Pena di morte, morte per pena, pena fino alla morte

Rare per Torino per il Piemonte distratte è presente a Torino il scapolo di Stato presenterà Repubblica che c'è una serie di iniziative via mobilitazione che stanno portando fosse l'attenzione da un'altra parte e noi un po'in controtendenza invece richiamiamo tutti sommessamente lo diciamo anche presente la Repubblica alla dinamica e alla questione del esecuzione penale di una particolare esecuzione penale che quella che insomma si concretizza davvero negli ultimi onere persone diciamo con più grande disagio con più grande sofferenza perché magari hanno una pena detentiva all'ergastolo all'ergastolo ostativo un quarantuno bis il carcere duro
Come se l'altro calcio non fosse duro ma nel carcere durissimo per definizione oppure l'altra sicurezza il regime speciale dell'alta sicurezza abbiamo voluto in questa conferenza stampa
Per la combinazione di una presenza in Piemonte degli esponenti di Nessuno tocchi Caino dove secondo il Sergio D'Elia a cui facciamo i nostri auguri perché diciamo è stato trattenuto a Roma per motivi personali di rilievo
Abbiamo però qui con noi Simona Giannetti che avvocato avvocato del Foro di Milano membro del componente dell'ufficio direttivo di Nessuno tocchi Caino Nessuno tocchi Caino e l'associazione che ormai da decenni lavora contro la pena di morte e negli ultimi anni affiancando questa campagna per la moratoria delle esecuzioni penali una campagna per porre il problema della questione della pena fino alla morte della morte per pena quindi un gioco di parole ma che è sostanza che una dinamica che ci chiede un intervento è una presa di parola su dei temi che sono si può obiettivamente non è non popolare
Con noi dice Barbara elettivi Sartoris che avvocato avvocata di Cuneo
Va se se Fo qualcuno di Torino solo di Cuneo ma come abbiamo definita giustamente un'esperta del quarantuno bis uno sperpero di quell'esecuzione penale appunto in regime straordinario
Extra ordinem anzi dell'ordinamento penitenziario che appunto il quarantuno bis il carcere durò per eccellenza
E poi con noi Sergio Rovasio che storico militante del Partito Radicale qui rappresentanza appunto del partito radicale che il soggetto a cui nessuno tocchi Caino fa riferimento perché è una componente essenziale
Della galassia
Del partito radicale che storicamente si è occupato di questi temi e che dove troviamo tutti con Rita Bernardini ma prima ancora con Marco Pannella ha fatto della battaglia sul carcere e sulle questioni di diritto legata al carcere una battaglia diciamo essenziale della propria a John d'essere e di esistere e ci racconterà anche l'attualità di un iniziativa politica istituzionale che riguarda direttamente anche questi temi
Nella cartellina stampa abbiamo voluto mettere alcuni dati con un richiamo sia alla questione generale delle esecuzioni penali nel
Capitali del mondo ma secondo un punto di riferimento che partisse da una campanello di allarme assolutamente clamoroso
Siamo arrivati a cinquantanove morti nelle carceri italiane
Non siamo ancora a fine anno e quindi stiamo diciamo veleggiando
Purtroppo molto velocemente rispetto al a a nuovi record di morti per il suicidio nelle carceri italiane nonostante tutte le dichiarazioni nonostante le protocolli di intesa nonostante le linee guida del ministero
Ha emanato dei provveditorati si stanno anche in Piemonte in accordo con l'assessorato regionale alla Sanità adeguando cercando di anzi siamo letteralmente scrivendo un protocollo per la gestione dei casi critici che che rischiano appunto e sfociare il suicidio ma certo è che se leggiamo quel campanello d'allarme con un capannello che ci dice qualcosa sulle carceri italiane
Dobbiamo essere parecchio parecchio allarmati
E poi abbiamo fatto una tabella che riassuntiva per quanto riguarda il Piemonte in particolare dei numeri legati all'ergastolo legato il quarantuno bis è legata ad alta sicurezza
Spiego perché questi focus sono appunto
Un'esecuzione può penale particolare sappiamo appunto che ad oggi in Piemonte abbiamo centoquarantasette detenuti condannati all'ergastolo su mille settecento quarantasette test il numero nazionale
E la cosa che sappiamo anche se non abbiamo la distinzione qui in tabella perché i dati segnalati dagli a Roma Provveditorato regionale non gli aveva insomma una difficoltà anche di conoscere il problema per poterlo governare
La gran parte di questi ergastoli sono ergastoli ostativi cioè sono il famoso fine pena mai sono il famoso gastro senza scampo cioè quello che non ha speranza di
Ottenere permessi attenere percorsi di avere una chance di recupero due terzi ostativi solo un terzo è diciamo l'ergastolo che può trasformarsi in detenzione trent'anni e quindi con un margine di possibile recupero alla società della persona
Poi l'altro dato saliente che volevo citare erano cento e undici detenuti in quarantuno bis abbiamo due sezioni del quarantuno bis in Piemonte Novara e Julio
Novara sessantasette detenuti ad oggi Cuneo quarantaquattro detenuti
Ce ne parlerà Barbara Lettieri la sezione di Colle sono appena state riaperte dopo una chiusura dopo una riapertura sa un problema non da poco che è sul tavolo e infine il dato di quattrocentottantadue detenuti in Alta Sicurezza quindi diciamo uno scalino sotto rispetto quarantuno bis
In genere latte sicurezza è usato per gli affiliati ad organizzazioni criminali persone che sono in qualche modo coinvolte nella in più grandi organizzazioni criminali
E abbiamo una presenza appunto significativa in Piemonte sui circa sei mila livello nazionale cinquecento punto sono delle carceri piemontesi in particolare a Asti duecento il dieci tutto il carcere alta sicurezza Saluzzo centottantuno
Dove in questi momenti è in corso e questa è la notizia una protesta accorata dei detenuti perché sono un paio è un struttura con due padiglioni uno vecchio uno nuovo l'alta sicurezza era stata in parte collocate nel vecchio Padiglione in parte collocate nel nuovo padiglione c'è una anche logica esigenza di riaccorpamento dei di ridefinizione degli spazi ma questo comporta per i detenuti per una parte di questi detenuti
Essere spostati dal nuovo padiglione che corrispondente alle norme del Regolamento al vecchio padiglione che ha tutte ma proprio tutte le criticità dei vecchi padiglioni sovraffollati assolutamente strutturalmente nominati dalla gestione di questi di questi anni
Poi abbiamo ottantacinque detenuti alta sicurezza Torino sei ad Alessandria quindi un un panorama significativo su cui forse vale la pena aprire dei focus di attenzione chiedo subito a
