L'ultimo spettacolo - Cinema e teatro ai tempi della crisi

Buona sera da Gianfranco Cercone benvenuti all'ascolto di una nuova puntata della rubrica L'ultimo spettacolo una rubrica dedicata al cinema e al teatro ai tempi della crisi
Un aspetto della trasformazione del teatro italiano del quale credo raramente si discute è il diverso ruolo che riveste oggi nel teatro italiano la critica teatrale
Fino diciamo al termine del secolo scorso quanto ricordo gli spettacoli teatrali tutti o quasi tutti derivano puntualmente abbastanza ampiamente recensiti sui quotidiani a due o tre giorni dalla prima rappresentazione
Oggi lo spazio che i quotidiani di servono al teatro è minore e in effetti solo un gruppo ristretto di spettacoli gode di una recensione con tempi più lunghi a volte paradossalmente capita perfino che la recensione esce quando lo spettacolo non è più in scena in compenso proliferano sulla Rete blog di critica teatrale che sono rilanciati sui social dagli stessi registi dagli attori della compagnia teatrale per farsi una necessaria pubblicità
Ora per parlare di queste trasformazioni del ruolo della critica teatrale
Ma anche più in generale di come è cambiato sotto certi aspetti impianto italiano solo molto contento di avere come ospite un critico teatrale già critico del quotidiano il Messaggero e della stampa
E che da qualche anno cura un suo personale autorevole blog di critica teatrale che anche una pagina Facebook molto netto e commentato nel bene e a volte nel male dagli addetti ai lavori e molto ben scritto
Il critico e Marcantonio Lucidi che ringrazio leader accettato questo invito buonasera buonasera
Il blog che si intitola Marco Antonio luce di teatro
Quindi ha da poco pubblicato per le edizioni la lepre un saggio che s'intitola il Vascello delle meraviglie di cui avremo occasione di parlare la prima di tutto vorrei chiedergli se questa trasformazione della critica teatrale a cui ho accennato è reale
E nel caso se ritiene che sia un bene o un male
Grazie per avermi invitata
Perché la grazia ti devo dire davvero di aver accettato ti leggo spesso sono molto contento divertire grazie mille
La trasformazione della critica teatrale
E il suo trasferimento dalla dalla carta stampata
A internet
Non una libera scelta
Un obbligo che diciamo così che i critici teatrali di coniglio metterci più che mandi cronisti teatrali e più giusto
Si sono si sono ritrovati è un è un obbligo che si sono ritrovati
A dover adempiere se volevano sopravvivere
Se voleva sopravvivere
Colui che tenta di formulare un pensiero calcistico sull'arte del teatro
E questa situazione che io troppo non bella
E la trovo non bella non per il fatto che su internet sicché a Carey si discuta e di teatro elusi critiche la trovo non bella perché la critica teatrale scomparsa della carta stampata
C'è invece di esserci un allargamento delle possibilità c'è stata una diminuzione proroga
La domanda che dovrebbero opporsi i critici teatrali e anche i direttori dei giornali è perché è successo
E in secondo luogo siccome i giornali sono in una in crisi di vendite addirittura ridicola talmente e no come questa crisi la domanda diventa ma è possibile fare un collegamento fra la scomparsa del pensiero critico sui giornali che il loro declino secondo me sì cioè questo è uno dei punti se non fondamentali di una conversazione pubblica
Sulla questione dei giornali ciò che essi dovrebbero rappresentare nella società e
Sulle loro possibilità future e sul fatto che non rappresenta no
Una
Col più che non rappresentò non conducono un dibattito pubblico sulle cose da
Il pensiero critico dai giornali scomparso sia per quanto riguarda il teatro ma anche per quanto riguarda la musica la letteratura la danza praticamente dal punto di vista che dicono i giornalisti più e secondo me pure la politica perché sono due cose diverse il commento politico l'analisi politica e la dietrologia dei giornali fanno quasi solo di ecologia
Ma di commenti politici di analisi dei fatti politici io ne vedo pochissima
Così come vedo pochissima analisi dei fatti teatrale noi in questo modo in questo momento stiamo sostanzialmente parlando di politica
Perché i giornali sono un fatto politico e il teatro un fatto politico cioè il teatro e la conversazione sullo stato della polis
