Conferenza Nazionale Programmatica dei Popolari per la riforma

Prendo la parola come recipiente designato dall'alto forse in futuro cominceremo anche a far designare dal popolo
Le nostre e debbo giustificare lei ringraziare particolarmente Cesare San Mauro San Mauro che ha diretto l'organizza e di questo incontro ma essendo ammalato zone qui presente lo ringraziamo per il lavoro voi sapete quale lo svolgimento di questo nostro incontro c'è una no allora dello spirito
C'è una una relazione introduttiva Di Pietro Scoppola e poiché la relazione generale di Mario Segni finite queste due ci riuniamo nei gruppi di cui sono presidente le persone che sono seduti a questo tavolo e i cui nomi vedete nei cartelli
All'una e mezzo faremo un Preve intervallo per mangiar qualcosa alle due e mezzo si riprende e si va avanti fino verso alle quattro quattro e mezzo quando in questa stessa sala i presidenti riferiranno sinteticamente il risultato dei lavori e Mario Segni dirà
Due parole conclusive
Per parte mia vorrei sottolineare che quest'incontro a mio avviso è molto importante
è importante perché deve aiutarci a identificare che cosa siamo e che cosa vogliamo essere oltre che quel movimento che ha dato avvio a questa specie di di rivoluzione che noi stiamo vivendo è stato la presa di coscienza della fine della proporzionale quindi conseguenti
Referendum che hanno messo in moto questa situazione
Oggi però noi abbiamo bisogno di qualificare la nostra identità anche sul tema sul sui temi programmatici
Cioè non abbiamo il il il chi sia amo
L'ho detto diciamo dalle iniziative dalla linea politica che è stata seguita fino ad oggi
Ma lo dobbiamo dedurre anche da quello che vogliamo fare quello che proponiamo di fare ovviamente per ora solo a grandi linee ma per dare avvio ha un lavoro nell'ambito dei gruppi che aderiscono al movimento
Per arrivare a una convenzione programmatica nell'autunno prossimo io credo che questo lavoro sia di grande rilievo perché
Le le adesioni sia materiali ma le adesioni anche di principio di simpatia per l'iniziativa di Mario Segni sono state sollecitate sul terreno della riforma istituzioni delle riforme elettorali e conseguentemente istituzionale
Sono state e sono tuttora adesioni
Di varia ispirazione
Di diverse opinioni sul terreno delle cose da fare abbiamo bisogno di discutere
Accettando il concorso di tutte le opinioni mettendole insieme ma per arrivare a una definizione di alcuni linee di fondo del nostro programma
Le linee di fondo che debbono in qualche modo
A riempire di contenuto una scelta che Mario Segni ha già indicato
Quanto meno dal dal convegno dall'incontro del Pala Trussardi a Milano in gennaio in cui è ha detto esplicitamente chiaramente che i Popolari per la riforma
Insieme ad altre forze sì collocheranno nello schieramento di sinistra o meglio riformatore progressista
Quello schieramento che
In una democrazia bipolare si contrappone ad uno schieramento moderato ecco questa scelta devi trovare
Sostenendo di quello che noi vogliamo
Ed ecco perché siamo qui riuniti io ovviamente non prendo il posto disegni che deve fare la relazione foglio soltanto dire che il nostro schierarsi nell'aggregazione progressista riformatrice non significa assolutamente come ci siamo detti già in altre occasioni
Non accettare l'economia di mercato come scelta irrinunciabile
Con le conseguenze che essa comporta con le caratteristiche di dinamismo economico di sviluppo con perfino le conseguenze di una forte nati mortalità delle aziende e conseguente mobilità del lavoro quel quindi la scelta deve essere inequivoca ma altrettanto inequivoca deve essere a mio avviso la nostra scelta
Per una politica che in qualche modo corregga le conseguenze che l'economia di mercato
Determina soprattutto nella distribuzione delle risorse e fra parentesi con risorse intendo dire non solo risorse materiali ma anche immateriali cominciando dal distruzione alla possibilità di accesso al lavoro a causa alla qualità del lavoro ai servizi sociali eccetera
Ecco bisogna con un processo di redistribuzione delle risorse far sì che si garantisca a tutti i cittadini non solo pari opportunità di partenza ma io credo anche il raggiungimento di un traguardo minimo il raggiungimento di una soglia minima di benessere non di sussistenza il benessere
Che costituisce il contenuto dei diritti sociali a cui credo che nessuno voglia a rinunciare in questo momento quindi
Bisognerà tenere conto che già oggi ma forse ancor di più la scelta per l'economia di mercato determinerà disuguaglianze
Che non consistono soloni nell'esistenza di una limitata fa sia di povertà verso la quale bisogna mettere in moto attività di assistenza ma come hai detto nella relazione di uno dei gruppi di lavoro quello sulla politica sociale di cui discuteremo più tardi
Forse con uno slogan estremamente apposta approssimato possiamo dire che la nostra società non è una società che ha un dieci per cento di poveri e tutti gli altri più o meno godono dei diritti di cittadinanza e dei loro contenuti
è una società forse dei due terzi è una società in cui almeno un terzo dei cittadini è in condizioni su sul godimento di varie risorse di interiorità inferiorità sociale ecco io penso che una le nostre scelte che verranno forse non dall'assemblea di oggi ma dal lavoro a cui oggi noi degli abbiamo avvio e dal lavoro quindi dei gruppi e alle conclusioni a cui tireremo
Nel prossimo autunno queste nostre scelte sono ormai indilazionabile ENI per configurare l'identità politica dei Popolari per la riforma
Io ho appena introdotto accompagnati Emiliano personale opinione e do la parola Mario sì
Allora mi sembra che tocchi a Scoppola così io collezionati secondo errore
Dunque Ermanno Gorrieri ha già detto qual è il senso significato programmatico di questa Assemblea vorrei aggiungere sottolineare è un'assemblea consultiva
Perché un'Assemblea consultiva perché non si può concepire il programma come qualcosa che si fanno capolino ad opera di un piccolo gruppo il programma esige una consultazione una consultazione di esperti e una racconta diciamo e valorizzazione di esperienze sperimenta ma questo non significa che non vi siano alcuni punti alcuni criteri di orientamento alcuni criteri di valore
A cui dispiegarsi già in qualche modo presupposti per il nostro lavoro
E già nella grande assemblea del Palaeur del dieci ottobre
La relazione dell'intervento di Mario Segni mise in evidenza alcuni di questi criteri di fondo per quanto concerne la delineazione del programma più specificamente politico
Economico del movimento a me è stato chiesto di richiamare brevemente all'inizio dei nostri lavori alcuni orientamenti più profondi
Che attengono alle motivazioni stesse etiche del nostro impegno alla sua ispirazioni ideale
Alcol alla quale questo movimento vuole richiamarsi e lo farò il più brevemente possibile per accedervi affidandomi alla vostra
Benevolenza per quanto concerne tutti i salti che sarò costretto a fare tutto quanto di implicito ci sarà nel mio discorso
Sappiamo tutti che Luigi Sturzo per primo ci ha insegnato la aconfessionalità del partito e in senso ampio della politica
Ricordo il famoso discorso di Caltagirone del ventinove dicembre del mille novecentocinque che il primo documento nel quale si delinea questo tratto del pensiero stuzzicante
Quando diceva
Esprimeva l'esigenza che i cattolici italiani entrassero in campo non come unici depositari della religione o come armata permanente delle autorità religiose che scendono in guerra guerreggiata
Ma come rappresentanti di una tendenza popolare nazionale nello sviluppo del vivere
Civile
E non occorre che io sottolinei come questa intuizione che risale all'inizio del secolo abbia avuto poi una il suo sviluppo e il suo consolidamento in una lunga tradizione di pensiero e di prassi politica
Ma aconfessionalità non significa io rilevanza della esperienza religiosa rispetto alla politica e in nessun modo tendenza alla puliva tipizzazione della sete
Uso questa espressione privatizzazione della fede perché se a cominciare con rilievo nel documento comparso due giorni fa della conferenza episcopale italiana essere naturalmente respinto
La storia stessa della democrazia smentisce questa ipotesi la democrazia è nata come tutti sanno da un'intensa esperienza religiosa la democrazia
è nata in America da un'intensa esperienza religiosa presuppone una antropologia cristiana presuppone la visione la consapevolezza dell'ambiguità della condizione umana
Un grande esponente del pensiero democratico americano ha scritto la democrazia è possibile perché gli uomini sono capaci di bene la democrazia è necessaria perché gli uomini sono capaci di male
E per questo la democrazia divide il potere lo sottopone a controllo lo sottopone americano
è il pensiero rivoluzionario sua Marx che vedendo l'origine del male tutte solo nella società e non nella coscienza viceversa si affida al momento risolutivo di un cambiamento di sistema esternarlo con la democrazia fa appello alla coscienza
E siccome fa appello alla coscienza
E contribuisce a formare le coscienze libere e forti non può fare a meno dell'apporto della esperienze religiosa
Ebbene vi è oggi nel nostro Paese una profonda crisi di identità collettiva il senso della cittadinanza italiana che non è stato mai forte nel nostro Paese fin dal momento per l'unità nazionale
Oggi e forse al suo punto più basso c'è chi ha parlato di nazionalizzazione del nostro Paese
Non illudiamoci che si possa diventare cittadini dell'Europa rinunciando esseri cittadini di questo Paese
Non si saltano i gradini della scala
Lungo la quale sale si sviluppa il senso delle identità collettive delle solidarietà collettivo
I partiti in Italia hanno offerto un senso di identità
Collettiva alternativo a quello della cittadinanza
E ne abbiamo avuto cittadini che sono stati in realtà cattolici democristiani comunisti socialisti laici di vario orientamento ma non abbiamo avuto una vissuta cittadinanza repubblicana così come ce la la Francia come ce l'hanno altri Paesi che hanno tradizioni democratiche più consolidato della nostra e oggi noi vediamo che la crisi di queste identità di partito che in qualche modo toccano investono tutti i partiti
Si risolve in una crisi della identità collettiva
Io credo che si debba riflettere con molta attenzione sul piano culturale sul fenomeno della Lega la lega è un fenomeno da non sottovalutare
L'affermazione della lega non nasce solo da una protesta che è legittima contro le disfunzioni dello Stato centrale contro il malgoverno contro lo sperpero del denaro pubblico
La lega risponde al vuoto di identità che la crisi dei partiti ha messo in evidenza e cerca di riempire questo vuoto con un forte appello alle identità particolaristiche locali a interessi individualisti
Non si risponde alla sfida della lega che radicale per il futuro del nostro Paese
McCaw richiami retorici alla unità nazionale né comma nove trasformisti che Carla illusione del riassorbimento pro del fenomeno entro i canali della vecchia politica
Non sono possibili raffronti storici fra fenomeni che sono per fortuna rimangono diversissimi
Ma credo che sarebbe fatale a ripetere l'errore della classe dirigente liberale
Nel primo dopoguerra
Ha aperto la via alla dittatura
La sfida della lega esige risposte forti coerenti nel senso della riforma dello Stato della valorizzazione delle autonomie locali e regionali che il centralismo dei partiti ha vanificato
Quante volte le giunte ai sindaci sono stati decisi prima ancora delle elezioni al centro nelle sedi dei partiti dai loro patteggiamento
Ma la sfida della Liga esige soprattutto la ricostruzione della cittadinanza nazionale come valori vissuto capace di esprimersi in comportamenti quotidiani
Ebbene io credo che questo compito di ricostruzione della nazione italiana
Sarebbe impossibile senza l'apporto anche non dico solo l'apporto molecolare di una presenza cristiana capace per sua natura è per sua vocazione di alimentare Circuiti di solidarietà a tutti i livelli della vita civile e politica
Questo a mio avviso e dovrebbe essere il primo e maggiore apporto che i cattolici possono dare alla ricostruzione del Paese
L'Italia è a un bivio la crisi dei partiti che ha messo in luce una più profonda e vasta crisi di identità come dicevo un momento fa può risolversi in un fatale ripiegamento su identità separate
Alimentando processi di disgregazione può dall'alto portare al recupero di un senso più libero della cittadinanza politica di un'identità nazionale autenticamente democratica e non più condizionata dalle appartenenze di partito come in passato
Il voto del nove giugno mille novecentonovantuno in primo referendum è stato il voto simbolico da questo punto di vista perché il voto che ventisette milioni di italiani hanno espresso contro il parere della maggioranza dei partiti italiani
Il voto del diciotto aprile più efficace né per i suoi contenuti è stato meno rilevante dal punto di vista simbolico perché già i partiti segnalare in qualche misura appropriati e la e lo stavano cavalca
Dunque voglio dire noi non siamo quelli che vogliono rendere irrilevante o invisibile la crescente la presenza cristiana del Paese nella politica è piuttosto l'abuso del nome cristiano per interessi di parte o di persone che ha avuto questo effetto
Il movimento dei Popolari per la riforma
Vuole al contrario a portare alla ricostruzione del Paese
Il contributo di una forte ispirazione religiosa che agisca prima di tutto alla base della società per la ricostruzione di un tessuto etico che le vicende degli ultimi anni hanno profondamente color rosso e compromesso
Ma sentiamo pure sul terreno più specifico della politica perché per sua natura e in democrazia confronto dialettica di interessi e di idee verifica del consenso conflitto e invito i i limiti della legalità democratica
Nel nostro Paese per ragioni storiche a tutti note che non sto qui a richiamare la presenza dei cattolici assunto ed assume forme organizzate visibili di tipo sociale e politico ed anche di partito
E questa presenza ha avuto storicamente un grande rilievo
Ebbene anche su questo terreno sociale e politico
L'impegno dei popolari è quello di garantire la continuità di questa presenza non a caso si è scelto il nome di popolari con evidente richiamo ad un momento alto della grande tradizione che si è soliti definire
Per la verità non senza qualche elemento di ambiguità
Cattolico democratica il problema oggi è quello di come rendere incisiva ed efficace questa presenza di come ripensarla nelle forme nuove che i grandi eventi di questi ultimi anni
E cambiamento del sistema politico rendono necessari
Continuità dunque di richiamo a a determinati valori ma ripensamento delle forme storiche politiche di questa presenza
Vi è oggi in Italia un bisogno profondo di ricostruzione e di riforme
Ma non basta definire degli obiettivi nessun impegno riformatore sarà efficace senza un'ampia aggregazione di forza
Senza la convergenza di culture e di esperienze diverse se non si saprà collaborare il nuovo sistema elettorale in particolare esige l'aggregazione come condizione di efficacia
I Popolari per la Riforma vogliono essere la componente di estrazione cattolica
Forte e visibile di questa aggregazione per le riforme aperta alle forze laiche ambientaliste di Sinistra democratica non faccio che riprende la formula che Mario Segni causato al Pala EUR
Non c'è nulla di nuovo nel dichiarare questa intenzione di Collocamento di schieramento politico sul fronte delle riforme con questa apertura a collaborazione direi una sorta di lega Democratica Nazionale per riprendere un'altra sigla del primo Novecento della tradizione cattolico democratica alternativa alla lega nord e che rischia invece di dividere l'Italia anche la lega nord è in questo momento il nuovo ma i popolari vogliono un nuovo diverso che valorizzi e non disperda il patrimonio di solidarietà che la storia dell'Italia unita a accumulate
La categoria del nuovo è per sua natura ambigua e non basta a definire gli schieramenti di domani
Dunque noi non vogliamo portare i cattolici italiani a perdere la loro identità politica e culturale in una formazione nuova a sciogliersi per così dire in una indistinta Alleanza democratica ma vorremmo contribuire sulla base di una visibilità entità culturale essenziali nessuna rinuncia ai nostri valori a creare su basi definite e limitate quelle convergenze che sono utili e necessarie
Per il risanamento del Paese
E questa è del resto la via che i grandi della nostra tradizione ci hanno insegnato da De Gasperi a Moro
De Gasperi anche anche quando ebbe alla Camera come tutti sanno nell'elezione del quarantotto la maggioranza assoluta bolle Lapo collaborazione con i partiti laici solo che allora in un sistema fondato sulla proporzionale la collaborazione si faceva dopo le elezioni quando ognuno aveva raccolto i suoi consensi oggi in un sistema che di tipo maggioritario uninominale prevalentemente le deviazioni bisogna far
Si vede che questo concetto non è piaciuto al sistema di diffusione le aggregazioni
Perché è il concetto più difficile quello che rompe rispetto al passato rendiamoci conto è quello su cui la Democrazia cristiana sta inciampando
Le aggregazioni bisogna farle dichiararle prima visibili sulle candidature altrimenti non si entra nel nuovo meccanismo che la riforma comporta
Insomma i popolari vogliono essere la componente di Alleanza democratica per una politica riformatrice necessariamente alternativa la proposta leghista e aperta
Lo dico chiaramente da posizioni chiare e niente mai subalterne alle forze democratiche disponibili per il progetto di formatori che siamo qui per elevare ivi compreso si intende il Partito democratico della sinistra
Perché io non credo che ci siano forze disponibili sufficienti se si esclude questa realtà che nel nostro Paese a un forte dica mento e
Dunque anche su questo terreno non siamo quelli che vogliono svendere un patrimonio storico di idee di lotte e di fecondo impegno vogliamo al contrario attualizzarla o nelle forme nuove che il mutato sistema elettorale rende necessaria
I popolari sono nati come forza di movimento di cambiamento naturalmente collocata perciò in un sistema che tende alla polarizzazione anche se la legge elettorale così come è stata approvata
Affari nato ha messo tutti i limiti possibili a questa spinta sul versante riformatore
Che non chiamerei di sinistra perché questa formula nella storia del nostro Paese ed è la stessa storia della DC nella storia intende radici
E si è caricata di troppe ambiguità e di troppe contraddizioni altri si chiamino pure di sinistra ma non sarà un nome
