Consiglio Nazionale delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Pds

L'incontro dei lavoratori per reazione anche i DS del consiglio nazionale del lavoro del partito democratico della sinistra
L'incontro sarà aperto da Gavino Angius della segreteria nazionale del PDS e concluso da Massimo D'Alema
Capogruppo alla Camera per il Partito democratico della sinistra voglio salutare insieme a voi anche il sindaco di Crotone che è qui con noi questa mattina Carmine Talarico
L'incontro si svolgerà nel corso della mattinata ricordo a tutti che a mezzogiorno funzioneranno gli stand gastronomici all'interno della nostra festa
Ed è senz'altro di incominciare dando la parola a Gavino Angius per la relazione introduttiva
Care compagne cari compagni lo scopo di questa nostra Assemblea straordinaria del Consiglio Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori
E quello di rendere ancora più esplicita la centralità del lavoro
Come grande questione democratica in una strategia per la quale ci battiamo di ricambio di classe dirigente di definizione di un nuovo modello di sviluppo di vera e propria ricostruzione nazionale dopo Tangentopoli
Ci prefiggiamo quindi di dare continuità e forza ad un impegno che certamente tra difficoltà e limiti
Abbiamo però messo in atto come partito nell'anno che ci sta alle spalle che ha avuto all'assemblea nazionale di Milano nell'inverno scorso un momento alto e significativo
Oggi tuttavia sentiamo che il nostro compito deve essere ancora più incisivo sia sul versante della costruzione del nostro partito nei luoghi di lavoro nel mondo delle professioni e dei mestieri attraverso una politica una presenza politica e organizzata nelle fabbriche negli uffici
Sia sul versante dell'iniziativa politica nell'azione di lotta volta definire il lavoro come valore
A battersi contro l'ingiustizia ad affermare un nuovo corso politico a costruire un nuovo modello di sviluppo economico e sociale
L'Italia traversa certamente una profonda crisi democratica
Ci troviamo di fronte a difficoltà e a pericoli per garantire pienamente le prospettive democratiche future
è in crisi la rappresentanza politico parlamentare
E da questa condizione non si esce se non con nuove immediate elezioni
Che una larghissima parte del paese che non si sente più rappresentata in Parlamento la cui attività rischia di essere condizionata pesantemente non solo per i molti inquisiti inquisito
Ma anche da quelle forze che vogliono bloccare ogni cambiamento possibile per questo occorre restituire subito la parola ai cittadini noi stiamo lavorando come sapete per costruire un polo di forza democratica e di sinistra e di progresso che sulla base di un progetto di ricostruzione nazionale si candidi al governo del paese
Noi siamo una grande forza politica democratica che ha tutte le carte in regola per avanzare la sua candidatura alla guida dell'Italia
E ci poniamo questo obiettivo sapendo che la costruzione di un'alternativa di governo non sarà facile incontrerà resistenze tenaci palesi e occulte e che sarà necessaria una lotta dura di un impegno seppellito
E già vediamo in questa ripresa autunnale grandi manovre grandi politici simili grandi trasformismi
Che puntano alla ricostruzione di un neo centrismo
Pur di fare apparire nuove alternativo ciò che invece si presenta come il più vecchio continui insomma
è questo il tentativo in atto oggi nella politica italiana
E per contrastare questi disegni politici noi ci battiamo per fare in modo che il lavoro le grandi questioni sociali la salute e le pensioni diventino per davvero grandi discriminanti nella formazione delle alleanze politiche
Ma l'Italia attraverso anche una gravissima crisi economica e sociale
Nelle settimane passate abbiamo assistito ad un leggiadro balletto di cifre sulla disoccupazione crescente erano comunque cifre impressionanti
E poi è accaduto che coloro stessi che avevano fornito questi dati corressero a ridimensionarli a gettare acqua sul fuoco sostanzialmente a negarli
Come ha fatto lo stesso Governo che peraltro con il ministro dell'Interno ne aveva fatto una questione di ordine pubblico e di polizia
A ciò si aggiunga che nonostante gli sforzi compiuti nell'anno passato
La crisi del debito pubblico non è diminuì
E la crisi dell'occupazione il venir meno dei posti di lavoro non solo nel settore industriale ma ormai anche nel terziario e figlia essenzialmente della crisi economica non solo e non tanto del debito pubblico
Un rientro rapido dal debito infatti qualora vi fosse non garantirebbe di per sé una ripresa dell'occupazione e dello sviluppo
La settimana che si chiude ha visto una lotta dura anche in forme esasperate e non condivisibile sbagliate dei lavoratori dell'Enichem di Crotone
Una lotta esasperata ma nelle su due ragioni di fondo giusta è sacrosanta sui lavoratori di Crotone sulla Calabria ma potremmo dire anche di Napoli e della Sardegna di buona parte del Mezzogiorno si sta consumando un'altra ennesima beffa
C'è purtroppo qualcosa di esemplare nella vicenda di trotto Crotone un paradigma italiano a Crotone non è del surf
E un antico insediamento industriale pianti Codella Calabria uno dei pochissimi del Sud
Celli un lavoro qualificato professionalità tecnologia a Crotone vi sono scuole di formazione professionale di valore vi sono risorse materiali e umane ambientali notti dal mille novecentoventuno con l'insediamento della Pertusola Crotone un'area industriale
Poi sono arrivate mi ci fu l'insediamento che la cellulosa calabre produzioni chimiche cartacce
Era ed è una delle poche aree industriali e produttive del sub
Ora si vorrebbe chiudere tu
I lavoratori di Crotone non vogliono difendere l'indifendibile sanno che non sarebbe nel loro stesso interesse chiedono di mantenere per Crotone quelle caratteristiche diale industriale chiedono la foto
Stipulano un accordo di programma con il Governo per investimenti industriali alternativi sembrava una buona intesa ma non se ne fa niente e non per caso perché l'ENI al governo non fanno il loro dovere perché i soldi spariscono la magistratura infatti sta indagando accade che laboratori dell'Enichem vengono avviati così al licenziamento e la città non solo la fabbrica si riflette si ribella
Che fine hanno fatto i novemila miliardi previsti per realizzare l'accordo di programma stipulato dove sono andati a finire ma si può davvero pensare che la rivelazione della città delle tangenti dopo aver constatato qual è sconvolgente ladrocinio ha visto protagonisti manager pubblici e privati banchieri imprenditori politici giornalisti e persino giudici dopo aver dilapidato immense risorse pubbliche si può davvero pensare che gli operai gli elaboratori e in particolare quelle di Crotone del Sud dovrebbero essere i fessi dalla compagnia età c'è il
Non debbono accettare sul video di perdere il posto di lavoro devono reagire lottare ribellarsi perché hanno ragione ed è per questo che noi il nostro partito è stato comunque i lavoratori e per questo che oggi è qui con noi il sindaco di Crotone
Ma la verità la verità politica quella di fondo care compagne e compagni è che un capitalismo di rapina
Che ha visto protagonista una classe dirigente corrotta partiti di governo dalla DC al Partito socialista
E imprenditori pubblici e privati ha colpito il mezzogiorno e Conduct chimica ne ha fatto il campo di ogni avventura imprenditoriale di ogni spregiudicate iniziativa di ogni razzia di ogni inganno verso il popolo meridionale
Vediamo che ora la democrazia cristiana un po'pateticamente
Un po'con una grande faccia di cartone nel tentativo di non subire anche nel Sud un crollo politico preferibile a quello del Nord cerca di accreditarsi come la forza in grado di salvare il Mezzogiorno
No il Mezzogiorno ha già conosciuto la Democrazia Cristiana il suo sistema di potere
Il Mezzogiorno ha bisogno per la sua rinascita di una grande lotta operaia e popolare democratiche di massa che veda protagonisti delle grandi energie intellettuali e professionali del sud contro la classe dirigente di questo Paese
Il Mezzogiorno ha bisogno di solidarietà nazionale ma anche di una lotta che veda protagonista e forze nuove di progresso sociali politiche culturali ed economico che ha Franchino il Mezzogiorno dal vecchio sistema di potere
Ha bisogno di una nuova classe dirigente pulita onesta capace di battersi in un grande progetto di rinascita del Mezzogiorno dopo gli anni bui del regime democratico cristiano il socialista
Ecco perché noi ci auguriamo e ci battiamo
Che molte lotte in questo Tunno vi siano al Sud
Il Mezzogiorno
Assai più del resto del Paese sta pagando sulla propria pelle gli effetti devastanti della città delle tangenti della corruzione della degenerazione del sistema politico nazionale
Nel Sud ci sono dilapidato e risolse consumati in brogli colossali c'è una storia della chimica italiana che comincia negli anni Sessanta
Con Rovelli e con Moratti e poi prosegue con legni e con la Montedison che ha avuto nel Mezzogiorno il campo di quelle avventure conosciuta
E il Mezzogiorno che ha pagato in Calabria in Sardegna in Campania a Napoli con l'impressionante aumento della disoccupazione il mancato sviluppo il dilagare della mafia
Con le fatiscenti strutture sanitarie le disfunzioni dei pubblici servizi con la costruzione di opere pubbliche Inoue
Con il degrado ambientale che ha pagato dicevamo un intero sistema di potere
Diciamo una cosa semplice che il Mezzogiorno dunque che ha il diritto di alzare la testa di impugnare la bandiera di una grande lotta democratica contro la vecchia classe dirigente il sub ha questo diritto e non Bossi e la lega il su dà questo diritto
Ecco perché noi consideriamo la rinascita del Mezzogiorno il primo nostro impegno per affermare in Italia un nuovo sviluppo che abbia come obiettivo la creazione di nuovo lavoro come occasione di ricchezza per tutto il Paese
Ma la crisi economica e sociale non colpisce soltanto il Mezzogiorno vi sono regioni citare del nostro paese molto provate dalla crisi economica Genova in una di queste
Anche Piombino e zone della Toscana in parte Torino la stessa Milano finiti in una situazione molto difficile la crisi che ha un carattere generale si presenta tuttavia concentrati in alcuni settori produttivi e in alcune aree del Paese
Nel settore industriale pubblico e privato auto siderurgia chimica edilizia trasporti tessile in alcune aree geografiche e qui che dovrebbero essere concentrati gli sforzi senza però dimenticare che la restrizione della speso egli ancora troppo alti tassi d'interesse nonostante l'ora basamento hanno anche ristretto la domanda
E viene colpita così la piccola e media impresa diffusa d'artigianato e il commercio
E a fronte quindi di una crisi così profonda e diffusa che risulta di tutta evidenza all'insufficiente azione del Governo
Sia per affrontare il crollo dell'apparato industriale pubblico sia per proporre misure straordinarie che possono contenere gli effetti della disoccupazione crescente
Vi sono ministri che si dimostrano non all'altezza del compito al quale sono chiamati il ministro dell'industria e uno di questi
Non è accettabile che nel nome del tecnicismo ed è freddi calcoli contabili dei ragionieri dello Stato si distrugga un patrimonio industriale pubblico lo si sventa lo si abbandoni a se stessa
Anche perché questi ragionieri dello Stato sono state spesso gli stessi di prima
Quelli che avallavano i conti dell'ENI e della Montedison della Ferruzzi del lei fin dell'ENI dell'ANAS delle Ferrovie dello Stato quelle che ci forniva dei dati per esaltare le magnifiche edotti del capitalismo italiano
Quelli che in alcuni casi facevano parte delle corti dei defunti Gabriele Cagliari e Raul Gardini
Noi non neghiamo affatto la necessità di perseguire con rigore una politica economico di bilance finanziaria che ci aiuti a rientrare dal debito pubblico
Ma appunto una politica di rigore e di equità una politica di abbattimento degli sprechi di un razionale corretto uso delle risorse una politica economica e fiscale che diventi strumento per la ricostruzione
Non può non essere preoccupata di non avere prioritariamente presente la grave crisi sociale che il Paese attraversa
Ecco perché noi diciamo
Che soprattutto nelle aree di crisi occorre compiere ogni sforzo con investimenti nuovi contratti di programma accordi di solidarietà
Misure sociali straordinarie per difendere e tutelare centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori e le loro famiglia tornerò più avanti su questo punto che richiama una diretta responsabilità di Ciampi ma è stata che sta finendo ci lascia alle spalle non soltanto la crisi d'occupazione quella economica e sociale
Nei mesi trascorsi sono emersi con grande drammaticità i pericoli gravi che in questa fase di passaggio di transizione da un vecchio sistema un nuovo sistema politico
Fanno emergendo pericoli seri e gravi per gli assetti democratici sta venendo alla luce la natura politica la vera ragione di uno scontro aspro duro che in atto nel Paese che ha come posta in gioco la direzione del governo
E i mesi passati suicidi dica agli eredi Gardini hanno evidenziato quale drammatico gioco di interessi qual è spietata perversione quale danno non solo politico ma anche umano il sistema delle tangenti avesse in sette
Ma mentre in Parlamento una parte del vecchio personale politico dei partiti di governo cercava di opporre una sorda resistenza al procedere sulla via della verità sulle tangenti si affacciava di nuovo nel Paese una nuova strategia della tensione
Avevamo denunciato questo pericolo
Come in tutti i momenti cruciali della nostra vita democratica sono tornate le bombe le stragi a Roma e a Milano puntuali puntualissimi
E i pericoli non sono cessati
E possibile come si dice che una nuova strategia dalla tensione abbia protagonista e forze diverse mafie narcotraffico P due vecchio personale legato la vecchia classe dirigente unite in un patto di fare ma è possibile che gli obiettivi che costoro si prefiggono siano abbastanza chiare cercare di bloccare un cambiamento di classe dirigente una rigenerazione democratica
Anche quello di rientrare di condizionare il cambiamento possibile di indirizzarlo verso ambiti e conclusioni tali da consentire comunque al vecchio personale politico di mantenere una funzione egemone è un ruolo decisivo attenzione dunque
Senza una grande risposta democratica popolare e di massa senza una piena consapevolezza della grande sfida che tra forze di progresso e forze della conservazione in atto nel Paese può passare il disegno di questi strati
Quello di chi dietro l'etichetta del nuovo anzi del nuovissimo vuole lasciare magari le cose come stanno
Ecco perché noi pensiamo che il prossimo autunno
Dobbiamo impegnare tutto il nostro partito in una grande battaglia politica ideale che abbia al centro una nuova prospettiva democratica per l'Italia
Una battaglia un movimento che abbia protagonisti le lavoratrici e lavoratori un movimento che sia capace di parlare alla condizione materiale in cui tanti operai e tante famiglie Livorno
Vogliamo che le grandi questioni economiche sociali e il lavoro la riforma fiscale la salute le pensioni siano al centro dello scontro politico e costituiscono il terreno per su cui si selezionano le forze in campo diventino cioè l'asse il cemento di una grande alleanza politica sociale di progresso democratiche di sinistra
Così vogliamo costruire un nuovo programma di governo e candidarci alla guida del Paese
L'ultimo anno infatti è stato un anno di duri sacrifici per le lavoratrici e i lavoratori italiani
Forse mai come quest'anno
Ha pesato sulle spalle del lavoro dipendenti un carico così elevato di tasse di balzelli imposizioni fiscali
Ma anche i rischi e pericoli delle perdita del posto di lavoro di messa in cassa integrazione di liste di mobilità gli ha fame avviamento al prepensionamento i salari e gli stipendi hanno questa hanno perduto la prima volta nel dopoguerra il loro valore reale in ogni luogo di lavoro si è lavorato di più e guadagnato di meno
I diritti alla sicurezza alla salute ad una condizione umana di rispetto in tante fabbriche sono state spesso cancellate
Oggi nei luoghi di lavoro si muore più di ieri neanche il lavoro autonomo è stato risparmiato e tutto ciò senza che in cambio sia stato dato nulla anzi
Molti disservizi sono aumentati insopportabili ingiustizie si sono sommate a quelle vecchie
La sanità e le pensioni costituiscono ormai per il cittadino italiano un calvario è un'angoscia non sono un diritto la pressione fiscale la più pesante di Europa e il costo del denaro è alto
La denuncia dei redditi il settecentoquaranta è stata quest'anno una pedina
Peraltro costosissima per milioni di cittadini italiani ancora non è finito
Si sono pagate tasse su tutto in alcuni casi come per la salute tre o quattro volte abbiamo anche dovuto pagare così c'è stato quasi detto la tassa su De Lorenzo è stato il colmo non era una tassa
Era un'estorsione e il Governo
Anche per l'iniziativa nostra ha rinviato il pagamento la data del pagamento di quelle ottantacinque mila lire che noi insistiamo deve essere abolita già da subito senza aspettare dal prossimo anno e la prossima Finanziaria
Molte cose sono cambiate in questo ultimo anno
Pensate un momento un anno fa c'era il governo Amato il cambio della nostra moneta era fisso immutabile così ci si diceva il Sistema monetario europeo era un feticcio il cassa
Vi ricordate il caffè
Sembra trascorso un secolo un anno solo fa ed ancora forti arrogante la città delle tangenti non si era rivelata pienamente
Oggi tutto questo non c'è più né Amato né i cambi fissi nel sistema monetario nel caso e di Tangentopoli sappiamo ormai se non tutto tantissimo
Resta invece l'eredità di una politica economica e finanziaria resta il lascito di un vecchio blocco di potere un lascito fatto di impunità e di ingiustizia un'eredità pesante per l'economia per la sanità per la moralità pubblica per la credibilità delle istituzioni
E l'eredità degli anni ottanta
Quella del rampanti Isma'dell'aumento della ricchezza privata della povertà pubblica della più diseguale distribuzione della ricchezza e delle risorse delle opportunità mancate del decadimento delle strutture pubbliche quello degli anni dell'arroganza del potere
Ma anche della sconfitta della sinistra e del sindacato dell'attacco e del dileggio ai valori degli ideali del movimento operaio
Ora abbiamo saputo che non solo di questo si trattava erano gli anni della democrazia bloccata e del mercato protetto questo è stato Tangentopoli non solo un fatto morale ma un fatto politico erano gli anni in cui il sistema politico era tenuto insieme da uno scambio perverso fatto di reciproci favori da un lato da una parte
Parte della imprenditoria che garantiva la inamovibilità al governo del paese di partiti come la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
E dall'altro questi stessi partiti ricambiava con la protezione nel mercato per quelle imprese alle quali garantivano appalti e commesse pubbliche in Italia e all'estero altro che il libero mercato
Sentite le frasi testuale pronunciate da un imprenditore come De Benedetti recentemente a Cernobbio
