"Il governo dell'Ulivo e il futuro dell'Italia" organizzato nell'ambito della Festa provinciale dell'Unita' (Milano - Palavobis)

Un'altra
Trasportata
Pennetta
Forze dell'Ulivo del centrosinistra viene all'indomani della vittoria
Del ventuno aprile
Viene allentata devono essere e turni elettorali che in quest'area di Milano hanno permesso di dare a molti Comuni in maggioranza di governo dell'Ulivo e del centro sinistra
Viene da una organizzazione da un partito che ha rinnovato alle sue forze
Che si è dimostrato vitale
E questa festa nella migliore testimonianza
Ora noi abbiamo degli altri appuntamenti importanti di fronte abbinato all'appuntamento elettorale per il rinnovo del governo di Milano
Abbiamo lavorato nei mesi e nelle settimane scorse continueremo a lavorare
Negli otto mesi che abbiamo di fronte prima della scadenza naturale di questa amministrazione per rafforzare la proposta e le ragioni dell'Ulivo per candidarsi a dare a questa città lungo noto che sia in grado rilanciarne le prospettive a Rocca che mette in questo Paese
è stato
Mortificato svilito
Anche dalle vicende di questi giorni
Chi ha bisogno di potersi riconoscere in un governo in un sindaco che le riconsegna il ruolo che le spetta di protagonista anche nel ridisegno federalista di questo Stato respingendo qualsiasi tentazione secessionista ritornando ad essere una capitale morale come sempre milanese l'hanno sentita
Per queste ragioni che noi abbiamo deciso di concludere con questa manifestazione politica la nostra festa anche se domani proseguirà abbiamo deciso di farlo in un modo sobrio senza contromanifestazioni sulla giornata del quindici abbiamo deciso di farlo con un incontro con il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni
Do ora la parola Pierangelo Ferrari che è il segretario regionale del PDS per reintrodurre l'intervento di Veltroni
Pochi minuti
Perché siete qui numerosissimi per ascoltare Veltroni
Per esprimere un punto di vista
Che riguarda noi
Il PDS
Il modo con cui abbiamo riflettuto sulle provocazioni che sono cresciute nelle ultime settimane
E a proposito delle decisioni che abbiamo preso
Proprio quindici giorni fa all'interno di questa festa provinciale
C'è stata una riunione a cui non abbiamo dato pubblicità della segreteria nazionale del partito con i segretari regionali provinciali del Nord
Ci sono stati diversi accenti al nostro interno
Molto preoccupati quelli particolare delle federazioni di di confine che comprendono le aree montane valligiana di Bergamo dal Veneto molto preoccupati perché lì più che altrove essendo l'accerchiamento che anche culturale
Ma tutti eravamo d'accordo sul fatto che la sinistra il PDS si dovessero dare una loro agenda di lavoro
Che non fossero assegnati dei tempi dalle provocazioni D'Alema tane del leader leghista e che questa agenda di lavoro come ormai è noto perché entrato dalla consapevolezza di ciascuno di noi deve muoversi su diversi piani
Del piano del governo dirà evidentemente Veltroni subito dopo di me
Ma ripeto ciò che ho detto iniziando c'è un livello anche che ci riguarda a che livello dalla politica del partito del suo radicamento nella società della sua attività politica minuta diffusa molecolare
La consapevolezza che ormai abbiamo
E che se indispensabile una rapida incisiva risposte di governo
Per parta dalla Finanziaria stessa alla quale devono essere collegati i decreti preparati al ministro Bassanini che a Costituzione invariata introducono importanti significative riforme nella direzione
Di un decentramento forte di un federalismo preparato quanto meno reso possibile
Accanto a questa risposta
Che deve essere anche parlamentare oltre che di governo sappiamo tutti che entro la fine giugno del prossimo anno la Bicamerale deve produrre un progetto di riforma dello Stato
Un impegno onerosissimo ma cui deve fare fronte perché se la Bicamerale non riuscisse a produrre questo risultato si aprirebbe nel secondo semestre dell'anno prossimo una vera e propria crisi democratica nel nostro Paese
E tuttavia ripeto e torno al punto che mi sta a cuore su cui soltanto intervengo c'è anche un livello che ci riguarda canto questi delle iniziative del Governo dei lavori parlamentari
Diciamoci la verità
Questo è un altro partito che è nato dal novantuno
Alle spalle
Sconfitte e vittorie straordinaria l'ultima delle azioni politiche
Se costruito a Roma in pochi anni un profilo una identità fatta di parole d'ordine i prospettive da perseguire di programmi e tuttavia lo sappiamo lo sanno prima di tutto i gruppi dirigenti
è un partito che sento un bisogno urgente di ricostruire la propria presenza nella società italiana e soprattutto nel nord del Paese
Noi siamo eredi un partito per dirla con Togliatti che si vantava di essere presente in tutte le pieghe dalla società italiana oggi il PDS non è presente in tutte le pieghe dalla Società italiana
Non è la ragione principale lo so lo sapete anche voi credo che siamo tutti d'accordo su questo
La spallata leghista veicola ragioni profonde dello scontento malessere insieme a proteste inaccettabili
E tuttavia
Noi dobbiamo registrare il fatto che alcune proteste non l'abbiamo ascoltate per tempo che alcuni disagi non gli diamo compresi quando avremmo potuto e dovuto comprendermi
Ne sentiamo questo bisogno una volta conquistata la vittoria politica una volta assestato una prospettiva vinta la sfida decisiva sentiamo il bisogno di dedicarci a noi stessi
A cominciare dal congresso che si aprirà col Consiglio nazionale del quattro di ottobre
Nel corso del quale D'Alema presenterà una piattaforma politica indica un percorso noi sentiamo il bisogno di ricostruire la nostra macchina
Che è lesionata di ricostruire i terminali sociali di tornare a studiarla capirla nelle sue profonde trasformazioni che sono avvenute questa società in modo da tornare ad essere presenti in tutte le pieghe della società
Ebbene questo partito il partito di Milano da Lombardia del nord è oggi in condizione di farlo
