Stati uniti d'Europa - Verso la Rosa nel Pugno

Così
Degli allorché la presentiamo
Ammette l'oppure lei non dà nessun fastidio
Se se ci sta
Qualcuno ha visto se c'è ancora gente fuori o se possiamo iniziare a dire due parole
Bene
Ciò Maura
No
Allora
Voi sapete immagino perché questa non è e non è il primo incontro su questo argomento ce n'è stato uno di lancio molto partecipato a Firenze a gennaio voi sapete quale lo spirito con il quale vengono indette queste riunioni
Immediatamente dopo i risultati elettorale del quattro marzo
Alcuni esponenti politici direi primo tra tutti Nencini hanno evidenziato che i risultati dei quelle lezioni aprivano una stagione completamente nuova rispetto a quelle che avevamo vissuto in passato
Una stagione nella quale per la prima volta dopo almeno trent'anni
Ricominciavano ad avere
La realtà politica divisa in due campi molto netti
Che non coincidono più con la destra e la sinistra tradizionali è storica
Ma che sono rappresentati da chi ha una visione dell'Europa delle comunità nazionali della società
Solidale fraterna pluralista e chi invece a una visione egoistica nazionalista sopranista come usa dire adesso
Questo secondo campo e ancora in formazione in divenire ma è evidente che ha un potenziale alto
E che questo potenziale altro può avere un effetto dirompente sulle nostre comunità sulla vita di ciascuno di noi
Questo allarme è stato lanciato ripeto fin da dal dall'immediata successione della del voto del quattro marzo
Da alcuni esponenti politici piano piano ha camminato conoscete tutti le iniziative di Calenda alle quale di recente hanno aderito anche la gran parte degli esponenti del partito democratico il tema è
A questa visione fraterna progressista solidale dell'Europa e degli Stati deve mettersi insieme
Perché dall'altra parte c'è un'idea di società completamente diverso
La contrapposizione è netta è una scelta di campo come quella che abbiamo vissuto ai tempi dell'Unione Sovietica o prima ancora del fascismo e dell'antifascismo
Non c'è più da discutere
Da pesare col bilancino
Il ruolo di singole leadership o di singole forze politiche all'interno di un campo che può essere variabile i campi ormai sono nettissime
O si sta da una parte o si sta dall'altra per dirla come ci ha detto tante volte Ugo Intini da una parte le persone perbene dall'altra i farabutti
Gente che con un assoluto sprezzo delle libertà e dei diritti delle persone
Con una spregiudicatezza
Che credevamo di aver accantonato
In settanta anni di democrazia dopo la seconda guerra mondiale citi come ci propongono le le cose
Che a chi ha una visione normale della società del mondo dovrebbero essere inaccettabili sono nel pronunciarle invece li sentiamo dire da membri del governo delle parole che fino a vent'anni fa
Sarebbero state inconcepibili
E per questa ragione che i socialisti radicali hanno deciso
Di dare il via a questa iniziativa che non è un'iniziativa politica tradizionale come l'abbiamo vista negli ultimi vent'anni non stiamo progettando di fare la listino il partitino
Stiamo lanciando una provocazione al mondo politico sulla strada di questa unità di tutto un campo ed è una strada sulla quale piano piano anche le altre forze stanno convergendo
Quindi per spiegare
Da una voce autorevole farvi spiegare da una voce autorevole
Dalla più autorevole del nostro partito quali siano i nostri intendimenti in relazione a questo proposito io passo la parola al segretario nazionale del Partito socialista il senatore Riccardo Nencini
Grazie Lorenzo buongiorno
Debba abbiamo previsto interventi abbastanza breve di modo che siamo i più chiari e più efficace possibile
Saluto anch'io i nostri ospiti soprattutto chi proviene da una storia simile e e poi si è dopo un percorso più lungo
Diciamo che è tornato a condividere con noi una storia altri invece che hanno avuto una storia imponente come la nostra dalla quale dipendono molti dei diritti civili e sociali conquistati nell'Italia del Novecento
Qui c'è Sergio Piano la saluto perché è della mia stessa famiglia e quindi diciamo che in famiglia ci si saluta non è obbligatorio fare saluti formali e poi naturalmente Antonio Panzeri che parlerà dove porterà il saluto
Di un movimento
Con il quale stiamo lavorando e dialogando nelle ultime due ultime settimane stiamo aspettando Maurizio Turco e saluto naturalmente Oreste Pastorelli compagni di Milano e insomma Raiot che il nostro candidato alla segreteria nazionale il congresso si terrà fra poche settimane alla fine di marzo vado subito al punto
Lorenzo ha già detto quali sono le le ragioni per le quali siamo qui stamattina siamo stati a Firenze un mese fa e comincia una sorta di tour per d'Italia
Compatibile con i tempi congressuali nostri in modo tale da arrivare il più pronti possibili al ventisei maggio prossimo
Condivido e sottolineo non nasce un partito nuovo una listino a nuova con un simbolino nuova
Proviamo a mettere in campo una storia che si lega ad una grande preoccupazione
La grande preoccupazione a Milano dovreste capirla prima che altrove perché qui siamo nel luogo dove molto spesso la politica anticipato la politica locale anticipato i fatti nazionali sicuramente nell'ultimo secolo
Per le grandi scelte che gli italiani hanno fatto diciamo che in Milano ha rappresentato una sorta di incipit e non sempre positivo qui questo è stato anche il luogo dove sono state generate dove si sono terminate delle storie che poi hanno fatto il racconto dell'Italia in anni non sempre non sempre facile anzi al contrario tragici spesso e drammatici
E quindi era giusto fare qui una seconda una seconda tappa prima di iniziare un giro d'Italia e provare a spiegare la preoccupazione e le ragioni politiche per rispondere a questa preoccupazione
Intanto noi aderiamo oggi alla marcia che si tiene a Milano nel pomeriggio la marcia antirazzista ci sono molti sindaci ma soprattutto ci saranno molti cittadini ecco ci saremo anche noi la scelta giusta da fare è la decisione giusta da prendere
E c'è un motivo in questa decisione giusta da prendere
Chi ha costruito l'Italia repubblicana e penso alle forze politiche di massa dell'immediato secondo dopoguerra
Che is hanno espresso i costituenti nell'immediato secondo dopoguerra
L'ipotesi sulla quale
Lavorarono eccolo Maurizio Turco ciò Maurizio
E ricambiato governo prima facevano un quarto d'ora di ritardo i treni Orofalo cinquanta minuti che offende club dal
Non so adesso come al solito viola beccati quaranta ritardo vedere da Roma la decade qualcuno qualcuno più di me prego Maurizio abbiamo iniziato ora hanno lasciato indotti agli italiani una società che era ed è una società aperta quella società lì a pezzettini rischia di entrare in difficoltà non voglio dire assolutamente scomparire però ogni giorno ci sono dei momenti che creano episodi completamente conflittuali con questa storia che la Società aperta italiana
Ecco perché oggi
è giusto aderire alla manifestazione di Milano perché da quella società che sta e spostando piano piano ad una società che ha un'impronta di nazionalismo etnico pericolosissima
Non parlo soltanto del razzismo di colore
Parlo di razzismo dice nere parlo di razzismo di natura religiosa e parlo soprattutto di un rancore
E di una rabbia che si autoalimentano quotidianamente e che hanno però una grande novità di faccia loro
Un tempo chi veniva eletto dai cittadini aveva il dovere civico di regolamentare e controllare governare la rabbia popolare quando si manifesta
Oggi invece si trovi nella condizione dove chi rappresenta l'Italia nel governo dell'Italia
Cavalca quotidianamente la rabbia e il rancore di larga parte dei cittadini
Ed è un binomio questo sommato alla emergenza economica nella quale ci troviamo
Lo dico fra parentesi io non appartengo alla categoria di Kill nota senza rinvenimento degli errori i governi che hanno guidato l'Italia fra il due mila tredici e due mila diciotto
Però ci sono dei fatti che vanno ricordati
Anche se le tecniche Uselli informazioni spesso tendono a tutte le varie se non ad obliterare quello che è successo ma ne cito due
Chi è uscito a marzo ha lasciato un segno nell'economia nazionale che era più poi si può discutere se il più era troppo flebile e oppure era sufficiente non era un più sufficiente ma è un più che è stato costruito ereditando un meno dopo i governi Monti e prima ancora i governi di centrodestra guidati da Berlusconi
Che gli investimenti nelle grandi opere pubbliche nelle grandi infrastrutture
Fossero cresciuti notevolissime pool mente è un altro fatto non vi fidate di mi è andata a vedere i numeri che sono pubblicati e scoprite non un segno più flebile
