci sia finito sia questa necessita di si un mediazione prima di arrivare al giudice
Ed è questo che nella disegno di legge
Nel che era stato prestato per tre anni fa era stata prevista per esempio il possibile ruolo del Comitato olimpico nella legge duecentodiciannove l'unico passaggio in caso di conflitto ci va il giudice a mio avviso la possibilità di fare di zar uno strumento di mediazione la consulenza e di un comitato etico possono essere strumenti idonei prima di arrivare all'aspetto giuridico grazie
Grazie
Professor Spagnolo
Prima di passare la parola l'ultimo relatore salutiamo l'ora la la professoressa cartaria che deve allontanarsi la ringraziamo ancora per il suo intervento
E allora la parola alla dottoressa lucciole già Presidente della Sezione della Corte di Cassazione a lei la parola
Grazie del cortese invito grazie in particolare al presidente Armeni e al presidente Cascini
No io credo che un approccio corretto al tema di cui oggi Ciampi occupiamo e sigla di prendere le mosse dal principio di autodeterminazione è un po'l'impostazione che ha adottato il professor Gambino anche se il mio punto di vista il mio approccio sarà leggermente diverso
Questo principio e autodeterminazione con specifico riferimento a esattamente sanitari avuto una portata rivoluzionaria
Nel rapporto fra medico e paziente in quanto ha consentito di passare a quella impostazione
Nella quale il medico era l'unico depositario della verità
Era l'unico soggetto in grado di fare delle scelte e quindi di entrare nel corpo del paziente senza come dice efficacemente Zatti senza dover bussare
Si è passati ad una impostazione nella quale assume fondamentale rilievo il consenso libero e consapevole del del soggetto che destinatario di trattamenti
Il pensiero quindi va immediatamente alla Magna Carta è del mille duecentoquindici lì dove c'era la promessa del sovrano di non mettere mai la mano sul corpo della persona
Anche se
Se non in forza di un giudizio legale ovviamente anche se questa impossibilità di mettere mano sul corpo di una persona rane insetti per lei pregiudizievoli
E la Corte costituzionale con la nota sentenza del due mila otto un al numero quattrocentotrentotto ha detto molto chiaramente che il consenso eh
A rilievo centrale nel rapporto terapeutico quale massima proiezione in campo medico del principio di autodeterminazione eccome diritto fondamentale della persona
Quindi siamo nel campo dei diritti fondamentali
Ma e questo principio è stato invocato dalla nostra giurisprudenza ben prima che il legislatore lo recepisse nella legge duecentodiciannove di cui abbiamo ampiamente parlato
E e le ha consentito di dare risposte di giustizia ha domande che non trovavano vespe sprechi cita possibilità di risposta nel testo alternativo e l'ha fatto richiamando gli articoli tredici e trentadue della Costituzione in primo luogo la Convenzione di Oviedo
Sui diritti dell'uomo e sulla biomedicina la Carta di Nizza la legge sul trattamento sulla sistema sanitario obbligatorio del se del mille novecentosettantotto e anche il codice di deontologia medica che prevede espressamente come prerequisito per ogni trattamento medico acquisizione del consenso informato
Quindi questo quadro di riferimento sia a livello costituzionale che a livello sovranazionale
Consentiva ride assumere già all'esistenza del nostro ordinamento del principio del consenso informato in tutte le sue potenzialità espansive quale principio connotativo della relazione di cura e in mancanza del consenso
La condotta del medico che ponga mano sul cotto della NATO può costituire anche reato
Quindi in questa distintisi in questa impostazione è chiara la distinzione tra il diritto di disporre del proprio corpo che comprende il diritto di rifiutare e di interrompere in qualsiasi momento qualsiasi trattamento
Comprese l'idratazione e l'alimentazione forzata come già dicemmo nella sentenza Englaro e come dice espressamente dalla legge duecentodiciannove del due mila diciassette
E quindi di lasciare che la malattia segua il suo corso fino alla fine della vita
Va bene e il diritto di morire dal quale è stata negata l'esistenza è stata negata l'esistenza sia nella sentenza Englaro del due mila sette
Che ha ben precisato che il diritto di rifiutare i trattamenti sanitari si basa sull'esistenza
Non già di un diritto generale ed astratto ad accelerare la morte ma sul diritto ripeto alla integrità del proprio corpo è quindi a non subire comportamenti interventi indesiderati
La pelle una peculiarità della sentenza ignorare che non esistevano manifestazione espresse di consenso dissenso della ragazze ma si è dovuto ricorrere all'unico percorso possibile che era quello di desumere la volontà della ragazza nella situazione data dal suo stile di vita dai suoi modelli di riferimento da suoi valori dal sua etica esistenziale
Anche il tribunale di Cagliari nel famoso decreto sul caso Piludu
A ritenuto dover se accogliere la richiesta di interruzione del trattamento medico di sostegno vitale
Nel caso di libera e consapevole espressione della volontà dell'interessato di sospendere parliamo quindi di sospendere le terapie
Analoga è stata la salito alla posizione espressa dalla Corte di Strasburgo nella nota sentenza
Pretty contro il Regno Unito e materiali Suicidi assistito che ha sostenuto che l'articolo due della convenzione non può essere interpretato come attributi Ivo del diritto limonite
Né con le proprie unanime attraverso mani altrui o con l'intervento della pubblica autorità
è un diritto siffatto non è neppure desumibile dalla legge duecentodiciannove che regolamenta il rapporto tra medico e paziente e tra la manifestazione e la manifestazione di una volontà del malato ha resta espresse eventualmente anche nella redazione dell'età delle DAT e non si occupa affatto della scelta del malato di porre termine alla sua vita
Ed è significativo rilevare che nell'iter che ha portato poi fortunatamente alla fine doveva già di tiratura all'approvazione della legge
Duecentodiciannove si è è stato tempestivamente separato o l'esame di questa legge da quello concernente di iniziativa popolare dall'alcol proposte di legge d'iniziativa popolare sul diritto eutanasia che è stato assegnato al diverse Commissioni Affari sociali e giustizia della Camera
Perché si è voluto tenere ben distinta
I contenuti e la portata e le finalità della legge duecentodiciannove da quella relativa alla fine della vita alla alla scelto di timori alla lontana sia come impropriamente come troppo disinvoltamente sta perché definita questa questione
Ed ora il dibattito sulla eutanasia e solo il suicidio assistito è stato da accentuato preposto alla ribalta in maniera dirompente quasi come un colpo di scena da questa sentenza da questa ordinanza numero duecentosette
Della corte costituzionale
Sui cui contenuti non mi dilungo perché sono stati già ampiamente analizzati dalla professoressa Cartabia
Mi limito soltanto a dire che nel definire le specifiche circostanze che ad avviso della Corte costituzionale rendono o probabilmente incostituzionale l'articolo cinquecentottanta la prospettiva completamente rovesciata rispetto alle problematiche di cui alla legge duecentodiciannove perché qui in relazione ai soggetti che si trovano in queste specifiche circostanze la prospettiva tradizionale della intangibilità del corpo rispetta trattamenti non voluti
E in un certo senso rovesciata perché non si tratta più di libertà del corpo ma di libertà dal corpo da un corpo che è percepito come una prigione dell'anima come un un coppo dolorosamente abitato ottenuto in vita soltanto dalla tecnica
Nel quale non si riconosce più da parte del malato alcuna rappresentazione di se stesso quindi un'impostazione assolutamente rovesciata rispetto alla prospettiva che traccia la linea della legge duecentodiciannove e che muove dal caso specifico dal caso specifico cioè dalla situazione di estrema sofferenza e difficoltà di assistenza del dj papocchi
E l'abbiamo già detto la Corte ha ritenuto che la vera soppressione dall'ordinamento nei limiti sopra indicati del della norma penale avrebbe lasciato priva di diritto ogni disciplina l'attività di aiuto materiale
Ai pazienti anzi ai va in tali condizioni e quindi ha rimesso al Parlamento in termini non come invito ma anche in termini di dovere
La una disciplina che completa che a discipline che riguardasse tutti i molteplici aspetti della
Del momento tra di all'attuazione della scelta della decisione di por fine alla vita con riguardo
Ai soggetti Autori ed il di questa scelta spalla sede la possibilità di operare un'obiezione di coscienza eccetera
Per questa via la Consulta sia data carico quindi anche della fase ricostruttiva spettante al legislatore
Segnalando in molteplici profili dal disciplinare e delineando una sorta di linee guida d'intervento
E
Realizzando quindi una sorta di blindatura dell'accertamento
Pur non dichiarato dell'incostituzionalità della norma
Alle indicazioni della Corte e io credo che sia sotteso il convincimento che il tema dei diritti infelici come sono stati definiti questi diritti da alcuni autori
Il questo tema sfugge agli schemi rigidi della dialettica politica e delle convenienze partitiche ma chiama in gioco valori fondamentali che trascendono ogni schieramento
E ogni logica di appartenenza e devono necessariamente devono essere affrontati da legislatori perché involgono tematiche di tale rilevanza sociale da non potere essere ignorate
Qualche considerazione sull'ordinanza
La Corte costituzionale è stata chiamata basta affrontare un compito gli estrema complessità e delicatezza
Ed è stata chiamata scrutinare una disposizione penale appartenente ad un sistema di valori decisamente superato
Quando la sanzione prevista appunto per cinquecentottanta costituiva una misura di tutela del diritto alla vita
Inteso come diritto bene supremo insegni che lo Stato nella sua funzione sacrale direi deve salvaguardare
A prescindere quindi dalla volontà del suo tutto arte ma il giudice delle leggi superando i confini strettamente penalistici la questione hanno ritenuto che anziché in quel principio di sacralità della vita
Si imponesse il principio personalistico cui la nostra Costituzione si ispira e quindi dove fosse necessario sostituire all'interesse dello Stato il primato della persona
Ed è la sua dignità
Per la sua libertà compresa quella di scegliere in quelle specifiche situazioni che abbiamo prima visionato quando eccome congedarsi dall'avidità
è quindi evidente la maggiore apertura della Corte costituzionale rispetto ai principi dettati dalla legge duecentodiciannove perché la la corte costituzionale ha ha la consapevolezza così leggo attraverso le righe che nessuna autorità
Né può esserci ergersi a giudice della quantità e della qualità delle sofferenze che è una persona deve subire in presenza del quella situazione
E pur richiamando come punto fermo l'articolo trentadue della legge della costituzione di rifiutare il diritto sancito dall'articolo trentadue di rifiutare tutte le cure e quindi anche di lasciarsi morire interrompendo trattamenti vitali l'ordinanza va oltre
Perché si apre alla massima declinazione della dignità umana sino ad evocare il diritto alla piena dignità anche nella morte ecco
In questa visione il diritto di morire con dignità non si configura come un diritto generale ed astratto universalmente e lui invocabile ma trova radice giustificazione nella esistenza di patologie irreversibili fonte di sofferenze fisiche e psicologiche in presenza delle quali il mantenimento in vita
Si è dovuto unicamente al supporto della della tecnica
E quindi ancora una volta è il principio di dignità che viene richiamato più volte nel testo dell'ordinanza così come viene richiamato più volte nel testo della legge duecentodiciannove che costituisce il valore fondamentale di riferimento
E che trova specifica applicazione
Anche nella normativa europea nelle carte dei diritti nella giurisprudenza delle Corti europee
E che anche nella sentenza Englaro era esplicitamente richiamato
Ricordiamo che la dignità non è un diritto come gli altri ma secondo la definizione di Stefano Rodotà è il diritto di diritti e là sopra categoria dalla quale tutti gli altri diritti discendono è un diritto non negoziabile con altri diritti
Nella costruzione kantiana la dignità assicura si configura come un elemento come essenziale allo status di cittadino talquale nessun essere umano può essere deprivato in quanto ogni persona porta in sé la dignità dell'intera umanità
Ricordiamo che l'articolo tre della Costituzione antepone la dignità alla stessa uguaglianza dei cittadini dati la Carta di Nizza nel suo preambolo pone la dignità umana come prima primario valore fondativo dell'Unione
E nel primo articolo nel primo articolo recita che la dignità umana inviolabile e deve essere rispettata
E tutelata
E tuttavia una riflessione una compiuta riflessione sull'ordinanza impone di prendere atto che da essa delle aree deriveranno una serie di inconvenienti di difficoltà come è stato immediatamente sottolineato da alcuni commentatori
Certamente questa pronuncia di incostituzionalità differita o come ha detto Giorgio Lattanzi nel sua conferenza stampa prospettata
A il merito di avere impedito di continuare ad impedire l'applicazione della norma da cinquecentottanta nel caso concreto
E però
Questa norma continua ad esistere nell'ordinamento
E quindi si si prospetta la necessità opportunità per altri giudici che dovessero trovarsi in situazioni in cui fare applicazione di questo articolo cinquecentottanta e promuovere essi stessi
La Paul la la questione di costituzionalità oppure anche di rinviare il processo in attesa della decisione del Parlamento per la corte costituzionale però in astratto potrebbe anche verificarsi e che giudici di merito non condivida hanno l'impostazione data e quindi non non propongano astrattamente ipotizzabile non propongano la questione di costituzionalità
Com voi più possono essere casi in cui non è necessario un provvedimento giudiziale pensiamo a procedimenti amministrativi in cui l'amministrazione debba fare applicazione di questa norma
E poi c'è l'eventualità tutt'altro che remota che l'intervento normativo non si realizzi o si delinea in modo tale da non garantire una tutela adeguata degli interessi in gioco
è certamente auspicabile è stato detto più volte stamattina anche la presidente Fuzio che la precisa individuazione nel testo della pronuncia
Dei conti e degli aspetti da regolare in via normativa e l'altrettanto specifica indicazione della legge duecentodiciannove come sede ideale per inserire la disciplina
La richiesta
Così scrivendo la nel quadro generale della relazione fra medico e paziente costituiscano Serri punti di riferimento per un legislatore che nello spirito di leale collaborazione sollecitato dalla stesso ordinanza ponga mano la necessaria opera informatrice
Va dato atto al riguardo che sono state avviate varie iniziative parlamentari in entrambi i rami del Parlamento
Ma allo stato è difficile fare previsioni ottimistiche perché è da poco cominciato l'esame presso le Commissioni giustizia affari sociali
E della proposta di legge di iniziativa popolare che era stata già presentato nel due mila sei tredici nella precedente legislatura e che l'udienza del ventiquattro settembre si sta avvicinando
Molto rapidamente
E allora sul versante dei rapporti con il legislatore si profila uno scenario aperto a varie possibilità
Potrà accadere che il Parlamento accogliendo l'invito della corte e recependo tutte le sue indicazioni provveda ad una compiuta disciplina della materia e in quindi però in questo caso la Corte dovrebbe rimettere
Gli atti al giudice rimettente perché scrutini la biscottini la legittimità costituzionale dello ius superveniens
Può succedere che nessuna iniziativa legislativa venga adottata a nel termine fissato e che quindi il giudice delle leggi il ventiquattro settembre a meno che forse mi sembra improbabile conceda un'ulteriore proroga
Debba pronunciarsi sulla legittimità costituzionale cinquecentottanta ed è presumibile che anche per un principio di coerenza ne sostenga nel limite indicato alla incostituzionalità
Potrà poi darsi che il legislatore intervenga con una normativa discordante con le indicazioni delle cose della corte o o assolutamente inadeguata incompleta e in questo caso potrà profilarsi un conflitto fra delicato conflitto fra diverse istituzioni
E però vorrei sottolineare input che ancora una volta il giudice delle leggi ha valorizzato la dimensione parlamentare della vita democratica riconoscendo la posizione privilegiato spettante al processo democratico di decisione politica
E restituendo all'autorità del Parlamento il compito declinato ripeto in termini di di dovere di ridefinire l'ambito di liceità della norma in una rigorosa definizione dei rispettivi ruoli prendendo atto questo è stato sottolineato in da alcuni commentatori che una pronuncia di incostituzionalità può non essere sufficiente