Come diceva Shakespeare regge lo specchio alla natura mala natura degli uomini alle loro virtù e ai loro vizi quindi quando noi parliamo di teatro parliamo di un di politica e quando parliamo di giornali parliamo di politica ora questi due come dire questi due
Vettori di comunicazione non s'fra di loro non si parlano più
Domande chi è che non parla più di politica il creato o i giornali che che non la fa più quando dico politica intendo dibattito sullo stato della polis
Io ho l'impressione che da questo punto di vista i giornali abbiano totalmente rinunciato alla loro funzione statutaria
Quali sono le ragioni ce ne sono molte
Proviamo ad accettare qualche ragione come mai come mai giornali abbandonano hanno abbandonato la riflessione critica attuale sulla cultura ecco forse l'argomento che si Ford Sirchia viceversa cioè lo strumento di più se poi c'è la questione della parola cultura
Perché e i giornali fanno finta di fare cultura quando la fanno
Si disinteressano completamente invece dell'arte
Quindi da una parte fanno finta e dall'altra si disinteressano in copia
Le ragioni sono moltissime
E sono anche molto complesse molto intrecciate
Diciamo che se ne possono individuare così a spanne due
La prima è abbastanza semplice
Addirittura elementare
I giornali hanno dagli anni ottanta in poi in seguito la televisione
Poi hanno inseguito
Internet
Qui c'è una grossa differenza con il teatro
Il teatro
è riuscito nel Novecento a condurre alcune delle sue
Dei suoi più grandi rivolgimenti
Il Novecento per il teatro è stato il secolo straordinario degli incredibili innovazioni
Eppure
Nel pensiero comune il teatro doveva essere mangiato prima del cinema
E poi dalla televisione
Quello era il destino del teatro quando è arrivato il cinema invece il tema colà è sopravvissuto eppure piuttosto bene
E ha fatto delle cose straordinarie
Perché perché è rimasto se stesso
Perché è rimasto tirato
Perché appuntato sulla sua caratteristica fondativa che quella dello spettacolo dal vivo
Conto il cinema che per lo spettacolo dal morto
Invece i giornali si sono completamente snaturati
Nell'inseguimento prima
Della televisione e successivamente del web
Hanno cercato di limitare la televisione due muta
E da questo punto di vista hanno perso il loro connotazione centrale che appunto quella del scrittura
Del pensiero critico da una parte e della cronaca nell'altro
I giornali non fanno più coronata
La cronaca
Mi astengo dal giudizio ossea un po'vado sul posto
Guardando parlo con la gente
I giornali sono fatti quasi esclusivamente di copia e incolla di notizie provenienti da internet
Ma chi è che va a guardare cosa fanno gli esseri umani una determinata situazione perché quella è la cronaca il secondo motivo sempre a spanne a esempio in modo assolutamente un generico
Il secondo motivo più più nascosto
Negli anni ottanta
Noi eravamo nel pieno del craxismo e del Caf Craxi Andreotti Forlani
Il
E il craxismo è stato un fenomeno di moltiplicazione di esagerazione grottesca di alcuni difetti nazionali
Uno dei quali essendo il clientelismo
In sostanza quello che io chiamo il tribalismo a Monreale
Tu sei della mia tribù politica sociale familiare eccetera e allora io ti spingo e ti mando avanti se tu sei fuori da quella dalla mia tribù non solo non ti spingono non ti mando avanti matti contrasto ti faccio la guerra
Uno dei come dire uno degli ambiti in cui maggiormente si è esercitato il tribalismo morali italiano
è stato il giornalismo
Io che ho cominciato negli anni ottanta ho visto arrivare dentro i giornali
Una quantità eccessiva
Di raccomandati
Di gente che questo mestiere non lo doveva fare
I molti dei direttori dei giornali di oggi provengono
Da quella situazione
Quindi non hanno fatto carriera
Per intelligenza bravura capacità convegnistica
Ma hanno fatto carriera appena decisione a una tribù
Questo ha comportato
La progressiva cacciata o l'impossibilità di ingresso di gente brava
Che sapeva fare invece che aveva talento
E questa gente brava che non ha potuto fare il mestiere di giornalista
E che è rimasta fuori da questo mestiere oggi nulla che Cuper di più perché sono andati a fare a coltivare i pomodori biologico in qualche appezzamento agricolo in Toscana come fai a recuperare quella gente