Simona Giannetti appunto avvocato milanese del consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino che tra l'altro in Piemonte perché come lei faremo e anche con Barbara saremo delle presentazioni pubbliche dispersi contra stemma film dopo film
Di Nessuno tocchi Caino che riguarda proprio l'alta sicurezza dei percorsi di laboratori di recupero e reinserimento che Nessuno tocchi Caino ha seguito e valorizzato con quel film Simone Maserati tutti
Un caro saluto al Sergio che ho l'onore di sostituire Sergio D'Elia orrori di sostituire questa sera
Anche da parte mia un augurio di buona guarigione dunque Nessuno tocchi Caino è un'associazione costituente del partito radicale di cui anch'io faccio parte ne sono un una anche una militante direi
è stata costituita nel novantatré
Ha sede a Bruxelles
Ha partecipato fin dal novantaquattro alla presentazione o meglio a sostegno della moratoria contro la pena di morte
Avuto il privilegio nel novantasette di essere sotto il governo italiano
La prima a tutte nere dopo insistenti richieste che la moratoria fosse sostenuta dal dall'Assemblea
E talora poi dal novantanove lo stesso sostegno arrivo anche dall'Europa oggi Nessuno tocchi Caino riuscita ad ottenere con questo impegno che diversi stati
Aderire abbia abbiano aderito alla alla moratoria impinge termini
Non è uno si tratta di eliminare il dalle proprie diciamo dall'alta professato normativo la pena di morte come
Come pena prevista dall'ordinamento quanto meno di non applicarla ecco già l'obiettivo della moratoria è stato ritenuto comunque un obiettivo importante e determinante al punto che nessuno tocchi Caino considerato il parallelismo tra la condanna a morte intesa come fine fisico della vita e l'ergastolo sta attivo inteso come morte der pena quindi questo è il parallelismo cioè l'ergastolo ostativo è il cosiddetto fine pena mai cioè quello che in sostanza non consente l'accesso ai benefici per i detenuti che sono quelli tecnicamente che hanno commesso i reati previsti dall'articolo quattro bis sono reati certamente particolarmente gravi macchie
Non consentono di poter aderire ai benefici tra cui chiaramente la liberazione condizionale quindi in assenza di collaborazione il colui che ha commesso reati e quattro bis subisce la il fine pena mai quello che perché dico subisce perché
Dato di fatto che un essere umano che non abbia il diritto di poter eseguire una pena conformemente ai principi della nostra Costituzione in particolar modo l'articolo ventisette che prevede che la pena debba avere una finalità rieducativa evidentemente
Non
Non ha la possibilità di dimostrare la propria educazione e pertanto non potrà mai uscire dall'ergastolo
Salvo che non aderire a quella che la collaborazione sul punto ci sono poi magari quello destriero anche dopo una serie di interventi anche in CEDU devo dire anche qualche segnale recentissimo della
Cassazione dichiari micenea cosa europea dei diritti dell'uomo sino
Non ultimo in questi giorni anche la Corte di cassazione che ha rimesso gli atti con l'ordinanza di di di remissione di rimessione alla corte costituzionale per valutare se effettivamente il permesso premio e quindi di per sé andasse anche gli altri benefici
Che sono contenuti nel quattro bis che sarebbero vietati agli ergastolani ostativi ecco se veramente questo beneficio possano essere spietato a chi si trovi in una situazione di assoluta attivo solo perché non ha aderito la collaborazione motivo la collaborazione non può essere considerata l'unico indice di rapidi vento perché questo è apparire della corte di cassazione da considerare se sia effettivamente conforme ai principio della educazione della l'educazione della pena qui da finalità rieducativa
Solo un altro aspetto per chiudere poi passo la parola alla collega Barbara
Nessuno tocchi Caino a effettuato all'interno di questo progetto della
Della
Della seconda mozione che appunto quella di sostenere il l'abolizione dell'ergastolo se attivo un firma dietro la regia di Ambrogio Crespi che vogliamo ricordare firme in più docu-film docu-film politico
Perché ha come tutta evidenza l'obiettivo di sensibilizzare chi lo guarda nel valutare che siccome si tratta di una sorta di monologhi sia dei detenuti che degli operatori quindi quelli che noi radicali chiamiamo dei tenenti quando con la delegazione ci rechiamo in carcere
A fare le nostre visite ecco da entrambi i lati sì risveglia quello che la la conoscenza
Della dell'essere umano quindi non del detenuto come criminale ma del detenuto come uomo a cui bisogna riconoscere la dignità umana anche quella della nostra Costituzione che è quella che chiede nessuno tocchi Caino Caino che appunto è quello cui si chiede di eseguire una pena ma non con vendetta quindi sono tutti carini non poi non è altro che giustizia senza vendetta spes contra spenda perché spes contra Stemme
Buona
Un una dicitura che proviene dal Vangelo ed in questo caso significa essere speranza non dare speranza cioè
Ogni detenuto ergastolano ostativo deve essere speranza di se stesso deve elaborare
Su se stesso con un percorso attraverso dei lavoratori che dislocati sul tocchi Caino svolge regolarmente mensilmente io partecipo quelli di opera
Per un passaggio da quello che è un atteggiamento sicuramente di adesione alla violenza verso un atteggiamento non violento e quindi essere con questo metodo di rieducazione speranza per se stesso
Questo è Nessuno tocchi Caino questo Espress contrasta
Grazie Simona
Nel potare saluti anche di Elisabetta Zamparutti che oltre a essere tesoriera
In esotica idonee anche la esponente italiana del Comitato europeo di prevenzione della tortura che mi ricordava come Nessuno tocchi Caino e proprio in questi giorni mobilitato perché e Into dicembre molto unite il diciassette dicembre ci sarà una nuova
Votazione in sede di assemblea uno proprio per
Noi ricordare richiamare la necessità della moratoria delle esecuzioni penali in questa chiave appunto The ricordava Simona Giannetti di superamento delle esecuzioni
Prima ancora che ottenere un vero e proprio esclusione dall'ordinamento degli Stati
Della pena di morte che il passaggio successivo i inevitabilmente e in questo momento risoluto declina impegnato proprio il in Africa Niger Liberia Somalia e Zimbabwe per conquistare quei voti necessari in Assemblea Ono per ottenere una dichiarazione impegnativa proprio per la moratoria
Abbiamo voluto necessariamente legare questi due temi pena di morte pena fino alla morte e su questo come su altri temi