A ripristinare compiutamente la legalità costituzionale ma richiede ulteriori interventi i necessari adeguamenti normativi
Paola va anche dato atto che con questa pronuncia la Corte costituzionale
Ha espresso il suo pieno riserva prima il rispetto del principio di Apicella del della riserva di legge in ambito penale ed indeterminatezza della fattispecie incriminatrice
C'erano alternative
Alcune voci di dottrina ritengono che ci potesse essere una valida internet alternativa
Ci si domanda in particolare se non fosse preferibile
Per l'opzione per una sentenza additiva di principio
Sia per la sua portata intrinseca di immediata illeggibile declaratoria di illegittimità della norma denunciata
Quindi con effetto ablativo immediato sia per la sua forza vincolante per il legislatore tenuto in linea di diritto e non sulla base di un invito a darvi seguito a differenza appunto che la situazione in esame
E si osserva al riguardo che la scelta per una soluzione siffatta avrebbe offerto nell'immediato ai giudici la possibilità di rendere risposte di giustizia aderenti alle peculiarità delle singole fattispecie applicando come come si verifica sempre di fronte sentenze additive di principio applicando il principio di diritto enunciato in un quadro di duttilità e di prossimità alle esigenze del caso sottoposto agli stessi giudici si ricorda che questo tipo di sentenze è stato adottato dalla Corte costituzionale sia nel Milan due mila tredici con la sua sentenza due mila duecentosettantotto in materia di diritto a conoscere delle prove le proprie origini che è stato stamattina
Richiamata dal presidente Fuzio in cui la Corte ha dichiarato l'illegittimità della norma
Ma ha lasciato al giudice nelle more di un intervento dell'interlocutore il compito di reperire nel sistema le modalità più o idonee a a a ad accertare l'attualità della consenso della madre
Analogamente con la sentenza sempre della corte numero centosettanta del due mila quattordici è stata dichiarata l'incostituzionalità degli articoli due e quattro dalla legge mille nel del mille novecentottantadue sul cambiamento di sesso
E invitando il legislatore con grande con la massima se luci sollecitudine a perfetti trovare una regolamentazione di queste unioni e che secondo la legge dell'ottantadue hanno SICE dovevano essere sciolte automaticamente prefetto di cambiamento di sesso
E quindi lei i giudici a seguito di questa annunciano poi applicato le hanno trovato la norma di riferimento per disciplinare le singole situazioni
Concludo
In attesa che questa complessa vicenda trovi termine sul piano o legislativo o su quello della giustizia costituzionale possono focolai accesi alcune osservazioni appunto conclusive
La via tracciata dalla Corte Costituzionale esprime chiaramente una linea di continuità con i precedenti orientamenti giurisprudenziali in materia di libera autodeterminazione circa i trattamenti sanitari che evidenzia la tenuta complessiva del sistema nel riconoscimento dei diritti fondamentali in questa materia
Ma al tempo stesso come dicevo prima segna un ulteriore tappa di tale percorso sino ad attribuire tutela costituzionale al diritto di autodeterminarsi presenza ripeto di specifiche situazioni verso un congedo dalla vita compatibile
Con la propria identità
Di di dignità del morire
E quindi si tratta di delineare un uno spazio libero del diritto penale dal diritto penale nel resto petto non solo di piena effettuato la scelta di rimanere in vita a tutti i costi oppure di lasciarsi andare lasciare che la malattia se quel secolo segua il suo corso ma anche di coloro che in presenza di malattie terribilmente invalidanti
Decidono di porre fine alla vita
E alle alle quali non può essere imposto il dovere di vivere
In ogni caso dal mille novecentottantaquattro da quando Loris Fortuna presentò una proposta di legge per la legalizzazione dell'eutanasia sono trascorsi trentacinque anni da quell'epoca si sono verificati cambiamenti profondi nella nella società nel costume e sono maturate nuove sensibilità dei cittadini sulle questioni inerenti alla fine della vita
Di tali cambiamenti io credo che la Corte Costituzionale si sia fatta interprete della mutamento di sensibilità di attenzione in una società della nella quale la stessa Corte costituzionale è inserita e ha saputo conciliare a mio avviso con spirito laico e libero da incrostazioni ideologiche i valori della vita e della salute con il principio di autodeterminazione anche nella scelta finale
La paura la parola ora sta ovviamente al legislatore e l'auspicio entra in Parlamento non ignobili l'importante sollecitazione che sta gli è stata rivolta dalla dalla corte e approvi una legge su un tema che non è più possibile ignorare e che anche l'opinione pubblica ritiene debba essere disciplinato grazie
Grazie
Questa relazione così ricca di spunti
Anche storici di riflessione quant'è difficile bilanciare i principi ecco questa è la è la sfida nella sfida del bilanciamento dei principi immagino che potrebbe esserci anche un altro se un altro
Scenario possibile per esempio può essere che il legislatore inizia il procedimento legislativo arrivi al ventiquattro settembre ecco un qualcosa diciamo con un passaggio parlamentare con una discussione in commissione
Che fare allora
La Corte costituzionale che pure invoca il principio di di leale collaborazione questo ulteriore sotto tema che naturalmente diciamo così su cui riflettiamo il programma di oggi
Prevede anche un dibattito in questo in questo momento guardò il collega amico Paolo Priscoli professor Di Maio prego può certo
Si accomodi
Voglio prove Cosimo
Avrebbero
Si sente colono
Si sente
Ma il mio intervento io sono un civilista il mio intervento ed civilista e vorrei foro solo fare delle distinzioni che le decisioni sono importanti anche nel nostro settore
Cioè qua noi ragioniamo su un'alternativa vita non vita che l'alternativa a voi del codice penale che non è l'unica alternativa che è un'alternativa a mio avviso un pochino falsa solo dal punto di vista del codice penale quei cinquecentottanta e la vita adesso io non voglio essere sospetto di fascismo no codice Rocco però il codice Rocco effettivamente considerava la vita come in fin dei conti legata anche a un interesse collettivo ora lo ricordava anche qui la nostra Presidente Lucioli
E la vita effettivamente è un bene non strettamente individuale è un bene lei diede il punto d'interesse collettivo perché riguarda proprio l'identità della collettività quindi questo spiega la tutela penalistica perché la tutela penalistica e la tutela dei beni collettivi la tutela in via venale spiega perché lo Stato assunto lo ricordava anche l'ordinanza la Corte costituzionale il dovere dello Stato di proteggere la vita
Di proporzionalità non solo contro terzi
Che possono attentare alla vita la persona anche attraverso l'aiuto l'istigazione
Specie di persone vulnerabili specie di persone vulnerabili ma anche addirittura contro lo stesso soggetto contro lo stesso oggetto
Dovere dello Stato di volontario validate contro lo stesso soggetto della vita
E a mio avviso è un discorso tuttora attuale tuttora attuale in sostanza per cui non è questo il settore non è questo il contesto nel quale noi dobbiamo collocare il contrasto tra guardare lo ricordava anche L'Aquila presidente Lucioli e il contesto per esempio della salute e della dignità sono che intercorrono altri valori salute e dignità sappiamo che per esempio la salute è un bene risarcibile no
La lezione della salute è un danno risarcibile è un danno l'istruttivo che ricordiamo la giurisprudenza sul fatto se il in caso di incidente la persona sopravvissuto meno qualche minuto perché la salute che viene risarcita la legge numero duecentodiciannove si colloca appunto sul terreno della salute del trattamento sanitario
Non sull'alternativa Vito non vita l'alternativa a villa non vide a mio avviso non ha risposte l'alternativa a vita non vita
E sul trattamento sanitario
E sul piano del trattamento sanitario e abbiamo la legge duecentodiciannove che quindi arriva a cui le conseguenze
Che appunto conosciamo e anzi a mio avviso il futuro isolatore dovrebbe un po'questo terreno molto abilmente allargare anche la prospettiva io non vedrei per esempio contrario
Che diciamo su questo terreno si possa anche arrivare per esempio
Acconsentire al paziente di avere una fine più immediata anziché la cosiddetta separazione che ha creato Faenza
Perché i libri de qua e de la Sapienza sono stati liberati
La sofferenza sostenibile
è una sofferenza insostenibile non promesse rimpatriata paziente ecco dunque i limiti che anche qua
Che non è tanto l'IMI del diritto alla vita ma limiti appunto alla salute quindi alla sofferenza sostenibile in sostanza quindi non vedo lei contrario un legislatore che abbia da allargare l'incidenza della numero duecentodiciannove consentendo ripeto al paziente anche di suggerirei al sanitario appunto un'interruzione più immediata
Data la prospettiva di andare incontro ad una sofferenza infallibile insopprimibile
Quindi vedere bene noi qui siamo quindi in contesti diversi
La sesta giurisprudenza qui c'è un'ultima sentenza la nostra corte di cassazione come voi sapete ha ritenuto in materia di danno Tanato logico che la bandiera vita liberisti non è risarcibile non è risarcibile
Proprio perché si è detto la vita non è collegato a un interesse trattamento individuale quindi praticamente il soggetto che mi gente non può chiedere alcun risarcimento per ridurre subito anche il fatturato è scomparso l'unico no
Può essere richiesto dai congiunti della persona ma per un danno personale Desi subito ma non il soggetto che muore ecco quindi la perde la vita non è considerata quindi come un bene di fare io mi sono occupato per esempio non commenta la sentenza il cosiddetto nato male informato
Il nato male informato come voi sapete non solo la moglie non solo la madre Occhetto risarcimento
Perché non ha potuto esercitare la Bortone in quanto il medico non l'ha informata quindi non è solo mia madre che può chiedere risarcimento per la masturbazione
Il suo figlio ma anche suonato ma formato
In un primo momento la sentenza aveva negato questo risarcimento processato una seconda sentenza che invece l'ha messo ma su che basi sulla base che praticamente andava tutelata una vita che doveva esser vissuta normalmente
Quindi alla vita vissuta
E la dignità dell'uomo che va risarcita ed ecco per cui anche in atto ma formato può chiedere il risarcimento nei riguardi del medico
Per un difetto per una violazione dell'obbligo di informazione ma sempre ai sensi di una vita non di una non vita il con opportunamente che avrebbe potuto non vivere perché la vita non è tollerabile la non vittoria non c'è alternativa tra vite non vita
Ma perché appunto è stato costretto a vivere
In modo minoritario in modo sacrificato quindi una vita non vissuta intensamente ecco dunque a mio avviso sono delle istituzioni che noi dobbiamo questo grazie grazie professor De Maio
Allora direi possiamo chiudere la sessione di questa mattina i lavori riprenderanno puntualmente alle ore quattordici sotto la presidenza del consigliere Criscuoli
Era
Ricominciamo i lavori per la sessione pomeridiana
La sessione pomeridiana è stata pensata
Diversamente da quel mattino con un approccio più tecnico
Che riguarda per quanto riguarda la prima parte gli aspetti civilistici direttamente derivanti dall'ordinanza la Corte costituzionale e non solo chiaramente anche dalla legge sul fine vita se vogliamo così chiamarla la seconda sessione invece sarà relativa agli aspetti più strettamente penalistici verrà il consigliere ciambelline moderato la
La prima sessione vedere accanto a me il consigliere Roberto Conti conservatore di cassazione professor Gabriele Carapezza Figlia
Prima di dare loro la parola
Di invitarli loro già lo sanno cercare di contenere interventi e l'ambito e venti minuti così come ci siamo detti perché uno degli obiettivi del nostro del nostro convegno anche quello di dare
Un la possibilità di un confronto che sia serrato che si è aperto ma che al contempo consente a tutti noi tornare
Nei nostri uffici
Auspica abilmente con qualche idea qualche riflessione in più rispetto al mattino
E quindi l'invito è questo
Nel concreto posso dirvi nel concreto possibile con abbiamo ideato con la Commissione questo questo momento di confronto abbiamo ritenuto al mattino di dare spazio ad un momento di riflessione più arioso se così volete
Questo perché convinzione del consiglio ecco menzione al consiglio che oggi la magistratura deve interrogarsi con attenzione su questi temi poter fare come deve farlo tutto il Paese
Sono temi che allorquando dobbiamo affrontarli dobbiamo nella consapevolezza che sono temi che riguardano non solo la singola persona che ne coinvolta riguarda un nucleo familiare riguardano relazioni sociali riguardano il medico quindi dobbiamo guardare a trecentosessanta gradi
Siamo consapevoli che la difficoltà
Allorquando trattiamo queste controversie che possono apparire anche numericamente ridotte ma anche se io sono convinto che così non sia
Perché se guardiamo il versante civilistico se guardiamo versante penalistico se guardiamo il versante della responsabilità medica se guardiamo il versante dell'interruzione
Volontaria di gravidanza di tutta la volontaria giurisdizione in senso ampio ivi incluso chiaramente il giudice tutelare il viso sei sostegno io sono convinto che non siano così con numericamente ridotti
Dobbiamo fare tutti la consapevolezza che
Coinvolgono interessi diversi e la magistratura come sempre ha fatto deve farsi carico di quello che è un vuoto legislativo su tanti
Ambiti sono stati indicati anche l'ordinanza la Corte costituzionale
Non lo facciamo con responsabilità
è stato lo stesso Santo Padre incontrando l'Anm potrete sentito un po'tutti il nove febbraio scorso ricordare che a fronte di questi vuoti legislativi vi è un'assunzione di responsabilità della magistratura su temi versanti e ambiti che forse come è stato detto anche lui presente Cartabia dovrebbero essere posti
All'attenzione del legislatore con più chiarezza
E con maggiore organicità e sistemi ex in maniera molto più sistematica perché è chiaro che traspare dall'ordinanza la Corte costituzionale delle stesse parole ricevente Cartabia
Che un orto un intervento della corte costituzionale non tra mai avverte di respiro
E l'ambito
La portata
Capace di mettere a sistema tutti quelli che sono i vuoti legislativi e tutti quelli che sono gli ambiti di intervento che ancora oggi forse sono necessarie
In questi ambito
La nostra idea è stata anche quella
Di
Sottolineare come il Consiglio superiore la magistratura vuole essere
Accanto a tutti i magistrati che quotidianamente svolgono il loro lavoro lo fanno con difficoltà lo fanno con carichi di lavoro che conosciamo tutti è che purtroppo forze non hanno il tempo questo è un aspetto importante
Non hanno il tempo di fermarsi a riflettere con la necessaria attenzione
Su quelli che sono incipit diritti delicatissimo in questo caso è stato detto è stato ed è un uno degli ambiti nuovi se vogliamo della legge duecentodiciannove nel due mila diciassette e il tempo della riflessione il tempo del rapporto medico-paziente se medico-paziente è diventato tempo di cura ecco il tempo della riflessione anche per ciascuno di noi deve essere tempo di giurisdizione il tempo la riflessione consiglio sopra del magistratura deve farsi carico di questo il tempo della riflessione per ciascun fascicolo ecco tempo i giurisdizione l'approfondimento scientifico
L'aggiornamento la capacità di inserirci in un contesto multilivello come quello oggi dobbiamo operare allorquando trattiamo di questi di questi temi dobbiamo essere consapevoli e con superano di statura farà lo sforzo in questo senso
Che è tempo di giurisdizione
Non dobbiamo pensare dalla nostra attività con un'attività dal nero fascicolo il numero perché anche ove fosse uno una a causa richiede uno sforzo particolare richiede tempo e che l'impegno non è il numero quello che compra il nostro lavoro
Io mi fermo perché non ho la pretesa che entra nel merito più di tanto
In ordine temi che trattiamo e do la parola abbiamo detto a Roberto comporterà
Grazie con Criscuoli
Presidente Cascini a chi ha pensato di coinvolgere
Il mio compito oggi dovrebbe essere quello nella prospettiva degli organizzatori di aprire un po'un focus
Sulle tematiche che toccano il ruolo del giudice civile
Rispetto al tema del fine
Vi dico subito che la mia impressione che
Pensare a una riflessione specifica
Da parte del giudice civile
Quasi che questa sia diversa o in parte diversa da quella del giudice penale chiamato ad affrontare su altro versante queste vicende è una missione profondamente errata
La testimonianza migliore