Che la renderà impossibile la collaborazione è evidente che in questo disegno la porta rimane aperta a tutti coloro che condividono i nostri obiettivi il nostro metodo della collaborazione alle forze operanti nella società i gruppi politici nuovi che la crisi del vecchio sistema ha liberato e messo in movimento
L'obiettivo è quello di aggregare ed unire non dividere energie disponibili per il rinnovamento del Paese è stata annunciata per la fine di luglio un'assemblea costituente della Democrazia Cristiana
Certamente si tratta di un po'di una di un evento di rilievo
Ma non convince l'ipotesi che la rifondazione radicale di cui quel partito ha bisogno possano idealizzati sulla via di una continuità con il passato senza un taglio visibile senza una discontinuità ma tutte è stato già autorevolmente notato dentro la DC potranno entrare nel nuovo ma chi formerà qualcun altro ha obiettato la Lista degli esclusi
Questi sono i problemi che nascono immediatamente se non sia il coraggio di segnare visibilmente una discontinuità di non ricominciare da campo dopo quanto è avvenuto negli ultimi anni
Solo la discontinuità ad un unità ad una chiara scelta di campo avrebbe con avrebbe consentito realizzato di fatto la selezione
E neppure convince l'idea che il nuovo partito torni come il vecchio ad occupare il centro per le ragioni che dicevo un momento fa senza accettare il rischio e la responsabilità dichiarare prima e non dopo le sue scelte le sue alleanze
Perché così si crebbero le premesse di nuovi trasformismi
E non bastano i programmi come ha dichiarato ieri l'onorevole Martinazzoli non basta dire noi vogliamo questi obiettivi le alleanze li facciamo dopo perché nel nostro Paese
Sugli obiettivi dichiarati si sono fatte contraddette tutte le alleanze possibili
E la storia della politica italiana
Dalle origini dello Stato unitario e la storia del trasformismo in tutte le sue possibili espressioni
Abbiamo bisogno con questo cambiamento elettorale di entrare in una fase nuova in cui si dichiarano programmi si dichiarano alleanze congiuntamente e non si scindono questi due momenti
Movimento dei Popolari deve ammenda di avviso restare sempre pronto alla convergenze all'incontro con chi è vorremmo sperare che forse una parte consistente dell'attuale democrazia cristiana saprà coerentemente muoversi verso il nuovo
E auspicato schieramento riformatore accettando le scelte di programma che tutto questo comporta il mio compito finisce qui
Voi quanto meno aver dissipato qualche equivoco e soprattutto quello che il movimento dei popolari voglia in qualsiasi modo liquidare la tradizione cattolico democratica che ebbe un tratto della nostra storia la Democrazia cristiana a interpretato ed Espresso
Al contrario l'obiettivo è quello di darle nuova credibilità e nuova forza senza rinnegare nulla dei valori del passato Mans ma senza attardarsi nelle formule del passato
Perché come scriveva con qualche enfasi comuni già nel quarantasei nati slegare il mondo cristiano
Dalle sue solidarietà reazionari i partiti democratici cristiani per uno strano destino rischiano di diventare né l'estremo cui fu non è con le audaci dei nostri nonni che noi risponderemo alle angosce dei nostri figli non è con un clericalismo centrista che noi ci sarà di che avremo il clericalismo conservatori grazie
Grazie a Pietro Scoppola e ora ascoltiamo la relazione di Mario Segni
La sera del venti giugno
Poco dopo la chiusura delle urne dieci milioni di italiani e sapevano già chi avrebbe governato le loro città
Non sarebbero più state le segreterie dei partiti a decidere se come quando le comunità avrebbero avuto un Governo
Il governo delle città era finalmente per la prima volta nelle mani dei cittadini
Da quel venti giugno non sono passate neppure due settimane
Sappiamo la fatidica le difficoltà le resistenze che abbiamo dovuto superare per conseguire questo risultato
Ricordiamo la battaglia parlamentare degli anni ottanta
Una battaglia logorante contro i principati del tempo
I ricatti di grassi i cedimenti di Andreotti l'opposizione di Forlani
E poi la decisione storica di rivolgerci direttamente al popolo
La travolgente marcia del movimento referendario
La prima raccolta di firme nel mille novecentonovanta
Le resistenze della corte costituzionale
L'indimenticabile nove giugno del mille novecentonovantuno e poi sotto la pressione di una volontà popolare chi attendeva il diciotto aprile per esplodere nella sua pienezza la primavera Vittorio
L'approvazione della legge elettorale locale
E per questo che voglio aprire il nostro incontro celebrando il venti giugno
Una data storica che segna l'entrata dell'Italia nella nuova stagione della Repubblica
Una data nella quale riconosciamo la prima e più importante delle nostre vittorie
Una grandissima vittoria che solo un anno fa dubitavamo del cuore
E tuttavia è una vittoria che non può bastare
L'uscita dal proporzionalismo della partitocrazia è tutt'altro che esse già possiamo vedere all'opera i tentativi di scolorite progressivamente i risultati del referendum liste di partito scorpori marchingegni di ogni tipo
Ma di fronte a questi tentativi non ci fermeremo anzi come in tutta la stagione referendaria armi alziamo la posta allarghiamo l'orizzonte anche alle riforme istituzionali
Non si vede perché gli elettori italiani che hanno ormai conquistato l'elezione dei loro sindaci dovrebbero essere visti come eterni minorenni incapaci di eleggere direttamente il governo
Non si capisce perché dovrebbero essere costretti a dare deleghe in bianco ai signori della partitocrazia delegando loro un potere che peraltro non sono più in grado di esercitare
E finita la stagione degli esecutivi decisi dei segretari del partito
Bisogna passare dall'altro lato del fiume dove sono gli elettori a scegliere direttamente la maggioranza parlamentare il suo primo ministro
Tornando agli stessi elettori nel caso che la fiducia venga a mancare
Su questi punti presenterò nelle prossime settimane un progetto di legge
Move Endo mi sulla scia dell'analoga proposta fatta dalle altre
E mia convinzione che questo passaggio se vi sono le possibilità venga fatto subito
In questa legislatura
Senza di esso la riforma elettorale pur con eventuali miglioramenti sarebbe comunque in montagna
Se la Commissione bicamerale vuole ai poteri per fare approvare questa riforma già nei prossimi mesi s'si intravvede un consenso amplissimo se questo Parlamento vuole realizzare un grande obiettivo a questo strumento
Questa e la nostra nuova priorità in tema di riforma
Quando abbiamo il movimento referendario i nostri oppositori cercarono allungo di ridimensionare la mostra battaglia riducendo la una questione tecnica
Italiani capirono però che le riforme elettorali erano solo il capo della fune che avrebbe trainato il Paese nel futuro liberandolo dalle sabbie mobili della partitocrazia
La riforma la quale pensiamo e una lunga catena
La riforma della legge elettorale per quella della politica la riforma della politica per la riforma dello Stato
La riforma dello Stato per il governo del Paese
Questo fu il senso dell'appello che diede il via al movimento nell'estate del mille novecentonovantuno
Non volevamo solo rendere più forte visibile la presenza dei cattolici democratici alla testa della battaglia referendaria
Ma diffondere la consapevolezza che il fine della nostra battaglia andava oltre la riscrittura delle regole elettorali
E per questo che la vera data di nascita del nostro movimento e il dieci ottobre del mille novecentonovantadue al Pala EUR di Roma
In quell'occasione quindici mila persone venute da tutta Italia condivisero l'idea che i Popolari per la riforma non potevano più limitarsi alla questione istituzionale ma avevano in mente un'Italia profondamente trasformato
Un'economia risanata e rinnovata e un'amministrazione pubblica moderna ed efficiente messa al servizio di una società più giusta
Di fronte alla crisi irreversibile dei vecchi partiti compresa la DC
L'idea di fondo era quella di trasferire in una struttura nuova il vitale la grande tradizione dei cattolici democratici
Lo facevamo constatando che la nostra linea non aveva avuto tragiche di alle spalle né doppio Mita arrivederci
Ma al contrario si è rivelata vincente nei suoi valori di fondo
Le profonde trasformazioni di questi anni rendevano inoltre possibile superare le antiche divisioni tra cattolicesimo sociale cattolicesimo liberale
Consentendo quindi l'aggregazione su questa base di un grande Movimento Popolare
Il punto di partenza necessario era la rottura col passato
La presentazione di un soggetto politico del tutto nuovo
La vecchia Democrazia cristiana era ormai nel giudizio di gran parte della società accomunata ad una gestione della cosa pubblica ormai rifiutata da Monti
E solo qualcosa di drasticamente diverso avrebbe potuto diventare un nuovo punto di attrazione
Salutammo con speranza l'avvento di Martinazzoli alla segreteria
Speriamo che questo fosse l'inizio di una rottura inequivocabile col passato
Il rivolgemmo in continuazione questo appello
La risposta è venuta anni fa
I comportamenti purtroppo sono stati inequivoci e tutti di segno opposto
Rifiuto di interrompere la continuità con la classe dirigente nel passato attraverso la fondazione di un nuovo partito
Ostinata difesa dell'unità tra tutte le componenti del partito senza distinzione alcuna
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti
Il partito che per mezzo secolo aveva raccolto alla maggioranza subisce una frana dramma il partito che aveva fondato nell'intuizione degasperiana la sua centralità politica sperimenta un isolamento in altri tempi inconcepibili
Di fronte a questa situazione ci siamo assunti tutte le nostre responsabilità
Abbiamo chiamato a raccolta i cattolici convinti che la nostra tradizione si salvasse solo con una struttura nuove e abbiamo lanciato l'idea di una grande alleanza riformatrice aperta a culture diverse in grado di fronteggiare la spinta disgregata dice della lega e di mettere mano alla ricostruzione dello Stato
Martinazzoli ha detto ieri che questa è una strada rischiosa
Io credo che in un mondo che cambia vorticosamente la certezza di perdere venga dall'immobilismo
Ma in realtà
Proponendo una grande alleanza con forze diverse e noi ci colleghiamo nella grande tradizione degasperiana
Perché mai dovremmo perdere adesso la nostra identità dopo che per quarant'anni siamo stati una forza trainante
E dopo che nel movimento referendario siamo riusciti a trascinare attorno a noi tanta parte della società italiana senza mai deviare dall'obiettivo che ci eravamo proposti
Parliamoci chiaramente
La forza del mondo e della cultura cattolica è grande
Nessuno che sia saggio può pensare di guidare l'Italia in questa complessa trasformazione senza di noi
Ma se siamo saggi anche noi dobbiamo sapere che da soli non ce la possiamo fare
Dobbiamo quindi creare delle grandi alleanze
Non possiamo certo allearci con chi ha portato l'Italia allo sfascio
O con formazioni estreme
Fini da una parte Garavini Orlando dall'altro
Potremmo teoricamente allearci con la legge
O possiamo invece costruite una grande alleanza riformatrice con i laici
Gli ambientalisti le forze sane della cultura socialista
Sfidare gli uomini della sinistra scegliere chiaramente e definitivamente tra le posizioni vecchie e superate del vetero marxismo e la costruzione di un'Italia moderna e occidentali
La strada e queste
Dobbiamo essere noi a tracciare la linea
A proporre i programmi e gli obiettivi
A tracciare con chiarezza assoluta la rotta da percorrere starà poi agli altri decidere se seguirci e lavorare con noi o isolarsi e costruire una sinistra unita che può illudersi di avere qualche momentaneo successo
Ma che alla fine ne sono sicuro perché gli italiani sono saggi non vincere
Non c'è altra scelta rimanere isolati per paura di decidere significa per i cattolici scomparire
Anche dentro la DC molti avvertono ormai che bisogna scegliere tra l'Alleanza democratica l'alleanza con la lega
E allora a tutti quelli che sono convinti che questa è la strada giusta io rivolgo l'appello a decidere subito avvenire con
A non illudersi che le scelte possano essere evitate che non basta affermare un'identità ma che bisogna creare un programma e un'alleanza di governo
Andiamo avanti quindi con coraggio guardando al futuro
Noi cattolici democratici abbiamo costruito la Repubblica
Abbiamo guida quel movimento referendario
Abbiamo adesso il compito di costruire la nuova Eataly
Il movimento referendario ha avuto come oggetto diretto la questione elettorale cioè il riordino dei meccanismi di rappresentanza
Ma nella spinta referendaria
In quel grande coacervo di speranze e di aspettative che per anni ha alimentato il movimento non c'era solamente la questione elettorale
Con gli aspetti che sono strettamente legati a questo problema
Cioè la stabilità e il potere di scelta degli elettori
C'è questi erano aspetti fondamentali
Ma nel profondo della richiesta referendaria vi era qualcosa di diverso e di più ampio della ricerca della stabilità
E della scelta immediata dei governanti da parte dei cittadini
Questi obiettivi erano a loro volta mezzi per arrivare a uno Stato diverso moderno ed efficiente
Veramente rappresentativo dei cittadini e non più vessatorio nei loro confronti
Nella spinta referendaria che era insomma forse confusamente ma certa ho ben presente una fortissima istanza di ricostruzione dello Stato
In questo sebbene una volta siamo stati appoggiati dalla lega la nostra iniziativa in realtà antitetiche alla richiesta più profonda della del
Mentre questa mira un indebolimento addirittura lo smantellamento dell'unità nazionale
Il movimento referendario punta al rafforzamento dello Stato nazionale incominciando ad alzare il sui vertici più forza e maggiore legittimazione ma non fermandosi a questi
Noi popolari gli abbiamo promosso il referendum ne vogliamo continuare la spinta dobbiamo quindi mettere la ricostruzione dello Stato al centro del nostro programma
Nessun Paese occidentale unisce oggi come l'Italia tre record negativi che denotano l'ampiezza e la gravità della crisi
Un'altissima pressione fiscale
Il maggior debito pubblico la massima inefficienza dei servizi pubblici
Con il quarantadue virgola sette di rapporto prelievo fiscale il l'Italia si colloca ormai con la sola eccezione della Francia
Molto soprattutto i Paesi europei
Enormemente al di sopra degli Stati Uniti
Inferiore solo ai Paesi scandinavi
Il rapporto debito pubblico PIL ci colloca al vertice di tutti i Paesi industrializzati con l'eccezione del Belgio
Il grado di efficienza dei servizi pubblici non è calcolabile economicamente mano con non occorrono scienziati per sapere che tranne qualche eccezione siamo a livelli del terzo mondo
Siamo quindi in presenza di un apparato pubblico che distrugge ricchezza
E un freno allo sviluppo produttivo
E fonte di diseguaglianze emarginazione nella sua inefficienza
E causa di sfiducia dei cittadini verso lo Stato nella sua macchinosità e dei sussidi
In questo quadro un punto determinante io oggi rappresentato dalla questione fiscale
Non solo per il livello di pressione messi giù
Ma per la complessità delle procedure e per il rapporto vessatorio che l'Amministrazione conduce nei confronti del cittadino
Il trasporto senza bolla di accompagnamento di undici chili di zucchine ha provocato l'altro giorno ad uno autotrasportatore sardo una multa di sei milioni di lire
Ho qui il la fotocopia del verbale di contravvenzione
La questione fiscale non fa quindi considerata solo sotto il profilo economico ma come uno dei primi tanti in cui ricostruire un nuovo rapporto tra stato e cittadini
Bisogna anzi capovolgere il criterio finora seguito
Il prelievo fiscale è stato determinato in relazione ad una spesa pubblica che si dilatava senza fine
Il concetto va capovolto
Il livello fiscale attuale va considerato un limite insuperabile
Non abbiamo il diritto di aumentare una pressione ormai insostenibile
E quindi la spesa pubblica che va fissata in relazione ad un limite che non possiamo e non dobbiamo assolutamente superato
La proposta più drastica rispetto alla crisi dello Stato viene oggi dalla lei
Lo Stato federale con la creazione di tre macroregioni
Con un enorme trasferimento di competenze una totale autonomia finanziaria
Ma questa non è bisogna dirlo con molta chiarezza la ricostruzione dello Stato italiano
L'obiettivo di questa manovra la creazione di una macroregione del Nord che grazie alla sua enorme ricchezza nel senso civico delle sue popolazioni potrebbe essere amministrata
Contro questa proposta non vi sono argomenti di natura tecnica
Ve ne sono di natura politica
A questo smembramento del Paese noi contrapponiamo il valore della nazione italiana
Ebbene che si torni a parlare della identità etnica storica culturale che caratterizza la nazione italiana
Che si torni a dire che la consideriamo una nostra conquista un valore da difendere ECM designiamo nella sua storia
Occorre ripetere con la forza che l'Unità naz
Possiamo quindi per uno Stato federale soprattutto per il federalismo proposto dalla lega
Siamo per uno Stato che riconosca e rafforzi le Autonomie ma che riaffermi in modo orgoglioso il suo carattere unitario e nazionale
Il Mezzogiorno è stato anch'esso penalizzato da un assistenzialismo deteriore legato spesso a favoritismi di parte
Ma proprio oggi che adesso Pardi un moto di liberazione sarebbe un imperdonabile errore rinunziare a proporre un nuovo meridionalismo capace di conciliare aiuto allo sviluppo ed efficiente
Noi popolari continueremo con la coproduzione istituzionale
Sapendo che spesso ci batteremo contro tanti che a parole si rifanno Sturzo e nella prassi usano i metodi dei suoi peggiori nemici
Naturalmente tutto questo sarebbe pura declamazione se non ci fosse veramente quella ricostruzione dello Stato che tutti vogliono
Sarebbe ridicolo invocare l'unità nazionale e se questa non è rappresentata da uno stato nel quale i cittadini sono fieri di riconoscersi
La bassa produttività dell'apparato pubblico la scarsissima qualità dei servizi offerti rivelano decorosa fin troppo nota
L'esistenza di una pubblica amministrazione regola va nella sostanza da principi di autotutela piuttosto che di pubblica utilità la disciplina del Pubblico impiego indirizzata per molti versi alla difesa del personale piuttosto che al servizio dei cittadini
In questo settore si è sviluppata per decenni una battaglia politica che nata per sollevare il livello sale leale di categorie che erano effettivamente a livelli bassi ha finito per concentrarsi sulla inamovibilità sull'assicurazione automatica di una serie di diritti in modo completamente staccato da ogni reale valutazione di merito de di utilità la conseguenza è stata la creazione di un settore che gode di una protezione ben superiore a quella dei lavoratori del settore privato lega alle sorti dell'impresa e quindi ha la capacità produttiva del proprio lavoro