Ma molti segni più assolutamente robusti
Oggi ti trovi di fronte a una somma preoccupante che
Un segno meno nell'economia minori investimenti
Per le grandi opere pubbliche le grandi infrastrutture nazionale e dall'altra parte una forma di nazionalismo etnico la cui somma con i minori investimenti rischia di generare una situazione esplosiva
Non fate conto
De il voto in Abruzzo
Ed in Sardegna
Io non do una lettura come molti danno e che lo blocca Pisco
C'è bisogno anche noi di dare il segno che c'è che non c'è una tenuta della maggioranza di governo eccetera
Ma se quello diventa un ragionamento attorno a cui costruire un pezzo di futuro io penso che quel ragionamento non ci porti da molte parti
C'era una prevalenza nettissima i quattro quinti di liste in Abruzzo in Sardegna i quattro quinti erano liste civiche
Non le atlete all'elezione europea le elezioni politiche le liste civiche
Avrete cittadini che al posto le liste civiche che non ci saranno sceglieranno quel partito quell'altro partito o quel terzo partito ancora
E lì fanno fede i sondaggi che ancora oggi pubblica il Corriere della Sera
Dove la Liga con l'eccezione di del nucleo duro di poche grandi città Milano in testa non sfonda ma altrove
E son dai di larga e dove i Cinque Stelle non scendono al dieci per cento scendono ma li vedo bene asserragliati attorno al ventidue ventitré eccetera il punto è che la somma fra questi due lega e Cinquestelle quindi la somma tra i partiti antisistema con una chiara marcatura
A parlamentari se non vogliamo dire antiparlamentare e molto pochi europeista e qui converrebbe forse dire per certi versi anti europeista la somma e una somma terribile
Cioè tu hai ancora oggi un cinquantacinque spiccioli per cento di italiani
Che si ispirano allo Vaffa di Grillo declinato in vario modo perché anche tre leghisti di Salvi dice un certo ma farò anche se non lo esprime però insomma la ruspa tutte argomentazioni che nella pancia che ribolle del ceto medio italiano hanno un certo effetto
Ecco questo è il motivo per cui che noi siamo qui
Provare a mettere assieme più in mattoni
Che hanno una spessa origine la stessa genesi
Mondo laico mondo socialista
Apertura al mondo cattolico democratico apertura alle liste civiche che ormai infiorano mezza Italia e creare una sorta di pacchetto di mischia che abbia una sua solidità
Abbiamo deciso di farlo e vado alla fine
Perché mai la sinistra italiana
è apparsa come dopo il marzo scorso una sorta di deserto celebriamo
Tra tre giorni l'anno del deserto
Non possiamo più affidarci al partito più grosso della coalizione che il Partito Democratico
Dicono possiamo affidarci nel senso che non possiamo sperare
Che la risoluzione del problema avvenga grazie alle politiche che metterà in campo il partito più grosso della coalizione della sinistra italiana non è stato così e dubito che sarà così
Anche se chi vi parla auspica e spera che chiusa la fase congressuale domani
O comunque con l'Assemblea nazionale fra pochi giorni dopo le primarie questa storia piano piano
So il nodo passi dalla cruna dell'ago
La cosa che può accadere che il Pd interessa anche lui nel senso che interessa la sinistra italiana
E interessa perché a maggio non ci sono soltanto le elezioni europee
Il ventisei maggio votano anche quattro mila Comuni italiani la metà dei Comuni Caneva al voto
Quindi bloccare un trend è che dall'Abruzzo prima al Friuli il Trentino
Domenica scorsa la Sardegna sta dilagando è una funzione per la quale servono tutti i soggetti in campo che facciano in qualche modo fronte
Ecco perché bisogna guardare con un occhio interessato anche a quello che avviene all'interno del partito democratico
Ne abbiamo dato un nome a questo percorso che Stati Uniti d Europa e sotto trovate naturalmente
La dizione richiamata dentro il simbolo che il vecchio simbolo dell'Internazionale socialista e poi dei radicali che è quello della Rosa nel Pugno
Tre sottolineature e ho chiuso la prima
Un programma che sia un programma dove si la considerazione
Che l'Europa così come non funziona al meglio
Ma chiarire in maniera decisiva
Che contestare quelle Europa per modificarla non significa assolutamente uscirne
Perché fuori non c'è nessuna partita da giocare fuori da lì e fuori dall'euro
Però Stati Uniti Europa significa rilanciare gli eurobond per gli investimenti significa avere un unico ministro delle finanze
Quindi unico soggetto che si occhi si occupi di un'unica politica fiscale
E l'unico modo per imbrigliare le grandi multinazionali cito solo una cifra seicento miliardi di fatturato duecento miliardi dovrebbe essere il pagamento delle tasse parlo dei grandi centri di ricerca e e di conoscenza da Google a Ramazzano eccede c'è cioè le prime cinque aziende nel mondo
I duecento miliardi che dovrebbero essere pagati sotto forma di tasse diventano un decimo
Perché si utilizzano paradisi fiscali di varia natura utilizzando normative esistenti
Avere un'unica politica fiscale in Europa vuol dire dare un Indirizzo per cui se lavori in quel Paese non sfugge al pagamento delle tasse nel Paese in cui lavori
E quindi se lavori in Italia o in Francia paghi le tasse in Italia non a Dublino paghi le tasse in Francia non in Olanda paghi le tasse in Spagna se lavori in Spagna e non da un'altra parte del mondo
Significa avere una politica estera unitaria e unica
Perché se non la metti in campo tu lasci il palcoscenico internazionale nelle mani libere di Stati Uniti Ricci
E perdendo ruolo internazionale ai anche difficoltà poi a giocare una funzione sul palcoscenico della politica economica due indicazioni e ho concluso davvero
Domani si tengono le primarie del Pd
Se c'è un candidato che supera il cinquanta per cento lunedì sappiamo il PD di che morte muore o di chi abita vive
Se non è così dovremo aspettare ancora qualche giorno perché ci sarà l'assemblea nazionale che legge uno dei tre candidati a segretario nazionale di quel partito perfetto
Risolti questi problemi io penso che si debbano lanciare due l'iniziativa ciascuno con la propria autonomia
Ma dentro un pacchetto di mischia che sia un pacchetto di mischia dove l'opposizione riformista pur con le sue caratteristiche
Singole si presenti come un fronte in qualche modo comune
In modo tale da presentarsi agli italiani dicendo qui non c'è più l'opposizione e basta ma è un'opposizione che si sta trasformando in alternativa di governo che abbia cioè una sua credibilità
Ne dovremo fare un osservatorio parlamentare comune perché almeno le grandi questioni
Di politica istituzionale di politica economica di politica estera vengano lavorati assieme dai partiti dell'opposizione di centrosinistra
Anziché andare ognuno per gli affaracci suoi e quindi se vai per gli Affari tuoi nostra in grado di dire agli italiani che esiste un indirizzo comune per
Secondo valutiamolo ma io sarei anche per lanciarla l'idea di un su una sorta di governo umbra
Aperto al mondo civico aperto ai grandi sindaci aperta un pezzo della società
Che vada nella stessa direzione
Dove tu coinvolge anche le ragazze ragazze di sedici anni ne abbiamo fatto anni fa la proposta di dare alle ragazze e ragazzi di sedici anni il diritto di voto nei comuni per le elezioni amministrative
Cosa che esiste già in molti Paesi molti paesi addirittura come in Austria vota brucia per le elezioni politiche non solo per le amministrative in Germania votano per le regionali per i Länder
Partecipò consentire la partecipazione degli italiani all'estero quindi di di tutti gli italiani che non vivono nei confini nazionali
E farne show è una politica di attenzione che richiami a sua volta l'attenzione degli italiani verso uno schieramento che diversamente rischia di soffocare
In questa forbice terribile che a livello parlamentare ad oggi nona una via d'uscita
Tutto quello che leggete divisioni il governo eccede Cedras si vero ma nel momento della sua rappresentazione parlamentare non manifesta mai una virgola di differenza auguri po'lavora
Chiederei a questo punto al compagno Panzeri di portare il saluto della
Della sua iniziate dell'iniziativa politica cui appartiene che adesso ci ci spiega anche come articolata
Salve buongiorno ma per la verità quando ho parlato con Riccardo mi ha detto porto e sotto la mano del portare solo il saluto deve fare un intervento devi dire
Sono vi saluto che ci spiegava ad esempio cerco di di di ritardi e un un punto di vista un po'più europeo diciamo che credo si è in qualche modo utile nel confronto che Ikea
