No al partito cattolico: intervista a Vittorio Bellavite. La proposta di Noi Siamo Chiesa per l'impegno dei cristiani cattolici in politica

Il movimento ecclesiale noi siamo Chiesa ha prodotto recentemente un documento in occasione dei cent'anni dall'appello di don Sturzo e di altri agli uomini liberi che ha forti
Appello che diede luogo alla Partito Popolare Italiano un documento dal titolo ripensare criticamente la nostra storia per andare avanti è un documento che si conclude con no al partito
Cattolico
Ne parliamo con Vittorio bella bistecche coordinatore nazionale Dinoi siamo chiesa intanto cosa significa per voi questo richiamo all'appello agli uomini liberi e forti
Che per la prima volta dai cattolici
Esprimevano un Scelta democratica dopo una stagione dell'Opera dei congressi impegnata a partecipare alla vita politica
Nella nazione
Per mostrare questo succede
Ci vuole un grande coraggio da parte di lo Sturzo
Si presentò come il leader
Ecco Silenzio compiacente di papà Benedetto
E don Sturzo disse delle cose importanti
Per esempio che cattolico in politica e si occupava molto dove avrebbe dovuto occuparsi molto degli enti locali della pace della democrazia e del proprio del lavoro
Non erano cose scontate
Tanto è vero che quando il fascismo andò al potere il Partito Popolare fu liquidato
Un po'dall'emergenza dall'uno del del sistema autoritario
Che Mussolini aveva instaurato col consenso del re
è un po'dal fatto che la il che scarico il Partito Popolare
Un documento che parte da una descrizione di una situazione difficile dove c'è un forte disagio sociale muri che prevalgono sui ponti lontananza dalla politica fino ad arrivare all'antipolitica smarrimenti confusione sfilacciamento nel tessuto sociale una condizione nella quale si inserisce l'esito delle elezioni del quattro marzo che ha visto anche l'utilizzo di fa Angelo Rosario il crocefisso come strumenti di propaganda politica e che ha portato a un governo che nel documento è definito imprevisto
Ecco in queste condizioni e dove si è avviata comunque una positiva ricerca un dibattito anche sulle pagine di Avvenire la domanda che di Polese documenta come essere cristiani oggi in politica
Noi partiamo dal presupposto che si debba fare una rivisitazione critica della storia dei cattolici in politica negli ultimi Centanni anche più per poter tentare di esse cristiani Vangeli che mente sperato in politica oggi
E quindi facciamo un'analisi che parte da un giudizio negativo sul fatto che papa Pio no no non abbandonò il potere temporale
Che passa poi giudicare in modo critico e Patti lateranensi che rafforzarono molto il fascismo
E che critico anche su molte manifestazioni di intervento politico che nel secondo dopoguerra ci sono state nel nostro Paese
Quelli più recenti e più conosciuti sono quelle che ha cercato di ostacolare delle leggi come quella sul divorzio
Sull'interruzione di gravidanza con la sulla legge sul civili testamento biologico eccetera in cui c'è stato una pressione è una presenza vinciamo clericale che ha messo sulle difficili volare in difficoltà i cattolici democratici che invece aveva una posizione diversa
Marco allora a partire da questa rilettura critica dalla nostra storia si può impostare come si possa da parte dei di decreti anni dei cattolici dei suoi fanno il Concilio che hanno un collocati nella democratica come si possa essere presente in politica oggi
Però non non attraverso un partito cattolico perché il no al partito cattolico
No perché è un'esperienza superata dalla storia
Perché avrebbe caratteristiche di integralismo di mancanza di laicità perché non avrebbe spazio politico potrebbe essere un partito residuale maga e del sei sette per cento
E perché soprattutto la testimonianza cristiana nella società passa hanno successo in questo momento attraverso una presenza sociale che in parte esiste materia insufficiente
Una presa sociale sull'Iran stremati che dall'emigrazione dei tre dell'uomo la pace