La generazione dei
Della mia età cinquantacinque vivo
Fra i cinquanta e i sessantacinque settant'anni questa generazione
Che assurto al potere giornalistico è una generazione in linea di massima totalmente in quel parco
Dove le riunioni di redazione
Al momento in cui si deve prendere una decisione sulle pagine culturali
Queste le denunce interpretazioni sisma osceno i direttori non sanno che dire
Si scocciano
Del del fatto che a un certo momento bisogna parlare di quello che una volta si chiamava la terza pagina
Uno dei fenomeni interessanti
E indicativi
Il la scomparsa della terza pagina cioè una volta e giornali aveva la prima pagina
Poi la seconda che di politica Laterza o a seconda dei giornali potrei anche se il fatto di cronaca più importante la seconda e la terza era la pagina culturale
Quindi tu quando aprivo il giornale dalla prima
La pagina che più tutto lavavi sulla destra era la terza cioè una cultura
E questa terza pagina è stata legata la venticinquesima alla trentaduesima
Alla quarantaquattresima
Generalmente prima dello sport
Il io credo che si potrebbe
Diciamo così analizzato una fenomenologia della decadenza dei giornali
Attraverso il progressivo spostamento delle terze pagine all'interno delle foliazione
Però ecco la terza pagina poi sopravvive su internet come dire
Esiliata dai giornali ha trovato questa forma di sopravvivenza per esempio il tuo blog da cui accennavo all'inizio ivi che ricordo Marcantonio Lucidi teatro un blog di riflessione sugli spettacoli teatrali di recensioni teatrali approfondite
Poi raccontarci come gli è venuto in mente di aprire questo blog e un po'la tua esperienza ecco come se hai un'Inter degli delle interazioni con gli spettatori con gli stessi artisti di cui ti occupi ecco cioè ci racconti come è andata e
Ed è andata così
Tre anni fa
Mi sono detto adesso proviamo a fare questo esperimento vediamo se aprendo urla blocca dedicato unicamente alla critica teatrale
Senza intitolarlo in una maniera generica
Qui scena
Un teatro punto qualche cosa
Sipario punto it bevute possono trovare molti molti Mercedes una voce non ovvio ma ce ne sono legge neri che c'è infatti è un uomo
Di dire di di dire
Lo scrivo io cimento il nome ci metto la faccia ho ho un responsabilità intellettuale su quello che scrivo e quindi lo chiamo Marcantonio Lucidi teatro perché ritengo che la responsabilità intellettuale sia
Uno dei fondamenti del mestiere critico
E anche di altri mestieri naturalmente ma lo stiamo parlando critica teatrale
E mi son detto
Fammi vedere che cosa succede se un soggetto singolo
Prendersi apre o un sito internet utilizza Facebook per quel minimo di diffusione
E se questo se questa operazione dà dei risultati e quali risultati da
C'è una piccola premessa da fare certi microfono c'è una piccola c'è una piccola premessa da fare
Io credo che un giornalista the best debba stare dietro il suo pezzo
Cioè è il pezzo che parlasse più lui non pare non si mette davanti
Io ho pochissima interazione
Non rispondo nessuna protesta quando ce ne sono nel rispondo nessuno elogio quando ce ne sono
Perché io credo che il pezzo parli se non parla è sbagliato il pezzo e si è sbagliato il pezzo è inutile che ti fai avanti tu
Tu come persona perché non lo migliore Sky
Quindi il gioco era proprio questo
Fare parlare soltanto il testo scritto
E non intervenire mai
E in altra maniera parla soltanto l'articolo
Se l'articolo funziona dice quello che deve dire se l'articolo non funziona non dice quello che deve dire e tuo intervento è addirittura
Il tuo intervento successivo naturalmente
è addirittura con un vulnus
Di Muscetta che l'articolo non ha detto quello che doveva dire
Quindi l'altra operazione l'altra diciamo così l'altra scommessa
Era di capire se
Di fonte ai cosiddetti come si chiamano giorno aloni che la criticano la fanno quasi più però ancora qualche cosa fanno
Poi ci sarebbe anche da dire quali sono le colpe di critici teatrali de la stampa scritta peraltro
Che la critica non la fanno più
Se si riusciva a imporre in certo qual modo comunque
La parola in poco importa un po'forte
Sì si riusciva a
Dare la possibilità
Alle persone discutere di teatro
Esclusione intatta verso un pezzo
