Presentazione del libro "Illusione della Libertà. Certezza della Solitudine" di Vincenzo Olita

Anche se l'appuntamento era per le diciotto l'appuntamento con i relatori alle diciotto
Vedo con grande piacere gli è arrivato in questo momento il professor compagna reduce da una visita medica vinti un eroe Acqui meriterebbe quasi di vogliamo fa un applauso di solidarietà all'ospedale
Anche perché eravamo un po'preoccupato Luigi visto che eravamo d'accordo che tu avessi fatto un po'da coordinatore su questa tavola se mancava il coordinatore come dire qualcuno di noi doveva essere doveva supplire sta invece così tiri lasciamogliela ruolo
Che ti spetta dico due parole ti passo immediatamente la parola manca ancora il senatore Marcucci il che purtroppo
Crestato trattenesse trattenuto in questo momento in Senato perché in qualità di capogruppo hanno convocato poco tempo fa mezz'ora fa la riunione dei capogruppo in Senato e quindi dobbiamo sorbire questo suo ritardo di cui non ha colpa forse a colpa l'organizzatore di questa di questa kermesse di questo si era che sono un po'io un po'l'avvocato Comini quanto ci siamo sempre detti come Società libera non invidiamo mai politici perché alle alle nostre cose perché se no facciamo solo brutta figura perché arrivava in ritardo o non arrivano
Non è il caso di Andrea perché uno di noi è un amico e via dei cento però è impegnato lì quinti e noi possiamo anche iniziare Luigi se voi fate la parola e quindi grazie fai come se fossi tu
Il padrone di casa viagra è vero è vero
Che abbiamo radio radicale abbiamo gli interventi pubblici dipendono
Mi ha fatto molto piacere stasera avervi potuto raggiungere seppure di Rabito non adeguato al libero di Vincenzo vita perché mi ha fatto molto piacere
Perché questo libro
In gran parte Autobiografia di Vincenzo vita
Per una parte della parte iniziale
E anche autobiografia
Menia
E di cui gli agenti perché è ambientato
Nel partito repubblicano
E anzi
A Bologna della cosiddetta Prima Repubblica
E del sentimento fiorita
Nel ripensare con un certo orgoglio al se stesso di allora e di poi
Oh vita dice io non ho difeso la Prima Repubblica anzi
A differenza
Per esempio del senatore Compagna ho fatto il tifo per Mani Pulite ho creduto persino in Davigo all'auto un cazzotto nello stomaco perché Davico viene addirittura nominato giudice
E io nella mia memoria di quei giorni ricordo
Come l'offensiva più volgare
Erano i telegiornali perché nei telegiornali si diceva il giudice Borrelli di origine il giorno dell'arrivo
Però questo
Diverso non posso neanche lire sentimento risentimento spesso lessicale di allora
Porta anche a me
Una fortissima la strategia
Perché
Nello stesso partito non tantissimo
Guido Gentili è Dio
Tra pensavamo un po'diversamente da Vincenzo vita
Però ci ha fatto piacere
Ritrovare in Vincenzo vita
Sì al principio sia la Seat alla fine un sentimento
Di grande affetto di grande riconoscenza
Per un uomo di cui
Guido Gentili rio ricordiamo la classe
La signorilità l'eleganza
Vittorio Olcese
Vittorio Olcese è l'iniziatore politico di Vincenzo vita
Perché Vittorio Olcese gli dà mandato
Della grande speranza
Di libertà Dio vita
I quali raccogliamo le ottantasei mila firme per
Lo strumento
Radicali siano
Delle iniziativa legislativa popolare
Per
I quadri del codice civile
La grande speranza di una vita
E di una parte significativa del partito repubblicano
Fosse Guido Gentili se lo ricorda quando dopo la marcia dei quadri diventò deputato repubblicano ha inizio quello che era stato
Stavo dicendo la il ma terminò di coordinamento detta
Malessere dei quadri di allora
La vicenda segna la prima delusione di Vincenzo vita
Pecche Vincenzo vita ha una visione
Nella quale i quadri
Possono rappresentare la grande spinta di riforma della società italiana
Cioè
Se è lecito un accostamento
Di prestigio
Oh vita sia spetta dai quadri
Quello che Napoleone
Spero che ottenne
Dai sottufficiali
Chi studia Napoleone Napoleone quello vero no Napoleone delle petizioni come ritengo
La grandezza come generale come stratega di battaglie e di vittorie di Napoleone che che Napoleone nel suo tempo
Scoprì
Quanto fossero importanti i sottufficiali l'espressione che si usa per cui Napoleone fu la chiave di volta per completare e far valere in battaglia
I dati sociali della Rivoluzione francese si legga al ruolo dei sottufficiali Napoleone aveva capito benissimo
Come
Dopo il mille settecentottantanove
Per quei compiti
Non proprio prestigiosi non tocco aristocratico sì
Ci voleva qualcuno che non fosse un ufficiale di cui in il grande ruolo
Dei sottufficiali o Rita si aspettava una cosa del genere
Come spinta di riforma
Della società italiana
Perché il punto è questo nel partito repubblicano come emerge dalla riproposizione dei suoi interventi
Vincenzo vita
Riteneva che la spinta repubblicana
Fosse conclusa
Partito repubblicano appariva unità
Un partito schiacciato
Dall'avvento di Craxi
L'avvento di Karachi implicava ovviamente l'avvento ancor più forte dell'antirazzismo
Dell'anti socialismo di tipo comunista
In una piccola parte anche pubblica perlomeno vicende via dovranno sia platonici sia Visentini
Ecco
Vincenzo vita non era un repubblicano che veniva
Dalla generazione che aveva vissuto a tutta quanta
Nella totale distanza dai socialisti
Una stagione negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta di accesissimo
Dibattito politico costituzionale
Ma c'ha dir Lavazza presidenzialismo parlamentarismo centrismo centrosinistra tutto questo si era abbastanza assopito
E dalla segreteria Craxi il partito di punta della riforma
Erano diventati i socialisti socialdemocrazia
Solo che
Sia nel libro di Lolita
Sia nella storia concreta
Dell'Italia di allora
Craxi aveva un disegno di riforma
Tendenzialmente presidenzialisti dico
E qui è bene conoscere la storia
Il presidenzialismo non è
Creatura
Pensata e realizzata dal generale de Gaulle
Il presidenzialismo risale
Al socialismo riformista occidentale alle un blu nella Storia di Francia addirittura Léon Blum Consigliere di Stato per cui Craxi ha delle aperture
Verso la riforma costituzionale tanto i toni da un certo punto dicevamo ante che stoppa
Non vuole il sindaco eletto ma buone
Il Presidente
Della repubblica
Eletto
Dall'altra parte c'è una spinta riformista molto forte
Impersonata da Mario Segni cui si lega per un certo tratto di strada
Il nostro Giorgio la Malfa
Dice no lasciamo stare le cose istituzionali e costituzionali
Riforma elettorale
Sconfitta della partitocrazia attraverso la riforma elettorale anche unità
è un nemico della partitocrazia
Ma in quel periodo storico
Furono le cose non gli uomini
A decidere
Si fa la riforma elettorale non si fa
La riforma costituzionale anzi le due cose vedi le commissioni
Di riforma
La commissione Bozzi per ovvie ragioni perché doveva fare il check-up
La commissione
Chiamava De Mita chiama la Iotti ma vale ancora per un pezzo di Seconda Repubblica già avviata la Commissione D'Alema ma allungare il percorso
E fino a quella della scorsa legislatura
Che la riforma costituzionale la riforma elettorale
Avesse o tempi luoghi e modi diversi
Non fu chiaro neanche
Al tentativo renziano compresa la consultazione referendaria
Nella storia d'Italia venne abbattuta la partitocrazia alla Prima Repubblica
E se volessi guardare più avanti
Ah com'è andata la storia ci fu una forte fortissima
Insostenibile
Insorgenza
Non vogliamo dire di populismo
Io direi di populismo ma soprattutto di scivolamento a della pace
Da un lato e muoversi è rappresentativa alla
Democrazia diretta
Arriviamo alla storia di oggi
Ma prima della storia di oggi i due contenitori di transizione
Della seconda Repubblica
Che un ritardo vive più da dirigente del partito pubblica
Ma
Il promotore e organizzatore anima di Società Libera
è una vicenda
Nella quale
Si dà per scontato
Che qualche cosa di quello che voleva o vita
Non tutto non molto perché lui ha subito l'aria del deluso si realizza almeno e su parte di quelli che voleva la riforma elettorale la riforma elettorale si fa sistema elettorale proporzionale diventa un insulto ma come Rosa per lavoro insomma
Si scambiano per grandi obiettivi torna questioni labile perché diciamo la verità il proporzionale e il maggioritario questi technicalities qui non sono questioni politiche sono questioni
I partiti vengono
Sconfitti e cancellati
Unità per certi aspetti
Potrebbe esserne contento
Perché Lolita Annona
Nessuna simpatia
Per i partiti
Della sua generazione Louie consigliere regionale mi pare nel novanta no
E vede in questi partiti tutto il male
Di cui parlavano
I grandi comunicatori di opinione pubblica
Non Craxi non Spadolini ma certamente Montanelli Scalfari e tutta quella convergenza sul Mario Segni
Si diffonde l'idea che la democrazia rappresentativa in Italia e sbagliata
Perché i partiti politici sono Capitini marci deteriorati
Unità che rimprovera a che cosa attualità
Sotto certi aspetti è ragione perché la democrazia rappresentativa italiana che cose se non
Il funzionamento dei partiti politici
Ma i partiti politici almeno quelli che ho conosciuto io
Rispetto a quelli di oggi
Non solo una banda di latte
E perché li li ha ritenuti una banda di ladri
Quelli di Craxi di Andreotti di cose eccetera eccetera
Non metto in dubbio che voi avevate in buona fede
Però
Ammazzarmi questi partiti