State aprendo avete aperto confronto molto impegnativo vi ringrazio per l'invito e riporta anche il saluto di Roberto Speranza
Io comprendo che è una riflessione
Non semplice in un momento nel quale devo dirvi con molta sincerità la la sinistra europea appare investita da una profonda crisi
Impegnata nella ricerca di nuovi obiettivi
I nuovi fondamenti culturali in grado di aprire un orizzonte di rilancio e di rinnovamento avete visto tutti nelle recenti e meno recenti elezioni che si sono svolti in alcuni Paesi europei
I partiti socialisti socialdemocratici e progressiste sono state in buona parte sconfitti eccezione del Portogallo la Spagna è un grande punto interrogativo vedremo le elezioni ma e poi ovviamente parlo anche del del della Romania ma insomma non credo che Fazio è grande il testo
All'interno di di questi Paesi le prospettive
Della sinistra appaiono sufficientemente problematica
Sembra essersi consumata una grande stagione che ha visto la socialdemocrazia europea protagonista delle trasformazioni del
Del governo delle nostre società vetture se riflettiamo bene
Questo fenomeno si presenta oggi a noi come un esito non comune sito ragionevole
Di una vittoria dalla cultura liberista
Sulla tradizione socialista
Ma al contrario con un sorprendente paradosso
La sinistra infatti arretra proprio nel momento in cui la grande crisi finanziaria economica e sociale
è iniziata una decina di anni fa e che ha chiuso sostanzialmente il ciclo di una globalizzazione senza regole dominata dalle ideologia ultra liberale
In qualche modo abbiamo visto in questi anni che tramontata l'illusione dogmatica dell'infallibilità del mercato è al centro del dibattito sono tornati i temi che sono in qualche modo idee fondamentali della tradizione socialista
Anzitutto la necessità che sia la politica
E le istituzioni democratiche orientare e regolare lo sviluppo economico perché solo a questa condizione
Lo sviluppo capitalistico
Alle della tutela delle libertà individuali
Si riscopre che non è il denaro che produce denaro così come ha voluto far credere una certa oligarchie finanziarie dominante ma il lavoro che produce ricchezza valore
Come scrivevano i classici
Il paradosso dunque dov'è
Di fronte a questi enormi cambiamenti
Sembra proprio che sia il socialismo europeo realtà essere più in difficoltà
Ed è in gran parte del nostro continente governato da una leadership conservatrice il declino della destra neoliberista sembra non andare a vantaggio dei progressisti
Per questa contesa
Ma in molti paesi europei a vantaggio di una destra nazionalista populista talora apertamente reazionaria
Razzista
Io credo che noi dovremmo farci la domanda anche in vista delle elezioni del ventisei maggio
Perché proprio qui nella vecchia Europa sembra così difficile la sfida per i progressisti
Perché proprio qui in questa parte del mondo che ha visto nel secolo scorso l'affermazione di più alta dei valori democratici di principi di giustizia sociale delle libertà individuali abbiamo queste difficoltà
Come sapete la storia non si ripete mai allo stesso modo tuttavia il rischio è che il nostro continente Possa avviarsi verso una fase di declino non sull'economico ma anche politico civile e culturale
Alcuni anni fa un un acuto sociologo francese Dominique Moïsi
Descriveva in qualche modo il mondo diviso in tre sentimenti
La speranza
Che anima quei paesi che si affermano come protagonisti sulla scena mondiale
Il rancore terra ancora degli esclusi e dei perdenti e la paura
La paura dei più ricchi che trova temono di perderne le loro condizioni
Se proviamo a riflettere un attimino credo che possiamo senza dubbio dire che l'Europa
Per eccellenza il continente della procura
Il timore dell'aggressività
Da parte delle economie asiatiche la paura degli immigrati che sconvolgono la nostra organizzazione sociale che soprattutto oggi con la crisi la disoccupazione ampia appaiono ai più poveri
Come un nemico una minaccia la paura del terrorismo e dell'Islam
Che hanno cresciuto la sensazione di vivere in una fortezza assediata e il bisogno di ricollegarsi ad un'identità civile e religiosa forte e radicata voglio fare una sottolineatura su questo aspetto
Non avremmo in Europa di nuovo una Breaks sì
è difficile che questo si realizzi per le ragioni che molti possono constatare anche le difficoltà di uscita l'attuale dell'Inghilterra
Ormai si sono posti un problema molto serio e le cosiddette forze populiste sorprese son posti il problema della conquista dell'Europa
Per farla sulla base di due concetti fondamentali il primo è quello dell'Europa come fortezza chiusa rispetto all'esterno e l'altro sul sottolineando l'elemento della cristianità come elemento fondamentale di identità anche di rifiuto rispetto ad altri modelli religiosi
E quindi questo è il tema che noi abbiamo dinnanzi che dovremo affrontare
Si tratta di comprendere come vogliamo affrontarlo
Voi sapete che la destra ha fatto di queste paure la sua forza
E la nostra forza invece non è stata complessivamente in grado di dare una risposta positiva alle sfide della globalizzazione che imponeva
Io penso sostanzialmente che abbiamo la necessità di ricostruire le ragioni di un percorso che porti alla costruzione del processo europeo oggi fondamentalmente in crisi e abbiamo bisogno sostanzialmente che lo dico in questi termini non si recuperi l'identità attraverso una sorta di fronti istmo coloro che stanno a favore dell'Europa e quelli che non sono a favore dell'Europa
Credo che ne vedremo la necessità di mettere in campo una proposta molto forte e chiara che sia di cambiamento dell'Europa perché l'assetto attuale europeo non funzionerà
Non produce
PA che è stata con me da quelle parti sa benissimo che in queste tre istituzioni che compongono l'Europa il parlamento eletto dei cittadini la Commissione c'è un terzo soggetto che quello che conta di più che il Consiglio
Per anni abbiamo assistito sostanzialmente al fatto che questi capi di Stato e Presidenti del Consiglio arrivavano a Brussel si facevano le riunioni non trovano l'intesa fra di loro e ritornavano nei singoli Paesi a sparare contro l'Europa incapaci di decidere
E questo veleno che è stato distillato costantemente ha prodotto anche una sensazione di sfiducia forte nei confronti dell'unione europea
E per questa ragione ritengo che accompagnare lo sforzo per dire che noi stiamo con i buoni e non con i cattivi nello stesso tempo dobbiamo rendere evidente che vogliamo cambiare questa Europa dobbiamo cambiare i trattati
Dobbiamo cambiare le regole del gioco di votazione dentro il Consiglio non si deve più votare all'unanimità ma si deve votare col principio di maggioranza perché un'istituzione che non decide produce inevitabilmente sfiducia
Ecco io credo che questa sia la strada sulla quale possiamo incamminarsi
Io Doc la piena disponibilità al confronto su questo lo dò anche a nome del movimento articolo uno
Che rappresento qui oggi si tratta di comprendere come da qui alle prossime elezioni
Di Maggio riusciamo a costruire le condizioni perché vi sia una convergenza attorno ad una piattaforma per l'Europa
Faccia vivere in campo un'identità un'identità che a nostro modo di vedere della sua identità socialista che riesca riscoprire i valori ambientali e che dia un segno di svolta di alternativa
Di cui oggi noi diamo assolutamente bisogna vi ringrazio
Io allora la parola al compagno il richiamo compaiono anche se non se ne Piercy da trent'anni Sergio Pizzolante
No io io sono diciamocelo sana
Non son trent'anni sono anche un po'di me
Ferrante durante
Ma allora io papà
A Firenze ho provato a fare un un ragionamento l'analisi come dire sul pericolo diciamo dell'offensiva in Italia in Europa e in Occidente del populismo di destra e di sinistra
E
Ero venuto son partito stamattina da casa io abito a Riccione
Se pensando di
Ripercorre lo stesso ragionamento e poi ho letto
L'editoriale di questa mattina sul foglio di Claudio Cerasa ho detto ma sono allora forse si può fare un altro ragionamento no parto Cerasa dice oggi in riferimento al congresso del del PD dice c'è un un unico filo conduttore fra i tre candidati la noia
E dice una cosa ancora più grave cioè lui dice
Ma se
Questa sinistra e in particolar modo il Partito Democratico non riesce ad essere attrattivo
Di fronte al peggiore del Governo
Della storia
Di fronte a un governo che dimostra incompetenza ignoranza violenza
Bisognerebbe bisogna incominciare a riflettere sul fatto che se non riesce ad essere attrattivo di fronte a tutto questo
Magari
E parte del problema non è la soluzione del problema