Se a questo si aggiunge la possibilità di utilizzare lo sciopero nei pubblici servizi con una capacità di pressione enorme
Si comprende come tutto questo abbia portato alla creazione di enormi sacche di un parassitismo legalizzato e protetta
In altri momenti e in contesti sociali completamente diverso
La corsa all'automatismo e alla inamovibilità sono state considerate conquiste sociali e di uguaglianza
Basta ricordare la famosa vicenda delle leggi Breganze sulle promozioni in magistratura
Che aprirono la strada a una generale rivendicazione in tutto il pubblico impiego
E inutile discutere il passato
Quello che è certo che oggi questo è diventato un fenomeno di parassitismo che determina pesanti ingiuste conseguenze sulla di sinistra atti della società
Per rovesciare questa tendenza non vi è che la strada ormai accettata sul piano dei principi ma cui abbandonata nella pratica della effettiva privatizzazione del pubblico impiego
Della sostituzione delle valutazioni basate sul merito e sui risultati a quelle meramente automatiche
Della disciplina della regolamentazione dello sciopero dei pubblici dipendenti
Nei pubblici servizi
Per dirla in poche parole bisogna che lo Stato Possa licenziare i fannulloni
Principi ne dovrebbe licenziare molto il tema
Principi sui quali si registra oggi un consenso largo che sono stati oggetto di studi approfonditi da quelli di Giannini a quelli di Cassese
Sui quali molti governi si sono impegnati ma intorno ai quali nulla o pochissimo è stato fatto
Perché il blocco degli interessi da vincere per attuare una politica di questo genere richiederebbe un'energia e una capacità di governo che sono sinora manca
Tutto questo però non basta se non si passano ad una diversa articolazione della macchina dello Stato
Lo Stato italiano e oggi soffocato da una specie di centralismo burocratico
L'accentramento a Roma di quasi tutte le funzioni direttive soffoca la macchina pubblica oltreché soffocare Roma
Contemporaneamente tutte le attività pubbliche da quelle di indirizzo generale a quelle meramente esecutive
Sono disciplinate con le stesse regole
Ed è tempo di passare a quello che sta alcuni studiosi chiamano lo Stato leggero
Non c'è dubbio che le funzioni di indirizzo generale di controllo debbano se essere al vertice dei ministeri o della pubblica amministrazione
Ma se si segue l'attuale struttura secondo cui tutta la macchina dello Stato si muove poi sino all'ultima periferia secondo impulsi che provengono dal centro e con regole rigide uguali per tutti
Il risultato è quello mortificante che vediamo tutti i giorni
Ma questo non è uno stato moderno non è uno Stato vicino ai cittadini
è uno Stato accentratore inefficiente bisogna invece dotare di grande autonomia una serie di centri dalle università agli enti sanitari dal Poligrafico dello Stato alla motorizzazione civile
Organizzarle con lenticchie abbiano la possibilità di autoregolamentarsi di porsi esistesse il problema della spesso si tratta eventualmente di metterli in concorrenza tra loro per usare un termine colorito si tratta di introdurre dentro la pubblica amministrazione un po'di mercato e di concorrenza
Vi è poi l'aspetto del rapporto con il territorio la lega lo risolve spezzando in tre l'Italia
La commissione bicamerale approvato il principio di trasferire tutte le competenze alle Regioni
Salvo le generali funzioni tipiche dello Stato
Mi sembra una strada un po'vecchia e demagogica
Che esista una esigenza di rafforzare le autonomie in parte locali e in particolare i comuni voglio sottolineare in particolare i comuni
è verissimo
Che esista un'esigenza
Di una macchina burocratica accentrata l'ho appena detto
Ma sulla magica soluzione di risolvere tutto trasferendo quasi tutte le amministrazioni alle regioni bisogna dire una parola chiara
La macchina ministro litigo amministrativa delle Regioni ha oggi una crisi uguale o forse il più grave di quella dello stabile
La Regione lente più soffocato dalla partitocrazia
A livello di Regione la penetrazione dei partiti nella burocrazia raggiunge il massimo con tutte le note conseguenze
Basterebbe calcolare il numero di dipendenti regionali che si candidò nei vari gradi di elezione o che fanno comunque parte integrante
Di organizzazioni di partito per di più la Regione l'unico ente nel quale non è ancora iniziata alla riforma elettorale
E nei comuni invece ha già portato all'elezione diretta del sindaco e a livello nazionale in pieno svolgimento
Questo non toglie che alcune competenze possano essere trasferiti ma significa che i trasferimenti vanno fatti non agli attuali contenitori regionali che li gestire ebbero è ancora peggio
Ma regioni diverso in cui la riforma elettorale istituzionale consenta un rapporto diretto tra i lettori maggioranza il Presidente della Regione
Enti rinnovati in cui quindi il principio di responsabilità per i decisori politici per tutta l'amministrazione sia il principio guida
Nell'era della telematica in cui non è più necessaria la vicinanza materiale di tutta un'organizzazione occorre andare però molto oltre
Si tratta di articolare lo Stato sul territorio
L'Italia del resto non si è sviluppata per il secoli attraverso un solo cento
Ha visto fiorire comuni città se dunque siamo il Paese delle cento città
Facciamo anche lo Stato delle cento città
Se la Francia sta studiando di trasferire a Strasburgo la Scuola di Amministrazione non vedo perché noi non abbiamo decine di atti di questo genere da fare
Basta pensare alla Germania
Norimberga e sede dell'Ufficio federale del lavoro a Castelli sono la Corte federale per gli affari sociali e la Corte federale del lavoro
Cars due la Corte ospita la Corte costituzionale la Corte federale di giustizia Monaco l'ufficio brevetti
Ho letto la richiesta di trasferire una rete tv a Milano
Noi non vogliamo una rete italiane una lombarda Marri istituzioni che parlino sì a tutta l'Italia sia che trasmettano da Milano da Bari da Sassari o da Pescara
Nel quadro di uno stato rinnovato possono prendere corpo le linee di una politica economica e sociale che se non è dotata di efficaci strumenti di attuazione finisce per essere velleitaria
Alla fine del ventesimo secolo dopo il crollo del collettivismo la dimostrazione che ogni tipo di gestione mista dell'economia è solo un sogno
Ciò che dobbiamo ribadire con molta chiarezza e che non esistono alternative all'economia di mercato
Nella fase storica che attraversiamo è questo il sistema che permette di conciliare il massimo di produzione della ricchezza con la esplicazione della libera imprenditorialità cioè di uno uno dei modi di realizzazione della personalità umana
Accettare l'economia e mercato significa negare l'idea che lo Stato possa sostituirsi all'impresa nella produzione della ricchezza soprattutto dove il mercato non lo consente
Se si accetta un sistema bisogna accettarne le conseguenze
La produzione di ricchezza è compito dell'impresa ed è soggetta alle regole del mercato
Cioè non può nascere né sopravvivere dove il
Peccato la condanna ad essere inevitabilmente impervi
Il salvataggio pubblico delle aziende decotte anche quando ho fatto generosamente a fini sociali pretende di forzare una regola che invece insormontabile
I fini sociali che cerca inutilmente di perseguire si devono ricercare invece attraverso altri strumenti senza quella di lapidazione di ricchezza che questo sistema comporta
Le norme presenza della mano pubblica nel sistema produttivo stimabile oggi intorno al venticinque o trenta per cento e dovuta in gran parte interventi di questo genere piuttosto che a scelte strategiche
Ancora oggi e lo dimostra il caso Ferruzzi nonostante l'impegno governativo alle privatizzazioni l'andamento reale delle cose va ancora verso ulteriori salvataggi e quindi verso una ulteriore dilapidazione di rete
Economia di mercato non significa però mercato abbandonato ad una lotta senza regole
Se lo Stato non deve entrare nel mercato degli invece fissarne le regole e contratti e controllarne il rispetto
Sappiamo che su questo Cocktail Reno della disciplina della concorrenza del divieto dei monopoli della trasparenza degli investimenti richiesti al pubblico siamo molto indietro ancora una volta uno dei fatti sconcertanti del caso Ferruzzi e che nessuno strumento abbia consentito ai risparmiatori di avvertire l'imminenza del crollo
E il chiaro
Chiaro che in futuro e il terreno europeo su cui dobbiamo muoverci per la disciplina della concorrenza e dei monopoli
L'accettazione delle regole al mercato non significa per una società abbandonata a se stessa con gli inevitabili effetti di emarginazione da un lato e di parassiti ismi dalla
E doveroso verificare che le strutture dello Stato sociale di oggi non sono riproponibili per l'avvenire sia perché le risorse non coprono più il complesso delle domande
Sia perché in troppi casi l'intervento sociale si è trasformato in esistenziale in assistenziali
Pretendere che lo Stato persegua anche nel futuro l'obiettivo di una società più giusta e più umana di quella in cui stiamo vivendo e però per noi altrettanto doveroso
Naturalmente non penso ad una società egualitaria che mortifichi lo sforzo la creatività l'impegno
Penso a quella che Ermanno Gorrieri definì il dieci ottobre la società delle diseguaglianze eccome
è giusto che il lavoro e l'impegno vengano premiate
Ma è doveroso che ciascuno vengano offerte le stesse opportunità
Che vengano garantite le stesse posizioni di parte
Se ci guardiamo indietro dobbiamo riconoscere che spesso in questi decenni tutto ciò non è avvenuto
Nemmeno negli anni di maggior benessere tutti hanno avuto le stesse posizioni di partenza
Non potevano averle intanto in uno stato fare realmente dominato dalla partitocrazia da gruppi di potere organizza con una pubblica amministrazione che divideva i cittadini in serie A inserirvi quelli con la tessera con la protezione quelli senza riparo
In uno Stato in cui la realizzazione di una serie di diritti la possibilità del posto di lavoro l'accesso dell'impresa allegare veniva spesso subordinato a fattori arte a favorire protezione
Ma dobbiamo dire che a volte anche i fiumi di denaro pubblico indirizzato a fini sociali sono rimasti assai lontani dagli obiettivi
Penso che abbia giovato poco alla lunga pratica di servizi a costo bassissimo addirittura gratuito negli anni del populismo trionfante
Non è politica sociale far gravare sulla collettività il costo di un servizio che viene offerto gratuitamente tanto al ricchissimo quanto al disoccupato
Ancora oggi le tasse universitarie così lontani dal costo io Ferretti un modo è uguale a tutti
Sono un esempio di una sostanziale diseguaglianza mentre nel governo esso il costo delle prestazioni subito sanitarie viene suddiviso per reti
Quello che dobbiamo raggiungere il futuro è che l'intervento sociale non consideri solo il singolo cittadino ma sia incentrato sul nucleo familiare
Ci siamo riempiti la bocca di tutela della salute
Ma questa non si difende solo sui grandi temi
La si considera anche nei suoi riflessi sulla politica economica fiscale sanità
La nostra ispirazione cristiana ci prende particolarmente sensibili a questo problema
Ma nell'Italia di oggi per fortuna e possibile riproporre a tutti
Indipendentemente dalle culture dalle appartenenze il grande valore sociale di una politica che difenda la famiglia
Penso quindi alla costruzione di un nuovo stato sociale che sia più preoccupato di irregolare che di produrre in proprio
Più vigile consapevole nell'uso delle proprie risorse meno spinto a forme di tutela che finiscono con creare dipendenze assistenzialismo
E si è su capaci di suscitare altre energie in rapporti di volontariato
Piuttosto che centrato sulla propria potenza sulla volontà di assorbire in sé la società per questo abbiamo lottato per istituzioni forti capaci di bilanciare gli interessi forti
Di scavalcare i poteri di veto mentre le vecchie istituzioni rese deboli dalla dipendenza partitica erano permeabile alle forme più varie di assistenzialismo e burocratici
Abbiamo parlato sinora dell'Italia
Ma dobbiamo renderci conto che il mondo oggi e più piccola
Dai disastri ecologici alle grandi migrazioni
Dalle esigenze del commercio internazionale alle dimensioni dell'impresa una serie di fenomeni lo attraversano tutto scavalcando confini e barriere
Le scelte internazionali hanno pesato sulla politica italiana più che in qualunque altro Paese le alleanze internazionali sono stati una garanzia della nostra libertà e della nostra indipendenza
Su queste per decenni ci siamo divisi
Col crollo del muro di Berlino tutto questo e Fini
Noi vogliamo mantenere relazioni particolarmente strette con tutti i Paesi del cosiddetto mondo occidentale
Quelle relazioni fanno parte di una storia di una cultura e di una civiltà che sono le nostre
E su queste vie oggi una grande unità nazionale
Ma lo scenario è profondamente mutato
Abbiamo appena messo le radici dell'Europa dodici che già ci accorgiamo che anche se il piccolo che i problemini oltrepassano i confini
è in corso in tutto il mondo un processo che spinge ad una visione planetaria dei problemi
Di un processo che porta a costruire strumenti internazionali o addirittura mondiale in per risolvere alcuni dei più drammatiche vertenze della nostra epoca
Il crollo del vecchio ordine pone la questione di un ordine nuovo
E tutti avvertono ormai che non solo questioni economiche ma anche questioni attinenti ai più fondamentali diritti della personalità umana possono essere risolte solo attraverso interventi internazionali
La storia del White ne fu un esempio due anni fa la storia di una Jugoslavia e l'esempio di oggi
Naturalmente questo processone mette in moto uno contrario
Il superamento dei confini apre enormi possibilità ma richiede solidarietà capacità di superare egoismi e interessi per una visione più ampia se vogliamo tracciare una linea mondiale tra quelli che nel futuro saranno gli uomini avanzati e quelli che saranno i conservatori e qui e non su vecchi concetti che si colloca uno dei di screening anche sotto una visione mondiale dei problemi la posizione della lega e antitetica alla nostra
La lega rappresenta il processo opposto alla internet all'imitazione dei problemi la paura del nuovo il rifiuto dei sacrifici e la della solidarietà io un nuovo ordine internazionale comporta
Non illudiamoci che magari sotto lo spolverino dell'Europa delle Regioni la spinta leghista ci porti in Europa
Ha ragione Dahrendorf quando dice che il movimento verso entità internazionali è inconciliabile con la rottura delle singole nazioni e che non si va in Europa isolando la Padania
Ed è facile immaginare che le in facili per istigata e la lega di oggi diventi in futuro una richiesta poco protezionistica man mano che si avvicina la prospettiva comune europea
Portatori di una visione ispirata a valori cristiani siamo con convinzione e per una visione planetaria dei propri per la creazione di strumenti sovranazionali per la loro disciplina
Non ci nascondiamo le enormi difficoltà di questo cammino che due anni fa riuscì a trovare uno strumento per rimediare all'aggressione del Kula
E oggi non è riuscito a farlo in Bosnia ma la strada è questa
Diciamolo con chiarezza anche per evitare fughe idealistica
Non c'è pace senza un monopolio legittimo dell'uso della forza sul piano internazionale come quello che nell'ordine interno spetta allo Stato
Non si può escludere come estrema risorsa l'impiego di mezzi militari sotto il controllo di istituzioni internazionali debitamente riformata
E questo uno dei punti più delicati su cui si gioca la credibilità di chiunque voglia essere forza di governo su punti come questo non si possono concedere ambiguità
Considerando che i governi del futuro saranno con tutta probabilità costretti a muoversi in un quadro internazionale turbolento
Nove anni fa
Un cattolico come noi
Un democratico Unitalia
Il governatore di New York Mario Cuomo
Descrisse in un discorso memorabile letto Stay Democratic
I repubblicani credono che il prezzo inevitabile da pagare perché la carovana dei carri raggiunga la frontiera sia che alcuni dei nostri vecchi
Alcuni dei nostri giorni alcuni dei nostri malati siano abbandonati al margine della pista
I forti erediteranno la terra noi Democratici crediamo invece che il cammino possa essere portato a termine dall'intera famiglia senza lasciare nessuno alle spalle
Anche noi siamo guidati dagli stessi valori
Anche noi abbiamo alle spalle cammini di speranza
Che ci hanno portato dal sud dalle isole al Nord
Dalla campagna alle città dall'Italia in terre straniere
A questo impegno non possiamo e non vogliamo venirne
Allora io
Cerco di svolgere il compito mi sostituire Cesare San Mauro per una serie di comunicazioni che mi vengono passate
Da bigliettini
I suoi collaboratori
Noi abbiamo scelto di lavorare per commissioni
Perché come è stato detto
Questo è l'avvio di un lavoro
Che
Vede fornire materiale ai circoli perché a loro volta si impegnino nella ricerca programmati
è prevista per otto ore più o meno nell'anniversario alla Eur una convention in cui ieri sì tireranno le somme del lavoro dei prossimi
Le quattro Commissioni oggi costituite
Proseguiranno a lavorare con modalità evidentemente saranno comunicate
Ora dovrebbero essere distribuite le schedine di iscrizioni alle commissioni questo vorrebbe dire che persone portano
Nella sala queste schiere occorso gli sono state date
Speriamo
No
Venga qua
Come
A di
Sì registriamo spietato ecco perfetto sono suggerimenti che smentiscono la cosa ognuno fa la scelta andando nella sala fissata e lì saranno fatte lei ha registrato ecco si prega chi non si è ancora registrato e probabilmente non ha quindi versato la quota di farlo
Sì precisa che altrimenti non si mangia
Allora
Aveva
Non ancora non siamo ancora a questo stadio
Sì allora indico le sale in cui si svolgono i lavori la Commissione quali autonomie nello Stato nazionale si svolge in questa sala lavora in questa sala sarda dell'economia colonne
è presieduta da Piero Sandulli qui presente
La commissione quale economia di mercato si riunisce nella sala Regina al piano terra e salvo errori è presieduta da Paolo Catti De Gasperi
La sala la commissione quale status sociale nella sala accademia al primo piano
Ed è presieduta da Alfonso Barbarisi
Infine la Commissione quale solidarietà internazionale Sala e invece forse al primo piano ed è presieduta da Luigi Pedrazzi
Io credo che gli convenga sollecitare il trasferimento nelle sale per potere utilizzare al massimo il nostro tempo
