Speciale Spazio Transnazionale - Da Mattei alla Libia. La politica italiana nel Mediterraneo

Radio radicale buona sera Francesco della Luciana Bruno in regia spazio transnazionale il nostro approfondimento quotidiano sulla politica estera sull'attualità internazionale uno speciale quello che ascolterete questa sera che dedichiamo
Enrico Mattei fondatore ieri personaggio chiave della storia italiana del dopoguerra la sua azione per lo sviluppo e la ripresa economica del paese ha lasciato segni che sono ancora oggi come ascolterete tangibile doti di strategia aziendale la lealtà l'attaccamento alla famiglia l'impegno in politica
Sono stati fondamentali nella realizzazione del sogno di un uomo che guardava alle risorse del presente per costruire un futuro verso un'impresa energetica nazionale nel mille novecentocinquantasette matti fonda Agip Nucleare realizza la centrale elettronucleare di latina che era Ettore più grande d'Europa
Cinquantasei anni fa
Il ventisette ottobre mille novecentosessantadue Enrico Mattei muore in un incidente aereo liquidi nani che per così dire non sono stati mai chiarite ripartiremo da Mattei per arrivare sino ai giorni nostri per analizzare un po'la politica
Nel Mediterraneo del nostro Paese sono questi nostri ospiti Maurizio Caprara editorialista del Corriere Della Sera buonasera bentornati
Alfredo Mantica è stato sottosegretario agli Affari Esteri buona sera
Buonasera a tutti voi buona sera ben ritrovati il dottor Aroldo Cursi Matteo e imprenditore è presidente viaggia Emma
Parente fa parte della famiglia Mattei figlio di Rosangela Mattei la nipote ben venuto a Radio Radicale buonasera dottor la serratura
E Paolo Quercia direttore del cena se consigliere scientifico di accenna e all'Widow abbiamo la realizzazione di questa trasmissione lo ringraziamo allora particolarmente bentornato Paolo grazie Sanchez allora mi faccio sentire un brevissimo estratto la voce di Enrico Mattei e i nove gennaio cinquantotto C un discorso fatto alla premiazione dei dipendenti
Allora un gruppo come il nostro
Che va da richiede alla produzione
Stazione alla costruzione degli impianti al montaggio alla alla raffinazione alla vendita alla parte petrolchimica la parte atomiche getta acqua
Chiediamo questo sforzo
A voi tutti
Più grande di prima certi il primo perché siamo diventati più importare
Quindi necessita e dunque i presentati e l'altro gruppo ENI
è una grande cosa
Quindi io mi affido a voi
Credo alla vostra capacità alla vostra al vostro impegno
La vostro spirito combattivo
Io ho combattuto
Prima di allora senza paura diciamo chiedono condirli vuoti di i vostri Carleton dietro
Teniamo
Verso un domani che non sarà solo questo
Per voi per l'attività di gruppo ma
E la voce appunto di Enrico Mattei nove gennaio cinquantotto dottor Corsi Martelli è stato scritto tantissimo raccontato d'altissimo appunto del
Del direttore dell'ENI e
Cosa importanti ancora ricordare siamo dicevo cinquantasei anni
Esattamente il mese scorso dalla sua scomparsa accusa importante ricordare sia a livello personale sia a livello aziendale perché ma tipo il persegue una politica scrupolosa anche verso i propri dipendenti ricordo fa costruire accoglienti quartieri di ultima generazione campi da calcio piscine realizzare residenze coloni località turistiche e ricorda sempre la parola famiglia come la parola famiglia anche il personale dalla sua zia
Far ridere o più che ricordare io sono dell'idea che sarebbe più importante con ringraziarlo
è stato fatto tutto ricordato abbiamo
Sempre avuto modo di di apprezzarlo nelle sue iniziative
Sul settore energetico e con tutte le ricadute che abbiamo avuto nel nostro mercato e ancora oggi dobbiamo o diciamo in base a tutto quello che lui ha fatto attraverso l'ENI godiamo di una situazione estremamente positiva che se fossero stati gestiti all'epoca in modo diverso forse il presente non sarebbe stato così
Io reputo che bisogna solo dirgli grazie
Da italiani che ci ha permesso di avere quello che abbiamo adesso
Sia nel mondo dell'Energia questo grande questa è un'impresa che è l'ENI che ha dato lavoro a moltissima gente in modo diretto ad un indotto importantissimo
Speriamo di milioni di di operai che grazie all'indotto ENI ad oggi possono avere un lavoro e gli stati con cui lui ha stretto partnership anche loro dovrebbero dirgli
In modo diverso grazie altrimenti il loro presente sarebbe stato diverso come non lo so ma diverso
Quindi più che ricordare mi piacerebbe portare avanti questa crociata del grazie ringraziarlo per questo soggetto il il come ha fatto la sua strategia e come ha fatto la sua impostazione del suo lavoro in una forma quasi da imprenditore privato nonostante sia un pubblico un dipendente pubblico lui era un manager di Stato
Eccezionale
Ma ci sono aree non il Stiff il fare eccezionale che un soggetto
Di di Stato si sia comportato come se fosse un ménage privato
Incorruttibile
Questo qua sottolineato anche se a furor di popolo realmente incorruttibile
Che ha creato le basi della del nostro Stato con una solidità
Importante
Che ha creato delle partnership tuttora sono ancora in essere
Sono state gettate in modo
Semplice
Ma questa semplicità ci ha permesso di questa durata negli anni perché quando le cose si creano bene Ciserano in modo genuino
Sì i rapporti si prolungano
Po'riguardava il futuro
Di conseguenza
Per più del re io reputo che più che ricordare la figura ormai conosciuta
Mi piacerebbe
Ringraziarlo
Io lo faccio personalmente
Trovo che le persone oltre che raccontarlo dovrebbero dirgli grazie guardandosi intorno c'è molto
Dell'impronta di Mattei sia in Italia che fuori
Oltre
L'unicorno Mirko lungo oltre solo ripeto il grazie
Boris Caprara una delle frasi storiche diciamo così che inquadrano benissimo il personaggio e quando martedì ci risata una nuova formula paghiamo i diritti che pagano gli altri in più coinvolgiamo il Paese produttore al cinquanta per cento nella produzione non lo sviluppo delle proprie risorse questa era un po'la stella polare della politica di Mattei vogliamo ricordare comincio ad arte il panorama internazionale ai tempi appunto di Mattei
Allora quella formula è anche più genero il cinquanta per cento al calcio che trattare