E parte del problema
E io penso che sia vero che si è in buona parte vero naturalmente essere parte del problema è molto meno grave che l'essere il problema perché noi veniamo da storie diverse da percorsi diversi
E e cerchiamo di lavorare insieme perché e violenta l'offensiva populista razzista che viene dai populismi però se noi non riflettiamo di più del perché tutto ciò che come dire sottratto all'offensiva populista non è attrattivo non riesce ad essere attrattivo
Noi diciamo rischiamo di come dire di non essere efficaci nella lotta ai populismi e a questa offensiva
Allora ci sono secondo me due ragioni di fondo per questa mancata né attrattività vedete lo dello diceva prima Panzeri nel mondo occidentale i populismi pesi sono quasi ovunque in media il trenta per cento un po'meno in Germania un po'di più in Francia
In America un po'di più ma come dire di fronte alla crisi della globalizzazione così come è stata fatta
Di fronte alla crisi dell'Europa così come è stata fatta
E di fronte allo stacco che c'è fra le speranze
Nate dopo il crollo del muro di Berlino e Fukuyama disse la fine della storia immaginava un mondo pacificato e una linea retta continua di sviluppo e di progresso lo stacco fra gli attese la realtà
Ha prodotto un trenta per cento di populismi in tutto il mondo occidentale e la crisi delle storie delle culture politiche tradizionali
In Italia
Quel trenta per cento di e il sessanta per cento come dice Steve beh non l'Italia e l'avanguardia nel mondo dei populismi cioè i populismi esistono in tutto il in tutta Europa ma soltanto in Italia sono al governo e soltanto in Italia nonostante i disastri hanno ancora un consenso che si avvicina al sessanta per cento
Perché in Italia il doppio
Perché si somma la questione internazionale che diceva prima Panzeri eccetera ad anche è una questione locale a uno al come dire a un di più locale un di più nazionale
Nel storia che è anche parte della storia della sinistra italiana
Cioè noi abbiamo avuto
In Italia il più grande partito comunista dell'Occidente
Dentro quel partito si sono come dire sviluppate concezioni culturali culture politiche
Che
Non sono del tutto assenti Rispetto alla esplosione
Di una certa forma di populismo l'italiana cioè il populismo la crisi ha prodotto due tipi di populismo questo è la cosa che secondo meno dobbiamo metterci in testa un populismo di destra
Che i minori va fan puro le ruspe il razzismo è un populismo di sinistra
Che sto male
Ci pensi lo Stato e quindi una cultura è una spinta neo statalista e massimalista
E poi c'è
Il moralismo
Che in Italia e diventato giustizialismo e che ha poi innervato il
Populismo
E cioè una roba che è una cosa una storia importante un pezzo di storia importante di una parte rilevante della sinistra italiane un filone storico che ha gonfiato le vele in Italia di una parte della sinistra e italiana
E che voi che poi
Ad un certo punto nel momento in cui il partito democratico
E andato verso politiche più riformiste
Più di governo ha maturato una cultura di governo più più forte e più ampia rispetto all'antagonismo né del passato questo filone d'odio giustizialista moralista
E razzista fanfara fra virgolette la superiorità morale che è una forma di razzismo
A gonfiato le vele dei populisti italiani e cioè dei Cinque Stelle
E cioè dei Cinque Stelle
E allora qui bisogna fare una riflessione seria secondo me quando io sento dire a Bersani tanto per capirci
Che adesso la questione combattere la destra
Combattere la destra e recuperare
Un elettorato che si è perso perché andato da un'altra parte gonfiando le le vele sia di un populismo di sinistra che sta molto dentro cinque stelle che però contiene al suo interno anche un populismo di destra sia nei confronti del populismo di destra
Francesco Guccini che vive nella mia regione ed è Francesco Guccini diceva in un'intervista al Corriere la sera qualche settimana fa
Di fronte al fenomeno leghista in Emilia Romagna sta operando le mia Romagna
I sondaggi danno la lega in Emilia Romagna al trentasei trentasette per cento la lega la lega e dice Francesco Guccini quei come dire in molti comunisti dell'Emilia Romagna
Come dire che hanno votato per tutta una vita al partito comunista erano leghiste non sapevano
Perché come dire c'è un travaso Celli in Emilia Romagna l'elettorato di sinistra sta andando verso verso la lega più che verso le cinque stelle anche se i cinque stelle sono nati in Emilia Romagna a Bologna e non a caso sono nati in Emilia Romagna
E e a Bologna
E allora rispetto questa questione io non credo come dice perché noi Quist cerchiamo di mettere insieme dei mattoni no cioè di costruire delle alleanze per fronteggiare e il populismo che però ripeto un populismo
Di sinistra di destra ma anche un populismo di sinistra allora qui nella Costituzione che noi dobbiamo cercare di fare ci devono essere delle elementi di chiarezza
E cioè io non distinguo fra la destra leghista
E e e i cinque stelle lo faccio nessuna distinzione sono come dire populismo di destra estrema la lega e populismo sia di destra che di sinistra estrema i Cinque Stelle
Allora l'alternativa che l'ha costruita va costruito a tutte e due c'è chi pensa che invece bisogna di fronte che come dire solleva ancora una volta il dramma dell'avanzata della destra per cercare di recuperare capisco recuperare un po'di voti elettorali ma attenzione attenzione ma per tanto tempo nei mesi passati molti all'interno la sinistra pensavano che fosse logico un'alleanza con no i Cinque Stelle perché pensavano ci fossero delle affinità è una ragione
In parte ho cercato di spiegarlo prima ci sono e c'erano delle affinità
Ma è rompendo questa affinità che si costruisce un'alternativa ai populismi non seguendo il non inseguendo
E bisogna cercare di essere Netti metti cioè nel lavoro che noi stiamo cercando di fare noi dobbiamo cercare di essere netti di fare un'igiene concettuale rispetto alla prospettiva rispetto ai contenuti di questo lavoro perché come dire il PD pur nella sua disastro come dire un interlocutore necessario perché dall'altra parte davvero c'è il dramma
Detto populismi che si esprimono così come si stanno esprimendo ma se noi vogliamo
Portare un contributo vero dobbiamo accentuare
La mostra nettezza concettuale e culturale rispetto alla confusione concettuale del PD
Che discessus dice come si chiama il rosso il secondo candidato del Pd Martina
Dice Martina deve tornare al Veltroni al anche di Veltroni io non ci vedo lì un chiarezza concettuale il ma anche non è una chiarezza concettuale
Io per esempio per esempio io vedo che nel congresso del Pd
La stragrande maggioranza Martina ed Zingaretti
Pongo l'accento sulla discontinuità rispetto agli ultimi anni è io invece vorrei porre l'accento sulla continuità con gli ultimissimi anni
Cioè io sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto al governo in questi ultimi anni delle spinte riformiste dell'iniziative riformiste che abbiamo fatto io sono orgoglioso del Giuba
Tanto per capirci
Io ricordo nel passaggio che è durato un po'di mesi del Giobatta fra la Camera e il Senato io se lo seguivo alla Camera come capogruppo del mio gruppo
In commissione lavoro e mi ricordo una telefonata alle tre di notte
Durante il passaggio al Senato di Maurizio Sacconi che mi dice ho chiuso l'accordo con Renzi sulla questione
Dei licenziamenti sulla questione del controllo del lavoro a distanza e sulla questione del demansionamento
Siamo d'accordo con Renzi che tu sei garante alla camera di questo accordo si può cambiare tutto del già battere ma non questi tre punti te li mando alle tre di notte
E te li mando e attenzione che non bisogna cambiare nemmeno le virgole perché l'accordo è fatto anche sulle virgole
E c'era dentro a questo che l'articolo diciotto e così abbiamo fatto alla Camera perché se cambiavamo le virgole tornava al Senato verrà la fine del mondo
Io li ho visto in commissione lavoro gruppo del PD quattordici membri del PD in commissione lavoro erano tutti ex dirigente della CGIL
E io l'ho visto ma lo dico sinceramente con dispiacere le norme nel momento in cui alzavano la mano per votare la riforma dell'articolo diciotto li ha visti piangere
E dal punto di vista umano è stato un momento drammatico difficile però non è che si supera la crisi da adesso se quei quattordici amici per ritornano a ridere
Facendo un passo indietro rispetto al passo in avanti che abbiamo fatto dal punto di vista concettuale non si fa un passo avanti se si torna indietro