Di questa mia riflessione nasce da quello che abbiamo sentito oggi proprio dalla voce dalla professoressa Carlo cioè un'ordinanza la duecentosette che nasce in un ambito prettamente penalistico nel quale dunque i giudici costituzionali sono stati chiamati a verificare gli F
Di una condotta che aveva agevolato
La a accelerazione al fine The Hunt dal punto di vista penale
E che hanno visto i giudici costituzionali offrire una risposta che ampliato enormemente tema l'indagine
Che non ha dunque guardato soltanto al problema dei riflessi penalistici della condotta ma guardato al tema generale
Della al Tirith
Si è detto prospettato del diritto di ogni persona ad accelerare la fine della vita
Nella ricorrenza determinante per
Di determinati presupposti questo per dire cosa
Che la prospettiva che credo debba animare il giudiziario
è una prospettiva che per un verso è una prospettiva di specificità delle conoscenze di ciascun giudice all'interno del ruolo che lo stesso svolge ma che deve essere anche necessariamente di complementarietà
Rispetto a dimensioni quali quella penalistica quali quella costituzionale quali quella sociale quale quella medico sanitaria che non possono più prescindere dal bagaglio
Ciascun giudice
Avete possedere
E allora oggi tanto è stato detto la mia prospettiva vorrebbe essere quella di
Intanto dare quella che a me sembra fa emergere una linea di continuità
Tra la legge duecento diciannove del due mila diciassette l'ordinanza del della corte costituzionale perché
Sicuramente la decisione della Corte costituzionale è stata alimentata
Dalla legge duecentodiciassette del due mila nove alcuni commentatori hanno infatti parlato addirittura di questa legge come di un tertium comparazioni su usato
Dalla Corte costituzionale per evidenziare l'eventuale incostituzionalità della previsione penalistica in tema di aiuto al suicidio
Ma Montella legge duecentodiciassette del due mila duecentodiciannove di mia diciassette e a sua volta figlia della giurisprudenza
Soprattutto e la corte di cassazione ce ne ha dato oggi ulteriore testimonianza la presidente Luccioli allora in questo contesto di continuità
Che poi trae come ci è stato detto
Fondamento dalla valorizzazione del principio della autodeterminazione vi sono però dei passi avanti non marginali rispetto alla decisione
Della cassazione annullando la vicenda dio luna Englaro e della stessa legge duecentodiciannove perché siamo passati da un la riconoscimento di un diritto ad interrompere le cure
A con il riconoscimento di un diritto sia pur prospettato a ottenere una condotta che possa accelerare il fine nella vita
Allora
Il giudice civile in questo contesto come può essere chiamato a
Svolgeremo oggi cioè domani il suo buono perché sappiamo tutti che la Corte costituzionale si è occupata di una vicenda ha rinviato a settembre alla decisione
E in un incide in uno dei tanti incipit contenuti all'interno dell'ordinanza dice
Negli altri giudizi saranno i giudici a valutare se
Proporre nuovamente una questione di legittimità costituzionale questo viene detto nell'ambito di un giudizio che dicevamo riguarda tetti la rilevanza penale del Conde la condotta di aiuto al suicidio ma guardiamo ora la prospettiva che tenta di focalizzare il diritto della persona che si trova per esempio nelle stesse identiche condizioni dirigenza boh e che domani
Può rivolgersi a un giudice potrebbe rivolgersi a un giudice e chiedergli
Che una persona Luigi Carrara sia autorizzata a condurlo
Dove è possibile accelerare la fine dell'anno
Quindi una situazione che sia sostanzialmente speculare a quella che ha riguardato
Dj fango ma che
Non riguarda la condotta eseguita ma riguarda la condotta che
La il malato
Memore forte dell'ordinanza duecentosette del due mila diciotto
Chiede
Che venga autorizzata dal giudice in nome di che di quel diritto
Prospettato
Dalla Corte costituzionale
Allora che fare rispetto a questa ipotetica domanda
Ci sono ovviamente varie possibilità il giudice potrebbe
Sollevare questione di legittimità costituzionale
E prospettare che Allo stato l'autorizzazione che gli viene chiesta
Determinerebbe
La rilevanza penale della condotta di chi aiuta il soggetto arrecarsi nel luogo dove
è possibile praticare
Quelle
Era più diciamo quelle
Per presi di ecco farmacologici capaci idonei a interrompere la vita
E
Potrebbe d'altra parte non seguire le indicazioni della Corte costituzionale perché formalmente la vicenda essi simile a quella che ha condotto la Corte Costituzionale all'ordinanza due mila diciassette ma non è esattamente uguale
Perché in quella vicenda si esaminava la condotta già eseguita
Già posta in essere da Cappato nei confronti di legge
Potrebbe anche accadere che
Il malato solleciti
Una tutela anticipatoria
Cioè una tutela cautela
Che nelle more
Della decisione da parte della Corte Costituzionale eventualmente investita della questione
Dia spazio via tutela a questo diritto che abbiamo visto abbiamo sentito oggi essere fondato su dei parametri che sono
Particolarmente penetranti abbiamo sentito parlare di dignità
Abbiamo sentito parlare di salute nella prospettiva seguita dalla corte
Rispetto a questa possibilità
Cioè alla richiesta di tutela cautelare
Due opzioni quella semplice ma la le l'opzione negativa se la corte costituzionale ha ritenuto di non decidere al punto di di avere rinviato alla causa
Concedendo un termine di un anno dal legislatore ipotizzando
Una serie di questione che già stamattina abbiamo sentito come potrebbe il giudice della cautela anticipare una caduta una un provvedimento che poi avrebbe i caratteri della irreversibilità nell'ipotesi in cui fosse accolto
E quindi alcuni studiosi
Milio
A breve uscirà un'intervista a tre voci dei professori Repetto dal dall'Oja e danni col su questi temi che io ho avuto l'occasione di
Leggere in anticipo alcuni
Praticamente lì i costituzionalisti almeno questi sono orientati nel senso di non consentire questa tutela anticipatoria
Per altro verso ebbene anche sapere che nel Codice del processo amministrativo esiste un articolo l'articolo cinquantacinque che proprio si occupa specificamente del tema della cautela nelle more del giudizio di costituzionalità sollevato dal giudice amministrativo e che consente anche nell'ipotesi di irreversibilità del provvedimento l'adozione della con tela
Individuando l'obbligo di una cauzione cauzione che però non è prevista in caso di lesione dei diritti
Quindi abbiamo da valutare noi giudici ove dovessimo essere investiti di queste tematiche
Questa possibilità
Sulla quale ci dovremo confrontare
Ma potrebbe anche accadere
Che il malato
Invece di sollecitare l'autorizzazione alla
Alla al congiunto di portarlo dove si
Pratica la ma la morte li dolce
Chieda sulla base dell'ordinanza duecentosette
Un ordine alla struttura sanitaria
Presso la quale
Curare
Di
Accelerare la propria firma
Allora rispetto a questa ipotetica domanda
Dobbiamo interrogarci sul se l'ordinanza duecento sette del due mila diciotto ha riconosciuto un diritto al suicidio assistito
Domanda alla quale
Credo potrebbe essere risposto in senso negativo
Ma è invero altresì che la Corte costituzionale benché sia stata chiamata a affrontare il tema dal punto di vista penalistico poi nell'individuare le ipotetiche linee di un successivo intervento normativo
Ampliato enormemente
L'ambito del
Ipotetico intervento al punto da suggerire un suo innesto all'interno della legge duecentodiciannove del due mila diciassette che
Come ci è stato detto questa mattina attiene al tema più ampio della relazione di cura
E quindi ampere un ventaglio di ipotesi che potrebbero astrattamente far pensare che il legislatore dovrebbe anche occuparsi del suicidio assistito
Tema che
Ed è stato pure detto questa mattina anche dal punto di vista della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo lascia un margine assai ampio ai singoli Stati
In ordine alla possibilità e alla prevedibilità di un tipo di intervento di questo
Ancora cosacco quindi questi sono gli scenari
Cosa potrebbe accadere
Potrebbe accadere che
Queste richieste che partono
Dal malato
Non provengano dal malato ma provengano da una persona che
Istituzionalmente è stata nominata come soggetto destinato a gestire gli interessi di quella persona che non ha la capacità di provvedere da sé ai troppi interessa
Faccio riferimento come boyband intendente alla ipotesi che queste domande siano sollecitate dall'amministratore di sostegno
E in una duplice
Ulteriore sotto ipotesi cioè l'amministratore di sostegno che le sollecita perché l'amministratore pur capace di intendere e di volere ovviamente non è in condizioni di compiere autonomamente a quella condotta e quindi sia vale dell'amministratore di sostegno
Ma
Anche l'ipotesi nella quale l'amministratore di sostegno
Nel caso in cui l'amministrato sia in una condizione che non gli consente di esprimere il proprio consenso solleciti al giudice l'autorizzazione
A accelerare la fine della vita perché l'amministrato aveva rappresentato o formalmente pensiamo alle disposizioni anticipate di trattamento
O anche informalmente perché era suo parente perché ne aveva parlato con i suoi amici colleghi sui canali con i suoi familiari
La volontà che ove mai si fosse trovato in una condizione di reversibilità secondo i parametri che abbiamo visto
Fissati dall'ordinanza del duecentosette del due mila diciotto avrebbe voluto non soffrire al punto da vedere accelerata la propria
Allora ancora una volta un fascio di Problemi
Che fanno tremare i polsi
Problemi che e difficile pensare
Che la sentenza che verrà emanata al sette due mila diciannove
Potrà risolvere
Ed è difficile per carità ce lo auguriamo tutti pensare che l'attuale clima politico possano consentire su un tema divisivo
Quale quello del fine vita al parlamento di adottare una disciplina che
Dia delle indicazioni su queste molteplici ipotesi questi fasci di ipotesi che non sono tanto ipotetiche
Ma che
Possibile che arrivino sulla scrivania del giudice di quale giudice mi non solo quanto tempo
Di quale giudice
Un giudice perché la legge duecentodiciannove del due mila diciassette a enormemente valorizzato nel suo ruolo
Ma mi chiedo e vi chiedo quanti saranno
Che questo ruolo è stato valorizzato
E questa domanda la formula intanto all'interno del nostro mondo giudiziario
E in secondo luogo la pongo virtualmente perché oggi non sono presenti i medici
Qualche giorno fa ho scritto un messaggio un amico medico dicendo di sabato al Consiglio parlare
Nel fine vita mi ha detto sì certo così tanto ci sono i magistrati quando noi riteniamo la mano al presidente
Quindi mi chiedo quanto il mondo sanitario
Ha preso consapevolezza belle dei contenuti di quella relazione di cura di cui oggi abbiamo sentito parlare
Quanto è entrata nelle
Negli ospedali nelle strutture sanitarie la mia personale sensazione che non si può generalizzare
Le ricordo sei mesi fa di essere stato a Brescia
L'occasione di un confronto su questi temi con otto primari di diversi reparti del negli ospedali di Brescia e sono rimasto sono uscito
Mi sono sentito piccolo piccolo soprattutto quando il primario di Anestesia mi ha chiesto scusi ma se io ho un problema a mezzanotte del giudice tutelare lo trovo
Io non ho saputo rispondere
La risposta poteva essere l'ho fatto il giudice tutelare esso qual era la risposta ma
La dimostrazione che su questi temi sicuramente ci sono delle risposte a livello
Nazionale a macchia di leopardo ma viene
A mio avviso una
Tendenza a chiudere
La porta delle questioni che riguardano le relazioni medico-paziente
A chiuderle fuori dal confronto
Dal confronto anche col giudiziario
E questo è un problema del quale bisogna farsi carico
Ma non se ne deve fare carico la società secondo me se ne devono fare carico i giudici anzi i capi degli uffici intervento e questo mi permetto di dirlo perché ho fatto il giudice tutelare per tre anni e so quanto chi esercita questa funzione
E stato considerato un giudica parlo anche ovviamente dei dei giudici minorili
Un giudice di serie B un giudice Cenerentola un giudice che non si occupa delle questioni importanti
E invece
Non si comprende che l'attività richiesta al giudice in su queste tematiche è un'attività che va oltre e la scrittura del provvedimento dal decreto di amministrazione di sostegno ma è un'attività che vada dentro le famiglie dentro gli ospedali che si confronta con gli ospedali
Un giudice che non condanna mai un giudice che cerca di trovare all'interno di questioni quando gli vengono sottoposte
Cerca di fare emergere una soluzione
è contemperi i diversi interessi in gioco oggi stamattina senta Cascini dice diceva
I bilanciamenti che sono spesso richiesti al giudice
E i bilanciamenti sono quotidiani
Soprattutto quando entrano in gioco vanno a ritenersi diritti fondamentali Sempre
A volte il legislatore che fa questi bilanciamenti ma molto spesso sono i casi della vita in casi concreti
La loro
Diversità a richiedere dei bilanciamenti che
Sono volta a volta DiVersi rispetto ai quali anche il tema dell'autodeterminazione
Va preso con le pinze
Perché sappiamo tutti che quando in campo c'è il malato c'è l'autodeterminazione del malato
Ma c'è anche l'autodeterminazione dei parenti
Dei familiari
Della famiglia quando si ha la fortuna di avere la fame
Famiglia che valore fondamentale
Vita privata e familiare
L'articolo otto della Convenzione
E anche questo
Quando entriamo
Come pazienti o come parenti in una struttura sanitaria sappiamo tutto il ruolo fondamentale del familiare già al momento del consenso
Ma quando si spiega ecco finalmente
Quando si spiega
A un malato
Intanto non è stato fortunato
Ho spiegato spesso e sappiamo tutti quanto sia formale burocratico il tema il consenso Locci
Quando il medico spiega al malato ma lo sappiamo tutti quanto sia fondamentale il familiare che sta accanto al malato
Che sostiene il malato che si Fadda canale di collegamento tra una persona che è portatrice di una malattia
Che vive una condizione particolare di vulnerabilità e il sanitario che fa il suo lavoro che svolge la sua professione che deve decidere la terapia allora rispetto a questo fascio di questioni io il mio ruolo non era quello di fornirvi delle risposte ma semmai di
Farvi toccare qua solca nel caso in cui poi non l'avesse già fatto ma sono sicuro che non è così il tema i temi il tema così delicato della che riguarda la persona per concludere io volevo proprio ricordargli una sentenza della Cassazione molto recente
Della terza sezione civile
Presidente Travaglino estensore Stefano cui
Che
Le leggo i passi perché penso che non meritino dei commenti ma soltanto ecco di essere
Ascoltati
Dice la Cassazione a proposito della individuazione del pregiudizio che nasce dalla omessa corretta diagnosi
Che poi ha condotto alla morte imbavagliato
Dice la Cassazione è questa
Lei ceo
Per effetto della non corretta diagnosi
Si verifica una lesione ulteriore e diverso dal rispetto al danno biologico aprire diversa rispetto al danno non patrimoniale
Dice la Cassazione la peculiare condizione della persona che non viene informata della propria malattia ad esito infausto
Per della possibilità di affrontare la prospettiva della fine ormai prossima
Che si compone non solo dell'eventuale scelta di procedere in tempi più celeri possibili all'attivazione di una strategia terapeutica
Ma anche della ricerca di possibili alternative di indole meramente palliativa e persino di vivere le ultime fasi della propria vita nella conoscente consapevole accettazione della sofferenza e del dolore fisico
Senza ricorrere all'ausilio di alcun intervento medico inattesa della fine
Scelte che si annoverano
Con il proprio valore e la propria dignità tra le alternative esistenziali
Ora
Continua la Cassazione il giudice
Si trova di fronte in questa prospettiva a a a verificare la lesione di beni da condotte negligenti sanitarie a dover individuare e selezionare segmenti di vita assai peculiari
Anche quando essi si caratterizzino per la predeterminazione di un percorso che porti a contenere la durata della vita o la mera accettazione della propria condizione e ad entrare nella morte ad occhi aperti
Intervenuta e per dare rilievo e tutta l'estrema cale libertà dell'individuo
Si ferma qui la Cassazione forse con l'ordinanza d'oliva duecentodiciassette
Del due mila diciannove
Prendiamo coscienza che all'interno della
Di trovo alla dignità e alla
Salute
Sì
Profila un ulteriore diritto in una particolare pettine declinazione correlato alle alla capacità del soggetto di
Arrivare alla fine a porre fine alla propria sofferenza quando ricorrono i presupposti dell'ordinanza duecentosette del due mila diciotto
Ecco rispetto a queste
Possibilità penso che tutti noi dobbiamo riflettere pensando che
Saremo verosimilmente caricati di fornire delle risposte e la risposta che il giudice qualunque giudice di merito fornirà a quest'
Due domande sarà una risposta che avrà un impatto mediatico enorme