Ai paesi ci sono nei quali si trovano i giacimenti il petrolio e di energia
Molto di più di quanto veniva dato dalle altre compagnie straniere consideriamo che all'inizio degli anni Cinquanta
Le Sette sorelle le grandi compagnie controllavano con oltre il cinquantacinque per cento utili le riserve di petrolio che esistevano fuori dagli Stati Uniti e fuori dall'Unione Sovietica
Quindi abbiamo una condizione apparentemente bloccata per l'Italia molto difficile poesia che esce dalla guerra magari ci ridurremo sulle condizioni storiche va è un paese che è stato piegato da una guerra che è costata centinaia di migliaia di morti combattuto dalla parte sbagliata appelli affronta dice Nordio parcheggiano fare alpinismo dissenso dell'interesse nazionale ne deriva cinquantadue cioè un anno prima
Che Enrico Mattei assuma la presidenza dell'ENI mentre ancora a Roma deputato democristiano
La Francia ha fatto fallire il progetto di Comunità europea di difesa con la sua resistenza
E quindi la crescita occulte diciamo credibili primi embrioni di quella che oggi è l'Unione europea incontra molte difficoltà
In Egitto un colpo di Stato decorrere Faruk e getta le basi della Repubblica
In Tunisia c'è ancora il colonialismo la Francia arresta molti indipendentisti tra questi Bourguiba che poi prenderà la guida in anni successivi
Il mondo diviso in due blocchi onori fruttato dagli Stati Uniti con la frutta lo danno dell'Unione Sovietica e nel cinquantatré e invece quando ma l'anno nel quale Martelli diventa presidente dell'ENI il Polonia viene imprigionato il cardinale Kinski
E nello stesso anno c'è una grande incognita sulla politica internazionale che in marzo la morte piazzali in in Marocco la Francia ad appoggiare un colpo di Stato che spodesta Maometto quinto perché apre ai nazionalisti contemporaneamente diciamo simili sul periodo
Un gruppo di ufficiali comitati cara Lasseter in Egitto più pure il presidente l'équipe in un altro punto del Mediterraneo in Algeria il Fronte nazionale di liberazione guidato da Ben Bella
Percorre la strada della lotta armata attacca il colonialismo francese cioè e in questa roba che si prepara a infilare le mani ricco Mattei in un
Facciamo in un Mediterraneo che non è con giardinetto milione quando noi o clinici lamentiamo diciamo all'immigrazione a però quello raggira dittatoriale ha però tu diciamo proiettiamo
Molti diciamo dei nostri desideri sulla realtà rischiando delle grandi illusioni ottiche anche di capacità di poter i ceri e fenomeni che fanno maneggiati con molta più attenzione molto più astuzia
Abbiamo invece il Mattei da questo punto di vista io credo che ci siano una grande non solo attualità ma utilità dell'insegnamento di materie non solo perché non è ancora ritardare ancora beneficiamo
Ampie zone del Maghreb e del Medioriente dell'Africa di canali di comunicazione di scambi commerciali che furono aperti dal presidente dell'ENI ma perché cisterne UTET di recuperare non smarrire quel realismo cosa che porto Mattei a trasformare la realtà senza avere l'illusione di poter la cambiare con la bacchetta magica ma è molto interessante all'inizio quella parte del discorso Francesco che ha fatto sentire dipendente del mille novecentocinquantotto dove c'è una chiamata alla corresponsabilità di ciascuno
Quando si sottolineava che Mattei ricordava in favore della famiglia ed è questo il punto importante noi oggi sono solo parole che per carità continuiamo con con soggezione forse non si può dire eravamo perché siamo cioè una comunità nazionale e oggi io aggiungerei dobbiamo sentire senso di comunità europea
Devono avere valori comuni proiezione in avanti e consapevolezza che sulla realtà va trasformata comparso senza fatica
Ma avendo un disegno e che non siamo Enrico cioè il Mattei che agisce agisce in un mercato nel quale le grandi compagnie petrolifere hanno molto più spazio nelle quali in un in delle condizioni nelle quali l'Italia è un Paese sconfitto dalla guerra ancora piegato dal cinque da sui tetti materiali il dottore tuttora vivo per i i caduti i mutilati che sono presenti nel Paese e in quella condizione e che si può accedere si coglie l'opportunità con l'opportunità la parabola discendente del capitalismo e la convinzione su questo materia anche con delle posizioni estremamente titolare per forse anche troppo filo arabo in certi casi però a il realismo ieri intuire
Che bisogna si può ricavare uno spazio in quella parentesi della storia dando condizioni migliori gli introiti ai paesi che hanno giacimenti di petrolio etica
Quando noi pensiamo alle primavere arabe diciamo ammesso Roma cioè lo apro adesso c'è l'instabilità e pay sampdoriano non è che ci esattamente il periodo storico nel quale si complica e si può intervenire in termini relativi per potersi ricavare un ruolo più o meno vantaggioso all'interno di quel tipo per
Allora d'Italia poi torneremo a parlare più avanti freddo Mantica quando la presento all'ascoltatore di questa trasmissione non ha ovviamente bisogno di presentazioni ricordo sempre una grande peculiarità che le appartiene quella Paesi che conosce in modo particolare
Per esempio quelli del continente africano dico sempre che lei ha questa grande fortuna tra virgolette di aver fatto la sua politica poi conoscendo profondamente le persone che appartenenti alla classe dirigente di quei paesi quindi a questo Alfredo Mantica io chiedo
Chi erano gli avversari nel nostro campo quello occidentale no che erano lì avversari chi erano i nemici di Enrico Mattei con chi questa politica che così bene
Maurizio ci ha in qualche modo spiegato ricordato anche se in pochissimi minuti
A chi dava fastidio
Io credo ti rispondo però due o tre cose sulla figura di Mattei vorrei dirle anche perché si capisce poi tutto quello che lui fa due cose mi sembrano fondamentali del ricordare
La prima è che martedì ha operato praticamente per sedici anni e ha fatto una rivoluzione
E questo dalle dimensioni del personaggio la seconda proprio nella chiusura del suo discorso del cinquantotto soprattutto per il nostro Paese cioè l'interesse nazionale un elemento di grande realismo politico soprattutto in politica estera che l'Italia spesso dimentica anche in questi giorni
