Capodanno in carcere: collegamento in diretta al termine della visita alla Casa Circondariale di Rebibbia di una delegazione del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito

Cioè a tutti siamo usciti adesso da Rebibbia da questa esperienze che abbiamo messo insieme di condividere una un momento particolare qual è quello della dell'inizio del nuovo anno con con i detenuti
Per me che diciamo una seconda volta è la prima volta che entro in un istituto penitenziario l'occasione della del primo dell'anno ecco io debbo dire il comunque ogni volta per meno è un'emozione in più ogni volta che entro in queste dentro queste mura perché trovo sempre e comunque una momenti di grande di grande emozione di grande gioia anche con queste persone che riescono nonostante tutto nonostante le loro i loro drammi individuali le storie che poi uno mai può immaginare che possano no vivere con con questa con questa dignità no si parla di pene di undici anni di quindici anni di venti anni
E c'è sempre questa voglia questa Energia ricicla di queste persone in cui poi dover rivendicare sempre in ogni momento la dignità di essere umani e questo mi colpisce sempre ogni volta che io entro i nel carcere e mi metto a parlare qui tenuti quindi detenuti mi danno sempre qualcosa in più quando io esco c'è sempre un come dire un livello di coscienza superiore da quando sono entrato ma mi dà un senso di dire che nulla è perduto che queste persone in devono essere mai isolate hanno sempre bisogno di un di un ascolto di un di una parola in più
Perché hanno bisogno di questo loro e abbiamo bisogno anche noi di ricordarcelo questo menti cui usciamo che non deve rimanere il nostro discorso di solidarietà di sostegno di fiducia
E limitato a queste mura ma farlo no diffonderlo agli altri con le scuole con i giovani soprattutto con le persone che invece nulla sanno non né possono sapere di quello che succede qui dentro ecco ci facciamo noi messaggeri di questo e io sono uno orgogliosi di questa missione che spero di espletare nel miglior modo possibile è stato molto benissimo grazie anche diciamo alla alla presenza di altre persone che che mi hanno aiutato in questo mi hanno indirizzato in queste esperienze che comunque vorrei condividere sempre ringrazio tutti per questo dico
Con forza e con ostinazione non dimentichiamo mai quello che ci questa qui dentro con coraggio dobbiamo fare in modo che questo messaggio si diffonda sempre di più
Nella popolazione e né i cittadini
Grazie a tutti
Allora sì la notte di San Silvestro del due mila diciotto qui in carcere a Rebibbia conoscesse da Marco Pannella
Il ricordo di Marco è sempre molto vive tanti detenuti che stanno scontando una detenzione lunga ci hanno raccontato dei precedenti creato danni trascorse qui con voi non aveva qualche particolare di di quegli episodi da raccontare
E Elisabeth abbiamo fatto Sanna fatto rilevare no ancora se ve ne fosse ancora bisogno Problemi
Che riguardano la mancanza di assesta i ritardi sull'assistenza sanitaria in particolare abbiamo visitato una persona detenuta che è caduta
Nella cella e praticamente questa persona aveva già una pregressa Pratesi accaduta sia fatta male tutto questo qui quando qualche mese fa
E tuttora sta aspettando e per la ricostruzione di questa pratese quattro mesi fa accaduto
Inoltre neanche fare l'ora d'aria da quattro mesi a questa parte perché è talmente pericolosa il il il rischio che corre che questa Pratesi insomma gli entri adesso non è che ho capito tanto bene avrà insomma che tridimensionali Gargani perché non è stata riparata
è in attesa di questi intervento chirurgico da quattro mesi appunto non usufruisce dell'ora d'aria perché non potrà deambulare
E si muove soltanto nella cella
Poi un'altra persona sempre nella stessa cella dei dov'era questo detrimento e si è rotto un braccio del ventuno novembre è stato ingessato soltanto il ventotto novembre è stato portato al Sandro Pertini il ventotto novembre
E praticamente decede ecc l'hanno portato perché avevamo una mano dell'anziano era diventata praticamente tutta tutta nera però insomma dopo una settimana
è un po'un problema aprono un'ernia inguinale insomma aveva varie problematiche e e poi
Diciamo ad Anna avuto la segnalazione di un'altra di un'altra persona che sta scontando un un anno nato millesimi e per un reato che ha commesso nel mille novecento novantaquattro
Sono veramente questo qui penso che non ci sia bisogno di nessun commento
E mantenendo diciamo dai racconti altri problemi sono problemi strutturali e del sull'edificio preso non più al giornale nella sezione annuncia neonatale strane o no saletta per la socialità
Nient'altro che dire a me sia per la Repubblica perché venga applicato l'articolo ventisette della Costituzione
Questi barbara
Sono Barbara Rosati questo è il mio primo Capodanno in carcere sono onorata di far parte di questa delegazione con quello già compiuto altre visite
A Pasqua e ferragosto
Anche in questa durante questa visita abbiamo rilevato il problema del sovraffollamento molto diffusa
Carenze sanitarie e soprattutto ritardi nella nelle Narmer di
Giustizia
Sono onorata di nuovo di appunto di aver fatto altri aver fatto parte di questa delegazione perché dobbiamo per tali ascolto solidarietà e soprattutto umanità a queste persone dimenticate che ci chiedono di diffondere le loro esigenze lo i loro bisogni