E che dunque chiamerà in campo la giurisdizione nel suo complesso speriamo che quel giudice fortunato o sfortunato che sia non sia lasciato solo dai suoi colleghi prima di tutto
Ringrazio il consigliere Conti come sempre profonda lucida e attenta alle condizioni di ciascuno di noi
Allora quando deve trattare questi di questi temi
E proprio questa l'idea che nel Consiglio non lasciare nel nessuno di noi solo dal momento che di dover decidere controversi di questo di questo tipo
Provo l'incipit propoli incipit della relazione del consigliere Conti
Mi fa pensare
Perdonatemi se utilizzo questo episodio operante smorzare un po'il il clima o un giovane collega un motto mi chiedeva su una ripartizione tra sezioni competenze da Bellaria e quant'altro
In un fascicolo Carraro sul nostro tavolo io risposi unico Port talmente il diritto non conosceva le tabelle diritto civile diritto penale quando è stato scritto
Questo per dire che effettivamente sono questioni come ha detto anche la presidente trattabilità sono questioni che sono trasversali sono questioni da persona civile arrivano al penale sono questioni che coinvolgono temi ancora laute che probabilmente vengono prima
Per questo il momento in cui dobbiamo confrontarci serenamente su questi temi
Però arriviamo al fascicolo nel fascicolo necessariamente perché questo è l'ordinamento lo dobbiamo trattare incasellare e gestire tanti sono stati gli esempi trattati
Posti dal consigliere Conti sono tutti esempi che riguarderanno giudici tutelari piuttosto che i giudici civili e che sarà sono tutti esempi di fattispecie che verosimilmente dovranno essere trattati con urgenza
Perché Speak delle volte sono temi e vicende che la richiedono sono temi che quindi necessariamente suppongono una meditazione confronto tra di noi
A l'auspicio è che questo possa essere anche un seme che nelle camere di consiglio nelle prossime riunioni di sezione che si devono tenere periodicamente potrà porta i suoi frutti negli uffici questo è proprio lo spiccio che noi oggi cerchiamo di raggiungere con questo con questo confronto
E quindi giusto per arrivare a qualche tema qualche osservazione che rimetto a professori eventualmente può rimetto al dibattito l'incostituzionalità prospettata secondo le parole del presidente
Della corte costituzionale
In Costituzione tapas tata che fa sanare alla luce anche di quanto indicato anche stamattina di una scia una scia che segue interventi legislativi che abbiamo avuto nel corso degli anni che seguente arresti giurisprudenziali che sono utili nel corso degli anni che fa pensare ad una ricaduta che forza ad una lettura veloce può essere univoca è scontata forse non lo ama
E pensiamo anche alla lettura che appunto è stata appena offerta abbiamo tra le righe una enucleazione di un diritto al suicidio assistito
Questo è una delle domande e allora a fronte della
Probabile verosimile inerzia del legislatore trova devo diciamo secondo le vostre valutazioni attuali
Miglior aggettivo a fronte di una verosimile inerzia del legislatore
Quindi dovrà la corte farsi human rights aggiudicare torna così come ha detto la Presidente del la vicepresidente carta bianca riassumono ruolo che probabilmente la stessa corte non vuole assumere
E quindi allorquando noi non avremo perché noi non avremo quelle procedure
Quelle cautele
Quell'offerta di cure palliative
Tutti quegli spetta che sono indicati nell'ordinanza la Corte costituzionale
Per fare sì che questi percorsi
Possono essere percorsi che rispondono
A quelli che sono i principi più generali che abbiamo nella Carta costituzionale noi e nelle carte sovranazionali per quello che oggi il valore della persona riletto alla luce chiaramente dell'ordine della carta costituzionale prima sono nazioni popoli avremo noi tutti gli strumenti probabilmente non li avremo ma li dovremmo trovare li dovremo trovare perché noi dobbiamo tenere conto che quando parliamo di autodeterminazione dobbiamo essere sicuri che l'autodeterminazione sia Berra concreta
Perché quella realtà perché diceva giustamente Roberto Conti
Perché è quella relazione di cura ancora oggi negli ospedali non è stata così meditata probabilmente non è non vi è questa consapevolezza probabilmente lo per questioni di pancette
E di questo legislatore si deve fare carico perché su questi temi io immagino auspico non vi possono essere questioni di Budget
Questo vale per l'amministrazione sanitaria quale per l'amministrazione della giustizia perché questi sono temi che non possono essere trattate con un approccio da bar laudate l'autodeterminazione deve essere vera concreta effettiva pensato a tutto quello che è il echeggia per maternità disciplina che abbiamo avuto nel settore consumer risiko a tutela di quella che individuata con una parte debole
E allora pensiamo che non una parte un soggetto che sicuramente è una debolezza fisica avere una debolezza psichica povera una debolezza relazionale può avere una debolezza difficoltà sociale
Non possa essere attorniato in un momento così delicato una serie di procedure cautele offre che possono arrivare prima di una decisione sito la parola professore
Grazie a un ringraziamento sentito il consigliere Paolo Criscuoli e tutti i componenti della sesta Commissione del CSM per il graditissimo invito l'ordinanza della Corte Costituzionale aprendo a una parziale legalizzazione del suicidio medicalmente assistito segna una forte soluzioni di continuità con la tradizione giuridica occidentale
Dove è largamente consolidata all'esclusione di un diritto a morire e di un correlativo dovere dello Stato o di terzi di aiutare l'individuo a cessare di vivere
L'intestazione proposta dal giudice delle leggi suscita forti perplessità sia per l'inedito superamento di un assoluto divieto penalmente sanzionato di assistere altri nel suicidio in un ambito fortemente connotato dalla discrezionalità legislativa
Sia per l'apparato argomentativo utilizzato che nei confronti di coloro che vengono definiti
Malati irreversibili esposti a gravi sofferenze
Contesta l'esistenza di limiti all'autodeterminazione in funzione di tutela di altri interessi costituzionalmente rilevanti
Innanzitutto la Consulta fa derivare dal principio del consenso informato la parziale illegittimità costituzionale del divieto di aiuto al suicidio
Per questa ragione si rivela necessario tracciare alcune distinzioni tra problematiche che nella decisione appaiono invece purtroppo non del tutto distinte ed anzi sovrapposte e mi riferisco in particolare
Alla fondamentale differenza tra rifiuto di cure ed eutanasia
Secondo l'ordinanza dal momento che è il diritto al consenso informato permette al paziente di lasciarsi morire rifiutando anche i trattamenti necessari alla propria sopravvivenza
Risulterebbe irragionevole la preclusione legislativa di pretendere trattamenti dirette a determinare la morte
In altri termini aggiunge la Corte sei il medico è tenuto a rispettare la volontà del paziente di rinunciatario interrompere qualsiasi trattamento sanitario compresi quelli di nutrizione
E idratazione artificiale pur se ne possa derivare l'anticipazione del morire
Sarebbe privo di giustificazione sul piano costituzionale il divieto assoluto di somministrare farmaci in grado di provocare entro un breve lasso di tempo la morte
Tuttavia a mio avviso ravvisare nel consenso informato il presupposto imprescindibile per l'esecuzione di ogni atto invasivo della sfera fisica
Non è in grado di fondare la diversa pretesa del paziente di esigere dal medico qualsiasi prestazione desiderata compresa quelle Uta Nasica
Come dimostrano le previsioni già richiamate racchiuse nell'articolo uno comma sei della legge duecentodiciannove e nell'articolo ventidue del Codice deontologico
Previsioni che escludono che il medico abbia obblighi professionali
Se il paziente richieda trattamenti contrari non soltanto a norme di legge ma anche alla deontologia professionale alle buone pratiche clinico-assistenziali in contrasto con la propria coscienza ed è opportuno ricordare che l'articolo ventidue
Del codice deontologico ma in generale le norme deontologiche che sul piano internazionale regolano la professione medica lo ricordava questa mattina anche il professor Gambino affermano perentoriamente che il medico anche su richiesta del paziente
Non deve effettuare nel favorire atti finalizzati a provocarne la morte
Dunque per questa ragione il consenso informato che autorizzare l'esecuzione del trattamento del quale assicura la dimensione partecipativa rappresenta il fondamento di legittimazione del rifiuto di cure
Anche quando le posse derivare la fine del paziente ma non può giustificare la diversa condotta del terzo di cooperazione della morte altrui
Il rifiuto di cure infatti si distingue dal suicidio assistito per almeno quattro profili causalità intenzionalità termine di riferimento oggettivo ambito valutativo dei terzi
Innanzitutto sotto il profilo della causalità è opportuno ribadire la distinzione tra lasciare morire e uccidere cioè tra le omissioni che portano alla morte è le azioni che arrecano la morte
Nel caso del rifiuto di cure il decesso è conseguenza diretta del percorso naturale fisiologico della malattia e soltanto indiretta dell'interruzione della terapia
Mentre nel suicidio assistito la morte provocata attivamente dall'intervento del TAR
In secondo luogo
Quanto all'elemento soggettivo quelle parole sapienti utilizzate dalla cassazione del caso Englaro
Il rifiuto delle terapie medico chirurgiche anche quando conduce alla morte non può essere scambiato per una ipotesi di eutanasia ossia per un comportamento che intende abbreviare la vita
Esprimendo piuttosto tale rifiuto un atteggiamento di scelta da parte del malato che la maestra
Che la malattia segua il suo corso naturale
Ancora l'irriducibilità della pretesa avuta Nasica al diritto al consenso informato e misurabile quanto al termine di riferimento oggettivo che non è un trattamento sanitario
Con funzione di cura della salute del paziente ma la somministrazione di una sostanza letale finalizzata alla sua soppressione
La morte non è una cura e dunque dalla libertà di autodeterminazione terapeutica non può desumersi il diritto di essere aiutato a morire
Da ultimo se la pretesa de di aiuto al suicidio potesse fondarsi sul principio del consenso informato dovrebbe escludersi ogni ambito valutativo dei terzi sulle motivazioni che lo animano
Nel caso di rifiuto di cure ad esempio il medico è tenuto a rispettare sempre la volontà del paziente senza che assuma nessuna rilevanza le motivazioni le giustificazioni che sostengono il rifiuto che potranno avere carattere
Religioso esistenziali altruistico patrimoniale
Diversamente la richiesta di aiuto al suicidio come prevedono i pochi ordinamenti che l'hanno legalizzate come ammette la stessa ordinanza della Corte
E si legge che il medico verifichi la ricorrenza di specifiche condizioni di malattia e di sofferenza che rendono quindi l'istanza individuale sindacabile abbi sterno
Pertanto da quella che è stata definita in dottrina la disponibilità personalissima della vita che non può formare oggetto di imposizione autoritativo collettiva non può farsi di derivare la pretesa rilevante nei rapporti inter soggettivi ad essere privato della vita con l'assistenza di terzi terzi per i quali la vita rimane un bene inviolabile
Nella riflessione più giuridica contemporanea la legittimità del diritto a morire è sostenuta ricorrendo due principali argomenti quell'utilitarista della qualità della vita quello liberale dell'autonomia
La teoria utilitarista esclude che la vita abbia un valore in sé
Considerando Nesta la soppressione di vite che non valgono la pena di essere vissute non avendo una sufficiente qualità
E anche nell'ambito di alcune concezioni liberali diffuse specialmente Oltreoceano si sostiene che la vita un valore relativo dipendente però dalla valutazione soggettiva dell'individuo autonomo ancora e dunque riconosciuto il diritto a morire sulla base di un giudizio insindacabile
Nell'ordinanza della Consulta è presente un elenco di questi indirizzi di pensiero laddove l'illegittimità costituzionale del divieto assoluto di aiuto al suicidio è ravvisata
Nella lesione di un preteso diritto a scegliere le modalità per congedarsi dalla vita
Conformi alla propria visione della dignità del morire
La Corte infatti non pagate l'ordinamento oggi assicuri alla persone il diritto di rifiutare i trattamenti di sostegno vitale
Ricevendo un'appropriata terapia del dolore inclusa la sedazione palliativa profonda continua ma osserva che come nel caso concreto oggetto del giudizio quello possono essere i pazienti che non accettino
Di lasciarsi morire permettendo il decorso naturale della malattia ma desiderino la somministrazione di una sostanza letale che determini una morte rapida così dice la corte
E in simili casi secondo la decisione in questione qualora l'individuo giudichi sulla base di una valutazione soggettiva
Che le proprie sofferenze non soltanto fisiche ma anche psicologiche
Siano intollerabili la volontà di morire dovrebbe assurgere al rango di un diritto soggettivo dotato di rilevanza costituzionale sì da essere inserita in una struttura relazionale
In tal modo il suicidio da evento espressione di una mera facoltà o libertà di fatto dell'individuo diviene oggetto di un diritto che genera l'obbligo dei terzi di cooperare per la morte altrui
Tuttavia la configurabilità di un diritto a morire addirittura come unica soluzione costituzionalmente obbligata nella disciplina della fine della vita
Si pone in contrasto con i principi fondamentali del sistema iter europeo interpretati della giurisprudenza sovranazionale e interna
Che ha messo interamente rilievo che dalla tutela del diritto alla vita che a differenza di altri diritti fondamentali come quello alla salute non comprende un aspetto negativo perché la sei due pronunciarsi
Dalla tutela del diritto alla vita non si può desumere un diritto di autodeterminazione nel senso di attribuire a un individuo la facoltà di scegliere la morte piuttosto che la vita ma soprattutto il contributo fondamentale ha portato dalla giurisprudenza di Strasburgo
Risiede nell'evidenziare che il compito delle supreme corti dunque anche della corte costituzionale in sede di controllo di legittimità del divieto legislativo di suicidio assistito
Va bene la verifica della sussistenza di una giustificazione ragionevole sul piano della tutela di interessi di rango fondamentali
E sebbene l'ordinanza affermi che il divieto assoluto di aiuto al suicidio non possiedo testualmente ritenersi preordinato alla tutela di alto l'interesse costituzionalmente apprezzabile
Nell'elaborazione dottrinale è giurisprudenziale non soltanto italiane invece consolidata di individuazione
Di numerose rationes della proibizione dirette a proteggere i valori fondamentali dell'ordinamento in particolare la proibizione penalmente sanzionata
Di cooperare per la morte altrui si considera dirette alla tutela del diritto alla vita che non riceve una protezione gradua abbia secondo il livello della sua pretesa parità
Ne affievolita all'approssimarsi della morte
Alla tutela dei soggetti deboli e vulnerabili che potrebbero essere più facilmente indotti al suicidio
Qualora i terzi potessero assistervi anche soltanto nell'esecuzione della CELTA estrema soggetti in condizioni di fragilità tra i quali rientrano come avverte la stessa Consulta le persone malate depresse psicologicamente fragili ovvero anziani e in solitudine e dunque principalmente i malati reversibili in condizioni di gravi sofferenze che al contrario vorrebbero sottrarsi dall'ambito di operatività del divieto di aiuto al suicidio ancora alla tutela dell'integrità e dell'etica dell'attività medica della quale la giurisprudenza riconosce ormai l'autolegittimazione in quanto rivolta alla tutela del bene costituzionalmente garantito della salute e non alla soppressione del paziente proibita dalle norme deontologiche lo dicevamo prima norme che rappresentano il fondamento costitutivo dell'autonomia professionale
Come affermato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti nel novantasette
La legalizzazione del suicidio assistito mina la fiducia testo iniziale nella relazione medico paziente fu stando la linea ormai consacrata tra guarire e danneggiare oltre a scongiurare i rischi di abusi che secondo la corte segue esistono nel caso in cui il divieto generale
Di suicidi assistiti fosse allentato fossero create eccezioni disparità di trattamento in base al grado di sì disabilità dei pazienti
Da una parte come avverte ancora la Corte suprema americana cioè un rischio reale di sottile coercizione influenza indebita nelle situazioni di fine vita che rende difficile liberare
Dai condizionamenti sociali familiari proprio la scelta dei pazienti fragili che sono affetti da patologie gravi e dolorose e bisognosi di cure costose
