"Non inCIAMPIamo"

Per costruire dissi loro osso di un primo incontro attraverso iniziative lotte comuni petit insieme una forza nuova bella elaborazione e della capacità collettiva di proposta
Difesa intransigente del valore dei salari
Trentacinque ore per tutti a parità di salario l'impegno straordinario per la formazione e la scuola la ricerca riduzione delle spese militari Investimenti per cambiare nello stesso tempo la produzione e l'ambiente
Un no secco al fitto di chi lavora questa vergogna non lo accetteremo mai e poi il potere di decidere sulle proprie rappresentanze sui contratti per chi lavora
Sono queste
Le ragioni vere e profonde della nostra vita in questa giorno in questa notte di pioggia in questo giorno difficile mi è tornato alla mente un proverbio saggi dal profondo del mio Paese
L'acqua che non ha fatto vince lo stadio c'è questo proverbio ecco
Anche questo vogliamo dire a Ciampi a sandwich e a tutti quelli che pensano ad un futuro in cui tiravo ora non dovrebbe contare più niente attenti Ciampi assenti
Non pensate che la sofferenza sociale di questo Paese
Continuerà a produrre rivolte episodiche o soprattutto rassegnazione attenti tessuti morì staccare piovere
Abbiamo Capeto e non vogliamo più essere soli com'è stato aperti a Gianni
Oggi il lavoro torna in campo
Cerca il confronto con le forze ambientaliste di pace coi cattolici democratici coi giovani a tante bandiere ma rafforzati alcune idee comuni
Tante esperienze ma insieme un bisogno ad una voglia grande di alternativa
Noi siamo qui se lo mettano bene in testa
Per dare non per dare sfogo alla nostra debolezza ma per costruire un lavoro per costruire anche con l'aiuto se lo vorrà di chi oggi non c'è il futuro della nostra forza
Infine io ho concluso
A volte guardate un grande fuoco di sterpi può eseguirsi in pochi istanti è non lasciare traccia
Essere devastante ma solitario ed inutile a volte invece come diceva un grande dirigente del movimento operaio di un Paese assai lontano una scintilla o dare fuoco alla prateria
Questa nostra manifestazione di oggi noni ancora il fuoco
Ma vi auguro a lui auguro e questo venticinque settembre sia quella scintilla
Perché abbiamo tutti quanti la forza di non farla spendere di Roma farla consumare ma di portarla gelosamente nel dieci mila citati questi Italia lei cento mila posti di lavoro irritare per questa via un futuro ed una speranza a chi lavora in questo nostro Paese
Grazie a Nesta
Dora la parola
Al compagno Gigi Malabarba dei Cobas dell'Alfa Romeo che aderiscono allo slalom
Compagni impegnati in prima persona contro i progetti di ristrutturazione della FIAT e progetti di privatizzazione che oggi stanno portando soltanto licenziamenti
Ma la barca
Un saluto di lotta dai lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese e dalle trova Scalfaro Meo
L'acquisizione del gruppo Alfa Romeo da parte della FIAT rappresenta l'esempio del fallimento della prima grande privatizzazione in Italia
E di colossale truffa ai danni della collettività
Non accetteremo mai come lavoratori dell'Alfa che ci sia una patteggiamenti sottobanco tra i giudici e gli industriali
Non sentano bene Bettino Craxi e Cesare Romiti sono indagati e devono rispondere dei reati commessi sull'operazione di vegliava dell'Alfa alla FIAT
Vi aspettiamo al varco nei prossimi giorni Tangentopoli
Il padre
Continuano quello di farlo il
Dopo avere chiuso l'Autobianchi di Desio la lancia di Chivasso e la Maserati di Lambrate
Con l'avvio nel nuovo stabilimento di Melfi Polito contributo di oltre tre mila miliardi dello Stato Agnelli vorrebbe oggi chiudere l'Alfa Romeo di Arese
E proprio ad Arese sabato prossimo in barba provocatorio per rappresentare l'appunto che dovrebbe avere Melfi la produzione principale
Noi siamo ai lavoratori lucani che lotteremo al loro fianco per ribaltare lo sciagurato accordo del sindacato CGIL CISL e UIL ha condannato a condizione di lavoro di salario da terzo mondo
Ma diciamo anche all'affiliato
E se nessuno dei sedici nuovi modelli preannunciati
Verrà prodotto ad Arese non ce ne staremo con le mani in mano la fabbrica che non hanno mai pagato non appartiene alla FIAT otto all'allo Stato umano ha venduto al miglior offerente
Da questa manifestazione deve ripartire il conflitto in tutti i posti di lavoro perché la partita di una lotta generale contro il governo del padronato
Di una persona generale nazionale resta nell'esigenza obiettiva e va costruita a partire dai posti di lavoro la mobilitazione nelle fabbriche
Può anche partire attraverso nuove forme di lotta di aggregazione
Per sabato due ottobre ad esempio in occasione appunto della presentazione della nuova macchina ad Arese
E anche in altri stabilimenti come Cobas e sindacato dei lavoratori autorganizzati stiamo preparando un'iniziativa di contestazione alla FIAT
Alcuni invitiamo tutte le forze sociali e politiche e intellettuali e sono ancora disposte a battersi per il lavoro i diritti era dignità dei lavoratori
E ancora più importante l'annuncio che voglio fare qui oggi direi il vero un fatto politico di oggi