Dice a De Benedetti in Italia c'è stata la mancanza di un vero capitalismo bar basato sul libero mercato
Il capitalismo di Stato è quello delle grandi famiglie non ha portato allo sviluppo di un fenomeno Catto ma di un si Uto capitalismo e ancora la spesa pubblica è stata lo strumento con cui si saldavano i conti sia del capitalismo di Stato sia di quello privato e con cui si gestiva il consenso politico a livello sociale cosa c'è da aggiungere care compagne e compagni a queste affermazioni francamente nulla solo che noi gli avevamo pronunciate quando De Benedetti tace fa
Ora il governo ha presentato la legge finanziaria nel novantaquattro non ci sia
L'impegno per l'abbattimento del debito pubblico è necessario ma ciò di cui l'Italia ha bisogno non è insomma questo parliamo naturalmente lo vorremmo ricordare al Presidente del Consiglio
Dell'Italia del lavoro delle famiglie vere
L'Italia che ha pagato di più il dissesto
E lo spreco di immense risorse pubbliche e una Finanziaria più rigorosa delle precedenti ma il carattere della manovra è sostanzialmente identico non vengono aggrediti cioè i nodi fondamentali della crisi del capitalismo italiano
E la sua crisi infatti quella del capitalismo che genera la grave sofferenza della nostra economia
L'aumento della disoccupazione non è generato immediatamente al debito pubblico e nemmeno si può affermare come dice la costing Ustica che i tassi diminuendo ancora genererebbero occupazione non è vero le cose non stanno così
Il lavoro si configura invece proprio in questo contesto di crisi del capitalismo italiano come un grande problema non solo sociale ma anche economico e politiche e la sua riaffermazione come diritto non può essere fatta se non definendo un grande progetto un vero e proprio piano del lavoro che si configuri come la leva per la costruzione di un modello di sviluppo nuovo per il Paese
Ma di questo non c'è traccia nella legge finanziaria e neanche nell'azione del Governo non so
Noi non vorremmo sbagliare ma abbiamo la sensazione che neanche l'accordo molto discusso del tre luglio sia pienamente attuato ci sembra di capire che vi sia nel governo e soprattutto in alcune parti sociali la volontà di utilizzare una parte di quell'accordo quello che gli conviene di più e non realizzare l'altra parte quello che magari interessa di più i lavoratori
Ora noi sappiamo che la perdita di posti di lavoro e un grande problema europeo
Ma la verità è che l'economia moderna produce più ricchezza con meno lavoro e dunque questo pone in discussione la concessione liberi alla pratica che il movimento operaio non la sinistra abbiamo al furto del lavoro
Del suo peso della vita della persona umana dello spazio che occupa nella nostra mente nelle nostre attività pratiche nella sua quantificazione oraria nella sua forma di remunerazione cosa significa tutto questo
Significa che ripensare lavoro dal punto di vista della quantità dei posti di lavoro non può essere fatto nella società moderna avanzata senza ripensarlo in relazione ad altre attività umane
Senza ripensarlo ridimensionato
Collocata in processi produttivi del tutto nuovi e dunque dentro un nuovo modello economico e sociale capace di aver cura della formazione pubblica professionale delle persone
Di un'organizzazione dei tempi e degli orari diverso
Di un'innovazione dei processi produttivi che valorizzi la professionalità e il Milito ti sia capace di dare dignità ai lavori e ad attività di grande importanza sociale
Quindi noi non concediamo il piano per il lavoro come un insieme di misure necessarie ma contingenti di emergenza
Intendiamo invece per il Piano del lavoro un grande progetto per mezzo del quale si costruisce attraverso una programmazione democratica dello sviluppo economico un modello sociale radicalmente nuove
Che finalmente concepisca il lavoro come un valore e non più come un costo il lavoro come un valore e non più come un costo
Una politica per l'occupazione del venti puntare a rilanciare gli investimenti nei settori industriali strategici sulle infrastrutture nel risparmio energetico nel recupero ambientale delle città
Nello sviluppo dei servizi alla persona con pratiche di cura in particolare per l'infanzia e gli anziani
Deve essere un grande progetto di solidarietà sociale
Noi siamo dunque in presenza di questo grande problema e questa è la risposta che noi sentiamo di dover dare insieme ad altre forze
In Italia questo problema del lavoro diventa drammatico come dicevo prima nel Mezzogiorno e la sua dimensione nel Mezzogiorno costituisce una vera e propria questione democratica ma il problema va oltre
Fa oltre perché in una società sempre più frantumata in cui la solitudine la mancanza di relazioni sociali aumenta progressivamente
Per tante ragioni di fondo la crisi dei partiti le forme che ha assunto la dilazione urbana non altera il lavoro significa più che in passato per dare la possibilità di avere rapporti
Comporta l'esclusione da quello che resta oggi come nell'unico luogo fisico fisso di vita sociale cioè il luogo del lavoro in più
Per chi non ha lavoro l'isolamento sociale noi sappiamo si accompagna alla perdita di un potere effettivo chi non ha lavoro non ha potere di decidere di scegliere di fare poi parliamo quindi di una questione che enormi ripercussioni e grandissima rilevanza e che non può essere affrontato e risolto con ricette semplicissime
E su questo tema che tutta la sinistra deve ricostruire a se stesse e il suo modo di essere la sua cultura politica la sua proposta di innovazione sociale
I conservatori e moderati vedette compagne e compagni hanno le vecchie ricette
Pensano in sostanza che investendo di più si creino posti di lavoro in più
E ritengo comunque che la ricchezza di Puck il rafforzamento dei forti possa avere effetti positivi sui più deboli e farli correre di relativi vantaggi
A questo modello la sinistra deve avere l'ambizione di contrapporre un altro
Un modello attraverso il quale ridistribuire la ricchezza prodotta ridistribuire il lavoro
Incrementare dare legittimazione sociale alle attività non immediatamente produttive ricostruire un modello di stato sociale davvero fondato sull'efficienza e sulla uguaglianza
Non solo delle opportunità ma soprattutto dei risultati per tutti i cittadini
E qui che la sinistra è chiamata a misurare la sua capacità di innovazione di cambiamento
E se non ne sarà capace sarà molto difficile che essa appaia credibile nella sua funzione alternativa di governo
Ma è anche da qui dal lavoro dalla lotta alla disoccupazione che deve partire quella ricostruzione nazionale di cui l'Italia ha bisogno abbiamo quindi di un impegno di lunga lena
E la nostra lotta per il lavoro non è pertanto una forma di sopravvivenza politica come forse lo è per qualcun altro
E un connotato costitutivo di quel progetto di ricostruzione nazionale di cui il Piano del lavoro di cui parliamo deve diventare strumento un piano dunque che porti delle app alle attività socialmente inutile di lavoro produttivi dei beni materiali delle merci ma anche dei beni materiali
Un piano che infesta dunque i caratteri dell'organizzazione produttiva di quella sociale
Che eletti la qualità del produrre e la qualità del prodotto
Intendendo per qualità del produrre un'organizzazione dei processi produttivi tali da consentire la piena valorizzazione delle capacità individuali di tutela
Della sicurezza della salute
E intendendo per qualità del prodotto un elevamento permanente della capacità innovativa positiva tecnologica della merce e del bene materiale così come dei servizi
E dunque in questi ambiti che noi collochiamo l'obiettivo strategico di una riduzione dell'orario di lavoro
Non si devono creare aspettative immediate improprie rispetto a questo obiettivo
E naturalmente noi sappiamo bene che esso potrà essere perseguito e raggiunto nell'ambito del contesto europeo ma per la sinistra in Italia in Europa esso diventare deve diventare un grande obiettivo strategico
Non può essere considerato proibito ormai pensare alle trentacinque ore settimanali
Non solo perché è un aumento crescente della produttività parità di orario di lavoro ha comportato in questi anni un aumento seppure in forme diverse dal passato
Di quello che possiamo continuare ancora chiamare sfruttamento della forza lavoro
Non solo perché l'innovazione tecnologica dove quando c'è stata ha comportato non già una diminuzione ma soltanto una diversificazione della condizione di fatica fisica e mentale nel processo produttivo
No la sinistra deve porsi questo obiettivo strategico se vuole per davvero attraverso una redistribuzione del lavoro e dei lavori costruire un nuovo modello sociale di cui parliamo
Già altre volte
La sinistra e noi stessi ci siamo posti l'obiettivo andato
Ma non avendolo collocato nei in un progetto complessivo sociale produttivo nuovo nette rendo conto di quella che era la fase economica e politica che vivevamo certe affermazioni si sono rivelate puramente propagandistiche e di immagine
Ora dobbiamo agire in altro modo
E dunque vedere con serietà con rigore gli attacchi e le resistenze con l'obiettivo della riduzione dell'orario davanti a sé
Noi sappiamo che non è affatto detto che la riduzione dell'orario di lavoro possa immediatamente automaticamente comportare un aumento per la forza lavoro occupata
E sappiamo che nel momento in cui nel nostro Paese così diffusa e la paura così gli altri sono i timori per la perdita di posti di lavoro per le prospettive dell'economia per la pesantezza del prelievo fiscale per la diminuzione del salario reale
Non è semplicissimo costruire un consenso reale convinto attorno a questa idea eppure questo obiettivo va a posto
Ma appunto va collocato negli ambiti di un Piano del lavoro che punti non già a ridurre a ridimensionare conquiste salariali professionali sociali ma al contrario che si configuri come presupposto
Di una sua redistribuzione di un allevamento del salario stesso una diversificazione dell'impegno lavorativo delle attività su questo tema il nostro partito e non mi dilungo oltre con le nostre compagne sta organizzando proprio qui a Bologna tra un mese
Un convegno nazionale
Ma sul piano del lavoro al quale noi pensiamo noi collochiamo altri due obiettivi strategici ci il primo è quello di una riforma della scuola e più in generale della formazione professionale che forma il rapidamente adeguata ai mutamenti repentini della domanda del mercato del lavoro
Una nuova qualificazione del lavoro una sua diversa dimensione nella vita delle persone non può non trovare un punto di riferimento precisi una fonte di alimento ha un allevamento culturale e professionale da una più alta qualificazione delle professioni da un'offerta di forza lavoro che diventi protagonista effettiva di una nuova qualità del produrre e di una nuova qualità del prodotto
Parlando di un compito di un obiettivo che deve riguardare le strutture pubbliche allo Stato ma che deve investire anche l'impresa privata e quella pubblica in uno sforzo convinto di allevamento delle capacità produttive secondo obiettivo strategico che proponiamo come cardine del piano di lavoro e quello di una strategia degli investimenti che si rivolga ad opere interventi volti alla valorizzazione dell'ambiente
Una strategia capace cioè di utilizzare l'ambiente come risorsa economica concepita non modo nuovo
Già qualcosa si sta muovendo c'è il progetto della lega ambiente molto interessante ma qualcosa si può muovere ancora di più
Eppure quello straordinario patrimonio ambientale italiano di paesaggio di città patrimonio architettonico costiero Marino artistico può diventare una fonte di lavoro
Uno strumento anch'esso di un modello nuovo sociale e di sviluppo
La stessa battaglia delle battaglie contro l'incendio del nostro patrimonio boschivo la manutenzione del patrimonio monumentale artistico la salvaguardia dall'inquinamento di fiumi laghi mari
La valorizzazione dei centri storici insieme la costruzione di un nuovo sistema di trasporti urbani extraurbani
Abbandonando e dissennati sistemi del passato possono costituire altrettante occasioni per creare lavoro qualificato e anche a costo non altro
Ecco dunque il piano di lavoro a cui noi pensiamo
Ecco che il piano di lavoro diventa così per la sinistra l'occasione lo stimolo per ripensare se stessa superando una vecchia concezione economicistica industriali Istica ormai fuori del tempo ed antistorica
A noi non sfugge tuttavia compagne e compagni che il perseguimento di così impegnativi obiettivi richiede una capacità rinnovata di stare in campo nella battaglia ideale e culturale
Richiedere esige cioè uno sforzo cosciente consapevole
Per mantenere quell'unità quella solidarietà di fondo del mondo del lavoro delle lavoratrici italiane che ha costituito in questi decenni di vita repubblicana la spina dorsale della democrazia
Questa unità del mondo del lavoro oggi e a rischio
E noi ci batteremo affinché l'autunno vedrà crescere un movimento di lotta nuovo forti unitario
Vogliamo che il sindacato confederale super il ritardo riprenda una lotta di grande respiro
Ora purtroppo lo voglio dire con amarezza noi non possiamo dare non abbiamo dato come PDS l'adesione alla manifestazione del venticinque settembre
Che formalmente promosso dei consigli di fabbrica in realtà avuto e subito non certo per responsabilità delle compagne e compagni di consiglio una certa e forte strumentalizzazione politica
Ma sulla base della piattaforma che abbiamo discusso con quei compagni anche noi interamente non abbiamo potuto condividere pur apprezzando le diverse parti
Diciamo peccato perché pensiamo che sia stata perduta un'occasione
In ogni caso noi pensiamo che una ripresa delle lotte operaie sia positiva e noi stessi come partito democratico della sinistra pensiamo ad un grande appuntamento nazionale di lotta per il lavoro nei prossimi mesi
Tutti insieme ma questo lo sappiamo noi come lo sanno i compagni dei consigli dobbiamo avere a cuore l'unità dei lavoratori
Parliamoci chiaro oggi in campo una forza politica la lega nord che si presenta come un nemico dell'unità dei lavoratori
E di quei lavoratori che sono stati alla base del movimento storico deliberazioni umana che ha pervaso la vita democratica di questi dieci
A cultura leghisti Cannone soltanto rozzamente separatisti anti meridionalistica intrisa di venature razzisti che essa ha un fondamento di teoria che punta a cancellare
Il naturale conflitto tra capitale e lavoro a spezzare ogni vincolo di solidarietà tra i lavoratori occupati e tra questi e coloro che cercano lavoro tra lavoratori del Nord laboratori del sud
E che si prefigge ricostruire un modello sociale fondato sulle individualismo sulla perdita di solidarietà sulla divisione del mondo del lavoro
Non casualmente il modello politico
Non casualmente
Modello politico che il leghismo prefigura e un modello come ha lucidamente detto Bobbio
Ispirazione totalitari Costica di rimozione di una pluralistica dialettica politica di cancellazione di distruzione di ogni avversario e concorrente politico
Guardate alcuni obiettivi dichiara
Della lega nord
Cancellare lo Statuto dei lavoratori defiscalizzare il lavoro straordinario superare la legislazione che tutela i lavoratori da licenziamento dare un salario alle donne che lasciano il lavoro e si potrebbe continuare a lungo
Ecco perché oggi la cultura rugbistica si configura come il principale avversario per la sinistra e le forze del lavoro e una cultura politica che alimenta gli interessi particolaristici e neo corporativo
Che punta alla disgregazione dell'unità del mondo del lavoro e per questa strada ambisce a raccogliere il consenso e purtroppo lo raccoglie
Di una certa parte della piccola e media borghesia delle professioni dei mestieri che costituisce infatti il vero nucleo centrale del suo blocco sociale politico ed elettorale
La sinistra di fronte al leghismo ha una sua autocritica da fare e ladri nel fare non solo per i ritardi e per l'incapacità di analisi e di proposta di fronte ai cambiamenti strutturali degli anni ottanta
Ma anche per un vuoto di opposizione
Di rappresentanza che essa ha manifestato quando non ha saputo dare voce con la denuncia con la lotta con la protesta ad un malessere vero ad una insoddisfazione profonda d'un senso di ingiustizia basti pensare al fisco
Che saliva anche dai ceti popolari operare da lavoratori
Oggi si paga a caro prezzo questo vuoto che in parte da lega Nord ha colmato
Ah per quanto grave sia stato questo errore e Carmelo è
Oggi sta a noi e al nostro partito ma tutta la sinistra impugnare la bandiera di una forte lotta ideale e politica che recuperi in un progetto di ricostruzione nazionale i grandi valori di unità di libertà di democrazia di uguaglianza
Ma è casuale pagate care compagne e compagni che la la Čeka nord con un linguaggio fascisti con si sia scagliate si scagli continuamente contro il sindacalismo confederale
Questo attacco non può essere sottovalutato perché sappiamo che i difetti e i limiti del sindacato italiano ucciso ma sappiamo anche che la migliore difesa da questo attacco si fanno un difendendo il sindacato così come ma al contrario opponendosi apertamente l'obiettivo di una grande riforma del sindacalismo confederale chiedeva avere un carattere politico culturale e organizzativo
Tra gli obiettivi di questa grande riforma noi indichiamo due che ci sembrano i più rilevanti il primo lo diciamo e lo dico qui in presenza di tanti nostri cari compagni del sindacato è quello di tornare in campo di lottare di organizzare la protesta di promuovere un'iniziativa che riavvicini lavoratori al sindacato
Che li faccia sentire vivi che li faccia sentire protagonisti
Cioè la finanziaria
C'è l'attacco delle bombe c'è la disoccupazione ci sono scadenze contrattuali importanti
Non si può stare fermi quindi il primo obiettivo che indichiamo è questo tornare in campo
E il secondo obiettivo è quello di dare più potere alle lavoratrici e lavoratori italiani e quella di dare piena democrazia chi da fuori nel contare nel pensare nel decidere nel votare sia nella lezione dei propri rappresentanti
Sia nel decidere su tutte le questioni relative alla condizione materiale nei luoghi di lavoro al Salario e contratti
Il tre luglio scorso il governo e le parti sociali hanno firmato un protocollo d'intesa sulle relazioni sociali e sul cosiddetto costo del lavoro che è stato poi sottoposto alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori
Voi conoscete il giudizio del nostro partito su quel protocollo
In esso abbiamo visto luci e ombre da un lato si stabiliscono nuove regole
Nel rapporto tra le parti sociali e tra queste e il governo dall'altro si sono lasciati aperti al confronto tra le parti questioni rilevanti come il salario ci sono definiti gli ambiti della contrattazione articolata ma questi ambiti adesso vanno riempiti di contenuti
Il Parlamento è chiamato con un disegno di legge a definire sulla controversa e discussa questione del lavoro interinale il protocollo prevede poi obiettivi e procedure per la formazione professionale ed altre misure ancora