Dall'altra si tratta di evitare il così detto slippery slope il pendio scivoloso che nei pochi ordinamenti che hanno ammesso la dignità di alcune forme di eutanasia ha condotto sul piano giurisprudenziale moderata prassi applicativa da metterne altre forme anche non volontarie nei confronti di soggetti in condizioni di sofferenza o di perdite di Uto nomina il suicidio di là dalla questione se l'ordinamento ne compio o meno una valutazione di liceità rimane un fatto c'è un evento che non è valutato dalla norma come oggetto di una situazione giuridica soggettiva
Il suicidio è un comportamento umano che non può essere prete suo ne deve essere tenute per questa ragione
Non mi sembra fondato considerare tertium o comprare azioniste come all'opposto fa l'ordinanza la posizione del paziente capace di darsi la morte da solo
E infatti acclarato nella giurisprudenza costituzionale che per valutare l'arbitrarietà di una diseguaglianza di trattamento il termine di raffronto
Beh la disciplina contestata deve avere carattere normativo e non si può identificare con una fattispecie giuridica inesistente nell'ordinamento
Considerare inverse la pretesa eutanasia dica espressione di un diritto soggettivo la comprendente un rapporto giuridico dal del quale fa inevitabilmente parte un correlativo obbligo
Se infatti il potere della volontà di agire per la soppressione della propria vita fosse tutelato dall'ordinamento verrebbe inserito sotto il profilo strutturale in una relazione con una situazione soggettiva passiva
Che imporrebbe ai terzi di cooperare con il titolare del diritto per la sua realizzazione quindi la collaborazione nel suicidio altrui diventerebbe doverosa per lo Stato e per il medico che sarebbe tenuto a una prestazione
Diretto al soddisfacimento della volontà di morire come dimostra ulteriormente la prefigurazione da parte dell'ordinanza della possibilità di un'obiezione di coscienza
Nella riflessione di o giuridica sia messo in rilievo che riconoscimento di un diritto al suicidio non equivale alla libertà di suicidarsi proprio perché in Kika
Una procedura giuridicamente regolate la partecipazione di una serie di figure professionali di strutture organizzative
Che sarebbero gravate del dovere di eseguire la pretesta è un parassita del malato senza fatti l'aiuto a morire oggetto di un diritto la sua realizzazione non può essere affidata alla circostanza fortuita
Della con incidenza della volontà del paziente con quella del medico ma esige un correlativo dovere
Di adempiere alla pretesa di soppressione diretta dell'infermo questo però stravolgere l'alleanza terapeutica tra medico e paziente che l'articolo uno della legge duecentodiciannove del due mila diciassette definisce una relazione di cura nella quale l'autonomia decisionale del medico incontra l'aut scusate l'autonomia decisionale del paziente incontra l'autonomia professionale del medico il quale come abbiamo detto pur sempre rifiutare i trattamenti contrari alla deontologia professionale ebbene piuttosto astenersi dalla dall'accanimento terapeutico evitando il ricorso a trattamenti inutili o sproporzionati
E accompagnare il paziente non a morire ma nel morire
Adoperandosi per alleviarne le sofferenze mediante un'appropriata terapia del dolore che può giungere sino alla sedazione profonda continua
Mentre secondo la Corte Due non soltanto il divieto assoluto di aiuto al suicidio rispetta il principio di non discriminazione contenuto nell'articolo quattordici della Convenzione
Ma addirittura esistono ai sensi di questa disposizione cito ragioni cogenti
Per non cercare di distinguere tra coloro che sono abili e coloro che sono inabili a commettere suicidio senza assistenza è invece estremamente evanescente
La linea di confine tra le varie categorie di soggetti ai quali è riconoscere o negare tale nuovo diritto a morire
Infatti introdotta nell'ordinamento una disciplina che legalizza i parzialmente l'aiuto al suicidio essa sorgerebbe a quel rango di Terenzio mo'comparazioni S di carattere normativo da negarsi invece alla mera libertà di fatto di suicidarsi rispetto a fattispecie omogenee che alla luce del sindacato di ragionevolezza verrebbero prevedibilmente ricompresse nell'ambito della futura norma permissiva
Una norma permissiva che quindi non si riferirebbe a casi limitati o specifici acquisterebbe carattere generale
Innanzitutto l'argomento usato dalla Consulta dell'incapacità di porre fine da soli alla propria esistenza non è riferibile esclusivamente a soggetti tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale
E quindi per evitare un è ragionevole disparità di trattamento dovrebbe a mettersi che la prestazione di un aiuto a morire prescinda da tale requisito che assente ad esempio il numero sì ipotesi di persone affette
Da malattie oncologiche o neurodegenerative fonti comunque di gravi sofferenze
Ma più in generale se il fondamento della pretese Utena Sica è la libertà di autodeterminazione essa rappresenta un principio in grado di giustificare l'applicazione della disciplina dell'assistenza al suicidio anche a casi ulteriori nei quali il paziente non è in condizioni di dipendenza ma reputa contrario alla propria concezione la dignità darsi la morte da solo preferendo ricorrere alle aiuto di un medico in una struttura se
In Italia nell'ambito di una procedura regolata dalla legge ed adesso se la Consulta nega che il divieto di collaborare alla morte altrui sia preordinata alla tutela di interessi costituzionalmente
Apprezzabili nei confronti di coloro che nell'attuale momento storico sono la categoria vulnerabile per eccellenza cioè i malati reversibili in condizioni di gravi sofferenza è difficile sostenere che invece la ratio del divieto possa rinverdire sì quando a desiderare la morte siano pazienti che versano in una condizione di minore
Tragicità esistenziale quindi sono meno bisognosi di una tutela ordinamentale quanto meno perché in grado di esprimere un consenso più libero da interferenze sociali e familiari e da ultimo l'inserimento nel tessuto normativo di un diritto all'aiuto a morire solleverebbe il problema della sua estensione ai soggetti incapaci di autodeterminarsi secondo una parabola analoga a quella seguita dal diritto rifiuto di cure che condurrebbe a forme di Utena sia non volontaria cioè senza il consenso attuale dell'interessato come tramite ricorso al criterio soggettivo quando il paziente
Un capace abbia espresso la volontà di morire mediante disposizioni anticipate di trattamento o mediante il giudizio sostitutivo
Ricostruendo la decisione ipotetica e che il paziente avrebbe assunto sulla base della sua comprensive di entità
O addirittura in base al criterio oggettivo del destino interesse ogni qual volta il medico i familiari e Ray puntino che la vita del malato incapace non valga la pena di essere vissuta perché priva di autonomia e di sufficiente qualità
A riprova dell'assunto che arde che esiste mediche be'dello USA la parziale limitazione dell'ambito di operatività del divieto di aiuto al suicidio si trasformerebbe in via interpretativa in un ampio è generale riconoscimento del diritto a morire
Mediante l'impiego del sindacato di ragionevolezza sulle diseguaglianze di trattamento rispetto a fattispecie non regolate
Dalla nuova disciplina ma che presentano un elemento comune
Rappresentato dalla ragione giustificatrice della disciplina regolato
L'ultimo profilo di analisi è il rapporto con il caso il caso che ha dato oggetto alla rimessione della questione di legittimità costituzionale
A me sembra che l'eventuale introduzione ad opera del Parlamento o di un'eventuale sentenza di accoglimento della Consulta di una disciplina dell'aiuto al suicidio modellata secondo l'indicazione dell'ordinanza sarebbe difficilmente in grado di produrre effetti nel giudizio a quo
Che attiene a una condotta di agevolazione materiale lo si è detto accompagnare il malato in automobile presso una clinica svizzera ove seguire il proposito suicida
Una relazione una condotta del tutto estranea appella medico-paziente
Nella quali invece andrebbe inserirsi la parziale legalizzazione delle aiuto al suicidio presso la stessa Corte costituzionale lo si è detto a invitare i legislatori a regolare la materia nell'ambito della legge duecentodiciannove senza modificare la norma penale incriminatrice dell'articolo cinquecentottanta e soprattutto ad ammonire
Che la liceità della collaborazione nella morte altrui non potrà riguardare il sito qualsiasi soggetto anche non esercente la professione sanitaria ma soltanto un medico
E per di più quell'eventuale riserva esclusiva di somministrazione dei trattamenti al servizio sanitario nazionale
Dunque sa dubbia l'incidenza sul caso oggetto del giudizio incidentale rafforza ulteriormente l'esigenza di verificare la praticabilità di un'interpretazione conforme a Costituzione dell'articolo cinquecentottanta specialmente dinanzi alla mancanza di un diritto vivente intanto all'isolata sentenza della Cassazione penale peraltro risalente al mille novecentonovantotto
Che aveva accolto la censurate interpretazione estensiva dell'articolo cinquecentottanta si è recentemente contrapposta nella giurisprudenza di merito Tribunale di vicenza
Del due mila quindici Corte d'appello di Venezia del due mila diciassette mangia una Corte d'Assise di Messina del novantasette
Una proposta di lettura restrittiva dell'articolo cinquecentottanta che la Corte costituzionale forse troppo frettolosamente ha escluso per una pretesa insuperabili ITA del tenore letterale della disposizione
Invece questo tentativo di interpretazione costituzionalmente orientata
Ma non Ytzhak proprio il testo dell'articolo cinquecentottanta che punisce la condotta che agevoli l'esecuzione del suicidio sì da comprendervi soltanto i comportamenti direttamente strumentalmente connessi
Alla approvazione materiale del suicidio senza aggiungere come sostenuto invece dall'ordinanza della Consulta ad alcune interpretazioni abrogante dell'incriminazione
In conclusione riconosciute ormai il carattere necessariamente sistematico e assai più logico dell'interpretazione il giudice comune specialmente nella soluzione di arde che esiste e tenuto a servirsi dell'intero ventaglio
Di tecniche ermeneutica e consentite dal vigente ordinamento
Ricercare la normativa più adeguata al caso concreto cioè la risposta applicativa più congrua è ragionevole possibile alla questione fatti la quale non potrà che essere l'interpretazione ancorché fosse la sola conforme a Costituzione
Senza aggiungere a considerare la decisione di congedarsi dalla vita irriducibile alle categorie della giuridicità e collocata in quello che viene definito un Rex Fryer era uno spazio senza diritto
La vicenda
Oggetto del giudizio costituzionale
Dimostra la struggente attualità del monito di un maestro indimenticato del diritto civile italiano Giorgio Oppo il quale avvertiva che il nostro tema se appartiene al diritto non appartiene alla legge
Vi ringrazio
Ringrazio il professore come vedete la lettura dell'Ortigia la solo lettura dell'ordinanza con della corte costituzionale non è semplice
Può essere
Posta sotto prismi DiVersi è questo il motivo per cui
Dobbiamo andare oltre alla riflessione e aprire anche il panel relativo al settore al settore penale perché è chiaro ed è questo lo ribadisco che me la trasversalità dei temi deve tutto tenersi insieme per
L'espressione della volontà i i beni su sì quelle che sono diciamo
Le norme che eventualmente legislatore dovrà va per individuare il bilanciamento tra i valori la necessità di comprimere l'uno piuttosto che l'altro devo dei valori che sono in campo chiaramente imponga una riflessione che sia a tutto tondo a trecentosessanta gradi
Concetti che prima di passare la parola al Consigliere ciambelline che modera la seconda sessione abbiamo più volte evocato per altri temi la Svizzera ringrazio ancora i relatori per cui siamo solo dieci minuti di ritardo rispetto a quella che è la previsione quindi siamo perfettamente perfettamente in tema ed in ultimo un ringraziamento
Mi consentitemi di farla la struttura che attacca
Fuso uno sforzo enorme per la realizzazione di questo convegno che non è semplice
Prego Michele
Grazie Paolo ringrazio tutti quanti voi per essere intervenuti a questo che è un momento molto importante per la sesta Commissione abbiamo compreso che il desiderio della magistratura italiana di interrogarsi
Discutere appunto di questi temi era forte e non possiamo nasconderci che il coinvolgimento che abbiamo nella affrontare
Punto tematiche particolarmente scottanti deriva da dal doppio punto di vista con cui arriviamo qui ci arriviamo con me giuristi ci arriviamo con operatori del diritto ci arriviamo però anche come cittadini cioè non cioè nessuno di noi che possano pensare di essere lontano potenzialmente a queste tematiche riguardano le famiglie e riguardano perciò punto il il magistrato il Città di
Dicevo appunto che il questo duplice questo duplice coinvolgimento
Il motivo per cui dobbiamo al tempo stesso fare uno sforzo per non essere trascinati diciamo da convenzioni etiche personali
Nel affrontare queste questioni e nemmeno al tempo stesso da quelle che possono essere a volte le preoccupazioni del magistrato si profili disciplinari organizzativi che possono legare il nostro intervento in queste materie
Qualcuno prima diceva forse manca la partecipazione dei medici a questa nostra sessione abbiamo voluto ovviamente una impostazione che diciamo coinvolgesse chi opera nel diritto però posso dire appunto che la presenza del professor Antonio Vallini sotto questo profilo sci tranquillizza perché so che lui ha collaborato e collabora tuttora con numerosi istituzioni della Regione Toscana e credo anche altre che si occupano specificamente appunto delle tematiche
Di bioetica applicate chiaramente a quello che può e deve essere
La prassi e la legislazione sanitaria di settore quindi sicuramente penso che lei potrà se riterrà far riferimento anche a quelle che sono i quesiti che nascono dalla dalla quotidianità
E poi c'è Tomaso Epidendio collega della procura generale della Corte di Cassazione
Che tutti voi conoscerete anche per la sua ampia produzione scientifica di settore ma anche insomma molto più ampia e il fatto che sia la procura generale della Corte di Cassazione in qualche misura mi consente di dire che c'è anche un profilo di preoccupazione sullo sfondo dei magistrati italiani nell'affrontare queste tematiche nuove va be'anche in relazione a possibili risvolti di responsabilità disciplinare il magistrato
Nei casi appunto in cui si attivi troppo o troppo poco
Io confesso oggettivamente queste sono tematiche che nella mia esperienza per diciamo lavorativa ormai non Breve
No no mai affrontato mi sono occupato ahimè più spesso di omicidio del dissenziente
Che insomma della nostra semantica però però insomma uno sforzo culturale insomma hanno lo stiamo facendo tutti quanti insieme
La preoccupazione che il mondo medico sia come dire un po'ritrovo resti io a diciamo entrare in questa tematica o a gestire esclusivamente in proprio il discorso è una preoccupazione che condivida fino a un certo punto o rispetto alla quale la magistratura deve fare anche un percorso proprio cioè è vero che esiste una medicina difensiva anche su questi temi parlavo con un amico anestesista
Qualche giorno fa diceva ne abbiamo da un lato paura del magistrato e da un l'altro paura dei parenti dell'azione in alcuni contesti ambientali questa paura quasi una paura fisica credetemi quindi in qualche misura quello che può apparire accanimento
Può in qualche modo essere determinato anche da un contesto normativo oppure di contenzioso che esiste intorno ai nostri ai nostri medici
Dicevo il Consiglio superiore deve preoccuparsi anche di possibili prospettive di natura ordinamentale e in qualche misura proporre poi a chi di competenza delle
Nuove strutture amministrative
Giudice tutelare di turno a mezzanotte può darsi se in qualche modo la il la sentenza della Corte o altri diciamo arresti giurisprudenziali dovessero renderlo necessario è chiaro che dovremo fare uno sforzo per
Dare un servizio di questo tipo
è un paradosso
Diceva giustamente Paolo che scorre questo significa investire risorse investire in strutture e questo tipo di riforme non si fanno a costo zero ecco dobbiamo parlare di questo oggi pomeriggio in quest'ultima sessione cui seguirà poi il dibattito e probabilmente appunto con lo spirito di partecipazione al problema i medici vorrebbero da me quasi sempre la soluzione noi la soluzione a tutti i casi probabilmente non l'abbiamo
Vediamo cosa oggi pomeriggio possiamo fare per prepararci a darle soluzioni ai singoli casi possiamo quindi procedere dando la parola ai i nostri due relatori nell'ordine voi preferite
Cominciare appunto dal dal collega epidemia nel dare voi la parola professor Ballini prego