Ma in nome della violazione delle norme sul finanziamento pubblico sancite
Dall'azione talvolta molto spregiudicata secondo Costituzione della magistratura procedente
Che cosa abbiamo avuto
Non parlo delle Camere scaturite dal qua del quattro va ma nell'ultima legislatura
I Cinquestelle non furono il partito di maggioranza relativa abbiamo visto la Camera
E il Senato
I presidenti Grasso e Boldrini consegnare
Una fetta consistente del finanziamento pubblico alla impresa non privata privatissima
Di Davide Casaleggio
Il che ha evidentemente portato poiché la logica al ministro dei Rapporti col Parlamento che si chiama ad avere a una irrecuperabile deriva
A favore della democrazia diretta ma soprattutto contro la democrazia rappresentativa contro la rappresentanza
Però la storia di oliva comincia lassù secondo tempo della superiorità Società libera comincia quando i due contenitori di transizione
Uno guidato da Berlusconi
L'altro guidato da Prodi
Non amano definirsi partiti non amano definì diventare i partiti anche loro si chiamano movimenti ulivi cose eccetera eccetera partito liberale di massa uno sgradevole
Contraddizione fra l'aggettivo e sostantivo quello di Berlusconi ma
Sono realtà politiche che non vogliono diventare i partiti
Sono le realtà politiche
Bipolari non c'è altro
Per il sistema elettorale potrebbe essere l'occasione per assestarsi sul bipolarismo
In Società libera però
Oh vita e gliene do merito non ha mai voluto essere
In uno di questi popoli di centrodestra e di centrosinistra ha cercato di essere fedele al se stesso che fu o che era stato di portare avanti iniziative di discussione di dibattito di approfondimento e lì incontra
Sua maestà il liberalismo
Del liberalismo gli piace il liberismo
Gli piace in aula
Che piace anche a me
Non è che io non sia liberista
Non è
Che insieme ad Angelo Petroni insieme Pileggi vedo tanti volti
Non abbiamo in comune l'idea
Non esageriamo in partecipazioni statali che è utile a perché aveva avuto il Sturzo sui giornali liberali negli anni Cinquanta il massimo
Riformatore
Però avevamo nella mente e nel cuore
Un concetto di partiti politici nel quale i partiti politici erano la società che si fa stato Polita più volte io no ma i partiti non mi piacciono perché sono statuale
Pensa un po'che invece io i partiti politici volevo farli diventare più statuali volevo il controllo democratico presentai da senatore liberale nel novantadue il disegno di legge Sturzo veri cinquanta ettari
Sul vita democratica pleno iure all'interno dei partiti
Però nel mondo dei partiti
Vi assicuro che
Almeno io avuto modo di conoscere
Quel che di meglio conosciuto
Vittorio Olcese
Compresa
Nel mondo della Casaleggio associati
Lo dico con affetto perché ne ho fatto parte nello stesso Berlusconi del Forza Italia delle origini
No c'era un prima
Di rifondatori di gente un po'scappata di casa all'esigenza
Ma se i miei venuta forse questa espressione infelice perché perché non c'è la categoria della politica
La politica bandita la boccerà l'antipolitica c'è un'altra cosa cena
Leadership leadership leadership
Berlusconi che era un leader naturale
Ed era l'antipolitica allo Stato primario urlanti politicamente
Nella quale
Si poteva ritrovare un moderato come me
Lo stesso
Prodi era uomo a mio giudizio
Fin troppo mite che aveva ereditato la vittoria comunista con l'uccisione dei socialisti
Ma dentro di sé Prodi lo dico in conflitto di interessi perché noi del centrodestra
Abbiamo sempre vietato l'argomento dell'anticomunismo no Paolini l'Ulivo il Partito Democratico si si è un'altra storia
E la storia della rifondazione
Dossetti allora contro l'Italia degasperiana
Tant'è vero che podi
Che cosa realizzato politicamente
Di enorme
E stato due volte presidente dell'Unione Europea
Ha realizzato
L'Unione Europea a ventotto poi siamo per diventare ventisette con la pezzi immaginate una cosa del genere
Così fortemente anti europea nel senso degasperiana ed Einaudi hanno
Come quella che si è realizzata e con la quale ha fatto i conti anche società liberale
Perché social-liberale nasce
Con l'idea
Mi piace mi spiace che non c'è Marcucci eravamo insieme al Ciocco
Quando si fece merito di Lolita un convegno con
Sartoria Matteucci schierati insieme noi partimmo insieme da Roma con Angelo Maria beh
Nella mia generazione poté schierare insieme
Storia scienza politica sartoria Matteo circa avvenga commissione Bozzi la commissione D'Alema perché la riforma del sistema elettorale
Però lo stesso unità sia cosa se
Che i processi costituzionali sono una cosa molto molto più complicata
Oh vita
Non so se il via libera ma tutto quello che si è sviluppato dopo avevano in mente una vicenda che era tutto e soltanto Polito logica sociologica
Di recuperare l'antipolitica impegnata sul terreno della leadership
Non avevano capito che la storia del costituzionalismo un altro
Assorel costituzionalismo si ambienta in America
Prima ancora nell'Inghilterra di Blair
E se era comparsa
Nel mille settecentottantanove francese per dire non so batteria Series si impose sulla cultura mussoliniana
Volle l'Assemblea nazionale volle il parlamentarismo
Da questo punto di vista
La storia l'Autobiografia io lo dico sfoltito io mentre di Vincenzo vita è una lettura
Che aiuta ognuno di noi
E di cui
Mi ha fatto molto piacere poteva venire stasera affare
Testimonianza
E di cui
Ho condiviso tutto o quasi tutto il percorso in Società libera
Con sentimenti del tutto diversi
Da quelli
Con cui più o meno nello stesso partito avevamo convissuto senza ancora conoscessimo basterebbe questo per dimostrare che vitalità ancora la nozione partito politico
Che vitalità
C'è ancora nella rappresentanza io no a modo suo come si è capito amo molto Montesquieu
C'è una frase di Montesquieu bellissima Montesquieu palla
Dei Parlamenti
E dice non commettiamo l'errore di dire che i Parlamenti siano
Democrazia no la democrazia si serve anche dall'avere ma sono una grande perenne creazione di aristocrazia di io penso che con questa fiducia noi dobbiamo affrontare
Fra bar Baia fra virgolette dei tempi ecco l'amico malconci grazie
A quale cedo la parola
Oggi presidente grammi desiderava il tempo dall'Interpol e assuefarsi proprio da Champions Macchi dalla donna e qui a cui
Bene grazie ovviamente
Affida
Grazie per questo invito che imponente mi è capitato qualche volta di presentare dei rapporti di Società Libera quindi ci conosciamo da un po'di tempo con Vincenzo anch'io come Luigi non lo conoscevo i tempi del tempi dettati da repubblicano io allora terranno insomma è stato un politico ma lavoravo come giovanissimo a la Voce repubblicana che era un giornale che appunto fucina anche diciamo di di tanto giornalismo molestavano nel corso degli anni e è stata un'esperienza straordinaria
Quella io poi sono uscito insomma la Voce repubblicana sono uscito nel settantanove l'inizio del settantanove Nemanja prima vita al Sole ventiquattro Ore però li ebbi modo Boy di conoscere
Francesco Compagna
Uva o fa e quindi con cui diciamo per uno che aveva ventidue anni ed essere a contatto con queste personalità
è stata diciamo una
Una scuola anche diciamo così nella polemica i giornali di partito sì beh è uno dei giornali di ottimo ottimo livello se uno pensa Pannunzio Albornoz direttore del mondo è un mito e cominciai quando ma il Pannunzio direttore di Risorgimento liberale quotidiano di partito cioè no
Sì sì poi quale partito che era stato diretto in precedenza da Alberto rocche voglio dire no che poi è stato direttore de la Stampa grande giornalista del Corriere della Sera eccetera
A metà ammesse al anche a me è toccata poi l'avventura coi e tutta un'altra storia tutto un altro film ma comunque quando la presidente Alberto Ronchi e di RCS il gruppo Rizzoli Corriere della Sera mi chiese diciamo di il mondo era aveva chiuso e di riaprire il settimanale il Mondo no e quindi l'ho l'ho diretto per tre anni riaprendo il sistema il mondo quindi insomma c'è una storia
Che mi piace qui c'è stato l'occasione anche la lettura del libro e anche la lezione politica di Luigi Compagna per diciamo toccare anche dati anagrafici e quindi che mi stavano a cuore e certo il libro io glielo ho detto quando quando ci siamo visti il leggendo il titolo che vorrei leggere nella sua interezza voglio dire
Gli ho detto le illusioni della libertà certezza della solitudine senza bisogno di voler sembrare nuovo quindi messaggio diciamo che io giudicata come dire gli ho detto di gomma Tito pessimista voglio dire pessimista certo
E ovviamente voi la lettura del libro diciamo in parte me lo ha confermato proprio allora partendo da questo l'ho letto al contrario cioè Broletto dalla fine e sono ritornato diciamo all'inizio
E quindi sul discorso del pessimismo
In realtà Vincenzo vita parlo di pessimismo che racchiude la certezza del cambiamento voi alla fine nelle ultime pagine
E su questa parola cambiamento mi è venuto in mente che qualche settimana fa in un'intervista se ricordo male alla stampa
Giuseppe De Rita il padre diciamo del Censis
Aveva fatto un diciamo tracciato questo scenario dice questo è un Paese l'Italia che ogni venticinque anni esattamente dal settembre del quarantatré entro una data diciamo importante
Improvvisamente si ritrova a fare i conti con un grande cambiamento cambiamento quindi quarantatré