E la terza e questa forza che l'unità come identità al gruppo ENI lavorare nelle mie era un orgoglio credo spero lo sia ancora e posso solo ricordare che quando incontrai per la prima volta l'ambasciatore della Nigeria in Italia la prima cosa che mi diceva che il suo orgoglio di essere stato allievo della scuola Enrico Mattei Records
Perché lei neanche è stata un grande centro di formazione di classe dirigente
Venendo all'attuale più precisa domanda io credo in quel momento l'Italia sconfitta
Aveva come dire tutti i nemici sostanzialmente non il cercare un suo ruolo autonomo alla pari con gli altri era un'impresa apparentemente impossibile
Credo che martedì certa tu guidato tra diciamolo anche che poi ha lasciato un segno talmente forte che io spesso sostenevo
Che la politica estera italiana in molte aree era la politica del dell'ENI o quanto meno molto condizionata dalla presenta delle mie dal suo modo di agire all'interno delle società non abbiamo per esempio ricordato virare in Mossadeq dove ENI riesce a costruire e per anni ancora oggi una grande presenza in quella
In realtà e soprattutto l'attenzione alla contesto nel quale si andava ad operare lo scenario nel quale ci si muoveva
Come giustamente ha sottolineato Maurizio Caprara senta l'idea di andare a modificare un regime un centro che è un po'la mania di oggi della politica estera occidentale ma quello di prendere atto di quello che c'è
Intervenire nell'interesse del proprio Paese ma anche nell'interesse del Paese con il quale si aprono condizioni di partnership in Africa ancora oggi
Si vede molto questa culture questa presenta delle ridarà Mauritania la Nigeria all'Angola all'Egitto alla Libia
Noi se conosciamo molto bene la Libia
E perché lei mi ha una presenza radicata sul territorio
I libici hanno difeso gli impianti dell'Emilia difendono ancora in una realtà di guerra civile ed è come dire un orgoglio nazionale che è stato lasciato da questa politica che coinvolgeva sempre nelle proprie attività i paesi che ospitavano l'ENI quindi direi un uomo io oso definire eccezionale era e vorrei dire forse anche una cosa dalla mia parte politica visto che io vengo dalla destra Matteo certamente un antifascista un partigiano un partigiano combattente alla nel ruolo di commissario dell'Aci proprio in funzione
Dell'attività che la rivolta durante la Resistenza ma appartiene a quella classe dirigente che ha ricostruito l'Italia chi era in gran parte nelle partecipazioni statali
E credo che oggi dovremmo molto rivedere con attenzione cosa creato nel nostro Paese la risoluzione dell'IRI per esempio lo stesso passaggio dell'ENI da partecipazione statale a società privata
Pur con tutte le ambiguità che questo rappresenta visto che ancora l'azionista di maggioranza di governo dicevo appartiene a una classe dirigente che pone il ruolo di servitore del proprio Paese sono i Grand commis dello Stato
Che oggi non ci sono più quelli che sono capaci di operare nel proprio settore con grande dizione strategica direi quasi politica fanno politica sostanzialmente perché non ricordare per esempio per parlare di ENI di Mattei col mondo che l'aspetto e di Pascale era quindi una la la mamma Andersen vittima era all'epoca
Una delle più grandi siamo la più grande società di telecomunicazione nel mondo non in Italia e quindi una visione anche che aveva compreso che l'interesse nazionale non si difende sono i propri confini
Con atteggiamenti autarchici usiamo questa espressione ma che devi vivere nel mondo devi avere relazioni nel mondo dei vivi poter competere con tutti coloro che nel mondo operano nel settore economico esso
Dico telegraficamente senatore chi sono chi erano appunto i nemici di questa visione contro chi combatteva Mattei qua io credo innanzitutto come è stato ricordato le sette sorelle cioè le grandi compagnie petrolifere americane
Che avevano la logica dello sfruttamento delle risorse all'estero la forma il mio colonialismo
E quindi questi erano sul piano come ritrae le più grandi sul piano politico è sempre la solita antica storia del Mediterraneo cioè non dimentichiamo che all'epoca di maltempo nel cinquantasei ci sarà l'operazione anglo
Britannica anglo-francese scusa nella nel Medio Oriente nel ma Machine rec
Paracadutisti che sbarcano in blocco eccetera e e i nemici sono quelli che pensano che il Mediterraneo sia un loro mare francesi e inglesi che ancora oggi credo abbiano qualche Rimini centralistica
Nemici nel senso di competitor che hanno alle spalle uno stato un intero una una un'organizzazione statuale che noi certamente non avevamo il cui deve sopperire la capacità indubbia
Del operatore italiano in questo caso dell'ENI che deve operare all'interno di alcune logiche perché altrimenti lo avrebbero stritolato
E della logica anche quella di essere come dire in grande movimento non sono nel settore petrolifero ma come giustamente intendeva Mattei Leni era l'agenzia del governo italiano per procurare al nostro Paese privo di materie prime
Il la necessità che avevano per ricostruire questo nostro Paese voglio ricordare che tutto iniziò ad a Cortemaggiore
Quindi da una pozzo petrolifero che c'è in Emilia Romagna
Che era stato scoperto nel quarantaquattro e non era mai stato denunciato per la paura che i tedeschi dovessero facessero operazioni per avere a loro disposizione questo materia prima e da cui in parte fondamentalmente con l'idea che in fondo anche non avevamo il petrolio questa idea
Che poi nasce Leni super Cortemaggiore famoso cane a sei zampe che ancora oggi contraddistingue
Quindi i nemici sono quelli storici USA venne anche definire nemici sono
E sono ancora oggi gli stessi
Il problema è il Mediterraneo il problema è di capire cosa che spesso l'Italia dimentica che l'Italia può contare in Europa e nel mondo nella misura in cui conta nel Mediterraneo non può essere
Uno dei tanti che nel Mediterraneo per avere un suo ruolo e o si può avere adesso torniamo su questo allora prima di sentire Paolo Quercia c'era un altro ma ricordo no del dottor Cursi Mattei credo
Così riferiamo insomma in qualche modo colleghiamo quella che era la disanima del dal Senato