Anzitutto grazie l'invito se mi consentite anche complimento che era il modo in cui è stato organizzato su un tema di questo tipo il rischio più grave che si può correre quello del pensiero unico ascoltando anche solo le ultime due relazioni direi che questo rischio è stato chiaramente allontanato quindi va dato merito a chi ha saputo organizzare l'incontro in modo che spot pressore emergere i pensieri di opinioni che un tema così delicato inevitabilmente il sushi
Ecco nel presentare quest'altra sessione si è fatto riferimento a mio avviso giustamente al disagio anche alla preoccupazione disciplinare rispetto alla quale pone
La decisione della Corte
Io credo che sia un disagio giustificato
Non dal punto di vista probabilmente dei rischi
Ne diciamo io posso anticipare posizioni del mio ufficio su questo punto ma dal punto di vista
Dale
Tipo di provvedimento che ha originato questa situazione
Ecco
Vorrei non essere interpreti che le mie parole fossero interpretate come arroganza ma vuole essere solo chiarezza la mia io credo che questa ordinanza si ponga
In netta discontinuità
Con
Ciò che la Corte costituzionale aveva fatto sinora eccone agli assetti consolidati che si erano sviluppati
Nella storia della stessa corte
Perché tempo fa io ho ascoltato parole severe
Per professor Ruggeri importante costituzionalista molto più severe di quelle che sentirete dire dalle
E tuttavia condivido la preoccupazione del cuneo di questi costituzionalisti quello che credo sia importante però anche per dare giustizia a questa decisione sia che la si condivida sia che come me lo dico con grande lealtà processuale ha un atteggiamento critico nei confronti della posizione assunta
Credo si possa dire tutto tranne che non sia un provvedimento rivoluzionario
Dal punto di vista degli assetti che delinea innanzitutto non dimentichiamoci credo sia già stato detto stamane
Che questo provvedimento costituzionale cede da un grande divorzio quello tra la forma e la sostanza
Non si può dimenticare che stiamo parlando multi si arrovellano costituzionalisti civilisti penalisti professori voi magistrati medici
Su un'ordinanza che ordinanza di rinvio di un'udienza di discussione
Ordinanza che normalmente ha un apparato motivazionale
Estremamente semplificato
Benché come sappiamo Zagrebelski per primo lo ha addirittura come dire evidenziato nei suoi manuali
La regolazione dei tempi di decisione della Corte ha un valore politico importante da sempre
Mai però era avvenuto che questa regolazione dei tempi la decisione si traducesse
In un'ordinanza interlocutoria con un apparato motivazionale di questo tipo
Io credo che questo divorzio tra la forma e la sostanza non sia casuale
Ma sia invece estremamente significativo
Ma veniamo molto brevemente indicare quelli che secondo me sono i punti di forte discontinuità che questa ordinanza traccia rispetto al passato
In primo luogo
La prima forte discontinuità
E né i rapporti tra Corte costituzionale Parlamento in realtà non si tratta effettivamente di una pronuncia del tutto isolata si tratta di una punto di decostruzione della teoria delle rime obbligate
Che
Che era già stata avviata dalla Corte come alcune precedenti sentenze ma che mai raggiunta a questo punto l'ordinanza espressamente espressamente ricorda che esistono plurime alternative legislative per rimediare l'eventuale vulnus costituzionale cioè una situazione quindi di alternativa di disciplina
Rispetto alla quale la corte fino ad oggi ha sempre al massimo praticato la soluzione dei così detti additive di principio
E rispetto alla quale la teoria tradizionale vere in obbligate
Proprio in ossequio
Al principio di separazione dei poteri e quindi alla margine di discrezionalità che deve essere riservato al legislatore e alla possibilità di intervento che la stessa Corte costituzionale in caso di sentenze manipolativo e sia riconosciuta implicava
La soluzione costituzionalmente obbligata l'unica soluzione che fosse nella minima richiesta dalla costi
L'ordinanza questo punto di vista è confessoria della inesistenza di questo spread sul posto ciò nonostante ciò consta
Prospetta la futura dichiarazione d'incostituzionalità
Per la prima volta poi realtà ci saranno sentenze successive in cui viene ribadito questo punto però per la prima volta un questa ordinanza a mio avviso si arriva fa superare in modo mento il principio delle rime obbligate questo comporta un problema di ridefinizione nel rapporto con il Parlamento
Lo dico con grande onestà intellettuale può essere letto in positivo come una forma di nuovo dialogo tra Corte costituzionale trattamento può essere visto come un ulteriore punto di rottura perché certamente ci avviamo verso rapporto che non può contare su equilibri tradizionali consolidati sono equilibri che devono essere ricercati totalmente Kosovo in un momento come è stato ricordato anche negli interventi precedenti di particolare delicatezza di questa
Quindi primo punto di rottura il rapporto tra Corte costituzionale e Parlamento
Secondo punto di rottura del rapporto
Tra Corte costituzionale che giurisdizione comune
Già con la famosa ordinanza Taricco sempre in materia penale spira sperimentato da parte alla corte costituzionale queste
Anticipazioni userei proprio il termine promesse di incostituzionalità
Come formanti dialogo con una qualche altra autorità
Uso il termine promessa perché la promessa e qualcosa di impegnativo condotante addirittura il giuridico non pensiamo a Raina sulle categoria a priori del diritto civile
Sue riflessioni sulla promessa qui la Corte costituzionale promette di fare qualcosa di fare qualcosa di come dire deflagrante dal punto di vista ordinamentali di dichiarare una illegittimità costituzionale
E però non l'ha dichiarato
Ecco la prima ragione fondante di questa divorzio tra forma e sostanza voi capite che dice qualche cosa di molto impegnativo ma lo fa in un provvedimento del quale è discutibile la forza di un collante e chi apre quella
Di ambiguità che da un lato può consentire il dialogo ma dall'altro determina quel disagio a cui si accennava prima perché non c'è nulla di predeterminato nulla di certo in questo nuovo rapporto tra giudice comune e corte costituzionale
Perché inutile negarlo esista un problema di gestione forse detto già prima di del tempo intermedio
Cosa deve fare il giudice di fronte a una incostituzionalità accertata non dichiarata e aggiungo a una incostituzionalità accertata in un'ordinanza
Di rinvio dell'udienza di discussione
Che tuttavia non è stata dichiarata e quindi non agli effetti di una dichiarazione di legittimità costituzionale io credo che con grande franchezza occorra affrontare questo snodo interpretativo che l'ordinanza pone a tutti noi
In realtà non è che l'ordinanza si nasconda al problema ma tenta come dire di al maniero lo come in una situazione del tutto fisiologica anche rispetto al passato si dice lei ma è un come la situazione
Che si verifica quando un giudice solleva la questione giuridica costituzionale e la Corte costituzionale
Non decide ancora Lorin Biglia come già l'otto il quindici troviamo una questa fase di incertezza
Io non credo che le situazioni siano assimilabili perché mentre nella situazione ricorda cioè dell'altro collega che solleva da questo limite costituzionale ci troviamo in perfetta simmetria di poteri
In questo caso quello che la mente il punto di novità
E che la posizione è totalmente assieme asimmetrica
Ci troviamo di fronte all'organo che inculcato in futuro a dichiarare l'illegittimità collega che può sollevare la questione la corte costituzionale stessa che ci dice che quella norma verrà dichiarata
Incostituzionale addirittura data fissa
Ora di fronte alla proposizione dell'organo istituzionalmente competente mi domando se davvero ci sono degli effettivi spazi di discrezionalità per il giudice comune
Nel disattendere questa indicazione formalmente sia un'ordinanza l'ordinanza di rinvio non è una sentenza non ma effetto vincolante
Riga omnes e tuttavia e tuttavia non si può nascondere il teso
Che un'affermazione di questo tipo no
Penso che addirittura ha vinto ricordato prima caso Taricco nei confronti non di un banale giudice comune perdonatemi il termine ma addirittura nei confronti di una corte superiore come la corte di giustizia
Anche questo è un punto di rottura a mio avviso ancora più delicato perché determina una sorta di sospensione della legge non ci troviamo di fronte a una norma tuttora inserita nell'ordinamento che incrimina l'aiuto al suicidio
E tuttavia questa norma vive una specie di limbo giuridico
Che ai miei occhi ma questa l'opinione personalissima tale non vale nulla ricorda molto da vicino quella situazione dello stato di eccezione che sia scritta che Benjamin pongono come punto di riferimento della vera sovranità sia vero potere
Terzo punto di discontinuità questo più come dire più raffinato che Complesso che però pone
Secondo me il cuore del problema
Il modo in cui la Corte è arrivata ai nucleare il diritto fondamentale
Mi è parso di cogliere
Questa
Come dire apprezzamento di questo
Passo in avanti proprio nella relazione che ho appena ascoltato il professor Carapezza
Date che qua la corte
A mio avviso e non va solo mio perché non sono certo esperto
Fa qualche cosa diverso del normale giudizio di Bari di bilanciamento
Il modo in cui viene enucleato il diritto
Nomine
Semplicemente derivato dal confronto tra i valori espressi
Da
Diverse disposizioni costato costituzionali è vero che vengono citate
CIPE dignità della persona il principio di autodeterminazione
Ma è altrettanto vero che in realtà questo bilanciamento dal punto di vista la formulazione astratta della norma e quindi della tradizionale modo di esercitare il Bilancio giudizio di bilanciamento
Che ne è già risolto dalla corte in modo negativo che si dice in assoluto in astratto
La punizione l'aiuto al suicidio eh costituzionalmente legittima tutta la prima parte dell'ordinanza
Quello che si fa invece una cosa diversa sì unisce il diritto sulla base del caso concreto
Si individua la
Ti specie costitutiva del diritto attraverso un'elencazione io vi invito a rileggere l'ordinanza sotto questo punto di vista una precisissima elencazione di tutti quelli che sono gli elementi costitutivi di questa fattispecie
Costituì che fonda il diritto fondamentale e che vengono tratti dal caso concreto
Io indosso che non sia quella ormai nota anche perché parte divulgata mi manualistica
Circolarità tra
Norma giuridica il tratto la quale la selezione della norma rinvia al fatto il fatto aiuta a precisare la norma no qui ci troviamo di fronte a un'operazione ben diversa la Corte costituzionale
Forma una
Individua determina il un diritto fondamentale su base esclusivamente giurisprudenziale
Questo modo di operare
Incide sulla stessa formulazione del diritto IMI avviso rappresenta uno dei punti estremi della crisi del principio di legalità
Questa ordinanza ripeto un'ordinanza di rinvio dell'udienza di discussione a mio avviso segno un passaggio fondamentale da quello che il sistema della formulazione legislativa del diritto alla formulazione giurisprudenziale
Non è un passaggio indolore
è un e per ed è un passaggio che ci diede creare disagio e preoccupazione operate che non lo crea solo noi l'ho creata
A uno dei grandi giuristi la nostra storia giuridica
Lo creava Piero Calamandrei
Quindi non come dire
Cito
Brevissimo passo
Di alcune sue notazioni che impressionò che sono state scritte
Nel mille novecentoquarantaquattro
è una Firenze appena liberata dal nazifascismo
Lui sta scrivendo nelle campagne fiorentine e prepara le sue annotazioni per una lezione che deve tenere università
Dal mio punto di vista abbastanza sconvolgente non incorre di tale tutta liberata e abbiamo però professori che si impegnano
Settaria
E affronta proprio questo problema non è il problema dei rapporti tra formulazione legislativa che formulazione giurisprudenziale siamo nel mille novecentoquarantaquattro
E dice
Calamandrei
Che rispetto alla formulazione legislativa del diritto
Esistono già da tempo obiezioni
Che hanno anche dice sempre Calamandrei buone ragioni di essere ritenute astrattamente fondate siamo ben prima della temperie della cosiddetta ermeneutica giuridica quindi del circolo del ermeneutico del fatto che non ci sono significati da scoprire ma che come dire il rapporto tra il giudice la norma non può essere mai determinato ed è aperto una serie indefinita di significati eppure questi problemi sono già presenti a questi
E tant'è vero che Calamandrei dice il giudice ha sempre anche quando la legge è chiara
Precisa il preesistente al fatto un certo ambito di apprezzamento
Ma è certo altresì che questo ambito e delimitato dai termini posti dalla legge
Ed è proprio questa delimitazione della legge al giudice che costituisce la maggiore garanzia di certezza del diritto
E quello che per me non per me perché la manderei
è garanzia della libertà perché poco prima aveva detto
Che un diritto che non preesiste al caso
E sempre soltanto arbitrio volontaristico che non consente proprio perché impedisce a conoscenze esatte preventiva del precetto una libera determinazione
Vedete la tanto decantata e come dire superata Mitologia della certezza giuridica Pierre questi studiosi non veniva per non veniva rapportata a una sorta come dire di
Ottusa e burocratica
Adorazione di
Una certezza di qua si facesse portatore giudiziario benissimo veniva considerata il punto di partenza
Della tutela dei diritti di libertà
E veniva consegnata punto di partenza eviti libertà subito dopo
L'epoca delle grandi tragedie del tutto l'impegno in cui feriti libertà erano stati irrimediabilmente compromessi
E una formulazione giurisprudenziale del diritto in senso stretto
C'è una formulazione del diritto che non preesiste al caso ma viene trattata al caso concreto viene considerata da Piero Calamandrei come
Il più rischioso attentato
A questi diritti di libertà io credo che di questo di questa preoccupazione ci si debba far carico
E ci si deve far carico anche perché
Così mi avvio alla conclusione
Vedere ancora cinque
Anche perché concordo ancora una volta come il professor Carapezza
Che l'ordinanza eh carente proprio nei passaggi logici fondamentali
è stato già detto bene il salto che c'è tra il diritto alla cura la terapia anche quando è cura del dolore e anche quando attraverso la cura del dolore la sedazione profonda si determina la morte
Dal diritto a ottenere
Armarci che provocano la morte
E si ha il diritto di ottenere farmaci che provocano la morte
Perché
Occorre garantire la possibilità di morire rapidamente il Codice espressamente
Peraltro contro le sue stesse premesse perché pochi passaggi prima aveva detto che non ne costituzionalizzato il diritto a morire
Ma
Poi quando tratta della illegittimità o meno della disposizione arriva invece ad affermare non solo il diritto a morire ma il diritto a morire rapidamente
Tutto questo fa
Con un passaggio
Può
Si passa al diritto alla cura diritto alla terapia non si dice nulla del perché
La terapia pulsioni anche considerata somministrazione di un farmaco che determinano questo io al vero punto di discussione
Perché non dice nulla
Non dice nulla a mio avviso perché dal punto di vista giuridico poco si
Su questo passaggio
Questa ordinanza infatti a mio avviso rappresenta il punto estremo della cosiddetta panni giurisdizionalizzazione
Non si tratta in realtà di come dire occupare gli spazi liberi dal diritto si tratta in realtà di a trarre alla giurisdizione
La risoluzione
Il generale dei
Problemi sociali
Anche quando involgono problemi
Impostazioni carattere ittico religioso morale
E vedete non dice nulla la corte perché per dire qualche cosa avrebbe dovuto affrontare
Il problema di come concepiva la morte
Quale significato
E mi spiace dirlo non giuridico ma filosofico morale religioso avesse la morte per
L'estensore della sentenza per il collegio che ha deciso io non credo ecco che temi di questo tipo
Consentano un approccio laico nel senso di un approccio
Che consente di individuare le soluzioni in base a tecnicismo giuridico in cui per potrà del quale c'è una soluzione giuridicamente corretta giuridicamente scorretto
Lo scontato
Con grande interesse professor Carapezza
E l'ottimo collega che conosco da moltissimo tempo Roberto Conti
E dal punto di vista del tecnicismo giuridico come dire è veramente difficile scegliere tra le due posizioni
Non esistono argomenti giuridici decisivi certamente non ho il principio di autodeterminazione perché come è stato detto da alcuni filosofi la morte e il nulla impensabile del soggetto quindi non si può fare riferimento alla volontà del soggetto
Non si può fare ricorso alla scienza perché biologicamente come pure è stato detto conosciamo il motivo e constatiamo il cadavere ma che cosa avvenga nel mezzo nessuno può saperlo
In realtà il conflitto diffonde come si interpreta la morte se la morte è la fine del tutto un evento puntuale rispetto al quale il dolore deve arrivare alla fine il più rapidamente possibile