E su questo qui sono in una casa socialista dico un'altra cosa perché io mi sono chiesto durante la battaglia in aula sul Giobatta e parlo del Giobatta e perché appunto c'è bisogno di questa nettezza concettuale e culturale
Io mi sono chiesto ma quando da ragazzino al liceo all'università tu sbandierare i la legge trecento lo Statuto dei lavoratori come una grande conquista dei lavoratori quanto sei distante oggi da quella roba lì
E con sorpresa mi sono nata a leggere un po'il dibattito del sessantanove settanta e ho trovato delle cose interessantissime
Intanto la questione dei licenziamenti non c'era nella proposta o originaria della legge trecento non c'era
Così come poi è stata approvata prima al Senato e poi la Camera non c'era
C'era soltanto una norma che la ripresa da una legge del cinquantasette fatta da Pietro Nenni a difesa nelle fabbriche dell'attività sindacale della libertà sindacale e dei sindacalisti non c'era
La norma sui licenziamenti
E c'è una frase bellissima di Brodolini che dice Gino Giugni attenzione
Perché noi dobbiamo fare di fronte all'offensiva del PC che noi dobbiamo fare una legge per i lavoratori e non per i lavativi Sosa ve la ricordate questa famosa frase di Brodolini e Gino Giugni qualche anno dopo qualche anno dopo l'approvazione della legge
Che fu cambiata sulla parte dell'articolo diciotto
Disse io non l'ho fatta così e non la rifarei così
E c'era anche un'altra norma che fu abolita sempre al Senato che il limite per l'applicazione dello Statuto dei lavoratori dell'articolo diciotto non era quindici dipendenti era trentacinque dipendenti
Quindi c'è anche il socialismo antico il riformismo antico che era molto più avanti di quello che è successo in questi trenta quarant'anni cinquant'anni
E quindi come dire non è che io ho fatto uno stacco a destra rispetto a tutta la tematica del Welfare dello Statuto dei lavoratori del mercato del lavoro ho recuperato un'identità antica riformista che era quella roba lì
Voi pensate a come sarebbe cambiato il mercato del lavoro italiano le relazioni sindacali le relazioni industriali
Se non avessimo avuto il limite dei trentacinque dipendenti e non avessimo avuto l'articolo diciotto
Secondo me è meglio non in peggio questo è come dire uno stacco ed è una questione concettuale della cosa sulla quale non dobbiamo lavorare per costruire molto importante e sul lavoro non dobbiamo sapere e vado a concludere
Ci sono degli studi non c'è un po'd'acqua
Ci sono degli studi
Ci sono degli studi che dicono che un ragazzo che oggi va al liceo
Farà nel suo futuro unno lavoro che ancora non è stato inventato
E c'è un altro studio che dice che un ragazzo che nasce oggi che nasce oggi farà durante il suo percorso lavorativo sette lavori DiVersi
Cioè non sette posti di lavoro diverso il sette lavori diverso il voi pensate che queste trasformazioni possono essere ricomprese nello schema concettuale culturale
Del mercato del lavoro di una certa sinistra no
Possiamo ricomprendono dentro la logica come dire della demonizzazione dei contratti a termine della demonizzazione della riforma dell'articolo diciotto no non possiamo farlo naturalmente ci dobbiamo porla come riformista un altro problema perché se il mondo è molto flessibile la produzione industriale molto flessibili mercati sono molto flessibili
Noi dobbiamo rendere flessibile il mercato e lavoro ma dobbiamo anche accompagnare i giovani ragazzi
Che e stanno in un mercato del lavoro flessibile a passare da un lavoro all'altro da un posto di lavoro all'altro in maniera non traumatica quindi c'è il problema delle politiche attive
Ma è su quello che noi dobbiamo concentrarci ma su questi temi ci deve essere una nettezza di per l'aggiornamento di pensiero cioè noi qui non abbiamo soltanto il problema della destra abbiamo il problema di una destra populista di una sinistra populista
E sulle questioni del lavoro non possiamo tornerà indietro amo dobbiamo andare avanti e sulla parte riformista dell'ultimo governi noi dobbiamo capitalizzare non demonizzare ecco son tutte cose di un certo peso di una certa e di una certa e importanza sulla quale se noi vogliamo costruire il nostro mattone di una casa crediti si oppone
Ecco polisti non possiamo non possiamo fare confusione non possiamo entrare in confusione
Cioè questo è il riformismo che noi dobbiamo costruire questa Colotti manca perché io sono d'accordo
E concludo con quello che ha scritto Angelo Panebianco sul Corriere la sera una ventina di giorni fa cioè qui c'è il tema cioè l'articolo era il titolare articolerà quando arrivano i Sara Gatti ANIA
Quando arrivano i Sara Gatti anni cioè quando si consuma una rottura
Una rottura che mette insieme la parte migliore della sinistra con la parte migliore del mondo di centro diciamo così core del mondo moderato per combattere il populismo e per combattere e per combattere gli estremismi sia a destra che a sinistra quando arriva mi sarà Gatti anni questo secondo me è ritornato ad essere il nuovo tema
E ma non perché dobbiamo demonizzare la parte che ci sta più a sinistra perché io sono contento chiudo davvero se zingare ti riesce come dire a coprire un po'di spazio a sinistra perché non è che noi dobbiamo costruire una roba elitaria del quattro cinque sei sette otto per cento non si va da nessuna parte non si efficaci
Va costruito un insieme bisogna mettere insieme diversi mattoni io sono contento se Zingaretti è anche recuperando molta gente a sinistra io odio questa cosa notturno in situ no Bersani sì Bersani no ma chi se ne frega
Cioè il tema sono i contenuti concetti la prospettiva io sono contento se Gzim Galetti che diventa segretario del Pd recupera spazio Sinistra
Anche di una sinistra più lontana da noi
Ma nuovi dobbiamo costruire l'altra parte
Cioè dobbiamo costruire una roba riformista liberale riformista di centro sinistra che abbia nettezza di pensiero concretezza di pensiero che abbia chiarezza di pensiero in campo riformista per poi sommare per poi sommare
In alternativa ai populisti se come dire noi costiamo costruiamo cose che non hanno questa nettezza e e noi non ci rendiamo hub utili per questa costruzione grazie
La parola adesso a Pia Locatelli
Che non ho calmato compagna per evitare equivoci ma non ce n'è bisogno credo attacca per no perché poi sembra che Silvia ex i nuovi compagni radicali con i socialisti PA è socialista da tutta la vita
Ma vengo da una famiglia democristiana
Ma erano bravi democristiani con attenzione al sociale notevole
Mi sembra mentre venivo qui mi veniva in mente che sta facendo una sorta di triduo io non so se voi sapete cos'è il triduo che è un ciclo di tre giorni di preghiere
E proprio il circolo tre giorni
Perché giovedì mattina ero
A Bergamo e abbiamo fatto una manifestazione bellissima con trecentocinquanta studenti delle scuole superiori protagonisti loro avevamo lanciato a questi studenti una provocazione sull'Europa femminile plurale
E hanno dato una risposta eccezionali
Poi ieri sono andata Parabiago per un'altra iniziativa sull'Europa organizzato da un'associazione Città aperta poi questa mattina sono qui
E dicevo ma mi sa che siccome mancano novanta giorni più o meno alle elezioni io dovrò fare dieci novene
Tra le molte volte i giorni impegnati perché se noi vogliamo tentare di far andare bene le elezioni del ventisei maggio dovremmo davvero metterci a pancia a terra e lavorare lavorare seriamente
Perché
Noi nonostante i segnali non incoraggianti dobbiamo dar la sensazione che questa Europa può davvero funzionare
E sono importanti queste elezioni ma non soltanto perché insomma il prossima lezione sarà nel quarantesimo anniversario del primo voto diretto i cittadini e quindi Parlamento è l'unica istituzione che gode di piena le altre un po'meno ma questa proprio una piena legittimazione democratica
Ma sono in certi una cosa importante ma quello che determina l'importanza di queste elezioni
Che io paragono all'elezione del diciotto aprile del mille novecentoquarantotto perché si sceglie da che parte stare nel quarantotto era in ballo la scelta tra lo stare lo schieramento internazionale stare di qui nel mondo occidentale o stare di là
Blocco orientale dominato dall'Unione Sovietica
Noi stavamo dalla parte sbagliata dei socialisti e e a proposito di quando arrivo di Saragat piani Saragat aveva capito tutto e stava dalla parte giusta
A e noi adesso dobbiamo decidere con queste elezioni se stare nell'Occidente o nell'Occidente aperto nell'Occidente delle democrazie
Liberali quindi con un'Europa più aperta sempre più integrato o se stare
