Infrastrutture per lo sviluppo. TAV, l'Italia in Europa

Buon pomeriggio a tutti risentite
Allora queste sono le OGR e lo sapete meglio di me lo GR
E il posto dove si per il riparavano i treni a partire dalla dalla metà del Novecento
La metà dell'Ottocento e ha fatto bene il suo lavoro talmente bene che gli americani hanno dovuto bombardarli quattro volte perché smettessero di fare il loro dovere le odierne sono luogo di rinascita ed è questo credo sia il motivo per cui le dodici sigle che hanno deciso di riunirsi qui oggi per dare un messaggio chiaro per la ricrescita dell'Italia per la rinascita dell'Italia la rinascita soprattutto economica hanno scherzo luglio hanno scelto l'UDR sulla stampa nell'ultima settimana vi abbiamo raccontato tutti i piccoli dettagli che lasciano pensare che la nostra economia stia andando
Verso acque tempestosa
C'è probabilmente ancora il tempo per rimettere le cose a posto ed è questo credo che sia la vostra ambizione l'ambizione di chi è venuto qui a Torino oggi per fare la rinascita e siglare
Un manifesto per le infrastrutture che dovrà essere un segnale nell'intenzione dei firmatari al Governo e a tutte le istituzioni perché ognuno torni a fare il proprio dovere
Io invito in scena la la nazionale del PIL la chiamerei gli undici giocatori che faranno con nuovi questo questo pomeriggio i novanta minuti di un intervistato chiami d'attualità
Cominciamo da Vincenzo Boccia presidente della Confindustria
Gabriele Buia presidente dell'Ance
Maurizio Casasco con fatti
Patrizia De Luise e Confesercenti
Alberto carretto al dieci
Massimiliano Giansanti Confagricoltura
Giancarlo Gonella legato
Giorgio merletti Confartigianato
Domenico fraschetta Confcooperative Carlo Sangalli Confcommercio Daniele Vaccarino CMA grazie per essere qui a Torino nell'odierna non so chi sia l'allenatore però proverò ad arbitrare io è lasciata stare i miei familiari
Forse la domanda che vi siete posti e quanti siete
Dovrei essere in grado di dirlo con una immagine
Ecco di qua
Voi rappresentate tre milioni e rotti di imprese per un totale di tredici milioni trecentonove mila duecentododici a detti
Vi meritate on l'applauso questo sì
Proprio certe il sessantacinque per cento del valore aggiunto italiano cioè il sessantacinque per cento della ricchezza del benessere che viene prodotto in Italia e rappresentate l'ottanta per cento del prodotto
Che viene esportato veramente complimenti
E quindi di qui possiamo possiamo possiamo partire prima però vorrei dare l'occasione al nostro padrone di casa Massimo la Pucci che è direttore generale dell'UDR della Fondazione CRT per un breve saluto per accoglierli qui in questo luogo storico Massimo la Pucci per favore
Grazie
Buon pomeriggio e soprattutto benvenuti a tutti voi numerosissimi rappresentanti membri
Delle confederazioni delle associazioni di categoria Benvenuti al GR le Officine Grandi riparazioni di Torino a nome mio della Fondazione CRT del presidente Quaglia
Siamo particolarmente contenti di avervi qui oggi questo luogo è stato da fine Ottocento come è stato detto fino agli anni Novanta l'emblema dell'eccellenza nella costruzione e nella manutenzione dei treni
E questa eccellenza derivava non soltanto dall'eccellenza delle maestranze che vi operavano ma anche da questa magnificenza architettonica che abbiamo voluto recuperare e ristrutturare fortemente venti mila metri quadri noi siamo all'interno di una delle cosiddette officine queste l'officina nord due maniche di uguale dimensione collegate da un transetto a formare una iconica forma ad H
Come Fondazione CRT noi siamo uno degli operatori del territorio ma siamo un operatore del Paese per la nostra natura di fondazioni di origine bancaria
è naturale per noi dialogare con il mondo dell'impresa e degli investimenti che poi costituiscono il nostro patrimonio attraverso il quale poi realizziamo quella che è la nostra missione di redistribuzione ma anche di contribuzione nella costruzione del capitale sociale che è fondamentale
Ad ogni società e abbiamo voluto recuperare su invito della città qualche anno fa queste officina Carano ormai state abbandonate dei primi anni novanta
Proprio anche in Rispetto e direi anche un po'in ossequio a quello che era stata la natura del territorio che è la natura del territorio né col territorio sempre molto attento al progresso al futuro ai centri di competenza alla tecnologia
è un territorio che nel tempo è anche stato in grado di esprimere molte idee innovazioni
Invenzioni moltissime e leadership
E questo particolarmente poi è significativo in giornate come oggi dove questo luogo trasformato da officina
Di qualcosa di tangibile dei treni diviene un luogo di trasformazione di elementi intangibili ma non di minor importanza oggi le idee e l'innovazione l'accelerazione l'impresa la ricerca circa due settimane fa come Fondazione CRT abbiamo dato per l'undicesima edizione il premio la Grancia e che è un premio che si dà a particolari scienziati nell'ambito della scienza della complessità e dei Big Data
Quest'anno è toccato a César Hidalgo un cileno che lavora ad Harvard
è famoso per gli indici di complessità economica per la mappatura delle reti nel mondo è stato interessante con lui osservare parlare di futuro dell'Europa ma anche di passato è stato molto interessante un dialogo sul ruolo della Cina all'Europa e osservare come la Cina nel passato
Forse molto sofisticata ma nel Medioevo al tempo dei Ming Foggiato di un particolare ritorno dell'arretratezza dovuta probabilmente ad un forte isolamento e anche a una sorta di autoreferenzialità
L'Europa in allora nel Medioevo era sicuramente più rozza ma seppe aprirsi al commercio alle idee allo scambio alle rotte commerciali e riuscì quindi in qualche maniera immergere sulla Cina
Ecco oggi il paradigma sembra andare un po'ad a rovesciarsi
E l'Europa non è in grado sembra non essere in grado di portare a patrimonio quelle norme bagaglio di conoscenza di informazioni e di reti che pure sarebbe in grado di esprimere lo stesso professore Hidalgo si ricorda come le infrastrutture
Non possano essere valutate solo sulla base di analisi economico-finanziaria di Breve pure importanti ma che debbano essere anche altre le variabili dell'apprendimento dello scambio della crescita quelle sulla cui base prendere la decisione
Ecco perché oggi siamo particolarmente felici di avervi tutti qui in questo dibattito in questo scambio di idee
Che sappiamo poi a essere la base fondamentale per guardare senza paura ad un futuro di crescita e di progresso grazie e buon lavoro
Grazie a Massimo la Fuci
No all'isolamento crescita Europa infrastruttura ricerca sono queste le parole chiave con cui dobbiamo misurarci tutti quanti
Se vogliamo avere un futuro
Degno delle nostre ambizioni e sono le parole che ritroveremo anche nel nell'illustrazione a cui assisteremo fra pochi secondi io chiamerei Roberto Zucchetti che duecento rivaluta docente di valutazione delle infrastrutture di trasporto all'Università Bocconi
Perché li porti per un quarto d'ora in un viaggio sulle ragioni dell'esigenza delle infrastrutture e delle possibilità che noi possiamo trarre da questo impegno da da questi investimenti per avere un futuro all'altezza delle nostre ambizioni
Professor tutti grazie buon giorno
Sono un po'imbarazzato a spiegare a voi cose che sicuramente conoscete benissimo
Ma vi invito a prendere questo percorso che faremo rapidamente insieme in cura specifico percorso didattico
Da proporre ai vostri interlocutori collaboratori le persone che in contratti clienti
Perché abbiamo un problema
Il problema che abbiamo e che le persone normali non riescono più a collegare le grandi questioni con la vita quotidiana
Sullo prese dai problemi la vita quotidiana e sembra che queste questioni non c'entrino con la vita quotidiana
Noi dobbiamo essere capaci di riallacciare questo legame tra grandi scelte abbiamo sentito parlare no di geopolitica di grandi trasformazioni
E la vita quotidiana
E allora partiamo con delle domande che abbiamo recepito in questi anni non questi mesi
Andiamo verso un'economia di materializzata ma perché fatti Ferrovie
Sì a una colonna c'è stato a conoscenza ci sulle stampanti tre D
è possibile avere più occupazione più consumi con meno trasporti il mito del chilometro zero ma perché dobbiamo portare le cose così lontane
E possibile trasportare il più beni senza nuove infrastrutture quelle che abbiamo bastano già abbastanza no
Ci possiamo permettere di investire infrastrutture bene questo un po'le domande che stanno al fondo
Una prima slide
Andiamo verso una comica Dematté realizzata no
Sicuramente crescono le componenti immateriali
I servizi la conoscenza ma le sbarre blu sono l'export di beni beni intangibili che Pisanu
Quelle rosse sono invece i servizi quelli che sono intangibili
E subito evidente
Crescono le une ma crescono sopra tutte le altre quindi non andiamo verso una economia dematerializzati
Abbiamo quindi bisogno di importare ed esportare
Questa slide della Sace ci fa vedere che dopo la crisi abbiamo recuperato quasi il livello di prima del PIL ma c'è una sola barra Zurria tutelato sono rosse
Unicamente per merito dell'esportazione
La barra più grossa rossa quella negativa solo gli investimenti
La mancanza di investimenti si è mangiata a metà dello sforzo di esportazione che hanno fatto i nostri impresa
Allora qui dentro c'è molta lezione per il discorso di oggi
Guai a continuare in questo modo specialmente il momento leggiamo tutti i giornali in cui le guerre commerciali guerre dei dazi mettono a rischio le nostre performances di esportazione
Esportiamo cose in valore
Il peso il peso cresce cresce il valore ma cresce il peso
Esportiamo beni intermedi beni di investimento noi siamo un'economia manifatturiera e guardate importiamo
Beni che trasformiamo e poi esportiamo
Quindi
Sì
La moda il turismo sono componenti importanti
Ma la nostra economia è una colonia che muove tonnellate milioni di tonnellate
Ci dicono poi ma perché guardate la Francia guardate l'Europa devono petecchia basta non cresce più bisogna guardare Rasia la Cina è vero l'Asia faccina crescono al sette per cento
L'esportazione con l'Europa su al tre virgola otto
Però guardate l'altro numero noi esportiamo Europa duecentonovanta miliardi
E con la Cina cinquantuno
Allora sappiamo tutti i no che il tre per cento il Novecento di duecentonovanta e molto di più del sei per cento di cinquantuno
Non trascuriamo affatto nuovi mercati da Cina via Della Seta
Ma non dimentichiamoci che oggi sicuramente domani il nostro business sta ancora in Europa
La SACE
Ci dice quest'anno nel suo rapporto
Il divario in termini di qualità della logistica costa circa settanta miliardi di euro di export perduto
Export che sarebbe possibile si ritaglia col Massei K con la Germania
Cioè il deficit infrastrutturale che il deficit di capacità logistica ci penalizza per settanta miliardi di export
E sempre lo stesso rapporto dice
Per un'economia
Che basa più del trenta per cento del proprio PIL sull'export
Investire in infrastrutture di trasporto è condizione indispensabili di sviluppo
Lo dice la SACE che di esportazioni ne capisce
Queste sono le nostre porte che guardano verso il mondo sono
I punti da cui passano le merci in entrata e in uscita
Leggo solo quelle più vicine a noi quarantaquattro milioni di tonnellate passano ogni anno attraverso l'arco alpino occidentale da Ventimiglia al Monte Bianco
Sessantotto nel Mar Ligure occidentale diciotto il Mar Ligure orientale trentanove al confine con la Svizzera
E poi guardiamo resto d'Italia vivono Jules fino in basso
Allora
In totale l'anno scorso due mila diciassette sono transitate dai valichi porti e valichi terrestri seicentodiciannove milioni di tonnellate
E vedete sono distribuite in tutto il la penisola
Allora noi abbiamo bisogno di una rete di trasporto
Multimodale
Collegata con il resto d'Europa
Perché altrimenti noi non sappiamo come gestire questi importanti flussi di merci
E il disegno europeo
Della cornetto work è un disegno che veste benissimo le nostre necessità se guardate dove ci sono i cerchi più grossi vedete che ci sono anche i nodi della cornea e porti italiana
Che è agganciata con il resto
Siamo tenta una catena di trasporto e in una catena sessanta un anello salta tutta la catena
E quindi cosa devo fare primo integriamo i modi di trasporto qui permettetemi un filo di polemica
Ma non possiamo ascoltare sempre chi mette una cosa contro l'altra la strada contro la ferrovia il trasporto di lunga distanza contro a breve distanza
