Più libri più liberi 2018 - La ragazza di Chagall

Svelato come non capisce perché deve pagare per le leggi razziali per l'ebraismo che
Quando sono promulgate le leggi non andava mai sino ad ora cambia comincia invece a riprenderle tradizioni familiari andare nel tempio
Tutti liscia batte e ha affermare alta voce esoterismo e lui non capisce si arrabbia non vuole che le segna la ragazzina a quelli emergenti e così non capisce che la moglie preferisca essere mandata al confino come antifascista che stare in casa a occuparsi della famiglia è una figura molto debole e molto negativa e la figlia lo capisce benissimo perché molto matura stamani
E così si dipana questa storia in cui vedremo che i nomi di Amalia saranno deportati ad Auschwitz che e moriranno lì che lo stesso folto sarà deportate tornerà ma comunque tornerà completamente stravolto AN cambiato rispetto alla spezzato potremmo dire e invece Amalia resta la City
La figura dominante quella che riunisce che ritrova fornisco che ha con lui un figlio chi ritrova tutti figli sparsi di questa famiglia di queste famiglie che si riuniscono Tilde la sorellina di fornisco e e poi anche la storia degli anni Venti in pietra della della Domestica violentata maltrattata divenuta piazza che però è così importante nell'insieme di questa storia ora
è un romanzo certamente ma vi devo dire che io ho capito che era Mancuso solo la fine quando ho visto che parlava del figlio che va acquisita nella tomba di Amalia
Allora ha detto autore del romanzo il perché in qualche modo mi sembrava che avesse molto della democrazia più che del romanzo fosse certamente un romanzo ma intrecciato con una storia che sembra una storia memoriale mi ricordavano mobili ricordava molto
Il modo di narrare delle memorie come se riprendesse Antonella una serie di file sparsi famigliari per rimetterli insieme e allora mi sono domandate vorrei chiede questo io ho memoria
Ringrazio veramente Anna
Per dialogare con me su questa su questa creatura
Storia ho memoria è veramente il fulcro della vicenda e della e della dell'interrogazione perché per me fare narrativa significa soprattutto tentare di trasmettere memoria
Anche se in questo caso non è la memoria familiare che mi appartiene
Ma sono memorie narrate inventate evocate in parte suggerite però da frammenti di memorie con cui sono entrata in rapporto e sicuramente però un romanzo un romanzo che mi premeva moltissimo potesse arrivare con un ritmo tutto sommato leggero lieve anche seriamente il libro tratta dicendo è tutt'altro che Brady en noir ben raccontato però mi stava a cuore che lo raccontasse in maniera leave me leggera per quanto possibile per arrivare i ragazzi io insegno a che fare con l'adolescente tutti i giorni e ci tenevo che loro potessero rendersi conto che questa storia li riguarda
Sono veramente convinta che la storia sia lui che conoscere la storia che poi fatta di microstorie e fatta delle nostre star individuali
E sia l'unico modo per evitare di replicare determinati errori chi non conosce la storia in fondo come sosteneva Cerci veramente e destinato a rettificarla a ripeterla
Detto questo mi preme anche dire una piccola cosa in più
Anna Pia veramente affrescato quello che è un mosaico di storie quattro i protagonisti principali la ragazza di sciacalli che porta con sé il suo microcosmo familiare e affettivo Folco il compagno che diventerà
Il suo compagno di vita il padre che suo figlio
E poi due donne due donne che si trovano invece effettivamente isolate e lontane inviati su un'isola di confino
Queste quattro fitte queste quattro destini sono destinate ad incrociarsi strettamente a fondersi in due spazi e due tempi diverso
Quindi una piccola isola del Sud che funge da luogo di confino e Trieste e soprattutto una nave la Saturnia che tra l'altro di ispirazione assolutamente autentica e per ricostruire quel clima e quell'atmosfera mi sono veramente a base la memoria
Di una lucidissima quasi novantenne
Dico magari poi Nora cosa dice di racconterò ma queste quattro storie che si intrecciano e che tentano di raccontare nel Mauriac e storia insieme volevano soprattutto essere legate dal mio desiderio di raccontare la zone di confine