Noi abbiamo ritenuto che una lunga fase di discussione in un qualche modo dovesse chiudersi anche se nel prato che lo stesso lo ripetiamo vi sono parti largamente insoddisfacenti come per esempio quello delle elezione delle rappresentanze sindacali unitarie che contraddice proposta di legge presentati al Parlamento non solo dal nostro partito ma anche dalla stessa CGIL
Noi vogliamo qui esprimere un giudizio non vogliamo qui esprime un giudizio dettagliato su quel protocollo ci preme invece ragionare con voi su un altro dato che noi consideriamo molto rilevante e per certi versi decisivo per il futuro del sindacalismo confederale
Quel protocollo è stato sottoposto alla consultazione dei lavoratori è restato pro approvato e positivo è stato il fatto di aver giudicato ormai irreversibile da parte degli organismi delle sindacalismo confederale
Il vincolo della consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici per tutte quelle intese contratti o protocolli che in futuro ci dovessero stipulare tra le parti
Ma detto questo noi non possiamo non vedere con la massima preoccupazione il fatto che soltanto novecento mila lavoratori abbiano partecipato alla consultazione
Questo è ciò che ci deve preoccupare morto che deve preoccupare sia coloro che il protocollo lo hanno approvato sia quanti lo hanno giudicato negativamente
Milioni di lavoratori non hanno ascoltato le ragioni né degli uni né degli altri
Allora questo il vero tema democratico che deve investire il sindacalismo confederale
E la consultazione emerso un malessere profondo del sindacato italiano poi confermato da alcune indagini analitiche che sono state fatte
Soprattutto nelle grandi fabbriche e in questo dato noi non possiamo non scorgere il pericolo che cresca un germe di rottura di un equilibrio democratico più generale che aveva avuto nel movimento sindacale confederale un punto di riferimento certo è sicuro
Il rischio di un distacco di masse di lavoratori da un punto di riferimento sicuro persino di una rottura politica nella stessa coscienza nel modo di pensare dei lavoratori non voglio fare allarmismo
Ma è meglio gettare un allarme in più
C'è una sufficiente tranquillità
Che è vero invece una sufficiente tranquillità in meno
Certo la consultazione avvenuta dopo una fase difficile si è votato in realtà non solo sul protocollo ma su tante cose e avvenuto dopo una fase in cui milioni di lavoratori sono stati spremuti come limoni come dicevamo poc'anzi
Ha proprio questa condizione di sofferenza del mondo del lavoro proprio questa condizione di avvilimento richiede di più più lotta più democrazia più partecipazione in altre parole secondo noi
Serve un sindacato che rappresenti di più e meglio i lavoratori italiani un sindacato più conflittuale
Noi scontiamo certo tanti errori del passato anche nostri anche del nostro partito
Ma ora i lavoratori chiedono di reagire trovano insopportabile vedere una vecchia classe dirigente un vecchio padronato pubblico-private dirigersi a costruttore del nuovo tentare di mantenere intatto il proprio ruolo la propria funzione ecco dunque che insieme al lavoro la questione della democrazia della rinnovata rappresentanza sindacale della partecipazione attiva da protagonisti dei lavoratori diventa l'altro grande obiettivo strategico che noi indichiamo lavoro e democrazia
E questa la lega alla democrazia attraverso la quale il sindacato italiano può riformare se stessi
Superando sacche di burocratismo rimuovendo rendite di posizione elevando la sua capacità di lotta rappresentando in modo più diretto e continuo è visibile bisogni dei lavoratori italiani insomma
Noi con la nostra autonomia di giudizio e non rispettando l'autonomia del sindacato crediamo che un sindacato davvero autonomo dai partiti e dalle loro correnti da tutte le correnti di tutti i partiti
Da padroni privati e da padroni pubblici da tutti i governi di centro di sinistra o di destra
Un sindacato così sia ciò di cui hanno bisogno di lavoratori italiani e la nostra democrazia
Anche questo dunque è un nostro impegno i tempi che abbiamo di fronte care compagne e compagni non sono lunghi anzi siamo già in ritardo premono intanto i nuovi contratti
E dobbiamo sapere che questa rigenerazione democratica nel rapporto con i lavoratori che badate non vale solo per il sindacato ma vale anche per noi per il nostro partito vale per le forze di sinistra che hanno una radice un ancoraggio nel mondo del lavoro
Ecco senza questa rigenerazione democratica allora quei pericoli quei rischi quella grettezza leghisti canne o corporativi anti solidaristica può trovare spazio il terreno per un suo radicamento e sviluppo
E anche così dunque combattendo questa grande battaglia democratica dei lavoratori italiani che possiamo tornare ad essere protagonisti egemoni nella ricostruzione del Paese e anche per questa via che possiamo costruire un movimento che lotta che sia all'altezza dei compiti che abbiamo davanti care compagne e compagni siamo ormai entrati in una fase politica del tutto nuova
Il governo Ciampi come accennavo nato con il compito di accompagnare il varo della nuova legge elettorale di predisporre la legge finanziaria sta esaurendo il suo compito
Noi insistiamo perché si vada presto alle urne
Quella legge finanziaria presentata dal governo ho già detto non ci piace
Noi non mettiamo in discussione la necessità di una politica finanziaria rigorosa ma perché essa deve essere ancora pagata dai malati Chiusano la sanità pubblica dei pensionati dagli operai perché di questo ancora una volta si tratta
Cosa c'entra la lotta agli sprechi alle spese folli al finanziamento delle tangenti per i partiti di governo cosa c'entra tutto questo con il venir meno di una solidarietà sociale verso i malati i pensionati gli operai
Ecco ciò di cui abbiamo bisogno di un governo nuovo e diverso
A novembre care compagne e compagni si voterà in importanti comuni italiani a cominciare da Napoli e da Roma
Per noi e per la sinistra sarà un altro importante banco di prova e anche qui le lavoratrici e lavoratori italiani dobbiamo fare in modo noi il nostro partito che contino e che pensino
Noi poniamo la nostra candidatura al governo del Paese per costruire un'altra Italia altri avrebbero voluto a tirarci nel trabocchetto di un'alleanza democratica per proseguire nel vecchio ma vedete il tempo fa giustizia di molte cose anche degli inganni altrui e a volte dell'ingenuità e delle generosità nostre là dove non sempre
Forza politica piano piano come era prevedibile anche il grande tema delle alleanze si fa chiarendo
Vi ricordate alcuni mesi fa il nuovismo di Segni
Vedete voi di dare un giudizio su dove sta ritornando e quali intenti programmatici a noi devono interessare i contenuti le cose sono queste che implacabilmente selezionano le forze in campo
Allora c'è un senso politico ideale preciso dobbiamo ridirlo nelle parole sinistra equità lavoro diritti solidarietà
Un senso profondo che non può essere rimosso cancellato neanche da una drogata campagna giornalistica sostengo di precari vanesi e vacui leader politici
Noi vogliamo portare la sinistra
E le forze di progresso al governo di questo Paese ci battiamo per farla diventare classe dirigente anche a questo scopo in autunno
Promuoveremo proprio sui temi del lavoro e della prospettiva politica una grande manifestazione nazionale del partito sarà una dura aspra battaglia
Si metterà in campo di tutto contro questo progetto come abbiamo già visto a luglio
D'altra parte non è da oggi che cioè contro di noi questa campagna mirata guardate su Tangentopoli care compagne e compagni
Ogni giorno ogni mese hanno cercato e cercano di dimostrare che il Partito comunista prima e il Partito democratico della sinistra poi erano dentro Tangentopoli che erano parte di quel sistema
Non hanno in mano niente non possono dimostrare nulla ma vi insistono confondendo la loro livida speranza con la tranquilla realtà dei fatti la verità è che non c'è nessun imprenditore né privato né pubblico
Che può affermare dimostrare di aver pagato tangenti né al pc nel PDS la verità è che non non apriamo col verifica né in Germania né in altra nei nessun'altra parte la verità è che noi siamo stati vittime politica di Tangentopoli andare copromotore
Quando dovevamo denunciare care compagne e compagni quando dovevamo denunciare errori e colpe gravi
Anche commessi all'interno del nostro partito
Come è accaduto a Milano e a Napoli lo abbiamo fatto e abbiamo chiesto scusa
Ma per Tangentopoli noi non chiediamo scusa nessuno e chi si è scandalizzato per quegli applausi dei nostri compagni qui alla festa del di Bologna al compagno Stefanini rispondo che a Stefanini applaudo anch'io
Accompagna il compagno Fini
Voi potete stare dunque tranquilli come ha detto più volte il compagno D'Alema
Chi ha la responsabilità di dirigere questo partito gente come voi che vivete come voi che gioisce soffre come noi siamo venuti alla politica per un'idea di liberazione umana per un'accanita incontentabile idea di democrazia e di libertà
Siamo consci dei nostri limiti e lavoriamo per superarle
Ma siamo anche fieri di ciò in cui crediamo in ciò per cui ci battiamo stiamo lavorando tra tanti difetti limiti anche errori ma con convinzione a qualcosa di simile
Non è blasfemo il paragone a ciò che Gramsci chiamò in riferimento ad altro tempo una riforma intellettuale e morale dell'Italia a questa riforma intellettuale e morale dell'Italia gramsciana mente richiamata deve vedere protagonisti formiche lavoratrici dei lavoratori italiani noi vi chiediamo un grande impegno sacrificio e lotte per costruire e rafforzare il partito tra le lavoratori e lavoratrici ma soprattutto per aprire una strada nuova per il futuro dell'Italia
Voi potete dire care compagne e compagni nelle fabbriche nei luoghi di lavoro voi potete dire che il Partito Democratico della Sinistra e il partito delle lavoratrici e dei lavoratori
Voi potete dire che le lavoratrici e lavoratori italiani hanno le mani pulite voi potete dire che le lavoratrici e lavoratori italiani hanno il diritto di governare l'Italia
Bene possiamo incominciare il nostro dibattito voglio ricordarvi che questa sera in questa strada si terrà un'intervista coordinatore dell'esecutivo nazionale del PDS Davide Visani anziché alla preannunciata iniziativa su una nuova strategia per il lavoro e l'occupazione
Se siete d'accordo per cercare di dare la parola al maggior numero di compagni possibile direi di provare a concentrare l'intervento inizio in quei minuti
Do la parola Sergio Sangiorgi della Thema di medicina mentre Conter viene il compagno Sangiorgi pregherei coloro che desidero intervenire di farlo presso la Presidenza
Tanto di ringrazio per l'opportunità che Ondine portare in questa in questa Assemblea l'esperienza che stiamo facendo noi ricercatori dei laboratori tema di medicina collaboratore dell'ENI
Che è impegnato nell'ambito alla ricerca di nuovi materiali
Perché ritengo che questa nostra esperienza si è emblematica di come viene considerata la ricerca in Italia
La situazione occupazionale sta esplodendo lo sappiamo tutti ci sono migliaia di persone che perdono il lavoro quotidianamente altrettante migliaia di giovani in cerca di primo impiego
Che non trovano spazio negli ormai ridottissimi processi produttivi rimasti in piedi
Sono stati drammatici a cui questo è stato il dovere istituzionale e morale di dare delle risposte immediate
Chi come me fa il mestiere del ricercatore colui che dovrebbe essere messo in condizione di operare
Creare le condizioni di sviluppo industriale prendo il nostro Paese
Preoccupato in maniera doppia perché non vede in tempi brevi prospettive per la ripresa economica che tutti sperano prima o poi ci sarà
Forse dirò delle cose ovvie ma tutti sapete che nostro Paese
è stato arrestato un periodo di forte venduti realizzazione dovuto sì alla congiuntura internazionale ma soprattutto la scarsa competitività dei nostri prodotti che la crisi internazionale ha messo a nudo in tutta la sua gravità
L'Italia un Paese cosiddetto avanzato con una struttura industriale
Basata prevalentemente sulla trasformazione
è un Paese però privo di materie prime con costi l'energia tra i più alti d'Europa con una qualità della vita mediamente alta
Che comporta costi del lavoro elevati anche se poi sappiamo che i salari sono tra i più bassi d'Europa ma quello che più brave grave che produce beni di basso con livello tecnologico negli ultimi dieci quindici anni
Sono stati quasi nulli gli investimenti dall'imprenditoria privata sull'innovazione tecnologica del prodotto
Si è investito a questo punto importante se investito molto sul debito dello Stato se introdotta anche un po'di innovazione tecnologica solo sui processi produttivi
Con lo scopo di contenere i costi di produzione perché ci si è illusi che ciò fosse sufficiente a mantenere la competitività dei prodotti che per i limiti strutturali del nostro Paese sono portatori di basso se non bassissimo contenuto tecnologico
Le aziende di Stato poi hanno investito poco male ed in modo disorganico al di fuori di una qualsiasi politica industriale che di fatto il nostro Paese non ha mai avuto
La preoccupazione ancora più forte se si pensa che ciò che sta accadendo oggi passa quasi tra l'indifferenza generale
Mentre alcuni Paesi usciranno dalla recessione con consolidate capacità tecnologiche l'Italia sta accumulando ulteriore ritardo per l'incapacità di sviluppare utilizzare le attività innovative per avviare nuovi meccanismi di crescita
In una nuova fase dell'economia internazionale
Le capacità tecnologica non si improvvisano se mancano o se vengono disperse come sta succedendo le poche esistenti
Non ci sarà mai seria politica occupazionale se non ci sarà un impegno per investimenti pianificati da destinare alla ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative
Noi come ricercatori dei laboratori tema dicevo portiamo questa nostra esperienza che rappresentativa delle scelte sciagurate di due enti di Stato ENI ed Enea
I nostri impegni questi ultimi anni è stato quello di trasferire tecnologie innovative e nuovi materiali quali ceramici strutturali
Però faccio alcuni ferimenti riporti ceramici composti che sono argomenti tecnici comunque trasferire questo nei processi di produzione
Sia di produzione regia che di processo industriale creando occasioni di collaborazione con l'industria del territorio ma anche industrie europee
Nei nostri laboratori che sono qui in provincia di Bologna esiste un patrimonio di attrezzature di professionalità di levatura internazionale costruito con il denaro pubblico a partire dal settantadue sull'onda di uno degli ultimi grandi progetti di respiro nazionale
Qual era il programma nucleare torno al quale si sono create grandi occasioni di crescita tecnologica ebbene questo discutibile
Se vogliamo discutibile programma nucleare è stato azzerato senza che venisse creato nulla di alternativo lasciando che Enti di Stato come lei in linea
Si dessero in sostanza il compito di disegnare strategie di respiro nazionale senza nessuna pianificazione centrale
Questo patrimonio rischia di andare disperso perché il nuovo DICO nuovo tra virgolette vertice ENI
Dopo le vicende culminate con quello che è stato definito tutto il pasticcio Enimont
Diciamo e siamo stati buoni nel definirlo tale ha deciso un brusco cambiamento di strategia che non contempla più l'attività di sviluppo che noi portavamo avanti di cui solo quattro anni fa lo stesso vertice ENI fu il promotore
Vogliamo portare qui la solidarietà che tra l'altro abbiamo già manifestato Dinoi lavoratori della Thema ai lavoratori di Crotone che naturalmente stanno vivendo un'esperienza che ha la stessa matrice e ha praticamente gli stessi protagonisti
D'altra parte l'Enea che socio di minoranza della Thema perché interessato a continuare nel programma di sviluppo sui nuovi materiali
E ha esplicitato il suo interesse per l'acquisizione delle capacità di ricerca dei laboratori di medicina in termini sia di personale che di attrezzature ha difficoltà a prendere qualsiasi decisione
Per la forte lottizzazione partitica che caratterizza i suoi centri di potere per la mancanza di un ruolo istituzionale ben definito
La nostra battaglia entrato nella fase cruciale nel novembre scorso con la messa in cassa integrazione di tutto il personale del blocco totale delle attività
Con il supporto delle confederazioni sindacali abbiamo cercato di sensibilizzare i logici referenti quali istituzioni locali e nazionali
Mondo della ricerca politici industria eccetera puntando sul significato strategico del nostro lavoro che ha valenze anche per il tessuto industriale della nostra regione
Che è costituito da piccole e medie industrie che sono incapaci chiaramente di investire sul lungo termine
Ed abbiamo raccolto molti riconoscimenti alla nostra valenza tecnologica
Siamo riusciti a portare le parti ed Enea prima sul tavolo della Regione poi su quello del ministero del lavoro
è stato delineato un percorso per realizzare il quale il parlamentare di questa regione sono riusciti a ottenere l'approvazione di un apposito strumento di legge
Purtroppo però la scelta che sta prevalendo in case ne ha e quella di rimandare
Almeno finora l'attuazione del disposto di legge la scadenza
Il tempo indicato dalla legge per compiere questa operazione cioè istituzionalmente continuare nell'attività di sviluppo dei materiali innovativi
Scade la prossima settimana e finora nessuno niente è stato realizzato di concreto in questo da questo punto di vista dicevo che se scelte dall'Enea praticamente stanno compromettendo a parte la capacità operativa del sistemi di attrezzature
Considerate valutato attorno ai quindici venti miliardi che sono presenti e laboratori di medicina ma stanno qui il paradosso tipicamente italiano
Stanno praticamente disperdendo quello che rappresenta il nostro patrimonio di autofinanziamento
Che sono anche alcuni progetti finanziati dalla CEE che ci sono stati assegnati e che attengono dei fondi per la ricerca della comunità
Europea la cui costituzione anche l'Italia contribuisce poi come sappiamo per mancanza di realtà scientifica in grado di operare non riusciamo a riportare in Italia che una piccola parte dei fondi
Che destiniamo alla ricerca comunitaria arrivando al paradosso che noi Paese povero della c'è finanziamo la ricerca dei Paesi più ricchi aumentando questo gap tecnologico che ci penalizzerà nel momento in cui ci sarà una probabile ripresa
Il governo Ciampi che sta gestendo
Lo stato praticamente in termini puramente economicistici ha deciso nell'ultima manovra di tagliare addirittura cinquecento miliardi alla ricerca trentenne ieri sera commentava l'ennesima una manovra economica di questo governo rilevando i limiti in termini di interventi efficaci nell'ambito della ricerca dello sviluppo per l'innovazione tecnologica carenze gravi che denunciano la mancanza di una seria politica industriale
Tutto questo non deve andare perduto questo patrimonio questo residuo patrimonio di capacità nell'ambito della ricerca non deve andare perduto proprio in questo momento in cui invece dovrebbe essere il massimo sforzo per potenziare la ricerca e per cercare di sviluppare tutto quello che è necessario sviluppare soprattutto per il lungo periodo come stanno facendo gli altri Paesi industrializzati non solo nelle parole ma anche nei fatti