Come ricorderete il biennio difficilissime drammatico per molti aspetti a Milano per esempio il biennio novantadue novantaquattro
Quando subivo delle sconfitte
Quando fummo colpiti in modo serio
Quel biennio le nostre spalle
Siamo in grado oggi di fare il bilancio di un altro biennio molto più positivo quello che va dal novantaquattro dalla sconfitta più alta e più dura al novantasei dal novantaquattro
Quando in tutta la Lombardia su centootto collegi uninominali Lu i progressisti allora eravamo i progressisti vinsero una sola delle centootto sfide al novantasei
Quando invece però andati in Parlamento più di quaranta parlamentare dell'Ulivo e venticinque parlamentari progressisti dalla sinistra del PDS
Abbiamo alle spalle in questi due anni importanti vittorie amministrative in Lombardia
Da soli in poi a Cremona Bergamo in molte altre città noi oggi governiamo la maggior parte la maggior parte parlo della Lombardia dei comuni grandi e piccoli questa Regione
Abbiamo ricostruito una presenza nell'amministrazione ora dobbiamo ripeto dedicarci a ricostruire una presente nella società
A tornare se più vicini ai luoghi in cui nasce un disagio che nuovo che non è quello antico che non nasce soltanto il luogo di produzione ma nelle scuole nei quartieri nelle città
Dobbiamo essere in grado di ricostruire la capacità di comprendere i bisogni e attese
Dobbiamo anche Stalingrado perché anche questo unite all'importante abbiamo visto modo negativo pesante necessità del ma quanto abbia contato anche il livello ideale culturale il mitico perfino nell'iniziativa secessionista leghista noi non vogliamo ricostruire miti
Ma vogliamo ricostruire con più precisione visibilità una identità fatta anche di valori i concetti o della Società dei rapporti umani della vita perché anche di questo è fatta la partenza un partito e ad uno schieramento politico ora si può questo il messaggio che voglio dare che ha già dato Alex Iriondo aprendo questa manifestazione siamo in grado di farlo
Io voglio testimoniare qui concludendo
Io posso farlo da segretario regionale perché non parlo di me parlo di altri
Che hanno retto una sfida difficile e sono stati in trincea in questi anni parlo del gruppo dirigente
Di questo partito milanese che è riuscito in mezzo a tante difficoltà
Ad uscire da fasi drammatiche
A ricostruire la propria presenza a ricostruirlo rapporti politici
E la cui vitalità è dimostrata anche dai risultati questa festa
Il partito milanese con l'aiuto del partito lombardo e oggi in condizione credo che lo farà nei prossimi giorni di candidarsi ad ospitare dopo tanti anni ormai ammirando la festa nazionale dell'Unità nei prossimi anni è in condizione di farlo
Decideranno i compagni di Milano quando fare questa richiesta e quando proporla festa ma io voglio testimoniare la ritrovata capacità di reggerà una manifestazione di grande importanza come la festa nazionale unita concludo infine prima di dare la parola a Walter Veltroni
Con un ringraziamento che si fa abitualmente come un atto formale
Ma che deve essere vissuto da me che lo pronuncio e da voi trasportate come gesto ovvero di ringraziamento nei confronti delle centinaia di donne e di uomini che hanno dedicato giornate delle loro ferie serate strappata alla famiglia a riposo per reggere la lunga fatica di questa festa de L'Unità negli stende nel lavoro quotidiano preserale
Grazie a questa compagnia questi compagni
Ancora una volta ancora una volta la gente di questo Paese
Ha dimostrato la sua saggezza
L'Italia nei momenti più delicati
Dei momenti nei quali ci si aspetta che possano accadere le cose più difficili per il Paese dimostra di avere dentro di sé una elevatissima dose di saggezza e di senso di responsabilità
Io non voglio come dire
Dare un interpretazione di quello che è accaduto oggi sulla base di quello che ci potevamo attendere noi cosa che sarebbe troppo facile
Ma posso dare un'interpretazione sulla base di quello che si attendeva l'organizzatore e cioè Bossi
Io questa odissea
Dovrei andare in playback e se dovesse
Posso dire quello che si aspettava Bossi Bossi
Aveva annunciato la presenza di milioni e milioni di tra virgolette padani sul Po
Le cifre che sono state fornite da dai giornali da televisione sono cifre che per la manifestazione di oggi doveva essere l'atto conclusivo del momento
Dell'avvio della dichiarazione di indipendenza e di non so che cos'altro parlano di quindici venti mila persone
Se le parole hanno un senso Bossi deve registrare un fallimento della sua iniziativa
In questa zona in questa zona
Ci sono circa ventuno milioni e mezzo di italiani
Sono andati in venti mila
A ascoltare la dichiarazione dalla costituzione di uno Stato che li riguarderebbe
La verità è che la stragrande maggioranza degli italiani e della gente che vive nel nord d'Italia
Ci tiene
All'unità di questo Paese e ci tiene
A costruire un paese diverso come stiamo cercando di fare dal governo che come riusciremo a fare lavoro di questi
Bossi
Ha detto nel corso di queste ore delle cose molto gravi
Io mi preoccupo non tanto di quello che dice Bossi perché so bene che c'è una sorta di civismo in una certa leadership politica
Per la quale si può un giorno annunciare la secessione
E il giorno dopo dirà il contrario d'altra parte Lobos Dior il boss di oggi se non sbaglio la stessa persona che due anni fa testate attraversava in canottiera le stanze della villa in Sardegna del cavalier Berlusconi
Dunque c'è un elemento di trasformismo di opportunismo
Io mi preoccupo più delle ragazze e dei ragazzi che ho visto in televisione in camicia verde
Mi preoccupo del carico di odio che ho sentito nelle parole di alcuni di loro intervistati
Mi preoccupo del fatto che siano circolati volantini nei quali si dice agli insegnanti meridionali che devono tornare a casa
Mi preoccupo del senso in qualche misura di disperazione che c'è nelle parole di coloro i quali si fanno prendere da un odio che viene seminato da chi cinicamente sa di poterlo fare