Poi passiamo al al sessantotto venticinque anni dopo un quarto di secolo dopo quindi grande sciocca quello diciamo di cambiamento del sessantotto poi dal sessantotto Bal siamo agli anni di Mani pulite
E quindi della speranza del rinnovamento anche qui
Venticinque anni dopo e venticinque anni ancora dopo sano diciamo oggi siamo di nuovo diciamo con la testa e piedi in un processo diciamo
Di cambiamento ecco quindi questa parola mi ha mi ha ricordato questo scenario fatto che in effetti però che cos'è cambiato qui ritorno al pessimismo diciamo di Vincenzo perché la delusione prima sulla storica diversità del Piero Ray quello diciamo di Ugo la Malfa che poi alla fine a a far scompare nel settanta
Scompare nel settantanove però insomma diciamo la storia in qualche modo arriva l'ha già raccontato Luigi quindi non non mi soffermo coi quando Mani pulite diciamo che il momento diciamo in cui sembra esserci
La possibilità diciamo di
Riprendere quel cammino della sua diversità in realtà non è così
Quindi questa è la prima delusione di Vincenzo pulita che però si accompagna immediatamente un'altra delusione che è quella di Berlusconi perché poi di Berlusconi
Unità non ho partecipato non ha partecipato certo però voglio dire da osservatore
Non era ancora nata Società libera perché poi Società libera la novantasette nasce esatto nel novantasette Tato come avendo come ispiratore dell'altro Nicola Matteucci no
Chi te io Ovo conosciuti con latte uccidermi diciamo al mulino con Fabio Luca Cavazza quando dirigeva nonché dato esatto direttore ventiquattro nel settantotto
Quindi insomma l'uno a partecipare a questo ma parla del nuovismo di Berlusconi
Del parla del liberismo di maniera di Berlusconi e quindi questa è un'altra delusione perché ha ragione primo Luigi Compagna quando parlava di della leadership di Berlusconi che il primo che interpreta diciamo in modo tra virgolette presidenzialista diciamo il suo ruolo però era una una leadership presidenzialista dell'uomo forte temperata diciamo però ancora diciamo da quello che potrei finire un po'di André ottimismo voglio dire quindi era molto come di come ha detto Luigi mite diciamo così ciò nonostante però le anche lì diciamo le promesse sul cambiamento se avevano rapidamente
E inizia diciamo una questa fase diciamo che poi ci porta fine a quella di oggi
Che è una fase diciamo di diciamo di continue per certi aspetti delusioni cioè non è l'Italia diciamo che un liberale diciamo avevo immaginato potesse essere insomma Quintet è un altro film è un'altra
E siamo arrivati a oggi quello che a me sembra poi diciamo che questo è un punto molto complicato perché quando sento parlare di oggi sento dei teorici politologi anche russi americani che si soffermano sull'idea parlo dell'Italia come la culla della democrazia illiberale
E qualche preoccupazione ovviamente a me a me viene voglio dire quindi da questo punto di vista anche qui siamo mani piedi dentro un cambiamento non sappiamo dove va a finire questo cambiamento
Vincenzo parla di parla diciamo di un pragmatismo senza visione di un vuoto sostanzialmente culturale
In parte mi sembra diciamo di di poterlo condividere questo giudizio anche se devo dire che devo dire che nel panorama politico italiano in questo momento e quello che anche Prodi qualche minuto fa qualche stavo io stavo morendo in tre e non a Milano
Qui e ho visto che Prodi ha fatto dichiarazioni a Brussel ha detto dice abbiamo un'opposizione ma non abbiamo un'alternativa
Non abbiamo ancora un programma non abbiamo ancora comunque sezione un leader credibile quindi questa è un po'la situazione diciamo in cui ci troviamo di fronte oggi a dover fare i conti Società libera Vincenzo ai capelli bianchi no e definisce società libero certo punto nel suo libro una mosca bianca
Perché effettivamente e qui il tema della solitudine diciamo è abbastanza chiaro perché ovviamente nel momento in cui si canta come dice lui fuori dal coro po'alla fine
Si rischia di rimanere soli ed effettivamente così fuori dall'orchestra essi sì sì effettivamente così
E e quindi sotto questo profilo la mosca bianca ha avuto il merito però di ricordarci in modo sistematico quelle che erano diciamo delle battaglie anche di civiltà di legalità diciamo della società civile che non deve essere schiacciata diciamo dallo Stato
Quindi un mi libera Lismore costituzionale diciamo attento alle regole all'etica della responsabilità al momento in cui un punto questa cosa ci ama
Si è andata sempre più dirà dando diciamo nel panorama politico sociale e civile
Italiano e quindi da questo punto di vista è un asse una una lunga serie di delusioni personali da questo però anche cioè dall'altra parte il richiamo il merito di averci richiamato sistematicamente
Ha una visione di una società diciamo liberale celerità aperta di una società che fa i conti anche con i cambiamenti e che cerca di migliorare e diciamo un atto con grande autorità perché forse Società libera e sarà tra le prime venti a individuare quella che era la piaga di quello che poi è stato definito il capitalismo municipale
Ha insistito molto su questo tema
Durante il mese di agosto discorso dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova si è parlato tanto di autostrada delle concessioni ecco sul sistema delle concessioni sull'opacità di questo sistema Società Libera ha fatto una storica una storica battaglia
Quindi ha avuto il merito Vincenzo di diciamo insistere su questi temi e quindi di portare diciamo una spinta di cultura liberale liberista libera lista diciamo e in un Paese che in questo da questo punto di vista invece tende tendeva
E tende diciamo invece a perderla e questo è il grande merito diciamo di questo sforzo e di grande merito diciamo di una battaglia personale condotta spesso in totale solitudine e poi punto tra in parte repubblicani mai liberale lo sanno cosa significa essere poi soli minoranza voglio dire
E anche come come come idee diciamo e credo che
Credo che da questo punto di vista sia una lezione importante che vale anche per l'oggi voi sono curioso di sentire qua quello che pensa
Che pensa il senatore Marcucci su questo tema
Mi pare che Vincenzo non è ottimista nemmeno sul sul Pd in questa fase in questo momento nelle ultime pagine
Parla appunto di una fase molto evitato di far capire agli amici se dedicherà avevano unica carta ritorno di Renzi alla segreteria ma quanto sembra
No mi sembra che con oggettivamente indica che questa si guarda no che sia questa la prospettiva quindi potenziando Sadun renziano scippo mi pare che vive non essendo stato l'anziano e a non avendo condiviso nemmeno cioè in parte ricevono l'avventura diciamo del del referendum o quanto meno dell'interpretazione
Diciamo che che mi ha fatto Renzi che su cui può ed altro
Personalmente io bisognava siccome era un errore quello di puntare personalmente di legare la sua diciamo sfida politica risultato del referendum lo dall'inizio invece la ha giocato la partita in questo modo
E poi i risultati del sedici
Il quattro dicembre quando stanno sono stati qui quelli che sono stati quindi dico un grande merito quello di Società Libera unanime dell'esito questi punti e grande preoccupazione perché quest'oggi un Paese che da questo punto di vista invece di andare avanti che appunto su questo terreno mi sembra che quanto meno si sia fermato per non dire che delle volte va indietro ripeto mi preoccupo quando sento parlare di modello di democrazia illiberale e che questo diciamo viene base quasi accettato come elemento di normale
Dialettica e discussione
Discussione politica
Cioè mi fermo qui diciamo in questa per questo per questo uso si sale agli altri interventi ringraziando ancora Vincenzo per quello che ha fatto per quello per quello che fa
E ringraziando per nel questo invito che tra l'altro punto mi ha fatto ricordare anche dei momenti diciamo che anche dal punto di vista anagrafico sono stati per me importanti e fondativi
Coordinatore
Paola Senatore
Intanto Vincenzo lì da qualche cosa da dirci
A
Bene io sono intanto
Molto felice di essere qua e mi scuso con tutti in particolare con Vincenzo per il ritardo ma diciamo c'è stato un imprevisto come ultimamente ne capitano tanti nelle Aule parlamentari
Io mi presento mi presento nel senso do qualche formazione sulla mia storia personale io mi sono iscritto al Partito liberale nell'ottantanove nell'ottantotto mi ricordo la mia prima Caparezza e furono le europee dove il partito liberale la disgraziata campane tra patito divorare quello repubblicano in quello radicale
Si misero insieme e io ebbi modo da militante diciamo di sostenere questo sforzo sì che non funziona o moltissimo aveva arte vota Stipe Nicola Pietrangeli diciamo che le tue riferito ai trascorsi tennisti ci però era proprio quella campagna eccetera era era l'effetto all'inglese che significa intesa esatto comunque fu diciamo il mio il mio inizio politico poi nella nel novanta decisi il mio impegno diretto e quindi fui eletto all'epoca consigliere provinciale l'incarico in provincia di Lucca dalla quale provengo come assessore e poi nel novantadue
Ho avuto la fortuna e anche l'esperienza intensa di essere eletto deputato del Partito liberale nell'ultima breve legislatura della prima cosiddetta Prima Repubblica