Che realizzeremo nei prossimi giorni un autoconvocata dai delegati dal gruppo FIAT insieme per la prima volta delegati dai Cobas e delegati dai consiglieri di Mirafiori di Chivasso di ribalta di Arese di che assilla di Pomigliano d'Arco
Per costruire un coordinamento una piattaforma di lotta comune Bertinotti ha ragione noi non abbiamo e non avremo ambiti a sinistra nemici a sinistra
Ho letto la Paz come sapete riteniamo riformabile confederazioni rilanceremo il nostro progetto di autorganizzazione dell'Assemblea nazionale dal prossimo trenta ottobre
Ma abbiamo dato loro del denaro un terreno unitario
Se al referendum sull'articolo diciannove della democrazia sindacale
CGIL CISL e UIL hanno risposto volere famigerate RSV dell'accordo del tre luglio
Conserva tutto intero il monopolio burocratico delle confederazioni
Noi vogliamo rispondere con l'elezione diretta dai Consigli di fabbrica proseguendo la battaglia per il referendum e una legge democratica
Per concludere compagni
Di fronte la disgregazione
E all'abbandono dei lavoratori da parte degli apparati sindacali è già stato avviato un processo di tessitura di rapporti di superamento degli steccati organizzativi precedenti a partire dal basso dai lavoratori dai delegati
In sostanza si comincia a dare una risposta concreta
Al bisogno di un nuovo sindacato nazionale dei lavoratori di tutte le categorie democratico fondato sui consigli
Quel sindacato di classe che la gran massa dei lavoratori vederle lavora attesi qui presenti valgono vogliono costruire con tutti i settori dj Lotta della classe operaia in tutto il Paese
Non il sindacato quindi di un partito ma di tutti coloro che non hanno piegato la testa che non svolge esistono lei capitalismo e lo sfruttamento come l'unico orizzonte possibile
Questa manifestazione sta ponendo le basi per ricostruire quelle che è stato distrutto in termini di conoscenza e di organizzazione
Non bisogna solo rendere visibile la nostra distanza dalle scelte scellerate piano portato agli accordi del trentun luglio prima e del trentuno del tre luglio poi gli acquerelli per smantellare interi comparti produttivi
Bisogna trasformare questa visibilità Diego leggo ponte contrattuale oggi perché l'urgenza dei bisogni l'urgenza della resistenza operaia è ancora in campo ad esigere quote
La parola d'ordine
Di oggi deve essere nessuna trattativa
Nessun altro negoziato senza e contro i lavoratori senza e contro la realtà di movimento rappresentata in questa piazza senza e contro i contenuti di cui è portatrice
Forza compagne e compagni abbiamo bisogno di tutta la nostra basta carica grazie
Grazie al compagno Gigi Malabarba
Il compagno Silvio Belletti si trovava bene davanti all'entrata del palco perché c'è la compagna Franca faro che lo aspetta
Il compagno lembo Simone
è atteso dai compagni di San Salvo di Chieti nei pressi della statua di San Francesco subito dopo la fine della manifestazione
I compagni di Cisternino Martina Franca Locorotondo devono trovarsi sotto la torretta delle amplificazioni
Il compagno Salvatore Moreno si trovi in fondo a piazza San Giovanni all'ultimo albero questa l'indicazione che mi è stata data un po'difficile
Compagne e compagni
E il corteo storico ora entrando in piazza San Giovanni
Può darsi pro
Compagne e compagni oggi venticinque settembre
E anche l'anniversario della barbara uccisione viceversa era Terranova e di Lenin Mancuso
Due
Esponenti che hanno lottato contro la mafia e che hanno pagato con la loro vita credo che sia impegno di tutti quanti noi di tutta la manifestazione portare avanti la loro battaglia che ha una battaglia comune per sconfiggere chi nel nostro Paese
Uto essere tra di noi il compagno
Compagno libertini
Che per primo
Mesi fa
Quando Giannella tarda primavera
Era chiaro a tutti quanti noi la gravità dell'attacco che si stava preparando contro i lavoratori e le lavoratrici
Quando diventava altrettanto chiaro e forte l'insostenibilità in un Paese in cui tanto è marcio
E così forte il peso di Tangentopoli con quello che essa ha squadernato davanti a noi
Diceva noi dobbiamo prendere le nostre mani la difesa dei lavoratori del loro salario e dobbiamo farlo partendo da quella giusta e sacrosanta indignazione
Contro un sistema fiscale che De prenda le tasche dei lavoratori e dei pensionati compagno Lucio non è qui tra noi
Ma ha lavorato con lui ha contribuito a costruire questa grande manifestazione ha contribuito a costruire quella piattaforma che tanto io credo potrà e dovrà esserci utile nelle prossime settimane
E io voglio dirlo voglio dirlo subito perché c'è stato anche sui giornali e c'è anche in queste ultime ore
Una sorta di interrogativo rivolta voi e anche una voglia di penalizzare quello che noi siamo si è voluto dire che Rifondazione Comunista
Aveva voluto e vorrebbe mettere il cappello su questa straordinaria manifestazione
Ebbene compagne e compagni io credo che noi vogliamo e abbiamo fatto altro certo siamo qui con la nostra passione politica come nostre idee con il nostro impegno ma sappiamo bene che questa passione questo impegno queste idee solo importante ma solo una parzialità