Ma non il confine soltanto in senso geografico
La nostra io provengo da una piccola terra di confine su questo potrei parlarvi terrore particolarmente batto stata dalla storia in cui la grande storia si è sempre combattuta veramente in casa la prima la seconda
E le leggi razziali come sapete ma anche un'occupazione nazista insomma ci porterebbe lontano ma il confine che mi stava a cuore era anche il confine tra i sommersi e i salvati tra l'amore e il perdono tra la guerra e la pace e anche tra diverse età della FITA l'adolescenza
Amalia soltanto quattordici anni quando sale su quella su quella nave che la porterà verso Buenos Aires verso l'Argentina ma quando sbarca poco più di una settimana più tardi è una donna
Sono tenuti venti talmente dirompenti potenti e importanti su cui in quella nel corso di quella traversata che si è imbarcata ragazzina ma scenderà davvero sbarcherà giovane donna consapevole
Di quello che è anche un senso di responsabilità forte nei confronti delle persone attorno a sé
Spero di essere riuscita anche se grande risposta di ha portato un po'lontana cercare
Dieci sconfino in questo caso ne siamo abituati ai confinanti antifascisti qui c'è poco sappiamo poco sulla repressione fascista degli sloveni ogni giorno
Mi ci son emersa un po'di più scrivendo liberino sul confino che mia Partata poi analizzare un proprio fondo questa questa politica verso gli slavi come li chiamavano che era una politica assolutamente oppressiva
E e ma queste queste riunioni di quelli sloveni della madre di Amalia acconsentano cioè c'era era una riunione in cultura cosa succedeva di fatto è in realtà e fa con questi Slovenia oppressi e gli italiani Trieste
Allora Trieste non a caso come sapete viene viene scelta come sede come luogo ideale la città in redenta infondono nel trentotto una città multietnica molti perdonatemi non mi piace il termine razza ma per capirci per utilizzare quello che era una terminologia diffusa tempo multirazziale molti consensi unanimi
Quindi viene scelto anche come grande città simbolo da Mussolini in quel settembre del trentotto per la promulgazione delle leggi la sala consiliare di cui viene accusata la la mamma della mia ragazza di Chagall effettivamente è una forma di forse non lo sapete ma riverenza Giuliana dal più alto numero di donne inviata al confino
Il più alto numero di persone inviato al confino perché effettivamente e ogni forma di solidarietà in qualche modo di empatia di sostegno di approccio nei confronti di associazioni culturali di matrice slovena comunque slava come appunto allora si diceva significava portare con sé e la condanna
Che come sapete ha ridico preventivo in genere al confino
Quindi la mia Giove la madre Luisa l'Amati andrà a casa dice a caldo che accetta di dimostrare solidarietà nei confronti di una collega di una giovane insegnante di sloveno
Mettendo a disposizione la sua casa per quelli che sono degli incontri da parte di intellettuali scrittori poeti insegnanti semplicemente persone afferenti al mondo slavo
Tutto questo naturalmente in quel momento storico è terribilmente pericoloso e avrà conseguenze devastanti per lei Luisa la madre appunto di Amalia la ragazza ricercati ma anche per tutta la sua famiglia e come giustamente Anna vi diceva prima la famiglia della ragazza dice Caritas in particolare avrà una risposta estremamente
Radicata alla promulgazione delle leggi razziali
Perché mentre da un lato Lia la nonna di Amalia proprio nel momento in cui tanti comprensibilmente dal punto di vista umano sono tesi a tentare di salvarsi in qualche modo in questo momento di grande difficoltà e quindi si possibile mimetizzarsi
Lei ha picchiare invece con estrema dignità con grande orgoglio io ci sono io insisto il suo mentre e dice tra Isma'si farà portavoce in maniera dignitosissimo e fiera
Attraverso una riappropriazione della sua identità ebraica che passa attraverso l'affetto familiare anche tè nero perché per la nipotina il suo la sua prima testimonianza e ricominciare a cucinare attraverso le ricette della famiglia attraverso una cucina ebraica e poi naturalmente attraverso una serie di altre manifestazioni a partire dalla trasmissione dell'Alfa detto e quindi della della canzone della lingua