Quello che fa notizia e probabilmente la giustizia penale ma ciò che il cittadino patisce in modo estremamente più
Pesante
è sia il sistema di giustizia civile giunto ormai alla paralisi o molto vicino ad essa sia il sistema della stessa giustizia amministra che peraltro deve essere razionalizzato e ripensato
Laddove sostanzialmente il Pubblico impiego dovesse avvenire un sistema di tutela non più assegnato a una giurisdizione esclusiva ma un sistema di tutela
Regolamentato in virtù del diritto soggettivo e quindi assegnato al giudice ordina
Questa mio preambolo non vuole essere né altro se non un ulteriore elencazione elencazione dei problemi ove ve ne fosse necessità e
è anche un popolo stimolo alla discussione che avverrà dopo la relazione del professor Enzo Cardi ordinario di Diritto amministrativo e responsabile della scuola nella pubblica amministrazione
Quindi credo che con dalla relazione del professor Cardi negoziamo trarre poi un ulteriore spunto per le nostre riflessioni preghiere
Tutti i componenti di questa commissione di studio che vogliano intervenire di prenotarsi de dandoli in ordine alle nostre signor
Questo
Dunque
Ma io credo che il nostro tema
Sia di molto agevolato il lavoro di questa Commissione per il fatto che Landes l'azione di Mario Segni il tema del ricostruzione dello Stato come segno l'ha definito assunto un valore importanza
Assolutamente centrale l'importanza assolutamente centrale che a mio parere opportunamente segna collegato all'intera battaglia referendaria
Sottolineando il dato per cui nell'insieme tutta la vicenda referendaria era una vicenda che aveva il tema della ricostruzione dello Stato come obiettivo eccome filo conduttore
Dove ricostruzione dello Stato significava ricostruire la leadership di questo Paese
Significava rinnovo dalla dirigenza politica di questo Paese significava ovviamente ed era il tema più direttamente presentato modifica delle regole elettorale ma significava anche il tema era più implicito in passato ed oggi qui viene reso esplicito rinnovò il modifica delle forme organizzative della statualità
Oggi
E in questa riunione e credo che dovremo approfondire soprattutto questo aspetto cioè quello delle forme organizzative della statualità mangiarla relazione disegni ci ha dato letteratura all'interno della quale possiamo collocare i motivi della nostra riflessione sostanzialmente disegni ci ha messo in rilievo un dato
Questo Stato deve cambiare fondamentale basica mentre il rapporto con i cittadini e adesso lo diceva anche nostro presidente introducendo il nostro lavoro e nel cambiare i rapporti con i cittadini deve porsi in una condizione di assoluta parete rettale
Questa condizione di uno Stato paritario per riprendere una vecchia definizione Feliciano Benvenuti e che quindi appartiene alla tradizione
Del cattolicesimo democratico è una condizione che nel modo più assoluto non si è riusciti a realizzare in questo Paese
I segnali di una di un mantenimento di una concezione statuale
Ancora forte ancora legato alla difesa di prerogative e privilegi all'arroccamento all'interno di una visione autoritaria del potere pubblico sono molteplici ma ragione insegni il cittadino coglie questo tipo di profilo dello stato soprattutto nelle vicende come queste più recenti che hanno riguardato
E all'interno di una vicenda come quella l'amministrazione finanziaria ha ragione segna porlo come tema centrale che cittadino avverte che non esistono regole proprio dello Stato di diritto nel rapporto tra il cittadino e lo Stato
Quanto una legge che riguarda
Come dire la l'imposizione fiscale diventa retroattiva viene già adottata in corso di Hannover la sua applicazione si riferisce all'anno in corso
E questo è avvenuto negli ultimi anni di frequente si pone il cittadino ma anche l'impresa è nelle condizioni di non poter programmare la propria attività l'impresa non sarà l'inizio dell'anno qual è l'accantonamento fiscale che occorre fare
Perché può arrivare la notizia in corso che hanno hanno avanzato che l'imposizione fiscale aumentata la famiglia non sa e la tutela mi pare dalla contrazione del reddito della famiglia deve essere nostri obiettivi politici
Alla famiglia e all'inizio dell'anno non sa qual è l'accantonamento deve disporre Supercoppe entrata soprattutto i propri redditi e deve magari prevedere a questo punto dei sacrifici maggiori o realizzava fino all'anno servitrice maggiori perché c'è stato un sorvolo dei
Prelievo fiscale imposto dallo Stato
La famiglia non sa se può contare su ma una lapidazione la propria abitazione la prima casa
Come un bene di godimento normale della famiglia oppure se essa è condizione di aggravamento notevole della propria situazione fiscale
Fino al punto di inventarsi rendite che sono puramente formale nominali che non stanno affatto nella realtà del reddito familiare e così di seguito all'interno di questo rapporto il cittadino scopre che le proprie topi crediti nei confronti dello Stato
Possono vengono regolati
Ed è anche recente questa acquisizione secondo i normali rapporti creditore e debitore quindi regolate ITA
Decreti secondo il tasso legale del dieci per cento me proprio i debiti nei confronti dello Stato vengono sanzionati con imposizioni fiscali che era fanno sì che si superi
Del cento per cento anche la cifra che bisognava passare vicino a Roma ecco nell'insieme tutto questo è proprio dello Stato borbonico fermo restando il rispetto per il Borbone nel senso proprio di acquisire semplicemente una Demi una terminologia rende assolutamente impossibile a fare accettare al cittadino le condizioni della e quella che deve essere invece una contribuzione che la Costituzione richiede come obbligo stesso è fatto
Essenziale dell'appartenere a una collettività una un elemento di cittadinanza
Ed è alla base di di un fenomeno che sul piano politico può diventare prossimi anni ragione prossimi mesi scusate ragione di una rivolta fiscale e sarebbe guidata da movimenti eversivi come come sostanzialmente a mio parere a meno deve considerasse la lega allora è necessario che un movimento che invece ha interesse a ricostruire le linee di una convivenza nazionale presenti su questo tema quindi e sugli altri temi ad esso collegati presenti una proposta politica istituzionale che la gente capisca nella quale la gente si riconosca
Per questo a mio parere come dire lo slogan di riferimento deve essere quello di puntare uno Stato paritario e la gente deve avere la percezione che noi siamo componenti di una idea di rapporto effettivamente di parità tra il cittadino e lo Stato
E dobbiamo danno un'indicazione concreta immaginando appunto una riforma l'amministrazione finanziaria che si è riformare l'amministrazione e sia riforma delle regole di questo rapporto
Ci donerà un attimo tra poco immaginando di tipo portando questo discorso all'interno di un di una valutazione più generale delle forme organizzative dello Stato il secondo aspetto che volevo sottolineare
E riprendendo anche qui un'indicazione di Mario Segni che questo Stato che ne vogliamo presentare le forme organizzative della statualità cui noi pensiamo
Debbano almeno a mio parere riprendere fortemente questa indicazione dei disegni di uno Stato leggero
Lo Stato leggero non è uno Stato minimo alla notifica per capirci cioè all'impostazione di un certo liberalismo americano che immagino appunto lo Stato che si ritira in se stesso e lascia spazio forme che poi sono molto spesso incontrollate di mercato o di economia no lo Stato leggero è uno Stato e recupera il notorio in autorevolezza
E in decisionalità e incapacità di guide incapacità di indirizzo tutto ciò che per cioè in termini di apparati
Tutto ciò che perde in temi di pervasività della politica
Né oggi abbiamo di fronte uno stato che è pesante perché fatto di apparati pesanti è fatto anche di di una sua capacità di influire sulla vita di tutti i giorni condizionandola malamente anche attraverso una forte intromissione pervasività della politica ma non è assolutamente autorevole occorre invece demolire tutto ciò che che Thuram pura forma puro appello dello Stato Rita è pura pesantezza e recuperare una visione d'indirizzo dello Stato come si può fare questo
A mio parere occorre ripensare complessivamente all'insieme delle funzioni dello Stato e capire che cosa di queste funzioni effettivamente occorre mantenere
All'interno della sfera pubblica e che cosa invece può essere organizzato anche con forme diverse anche conforme originale formale quale dobbiamo pensare
Insieme
E allora ripensandole scali schemi classici delle funzioni pubbliche queste funzioni sono in qualche modo tutte riconducibili all'idea o di funzioni di indirizzo o di funzioni di regolazione o di funzioni se le funzioni di servizio segno lo ha detto molto bene sono funzioni di erogazione alla collettività di servizi che debbono nella condizione attuale finanziaria di questo Paese
Avete una loro capacità di essere riconducibili a una logica di equilibrio fra ostetrica
Laddove il costo ha una sua giustificazione superiore di carriera al suo giustificazione sociale diventare una cifra evidenziabile nell'ambito della situazione finanziaria dello Stato lo stato finanziario
Del bilancio e ad essere oggetto di una decisione politica voglio dire tutto ciò che rappresenta il deficit delle Poste o delle ferrovie
E che è riconducibile a logiche di presenza no per le ferrovie o delle Poste in in luoghi che non danno norma che non hanno una ragione di convenienza economica ecco tutto questo non deve ricadere a carico delle aziende che eroga il servizio
Ma diventa materia di un contratto
Tra lo Stato e l'azienda le Ferrovie l'azienda delle Poste si isolano i costi in questione questi costi diventano materia di sovvenzione dello Stato perché sono un servizio che lo Stato richiede a quell'azienda ma tutto ciò e svolgimento erogazione del servizio deve essere riportato in una logica di equilibrio tra costi e ricavi
Dentro questo sistema questo questa linea di indirizzo sui servizi c'è spazio naturalmente per aprire servizi ai private dato per possibile su base naturalmente dei rapporti regolate dal codice civile quindi in condizioni di di parità di proporzionalità tra gli apporti di capitale che si danno il controllo sulla gestione e India di massima anche ciò che rimane la sfera pubblica deve essere ricondotto a una capacità di organizzazione in termini aziendali esempi che faceva
Onorevole segna la motorizzazione civile c'è un settore che è parte integrante dell'amministrazione dello Stato danno un'indicazione invece molto concreto come pezzi dello Stato possono essere staccati dallo Stato diventare formare costituiva l'azienda
E essere organizzati in maniera tale che esistono equilibrio tra costi e ricavi per quanto riguarda la gestione di quell'azienda lo Stato ridotto all'essenza
Allora che cosa diventa fuori del servizio una volta che servizi vengono restituiti a una logica economica lo stato diventa indirizzo regolazione ora l'indirizzo si l'indirizzo in materia politica
Ma è soltanto attorno all'indirizzo venne dobbiamo ricostruire lo Stato Francesco tutto il resto quello che regulation non può essere materia in cui ci può essere interferenza la Poletti
Il che significa che la regolazione in quanto è come dire a dettare le regole della convivenza in premiato settore a consumo detta le regole del mercato dalla finanza l'Antitrust detta le regole del mercato da Marco per l'impresa come disse quando la concorrenza la futura autorità degli appalti detta le regole
Per il ricovero degli appalti e così di seguito allora queste sono notorie ti queste sono organismi che devono avere un alto tasso di indipendenza dal potere politico e risponde ad una logica di imparzialità e quindi essere sottratti anche se completamente
Ha dominato la politica essere affidati al dominio di di
Il governo imparziale PPI minate settori nei quali sono presenti pubblici e privati e moltissimi settori dell'amministrazione statale possono essere come di appunto staccati dal governo centrale in questo senso è affidata a una logica di
Di Authority ed i soggetti ad alto tasso di imparzialità e consentirmi quindi dire che la prima di tutto questa riforma fondo deve riguardare l'amministrazione finanziaria
A mio parere occorre immaginare ho l'occasione di l'onorevole Segni occorre macinare il divorzio dall'amministrazione finanziaria dallo Stato italiano
Dove per primo sentendo una cosa molto simile a quella che avvenne nel mille novecentottantuno quando la Banca d'Italia come sapete il divorzio dal Tesoro nel senso che mentre la banca Rita
Era sottoposto a chemioterapia ottantuno all'obbligo di sottoscrivere tutti i titoli del debito pubblico emessi dallo Stato e quindi di garantire il collocamento del debito pubblico
Il divorzio significò appunto del debito lo Stato doveva pensare a trovare in modo di convincere i risparmiatori a sottoscrivere i titoli del debito pubblico questa è stata una manovra virtuosa che ha editato chiuso disastri peggiori che sarebbero arrivate
Avremmo avuto come finanza pubblica posso ci saremmo alla bancarotta totale se la Banca d'Italia avesse dovuto obbligatoriamente contrario sottoscrive i titoli del debito pubblico invece Tito debito pubblico debbano stare sul mercato e trovare sul mercato le ragioni della loro convenienza
Ecco questo è stato un come dire un un Moncilo l'innesto di un meccanismo dal punto di vista del reperimento delle entrate basato sul debito di tipo virtuoso occorre adesso
Fare l'altra parte dell'operazione c'è il divorzio dall'amministrazione finanziaria
Amministrazione finanziaria non può essere più come ha detto l'onorevole Segni servente della spesa
Non può e non è più possibile che la spia che le entrate debbano ricorrere a spesa fino appunto che naturalmente la pressione fiscale vivi nel punto in cui è arrivato occorre invece che l'amministrazione finanziaria sia governata da soggetti da un bordo da un opporre infinita ombra da un organismo collegiale composto da persone
Che hanno caratteristiche ovviamente dei requisiti di professionalità di indipendenza e così via i quali in una condizione di nell'indipendenza dal potere politico debbono avere tutta la potestà normativa per delegificare buttare giù a mare tutta la montagna di norme che oggi
Come dire rappresenta la gabbia dentro la quale si instaura questo rapporto con il cittadino delegificare tutta una normativa e stabilire il sì quali sono i limiti tollerabili in base a indici di ricchezza nazionale
Per la collettività di servizio fiscale che la collettività può adempiere ecco una condizione quinti di divorzio dal punto di vista del il rapporto con il potere politico il quale sa che quelli al limite è un limite che innesca un circolo virtuoso dentro il quale le spese debbono torna così come l'ultimo aspetto sul quale correre porta la nostra attenzione in chiave introduzione nostro questo nostro dibattito riprendendo anche qui un indicazione onorevole Segni è come dire il rapporto Stato centro-periferia
è un rapporto indubbiamente difficile che nei tempi attuali come dire trova motivi di complicazione dalla dalla impostazione di tipo leghista perché come segno ha detto non ci consente di ragionare con la dovuta serenità sulla situazione reale del potere locale intera
Però non va trascurato un dato che la crescita delle funzioni che cioè comune hanno avuto a metà degli anni Settanta nelle condizioni di arretratezza delle norme che regolavano l'organismo dal punto di vista politico
E di arretratezza dal punto di vista tecnico organizzativo e alla base del fenomeno di crescente politicizzazione che c'è stata da metà degli anni Settanta importi della vita degli enti locali fino al punto che reticente di questi ultimi anni che vanno sotto il nome di Tangentopoli hanno consentito di verificare quanto era come dire inquinata la vita politica a livello locale questo è un dato è un dato su cui dobbiamo riflettere
Per ragionare determini comprendere che il solo trasferimento di funzioni
Non è un fatto di di tipo virtuoso che consente di come dire riguardare in termini di aumento di tasse democraticità quelle realtà il trasferimento delle funzioni può essere può avere degli affetti di ritorno addirittura peggiori
Perché aumenta il contatto tra
Livello locale della politica e gli interessi un contatto diretto che finisce appunto può far sì che come dire la capacità degli interessi di corrompere quella vita politica locale sia fare alcune tendenze sono in atto e se dobbiamo guardare con con attenzione perché dobbiamo fare una proposta che sia ragionevole che sia equilibrata
Ad esempio questa tendenza contenuto nell'ultimo nel disegno di legge sugli appalti che la Camera ha approvato di prevedere che i comuni al di sotto di quindici mila ben quindici mila abitanti non possano costruire stazioni appaltanti ecco da da una direzione di marcia
Alcune funzioni che hanno non soltanto un alto tasso tecnicità
Ma hanno anche un alto tasso di contaminazione nel contatto con gli interessi come appunto il governo del territorio degli appalti e così via debbano trovare dei luoghi
Più tecnici e quindi più più verificabili più controllabili nel loro modo di svolgimento che e dove si possono svolgere quelle funzioni
Il Comune da questo punto di vista soprattutto il piccolo comune del bar riportato realmente al luogo di rappresentanza alla collettività
Rappresentanza fatta cioè indicazione di grandi obiettivi di grande scelte momento di aggregazione dalla comunità momento di incontro della comunità locale ma non deve essere un luogo dove come dire contatori interessi porte facilmente alla alla rovina insomma del di questo tessuto locale che viene anzi poco deturpato dalla dalle vicende che che che ne che ne derivano occorre immaginare un discorso articolato
Reazione dalla comunità civile ma staccando di funzioni che la praticano pur caratteristiche più appena parlato occorre invece puntare moltissimo sulle aree metropolitane abbiamo modo di vedere perché questo è un dato che continua a distanziarsi rispetto ai Paesi europei dove la capacità di gestione di realtà complesse come rapporto ma come sono come sono appunto le grandi città ha fatto sì che mi che Parigi o Londra abbiano trovato ragioni di uno sviluppo che nel Milan e Roma hanno potuto trovare la le riprendere l'indicazione contenuta la legge centoquarantadue sulle aree metropolitane potrebbe in parte attenuare il problema delle regioni e invece porre appunto il problema della dimensione intercomunale comune dimensione che noi dovremmo privilegiare nella nell'impostare discorso istituzionale su questa materia il discorso invece delle Province e delle Regioni si pone esattamente lo deve dire nei termini che diceva l'onorevole Segni no assoluto alle macroregioni sono l'inizio della disgregazione dello Stato italiano non è pensabile che questa poi questa proposta per caratteristiche puramente tecniche perché ha caratteristiche di precostituzione di una situazione in qualche modo prego sommava prego perché un per capire e d'altro canto e mia personale convinzione che una repubblica