E siccome Bossi ha annunciato ieri
Che cominceranno non so se lo faranno più visti i risultati ma che cominceranno il reclutamento la Guardia nazionale della Padania io voglio dire molto semplicemente molto fermamente che il governo della repubblica italiana non tollererà nessun reclutamento di nessuna Guardia nazionale di nessun ferito
Io credo che ora dentro la lega che ha già subito diversi emorragie
Si dovrà aprire si dovrebbe aprire se vi fosse in quella formazione politica una democrazia minimamente
Praticata si dovrebbe aprire una discussione seria
Ma discussione vera
è inutile che ce la si prenda con la stampa con il Governo con non so che cos'altro si diceva che noi facevamo la danza della pioggia sperando che piovesse oggi no noi speravamo che ci fosse il tempo bello
In modo tale che si potesse vedere da un lato il fallimento della lega e dall'altro la grandezza delle manifestazioni che in tutta Italia oggi si sono fatte per dimostrare che c'è un Paese che invece vuole
Andare avanti
La verità è che Bossi ha dentro di sé un elemento di disperazione politica
Bossi è uno dei tanti in questo Paese perché sono stati tanti e sparsi un po'dovunque
è uno dei tanti in questo Paese che aveva scommesso sul pareggio alle elezioni aveva scommesso che non avrebbero vinto nel popolo dell'Ulivo
E immaginava di poter essere con il suo pacchetto di parlamentari
Una sorta di nuovo Ghino di tacco che si metteva all'incrocio dei due schieramenti e trattava in modo tale da poter ottenere il massimo del potere possibile
Perché Bossi è un uomo al quale il potere quello vero
Piace non poco
La realtà è che le cose non sono andate così
E che lui come tutti gli altri che avevano immaginato scommesso del previsto il pareggio
Sono stati sconfitti perché queste elezioni hanno avuto un vincitore questo vincitore si chiama Ulivo che ha cominciato a governare e che governerà per cinque anni questo Paese
Come Bossi ha premuto l'acceleratore sulla successione
Ed è chiaro
Che in questo c'era appunto questo elemento disperazione politica insediato a Mantova il suo governo del Nord
E poco dopo si è andati a votare per le elezioni amministrative
E siccome in democrazia non contano le mani che si alzano lungo il Po anzi ho visto che non l'hanno neanche fatto come avevano annunciato le cabine noti anzi le gambine non so che cos'altro
In democrazia contano i voti che si mettono nel segreto dell'urna che poi vengono contati dagli scrutatori
A Mantova capitale del governo del Nord
Ha vinto le elezioni amministrative un candidato dell'Ulivo
E nel e in quella zona d'Italia non va mai dimenticato che tra virgolette viene chiamata Padania
La Lega prese al ventisei per cento dei voti e l'Ulivo ha preso il trentasei per cento dei voti e dunque abbiamo più ragione Lori di parlare a nome della gente della tra virgolette Padania di quanto non ne abbia Bossi
E poi
Io credo che sia chiaro che nella soluzione di Bosso indica c'è il disastro per il Nord
La secessione
L'Italia rotta in due un piccolo paese che va in Europa
Un Paese che perde la capacità di comunicare non io ma il settimanale il Mondo ha raccontato come per l'economia del Nord il fatturato che si fa nel Mezzogiorno sia circa un quarto del proprio giro d'affari e credo che rinunciare a questo sarebbe difficile è chiaro che quella prospettiva non esista io ho visto circolare delle fogli da cinquecento mila o da cento mila non so con la faccia di Bossi
Ci possono giocare al Monopoli con quelle banconota non ci potranno fare nient'altro che giocare a Monopoli
Ho letto che ieri sera ho letto sulle pubblicano articoli Curzio Maltese che ieri sera di fronte ad una pizza che SIM non mi sbaglio è un prodotto non propriamente diciamo nordista ma anche i i capi della secessione poi hanno delle contraddizioni di fronte ad una pizza l'onorevole Bossi avrebbe detto
La vera sfida è con Prodi
Perché se Prodi e il Governo ha portato l'Italia in Europa noi siamo finiti e allora si devono mettere il cuore in pace
Quella idea è quel proposito sono finiti e perché noi porteremo l'Italia in Europa è la porteremo da protagonista è tra i Paesi che contano è tra i Paesi che faranno il destino della grande comunità che costruiremo insieme
E poi vedete
Noi abbiamo mantenuto un atteggiamento e ci siamo come dire presi anche come sempre tanti articoli abbiamo preso un atteggiamento che abbiamo tenuto da questa estate
Bossi ha disseminato di trappole il percorso che ci doveva portare al quindici settembre di piccole provocazioni sperando che non ci cadere Simo che noi agissimo che noi potessimo scaldarmi il clima è che Luigi potesse fare
Come io ho ritrovato perché sono un attento collezionista di dichiarazioni
Del senatore Bossi che penso possano essere
In una dichiarazione qualche tempo fa ha detto io posso diventare un Mandela della Padania
Io
Ho l'impressione che tra lui e Mandela ci sia se non altro una grande differenza che Mandela ha combattuto e appagato
Contro il razzismo e per fare in quella società una società di persone che avevano tutti gli stessi diritti
E che Bossi invece vuole prendere le impronte dei piedi di quelli che hanno un colore della pelle diverso dal suo e vuole cacciare i meridionali dalle scuole altro che Amanda è la la Padania
E comunque Bossi aveva disseminato il cammino di queste trappole noi non le abbiamo
Non l'abbiamo seguito su quella strada non l'abbiamo detto due cose primo che ci sembrava che ci fosse una sopravvalutazione e le cose ci hanno dato ragione secondo che avremmo garantito
Il libero e pacifico svolgimento di una manifestazione cuore di quella che si è svolta a Venezia oggi
E al tempo stesso avremmo fatto rispettare la legalità così sono andate le cose
E così era giusto che andasse ora il nostro cammino prosegue
Prosegue
Con la serietà il rigore
E la consapevolezza del compito che abbiamo di fronte che ci ha ispirato e mosso in queste settimane
Oggi ho visto che qui a Milano si è svolta una grande manifestazione convocato ad Alleanza Nazionale