E che dobbiamo unire tutte le forze della sinistra sociale politica per tentare in questo Paese non soltanto di costruire un'opposizione forte ma finalmente attraverso la lotta far tornare a sentire la voce dei lavoratori io vorrei dirla così tornare a vincere
E io credo che sia importante che in questa manifestazione non soltanto siamo stati assieme in questo modo straordinario
Ma sia importante anche la riflessione che dovremmo fare nelle prossime ore
E certo chi ha deciso di fare altro chi ha deciso di stare a casa dovrà tempi scooter e sulle sue responsabilità
Non si lasciano da soli lavoratori lavorato invece quando la questione davanti a noi a questa forza e a questa importanza
E io credo a compagni Petacchi a tutti quanti voi alla nostra volontà unitaria tentare di capire come possiamo anche a risolvere e andare oltre questa difficoltà perché guardate i tempi sono difficili quindi tanti hanno detto che c'era necessità di mandare a casa rapidamente questo Parlamento delegittimato
Che c'è la necessità di lavorare per le elezioni politiche anticipate subito
E noi abbiamo ascoltato prima alla Camera e al Senato le parole di Ciampi di questo presidente nel governo della borghesia e della Confindustria dica lì dentro nelle Aule del Parlamento che lui non farà mai nessun passo per sciogliere questo Parlamento che farà portarsi a casa la sua finanziaria quella che taglia conserva senta niente pensioni sanità quella che non destina una sola lira all'occupazione tanti problemi drammatici delle giovani generazioni e ha detto Ciampi
Fate voi ha detto a questo Parlamento poi ci sono anche le riforme c'è da lavorare e noi intendiamo lavorare
E Ciampi ha dato una mano molto forte lì dentro e c'è una responsabilità morale anche tutto questo
A quei signori corrotti e corruttori della politica che siedono in Parlamento e che assolutamente non vogliono lasciare quel privilegio che è l'immunità parlamentare
Ebbene in Parlamento io ho ascoltato parole chiare
L'ho ascoltata dai compagni e dagli amici dalla Rete dai Verdi da altri
Noi stessi da un anno stiamo chiedendo elezioni politiche anticipate ho ascoltato con interesse i compagni del partito democratico da sinistra diede anche dopo il ventuno dicembre bisogna andare alle elezioni ebbene accompagna ebbene compagni io credo che dobbiamo insieme verificare queste volontà che dobbiamo costringere che questa volontà manifesta a gesti ad atti coerenti dobbiamo farlo con grande forza perché altri vogliono altro
E non è il tempo di poter attendere
Di andare a confusi assemblearismo nei a elettorali eseguiti a far prevalere questo qual è l'interesse di partito quando nei maggiori della società sono così forti ma soprattutto quando sono così storie di Peter aggiornerà alternativa
E allora davanti a noi c'è un'occasione cioè questa legge finanziaria
Noi stiamo lì dentro lavorando e siamo tentando di capire in che modo poter costruire un'opposizione forte contrastare scelte che definiamo sciagurate andati a lavorare su questioni che sono quelle contenute nella piattaforma di questa manifestazione innanzitutto il problema dell'occupazione
Così come quella tradizione delle spese militari per dare senza sostanza ad una battaglia di pace
è un'occasione questa importante io credo che nessuno potrà trincerarsi dietro alibi
Nessuno potrà ancora vive ma in fondo facciamola passare questa Finanziaria perché prosegua e si avvicina il tempo delle elezioni
No il tempo nelle elezioni dell'essere dati dopo ma insieme determini materialmente il tempo dei diritti sacrosanti lei lavoratori e nella battaglia dura contro la Finanziaria
Quale sarà impegno che assumiamo questa sera con voi ed è un impegno unitario per poter ragionare già nelle prossime settimane nei prossimi mesi sui punti alti di quella piattaforma ma consentitemi compagni
Idea che dobbiamo farlo a partire dai punti di crisi dobbiamo farlo a partire da Crotone
Ed ha la giusta domanda di lavoro qualificato aveva degli operai di Crotone dobbiamo farlo dalla FIAT di Torino da tutti gli altri punti di crisi da quelle fabbricate da napoletano che io conosco bene
Dobbiamo farlo innanzitutto a partire dal di per far diventare quella che oggi è una resistenza operaia
Proposta progettò trasformazione cambiamento vogliamo lavorare così
E credo che in questo modo potremmo anche descrivere e decidere lei discriminanti di cambiamento
Quei contenuti attraverso i quali uno a sinistra lei Silvestre plurali autonome o ognuna con le proprie bandiere o l'ambiente sanno in campo per far vincere la parte sana di questo Paese
Così noi lavoreremo e cosa intendiamo lavorare
E io voglio dire qui concludendo questo intervento
Altri parleranno dopo di me e abbiamo scelto giustamente di avere qui tante voci perché questa Massimo istruzione ecco se io unitaria e plurali assieme voglio dire concludendo qui che ritengo molto importante
Non soltanto che qui ci siamo e soprattutto che ci siete voi che ci sono i compagni e le compagne nei luoghi di lavoro quelli che sentono pesantemente ogni giorno nella materialità dei fatti