Da quella parte dove emblematicamente sta il Gruppo di Visegrad che sono appunto Polonia Repubblica Ceca Ungheria Slovacchia e dove forse vorrebbe andare anche l'attuale Governo italiano e stranamente questo gruppo di questi quattro Paesi che rappresentano l'emblema dell'anti Europa è un gruppo nato in questa piccola città della Cechia proprio piccola
Bene nel mille novecentonovantuno perché loro volevano tentare di mettersi insieme per promuovere una integrazione unitaria di quei Paesi nell'Unione Europea
Immaginate che sberleffo questo poi hanno preso strade diverse e adesso si stanno avvicinando alla Russia di Putin ed in particolare sono contro l'immigrazione hanno posizioni antidemocratiche
E non sono proprio favorevoli all'integrazione europea
Ma noi con questi sovrani se dobbiamo fare i conti e dobbiamo fare i conti anche con l'inquinamento solo loro che questi qui fanno perché ci cc ci rompono la testa con queste loro dichiarazioni
Perché loro sono molto bravi a sollecitare le reazioni di pancia su tanti temi compreso il tema dell'Europa
E loro dicono Europa no Europa di meno Europa sempre di meno e noi diciamo Europa sì
Ma sempre più Europa perché questa Europa così come non ci va bene perché non vogliamo un'alternativa all'Europa intergovernativa guardate dobbiam tornare alle origini
Ma non soltanto a Ventotene Ventotene aveva dei valori bellissimi e naturalmente siamo tutti d'accordo con i contenuti del progetto di Ventotene ma secondo me dobbiamo fare una un passo in più
E io penso che Monnet o Suma Anna avevamo tono intuizione geniale quando incomincia ad annunciare l'idea del cieche della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
Perché
Loro avevano capito che non siamo tutti santi che ci speriamo solo ai valori ed erano stati capaci di mettere insieme cioè concentrando sul medesimo obiettivo due due dimensioni del vivere
Cioè molto spesso sono divergenti ma in questo caso ci stavano la dimensione dei valori e anche le dimensioni degli interessi
Ed è stato un'intuizione geniale mettere insieme cosa e perché guardate i valori di valore di partenza la pace subiamo tutti venti milioni Prima guerra mondiale venti milioni di morti quaranta o cinquanta milioni la seconda pace chiarissimo
Ma anche il benessere diffuso è un valore non solo la creazione del benessere ma la distribuzione del benessere valori
Ma insieme a questa cosa del benessere
C'era anche il rispondere ad esempio agli interessi delle imprese più dinamiche più sale dei diversi Paesi che avevano bisogno dell'abolizione dei dazi e delle frontiere che avevano bisogno di instaurazione di regole che promuovessero la in libera concorrenza per crescere
Perché poi se si cresce si produce ricchezza se sia ricchezze all'assaggio la si distribuisce non quando non
Non la nulla sia
Se noi facciamo anche un bilancio molto rozzo di più o meno come è andata l'Europa
Io ho presente questi se quattro numeri sette trenta cinquanta e settanta adesso settantadue pensiamo il sette per cento della popolazione mondiale ma l'Europa produce il trenta per cento
Del PIL mondiale e noi in Europa spendiamo il cinquanta per cento per la spesa sociale rispetto al mondo e poi comunque settanta anni di pace ci sono stati allora manca tantissimo e ho passi però questo Bilancio così
Un po'molto tagliato con l'accetta non possiamo negarlo
Ma
Rilancio non male ma bilancio che non ci soddisfa appieno perché noi non siamo riusciti a realizzare l'Europa originari del progetto originario
Perché l'Europa non ha avuto tutti i poteri di cui aveva bisogno per ad esempio dedicarsi ad un'unica dimensione più intensa dell'Europa sociale
E il problema è che c'era bisogno di maggiori poteri ma per avere maggiori poteri bisogna avere anche maggiore sostegno e per avere maggiore sostegno ci vuole insieme la testa e il cuore
E a volte mancato il cuore a volte mancato alla testa e a volte sono mancati tutti e due questi elementi e siamo andati avanti nei primi anni è un poco più celermente poi sono aumentate le difficoltà e noi oggi ci troviamo a fronteggiare il surrealismo il populismo il nazionalismo identitario
Ho a spiegare e sembra una cosa banale ma a dire no alla democrazia maggioritaria di Orban che in poco come Salvini il popolo
Perché noi vogliamo la democrazia liberale
Non la democrazia maggioritaria quella che divide i poteri quella che decide che lo Stato di diritto è quello che regola il funzionamento delle decisioni
No che se il popolo vuole la pena di morte noi in Europa possiamo dire ha ragione il popolo perché è una delle condizioni per stare in Europa quella della non pena di morte
E perché prima si riusciva a fare dei passi avanti adesso è diventato molto più difficile in questi vent'anni
Il problema è che si diffondeva negli altri il benessere ma soprattutto i vari attori sociali le forze politiche ma le stesse istituzioni le persone
Convergevano
Nell'interesse della maggiore integrazione europea piano piano attraverso il cambiamento del con l'atto unico
Si è fatto qualche passo avanti anche dal punto di vista delle istituzioni europee e e quindi anche questo insomma c'era un elemento che alimento un elemento che alimentava l'altro istituzioni soggetti politici l'economia la popolazione
Ma quando iniziarono i primi problemi paradossalmente con un passo avanti notevole che è stato quello del trattato di Maastricht
Guardate era presidente della commissione già dello certo dello stato presidente della Commissione per tre mandati dall'ottantacinque novantacinque
E nel con il Trattato di Maastricht si decide di arrivare là dove non eravamo mai arrivati alla moneta unica
Ma
Forse
A paghiamo lo scotto di questo passo importante e assolutamente necessario e ci fu che cosa ci siamo dati una moneta unica ma si fece nello stesso tempo una grandissima rinuncia che è stato la rinuncia al metodo comunitario cioè dare maggiore potere alle istituzioni europee perché potessero decidere
No no all'unanimità ma a maggioranza più o meno qualificata a favore del metodo intergovernativo
Cioè nella sostanza ogni Paese poteva bloccare qualsiasi cosa e si decise di bloccare il Governo unico di un'economia che aveva una moneta unica e non casualmente i prima sì alla a lanciare il segnale d'allarme
Furono noni sociologi ma spuntano gli economisti per dire questa cosa non può funzionare perché Banca di un evento importante
E poi cosa è successo che le divergenze economiche finanziari
Sono venuti a un montante aumentando l'Europa di fatto si spaccò a metà i Paesi Nord forti del centro nord
Che si contrapponevano ai Paesi più deboli indebitati del centro-sud che è esattamente quello che sta tentando di far fare Salvini ora lega spacchiamo l'Italia le regioni forti del nord economicamente
Separate le regioni del Sud
E poi a questo si è aggiunto alla crisi finanziaria che abbiamo importato dagli Stati Uniti e che poi ha comportato la caduta di posti di lavoro dei livelli di reddito la difficoltà di una concorrenza in un mondo più globalizzato
E allora incominciate a montare la la reazione contro l'establishment la cosa incredibile che sta succedendo in Italia e che l'establishment italiani il governo ed adesso fa l'anti establishment europeo una contraddizione in termini
è così poi ci aggiungiamo il terrorismo di matrice smista i flussi migratori e quindi nascono insomma rivisti populisti
E quindi la frattura in Europa aumenta
Ma noi dobbiamo ritornare lì se vogliamo far funzionare l'Europa dobbiamo avere il coraggio di dire avanti Europa maggiori poteri all'Europa perché togliere potere l'Europa si mise significa metterlo in condizione di non funzionare
Ma noi dobbiamo avere la consapevolezza che alcuni problemi fondamentali e il problema del clima il problema della sicurezza il problema delle migrazioni il problema della concorrenza
Non possono che essere affrontati e risolti a livello europeo e quindi inevitabilmente dobbiamo andare in quella direzione se vogliamo estere intellettualmente onesti
E allora ripartiamo dal progetto originario dell'Europa
Che ci indica come bussola di fatto un'Europa dei poteri sovranazionali
E noi dobbiamo affrontare questa decima elezione diretta al Parlamento europeo prendendo tre impegni
Prima di tutto convince il maggior numero di persone ad andare a votare
Secondo invitare a votare per i partiti che sono per l'Europa
Ma poi dobbiamo anche entrare nel merito dei programmi dei partiti che sono per l'Europa e vedere quali sono i partiti che sono più coraggiosi