è bene che è una regione sposato una macroregione del Nord sarebbe troppo vicina una realtà di tipo economico caratterizzato da una forte presenza dalla Germania e dopo aver spaccato in due l'altro Slovacchia dove finanziato la la iniziativa del distacco della Slovenia d'arresto per lo Slavia
Potendo contare sull'economia subordinate come quella polacca e ungherese pensa evidentemente di utilizzare anche la Regione per Lombardo Veneto della Padania come area di riferimento per creare questo grande impero centrale tedesco o mercato centrale Tesco se volete
Per il quale sono fatte due guerre mondiali in questo secolo ma che invece adesso sta provando le ragioni di una sua affermazione su un piano puramente economico indebolendo registro cento la prospettiva di Maastricht c'è la prospettiva invece però all'interno del quale costruire questo processo
Noi penso che politicamente dobbiamo puntare all'Europa voto dopo un dare ragione di un recupero di Maastricht corretto probabilmente per molti aspetti anche di carattere sociale e che per questo non possiamo essere favorevole a proposte di tipo di questo genere che invece puntano a creare un'economia assolutamente governare controllato da una sola moneta da una sola da una sola regione
Forte all'interno di questo di questo processo economico nel Mezzogiorno staccato e sostanzialmente abbandonato a se stesso questo lo scenario e la lega viene delineato e dobbiamo farci illusioni su questo perché i produttori della Brianza o del varesino o dell'Emilia Romagna difficilmente potrebbero lega se non avesse la percezione precisa che questo è il disegno
Che si stacca a mezzogiorno si guarda la Germani rapporto di cambio sono favorevoli si esporta e sono tanti mobili che nostri mobilieri della Brianza ore varesino devono produrre per arredare le case dei polacchi degli ungheresi dalla Germania dell'Est
Ecco questa è la ragione precisa di carattere economico per le quali si scopre un voto e quaranta del tenero quarantacinque per cento in questa regione
E allora di fronte a un disegno di questa portata che si Lupoi traduce anche in prospettazione istituzionali occorre avere la forza di reagire riproducendo l'idea di un'Italia delle regioni che guarda all'Europa morì dalle Regione all'interno delle quali le regioni bando riconsiderate in una chiave di legittimazione della politica di riacquisizione della leadership
Della politica all'interno di questa regione attraverso rilegittimazione popolare del presidente della Regione
Ed è presente nel governo regionale e attraverso una forte il porto irrobustimento delle Regione dal punto di vista della loro organizzazione strutturale l'organizzazione amministrativa
Questa mi pare la risposta che e in questa prospettiva occorre dare le ultime osservazioni che posso fare con il completamento di questo disegno a mio parere punto non fatto che indicazione disegni c'era cioè proposto fortemente sviluppata che lo Stato deve bere si questa sua capacità di essere presente nel territorio non è un fatto demagogico e anche se in qualche modo Cetto può avere un significato anche di la risposta la Leica ma è vero che ne possiamo immaginavano stato reddituale
Uno Stato cioè fatto di una distribuzione sul territorio è fatto di una diluizione della capitale
Io sarei molto radicale rispetto con l'indicazione che dava segni citando modello antitedesco
Diffusione dei centri organizzate dallo Stato io immagino che a Roma debba restare la presenza Repubblica presenza del consiglio che possono essere vinte nel ministero degli Esteri e che tutto il resto non soltanto RAI tre tre da sola Cetto è una manovra secessionista tutto insieme tutto il resto via invece sì questo si dovrebbe si potrebbe fare
Tutti i ministeri potrebbero e dovrebbero andare via da Roma tutti gli organismi di governo tecnico vorrebbero andare via da Roma essere distribuiti tra Genova Torino Milano Venezia Firenze Bari e così Catania Palermo e così via perché questa effettivamente è il Paese delle cento Capitali perché fosse condannata con riferimento solo alla Germania si ritrova una realtà nella quale ognuna di queste città poteva essere la capitale d'Italia
è stata storicamente capitale di qualche cosa nella sua vicenda storica e allora è giusto che ognuna di queste città Recuperi il suo senso di essere capitale
E invece anche qui a volte si ritrovò negli ultimi tempi indicazione del Parlamento che vanno in senso contrario né quella legge sugli appalti che prima citavo positivamente per un aspetto Vito Bicci trovata invece l'indicazione che la neo-costituita o da Est nel sito Meo prevista Authority per gli appalti abbia sede a Roma perché
Non mi pare che ci sia una ragione per la quale bisogna potenziare una legge che anzi ostruisce l'autorità in questa sede a Roma invece tutto il contrario non deve avere se Perrotta occorre immaginare la capitale istituita questa sarebbe una risposta che io credo che la gente capire
Una presenza e una redistribuzione sul territorio della Capitale avrebbe un senso fosse di ridare l'orgoglio di questa appartenenza a una comunità nazionale su cui a mio parere molto giustamente Mario Segni ecco questo vive come apertura per consentire
Nel gruppo al nostro dibattito
Benissimo allora ringrazio
Che c'era sottoposto
Una serie di nomine
Non semplice ditemi
E che appunto poi verrà probabilmente arricchita dal di interventi
Ne abbiamo già cinque prenotazione intervento io volevo sollecitare gli eventuali ulteriori interventi io credo che queste prime questi primi cinque interventi potremmo risolverli prima dell'intervallo del pranzo pregherei ognuno degli interventori di utilizzare cinque minuti perché altri interventi possiamo poi
Pregare la signorina visone di raccoglierli e questi secondo cui in questo questi altri interventi oltre i cinque che io qui che sono Luciani rosso Rucco Nizza e Stajano lì dedicheremo coi alla ripresa dei lavori alle quattordici e per cioè con quelli inizieremo la ripresa dei lavori
Dopo le quattordici e trenta in modo anche poi arrivare a un sì sì inizio lo facciamo parlare prima dell'intervallo cioè questi cinque nomi erano quelli del prima delle tre
Il altro suggerimento di natura tecnica che volevo dare è quello di far pervenire eventualmente anche
Lo stesso suggerimenti proposte e anche quello che può essere il contenuto stesso dell'intervento al nostro segretario del dottor Vassallo presso gli uffici del movimento Popolari per la riforma in via della vite quattordici ho inviando a mezzo fax gli stessi che il numero di fax sessantotto quarantuno ottocentoquaranta
Prefisso ovviamente zero sei perfetto sessantotto quarantuno ottocentoquaranta prefisso zero sei perché non abbiamo seguito le indicazioni del professor Cardi che siamo accentrati a Roma
E ancora il numero telefonico eventualmente zero sei sempre il prefisso sessantotto quarantuno ottocentotrentanove oppure sessantotto quarantuno ottocento trentotto e
Questo anche per stimolare poi questo lo ricordo sia i partecipanti di questa riunione sia tramite loro i singoli circhi circoli di cui
I partecipanti della riunione fa a cui partecipa a termine fanno capo proprio per stimolare il dibattito dei circoli su dei temi che vorrei che siano temi concreti temi pratici quindi io darei la parola al professor Luciani
Sì
Questi
Se questo il tema il tema del nostro convegno sì che intitola un programma che inizia il che vuol dire che noi non pensiamo di finire oggi alle sedici e trenta pensiamo di andare avanti almeno fino al dieci ottobre pensiamo anche di poterci eventualmente
Magari in piccole sessioni riconvocarci pensiamo di poter elaborare tutto questo per arrivare poi alla bozza certo
Cioè la bozza però che il momento finale
Non solo dell'intervento i lavori ecco questo volevo chiarirlo sì scusi se l'ho interrotto ma credo proprio per
Restituire
Benissimo prima no
Certo noi
Dieci ottobre come
Certo
E allora voi
Prima con la prima benissimo noi recepiamo questo suggerimento ne faremo quel tesoro che cerchiamo di essere adempienti
E allora io pregherei professor Luciani di prendere la parola magari dal microfono se possibile pregherei anche il professor Luciani di utilizzare quattro cinque insomma proprio per consentire cinque interventi prima del pranzo di Avvenire dire anziché
Se mi impiego impiegherò forse quattro cinque ma
La problematica è talmente grossa
Non ne abbiamo tutti però solo alcuni elementi in mano a un altro
Per un lavoro che deve essere necessariamente lungo
Dunque io racconterò velocissimamente che nel mille novecentosessantuno
Fu incaricato di collaborare con Cassese che era allora il professore incaricato da Ruffolo segretario numero della programmazione che ero appena laureato
Aggredire Kennedy di predisporre un capitoletto sull'efficienza della pubblica amministrazione
Ed è una cosa da fare in quindici giorni un lavoro appunto immane di cui appunto il cui elementi non ci rendemmo tra l'altro totalmente conto solo successivamente
Di facemmo quattro cinque pagine ecco
Il problema grosso che allora non capimmo è che punto si capì solo dopo e su cui poi su tutti i temi su cui ho lavorato una vita io questi per cui in climi lavori era questo che allora si pensava che fosse possibile crepare dettare delle regole di efficienza della pubblica amministrazione
Senza mettere avanti la questione della della riforma della politica cioè delle della dell'efficienza del sistema politico
E perché sempre
Lo capimmo dopo perché è un po'come nell'impresa se non c'è un qualcuno che ha interesse a un profitto e quindi tra è un guadagno
Mediante l'efficienza dell'organizzazione nelle nell'impresa se non si fa l'efficienza dell'organizzazione così nella politica se chi governa l'altra è un vantaggio dell'efficienza della pubblica amministrazione proporgli amministrazione rimane nei libri non si fa
Appunto a capirlo solo dopo che quando i politici hanno abbonarsi e interessa non far funzionare la pubblica amministrazione attenerci a tutto la tutta la storia della strumentalizzazione della pubblica amministrazione
Per far voti e clientela e che appunto che
Si capì dopo che addirittura avevano interesse a non farla funzionare perché era quello il modo di asservirla per per per scopi di di voti e di clientele ecco
E c'è
Quindi io penso che questo in altri lavori dovranno dare una qualche importanza per lo meno un capitoletto alle questioni dell'efficienza del sistema voli quindi il sistema elettorale dovrebbe essere una parte di questi lavori che facciamo noi ecco così pure questioni che riguardano la separazione personale fatalmente del governo e membri del Parlamento
Perché il governo alla legge Gasparri il Parlamento rappresenta i cittadini
E quindi occorre che chi maneggia il denaro non abbia non voti i suoi stessi progetti cioè il Parlamento che deve occorre una separazione fra controllori e controllati
Le questione della globalità del bacino elettorale che deve leggere il governo tutte cose piacciono così perché non non non non posso neanche suo soffermarmi della durata della legislatura sulla questione grossi che riguardo l'efficienza del sistema politico
Una volta chiarito questo dicevo
Vengono i problemi dei criteri di efficienza e di scelte economica
E qui
E qui c'è c'è c'è c'è c'è un po'da Butcher ceppo da valutare se il Governo debba avere una sua discrezionalità nel nel decidere le entrate e le spese
O se Serse invece invadono posto delle regole costituzionali il principio del pareggio del bilancio è il caso di porlo a livello costituzionale oppure no ecco la nostra Costituzione dice che il Parlamento per decidere una spesa deve indicare anche i mezzi per farvi fronte ma mezzi una parola molto generica anche il debito pubblico è un mezzo ecco e questo fa sì che chi non ha responsabilità verso i cittadini e posso molto abusare nel finanziare la spesa pubblica attingendo al debito pubblico
Che appunto il modo per non rispondere ai cittadini dei sacrifici che si impongono e che sono necessarie quando si decidono delle spese quindici
Io non so se sia il caso di pensare a una separazione totale tra potere fiscale e potere di spesa forse questo è un criterio che economicamente non potrebbe reggere perché ogni spesa comporta dei sacrifici
E quindi chi decide la spesa deve anche affrontare l'impopolarità conseguente alla all'esigenza di finanziare la spesa quindi il governo deve avere questa le due responsabilità ma comunque sono cose che su cui ci ci soffermeremo
Per quanto riguarda invece le questioni un po'più di gestione ecco
Qui si tratta di
Un elenco di punti si tratta un po'di chiarire
Le condizioni di efficienza gli strumenti come come avvio come vengono realizzati i gli obiettivi
Il rapporto fra un manager pubblico al governo ecco il manager pubblico e di nomina governativa e quindi deve eseguire le diciamo così i gli ordini del governo secondo anche gli interessi elettorali del Governo o invece deve avere una sua autonomia gestionale queste qui sono problemi molto delicati tutta la storia delle tangenti
è legata a questo tipo di problema cioè se il manager sia un dipendente del Governo
Sia nominato per poco tempo quindi non rieleggibile dopo tre anni poniamo anche in questo caso il manager che non vi dice al governo al ministro che vuol fare voti verrebbe licenziato in questo caso quindi c'è un problema di di chiarire ecco di chiarire come il manager fa fa carriera e come viene remunerato cioè va remunerato con stipendio fisso Oba remunerato con indici che rispecchiano l'efficienza della gestione ecco
Quindi c'è
è il caso ad esempio di affidargli dell'amministrazione autonome con Budget separati quindi con agenzie relativamente autonome quando si affidano a degli obiettivi per i vari servizi
è il caso di bambino poniamo dei pubblici concorsi per cui il problema di fare una scuola di fare un ospedale contiene o anche della stessa gestione
Viene fatto
In base appunto a chi offre le condizioni o reticenti
Tutte le spine piuttosto importante e delicata poi c'è
Il
Ma purtroppo salta sempre questa cosa
Un'altra cosa fare
Poi c'è il problema dei livelli territoriali del Gotti al governo dei livelli di governo e le varie forme di autonomia e in questo caso un problema molto acute grave e quanto autonomia fiscale dare ai vari ai vari livelli di governo nel caso dei comuni diamo un'autonomia fiscale ma ricordiamoci il quaranta per cento dei comuni a meno di due mila abitanti il settantacinque per cento ha meno di cinque mila abitanti e sono otto mila i Comuni quindi sono tantissimi che hanno delle dimensioni veramente piccola ecco
Quindi io faccio poi indicazioni temi
Su cui penso che ci si ci si dovrà Belvedere e lavorare nasce ecco io prima nella nient'altro era il professore produzione ancora una chiosa può presentarsi anche in favore del
Dell'uditorio così come pregherei tutti i prossimi interventuri di aprire il loro intervento presentandosi a tutti in modo da sì consiglio deciderà solo professore di economia di area pubblica
Quindi scienza delle finanze ma l'aspetto economico non l'aspetto giuridico di questi problemi e di di funzionamento dello Stato e di tutte le varie forme di gestione pubblica questore
Bene grazie professor Luciani e noi pregheremo tra l'altro di farci avere un pochettino uno schemino di questo suo intervento
O attraverso i fax inviandolo quell'indirizzo cui facevo capo poc'anzi e darei la parola a Roberto russo
E anche pregando anche lui di utilizzare in modo estremamente parco il tempo attenendosi ai cinque minuti di cui dicevamo prima magari facendo mascherina del problema
Dei problemi ormai gli vale puntualizzando il problema di trovare ma in larga misura grazie iniziando dalla presentazione del Premio riferimento evitiamo Roberto Rosso vengono celle son procuratore legale sono consigliere provinciale e comunale aver cioè
Io ho sentito oggi molto parlare
Di fatto
E di come modernizzare lo Stato
Io ho partecipato a questo incontro perché ho visto parlare di autonomia e ritengo forse perché vengo a dover celle che alle Autonomie ci si debba interessare per un partito per un movimento che si definisce popolare e si richiama alla tradizione di Sturzo
E i io sentito appunto l'intervento di segni ascesa dentro il professor Cardia e mi è parso di cogliere una generale provocazione a modernizzare lo Stato alleggerendo lo questa è stata la definizione professor Carlo e lo bisogna capire in che modo
Alleggerire lo Stato ci sono due direttive
La prima è quella di alleggerirlo di competenze e di funzioni e mi sembra che sia la tendenza che si emersi nel dibattito di oggi il secondo di alleggerirlo decentrando le funzioni e le competenze e sarebbe
L'aspettativa che io ritengo
Penso almeno molte altre tre hanno aderito non entrano prova della forma si ospiterebbe
Io non so se la formula giusto posso essere quello del federalismo ma non ne farei una questione nominalistica e non demonizza nella lega
Io lo devo dire per la simpatia forse però per tanta gente che se non sarà la lega e che le assicuro professore
Non muove dalla preoccupazione dei lettori della nostra parte non votano lega per provocazione geopolitiche di Brindisi i loro prodotti nei mercati polacchi potranno avere promesso constatazione semplicissimo
Quella perché quella e la constatazione che il carico fiscale
Che incombe su di loro e totalmente inadeguato alla qualità e alla quantità l'efficienza dei servizi che gli viene reso in contraccambio sia come generalità di cittadini sia come settore specifici divisa tra mentre il bisogno sociale che hanno conseguentemente un esigenza maggiore di compensazione da parte dello Stato che prevede voglio dire questo perché evidente da questo punto di vista che pensare di modernizzare lo Stato
Soltanto concependo la riforma dello Stato a partire dallo Stato centralista
Io spero cioè il mio ragionamento sia del tutto inadeguato e possono essere invece ribaltato nel prossimo anno dell'azione del Movimento Popolare per la riforma ma ritengo che lo Stato centralista da solo non se le forme e chi lo strumento più semplice più logico
Più radicato nell'esperienza del Partito popolare di don Sturzo di quella che è la base sana da cui parte la nostra esperienza e quella di far leader appieno
Il rispetto per la libertà delle comunità locale delle famiglie e quindi chiamiamolo autonomia sino chiamiamolo federalismo consentire un maggior radicamento dello spirito di patria