Credo che davvero le istanze europee le istanze ONU che vedono dall'esterno che cosa fa il singolo stato nelle poche norme prima o poi ci chiamerà io lo spero prima che poi all'esecuzione del quarantuno bis perché davvero del quarantuno bis un articolo di eccezione rispetto all'ordinamento penitenziario che quindi letteralmente inchioda una serie di persone settecento circa settecento al nostro Paese ad un ordinamento che ha tutte le regole deroghe possibili e immaginabili rispetto agli diciamo alle previsioni alle garanzie che l'ordinamento prescrive per un detenuto Barbara Lettieri Sartoris
Grazie lo no anch'io saluto Sergio che non può essere con noi e gli rinnovo gli auguri per una pronta guarigione e che ringrazio per questo invito in realtà per quanto il quarantuno bis faccia parte della mia vita professionale da sempre non mi sono mai trovata a parlare di quarantuno bis
In pubblico perché l'ho sempre vissuto come lo dico quotidianamente ma in realtà non mi faccio mancare niente perché mi occupo anche di ergastolani ostativi tenuti d'alta sicurezza quindi Vibo quello che il carcere diciamo vero vero sulla sulla pelle tutti i giorni e qualcuno mi dice addirittura che vivo più in carcere che a casa mia quindi però venendo al al punto dolens
Il quarantuno bis è il cosiddetto carcere duro
E duro perché deroga a quelle che sono le regole trattamentali normali perché i detenuti in quarantuno bis dicono delle ristrettezze di trattamento non indifferenti perché sono isolati ventidue ore al giorno
Perché hanno diritto di tenere dei rapporti soltanto con coloro che appartengono allo stesso gruppo di socialità
Che un gruppo di socialità che non può essere composto da più di quattro persone
Perché nelle due ore in cui non sono isolati
Hanno diritto ad accedere a quella che è la cosiddetta saletta piuttosto che a fare attività all'aperto che comunque non ci si può immaginare che corrono se e prendano aria in un campo no in realtà sono sempre chiusi in un cortile poi dal reticolato e quant'altro e di conseguenza anche chiamarlo il passeggio e veramente
Paradossale eufemistico esatto
Hanno delle restrizioni per quanto riguarda anche i colloqui visivi con con i parenti hanno diritto a fare un colloquio di un'ora al mese dietro un vetro un vetro divisorio che in alcuni istituti e a tutta altezza in altri come quello di Cuneo che che qualche mio assistito definisce un quarantuno nel quarantuno
E soltanto una feritoia quindi non si vede neanche la persona intera per potersi vedere bisogna comunque fare le acrobazie e vedere il parente in una feritoia
Fino a poco tempo fa e i minori degli anni dodici parenti in linea retta avevano diritto ad avere a passare dietro il vetro
Terre negli ultimi dieci minuti del colloquio ovviamente sempre previa perquisizione prima del colloquio e dopo il colloquio
Dopo una battaglia che abbiamo fatto io e altri colleghi abbastanza dura si è riusciti ad ottenere che i minori degli anni dodici castigliano dall'altra parte del vetro per l'intera durata del colloquio quindi per un'ora
Senza avere comunque contatti fisici con il familiare
Ristrettezze anche per quanto riguarda restrizioni scusa anche per quanto riguarda il cibo
Di recente per fortuna dico la Corte costituzionale si è espressa in ventisei di settembre con questa sentenza che ha consentito nuovamente ai detenuti in regime detentivo speciale quindi detenuti in quarantuno bis di cucinare
Cucinare anche qui con delle limitazioni incredibili che vanno da istituto a istituto perché non tutti gli istituti si sono ancora adeguati e hanno comunque ottemperato a quella che la pronuncia della Corte costituzionale quindi non tutti gli istituti concedono ai detenuti in quarantuno bis di cucinare e quelli che concedono lo concedono con delle restrizioni di orario notevoli
Per esempio oppure o possono cucinare dalle dieci alle dodici e trenta e poi possono cucinare dalle tre alle sei io ho chiesto per quale motivo mi hanno detto che dopo quell'orario si fa forza
E qualche mio assistito mi dice che le puzze che si sentono sono ben diversi da quelli mangiare quindi quella che ancora di conseguenze quarantotto bis e veramente un paradosso all'interno del nostro ordinamento penitenziario
è difficile anche curarsi dal quarantuno bis
Perché
Ci vogliono comunque sempre si fanno i salti mortali raccontavo prima di un mio assistito che a una problematica cardiaca particolare quindi con questa patologia è stato ricoverato al San Paolo
Dimesso ha necessità di avere una macchinetta che gli deve monitorare le apnee notturne la macchinetta si è rotta
Quindi la macchiette ricoverata nel magazzino della sezione ne siamo riusciti ad avere tramite l'ASL una macchinetta che funziona ma non riescono a fargliela entrare perché non è previsto viene previsto che entri tramite il colloquio quindi abbiamo noi la macchinetta nuova lui alla macchinetta rotta rischia la vita tutte le notti e la macchinetta non gliela consegnano quindi raramente
è una lotta continua è una lotta che io dico sempre con armi spuntate la strada sempre in salita
Chiaramente bisogna sensibilizzare perché non è cioè anche i detenuti al quarantuno bis come tutti gli altri hanno diritto ad avere un trattamento che non non vada contro quello che è l'articolo ventisette della Costituzione anche i detenuti
Al quarantuno bis per quanto lo dovrebbe sentire popolare stima comunque visti come i criminali per i quali bisogna veramente
Buttare la chiave e non farli uscire più in realtà sono degli individui che hanno dei diritti che vanno comunque tutelati sa di degli individui calo dei diritti che vanno riconosciuti e quindi queste battaglie
Per quanto a volte uno perda anche la speranza bisogna comunque combatterle combatterle infine fino in fondo perché la situazione deve per forza migliorare
Faccio una domanda all'avvocato proprio
Aggiungere nonché siamo campani visti per cui parliamo di Cuneo perché siamo tutti e due di Cuneo
Ma perché in effetti a livello nazionale Cuneo ha assunto negli ultimi anni un rilievo significativo perché dopo anni di denunce dell'avvocato Lettieri in primis ma non solo
E anche di sentenze di decisioni anche del magistrato di sorveglianza le sezioni di Cuneo che erano quattro in quarantuno bis sono state chiuse
Per
Undecies arrivo restavo del padiglione
Sono passati tre anni il padiglione è stato riaperto sostanzialmente senza nessuno dei restauri significativi che hanno diciamo alla base della chiusura e delle poteste e delle denunce via via perché due sezioni appunto due su quattro adesso punto quarantaquattro i detenuti presenti ma ovviamente appena arrivati i detenuti sono ripartite le le denunce perché insomma laddove