Che hanno il coraggio di dire apertamente che l'Europa deve avere maggiori poteri che gli Stati nazionali devono cedere sovranità perché questa è l'Europa che noi vogliamo un'Europa più coraggiosa e un'Europa più solidale è un'Europa più efficiente
E guardate giusto per ricordare un nostro padre ma non padre fondatore di Europa ancor prima Turati nel mille novecentoventicinque era ad un congresso dell'Internazionale socialista a Marsiglia
E scriveva le lettere all'Anna Kuliscioff e diceva noi dobbiamo preconizzare la federazione europea
Per evitare che l'Italia sia fuori dall'Europa e il lontana ugualmente da tutti i Paesi civili vale ancora oggi grazie
Prima
Di dare la parola Maurizio Turco per le conclusioni
Vi segnalo che Cicchitto che doveva essere qui oggi ci ha mandato ciao se ci ha mandato una lettera per scusarsi della sua assenza dovuta ha delle ragioni di tipo familiare e e e ha predisposto uno scritto che la sintesi di quello che avrebbe voluto dire io non ve lo leggo tutto perché lo pubblicheremo sul sito abbiamo fatto una brevissima sintesi Cicchitto
Intanto come ci ha detto Pizzolante
E si dice convinto che non esista come qualcuno nel mondo politico sostiene una differenza sostanziale tra lega e cinque stelle ma che entrambi rappresentano una pulsione
Populista e antidemocratica magari differenziata al suo interno ma che sta tutta in uno stesso campo
Da appassionato di politica internazionale quale ci ricorda che Salvini nel nostro Paese rappresenta un pedina
Di quelle forze della geopolitica mondiale che sono interessate a una disgregazione dell'Europa prima di tutto la Cina e l'America tram pista
Ci dice
Che i cinque stelle lo sappiamo e siamo d'accordo con lui sono un movimento che non i requisiti di democrazia interna
Che devono essere propri di qualsiasi movimento politico che si candida alla guida del paese è un movimento verticistico
Guidato da un soggetto non eletto da nessuno e forse nemmeno tanto visibile come quella specie di magma informatico che gira intorno alla Casaleggio Associati
Ci esorta condividere la battaglia per la difesa di radio radicale il cui attacco
L'attacco alla sopravvivenza della quale considera il primo degli attacchi alla democrazia da parte di questo governo
Ricorda a tutti che la nostra storia si fonda sul Riformista socio riformismo socialista da Turati in poi e pannelliano e quindi ritiene che questa tra noi i i radicali sia in fondo un'alleanza naturale di una comune visione del mondo
E ricordando questa storia comune
Ci invita a non dimenticare le radici nostre a proiettarlo nel futuro che è esattamente il vero valore aggiunto che noi possiamo dare al campo del centro sinistra
Ecco dopo avervi detto cosa c'è scritto Cicchitto do la parola Moritz turco per le conclusioni della mattinata grazie
Nonostante quello che abbiamo ascoltato io penso che ci sia stato troppo ottimismo rispetto alla situazione nella quale viviamo
Pia diceva saranno elezioni come il quarantotto noi non possiamo saltare la parte della Resistenza no in un momento in cui c'è un progetto eversivo in corso noi così la vediamo
E però mi mi dispiace che sia dato via Panzeri perché
Vedo delle letture approssimative ma giustificate dal fatto di non voler fare i conti con quello che è accaduto con quello che è accaduto e che ha portato alla situazione attuale perché noi oggi ci troviamo a dover discutere
Del problema dell'autonomismo regionale sulla base di un documento che è stato firmato dal sottosegretario Bressa il ventotto febbraio
Due mila diciotto a una settimana dalle elezioni
Noi dobbiamo fare i conti cioè chi chi si è assunto questa responsabilità deve fare i conti con il fatto che dopo che il ministro Orlando ha lavorato per un anno a sentito mezzo mondo ha convocato tutte le persone possibili e immaginabili
A quattro giorni dalle elezioni si decide di non da di non adottare la riforma dell'ordinamento penitenziario
Noi dobbiamo fare i conti col fatto che ci sono stati cinque anni in cui nei quali come diceva
Prima Pizzolante sono state fatte cose buone altre meno buone ma c'è un problema di fondo che alla fine delle cose fatte buone o meno buone è stata fatta quella legge elettorale
Una legge elettorale che vien fuori dopo che per tre legislature abbiamo votato con una legge che alla fine dopo quindici anni la Corte costituzionale ha detto che era anticostituzionale
Eppure quella legge aveva passato il vaglio di costituzionalità della Camera del Senato e della presidenza della Repubblica
Noi avevamo una legge elettorale con la quale potevamo andare a votare senza cambiare la legge a due mesi dalle elezioni
Era il consulteremo piaceva non piaceva si poteva cambiare
Nei tempi previsti i tempi previsti
Dice il Consiglio d'Europa il comitato di Venezia del Consiglio d'Europa e almeno un anno prima delle elezioni perché perché il cittadino deve capire come funziona il meccanismo e tu non li puoi tendere un tranello fargli credere che sta votando
In collegi uninominali quando sei obbligato poiché a trasferire automaticamente il voto alla coalizione
Se un collegio uninominale non può essere anche proporzionale la evidente
Beh son tutta una serie chiamiamoli errori con i quali bisogna fare i conti noi non possiamo far finta che tutto questo non sia accaduto ma è accaduto anche nell'Unione Europea il Meccanismo europeo di stabilità il fiscal compact
Son tutte cose che dobbiamo allontanare no per capire quali sono le riforme necessarie
Non possiamo fare un salto nel vuoto e dire improvvisamente dobbiamo comunque fare fiducia perché è meno peggio perché noi col meno peggio stiamo andando avanti dal mille novecentottantacinque
Perché il Parlamento europeo nel mille novecentottantaquattro
Approvo l'atto Spinelli che era l'inizio di un processo che avrebbe dovuto dare vita a agli Stati Uniti d'Europa votato anche dai conservatori inglesi che oggi sono per la Brezzi
Bene nell'ottantacinque qui a Milano
Ci fu un Consiglio europeo dove decisero di stracciare le decisioni del mitico Parlamento europeo rappresentante dei popoli europei che facciamo continuiamo così
Io penso che la proposta Stati Uniti d'Europa che abbiamo immaginato
Col tra radicali e socialisti è la proposta dell'alternativa del unica alternativa perché quello che sta accadendo noi l'abbiamo già visto e vissuto
Subito dopo la prima guerra mondiale
Anziché rigenerare
Un degenerato sistema democratico-liberale che c'era agli inizi del Novecento nel nostro Paese
La risposta sarà quella illiberale del nazionalismo politico e del protezionismo economico esattamente quello che sa cadendo oggi
Ora io non ho bisogno adesso di dire quali forze furono le i riflessi delle vecchie famiglie politiche nel diciannove lasciamolo perdere è troppo tardi però quello che accade all'ora
è qualcosa che ci può far pensare oggi come dire ad anticipare non aspettare vent'anni per mettere in moto una resistenza ma agire subito prevenire prima che il peggio
Siamo già in una situazione abbastanza degradata in termini di democrazia prima che il peggior vivi
Giustamente Fabrizio Cicchitto
Segnala la vicenda di radio radicale il problema non è salvare radio radicale il problema è continuare a consentire ai cittadini di poter ascoltare come funzionano i lavori parlamentari
Perché sono sono attraverso Radio Radicale oggi noi sappiamo quello che viene detto all'interno del Parlamento
Direttamente senza interruzioni
Senza valutazioni senza intermediazioni ciascuno si fa la sua idea
Ma radio radicale anche l'unico luogo attraverso il quale passa la voce dell'Associazione nazionale magistrati
Beh noi diciamo abbiamo
Rispetto alla magistratura dico noi dico tutti noi ritenere io penso che spesso diciamo soprattutto i socialisti dimenticano che il referendum Tortora lo abbiamo fatto insieme Ciaravino aprendo un Tortora lo abbiamo fatto insieme
Il referendum per la responsabilità ma questo lo dobbiamo rivendicare perché dall'ottantasei ad oggi tutte le riforme della giustizia hanno evitato di rispondere a quello che i cittadini avevano chiesto
è che noi in mezzo a due mila difficoltà nel momento in cui raccoglievamo le firme e poi con qualcuno che è più da altri appagato quella scelta perché l'acido grande ricordare che non lo faccio pro domo radicale però pro domo storia
Noi dobbiamo ricordare che il Presidente del Consiglio e a Bettino Craxi
Quando noi andammo a promuovere il referendum su su sulla responsabilità civile dei magistrati
E nonostante e nonostante fosse il presidente del Consiglio lui diede cioè lascio diciamo la responsabilità non potendo coprire le due rischi segretario lascia tutto in in mano a Claudio Martelli perché portasse a termine quella quella campagna eravamo Partito Socialista Partito liberale Partito Radicale