Tutto questo pone il figlio
Il figlio in una condizione di particolare crisi
Perché Alfio come figlio di una coppia mista in quel momento voi sapete che esisteva lo sapete meglio di me è una commissione di discriminazione per le questioni razziali che dovrà pronunciarsi e procurare di eventuali documenti da passare al ministero degli Interni che aveva un'ampia discrezionalità
Questo assegnata a questa Commissione un estremo un grande potere il potere di stabilire appunto chi veniva dichiarato appartenente a meno alla alla alla razza tra virgolette ebraica
Altre si trova in una situazione di crinale il padre ha mantenuto
La sua identità austriaca situazione si era diffusa nelle città di confine come teste e quindi questo rendeva lui figlio di una madre ebrea e di un padre straniero
C'è una situazione di crinale ecco a me stava molto a cuore come gli accennavo prima anche questo tipo di confine chi non è
Chi non è
In maniera certa ed inequivocabile fin da subito dichiarato
Vittima della storia
Chi non si sente neppure al sicuro chi è fragile e sosta su questa situazione di soglia e si trova in un limbo nei confronti del quale deve lottare per non precipitare della situazione della condanna all'inferno proprio dell'orrore
Secondo me indicibile per il quale non esistono parole dell'ATER il campo di di sterminio quindi Alfio deve reagire e come diceva Hannah reagisce anche in maniera molto discutibile talvolta
A me Alfio non piace devo dire proprio non mi piace niente niente nel modo in cui lei descritto e non non mi trova nessuna scusante l'unica scusante di avere a fianco due donne straordinarie una sua moglie cioè due donne così forti che forse lo rendono ancora più debole
Nel nel confronto una sua moglie e l'altra sua madre e la sua reazione è una reazione proprio di una bestia braccata e a pezzi l'alfabeto ebraico
Mentre la nonna lo stava insegnando alla nipotina perché non vuole questo ma è la reazione di una bestia braccata che si sente in pericolo ed è una reazione che forse adesso vediamo un po'in giro
Ma che è sempre foriera di grandi lutti poi si metterà bene e la figlia del giudice era assente il giudizio di Amalia
è in tutta quella crociera di crociera viaggio verso verso la lama quasi una crociera perché ci s'è un è una nave da diporto
Questo viaggio verso l'Argentina in cui il suo giudizio
Rispetto invece alla maturità che assume per esempio interne occupandosi della piccola Tilde
Che ha delle difficoltà perché viene sbattuta a delle in fuori dal dall'asso dal suo nucleo familiare anche lì i suoi genitori
Moriranno nei campi e lo stesso fratello finirà nel campo non si capisce bene perché fa ritornare Folco
Non resta anche lui in Argentina
Perché come veramente la figura di riscatto Folco non può morire perché l'ho amato profondamente Lovato nella sua nella sua difficoltà la sua difficoltà che lo fa ritornare dal campo ma come giustamente tu dicevi prima lo fa ritornare spezzato spezzato forse quello che più gli era caro non vi voglio raccontare fino in fondo la sua identità e la sua personalità perché sarebbe tutto sommato un peccato
Ma Folco e figlio di un docente universitario della comunità ebraica invece torinese
Ovviamente cacciato come i trecento docenti universitari no come la stessa Anna nonna di Anna insomma come quella generazione straordinaria di persone che vendono appunto detesto l'idea di usare la parola epurati ma purtroppo così era così venivano definiti
Folco ritorna però ritorna né violentato nella sua nel suo sogno in quello che era la sua grande aspirazione della giovinezza
E e quindi ritorna profondamente diverso e la ragazza di Chagall Amalia avrà per lui tensione e la cura di riuscire sapete io avevo proposto altrimenti presente l'immagine bellissima appunto
Dice delle tele viscerale in cui tutti Chieti ma è una ragazza che fu una tutto sommato che tiene in equilibrio e tiene in ansia e L'uomo che cammina sotto disse
Ora il lungo week che comunque il figlio e con quel con quella mano permette a lei di volare ma al tempo stesso di non essere portata via da qualche corrente da qualche folata di vento più forte prepotente
C'è un connubio bellissimo didattici