Il che è un appello che faccio le organizzazioni sindacali che devono farsi promotrice di una richiesta forte per una seria politica industriale che costringa chi governa questo Paese da affrontare seriamente questi temi
Credo che anche chi si propone come forza alternativa al governo del paese
Non può pensare di essere credibile se non si fa portatrice di progetti industriale che si industriali che segnino finalmente una svolta rispetto alla non politica che c'è stata negli anni passati
Grazie
Ringrazio Sangiorgi per avverto illustrato il caso della Thema Bergoglio riconfermare a lui e agli altri lavoratori della Thema l'impegno del PDS per la risoluzione di questo grave problema
Del nostro partito dei nostri amministratori e dei nostri compagni parlamentari che vedo anche qui in strada come l'onorevole Giorgio Ghezzi grazie ancora
Do ora la parola Lorenza predone dell'ATAC di Roma
La prima reazione di fronte i bollettini di guerra quotidiani deve essere a mio parere quella di porre fortemente l'esigenza che il risanamento finanziario dello Stato
Debba essere assolutamente contemporaneo ad una politica di rilancio della produzione e dell'occupazione
Ma questo principio non è certamente alla base dei tagli indiscriminati della Spesal qui oggi stiamo assistendo
Un esempio per tutti lo scellerato decreto-legge governativo che si è abbattuto con una mannaia sulla scuola italiana
Senza tenere in alcun conto che non vi possono essere le razionalizzazioni dispensa che non c'è che non tengano conto del problema e vitale anche della qualità della nostra scuola
Delle sue annosi esigenze di rinnovamento e di ammodernamento
Il tentativo di far passare provvedimenti come quei sesto comune mezzo sostanzialmente idoneo a cacciare dalla scuola un po'di docenti stati cavati
La dice lunga sulla cultura si fa per dire che è alla base di tali presunte razionalizzazioni di spesa
Non si parla di riconversione professionale degli insegnanti
Non si fa chiarezza alcuna su tanti problemi di tutte le componenti della scuola
E tutto ciò senza tenere nel minimo conto le risorse professionali che così invece di essere incentivate promosse vengono definitivamente affossate mi sconosciute
Dire che la spesa pubblica e indiscriminatamente tutto buona o tutta cattiva è un errore nocivo è fuorviante
La sensibilità mostrata su questi temi nell'accordo del tre luglio non va comuni vanificata il solo modo per rilanciare la produttività nel nostro Paese
E quello di costruire pazientemente una nuova politica industriale per farlo la ricerca e l'alta formazione tecnica e professionale sono indispensabili e vitali
L'Italia è agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda le strutture scientifiche i fondi a questa destinati se non si investirà in questo settore l'obsolescenza l'inadeguatezza tecnica della nostra industria ci porterà a una definitiva perdita di competitività
Con le prevedibili conseguenze su produzione e occupazione
Ha ragione Alfredo Reichlin quando afferma che per uscire da una crisi di tale portata non si può contare su soldi che non ci sono più da nessuna parte
Ma solo sulla grande risorsa del lavoro della professionalità e capacità ai vari livelli
Il vero problema non è più o meno Stato più o meno mercato ma quello di saper Varriale ruolo dello Stato dal proprietario e gestore a regolatore garante
Abbandonarsi totalmente senza tale garanzia alle regole del mercato seppure risanato vorrebbe dire per taluni settori non poter praticamente sopravvivere
Penso a quello che è accaduto al Festival di Venezia nell'assemblea che degli autori e che hanno lanciato un accorato appello per salvare il cinema di qualità e di arte
Qualche considerazione sulle misure straordinarie varate dal governo Ciampi per difendere l'occupazione
L'inadeguatezza e arretratezza delle risposte mi sembrano incontestabili
Possibile che si sia tornati sempre alla solita riproposizione delle grandi opere pubbliche senza di qualificarle non si era detto da parte di tanti che non si poteva agire anche oggi cercando di rimediare qualche ora di lavoro in più
Ma che si è beh che bisognava porre mano alla riconversione del modello di sviluppo e di consumi e che per fare questo bisognava impegnarsi ad investire risorse nei servizi nei mezzi di tutela ambientale in tutto ciò che le vaste la vivibilità delle nostre città
Non si era detto ad impegnarsi nella promozione dell'edilizia di qualità nel restauro nel recupero dei centri storici di sollecitare il fronte dei lavori socialmente utili e della riduzione dell'orario di lavoro
Bisogna sapere che tali prospettive presuppongono la necessità di scelte precise cioè dire sì al potenziamento del sistema ferroviario significa dire no alla costruzione di nuove infrastrutture stradali e autostradali
Appoggiare un programma tv di salvaguardia dell'ambiente significa deprimere in modo deciso la speculazione edilizia
Decidere di potenziare il servizio pubblico urbano vuol dire bloccare la crescita del mezzo privato sono scelte inderogabile
Se è vero come abbiamo più volte sostenuto che una fondamentale leva per aumentare l'occupazione è un'azione decisamente promozionale dei servizi
Credo che il PDS si debba cimentare nell'impresa di saper volgere in positivo oggettive realtà odierne come ad esempio l'ovvia constatazione che sia ormai in grado di produrre di più con meno ore di lavoro
Ciò può essere un valido motivo per riprende disco ostinati soprattutto dalle donne del nostro partito
Come quello del riconoscimento e della conseguente remunerazione di attività che pur non essendo direttamente collegate a processo produttivo sono di grande rilevanza civile e sociale
Come la cura per le persone anziane e la tutela dell'ambiente la formazione importante anche la prospettiva della riduzione di orario come mezzo per ridistribuire più equamente sia il lavoro già esistente sia in prospettiva quello che scaturirebbe da uno spiccato rilancio della produzione
Ritengo che tale riduzione Possa inverarsi al di là delle poco credibili ipotesi di riduzione del salario dati i bassi livelli di remunerazione della stragrande maggioranza di lavoratori praticando finalmente l'effettivo azzeramento dello straordinario
Dichiarando battaglia al doppio al triplo lavoro e praticando l'inversione di tendenza dell'attuale politica previdenziale che tende al trattenimento in servizio di lavoratori fino ad età più che avanzata anche il settore in cui opero quello del trasporto pubblico locale ha vitale necessità di valorizzazione potenziamento se ciò avvenisse potrebbe divenire perno del processo anti recessivo ed elemento indispensabile per una diversa qualità della vita di ogni città
Se più volte posto l'accento e giustamente sul grande ritardo culturale che si riscontra nella visione corrente del sistema dei trasporti
Sì incentrare analisi esclusivamente sulle carenze infrastrutturali e così scarsa attenzione viene dedicata al vero problema il funzionamento del sistema o meglio l'esistenza stessa di un sistema si deve smettere di considerare il livello basso troppo basso del servizio i danni ambientali sempre crescenti le professionalità continuamente mortificate cominci denti cui si porrà rimedio sviluppando le strutture e costruendo nuove opere
Come si vede le distorsioni sembrano avere tutti una matrice comune che è quella di vedere i servizi e il trasporto primo tra tutti meramente come centro dispensa ignorando la loro importanza per lo sviluppo economico e sociale
Certo bisogna contemporaneamente fare qualcosa di concreto a garanzia che le gestioni delle nostre aziende cambino realmente nel senso dell'efficacia e dell'efficienza
Per fare questo
Illazione deve ruotare intorno ai principi informatori della legge centoquarantadue che attualmente sono totalmente disattesi cioè rigorosa separazione tra funzioni di indirizzo programmatico gestione tecnico amministrativa
Passaggio da un regime di controllo formale sulle procedure a un regime di controllo effettivo sua attività e raggiungimento di obiettivi
Definizioni giuridico operativa della responsabilità per tutti ma a partire dai dirigenti
Efficace politica del personale basata sulla formazione e la motivazione
Introduzione di forme di controllo da parte degli utenti e dei cittadini nulla si è fatto concretamente in queste direzioni
Si sono rafforzati i controlli formali e repressivi rallentando peggiorando ulteriormente la produttività aziendale è un allarme grave compagni
Per essere veramente ad altezza occorrono chiarezza di idee consenso
Davvero non basta all'Atac dei trasporti alla RAI e dovunque per fregiarsi del così ambito titolo di manager saper fare solo i conti della spesa
Allora parola all'onorevole Antonio Pizzinato
Allora
Come diceva
Il compagno aggiorna la sua introduzione
E lo stesso titolo
Di questa riunione del Consiglio
Nazionale lavoratrici e dei lavoratori
Il nostro obiettivo
E quello di fare sì
Che le lavoratrici e i lavoratori
Siano i protagonisti
Della ricostruzione del Paese e della sua riforma morale
Centrale
Vado per l'estrema sintesi
In questo senso dice Ivan giunsero condivido
E il piano
Del lavoro
Che significa che vuol dire
Ricostruire un'economia avanzata
Assieme
A una nuova fase di sviluppo tra democrazia del nostro Paese che si realizza
Attraverso le riforme istituzionali
E assieme a questo
Una nuova concezione
Del lavoro
Ebbene a essere protagonisti come lavoratrice come lavoratori
E noi come partito democratico della sinistra
Essere uno degli elementi fondamentali della realizzazione di questo protagonismo
Vuol dire saper governare
E sviluppare contemporaneamente
Un forte movimento di lotta
Con obiettivi precisi
Questo è tanto più difficile perché questa fase di transizione è caratterizzata
E lo sarà ancor di più nei prossimi mesi
Anche per le scelte compiute in questi ultimi due anni e non solo nell'ultimo decennio da una situazione sempre più drammatica sul piano occupazionale
Corrotto con Annie è solo una spigliata
Basti pensare
Che si si calcolano i cassintegrati lavoratori in mobilità siamo ormai a settembre al sei c'è un esercito di seicento mila lavoratori
E la prospettiva è di un'accelerazione
E contemporaneamente
Siamo in presenza della fase conclusiva di certi processi ditte industrializzazione sia no che assunti assenteranno questo aspetto
Ma ciò è ancora più drammatico e rende più difficile realizzare il movimento e governarlo contemporaneamente su obiettivi precisi
Perché siamo in presenza e dobbiamo dircelo come estrema chiarezza lo faceva anche la redazione contemporaneamente
Ha una crisi del soggetto generale
Che era presente al lavoro
Mi riferisco al sindacato come sindacato generale nel suo rapporto con il lavoro come i soggetti e che quindi rende più difficile
Questo aspetto
Quindi ne deriva e mi scuso per la semplificazione ma certo di rimanervi cinque minuti noi abbiamo contemporaneamente due emergenze
Sul fronte del lavoro
Non separati
Che quella di rispondere nell'immediato alle centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che vengono espulsi dal lavoro
E creare contemporaneamente le condizioni per una nuova fase di sviluppo e nuova occupazione che non viene data solo dallo sviluppo ma per poter realizzare questo abbiamo bisogno
Di ricostruire il soggetto generale che rappresenta il lavoro e quindi rispondere
All'altro elemento che alla crisi della democrazia e del potere del lavoro
Mi sembra che da questo punto di vista al di là di quelle che possono essere i giudizi
Pur nel suo grande significato e valore della consultazione sulla quando il tre luglio dice qual è lo stato di crisi
Meno del dieci per cento dei venti milioni sono stati i partecipanti al di là di come hanno votato
Secondo credo che la certificazione di qualità sono
Le cause di questo viene data una fonte insospettabile come la ricerca promossa e resa pubblica dalla UIL che dice appunto di questa rottura
E quindi della crisi del sindacato generale e del rapporto fra i suoi lavoratori
Bisogna rispondere a questo
La stessa cosa l'abbiamo vissuta in questo ultimo anno sul piano politico
è chiaro
Che la costruzione
Di una nuova fase di sviluppo della democrazia e della nostra Repubblica non poteva che passare attraverso la riforma della politica
Non è che contemporaneamente non avevamo in questi mesi i drammi dell'occupazione dello stato sociale
Ma abbiamo anteposto a tutto perché era lo strumento per fare il passaggio le leggi elettorali dei Comuni le leggi elettorali per la Camera e per il Senato e oggi fra qualche
Settimana si creano definitivamente le condizioni per fare questo passaggio
Ebbene io credo che la stessa lo stesso comportamento lo stesso modo di operare se sono vere gli assunti che ho fatto all'inizio valgono per il lavoro
E cioè e come
In questa fase
Di drammatica emergenza del lavoro
Di occupazione
Sappiamo saldare i due momenti
E noi dobbiamo essere una delle forse se non la principale che da questo contributo cavo dicono in tempo il Partito democratico della sinistra
Sapendo
Che un nuovo Piano del lavoro
Significa il governo in nell'immediato delle emergenze
Dei problemi occupazionali
E contemporaneamente creare le condizioni
Per una nuova fase di sviluppo nel nostro Paese
Senza una nuova fase di sviluppo
Forse non solo che porti la nostra economia a partire dall'industria e di questo non vi è cenno nel programma triennale del governo nella legge finanziaria non si creano le condizioni mi anche per un nuovo modo di pensare il lavoro le cose che diceva la relazione e che devono essere al centro del nostro programma
E quindi senza questo nobile neanche la possibilità del santo di un nuovo regime degli orari di lavoro
Ora non ci siamo dati una tappa
Vogliamo andare a votare presto questo significhi anche al massimo il dodici febbraio ci sorgono le Camere
Stando a una dichiarazione di Martinazzoli alla commissione bicamerale
Anche prima se vogliamo ma mettiamo questa ipotesi
Questo significa che ci sono cinque mesi
In questi cinque mesi
Minori quali obiettivi ci diamo
Quali riteniamo che siano necessarie
Mi sembra che due sono gli aspetti sul piano parlamentare sul piano politico
Mentre costruiamo
Un disegno di unificazione delle forze di sinistra e di progresso
Sulla base di un programma che abbia come centrale il lavoro e affinché il lavoro ossia l'asse portante di questo per costruire un'alternativa e la possibilità di successo alle elezioni politiche in questi mesi se non ci poniamo
Due obiettivi concreti uno
Nella finanziaria nelle leggi di accompagnamento e nei decreti di attuazione dell'accordo del tre di luglio vediamo di dare risposte all'emergenza lavoro
Secondo
Eh se contemporaneamente riteniamo di sono le condizioni l'altro obiettivo e non la poniamo come condizione al governo e che
In questi
Sessanta giorni di lavoro del Parlamento
Come si è fatto per la legge per i comuni per la capra e senato si deve porre il problema per l'approvazione della legge sulla rappresentanza la democrazia sindacale
Vi sono nuove proposte di legge
Vi sono quelle di iniziativa popolare vera CGIL dei consiglieri
Sono è terminata la discussione generale tende
Il referendum ad evitare come è successo per quello di Camera e Senato di trovarci poi a gestire
Dopo una fase io credo che dobbiamo opporci
Io credo che su questo ci desse una presa di posizione netta da parte
Del nostro partito su quelli che sono i calendari parlamentari sulle scelte politiche
Cioè il nostro giudizio sul governo Ciampi e su questi mesi che ci separano dalle elezioni devono avere due punti
Il lavoro a Siena sanità e che collegato con la finanziaria la democrazia sindacale
Perché questa è l'unica strada per consentire di ricostruire il soggetto generale che oggi è in crisi con uno scopo che non sia la separazione che non sia la frantumazione
Perché decisivo è stato in questi cinquant'anni per la democrazia del nostro Paese il sindacato generale dobbiamo puntare ad avere leggi
Che garantiscono la democrazia il potere dei lavoratori per la costruzione di un sindacato unitario pluralista e democratico
E quindi anche a riassorbire tutte le frantumazione su questo io quindi che era questo uno degli elementi che volevo porre con forza e credo che sia decisivo
Questo è decisivo anche
E vado a concludere relativamente a un altro aspetto
è evidente
Che contrariamente all'esperienza storica di questi cinquant'anni
Del movimento sindacale italiano
Che in ogni momento
Di crisi
In ogni momento in cui sia richiesta sia registrato nelle fasi acute riscontro sociale
Uno spostamento fra i gruppi dirigenti confederale
E le volontà e l'azione delle masse è sempre stato un rapido narrativa correzione di strategia di comportamenti di regole democratiche ha consentito di ricostruire l'unità purtroppo in questi ultimi tre anni questo non è avvenuto
Anzi sia accentuata
Io credo
Che per il futuro della nostra strategia generale del partito democratico della sinistra
Gli obiettivi che ci poniamo che abbiamo discusso al consiglio generale
Di luglio
E gli obiettivi che ci poniamo
Ponendoci come forza di governo abbiano bisogno che lo sbocco di questa crisi del movimento sindacale sia l'unità
Sia l'unità sulla base di regole
Fare mesto vuol dire non consentire anche quando altri sbagliano per debolezze
Che si vari verso nuove frantumazione
Per questo io concludo sottolineando un elemento se è obiettivo prioritario conquistare assieme a risposte per il lavoro con la finanziaria e le cose che la compagna la legge sulla rappresentanza la democrazia la rappresentatività sindacale è necessario che ci arriviamo uniti
E non più frantumati in questo senso io credo non condivido neanch'io tanta parte della piattaforma la manifestazione del venticinque ma io credo che noi sbaglia avremmo
Se manterremo una scelta che lasciasse
Le parti che non ne hanno come obiettivo l'obiettivo originario di questo movimento il momento in cui si dichiara per loro democrazia sindacale povere strumentalizzazioni dibattito non essendoci più il presidente io credo che mi domando trovando le forme ho concluso se non lo dobbiamo compiere una scelta
Che avendo ben chiaro i contenuti
Il movimento dovremmo essere due secondi
Il lavoro occupazione la legge sulla democrazia
E se sulla base di questa parola d'ordine non dobbiamo segnare in quel momento una nostra presenza
Perché
Da quale tipo di movimento di lotta e di mobilitazione e di unità si riesce a realizzare in questo autunno dipende anche quale sarà la forza del lavoro nella battaglia politica delle elezioni generali
E hanno ora una parola Carmine Talarico al sindaco di Crotone
Mi è stato chiesto più volte in questi ultimi quattro giorni perché un sindaco e sceso così palesemente in campo al fianco dei lavoratori
A monte ho risposto che le istituzioni meridionali almeno quelle meridionali ma perché le altre lo fanno già con grande passione devono stare attenti riflettere su un grande tema che si articolano su quattro punti specifici che sono il Mezzogiorno il lavoro la democrazia il cambiamento
Credo lo diceva azione compagno Angius che questo è un momento difficile per il Paese
E gli intrecci preoccupanti che ci sono rispetto tutte le grandi questioni