Ciascuno ha organizzato quello che riteneva più giusto fare chi come noi ha deciso di non fare una contrapposizione frontale ha deciso di Tevere tante iniziative io prima di venire qui
Oggi pomeriggio ho fatto una manifestazione analogamente riuscite ad affollata
A Genova e penso che se le mettiamo insieme siamo più o meno la cifra che ha fatto a Venezia che ha fatto a Venezia Bossi magari con meno spesi dai commi
E con meno clamore
Tuttavia io quando ho sentito Fini parlare in televisione del Governo mi è venuta in mente una cosa
Perché vedete la politica ha il dovere della memoria
Ha il dovere della memoria
Non sono stato io
A votare un governo nel quale quello che oggi è il capo delle camicie verdi faceva il ministro degli Interni della Repubblica italiana sono stati loro è stata la destra
E ora la destra credo
Tra i tanti motivi di riflessione dovrebbe inserire anche questo
E dunque noi ora
Vogliamo accelerare
Il nostro cammino ma
Non è che lo facciamo perché Bossi alza la voce e non non sarebbe giusto non è un principio noi vogliamo fare un Paese con una marcata impronta federalista perché è giusto farlo
Perché lo Stato accentrato burocratico è un'eredità di un passato che non ci riguarda
Perché l'idea che tutto si decide a Roma
è un'idea che appartiene ad un modello di Stato
Che aveva nella sua inefficienza la ragione stessa della sua come dire del consenso politico che attorno ad esso si costruiva
Ma vogliamo fare un'Italia in cui il potere venga diffuso in cui vi sia un avvicinamento del controllo dei cittadini sulle decisioni e sulla spesa di soldi pubblici e sull'efficienza dei pubblici servizi
Vogliamo fare un Paese in cui il voto dei cittadini pesi
E questo significa da un lato completare il processo di riforma istituzionale
Nel senso di avviare anche quegli elementi di modifica costituzionale che possono andare in questa direzione
E dall'altro a Costituzione vigente introdurre come abbiamo fatto lo ha ricordato Pierangelo Ferrari col disegno di legge Bassanini quegli elementi di decentramento che sono necessarie noi
Siamo al governo da
Poco meno di quattro mesi abbiamo cominciato il nostro lavoro avendo avuto la fiducia del Parlamento il trenta di maggio
E credo che abbiamo ragione di rivendicare
Un risultato
Intanto guardate quest'estate a me ha fatto piacere leggere due giudizi sul governo Prodi
Un giudizio lo ha dato un uomo
Della sinistra molto saggio perché andrebbe ascoltato con attenzione mi riferisco a Vittorio Foa il quale ha detto quest'estate il governo Prodi ecco la prima volta che si vede un Progetto dell'azione di governo
E la seconda cosa e la sottolineo perché non non capita spesso di citarlo diciamo con favore la dieta Giuliano Ferrara
Il quale ha detto dice si può dire tutto dell'Ulivo
Ma
Quello che si può dire che stanno rispettando le promesse che hanno fatto agli elettori e questa per noi è il miglior complimento che si possa fare perché vuol dire che non abbiamo ingannato le persone che hanno votato per noi
Noi avevamo detto agli italiani che sarebbe stata dura difficile
Che non sarebbe stata una passeggiata e che non amavo da promettere milioni di posti di lavoro dietro l'angolo
Io sento su di me
Sui dove sulle persone che sono al governo
Lo sentiamo su tutti noi che facciamo parte di questo grande movimento che sta cercando di trasformare l'Italia
Un grande compito
Che oggi
Io vedo dopo aver verificato ancora una volta la saggezza di questo Paese ancora come più vicine come il più possibile guardate l'Italia ha vissuto negli ultimi sette anni un terremoto di dimensioni straordinarie prova citare alla rinfusa le cose che sono accadute può darsi che me ne dimentichi qualcuna cominciamo dalla caduta del muro di Berlino
E dalla trasformazione del PC in PDS
Io penso che quella pagina della storia politica di questo Paese rimarrà io credo che l'intensità politica che il Paese raggiunse non solo la sinistra ma il paese tutto in tutte le case degli italiani ci si è chiesto se fosse giusto o sbagliato fare quello che stavamo facendo
è stato un momento di temperatura politica alta della quale milioni di persone hanno detto la loro opinione
Io vorrei dire che se il PDS oggi è parte così
Rilevante del governo da Repubblica se per la prima volta la sinistra italiana è al governo lo si deve alla temperatura l'intensità la passione con la quale abbiamo fondato il Partito Democratico dalla sinistra
Poi
Poi in quegli anni vi ricordate in quanti in quei mesi ci fu il cambiamento diciamo così
Di ruolo e di di di esternazione del presidente da Repubblica di allora che fu un elemento diciamo di novità della vita politica italiana poi ci fu quel piccolo referendum
Il primo quello sulla preferenza unica ricordate sembrava una stupidaggine
Invece è stato un granello di sabbia che si è messo nell'ingranaggio del Caf e l'ha bloccato
Era una piccola cosa passare dalla preferenza multipla la preferenza unica tant'è vero che i nostri avversari di allora erano assolutamente sicuri noi in fondo eravamo Davide contro Golia allora il Caf era Castro era una cosa grossa impenetrabile che aveva resistito a tanti anni
E che ebbe addirittura la presunzione di dire agli italiani di andare al mare
Ma gli italiani che dimostrarono ancora in quella circostanza di essere un popolo saggio al mare non ci andarono e avviarono la grande trasformazione di questo Paese che poi si è ritrovata nei voti sui referendum istituzionali che sono seguiti e ancora
Poi c'è stata la Lega che ha in mente e poi c'è stata Tangentopoli
Con l'elemento diciamo di modificazione del panorama politico dei personaggi politici con il dramma che anche questo ha portato dentro questo Paese uno sconvolgimento di dimensioni gigantesche
E pochi mesi dopo l'inizio di Tangentopoli c'è stata l'assassinio
Di Falcone e di Borsellino
E poi qualche mese dopo la svalutazione della lira ancora qualche mese dopo le bombe messi ai monumenti durante il governo Ciampi e potrei continuare una sequenza di eventi e di avvenimenti che avrebbe messo in ginocchio qualsiasi Paese