Uno dei collegamenti più importanti che che poi alla fine la scintilla che fa diciamo su la testa di Mattei
La possibilità di dare continuità a questa a questa società la città che era la l'offerta di una compagnia americana per comprare la città che secondo lui era sproporzionata perché erano più di cento milioni
Allora nella sua testa dice ricevo un'offerta di una compagnia che nelle carte sembrano avere nessun valore
è sproporzionata diciamo la mia umile origine mi hanno comunque insegnato che quando l'offerta è troppo alta per comprare qualcosa che non vale niente c'è qualcosa di sotto
Questa è la scintilla
Che permette a martedì
Vediamo
Approfondire e di poi in boutique gettare le basi per tutto quello che noi conosciamo ripeto non mi non non mi piace dare diciamo ripetere quello che voi sapete quello che voi conoscete quello che la storia ci ha scritto riscritto eccetera
Con questa però è è la scintilla diciamo il fuoco parte sempre da una scintilla questo l'aspetto che ha dato inizio a diciamo a questa storia così importante noi definiamo in questo modo semplice allora Palocco Mercia
Una politica che ha lasciato segni ancora vediamo la prima da un punto di vista internazionale procediamo nel solco tracciato inizialmente da Maurizio Caprara e appunto dove porta
Cosa cosa ne consegue anzi che nei nostri tempi a livello appunto dello scacchiere mentre mediorientale il Mediterraneo in modo particolare la politica a Linate
Sì
La risposta potrebbe essere che oralmente Mattei è stato il personaggio che sia recuperando che attualizzando innovando
Ha ha ha costruito un ponteggio politico
Degli interessi dell'Italia nel Mediterraneo
Quindi nella nuova situazione politica internazionale posto quarantacinque nella nuova situazione interna italiana la Costituzione la Repubblica Mattei ha raccolto alcuni fili rossi che si erano perduti nell'esperienza
Del del Regno d'Italia della politica estera dell'Italia nel Mediterraneo e nel anche nel campo dell'energia
A ovviamente cambiato quello che doveva essere cambiato ma ha ritenuto che devono essere colti alcuni fondamentali
Alcune linee rosse che costituiscono poi in mente un bene indisponibile dei vari regimi quindi la repubblica alla monarchia il fascismo la democrazia ovviamente sono forme estremamente differenti di organizzazione politica costituzionale dello Stato ma sotto questo ci sono sotto traccia degli interessi comuni
Che di cui è bene che anche i livelli politici dispongono ma fino a un certo punto sopra questa di linea russa ci sono quelli che noi oggi chiediamo di interessi nazionali
Che poi cambiano modalità di essere perseguiti a seconda di quale la la natura dei vari regimi contesto delle politiche estere i rapporti di forza ricordiamo che nell'Italia di Mattei italiano avrà più le colonie
Per cui avere un approccio per così dire friendly verso i Paesi sotto ancora il giogo coloniale francese o inglese
Era ovviamente una visione nuova democratica del del cosviluppo che Matteo poi lancerà però era anche una astuta
Strategia su come recuperare un ruolo che lo abbiamo perso per per gli eventi bellici quindi diciamo Mattei mette insieme al vento una figura di transizione tra nel tra la la la una della cesura del quarantacinque creando questo consolidando dei delle linee geopolitiche altrimenti sarebbero potute perdere che invece sono sopravvissute in nella politica estera che nel fine nostri giorni la nostra nell'Italia del due mila diciotto quello che teniamo in piedi non so con l'Egitto con la Libia
Con la Tunisia con altre aree del mondo in buona parte la l'infrastruttura è quella che ha creato Mattei attraverso anche le reti dei rapporti energetici internazionali che non sono solo energetici che si allargano poi a tutte le forme di sviluppo economico per cui ecco su questo dobbiamo vedere un grande innovatore una persona che rompe con il passato ma che si concentra su alcuni fondamentali della di che cos'è una politica estera a beneficio di un più un Paese ovviamente nella in questa visione internazionale molto legata allo sviluppo dei Paesi poveri Mattei anche una visione d'Italia spaccata povera dove c'era un sud anche che aveva enormi problemi di sviluppo
E allora lui fa anche di le similitudini tra lo sviluppo del Mezzogiorno che non ci sarebbe mai potuto sviluppare se le fu le forme di energia erano solo quelle dell'idroelettrico ovviamente potevano funzionare nel nord d'apertura padana
Ma in un Sud povero di di acque se non arrivava l'Energia Holding pensa addirittura al nucleare ma se non arrivava con l'energia
Dall'altra sponda del Mediterraneo
Non ci sarebbe stato uno sviluppo del Sud o come non ci sarebbe stato uno sviluppo dei Paesi ex coloniali quindi su questo Mattei attualmente ha costruito
Lacune fondamentali viaggio politica italiana che ci portiamo ancora dietro
Dall'altro lato però ricordiamo che ci sono anche delle dei contesti internazionali ormai totalmente diversi assolutamente diversi
Lì c'era l'Unione Sovietica che si affacciava nel Mediterraneo ed in Africa e che andava ad insinuarsi proprio nella processo di delle corna decolonizzazione
Per cui la figura di Mattei che viene a volte letta sempre soltanto in chiave antiamericana e antioccidentale quanti sette sorelle in realtà era anche un modo di diverso di esserne l'alleanza atlantica cioè nella nell'avvicinarsi
Nel disco distanziarsi magari da alcune linee ortodosse di politica estera per prendersi spazi di libertà ma che poi avevano una loro logica anche in una maggiore sostenibilità è un maggiore auto dice di quello che poi era la grande famiglia politica dell'Occidente
In questo anche un'altra cosa che assolutamente riversano avevamo dei popoli colonizzati che Balsamo sulla scena della storia e che costruivano dei nuovi Stati oggi molti di quegli Stati
O sono falliti o stanno fallendo o hanno enormi problemi di stabilità o di legittimità basta pensare a tutto al Nord Africa al Medio Oriente all'Africa subsahariana Sahel quindi sì in quell'epoca c'ha delle grandi speranze oggi a qui assistiamo invece a delle grandi debolezze di questa di questa della decolonizzazione le strutture statuali
E