Quindi quello il il mio ceppo di origine diciamo una strada diversa da quella di Vincenzo Marche diciamo probabilmente aveva molto più in comune di quello che all'epoca appariva ci siamo conosciuti molti qualche anno dopo uno la nascita di Società Libera e da lì in poi ho avuto modo di conoscere Vincenzo suo pensiero il suo modo di essere
Lo voglio tranquillizzare Vincenzo di volo tra quizzario il rischio di sembrare muovono lo colleghi
Lo considero un merito in verità non lo considero un demerito quindi diciamo così una sottolineatura
Dopodiché le nostre strade in politica nel senso nella a politica del confronto o che tra noi c'è stato in questi anni spesso si è divisa ci siamo confrontati su tante scelte
Io ho fatto una scelta già all'epoca quella diciamo di non inseguire da una parte la chimera
Pseudo liberale berlusconiana che tanti altri amici dell'epoca fecero e invece ho deciso per molti anni una scelta quasi solitaria di centrosinistra di confronto liberali e con un centro sinistra riformista
Dal mio punto di vista necessitava di nostri contributi per evolvere positivamente verso verso il futuro
Le cose sono andate come tutti noi sappiamo diciamo non non non sono stati giorni di gloria film fisso uno per nessuno di noi e ognuno di noi ha vissuto le proprie difficoltà questo libero lo vivo come non con uno sguardo al passato
Ma con o uno sguardo alla futuro o al nel peggiore dei casi della contemporaneità
Perché reputo che sia un libro utile di fronte a situazioni ha problemi gravi del paese c'è un'analisi molto critica in genere molto critica approfondita
La che guarda sempre con rispetto
Al l'individuo alla responsabilità individuale alla libertà che non è una libertà di fare ciò che si vuole ma ciò che si può e quindi una libero che secondo me può essere molto utile a tutti noi e a quelli che in particolare hanno a cuore il futuro del nostro Paese e se uno ha a cuore il futuro del nostro Paese a cuore la politica perché futuro del nostro Paese viene determinato dalla politica e dalle scelte sono o particolarmente interessante le riflessioni nei vari passaggi che oggi fa Vincenzo Lita sulle di sue riflessioni fatte all'epoca
Io ho vissuto diciamo la vicenda di Tangentopoli perché il mio partito come il partito repubblicano furono travolti ma diversa ma poi alla fine sostanzialmente molto simile da quelle vicende così come fu travolta tutta la politica italiana
Io ho reagito maniera diversa da Vincenzo lui ha scelto un impegno civico
Autonomo indipendente io ho scelto un impegno militante con la mia iscrizione a la Margherita prima al partito democratico dopo
Cercando per quello che era possibile dato le contingenze di mantenere una coerenza di fondo e cercando di dare sempre quello che era un contributo che io reputavo il contributo possibile
Un approccio diverso rispetto a Vincenzo termini di la sua maggiore rigidità anche da un punto di vista del dispetto di quelle che sono le idee di provenienza
Però su tutti i temi il suo punto di vista secondo
Questo io non lo dico e neanche lo credo quindici e io negli anni
E io eh io neanche lo credo si Lello glielo ricordo questo passaggio
Detto questo colgo gli sputi realtà sulla attualità perché reputo che siano di più interessanti cioè come ci può servire questa riflessione la situazione di oggi credo che ci possa servire molto
Non abbiamo quadro di riferimento complicato ma anche molto interessante
Sarà che saranno i venticinque anni della svolta o della falsa trasformazione del che poi tutte queste rivoluzioni non hanno mai rivoluzionato un granché diciamo così nel nostro Paese hanno dato una grande sensazione
Di modificare il quale Lupoi capiremo
Se nel questa sarà la volta buona o meno
Però per la prima volta secondo me oggi è in discussione in Italia la democrazia parlamentare rappresentativa
E non è in discussione perché gli eventi la mette in discussione è in discussione che c'è chi teorizza di metterla in discussione
E ha un approccio diverso assolutamente legittimo anche perché trasparente quando l'approccio è trasparente e lo si propone al corpo elettorale
Dissi da una dignità in un sistema democratico che va a dal mio punto di vista apprezzata e va colta poi sempre dal mio punto di vista banche combattuta con tutti gli strumenti che sono che sono possibili
Società libera ha avuto una funzione io sono assolutamente convinto di questo lo sostenuta negli anni senza mai partecipare troppo attivamente perché da una parte avevo una remora personale
Nel senso che essendo militante attivo di parte diciamo così né a lei tra virgolette inquinato l'equidistanza voluta ricercata sostenute secondo me e opportuna
Dall'altra perché poi ognuno è fatto a modo suo quindi dà il contributo dover reputa di poterlo dare però spesso mi sono confrontato su vince con Vincenzo su questioni rilevanti e credo che la riflessione debba oggi essere su questioni rilevanti come quella della difesa o l'opportunità della difesa un meno del l'impostazione della democrazia rappresentativa che abbiamo nel nostro Paese
Io vivo nella quotidianità dell'attività parlamentare
Come il capogruppo di io dico del più grande Group
Partito di opposizione realtà in termini parlamentari non siamo più grande partito di opposizione che Forza Italia senatori del partito democratico per via del sistema elettorale però in realtà i termini di voti di percentuali e credo anche di attività parlamentare lo siamo sicuramente
E mi trovo spesso di fronte a situazioni molto complicate molto difficili che mettono in discussione le regole
Delle la della cui dinamicità io non avevo percepito neanche la possibilità quindi alcune regole non pensavo potessero essere messe in discussione invece questa volta sono messe in discussione allora noi dobbiamo secondo me approfittare di questo testo
Per fare un ragionamento sulle cose che riteniamo ancora essenziali perché un certo modo di pensare un certo contributo culturale e politico
Possa dire la sua in un contesto che si sta questa volta forse realmente modificando
Questa volta forse realmente modificando ma perché questa volta si può modificare realmente non so se in bene o in male io ho grandi timori ovviamente come capite dalle mie parole
Perché si è modificata la società si è modificata in maniera radicale il modo di comunicare si è comuni si è modificata
Dopo venticinque anni da Tangentopoli
In maniera radicale il rapporto tra colpo elettorali e politica tra società civile e politica tra corpi intermedi e politica e quindi ci sono delle condizioni di base della nostra società che sono diverso
E allora
Forse oggi è richiesta
Un è richiesto un approfondimento anche diverso che cambi di schemi io credo che in questo libro ci sia il metodo col quale alcune situazioni possono essere realizzata e affrontate
E sulle quali ci possiamo confrontare
Cos'è la democrazia diretta è possibile che ci sia la democrazia diretta in un Paese che sfiora i sessanta milioni di abitanti
è possibile che ci sia una democrazia diretta in una società composita complessa che non ha mai trovato una sua omogeneità complessiva sul territorio nazionale con economie situazioni sociali molto differenziate
Oppure non è possibile oppure semplicemente possibile ma non è opportuno e rischiose pericoloso io sono uno strenuo difensore delle istituzioni parlamentari
Credo nella politica la mia vita lo dimostra credo nella possibilità e nel dovere di rappresentanza della politica rispetto alle istanze che provengono dalla la la società ma credo anche fortemente della democrazia e qui c'è l'annoso tema della democrazia
Liberale della democrazia
Capire se questa dinamica ancora attuale o non è attuale quali possono essere le prospettive di fronte alle quali noi ci potremmo trovare quali sono le battaglie che da liberali dobbiamo fare da oggi in poi
Io invito a leggerlo il libero invito a leggere i riferimenti attuali rispetta i commenti del passato perché sono particolarmente istituto istruttivi
Particolarmente anche delicati in certi casi anche particolarmente complessi ma secondo me molto utili oggi io l'vedo questo libro non come un libero
Che rappresenta semplicemente un percorso di vita è un percorso di impegno ma come un contributo oggi
Dove un liberale dal proprio punto di vista rispetto a una società che attraversa un momento critico e difficile come quello che stiamo attraversando oggi quindi io invito a leggerlo invito soprattutto a una riflessione
Attenta profonda e a farsi delle domande su quella che sarà diciamo il futuro della politica il futuro della democrazia il futuro del nostro Paese e il futuro del nostro modo di essere da liberali in una società che cambia
Diamo la parola al vicepresidente di Confindustria
Sì buonasera buonasera a tutti
Naturalmente io no
Nonno incentrato il mio intervento su la riflessione di tipo politico che emerge dal libro perché
Innanzitutto perché lo hanno fatto molto bene chi i relatori che mi hanno preceduto e anche perché secondo me ho provato diciamo a mettere in evidenza le cose di questo libro che ci possono diciamo temere
Che possono essere tenute diciamo in considerazione soprattutto per le cose che abbiamo fatto negli ultimi due anni nei rapporti col sindacato
Naturalmente il ragionamento parte dalla prima riflessione della famosa legge sui quale quella del mille novecentottantacinque da dove emergeva un aspetto importante cioè las l'assoluta importanza che veniva data a quelle figure professionali che erano capaci in azienda di gestire la complessità perché questo diciamo è un fil rouge che ci ha accompagnato dagli anni ottanta in avanti perché indubbiamente i cambiamenti che sono intervenuti nel nostro mondo