Che hanno agitato una sorta di tensione del nostro Paese
L'altro intreccio importante questo positivo tra la questione democratica e la questione economica
Che dimostrano la sua puntualità e centralità dall'altra noi abbiamo almeno questo lo avvertiamo sulla pelle nel Mezzogiorno
Un'azione del Governo
Che prova a scendere in campo duramente verso il Sud
Ma in Calabria
Tutta questa complessità di questioni
Sì lega ha una grande contraddizione tra il rinnovamento e la restaurazione
Io credo che il tema del lavoro della democrazia che può essere sintetizzato nel
Nell'affermazione più facile ma anche più difficile da conseguire nel Mezzogiorno Ceva Democrazia del lavoro
Come liberazione profonda dalle logiche clientelari dell'informe corpo di un potere democristiano che persiste in Calabria un nuovo ma anche nel Mezzogiorno
A Crotone tutto questo è stato messo in campo immediatamente in pochissimi giorni
Con un passato di beffe e con un presente di grave danno cotone euro l'unica città nel Mezzogiorno d'Italia ma nel paese poi che ha una disoccupazione al trenta per cento su una popolazione di cinquantanove mila abitanti
Ma molti mi hanno chiesto anche che cosa era successo a Crotone
Ecco dove è successo semplicemente con grande umiltà
Lo voglio dire una cosa molto semplici linee
Si è messo in campo un movimento a difesa del posto di lavoro come difesa della democrazia
E si è messo in campo anche quel tentativo lo richiamava poco fa Pizzinato ma anche altri compagni primo
Di capire se è possibile in questo momento così drammatico e difficile per il nostro Paese sulle questioni del lavoro costruire una profonda unità tra le istituzioni e il sindacato il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici di base
A Crotone non è accaduto una barbarie
Ma c'è stata una risposta alla gravissima provocazione dell'Enichem
Che mentre discuteva con noi al tavolo del governo presso la task force
Per le alternative possibili che ci sono a Crotone ha deciso in modo unilaterale di procedere alla cassa integrazione
La storia di questa città industriale diceva Angius è una storia radicata
Io voglio dire che questa storia radicata è contrassegnata da un grande senso di responsabilità avuto sempre in questa parte dalla Calabria del Mezzogiorno
Abbiamo sempre respinto in modo concreto l'assistenzialismo
Io ricordo con un commozione due momenti di questa lotta operaia
La prima quando partivo verso Roma prima degli incidenti della notte
A quello striscione che Michele Mattace collaboratore
Su quel lungo cammino
Aveva scritto vogliamo il lavoro voglio il lavoro o famiglia
E la notte delle lacrime dei lavoratori dopo gli incidenti con la polizia
Questo a significare che quelle lotte operaie in quella parte del Mezzogiorno della Calabria sono state e sono ancora oggi un momento altamente democratico e civile ma perché siamo consapevoli e su questo il PDS ha costruito pienamente una sua responsabilità che il tema del lavoro è strettamente legato al cambiamento vedete a Crotone in quella città
L'ENI lei hanno avuto uno stretto contatto con il fenomeno di Tangentopoli
Questa fabbrica che in lotta oggi è stato il primo acquisto fa sullo dell'Enichem quando si acquisto perché prima questa fabbrica era una realtà Montedison
E poi c'è stato lo scandalo della carbon Valley e del racket dal tennis una sola l'unica alternativa che era passata si diceva all'epoca non con grande tranquillità ma con grande contraddizione anche tra sindacato lavoratori
Di un'alternativa non più reale dove nel giro di pochi mesi sono spariti venticinque miliardi
Ma la cosa più preoccupante ecco perché c'è stato questa sensazione di abbandono e che a Crotone memi a una o corposa presenza all'Enichem la Pertusola Sud l'Agip a produrre l'Agip estranee il sedici per cento del fabbisogno nazionale
Senza nessuna ricadute
Qua sia stigmatizzare un atteggiamento con un realistico verso questa terra che potrebbe attraverso questa energie trovare tutte le alternative per quanto riguarda
Il futuro industriale di questa città
Io voglio dire e vado verso le conclusioni che noi non siamo mai stati fuori dal Paese in queste ultime ore
Perché l'ENI elleniche M hanno iniziato la loro prova di fuoco di questo autunno partendo da Platone
Nel piano di ristrutturazione dell'Enichem
Si prevedono ci sono altri diciotto venti siti in crisi ma guarda caso il primo attacco del passato a Crotone proprio per questo interesse corposo per l'ENI anche questa città meridionale
Ed è una prova di fuoco all'intero dalla quale si giocherà anche la credibilità della rappresentanza dei lavoratori dell'istituzione anche di quei partiti
Che oggi stanno alla finestra a guardare e che invece dovrebbero scendere in campo
Io credo che se passa questa linea dura lo perdiamo tutti della repressione drammatica della lotta in una città assediata da mille uomini delle forze dell'ordine
E se passa anche la logica dell'ENI passa la sconfitta complessiva di questo movimento operaio sindacale
Certo la rivolta e il pericolo solo elementi drammatici di queste ultime ore
Ma sono anche gli elementi che ci fanno capire che il problema è grande ed è delicato io ho visto in questi giorni accanto ai loro mariti le donne di
Che non sono lavoratrici
Ma che sono compagni di vita di lavoratori che perdono
Il loro posto di lavoro una continuità negli ultimi due anni di queste donne coraggiose scese in campo
Le istituzioni democratiche almeno quella comunale ha fatto il suo ruolo ma un grande ruolo lo ha svolto anche il Partito democratico della sinistra
Una grande solidarietà devo dire
Fondata reale costruita sul campo insieme a noi
Perché così abbiamo anche evitato il pericolo della solitudine che purtroppo poteva venire ma credo che questo sia stato anche un segnale positivo per il Paese per questa grande unità tra il nord e il sud a volte per il lavoro avuto parte parte fondamentale prima il PC oggi il PDS nostra terra calabrese crotonese
Io spesso ricordato e forse anche forzando un paradosso il famoso paradosso storico degli anni passati di Melissa alloro si conquistava
La terra per il lavoro oggi si deve conquistare il lavoro per la democrazia mi pare che questa sia stata una puntualità
Che vogliamo continuare a fare in questi giorni la capacità dicevo espressa dal PDS per una guida anche se volete politica dei questo movimento ma non questo soltanto
Al tavolo lunedì della trattativa
E puntiamo tutto su quell'incontro perché io credo e lo dico con grande drammaticità anche personale
Che se non se dovesse passare la logica del governo dell'ENI anche a quell'incontro lunedì noi saremmo destinati a soccombere io ho finito ma credo che sia doveroso per me al di là di questa testimonianza
Di un sindaco che è stato per giorni insieme a questi lavoratori
Mandare un messaggio c'è farvi recapitare a questa Assemblea un messaggio per loro mi hanno detto di dire da loro sentito ad grandi apprezzamenti per l'impegno di quegli uomini che nel PDS militano con sincerità ed umiltà
Questo messaggio mi hanno detto di trasferire a questo dibattito
Non credo sia cosa poco per costruire a credere al nostro impegno verso il cambiamento per il lavoro e la democrazia
Da quel profondo Sud e un atto di fiducia e di forza per avviare definitivamente la rottura di un meccanismo perverso per costruire un governo nuovo dove il PDS sia tantissima parte grazie
Quest'applauso testimonia una solidarietà che abbiamo voluto esprimere al sindaco di Crotone
E che chiediamo l'utili portare ai lavoratori e alla popolazione di quella città grazie ancora Carmine Talarico per questo suo intervento il per il messaggio che ci ha portato dei lavoratori dell'Enichem di Crotone
Allora la parola Alessandro Iriondo responsabile lavoro del PDS di Milan
Dopo questo intervento del sindaco di Crotone vorrei
Formi un viaggio che porta da quella realtà una realtà completamente diversa
Dove la battaglia che noi giochiamo
Non si gioca sul terreno della quantità del lavoro dell'occupazione
Ma sul piano soprattutto della qualità
Negli ultimi giorni del mese di agosto vi è stata la grande riscoperta del problema dell'occupazione
Io credo che siamo sostanzialmente i nodi di Berlinguer
Dopo Tangentopoli dell'esplosione la questione morale
Arriviamo alla questione del modello di sviluppo nella possibilità dalla costruzione di una nuova politica all'insegna dell'austerità
Perché aumenta la disoccupazione diminuisce l'occupazione totale e la disoccupazione strutturale sempre più grande e a una fase di crisi generale sullo scenario internazionale si aggiunge una crisi strutturale del nostro Paese
Fatta di difficoltà nel confronto tecnologico di basso organizzazioni di politiche di solo controllo dei costi
Occorre un intervento strutturale sull'occupazione non basta solo una politica di emergenza
Io credo che le proposte del governo non bastino non basta l'alta velocità
Non bastano interventi sulle autostrade
Non basta un taglio di sprechi inefficienze
C'è certo la riduzione della pressione fiscale la restituzione del fiscal drag che ma siamo alla svolta
è indubbio che non ci sia gli imprenditori nel mese di luglio e di agosto hanno chiesto solo sgravi tagli dei costi addirittura Cipolletta in un'intervista sull'Unità diceva a tutti piacerebbe essere ricchi ma impossibile
Io credo che la discussione anche sulla discesa dei tassi non sia sufficiente per produrre occupazione se pensiamo presente ai servizi al settore pubblico
Così come il dibattito che ha appassionato i giornali sulla lancio della nuova vettura della FIAT la Punto commissi delicti prendessero le sorti dell'economia nazionale a qualcosa di ridicolo soprattutto se pensiamo a Milano all'Alfa Romeo una fabbrica in difficoltà a Maserati ha chiuso l'Autobianchi anche Alfa Romeo è stata venduta alla FIAT
Primi esempi di privatizzazione e ancora oggi la Regione Lombardia non riesce a vedere il ministro Savona per discutere quale sarà il destino di Arese
Si pone il problema di un intervento strutturale
Anche perché io credo che altrimenti l'accordo di luglio in buona parte rischia di essere vanificata
C'è servono scelte radicali e coraggiose serve un nuovo quadro politico e la battaglia anche sul tema della qualità dello sviluppo dice da Crotone a Milano
A Milano le grandi realtà sono in crisi le piccole e medie sono in difficoltà abbandonati iniziano a sentire un ritardo sul mercato la presenza pubblica è stata svenduta
Nella nostra area si parla molto della Marelli dell'Alfa ma comincia a sentirsi la crisi nei colletti bianchi nei settori del commercio
Esplosa la questione del Nord diversa da quella meridionale esploso il problema delle grandi aree urbane del nord dove c'è un intreccio fra la crisi di regimi e la recessione
è cresciuta la rivolta fiscale
Il consenso alle gabbie salariali all'ideologia della privatizzazione all'attacco allo stato sociale più grande compagnia di quanto non crediate nel lavoro dipendente
Non ci sono aree di riparo nel Paese dall'ideologia leghista lo diceva anche una recente indagine del Censis la Lega Lombarda la lega nord esasperato il malessere interviene sulle contraddizioni del vecchio sistema
In questo modo maschera la durezza del progetto politico sociale che sostiene ha citato la rivolta fiscale intervenuta sulla sanità sul sette e quaranta interviene sugli svantaggi che sono cresciuti e al malessere su questi offre delle forme di compensazione ideologica
La lega unisce una la sua carica eversiva una tendenza conservatrice di fatto noi sentiamo nei luoghi di lavoro nel nord a quanto sia passata quella ideologia quando vediamo che il conflitto è stato spostato nella testa dei lavoratori da conflitto fra lavoratore e padroni a un conflitto fra cittadino e Stato
Allora qui vi è da chiedersi che ruolo svolgiamo nove quale rivendicazione verso il patronato il governo e lo Stato centrale al contempo io credo che qui ci sia una nostra debolezza sulle cose concrete
Noi siamo stati nel nord del Paese impreparati a un duplice scontro non solo fra il vecchio e il nuovo ma nel nuovo ancora fra destra e sinistra
Perché il nuovo non era settico e definire sinistra nel nuovo e il primo sforzo che dobbiamo fare con buona pace di Adornato che cerca di spiegarsi che il termine sinistre desueto
E allora il problema è quali e rivendicazioni soprattutto per capire quale livello ovvero di difesa piena dei lavoratori dell'occupazione possibile nella riforma del sistema produttivo ed economico
La deindustrializzazione del Nord si combatte solo con una proposta di riorganizzazione e rilancio del sistema produttivo di quelle aree
E un sistema produttivo che non sia più il sistema produttivo protetto che prima esisteva
Il problema di dare più poteri alle Regioni di avere finanziamenti di opere che sono già in cantiere nella città di Milano le opere in cantiere sono ci sono già trasporti interporti fiera Malpensa
E poi vi sono altri campi di intervento per occupazione diceva Angius il risanamento ambientale
Ma il problema della crisi nell'edilizia non si può rispondere a un interventi hanno di intervento finalmente sulle case popolari nelle grandi aree urbane che sono per esempio nella cintura di Milano case ormai fatiscenti
Si pone un problema di intreccio fra la ricerca tecnologica e la protezione qualificare di una battaglia di opposizione alle privatizzazioni svendita che si stanno che il sindaco Formentini vuole fare a Milano
Si pone un problema di riorganizzazione della presenza pubblica nell'economia locale costruendo progetti integrati di servizi nelle aree urbani
O noi vinciamo anche una sfida sulla costruzione di centri di eccellenza di poli tecnologici nel nostro Paese che si possono collocare soprattutto nelle aree del Nord
Oppure un nuovo equilibrio fra nord e sud del Paese non si costruirà la Lega è perché al Nord stia all'industria del Meridione stia il turismo hanno scritto l'hanno detto
Noi dobbiamo opporre un equilibrio del sistema produttivo tutto da ricostruiti
Il voto nel nord ha detto molto che esiste una questione settentrionale la sinistra ne soffre non solo noi la stessa consultazione ci ha detto che nelle grandi fabbriche del Nord il malessere eccetera
La questione settentrionali e sono convinto anch'egli che sia questione nazionale è questione di qualità dello sviluppo è quale progetto per il Nord
Perché nel Nord è finita l'egemonia del pc degli anni Settanta è finita quella craxiana degli anni ottanta ora la battaglia completamente appena a partire da una riorganizzazione del sistema produttivo e una ricostruzione di questo sistema più forti
Non solo per i norma per l'intero Paese non è al Nord e nelle grandi città ci giochiamo contro la lega una grande battaglia
Perché o il nord del Paese in Europa ci va da solo contro il resto del Paese o il Nord sarà il ponte dell'Italia intera verso l'Europa
Io voglio dire che questi sono i campi sui quali dovremo esercitarci con più forza la difesa dell'occupazione non può più essere giocata solo sugli ammortizzatori sociali si impongono conquiste per il lavoro e le alleanze vanno costruite da qui ho finito
Il resto credo che sia ceto politico il PDS non può farsi tirare la giacchetta sulle alleanze abbandonando un pezzo un altro dello schieramento progressista in modo pregiudiziale
Al nord e costruire le alleanze vuol dire soprattutto lavorare a riconquistare il lavoro dipendente prima ancora che i ben pensanti
Io credo che per troppo abbiamo parlato solo di riforme istituzionali non basta mai a volte Reichlin a ricordarsi che prima di tutto viene per cosa ci battiamo in rappresentanza di chi prima di decidere con chi
Un partito del lavoro vero non può essere un partito di opinione con un'opzione sociologica sul lavoro e nemmeno di resistenza io la manifestazione del venticinque la vedo come una manifestazione che può addirittura decretare in qualche modo la fine del movimento dei consigli
Non viene all'affondo di una stagione di battaglia avviene in un miscuglio di soggetti politici e sociali che rischiano di dare un messaggio molto confuso
Ma perché questo venga superato corre questo piano per il lavoro e occorre una battaglia ho finito
Su questo tema democrazia sindacale lo diceva già Pizzinato serve la legge ma soprattutto per un motivo bisogna accettare subito la sfida del rinnovamento della rappresentanza il quadro della rappresentanza sindacale diverso dalla realtà
Al nord lo si sente e la battaglia per l'egemonia si conduce nella realtà non il nel quadro attuale di rappresentanza e solo così potremo ricostruire un vero radicamento sociale nostro e anche del sindacato
Filippo Caterini del cantiere di Montalto di Castro
Approfitto per la presenza del sindaco di Crotone
Per portare la solidarietà dei lavoratori del montante ai compagni ricordo
Compagni e compagne le le notizie riportate giornalmente dai modi via leggo la sua grafia ascolterò Gerardo avrà la gente
Fra i lavoratori danno la sensazione è certa di una fase di crisi economica sociale politica d'estrema gravità il governo Ciampi si appresta a varare l'ennesima manovra finanziaria che riduce servizi essenziali e diritti ormai Quincy operiamo Dorje medaglie sulla sanità e pensioni
Domina su tutti un clima complessivo di incertezza une assenza di prospettive che si va sempre più preoccupante
La situazione al cantiere di Montalto di Castro è lo specchio di questa situazione
Gli operai e i lavoratori sono ormai esasperati dai continui rinvii delle continue promesse mai mantenute
Sono mesi di trattative sempre più inconcludenti volle incapace di svolgere il suo ruolo di garanzia senza più alcuna capacità di guida con accortezza di grandi e regolarmente disattesi
Con le organizzazioni sindacali specie e spiace dirlo per i compagni che lì lavorano e specialmente nella CGIL
Che in questa logica dilatoria si sono sempre più spesso lasciati coinvolgere mi chiedo e ce lo chiediamo in tanti
Operaio di quel cantiere quale stia riferendo dei di questo voto due incontrarsi per il Corno risolvere nulla senza dare prospettive a chi vede messo in pericolo il proprio posto di lavoro
Mi chiedo e ce lo chiediamo in tanti operai
Basta oramai lo stato di prostrazione vizio logica
La sensazione di impotenza è avvertibile anche nell'osservatore più distratto occorre dare voce a questo disagio
In questa situazione il Partito democratico della sinistra deve diventare il punto e decidere di riferimento di Keane centrale lavora stando a fianco dei lavoratori
Degli operai con proposte concrete in un momento così difficile
Proprio per questo per superare anche le polemiche degli ultimi giorni che certo non aiutano a risolvere i problemi
Di spostare il tavolo delle trattative a livello di presidenza del Consiglio
Per recuperare l'autorevolezza Di Rienzo degli interlocutori per tentare di porre fine a questo meschino gioco delle Bharti
A questo punto ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità
Io vorrei dire al compagno D'Alema l'ultima volta che è avvenuta a Montalto
Diceva
Che gli operai e non deve no pagare due volte perché come tutti sapete il cantiere di Montalto è dentro fino al collo a Tangentopoli
Ma non si può mescolare le garze il loro Otello rotore ad Anabah arte e gli operai in aria fra