Ovviamente diciamo tra le cose che non ci sono più non c'è neanche più quell'Italia quel tessuto sociale che aveva prodotto Mattei che ricordava anche Capra i valori e tante altre cose che necessariamente sono la figura dell'uomo
Però oggi abbiamo un'altra situazione estremamente diversa abbiamo da un lato un'erogazione internazionali che sono molto meno pericolose di quelle che lo erano all'epoca con la guerra con il rischio del confronto nucleare con l'Unione Sovietica con scenari di di conflitti di guerre civili eccetera
Oggi però abbiamo estremamente peggiorato il sistema da un punto di vista interno cioè il da un punto di vista della capacità di molti di questi Stati
Di sopravvive alle sfide della globalizzazione e questo le energie rappresenta davvero un elemento chiave
Vediamo per esempio che dalla Libia in guerra civile continuiamo comunque all'Eni continua estremamente in maniera estremamente pragmatica a mantenere le proprie quote di di importazione allora ecco vediamo che l'energia oggi spesso la chiave di questa nuova sfida di di che può fare la differenza tra uno Stato che fallisce uno Stato che si può ricostruire in questo io ritengo ad esempio che la Libia sia estremamente diversa rispetto alla Somalia cioè l'uscio lo scenario di Suma Lizza azione dei vent'anni con cui la Somalia si è perduta si è frantumata io credo che il fattore petrolio che invece in Libia e fattore idrocarburi può rappresentare una una davvero un fattore inferenze su questo l'Italia può far leva ma ci servono alcune condizioni forse la conferenza di Palermo è stato
Un primo passo in questa direzione Maurizio Caprara due domande
Riesce a fermare incidenza somma crea problemi ai suoi concorrenti
Non chiamiamoli nemici come diceva il senatore e poi tornando invece il nostro Paese si è sempre detto no l'Italia due politiche estere non accennava un po'anche il senatore Mantica
Quell'appunto nazionale e quella dell'ENI tante volte sì detto così con ironia che il ministro degli esteri il nostro Paese non sedesse effettivamente alla Farnesina
Ma appunto nella sede dell'ENI da questo punto di vista invece durante l'Italia di mattino quadro politico interno quale era
Aveva anche gli avversari Matei Simoni aveva in maniera indipendente raccontarci un po'
Sì partiamo da questo da questo lato
Molto importante le cose dette da Paolo Quercia però il senatore Mantica
Così la tesi
In particolare quelli di Mantica ci danno la misura dell'importanza del valore di Matera il senatore Mantica si è formato nel Movimento Sociale Italiano e che lui riconosca valore dell'azione di una persona che è stata un'importante nuovo comandante partigiano ci dà l'idea di come interessi nazionali possono essere ricongiunti se si ha una visione che ha a cuore l'interesse dell'Italia più della contrapposizione originaria di perché anche questo senza nulla negare propria identità se non le previsioni del tempo può maturazione contrario ciascuno battelli agricola e questo ci aiuta a comprendere prima di profilo economico se il profilo economico e politico
Tre caratteristiche diceva che un binario tre qualità
Era stato un imprenditore privato una genuina di vernici era stato o un dirigente politico deputato democristiano tra quarantotto C quattro tre ed era stato un comandante partigiano
Come ci danno rivelato sia Francesco Cossiga sia Paolo Emilio Taviani
Uno prima ministro interno e poi capo dello Stato l'altro ministro della difesa entrambi democristiani
Enrico Mattei ebbe un ruolo nel reclutamento personale della Rete che si chiamava Stay Behind concrete nato segreta
Di cui si è saputo solo decenni più tardi dell'esistenza del pubblico che era una rete che serviva a approntare
Un'invasione comunista sovietica qualora fosse avvenuta e questo però non impedirà allora presidente dell'ENI Enrico Mattei
Un rapporto di dialogo anche se non semplice con i Comunisti italiani e non impediva un rapporto di dialogo e anche di attività economiche con l'Unione Sovietica
Non è una coppietta
E una gestione avveduta accorta dell'interesse nazionale nella situazione data ad una situazione di guerra fredda in cui il problema non è negare l'esistenza di un avversario pur essendo questo avversario rappresentato ideali pittura seduce classica come quella dell'Unione Sovietica
E però fare i conti con la realtà fare i conti con il possibile per cui la pay comunque uno che si oppose alle possibilità i rischi sia di guerra espansione della dell'influenza sovietica dopo la fine della seconda guerra mondiale
Ma lo fece con il realismo moderato di quanti nella Democrazia cristiana non assecondavano previa più le richieste
Provenienti dai settori consistenti dell'amministrazione statunitense di mettere fuori legge il Partito comunista italiano nel dopoguerra
E in questo in questo approccio secondo me che troviamo uno degli elementi fondamentali della la figura di Enrico Mattei e per la sua capacità di rappresentare
Dinamicamente l'interesse nazionale
E questo si riproduce queste tre qualità imprenditore dirigente politico scontata è che quando lui nel cinquantasei firmò l'accordo con afferma che era diventato nel frattempo presidente dell'Egitto per sfruttare giacimenti di petrolio nel Sinai
A condizioni più vantaggiose di quelle che venivano offerti oppure pretese da altre compagnie occidentali
Le l'annuncio del cinquantasei questo processo proietta ancora avanti e battelli con l'Agip Mineraria
Costituisce una società mista con tranne che allora era
Dominato dallo sciatto per ricerche il sfruttamento in giacimenti in tre parti del Golfo dell'accordo prevede che l'Iran deve ricevere la metà degli utili netti della società chiedono Miroglio utile al titolo di tasse ed imposte
E questo degli utili viene diviso al cinquanta per cento tra Iran questa società iraniana che che e e Lilla città mineraria questo a cui era quella che diventa nota come la formula la formula di Mattei ed è questo che spiazza i concorrenti francesi americani britannici chi parla potuti americani giustamente perché erano una o con lo consistente eredità nel mercato del petrolio anch'io nord sottovaluterei