Spinti dalla competizione internazionale da un lato e dal cambiamento tecnologico dall'altro hanno sempre più richiesto
Organismi complessi da gestire all'interno dei quali l'imprenditore poteva svolgere una parte del ruolo l'altro ruolo
Ed è stata questa la discriminante poi tra le imprese che hanno avuto successo delle imprese che non sono state capaci di svilupparsi
è stata quella di avere dei manager e dei quadri che fossero all'altezza della della situazione
Quindi che cosa si trae dal libro innanzitutto una lezione importante
Cioè che la persona è sempre al centro di questi processi
E questo mi mi induce a fare un un paragone con quello che noi abbiamo fatto in questi ultimi due anni ed esattamente che poi viene conosciuto più comunemente come cosiddetto patto della fabbrica quello che noi abbiamo stipulato il nove di marzo del due mila e diciotto con CGIL CISL e UIL
Allora indubbiamente il patto della fabbrica è stato il la risposta con cui le parti sociali hanno voluto innovare ad un sistema di relazioni industriali che era datato
Dall'accordo interconfederale del venti luglio del mille novecentonovantatré quindi c'era la necessità sicuramente di dare una risposta ai tanti problemi che la competizione internazionale quindi ritorna diciamo uno dei motivi della legge sul quale dell'ottantacinque il cambiamento tecnologico porta
Ma al tempo stesso stata anche un modo per dare per esempio una risposta al tema che ancora non è sopito quello vero per esempio relativo al salario minimo
Cioè quindi al ruolo della contrattazione collettiva all'interno della gestione dei sistemi di relazioni industriali
Al problema del cosiddetto si chiama dumping contrattuale oggi cioè tanto per darvi un'idea in questo momento insistono nel nostro Panorama
Ottocento contratti diversi
Di cui per esempio sessantuno solamente vengono gestiti da Confindustria tutti gli altri vengono gestiti ITA piccole organizzazioni che creano diciamo delle connivenze con altre piccole organizzazioni sindacali e fanno dei contratti che spesso in pratica prevedono il trenta se non il quaranta per cento in meno per i lavoratori e quindi creano il doppio effetto quindi problema per i lavoratori da un lato che guadagnano
Di meno a parità di prestazioni che debbono eseguire e concorrenza sleale per le imprese che imparare che invece pagano secondo i contratti che sono maggiormente remunerativo
Quindi attraverso il patto della fabbrica noi abbiamo voluto affrontare essenzialmente tre tematiche il primo il problema è stato quello della rappresentanza cioè chi può stipulare un contratto collettivo
E naturalmente
Noi non è che dobbiamo inventarci niente vogliamo solamente applicare l'articolo trentanove dalla Costituzione
Che dice che i contratti collettivi nazionali di lavoro debbono essere stipulati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative
E quindi questo pone il primo problema che non è stato mai voluto consapevolmente dalla politica non si è mai voluto affrontare che era quello della misurazione della rappresentanza
Perché perché per la politica misurare la rappresentanza significava poi accontentare qualcuno
E scontentare altri e quindi significava perde prendere voti da un lato e perderne altri dall'altro lato quindi volutamente non si è voluto non si è voluto affrontare diciamo questo tipo di problema
Per cui oggi non solo noi abbiamo dato indicazioni sia ai precedenti governi ma anche a quello attuale
Sulla disponibilità delle organizzazioni sindacale a farsi misurare per cui esista già un sistema che era stato o ideato e portato avanti dal ministero del lavoro quindi dal dal ministro all'ex ministro Poletti
E che abbiamo reiterato oggi anche all'attuale ministro del lavoro perché noi vogliamo arrivare la misurazione della rappresentanza
Ma al di là di questo la vera novità che c'è nel patto della fabbrica che anche le associazioni datoriali quindi a partire da Confindustria si mettono in discussione sono disponibili a farsi misurare questo perché perché in pratica alla fine noi vogliamo arrivare ad un unico tipo di contratto cioè ogni settore merceologico deve avere un unico contratto non no
Non ci può essere il contratto dei writer non ci può essere il contratto degli operatori
Nella logistica non ci può essere una frammentazione della rappresentanza che alla fine genera solamente difetti e problematiche quindi questo è il primo problema che abbiamo voluto affrontare ed è secondo me anche questo inerente ad alcuni argomenti che sono contenuti all'hip
Che vengono che vengono ripresi ogni tanto
Secondo tema è quello del modello contrattuale modello contrattuale che noi abbiamo voluto semplificare allora non volevamo l'introduzione del salario minimo perché io ritengo che il salario lo debbano fissare le parti sociali
Sulla base della legge della domanda e dell'offerta
Non c'è niente da fare
Cioè fissare il salario minimo significa anche svilire il ruolo della contrattazione collettiva per cui è vero che la politica ci incalza ci spingeva attraverso il patto della fabbrica noi abbiamo voluto dare una risposta a questo tipo di sollecitazione che ci proveniva da da parte della politica
Cosa che siamo riusciti diciamo a con il precedente governo almeno a frenare da un certo punto di vista mi sembra che ultimamente proprio per le le considerazioni che sono state fatte in precedenza questa necessità a tutti i costi di voler prevaricare la democrazia rappresentativa e utilizzare solamente la democrazia re Diretta faranno prepotentemente riportare alla ribalta questo tipo di problema
Naturalmente a questo punto però io vorrei anche lanciare diciamo una provocazione questa volta però sia le organizzazioni dei datori di lavoro che le organizzazioni sindacali
Ragioneranno sono tutte e due dalla stessa parte
Non si frammenta Aranno su questo tema quindi questo è un avvertimento che volevo dare che è stato lanciato anche ieri
Nel congresso del della CGIL sia dalla segretaria generale uscente Camusso ma sia e soprattutto dalle agenzie che il nostro presidente boccia altri diciamo dalle dichiarazioni che sono state riportate dalle agenzie quindi da questo punto di vista noi vogliamo non rompere le scatole a nessuno però vogliamo in pratica essere e continuare ad essere padroni nella gestione delle ma delle delle materie che ci riguarda
L'ultima cosa che ha fatto il patto della fabbrica incominciato su certe tematiche a creare un Turning tra tra associazioni datoriali e associazioni sindacali per esempio sul tema della sicurezza del lavoro non a caso noi a dicembre abbiamo firmato
Un un importante accordo con le organizzazioni sindacali che rinnova completamente diciamo l'approccio sul tema della sicurezza del lavoro spostandola dalla fase punitiva la fase della prevenzione per esempio quindi è stato un grande passo avanti che è stato fatto e che in pratica il legislatore potrà far suo
Diciamo scolpire lo in nuove leggi
Dove in pratica ci sono dei principi ben precisi che che che che riportano comunque sempre al ad un unico problema cioè che il problema della sicurezza dei luoghi di lavoro si deve e si può affrontare solamente attraverso una prevenzione mirata adeguata e attraverso diciamo una un processo di formazione continua su queste tematiche che in pratica
La politica dovrebbe agevolare sotto sotto questo aspetto diciamo
Sato ben accetto il taglio dei contributi dell'INAIL è cessato
Avrei piacere che a questo venisse associato anche diciamo o dei processi
Che aggi Emilio a agevolino la formazione su queste tematiche e tendano diciamo ha sempre più a diminuire l'aspetto repressivo a a vantaggio dell'aspetto della prevenzione
Gli altri avvisi comune che abbiamo che abbiamo individuato sono stati quelli della formazione cioè il nostro sistema guardate noi in questo momento la la vera differenza la grande rivoluzione che noi
Siamo siamo siamo guardando negli ultimi dieci anni e che costituisce veramente un'altra linea di discriminazione importante rispetto al passato è questa c'è una volta un lavoratore entrava in un'azienda
Usciva da quell'azienda andava in pensione oggi noi abbiamo un problema diverso del cambiamento tecnologico la digitalizzazione della manifattura e quant'altro sta avvenendo
Portano sempre più a a frammentare l'attività lavorativa di una stessa persona quindi si può cambiare lavoro lasciatemi dire sei o sette volte adesso in un'attività lavorativa
Ed oggi probabilmente io ho in Italia quello che più manca è un sistema di politiche attive del lavoro perché perché il nostro perché il nostro sistema di protezione sociale è stato da sempre orientato a ad occuparsi del problema dopo che la crisi aziendale era diventata non solo acclarata ma era sfociato oramai del fallimento dell'azienda
Per cui che cosa si faceva si faceva cassa integrazione ordinaria straordinaria
Mobilità
E alla fine si arrivavano cioè le parti sociali arrivavano ad affrontare il problema
Della ricollocazione del lavoratore al settimo anno dopo l'esperimento di tutti gli ammortizzatori sociali e questo è stato veramente il dramma di questo Paese
Questo in pratica apportato adesso