Meritano tutto il nostro rispetto la nostra solidarietà
Ecco ci all'uscita e per me è stata la prima volta della visita a Rebibbia ringrazio Rita Bernardini anche per questo
E i problemi che abbiamo potuto riscontrare sono tanti tanti in particolare quello che mi ha colpito un incredibile sovraffollamento celle da da sei persone
Dove appunto la sentenza Torregiani viene calpestata messa sotto i piedi altro che tre metri quadri a testa qui non hanno neanche tre centimetri di spazio disponibile al testa
Come ricordava anche Laura turco ci sono moltissimi in in attesa di giudizio uno in particolare raccontato la sua storia in attesa di giudizio da dieci anni e quindi anche in questo vediamo come
I ritardi della giustizia le condizioni del carcere vadano proprio a svilire l'umanità di queste persone
Noi ci siamo al partito radicale c'è e con loro e continueremo adottare anche in questo due mila diciannove che con tutte le nostre forze rinnovate dal gioia del raggiungimento dei tre mila e uno e più quanti intatta
Tre mila cento e dispari iscritti
Con tutti loro faremo mi auguro un grandioso due mila diciannove
Anche per il rispetto dei diritti dei detenuti dei diritti umani dentro questi luoghi
Un abbraccio un augurio a tutti quanti grazie
Bene allora come avete visto una delegazione quasi tutta al femminile se non per Walter cara e Roberto Giachetti che è già andato via Walter caro è un avvocato iscritto al partito radicale che per la prima volta passato il suo ultimo giorno dell'anno e l'inizio di questo due mila diciannove qui nel carcere di Rebibbia ha preso la parola per primo qui è un concentrato un concentrato di umanità ma anche un concentrato di illegalità pensate
Moltissime delle ascelle tutte le celle singole hanno il bagno a vista
Cioè non è assicurata nemmeno quel minimo di privacy nel momento dei bisogni diciamo
Ed è assolutamente vietata questa situazione dal nostro ordinamento penitenziario eppure c'è e questo è il carcere di Rebibbia Nuovo complesso che viene quasi portato a moderno ma poi abbiamo visto le celle sovraffollate le celle sporche tanti tanti tanti problemi di giustizia
Tanti problemi di sintesi non chiuse tante persone che aspettano i giorni di liberazione anticipata e con quei giorni potrebbero stare fuori dal carcere
Tanti che si vedono respingere la liberazione ne ha sei mesi io la pena alternativa a sei mesi dalla Liberazione
Perché definiti pericolosi socialmente dopo sei mesi improvvisamente divengono non pericolosi quando c'è un articolo dell'ordinamento penitenziario che stabilisce che proprio il carcere l'amministrazione penitenziaria si deve far carico dell'uscita della persona dal carcere quasi abituarlo a al reinserimento nella società
E si è in gravi difficoltà aiutarla a trovare un lavoro a vedere quali sono le condizioni della sua famiglia se ha figli minori
Come sono seguiti a questo
Dovrebbero servire le istituzioni
Preposte dallo Stato per aiutare i cittadini in difficoltà che altrimenti se continuano a rimanere nel degrado sicuramente torneranno a delinquere
Perché è l'unica prospettiva che si presenta davanti ai loro occhi vivono in zone degradate della città che avevamo incontrato moltissimi che appunto vivono nelle periferie romane
Ma che anche quelle sono abbandonate da Dio e dalle istituzioni quindi una situazione per il carcere modello di Rebibbia Nuovo Complesso veramente che va peggiorando
E quello che noi vogliamo dire perché molti detenuti c'hanno chiesto ma in che cosa possiamo sperare
Credo che con sincerità
Gli abbiamo risposto
Che abbiamo una Corte costituzionale
Che ancora
Con le sue sentenze sta dimostrando di avere a cuore la Costituzione adesso per esempio sul quattro bis
La questione sarà esaminata dalla Corte Costituzionale grazie a d'una sentenza della con rinvio della da parte della Corte di Cassazione
E quindi confidare nella Corte Costituzionale confidare nell'Europa nella corte europea dei diritti dell'uomo il chi e nell'istituzione che dovrebbe controllare il lavoro della corte europea
Dei diritti dell'uomo e l'esecuzione delle sue sentenze cosa che non è avvenuta per la sentenza Torregiani Italia condannata Italia assolta
Ma Italia ancora colpevole per i trattamenti inumani
E degradanti questa è la situazione in che cosa sperare in molti ci hanno chiesto ma è vero che radio radicale rischia di chiudere e noi come facciamo perché ascoltano la radio in chilo
E che ancora rimanere visibile della loro speranza riposto nell'informazione di radio radicale quanto conta questa
Per il governo del cambiamento
Per il momento il governo del cambiamento ci ha detto che la morte di radio radicale destinata avrà al sopravvenire
Fra sei mesi gli hanno dato sei mesi di vita
Quello che noi diciamo e lo diciamo insieme alla popolazione detenuta insieme agli agenti che questa notte era in servizio che faremo di tutto
Anche attraverso la non violenza affinché questa voce
Questa voce di democrazia non si spenga e la voce di Radio Radicale che era voce degli ultimi e la voce per conoscere per deliberare ringrazio ed è questo l'ultimo ringraziamento che voglio fare l'ispettore superiore Luigi Giannelli
Che è l'unico ispettore l'unico agente italiano che è iscritto al partito radicale
Che ha voluto accompagnarci come faceva con Marco Pannella anche in questo ultimo giorno dell'anno due mila e diciotto il primo giorno del due mila diciannove sparse contrastanti