Non altri che non ci sono ancora adesso
Hanno appena fatto una riforma della responsabilità civile del magistrato da chi sono stati costretti dalla Commissione europea
Perché c'è stata una sentenza della Corte di giustizia europea che ha detto la responsabilità civile dei magistrati nel due mila diciotto non è ancora corrispondente a quelli che sono i parametri europei
Ma non è questo problema l'abbiamo posto nell'ottantasei e quando noi oggi giustamente diciamo non c'è democrazia dobbiamo ricordare che il comitato dei ministri
Non un organo per parlamentare il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa all'unanimità ha scritto
Che l'Italia a causa delle lentezze delle procedure giudiziarie civili penali amministrative mette in pericolo lo Stato di diritto dalla metà degli anni ottanta
Ma noi nella metà degli anni ottanta avevamo già trovato la risposta avevamo già denunciato è proposto qual era la ricetta per curare quella malattia che già dall'ora metteva in pericolo lo Stato di diritto ecco perché ci troviamo in questa in questa situazione non abbiamo smesso di parlare del fatto e invece lo dobbiamo ricordare lo dobbiamo ricordare al Partito Democratico
Che noi nel due mila sei con la Rosa nel Pugno avevamo letto quattro deputati
Ce li hanno tolti
Ce ne hanno tolti con la forza legalmente ma con la forza
Ma se non rimettiamo posso tutte le caselle è difficile immaginare come se nulla fosse accaduto perché se no non capiamo neanche quello che sta quello che sta accadendo che ella consecuzione
Di quello che è stato
Questo è il prodotto finale di una degenerazione antidemocratica del regime italiano
Le decine di volte che la Corte costituzionale ha perso il vizio finalmente ma le decine di volte che la Corte costituzionale ha bocciato il referendum
Ma che si può che si chiedeva di più chiedevamo ai cittadini
Di poter esprimersi su alcune grandi questioni dal nostro dal nostro punto di vista oggi ci troviamo di fronte alla proposta dei referendum propositivi
Ma la Costituzione io non so cosa farà il Presidente della Repubblica la Costituzione prevede che il potere legis legislativo e del Parlamento
I cittadini possono proporre delle proposte di legge evidentemente la legge di recepimento di attuazione
Che dovrebbe consentire alle proposte di legge di essere effettivamente tali evidentemente non funziona si cambia la proposta di legge non si cambia la Costituzione e quando noi siamo di fronte a quella proposta di referendum propositivo dobbiamo dire che non è una cosa che forse era il è un progetto eversivo perché è un insieme di provvedimenti che partono dal presupposto dichiarato
Dichiarato che il parlamentare deve agire secondo gli ordini del partito e non secondo quello che prevede la Costituzione che deve agire senza vincolo di mandato alcuno
Beh se non mettiamo al centro questo difficile nomi concepire una alternativa
Cioè è inutile che continuiamo a cercare sia in Italia sia in Europa di abbellire
Qui c'è il problema delle fondamenta che non reggono più fondamenta non reggono più allora non domandare una Rispoli mi ritrovo assolutamente no gli Stati Uniti d'Europa sono l'alternativa a questa Europa
Per avere un Europa diversa quella dei nostri padri fondatori ma i padri fondatori dell'Europa come mai
Anziché pensare a quelle intergovernativa pensarono all'Europa federale perché venivano fuori dalla guerra
Cioè c'è bisogno di un'altra guerra per arrivare a costruire davvero gli Stati Uniti d'Europa ce la possiamo evitare
Cioè noi dobbiamo trovare la forza io sono d'accordo con Pia
Dobbiamo lavorare in un fazzoletto di giorni direi quasi quasi di ore
Cioè
Dobbiamo assolutamente accelerare questo processo e io penso che i confini sono chiari
I paletti queste un'iniziativa è una iniziativa Presa
Dai radicali e dal partito socialista appena aperta a tutti in che senso non di fare una coalizione che ci sediamo e dobbiamo discutere e ridiscutere quello che per noi è acquisito
Chiunque d'accordo con noi per me non mi interessa da dove viene
Però non possiamo mettersi al tavolino e aprire duecento tavolini per fare un programma condiviso
Cioè non deve essere neanche lungo perché già dalle cose di Pia si capisce che è dobbiamo dire poche cose ma chiare
Perché il programma Stati Uniti d'Europa ci distingue da tutti dai nazionalisti dai protezionisti dagli intergovernativi noi dobbiamo rilanciare l'Europa federale e non si può essere federali federalisti in Europa
E che dire regionalisti in Italia
Dobbiamo richiamare anche in Italia a un federalismo che non è questo quella del c'è stato il presidente della Commissione affari costituzionali della Camera un deputato del Movimento cinque Stelle che ha detto che quello che sta accadendo sulla riforma delle regioni è una riforma costituzionale mascherata una riforma costituzionale mascherata è una riforma anticostituzionale non lo sanno non lo sanno
Cioè questi alla difficoltà con la quale dobbiamo fare i conti io l'ho già detto agli ultimi due congressi del partito socialista lo ridico
Noi dobbiamo entrare in rotta di collisione con gli organi di informazione
Non si può accettare supinamente che di tutto tutti hanno diritto di parola i cittadini hanno diritto di conoscere tutti tranne alcuni e guarda un po'chi sono siamo noi
Solo noi non possiamo essere conosciuti dai cittadini non siamo notiziabilità non dobbiamo essere occasione di scelta nacque nella prima battaglia e la prima battaglia che dobbiamo fare l'abbiam fatto la settimana scorsa il congresso tre giorni prima abbiamo denunciato la RAI all'Agcom son venuti tutti al congresso per tre giorni abbiamo avuto le televisioni allora abbiamo deciso che adesso li denunciamo ogni ogni vada li denunciamo ogni settimana per noi se io dovessi oggi proporre una cosa come usciamo da qui usciamo da qui scrivendo all'Agcom che c'è stata un'iniziativa come questa sugli Stati Uniti d'Europa e che non c'era nessuno
Non c'era nessuno di loro a informare i cittadini non l'abbia bisogno della gratificazione di andare in televisione
Noi lottiamo per il c diritto dei cittadini a conoscere per decidere allora o cambiamo prospettiva guardate ringrazio resterà Storelli
E il vostro tesoriere mi ha regalato il libro sugli ultimi diari di Nenni
Per Nenni
A un certo punto io non lo sapevo lo dico
A un certo punto vede Pannella che fa le cose sue in Parlamento dice beh forse dobbiamo pensare che agire al di fuori di certi scremi prego
Precostituiti dei rapporti tra forze politiche e molto più efficace ecco proviamo a pensarci nel dire soprattutto facciamo un bilancio degli ultimi anni
Facciamo un bilancio io non ho problemi arrivi arrivi a ripassare la storia la Rosa nel pugno all'inizio il durante la fine che fine abbiamo fatto tutti e ma sono noi però
Cioè sostanzialmente
Gli unici scomparsi
Dalla conoscenza pubblica siamo solo noi
Ci sarà un motivo
Cioè ci sarà un motivo noto
Se non siamo consapevoli noi della forza che abbiamo e per la capacità di rappresentare un'alternativa oggi non domani
Cioè nel futuro lo costruiamo oggi e non possiamo costruire il futuro pensando di mettere le toppe a quello che non funziona oggi perché è evidente
Ciò ha detto Pizzolante anche che partiamo da forza minoritaria ma non abbiamo ambizioni di governo
Però ci siamo costituiti pressare all'opposizione di tutti no non siamo ci siamo costituiti per andare al governo
E tendenzialmente per andare al governo con le nostre forze lo so che è roba da pazzi dirlo oggi
Non ci siamo costituiti per andare al governo con qualcuno che ci dà un passaggio se c'ha voglia
Ma la nostra forza noi noi dobbiamo essere consapevoli della nostra forza perché la nostra forza e la forza delle idee e di fronte alle idee non ci sono sondaggi voti le idee restano lì o abbiamo la capacità di rivendicarne o se no è meglio che ci ritiriamo grazie
Allora
Grazie Maurizio la la mattinata è finita le ultime parole del Maurizio
Ci dicono una cosa importante noi qui dentro siamo tutti militante o dirigenti politici non avevamo bisogno di questa mattina per convincere noi stessi abbiamo bisogno di questa mattina per convincere gli altri
E quindi il compito di ciascuno di noi fuori da questa porta da questa mattina in poi
Far passare tutti i concetti che stamattina abbiamo sviscerato
E convincere più gente possibile che quella per gli Stati Uniti d'Europa una battaglia per la libertà
E che dall'altra parte c'è la perdita della libertà buona giornata grazie
Si era parlato avendo