E invece l'Italia non solo non è in ginocchio
Ma l'Italia in tutto questo è riuscito a fare dal punto di vista della sua tenuta economica
E finanziaria un grandissimo sforzo e oggi può guardare ad obiettivi che probabilmente qualche mese fa erano inimmaginabili ma noi
Noi abbiamo questo compito questa missione
E questa responsabilità
Noi siamo quel governo che deve portare l'Italia fuori dal Tour dal di questi anni di crisi ed era consentirà all'Italia di rivedere quella prospettiva di sviluppo e di espansione che l'Italia oggi può conoscere
è così che stiamo lavorando la semplificazione
Noi vogliamo fare dell'Italia qualcosa
Che funzioni più semplicemente la vita dei cittadini deve essere resa più semplice abbiamo cominciato ad abrogare leggi a decentrare funzioni
Dall'al disegno di legge Bassanini fino alle misure di fili di biscotti è intervenuto per esempio sul diritto dei contribuenti dall'abolizione della bolla di accompagnamento tante altre cose e poi vogliamo
Creare una grande innovazione nella scuola e ci stiamo lavorando Luigi Berlinguer sta dimostrando che quello che avevamo detto in campagna elettorale faremo fare una scuola diversa più moderna
E avevamo detto e faremo
Una riduzione del servizio di leva cominciamo da dieci mesi ma l'obiettivo è quello di portare alla scelta tra il servizio di leva il servizio civile come ci eravamo impegnati a fare
E guardate ci sono piccole cose piccole cose ma io sono orgoglioso di stare in un governo della repubblica italiana dopo tutto quello che c'è stato
Che quando sono andato a Bologna con Daria Bonfietti
All'anniversario della strage di Ustica le ho detto Daria da questo governo ti devi aspettare il massimo di impegno per fare la verità per fare luce su Ustica
Noi abbiamo tenuto dalla NATO che vengano resi noti i tracciati dei radar di quella notte per capire cosa diavolo è successo sul giallo di questo paese
E anche per la cultura
Stiamo facendo un grande sforzo per rimettere in questo Paese che aveva perduto ogni prestigio internazionale anche ogni capacità di promuovere cultura
Per rimettere forza Energia e vedete la bellezza dell'azione di governo che peraltro è faticosissima e difficilissima è durissima
Perché incontri tante resistenze sta anche nel fatto che delle idee possono diventare realtà l'idea che ci è venuta
Per trovare delle risorse finanziarie di mettere una nuova giocata al Lotto che possa dare dei soldi che possano essere investiti per i musei e per i monumenti di questo nostro straordinario Paese
è qualcosa che corrisponde ad un'ispirazione politica
E ancora quello che stiamo facendo
Sul piano dalla sanità
O quello che abbiamo cominciato a fare nei trasporti con la semplificazione e potrei continuare noi abbiamo
Un governo che ha due caratteristiche la prima è un governo fatto di persone competenti
Si può dire quello che si vuole
Ma è un governo fatto di persone che sanno le cose di cui parlavo provate con la memoria a far binomi
Io potrei dire quelli che mi hanno preceduto al ministero dei beni culturali a parte alcuni casi rarissimi positivi come Paolucci come Ronchey e come pochi altri ma per il resto è Bono Parrino funky hanno Vizzini e e potrei continuare e ministri che oggi erano ministri dei Beni culturali domani erano ministri da sanità e dopodomani dei trasporti prescindendo dalle competenze io sono orgoglioso
Di partecipare ad un governo dalla Repubblica italiana
Che quando si presenta all'estero si presenta non solo col presidente e il vicepresidente del Consiglio ma si presenta con Carlo Azeglio Ciampi con Antonio Di Pietro con Lamberto Dini con Giorgio Napolitano con Beniamino Andreatta
Con tante donne e tanti uomini credo costituiscano un tessuto
Di consapevolezza di conoscenza tale da rendere questo governo veramente un Governo autorevole e la seconda cosa e che questo è un governo che siccome sente questa missione questa responsabilità
Non è non vi dovete aspettare da questo governo la cura dell'immagine
E d'altra parte guardate noi lo abbiamo dimostrato anche in questa vicenda della lega noi non vogliamo governare condizionati dai titoli dei giornali dalla mattina
Che la lettura dei titoli dei giornali ti fa cambiare opinione idea Scelta strategia o i sondaggi avete visto non si parla più di sondaggi
In questo Paese fino a due anni fa c'era il sondaggio anche la mattina per sapere quanti prendevano il latte quanto il tema adesso per fortuna tutto questo è finito perché si sa che c'è un governo che vuole tirare i conti
Non facendo gli spot col timbro ha fatto allora non ci interessa il consenso hanno interessa una sola cosa che è la sfida della nostra esperienza di governo io ho ragione di poter dire oggi e lo dico con tanta più convinzione dopo quattro mesi di lavoro insieme duro difficile
In cui abbiamo anche verificato quanti ostacoli e quante resistenze guardate quando si comincia a fare il lavoro che io faccio
Spesso la macchina abituata da tanti anni tende la macchina amministrativa tende a rispondere di Noto è un'idea ti rispondono di no
Perché non è possibile perché c'è la legge dodici della rete il comma quattro cioè e tutto sembra impossibile allora
Non abbiamo deciso di muovere di lavoro di lavorare un altro modo io ho detto anche le persone che lavorano con me facciamo in un altro modo perché altrimenti tutti troviamo a lavorare in uno spazio piccolo piccolo se convinto che sta facendo la rivoluzione in realtà assai sistemando solamente gli angolini perché tutto il resto è già scritto da quello che c'è
Io ho detto le persone che lavorano come facciamo un altro modo immaginiamo quello che ci piacerebbe che forse e poi veniamo giù e dove incontriamo delle resistenze cerchiamo di rimuovere le resistenze e questo credo sia il modo giusto di governare
Ed è per questo
Ed è per questo che io mi sento di poter dire con assoluta sicurezza una cosa