E gli importanti sarà il contrasto anche dalla divergenza che Mattei ebbe con le compagnie francesi che avevano una influenza e Philip Carroll avvertivano così entrare in ombra con la fine del colonialismo in vari paesi della
L'altra domanda invece riscossioni
In qualche modo ai anche risposto nel senso su poi l'incidenza di questa sua politica di questa visione dei rapporti appunto con con con il nostro fronte quello occidentale no parlato bene sia di Francia e gli Stati Uniti eccetera
Sì quello che che che che e si può aggiungere noi dobbiamo tener presente per capire il valore dell'insegnamento di Mattei
Cento abiti crearlo ma per per avere una visione realistica
Della differenza tra l'Italia di allora dell'Italia di oggi noi oggi ci lamentiamo siamo una società sicuramente i malesseri ma buona parte di questi malesseri non sono malesseri
Materiali ed economici che dei cinquantuno cioè due anni prima che Matei assumesse la presidenza del lei
Il prodotto interno lordo pro-capite sentiamo come metro di paragone il valore dell'euro al due mila dieci era di quattro mila settecentoundici euro
E nel sessantadue cioè nel sessantuno scusami cioè un anno prima della morte di Bacchelli quella del reddito o quel prodotto interno lordo pro-capite
è quasi raddoppiato supera gli otto mila euro del due mila nove fiscale ventitré mila euro
Allora per tenere il conto di questo e non è che dobbiamo considerare che pur solo Pattaya produrre questo no Matei fu l'avanguardia di una classe dirigente che riusciva a guardare in avanti invece che guardare indietro e certo non aveva motivi di nostalgie dietro perché aveva avuto problemi ben peggiori dei nostri ripeto centinaia di migliaia di morti
Corone la seconda guerra mondiale vent'anni di dittatura fascista un paio d'anni di occupazione nazista nel territorio più grandi parti del territorio italiano e una guerra civile che aveva spaccato in due il Paese questo comportava poi a capire perché noi siamo passati dall'essere centimetro cinquantuno di quarantasette milioni di abitanti nel sessantuno sono già altro censimento sono cinquanta oggi siamo sessanta milioni di abitanti noi sappiamo una aspettativa divinità
Ma la nostra popolazione ha un'aspettativa di vita i ottantadue anni e passa e ci pone al quindicesimo posto nella graduatoria mondiale
I Paesi nei quali si vive di più continuano in questi paesi in cui sembra trattoria che il secondo e il Giappone che ha più abitanti dove agli altri sono agricole San Marino Singapore
Hong Kong quindi noi abbiamo una posizione di pene succede che il mondo che per quanto possiamo lamentarci delle contingenze del rigore c'erano due mila otto programmi seri
La procura di ridefinire apporto al livello di sviluppo che non avevamo raggiunto grazie all'azione lungimirante come quella che i batterei e e i non solo batteva anche dalla classe politica dell'epoca aveva companies
Sasso come se fosse il Paradiso Churchill Guccione tegole idoneo occhio era un fanatismo ideologico non lo possiamo pure fare ST proprio le difficoltà sia un approccio Baudo i quali decidono Alice amministra leciti dice e si cercano gli spazi possibili oppure ci si ripara chiarite agli ex galoppatoio dell'Ovest
Dottor Cursi Matteo a proposito di quanto diceva Caprara e questa questa politica questo metodo
Matei in che maniera incideva e con che conseguenze sulla sulla politica italiana
Sul momento appunto del paese sulla classe dirigente dire italiana il ricordo la frase in cui Luigi diceva sempre insomma un po'con sfrontatezza di utilizzo il partiti come un taxi no i partiti politici italiani Poggi e quando lui fa questa costruzione della Rete Gas che in qualche modo
Lo fa insomma con un metodo molto forte molto particolare lo ricordiamo
Prendo spunto da un passaggio del di Caprara
Importante per Caprara ha sottolineato che le sette sorelle pretendevano condizioni promosso il cinquanta per cento invece l'ENI proponeva delle condizioni migliorative
Questo questa sottile differenza tra pretendere
Proporre è stata e la base della politica di Mattei
Per cui non poteva pretendere perché non aveva non aveva le spalle grandi doveva usare altri metodi è anche quello dei famosi rapporti personali questi metodi gli elementari questi metodi elementari hanno fatto la politica vincente di Mattei hanno buttato le basi della nostra economia
Era un non colonialista
E questo stato la la chiave del successo
Internamente
Nella nostra comunità perché lui era come un condottiero con la nostra comunità
Io uso questo termine quasi un
Non solo un personaggio quasi fumettistico se non analizziamo una serie di elementi una serie di di fattori che lui ha permesso che venissero diciamo
Sviluppati dal
Tantissimi
E li riprendo in in quest'altro passaggio
All'interno dello Stato lui pretendeva lui non proponeva lui pretendeva dalla politica
Il supporto
E pretendeva dalla burocrazia una grande velocità perché senza questa velocità non riusciva a essere diciamo al passo con diciamo le sue incombenze
E ritornando alla sua domanda
Quando la burocrazia lo rallentava
Lui infrange va alle norme la fumo la la famosa storia per della rete del gas della mamma lui per per fare la legge la rete del gas
Padana a in trance si vantava questo diciamo a a furor di popolo dell'infranto più di due mila norme arrivava di notte bucava il centro la mattina il sindaco chiamava si lamentava Luís scusandosi bloccare i lavori loro chiaramente autorizzavano la fine dei lavori questo più di due mila volte
Nella politica quando invece veniva un pochettino amo rallentato
Voi
Li usava come un taxi
Perché all'interno dello Stato come si comportava come un sono un condottiero lui pretendeva ma per per noi non non lo pretendeva come se fosse diciamo un'impresa privata lui cercava di far bene dello Stato ecco perché la differenza tra pretendere dalla sua comunità
E il proporre diciamo la chiave di diciamo della vite grassa dice Vincenzo Di Matteo e dell'ENI
Senatore Mantica lei alla Farnesina c'è stato ha operato ha fatto grande diplomazia questo lo dico io per il nostro Paese dice il dottor Corsi Mattei
Pretendeva qualcosa insomma Mattii dalla nostra politica lo faceva anche la nostra linea diplomatica insomma al nostro ministero degli Esteri questa doppiezza politica estera e politica dell'ENI cosa ci dice