Dello spirito di patria e unire maggiormente la nazione cominciando a far capire a ciascuno che la gestione e la tutela dei propri interessi possa essere meglio radicata e accorciando la distanza che c'è oggi tra soggetto decisore
E tra colui che beneficia della decisione c'è se non decentriamo veramente ma non soltanto il ministero che viene posto a Genova anzi trattori non si termina non si capisca
Ma se non decentriamo competenze e non decentriamo e ha ragione lei se si decentra non soltanto la funzione rischia di aumentasse il livello di corruzione
Anziché nemica bisogna decentrare contemporaneamente la responsabilità del prelievo fiscale c'è io non credo che ci possa essere promosso vogliamo evitare
L'avvitamento di corruttela che abbiamo verificato ma nord incontrano Stratta sono quelle oggi maggiormente sotto il riflettore dell'indagine giudiziaria ebbene riteniamo che ci debba essere il controllo per merito politico da parte degli elettori quindi decentrare la competenza la funzione correlativamente decentra la responsabilità del prelievo e c'è fa giudicare la gente prelevando dalle sue tasche il risultato che poniamo effettuare se non si fa questo e se si pensa soltanto di poter cambiare lo Stato mantenendolo centralista e e diffidando sostanzialmente della responsabilità delle comunità delle famiglie dell'organizzazione essendo fino in fondo rispettoso di quella che la carta costituzionale voluta dall'esperienza di Democrazia Cristiana del quale tra l'altro i provenga
Anche i Ridwan atto uno Stato veramente rispettoso delle differenze
Non credo che ci possa essere riforma vera di questo Paese partendo da un progetto che da Roma arriva fino alle Alpi scende al alle punte della Sicilia
Ci deve essere veramente lo Stato regolatore che individua alcuni principi di cittadinanza comune a tutte le latitudini ma entro questi principi dice dinanzi acconsente alle differenze di giocare troppo ruolo
E conoscente quindi eri acquisendo un concetto di piccola patria locale di sentirsi più cittadini di una grande patto nazionale
Se non si fa questo ecco e il problema le esatto lei individua giustamente post lei individua un aggiustamento le rischia lei individuato giustamente alle resti che cola dalla macroregione c'è chiaro che se si parte dalla macroregione inevitabilmente si si determinerà una scissione per Stati per microstati dentro uno Stato unitario che alla fine porterà a spezzare l'unità nazionale ma ritengo anche che se non c'è e anziché al concerto al Macro ragion cioè io ritengo che il concerto federaliste concetto autonomista il concerto di un decentramento effettivo sia oggi vincente recepibile dei nostri cittadini si tratta di non farne l'uso distorto
Che la lega propone ma se nessun altro
Propone un uso migliore di questi concetti che sono concetti sane ed è nella lega passerà dal venticinque al trenta quarantacinque sessanta perché ha soltanto nel rispetto alle differenze delle libertà delle specificità
Nel potremo riuscire a far da contraltare Realacci chiedere perché la lega successa perché qualcosa di sano interpreterà in maniera distorta ma c'è una radice di bontà di cosa sana che poi viene distorta
Dai soggetti che la propongono cerchiamo di farci interpreti autentici della radice vera attraverso la quale costruire qualcosa di migliore se riproporremo lo Stato centralista Misaki almeno al Nord ne saremo sepolti nell'indifferenza del nostro
Chiamo l'avvocato
Rosso
E diamo la parola Gianfranco Rucco
Con le stesse preghiere
Di cui sopra
Gianfranco Rocco responsabile delle relazioni sindacali dell'Associazione nazionale dei comuni italiani
E quindi parlano di comuni
Professor Cardi ha detto nella sua relazione
Che non c'è comportamento conformi al diritto nei rapporti tra fisco e cittadino
Non c'è comportamento conforme a diritto neanche nei rapporti tra Stato e Comuni sulla materia finanziaria
Non c'è autonomia senza certezza di risorse questo principio è stato sancito dalla legge centoquarantadue
è stato strappato ogni anno da tre anni con decreti legge che in corso d'anno tagliano centinaia di miliardi di finanziamento agli enti locali
è lo stesso comportamento dello Stato nei confronti del contribuente
Neanche i comuni hanno certezze possono fare per quello che consentì coloro programmi e piani d'investimento al di là della corruzione
Perché la spesa comunale negli ultimi dieci anni e i dati lo dimostrano non è stata la spesa dei Comuni
Gli acquedotti non son stati moderna rimodernato i perché la finanza pubblica è stata concentrata in grandi opere che facevano grande corruzione
Con gli stessi denari probabilmente il quaranta per cento della rete idrica italiana sarebbe stata risanata se si fosse finanziato adeguatamente l'investimento dei piccoli e medi comuni
Qual è la proposta
La legge centoquarantadue dice che esistono servizi indispensabili a fronte dei quali lo Stato deve trasferire fondi bene scriviamo nella legge costituzionale
Che sia una legge costituzionale che non possa essere sconvolta anno per anno dal ministro del tesoro di passaggio che avrà tutte le ragioni di farlo
Però allora non scriviamo nella legge che le finanze dei Comuni devono essere certe perché con questo sistema noi non consentiamo una gestione effettivamente autonomistica degli enti locali
Vorrei ricordare a ragione forse professor Cardini piace ricordare che il primo Carroccio della storia fu usato contro Federico Barbarossa non a favore dell'impero centrale di Germania
Quindi voglio dire quando si parla coi ditemi di autonomia un versante sicuramente l'autonomia finanziaria bisogna riconsiderare la dobbiamo considerare anche un altro aspetto va chiarito in un senso o nell'altro
L'autonomia impositiva dei comuni deve mantenere invarianza di pressione fiscale o no
Perché l'ICI non non è a invarianza di pressione fiscale determina un aumento di pressione fiscale
Allora se noi scegliamo l'invarianza della pressione fiscale la scelta un'altra l'IRPEF in parte rimane sul territorio
O comunque si cerca di costruire un sistema tributario dove una parte delle risorse che vengono prodotte nel territorio servano a finanziare i servizi della comunità locale
Al di là di quelle indispensabili la cui garanzia deve rimanere in mano allo Stato chiudo con una terza considerazione e per quello che riesco ad articolare una terza proposta c'è un problema di organizzazione storico negli enti locali il vertice burocratico e Anci vide
Questo lo sappiamo
La legge sull'elezione diretta del sindaco da grande legittimazione popolare al capo dell'amministrazione incide per certi versi sugli aspetti organizzatoria anche se in maniera abbastanza come dire estemporanea rispetto al sistema della centoquarantadue perché poi bisogna capire quanto l'elezione diretta corre sia coerente alla separazione dei delle funzioni di politiche da quelle amministrative
Però noi dobbiamo in qualche modo secondo me se vogliamo qualificare una proposta di un movimento
Che nasce con l'elezione del sindaco
Stabilire se l'organizzazione dell'ente nel suo vertice è o non è un fatto di autonomia organizzatoria anch'essa se poste le esigenze di controllo dell'azione amministrativa per usare terminologie amministrative che ci sono familiari le funzioni di amministrazione attiva devono essere coniugato disgiunte da quella di controllo
E in quale modo e attraverso quale strumenti la mia personale proposta è che lo strumento sia l'autonomia organizzatoria cioè l'ente locale che decide siccome l'ente locale rappresenta una comunità locale e anche la sua struttura organizzativa deve essere coerente a questo principio di rappresentanza locale e l'ente locale che decide quante e quali funzioni di amministrazione attiva demandare a chi vi ringrazio
Siamo anche il dottor Rocco e diamo la parola Paolo vizio
Così è stato esaudito il suo desiderio parlare prima di pranzo
Io spero che la brevità dell'intera
Non vada a discapito della chiarezza sono stato lieto di sentire l'oratore mi ha preceduto creare situazioni scusate io per anni mi sono occupato di analisi organizzativa nella pubblica amministrazione
Poi a un certo punto lavorando in un ente che faceva questo di mestiere per un certo punto ho scelto la libera professione adesso faccio le stesse cose come consulente aziendale
L'autore che Mieli all'oratore che mi ha preceduto ha introdotto il tema dell'organizzazione nella pubblica amministrazione ecco io così un antico rapporto anche professionale che mi lega Enzo Cardi volevo cercare un po'di capire come mai lui poi che ha fatto studi in Inghilterra ha dimenticato il tema dell'implementazione cioè in altri termini quello che la fattibilità delle leggi
All'inizio della di questo nostro incontro di gruppo di lavoro Sandulli ha ricordato tante leggi importanti la duecentoquarantuno centoquarantadue è stata rievocata teste
Quante leggi abbiamo noi in Italia e che rimangono poi a livello le cosiddette leggi manifesto che rimangono a livello di buone intenzioni
Sentito evocare il tema della Regione di nuovo di questo contenitore che deve funzionare della Provincia del Comune nelle aree metropolitane di quant'altro
Con questi grandi disegni devono fare poi i conti con la fattibilità
In altri campi su su altri scenari però concettualmente credo che valga la pena ricordarlo noi abbiamo per esempio nei di intervento sul territorio che sono soggette verifiche di impatto ambientale
Nel nostro paese non esiste il legislatore non fa una verifica preliminare dell'impatto organizzativo di una legge sull'amministrazione cioè della capacità di tenuta dell'apparato Aldo ha sul trattamento all'applicazione della legge stile io credo che questo sia un tema importante nel momento in cui si parla di crisi dell'accentramento e di favorire il decentramento perché tra quella che è la parte alta della soglia indirizzo di coordinamento Icardi ci ricordava deve essere mantenuta dallo Stato nelle sue grandi linee
Così di impegno nazionale io credo che la difesa la politica in Terna la politica del tesoro sia difficile da immaginarla come decentrata ecco tra la soglia alta della politica e questa è la sfida di fronte alla quale ci troviamo sapere fare la politica alta non saprei fare la politica dell'amministrazione e la soglia del sostanzialmente dell'esecuzione occorra avere riguardo alla come dire alla fattibilità e alla RAI realizzabilità di queste grandi decisioni
Bisogna sapere analizzare prima con quali mezzi con quali risorse di tipo organizzativo strutturali ritenete quelle finanziarie sono
Mi aiuto occorrerebbe che una legge avesse oltre alla previsione della copertura finanziaria anche una preliminare verifica di fattibilità la cosiddetta copertura di fattibilità però spero di essere stati stato chiaro vi ringrazio
Facciamo il dottor mezza e la parola Ernesto Stajano
Col quale credo potremmo anche affrontare l'altra parte dei nostri temi legati alla amministrazione della giustizia ma probabilmente in modo più specifico alla tutela dei cittadini
Della gestione anche processuale ne abbiamo una legge che è una legge del mille novecentonovanta misure urgenti per la tutela
Le misure sono urgenti ma ancora non sono entrato in vigore
Io sono Ernesto Stajano sono un magistrato ordinario e sono componente del Consiglio superiore della magistratura
Dovrei parlarvi della magistratura ma spero di poter dire qualcosa più in generale sulla cultura della legalità
Che mi pare un tema in questo momento particolarmente sentito
Da parte dell'opinione pubblica
E direi che lo è non soltanto con riferimento alle problematiche di carattere penale che involgono le delicatissime questioni legate al processo civile al suo modo di funzionamento
Alle distinzioni fra ruolo del Pubblico ministero quel ruolo giudicante
Al problema più in generale dell'unicità della giurisdizione
Ma
Direi che vorrei parlarvi soprattutto del problema che è collegato ai Rita
All'assoluta mancanza di iniziative che si registrano per quel che riguarda l'assetto dell'ordinamento giudiziario
Tenterò di dire qualcosa anche in materia civile i problemi come vedete sono talmente tanti da non consentire se non brevi accenni per quel che in un tempo ristretto come i cinque minuti che mi sono stati assegnati e che spero abbiano una piccola deroga ricordiamo vissuta difficoltà dei problemi sicuramente abbia comunque credo che ognuno di noi per quel che attiene al problema dell'ordinamento giuridici giudiziario
Io vorrei che sviluppare qualche considerazione che trae spunto proprio da una indicazione che faceva Mario Segni nel suo intervento introdotti ricordava il richiamo è stato singolarmente o Ficacci
Che un certo appiattimento nell'indicazione
Delle carriere
E non sviluppo delle stesse e derivato proprio da un'iniziativa che per prima la magistratura ha portato avanti e che si è realizzata attraverso due leggi conosciute come Breganze abbreviazione che hanno determinato la possibilità di promozione a ruolo avverto
Vista urlando una distinzione fra attribuzioni di qualifica e attribuzioni di funzioni
Si può essere allo Stato
E nessuno se ne deve sorprendere anche se forse un po'di meraviglia sarebbe giustificata
Si può essere presidenti di sezione della Corte di Cassazione quanto a qualifica e pretore di Capri o di Carpi o di Modena per quel che attiene alle funzioni
Questa apparentemente assurda impostazione trovava però in quel momento storico una qualche giustificazione e trovava soprattutto un aggancio nel dettato costituzionale le vuole i magistrati distinti solo per funzioni e non per gradi
Tra i vari cioè origine dalla necessità di considerare che tutti i magistrati esercitando una medesima funzione con pari dignità avessero diritto a vedere in qualche maniera scorporata la loro carriera rispetto all'esercizio delle funzioni
Un problema che atteneva alla necessità di assicurare un uso imparziale e da politico
Della giurisdizione
Il vero problema quindi per quel che riguarda la magistratura
Non è qui non è su questo tema e su un altro tema su cui io mi permetto di richiamare la vostra attenzione quello poi del movimento dei Popolari per la riforma il vero tema è quello della attività
Che è stata svolta dal sistema politico partitico al fine di rendere in qualche maniera omogenea alla magistratura nella sua struttura ai suoi equilibri e ha le sue ragioni esistenziali
Cosa è avvenuto
E avvenuto che attraverso una serie di leggi elettorali via via modificate
Per l'elezione del Consiglio Superiore della Magistratura che l'organo di governo della magistratura che sempre più ha visto espandere i suoi poteri anche di condizionamento e di controllo sull'attività dei magistrati
Attraverso queste leggi sia ottenuto una struttura associativa della magistratura ed un Consiglio superiore in cui si rispecchiavano attraverso la rappresentanza di gruppi conformati secondo lo schema partito gli stessi equilibri politici le stesse deviazioni lottizzatore è clientelari che si realizzavano
Nell'orizzonte più propriamente politico in tutti i gangli è intubato in livelli dello Stato
Una soluzione che mi piace oggi sentirlo da tutti definita accenni inaccettabile ma che assolutamente contraria radicalmente contraria all'immagine che ogni cittadino direi conserva della giustizia
E i della magistratura nella sua coscienza perché io credo che per la Magister la pubblica amministrazione in generale ma per la magistratura in particolare
Ci debba essere la certezza che il magistrato non è solamente indipendente ma anche che appaia tale che non sia cioè neppure sfiorato dal dubbio di una compromissione
Con la struttura di partito o che la sua azione possa essere compromessa dall'affermazione di ideologia
Da scelte di campo giurisprudenza alternative da utilizzo strumentale dell'attività giudiziaria per raggiungere finalità politiche o sociale
Se non ovviamente in coerenza con le scelte che la Costituzione e l'ordinamento giuridico afferma
Ebbene e attraverso questo meccanismo di progressivo aggiustamento delle leggi elettorali si è giunti ad un Consiglio superiore che eletto per riviste con un sistema proporzionale per liste concorrenti
E che è in grado di riprodurre lo dicevo prima esattamente lo schema dettero partitico
Che esisteva in Italia ed esiste ancora adesso in Italia e che con le prossime leggi elettorali si spera di modificare in positivo
Anche per il Consiglio superiore anche per la magistratura giunto quindi il momento di aprire un drastico mutamento
Di sistemi elettorali per l'elezione al Consiglio scegliendo un sistema che sia in grado di garantire una scelta non mediata da organismi rappresentativi di gruppo Parah partitici ma direttamente indirizzata alla persona e questo anche in considerazione del fatto che i magistrati sono pochi dovrebbero essere un corpo elettorale dotato di una notevole professionalità e quindi di grande capacità critica di scelta
E quindi sicuramente idonei ad indirizzare delle le loro pensioni sulla base di un rapporto di personale
E diretto a conoscenza di stima di considerazione più o meno larga siccome dato registrare all'esito della competizione
Quando questa scelta sarà stata effettuata dal legislatore ci vorrà un impegno forte perché le resistenze sul piano delle riforme ordinamentali magistratura sono enormi
Sarà possibile affrontare una serie di altri temi che sono a mio avviso fondamentali a questo punto per assicurare un clima di legalità e di certezza
Per quel che attiene all'azione della magistratura
Non parlo del tema della funzionalità che richiederebbe di per sé un'intera conferenza per poter essere affrontato con qualche ambito di
Approfondimento necessario
Quali i temi che Allo stato emergono come assolutamente indispensabile da affrontare il primo problema mi pare quello della divisione fra il ruolo requirente e giuro giudicante
Il nuovo codice di procedura penale che essi conforma secondo uno schema Cusa torio ed attribuisce al Pubblico Ministero la funzione di parte del processo nel contraddittorio con la difesa
Deve condurre necessariamente ad una separazione delle carriere fra la carriera del Pubblico ministero e la carriera del giudice
Questa è un'affermazione che io mi sento di fare con sufficiente convinzione anche sulla base di una disamina precisa del modo di comportamento che negli ultimi tempi
Vi è stato da parte di tutta una serie di GP in particolare
Ai quali probabilmente nuoce questa perfetta identità di collocazione ordinamentale con i pubblici ministeri si corre il rischio di smarrire quello che il fondamentale principio della giurisdizione
Nel rispetto dei di un clima di garanzie
Attraverso il processo
Che costituiscono l'essenza stessa della giustizia
Un clima di
Rispetto scrupoloso