La logistica è una cosa complessa integrata
Allora
Strade ferro vanno insieme non c'è nessuna opposizione
La strada eh l'unica possibilità sulle brevi distanze la ferrovia è di grande vantaggio sulle lunghe distanze insieme funzionano meglio
Brevi lunghe distanze
Io capisco che uno dice ma dal magazzino al supermercato capisco trasporto ma la lunga distanza cosa serve
Ma quando prendiamo un prodotto al supermercato questo mi prodotto che ha compiuto da breve distanza viene spesso da molto lontano
Importazione esportazione ci sentiamo dire le importazioni sono le esportazioni sono buone le importazioni no
Ma noi siamo le colonie trasformazione se non importiamo ci manca la materia prima per esporta e l'ambiente tangente importante perché sappiamo tutti che trasportarle consuma energia il Fai missioni
Il suo vasto molto deluso dal leggere il comunicato di Legambiente che chiede al ministro di ridurre il trasporto stradale non dice niente sull'apertura della seconda canna del dell'autostrada del Frejus e si schiera contro la ferrovia moderna che ci collega la con la Francia
Banca solo
E la grande rivincita della ferrovia
Perché la ferrovia è rimasta come trascurata per molti anni
E con le politiche europee abbiamo il rilancio una ferrovia come tramite un sistema integrato per cui i treni potranno viaggiare già oggi in parte posso viaggiare
Tra le nazioni senza dover subire il cambio del macchinista il cambio dalla tensione il cambio delle regole e poi con treni lunghi e pesanti
Settecento metri di lunghezza due mila tonnellate tra inattivi che vuol dire adeguate Locci
Un treno sostituisce almeno sessanta attiva
E questo numero a tenere presente quando vede un treno moderno c'è un treno che può usare tutta la lunghezza che può trainare tutto il peso che una locomotiva moderna può quel treno sostituisce sessanta attiva
E quindi trasporto un ferro più gomma efficiente perché il trasporto combinato Squinzano parliamo di un trasporto che parte dall'impresa su gomma vani gli interporti viene messo sul treno viaggia per almeno circa mille chilometri dato Banca d'Italia
Arriva a destinazione viene messo su gomma e torna al suo posto
Importante perché in questo modo si capisce che anche dal punto di vista occupazionale
Andare sul trasporto combinato favorisce l'occupazione di chi lavora sulla strada
Perché oggi chi fa il trasporto internazionale solo persone che non sono italiane sono costrette a vivere in condizioni veramente dure che molto spesso gli italiani non sono disposti a fare quella vita
Ma sei l'autotrasporto fa il collegamento tra la fabbrica e termina intermodale viene
Lo farà di Nenni nostri terminal
Quello utili sta la sera torno a casa a mangiare e a dormire e quindi abbiamo occupazione locale in migliori condizioni di vita quindi non mettiamo il treno contro la strada insieme collaborano medio
Abbiamo fatto dei calcoli
Sì riusciremo ammette che il trenta per cento del trasporto su gomma che oggi va in Francia Spagna Portogallo
Gli svizzeri metto più del settanta e otterremo di togliere dalle strade otto quattrocentottantasette milioni di chilometri di veicoli pesanti danno
Cioè veicoli pesanti che percorrono ottocentoquarantasette milioni vengono tolti
E questo col vantaggio dell'ambiente della sicurezza della vita di tutti
Ci dicono ma gli scambi con la Francia su crollano non ci sono più nulla di più falso un basta per avere i numeri
Degli Eurostat ma anche quelli delle delle nazioni unite questi solo trent'anni di flusso con Spagna Francia e Portogallo la crisi evidentissima nessun crollo
Su quel fronte passano quaranta quattro milioni di tonnellate
Questo il numero con cui dobbiamo fare i conti come trasporti eremo quarantaquattro milioni di tonnellate
La stessa cosa con Germania Belgio Olanda vedete già acquisiti è stata ancora più netta ma nessuna tendenza di crollo
In nessun modo
Ci dicono sempre ma a noi interessa di più la Germania la Francia non ci interessa il confine occidentale non riguarda solo la Francia riguarda Francia Spagna Portogallo che una buona parte dell'Inghilterra
Da questa parte abbiamo un valore interscambio economico di duecentocinque miliardi l'anno il trentacinque per cento interscambi per l'Europa il ventiquattro per cento del interscambi con il mondo
Non stiamo parlando di una frontiera secondaria che possiamo trascurare di cui ci occuperemo quando primo tempo è una frontiera assolutamente determinante
La frontiera nord solo seicento duecentonovantasei miliardi contro duecentocinque è un po'più grande va e molto più grande anche l'area quindi una frontiera che assolutamente non possiamo trascurare
Sulla frontiera nord sono state compiute importantissime opere gli svizzeri hanno fatto da la ferrovia del Gottardo stanno finendo per il ceneri
Sempione vederci perché c'è stato realizzato sappiamo che stiamo insieme con gli svincoli le ostriche cit costruendo la ferrovia del Brennero
Sì è in costruzione la ferrovia Tarvisio Semmering
Tutte le linee ottocentesche sono già state rinnovate
Qui sì amo in costruzione della Torino-Lione insieme a discutere se questa cosa siano o meno utile addirittura si parla di opera inutile e costosa
Se guardiamo gli investimenti su questi due fronti i numeri parlano chiarissimo
Di qui abbiamo investimenti per sedici miliardi a carico dell'Italia ventisette per cento quattro virgola sei miliardi di là sessantanove miliardi a carico dell'Italia trenta per cento ventun miliardi
Allora o rimettiamo in discussione tutta tutta la politica europea dei Trasporti ci vogliamo dimenticare la ferrovia
Tesi
Cara professor Ponti oppure dobbiamo mettere che quello che sta facendo sul fronte delle Alpi Occidentali
Una minima parte con una parte minore dell'investimento complessivo
Lo facciamo questo investimento però ci succede beh facciamo innanzitutto l'interesse di Milano Lioret saremo costretti a passare da sopra passeremo da Basilea
Ma si realizzerà quello che con grande sforzo politico anni fa si è riusciti a evitare
Che il Corridoio mediterraneo passasse a nord delle Alpi tagliando ci completamente fuori
E noi sappiamo che dove è passato i flussi di merce si attiva l'economia si attivano le possibilità
Ma la ferrovia attuale non ci basta allora quella linea rossa non è il profilo della montagna
è il profilo della linea storica quella scavata da Cavour che sale di ottocentottantacinque metri con pendenze del trenta per mille
E con raggi di curvatura strettissimi viene sia di ferrovieri che i raggi di curvatura fanno molto a Trento e quindi rallentano il treno
Per salire qui si usa spesso tre locomotive due davanti una di dietro
La linea tratteggiata Azzurra invece il nuovo tunnel di base
Un tunnel praticamente di pianura con dislivello di Soru novanta metri pendenza assolutamente normale
Allora la domanda me per il futuro per i prossimi duecento anni costringeremo i nostri treni asserire
Su quelle liste pendenze
La risposta è semplicissima se non faremo il tunnel di base non avremo più trasporto ferroviario verso la Francia anche perché queste sono le condizioni del tuo questa è la fotografia in una prova di esercitazione di Protezione civile vedete che spazio c'entra il bordo del treno che la parete della montagna
E il cartello sotto dice
Che se il treno si ferma in quel punto dovete scegliere se fare sei chilometri e novecento metri da una parte Hussein chilometriche settecentottantanove da quell'altra senza ventilazione senza uscite di sicurezza
Questa galleria non è più adeguata agli standard di sicurezza dei nostri anni e infatti è sottoposto ormai un regime molto restrittivo di circolazione treni merci non posso vincere incrociare treni passeggeri
E quindi andiamo a concludere è possibile avere più sviluppo con meno trasporti no dobbiamo far capire a tutte le persone
Che per come siamo fatti noi i trasporti sono un elemento essenziale per il nostro sviluppo e che il nostro paese non può funzionare senza adeguate infrastrutture di trasporto
Penultima slide queste cure che tecnica ma importante
Questi sulle curve di deprezzamento tutti sappiamo no che un conto sui soldi di oggi un conto i suoi soldi futuri i soldi futuri valgono meno di quelli di oggi
Quanto meno dipende dal tasso di sconto
Il tasso di sconto sociale quello che si usa nella famosa analisi costi benefici dice sostanzialmente quanto ci importa dei rischi generazioni future
Un morto oggi vale un morto fra dieci anni mono
Allora se usiamo il tre per cento che è sicuramente dato che useranno della costi-benefici
Che stanno facendo
Fu il dire che ciò che avviene i nostri figli fra trent'anni ci importa meno della metà di quello che succede oggi hanno voi
E quello che succede nostri nipoti fra sessant'anni ci interessa solo per un sesto
Allora
Questa è una scelta tecnica che possiamo lasciare al professor Ponti quote Zucchetti questa la scelta politica e culturale quanto ci interessano le nuove generazioni
Perché
Se le nuove generazioni leoncini interessano
Allora non facciamo alta
Ma se abbiamo a cuore le nuove generazioni come Cavour ha visto molto lontano allora non possiamo dire che il deprezzamento del valore incidenti morti ambiente è di questa natura
Questo per dire come se non discutiamo di queste cose prima di fare l'analisi ci troveremo dei risultati
Che sono influenzati dalla decisione di chi ha fatto queste scelte e che è una scelta politica e culturale non tecnica
Cosa vorremmo lasciare ai nostri figli vorremmo lasciare questo
Un'Europa più unita
Con il collegamento anche i passeggeri erano grandi vantaggi
Da Milano andremo a Parigi in quattro ore e trentuno
Da Torino si va a politici in tre ore e quarantasei
Parigi diventa vicina di casa
Torino Marsiglia tre ore venti Torino Barcellona cinque ore ventuno Torino Bruxelles cinque ore ventitré
L'alta velocità in Italia ha cambiato il modo di vivere
Attivato una quantità di persone che si spostano per turismo che prima era impensabile questo vuol dire attirare turismo consumi persone che si incontrano e che si conoscono e in Europa che ha visto due guerre mondiali questo è una cosa importante ma vuol dire anche una grande occasione di attivazione
Per la nostra economia vuol dire posti di lavoro vuol dire redditi vuol dire maggiore certezza per il futuro
Ecco cerchiamo di fare questo collegamento quando parliamo con le persone
Le grandi opere servono anche per la vita quotidiana grazie per l'attenzione
Allora
Scelte politiche e scelte culturali la nazionale del PIL questi undici Signori nella prossima settimana incontreranno il governo parlavano fra loro incontrano le altre
Categorie per avviare si spera ci auguriamo un percorso virtuoso
Mai fatte tante interviste contemporaneamente spero che loro siano bravi gli ho chiesto di rispondere entro quattro minuti
Datemi una mano a a contenerli perché li conosce dei Presidenti come sono
Parliamo del futuro parliamo del futuro che deve essere domani io comincerei da Maurizio Casasco che il presidente della Confapi le piccole e medie imprese private che sono una delle ossatura i principali dell'economia italiana
Presidente al microfono
Allora per voi appunto le piccole e medie imprese private
Che importanza a avete la possibilità di essere inseriti in un in una rete vera rapida e funzionale di collegamenti con l'Europa e quindi essere italiani mai essere in contatto con l'Europa che tipo di valore aggiunto può darle e quale prospettiva si of ma la risposta è ovvia ma la piccola e media industria privata c'è ma non è solamente un modello economico ma è anche un modello sociale
E le infrastrutture che collegano l'Europa e il mondo credo che siano fondamentali i romani due mila anni fa la prima cosa che fecero fossero fecero le vie di comunicazione della via Appia la via Aurelia
La via Emilia
Io credo che il passaggio solamente un passaggio di merci ma come è stato detto è un passaggio culturale
L'infrastruttura oggi partiamo dalla TAV va ma è un simbolo la tappa di questo mito si parla della tavola ma non è solo ottava e tutto un insieme che deve essere visto
La Silicon Valley nacque nel garage saranno perché gli americani della California con più bravi di noi ma perché c'era un insieme un humus culturale fondamentale in cui in quel garage sono collegati le infrastrutture con alle altre aziende che ecco nell'università ma con un con un le scuole colpi di un alto processo di educazione culturale
E quindi è fondamentale in questo Paese ad una politica industriale è una politica di educazione anche di sviluppo sotto questo aspetto