Do ora la parola Pier Luigi Lamberti del coordinamento dei consigli degli autoconvocati
Sono anche un compagno iscritto al partito da venticinque anni oltre
Allora cinque minuti è un'occasione in cui il tempo sempre stretto una riflessione sola quindi crede queste io condiviso ho ascoltato prima con una assoluta attenzione
Ciò che Gavino ha detto nell'introduzione era condivisa tutta fino in fondo
Ho sentito un'analisi
Del momento precisa
Puntuale intelligente
Anche lì dove andava a fare
Critiche interessanti per quel che mi riguarda rispetto al movimento di di di lotta
Quindi nulla da dire rispetto a questo salvo un fatto che io la trovo notevolmente sbilanciata nei tempi cioè voglio dire
Assolutamente necessaria la fase
Di analisi poi però secondo me in questo momento
Assolutamente necessario anche il la porci di la domanda che fare
Qualcuno parlava lui stesso di impegno di lunga Lenna
Mettendo però nel suo discorso molto spesso anche la parola emergenza compagni il problema secondo ma è tutto qua
Io credo che sia necessario dopo aver compreso
Quale disegno vogliamo Better all'interno del nostro Paese rispetto la questione politica
Vedere dicevo che cosa fare per rispondere a problemi che sono di oggi che sono enormi che sono grossissimi quali quello relativo all'occupazione chi mi ha preceduto per esempio diceva che a luglio è stata scoperta questa questione è stato scoperto dai media questa questione chi come noi lavora all'interno dei posti
Voi fabbrica voi negli uffici il problema dell'occupazione la viveva sulla vissuto sulle spalle la sta vivendo da mesi da anni ebbene questo è il discorso quale tipo di risposta immediato quali tipo di soluzione immediata noi abbiamo da proporre a per esempio ai lavoratori di Crotone a quelli della Thema e via discorrendo
E su questo discorso che io credo senza nessunissima paura di dire che ho aderito e assieme a me qui sono presenti un sacco di compagni che hanno fatto la stessa scelta
Ho aderito a quel movimento
Che l'anno scorso nacque spontaneamente
E che ha avuto la storia che che conoscete ed è su questo e discorso che io continuo assieme agli altri compagni a credere che abbiamo l'esigenza di continuare a mantenere in vita un momento
Critico rispetto alla seconda parte del discorso e quindi al che fare
Per risolvere il problema
Io sono stato uno di quelli che a Milano qualche giorno fa nel momento in cui si sancisce sancita la manifestazione del venticinque ha detto tranquillamente ripeto come me tantissimi altri compagni che una manifestazione di quel genere era molto paramenti una provocazione tra virgolette rispetto anche al mio partito il quale comunque aveva già dato la non adesione facendo presente ai compagni
Che così come successe il ventisette
Non potrà successi ventisette febbraio non potrà succedere il venticinque di settembre dalla mia realtà non partirà un treno speciale non non non avremmo la possibilità di andare numerosissimi a questa manifestazione
Questo discorso è stato fatto chiaramente abbiamo ed è la prima volta all'interno del coordinamento molto puramente perso una battaglia nel senso che questa manifestazione di me l'immagino sarà sicuramente cavalcata da da altri più di quello che è stato il ventisette però questo non mi fa dire che perso una battaglia chiudo tutto sono convinto che su questo per esempio il discorso che faceva il compagno Pizzinato che condivido vada preso e necessiti una riflessione maggiore c'è il problema che potrebbe essere l'inizio di una divisione ulteriore all'interno del movimento dei lavoratori veramente irrecuperabile e non è quello ciò di cui abbiamo bisogno oggi né c'ho la preoccupazione come tanti compagni mi mi mi dicono in questi momenti di essere supporter al partito di Rifondazione problema non è questo
Né quello di dire che molto probabilmente il giorno dopo moriremo il problema è quello che ho cercato di di di mettere sul tavolo all'inizio della riflessione e cioè dare gambe a queste esigenze
Sono anche convinto che non è semplicemente il chiamare la gente alla lotta che possa portare alla soluzione dei problemi assolutamente però sono sono convinto che non è possibile tergiversare non è possibile discutere all'interno di quattro pareti distanze anche importante imitano dei palazzi sull'Italia del domani
Che è necessario lo ripeto chiaramente incanalare questa esigenza anche in momenti di lotta e allora faccio una proposta io ho sentito Gavino dire che fra qualche mese anche noi chiameremo la gente
In piazza
Ho sentito da Gavino dire che l'organizzazione sindacale la CGIL a cui appartengo a cui voglio continuare ad appartenere la CISL e la UIL l'anno
Il l'esigenza di anch'che essi scendere in lotta
Rispetto ad obiettivi decisi bene allora proposta vi sentite fare queste e compagni perché non ci rivolgiamo al movimento dei consigli chiedendo loro di spostare la data ufficialmente del venticinque e cercando assieme a tutte le forze che vogliono porre soluzione ai problemi di cui stiamo discutendo una grossa una grande manifestazione Inc
In tempi da stabilirsi ma vicino a noi per dare finalmente gamba anche sul piano delle lotte
A
A queste esigenze che escono chiare dei posti di lavoro chiudo quindi dicendo questo
Io sono convintissimo che al di là del venticinque mi interessa dall'attivamente ci saremmo non ci saremo non lo so
Che il mio partito oltre che le la mia organizzazione sindacale
Si decida finalmente a
Individuare oggettivi non tanto lontani per i quali serve anche una rivoluzione culturale come diceva Calvino ma molto vicini che inizino a dare concretamente cose a chi ha bisogno il posto di lavoro a quelli di Crotone o a quelli dalla temo
Queste cose e su questo chiamare
Tutti dalla CGIL CISL UIL lie partiti da sinistra al mio partito la gente a Dean piazzarsi a scendere sulle piazze grazie
Ora la parola Sergio Cofferati della segreteria nazionale della CGIL
Che considero
Considero molto importante che il Partito democratico della sinistra così come dovranno fare molte delle forze politiche sociali che in Europa guardano al lavoro si interroghi seriamente
Su quanto sta cambiando e sta cambiando alla radice
Negli assetti economici industriali
In molti Paesi
Dell'Europa comunitaria e quello del lavoro dell'occupazione saranno nel corso dei prossimi mesi
Gli argomenti centrali non soltanto della nostra riflessione ma anche quelli sui quali converrà
Ognuno nella propria autonomia
Sviluppare una capacità di intervento
Assai più profonda e mirata di quanto non sia stato possibile fare anche nel corso di questi ultimi tempi
I processi di concentrazione delle grandi imprese
Il rapporto sempre più stretto
Quasi automatico tra i livelli di innovazione
E lavoro che ne consegue quello che cambia è quello che si distrugge
Porteranno molti
Dei Paesi europei
A fare i conti con la rottura di un'equazione che in passato sempre aveva funzionato
Quella che voleva nella crescita economica anche
La ragione fondamentale della crescita occupazionale
E per questo dovremo ragionare sul come si le politiche degli Stati dovranno essere mirati a sostenere il lavoro Zangetsu come occorrerà redistribuire il lavoro che si produce
Su come in sostanza lo sviluppo oggi che la crescita economica dovranno essere il fondamento la sostanza che ci permetterà
Certo se gli strumenti saranno adeguati di avere
Una difesa importanti
Del lavoro e del reddito dello stesso genere
Ma per arrivare lì noi abbiamo bisogno di risposte compiute precise
E spero con risultati adeguati nel breve periodo nell'immediato anche qui
Abbiamo detto ancora nel corso di queste ultime giornate di quanto siamo preoccupati di una sottovalutazione
Pericolosa
Della gravità
E delle caratteristiche della crisi economica della crisi
Occupazionale
Che coinvolgono larghe aree
Geografiche dell'Italia
Abbiamo cominciato un confronto di merito con il Governo Ciampi
Abbiamo registrato la riproposizione di una linea che davvero crediamo insufficiente e per qualche aspetto anche pericoloso
Linea che si basa su un'idea tanto cara
All'ex amministratore della Banca d'Italia
E a molti dei ministri economici
Che sia sufficiente in un Paese come il nostro
Ridurre il debito contenere l'inflazione
Per rimettere in moto un circuito virtuoso che porterebbe attraverso la diminuzione dei tassi di sconto
Ad una ripresa automatica dalla nostra economia una capacità e gli assegnerebbe una capacità importante di competere a molte aziende italiane
Intendiamoci indispensabile ridurre drasticamente il debito senza questa scelta non ci sarebbe spazio possibilità alcuna di discutere
E di prefigurare una qualsiasi forma di crescita e di sviluppo è importante che l'inflazione venga ulteriormente compressa
Ma se non si affronta contemporaneamente l'aspetto strutturale e assai grave di ritardo e di distorsione di una parte consistente dell'apparato industriale dei servizi soprattutto di quelli che competono sul libero mercato non ci sarà risposta positiva per i problemi occupazionali
Per le questioni del reddito di milioni di lavoratori e delle loro famiglie
Questa sottovalutazione
Ci preoccupa
Convinti come siamo che soltanto un rapido
E consistente sviluppo un'inversione di tendenza rispetto alla fase recessiva attuale posso offrire le condizioni materiali perché i gravi problemi occupazionali trovino non solo nell'emergenza ma strutturalmente una risposta positiva
E se guardate i provvedimenti della Finanziaria
Siamo di fronte alla riconferma di questa scelta di questo orientamento il giudizio critico
E preoccupato che abbiamo dato sta proprio lì ha qui il suo fondamento certa la Finanziaria sui singoli capitoli opera scelte che non condividiamo ne chiederemo la modifica lo chiederemo al governo lo chiederemo ai gruppi parlamentari perché se ne sono convinti a cominciare da quelle delle forze di sinistra sostengono con noi
Quegli obiettivi
Chiederemo di cambiare alcuni provvedimenti che riguardano la spesa sanitaria chiederemo che venga fatta giustizia delle ingiustizie che sono state prospettate per molti pensionati prima fra tutte la non ricostruzione per l'anno in corso del potere d'acquisto delle per le pensioni
Ma chiederemo soprattutto che vengano predisposti gli strumenti e destinate risorse ingenti a rinnovare una parte rilevante dell'industria italiana
Si diceva prima lo ricordava Angius nella relazione
Cotone paradigmatico per molti aspetti
A Crotone convivono di elementi di arretratezza di una parte della struttura industriale del Mezzogiorno
Ci sono sovrapposte questa arretratezza una gestione disinvolta
Al di là delle regole le leggi ci sono generati per questo motivo fortissime tensioni sociali
Sono
Prodotte dal rischio concreto di vedere sparire lì quote rilevanti
Di lavoro e di occupazione ma sappiamo che Crotone la punta di un iceberg in verità molto molto grave
E sappiamo che dalle risposte che potranno venire per quella realtà di crisi o per altre ne conseguiranno poi orientamenti linee che faranno riferimento faranno scuola anche per l'intervento in situazioni similari
Per questo occorre che tutti lavorino affinché venga consolidata quella parte di apparato industriale che nel Mezzogiorno esiste e continua ad avere una ragione per esiste perché efficiente perché tale da produrre
Ricchezza e reddito ma occorre contemporaneamente che venga avviato un processo di articolazione di costruzione di nuove occasioni industriali nelle realtà meridionali
Occorre peraltro che tutto questo sia accompagnato da provvedimenti che guardano al medio e lungo periodo
Non è possibile avete sentito qui lavoratore della Thema ma è ahimè realtà quella che non è rimasta isolata che mentre la nostra industria soffre di un livello quantitativo e qualitativo insufficiente di infrastrutturazione
Non a ricerca e innovazione sufficienti la più grande impresa italiana privata affida le sue sorti ad un solo prodotto dopo anni e anni di eclisse nell'innovazione delle sue produzioni
Ebbene questi aspetti strutturali della crisi italiana non possono essere trascurati non basterà contenere il debito e ridurre l'inflazione bisognerà avere a disposizione una politica industriale bisognerà destinare risorse consistenti alla ricerca all'innovazione alla formazione
Scontando il fatto che queste nell'immediato non dando una crescita dell'occupazione non danno risposta i punti di crisi ma sono fondamentali per un sistema produttivo che voglia vivere che voglio guardare al domani diversamente
La disputa
Di scuola
Che appassionato molti economisti italiani cambierà disse non si potrà più discutere se l'Italia è il quarto il quinto Paese industrializzato perché l'Italia diventerà strutturalmente parte integrante dei Paesi più arretrati addirittura verrà superata
Da quelli che stanno crescendo rapidamente
Nell'area dei paesi terzi di questo non c'è traccia della finanziaria e questo ci riconsegna un problema grande
Relativo la difficoltà a gestire anche l'emergenza occupazionale
Occorre
Che ci si confronti con tutta la determinazione del caso
Proprio su questo terreno questo sarà il punto di polemica
Fondamentale delle organizzazioni sindacali confederali nei confronti del governo senza dimenticare le distorsioni allo stato sociale ma partendo da lì senza sviluppo senza crescita non c'è futuro per larghi strati
Imprese di attività economiche italiane non c'è futuro per molti lavoratori e per le loro famiglie
Ecco perché dicevo occorre fare questo sforzo per poter ragionare compiutamente su quel che sarà il lavoro e l'occupazione nel futuro dell'Europa comunitaria bisogna che l'Italia recuperi la distanza che la separa dagli altri Paesi
Non ci sono facili ricette
E bisogna soprattutto su questi obiettivi costruire progressivamente momenti di pressione e di lotta mirati espliciti che trovino il coinvolgimento e il convincimento dei destinatari
Di queste iniziative ma non sarà facile
Perché la crisi occupazionale differenziale are tra di loro rende diverso il rischio il pericolo che per ciascun lavoratore per interi gruppi per interi settori si verrà a trovare ma questo occorre fare e occorre che il sindacato a partire dalle critiche che muove la finanziaria davvero
Trovi la voglia e il coraggio di far sì che il lavoro sia centrale nella sua iniziativa dei prossimi mesi
E per farlo dovrà accompagnare questa scelta da altri due terreni d'iniziativa
Si apre la grande stagione di rinnovi contrattuali sia nei settori pubblici che nei settori privati
è importante segno politico di questa stagione non è scontato che i contratti si possono rinnovare
Importante invece che nei settori privati nell'industria i contratti siano uno strumento per sollecitare nuove occasioni di lavoro
E come tali devono affrontare i temi i capitoli che maggiormente hanno nesso e connessione con le questioni del lavoro dell'occupazione
Così come è importante che nel settore dei servizi sia chiara la nostra volontà di far sì che i contratti servano a migliorare la qualità
Dei servizi
Che i cittadini vengano considerati in qualità di fruitori di quei servizi come parte integrante che viene coinvolta nella costruzione degli stessi obiettivi dei contratti diversamente la stagione contrattuale rischierà di essere un'occasione importante
Vissuta solo dai destinatari dei rinnovi nel sostanziale isolamento nell'ostilità dell'opinione pubblica
E infine se il capitolo Della democrazia
Vedete l'accordo del tre di luglio
è un accordo importante perché ci consegna informa per forti elementi di innovazione sul piano dalla struttura rivendicativa
Sul piano delle regole della rappresentanza ognuna di quelle soluzioni a dei limiti che dovranno essere recuperati per via contrattuale e per via legislativa
Ma dall'accordo viene un segnale importante per tutti per la prima volta un'intesa confederale è stata sottoposta alla consultazione dei lavoratori e l'opinione dei lavoratori è stata decisiva per ratificarlo
Certo so anch'io lo ricordava Angius nell'introduzione come in verità il numero di lavoratori interessati sia stato contenuto non certo pari alle aspettative o al bisogno però c'è un elemento di rottura rispetto alla tradizione che dice di come si può davvero fare democrazia
Innovando la forma e la sostanza anche all'interno del sindacalismo confederale
Da lì vengono due segnali importanti che vanno valorizzate
Abbiamo imboccato una strada dalla quale non si deve tornare indietro la consultazione il parere dei destinatari della contrattazione deve essere l'elemento fondante della democrazia sindacale
E poi abbiamo davvero bisogno nell'arco dei prossimi mesi di rinnovare la nostra rappresentanza in tutti i luoghi di lavoro e di eleggere il i nostri rappresentanti laddove non sono mai stati eletti se saremo in grado di far questo parallelamente
Alla definizione dello strumento legislativo che in materia di rappresentanza il Parlamento sarà chiamato
A decidere avremo fatto un passo in avanti i cambiamenti sono possibili la democrazia è fondamentale gestire una fase difficile assai acuta di crisi occupazionale di crisi del lavoro sarà più semplice
Se saremo in grado nel contempo di avere a disposizione i nuovi strumenti di democrazia le condizioni ci sono dei tende in larghissima misura da noi dalla volontà di tutti di trovare un orizzonte comune
Di lavorare perché ci sia un forte processo di unità nel mondo del lavoro è un compito che compete al sindacato un compito che compete alle forze di sinistra bisogna in esplicito che questa scelta venga fatta
Ogni iniziativa che porta al di là delle volontà dei proponenti come rischia di essere la manifestazione del venticinque proprio perché caricata di significati politici che nulla hanno a che spartire
Con le questioni dell'emergenza
O del riesame strutturale dei problemi del lavoro porta fuori strada divide non aiuta ragioniamo tra di noi degli obiettivi e saremo così in grado di scagionare tra di noi anche delle forme con le quali questi obiettivi possono essere perseguiti
Ora la parola per l'ultimo intervento Aldo Faggioli della c.d. di Bologna e presidente del consiglio dei lavoratori e delle lavoratrici di Bologna mi scuso come gli altri compagni né altre compagnie che hanno chiesto di intervenire ma l'ora tarda si impedisce di continuare nel nostro dibattito in particolare con i compagni sogni abbreviato per meno Maiano
E Giorgio Zanzarelli Angius nell'introduzione annunciata
Un forte impegno del nostro partito sui temi del lavoro nelle prossime settimane questo è soltanto il primo appuntamento di ripresa forte della nostra iniziativa ne seguiranno sicuramente delle altre in cui avremo occasione anche di discutere ulteriormente
Sì c'è bisogno che questo sia soltanto un primo momento siamo alla vigilia del punto come si diceva delle grandi manovre per l'alleanza di governo che non vogliamo appunto di stampo di sinistra progressista non emerge ancora lo dico prima di tutto a me stesso nuovi anche qua Bologna in una zona
Ricca tra virgolette non emerge ancora un PDS determinato in modo evidente
A fare del lavoro e non solo dell'emergenza lavoro il nodo centrale di una possibile alleanza di governo
I compagni della Thema