Per quella fretta del cuore di cui parlava per esempio Zweig che che ci porta a passare dalla compassione verso la creatura che soffre al desiderio di ucciderla
Per i minare la sofferenza e con la creatura ma anche la sofferenza che provoca in noi
L'impazienza del cuore titolo di un suo moltissimo romanzo lunga novella
L'altra concezione che invece vede la morte come un percorso sono riflessioni non sono religiose ma anche di alcuni medici che si occupano proprio di
Solo compatti
Di aiuto agli moribondi
Si pensi alla riflessione della CUB rosso sui il varie
Falsi stadi che passa il malato terminale
La fase della negazione
La fase della
Abbia la fase della negoziazione
La fase della accettazione e guardate che la Coupé Rossi dice queste non sono fasi
Che vanno a scalare sono fasi che si arriva un punto e si ritorna indietro
Ecco quindi che chi ha una concezione della morte come passaggio
Indipendentemente da quello che si ritiene che ci possa essere dopo ha un atteggiamento diverso rispetto a questo problema
E ha un atteggiamento volto a valorizzare per esempio l'attività degli hospice e da questo punto di vista per esempio la mia opinione e che l'ordinanza sinti Valente contraddittoria
Perché l'attività
Degli hospice eh l'attività di chi accompagna alla morte di chi vede la morte come ed affetto possibile ma di una effettiva terapia
Di agli convinto del dolore
Può avere come conseguenza l'amo
In un si può quindi coltivare l'una e l'altra strada cioè il diritto alla morte rapida
Legato all'autodeterminazione personale che come ci ha spiegato il professor Carapezza questo punto veramente e come diceva Magris suo intervento giornalistico rende poi difficile capire perché non si voglia punire l'aiuto al suicidio in questi casi invece si consideri un eroe chi impedisce a un soggetto che un certo senso è molto più capace di autodeterminarsi che si vuole gettare da un ponte
Diventa molto difficile poi stabilire dei confini effetti
A queste risposte possiamo dare delle soluzioni giuridiche io credo di no io credo che questa ordinanza viva di questa intima contraddizione
E che dal punto di vista come dire delle nostre responsabilità da un lato gli aumenti
In modo indescrivibile perché ci colloca in un contesto totalmente nuovo
Contesto talmente buoni rapporti con il legislatore un contesto talmente nuovo nei rapporti con la stessa Corte costituzionale un contesto totalmente l'omone i rapporti con i diritti fondamentali così come li abbiamo conosciuti finora
E d'altro canto proprio perché il contesto totalmente nuovo mi viene da dire dal punto di vista disciplinare che anche quello richiede delle certezze
E in un certo senso funziona come una sorta discriminante automatica gli effetti complessivi di sistema ecco questi sono a mio avviso quelli che invece devono preoccupare noire e tutti noi vi ringrazio per l'attenzione
Ringrazio Tomaso Epidendio
Veramente
Comprendiamo di essere su un passaggio cruciale forse anche per quel che riguarda il ruolo futuro della Corte Costituzionale io non non so rispondere a domanda se la Corte costituzionale sia stata timida oppure profondamente rispettosa dei poteri del Parlamento in questo tipo di soluzione che come dici tu
Non è nemmeno diciamo inedito nel panorama giurisprudenziale no più recente
Probabilmente non tutte le colpe se così può dirsi sono della corte non tutti Nizzola Della Corte c'è un dato o storico oggi e che quello per cui l'azione diciamo di governo oggi quasi sempre coincide con l'azione lei legislative e quindi il problema il pericolo di interferenze che non sollecita il Parlamento forse sollecita il governo perché ormai le due entità tendono a coincidere fortemente questo è una tematica diciamo critica che non al Consiglio avvertiamo molto
Noi abbiamo il potere dovere di esprimere talora anche diciamo di iniziativa dei pareri su può per oggetti
Di legge
E quando diciamo a individuiamo dei possibili profili di criticità costituzionale di questi progetti legge o specificamente alcuni punti si apre un grosso di acceso dibattito spesso in Beyoncé questo rientri fra i poteri del Consiglio superiore io penso che il motivo per cui quel dibattito così forte però perché ormai la tendenza a fare attività di governo quasi esclusivamente con provvedimenti normativi collegati ad emergenze o a casi specifici sia qualcosa che sta a sua volta ha snaturato il potere legislativo hanno la possibilità di Della Corte oggi forse dipende in parte anche da queste insomma da dal fatto che la tripartizione dei poteri oggi è meno metta dicono venne concepita e del fatto stesso che forse e la corte di questi tre poteri rischia di involontariamente di assumere il ruolo di un quarto potere
Dall'altro lato è vero forse otto il profilo della filosofia del diritto che la sentenza non affronta il limite di non affrontare una qualificazione giuridica o meglio ancora dicevi
Filosofico giuridica del concetto di morte sullo sfondo forse c'è un altro problema e cioè che non si riesce ad affrontare il valore o disvalore giuridico del dolore che viene prima della morte tutt'il problema che si ha il diritto di morire senza soffrire
Ma
La sofferenza fisica non è l'unica quindi eliminata quella può pensare la grande sofferenza e l'attesa e la morte quindi ho posto a vere il diritto in una certa visione di accelerare questo exitus perché già la tesa o vederla sofferenze negati
è una sofferenza in sé in una società che considera il dolore diciamo a carico delle famiglie molto più diciamo privatizzata in qualche misura privato di un di un di una connotazione etica parlo di quello diciamo inevitabile ovviamente
Questo può essere l'ulteriore motivo certo non pretendo io che la corte affronti anche queste buste le poniamo troppi pesi perché abbiamo una grande fiducia nella Corte
E costituzionale resta una delle istituzioni diciamo che garantiscono il quadro democratica italiana però forse deriva anche da qui
Mi fa piacere che tu abbia poi chiuso con un passaggio molto concreto e cioè dire anche immaginando che la corte si sia sostanzialmente pronunciare e che quindi dia ai giù dal giudice comune già da adesso una una preview di dichiarazione di incostituzionalità dormite sonni tranquilli nel senso che insomma questo panorama complessivamente
Sicuramente che non crea già dei precetti mediatico di giudice consente l'idea di non sentirsi diciamo in omissione di giurisdizione dinanzi a casi così complesse dicevo prima appunto veniamo
Ascoltare invece la la la la la voce della della dottrina del mondo accademico ma ripeto il mondo accademico regali polso di quello che è poi la realtà della della gestione delle problematiche sanitario della Regione d'eccellenza sotto questo profilo quale la Toscana e quindi vedere anche qual è il punto di vista appunto rivolgeranno molto pratico che riguarda questo delicato settore quindi passo la la parola al al professore
E ripeto poi dopo ci sarà uno spazio per il dibattito qualora vogliate porre dei quesiti specifici ovviamente
Penso insomma intorno alle quattro e un quarto B
Più o meno sufficiente poi per dare la parola ai colleghi prego professore grazie
Grazie mille
Grazie per questo invito di questa opportunità
Quindi partecipare
A questo convegno e di parteciparvi anche passivamente nel senso che è stato veramente
Molto formativo come dire per me sentire tutte le relazioni che mi hanno preceduto
E
Per la prima volta che varco diciamo così la porta del CSM in un po'di razza provengo da una famiglia di magistrati venivano mozione questa cosa
E mi fa molto piacere percepire livello Artissima come dire non solo di riflessione ma di autoriflessione che in questa sede la magistratura Research ora
L'ordinanza è stata ormai sviscerata in ogni sua possibile ogni suo possibile dettaglio
In ogni sua possibile implicazione positiva in ogni sua possibile contraddizione
Mi resta davvero difficile lo dico sinceramente aggiungere
Qualcosa di diverso qualcosa di nuovo
Mi limiterò quindi come dire
Anche sulla base del effettivamente del del dialogo che
Ho occasione di avere in certe sedi con il mondo dei medici che ora non è che potrà in venti minuti darne conto in termini sistematici però comunque credo che le cose che dirò in qualche modo inevitabilmente ne risentano cercherò semplicemente
Di offrire in modo che assicura molto problematico senza assolutamente la certezza di dire qualcosa di il migliore o tanto meno più vero di quanto è stato già detto in modo molto problematico offrirvi
Un ulteriori Prisma per l'appunto attraverso il quale questa
Ordinanza può essere osservata
è chiaro che io le lenti che uso sono le mentre il penalista perché inevitabilmente questa è la mia formazione quindi cento del mio discorso cadrà prevalentemente su certi aspetti ora non so se il mio discorso andrà a cogliere qualcosa che sta dietro le righe o risposte sta invece oltre le righe dell'ordinanza
Ma appunto compito
Quello di dire qualcosa di nuovo documento quello che è stato detto non è facile quindi consentitemi perché licenza diciamo così poetica rispetto alla allo spartito che ci vincola
La l'ordinanza ormai evidente
Tre sono i momenti salienti di questa ordinanza
Mo'passaggio quello in cui si attribuisce l'articolo cinquecentottanta la norma che incrimina istigazione un aiuto al suicidio
Se per cui si appresta a norma una ratio che ne giustifica l'esistenza che la rende costituzionalmente adeguata anche con riferimento all'aiuto al suicidio non si traveste garzone su questo la corte costituzionale si discosta da quelle che erano le richieste del giudice a quo
Secondo passaggio
Salienti
La Corte ritaglia uno spazio in cui qual è la ratio dell'articolo cinquecentottanta non ha più senso a suo dire a suo parere e ricava questo spazio
In conformità a quello che è lo spazio di operatività del diritto teso ormai consolidato
A su livelli di rispettare trattamenti
Di sostegno vitale
Dice in estrema sintesi sintetizzo laddove non c'è già riconosciuta la facoltà di lanciarsi di abbandonarsi alla morte non ha più senso tutelare a ogni costo la vita e quindi l'articolo cinquecentottanta può in qualche modo retrocede
Il terzo punto cliente a che fare con la
Unica diciamo così della decisione con la forma della decisione
Su cui è già stato detto molto ora io vorrei ripercorrere a ritroso prima perché penso che ripercorrendo le a ritroso riescano ordinare secondo un criterio di importanza crescente il penalista
Che secondo me primo punto bello decisivo
Significativo foriero forse anche implicazioni
De iure condito
Per niente
Allora quindi vado all'incontrario fondamentalmente tecnica del dispositivo non osa aggiungere altro c'è motivo forma modifiche il tre tecniche la decisione dopo quello che è stato detto dal consigliere Pd anch'io
No no veramente nient'altro da aggiungere tra molte delle perplessità
Quanto riguarda la forma della decisione mi trovano anche d'accordo ma presto lo rimetto al dibattito che già molto acceso e molto articolato in ambito consti trucco istituzionali distico mi limito a osservare che già pesce il tre su cui chi mi ha preceduto si è soffermato a lungo evidenzia un aspetto che secondo me la cifra fondamentale di tutta questa decisione che è una cifra che può essere che diciamo così dei profili positive ma anche dei rischi
Ciò che sarà deciso non empatica questa la decisione chiaramente risente della forte componente moltissima del caso concreto con il quale si è confrontato in qualche modo è già stato detto cioè quasi una decisione
Che in per certi passaggi sembra quasi a ispirarsi al Burcardo ex fattorie ius loci e sembra quasi che si ricava il diritto dal caso concreto beh la scelta di rinviare l'udienza per non perché non ci siano nel frattempo conseguenze penali
Per Marco Cappato evidentemente risente del fatto e non si avverte nell'opportunità in quel caso specifico prima di tutto di intervenire penalmente quindi c'è una forte attenzione e sensibilità per il caso concreto
Il secondo punto la Corte
Cerca di ricavare quello che ricavava laddove costruisce questa porta discriminante no la delinea come una sorta di eccezione in qualche modo almeno in questa seconda parte all'articolo cinquecentottanta un'eccezione
Uno spazio in cui sarebbe lecito chiedere e ottenere l'aiuto a morire e la ricostruisce
Usando una simmetria proponendo la simmetria con gli spazi del rifiuto di trattamenti di sostegno vitale
La Corte fa questo probabilmente perché appunto vuole in qualche modo
Dare l'idea quantomeno di ragionare a rime obbligate cioè di ragionare sulla base quasi di un terzo in comparazione quanto sia davvero così è discutibile
Questo paragone però io concordo con alcune delle cose che sono state dette un paragone
Che non regge questa la una parte te del ordinanza che non mi convince e che
Posso capire le ragioni e le ragioni che stanno dietro questo tipo di motivazione ma se dovessi suggerire molto modestamente al legislatore di intervenire in questo settore direi di non prendere troppo sul serio questa indicazione
Soprattutto laddove costruisce un identikit della persona autorizzata
A chiedere il sussidio ottenere il suicidio medicalmente assistito
Appunto
Un po'vendo tra l'altro dal presupposto che questa persona sia tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale
Proprio perché si ragiona sulla base di un'analogia con chi ha il diritto di rifiutare questi trattamenti ma
Non a caso in nessuna quanto mi consta delle legislazioni europee almeno che disciplinano l'accesso al suicidio medicalmente assistito in nessuna di queste legislazione si pone questo requisito cioè si limita la possibilità di accesso soltanto a coloro che sono tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale ma perché i due spazzini il gli interessi in gioco comunque li si vogliono valutare in questi due settori rifiuto di cure
E aiutarmi nel morire aiuto al morire anzi sono
Due prospettive completamente diverso nel rispetto di culture il diritto di rifiutare le cure ancora risente fortemente come è stato detto anche stamattina
Di un di un interesse a non subire intromissioni sgradite sul corpo
Evidentemente la richiesta di suicidi assistiti esattamente il contrario cioè la richiesta di qualcuno mi metta le mani sul corpo per aiutarmi a morire
Quindi sono due prospettive
Dal punto di vista giuridico dal rivista valoriale completamente diverse
Tanto che la stessa corte costituzionale non mi sembra le prende la prende pienamente sul serio estrassero comparazione se noi dovessimo dire che tutte le volte che c'è il diritto di rifiutare cure salvavita allora dovremmo riconoscere il suicidio assistito dovremmo dire che al diritto
Cioè che al alla facoltà di accelerazione di assistito anche il testimone di Geova che rifiuta la trasfusione di sangue
Perché anche in quel caso voi voi sapete c'è un diritto di rifiutare le cure ma la Corte si guarda bene dall'arrivare
A questo estremo perché evidentemente pone dei limiti per evitare che si arrivi a questo estremo perché evidentemente si rende ben conto del fatto che questa analogia
è per certi versi posticcia
Per altro verso questo tipo di scelta proposta dalla Corte costituzionale e c'è da capire questo dovrebbe spiegarmi costituzionalisti quanto sia stata indotta anche da un'esigenza di rilevanza rispetto al al car al giudizio a quo
Se peccare anche per difetto cioè da questa identikit di persona autorizzata
Ottenere il suicidio assistito rimangono fuori soggetti come trentini non so se avete seguito la vicenda di trentini c'è una persona che
Retta da una una forma di strappi articolarmente grave curava un dolore
Terribile incontenibile con i trattamenti antidolorifici ventiquattr'ore su ventiquattro ma che non era mantenuta invitata trattamenti di sostegno vitale
Il caso di Ramon San ed il famoso caso spagnolo oggetto del film Mario dentro è un po'leggi contra se avete visto il film comunque la vicenda è nota che ha lottato a lungo il diritto a morire e ottenuto la morte con una sorta di sotterfugio
Ma non era tenuto in vita trattamenti di sostegno vitale riusciva a respirare da solo
Riusciva a digerire da sola
Allora se noi diamo credito alla cortese
Se ne vogliamo riconoscere se noi vogliamo riconoscere uno spazio di accesso al suicidio assistito dovremo dire che ci rientra dj Fabio ma non ci rientra trentini
Tutto questo ha senso non ha senso
è una discriminazione ragionevole nel momento in cui decidiamo di concedere questo spazio o è una discriminazione in ragione a me pare che per certi versi non posso approfondire perché non ho tempo signora discriminazione una volta che muoviamo dalla messa che questo spazio di accesso al suicidio assistito debba esserci sì è ragionevole che fondata su un dato irrilevante
La dipendenza da trattamenti di sostegno vitale rispetto a le esigenze che stanno dietro
La richiesta di Sicilia assistite che possono avere un significato
Costituzione