Ora a io credo che l'indicazione di questo momento che ci sia questa squadra e che rappresenta l'ottanta per cento del PIL tredici milioni di persone dica tutto e non ci sia bisogno di parole e quindi ci si abitui spiegarci tra di noi
Credo che invece il governo e parlo anche i precedenti ma non si può da sola colpi precedenti bisogna pensare al futuro elogia futuro se non possiamo alloggi
Per noi i numeri non sono quelli della sondaggi elettorali per noi i numeri sono quelli del PIL sono quelli dell'occupazione sono quelle della della del costo del denaro sono quelli della delle tasse degli incentivi
Se noi non pensiamo per tutte queste cose sono collegate e non pensiamo di fare degli investimenti come li facciamo le nostre industrie e se le nostre industrie banche ci danno dei soldi per un progetto per ammodernare le macchine però aumenta i nostri capanno io non li spendiamo invece per fare la mensa che pure una cosa importante credo che questo non ci sia più finanziamento
Allora noi oggi in questo momento ci troviamo Eaton discussione di stabilità con l'Europa in cui oggi stiamo retrocedendo e qui omettiamo i costi ma può anche senza trarne il beneficio procedura politica coraggiosa del fare
Da veri leader e non da segretario di partito come erano stati indicati nel voto degli italiani per dal contratto di governo ombra il contratto degli italiani perdevamo parato di flat tax l'abbattimento della burocrazia
Gli investimenti pubblici allora il problema dell'Italia dello che non è solamente un problema di infrastruttura di Taba ma è anche un problema di di banda ultralarga è un problema di Terzo valico è un problema di Pedemontana è un problema di porti ci dimentichiamo che il nostro Paese circonda quei porti occupa una posizione strategica fondamentale
Non parliamo di investimenti dei porti mi sembra follia
Pensare di dare e di pensare solamente un funto da un concetto insiste assistenzialismo gratuito perché senza poter dare agli italiani la canna da pesca rivestita di un po'di pesci per questo non è una politica lungimirante
Occorre una scelta coraggiosa perché il nostro governo non rischia e non lasciano le segreterie dei partiti i due iter e non si assumono delle squadre riguardi del Paese
I nostri giovani abbiamo parlato di futuro l'abbiam parlato anche di infrastrutture abbiamo sentito che il trenta per cento delle esportazioni viene favorito da infrastrutture ma non abbia bisogno anche di consumi interni
Il Polo il lavoro dato il territorio alle piccole e medie industrie ma anche alle grandi che devono collaborare rispettare i ritardi di pagamento la fondamentale
Allora il consumo interno lo dà il la la possibilità per il lavoro e questo è l'unica cosa di dignità che può dare il ventotto e il lavoro elaborano dall'industria la manifattura edilizia allora questo è il sistema di incentivare il lavoro bisogna investire infrastrutture abbattere il cuneo fiscale
E diminuire la burocrazia sono cose semplici ma in questo momento stiamo pensando continuamente un dipinto elettorale i nostri giovani e ho terminato
I nostri giovani perché non rischiano ce lo andiamo in università e facciamo alzare la mano il gioco di chi vuole fare l'imprenditore non lo sa nessuno e i giovani sono rottura rischiano ora bisogna pensare fa rischiare c'è una politica anti industriale
Una filosofia anti industriale in questo Paese che sta pagando da trent'anni
L'industriale non è quello che in
Il rischio è quello che fa ricerca industriale quello che si tutto è quello che dà benessere e la salute della biologia nella fisica nella chimica
Questo industriale euro nelle nostre scuole i nostri giovani non lo sto società ma bisogna parlare di prenditori bisogna parlare di gente che invece contribuisce al benessere del proprio Paese attraverso l'amore con grande responsabilità fare cominciano ad avere sembra
Io volevo cominciare con la signora Teresa col presidente del mese perché bisogna sempre cominciare con le donne e purtroppo
Oggi viviamo in un mondo un po'un po'di giacca cravatta e forza molto maschile per non non è colpa mia signora però avrei voluto cominciare con lei però volevo fare nella seconda domanda perché la signora e di Genova Genova il assegnato il quattordici agosto un giorno che non dimenticheremo per per per molti anni
Un problema
Non solo delle infrastrutture ma nella manutenzione delle infrastrutture io vorrei attingendo anche all'esperienza drammatica della della sua terra quanto pesa la manutenzione quant'è importante perché le imprese funzionino bene
Certo è una ringrazio per questo pensiero perché il problema
Che abbiamo vissuto e Gena testé quarantatré vittime che ci porteremo dietro tutti ma non più tardi di dieci giorni fa una voragine a Roma si è portata via una persone
Quindi questi sono i problemi che abbiamo purtroppo in tutto il nostro Paese nello studio che ha presentato prima eri la professore si è parlato mi ha colpito ho pensato proprio a questa cosa
Questa domanda che mi sta facendo lei a un certo punto ha raffrontato come negli altri Paesi stanno affrontando Gianna manutenzione di opere che sono state fatte mentre noi pensavamo di fare le nostre e quelle sono già da da ristrutturare da manutenere da metterle in sicurezza
Ecco la mancata manutenzione oltre che a provocare queste vittime terribili e non ha senso in un Paese civile rischiare la pelle ogni volta che si muove ma ha avuto delle ripercussioni hanno avuto delle ripercussioni questi danni anche sulla produttività di un territorio ma badate
Si parla di Genova darne una un problema solo per genere per la Liguria perché li abbiamo il primo apporto del nostro Paese
E quindi come un rischio terribile di perdita di lavoro per tutto il Paese per tutta l'Italia non solo per l'igiene alla e siamo ancora lì e si sta parlando questo ponte allora questo ponte sapevamo tutti
Che era un ponte da manutenere che aveva dei problemi abbiamo impiegato anni e anni di dibattiti e dei trent'anni per decidere come fare per sostituirlo con quale sistema interattiva viaria
Al punto che è crollato ora siamo lì che perdiamo tempo a dibattere un ponte che è grande impotente ma non è il ponte di Brooklyn insomma
Ecco e siamo lì che ancora non sappiamo quando Loria daremo nel frattempo se ne parla poco ma ci sono delle imprese in sofferenza che ha dovuto mandare a casa dei dipendenti
E che non stanno lavorando e questo a catena purtroppo si ripercuote su tutte le altre riprese in tutto il Paese
E un problema questo che viene scarsamente considerato perché si tende un po'a vedere quando le cose accadono in casa d'altri non sono non accadono in casa mia e quindi non c'è il problema non è vero il problema Poggio viviamo tutti
Quindi la manutenzione è un tema fondamentale da una parte dobbiamo costruirle queste infrastrutture è inutile stare fa far tanti discorsi io il lavoro che ha presentato ieri il professore prima è stato molto chiaro le imprese
Per poter competere con imprese degli altri paesi ha capito e di condizioni condizioni uguali le infrastrutture sono fondamentali le benzine arrivo in uscita Nets porti lavoro interno consumi interni dipendono tutti dalla possibilità di potere muoveremo alimentare le riprese movimentare le merci poche stesse opportunità agli stessi costi degli altri ma non solo la possibilità di muovere merci e persone il nostro Paese ha risposto in questi anni di crisi dura e pesante con dei numeri positivi nel settore del turismo numeri importanti
Hanno avuto ogni implementazione per fattori esogeni purtroppo per i problemi che c'erano delle altre parti forse sì e qui mi taccio però quei numeri ci sono stati allora implementare le infrastrutture facendo in modo di poter rafforzare questi numeri del turismo per uno sviluppo del tessuto economico e dell'economia del nostro Paese anche per il futuro è fondamentale grazie tenga pure il microfono
Vediamo quelli che le costruzioni le fanno Gabriele Buia del presidente dell'Ance noi abbiamo un Paese che per molti versi arranca ma il dibattito è sui grandi dogmi secondo vorrebbe come immaginerebbe
Un modo per riportare il dibattito a terra dove le cose si fanno davvero e dove le quando si costruiscono certo dobbiamo ritornare alla realtà
Perché fosse per stiamo perdendo l'evidenza della realtà allude al fatto che questa legge di bilancio è una legge ambiziosa
Prevede di aumentare gli stanziamenti in infrastrutture del quindici per cento quando degli ultimi tre anni abbiam preso a abbiam perso tredici miliardi sugli investimenti noi non usiamo a utilizzare le risorse perché quelle che ne quello che viene stanziato per l'infrastruttura poi non si riesce a realizzare
Per realizzare un'opera infrastrutturale questi sono i dati dalla Presidenza del Consiglio mi meraviglio che certe volte non li si guardi per me realizzare una grande infrastruttura occorrono più di quindici anni
Ma come possiamo pensare che il nostro Paese possa competere con un tempo di reazione così lungo
Quindici anni e guardate che è un dato che impressionante se si pensa che gli ultimi tre anni anche hanno aumentato la spesa imposti dalla le disponibilità distesi infrastrutture anch'cosa abbiamo fatto invece noi abbiamo pensato bene di degli ultimi otto anni di rivedere per cinque volte la programmazione delle opere infrastrutturali
Cinque volte ma non possiamo il tempo che il pensare cosa dobbiamo fare
Non stiamo dando non stiamo dando risposta un tessuto imprenditoriale che deve competere
Che oggi sta soffrendo perché tutti gli sforzi che sono stati ben evidenziati di questa crescita dell'Expo non è accompagnato da nient'altro ed è stato di fatto sparare retrocedendo stiamo soffrendo
Dobbiamo faccia in un unico dobbiamo partire un'idea di questo ma tutto questo nasce da una burocrazia pazzesca
Per impiegare quelle ci trovi ho detto spiegano anni sedimentazione continui normativa Luigi sezione continua che impedisce l'operatività delle imprese per impedisce la realizzazione di infrastrutture e impedisce di competere all'impresa industriale a trecentosessanta gradi
Questo dobbiamo pensarci mo'dobbiamo essere fermi su queste tematiche oggi si pensa di rivedere quello che era già stato ipotizzato cioè abbiamo
Lottato per avere questo passante questa linee di collegamento con l'Europa oggi stiamo pensando di per oggi per opere già appaltate di ritornare su costi e benefici
Ma una parete inviata abbiamo giustamente preso posizione inducono all'applauso giustamente preso posizione sulle crisi industriali a destra sinistra benissimo
Ma questa crisi industriale che si può predire se blocchiamo questa linee dell'alta velocità chi ci pensa perché questa sarà una crisi industriale ulteriore
E non è un problema di settore un problema di sistema Paese ok siamo e capiamo che dobbiamo volta pagina voltata a tutti o non dobbiamo più lamentarci
Sono assurde certi discorsi rettoria più di questo governo et vogliamo vogliamo proposta portarli
Ha dette empi ben chiari e precisi dobbiamo smetterla di impiegare più del cinquanta per cento dei tempi necessari per la realizzazione di una grande opera ai famosi tempi di attraversamento sono chiamati che per noi sono tempi morti
Passaggio da un ministero all'altro
Passaggio autorizzazioni che tutti gli enti preposti benissimo
Ho anni per avere l'autorizzazione del CIPE ma di cosa stiamo parlando
Stiamo giocando il futuro della nostra generazione ma dei nostri figli quelle indagini che sono stati fatti lo stratego ottimamente dal professore poco fa sono emblematici
Stiamo consegnando la nostra società è morto futuro in mano a persone che non hanno a cuore il nostro Paese nefasto dobbiamo dirlo con forza in questo modo
Eravamo lì
Dell'infrastruttura prima da alla fine degli anni Sessanta eravamo lite nel futuro oggi siamo ultimi nel sistema dei G7 e questo dovrebbe farci molto pensare
Grazie presidente
Dare il microfono Giorgio merletti che il presidente della Confartigianato al quale chiedere aiuto alle mera curiosità perché a prima vista artigiani e grandi opere sembrano due cose lontane invece se voi siete qua immagino che la risposta sia no può spiegarmi perché gli artigiani vogliono alle grandi opere vogliono il collegamento
Con il resto del mondo dal quale potrebbe anche arrivare magari una concorrenza
Più comma più agguerrita che potrebbe mettere in difficoltà
Ma vede ai grandi opere cioè gli artigiani si spingono per la qualità ter delle finiture dei prodotti per certe cose particolare quindi non riesco a capire perché noi rispetto alle grandi opere devono essere fatte male non ho capito