Da durezza della vita essendo nello verrai di poterla cambiare quelli che vedono con timore i prossimi giorni la questione del lavoro la disoccupazione e la scuola le tante questioni che voi conoscete meglio di me
Io credo che tutto questo sia importante
Perché è una vera democrazia e innanzitutto partecipazione protagonismo
E decisione di che conosce i problemi
è importante perché indica un metodo una sostanza del far politica e voglio accudirlo senza polemica senza alcuna ricetta in tasca voglio cui dirlo forse sotto voce
Ma anche i compagni sindacalisti dovrebbero imparare tanto da una manifestazione come questa
E dovrebbero imparare tanto da quello che nei luoghi di lavoro
Viene detto quello che viene prodotto Redaelli laboratori di quelli in carne e ossa
Perché è inutile nasconderci una grande questione aperta in questo Paese
Ed è quella del sindacato ed è quella della rappresentanza e del come da qui alle prossime scadenze si riesce a costruire anche in questo settore una fiducia e una speranza
Sarà importante usare il referendum sarà importante non farsi scippare i referendum sociali ma voglio dirlo soprattutto quel referendum sull'articolo diciannove dosa tutto da lavoratori perché non so quali parole possono essere usate a me piace a dirla così secco ne saremmo vincerà se in Parlamento ce la faremo
Dopo di esso niente potrà essere più come prima e quando il lavoratore diranno sì sarà se ecco altri lavoratori diranno no sarà no detto se i sindacati dovranno costruirsi ed essere io credo che questo compagni e compagne deve farsi in fretta anche per quanto riguarda le istituzioni anche per quanto riguarda la saldatura tra società civile tra società sociale tra società politica una saldatura che senz'altro che è sicuramente difficile Bandoli impossibile noi comunisti
Forse siamo ancora quelle delle cose impossibili è vero compagno Ingrao se qui con noi da quando senta ma grande forza qui in questa piazza mandò i comunisti siamo anche quelli che forse il tema è meglio ad altri sappiamo che unità è un bene prezioso c'è da soli non si cambi la teste di gallina insieme con gli altri turca in questo cammino ognuno ha una forte e orgoglioso delle sue idee ed alle sue speranze
Credo che la presenza del compagno Pietro Ingrao qui con noi sì è una presenza estremamente significativa anche per il significato perché la lotta dei lavoratori e le lavoratrici di questo Paese stanno conducendo per la difesa del diritto al lavoro per la giustizia sociale impieghi che ha visto sempre in prima persona del compagno Pietro Ingrao grazie
Speriamo che la mongolfiera della lega ambiente che si trova la nostra sinistra possa essere un auspicio per il nostro futuro cioè che le nostre idee le nostre speranze possano viaggiare nel nostro Paese
Dora lettura di alcuni comunicati molto pure
Il compagno rabbiosi Franco di Sondrio deve recarsi subito sotto la torretta degli altoparlanti il compagno Moroni di Firenze atteso sotto la torretta la torretta dei megafoni
Il compagno
Chi ha la compagna Chiaravallotti al compagno Antonio Coppi davanti all'entrata della basilica
I compagni del collettivo vernice fresca di Agrigento sono atti sì al lato del palco
Li attendono un gruppo di compagni dal collettivo
Gian Santo liberato
è atteso da Vincenzo davanti al palco
Diamo ora la parola però la lettura di un breve comunicato la compagna rompe Roberta tromboni di Torino
Dell'associazione dei giovani a sinistra
Che hanno aderito a questa manifestazione e vede oggi qui con noi la loro presenza
In queste settimane si sta aprendo la stagione di profondo rinnovamento in cui il coinvolgimento degli studenti dei lavoratori dovrà dare una risposta forte per il presente ed il futuro
Alla scuola collo all'importante
Dare il via ad un processo che Harris costruito ricostituisca la condizione civile sociale e democratica del Paese
E il governo che non investe sulla scuola è un governo che non pensa al futuro delle generazioni
Stiamo assistendo a tagli al finanziamento dell'istituto dell'istruzione ad un decreto che taglia classi che provoca disagi nella scuola dove il diritto allo studio elegante e che già vive frustrazione niente scompensi gravissimi
Liberare l'istruzione dal pachiderma verticistico accentratore chi è liberare e democristiano era condizione per riformare la scuola la didattica e per provare le nuovi saperi non si può pensare di asservire la scuola a logiche di interessi che nulla avrebbero a che vedere con la formazione delle nuove generazioni
L'autonomia scolastica deve essere un'autonomia democratica in cui diritti di poteri degli studenti e dei docenti pariteticamente ne costituiscono l'essenza
Per questo a partire da oggi per le prossime settimane sarà importante avere il via mobilitazioni degli studenti a fianco dei lavoratori tutti i lavoratori che servirà all'inizio della ricostituzione dello stato sociale dei diritti e dei poteri dell'opportunità per tutte e per tutti
Siamo scesi in campo per i nostri diritti ritiene parlottare vinceremo la nostra battaglia
Grazie a Roberta
