L'editoriale della Direttrice di Radio Radicale, Giovanna Reanda

Ancora poco e il ventiquattro febbraio passerà alla storia come il giorno in cui Zaleski l'Ucraina ha dichiarato guerra alla Russia
Che è quello che ha dichiarato Tramper legittimando così Putin sia come vittima da proteggere se non addirittura da risarcire
Quindi tutti coloro che in questi tre anni si sono prodigati per l'Ucraina con aiuti economici militari umanitari si sono terribilmente posti dalla parte sbagliata della storia e adesso devono correre ai ripari e come secondo il presidente degli USA i singoli Paesi devono non solo smettere di aiutare chi ef cosa del resto assai complicata l'aiuto senza la copertura americana Manzi
Non hanno neanche titolo a sedersi al tavolo di una pace che dovremmo definire in realtà una resa
E gli insulti sprezzanti che Trump ha rivolto a Zaleski scriveva ieri Paolo Mieli dalle colonne del Corriere
Sono indirizzate ai leader europei per misurarne l'eventuale grado di progressiva dissociazione da Chiesa
Sentiamo dire che questa pace si sarebbe dovuta fare tre anni fa che questo avrebbe evitato le perdite tantissime di un'intera generazione di ucraini e russi una fasce che è stata respinta secondo coloro che hanno dato la responsabilità di questa guerra all'America e alla NATO piccole per interposta persona fare proprio la guerra alla Russia di Putin
E quanto sembrano lontani quei ragionamenti oggi che da meno di un mese l'America come suo quarantasettesimo presidente Donal Trump perché ha già cambiato i rapporti di forza
Le relazioni storiche ad esempio con l'alleato di sempre la vecchia Europa
E iniziato a disegnare uno scenario mondiale insieme alla Russia e anche alla Cina
E allora Zaleski che si è detto pronto a dimettersi se l'Ucraina entrasse nella NATO
Ha scelto di non firmare il patto sulle terre rare proprio perché non contiene garanzia per il suo paese questo accordo capestro
Con la minaccia usati scollega rare l'Ucraina da star l'Inter il sistema satellitare di maschere nere beh cieca l'Ucraina stessa
E che sembra avere veramente un valore risarcitorio per l'impegno statunitense in in questo conflitto nei tre anni
E allora visto che parliamo di Europa tra minacce preoccupazioni dovrà proviene sterzata ad esempio dalle parole di Mario Draghi che ci invita ad un se non ora quando e sarà arrivato il momento in cui questa questa Europa ma in realtà gli stati che sono in un certo senso a alla guida sceglieranno di essere qualcos'altro
Una federazione europea diceva ieri il segretario del partito radicale Maurizio Turco non un'Europa a due velocità proprio un'altra Europa almeno per mettere insieme un esercito una diplomazia in comune per non morire travolti e consegnati alla Cina in Italia il centrosinistra è diviso sull'Ucraina esso Trump il centrodestra che ha una superficiale tenuta vede però Giorgia Meloni sulla guerra dire parole chiare e mette si deve costruire una pace giusta e duratura e vedremo se lo ribadirà oggi al G7 sicuramente un appuntamento difficile Complesso per il nostro Paese
E a proposito in chiusura quand'è che difenderemo al nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella dei ripetuti attacchi russi
Avete presente la notizia dei presunti dieci mila venti mila che hanno firmato contro di lui