Nel modo più assoluto
Poi i il nostro export non è che prende il volo non si sa per cosa viaggia
Però oltre il venti c'è stato un per cento su su ferro e su gomma quindi le grandi opere servono
Il governo del cambiamento secondo me dorato effettivamente cambiare
Ovvero
Per trent'anni
Trent'anni in quel corner son più i trent'anni che non c'è un piano come il professor Zucchetti ci illustrava dalla
Via la mobilità su gomma su ferro per i porti ci porti guardi l'Italia circondato dal mare
Il cielo i centri intermodali interscambio quindi se vogliamo fare qualcosa chiaramente cambia che non c'è è uno studio uno studio fatto bene che dica cosa si deve fare il futuro di questo Paese
Però nel frattempo devo scegliere alcune cose perché per fare queste devono fare un monitoraggio una fotografia di quello che c'era di quello che c'è di quello che vorremmo che ci fosse e di quello che in attuazione ma questo lo so dire io devo aspettare altri trent'anni primo che poi si faccia tutto no allora quello che c'è boh quello che si deve fare si programma ma quello che ci sta facendo così a portarlo a termine se no non ci capiamo più le notti
I collegamenti con l'Europa le piattaforme con l'Europa dove si muovono le nostre merci di piccole grandi e medie imprese
Dove vanno
Allora non lo possiamo perdere questi questi questi questi questi treni perché e paradossale quando si parla dei treni che ci si metta di traverso si mette di traverso anche chi dovrebbe difendere questo tipo di mobilità
C'è una cosa che mi fa per esperienza personale che mi fa dire è anche comprensibile chi dice di no
Perché è sempre molto comodo DC di di dire di no a casa mia riportate che nel caso suo
Lei però che cosa voglia dire cosa vuol dire all'erede aerei decollo da Malpensa sopra la testa alle tre di notte i cargo soprattutto beh insomma qualcuno cedere anche fare un uno uno un peso di queste cose
Non è piacevoli però aeroporti Malpensa retroporto che al maggior trasporto di merci in tutta in tutta l'Italia
E non è piacevole però se nessuno vuole le opere allora poi la facciamo torniamo indietro la decrescita felice ben viva Dio
Guardate che in questi anni difficoltà io parlo del mio mondo ma anche di altri dove sono le piccole imprese soprattutto ma non solo abbiamo dato sudore
Tanto
Lavoro anche per venirne fuori e sangue molti piccoli imprenditori hanno preso il fallimento della loro vita con l'impresa che non ce la faceva e si son tolti la vita allora voi non possiamo pensare di decresce dobbiamo andare e guardare avanti con coraggio bene quella di oggi per me è una cosa importantissima perché noi non è nostro compito fare politica Moggi lanciamo messaggi politici alla politica
Qualcuno vada conosciamo partitico rosso
Allora prima prima di dare microfono Adalberto Garrett per parlare delle cooperative della cosa che sembra più locale più territoriale più sociale che c'è abbiamo un contributo video costo che ci racconta che cosa sono queste reti così possiamo vederlo più chiaramente
Se la regia promettono in onda
L'Europa unisce culture e identità il l'integrazione della crescita locale nel mondo globale dalle città una metropolitana d'Europa collega realtà con storie politiche e patrimoni diversi
Il risultato i fondi più accessibili economie più integrati culture più uffici è uno dei sogni dei padri dell'Europa che si altera cita alcune stazioni tutte neanche di unicamente l'Unione Europea che cresce compete nel mondo tutelando il suo patrimonio culturale e neppure
In questa politica che guarda al futuro si impongono importanti decisioni delle Nazioni Unite
Nel corso di contro ventuno la conferenza sul clima di Parigi del due mila quindici in paesi membri hanno condiviso l'obiettivo chiaro proseguire gli sforzi più limitare l'aumento della temperatura all'uno virgola cinque
Il terreno diventa protagonista sviluppando una cultura del trasporto più ecologica e sostegno la nuova rete ferroviaria europea in costruzione attraversa Paesi superando bene come le altre fin dai tempi di Annibale l'arco alpino è stato uno stato naturale per il passaggio di uomini e merci
Ci sono i mezzi strutture tecnologia persone l'Europa lo fa grazie assente il tunnel di base insieme
Dice Bellincioni il tunnel del Napoli
Sono progetti che segnano il futuro di tutti i Paesi quello firmato una convenzione delinea ciascuno di essi sì
Ciascuno di essi poi
Lo scopriremo un'altra volta però ciascuno di essi ci permette di stare tutti uniti allora Berto gavetta le cooperative voi siete il territorio
Perché questa ambizione
Di andare oltre bah insomma
Noi siamo sicuramente un un pezzo di queste economie anche che oggi prova a dire sommessamente la la la sua opinione su questo su questo grande tema su questo tema che a alla fine probabilmente trascende un po'tutti no io ho quarantatré anni penso di aver davanti ancora una una lunga carriera diciamo nella nel nel mondo del lavoro oltre ad essere presidente della dell'Associazione generale cooperative italiana sono anche presidente di una cooperativa che si occupa di logistica
Sono rimasto molto colpito dall'intervento che ha fatto il professor Zucchetti laddove evidenziava il fatto che alla fine non non esiste un contrasto tra quello che è il trasporto ferroviario con quello che è il trasporto su gomma oggi immaginare la logistica senza immaginare l'integrazione tra le varie parti di essa è un po'come immaginare una guerra senza avere i satelliti l'aviazione la fanteria ecco quindi insomma io credo che immaginare oggi un un un percorso che prescinda dalla costruzione dell'attuazione e dallo sviluppo delle grandi infrastrutture sì estremamente limitativo per per tutto il nostro mondo anche perché alla fine
Mio nonno mi segnala che le le idee camminano sulle gambe delle persone
E per migliorare idee per migliorare il business perché
Considerate sempre che alla fine il PDS sostanzialmente un fatto di relazione
Diventa difficile immaginarlo senza avere una contaminazione tra le persone tra i territori e immaginare che oggi in un un'economia così globale in un mondo
Così privo di di di limiti dal nello spostamento immaginare di non costruire delle infrastrutture apre domani mi sembra assolutamente mio padre
Grazie
Massimiliano Giansanti e il presidente della Confagricoltura l'Italia in questo momento non solo a un grande dibattito aperto sulle sulle reti sull'infrastruttura ma anche un dibattito aperto su come stabilire le regole per l'utilizzo che sono i grandi contratti grandi accordi commerciale internazionali che servono se vogliamo vivere in un Paese globale
Presidente presidente danzanti come possiamo affrontare contemporaneamente queste due cose qual è la sua richiesta per il Governo per le reti e per gli accordi commerciali perché senza Lula le altre non funziona
Sì grazie innanzitutto sulle con saluto vada a tutte le gli imprenditori che sono qui in sala che tristi dà fastidio a molti
Dio ascoltato la sua domanda ma vorrei partire non perché non voglia rispondere a una battuta il professor Zucchetti prima la sua risposta dice ma dobbiamo lasciare un'Europa più unita
E c'era un'Europa più unita vuol dire anche avere un punto di vista un punto di arrivo
E parto da alcuni dati per arrivare poi a risponderne all'Italia è sull'Europa di ventotto nazioni ventunesima nei porti
Se pensiamo che l'Austria non apporti
Che la Romania non apporti l'Ungheria non apporti la Cecoslovacchia non ha rapporti Lussemburgo una bellissima fatta togliendo tutti voi ne siamo gli ultimi che hanno l'accesso sull'acqua
Nelle autostrade siamo diciotto insigni dati della Comunità europea questi e ferrovie siamo diciannove esimi sistemi aeroportuali ventunesimo accesso al digitale il settantasette per cento della superficie italiana è coperta da internet la media europea dei ventotto per l'ottantadue per cento ecco quando io penso che le prime quattro regioni dell'agroalimentare italiano Piemonte Lombardia Emilia Romagna Veneto che rappresentano il sessantadue per cento dell'export dell'agroalimentare
Devono incontrare tutte le difficoltà che incontrano per poter aggredire i commerci mondiali
Tutte le volte che io incontro i ministri la prima cosa qui loro chiedo ovviamente una riflessione sui sistemi infrastrutturali partendo da cosa da questi dati dati che ci vedono negli ultimi posti in termini di capacità di accesso al mercato senza l'accesso al mercato non possiamo guardare al mercato globale
Nei sistemi della logistica siamo addirittura diciannove esimi
Ecco io credo che parlare di mercati globali parlare di export parlare dei risultati dell'export dell'agroalimentare italiano che nel gli ultimi dieci anni è cresciuto da venti a quaranta miliardi ha raddoppiato il suo valore così debba tutto
Grazie agli sforzi degli imprenditori che c'è stata
Ma lui fino ad oggi
Non c'è stata mai fino ad oggi una regia come Paese come sistema Paese volto a far crescere l'Italia e allora anche questa manifestazione di oggi non siamo sitter cosa o no contro qualcun altro noi siamo per l'Italia
Qui siamo tutti per l'Italia non siamo a chiedere oggi io per primo ovviamente al governo cosa un progetto per la crescita delle infrastrutture certamente sì
E anche un progetto per la crescita delle esportazioni il progetto di crescita non Progetto di svantaggio competitivo ora dovremmo avere un vantaggio competitivo il made in Italy tutto cd tutti lo invidiano ma noi non siamo i primi a poterlo merce rizzare perché facciamo fatica andare sui mercati
Se a questo aggiungiamo il tema dei dazi dei commerci internazionali non voi sapete che la stiamo discutendo in questi giorni Di Centa
E nonostante questo abbiamo che al governo continua a dire che i trattati internazionali partirà modo quelli sul Canada non sono un vantaggio per l'Italia padre a leggere i dati e anche i ministri più avveduti ti inizia l'Atm in effetti guardando i dati
Aspettiamo
I dati del secondo semestre aspettiamo i dati del secondo semestre che confermeranno quelli del primo semestre questo per dire che fino ad oggi credo che ci sia stata una consapevolezza nel non voler ascoltare le politiche delle imprese credo sia arrivato il momento di ascoltare le politiche delle imprese perché altrimenti quando poi
Ci sono
A livello mondiale
Quattro signorina son quattro una che su tanti di più Presidente degli Stati Uniti presidente cinese
Presidente indiano il Presidente della Repubblica russa che decidono loro i destini del commercio internazionale S ieri sera non si fosse raggiunto un accordo che quando lo so però essere siglato in questi pochi mesi di scambi di accuse tra Stati Uniti e Cina sui trattati internazionali sulle barriera applicata i loro commerci di conseguenze commercio Rubei nell'arco di quattro mesi la soia argentina che invadeva il commercio europeo è andato a tutta
In Cina
La soia americana che andava in Cina arrivata in Italia ecco questo dalla dimensione come oggi le molle merci si muovono velocemente e dentro con la movimentazione delle merci dei mercati dei mercati globali Bocci sei e ci sebbene con le infrastrutture
Quelle ovviamente di trasporto ma anche con le infrastrutture digitali le richieste che dovremmo fare sono quindi di una forte concentrazione su una politica per le infrastrutture e soprattutto una forte politica per i grandi trattati internazionali
Giancarlo Colella e componente del consiglio di presidenza della lega coppelle incontriamo le le cooperative che sempre della mia fantasia sono sono dice chilometro zero come come ci mettiamo chilometro zero grandi reti come si conviene alle cose
Ma noi non siamo a chilometro Zanone siamo molti chilometri per le diciamo il movimento cooperativo in particolare quello di Legacoop a diciamo una tradizione di imprese da da imprese piccole imprese medie imprese molto grande
In paese che diciamo anche su un terreno del marcate internazionali hanno diciamo votato dimostra e dato e continuano a dare dimostrazioni però io sono anche presidente di Legacoop Piemonte quindi qui c'è anche un motivo
Come dire di lavoro sul territorio come giustamente veniva richiamato che ci chiama un dovere io sulla stampa e sulla Torino-Lione pare metto sempre una cosa non stiamo parlando di un'opera
Su cui che da progettare un'opera su cui bisogna diciamo discutere un'opera eventuale stiamo discutendo di un'opera che è in corso siamo perduti siamo anche nella il firmato prima stiamo stiamo parlando di un opera che tende diciamo sta già dando dei passi in avanti e sta già con compiendo dei passi in avanti e noi pensiamo che un fattore di sviluppo come cooperative sono sempre stata nel corso della loro se cavare storia