E chi e di ruolo in quell'immagine per cui la mia ragazza voleva essere costantemente quella ragazza una ragazza al tempo stesso capace di volo eccola la metafora che torna un po'in tutta la mia questa mio sesto romanzo direi un po'in tutti i romanzi come osservato da da un da un critico insomma ma ma anche la forza e la determinazione di prendersi cura
Con coraggio
Con grande coerenza etica delle persone più fragili attorno assente e il suo
E che suo padre in fondo è anche uno di quei francesi e vero non è una bella figura ma non è una bella figura perché è un debole
Non perché sia poi spregevole non perché sia una da per di per sé soltanto che si sente in pericolo e reagisce come diceva Hannah veramente nel noto scomposto e e come dire debole di chi non trova insetti strumenti sufficienti per rialzarsi da solo
Perché questi temi tra piogge cioè le leggi razziali d'accordo ma qui c'è un po'di più c'è il confino c'è questa reazione di chi ha paura che è un tema che io sento molto vicino alla mia sensibilità di oggi perché vedo tanta gente che ha paura e vedo quanto le reazioni della paura possono determinare e cambiare i comportamenti quanto l'oggi ha influito su come ti è venuto in mente questa storia e quanto logge influito sulla veste l'ha fatta scrivere il confino per esempio è una cosa di cui non si parla molto non si è parlato molto
è un tema abbastanza sconosciuto ai più che invece sta riemergendo
Sembra una domanda facile in realtà mi porterebbe a parlare per veramente per molto tempo innanzitutto io insegno insegno da moltissimi anni insegna in un liceo scientifico ho a che fare ogni giorno con ragazzi di quindici sedici e diciassette anni e guardate li ho visti cambiare negli ultimi anni non potrebbe essere altrimenti sono lo specchio della nostra società allo specchio del nostro mondo e terribile come gli slogan semplicistici
Stiano facendo leva su queste giovani menti come le stiano privando e io l'ho scritto e l'ho detto in tante occasioni c'è una cosa che mi spaventa Anna ed è fornire risposte semplici oggi
Ma anche ieri perché questo fa sono con gli slogan anche anche Mussolini e anche il leader della situazione fornire sull'OPA anche in fondo sono risposte semplici e semplificate a problemi complessi
Non esistono risposte semplice profili Complessi risposte semplici che Strauss si trasforma in slogan
Sono anche sull'opera che tendono può trasformarsi a loro volta in derive antidemocratiche
Quindi ho scritto questo libro pensando ai ragazzi che ho di fronte volevo una storia che forse anche eccessive per loro e che parlasse di una ragazzina che si è trovato a dover crescere maturare che diventare donna in uno dei momenti più cupi che più bui del nostro passato il trentotto e trentanove il quaranta
E che poi erano gli anni in cui mia suocera che io ho adorato era ragazzina
Era una giovane una ragazza che stava studiando per diventare maestra
Che per un rapporto forte con un giovane ebreo e che nel pomeriggio era costretta a ritornare a scuola per imparare i cittadini il tedesco perché la nostra regione essendo nelle nei progetti di che se direttamente in qualche modo destinata con il Sud Tirolo una missione era retta da un dai un like Reiner avrebbe dovuto cioè essere subito sottomessa al dominio tedesco ovviamente come tutti sapete prevedeva anche la presenza di un dell'unico campo la Risiera di San Sabba
A Trieste
Mia suocera era così ritornare a scuola il pomeriggio perché alcuni ufficiale della Terna insegnavano il tedesco ai futuri insegnanti che avrebbero dovuto potersi fare immediati porta portatori di questa nuova linfa nuova Tura
Perché parlare del passato perché in effetti il passato diventa a questo punto una veramente una lente di ingrandimento per parlare del presente
Una mamma pochi giorni fa ad un colloquio con la più generale mi ha detto mi ha impressionato stavo leggendo il suo libro e sullo sottofondo
Non dovrebbero fare citazioni così chiare ma c'era un c'ero che un politico che stava parlando ovviamente ce l'ho il ci capiamo tutti e mi ha detto mi ha impressionato quanto quel tono quel trenta sì quella retorica