E c'erano problemi strutturali nella nel nelle celle se voi dirci qualcosa su questo allora io e e allora Kune aveva sa se ti alleni
Quarantuno bis che era una delle più numerose d'Italia perché c'era il novantadue detenuti al quarantuno bis a Cuneo come diceva giustamente Bruno sono state riaperte soltanto due sezioni
I lavori di ristrutturazione sono sostanzialmente consistiti soltanto in un'imbiancatura delle pareti cambiando il colore dei muri come se questo riuscisse ad attenuare quella che era loro restrizione loro regime detentivo
E sono stati aggiunti degli elementi ai termosifoni che forse prima aveva un elemento solo e ora ne hanno tre continua a non esserci l'acqua calda quindi l'acqua calda viene portata da un lavorante la mattina in un secchio
E adesso d'inverno non è ancora così rigido probabilmente quando si andrà sotto zero tra qualche settimana quel secchio d'acqua calda durerà veramente meno di un minuto e quindi Cuneo aderì delle problematiche per cui ci sono le docce e che non sono nella stanza di pernottamento bensì sono comunico gettone che dura sette minuti anche di l'acqua calda non c'è quindi ci sarà veramente delle problematiche
Che però si discostano di poco da altre problematiche io parlo di Cuneo perché sono di Cuneo ma è anche vero che io girò sempre quindi posso parlarvi di Novara posso parlarvi di Opera posso parlarvi di Parma
Di Aquila di Sassari ogni istituto ha delle peculiarità ma il quarantuno bis in sé e accomunato da questo regime che va be io parlo dal mio punto di vista ritengo assurdo nel senso che poi non persegue le finalità per le quali sono è stato comunque ideato
Bene adesso do la parola Sergio Rovasio che appunto il referente per il Piemonte del partito radicale partito traslazionale tra spartito non violento e che ma insomma e alla base di una serie di campagne ed iniziative che partendo dal carcere ha usato il calcio anche come una cartina di tornasole rispetto ai diritti alla democrazia anche alla legalità del nostro Paese e c'è una campagna in corso su cui solamente Sergio ci richiamerà l'attenzione
Grazie grazie al nostro doppio garante dei detenuti uno perché lo ha formalmente dalla Regione l'altro perché è un percorso storia radicale che ci dà la garanzia che almeno questa sua azione istituzionale effettivamente un'azione fatta con grande passione e senso civico notevole
Ventiquattro quarantotto ore fa il ministro Salvini
Ha detto che per risolvere il problema dello spaccio della droga occorrerebbe Taranto equiparare lo spaccio all'omicidio
Alcune settimane fa il vicepresidente del Consiglio Salvini
Di Maio
Ha detto che il il problema del sovraffollamento delle carceri si risolve aumentando le carceri in Italia soldi non ce ne sono fondi non ce ne sono con se nessun progetto di costruzione di nuove carceri
Quelli che ci sono alcuni sono addirittura costruiti abbandonati
Parole al vento cioè la cosiddetta aria fritta di cui parlava di Néstor Rossi l'aria fritta di cui questi signori della classe non della nostra classe politica
Se ne inventa una al giorno inventando praticamente il nulla perché parlano di nu di nulla parlano di niente
La demagogia la vince sulla pelle di quasi sessanta mila detenuti in Italia
Da decenni il partito radicale si occupa di questi ultimi se ne occupa se n'è occupato Sergio D'Elia che avrebbe potuto raccontare oggi alcune cose molto interessanti
Se n'è occupato Maurizio Turco quando era parlamentare insieme a Sergio D'Elia quando fecero il giro di tutti i reparti di quarantuno bis d'Italia ho avuto anche l'onore di accompagnarle forse avrei fatto anche avrei fatto anche volentieri a meno per l'esperienza che si diverte in questi reparti di quarantuno bis una volta ci andai persino con Pannella
E e persino a Pannella la direzione del carcere non voleva aprire la porta di un detenuto eccellente della mafia che aveva tra l'altro un'infezione alla gamba evidentissima
Pannella protestò nel senso propose nella sua protesta di poter vedere la condizione di quel detenuto effettivamente aveva un'infezione una gamba evidentissima senza cura abbandonato te stesso in una cella di tre metri per due
Dove c'erano dentro due telecamere una che puntava sul battere una che puntava sulla prospettiva della cella questo il quarantuno bis
Quello che io ho visto con i miei occhi fa sì che io oggi continua a essere un militante del partito radicale che per fortuna come unica organizzazione
Transnazionale ma che in Italia si occupa in modo prioritario di questi temi
Alcuni mesi fa ha lanciato otto proposte la raccolta firme sotto proposte di legge offrendo ai cittadini
Una riflessione più intelligente più attenta più approfondita di quello che i nostri governanti blatte erano da mane a sera nelle otto proposte di legge ben cinque riguardano la giustizia bene se queste cinque proposte di legge dalla riforma degli articoli sull'amnistia l'indulto al quarantuno bis
La lotta alla repressione della mafia insomma sono temi che se venissero un domani anche solo discussi magari sarebbe troppo bello se venissero approvati ma anche solo discussi potrebbero rendere nell'opinione pubblica e tre cittadino una maggior consapevolezza su che cosa vuol dire violare costantemente quotidianamente i diritti umani e diritti civili di migliaia e migliaia di detenuti
Non è solo la CEDU la Corte europea dei diritti dell'uomo e gli organismi internazionali o anche tutti tutte le istituzioni che raccomandano chiedono intimano l'Italia di superare questa situazione gravissima delle carceri italiane
Ma appunto c'è questo piccolo gruppo c'è questo piccolo questa piccola ma grande organizzazione che il partito radicale nonviolento transnazionale tra spartito che una proposta concreta la fa almeno dibattere su questi cinque temi delle otto proposte di legge che ha proposto in questi mesi su questi otto
Su queste otto proposte di legge non c'è stata in televisione un dibattito un confronto un'iniziativa di rimessa ai cittadini una di rimessa di analisi di discussione sui temi della
Di cui stiamo parlando e questo purtroppo fa sì che nell'ignoranza più totale nell'indifferenza più totale si continua a sentire quotidianamente il blaterare di questa nostra classe politica complice di questa forma di gravissima violazione dei diritti umani diritti civili che riguarda appunto migliaia e migliaia di detenuti spero che chi è qui sappia e comprenda quanto importante