Dipendono anche diciamo da da dalla dalla mobilitazione per cercare di raggiungere questi obiettivi trasporta di mobilità che sono connaturati a qualsiasi impresa che voglia diciamo essere presente qualsiasi impresa che voglia essere competitiva nel proprio mercato dalle piccole alle grandi
Mi viene anche in mente
Uno studio che è stato fatto dalla dai francesi secondo il quale nei prossimi undici anni saranno sono prevedibili cinquantacinque mila cinquanta mila circa lavoratori a tempo pieno
Sulla sulla Torino-Lione di questi il settantasei per cento saranno lavoratori fuori dalle costruzioni in senso stretto
Ma saranno tutti i servizi saranno diciamo la la ristorazione saranno i vari servizi logistici saranno tutta una serie di attività
Che da sempre un cantiere di quelle dimensioni di quella natura
Porta a porta con sé
Quindi non c'è dubbio che quel lavoro deve andare avanti e non c'è dubbio che questo questo
è una carta che noi dobbiamo affermano e lo affermiamo sicuramente coniugando disposizione
Di di un di un movimento che sullo sviluppo ha costruito la sua la sua diciamo fisionomia e anche la sua importanza nell'economia del paese di oggi
Ancora cooperative Domenico per scritta che è un componente del consiglio di presidenza della Confcooperative
Ma lo dice lei dov'è nato questo corto circuito perché non abbiamo l'ottanta per cento del PIL rappresentato in questa sala
E poi c'è una parte rilevante del paese che non gioca per l'ottanta per cento del PIL lei come se lo spiega
Mentre Antonio io non sono l'imprenditore che qui rappresenta tre milione
Imprese cooperative
Coperture che hanno due tipi di bilancio uno economica Santa imprese ma anche uno sociale perché noi creiamo indotto sul territorio in cui operiamo dove per territorio
Intendo persone intendo ambiente
Eccetto Leon
Le scelte soprattutto quando si tratta di infrastrutture devono essere ponderate però bisogna anche che ci diciamo che una scelta o una una non scelta una scelta rimandata ha comunque un peso economico
Io credo che per le imprese
Le infrastrutture sono come
La sorella che sono al mattino se non parte delle è inutile fare qualità
Fare innovazione è fare occupazione
Le faccio un esempio io mi occupo di ortofrutta
Il collegamento con la Francia la Spagna non adeguato e quindi consente un flusso fluido deprimersi
Si rimette spesso in difficoltà soprattutto nel nella stagione estiva la stagione più in cui facciamo fatica a trovare dei trasportatori ma se li troviamo li troviamo a un costo maggiorato e quindi questo crea un costo crea un mancato lavoro crea un marcato mercato
E come la mia altre le altre duecentocinquanta cooperative agricole che operano nell'agroalimentare cui qui in Piemonte che hanno lavorato hanno sono cresciute perché lei fa comunque è cresciuto abbiamo sicuramente delle una crescita a doppia cifra nell'export questo perché abbiamo lavoratore o sono state Capasa lavora bene sulla sulla qualità piemontese legata al nostro territorio
Abbiamo abbinato un prodotto al territorio e questo è stato vincente ma abbiamo anche creato Nestor buono perché questo vuol dire che se un'economia che ritornò con l'economia che crea turismo enogastronomico ma non solo ma che comunque Orta in Piemonte un flusso di turisti che i numeri danno in aumento
Allora abbiamo parlato molto
Di futuro adesso vi invito a fare un piccolo salto nel passato un minuto di filmato che ci racconta com'è oggi
La galleria del Fréjus
Quindi
Va be'
Ma nella galleria del Fréjus com'era adesso la gara io ve lo faccio vedere un'altra volta o lo trovate su YouTube do volentieri la parola teneva carino che presidente della CMA
E anche lui voglio chiedere questo bar che cosa vi aspettate dalle grandi reti dal futuro dalla Torino-Lione dal Terzo valico se ci sarà dalla possibilità di collegarsi a Rotterdam che già non avete perché i critici
Chi contesta queste operazioni dicono noi abbiamo già tutto non ci sarebbe nulla di nuovo
Prima di diventare presidente nazionale
Ero presidente della Cina di Torino
Eravamo fine degli anni e della seconda metà degli anni novanta e cominciavano in quel momento le discussioni anche gli scontri rispetto alla costruzione della Torino-Lione
Ricordo le difficoltà andare nella valle ricordo le difficoltà andare a discutere con i nostri anche artigiani le nostre imprese
Devo dire subito che fin dall'ora ci fu una grande coesione da parte delle forze datoriali e non solo Torino
E oggi lo dico chiarezza se questa straordinaria manifestazione ci fattorino forse anche perché fin dall'inizio c'è stata una bella coesione rispetto ai temi che si erano affrontati fino allora
E verranno
Erano periodi molto complicati nel dibattito perché la Valle di Susa arrivava da un al termine della costruzione dell'autostrada del Frejus
Dove i valsusini avevano solo mangiato la polvere come si usa dire nel senso che non avevano per niente partecipato e non avevano avuto alcuna ricaduta economica su quella grande
L'infrastruttura è stata fatta il cui impatto ambientale tranne le gallerie è ben visibile ben più grande di quel che si pensa che possa essere una ferrovia
Noi andavamo solfare le assemblee con delle difficoltà ma quel che abbiamo sempre cercato di fare e quella di organizzare assieme a coloro che su quattro si occupavano loro della progettazione della tavola
Di organizzare delle metodologie affinché ci fosse ricadute economiche sul territorio e le ricadute economiche sul territorio arrivano sì alle piccole imprese sia alle più grandi imprese arrivano al turismo Rivano in generale
Cosa che appunto non era assolutamente accaduta nella costruzione dell'autostrada
Tant'è che la stessa cantierizzazione della Torino-Lione assai diversa da come inizialmente doveva esser fatta oltre al tracciato che è stato più volte anche cambiato modificato nel senso che per esempio i i tecnici non dormono dei compagni ammasso hanno trovato collocazione all'interno di alberghi della zona sono state coinvolte le le le Ricci le le cose ricettive insomma c'è stata un'impostazione un po'diversa ecco lì noi abbiamo capito proprio in quegli anni e negli anni successivi nel confronto forte
Con anche coloro che si dichiaravano fin dall'inizio contrari ma contrari perché avevano avuto tutte quelle difficoltà precedenti rispetto alla alla alla costruzione dell'autostrada anche ne abbiamo cominciato collocherebbe poca Pitto come il sistema delle piccole imprese può inserirsi all'interno di una grande impresa
Ma di una grande opera di una grande infrastruttura ecco perché oggi siamo qui con forza a sostenere che le grandi infrastrutture sono importanti per l'intero ma quando delle dell'economia
E anche per i sistemi delle piccole imprese noi qui siamo oggi
Non si noi non siamo contro è già stato detto questa è un'iniziativa per è un'iniziativa per la crescita e nelle iniziative per la crescita l'elemento che deve esser dominante e che l'intero comparto
Manifatturiero l'intero comparto economico sia coinvolto il più possibile ma grande impresa significa una serie di miriadi di piccoli lavori che possono agganciati al sistema della della grande infrastruttura e significa lanciare con forza il ruolo delle manutenzioni
Prima precedentemente è già stato ricordato quanto siano importanti in Italia ma le intenzioni
Si inventarono allora quelle che erano le compensazioni ovvero scia corsa sul territorio doveva rimanere proprio perché sia aprisse le fasi per una ricaduta economica sul territorio ebbene gran parte di queste cose non tutto gran parte entrate fatte
Allora li abbiam capito che il sistema delle piccole imprese poteva essere coinvolto e deve essere coinvolto e può trovare giovamento faccio l'esempio e lo nel finale
Quando si costruisce un'auto sembra che la costruisca soltanto chi più chi è il produttore dell'auto blu delle delle delle che fa l'automobile non è così c'è un mondo dell'indotto meraviglioso allora si e di questi giorni e che la FC reati sceglierei a annunciato cinque miliardi d'investimenti sul settore dell'auto moto
C'entra poco qualcuno dice poco qualcuno dice il minimo per stare a galla può darsi intanto sono è un investimento allora noi ci auguriamo che le auto che saranno prodotte in tutti gli stabilimenti in Italia non solo quelli a Mirafiori laddove si prevede la Panda la cinquecento elettrica abbiano milioni di acquirenti allora quelle macchine che dovremmo portare verso le reti di vendita come le star del non le portiamo con i propri beh
Se ci fosse troppo dirette qualcosa di molto pesante rispetto a questa
Allora noi pensiamo che e ho voluto fare questo esempio delle dell'automobile proprio per dire come attraverso il sistema anche delle grandi opere insiste le piccole imprese possono avere agganciarsi ed avere del del lavoro e dell'opportunità
RAI vorrei chiedere al Presidente della Confcommercio Carlo Sangalli e lo so che loro lavorano con i numeretti vi siete fatti
Dei calcoli vi siete fatti un'idea di quanto costerebbe al sistema Paese all'Italia a tutti voi a tutti noi se si bloccassero opere come come la Torino leoni la Torino-Lione o le altre opere che si stanno costruendo in questo momento guardi gliela dico così
Innanzitutto il nostro paese a assolutamente bisogno di più e crescita il di più
Occupazione
Purtroppo l'economia sta rallentando e questo per noi è motivo di fortissima preoccupazione
Perché bisognerà poi affrontare anche quelli che sono i difetti strutturali della nostra economia che in maniera molto sintetica noi diciamo i che si possono quantificare in due eccessi e in due deficit l'eccesso è già stato ricordato lo voglio dire anch'io di carico fiscale e di burocrazia e i deficit di legalità e e di infra strutture allora se questo Paese ha bisogno di più crescita e di più occupazione
Deve anche puntare su i più investimenti più Investimenti e in modo particolare per colmare quel e deficit infrastrutturale di Investimenti infrastrutturali per e sa dare e questa è carenza e questo questo deficit e quindi è importante e dire essi oggi alla TAF Torino Lione è importante secondo noi e dire eh sì
Alle opere che sono necessarie per un sistema Dei trasporti più economico e più rapido e più e sicuro più sostenibile
è fondamentale e dire e si ABDA un'Italia e più e accessibile ad un in Italia più integrata anche con i e corridoi logistici europei
Oggi siamo qui
Per dire sì allora lo sviluppo sì Aimi investimenti strategici e insomma oggi noi siamo qui e voglio riprendere un passaggio del presidente buia
Per che dobbiamo passare sistema Paese
è un sistema Paese e quello in cui il pubblico
E privato copieranno perché non si può accettare che una grande opera nel nostro Paese abbia bisogno di quindici anni grazie
Presidente boccia avete tutti sottolineato che non siete contro qualcuno siete per l'Italia e per tutti
Sabato a Torino ci sarà un'altra manifestazione che la manifestazione speculare a questi di quelli che non la pensano come voi
Non succederà ma se lei fosse chiamato a parlare
L'otto dicembre a Torino al popolo dei No-Tav cosa direbbe sintesi di quattro minuti
C'è intanto che sono stati già investiti un miliardo e mezzo di cui circa cinquecento milioni la Francia cinquecento milioni d'Europa
Se per magia si chiudessero i cantieri quanto meno dovremmo restituire un miliardo alla Francia e all'Europa perché non è che ci fanno lo scontro e quindi questo è il primo elemento Secondo è quello che abbiamo visto prima dalle slide se vogliamo costruire un'Europa integrata abbiamo bisogno di reti e infrastrutture
Il motivo per cui siamo qui oggi e tra l'altro du du du un tizio prima che il cinque non siamo stati convocati il cinque il Governo ha convocato i vertici locali del nostro associazioni che va bene gli ribadivano quello che stiamo dicendo
Oggi ne siamo qui che c'è un filo rosso che collega la manifestazione di Torino organizzato dalle signore al progetto di Giachino annui per determinare il fatto che la Torino-Lione è una questione nazionale in un locale
Il fatto che il Governo contigui vertici locali già la dice lunga sulla visione chiara di quest'opera in chiave localistica e non nazionale privato
Secondo i dati oggettivi dalle strade al professore cantieri chiave Gimme comportano cinquanta mila posti di lavoro un impatto ambientale
Molto inferiore una capacità attrattiva di turisti una capacità di essere più competitivi con un risparmio di costi annuo di oltre trecentocinquanta milioni nel trasporto delle merci penso che questo possa bastare