Questo governo che non è un governo dell'immagine ma è un Governo della sostanza delle scelte del cambiamento è un Governo autenticamente riformista riformatore
Questo governo alla fine del suo mandato
Quando arriverà agli elettori e consegnerà al giudizio degli elettori del suo lavoro state certi che consegnerà unitaria molto diversa da quella che abbiamo ereditato da quelle che ci hanno preceduto
Lo dico
Lo dico perché noi siamo arrivati a Palazzo Chigi ci siamo seduti
E il primo giorno è come se ci avessero bussato alla porta ha detto va bene vi siete seduti tutto a posto benissimo
Sono sedici mila cinquecento miliardi perché noi dieci giorni dopo abbiamo dovuto trovare sedici mila cinquecento miliardi adesso ne dobbiamo trovare trentadue mila cinquecento i primi sedici mila e cinque li abbiamo trovati
E badate è passato un po'troppo sottosilenzio ma è la prima volta nella storia italiana che si riesce a fare una manovra economica senza che a pagare siano quelle che avevano sempre pagato nella storia di questo Paese
Ora ne dobbiamo trovare altre trentadue mila cinquecento e non sarà facile
Anche perché noi ci siamo dati un vincolo
Che non era obbligatorio
Anzi sarebbe stato molto più facile probabilmente a fare diversamente ma ce lo siamo detti dati perché siamo noi al governo e abbiamo detto che non vogliamo toccare nelle pensioni nella sanità perché sono i grandi aggregati di spesa
Che hanno effetti diretti sulla vita degli strati sociali più deboli allora naturalmente non sarà facile trovare ventidue mila cinquecento miliardi delle uscite e dieci mila delle entrate io non so se ce la faremo ma ho ragione di credere dissi
Ma se ce la faremo notturni da stare tutto il comizio perfino
Grazie ma ma se ce la faremo alla fine di questo lavoro avremmo trovato cinquanta mila miliardi
E se li avremo trovati senza intaccare
La vita degli strati più deboli dalla popolazione senza passi vigere la cinghia quelli che non hanno più buchi per stringere io credo che noi avremo fatto davvero un'opera politica di primissimo livello e di primissima importanza
Noi vogliamo portare l'Italia in Europa
E la porteremo in Europa se sette mesi fa qualcuno avesse detto ma Alitalia Po rientrare nei parametri di Maastricht
Tutti avrebbero pensato che era una follia invece noi ce la possiamo fare e ce la faremo perché vedete grazie appunto anche al insomma anche al prestigio internazionale di questo governo
Del suo presidente del Consiglio del suo ministro del tesoro in primo luogo noi abbiamo avuto
Una come dire un effetto di stabilità
C'è una riduzione dell'inflazione
C'è una riduzione dei tassi di interesse
C'è un'evoluzione del rapporto tra deficit e prodotto interno lordo
Che è positiva
La performances italiana viene apprezzata dai nostri interlocutori internazionali come la più interessante tanto più per la fase di instabilità che il Paese ha avuto e all'estero ora guardano all'Italia come ad un interlocutore forte e credibile
Come ad un Paese che è stata protagonista in mezzo agli altri non vogliamo andare in Europa e ci andremo
Nessuna proposta di rinegoziare Maastricht
Noi abbiamo detto un'altra cosa che confermiamo e cioè che c'è bisogno di tenere conto nella prospettiva della costruzione europea a fianco dei parametri di Maastricht eguali se sono quelle che sono per voi verranno rispettati cioè bisogni tener conto di due cose primo di una cosa che quando il trattato è stato firmato non poteva essere considerata e cioè di un rallentamento dei ritmi di crescita fino al punto di parlare di recessione
Abbiamo incontrato Prodi ed io ci scarpe stecche è venuto a trovarci a palazzo Chigi c'è anche lui spiegato
La sua proposta di tener conto di considerare gli elementi di rallentamento nella crescita dentro il quadro di valutazione complessiva che dovrà fornire la base di costituzione dell'Unione Europea
E l'altra cosa che abbiamo detto a tutti i nostri partner non è un problema dell'Italia lo abbiamo detto a tutti i nostri partner è che tutti insieme dobbiamo nel momento in cui costruiamo l'unità europea dobbiamo tener conto
Del vero nostro nemico del vero avversario della fine di questo secolo in tutti i Paesi europei
Che si chiama disoccupazione perdita di lavoro assenza di lavoro per le nuove generazioni e contro quell'Enrico dobbiamo fare uno sforzo particolare noi in Italia lo facciamo
E lo faremo con la conferenza sull'occupazione la quale indicheremo anche degli investimenti per i quali anche per questi stiamo cercando risorse
Per ricreare occupazione in particolare occupazione tra i giovani e nel Mezzogiorno
Dunque questo è il Paese che non vogliamo fare un paese con un potere diffuso
Semplificato con una scuola o la cultura che funzionino un Paese che sta in Europa un Paese che difenda i diritti e che sia trasparente nella sua vita pubblica
Ci sono tante cose che abbiamo fatto che non abbiamo detto anche di piccoli comportamenti interni di piccolo modo di essere
Di concepire al proprio ruolo la propria funzione il proprio rapporto con la gente che non abbiamo sbandierato perché non abbiamo non andiamo a caccia di consenso dell'oggi ma non mancherà modo di parlarne nel corso degli anni e del tempo che verrà vedete questa è la prospettiva alla quale noi abbiamo consacrato il lavoro nostro anche il nostro lavoro politico
Noi abbiamo vinto le elezioni grazie
A questa idea dell'Ulivo
L'Ulivo è una pianta che è cresciuta rapidamente
E che è cresciuta anche tra tanta gente che sorgeva la bocca
Io mi ricordo il giorno in cui da piazza Santi Apostoli siamo partiti con due pullman Romano ed io l'uno per il Nord l'altro per il Sud
E sentivamo quasi dal finestrino l'eco delle risate delle battute
Su questa idea del pool nome che era assai poco importante perché più importante era la televisione ricordate quante pagine sono state scritte quante dichiarazioni
Sul fatto che Prodi era meno bravo di Berlusconi in televisione che questo sarebbe stata la ragione per la quale inevitabilmente Berlusconi avrebbe vinto le elezioni dimenticandosi che questo Paese è per l'appunto come ho detto in tutto questo discorso un paese saggio