Il quale pezzo bisogna tentare di scriverlo il meglio possibile
Perché una buona scrittura
Secondo me anche un fatto erotico
Cioè chi scrive bene conduce una fascinazione erotica sottile
Attraente attraente poco in termini di sensualità
Che
Si configura anche come una truffa diciamocelo
Intendendo che tu puoi attraverso la scrittura fare passare dei concetti
Che non sono corrette
E quindi accanto alla scrittura
Che deve essere quanto più fascinosa possibile
Tu devi mettere l'onestà intellettuale
Altrimenti poco Ducci con una buona scrittura produci manipolazione
Se metti sette enti
Di esprimerti con onestà intellettuale
La domanda diventa che cosa ne Beggio gonnelloni
Se è in grado da solo di porti non dico alla pari
Ma di porti nel dibattito pubblico sul teatro con me o una
In medicina diciamo perché risposta di segatura cioè ti senti marginale in questo diciamo nell'esercizio della scrittura di questo blog oppure
Hai notato che c'è una partecipazione un interesse
Sì adesso io non lo so vedi glielo dico io ora va be'che sappia molto seguito dalla vostra memoria un'ode di successi io non lo dovrei barocche sensazione ai due ecco la sensazione che ho io è che
C'è movimento attorno a questi questo blog se ne parla se ne chiacchiere se ne discute eccetera io ritengo c'è qua sta il punto che il fatto che una piccolissima barchetta a remi
Come può essere un broker presidiava Marcantonio evidenziato punto it
Abbia questa rilevanza
è indicativo non tanto del fatto che Marcantonio Lucidi
Ci possa essere dichiarato pubblicamente un cavo critico teatrale oppure no questo non ha nessuna importanza ma è ma indicativo del fatto che i giornali di stampa scritta sono in una crisi gravissima
Perché non è possibile cioè in qualche modo riempie un vuoto Gurrieri che i giornali riempie un vuoto che non turbano esatto il dibattito pubblico sul teatro sottratto alla stampa scritta e deve
Amministrato in un certo modo da
Ho dei blog
Che sono minuscoli rispetto alla potenza di fuoco della stampa scritta
Quindi diventano dei giganti con i piedi d'argilla si sono già affondati io ho scelto quel mostro accennavi quali sono le critiche le colpe e dei critici teatrali che lavorano per i giornali poi prima c'era lei ha accennato a questa domanda però senza suggerire una risposta Point è un'idea era una diversa che varia di Mairago mille una però possiamo tornarci se poi siciliano che vari critici teatrali hanno avuto un
Hanno avuto hanno delle colpe abbastanza gravi come categoria
La prima ecco questa non si sono resi conto dagli anni ottanta in poi parlo soprattutto dei critici che all'epoca scrivevano
Sui giornali sui sui quotidiani stampa scritta
Non si sono accorti che in modo di leggere cambiava
Non si trattava tanto di velocità della lettura pezzi piccolo si trattava anche di questa
Ma non potevi più porti o
Cioè
Diciamo meglio
Si andava verso l'impossibilità di porsi con un un'autorevolezza assoluta
Cattedra Chicca
Che era oggettivamente la forza del critico teatrale degli anni cinquanta sessanta e settanta
Tu non puoi più
Certi a
Critico
Teatrale musicale eccetera
Con una
Assolutezza
Non criticabile
Tu sei dentro il maestro Ingmar tu sei dentro il flusso della conversazione
Tu non sei più importante di qualcun altro
Il tuo giudizio non un valore maggiore
Di quello di uno spettatore
Più o meno avvertito
Che è anche la cosa crede che i politici non capiscono
Il
Molti italiani
Molti elettori sono più intelligenti più colti
Più bravi dei politici che li rappresentano
Molti lettori sono almeno altrettanto intelligenti altrettanto colti forse qualche volta pure di più
Dei critici teatrali che devono scrivere impegni il il stranamente
Da una parte e quindi qual è la colpa di critici dileggiato bracieri sono cattedratici non ho capito da colpa dei critici e di essere di non avere capito che dovevano recuperare onestà intellettuale
Dove vanno sganciarsi dalle ideologie
Partitiche non politiche
Dove vanno rivedere il concetto di giudizio
Dovevano astenersi dallo recensire secondo il proprio gusto
Dovevano diventare ridiventare dei cronisti e cioè la critica teatrale non quello che penso io dello spettacolo secondo il mio gusto ma verifica
Delle estetiche delle poetiche di uno spettacolo