Ciliegie
Che alcuni dei punti di riferimento ancora di oggi hanno origine da Mattei erano diciamo novanta effort alla politica estera italiana
La forzata in senso filo arabo certamente rafforzata in senso filo-iraniano ancora oggi
Una posizione della politica estera italiana diciamo almeno dubbiosa nei confronti delle sanzioni verso l'Iran dopo il parto nucleare
E ancora dovuta alla forte presenza e allo sport che rapporti Italo iraniani che permangono e hanno avuto origine dalla così è in Africa oggi se voi guardate gli investimenti italiani in Africa e vedete che l'Italia in una buona posizione rispetto ad altri Paesi
Che investono in Africa all'ottanta per cento ancora è cileni e una potente molto antico ad esempio e ancora nel futuro a grandi piani io sono convinto ad esempio lo dico come paragone che il famoso Sallustri cioè questo
Impianto da portare il gas in Italia direttamente alla Russia che poi per una serie di motivi non si è più fatto forse tempi rimette in materia avrebbe anche ottenuto se la posizione italiana fosse stato più dura anche nei confronti dell'Unione Europea rivendicando la necessità nostro paese di avere approvvigionamenti
Non instabili come quelli cambiamo oggi attraverso l'Ucraina
Direi che ancora abbiamo residua chi nella discorso egiziano
In Egitto nuova l'ENI ha scoperto un grandissimo giacimento
E poi si chiede indebolimento in terra o tentativi indebolimento nel rapporto italo-egiziano che abbiamo tutti presenti nel negli anni negli ultimi tre anni forse sono dovuti anche al fatto che ormai la presenza dell'ENI in Egitto
Un fatto voglio dire ormai storico radicato nel territorio e che nessuno nemmeno in Egitto si sente Ida per discutere e ancora legni in nelle acque di Cipro
Con il sue ricerche e forse in quell'accordo che si farà con Israele
Per aver approvvigionamenti diretti da Israele Cipro dai giacimenti versione mediterraneo verso l'Italia
Fu certamente un uomo che Agip pesantemente in Algeria questo
Non dico a difesa dei francesi ma per capire alcuni atteggiamenti della Francia che una frangia impegnata fino al mille novecentocinquantotto nella difesa estrema della sua presenza in Nigeria
Capii perfettamente che altri Parma europea a cominciare dall'Italia cominciano a Mattei dell'ENI certamente non erano favorevoli
Al mantenimento della Francia maglieria e forse non so come non so quando ma certamente qualche aiuto del CLN arrivato
Tant'è che rapporti italo algerini sono ormai altro aste importanti non parlo della Libia perché conosciamo tutti parlo però dell'Angola per esempio dove l'ENI profondamente presenti quindi tutta questa presenza non può che condizionare o quanto meno in qualche modo diventa un elemento di valutazione da parte la politica estera italiana sarebbe sciocco che la politica estera del Paese andasse contro gli interessi della più grande impresa
Internazionale che taglia e quindi la battuta che molte volte si fa una politica estera filo ENI è una battuta da bar se volete ma una parte di verità c'è e non credo che ci ha fatto una parte di verità i cui provare vergogna assolutamente certo ai tempi in cui Leni era un'azienda delle partecipazioni statali e quindi un elemento importante strutturale anche dello Stato italiano veniva più facile evidentemente oggi Leni fa i suoi legittimi interessi di azienda privata dal Tesoro si sente chiedere sono soltanto di avere molti utili per rimpinguare le casse dello Stato qualche volta diventa più difficile capire perché si debba sponsorizzare una politica di una grande impresa privata italiana questo è già importante
Ma che non ha più quella l'allaccio quella legame che aveva e i tempi di Matej questo spiega anche come diceva il dottor Mattei
Il rapporto con l'aveva con la politica italiana
Io direi giustamente legittimamente un'impresa italiana soprattutto delle partecipazioni statali a cui lo Stato ha affidato un compito che era quello di produrre
Per il nostro Paese e trucco procurare le materie prime energetiche necessarie lo sviluppo non può accettare che lo Stato cinque cui è il servitore gli metta bastoni fra le ruote e allora anche se dobbiamo discutere in cui certi aspetti della politica interna di Mattei però credo che si ritorniamo a quello che il grande obiettivo che lo stesso si poneva tutto si può giustificare o comprendere o quanto meno assolvere perché il fatto esistere ma non ha portato danno a nessuno nel ricordo che Mattei
Peraltro fondò anche un quotidiano il Giorno che allora difendeva le gli interessi dell'ENI lindi rendeva a livello di opinione pubblica evidentemente di incidere sull'opinione pubblica
Però per ricordare una battuta
Che mi è piaciuta molto del presidente Andreotti
Riguardo ai rapporti tra Stato ed economia ricordo che ancora i tempi di Mattei erano i grandi comuni dello Stato che salivano le scale delle segreterie dei partiti
Poi è cambiata la musica e oggi sono le segreterie dei partiti se mai esistono che salgono
Le scale delle grandi potenze economiche è questo possiede anche un'idea della grande differenza di cultura di psicologi e mi è piaciuto molto anche il discorso di Caprara perché Mattei non si non si capisce se non si capisce quell'Italia
E lo ringrazio anche per l'apprezzamento sul fatto che io vengo da una parte politica molto diverse da quelle nate ma devo dire a Contrada
Il nuovo le partecipazioni totali sempre hanno trovato nella destra una grande comprensione perché c'era questo comune sentire che al di là delle strutture politiche dette le formazioni politiche c'erano interesse nazionale deve sempre prevalere
Purtroppo nel tempo cento Paolo politica attuale italiana e rapporti anche con la politica estera tra virgolette dell'ENI
Sì lei intanto la situazione come ci siamo detti completamente diverso trenette diversa perché l'energia un ruolo ovviamente importante ma non lo stesso ruolo determinante che aveva negli anni di Mattei quindi anche questo va la lezione di Mattei ma poi resa nei suoi fondamentali non necessariamente dal punto di vista energetico ma il punto di vista più complesso di come si costruisce l'interesse nazionale