Io gli stessi ritrovando in quell'immagine in quelle pagine in cui tu raccontati in cui lei mi dava del lei raccontare alla tornata fascista in piazza Unità d'Italia prima del trentotto
Questo
Ci siamo detti tutta notte siamo ancora qualcosa vedi che è un po'di assonanza
E di memoria c'era avevo nonostante tutto capito bene alcune cose non non così regolarmente e per trasposta semplicemente ma alcune trasposizione c'erano di è qualcosa di più sulle toilette del confino a una lettura molto attenta io l'ho studiato come storica un pochino
Non tanto ma un po'e ha ritrovato le cose molto precise anche per esempio la cattiveria delle milizie questa milizia a Ventotene hanno
Dei dei brutti sostanza
L'idea del confino come villeggiatura apparteneva a Mussolini e poi è stata un po'ripresa negli ultimi vent'anni anche da alcuni personaggi politici delle nostre no strenna comunque la e il confino soprattutto a Ventotene soprattutto nelle camerate
De era qualche cosa di estremamente non era una prigione ma come diceva Carlo Rosselli era una prigione a cielo aperto ora hai studiato hai studiato delle memorie sul confino eletto un po'di cose perché il libro è molto permeato di storia è effettivamente un modo per far capire la storia
Perché è tutto vero e al tempo stesso il tutto ripreso in una lingua molto bella e molto
E è una narrazione estremamente affascinante e complessa
Allora si devo dire che io sono compulsiva e ossessiva quanto mi documento penso che ogni tipo di storia e io ho sempre Storm romanzi storici sono veramente innamorata della storia del Novecento
Quindi mi documento sarebbe lungo negli altri romanzi qui non l'ho fatto alle volte metto anche le note BBDO bivio tra Byrne bibliografiche realtà per poter rinviare eventualmente delle persone interessate atto ulteriori approfondimenti
Perciò ho letto molte memorialistica
E e molte lettere
Ma voglio tornare indietro un pochino e dirvi che in realtà la prima la prima
Il la la spinta potente che da bambina mi venne a occuparmi di storia arrivo da uno zio da uno zio che era uno dei fondatori della sessione era un socialista anzi a mio padre
Che venne che si occupava dei contatti con con la Svizzera con i fuoriusciti svizzeri quindi venne venne catturato venne schedato venne spedito come antifascista in prigione torturato non poté mai avere figli per questo perché il suo fisico era letteralmente devastato più volte incarcerato anche in in termini preventivi e quand'ero piccola Io ho amato molto leggero la bambina che continuamente con i con il naso a tuffo Dutilleux c'era un ragioniere quindi la formazione completamente diverso e mi diceva mi raccomando Crisci Cresci perché
Tu sei scrivere io ti sa però raccontare
E quando ci sarà l'età giusta dovrei raccontare io un poi un po'i brividi mentre ve lo dico perché lui è morto ogni quasi ogni anno finiva in ospedale perché ad una serie di organi interni veramente danneggiati in modo pesante io avevo quattordici anni
Quindi non ha fatto in tempo a leggere le mie prime cose la mia prima raccolta poetica sono solo tre le mie raccolte ed è uscita quando ero poco più di vent'anni ma so che gli avrebbe fatto un gran piacere perché anche nei versi incredibilmente ma io racconto Storia
Sono versi di carattere civile sono versi in qualche modo che non fanno sconti al presente non fanno sconti al passato non parlano di me parlo del mondo intorno
Quindi Anna umili sono sempre portata dietro questa sensazione che noi siamo staffette di memoria
Voglio finire con questa immagine io ogni anno a scuola quindi ho raccolto le memorie spero di essere staccare con questa metafora io mi sento sempre mi sono sempre sentita una portatrice di memorie antiche
E poi lo zio altri Zito la famiglia importante aiuto di grandi vecchi della mia infanzia Leandro trasmesso dei pezzetti di storia importante
E dico nei confronti dei quali io ho sempre avuto un forte senso di responsabilità
Mi appartiene quella memoria e cerco di trasmetterla ho cercato trasmette la mia figlia io spero che lei faccia altrettanto un domani siamo staffette di memoria
Su questo vi dico soltanto una piccola cosa parla una finestra quando io incomincia a disegnare storie mi ragazzi
Parto sempre dalla microstoria