Osservazione di come queste estetiche e queste poetiche dichiarate da uno spettacolo poi vengono effettivamente realizzate
Ecco ci può chiarire questo punto perché vi ha dato un parere ospedali se l'Orso un po'per addetti ai lavori si faceva discorsi un po'per addetti all'anagrafe è un po'a verifiche delle estetiche dei poveri che sui mercati Sister insegnante non piace in linea di massima il vale altissimo
Quando la prima cosa che mi viene in testa se non ti piace Brecht se non ti piace la roba di Brecht i terrestri il modo di mettere in scena del positivismo tu non puoi
La la metto proprio in maniera estremamente sentito non può stroncare uno spettacolo soubrette solo per questo
Il tuo gusto non conta
Quello che tu devi fare è tu critico e verificare se le ipotesi poetiche ed estetiche
Di Brecht
Sono poi effettivamente realizzate nello spettacolo
Cioè
Brenta assordante inediti e altro rispondendo imporre la tua idea Tonino e quindi non è giudicare uno spettacolo in base se non corrisponde la politica di che anno a infondere tu hai detto tu devi giudicare lo spettacolo così come così come si presenta
Poi ci sono invece sesta quasi tutti i critici teatrali
Hanno giudicato gli spettacoli secondo dall'uovo ideologia che a creare cosa che non era più datati che dagli anni ottanta in poi questo schema ha cominciato a non funzionare più
Poi c'è un'altra ragione ancora
In linea di massima in generale diciamo i critici teatrali sono in effetti dei critici letterari intestati al teatro
Non hanno poca coscienza antico cos'è il fatto che la finale quello che manca loro
Quello che io chiamo l'istinto teatrale
L'istinto teatrale
Quelli come dire quella conoscenza
Data da Conti da da da un impalpabile
Spirito che tu hai dentro
Che ti dice che un certo movimento ha creato un certo tempo dibattuta un certo modo di farlo funziona oppure non funziona
E questo istinto teatrale deve essere del regista delle attore fa anche del critico e il critico deve avvenire quello stesso istinto teatrale che hanno coloro che il tracollo fanno se tu sei addestrato alla letteratura
Come come il caso di quasi tutti i critici italiani quell'istinto teatrale tu non ce l'hai tu cercherà il molto semplicemente ti molto semplicemente non è così ma sua tu cercherei di trasferire
Un pensiero letterario in un ambito teatrale che però non lo comprende per il teatro non è letteratura che erogata scritte a creazione è un'altra cosa
Questo questo aspetto dei questo questa mancanza che hanno in genere critici teatrali italiani non è dovuta ai critici teatrali italiani dovuta alla scuola
Cioè la scuola non non fa teatro non non insegna ad apprezzare il fatto teatrale
Non non se ne interessa un percorso per quanto riguarda i licei classici eminentemente letterario
Cosa che per esempio
Non era nelle scuole francesi almeno negli anni settanta
Negli anni settanta nelle scuole francesi si facevano spettacoli teatrali
Si preparavano a spettacoli teatrali mi risulta di aggredire leso alcuni mesi esattamente anche questo è
Cioè anche qui il discorso
Comunque compresso ma individuabile
E naturalmente il terzo aspetto è stato che alcuni critici del passato del recente passato sono diventati i promotori diciamo così personali
Di correnti teatrali
Anche poi peraltro non era normate dal pubblico se non da un certo pubblico che seguiva determinante mobile intellettuali sul teatro
E questi critici che sono stati fanno pochi però sono stati fondamentali
Questi critici che hanno commosso
Fattivamente una loro idea di teatro non l'hanno promossa solo in termini di critica massone Eastern avvenuti viene completamente nelle produzioni certe hanno condizionato gli stabili
Per i teatri stabili venga si è avuto a livello purtroppo la conversazione affascinante però dobbiamo terminarla qui perché il nostro tempo si è esaurito io spero che valga come un'introduzione per leggere
Direttamente ciò che scrive Marcantonio Lucidi così può fare ricordo sul suo blog che Marcantonio Lucidi teatro e su un libro che è appena uscito per le Edizioni la lepre il Vascello delle meraviglie io ringrazio molto di questa conversazione magari girare in altre occasioni
Buona serata Gianfranco Cercone grazie a Silvio Farina la regia di questa trasmissione grazie a tutti gli ascoltatori