Rinnoviamo ringraziamento ai compagni della sinistra che hanno aderito alla manifestazione prima di dare la parola
A Massimo Serafini
Dopo una breve lettura d'un appello per la raccolta di firme a favore della proposta di una legge di iniziativa popolare per le norme di attuazione del principio del ripudio della guerra sancito dall'articolo undici della costituzione dello statuto dell'ONU
La raccolta
Va a rilento e quindi c'è bisogno di un impegno straordinario di tutti quanti noi da scadenze prevista per la fine di ottobre
Via dunque un appello affinché si firmi da subito nel proprio Comune di residenza
Inoltre c'è un banchetto qui presente in piazza dietro lo striscione del Leoncavallo
Dora la parola a Massimo Serafini della lega ambiente a nome che interviene a nome di tutte le associazioni che hanno aderito e promosso questa miniserie questa
Manifestazione
L'Arci l'associazione per la pace la Costituente della strada e il Movimento federativo democratico che ringraziamo tutti quanti per essere rispettati qui con noi oggi
Avverto che questo è il penultimo intervento previsto dopodiché ci sarà la chiusura della manifestazione Massimo Serafini
L'adesione di Legambiente a questa grande manifestazione ha un doppio significato
Un significato di solidarietà
Perché il dramma di chi perde o chi non trova il lavoro ci riguarda
è un significato di proposta
Perché difendere e rilanciare l'occupazione può e deve essere l'occasione per affrontare le grandi emergenze ambientali del nostro Paese
Per colmare il vuoto di posti di lavoro il Governo Ciampi ha imbastito una toppa da farci quasi rimpiangere il buco
Noi giudichiamo la finanziaria di Ciampi oltre che ingiusta vecchia inutile controproducente
Francamente non capiamo perché gli italiani dovrebbero liberarsi di un Governo e di un Parlamento pieno di inquisiti dopo solo che sarà approvata questa pessima Finanziaria
Non c'è una politica industriale degna di questo nome
Che affronti con determinazione la crisi strutturale di questo modello produttivo c'è bisogno di meno merci di più innovazione di prodotto di più servizi
In realtà la strategia in difesa del lavoro di questo governo e ancora una volta affidata al carosello delle grandi opere pubbliche
Il ragionamento che ci propongono è semplice
Servono meno metalmeccanici meno chimici meno testi di meno insegnanti
E allora mettiamoli tutti a costruire nuove autostrade treni da trecento all'ora e nuove dighe mega centrali elettriche insomma un campo di Mega Investimenti che ha sfasciato l'Italia sia dal punto di vista ambientale che da quello della legalità
Non dimentichiamoci che Tangentopoli è un'immensa città che ha distorto lo sviluppo economico e territoriale urbano e minato la qualità della vita della gente dando anche poco lavoro
Basterebbe ricordarvi qui la tragedia di Genova dell'altro giorno
Dove basta una pioggia per provocare lutti e catastrofe
Vi diranno che è la natura maligna ma non è così chi ha messo in ginocchio a Genova sono le scelte dei governanti amministratori e sindaci incapace corrotti e di impresa in bordelli corruttrice
Con il governo ma Ciampi che mangia che ma naviga a vista il piano per l'occupazione di lega ambiente si conferma una delle poche proposte innovative sul tappeto
Chiediamo un nuovo intervento pubblico
Che dia risposta ai grandi bisogni della gente di ambiente e di salute
Che punti sulla gestione manutenzione sui servizi più che sulla produzione materiale e che sappia potenziare i settori industriale dinamici
Fornendo oltretutto una sponda la piena espressione di quei diritti di cittadinanza sempre ignorati e cartapesta
Si possono garantire posti di lavoro stabili e qualificati
Investendo nei trasporti urbani nei parchi nella difesa del suolo nella forestazione nel risparmio energetico nel risanamento delle acque nella riqualificazione e recupero delle nostre città
Per noi il fuori da questa via maestra non c'è politica per il lavoro che abbia una prospettiva vera di successo
A meno che non ci si voglia testare in una difesa estrema disperata dell'esistente
Come a noi pare la scelta del sindacato a Gioia Tauro che di fatto si fa sport sorda l'intreccio perverso di interessi anche malavitosi che ha partorito il mostro della centrale elettrica
Ecco a quel modo Miglio bene di proteggere gli interessi di chi lavora noi vogliamo contrapporre un progetto diverso è per questo siamo qui
La sfida difficile e per vincere occorre che si saldi un grande blocco sociale
Forte e innovativo aperto le espressioni della società civile anche a quella parte del mondo dall'impresa che vorrà abbandonare la strada finora quel per corsa
Che non garantisce né lavoro né un'uscita credibile dalla crisi economica
Oggi abbiamo posto una prima pietra per ridare una speranza a milioni di donne e uomini e giovani che vivono con incertezza il proprio futuro domani saremo a Perugia a dire no alla guerra
C'è ancora molto da fare ma se sapremo raccogliere lo spirito migliore di questa grande manifestazione e sapremo raccogliere attorno a noi tutte le forze di coloro che vogliono un'Italia più giusta e più pulita vedrete che ce la faremo