Questa fatti formidabile categoria storiografica com'come sapete bene coniata nel settantasei da giovani leve Carlo Ginzburg che ha dedicato a questa figura tratto della mia regione mugnaio meno occhio un formidabile formaggio e i vermi un bellissimo libro
Allora io non inizia mai con la storia sui libri e sui manuali mi farebbe una tristezza infinita chiedo sempre ragazze di raccontare di intervistare e se possibile raccontare quella che la memoria più antica che appartiene alla loro famiglia qual è il ricordo più vecchio che loro no non se c'hanno la fortuna il loro bisnonno
A sua volta ha fatto suo raccogliendo l'eventualmente da nonni o bisnonni
Ne sono uscite le cose delle storie davvero toccanti struggenti davvero commoventi ma soprattutto quanto le leggiamo in classe vi posso assicurare c'è un silenzio sacrale
E li capiscono che davvero la storia siamo noi per dirla con De Gregori che io ma con la loro età nessuno si senta escluso e nessuno si senta offeso
C'è una psicanalista israeliana
Dina Bardi che ha scritto molti libri sulla memoria della Shoah e fra l'altro descritto uno sulle candele della memoria sostiene
Che in ogni famiglia c'è uno dei figli è solo uno dei figli che si fa Candela della memoria di solito un'OPA qua ci sono delle eccezioni evidentemente
Ma normalmente succede che sia uno dei figli che prende su di sé
Il compito di accendere questa candela della memoria e di trasmetterle quindi in quello che stai dicendo ritrovo una grande assonanza con questo libro bellissimo Didina guardi che io avevo letto anni fa e che
Perché io ho già una mia discendente cui ho trasmesso il ruolo di Candela della memoria
E ci siamo capite quando ci siamo a pranzo da parte
E questa cosa mi sembra molto bella certamente Amalia è una candela della memoria
Ma bisogna essere forti per secondo te per trasmettere la memoria
Non credo che sarà questa di forza che credo sia una questione davvero di sensibilità e di empatia io penso che si scriva solo per empatia poi scrivere soltanto se tu capisci che e per empatia intendo veramente sperimentare in tela altro
Sentire che puoi entrare nella sua nella sua pelle nel suo corpo nella sua modalità dividere il mondo dividere le cose
Si accendono dei contatti la Dickinson diceva la pulizia e accendere un contatto ne sono profondamente convinta io quest'anno ho ascoltato la storia di una ragazzina tra l'altro una storia
Non lo sapeva ma la cosa più toccante è stata che il fratello tre anni fa mi aveva raccontato l'altra metà tra strade la famiglia la non apparteneva alla comunità ebraica Cristina metà della famiglia Fini effettivamente nei campi e non torno più l'altra metà riuscì a mettersi in salvo in Palestina e quella bambina che è uno scricciolo perché lo scricciolo piccolina Imatra e già evidente e c'ha evidente che è quella candela per la memoria
E c'è evidente e sulla comunità ebraica triestina voglio dire una cosa che mi ha molto colpito perché non la sapevo così come non aveva avuto modo di vedere quell'immagine bellissima che c'è su YouTube di cui Anna prima di parlava non esisteva ancora la visti il recupero di quelle macedone non era ancora stata appostata l'immagine appunto di quella folla oceanica in piazza Unità d'Italia e una cosa interessante è che la comunità ebraica Cristina tra l'altro le cui prime tracce risalgono al al mille duecentotrentasei ma già nel mille settecentotrentotto aveva ricevuto in qualche modo la possibilità di
Potersi sottrarre al marchio infamante di portare addosso di indossare degli elementi distintivi mille settecento trentotto
Esattamente duecento anni dopo mille novecentotrentotto pensate davvero alle volte le coincidenze
Potenti e preoccupanti inquietanti della storia arriva Mussolini il davvero fattezze di quella che era una comunità è una città che riferiva di molteplicità di comunità
Perché Trieste la città sicuramente di grande e una cosa che mi ha colpito un'osservazione di Nissim che mi ha colpito e mi ha fatto piacere mi ha detto meno male che qui
La prima volta mi è capitato in qualche modo in un romanzo di trovare la comunità ebraica non raccontata come un monolite indistinto