Per dimostrare in termini scientifici la nostra tesi dispetto al dogma dell'ideologia
Il secondo elemento la seconda notizia che noi non siamo il partito del PIL ne vogliamo fare un partito ma siamo i protagonisti del mondo dell'economia
E i nostri associati i nostri presidenti oggi qui che rappresentano quei tre milioni di imprese abbiamo visto solo con le persone che la mattina aprendo i negozi le loro imprese agricole le cooperative gli esercenti commercianti industriali gli artigiani hanno dietro sacrifici
Impegni mutui e quando lo spread o menta chiaramente si preoccupano perché se ne fregano loro se ne fregano e anche molto
Quindi la prima cosa è il primo messaggio da dare al governo e che se
Le parti sociali che rappresentano l'economia del Paese si compattano in un momento delicato della vita del Paese e non dividono il primo messaggio è che occorre unirsi non divisi
Il secondo al governo del Paese avere il senso del limite perché se siamo qui oggi forse si sta superando il senso del limite della sostenibilità della manovra eccolo
Il terzo
Questo governo deve affrontare nei prossimi giorni due questioni ora emergenziale è una priorità le emergenze Ale
Fate presto è uscita dalla procedura d'infrazione tanto l'Europa abbia fatto uno sconto di quattro miliardi sulla manovra di quarantuno li trovate subito evitiamo di entrare in procedura perché la procedura significa blocco dei fondi di coesione
Blocco dell'agricoltura blocco delle piccole imprese e il rientro dal debito per un ventesimo seconda questione
Parallela
Investire sulla crescita e allora noi siamo contro qualcosa siamo contro questa manovra
Perché questa manovra di crescita o non ha alcunché
E non ha un impatto sull'economia reale che quello che vivono questi signori rappresentando tre milioni d'impresa siamo dicendo al Governo occorre un equilibrio tra le ragioni del consenso il contratto di governo e dello sviluppo
Questa seconda parte è molto debole perché non puoi crescere chiudendo cantieri non può che nascere depotenziando industria quattro punto zero
Non puoi crescere immaginando che l'impresa sono fatte da prenditori e non per crescere non pagando sessantacinque miliardi di debiti della pubblica amministrazione alle imprese a proposito di credito
Grazie grazie presidente abbiamo abbiamo concluso il primo giro
E questo applauso deve valere perché abbiamo solo tre minuti e mezzo di ritardo non s'era mai vista una cosa di questo tipo quello che forse non avevate visto è un video sul le possibilità di produzione e occupazione che adesso dovrebbe andare in onda
Va be'
Bene
Beh
Va be'
E allora torniamo con con Maurizio Casasco che me lo ricordo il presidente della Confapi le piccole e medie imprese private grandi reti vuol dire autostrade ma vuol dire anche reti telematiche quando avete bisogno di ricerca che funzioni di computer che funzione hanno che linee che funzionano di banda larga che funzionano
E quanto mi manca il fatto che le cose non vanno come dovrebbero andare a vedere i dati
Beh i dati gli andati i miei colleghi della squadra e mi sembra che siano tutti molto evidenti manca moltissimo la banda ultra larga siamo gli ultimi tra gli ultimi in Europa è fondamentale
Noi per competere abbiamo bisogno abbiamo bisogno sì di banda ultra larga del bisogno di essere moderni dal nostro popolazione invecchia di cinque ore al giorno quindi lo possiamo competere in velocità cosa gli asiatici
Ecco magari con gli americani che sono più giovane più strutturati
E quindi abbiamo bisogno anche di molto di formazione su questa cosa che l'investimento ma la cosa fondamentale che ci ma anche la ricerca e lo spirito della ricerca oggi la ricerca questo governo ha tagliato del cinquanta per cento il credito di imposta di ricerca e sviluppo la dice lunga se non c'è ricerca e sviluppo investimento con l'università Investimenti su quelli che possono essere nostri ricercatori lasciamo scappare e questo non può creare sviluppo ma proprio quel principio non può ci può essere sviluppo
Allora noi non abbiamo bisogno sicuramente abbiamo bisogno di sviluppo di quattro punto zero a parte il fatto che in questa manovra è stato comunque segmentato abbiamo ha a azzerato praticamente il superammo ornamenti abbiamo azzerato l'Aci abbiamo creato l'accusa che stabilire se è poi non si sa come un saldo negativo a favore di di di dello sviluppo di circa due miliardi
Allora abbiamo bisogno di investire ricevibili ricerca
Perché il futuro è fatto di brevetti
Non solamente di innovazione di processi qui stiamo puntando tutto sulla ricerca quattro punto zero H molto importante e fondamentale lo dobbiamo pensare di Bravetta innovazione i prodotti e questi prodotti li fanno soprattutto le piccole e medie industrie voglio dire perché le grandi multinazionali risoluto quelle estere ovviamente assembla non abbia bisogno di ricerca di sviluppare di capi diciamo di capitalizzare quello che è nel nostro DNA
Ora questo governo deve andare in direzione sicuramente di quello che può essere quindi la ricerca e sviluppo e non azzerare voglio dire o a o dimezzare quelli che sono differiti imposto gli incentivi
Non è solamente una questione di soldi
E la questione di Filosofia
Io credo che ha abbia abbia la responsabilità dire questo governo scorbuto i due leader e mi rivolgo al particolarmente a uno perché in Lombardia e il Veneto hanno la capacità di ben governare di capire bene quali sono le esigenze delle industrie oggi il fatto che ci siano le impresa e tutti insieme in quella che è stata definita una squadra lasciando quelle che sono ovviamente i temi magari talvolta anche di concorrenza di rappresentanza ma tutti si sentono la responsabilità il dover affrontare con quello che ha detto presidente boccia e anche gli altri Presidenti voglio dire tutti su temi estremamente importanti io credo che quello che il governo non sa fare quanto meno dovrebbe ascoltare
E quindi credo che sia fondamentale voglio dire per uni chi vuole essere veramente leader di assumersi delle responsabilità come noi oggi stessi abbiamo questa responsabilità
L'affermazione
Dicevamo l'assunzione di responsabilità cioè ognuno faccia il suo mestiere ognuno faccia il suo dovere signora De Luise e le faccio due domande però una rapidissima
E continua a usare la sua la sua agenda visita quanto quanto l'Erode il terzo valico
Che non c'è questa mi risponde in un minuto e gli altri li lascio per parlare della sua categoria nel senso quanto quanto quanto vi sentite handicappati da da strutture arretrate da burocrazia pesante
E le rispondo da Genovese perché provengo da Gene va bene rispondo da italiana perché Cirano de a tutto il Paese perché è una infrastrutture che mancano manca solo a livello localistica una mancata senza considerare che quella infrastruttura si è perso tempo e soldi per decidere se dovrà esserci come peraltro per la TAV di cui stiamo parlando oggi sono stati investiti dei soldi io ho partecipato a un sacco di inaugurazioni del terzo valico
La prima galleria la seconda galleria al terzo tunnel ci saranno dei colleghi genovesi insanabile senza impegni
Cirò decimate perché i soldi non si possono buttare via e soprattutto non si può buttare via il futuro del nostro paese del lavoro
La seconda domanda la sua categoria ripete pizzeria rovescia coi premier cosa glielo dicevo prima i consumi interni languono languono perché non c'è lavoro
Perché se c'è lavoro se le famiglie hanno le certezze le certezze del lavoro il si lavora i consumi interni vanno ancora su internet comunque hanno un'incidenza del sessanta per cento sul PdL e consumi interni come fanno a svilupparsi
Bisogna che i nostri prodotti riescano a uscire dai negozi per uscire lavoro sicurezza e certezza tranquillità nel futuro
Oggi siamo qui a parlare di infrastrutture le infrastrutture
Farle mettere il nostro Paese è in grado di reggere le sfide della competizione
Non mi stancherò mai di dirlo ognuno faccia il proprio mestiere noi sappiamo farlo nostro noi sappiamo competere per quello che è il nostro mestiere ma è chiaro che ci vogliono delle strutture che ci consente di competere come gli altri
Io sono salite a dire che la partita me la gioco però le regole del gioco devono essere uguali per entrambi i giocatori della della delle due squadre che giocano insieme se queste regole non sono uguali
Non si può giocare la partita e abbiamo visto che anche l'avaro non aiuta
Gabriele Buia presidente dell'Ance costruttori edili
Allora ed io vorrei fare la stessa identica domanda che cosa mi manca in termini di infrastruttura di possibilità di accesso alle reti informatiche alle reti nazionali che cosa avete bisogno per poter funzionare meglio anche termine di burocrazia
Certo
Allora intanto voglio riprenda un attimo discorso sul discorso infrastrutturale perché lo voglio ribadire è importantissimo il modo di infrastrutture sistema investimenti infrastrutturali per il mondo delle costruzioni
Ma non è infrastruttura non è un bene solo del mondo ricostruzione è un bene di sistema Paese questo dobbiamo dirlo come ha detto il presidente boccia questo diamo sottolinearlo perché è strategico perché non dobbiamo pensare che sia solo una nicchia
Di un settore industriale
Codici manca
Per realizzarle tanto sulla burocrazia ho detto o Déco poc'anzi dobbiamo accorciare la filiera per l'utilizzo di queste risorse perché ho detto
E questa filiera due anni e non è non è assolutamente possibile
Dobbiamo avere un'auto ed attenzione per quanto i suoi crucci diceva poc'anzi su Genova Genova e l'apice del nostro degrado infrastrutturale dobbiamo sottolinearlo
Perché non ci sono giustamente le nuove infrastrutture ma c'è anche l'impianto ci bloccò un piano di manutenzione su piccole e medie infrastrutture che sono in degrado totale che impediscono guardate cos'è successo a Genova ha provocato ha bloccato il più grande porto italiano
E non andavamo ponti non abbiamo pianificato le le manutenzioni come dovrebbe essere questo un grande vulnus guardate noi abbiamo all'inizio dell'anno abbiamo voluto significare legislatore l'opinione pubblica qual è la situazione delle nostre infrastrutture abbiamo aperto un sito
Gli blocca il cantiere
Abbiamo avuto più più di trecento segnalazioni di opere infrastrutturali bloccate
Per un importo pari a ventisette miliardi di euro bloccate opere che non vanno avanti o perché son bloccate sono lì languono
E qui si parla di infrastrutture investimenti stiamo parlando di fare ulteriori investimenti quando non riusciamo a realizzare quelle che son già preventivate neanche riusciamo a mantenere quello che c'abbiamo già
Ma quello che è successo
Allora guardate il settore nostro settore sicuramente importanti ma non ha concluso nel momento di settore sappiamo che tutti dicono che se non riparte il mondo il costruttore non riparte l'economia per forza quando come è stato detto un cantiere ogni miliardo di investimento sono quindici mila posti di lavoro
è importantissimo quando oltre ogni miliardo investito c'è un ritorno diretto indiretto indotto però tre miliardi e mezzo vuol dire che c'è è sicuramente una decisa di sviluppo quella parte del Paese che non cresce perché noi non riusciamo a far crescere
Questa questo sistema paese poi arrivato stavamo discutendo poca col presidente della
Arrivato anche un codice appalti che ha ulteriormente bloccato che spero che il legislatore abbia preso visione contezza di queste situazioni provvede rapidamente a rivederlo altrimenti saranno ultimamente rallentamento di queste due opere
E di sulla realizzazione di queste opere e questo non è di secondaria importanza all'interno però di questo cose c'è una cosa che mi piace sottolineare proprio in relazione
Alla all'attacco se il famoso dribbla debba pubblica
Che in Francia ad otto non cioè il dibattiti di discussioni l'analisi costi-benefici vengono fatte a priori quando viene pianificato un'opera strategica e non dopo qua iniziato un'opera strategica
Perché queste cose non va bene lo sappiamo tutti come vanno le cose in Italia con le analisi fatte posteriore
Questo ridiscusse mi viene fatta giustamente prima si analizza e si fa un dibattito un'apertura tutte le Poste socio economiche che sono coinvolto in cui si decide e si va avanti questi dobbiamo fare cosa che non possiamo fare assolutamente per cui dobbiamo per forza di cosa dare un altro attorno a questa credibilità paese perché adesso rinunciare a un'opera del genere e come detto sono d'accordo che queste opere si si si guarda il caso specifico