La tutela di qualsiasi essere umano che in base anche a quanto scritto sulla Costituzione dovrebbe in queste condizioni essere messo magari alla prova per poter riabilitarsi e poter riscoprire cos'è la vita è evidente che noi abbiamo invece quasi sessanta mila detenuti che vivono in condizioni allucinanti con condanne di tutti gli organismi internazionali l'ultimissima cosa tra qualche settimana scadrà faccio proprio il campanilista del Partito Radicale scadrà il termine che due anni fa dentro il carcere di Rebibbia grazie alla direzione del DAP al ministero della della giustizia si è tenuto il congresso del partito radicale dentro un carcere e si è posto come obiettivo in questi due anni di raggiungere la quota dei tre mila iscritti per non chiudere
Bene tra qualche settimana il termine del secondo anno sta per scadere siamo due mila quasi due mila cinquecento ci mancano cinquecento iscritti io spero che chiunque ci ascolta o abbia a cuore perlomeno la tutela dei diritti civili e umani in modo serio e concreto
Possa dare forza a questa organizzazione grazie
Grazie Sergio
Non è un segreto qui son tutti iscritti al partito radicale
Però lordo voglio esplicitare perché credo che io anche come garante ho sempre detto che nell'accettare l'incarico di garante mi sono dimesso da tutti gli incarichi tutte quelle piccole responsabilità che aveva nelle varie associazioni ma ovviamente non ho cambiato idea quindi continua a essere iscritto sia Nessuno tocchi Caino che al Partito radicale transnazionale perché credo che tra l'altro che siano elemento fondante della mia azione quotidiana
Inadeguata sono il primo a a dirlo
Inadeguata rispetto al problema rispetto alla alla dimensione de del problema anche all'investimento emotivo che i detenuti quattro mila cinquecentocinquantaquattro detenuti attualmente presenti nelle tredici caccia i piemontesi fanno affidamento sul garante sul garante regionale
Per fortuna abbiamo anche una rete significativa di garanti comunali in Piemonte l'unica regione italiana che ha un garante comunale per ogni sede di carcere
Però ecco credo che su questi temi poi alla fine si deve andare alle radici no della della questione c'è una battuta l'altra sera nel mio piccolo paese nata Natale dove come donne cui ricca cappellano della carcere minorile e di Torino Ferrante Aporti si era assieme una battaglia di riflessione come ci ricordava adesso Sergio Rovasio di discussione partendo dai fondamentali che il carcere fa evidenziare fa esplodere e ci porta all'attenzione
Davvero sono poco interessato alla questa fase di dibattito politico partitico partitocratico
Devo dire che l'attesa di riforma l'attesa di un intervento serio e motivato sul carcere è una testata versato di ultime legislature
Quindi non sono così interessato a diciamo a buttare la croce sull'ultimo arrivato credo che però c'è un problema fondamentale che prima o poi gli organismi internazionali ci richiameranno di nuovo sul sovraffollamento i sessanta mila detenuti che stanno ritornando sulle condizioni del calcio che non sono cambiate sostanzialmente sul quarantuno bis che una deroga ai principi fondamentali della Costituzione su un'esecuzione della pena che è così lontana da quello che c'è scritto nella costituzione nell'ordinamento nel Regolamento nelle norme specifiche che sono peraltro anche nome significative piene di contenuto piene di prospettiva
Ma la quotidianità e quella in cui ci troviamo a fronteggiare situazioni specifiche dove il direttore fa come può il comandante fa come vuole educatore non c'è sentivo Rita Bernardini alto giornate ci ricordava i dati nell'anno due mila dieci quando appunto abbiamo avuto il massimo della presenza nelle carceri italiane quindi sessantotto mila detenuti avevamo mille duecento cinquanta educatori nelle carceri italiane assolutamente insufficienti adesso abbiamo sessanta mila detenuti e gli educatori sono scesa novecentonovantanove novecentonovanta
Semplicemente poi peraltro rendendo comune a modifica delle piante organiche legali la sotto dimensione del numero degli educatori rispetto Aia detenuti presenti questo la dice lunga su come come si può immaginare di costruire un percorso alternativo un percorso in uscita un percorso diciamo motivato di reinserimento o come dice la costituzione di rieducazione Simona Iannetti però Giannetti Pera un'aggiunta grazie e
Ma io ne volevo agganciare quello che avete detto voi anche sia tu Bruno che Sergio perché ritengo che il tema del carcere non sia proprio tema così lontano dalla nostra tante nostre emergenze di cui ci dobbiamo occupare per diversi motivi lo ritengo perché se dobbiamo pensare che la nostra stessa consulta la Corte costituzionale proprio negli ultimi mesi
Avviato quello che ha chiamato il viaggio nelle carceri e io questo lo trovo un segnale fortissimo in un momento storico in cui abbiamo una politica che troppa nella pena detentiva quindi non nella le misure nelle misure alternative che sono quelle che appunto consentono alla individuo di
Eseguire la sua condannati molto Ristuccia l'istante ma il carcere fine a se stesso cioè ti chiudo stai di chiuso poi esci ecco quindi una pena solo in chiave retributiva se non punitiva
Quindi in questo contesto in cui si pensa a un decreto spazza corrotti che voglia quasi aumentare in modo direi esorbitante è dire poco il le le piene che riguardano radar reati di corruzione a volte anche al di fuori dei della del principio di proporzionalità che è quello che ci sei che la costituzione di quindi siamo un po'ai limiti ma non lo dico io lo dicono i costituzionalisti in cui appunto come abbiamo sentito dire
Da Sergio Rovasio l'assoluzione in carcere quindi costruiamo nuove carceri non non prendiamo un sistema di servizi sociali che accompagni e coloro che commettono un reato
Nel terzo un percorso che gli permetta di non commetterlo più perché mancano queste strutture no costruiamo nuove carceri peraltro
Senza pensare che non abbiamo la liquidità tant'è che quelle che abbiamo cadono a pezzi il più delle volte quindi come si fa a pensare di costruire delle nuove strutture
Laddove manca persino al Progetto appunto e i fondi ma questo è un gran bel parlare quando non ci sono i fondi per sistemare quelle che noi regolarmente nelle delegazioni del Partito Radicale
Vediamo
E perché vediamo ossia le celle c'è le caserme dei dei tenenti quindi abbiamo un panorama che completo
Essendo che il carcere comunque è una struttura complessa dove
Vivono anche i pentimenti e se non vivono serenamente non potranno affrontare la cura di coloro che sono detenuti allora la domanda è il carcere non è l'assoluzione per tutti quindi le pene devono essere proporzionate il carcere dev'essere l'extrema ratio
Come ci insegna la nostra costituzione che dico solo una cosa non parla della parola carcere crimine anche la menziona dice pena rieducativa