A alla lotta alle dipendenze ecco su queste cose
Si dovrebbe esprimere la la presenza dei cristiani e non mediante un partito anche se poi la la politica conto del Parlamento contro i partiti contano ma non è la lo specifico dei dei cattolici in questo momento
Sarebbe un'operazione sbagliato da ogni punto di vista e sarebbe anche fallimentare dal punto di vista elettorale detto proprio chiaramente
Ecco voi cosa proponete a partire dalla ricchezza della impegno della mondo cattolico dell'associazionismo eccetera
Beh la pratica diciamo livello di base nel sociale nell'attività formative nella cultura
Nella mobilitazione a favore dall'ambiente e dei diritti umani non in termini organizzati strutturati gerarchici
Come è successo nel passato attraverso un partito che in qualche modo si dica
Con parole magari tortuosi Scythica cattolico ecco mi rendo conto che è una presenza che alcune possono ritenere sufficiente perché dicono ci vuole un partito noi diciamo il partito in questo momento storico
No negli anni cinquanta sessanta non interveniamo su questo in questo momento storico servono strumento sbagliato per la presenza dei cattolici no
Sarebbe invece da generalizzare gli interventi positivi di cui parlavamo adesso
E poi nasce usano tutti i problemi problemi sono aperti restano aperti problemi di che tipo di col governo di Parlamento
Di mobilitazione elettorale ecco però è l'unica cosa seria e diverso dal passato che si può fare in questo momento
Poi concludete con un richiamo lo spirito del Concilio Vaticano secondo la gallina esperto tra l'altro oggi venticinque
Di gennaio ricorre il sessantesimo anniversario dell'annuncio del concilio Vaticano
Secondo ecco voi affermate quaestor e richiamate l'idea di Chiesa povera e dei poveri invitando anche la Conferenza episcopale
A non essere più protagonista dello scenario politico
Il nostro movimento nasce col Concilio ci ispira il concilio Vaticano secondo che fu indetto da Papa Giovanni esattamente e il venticinque gennaio quindi oggi di sessanta anni fa
è stata una svolta nella storia del che sono proprio una svolta è completa e non abbiamo sempre sostenuto la discontinuità di questo avvenimento col passato col Concilio di Trento eccetera
Non siamo radicati lì
E questo radicamento dice che la Chiesa deve abbandonare i privilegi
Tipo Patti lateranensi e tanti altri i privilegi che ha ottenuto nel nel corso degli della storia e qui il riferimento alla Gaudì ma spesso alla capitolo settantasei per la Bravo esattamente in quello che dice
A a alla lettera quello stavo pretendo
Si abbandonino il probabile sempre dare testimonianza dalla propria fede e allora dicendo che non vogliano perciò cattolico diciamo però che la Chiesa
Deve essere la Chiesa dei poveri della io emarginati degli abbandonati dei samaritani
Di tutto il mondo e in questo senso deve fare una svolta abbandonando politico come Dellera Ruini e Bagnasco e in qualche modo sposando il messaggio di Babbo Francesco ecco qui
Par di cogliere legami di continuità tra la chiesa di tutti e particolarmente la Chiesa dei poveri
Di cui parlava Papa Giovanni in una locuzione di undici settembre del sessantadue e Papa Francesco oggi che un sostenitore della chiesa dei Pooh
Certo diciamo che papa Francesco sta facendo una
Svolta un momento di otto uva nella gestione delle chiese come con il fisco Apa Giovanni e quindi il parallelo è più che fondato
Papà Giovanni lo fece indicendo il Concilio
E in termini di superamento del periodo gerarchico autoritario di di Pio decimo secondo e papa Francesco lo sta facendo nei confronti di papa Wojtyla e di papa Ratzinger
Base grazie a Vittorio Bellavite editore Bellavite coordinatore nazionale di noi siamo Chiesa colui abbiamo parlato di un documento che questo movimento ha prodotto nei giorni scorsi
Dal titolo cattolici politica Centanni dall'appello agli uomini liberi e forti
Ripensare criticamente la nostra storia per andare avanti no al partito cattolico