Che erano appunto una piccola azienda di ricerca mettevano in evidenza questa mattina il dato essenziale fondato effettivo questo è il vero scandalo magari della finanziaria in una situazione nella quale viene tagliata la risiera che in una situazione anche come Bologna
Dove soltanto grazie alla lotta di questi lavoratori ai prestiti diurni e notturne di questi lavoratori che abbiamo aperta la speranza che un centro di ricerca produttivo
Rimanga
Rimanga appunto aperto e rimanga una prospettiva non soltanto per Bologna ma per tutto il Paese ecco questo io credo che sia il vero scandalo di queste di questo atteggiamento anche del governo che se la prosecuzione di un vecchio Indirizzo
E che su questo per esempio io non sono d'accordo
Con il comma con Ugolini dell'Unità ieri diceva nella finanziaria
Sono state per lo meno tagliati uno dei provvedimenti più odiosi che potessero essere presenti quello del blocco dei contratti del pubblico impiego
Io devo dire che non riesco a considerare uno degli elementi più odiosi
Il
L'eventuale blocco dei contratti del pubblico impiego ma per questa ragione la ragione che adesso Cofferati
Evidenziata
Cioè finora i contratti del pubblico impiego non sono stati l'occasione per una riqualificazione dei lavoratori del pubblico impiego non sono stati un'occasione per una modernizzazione del nostro apparato pubblico in funzione delle esigenze dell'impresa ma anche in funzione delle esigenze dei cittadini è che io credo che questo dovrebbe essere messi in evidenza e su questo non soltanto il sindacato ma anche il PDS dovrebbe essere estremamente dovrebbe essere estremamente chiaro io credo che abbiamo bisogno come sinistra di una ripresa di fiducia da parte dei lavoratori la questione delle pensioni è emblematica su questa questione si giochi io credo una possibile ripresa della nostra
Di una sconfitta di un istituto una sconfitta del leghismo di un leghismo appunto non so disabile io credo che partendo appunto da questa questione
Da scelte di tipo pensionistico previdenziale
I lavoratori devono vedere nel PDS il giustiziere di un sistema previdenziale nazionale che deve vedere allo stesso livello con pari diritti e con pari dignità i lavoratori dipendenti di tutto il Paese perché questo è stato il sistema che ha creato le clientele e chi ha creato una collusione di massa di sostegno di Tangentopoli di tutto quello che abbiamo che abbiamo denunciato ecco prima questa ripresa di fiducia si diceva un'occasione per dimostrare un'inversione di tendenza io credo ci sia sappiamo tutti che senza investimenti pubblici di un certo livello e difficile cominciare a parare la crisi questi possono essere un elemento ecco io mi chiedo non sia possibile fin da ora
Per noi stessi appalti dal PDS vagliare la possibilità di una proposta di decentramento delle opere pubbliche sulla base di progetti regionali sulla base di degli e Delli dei progetti degli enti locali sulla base di progetti regionali c'è bisogno di questo del commissariamento di alcune regioni che non sono in grado di esprimere questi progetti
Prendiamo in considerazione anche io credo elementi elementi come tutti di questo livello sono d'accordo con lei di onde il Sud non può essere il paradiso turistico
Ma attese essere anche quello alla possibilità di essere anche quello interventi di appunto di interventi pubblici gestiti a livello decentrato dalle regioni
Facendo in modo che cooperative di giovani si possono creare per intervenire appunto sull'ambiente e possono avere finanziamenti di questo tipo questa è la prima questione sulla quale io per il PDS si debba esprimere su questa forma di decentramento l'altra questione è una posizione chiara del PDS a livello nazionale riguardo la contrattazione articolata io dico noi dobbiamo adesso la contrattazione decentrata noi dobbiamo essere il partito che mette in evidenza non soltanto un aspetto che e molto presente Emilia Romagna ma deve diventare un aspetto nazionale Chauvet cioè la possibilità e la capacità di espressione di sostegno del sindacato per una contrattazione articolata nel pubblico impiego i nel privato
Una contrazione articolata che non può essere corporativa su questo noi dovremmo essere chiare cioè il fatto che non sosteniamo una contrattazione qualsiasi non sosteniamo soltanto una richiesta di adeguamento salariale sosteniamo lavoratori consigli di fabbrica sindacati che sono in grado di fare proposte alternative che hanno come obiettivo il fatto di fare proposte alternative rispetto il menestrello che devono essere prese incontri in considerazione
Allo stesso livello e con la stessa dignità questo a maggior ragione deve o dovrebbe valere per il Pubblico impiego questa può essere l'occasione appunto di riscatto l'occasione di unità fra i lavoratori del privato e del pubblico
Determinata dal fatto che lavoratore privato se non riescono a proporre se non riescono a contribuire al risanamento di un'azienda hanno una una un un risultato immediato di impossibilità appunto di di lavoro è lo stesso dell'avvenire per quello che riguarda il
Io credo che noi dobbiamo essere il partito che esprime questo noi abbiamo in Emilia Romagna addirittura un presidente dell'associazione industriali che dichiara rimase in polemica col sindacato dice io non so neanche che cosa voglia dire politica industriale questo
è sindacale questa
Una parola che fa del populismo evidentemente
Per cui io sono vicine lavoratori dico che ci sono i problemi concreti il sindacato parlare di politica industriale ecco noi dovremmo essere lavoratori che a partire il partito singoli lavoratori nelle singole unità che chiariamo bene che serve una politica industriale sappiamo che cosa vuole dire la possiamo insegnare almeno leggere la la imene ce la possiamo insegnare appunto
Alla alle associazioni industriali con esempi con proposte concrete
Qua a Bologna abbiamo cercato di fare il possibile indicando il fatto che politica industriale anche a livello regionale deve significare delle scelte
Deve significare verificare i campi d'intervento e le priorità rispetto gli interventi e rispetti i finanziamenti deve significare come nel campo della Thema risorse per poter
Portare avanti appunto la
La ricerca e che diventano questo sì un volano vero poi a livello regionale nazionale io credo che noi dovremmo essere questo partito e ognuno di noi dovrà cercare di esprimere queste o altre idee che sono state espresse questa mattina nel colloquio individuale personale con i compagni di lavoro dove partecipava all'interno del sindacato e all'interno del partito sentirsi a partire da noi protagonisti di questo non siamo ancora quelli che io credo come Partito
Non siamo ancora quelli che ci siamo proposti di essere mi sembra che siamo comunque sulla buona strada
Per le conclusioni di questo nostro incontro ha ora la parola a Massimo D'Alema presidente del gruppo della Camera dei deputati del partito democratico della sinistra
Care compagne e cari compagni
Mi sembra che
Con una pluralità di apporti di contributi
Questa nostra riunione abbia
Contribuito a definire in modo chiaro
L'obiettivo che ci proponiamo nei mesi
Chi abbiamo di fronte e che saranno molto importante
Per l'avvenire del nostro Paese
Mesi che condurranno a prove politiche di grandissimo valore
Nelle quali si definiranno era
Dello sviluppo e della civiltà del Mezzogiorno
Nessuno di noi può illudersi
Che soltanto un movimento di lotta e di protesta
Possa
Conquistare
Una soluzione seria e duratura di questi problemi
Soltanto una svolta di governo
Può consentire alla sinistra di avviare un programma di riforme e di ricostruzione del Paese
Noi viviamo una crisi drammaticamente apre
Di portata storica non congiunturale
Si sta disgregando il vecchio sistema
E ne vediamo sempre più chiaramente lineamenti e Caratti
Questo vecchio sistema non era non consisteva
In un pugno di corrotti o in una generica partitocrazia
Che soffocava una società civile
Viva e sana
Si fosse trattato di questo tutto sarebbe stato più serio
C'era altro
Un sistema di potere e insieme un meccanismo di sviluppo
Fondato sulla distorsione dello stato sociale in senso assistenziale partiti concerto
Ma insieme caratterizzato da un rapporto fra politica ed economia
Dominato dalla logica dello scambio della protezione e dall'assistenzialismo
Questo ha riguardato non soltanto come si è detto per tanti anni in una campagna ideologica l'economia pubblica non era vero che nel capitalismo italiano
Vi era il contrasto
Fra un settore pubblico inefficiente partitico è un settore privato moderno efficiente per cui sarebbe bastato dare il bastone di comando ai grandi capitalisti privati per risolvere il problema dell'efficienza e della produttività
La vicenda Ferruzzi non ha nulla da invidiare a quella delle firme si tratta della stessa rotta della stessa cultura
Uguale
Tangentopoli
è stato dunque qualcosa di più
Che non il frutto della voracità dei politici
Che pure vi è stata
è stato anche un modo di essere del capitalismo italiano
Un modo di costruire un compromesso sociale e di potere
Fra i gruppi politici dominanti
E i gruppi dominanti della finanza e dell'industria
Un modo di regolare i rapporti concetti sociali diffusi e di costruire un consenso basato sullo scambio sull'assistenzialismo e sul clientelismo
Tutto questo pesa sulla realtà italiana di
E il conto da pagare è enormi
E l'opera di ricostruzione noi non ci possiamo includere
Costerà sacrifici
E scelte drammatiche
Ma questo è il vecchio che sta declina
E anche per questo consentitemi e del tutto ridicolo
Presentare la più grande forza dell'opposizione di sinistra come parte di quel sistema
Non soltanto
Per la modesta verità processuale che Greganti non ha portato che i famosi seicento milioni a Botteghe Oscure diciamo perché poi di quello si tratta tutto ruota intorno a questa misteriosa vicenda
Ma per ragioni molto più profondo
E cioè perché noi abbiamo cercato di combattere
Il costituirsi e il degenerare di questo meccanismo di questo sistema di potere
Si potrà dire che siamo stati sconfitti
E siamo stati sconfitti negli anni ottanta
Si potrà dire che siamo stati sconfitti anche per i nostri ritardi culturali per la nostra incapacità rappresentare una credibile alternativa di governo
Possiamo ragionare di queste responsabilità politiche della sinistra
Ma nessuno può pensare che noi fossimo al tavolo di quei compromessi e di quelle spartizioni
Che si facevano poi
Anche per combattere i nomi per metterci in un angolo per dividere la sinistra per piegare il movimento dei lavoratori
Ma guardiamo avanti
Perché se questo è il vecchio che sta declinando
Oggi quello che si propone sempre di più la nostra attenzione
E il grande interrogativo sul nuovo
Quale nuovo come se ne esce
Fin dall'inizio questo drammatico passaggio della crisi italiana
è stato segnato dall'intrecciarsi fra due contraddizioni
Un conflitto tra il vecchio e il nuovo
E cioè un conflitto tra questo vecchio sistema di potere e tutte le forze che da posizioni diverse erano interessati a spezzare nel meccanismo di intrecci
Ma anche via via in modo più netto
Un conflitto fra destra e sinistra lasciatemi usare queste parole desuete
Io poi cercano di dire di che si tratta
Ognuno chiami queste opzioni diverse come vuole ma certo esse sono drammaticamente contrapposte cioè il il nuovo si presenta con due volti possibili drammaticamente contrapposti
C'è un nuovo chi ha il volto di un liberismo selvaggio
Che nessuno può negare che sia nuovo rispetto al sistema delle mediazioni dell'assistenzialismo democristiana
C'è un uomo che ha il volto della dissoluzione delle conquiste sociali e di un patrimonio di solidarietà
E nessuno può negare che sia nuove l'idea di travolgere insieme al clientelismo e all'assistenzialismo anche un sistema di solidarietà e di protezione sociale
C'è un uomo che ha il volto del cinismo con cui pezzi di un apparato produttivo certamente che è stato assistito
E che in parte non è competitivo
Viene abbandonato a se stesso nella logica del mercato
Vengono travolti pezzi di apparato produttivo
Senza che dall'altra parte vi sia una politica industriale
Una politica di investimenti uno sforzo di innovazione
Una volontà di ricostruire
Insomma noi possiamo uscire
Da quel sistema di potere che ha dominato l'Italia da quel meccanismo di sviluppo di cui Tangentopoli è stata una metafora e insieme diciamo
Le versione più scandalosa noi possiamo uscire lasciatemi fare questo paragone
Alla maniera di certi Paesi del socialismo reale
Perché e così è così assurdo no ci sono tante similitudini
E cioè nel segno del massacro sociale della disgregazione del tessuto non solo
Solidarietà ma anche di unità nazionale
Non appaia strano ma ci sono tanti tratti comuni
Fra i rischi che cosa fanno nel fondo della crisi italiana il modo in cui certi Paesi del socialismo reale sono usciti
Dal loro sistema di potere
Dal loro assistenzialismo
Dalle loro economie protette
La lega e il ferro di lancia di questa operazione
E la forza che in modo più brutale
Propone di andare su questa strada
Altro che diciamo
Di idea di occupare il campo della sinistra queste un po'buffo diciamo sì un aspetto di arroganza e di ridicolo letto oggi che Maroni dice che una notte Bossi lo ha chiamato
E dopo avergli dato istruzioni nel corso della notte
Cossu come dirigere il gruppo parlamentare mentre stava nell'aria c'è scusa mi ero dimenticato di dirci una cosa chi affida un compito distrugge il PDS
Tu hai capito
Io sono sempre stato convinto badate che la notte meglio dormire o fare altre cose anziché occuparsi di politica
Si inventano appunto delle cose stravaganti improbabili di questo genere
Ma se la lega e il ferro di lancia di questa operazione
Noi non possiamo escludere
Ed anzi ve ne sono segni che tanti pezzi del vecchio regime
Possano accodarsi alla
E che nella logica di un patto di potere con la lirica
Possa riprodursi in forme nuove e persino ancora più deteriori
Un accordo
Fra la parte più aggressiva della borghesia del Nord
E una parte del notabilato meridionale
Non è un caso
Che mentre Bossi pensa che si debba distruggere il PDS
Lancia messaggi d'amore
Ai convenuti di Ceppaloni altro che lotta contro la partitocrazia lì ce n'è un concentrato veramente straordinaria diciamo di antiquariato italiano ma quello non disturba
A nessuno dà incarico di distruggere la DC di Ceppaloni perché quella può venire buona
Come ruota di scorta
Come espressione di un Mezzogiorno assistito e subalterno
Rispetto alla borghesia più aggressiva del Nord
Ecco
Il nuovo può avere anche questo volto ora questo ci appare più chiaro
E questo può essere un modo di uscire dalla crisi italiana
Dall'altra parte cioè la possibilità di un progetto di ricostruzione democratica
Che si sappia
E quanto è difficile realizzare questo che io dirò che è uno slogan lo so benissimo
Che sappia coniugare solidarietà ed efficienza
Certo detto così può sembrare uno slogan
Ma se noi pensiamo all'esperienza di governo della sinistra in Italia forse possiamo capire meglio di che cosa si tratta
Anche qui lasciatemi concedetevi un piccolo su pranzo di orgoglio diciamo
Dato che parliamo da Bologna
Insomma c'è tanta gente che ci vuole insegnare la cultura di governo hanno
Da tanti pulpiti più o meno probabili diciamo
Francamente pensiamo di aprire un certo bagaglio
Di avere dimostrato di sapere amministra
Di sapere costruire solidarietà ed efficienza
Poi certo non basterà la nostra esperienza le sfide sono molto difficili ma partiamo di qui
L'alternativa
Al liberismo selvaggio è un potere politico
Che rinunci sempre di più a gestire e a occupare lo Stato e l'economia certamente
Ma che non rinunci anzi esalti la sua capacità di essere governo
Di un processo di ristrutturazione di sviluppo di innovazione di ricerca
Di riconversione ecologica dell'economia di effettiva modernizzazione del Paese
E di un progetto che metta quindi al centro il lavoro
La sua qualità
La sua diffusione
Rifiutando il rischio di una società separata
Nella quale una parte e stabilmente esclusa dal lavoro
Con tutto il carico di rischio democratico di inciviltà di ingiustizia
Che una visione di questo tipo della società porta con sé
Questa non è soltanto una sfida italiana soste voi avete visto l'intervista di Rocard all'unità è la grande sfida chi ha di fronte a sé la sinistra europea
E vorrei dire al di là della sinistra le forze democratiche
La sinistra in quelle forze democratiche d'ispirazione laica o cattolica che non vogliono rinunciare
A quel patrimonio di civiltà e di solidarietà che è uno straordinario patrimonio dell'Europa moderna
Ecco noi ci collochiamo in questo campo di forze in questo quadro di problemi
Ecco perché io dico c'è bisogno della sinistra
Vedete
Apro una parentesi poi tornerò alla fine su questo tema
Oggi noi si discute molto diciamo di una
Dopo l'incontro fra Segni Martinazzoli
Di una difficoltà di una crisi dell'esperienza di Alleanza democratica
Io dico subito che io non sono affatto fra quanti dice dicono che
Un possibile peraltro non certo vedremo
Riavvicinamento o alleanza fra Segni e Martinazzoli sia un elemento di chiarimento
Io diffido di queste logiche o di quelli che a sinistra che ha finalmente si è smascherato diciamo abbiamo smascherato
C'è qualcosa di molto antico
Personalmente ritengo che se segni e quelle forze o una parte di quelle forze che si raccolga Alleanza Democratica fossero risucchiate in un patto neo centrista questo sarebbe un fatto negativo non positivo per il nostro Paese
E penso che il nostro compito è di operare
Nella chiarezza
Per ostacolare
Per aprire una diversa prospettiva quelle forze per rendere il più possibile difficile
L'operazione di ricostruzione di un polo neo centrista
Che riproduca al centro della politica italiana
Il grande equivoco dell'unità politica dei cattolici
Ma detto questo vedete io tuttavia non sono stupito
Di questo approvato di questa crisi di questo tra maggio
Perché esso eh
Il punto di arrivo
Di un'ambiguità che sin dall'inizio assegnato quest'esperire
E cioè in sostanza dalla pretesa di questo gruppo di personalità laiche cattoliche
Di
Guardare a sinistra
Non per ricercare un'intesa un'alleanza come la sinistra italiana
E innanzitutto se lo vogliono con il PDS
Ma con una grande forza che ha una sua identità una sua cultura non sua storia che è collocata nel campo della sinistra europea che non è una terra di nessuno
No questa e Litta guardato a sinistra con l'idea di cercare un esercito
Che è una vecchia idea diciamo di una certa borghesia italiana
A sinistra non c'è una terra di nessuno
Un indistinto campo di progressisti
Ci sono forze organizzate storia cultura programmi
Con i quali ci si deve confrontare possibilmente sul livello serio
Di ricerca programmatica e ideali
Ed è questa ambiguità che fin dall'inizio
Stava nell'esperienza di Alleanza democratica
La pretesa di guardare ad un popolo di sinistra da usare con una massa di manovra e non ha grandi forze politiche e programmi corpi sociali
Con i quali ricercare un'intesa politica e programmatica per governare ditta
Ecco
Se ripartono da quaestor ragionamento può darsi che tutta questa vicenda possa essere rimessa su basi più solide
E non approdare ad uno strano pendolarismo diciamo
Alla pretesa di essere l'ago della bilancia della politica italiana