Poi il carcere è nella comunque una pena detentiva nel nostro codice penale ma è deve essere l'estrema ratio in principalità la funzione deve essere quella rieducativa non quella
Detentiva o comunque retributiva
Accanto a questo il carcere perché deve essere limitato perché altrimenti è inevitabile che sforiamo nel forno e sovraffollamento perché se per ogni a parte che abbiamo delle cifre assurde di applicazione della misura cautelare
Anche laddove non ci sarebbe la necessità quindi in un contesto in cui il carcere la soluzione è inevitabile che poi venga applicato anche misura cautelare
Togliendo e limitando il carcere ai casi di stremati gravità ma che sono quelli appunto delle per questa sociale alta probabilmente non avremmo neanche bisogno di nuove carceri addirittura potremmo anche evitare che tutti i detenuti
Che sono oggi
Sessanta mila e che a livello di sovraffollamento si parla questi sono dati di novembre di circa sette mila di quasi otto mila ristretti sovrannumero che poi sono molto di più perché abbiamo delle celle che comunque sarebbero
Non utilizzabili ma vengono contate lo stesso quindi questa su questa diciamo sovraffollamento sarebbe tranquillamente risolvibile applicando il carcere solo quando serve e questo lo dico da avvocato perché
Tutti i giorni tutti i giorni personalmente contesto
Le sia applicazioni misure cautelari chi è la non concessione delle misure alternative per ragioni che non non così non con non tengono conto del principio fondamentale il carcere estrema ratio cioè la detenzione domiciliare
C'è la semilibertà ecco noi abbiamo un vasto panorama che deve essere solo usato la legge c'è va utilizzata inutile che ci inventiamo sempre leggi nuove basterebbe usare quelle che abbiamo
Segnalo anche che il l'ordinamento penitenziario che avrebbe potuto essere in qualcosa di arretrasse qualcosa perché adesso quello che è uscito non è niente
Avrebbe incentivato l'uso delle misure alternative cosa che invece non è avvenuta quindi ci ritroviamo a come eravamo prima
Il carcere è sovraffollato non è una struttura adeguata perché comunque a delle gravi carenze le celle
Il più delle volte salvo alcune carceri che hanno la fortuna di avere fatto della Colli suturazione sono anche un po'fatiscenti
Alcuni non hanno chiaramente le docce fiducia nella cella non ci sono i bagni sono comunque ci sono c'è l'acqua fredda
Ed è non è di qualche giorno fa che c'era un bambino di un anno e mezzo in carcere a Bologna senza riscaldamento ecco io questo trovo che sia veramente da tortura questa è tortura un bambino di un anno e mezzo detenuto con una madre in cella quando sappiamo benissimo che il nostro Codice il nostro ordinamento penitenziario prevedesse una madre che abbia un figlio salvo che non ci siano da giorni di eccezionale rilevanza non debba stare in carcere o sono in carcere anche al freddo
Ecco quindi riteniamo veramente che la soluzione sia costruire nuove carceri questo il motivo per cui il partito radicale lavora sul carcere perché il carcere deve essere un luogo di dignità umana qualsiasi cosa un soggetto abbia commesso non dobbiamo
Violare quelli che sono i principi della dignità
Ancora battuta per poi lasciare la barba Lettieri la conclusione quando si dice la questione della costosa di nuovi istituti
Io ho una un quadro sui piemontesi noi abbiamo nel carcere di Novara dove c'è la sezione femminile che chiusa da sei anni
Prima di costruire un nuovo padiglione occorrerebbe restaurare se se voglio nuovi posti la parte femminile tra l'altro le centrale quindi poco una zona anche significativa dell'istituto anche per riqualificare tutto l'istituto
Abbiamo Alda carcere chiuso da due anni e mezzo su cui c'è un balletto un vero e proprio balletto di progettazione non progettazione rimando per la progettazione
Ed è un carcere che sostanzialmente chiuso centosessanta posti e sono aperte soltanto una
Palazzina che era dedicata ai collaboratori che adesso è a media sicurezza grazie al fatto che qualcuno ha suggerito l'amministrazione penitenziaria che quel edificio era stato restaurato recentemente e che quindi non aveva nessuna logica essere considerata nel degrado complessivo dell'istituto chiuso solo perché l'altra parte di istituto aveva bisogno di restauro abbiamo da queste Saluzzo Patruno l'ultimo padiglione appena otto del
Edilizia penitenziaria è appunto in Piemonte ha prodotto un padiglione nuovo a Cuneo un padiglione nuovo a Biella è un partito nuovo a Saluzzo a Saluzzo dopo quattro anni
Classica problematica legata alla ditta che ha costruito fallimenti e quant'altro è rimasto chiuso per parecchi anni sabato degradando prima ancora che
Fosse messo in uso è stato riaperto per due sezioni in questi giorni in questi momenti in queste ore c'è questa dinamica per cui l'amministrazione spinta da Roma sta decidendo di come usare quegli spazi
Ovviamente è opportuno
Io come garante con anch'vagante comunale abbiamo segnalato come sarebbe opportuno fare le cose assolutamente in modo graduale e intelligente
Perché non si può sorprendere di tacchi e spostarli da una sezione ad un'altra senza considerare che chiunque acquisisca una casa nuova si trasferisca prima di entrare dal bianco pulisce
Le stanze doveva a dormire e infine Cuneo di nuovo curiosa un vecchio padiglione che quello ex giudiziario che è chiuso da otto anni su cui finalmente si è cominciato a riflettere per
Una progettazione e un recupero è proprio un padiglione centrale rispetto alla struttura e la stessa struttura
Che è stata riaperta adesso per il quarantuno bis appunto è stata riaperta sola metà noi speravamo io personalmente speravo che non dovesse essere riaperta per il quarantuno bis
Ma certo comunque in quella fase di occorrerebbe avere un quadro definitivo su come usare quegli spazi ecomuseale al medio visto che il vantaggio di curiosi rispetto ad altri istituti e quello di essere teoricamente molto vicina a strutture mediche e sanitarie e quindi diciamo ne parlavamo prima con la l'avvocato Barbara Lettieri
E diciamo all'ordine del giorno no
L'incidente o la questione che si pone quando uno sta male chiuso in quel in quelle quattro mura chiuso in quella particolare carcere nel calcio che il quarantuno bis do la parola Barbara lettighe per l'ultimo intervento
Mi aggancio quello che ha detto tu adesso e a quello che ha detto Simona prima il carcere non deve essere fine a se stesso invece pare proprio che il quarantuno bis sia un carcere fine a se stesso
E per quanto riguarda i problemi di salute anche le strutture fatiscenti contribuiscono a quelle che sono le patologie che detenuti e contraggono l'esempio di Cuneo e