A trovare diciamo questa parte di palliativo che contenuta del reddito di cittadinanza è una misura che non mi trova d'accordo noi abbiamo il sistema di politica attiva le le parti sociali lo hanno tracciato nell'accordo interconfederale del primo settembre del due mila sedici all'interno del quale il problema si affronta del momento in cui si verifica la crisi aziendale
E in quel momento che si dà al lavoratore di fare un percorso di formazione
Di ricollocazione e Place mente presso altre imprese con un sistema tutto questo abbinata ad un sistema di incentivazione che nella maggior parte dei casi viene finanziato dai fondi interprofessionali quindi non c'è l'intervento dello Stato c'è l'intervento della bilateralità quindi dei fondi che le imprese
E i lavoratori hanno diciamo messo da parte per affrontare situazioni di questo genere
Quindi
Questo è un tema quello della formazione come anche il tema diciamo delle degli istituti tecnici superiori cioè io vi dico una cosa in cioè in questo momento è stato anche evidenziato dalle ricerche che sono state pubblicate dal Sole ventiquattro Ore anche stamattina noi abbiamo la necessità di avere circa duecento mila figure professionali soprattutto nel Nord Italia che in questo momento non si trovano e probabilmente un terzo di quelle figure non si troverà neppure negli anni a venire
Abbiamo un sistema di formazione professionale all'interno della quale e che viene frequentato da otto mila persone l'anno a fronte dei sistemi di formazione professionale tedeschi dove in pratica sfornano ottocento mila giovani l'anno che alla fine trovano posto di lavoro subito perché hanno fatto un'istruzione che è finalizzata a trovare il posto di lavoro
Allora io dico in tutte queste cose
Noi abbiamo voluto dare un'indicazione con chiarezza l'ultimo aspetto che contiene il patto della fabbrica che è un aspetto molto importante è quello che riguardarla partecipazioni organizzativa dei lavoratori
Nei processi decisionali dell'impresa questo io ritengo che sia un passo avanti importante che le parti sociali hanno fatto cioè consentire ad un lavoratore o ad un consiglio di fabbrica o diciamo a una RSA utili partecipare ai processi decisionali che riguardano l'organizzazione dell'impresa ritengo che sia un passo avanti importante fondamentale auspicato da tanti anni e anche qui abbiamo voluto dare una risposta quindi arrivando
E chiudo
Questo legame che che
Che in pratica unità voluto fare adesso da sulla per quanto riguarda la libertà e la solitudine mi mi richiama spesso anche un altro legame che che riguarda più che altro non non tanto questi concetti ma per esempio la coerenza la coerenza molto sicuramente costa tantissimo
Mine come in questi quarant'anni di politica penso che la coerenza l'abbiano pagata sempre di più gli uomini che sono stati sempre dritti
E in pratica per i loro ideali non si sono piegati e quindi hanno pagato poi le conseguenze erano dei no di di non essere più di moda in quel momento quindi io penso la lezione più grande di questo libro sia proprio in questo diciamo attraversamento in questo periodo che di quarant'anni all'interno del quale si dimostra una cosa che tanto più si vuole essere persone libere indipendenti tanto più si deve essere disposti a pagare lo scotto di una situazione di questo genere e grazie
L'autore intanto si alza così vi sentite meglio e vi ringrazio ancora meglio che la vostra partecipazione
Quasi commosso dalle sue parole finale perché ha colto perfettamente quello che nel libro volevo dire
Tant'è vero che al di là dell'illusione poi l'altro capitolo centrale la solitudine
In qualche modo non è un libro politico il mio
Anche se a sentire le prime parole del primo intervento dell'amico compagna poteva sembrare che io parlassi solo esclusivamente di politica
è un libro sicuramente di riflessione politica
E di riflessione sugli ultimi trent'anni Chieti ho vissuto
Prima come politico un po'attivo fino al mille novecentonovantacinque quant'è nata la Seconda Repubblica io mi sono fatto un passo indietro rispetto alla politica fatto il giorno in cui sono uscito dal Pirellone era il due giugno del mille novecentonovantacinque
E portando via le mie carte dal Pirellone dissi ai miei amici che mi accompagnavano e girandomi verso il palazzo se questa è la seconda Repubblica forse è meglio se mi date indietro la prima che pure ho combattuto tanto e da quel giorno non mi sono più occupato di politica nel senso della quotidianità politica
Quindi non è un libro di politica ma perché io ho scritto solo i bar lo dice un po'all'inizio del del delle mie prime pagine la mia prefazione
Ho scritto questo libro per dire che alcune cose l'avevo detto l'avevo già scritta assolutamente no perché come dico sempre nel libro nulla di più antipatico quanto uno dice questo lavoretto già io no
E via dicendo ma per ricordarmi e ricordare a qualcuno
Che essere in qualche modo Libero di pensiero come dico io con la testa sgombra ragionando con le proprie possibilità fin dove evidentemente arriviamo a ragionare con le nostre possibilità
Porta sicuramente a sulla strada della solitudine perché perché qui
Tocqueville e qualcuno l'ha richiamato prima se ricordo bene tocco vinci insegna che
La tirannia della maggioranza è qualcosa di molto ferreo ebbe su cui se tu non sei e in in quella in quella struttura come dire e via di cento sei fuori sei auto direbbe qualcuno
E beh io l'ha vissuta in questo senso l'amore la solitudine perché sono andato sempre controtempo tanto è vero che dico che io soffro di un morbo
E il mio morbo è
Essere fuori dal tempo
PT alcune cose le dico le ho detto ho la presunzione delle ditte poi la storia ha dimostrato da vecchi la le avevo individuato è bene e via dicendo ma se le dico trent'anni prima rispetto a quello che poi sarà al dibattito politico dopo trent'anni evidentemente nessuno ma ascoltato trent'anni prima perché mi davano per folle se dicevo delle cose
E e nessuno come di ma apprezza trent'anni dopo perché poi su tutti i padroni dell'argomento escluso dunque ne parla di prima di a decine è greca qui la solitudine
A cui faccio riferimento
E allora
Vorrei dire tante cose chiaramente devo spulciare tutto perché avendo scritto trecento pagine qui mi piacerebbe parla di tante cose ma dovremo stare qui fino a domattina guitti facciamo una certa età
Io sono sempre stato innamorato sin da piccolo poiché è stato un mio autore preferito prima di Popper degli atti e degli austriaci Gaetano Mosca
La voce coperto quando andavo a scuola vogliono ancora lo fa la maturità crescente Quintieri innamorato di cui ed è una sua frase in particolare la politica
Niente intesa nel senso più elevato equivale all'arto di prevenire e prevenire
Io nel mio piccolo senza essere Gaetano Mosca e senza nessun politologo mi sono attenuto fu cercato di ragionare sulle cose tedeschi politici avrebbero dovuto già ragionare ai miei tempi in cui mi occupavo di politica
Ma non lo faceva nessuno chiede che parlava di quadri quanto io dicevo qui sta nascendo una formazione un po'diverso questo anche prima della marcia dei quaranta mila del mio ex amico Arisi io
E via dicendo
E quindi
Tant'è vero che quando una sera lo dico nel libro passando per puro caso ero alla stazione di Santa Maria Novella
E usciva ancora a Paese Sera all'epoca io mi ritrovai Paese Sera nelle edicole Santa Maria Novella via hanno marciato in quaranta mila io mi fermai davanti all'edicola e dissi adesso cambia il mondo
Cambiamo l'evasione industriale
Andai al mio partito che era un partito repubblicano di pizzo abiti molto modesto dal punto di vista come viveva elaborazione scientifica e via dicendo e cerca di far capire che bisognava mettersi a lavorare sui guardi
Ci son riuscito non ci sono riuscito ma la grande strada mi si è aperta nel momento in cui sono arrivata a Milano ha incontrato quest'uomo prima richiamava Luigi Vittorio Olcese che lavorava già perché senso appartenente come principali
Famiglie manageriale e imprenditoriale di questo paese lui stesso uno studioso di queste cose s'arrabattano sul discorso riguarderebbe non la faccio tanto lunga finché ci inventammo
Da andare a raccogliere firme davanti agli stabilimenti industriali gotta allo sberleffo dei principali artefici del partito repubblicano dell'epoca
Mi sfugge il nome in questo momento quello che faceva facenti funzione di Spadolini il romagnolo Biasi Biasini il quale mi disse che nel suo mondo dialetto come parlava diciamo qualità con Libardo accoglie le firme davanti alle fabbriche
E io dissi organizzo io presidente ci andremo in qualche modo e iniziamo da Milano
Portammo a quel palazzo di fronte cioè alla Camera ottantasei mila firme tutte valide e avviammo finalmente la modifica dell'articolo due mila e novantacinque del Codice civile
Grande entusiasmo e via di cento
Taglio molto lo diceva lui lo diceva Luigi era un nuovo soggetto politico Presidente
Era quello che poi per anni voi imprenditori l'imprenditoria italiana le organizzazioni imprenditoriali avete cercato e su cui avete puntato competenza
Merito era tutto vi era in questo movimento dei quadri che che che modificava i rapporti industriali all'interno del Paese
Ma lei arriva come ho scritto nel libro mi ha la mia prima grande delusione perché m'accorsi che mio partito si era ha pagato con le ottantasei mila firme depositate alla Camera