Grazie a Massimo Serafini
Tutto adesso la parola per l'ultimo intervento a chiusura della manifestazione
Al compagno Paolo Cagna del Corriere della Sera
Che per primo
Ha promosso il movimento del Consiglio unitari che ha dato vita a questa grande mobilitazione e quella del ventisette di febbraio delle lotte di autunno
Con i lavoratori in piazza che si sono posti agli accordi del trentuno luglio del no di queste del novantadue al tre luglio di quest'anno Paolo Cagna
Siamo tornati cupa e siamo tornati in tanti
Noi siamo tornati in questa piazza straordinaria che abbiamo riempito il ventisette febbraio di donne e di uomini che erano venuti a chiedere lavoro stato sociale e democrazia sul posto di lavoro
Il ventisette febbraio il corteo quel grande corteo
Era aperto dai minatori del Sulcis oggi questo corteo ancora più grande riaperto dai lavoratori di Crotone un altro dramma del lavoro un altro dramma del Sud un altro dramma dell'Italia
Perché il Sulcis il ventisette febbraio e perché il Crotone oggi
Perché intorno a queste lotte come intorno a quelle dell'Ilva di Taranto della Selenia della Maserati di Bagnoli
Dell'Ansaldo di Arbatax si sono coagulati Aldo Grandi domande che non riguardano solo le vicende di queste fabbriche con i loro lavoratori
Ma esse riguardano direttamente il presente
E ancora di più il futuro di tutti i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese il cui presente già gramo e il futuro ancora più incerto
Intorno a queste note si immediatamente saldata
La solidarietà della comunità locale perché la lotta dei lavoratori di Crotone come quella dei minatori del Sulcis e la lotta di tutto il tessuto sociale che gravita intorno all'insediamento industriale che di esso vive
Ma intorno a questa notte non è cresciuta la solidarietà della classe operaia non si è creato un movimento che ne assumesse le ragioni non si è rotto l'isolamento non è stato dichiarato lo sciopero generale
Perché in queste lotte per poter vivere per apparire per avere il diritto di essere devono sempre a tuo assumere toni estremi
Perché è un lavoratore per affermare la propria identità sociale e il proprio diritto di trattare il futuro che lo riguarda
Deve bruciare fosforo arrampicarsi sui pennoni sprofondare assi in miniera Muraro sì in una galleria
La crisi di Crotone la crisi del Sulcis non è la crisi della singola azienda in rapporto al suo mercato
Ma è la crisi irreversibile di un modello di sviluppo che ha raggiunto i limiti di crescita di espansione fondati esclusivamente sulle ragioni dell'impresa e del profitto
Un modello che ha distrutto l'ambiente
E le risorse naturali
E che ora avendo esauriti i margini deve mettere in discussione i diritti acquisiti al lavoro a un compromesso sociale che garantiva una qualche tutela solidale universale a lavoratori e pensionati
Qual è l'alternativa allo smantellamento delle grandi aree industriali del Nord e del Sud
Se il punto di riferimento proposto un minatore o metalmeccanico solo il costo del lavoro il costo sociale di un minatore polacco o di un operaio di Taiwan
C'è una parte d'Italia che crede forse che sia possibile garantirsi livelli economici nella differenziazione delle condizioni materiali e dei diritti
Oppure si vuole fare di Crotone come di Melfi il passaggio necessario per poter per poter chiudere fabbriche come l'Alfa di Milano e per ricattare gli operai del Nord
Noi siamo qui oggi prima di tutto per rimettere insieme Crotone Ansaldo Sulcis Maserati al fine Melfi nord e sud
La cultura della lega e dei grandi giornali del Nord noi la respingiamo con forza per queste minatori del Sulcis gli operai di Crotone hanno guidato queste due manifestazioni
Per tenere insieme quelli che sono i punti alti della lotta per il lavoro
Per costruire un grande unitario ovvero movimento di massa intorno a una piattaforma costruita sull'occupazione sulla difesa delle condizioni salariali dello stato sociale
Ma per rispondere a queste domande c'è bisogno di avere un'ambizione ancora più grande noi siamo di fronte a un fenomeno senza precedenti nei Paesi sviluppati e che va affrontato come tale
La disoccupazione destinata a fare parte organicamente del nostro panorama sociale
Come conseguenza del fallimento delle politiche economiche di questi anni e come conseguenza dei processi riorganizzativi e innovativi introdotti nei processi produttivi
I lavoratori italiani costano meno e sono più produttivi perfino dei loro colleghi giapponesi
Ma questo non ha prodotto nella ripresa economica né un posto di lavoro in più così come non ha prodotto ripresa e posti di lavoro il taglio della spesa sociale e la politica di risanamento dei costi pubblici
E con queste verità che si devono fare i conti oggi e su queste verità che si devono misurare le scelte che vengono fatte
Può rimanere un governo come il Governo Ciampi che a queste verità risponde riproponendo la vecchia logica l'Italia la spesa sociale l'assistenzialismo ai lavoratori di Crotone