Accomunato soltanto eventualmente dal comune appunto destino di vittime non poteva essere altrimenti però dal mio punto di vista perché la comunità come credo tutte fosse però in particolare la comunità della città di confine come Trieste era veramente estremamente eterogenea al suo interno non soltanto se partiti Schina CT naturalmente anche irredentisti della prima ora quindi ebrei che avevano lottato fortemente per l'italianità di Trieste altri invece filo osteria cinque fortemente impiegati e naturalmente sionisti poveri e ricchi quindi c'era davvero al suo interno una una realtà talmente ampia talmente eterogenea affascinante che davvero ci vollero le lame di un'eccezionale fascio littorio
Per fare a pezzi
Il mondo attorno a sé
Di certamente era una comunità straordinaria anche da un punto di vista culturale
E dobbiamo pensare che forse questa sua eccezionalità era dovuta anche a questa molteplicità di anime che la la la facevano vivere è la le davano vita e che questa il meticciato culturale è una cosa che ci arricchisce fino a che non riusciremo a fa passare quest'idea contro tutte le il mondo liti
Che invece si oppongono qualunque commistione
Avremo avrà sopportare brutte cose ahimè in questo nostro mondo che va di nuovo verso strade era per lo meno razziste questo termine credo che si possano usare senza che tutti al ci siano degli storici che protestano perché ormai e assodato da numero crescente di episodi che stanno venendo fuori per il momento non ho ancora antisemiti ma siccome il razzismo
E lei l'essere negare il razzismo è un'arte nel forte all'antisemitismo se carte lattine per razzismo credo che anche gli ebrei dovranno cominciare temere non solo per il resto del mondo intorno a loro
Ma anche per loro stesso destino perché l'argine contro il razzismo è un argine forte se credi che tutti gli uomini siano uguali
Tutti di qualunque colore siano non puoi assolutamente accettare nemmeno l'antisemitismo se cade questo cadono anche molte altre cose e allora nessuno eh immune dal rischio
Sì
Tu stai presso lasciamo perdere questo piccolo pistolotto finale fatto e e torniamo a una cosa rapporto tra storia e romanzo
Tu sei una scrittrice che insegna storia io sono una storica che ha sempre segnato storie che nella sua vecchiaia si diletta a scrivere un pochino più come se fosse una scrittrice anche se non del tutto non ha mai superato il confine
Parlando di confini però mi ci avvicino tocco un po'poi torna indietro insomma faccia dei tentativi dei ballon d'essai ecco tu pensi che la storia si possa insegnare con i romanzi pensi che il romanzo sia essenziale per la comprensione storica per esempio quante difficoltà
A immaginare romanzo sulla Shoah vere e proprie sui campi ho molte difficoltà mentre tutto quello che lei ha intorno va benissimo ma i campi sono come un buco nero in cui secondo
E ho difficoltà a riuscire a far penetrare
La fiction perché la fiction e e i campi sono una una cosa completamente separata e anche per non lasciare spazio sono sono pienamente d'accordo
In effetti io innamorata della cultura ebraica del mondo ebraico per molti motivi da moltissimi anni
Il in ogni mio romanzo con un'unica eccezione ho sempre cercato di ritrarre quel mondo stando ben attenta a non
Permettermi mai di entrare in quei buchi neri perché come dici tu non esiste un vocabolario non esiste una lingua che possa arrogarsi il diritto e l'arroganza di tentare di raccontare quella realtà detto questo però sì credo che la storia sopra di romanzo storico soprattutto quando con umiltà
E sempre sulla base della documentazione che deve essere davvero puntuale rigorosa seria
Posta raccontare di più semplicemente perché banalmente io ho sempre pensato che la storia io maneggia molto la storia naturalmente appunto in un liceo ma da moltissimi mente da moltissimi anni
E con i ragazzi in particolare con le generazioni e più giovani i manuali tendono comunque ancora da fidarsi in molti casi ai numeri
Alle statistiche alle cifre in ogni le cifre non vediamo il folto non vediamo la singolarità
Non vediamo la singola sofferenza e quindi non vediamo se parliamo di sei milioni o sei mesi milioni e mezzo di persone o anche di altro che mente eccidi di altre non mi richiamo neanche una