Guardate in qualche misura non voglio dire che sia stato saggio anche nel novantaquattro
Ma nel novantaquattro si è trovato a scegliere tra uno schieramento di sinistra che evidentemente non incarnava agli occhi degli elettori una prospettiva
è un discorso che riuscisse a coinvolge la maggioranza del Paese è una prospettiva rappresentata dalla destra in quel momento proponeva una via d'uscita dalla crisi ha scelto la destra
E poi però come avete visto non ha sbagliato più perché dopo le elezioni del novantaquattro non solo abbiamo vinto inizio novantasei
Ma abbiamo vinto in tutti i Comuni nei quali si è votato tutti comuni più importanti dei quali si è votato dal novantaquattro a oggi
A questa leggo di comuni ne manca uno ma sono certo che salde Rete voi questa mancanza nel corso delle settimane e dei mesi che mancano
Facendo in modo che venga un sindaco dell'Ulivo per fare di Milano una città moderna davvero come l'Ulivo può fare
Ma
Romario ed io siamo partiti ci siamo ammazzati di lavoro
Eppure abbiamo deciso di andare nelle zone più delicate
Siamo andati in quarantadue collegi marginali sono quei collegi nei quali si giocava la partita per duecento trecento voti
Conterà la previsione conteranno gli spot conterà non so che cos'altro fatto sta che in trentanove di quei quarantadue collegi l'Ulivo ha vinto
E quel lavoro è stato decisivo per avere la maggioranza che oggi governa questo Paese perché la politica non è solo lei seicentoventicinque linee del televisore la politica è anche la passione che si vede
Le persone che si incontrano i problemi che si conoscono nervosi che si ascoltano le idee che si comunicano la politica Weston è ancora quella storia insomma tornerà ad essere queste
Questo Ulivo loro abbiamo fatto crescere
E guardate se l'Ulivo ha vinto le elezioni è perché non è stato solamente la sommatoria del PDS più il Partito Popolare
Io dico non è stata lei societaria sapete quella che c'è negli studi degli avvocati americani dove si vede nei la e delle società se fosse stato solo quello l'Ulivo avrebbe perduto le elezioni
L'unico è stato un'altra cosa è stato una sintesi è stato un'idea una speranza un messaggio è stato il luogo a casa nella quale persone che venivano ciascuna dalla sua strada si sono trovati insieme sono conosciute sono parlate contaminate
Hanno vissuto insieme un'esperienza politica straordinaria io ricorderò quella campagna
C'era
Ma anche per la quantità di forze nuove che sono venute io penso a noi al quartier generale diciamo così dell'Ulivo a Santi Apostoli arrivano ogni giorno dei ragazzi a lavorare non sapevamo da dove venissero
C'era chi veniva da PDS chi dai popolari chi dai Verdi ma ce n'erano tantissime che venivano da casa loro
Derivano dalle loro speranze ai loro sogni la loro paura derivano dalle loro lettura e dalle loro esperienze di vita derivano senza essere di un partito venivano perché lì c'era un'idea che tutti li rappresentava
E noi questa idea dobbiamo tenere in vita
L'Ulivo è una grande risorsa per tutti noi e non c'è nessuna contrapposizione tra l'Ulivo i partiti che dell'Ulivo fanno parte perché è chiaro
Che l'Ulivo finché esisterà questo assetto del sistema politico istituzionale del Paese non potrà essere sarebbe assurdo che fosse un partito politico
Ed è altrettanto chiaro che la forza dell'Ulivo sa anche nella visibilità dell'identità delle forze politiche che ne fanno parte
Più si vede il PDS più si vede il Partito popolare più si perdono i Verdi e meglio l'Ulivo può crescere
Ed è esattamente dalla consapevolezza del come dire dell'equilibrio ed era felice armonia che si può stabilire tra questi due momenti che noi dobbiamo investire
Dobbiamo investire tutte le nostre risorse
Perché vedete dove ci siamo presentati come Ulivo abbiamo avuto dei risultati straordinari elezioni amministrative dove non ce l'abbiamo fatto abbiamo pagato un prezzo in Sicilia ci siamo presentati alle regionali con i partiti abbiamo perduto
Ci siamo presentati alle elezioni provinciali con l'Ulivo abbiamo vinto è vero erano sistemi elettorali diversi ma vuol dire però che la somma dei voti e quelle non cambiano che abbiamo preso alle provinciali di Palermo con lo il simbolo dell'Ulivo è quello che abbiamo preso
A sempre nella provincia di Palermo con i simboli dei partiti sono molto diversi è più grande il primo il primo del secondo
E allora bisogna chiedersi perché noi dobbiamo innaffiare l'Ulivo
La prospettiva della sinistra italiana oggi sta ancora nella crescita dell'Ulivo
E lo dico anche
Perché vedete
Noi abbiamo un grande compito come sinistri
Abbiamo un grande compito nella storia di questo Paese questa sinistra moderna che abbiamo costruito ai compito riportare nell'esercizio dall'azione di governo i valori le idee gli ideali che fanno parte del codice genetico di una sinistra moderna però vedete
Io penso che in questa esperienza noi abbiamo molto creato quello che Prodi chiama il meticcio cioè quella sorta di creatura che ancora più come dire affascinante bella che nasce dall'incrocio di esperienze e di culture diverse io l'ho detto in tutti questi anni e con come dirette traggo una fissità continuerò a ripeterlo guardate
La politica sono anche i comportamenti le scelte gli ideali la passione politica e civile io non ho dubbi
Tra un esponente della sinistra salottiera romana
E un ragazzo di centro che fa il volontariato io non ho dubbio chi sento più vicino ai miei ideali ai miei valori Alenia ragioni fondamentali che mi hanno portato a scegliere la politica voi abbiamo un grande compito come Partito Democratico dalla sinistra noi che siamo stati il perno di questa alleanza che dobbiamo ulteriormente impegnarci per farla vivere noi
Abbiamo avuto la forza nel mille novecentottantanove di costruire un partito al quale oggi si guarda anche fuori d'Italia con grande interesse noi non ci siamo fermati alla stazione successiva