E Clark tante perché Cuneo e l'unica sezione di quarantuno bis
Che ha delle bocche di lupo alle finestre che sono inclinati di trenta gradi e oltre la Crippa schermata del vetro e oltre le sbarre c'è ancora questa bocca di lupo in plexiglass
Per cui il detto al detenuto è concesso di vedere soltanto sei giorno ossee notte la luce del sole non filtra pertanto la maggior parte dei detenuti oltre a
Ad avere poi problemi di vista perché la luce e pochissima
Hanno dei problemi diventano tutti Rakitic assumono di sovradosaggio di vitamina D quindi diventano anche malati per sistema penitenziario e per il carcere al quale sono sottoposti
Ok
Siamo stati lunghi avevamo messo assieme tante cose pena di morte pena fino alla morte pena
Che diciamo in qualche modo contribuisce a creare un meccanismo di morte sax meramente e quindi chiedo va be chiedo ai giornalisti presenti
In particolare a Marina lo punto dell'avvenire che segue sempre con attenzione e ripeto anche qui al microfono di Radio Radicale
L'apprezzamento per l'avvenire che è sicuramente tra i giornali tra i pochi giornali che segue queste tematiche con una attenzione con cura e con una dedizione che siccome giustamente dovuta alla alla tematica ma che evidentemente un'eccezione rispetto al panorama se ci sono domandato mentì
Ringrazio anche dal Marsilio del l'ufficio del Garante comunali di Torino che qui con
Però lo aiutava al microfono se
E del del
A formare
Sì
Domando
Lo incarcerati più io
Presidente
Come
Allora
Fuori
Professionale
L'intreccio
Non c'è pubblicamente doveva il sistema carcerario
Comporta la l'appellativo così nomina criticità dato uniforme
Come molto già non c'è nuovi
Nuove diciamo no che sarebbero quando mutuo
Luigi stare
Maggioranza forse rinforzato
Incarcerati
Giordano
Unico come un suo culturale però
Collega saltare diciamo
Allora siccome la
No no no no va benissimo anzi tutti vogliono rispondere quindi cominciamo nell'ordine Rovasio
No brevissimo brevissimo io ho tutte le esperienze che ho fatto seguendo il nostro il parlamentare radicale dentro le carceri e tutte le volte che entravamo nelle celle nelle aree dei colloqui d'incontro eccetera assemblee di tutto e di più
Una voce sola ci chiedono i detenuti a noi perché ci siamo lì noi se no anche e lavoro e poter lavorare non è che noi non abbiamo mai presentato progetti proposte iniziative non abbiamo sempre chiesto alle autorità di avviare progetti e far lavorare detenuti perché i detenuti chiedo non lavoro
A Rebibbia hanno fatto dei progetti pilota con dei call center della tele con di compagnie telefoniche dentro il carcere ancora ci sono ma sono delle piccole realtà
Che dovrebbero essere strutturate proprio per quello che dice lei avrebbe un senso
Dopo va bene poi ne parliamo dottore
L'uomo
Ne parliamo dopo finiamo questa oggi varie poi paghiamo prego Chiappara lei dà una risposta provocatoria con la sua domanda io ho assistito per lungo tempo e continua ad assistere un detenuto al quarantuno bis in area riservata
Che vuol dire che stava isolato in un padiglione dove c'era soltanto lui per ventiquattro ore al giorno e chiedeva di lavorare e avrebbe potuto lavorare
Ventiquattro ore al giorno perché c'era solo lui non aveva contatti con nessuno
E non c'era pericolo che uscisse dal padiglione che avesse contatti con altri per un anno e mezzo abbiamo chiesto che potesse lavorare e stato autorizzato a lavorare un'ora alla settimana in due sessioni non consecutive di mezz'ora
Sinora sempre pulito ci sono battute velocissimamente alla domanda
A me sembra che avesse detto che bisogna impiegare i detenuti e no ecco detenuto è un essere umano per quanto mi riguarda quindi vuole lavorare non vuole essere usato
Questo è già un punto di vista che secondo me noi dobbiamo modificare a chi fa delle obiezioni il detenuto vuole lavorare perché perché lavorare e studiare vuol dire esistere
Io che faccio i laboratori conti
Non solo ne abbiamo due diversi tipi di detenuti no ci sono quelli impegni Brad Pitt
Che possiamo dire sono fino a quattro cinque anni sei anni che consideriamo per i preti perché poi se esiste l'ergastolo ostativo sei anni raffinatissima
Ecco quindi chi ha una pena di quel genere vuole lavorare per due motivi uno perché vuole mantenersi in carcere spezzo una lancia a favore della verità
Guadagna più o meno due tre euro all'ora non sia sia chiaro perché sento sparare delle cifre fuor di misura
Quello che guadagnano USA per comperare quello che in carcere costa in modo esponenziale altro dato rispetto all'esterno quindi sia una cosa restano costa un euro in carcere costa quattro euro e cinquanta e questo non è un segreto è perché c'è la lista della spesa in carcere
Il detenuto se lo vorrebbe pagare perché generalmente è un uomo che fuori a una famiglia che magari non vuole gravare sulla moglie che lo deve mantenere quindi primo lavorare per mantenersi
Segnalo che alla fine della detenzione per chi esce viene poi notificato il costo dell'amante il mantenimento in carcere
Spesso arriva anche a me perché magari detenuto parte se una persona che poi non ha diciamo una una residenza imita
Terza cosa
Motivo per cui vuole lavorare secondo motivo per cui vuole lavorare perché lavorare può dire esistere sfido chiunque a passare una vita in cella a guardare la televisione
Io questo mi sento dire dai miei
Assistiti che mi implorano
Di poter lavorare il lavoro è di due tipi c'è il lavoro in carcere che è quello solito ma non è un lavoro rieducativo quello quello è il lavoro nostro della vita quotidiana
Pulire sistemare sistemarla Camera ecco non abbiamo lo spezzino abbiamo quello quello che pulisce per terra chiaramente con tutti questi termini carceraria quello non è un lavoro educativo quello è un lavoro diciamo che consente di di di di partecipare alla vita sociale e il TAR segnalo che viene sì pagato in quel modo ma
è un benefit perché solitamente si fa a turno visto che le riposto da Poli per terra è un corridoio non è che possono farlo in diciotto quindi uno alla volta ed è un benefit di cui beneficiano a turno quindi un rischio di lavorare una volta ogni due-tre mesi
Quanto due-tre settimane perché tutti ne devono beneficiare
Cos'è il lavoro ovvero che rende umano l'essere umano il lavoro
Rieducativo heavy socializzante qual è il problema che come ha detto bene lei questo l'ha segnalato sono d'accordo il carcere deve abbattere le mura questo è spesso contrastanti cioè bisogna uscire
Far vedere alle persone che detenuti esistono ma i detenuti devono fare come allora ci sono le situazioni come per esempio quella del due dico io te dove vengo io a Milano dove le associazioni sono operative