Piuttosto a me sembra interessante dicevo il primo momento saliente dell'ordinanza cioè l'interpretazione che esita dell'articolo cinquecentottanta per a fermarne la compatibilità costituzionale
In base a una ratio
Che viene attribuita a questa norma una ratio strettamente personali visti
E che questo è il salto diciamo così interpretativo che vorrei proporvi proprio nella misura in cui noi attribuiamo a questa norma questa ratio
E quindi riconosciuto ne riconosciamo la legittimità costituzionale al tempo stesso nell'iniziamo anche l'ambito applicativo perché l'ambito applicativo rimane confinato a quello che noi possiamo derivare da Marazzi qual è la ratio
La corte parla brevemente sinteticamente
Dell'esigenza
Di tutelare la vita quindi ben tutelate la vita
Rispetto a soggetti vulnerabili che si possono trovare in situazioni di possono essere spinti all'atto suicida Ario da un momento di vulnerabilità
Di cui poi crebbero pentirsi se zero sopravvissuti
Questo tipo di ratio noi la possiamo forse leggere attribuirle un significato una validità impedì ricca ascientifica metri
Se leggiamo queste Brady fugaci forse troppo fugace affermazioni della corte
Alla luce di quelli che sono gli studi suicido logici su
Di quella disciplina che si occupa dal punto di vista scientifico per l'appunto empirico clinico
Del San Cipriano
Che cos'è il suicidio sentiamo credito a questi studi in Italia c'è uno dei più importanti studiosi mondiale di questa disciplina che si chiama
Il suicidio è un fenomeno terribile che non presuppone necessariamente uno stato di malattia psichiatrica
Ci sono dei fattori predisponenti che non sono necessariamente patologici ma possono essere anche di carattere
Genetico di carattere sociale su cui si innesta un fattore scatenante
Che può essere una frustrazione una delusione una sconfitta un abbandono
Che genera un'angoscia esistenziale
Continua
E una visione un nel si dice c'è la persona non vede altre alternative
Nella sua vita non sperimenta Ness ammesso un'altra sensazione nella sua vita se non quel dolore
Che prevalentemente psicologiche esistenziale assoluto e cerca la morte queste la molla che fa scattare il suicidio dando credito a questi studi non perché desidera la morte per ma perché vede la morte come unica possibilità di fuggire a quel dolore
Quindi i sedici dolci ci dicono che di fronte a chi si trova in questa situazione di vulnerabilità Succi Daria
La la domanda giusta da porsi non è ma perché non consentiamo a questa persona di uccidersi visto che vuole uccidersi ma la domanda giusta è perché non l'aiutiamo a uscire da dolore
E voi capite bene subito che dal punto di vista giuridico questo evoca non tanto il tema della premiazione ma il tema dell'intervento solidale della solidarietà
Dell'intervento solidaristico l'intervento solidaristico rispetta rischio dodici Dario qua ci sono anche degli studi dell'Organizzazione mondiale della sanità dovrebbe essere concepito ovviamente prevalentemente con mezzi non penalistici
Ma altri tipi di presidio però il diritto penale e che in questa luce forse può essere letto il senso
Quello che si dice la Corte costituzionale il diritto penale può avere una valenza strumentale rispetto a un progetto di prevenzione del rischio di gestione del rischio suicidiario
Cioè il diritto penale interviene a punire esattamente quello che non si deve fare a fronte di un soggetto che soffre di questo tipo di vulnerabilità
Istigarmi lo può aiutarlo
Badate bene che in quest'ottica anche l'aiuto al suicidio acquista lo stesso significato causale dell'istigazione
In che senso questa prevede questo nettare dibattuti no
Poniamo l'istigazione ma che senso ha dire l'aiuto e quando una persona ormai ha deciso di uccidersi chissà l'aiuta si limita ad aiutare chiese in qualche modo una libertà sia pure una libertà di fatto ma il il vero disvalore penale sta in chi Spica in chi convince qualcun altro citarsi laddove altrimenti questa persona non si sarebbe suicidato in realtà se noi ragioniamo da questo punto di vista che io vi profondo Q medico su citologico
Anche l'aiuto al suicidio può essere causale in quali casi
Quello che ci dicono i sociologi anche
Spesso
C'è il proposito storici Dario eh anche un proposito molto forte è ben lontana da realizzarlo perché perché non sa come fare
Perché non ha i mezzi non sa dove trovare i mezzi non sa a chi chiedere una pistola non non si non sa come fare
L'aiuto al suicidio può inserirsi in questo momento
Cioè fornire i mezzi a Chiasso nel proposito a quel punto il proposito esplode nell'altra
In questo modo vi rendete conto che l'aiuto al suicidio ha una valenza causale non dissimile dall'istigazione
Allora leggendo in questo modo la norma intendendo la vulnerabilità di cui pare la Corte Costituzionale come vulnerabilità societaria
Effettivamente assenso quello che dice la corte costituzionale che ha guadagna meritevolezza di pena anche l'aiuto non solo l'istigazione
Però se la intendiamo così
In testa sua dimensione l'articolo cinquecentottanta trova proprio anche il suo limite applicativo ed questo forse anche vuole dirci la cura c'è proprio perché l'articolo cinquecentottanta un senso rispetta la vulnerabilità sudici Daria
Non c'entra niente
Casi di dj Falbo
Di per Giorgio Welby
Che sono alternativo di vulnerabilità
Vedete l'aspirante suicida quando viene salvato
Ci dicono i soci dodici nella gran parte dei casi ringrazia si rende conto di quello che stava per far ma venne Wealth Dj Fab Ono ringraziano affatto degli ostacoli che vengono frapposti allora decidere di porre termine a quel tipo di
Dolore che è un dolore tra l'altro è una dimensione di sofferenza fondata su patologie gravissime criticamente attestati
Non sono soggette pezzi che solitamente soffribile privazioni familiari anzi spesso sono iper accuditi
Quindi
In qualche modo
Si può dire che attraverso la sensibilità per il caso concreto il caso di dj fa poi Matteo Cappato la Corte costituzionale ci induce a ragionare di una Sibille scusate sui termini un po'difficile ma quanto ci intendiamo aporia del tipo criminoso cioè il caso Cappato ha rivelato gli occhi della Corte costituzionale siamo ad hoc sia pure con tutti le problematicità che ne ho vista hanno colto che l'articolo cinquecentottanta rischia di essere applicato a casa completamente differente
Al caso di chi si trova in una situazione di vulnerabilità soci Daria nel senso che abbiamo visto sono stati citati stamattina il caso anche di ragazze che spesso sono indotti alla Sicilia per certe tipologie di situazione di relazioni e casi invece è di tutt'altro tipo
Che hanno tutta un'altra valenza fenomenologica come dinamiche psicologiche come situazione esistenziale come valenza clinica
Quindi
Non è tanto secondo me il penalista non dovrebbe tanto domandarsi se esiste una scriminante al cinquecentottanta
In certi casi
Ma diversamente sento cinquecentottantasei fatto tipico dei cinquecentottanta si può applicare anche attaccati
O se invece in questi casi non si debba immaginare uno spazio libero non dal diritto ma dal diritto penale
E forse
è questo che
Con tutte le problematicità del caso di metodo e di merito la corte ci comunica
La Corte ci dice che qui non è ci possono essere altre tipologie di vulnerabilità altre tipologie di rischi da gestire ma lo strumento non è il diritto penale
Bisogna lasciar da parte che l'ordinamento lasci da parte la clava del diritto penale rispetto a queste situazioni esperimenti delle tecniche legislative di cavilli possibili che che ha una clava assomiglia a una carezza
Cioè che siano un diritto più duttile
Capace di svilupparsi proceduralmente
Rispetto al caso concreto e al paziente concrete dall'uomo concreto che sta soffre
Quindi sostituire
A schemi precostituiti sul valore della vita o della morte il tempo che il dialogo
Della comprensione delle esigenze di per il singolo paziente
Cantava De André quando si muore si muore soli cosa vuol dire ce lo dicono anche palliativisti che nessuno sa cosa il morire finché non sta morendo
Nessuno sa cos'è il soffrire in crisi perché non sta soffrendo e quindi bisogna ripeto ascoltare sofferente il morente per capire qual è la sua
Esperienza di morte
E di sofferenze
Presto e l'idea di dignità agli attivisti cadi per questa sentenza intrisa cioè l'idea di una dignità che deve costruirsi sulla persona singola sul caso singolo attraverso il dialogo
Con il caso singole con la persona singola facendola parlare scontando la anche ci dicono i paletti visti toccandola
Leggendo i segni diciamo così non verbali di questa sua esperienza
Provare a dissolvere
Dalla richieste estrema difficili artisti assistito proponendo però delle alternative valide di medicina palliativa di terapia del dolore
Che attraversa la minaccia del carcere
Quindi
Una sentenza intrisa di Filosofia agli attivisti
Non credo che questa sentenza riconosco un diritto di morire però riconosce la realtà della morte
Per questo dicevo la sentenza impatti
Una sentenza che non so se queste tre compiti della corte costituzionale
Però di fatto
Esercita una sensibilità istituzionale ma la sensibilità quasi motivare i confronti del caso concreto
E si accorge che lì diritto penale fuori luogo
Ci vuole altro quindi non un diritto a morire ma uno spazio liberato dal diritto penale impedito da un altro tipo ritiri
Potrei aggiungere
Fare cose ma devo andare a chiudere
E allora
Vorrei chiudere facendo parlare
Con loro o almeno uno di loro di tutti quelli di cui finora abbiamo parlate
Eppure io sono convinto che se esistesse un percorso di assistenza dove in caso di fallimento di ogni supporto medico e psicologico
In caso di fallimento di ogni supporto medico e psicologico sia prevista l'eutanasia già intraprendere questo percorso creerebbe nel malato in chi lo assiste a un senso di qui
La certezza di non dover sopportare l'insopportabile e di non dover assistere impotente all'evolversi del Comune patologie renderebbe più gestibile nella disperazione
Quando scienza e amore si scontrano con la fine della vita
Una legge sull'eutanasia non è il rimedio a tutti i mali è soltanto il male minore Piergiorgio Guelpa
Grazie ringraziamo il professor Ballini e questo è lo spazio riservato alla al dibattito eventuali quesiti che voglia deporre i nostri relatori che comunque riguardino quello che dicevi che stamattina io inattese verificare se c'è qualcuno che voglia porre dei quesiti
Volevo far l'ultima riflessione e cioè il senso di questo di questo incontro di questo convegno e Consiglio superiore proprio questo il chiedersi se la magistratura italiana è pronta apportare anche questo peso perché c'è il rischio che tra le tante domande di giurisdizione collegate a qualcosa che probabilmente deve trovare la sua attuazione
Anche altrove non solo fuori dalla giurisdizione ma anche fuori dalla giurisdizione invece la magistratura italiana come soltanto i diritti fondamentali debba spesso con strumenti che non nascono adeguato prendersi anche o dei magistrato e solo prima volo disco diceva
Non dobbiamo lasciare solo il magistrato ne abbiamo l'attitudine alla solitudine della decisione e abbiamo anche un'attitudine ovviamente a basare
La nostra la nostra forza non già sul consenso ma si spera sempre sulla fiducia del cittadino però in questo settore i rischi di a vere una fiducia che viene meno perché il consenso è punto strettamente legata a molte variabili
è un rischio elevato che non sembrava giusto al Consiglio diciamo far sopportare ai colleghi senza un tentativo un momento di riflessione che ci portasse davanti a questi problemi anche questo il motivo
Di una riflessione come dire centrale e non presso la scuola perché in qualche modo non è un'attività ancora di dati è così fossi Acerbo il dibattito che è opportuno partire d'acqua per poi sperare di arrivare a delle certezze che saranno diciamo di giurisprudenza costituzionale poi del del giudice ordinario
Ero io spero che il consiglio abbia fatto tutta la sua parte sino ad oggi però con questo con questo sforzo
Dello poniamo insomma con con sincera condivisione a disposizione nella consapevolezza che certi magistrato può essere solo ma non deve mai sentirsi solo rispetto al suono di autogoverno
In questo senso appunto io potrei concludere i lavori se non ci sono delle domande ma volentieri apro spazio Conti contro prego
Non vorrei approfittare perché chi fra il relatore può interviene diciamo stonata
Però siccome Toma Sammy Epidendio in qualche modo mi ha descritto in alternativa a professore Carapezza
Alla posizione del professor Carapezza io non so se sia andato nel mi abbia letto nel pensiero però devo dire che onestamente lo spirito del mio intervento non era funzionale a dare
Una visione però corte costituzionale ma casomai a evidenziare le difficoltà che ci troveremo di fronte
Però
Per raccogliere il guanto del collega Epidendio volevo leggervi
Non sono autorizzato a fare il nome del dell'ex giudice costituzionale che l'ha scritto perché sarà un'intervista pubblicata tra qualche tempo però mi sembra interessante e Lube lo portò come contributo a questa riflessione straordinarie mi pare abbiamo ascoltato a proposito della s'intende l'ordinanza dice non mi accodo a quanti si strappano le vesti per la novità procedurale introdotta da questa pronunzia
Da più di sessant'anni la Corte va avanti e la dottrina rigorosa si strappa le vesti
Forse verrà il momento in cui non ci saranno vestita strappare e prevarrà l'idea che il principale dovere del giudice delle leggi che apprestare tutela beni costituzionalmente protetti anche introducendo innovazioni nelle pieghe delle norme processuali vigenti allo scopo di massimizzare il suo ruolo di custode dei principi costituzionali
Sarebbe illusorio aspettare innovazioni legislative in materia e che non suscitano immediatamente emozioni nel pubblico
Anche se poi le conseguenze dei mancati interventi possono provocare le stesse emozioni poi aggiunge parlando dell'ordinanza
Dice mi sembra che contenga affermazione di grande rilievo dal punto di vista etico prima che giuridico che si possono ricondurre a due fondamenti della cultura contemporanea della libertà
La tutela della persona umana come valore in sé e non come semplice mezzo per il soddisfacimento di interessi collettivi
La dignità della persona medesima non come frutto di condizioni imposte ma come effetto della propria libera autodeterminazione
Si tratta di va due valori collegati che assumono la veste giuridica di principi per effetto della costituzionalizzazione dei valori dominanti nell'epoca del primato della persona sullo stato del pluralismo culturale
Ora
è una delle opinioni e ovviamente ne abbiamo ascoltate tante a me sembra che
E questo lo dico go per quanto mi riguarda
Che l'ordinanza duecentosette sia linea di continuità con
Un diritto
Che si è andato stratificando prima sulla base giurisprudenziale
La sentenza sul caso di Eluana Englaro testata additata come sentenza che aveva autorizzato un omicidio
Non solo a livello politico ma anche della dottrina dell'autorevole di autorevole dottrina
I frutti della sentenza Englaro sono stati
La legge del Duecento numero duecentodiciassette dice duecentodiciannove del due mila diciassette
Oggi se ne parla come di un dato così scontato
I risultati quella legge sul rifiuto sul interruzione bene non era così
Quando la legge è stata adottata allora io non so se siamo veramente nelle era della Pan giurisdizionali sedazione della Yukos in lire giuristi come e si mise in inglese della Yuri stock grazie
So però che viviamo questa tempi nei quali dunque saremo chiamati a dire la nostra
Come dirlo
Ovviamente e difficile compresso e queste occasioni questi momenti di riflessione con la dottrina
Con l'aiuto della dottrina che aveva una prospettiva che noi giudici spesso non possiamo cogliere lo diceva però lo capisco abbiamo tante carte troppe carte se non cooperiamo e collaboriamo non riusciamo a far bene pene la Corte costituzionale con la duecentodiciassette il tentativo di dialogare con legislatore un tentativo onesto
L'ha fatto
Ha detto al legislatore io non intervengo trigliceridi addotta una una pronuncia una una legislazione che tenga conto in considerazione queste esigenze
Il legislatore pare non l'abbia fatto non dimentichiamoci che questo di questa spinta alla cooperazione che noi forse come giudici possiamo allargare alla cooperazione e collaborazione tra di noi tra giudici civili tra giudici pena anche con prospettive dire se
Ma la diversità e un valore
Realmente
Ci sono interventi
Tutti pieni di certezze
Va bene allora se non mi sottraggo spazio a nessuno
Appunto ribadisco voi le conclusioni che ho fatto prima vi dà un saluto da parte di tutta la sesta Commissione
Del consiglio tutto che vi ringrazio per la vostra presenza siamo assolutamente fiduciosi del fatto tutti insieme ad un buon lavoro che ci troveremo più avanti come base per delle prove molto difficili graziato che