Ma è un problema molto più ampio di un sistema Paese che non crede bene se perdiamo di vista queste situazioni non riusciamo a farlo ma penso che sia opportuno che questa Consulta da Torino Visca manda un messaggio forte
E che sia insomma che questa inconsulta continui a dialogare
Arrivano da azionare su quelle che sono le problematiche del nostro Paese che drasticamente cambiato una volta per
Allora
Giorgio merletti della Confartigianato se avesse nell'incontro con il Governo solo
Un solo desiderio c'è il microfono sì
Se avessero un solo desiderio per la sua categoria in modo che la sua categoria potesse fare il suo mestiere dare il contributo al Paese cosa chiederebbe
Ma direi ma non lo direi magari al governo tiene presente il governatore della Banca d'Italia di smetterla di parlare produttività
Nel nostro mondo di guardare un po'della produttività magari anche Banca d'Italia per l'amor di Dio
Tant'è che non lo so Chenault lavoro abbastanza ma avessero lavorato un po'meglio avrebbero visto con lo stavano combinando alcune banche in Italia però non non responsabilità ognuno lo scarica su degli altri no infatti sono successi dei guai importanti la produttività nel nostro mondo c'è e come perché se guardiamo andassimo a considerare parità di fatturato un prodotto fatto ha valore artigiano con quelle peculiarità che il mondo ci chiede credo che anche perché un per le competenze che vengono giocate per far produrre questi questi questi beni che ci chiedono credo che il valore aggiunto del PIL
Cresce in modo in modo importante
Prima cosa richiedere questo poi smette all'arteria ragionare in termini di dimensione d'impresa ma il futuro nostro sola di qualità di prodotti non è un problema dimensione d'impresa
Presa può essere grande fare prodotti di qualità perché se ne pensiamo di far concorrenza alla Cina eccome se riuscissimo a farci parecchio male
E poi mi perdoni oggi non si sta parlando di un aspetto che non è secondario io ho visto anche le relazioni al professor Zucchetti non ne ha parlato più di tanto ecco non si è parlato del sud se non approvassimo questo lo dico spesso lo Agua a a guardarla storia attraverso la geografia riusciremmo a capire che quello che era era al il il Mare Nostrum
Sta diventando mare soprattutto Gialloverdi qualcun altro ma si muovono attraverso il canale di Suez ormai dei contatti e delle navi portacontainer grandissime sono merci che arrivano dalla Cina ma non solo e vanno sulle coste americane non per forza gli Stati Uniti signori queste denari notturno ruote Livia vedere intercettare nostre porti secondo me è un grave è una grande opportunità
Che può avere il Sud perché noi da North potevamo guardare al nord e chi è a tessuti guarda hanno arte alla fine e non finisce forse sarebbe il caso che provassimo guardare un po'più tutti assoluto
Adesso abbiamo una un altro contributo video se per caso qualcuno di voi si stesse chiedendo a che punto sono i lavori nel tunnel adesso li portiamo come per coerenza con il resto del Paese dentro il tunnel cadono facciamo vedere ma possiamo partire
Va be'
Bene ma
Bene
Da da
Va be'no
Dalla Bantam
Allora questo questa era il tunnel che dalla Francia procede poi c'è tutto il dibattito geognostico di base documentata di perché interessante noi lo raccontiamo sempre
Alberto carretto delle l'Associazione generale cooperative italiane
Voglio la stessa domanda anche opere che cosa che cosa la fa arrabbiare di più che cosa non funziona potesse cambiare una una sola cosa nel suo incontro con le autorità di datemi datemi questo e conquistano il mondo cosa chiederebbe
Da innanzitutto direi dire a questo governo di RAI ha
A queste persone che devono un attimo rilassarsi
Devono pensare che
Non tutto quello che viene fatto
Viene fatto di viene fatto per fare del male qualcuno o viene fatto nel singolo interesse delle persone ma talvolta l'interesse generale interesse che difende il nostro mondo cooperativo
Alla fine è una realtà che va in qualche maniera sponsorizzata promulgata amata diffusa sì io potessi chiedere una sola cosa chiedere questo chiederei a a queste persone alla fine di non cercare di vedere sempre il male il marcio il brutto il cattivo il diverso ma cercherei di chiedere semplicemente di Val di valutare oggettivamente tutto il buono il bello ed importante che oggi stiamo cercando di costruire no quando prima professor Zucchetti diceva le opere le grandi opere non si possono giudicare in un attimo non si può giudicare un film dall'ultimo fotogramma bisogna guardare un po'la sua interezza bisogna guardare la sua prospettiva noi che rappresentiamo un movimento che alla fine non non è proprietario del delle proprie cooperativa perché considerate sempre che alla fine una cooperativa è un soggetto che trascende dalle persone e tende tendenzialmente scusate il bisticcio di parole all'eternità perché il il le col nostro cooperative che uno ultracentenari e alla fine continuano ad andare avanti imperterriti a a prescindere da quelli che sono i manager gli imprenditori che hanno guidate
Che erano guidate nel tempo e quindi credo che alla fine noi oggi dobbiamo pensare a a queste opere un po'come noi cooperatori pensiamo alle cooperative no come una cosa che lasceremo a qualcun altro
Danzanti
Quando uno viaggio in autostrada vede tutti questi veicoli pesanti pieni di galline
Di suini
è possibile per l'agricoltura rinunciare al trasporto su strada una parte rilevante del trasporto su strada per andare sul trasporto su su ferrovia non stava parlando di ridurre l'inquinamento ridurrà i costi ridurre i tempi ma in questo momento l'Italia è un Paese che è totalmente dipendente ancora dal trasporto su strada
Lei pensa che ce la si possa fare
Via
Sette non è che ce la possiamo fare ce la dobbiamo fare io imprenditori che dalla piana del Sele
Sporta dall'insalata un camion in serata pesa trentatré quintali sui mercati di degli degli Emirati Arabi imbarcano in strati del camion ad Amsterdam
Ecco questo è il paradosso dell'italiano e per andare a esportare le nostre strade a Dubai le imbarchiamo ad Amsterdam
Ecco questo dice che cos'è l'Italia io credo che sarà un passaggio necessario invito tutti coloro i quali non la conoscono di farsi il tratto di strada che collega Bari a Potenza
Due capoluoghi di provincia collegati da una strada dove a malapena passa un camion il granaio d'Italia è collegato da una strada dove a malapena passa un camion ecco io credo che la dimensione dell'infrastruttura italiana stia tutto qui
Se dobbiamo ripartire ricominciare insieme a pensare a quello che il trasporto del futuro quindi centri di logistica che possano accentrare accorpare le produzioni velocissimamente attraverso l'alta velocità delle merci essere accompagnati nel centro dell'Europa
Fra l'altro delle il porto quando andate a chiedere a quelli di Rotterdam se si preoccupano del Terzo Valico loro dicono
Ma sono i vedono sono i primi sogni c'era il punto del tre esatto non c'è problema hanno in questo momento siamo più forti tant'è che i cinesi in questo momento si stanno collegando corrotta da me condoni suburbio
C'è un'ipotesi di Trieste ma il governo italiano per il momento non ancora avviata nell'odierno sei due porti differimento dell'agroalimentare che stanno diventando Atene da una parte e qui siamo tagliati fuori dalle direttrici maggiori dell'area del Mediterraneo
I nostri porti non sono in grado di sbarcare le grandi
Navi e di conseguenza imbarcare le grandi navi quindi le nostre produzioni sono partono da Atene partono da Rotterdam ecco io credo che una grande Italia senza infrastrutture non va da nessuna parte
Cavolo nella Legacoop voi come vi ponete col problema del trasporto della della distribuzione del del della consegna delle merci qual è la cosa che mi manca di più
Coordinate dal Piemonte visto che però noi vediamo naturalmente il problema dello smistamento delle merci a cominciare da quelle di cui ci occupiamo noi come un tema assolutamente centrale a parte che qualsiasi società Coles qualsiasi economia sia sviluppata partendo diciamo dal possibilità di trasporti prima si faceva riferimento
All'antica Roma quindi a diciamo la costruzione delle strade sono sempre le strade diciamo hanno avviato dei dei percorsi di crescita civile e sociale quindi naturalmente ci stiamo molto dentro pensiamo che diciamo questa coscienza collettiva che si è manifestata è quasi un paradosso perché stiamo parlando di un opera ripeto mandato tutte un'opera che ha in corso stiamo parlando di un'opera che è inserita in un contesto più generale stiamo parlando di opere che vengono concepite è questo diciamo possiamo sottolineare con con la mentalità di oggi cioè oggi siamo in un periodo in cui cogliere in un contesto storico in cui in realtà l'attenzione per l'ambiente c'è l'attenzione all'ecosostenibilità c'è le più le tecnologie diciamo fattuale l'acconsentono cioè non stiamo parlando di cementificare come negli anni Sessanta stiamo parlando
Di opere che vengono concepite anzi per favorire come si diceva
Come dire uno smaltimento dalla Roma rispetto al ferro quindi anche di come dire favorire quei processi di Medea ambientali positivi quindi in questo contesto la movimento cooperativo naturalmente pensa di poter giocare a delle carte in una cotta economia come è sempre stato che che a detta dei margini di crescita perché come come altri diciamo ovviamente lavoriamo in molti in molti settori pensiamo che tutti queste contribuiscono diciamo complessivamente alla crescita non solo del Piemonte non solamente ma anche del del nostro del nostro Paese ripeto in poppa paradosso doversi trovare nel nel due mila diciotto a come dire a fare questo fronte su una cosa decisa su una cosa che è necessaria
Su una cosa sulla quale effettivamente come diceva Vaccarino inizialmente degli errori sono stati fatti perché poi se lasciamo perdere gente sociale lasciamo perdere quelle che diciamo un per ragioni ideologiche sono contraria a tutto
Ma all'inizio sono stati fatti degli errori e quindi diciamo anche una componente diciamo di opinione pubblica
Diciamo tra virgolette in buona fede è stata è stata in qualche modo sviata ma tutto ciò che è stato fatto negli anni successivi ampiamente come dire ribaltato questa cosa a cominciare dal fatto che lo stesso progetto è cambiato quindi diciamo ci sono state delle attenzioni che all'inizio non ci sono state questo è stato pagato ma verso questo processo è stato fatto ed è giusto continuare sicuramente andare avanti e ne sicuramente ci saremo a fare la nostra parte grazie
E vediamo ritorniamo alla monegasco scritta del Confcooperative
Io la provoco sempre su queste cose però
Fra le cose che state dicendo voi e il contratto di governo quello che viene attuato del Governo c'è proprio una grossa differenza
Ciononostante c'è un consenso ancora diffuso nei confronti di quello che il Governo sta facendo secondo lei come si può spostare l'asse del consenso verso i problemi più reali dell'economia e non per questioni che sono di contratto che magari guardano lontano a un momento in cui forse la crisi economica la recessione ci avrà messo nei guai
Ma le infrastrutture
Qualcuno diceva prima la banda larga
Sono fondamentali anche per non creare un disallineamento
Ma non solo tra nord e sud anche penali per i toni più forti e quelli meno forti
Perché questo crea disagio e crea quella corto circuito di cui parlava prima e quindi ovviamente crea delle correnti che poi non sempre vanno nella direzione giusta
Io penso che bisogna
Creare un
Una
Distretto intelligente che ovvio che ha risponda a una logica di collegamento grazie alla alla posizione geografica ma che deve rispondere anche ad una logica di qualità dello stare oltre che dal dell'andare a che si traduce proprie di un'attenzione ai servizi alla persona che rendono un territorio accogliente per chi arriva prima
Bello come nota vivere per chi ci vive appunto il fa impresa io credo che questa sia fondamentale nella
Nello sviluppo e noi siamo qui con le altre
Trentadue Sica proprio per dire che siamo favorevole sviluppo va per uno sviluppo sostenibile che renda omogeneo i territori renda omogenee finalmente anche l'economia del nostro Paese
Allora abbiamo
Abbiamo l'ultimo con contributo video che è un video che in cinquanta secondi proverà a rispondere alla domanda che succede se rinunciamo alla Torino-Lione
Ma
Beh
Ecco proprio come ho sfruttato la signora De Luise e per la sua pieno visita vorrei chiedere Daniele Vaccarino che è di queste parti