La FIAT gli stava bene così avendo espresso un deputato al Parlamento italiano che era lì già a rischio agli atti non gli importava nulla anzi in molte delle aziende in modo particolare anche quelle a partecipazione statale devo dire
Che avevano alle organizzazioni riferimento ricordiamoci dell'Inter Sindona dell'ANSA per quanto riguarda i petrolieri no e via dicendo passa gente frenata chiede il quadro si sia diventato guardo sempre amico dei padroni e cerca di farlo l'arrivo del padrone
Non avremo modernizzato nulla andando su questa strada così come nulla modernizzato
Mi ha grande prima delusione finisce qui un poi un po'il mio ragionamento nei confronti del partito repubblicano e quant'altro
Sono andata avanti fino al novantadue occupandomi e facendo sempre attraverso il morbo del fuori tempo di cui soffrivo evidentemente occupando vedi
Il problema della classe dirigente
Come fa un Paese andavate la sergente come si struttura ma classe dirigente i partiti devono cambiare il sindacato deve cambiare le riforme vanno fatte essenzialmente due quella istituzionale
E quella elettorale bisogna dimezzare il numero dei parlamentari Errani ed erano un po'una specie in sedicesimo come dire dalla della come si chiamano del referendum fatto da Renzi trentacinque anni dopo
E via dicendo ma manda vivo
Andrea Mandelli a personale
Visiva dalla
E allora
Era evidentemente eravamo fuori dopodiché dopodiché attraverso un giornale come dire io mi sono insieme a degli amici milanesi di siamo divertiti a scrivere delle cose
Di cui qualcuno riporto anche nel libro e via dicendo dire alcune riflessione sul naso Betti questo sociologo americano il cambiamento è cambiato
E c'è un pezzo mio che di cambiamento e cambiali immaginate oggi se dicesse un villino che il cambiamento è cambiato lo rifanno il governo del cambiamento cambia e non cambia
Hai cambiato già
Oppure era una mela su una puntata voglia molto bella trovata nel libro cacciate l'olio avrete baccalà
Lo vidi scritto su un su un muro di un paese tra la Campania e la Calabria
Vecchio nei tempi del dopoguerra perché quanto arrivano gli aiuti americani il paese era spaccato in due fazioni all'una fazione si impossessò dell'olio e l'altro si impossessò del baccalà
Alla fine scrissero su un Paese che è rimasto ancora per tanti anni al e via dicendo cacciate l'olio e avete baccalà
Anche questo mi piaceva molto perché mi ricordava come dire alcune contrattazione il mondo politico Italia dammi questo io ti dico questo che poi è quello che vediamo e ai nostri giorni tra i due contendenti idee siedono nel palazzo di fronte in qualche modo
Va beh al di là di questo
Nel novantacinque per cento
E poi smetto con la politica che novantacinque non ne ho fatto più un manifesto che riportato qui insieme ad un gruppo di amici con diciotto diciannove proposte di cui nessuna fu presa in considerazione da nessuno
Se non una chi è qui l'abolizione della leva ma successe dieci anni dopo e novantacinque
Tutte le altre sanno tutto sul tappeto e perché voglio dire basta aprire un attimino se trovo il segno velocemente
Alcune di queste infatti eccolo qui
Che vanno dalla
La dà la netta separazione tra politica e gestione della sanità
Al introduzione del reddito minimo garantito di cui voglio dire due cose adesso
La leva obbligatoria dell'autonomia impositiva dell'apparato dal potenziamento all'apparato giudiziario tutte le chiacchiere che si sentono in politica e sui giornali ai giorni nostri perché di questi diciannove proposte ripeto una sola da Rovato vantano bollito
La la la leva obbligatoria
E qui più solitudini così
Nel novantacinque allora
Con grande solitudine io non dico che non è quello della politica sono incapaci evidentemente a fare politica ripeté meglio che dopo un po'di cultura politica faccio un passo indietro
E mi cominciò ad occupare di alcune cose per esempio il qui si diceva una delle diciannove cose la l'introduzione di un minimo garantito anche può sembrare una cosa molto vicino a quello di cui si parla in questi giorni
Che si chiama aiutare millimetri verifiche del reddito di cittadinanza sovietica
Bene nel libro io riporto
Un primo esperimento di reddito di cittadinanza che è stato fatto in Inghilterra nel mille settecentonovantacinque in cui legarono i sussidi per la povertà e via dicendo a prezzo del grano per combattere evidentemente anche lì la povertà e via dicendo bene gli inglesi essendo molto più pragmatici evidentemente Dinoi dopo pochi anni chiusero tutto
Cioè chiusero tutto perché si resero conto è in qualche modo lo giustificarono quel giustificano anche la chiusura dicendo che favorire molto la povertà malato il termine esatto non è favorite e me lo ritrovo in questo momento nel libro c'è anche se c'avevo messo un Silvio
Significare significava incentivare la povertà
E credo che diciamo diffusione
In Inghilterra soppresso ma questo è Grillini non le ha spiegato ancora nessuno perché loro pensano che in qualche modo sono stati gli artifici i primi ad arrivare sull'argomento può evidentemente dopo il delitto degli inglesi
Nel mille settecentonovantacinque cercando dopo una scuola del liberalismo internazionale no correggere l'uso di basi dalla Scuola di Chicago erga ricerca che ha tirato fuori al sole il reddito minimo garantito
Ma che ha ha una funzione del tutto diverso cioè assicurare come diceva Dahrendorf
Uno degli altri promotori trent'anni fa trentacinque anni fa di operazioni di questo tipo a chi è momentaneamente senza lavoro come di continuare ad averlo perché se tu non hai nulla di nulla e via dicendo non è compito
Se non quello dell'assistenza generale di venirti incontro e non farti morì di fame ma dare il lavoro e dare assistenza sono due cose diverse
In qualche modo detto questo detto questo
Cerco di tagliare
Con Società libera
E qui abbiamo uno dei fondatori Andrea Marcucci insieme
Alza attoriale Matteucci
Che almeno ci sono più
Ripeto una marcia indietro piccola marcia indietro già nell'ottantotto io ho scritto un documento che è riportato dal libro riportato qui ti individuabile scritto nell'ottantotto noni ieri come qualcuno potrebbe dire no perché tutto ciò che è scritto qui è documentato io conservo gli originali
Fatto un articolo sulla su pressione degli uffici di collocamento
Che sarebbero gli antenati di quelli che vogliono riformare adesso io nell'ottantotto dimostrai che era roba che non serviva a nulla
Perché avendo anche esperienze da direttore del personale finché l'ho fatto e via dicendo ho anche detto che in Italia
Un direttore del personale o management in generale deve trovare delle risorse non va all'ufficio di collocamento non c'è mandato nessuno all'ufficio di collocamento
Ufficio di collocamento in questo Paese è servita a timbrare il cartellino dalla disoccupazione che cosa diversa che trovare lavoro presidente mi corregga se mi sbaglio
E quindi non abbiamo né tradizione né esperienza dell'ufficietto vagamente M del loro figlio cioè che sono gli uffici che devono riformare
Cioè il giudice e Centocelle
Va bene
Tralasciamo tutto il resto se non vi annoio può ma non molto
Nel libro lo diceva anche Andrea
Sì alla parte politica che fondamentalmente finisce nel novantacinque poi qualche inizia società liberarsi c'è ma c'è della cultura politica né non c'è più quotidianità politica nel libro e via dicendo
E in modo particolare io mi sono dedicato a tre grandi aspetti della della speculazione dell'uomo sulle cose
E sono la politica internazionale
I diritti umani
E il crimine organizzato
Perché oltretutto sono tre grandi argomenti che il mondo liberale non recepisce e qui anche in sala c'è qualcuno che come dire potrebbe giustamente dire ma come mi è stato detto
I liberali in genere non marciano alle marce per i diritti umani e per i popoli oppressi
Io ho sempre contestata questa cosa tant'è vero che poi alla fine abbiamo molti amici delle varie comunità in giro per il mondo grida ne abbiamo una qui che sembra scossa che è venuto addirittura vestita da tibetana ecco la lite nascosta decies
Responsabile delle donne tibetane
Fresco ma perché perché se vogliamo essere credibili CSM illiberale parla continuamente di libertà economica di concorrenza di quello che vi pare ma mo'pone al centro la libertà individuale
Libertà individuali e mi sono sempre chiesto ma questo interessamento di delibera le vele dove finisca Brennero
Poi tutto ciò che succede al di là del Brennero non di scarsa importanza per i popoli oppressi quant'altro e via dicendo
Ecco perché come Società Libera GB cerchiato di spingerla sul versante degli i diritti umani di cui fondamentalmente non gliene frega niente a nessuno io qui detto scritto nel libro
Che sui diritti umani al di là delle chiacchiere della gente che va in televisione blatera di Alice
Ho conosciuto solamente una persona che si è occupato realmente diritti umane questo signore si chiamava Marco Pannella
Tutto il resto è finzione
Chiudo qui perché se non mi porta molto lontano
L'altro giorno punto a politiche sarà e allora qui come dire siamo invitati a Nozza Andrea politica sei siamo in un Paese in cui non gliene importa nulla nessuno difficilmente qualcuno capisce qualcosa di politica se no
Io racconto sempre nemici più vicini che non non non più di qualche settimana fa ho visto in televisione una deputata di una senatrice
Di Forza Italia