Noi abbiamo preso
Un diretto che ci ha portato due stazioni dopo e ce l'abbiamo costruito un partito che in questa identità racchiusa nel suo nome
Raccoglie diverse diversi filoni non solo il filone tradizionale del movimento operaio del Novecento ma altre culture altre linguaggi altre esperienze altri punti di vista
E credo che questa ricchezza noi dobbiamo difendere e valorizzare d'altra parte questa sinistra
Che ne la sinistra che vince
Tony Blair in Inghilterra
Rappresenta questa sinistra che riesce a raccogliere diverso esperienze e a portarla ad una sintesi capace di confrontarsi con la destra e di sconfiggere la destra perché vedete si guarda con interesse a noi perché noi purtroppo rappresentiamo un'eccezione in Europa
Si è perduto in Spagna s'è perduto in Francia se per tutto Germania
Chiaramente in Italia io mi auguro che si vinca in Inghilterra
E abbiamo credo tutti quanti ragione di credere che così sarà proprio perché probabilmente sta nascendo questa sinistra moderna plurale di culture al suo interno e capace di raccogliere dentro di sé e diverse esperienze e dei diversi linguaggi che dentro la sinistra italiana
Sono
Sono affiorati si sono espressi nel corso degli anni
C'è un lungo lavoro che non abbiamo dietro le spalle che dobbiamo riconoscere
La sera del giuramento che non abbiamo fatto
Io sono andato a salutare un compagno
E a ringraziarlo
Era una serata romana di di di quello in cui la città è semideserta la la giornata stava volgendo al termine
Io sono andato in questa casa in un quartiere romano questo compagno stava male
E io sono andato a trovarlo lui stava guardando in televisione le immagini Dinoi che giuravano
Questo compagni era un compagno che in certi momenti della storia del nostro movimento aveva anche conosciuto momenti difficili
Io sono andato a dirgli che se noi eravamo arrivati fino a Palazzo Chigi lo dovevamo anche al coraggio e talvolta la solitudine comunque alle battaglie che uomini come Louis come Luciano lama avevano combattuto nel corso della loro
Quando
Quando ci siamo salutati alla fine Luciano era veramente
Del fisico lo più riconoscibile ma con una lucidità politica intellettuale ancora straordinaria ci siamo stretti la mano sapevamo ancora in mente che sarebbe stata l'ultima volta che ci vedevamo e tuttavia
Io penso questo cioè nella vita politica di un grande movimento quale noi siamo che oggi alle responsabilità che abbiamo c'è qualcosa che fa come dire che mette una luce particolare una grandezza particolare nella nella politica che è una parola che probabilmente ha perduto valore nel corso degli anni perché si è identificata con cose orribili alla quale invece bisogna restituire la sua straordinaria intensità
Io lo dico a voi
Che avete il compito di controllare
Quello che noi facciamo noi che abbiamo responsabilità di direzione in questo grande movimento io vorrei dire questo
Nella vita politica guardate Sempre quegli uomini politici quei leader che hanno il coraggio di dire magari delle cose scomode e di dirle prima del tempo
La politica italiana è piena di gente che vi spiega quello che è accaduto
Ed è invece la merce più rara uomini politici che abbiano anche il coraggio di coltivare talvolta la solitudine
Talvolta la sensazione di aver detto delle parole che non dovevano essere dette in quel momento e che poi magari anni il conforto delle cosa che accade
Ci vuole
Da da parte di chi lo fa maggiore coraggio
E se c'è una cosa che vale in politica e il coraggio è per questo che io non ho cambiato idea e mi permetto di dire non cambierò idea per tutta la mia vita nel considerare un riferimento fondamentale della mia concezione della politica il coraggio di un uomo come Enrico Berlinguer
O no non ho bisogno di nessuna
Nella storia politica e personale non c'è bisogno di nessuna furia iconoclasta non c'è bisogno
Di mettere in discussione ciò che magari si storicamente può essere discusso ma dal punto di vista politico ci ha lasciato questo patrimonio per lo meno lo ha lasciato a tanti di noi
L'Iraq e la politica in primo luogo un sistema di valori di ideali che la politica non è il territorio del cinismo
Badate chi di voi ricorda quel filmato di di Berlinguer che sta morendo ricorda una cosa straordinaria
Berlinguer viene preso dall'ictus colto dall'ictus a tre quarti del comizio probabilmente avrebbe dovuto smettere la gente davanti gli urlava di smettere
E Berlinguer lo svedese voleva arrivare alla fine di quel discorso e le ultime parole del pronuncia in una condizione assolutamente perfetto come se avendo compiuto il suo lavoro fosse a posto aveva fatto il suo dovere io a quella temperatura della politica quella intensità della politica quella passione dalla politica a quell'assenza di cinismo a quella trasparenza
A quel coraggio bisogna ritornare perché è quello di cui questo Paese grato alla politica e quando Berlinguer morì milioni di italiani andarono a salutarlo anche se la pensavano diversamente da lui perché avevano la sensazione di trovarsi di fronte ad uno che credeva nelle cose che dice
La politica e questo noi
Tutti insieme donne e uomini della sinistra e del centro sinistra oggi abbiamo responsabilità di governo io sono ottimista
Solo tre mister penso che noi ce la faremo davvero a realizzare l'obiettivo per il quale molti di noi anzi tutti noi abbiamo cominciato il nostro cammino e abbiamo incontrato la politica
Il nostro desiderio era di trasformare questo Paese di cambiarlo radicalmente di renderlo un paese più giusto più moderno un Paese più colto
Un Paese
Più capace di fornire lavoro e opportunità ai cittadini è un grande lavoro è un lavoro difficile ma io sono certo che tutti insieme riusciremo davvero a cambiare l'Italia e a fare l'Italia come non la volevamo quando abbiamo cominciato a occuparci di politica
Grazie tutti è un arrivederci e ci auguriamo al più presto ospitando qui a Milano con un governo dell'Ulivo alla festa nazionale dell'Unità