Torino è di nuovo il punto della ripartenza o tenta di essere il punto della ripartenza abbiamo visto la manifestazione di di di piazza Castello le le signore come diceva
Ma ciò che non è di qua o le ma da Mina come le chiamano tutti in città che è anche una parola bella ovviamente
Come mai Torino come si spiega il fatto che Torino riesce a ritornare al centro come era successo ai tempi della FIAT nell'ottanta cioè c'è qualcosa di Torino e del Piemonte di speciale che può favorire una ripartenza
L'orgoglio mi fa dire assolutamente di sì
Torino è una città che ha vissuto momenti esaltanti soprattutto quando però un progetto e la progettazione è stata fondamentale per individuare qual erano le traiettorie che si potevano prendere nel momento in cui diminuita la parte di manifattura che pur rimane un elemento estremamente importante
Per la nostra citare per la nostra regione e si potevano sviluppare altri settori quali la cultura quello al turismo qual è il futuro quale tutto ciò che permettetemi l'espressione il vivere bene il vivere anche piacevolmente che erano
Oggi sta vivendo momenti di appannamento indubbio che c'ho sia sotto gli occhi di tutto
Qualcuno imputa non me ne vogliano gli amici milanesi alla volontà un po'aspiratutto da parte della CIA delle di di Milano che ha saputo invece cogliere con grande capacità
Quel che è di nuovo poteva poteva svilupparsi ricostruendo anche splendidi grattacieli noi avevamo inno crac qui che ci impedivano anche di fare questo
Abbiamo per una città che è sempre stata città laboratorio questa è una visione sulla quale noi continuiamo a sostenere è una città laboratorio una città che si interroga sul suo futuro continuamente interrogandosi sul suo futuro oggi avuto un sussulto ha avuto un grande sussulto ed è un sussulto che è nato tra la gente
Non è vero che nella piazza dei quaranta mila c'era la borghesia la borghesia è un elemento quasi insomma non sappiamo più banco scesi stecco nelle vecchie categorie sociali
Non è vero c'era una città laboriosa che rispondeva al fatto che non ha il sapore va più sapere che il no
Mica Tenno è una politica che a Torino non piace
Ed ecco che c'è stato quindi questa risposta e permettetemi
Proprio di riportarmi a questa splendida iniziativa di oggi io credo che oggi debba scattare anche ed è già scattato lo si coglie in ognuno di noi ognuno di voi che avete fatto tanti chilometri per venire
Deve scattare l'orgoglio dell'imprenditoria l'orgoglio dell'imprenditoria
Da ogni stiamo stiamo passando un periodo che essere artigiani essere commercianti essere agricoltore del cover industriale eccetera sta diventando un atto negativo sono riusciti in cui io
Leonida tastiera che scrivono tutto il giorno senza mai aver studiato un'ora sono riuscite ed è a a trovare la parola prenditori e diffamante una cosa del genere diffamante
Ha subito in questi anni e anni situazione difficilissime ed è uscita
Cento alcuni non ce l'hanno fatto merletti ce lo ricordava prima è vero alcuni non ce l'hanno fatto e hanno pagato anche personalmente
Ma questa nostra follia di fare questa capacità di fare ebbene oggi trovo una risposta qui e quindi è una giornata di orgoglio una giornata anche in cui rialzare la testa e dire con forza il governo ci deve ascoltare Cibele ascoltare
Carlo Sangalli Confcommercio il governo vi deve ascoltare ma voi avete deciso di fare questo incontro senza la politica
Qualcuno se l'è presa a male i più hanno detto lasciamoli fare noi abbiamo il consenso
Lei fa parte di una il presiede una categoria che ha molto forti e fare con la politica
Ha una lunga tradizione di dialogo di confronto spesso anche di scontro non aveva i politici qua che effetto le fa
Ma guardi io penso che sia stata una Scelta invece opportuna e se posso dirlo anche ad onore di chi ha voluto organizzare e questa riunione anche intelligente perché qui e non si tratta di e lasciare fuori la politica
Perché come ognuno di noi ha potuto vedere costatare la politica questa sera è entrato ha giustamente e doverosamente in questo dibattito nel senso che non può in alcun modo dimenticare e questa importante Assemblea che si è tenuta e qui oggi a a Torino
E come è stato anche poc'anzi è ricordato certamente una politica seria una politica responsabile non può non tenere conto delle cose che sono state e dette e questa questa sera
Anzi vorrei se posso dirla così in maniera molto in maniera molto semplice ecco il messaggio e di e e Torino potrebbe essere e questo noi dobbiamo ragionare sulle scelte necessarie per il futuro dell'Italia
E questo è il supplemento secondo me di responsabilità che siccome agli e che viene fuori da questa riunione del mondo produttivo
Cioè guardare montando consapevoli consapevoli come è stato opportune a mente ma direi anche doverosamente sottolineato dalle tante emergenze ebbene urgenze del presente ecco
Questi sono alcuni passaggi che secondo me sono passaggi non secondari ma fondamentali per una politica seria responsabile
Attenta
Che vuole fare crescere questo Paese attraverso anche e queste realtà produttive che con fatica ma soprattutto con coraggio con determinazione non hanno mai tirato i remi in barca
E hanno continuato a lottare nell'interesse del paese per il futuro di questo Paese per il futuro dei nostri figli grazie
Residente a Boccea forse glielo ha detto una volta in redazione la stampa ne abbiamo inventato quello che ci sembra un neologismo che è l'alibi Isma'
La leghismo è è che quel comportamento che nel momento in cui ti poni davanti a un problema non ti spinge subito a trovare la soluzione ma trovare un colpevole e quindi il vecchio presidente della Confindustria il vecchio direttore della Stampa il Governo che c'era prima il vecchio allenatore l'arbitro che c'era prima c'è sempre uno che c'era prima
Che crea un allibisco lei nel nell'intervista che ha concesso al nostro giornale ha detto basta con gli alibi
Quindi un po'si è iscritto al partito controlla liberismo detto che non ci devono più essere più alibi che cosa deve nascere dopo questa giornata che è una giornata
Tecnicamente senza precedenti poi vedremo se le con queste le conseguenze degli affetti saranno senza precedenti ma lei cosa si aspetta e qual è il calendario cosa succede da adesso in poi
Intanto è una giornata storica perché per la prima volta i consigli generali congiunti di questo dodici associazioni si riuniscono in una certa far firmare un manifesto comune è un primo passo
Di espressione di un malessere ma di comune visione
Secondo l'uscita dall'arrivismo Moshiri anche dal presenti istmo cioè fare tutto e subito perché se no al lettore non capisce
E il terzo uscito da questa dimensione di perenne campagna elettorale continua cercare di fare le cose
Concesso siccome ogni tanto quando si chiama non so i colleghi comunque qualche segreteria tecnica di un ministro per portare una proposta ci viene detto fatto un'e-mail
Vorrei usare questo palco per mandare dei messaggi
Montale che editori nel arriva direttamente attraverso l'opinione pubblica voci ma neanche un'e-mail però una una promessa di Mayo un consiglio Salvini un contributo al premier mentre cosa sequenziale
La promessa De Maio che se ci convoca tutte e dodici non lo condanniamo sesso tranquillo ci confrontiamo
Il Consiglio Pasolini che rappresenta un partito che ha preso tanti voti al Nord di occuparsi di preoccuparsi dello Stretto perché quando avrò le aziende i nostri imprenditori tutti sì però il terzo è un contributo al premier
Questa manovra quota quarantuno miliardi di cui diciotto circa per pensioni e il reddito di cittadinanza
Per quattro appena evitiamo la procedura d'infrazione chiamasse due vicepremier che sono i segretari di partito
Dice due miliardi a uno domina dall'alto Cosima dalle medaglie perché sono soci come dire alla pari fanno quattro miliardi usciamo subito da presentazione se uno dei due
Non volesse arretrare se io fossi il premier mi dimetterei e denunciare all'opinione pubblica chiede due che vuole farcela la procedura d'infrazione
Cosa vogliamo dire con questo esprimere il malessere l'amarezza
Ma far comprendere al governo del paese che siamo disponibili al confronto per recuperare quella dimensione di primato della politica
Che deve trasformare i sogni lealtà e le speranze incertezza non cavalcare ansie e non ricercare colpevoli e netta dei reali perché questa stagione degli alibi è finita oggi
Allora allora voi non ci crederete abbiamo chiuso in anticipo
Abbia avete undici presidenti hanno chiuso due minuti e quarantanove prima del tempo previsto voi non la vedete non non si era mai visto questo adesso una cosa che non si è mai visto
L'Elche il l'organizzazione fa entrare in scena il tavolo della firma
Io parlo del tempo per ringraziarli ovviamente per essere stati qui con noi e non ripeto non ripeto i nomi di tutti quanti ringrazio voi per la pazienza adesso assisteremo alla firma
A Porta a Porta non ci hanno voluto ma qui è molto meglio
Ora loro firmeranno il Manifesto per le infrastrutture per lo sviluppo
è un documento che nelle intenzioni vuole segnare un punto di ripartenza adesso una volta alzate le fermate senza fare code con ordine via prima le signore questa volta dai
Sì anche Manzoni investimenti infrastrutturali e alle grandi opere strategiche per l'Europa
Le imprese italiane sostengono da sempre l'importanza dei corridoi europei e delle grandi alternative all'interno intanto è una grande lite Comune di infrastrutture le cistiti e di trasporto è uno strumento essenziale per l'integrazione economica il speciali dell'Unione e nell'Unione Europea
Le grandi aprisse una fondamentali per un'efficace il rilancio della nostra politiche infrastrutturali basato su sostenibilità e competitività ma adesso lei non bastano
Tutte le infrastrutture grandi e piccole infatti vanno gestite e mantenute costantemente inefficienza per contrastare gli effetti dell'usura e garantire condizioni di sicurezza
Per un'effettiva politica di rilancio degli investimenti infrastrutturali le grandi infrastrutture per la mobilità di persone e merci sono assolutamente necessarie per collegare l'insieme del Paese all'Europa
Ma lo sono anche le numerose opere minori necessaria connettere i diversi peritali del nostro Paese da nord verso tutte da destra anguste
I corridoi europei rappresentano la struttura portante sulla quale si costruita nel tempo una strategia infrastrutturale e logistica capace di segretari la centralità dell'Italia negli stand Viero mediterranei
E le sue opportunità di sviluppo in un contesto economico sempre più orientato alla globalizzazione che gli scambi e alla competitività internazionale
Sarebbe pertanto inconcepibile fermare i cantieri delle grandi opere e di mettere in discussione investimenti infrastrutturali già valutati rivisti progettati concordati finanziati Irma in corso di realizzazione
Le principali ragioni sono l'integrazione economica del nostro Paese che avviene su scala soprattutto europea ove si sviluppa quasi il sessanta per cento dell'ex parte dell'impartite Aliano cinquecento mi
Gli arditi Euro sotto centocinquanta passano attraverso le Alpi
Un sistema di trasporti centrato sull'intermodalità con una maggiore quota su ferro sulle lunghe distanze e più economico più rapido più sicuro e più sostenibile
Il vantaggio economico con le migliaia di nuovi posti di lavoro che derivano dagli investimenti ad alta redditività in infrastrutture
E si offrono infatti agli operatori economici accessi più agevoli e mercati migliorando l'efficienza e competitività
Rendendo il sistema Paese più competitivo e attrattivo sia per gli investitori internazionali sia per i flussi turistici
La vera posta in gioco sulla Torino-Lione e sulle altre grandi opere strategiche e soprattutto la realizzazione
Di una consistente opportunità di crescita per l'Italia una leva per una trasformazione economica e sociale in grado di aumentare la qualità quello sviluppo e di garantire il benessere delle future generazioni
Per tutte queste numerose buone ragioni Confindustria Confcommercio Confesercenti Confartigianato sia Enea
Casartigiani lega troppe cost cooperative AGCI Confagricoltura Confapi
Anzi
Con le loro rappresentanze territoriali e di categoria le loro imprese associate insieme a tutto il Paese dicono sì alla tappa siti alle grandi infrastrutture strategiche europee sì
Al futuro allo sviluppo e alla crescita sostenibile
E questo e questo è il manifesto nelle infrastrutture per lo sviluppo grazie veramente ho sudato grazie presidente passate una buona serata sempre felici grazie