L'ultimo di questi alieni alla bilancia ha fatto una bruttissima fine
Anche perché fra l'altro badate qui davvero Segni potrebbe cadere in una contraddizione con se stesso davvero paradossale perché
Fare l'ago della bilancia era relativamente semplice con il sistema proporzionale
Quando poi ci diciamo per la governabilità si poteva mettere sul piatto della bilancia e quel vantaggio marginale no di voti anche non moltissimi ma collocati al punto giusto del sistema politico
No
Ma è proprio questo Cuesta era quella vecchia politica che con segni abbiamo liquidato con i referendum
Ora non ci sono aghi della bilancia alla bisogna scegliere
Bisogna scegliere
Come si va alle elezioni
E badate io ritengo molto difficile che alle elezioni politiche col sistema maggioritario
Con i collegi di cento mila elettori dove chi arriva primo eletto e chi arriva secondo non gli danno neanche il diploma di partecipazione diciamo
Io ritengo molto difficile che in questo Paese qualcuno possa essere eletto se non è sostenuto o dalla legge
O dalla DC o dal PDS
Che poi questi sono i tre perni intorno ai quali ma non perché non non c'è settarismo ci sono i voti e che sono un dato oggettivo
E intorno a questi tre termini che in qualche modo si ricostruisce
Un sistema politico
Non vedo spazi diciamo pirati della bilancia
Vedo la possibilità per forze che compiano una scelta chiara
Di allearsi con la sinistra
Intorno ad un programma di rinnovamento e di governo del paese
Certo con una sinistra moderna cari compagni
Io sono persuaso che la sfida non si vince
Illudendosi di difendere
Pezzi
Di un vecchio sistema assistito
E il nostro compito e certamente quello di stare con i lavoratori
Di stare nel movimento
Di partecipare al loro lotte ma anche di
Svolge le quella funzione di un'avanguardia politica
Che deve sapere indicare ai lavoratori la necessità della sfida del rigore e del risanamento per vincere non è una concessione agli atti
O ci misuriamo su questo terreno possiamo sconfitti
O mettiamo in campo un progetto o saremo chiusi sarete innanzitutto chiusi il tante battaglie disperate separate
Per difendere questo capannone questa fabbrica questa produzione
E tutte queste singole battaglie separati disperati rischieranno di chiudersi con altrettanto altrettante sconfitte
Questo lo dobbiamo sapere
Dobbiamo parlare questo linguaggio di verità
E questo riguarderà anche il modo in cui affrontare la sfida con il governo
Sulla legge finanziaria
Opponendo
Proposte di rigore di risanamento impartì alternative a quelle che il governo troppo
Io penso che questo possa essere fatto per esempio nel campo della sanità
Dove pur rimuovendo qualche obbrobrio si ripropone una manovra confusa
E non si ha il coraggio di andare a fondo come oggi scrive Visco
In una politica di rigore che affronti certe rendite
Farmaci sanità privata
Questo può essere fatto incalzando il governo per quanto riguarda la spesa per beni e servizi
Parliamoci chiaro una delle vie di rigonfiamento del debito pubblico
è stato in tutti questi anni un rigonfiamento dei costi
Pensiamo alle opere pubbliche
Che in Italia sono fra le più costoso d'Europa
Un rigonfiamento dei costi che aveva la sua origine il sistema di corruzione
Ed anche quindi una serie di rendite intollerabili perché come voi avrete capito diciamo non è che le tangenti le pagassero gli imprenditori
Era quella che si dice una partita di giro
Io ti dò il dieci per cento su questo ponte
E poi dopo Tumi aumenti i prezzi del trenta per cento quindi le tangenti stili pagavano con gli interessi hanno sempre pagato i cittadini italiani quelli che pagano le tasse gli imprenditori diciamo così era una partita di giro
Quindi tutto questo diciamo così è stato un elemento di rigonfiamento della spesa e quindi c'è molto da fare anche come il governo dice
E noi lo incalzeremo anche rimettendo in discussione contratti in essere
Quindi io dico noi non cediamo non molliamo il fronte del rigore
Del risanamento
Del contenimento del debito
E nello stesso tempo però chiediamo al governo come qui ha detto giustamente compagno Cofferati
Ben altro impegno in termini di quantità e di qualità
Per rimettere in movimento lo sviluppo e per affrontare il dramma dell'occupazione
E io sono molto d'accordo con Cofferati che sottende sottolinea l'illusione
Anche di prospettiva che continua ad essere sottesa alla manovra
Diciamo più una illusione se volete generosa diciamo ma anche qui
Figlia di una cultura liberista cioè l'idea che il contenimento del debito e la riduzione del costo del denaro di per sé
Rimetteranno in movimento un processo di sviluppo
In realtà il nostro Paese ha problemi strutturali assai complesse
Senza una nuova politica industriale della ricerca dell'innovazione delle grandi infrastrutture civili non solo le ferrovie le autostrade
Delle quali bisognerà anche verificare diciamo così il peso ambientale
Ma nei settori più avanzati penso alle telecomunicazioni senza una capacità di intervento di guida
Non c'è ripresa
Affidata soltanto agli automatismi del mercato
Non c'è non non solo in Italia dopo e questo problema è assai più acuto ma in nessun grande paese capitalistico
Noi ci muoviamo su questo terreno questa è la sfida per questo vedete
Io ritengo molto importante la testimonianza che ha portato qui compagno Talarico
E anche la sua riflessione
Pacata
Seria
La ricostruzione dei fatti
Che risponde
A quello che mi è sembrato stamattina leggendo il Corriere della Sera
Davvero come dire
Parlo di questo articolino di Rocco Buttiglione o se questa è la filosofia del nuovo centro
Siamo veramente a cose vecchissime quale costruisce un siparietto diciamo io non so che sappia lui di Crotone
Potrebbe almeno informarsi dal vescovo diciamo
Quale ha detto parole assai
Creare forti
Costruisce un siparietto diciamo cioè Crotone
Poi c'è il PDS che statalista e quindi cosa vuole il PDS chiede allo Stato di tenere in piedi questi posti di lavoro assistiti
E poi c'è la lega che liberista
E vuole mandare i carri armati contro gli operai ecco in mezzo ci sono loro che sono buoni che invece vogliono eliminare l'assistenzialismo e con la mobilità e con la formazione professionale magari gestiva la qualche cooperativa di Comunione e Liberazione diciamo
Sistemeranno le cose nel modo ora
Se si vuole discutere e noi vogliamo discutere con il mondo cattolico
Con il nuovo Partito Popolare sperando che sia un po'più nuovo di questa
Di questo giochino degli opposti estremismi mi a partire dalla realtà
Se c'è una forza politica che a Crotone si è assunta la responsabilità
Anche con uno sforzo nella misura in cui può farlo un partito un partito di opposizione
Di indicare possibili soluzioni alternative
Nel senso di investimenti effettivamente produttivi se c'è un mondo del lavoro come quello di Crotone che è un noi lo vediamo oggi i cittadini italiani lo vedono oggi con il volto della disperazione delle bombe al fosforo
Ma la verità è che non tutti sanno come si è giunti a spingere quei lavoratori a quella rabbia un mondo del lavoro evoluto in una zona del Mezzogiorno segnata dalla presenza operaia un mondo del lavoro che ha cercato di misurarsi sui problemi della riconversione di investimenti alternativi
Che ha avuto di fronte un potere politico quelli buoni quelli di Buttiglione
In fin di ardo bugiardo che li hanno presi in giro che hanno firmato i protocolli d'intesa che si sono impegnati agli investimenti alternativi che non hanno fatto niente fino a spingere la gente alla rabbia la disperazione questa è la verità
Il treno e abbiamo cercato tutt'altro e di difendere
Posti di lavoro assistiti improduttivi
Ma di indicare alternative e scelte che cento difendano alti livelli di occupazione già così colpiti in quell'area del Mezzogiorno
Ecco perché vedete
Questo è il terreno sul quale sempre di più dobbiamo cimentarci
E non lasciare spazio a manovre che pretendono diciamo di
Portare di assumere il tema della modernizzazione
Come cifra bandiera di un nuovo centrismo
Una vera modernizzazione di questo Paese senza la sinistra e senza i lavoratori non ci può essere
Questo comporta
Un nostro impegno forte
Io indicato un asse molto impegnativi collegare lotte del mondo del lavoro e prospettiva di governo
è una scelta molto forte molto netta
Ma anche decisiva per costruire intorno a questa scelta una possibilità di unità e di rinnovamento della sinistra
Anche qui ci viene contestato il diritto
Sicché per andare al governo dobbiamo abbandonare
L'idea dell'unità della sinistra
Questo è una delle posizioni vedete poi come e l'eterno ritorno perché a Nemi dissero questo può venire al governo devi abbandonare l'idea dell'unità della sinistra
Cioè c'è un elemento di continuità diciamo malgrado tutte le nubi i nuovi c'è un elemento è un tratto di continuità
Di una certa parte della borghesia italiana
E cioè l'idea che in questo Paese si possa governare soltanto attraverso un patto consociativo
E poi dicono che questo è il modo di andare in Europa ma perché in Europa non c'è la sinistra
Non ci sono grandi forze di sinistra che in alternativa con le forze moderate
Hanno saputo governare opporsi a seconda delle circostanze
Cos'è questa via italiana all'Euro pizza azione per cui noi dobbiamo passare da un centrosinistra all'altro
No noi non rinuncia
Al tema dell'unità della sinistra
E parliamo meglio di unità il rinnovamento perché certo
A lotta per l'unità della sinistra e anche una battaglia ideale e culturale
Non è un puro assemblaggio di pezzi
è una battaglia ideale e culturale
Che è stato il tratto distintivo della nascita del PDS
E cioè una grande forza di Sinistra democratica moderna che nasce in Italia
Contro
La subalternità di chi a sinistra sempre pensato che c'è un solo modo di governare ed è quello di accodarsi ai moderati
E dall'altra parte contro il settarismo l'ideologismo
Di chi pensa che l'essere all'opposizione non è una condizione
Ma è un tratto dell'identità della sinistra
Io non mi stancherò mai di dire che l'unità della sinistra si costruisce attraverso questa battaglia
Contro la subalternità e contro il settarismo
E la si costruisce sul terreno di una proposta di governo
Se vogliamo che questa unità sia credibile per i cittadini italiani
I mesi che ci stanno di fronte sono molto importanti perché tutto questo prenda corpo
Ed è molto importante anche la chiarezza degli impegni e delle priorità che noi assumiamo
Io sono d'accordo con Pizzinato quando Pizzinato dice
Anche per quanto riguarda proprio le nostre funzioni
Proprio ieri di gruppo parlamentare
Noi dobbiamo assumere due priorità
Nel confronto con il governo e nella definizione dei calendari e dell'agenda politico-parlamentare
Il tema dell'occupazione
Il tema della democrazia sindacale
E della democrazia nei luoghi di lavoro
Noi abbiamo già detto questo con molta chiarezza
Lo abbiamo fatto anche prima della pausa estiva e già nella prima discussione nella conferenza dei capigruppo abbiamo riproposto questo tema come una scelta fondamentale
Per noi
Una legge che garantisca i diritti democratici dei lavoratori è un pezzo della riforma istituzionale di questo Paese
La saudita
Della legge elettorale comunale Empoli
è un pezzo della ricostruzione democratica del Paese
Oltre ad essere io voglio dirlo con STU spirito aperto voglio dirlo a quei settori del mondo sindacale
Che invece considerano questa prospettiva in modo negativo che resistono
Che potremmo non sulle forze politiche per ostacolare che di diciamo la verità astratta anche di questo
Io voglio dire a questi settori del mondo sindacale
In modo unitario
Che sbagliano apriamo un dialogo e un confronto di merito o di quei dirigenti della CISL e della UIL
Sulle soluzioni che devono essere il lavoro parlamentare deve avere un carattere e attento è del tutto evidente sarebbe sciocco pensare che si fa una legge in questa materia senza un confronto con il movimento sindacale con le grandi forze del sindacalismo italiano
E nello stesso tempo però anche senza rinunciare al diritto del Parlamento
Perché c'è un diritto del Parlamento a legiferare in materia che riguarda diritti di cittadini non di serie B di serie a uno quali sono i lavoratori italiani c'è un diritto del Parma
Al quale noi non possiamo rinunciare
Ma naturalmente c'è l'impegno a legiferare in un confronto aperto con le organizzazioni sindacali
Io sono convinto che questa riforma
è un bene per il sindacato
Ed è l'unico modo per avviare un processo di ricostruzione democratico del rapporto fra il sindacato i lavoratori
Con tutti i rischi e le possibilità
Vedete anche la scelta del sistema maggioritario è piena di rischi per i partiti
Anche quando abbiamo votato nel referendum per abolire la il sistema delle preferenze
Sapete per noi come era comodo con quattro preferenze nelle segreterie si decideva a tutti gli eletti con la preferenza unica è stato molto più difficile
Sì
Se noi avessimo ragionato nella logica diciamo di avere una vita più facile
Come partiti non avremmo fatto nessuna riforma elettorale
Abbiamo cercato invece di creare le condizioni per ricostruire un rapporto democratico e di fiducia fra i cittadini e le istituzioni
E anche il sindacato deve ragionare così
Deve scegliere la via difficile
Di una sua ricostruzione unitaria nel rapporto democratico con i lavoratori
Intorno a questi due grandi obiettivi occupazione democrazia
Deve e può svilupparsi
Il movimento nei prossimi mesi noi vogliamo un movimento unitario
Tra movimento unitario cari compagni non può significare accodarsi
Questo ce lo dobbiamo dire
Di fronte alla piega che ha preso la preparazione della manifestazione del venticinque settembre
Con il segno di un condizionamento partitico
Di un interesse ristretto
Soprattutto da parte dei compagni di Rifondazione
Noi siamo una grande forza siamo anche una parte grande del mondo del lavoro
L'unità si costruisce attraverso il confronto
Noi non ci possiamo accodare
Io mi permetto di avanzare in di riprendere più un tema che è stato posto
E di rilanciarlo pubblicamente come una proposta
Fermiamoci
Rinviamo questa manifestazione
Tornino a discuterne i consigli non i partiti consigli dei lavoratori
E ripartendo dall'IRI creiamo le condizioni perché possano essere una grande manifestazione unità
Non contro il sindacato ma per rinnovare il sindacato
Vediamo se questo è possibile
Se questo non è possibile che ai compagni
Noi manterremo la nostra autonomia politica
Il che non significa che saremo fuori dal movimento saremo nel movimento nelle forme necessari innanzitutto anche con un nostro impegno
Come ha detto Gavino Angius con una nostra grande manifestazione che intendiamo promuovere preparare promuove e in tutte le forme unitarie possibili
Ma ripeto forse
Si può rimettere questa questione della manifestazione
Su una base più solida
Io spero che questo appello proposta possa far ragionare
Io sono convinto e ho concluso
Che quello sforzo di unità della sinistra nel quale noi siamo impegnati
Vincere solo se questa spinta all'unità trova la sua forza fra i lavoratori
Questa unità e decisiva è fondamentale è un bene irrinunciabile carico pare
Irrinunciabile anche non ultimo
Per la logica del sistema politico nel quale noi siamo entrati
Se non ci fosse nessun altra ragione
Per le forze della sinistra e progressiste per cercare di mettersi insieme ce n'è una pure e cioè la comune consapevolezza che se in ogni collegio uninominale si presenta un candidato di Rifondazione uno dei veri uno della Rete uno del PDS e uno di Alleanza democratica
Il giorno dopo
Possiamo magari prendere tutti insieme il quaranta per cento dei voti siamo tutti a casa Parlamento ci vanno i democristiani e la legge
Siamo tutti a casa a litigare su chi ne abbia la colpa diciamo come sta purtroppo tante volte è successo nella storia della sinistra italiana
Siccome questo ci è chiaro
Se c'è un leader politico ma anche un semplice cittadino che non capisce questo vuol dire che sciocco bisogna informarlo diciamo è è chiaro che è così
Basta questo solo fatto
E ce ne sono io penso altri va basterebbe questo solo
A spingerci alla ricerca dell'unità della sinistra e dei progressisti
A cominciare da novembre
Votano quindici milioni di italiani
Ed è il trampolino di lancio perché a seconda di come decide a Roma Genova a Genova si gioca una sfida molto importante
Perché è vero che la lega ha vinto a Milano ha per sua Torino se perde a Genova sarà difficile dire che la lega è il no
Roma è Roma e Napoli è la capitale del mezzogiorno e poi ci sono moltissimi altri comuni che votano noi stiamo lavorando all'unità delle forze di cambiamento
Non è vero io rifiuto l'idea del pendolarismo del non di vaghezza no laici noi
Avendo come discriminante il programma e la scelta di personalità valide per il governo della città
Certo non sempre è ridurre i questo è vero quella non dipende dal fatto che noi siamo un vivaio dipende dalla difficoltà di questo processo di un pubblico vita
Anche per gli opposti veti di carattere ideologico di carattere pregio
Chiave per le diverse forme di settarismo
Che persistono in forme talora persino infantili mi è capitato di andare recentemente in una città non la nomino per carità in una città dove è venuto avanti un candidato
Non nostro forte che tutti vogliano sostenere
Da Rifondazione Alleanza democratica i socialisti e però ci troviamo in questa situazione che Rifondazione dice noi ci va bene presso c'è però se c'è Alleanza Democratica presentiamo un nostro candidato
Alza democratica dice no Rifondazione non ci deve essere se non noi andiamo da un'altra parte la Rete dice il candidato va benissimo ma se lo sostengono i socialisti noi non ci stiamo
E tutti questi vengono tutti da noi non c'entriamo niente è cambiato non è nostro ma vengono tutti a dire dovete scegliere dovete decidere
Siamo di diventare
E sui Program il sugli uomini mettiamo da par
Settarismo i logiche di partito
Noi abbiamo saputo fare siamo una forza che ha sostenuto Enzo Bianco Castellani Dalla Chiesa
Chapeau la candidatura di un leader ambientalista come Rutelli che a Genova lavora intorno ad una personalità della magistratura della società civile che a Palermo anche con qualche problema perché Orlando è un uomo al quale abbiamo dato molto nuovi e che ha dato lui poco hanno un
E però noi vogliamo sostenerlo a
Anche
Salutando quella che mi è parsa una svolta in senso unitario nel dibattito della Rete aventi dopo l'esperienza elezioni amministrative di primavera è venuta avanti una svolta in senso unitario e noi sosterremo Orlando ora naturalmente voi capite che poi
Questo è il quadro italiano se poi in una grande città come Napoli
Che la personalità più forte della sinistra
E il suo leader più popolare
Sia un compagno del PDS
Ma non perché ce lo siamo messi in testa perché appare che è così
Dai sondaggi
E quindi avanziamo la proposta che si discuta di questa candidatura ci sentiamo rispondere siete partitocratica siete settari
Noi non posto noi vogliamo L'Unità siamo generosi non possiamo tollerare il settarismo degli altri
La necessità dell'unità vincerà e può vincere spetta a voi innanzitutto
Stare tra i lavoratori italiani
Partecipare alle loro battaglia e sapere fare venire di lì la spinta decisiva per l'unità della sinistra e per il rinnovamento del Paese