Qualche cantiere per l'occupazione è per tutti i lavori la precarizzazione del posto di lavoro aprendo un conflitto tra chi è garantito ci sarà in affitto e chi è disoccupato
Può al sindacato pensare di sopravvivere
Rispondendo a queste verità accettando la logica del sacrificio a senso unico del primo tempo di un fine in cui secondo tempo non viene mai proiettato forse perché neppure esiste e successo così il trentuno luglio novantadue è successo così il tre luglio di quest'anno
Ma proprio al tre luglio con Cari compagni e care compagne si è chiuso un ciclo il ciclo che credeva che nel posto di lavoro ci fosse l'unica ricetta l'unica leva per risolvere la crisi economica
A queste verità noi diamo una risposta partendo da qui da questa piazza
Oggi non partiamo solo dalla protesta dalle ragioni che sono sacrosante di ribellione che questa piazza esprime noi oggi approviamo un altro ciclo un ciclo che parte dall'unità delle forze e dell'aggregazione sociale e politica che sono qui con noi oggi
Forse delegazioni gli si sono battute troppo spesso in modo isolato e che oggi con la loro presenza nella loro unità di proposta dicono con i fatti che questo ciclo
E appena fu e da qui che si riparte
Non credo che dobbiamo essere orgogliosi per la molteplicità per la ricchezza delle forme associate che si sono raccolte qui con noi oggi
Non solo le forze politiche e le forze sindacali
Le trovano le ragioni di una unità che superi le distinzioni e le contrapposizioni ma la grande articolazione dell'associazionismo e del volontariato
Dobbiamo riflettere tutti sulla forza e sulla originalità della situazione che noi abbiamo creato oggi
In questa aggregazione cioè l'espressione di un bisogno reale di unità dal quale non si può più tornare indietro
Questo è stato possibile perché bisogni sempre più acuti noi oggi rispondiamo con una piattaforma
Con degli obiettivi chiari precisi realistici e concreti che costituiscono la base per una vertenza generale di massa che parte da tre questioni centrali
La questione del lavoro
Cala l'occupazione aumentano gli orari di fatto il lavoro non è più un bene in espansione noi da qui proponiamo l'obiettivo delle trentacinque ore da raggiungere in tempi certi per una redistribuzione del lavoro e per una riformulazione dell'organizzazione della società
Questo obiettivo può e deve essere insieme piattaforma dei prossimi rinnovi contrattuali e oggetto di una grande vertenza generale nazionale che abbia però anche una sponda europea
Noi non dobbiamo dimenticare
Che a Bruxelles è in discussione una direttiva che propone di fissare il tetto dell'orario a quarantotto ore settimanali
Noi proponiamo insieme alla riduzione dell'orario un piano per l'occupazione fondato sulle ragioni dell'ambiente e della pace cioè sulla qualità dello sviluppo civile della nostra società
Il risanamento dei centri urbani la valorizzazione dei lavori di utilità sociale
Così da conseguire insieme con una diversa politica industriale un'alternativa al degrado fisico e morale della nostra società
La questione salariale dal trentuno di luglio la riduzione del potere d'acquisto di salari stipendi e pensioni
è un dato materialmente quotidianamente percepito da ogni famiglia che vive di lavoro dipendente con una perdita che va dal quattro per cento medio appunto e del dieci per cento nel pubblico impiego
Inoltre sul pubblico impiego si accanisce era scure di Ciampi con il doppio obiettivo di contrapporre lavoratore dell'industria lo statale e di ridurre la spesa pubblica
Non razionalizzando mano smantellando servizi collettivi fondamentali come quello della scuola
Ai lavoratori ai pensionati di questo Paese
Dopo che è stato ridotto reddito è aumentata la spesa sociale per sanità e previdenza
Non si può chiedere di pagarsi le medicine l'assicurazione per integrare la pensione e nello stesso tempo di comprare no appunto per salvare la figlia le autostrade e il Paese
Noi proponiamo di affrontare la questione salariale a partire dal rinnovo dei contratti da una riforma del fisco fondata sulla restituzione del maltolto ai lavoratori le sulla tassa sulle ricchezze da una riformulazione dello stato sociale efficiente solidale
è universale difendendo così anche con il grande patrimonio di mobilitazione di consenso popolare che abbiamo costruito insieme nella campagna per il referendum su pensioni e sanità
La questione della democrazia
L'accordo il tre luglio e la successiva consultazione hanno chiuso un altro ciclo il ciclo che ha visto il grande sindacalismo confederale portare fino in fondo la propria crisi di credibilità e di rappresentanza
Nello stesso tempo hanno
Il governo per fare questo posto ne conosco
Ripeto complimento quanti
Il referendum sull'articolo diciannove e con la proposta di legge di iniziativa popolare ricostruire il sindacato affondandolo su regole democratiche certe e sul mandato dei lavoratori i soli a cui spetta il diritto di scegliersi i propri rappresentanti e di decidere le piattaforme approvare gli accordi
Perché questo processo si compie necessario sfidare il sindacato confederale sul terreno su cui esso è più debole ma che non può essere l'uso quello della democrazia quello del voto