Noi abbiamo in via dei Mille un negozio che si occupa di panificazione di panificazione e vende pane e panettoni sono quelli che vengono fatti e in carcere a San Vittore nella nella sede di San Vittore abbiamo una cucina San Vittore che fa catering a San Vittore c'è la sartoria del reparto femminile che fa i vestiti bene Lascala fa le toghe agli avvocati
Ecco questa è però una Siniora di buona creanza che ha costituito un'associazione fa e con questa associazione assunto regolarmente queste donne che imparano a filare a usare queste macchine che sono peraltro splendide stanno imparando un lavoro ma anche un lavoro che le sta costruendo perché chi fa un lavoro impara anche a gestirsi a responsabilizzarsi una questione di rieducazione e quindi fare esistere questa è una frase che mi sono sentita dire
Da un uomo in alta sorveglianza durante un laboratorio noi non facciamo nulla non ci fanno leggere non ci fa quindi se opera e già
Grazie andare il direttore Siciliano prima e oggetti Gregorio in carcere dove si fa molto anche per le persone in alta sorveglianza lo dei lavoratori andiamo a vedere soggetti Caino fanno teatro
Hanno nuoto di fare cose vanno escono anche gli ho portato con il solito ottica io non un un ragazzo che ha fatto spes contra spendi in una scuola vanno nelle scuole a parlare di legalità anche questo è fare
è gratis ma loro lo fanno parlandone spiegano come sono passati daranno dalla violenza alla non violenza ai giovani
In questo modo spiegano ai giovani cosa non bisogna fare perché loro sono i rappresentanti di se stessi cioè della diciamo del negatività di un comportamento che gli apportate delle conseguenze di vita anche molto dolorose ora quindi io ritengo che sarebbe da sfatare un mito il detenuto vuole lavorare il problema non è non sono le istituzioni le istituzioni hanno proposto in un'area in un ordinamento in una riforma dell'ordinamento penitenziario il lavoro come sfruttamento ecco il lavoro come sfruttamento non è la finalità educativa della pena parliamo di un binario da una parte c'è il detenuto che partecipa alla vita del carcere
E quindi cucina riordina pulisce e va bene dall'altro però ci deve essere lavoro come funzione rieducativa se io la mia giornata fosse limitata a riordinare la mia stanza non penso che sarei una persona
Completa come lo sono quando vado in una biblioteca leggere quando vado a fare una chiacchierata con qualcuno che mi da qualcosa questo è la differenza
Dobbiamo chiudere qua dicendo che appunto l'obiettivo di una riflessione su un carcere diverso che tenga
Racconto anche di questi aspetti che sono diciamo numericamente quanti veramente meno
Rilevanti rispetto alla detenzione diciamo ordinaria della gran parte dei casi nel nostro paese perché se parliamo di quarantuno bis abbiamo detto circa settecento Casolani circa mille settecento alta sicurezza circa sei mila
Dentro una popolazione detenuta che veleggia oltre sessanta mila detenuti
Ma confermo quanto è stato detto da tutti i relatori anche quando entra il garante in carcere Algante comunale regionale e nazionale
La prima richiesta è sul lavoro la prima richiesta di poter fare delle cose poi in genere sulla sanità queste sono i due
Diciamo
Richieste più frequenti io penso da garante del Piemonte l'abbiamo già detto più volte l'abbiamo detto anche in in sede di Stati generali dell'esecuzione della pena che occorre passare dai Progetti
Singoli di nicchia Di Bella sperimentazione
Di cosa magari ad Effetto ma anche molto
Ridotta nel numero a un sistema che abbia come obiettivo quello di
Far fare delle cose intelligenti proficue ai detenuti ma anche perché banalmente abbiamo una risorsa umana di competenze e di professionalità
Anche di passione che diciamo dispersa
Non è facile non è facile perché comunque quei carceri fatiscenti sono anche carcere che non erano stati studiati per fare laboratori per fare officina per fare scuola per fare formazione non ci sono gli spazi
Anche perché un carcere che sempre di più non solo adesso
In qualche modo è chiamato a rispondere ad una
Ad una opinione pubblica che pensa che la sicurezza si crea appunto chiudendo una persona buttando via la chiave e non costruendo dei percorsi individuali di recupero di reinserimento
E ponte che abbiamo un problema di risorse sei nove facciamo un mero conto suo quanto ci costa far fare delle cose in carcere forse
Qualcuno si può dire che è più conveniente lasciare di di a non far nulla
Noi dobbiamo sapere che l'investimento anche di risorse vuol dire investimento di personale
Gli agenti di polizia penitenziaria i sindacati di polizia penitenziaria sovente ci richiamano sulla loro esigenza di
Personale noi dobbiamo dire mancano gli educatori mancano gli interpreti mancano
I mediatori culturali mancano persino i direttori e i comandanti di carcere in questa bella regione che il Piemonte abbiamo molti carcere che non hanno direttore in molti casi che non hanno comandante allora tutto questo serve per creare un sistema che abbia l'obiettivo del recupero dell'inserimento di cui il lavoro e un tassello come la scuola come la formazione professionale
Come l'attenzione alle dinamiche spirituale religiose e culturali del detenuto perché la persona
E una persona che è complessa e che se vogliamo davvero mirare al recupero e reinserimento deve tenere tutto questo insieme
è difficile non è facile
A volte sono avute attenzioni diciamo in dichiarazioni in obiettivi che poi non sono diventate riforma oppure leggi che hanno sancito questi dati ma non son diventate praticante
L'ordinamento penitenziario del settantacinque il Regolamento e del Duemila se riuscissimo a fare a valere quelle norme come norme cogenti avrà in un carcere già diverso senza aspettare altre riforme o altri adeguamenti
Il lavoro e una di queste sicuramente
La dinamica più complicata
Anche in una fase di crisi inutile negarlo
Chiudo qui ringrazio tutti gli intervenuti siamo ancora disposizione per ulteriori chiarimenti ringrazio
I giornalisti che son stati presenti ringrazio radio radicale e soprattutto Ignazio Simona Giannetti
Barbara Lettieri e Sergio Rovasio scuso e con questo chiudo l'assenza di Davide mosso avvocato componente dell'Osservatorio nazionale
Dell'Unione Camere Consorzio nazionale il carcere dell'Unione camere penali che però una impegno di lavoro a Pescara non è riuscito a raggiungerci ma diciamo voleva estendere a tutti gli intervenuti
Insomma agli ascoltatori della radio il suo saluto e la sua disponibilità quotidiana ad una mobilitazione su questi temi perché obiettivamente ce n'è bisogno grazie