E interrogare una trasmissione televisiva parlavano di Siviglia non sia è quello che il sesso era appena successo
E io ho capito perfettamente che lei non conosceva le parlava della si chiama senza conosce la Siria dov'era conosceva i confini dalla Siria però parlava di scacchieri di cose tanto parlare con lei perché era stata invitata in televisione parlava della Siria
E da con un giornalista seria le avrebbe dovuto dire a quel punto scusi signora ammesso che continuiamo a di delle cose che non hanno un po'né capo né coda Masi Gago che confina
E avremmo chiuso il discorso ma siamo in un altro tipo di televisione
Detto questo sui sulla politica estera
Io inizio dopo la filippica per chi ha avuto la bontà di leggere il libro sulla sulla politica estera ricordando un libro di Kissinger ricco e Kissinger scrisse e scrive si veda
Quanto venivo in Italia e parlavo con il vostro presidente Jan Aldo Moro spesso Matthew parlava di politica esterni s'addormentava sulla sedia Marco mi seguiva
E questa volta l'interesse della politica estera italiana
O è tutto ciò che ci capita in politica estera ce lo spacciamo ce lo vendiamo molto bene adesso non per dare un dispiacere al mio amico Andrea
Ma voglio dire gli uomini del suo partito al presidente del suo partito no penso osservavo rivalutarla mie mani
Ma ma Gentiloni no a Taormina Due anni fa qualcuno di voi lo ricorderà anche dal mirato anni fa a un certo punto succede che alla conferenza stampa finale se ne vanno la Merkel tanta
E Theresa May
Non era più un g Biondi una qualche significato bene il giorno dopo io trovo scritto sul giornale che dichiarazioni Gentiloni che era stato meraviglioso questo G sette
Perché c'era stata una interrelazione tra le varie componenti tutte dove non c'erano manco
Noi continuiamo su questa strada e via dicendo allora
A me perché ci interessa fondamentalmente perché ci dovrebbe interessare fondamentalmente la politica essenzialmente per due ragioni
La prima perché gli equilibri nel mondo vanno cambiando sesso campeggia cambiate cambiano sempre più io parto dal presupposto che esistono tre imperialisti persone
Dico qui russi
Ah medica e civile che ci piace ognuno tutto il resto è contorno come quanto ne mangiamo primo secondo e poi se c'abbiamo ancora un po'di fare un po'di insalata ridotta possiamo anche non mangiare e quella l'Europa
Quella è l'Europa io so che in giro ci sono molte amanti dell'Europa no emerge allora prima
Qualcuno fa intervistato non mi ricordo di e gli ho detto ma agli europeisti Manna bisognerebbe vile che nel momento in cui l'altro giorno hanno fatto l'accordo ad Aquisgrana sulle ceneri di ma Carlomagno poverino voglio dire andata dall'altra parte almeno a farlo al sì Magrone merci alla
A dar vita hanno fatto laico
Si son fatto la corda dice allora la Francia t'aiuta ad avere un posto nel Consiglio di Sicurezza fisso alle Nazioni Unite via dice
Se gli organisti voglio fa la battaglia non è che devono piglia il possono a volte francese po'all'inglese e poi il tedesco perché fra di noi ci mettiamo d'accordo
Fate la voce grossa e chiedete un posto per l'Europa al Consiglio di Sicurezza dell'azione
Volete fare fuori
Carica
A tutti i livelli allora detto questo
Ci interessa perché cambieranno gli equilibri
E ci interessa perché è in atto un feroce colonialismo cinese nel subcontinente cinesi cinese o il continente africano di cui qui non si parla se ne parla poco e via dicendo io facevo sempre per esempio ieri sera
Quando ho visto in televisione l'altra sera in quel palazzo
Il Presidente del Consiglio a a deceduto il presidente dell'Etiopia
Cioè e poi c'era un giornalista non mi ricordo del TG uno TG due che commentava a perché poi l'Etiopia un paese di centocinque milioni d'abitanti il secondo Paese in termini di popolazione
E via dicendo che ha bisogno di strutture infrastrutture adiacente a me ma scappa da ridere
Perché io
Ho visto Grassi anche della pubblicità cinese
Perché loro può e te la fanno vedere il pediatra sono sono capaci di di trasmettere quello che fanno
E via dicendo hanno costruito nelle magnifiche linee ferroviarie in Etiopia che vanno da ADIS Abeba Gibuti
Hanno costruito nella capitale dell'Etiopia ad Addis Abeba un sistema modernissimo qui
Filobus all'interno della capitale come trasporti urbani della città Ambra e veniva da ridere che questo signore che veniva e e presentato come un poveraccio Heather ricetto parlava con un presidente del Consiglio di una capitale in cui il reato appunto ma fanno Zamorano e
Allora chiesto per dire che tutto ciò Chiti Neumann e giriamo
Io non so da nessuna parte se capito tutto ciò che non è male siamo lo dobbiamo prima ripulire dalla retorica Belloni comunità politicamente corretto perché non è vero che in Africa Sanna tutte a morì di fame non è vero ne potremo parlare
I lavori interni in chiusura dei dati e qui ci sono anche dei dati
Ma al di là di questo e via dicendo il problema però si pone dell'emigrazione e via dicendo allora ai
Tra quelli che sono completamente accogliamo in tutti con l'altro discorso nome ma accogliamo nessuno e e via dicendo allora io mi sono permesso di dire che tutti questi ragionamenti
Non vanno più fatti a Brussel perché Brussel non è in grado visto che sono in ventisette spaccati tra di loro
Non è in grado di venire a capo di un ragionamento di questo tipo
I ticinesi
Avendo mandato da queste parti c'è in Italia nell'ultimo anno in negli ultimi anni settecento mila extracomunitari
Contemporaneamente hanno esportato chiamiamoli con un male modo hanno fatto sì
Che dalla Cina andasse ad abitare a prendervi residenza in Africa tre milioni di cinesi quindi mi sembra che l'equazione sia Mecacci sono un milione ex e se ne importano di tre no su dei vasi che vanno così queste non sono chiacchiere che s'è inventato l'IVA basta andare sui dati
Sia che forniscono i cinesi sia su alcune su alcuni siti internazionali e via dicendo ticinesi hanno costruito tra le tante cose
Qualcosa come sei sette città da cinquecento mila abitanti Luna Cesa hanno costruito sette città
Né la capacità ricettiva di un Firenze di un Bologna che sono completamente nuovo vuote
Non è chiacchiera giornalistica vi prego andate sui siti che vi pare sul sui canali di ricerche e via dicendo mettete
Costruzioni cinese nuovi città delicate deve li faccia vedere ci sono le fotografie ci sono grandi grattacieli con illuminazione c'è di tutto
Sono completamente disabitati perché non sono stati costruiti per
I poveri africane via di cento ma sono stati costruiti essenzialmente per
Aperti Tiberto dava per scontato
La novità è quella del Tibet che vi massacro dal cinquantatré quindi va be per non perdere tempo ulteriormente
Perché il governo cinese ha stabilito che nei prossimi anni trenta milioni di cinesi devono trasferire principe
In Africa
E Inti come lo giochiamo
E allora se c'è qualcosa da riprendere da questo punto di vista e essenzialmente su tre poli
Ne dobbiamo parlare no a Bruxelles dobbiamo parlare con i cinesi
Presenti in quaranta Paesi per continente africani su cinquantaquattro
Ne dobbiamo parlare possibilmente con un mo'ONU rinnovato SMA ci fosse
Le tocchiamo parlare anche perché andrebbe utilizzata quale forza di interposizione africana bene il cui comando sa a Mogadiscio e quindi dispongono anche dei soldati all'intervento in Libia perché pensiamo ai nostri Scarponi e non agli africani stessi
Diventa troppo difficile troppo lungo e via dicendo la riflessione voglio dire va fatta quindi sui diritti umani va fatto su sul
Politica essere e via dicendo vi risparmia quello che va fatta
Sul crimine organizzato dove
Del Paese come al solito sarà perdente mano perché sarà perdente perché siamo perdenti geneticamente
Perché bisognerebbe dire per esempio al presidente uno del vicepresidente del Consiglio che quanto arrestato qualcuno qualche settimana fa ha detto adesso vinciamo contro la camorra pure mi riferisco a uno che mi stava pure simpatica qualche tempo fa che si chiama Salvini
Salvini bisogna spiegargli che se
Si mettesse a studiare qualcosa si renderebbe conto che la camorra che è arrivata a Napoli al seguito delle truppe spagnole tanto è vero nei quartieri spagnoli di Napoli c'era il loro fondamento e stava parlando del il Seicento in collina mille seicento al due mila cento ad sono quattrocentocinquanta anni che qualsiasi governo
Borbonica quelli dei rispetto all'Unità d'Italia a a chi vi pare a voi cerca di combattere questo fenomeno quattrocentocinquanta e non si combatte e non si chiude col decreto che ha fatto sapere che siamo al di là del bene e del male la politica
Quindi e vado a chiudere
Secondo me al di là di quello che ci siamo detti oggi come oggi sono degli spazi enormi per chi ha voglia di ragionare di non fare il partigiano
Di chi ha voglia di studiare realmente problemi che non guardare a solo le trasmissioni televisive diceva
A chi ha voglia di non portare come dire il cervello
Sud delle piattaforme preparate dagli esperti una volta si direbbe di partiti mora ma i partiti non ci sono di vari gruppi chiamiamoli così te e via dicendo e specialmente pende liberali come noi
Che partono dal presupposto che la ricerca non della Maremma fine non deve avere mai fino a che c'è bisogno di confutare che le nostre stesse
Congetture e di Adriano gli spazi sono enormi io mi fermo rubato bancarotta
Penso che parole
Lungo trasferirsi sarebbe cooperazione