Noi non abbiamo paura delle RSU anzi
Noi ci facciamo un promotore di una grande campagna di massa
Perché nell'autunno in ogni posto di lavoro si voti
E si costituisca esclusivamente con il voto la rappresentanza dei lavoratori che esprima la realtà per quella che abolendone infatti un monopolio a cui nessuno ha più diritto
Questa piazza lancia anche un messaggio forte al Parlamento
Che non si tradisca lo spirito del referendum di quelle di quello straordinario risultato e che si va dalla legge prima che termini da legislatura
Compagni e compagne intorno a queste tre grandi questioni è stato ottenuto un risultato assolutamente straordinario che questa grande piazza e questo palco rendono evidente
Gli striscioni dei consigli si mescola le bandiere rosse della sinistra a quelle degli ambientalisti a quelle multicolori dei pacifisti
Questo risultato e molto di più di una sfida da risorse alla vistoso alla rissosità della sinistra alla gelosia delle identità politica alla separatezza delle culture diverse
L'unità realizzata per la prima volta tra soggetti sociali politici associativi intorno ai punti di una piattaforma comune
E l'inizio di un progetto che coinvolge riguarda il giovane del centro sto da sociale lo studente il precario l'immigrato il volontario l'operaio l'impiegato Resta e la sfida straordinaria di questa piazza
Una sfida anche a noi stessi cari compagni cari compagni a quella parte della nostra cultura che ha lasciato crescere dentro di sé
L'idea di un progresso a senso unico del valore assoluto dell'innovazione di un loro prevalere sulle ragioni dell'uomo dell'ambiente e della pace
Una sfida è un invito a quelli che sono qui oggi con noi e anche a coloro che oggi non hanno voluto esserci
Discutiamo di questa piattaforma arricchiamo la compagnia ma alla fine facciamola camminare tutti insieme
Per questo per fare questo c'è anche bisogno di altro certe c'è bisogno di un protagonista un uomo d'un protagonismo nuovo della gente in primo luogo ed è da una manifestazione come questa
Che si può ripartire ricominciando a tessere un filo intorno al tema del lavoro che affronti anche la gravità del passaggio che stiamo attraversando nella vita democratica del nostro Paese
Noi non accenti non accettiamo di farci stringere nella alternativa tra un sistema politico che difende i ministri presi con le mani nel sacco
E il nuovo che avanza con le parole di Bossi The manda messaggi terroristici e criminali ai giudici e chiama fannulloni i lavoratori di Crotone
Questa piazza e anche un monito per chi vuole escludere dal processo di trasformazione in atto nel Paese i lavoratori e la sinistra con tutta la loro grande storia nell'affermazione della difesa della democrazia
Per tutto questo
Questa piazza questa giornata sono straordinarie
Per queste meravigliose può essere di nuovo qui sapendo che abbiamo cominciato a tessere una trama sociale politica che si allargherà da domani posto di lavoro per posto di lavoro
Nelle organizzazioni dei lavoratori nelle forze politiche nelle associazioni tra gli uomini e le donne di questo Paese
Ma soprattutto
E meraviglioso lo sforzo individuale e collettivo di tutti coloro che sono qui oggi e che con la loro presenza testimoniano le proprie ragioni le nostre ragioni
Sarebbe giusto
Sarebbe un atto dovuto rendere conto delle infinite adesioni individuali e collettive delle infinite presente che hanno sfidato il silenzio dei mezzi di comunicazione rotto solo dal sostegno attivo del manifesto dalla voce del TG tre
Che hanno sfidato il boicottaggio di CGIL CISL UIL che non hanno spostato allo sciopero dei treni
Questa manifestazione loro di tutti questi uomini di tutte queste donne questo progetto e loro a loro noi dobbiamo la possibilità di ripartire da qui
Per costruire un grande movimento di massa sociale e politico che dia speranza e fiducia agli uomini alle donne di questo Paese facendo nei protagonisti
Della trasformazione delle condizioni del nostro lavoro e della nostra vita grazie a tutti voi care compagne e cari compagni
La manifestazione è conclusa
Abbiamo ancora un impegno che è quello di domani della marcia Perugia-Assisi la marcia per la pace per affermare la solidarietà per i tra i popoli
è un impegno per tutti noi di continuare nell'adottare in questo filo ideale traballava la Marcia per il lavoro
La marcia per la speranza che abbiamo fatto oggi è quella per domani la marcia per la pace
Convinti che la condizione umana la società e il suo modello di sviluppo non possano essere ridotti alla sola dimensione del profitto con questi impegno
Ritorniamo a tutti nell'ordine i luoghi di lavoro
Delle nostre città e nei nostri Paesi a continuare appunto questa lunga marcia per la speranza chiavi hanno iniziato oggi
Grazie a compagne e compagni grazie a lavoratori e lavoratrici studenti giovani
Pacifisti che tutti insieme oggi qui
Appiah ad Abete ha dato vita a questa grande manifestazione un monito per il governo un monito per i i partiti truffaldini ma appunto una speranza per tutti noi
Grazie compagne e compagni