Ma ti basta questo me ne rendo conto continuamente con i ragazzi dare voce atto una sola di quelle vite trasformare tradurre quelle cifre astratte e aride per essere astratte in un corpo in carne ed ossa con un cuore una mente dei sogni dei tic una vita vera e tu illumini immediatamente tutti quelli che ha intorno
Per cui penso soprattutto che se purché se puoi parlare alle generazioni giovani lo devi fare anche attraverso una modalità che in questo caso è è quella narrativa che più umana per certi versi tutto questo lo dico con grande umiltà perché comunque per me è quello storico rimane
Rimane uno dei mestieri più belli è una delle ma criteri dorso che avete presente o dei più grandi politologi tedeschi diceva lo stesso la storia non può essere un lavoro un privilegio di carattere professionale in altre parole non può essere il lavoro di pochi addetti ai lavori deve essere un lavoro di orientamento delle sue attività di orientamento esistenziale
Ci serve per capire da dove veniamo
Perché il nostro presente queste non un altro i forse anche dove andremo quindi in questo sono der di questo sono veramente convinta e ed è in questa ottica che cerco di utilizzare la storia Hanna per raccontare
Per raccontare storie piccole storie Siena cerco di utilizzare la storia facendo storia narrativa cercando di trovare un'altra formula e non romanzo ma e così difficile restare sul confine vero
Senti e venti per il futuro in qualche modo ma loro si sono i nostri personaggi si sono ripresi Folco e un po'è stato male continuava a star male però a se è sposato ha avuto un figlio mondo intorno se ricostruito
Tu pensi che sia una cosa
Che funziona sempre cioè che ci si ricostruisca dopo in questo momento in cui mi sento così fragile
Come tutti molti di noi si sentono di fronte a un mondo che cambia e ti domandi
Se si può ricostruire anche quando vado a presentare i miei libri mi accorgo che negli ultimi tempi è diventato come una specie gli ultimi minuti l'ultimo quarto d'ora è diventato come una specie di di di di cosa vidi di terapia
E il psicologica generale in cui tutti mi chiedono ma che cosa sarà il domani
Tu pensi che ci si può ricostruire senta allora
No e hai ragione anche a me è capitato tutto diverse presentazioni convegni negli ultimi tempi ed è vero confermo gli ultimi dieci minuti sono diventati come dire la condivisione della nostra esigenza e del nostro bisogno o meno di sentirsi capiti di capire che stiamo però facendo Rete non credo che si possa sempre di costruire
Ricostituire e sanare le proprie ferite
Ma credo che dobbiamo consegnare in qualche modo un margine di speranza io volevo che questo libro si concludesse anche soprattutto perché questo è anche un romanzo di formazione è un romanzo per il quale mi stanno chiedendo incontri nelle scuole io ripeto ci tengo che a prenderle ma lo sanno anche i più giovani perché hanno un grande bisogno di fari
Di capire che che li riguarda il mondo attorno a sé che li riguarda
E che comunque c'è un margine per fare la differenza io credo che ognuno di noi non è possibile chiedere alle persone comuni di essere eroi
Ma di essere persone perbene essi e se ognuno di noi fosse la persona perbene delle scelte individuali di piccolo calibro e della nostra quotidianità davvero credo che potrebbe fare la differenza di questo sono fermamente convinta
Forze qualche domanda visto che abbiamo qui l'autrice può avvenire dal Pubblico
So che è sempre molto difficile non ha però ecco già Elisabetta
Bisogna ridurre appunto
Stabiliamo dell'uomo sì
Veramente
Insomma il nuovo chiunque
Ma no dialogavano fa oggi in Cina Hans c'è un come dire una seguono ma molto
Dati
Oggi volevo parlare ben no no senza no meno
Diciamo che mi venne l'idea
Esatto
Siamo in
è una
Tutto il mondo messo riteniamo
Era deve tutti gli altri
Ma il gruppo
Articolo insomma questi
Insomma voglio
La sua
E qua ma
Molto
Ma prima no riguarda i radicali
Norme vicolo Stretto citato niente
Siccome proprio
Ma altre domande fissati durante il romanzo contratto
Questo quadro sto quattro
E poi le storie
Quindi costruire anche
Allora no architettura si complessa è prassi
è una
Grazie
Io credo siamo stati trasmessi grazie
L'avvocato
La grazie