Delle disposizioni la ricerca di una verità che non sia una verità soggettiva
Di una verità qualsiasi comunque acquisita ma di una verità acquisita nello scrupoloso rispetto delle regole del processo nel contraddittorio fra le parti e consustanziale alla logica della giurisdizione
Se questa regola non viene rispettata la giurisdizione cessa di esistere
E diviene e la magistratura diviene uno strumento di polizia magari necessario
Ma perde la sua ontologica capacità di essere quel che il nostro ordinamento costituzionale ritiene debba essere quindi separazione del ruolo del Pubblico ministero da quello dei magistrati giudicanti ma anche perché bisogna essere attenti e precisi su questo punto l'assoluta certezza che il ruolo del pubblico ministero continui ad essere indipendente da ogni altro potere dello Stato ed in particolare come è ovvio dall'esecutivo perché ogni suggestione di sottoposizione del pubblico ministero all'esecutivo prima era pericolosa oggi dopo tutto quel che è avvenuto negli ultimi anni eh ridicola
Immaginarsi un Di Pietro
Che intraprende le azioni che ha potuto portare avanti con tanto successo essendo alle dipendenze di Martelli mi pare la dica lunga circa la possibilità di immaginarsi un meccanismo di sottoposizione del pubblico ministero all'esecutivo quindi distinzione fra requirente
Cioè fra pubblico ministero e giudice ma certamente organizzazione e predisposizione di tutti gli strumenti necessari perché al PM sia comunque assicurata un'assoluta indipendente
Una serie di altre argomentazioni potrebbero essere fatte in materia penale ma poi non mancherò di affidarle ad un contributo che farò pervenire alla commissione consentitemi di dire qualcosa anche per non lasciare senza risposta un interrogativo che poneva il professor Sandulli qualcosa sulla giustizia civile
Ebbene io devo dire che la giustizia civile oggi è in condizioni di assoluta disperazione
Parlare di una possibilità per il cittadino di ottenere in tempi ragionevoli giustizia da un tribunale italiano o da una pretura italiana in materia civile significa scrivere qualcosa degno di comparire in un libro dei sogni
Le condizioni di inefficienza sono totali il carico di lavoro tanto elevato da frustrare ogni possibilità di immaginarsi una razionalizzazione dell'esistente ed un miglioramento dell'efficienza del sistema se non si da presto corso a grandi disegni di riforma
Un primo passo in questo senso è già stato fatto con l'istituzione del giudice di pace
Ma si tratta di un Protti da iniziativa che oggi è completamente rimasta priva di seguito e due attuazione chi mi precedeva parlava della necessità di utilizzare e valutare gli strumenti per dare concreta attuazione alle leggi ebbene finché l'amministrazione della giustizia sarà Cenerentola
Nell'ambito dei degli altri delle altre grandi branche dell'amministrazione dello Stato e alla stessa
Sarà devoluto per le spese soltanto una percentuale che varia tra lo zero ottanta e l'un per cento del bilancio dello Stato nessuna razionalizzazione è possibile non si può pensare di far funzionare i giudici di pace
E ancora del tutto priva di una rete di informatica giudiziaria
Dispone soltanto di una modesta per dire la verità abbastanza efficiente rete d'informatica giuridica
Cioè il sistema per ottenere tanto per spiegare semplicemente le massime della Cassazione o altre pronunce giurisdizionali ma la informatica giudiziaria quella che sovraintende all'organizzazione degli uffici e del tutto inesistenza anzi diciamocelo con tutta franchezza che oggetto di ricorrenti polemiche quando non di processi penali iniziati o minacciati
Un ed è comunque oggetto di pubblicazioni che proprio in questi giorni hanno condotto a una serie di pesanti contrasti all'interno del ministero di Grazia
E non c'è solo questo
C'è anche una necessità di radicale cambiamento della filosofia
Dell'accesso al giudice da parte degli utenti del diritto
Parlo della necessità di immaginarsi un rapporto diverso fra avvocati fra gli avvocati e i loro clienti
Parlo della necessità di avviene un molto minore
Una molto minore diffidenza nei confronti di tutte quelle forme di giustizia private che altrove in altri Paesi vengono normalmente utilizzate per arrivare a dirimere le minori controversia è assolutamente impensabile
Su questo piano che controversi per esempio per gli incidenti o quello mobili istrici continuano a gravare oggi sul Tribunale sulle procedure domani sui giudici di pace senza che si riesca ad immaginare una qualche forma diversa per arrivare alla conciliazione magari obbligatoria ed assistita da una qualche forma di penalizzazione
Per tutti coloro che invece ritengono di dover per forza dire
Le la via giudiziaria
Concludendo perché davvero non posso andare oltre approfittando della vostra pazienza io direi che per quel che riguarda l'amministrazione della giustizia
Partiamo da un quadro sicuramente sconfortante
Per quel che riguarda l'oggi una realtà difficile
Che presenta qualche zona luminosa ma molte zone oscure ma abbiamo di fronte a noi io credo se saremo tutti in grado di recuperare e per l'amministrazione della giustizia questo è particolarmente importante
Un clima di legalità
Ed un'affermazione forte dell'indipendenza dei giudici da ogni forma di controllo politico
Abbiamo di fronte a noi una grande speranza che coltiva eremo io lo spero con tutte le nostre forze grazie
Ringraziamo il consigliere Stajano ringrazio particolarmente come processuali civilista perché a
Ricordato una serie di problemi da cui afflitta la giustizia civile vorrei probabilmente ricordare che se una parte della volontaria giurisdizione divenisse funzione di natura amministrativa fosse sottratta ai giudici forse consentiremo ai giudici in qualche modo di fare meglio il proprio lavoro vorrei recuperare appunto questa figura mitica del giudice di pace affinché poi quella implementazione quindi quella fattibilità divenga tale e non se ne parli solo nei convegni
Sarebbe opportuno ricordarsi pure di quella strana figura di cui a lungo si parlava che era il difensore civico
Che doveva essere una sorta di momento di intermediazione anche nei confronti della amministrazione della giustizia dei problemi dei cittadini che sparita nel nulla in tutte quelle norme
La cui fattibilità come ci ha raccontato ci ha ricordato il dottor Nizza poi resa inattuata o inattuabile
Non posso che sottoscrivere
La distinzione tragico e PM anche per consentire al Gip di recuperare quella terzietà che talvolta la perdendo
E allora forse determinati strumenti di natura cautelare cautelare non sono più che la cautela è strumentale non è autonoma e non è neanche finalizzato alla confessione
E quindi questo poi lascia sottendere anche tutta una serie di altre cose
E credo che è giusto anche garantire il PM la quella indipendenza dall'ingerenza dall'ingerenza che l'esecutivo può aprire nei suoi confronti e ed è sotto gli occhi di tutti quello che potrebbe essere il disservizio se così forse io nel pregare peraltro il professor Simonetti e il dottor D'Ambrosio nel pomeriggio di renderci partecipi delle comunicazioni che a suo tempo hanno fatto alla commissione circa il disegno di legge presentato a Taranto in materia di famiglia circa le ulteriori preoccupazioni che il dottor D'Ambrosio avanzava circa il tema della giustizia vorrei dare invece in questi ultimi minuti che manterrà la parola al professor Cardi per una brevissima replica agli interventi della mattinata perché può darsi che qualcuno decide degli interventori voi non posso nel pomeriggio esso è presente quindi chiudiamo questa prima sessione di lavori in questo modo
Gli altri interventi vorrei peraltro pregare anche una puntualità nella ripresa dei lavori
Sconti alle quattordici e trenta vorrei riprendere i lavori senza partitore accademici o cose simili
E vorrei peraltro pregare ancora la signorina visione di raccogliere gli ulteriori interventi per il pomeriggio grazie sì più che replica perché in realtà qui non siamo in sede convegnistica qui siamo nel set ed elaborazione di un programma e quindi noi siamo tutti insieme come una sorta di creando il gruppo di studio insomma anche meglio usuranti dire lavorando per la redazione di un programma che secondo quanto ci è stato detto avremo l'obiettivo di realizzare da qui ottobre prologo col primo restando quindi che quando è stato detto viene acquisito insomma in termini contributi costruttivi speranze questi contributi come anche perché pomeriggio trovino poi come dire concretezza ulteriore anche materiale
Documentati
Gode però di stabilire un punto io credo mi riferisco intervento all'avvocato Rossoni automobilista mia moto Semola
Che è opportuno che è una sede tecnica come questa poi ci si chiarisca anche sul piano politico insomma alcune coordinate politiche di riferimento che dobbiamo temere perché se no altrimenti veramente non si sa se uno sta qui io fra l'altro compagno nato come
Subito un altro movimento è un altro convegno eccetera
Allora io credo che qui possiamo discutere poi può essere che la mia tesi non sia quella come dire prevalente fortemente appoggio odoroso pure ragionando insieme possiamo capirci un attimo di più
Lande la mia posizione io non intendevo demonizzare la lega perché ogni volta che si demonizza un avversario lo scrivente come in qualche modo anche eroico e quindi qualche cosa anche prima de appetibile e interessante
Io assumo che la lega sia alternativa movimento del popolare
Punto e basta alternativa civile laica occidentale meccanismo proprio dei sistemi europei americani quali ne facciamo riferimento già meno per quello che mi riguarda l'adesione popolare condizionata dal fatto che non sia lei con la lega cioè nel senso che loro stanno da una parte e noi stiamo da un'altra parte
O ci tiriamo su questa cosa qui oppure diventa difficile andare avanti e pensare che ci sia perché è una logica in cui noi facciamo con la lega ragioniamo con tutti per carità alla fine invece arrivare al meccanismo elettorale che Segni su questo è impostato una battaglia referendaria d'anni che vede la contrapposizione di schieramenti alla scelta va tra tra questi schieramenti finisce che invece facciamo tutto ma o ma un abbracciarsi reciproco anche su queste cose qui come questo posizione della lega mi pare che si perda molto anche della carica innovativa di quello che Segni propone allora io vorrei soltanto capire una cosa
Chi è che ha proposto l'elezione diretta del sindaco essa paese la proposta la lega alla proposta Segni perché queste sono le cose concrete rispetto alle quali dobbiamo misurarci anche dopo un domani con gli elettori ragionando in termini di chi è che propone qualcosa che vanno nel senso del decentramento chi è che fa ragionamenti concreti nel senso del decentramento e più un'essenza decentramento elezione diretta del sindaco già oggi realizzata sperimentata
E adesso che la proposta che stamattina segni faceva l'elezione diretta del Presidente la provincia ove e presidente dall'Autorità metropolitano dosa restituita del presidente della Regione oppure tutte le cose più o meno astratta su macroregioni vagamente ipotizzata dalla legge che cos'è più nella linea del decentramento di quell'accorciamento delle distanze tra lettore e eletto che clamoroso giustamente ci indicava Hobbit dico io credo che tutto questo sia molto più nella direzione del decentramento di quanto invece lo siano alcune delle proposte della lega e su questo noi dobbiamo tenete presente che se il nostro metro di misura e la lega e pensiamo di andarci a misurare con la lega sul terreno del decentramento
Accogliendo il loro terreno di riferimento quindi ti batto su federalismo neo regionalismo e cose di questo tipo mai siamo perdenti la logica di questo tipo perché è chiaro che per la gente comunque la primazia di una proposta in termini preferiti ce l'ha fatta la lega ma l'ha fatto questo sì movimento del popolare io sono contento che non l'abbia fatto quindi non ha tanto senso che il confronto con i temi sui temi della lega avvenga accettando quel tipo di terreno di confronto c'è il federalismo quel terreno Libardi spinto segno ce l'ha detto con molta chiarezza no all'embargo dei giorni nostri realismo facciamo attenzione pura linguaggio che usiamo perché insomma le piccole patrie è un ragionamento o un tipo di linguaggio che io personalmente trovo molto molto pericoloso perché non è che la Jugoslavia voglio dire sta nel nel Vietnam insomma è per capirci sta proprio da qui vicino insomma e uno arriva che confina con l'Italia è il ragionamento delle piccole patrie esattamente quella situazione che ha portato e in questo paese di piccole padre non ha mai parlato nessuno ma manco quando questo Paese era diviso
Perché fatemi capire una ragionamento di macroregione che cosa c'è di comune fra l'Emilia Romagna Lombardia e Piemonte che storicamente appartenevano a tre Stati diversi
E nella proposta dalla lega diventano un'unica macroregione
E al quale sarebbe o le piccole patrie che tengono insieme a Bologna Milano e Torino oppure dobbiamo andare ai ragionamenti che le piccole patrie sono lenti favola mania dalla Bosnia insomma ciò che dentro lo Stato poi ci sono anche legga ulteriori ecco allora su queste cose qui fosse bene che noi torniamo pura con un solo confrontarci fermo restando che naturalmente io non è che non creda che ci sono tanti concetti sani in quello che la lega sostiene così come non non è che non credo non sia convinto del fatto che c'è molto idealismo anche in tanti giovani come avvocato rosso che vive una realtà di quel tipo
Si confronta anche con persone decreto affrettata del suo idealità e così via anche nel nel primo fascismo c'erano tantissimi finalità
Era pieno di giovani che ci credevano insomma quindi questo appunto Pannunzio docet e tutto il resto quindi legalità in quanto tale non è un valore con il quale penso che dobbiamo confrontarci ma dopo un po'da sulle proposte concrete
Parliamo certamente anche di imposizioni fiscali di questi aspetti però attenzione
E cosa vuol dire che il cittadino viene massacrato dall'imposta comunale dall'imposta provinciale ad un'imposta regionale il no e da imposta stradale c'è il nome del fatto che ognuno di questi centri
In quanto a otto governato in quando vuole vedersi misurato poi sul terreno elettorale verificato
Pretende di avere una capacità di imposizione fiscale
Progetto di sarebbero spesso
Poi segnerà sul blocchetto quali sono le tasse gli ha chiesto il Comune ente che deve giudicare comune
Quali sono le tasse gli ha chiesto la Provincia perché giudicare la Provincia quali sono le tasse gli ha chiesto la Regione perché nel giudicare il gioco e quale naturalmente le darsene che s'lo Stato che non è che ci denuncerà perché deve giudicare anche lo Stato allora quando lo diciamo in concreto questo ragionamento diventa un ragionamento che massacra
Il cittadina che reazione opposta a quella come pensiamo ha ragione ero quando dice allora Pavement sarà un problema di redistribuzione dell'IRPEF che ferma restando la fonte unitaria dell'imposizione fiscale dentro l'IRPEF precetto che possiamo fare tutti i ragionamenti ma allora ragioniamo in termini costruttivi
Proponiamo un'amministrazione Genserico diverso deleghiamo la dei saggi che gestiscono questo discorso e sarà possibile probabilmente stabilire che c'è un sessanta per cento di quota IRPEF che avessero territorio quaranta ponti dove faccio vento del Gattopardo negative che va dall'altra parte teniamo pure presente che magari col quaranta venti o vogliamo lasciare per un contributo di avete ereditato ma le ragioni della solidarietà che questo Paese noi come Movimento nazionale non come un movimento che prende voti soltanto nella padane
Dove arriverà quaranta per cento governerà asta cominciando governare va benissimo ma spesso non sempre un movimento soltanto dalla Padania esattamente per le ragioni che dicevamo prima
Allora noi che siamo un movimento di tipo nazionale vogliamo fare anche il ragionamento le solidarietà oppure questo ragionamento non ci interessa perché il nome dell'esportazione nella Germania dell'Est continua come essere convinto che grandi ragioni sane regole fanno appello sono anche delle sane ragioni economiche
E di motivazioni
Personale imprenditoriali franche certo ragioni fiscali ma motivata all'insegna dell'evoluzione dell'evasione come del resto non sta nella pelle di Bossi in passato allora ecco su questa cosa postmoderno a ragionare e non anche dalla sedentarietà recuperare qualche momento anche di aggregazione
Nazionale attorno a valori che sono anche nazionale non so di cosa è fatta almeno a mio modo di vedere
Vorrei possiamo sciogliere in Asia per rivederci alle quattordici e trenta il Boca credo sia al piano superiore grazie
Politica differenzi
Proprio
Io ci ho preso
Due punti cento perché il tempo ovviamente
Non lo può permettere allora innanzitutto noi siamo davanti a un processo che ci porterà Allo stato leggero se avviene questa è la la domanda principale se avviene la come dire la costituzione dei partiti leggeri
Il partito apparato intendendo col partito apparato la Democrazia Cristiana il Pd esibirsi come li abbiamo conosciuti con le forme di tesseramento che arrivano e non di fatto dei sindacati impropri di protezione dei quelli che segni con grande sintesi che voi avete applaudito tutti erano considerati fannulloni all'interno della pubblica amministrazione quindi la funzione dei partiti storici in Italia è stata una funzione di grande protezione
Della pubblica amministrazione allora il processo verso uno Stato leggero può venire soltanto se quelle forme aggregative di cui avviarmi di cui noi siamo nel stiamo portatori e ricche e che vogliamo fare passa attraverso la formazione dei partiti eccetera
Partito leggero vuol dire un partito che in una forme aggregate forme di tesseramento in proprio che dialoga con la società che diventa comitato elettorale momento elezioni che formula sezioni classe dirigente differente che non ha soprattutto per stare nel tema connivenze e collusioni con la con la pubblica amministrazione quindi il passaggio
Che possiamo avere verso lo Stato leggero prevede uno Stato leggero quando i partiti si libereranno dalle scorie degli apparecchi di protezione della pubblica amministrazione il secondo punto sempre riferito a questo è relativo
Ha un passaggio necessario per la pubblica amministrazione condivisibile ovviamente credo che Cardi l'avesse là c'è nato all'interno del suo discorso ma di fatto è quello di privatizzare tra virgolette il rapporto di dipendenza sa anch'io anche qui segni la sintetizzato molto bene dicendo lo Stato deve poter licenziare