Nel dibattito le cose che diceva Caprara ricordiamo che Mattei sì se lo scioglimento del Movimento Sociale Italiano in Parlamento nel dopoguerra
Però questo non gli impediva poi di andare a ripescare dei funzionari o delle politiche nell'Agip da cui Luís estraeva delle cose che gli fossero utili anche quando erano persone diciamo che hanno avuto un ruolo importante nell'economia del del regime fascista
Ecco io in questo vedo la la mobilità dell'interesse nazionale il fatto di come si usano i concetti le persone le situazioni e le i meccanismi internazionali per un interesse nazionale che è mutevole e cambia cambia renitenti quindi questo importante ricordiamo che altro paradosso
Mattei tiene sgancia i partigiani cattolici dall'ampi e ne fa una formazione autonoma organizzata io credo anche armata sotterraneamente strutturata
Per eventualmente metterà sul piatto di una potenza l'insurrezione nella negli anni del dopo del dopoguerra che ci poteva essere a parte di una componente dei partigiani comunisti nel mentre fa questo vi preparerà gli accordi poi con l'Unione Sovietica
E sì Prete l'aveva poi ai ai grandi accordi che fra negli anni successivi allora ecco in questo io trovo la grande modernità di Mattei e un un altro tema è molto importante il ruolo dello Stato nell'economia che è stato citato e qui capiamo anche i nemici di Mattei nell'epoca cioè Mattei si batte per molti anni capire qual è la linea rossa nel rapporto del pubblico del privato
Nell'economia nell'economia strategica
In quegli anni si voleva che l'Italia non avesse una azienda di Stato nella genetica si voleva che ci fosse un mercato libero dove poi le aziende in un mercato privato non aziende straniere tra intente americane francesi o inglese o di Paesi vincitori che avrebbero poi venduto in Italia prodotti energetici che non di cui non conto non controllavamo la filiera politica e le relazioni internazionali che vi erano dietro
E e il fatto che Ibe i beni del sottosuolo sono di proprietà dello Stato Sinesi non è una scelta che noi oggi ancora beneficiamo io credo e il monopolio pubblico su queste risorse non era scontato nel quarantasei quarantasette in Parlamento c'era
Forze che sostenevano cose molto diverse e questi o anche lì inserire tra i vari nemici di materia possono essere visti sia sul piano interno che su un piano internazionale se posso chiudere soltanto con una frase di Mattei che vorrei poi attualizzare
Allora lui lui scrive in un'intervista diceva intervistati cinquantacinque ad oggi e il mio grande sogno di italianità cioè la sua il suo obiettivo era un grande sogno di italianità
E lui fa un paragone diciott'combattuto contro la schiavitù la schiavitù politica quindi quella del del fascismo della dittatura e combatto oggi contro la schiavitù economica
La schiavitù economica era quella che vedeva un'Italia che non poteva essere grande come può e come deve essere se non si sarà liberata
Se no avrà liberato dal giogo del dominio straniero il mercato delle materie prime cioè l'acconto la il correre correlare la geopolitica leggere economia le risorse strategiche di oggi sostituire la parola con materie prime anche con altri concetti
Ma e il ruolo dello Stato nella economia internazionale strategica quindi flussi di investimenti le guerre commerciali il debito pubblico questi sono i meccanismi di dominio economico che oggi possono limitare l'azione dello Stato
Paolo abbiamo terminato il nostro tempo è solo chiudiamo chiudiamo questa puntata con appunto il dottor Corsi Mattei un suo ultimo ricordo DC proprio in qualche secondo c'è stato in questi giorni un convegno importante
Su Mattei a Roma radio radicale c'era presenti in audio-video sul nostro sito lo ricordi al volo
Al Senato ieri abbiamo sì realizzato una un convegno dove che mi ha fatto proprio il paragone tra il Mediterraneo di Mattei meriteranno di l'oggi e l'ispirazione che il governo italiano gli italiani stessi possono prendere
Da questa esperienza io credo che non abbiamo oggi bisogno di un nuovo Mattei abbiamo bisogno di tanti piccoli Mattei negli italiani
Dottor Mattei a lei
Mi ricollego a te Paolo non abbiamo bisogno di nuovo Mattei anche perché nelle condizioni attuali non non lo permetterebbero siamo in un contesto totalmente differente quello che comunque Matteo ci deve lasciare una sorta di ispirazione rispetto la sua politica che la suo Poli la sua politica al suo modo di fare non era dettata da una strategia dovuto alla sua formazione così importante
Era il raggiungimento di un obiettivo dovuto a un così
Vuole che volevo raggiungere velocemente e in modo quasi angosciante che era quello di soddisfare un fabbisogno energetico e quello che diciamo né con ne conviene per il suo stato
Questo ci ha permesso di analizzare la figura di Mattei non solo come uno stratega ma come una persona con un obiettivo e ha fatto tutto e tutte le sue azioni sono fatte per il raggiungimento del subiti Ivo
Con una provocazione secondo me anche senza una grande strategia lui doveva raggiungere un obiettivo in tutte le strategie sono diciamo elementare ricordiamo il libro di sua mamma
Mia mamma sia scritto Houllier Rosangela Mattei Rosangela Mattei ha scritto un libro si chiama Enrico Mattei e mio zio parlando della della sentenza del del due mila e due
Che dove viene dichiarato l'omicidio con una carica di esplosivo dietro il lo scotto del suo aero Morazzone
Avvenuta il ventisette ottobre mille novecentosessantadue nelle campagne di Bascapè
Poco dei di fronte alla linea all'aeroporto di Linate
E con un una miriade di di ricordi personali familiari di Mattei come come zio delle e del Papa il fratello Italo Mattei
Di di tutto quello che lui ha vissuto e la parte
Angosciante di quello che può aver vissuto la famiglia Mattei dopo l'omicidio di Mattei che solo io non mi lascio Maria
Grazie dottor Mattei per essere stato con noi grazie Maurizio Caprara che uno degli dei relatori del convegno di cui vi dicevo grazie Maurizio presto buon lavoro
Grazie al senatore Alfredo Mantica davvero per essere stato con noi ma presto il senatore grazie a Paolo Quercia doppiamente anche per averci aiutato a realizzare la puntata di questa sera
Un buon proseguimento da Francesco dell'ascolto dei programmi di Radio Radicale