Questo non lo fa neanche il privato oggi in Italia ma comunque di fatto deve averla la possibilità di là di un rapporto privato nel senso di un di diritto privato con i dipendenti pubblici
Il secondo punto e politico
E
Noi dobbiamo concepire l'autonomia locale come risposta politica quanto sta venendo oggi in Italia allora il movimento dei popolari quale strategia a nei confronti dell'autonomia locale e qui butto là delle provocazioni perché il tempo non permette di fare un ragionamento
Il primo punto che io credo basilare e quello di attuare un'autonomia impositiva molto forte tale per cui le Autonomie locali rispondono agli elettori dei propri servizi
Io non so con quale modalità questo possa avvenire ma io so che se noi diamo ai comuni la possibilità della imposizione
Automaticamente giudicate su quello che fanno e avvieremo specie nelle regioni del Nord che imperversa toglieremo alla lega
Questo alibi che ha e che avrà chiarite che vale di del PC quando diceva lo Stato non mi dà abbastanza quindi il servizio non perito questa è una cosa sulla quale noi ci troviamo a Milano sopra ci troviamo di fronte che sarà uno dei leitmotiv politici che la lega punterà a suo cioè Roma ladrona Roma non passa non passa i soldi e noi non possiamo fare le cose al di là dei bocche tra virgolette che voglio lanciare il secondo punto e secondo me anche questo basilare la funzione delle regioni
Cioè
Anche qui cosa vogliamo fare di questi enti sostanzialmente i distributori distesa
Perché tale sono stati e soprattutto disco dispensa attori in termini piramidali di uscire parassitario dello Stato
Che passava attraverso anche qui allo statalismo che generava poi i tesseramenti all'interno delle delle autonomia locale
E attraverso quindi formava quindi le grandi forze politiche che poi hanno governato
Dando coi servizi inefficiente il problema di fondo che può passare anche qui attraverso la sua finanziaria ad esempio è se noi diamo reale potere legislativo alle regioni questa è una opzione reale potere legislativo
Quando per cui non ci sarà più quest'Italia fatta tutta
Centrale ma sarà un'Italia nella quale la Lombardia farà qualcosa
Preparato a fare a qualcosa d'altro ma a nell'ambito delle proprie competenze questo ovviamente mantenendo continui solidarietà che sono necessari in uno Stato nazionale centrale come noi siamo e vogliamo mantenere l'altro l'altro l'altro punto è relativo tocco la centoquarantadue veramente di di striscio e relativo la centoquarantadue Cardi diceva bisogni aiutare le aree metropolitane io dico no
Gli attuare le aree metropolitane fate che son già saltate la Grande Londra per chi conosce bene questi fenomeni li ha studiati sono già saltate perché strumentata in termini politici e poi non andato i loro risultati in termini amministrativi ma di fatto in uno stato arrivargli organizzato in termini di legge ieri rifare nuovi istituzioni
Piccolo e problema
Probabile che scrivono attivare delle authorities
Il generale
Problema
è stato risolto attraverso delle semplici come di raccordi tra comuni e non invece attraverso delle organizzazioni di secondo grado istituzionali terzo tutto terzo con il ultimo punto un punto di metodo
Facendo parte del movimento incrociate sui
Perché lo dico al Presidente che lo invito su questa fa una riflessione il problema di metodo e questo noi ci aspettiamo da questa conferenza programmatica ci aspettiamo del una linea politica per ciascuna di queste quattro aree il cui arrivo è tracciato una linea politica nei termini più o meno io ho riassunto per infezioni
Tali che ci possa permettere un forte dibattito in periferia
Cioè i nostri circoli aspettano da questa conferenza programmatica aspettano un'indicazione molto precisa di lini politiche sui temi che noi oggi abbiamo trattato
Se voi non lo pinze voi pensate questa e la ritirata umanità
Ma è anche un invito e anche forse la pressante richiesta un certo senso voi dovete a mio avviso uscire da questa giornata anche se sarà fatta con un metodo diseguale disomogeneo
Non chiaramente toccando soltanto pezzi o punti di quello che stiamo che e lo scibile delle Autonomie locali ma fermo su questo soltanto dovete uscire con un documento che dice questa è la linea politica del momento
Sarà un documento di sintesi che non so chi di voi potrà come dire preparare ma dovrà essere una linea precisa
Delle cose che il movimento portare in generale questo contatto di sento di sollevare non so se gli amici hanno le stesse abbiamo noi quel movimento
è un punto necessario perché altrimenti avremmo un effetto boomerang rispetto al lavoro che stiamo facendo qui adesso questo non è una Passarella
Come dire di interventi non deve essere neanche vista come una specie di salotto un po'buono intelligente questo è un lavoro politico che noi facciamo per portare
Per portare alla periferia una linea politica Mario ci ha dato una bellissima come dire linea generale era che tutti quanti abbiamo condiviso Scoppola celato una bella lezione su come sì intravede la linea politica la come dire che il passaggi politici italiani futuri però
Abbiamo bisogno politicamente non amministrativamente e politicamente son differenze ben chiare prove due parole politicamente Livini circa i punti che noi stiamo trattando adesso io ho fatto sull'atto degli accenni prima perché chiaramente il tema è troppo anche per poterli far meglio però se vogliamo e ho concluso se vogliamo al nord
Far sì che la lega
Abbia delle Dini risposte dall'aggregazione dal nuovo soggetto politico che noi facciamo dobbiamo in tema di autonomie locali dare una risposta forte il federalismo non è la risposta forte
Probabilmente l'abolizione lo dico come provocazione delle regioni sono troviamo qualcosa di meglio potrebbe essere la risposta forte lo dico provocatoriamente però questo è il dato o noi troviamo delle delle delle copie delle cose innovative come dire e creative che non servono le belle cose intelligenti e giuste durato alcuni di trazione adesso le cose giuste
Altrimenti noi siamo soltanto per venti perché manchiamo di proposta politica nell'ambito amministrativo grazie
Grazie dottor mascherina mi sento di rispondere immediatamente a questa provocazione anche perché io come te sono pienamente convinto del fatto che le aggregazioni si facciano sulla base di programmi e non sulla base di scelte di campo
E sulla base di programmi che poi noi possiamo aggregare non è possibile prima scegliersi gli alleati e poi stabilire che tipo di programma porre in essere qui è esattamente il contrario credo che segni l'abbia detto in modo estremamente efficace poco fa
Noi credo che possiamo aggregare possiamo costituire una novità solo e soltanto se saremo in grado di portare avanti un programma di cose concrete di fatti concreti
Di
Ipotesi di lavoro sia di natura politica ma anche se mi consenti di natura amministrativa perché ad esempio tornando per un attimo
Alla centoquarantadue è necessario che la legge sull'elezione diretta del sindaco la legge ottantuno del novantatré venga in qualche misura tenuta presente in una riedizione in una rilettura
Della legge sulle Autonomie locale
Ed è chiaro che in questo contesto non possiamo non privilegiare un dato che mi pare unificante in tutti gli interventi almeno sino a questo momento che il dato della responsabilità che deve essere sia nell'ambito dello Stato centrale sia nell'ambito delle varie autonomie locali a partire dal Comune ma forse addirittura dalla circoscrizione per poi giungere al vertice dello Stato credo che questo è un pochettino il dato su cui bisognerà cominciare affermare la nostra attenzione quindi è chiaro che non possiamo che recepire questa istanza dell'osservatore regionale della Lombardia ma credo un po'di tutti noi di cominciare a trasmettere una serie di opzioni di natura concreta era un pochettino l'osservazione che anche il
Nostro amico torinese all'origine aveva posto in essere cioè come ipotesi di lavoro di qualcosa di concreto che ci potesse che potesse determinare il i circoli a un dibattito concreta un dibattito fattivo e non ha fumose scelte di campo ecco io credo che su questo possiamo in qualche modo essere tutti d'accordo a questo punto darei la parola al onorevole Bicocchi all'avvocato Bicocchi e quindi nella duplice veste e anche nella veste di coordinatore in qualche misura nazionale dei popolari perché ci deve dare anche una serie di notizie troppo
Voglio solo dare un piccolo contributo
E certo Masi che stiamo qui cercando di iniziare a costruire la linea
Politico programmatica del movimento cominciamo a costruirla
E certamente dovremmo mandare nei prossimi giorni
In periferia questa è l'impegno dei gruppi non soltanto la relazione di segno ritorsione di Scoppola ma anche per contributi contributi gruppi presidente relatore si faranno in qualche modo carico di una sintesi di quello che tra la relazione il dibattito per aprire una griglia di riflessione non ho ancora una linea politica conclusiva che io dubito ci sarà anche il dieci ottobre ma alcune piste di riflessione alcuni temi centrali voglio sottolineare l'importanza strategica di questo nostro gruppo di lavoro al di là del del numero mi sembra che nella relazione di Segni e questo è stato diceva all'inizio relatore il tema centrale
Dire che gli altri temi sono stati appena abbozzati questo tema sarà trattato almeno della parte di riforma dello Stato e alcune cose le regioni un po'meno sugli enti locali però c'è tutto sostanzialmente come impostazione a me sembra che si apre un punto da acquisire
è il primo punto strategico cioè dopo la riforma elettorale e in prospettiva dell'integrazione di riforma istituzionale fondamentale della presidenza
Del consiglio del capo dell'esecutivo e il il funzionamento dello Stato ma è stato intendo tutto lo Stato centrale così come autonomia delle regioni e autonomie locali diventa il cavallo di battaglia concreto del nostro movimento come logica così come logico sviluppo del lavoro fatto fino ad oggi lo diceva relatore all'inizio non è questo un pezzettino è il secondo passaggio dalla premessa
Ce l'ha con intervento mi pare no dalla non si può riformare l'amministrazione senza riformare in mezzo il la la la politica cioè in mezzi decisionali è abbiamo fatto facciamo la riforma elettorale ora si tratta di impostare la riforma dello della pubblica amministrazione dello Stato l'apparato pubblico a tutti i livelli e delle sue forme organizzative mi sembra ecco in questo senso che non sia giusto precisiamo ciclo se con intervento del consigliere provinciale mi ricordo il nome
Ecco per dare sarebbe sbagliato se notissimo la lettura dell'intervento di segni in chiave di neo statalismo uno statalismo leggero uno statalismo
Policentrico no nelle sue funzioni ma statalismo contro le Regioni e gli enti locali a me non pare che sia questa la lettura anzi non è questa la lettura del discorso di Segni quello che ha detto certo riguarda più lo Stato ma voglio dire non ragionamento si applica esattamente anche alla Regione gli enti locali in ordine all'efficienza alla produttività all'operatività
Dico ha soltanto in pare ha riaffermato l'importanza dello Stato centrale danno sminuire col federalismo separatista almeno inteso in quel senso
E ha affermato che questo vuol dire anche Comit come idea nuova da valutare poi mi pare interessante
Che lo Stato se non lo vuol dire Roma non erano assenti come forza ecco ma ricorda i cento città possono anche avere cento funzioni nazionali lo spezzettamento delle funzioni nazionali ma decentramento unitario di funzioni nazionali non solo a Roma ma a Firenze a Milano a Napoli o a Bari mi sembra che questo è il senso complessivo che dobbiamo cogliere conseguita quindi nessun neo centralismo io introdurrei se fosse possibile gli occhi segna più un approccio operativo io ora sono più più riccamente ecco io chiederei che il movimento assumesse il principio di sussidiarietà come punto di riferimento la nostra riflessione istituzionale
E ci sono un po'fissato su questo tradizionale principio di ispirazione cristiana
E tenevo nel passato di usarlo e ma quando vedo che dei loro e la e le comunità come che europea lo usa e allora veramente non capisco il nostro pudore voglio dire
Non vedo perché è recepito quando facciamo traduciamo i documenti europei senza batter ciglio e se ne parliamo l'Italia siamo clericali perché ne parliamo non capisco che ormai è una principio a livello europeo assumiamo lo come criterio conduttore della nostra visione dello Stato
Questo va in due direzioni uno della poteva Stato e società piano se comprimono
Intervento sullo Stato sociale commissario sullo Stato sociale nei rapporti anche dei servizi tra lo stato e la società vale a livello istituzionale tra quello che deve fare
La funzione centrale quella locale ma anche quella regionale poi quella vocale cioè sembra c'entrare solo quello che non è gestibile a livello locale un banale
Elementare principio organizzatorio che però credo che sia rivoluzionario anche rispetto alla concreta gestione se assumessimo questo sì assumiamo questo come riferimento credo che abbiamo un criterio culturale metodologico di impostazione di ispirazione cristiana ma laicamente proponibile a tutti sul quale
Possiamo possiamo lavorare e
Allora mi pare che potremmo partire da qui allora nella relazione di Segni secondo me c'è un punto fondamentale sulle regioni e che io credo diamo cogliere no parlando di autonomie locali in aggiunta qui è stato detto
Sulle regioni segni affatto discorso critico critico che dalle segnala un dato di novità di grande intelligenza di grande importanza
Si chiama Chiaia se parliamo con i cittadini comuni credo che se ci fosse un referendum abrogativo delle regioni lo potrebbero ma bassa
Perché io ho fatto uso regionale quindi usato consigliere vicepresidente Consiglio costava io sono per l'opposizione volevo rischiando lì quindi ho fatto il mio curriculum e non ho nessuna da cosa contro ma è lontanissima la Regione è lontanissima dagli un atto male
E quindi se e ha posto a Brema reale l'attacco alle regioni è un tema serio che non è contro che Anna non è centralismo è il dire le regioni o svolgono un ruolo seri io dico di gestione politica programmatica cioè non di gestione di di legislazione di alta programmazione di governo complessivo oppure non servono c'è solo un ente locale grande non servono
Allora sono vostra o sono stato alla Bossi voglio dire che non condividiamo oppure che sono una ripetizione dello Stato a livello locale clientelare noteremo spezzarlo questo con grande forza e ha ragione quando c'è il pienone aumentare le funzioni costituzionali di competenza delle Regioni ma dagli una gestione piena sul piano legislativo Masi perdono ragione
Io vado ripeto il legislatore regionale non c'è un legislatore regionale si fanno regolamenti regionali al massimo oltre che gestione è una grande uso della Regione non non fa legislazione sulla sanità fan Massimo regolamenti d'attuazione sulla sanità allora però non è dagli altre funzioni e dire che la sanità la ministra e la reciterà salvo alcuni principi essenziali nazione ma veramente
Principi essenziali mentre noi quindi non è tanto verso il governo e verso il parlamento che noi delegittimiamo il ruolo delle regioni perché non hanno ruolo rispetto alla legislazione che entra nei particolari e vincola nei particolari l'azienda regionale ecco allora
Sulle regioni
Allora abbiamo tolto negazionismo chiacchiera troppo noi abbiamo impostato una iniziativa sulle regole segni e Popolari per la riforma un'iniziativa sulle regioni abbiamo scritto a tutti i consiglieri regionali dicendo la Regione guarda caso è l'unico ente non riformato dal punto di vista del Regio elettorale
E l'unico ente in cui non si fa discutendo nel nella sua riforme istituzionali vogliamo prendo l'iniziativa chi devo disponibile
Rispose sa che minime fino ad oggi minime a indice conferma di una sostanziale sordità politico-culturale dei testicoli situazione
Con ciò entriamo portano avanti
Anche in maniera conflittuale ripeto
Ma no per eliminarlo ha parlato d'elezione diretta del Presidente del beh della della Regione che diventi davvero allora l'interlocutore del governo centrale ma per far politica non per gestire le assunzioni nelle uso le o o o qualche altra cosetta di questo tipo ma per fare politica politica legislazione complessi
Che sa la mia battaglia di carattere fondamentale l'abbiamo presa della segnaliamo grava portarla avanti sarete interlocutori regionali dico sollecitate lì noi intendiamo affrontare questo nodo regionale in maniera critica ma anche costruttiva
E il secondo il tema dell'autonomia e locali
Segna detto poco ma perito c'era complessivo però ha detto la nostra scelta è su comuni alle da tre volte ecco mi pare che questo è il dato che noi assumiamo non a caso la commissione questa era sotto i locali e in particolare sui Comuni evidentemente quindi tra regione antitrust federalismo regionalismo oltranza hanno diciamo comuni
Essenzialmente Stato centrale leggero e decentrato e comuni come scelta di fondo dello Negri municipalismo nella tre giorni scorsi Ana che autentica mi pare che sia un'impostazione di fondo che lo dobbiamo su questo insistere valorizzare noi abbiamo legata certamente con l'ha detto all'IPO a all'autonomia fiscale di imposizione fiscale sia per le regioni sia per i Comuni per gli enti locali questo forse nel ragionamento di scale
Del tutto esatto di segni questo pur questo tassello manca e andrebbe suggerito di spiegarlo perché li ha ragione Masi se ne contiamo a lasciare che gli enti locali siano e le regioni e comuni conflittuali con lo Stato centrale
Non abbiamo risolto nulla siamo spazio nuova contestazione leghista contro lo Stato centrale su ognuno di sospeso sostanzialmente se la delibera limita carico dei cittadini questo giochino salta diventa una cosa molto più seria da parte di tutti
Quindi autonomia piena municipalismo come scelta di fondo del movimento rispetta regionalismo o al federalismo ecco senza discorso ruolo delle regioni ecco e in questa direzione quindi la nostra forte caratterizzazione
Do notizia e concludo e vi chiedo però un impegno che non stiamo promuovendo come movimento centrale l'associazione per la riforma delle autonomie locali c'è Popolari per la riforma ecco cioè cerchia che non sono solo gli amministratori anche gli amministratori che intendono aderire
Sono benvenuti però anche funzionari dirigenti persone comunque interessate al processo di rilancio delle autonomie locali cercando d'attuare la centoquarantadue elezione diretta del sindaco perché un basta fare leggi
Gli ha poi gestirle e tra notarle in realtà effettiva le favole sono CISL attiva una riforma concreta
Nella capacità concreta che che avremo di tradurle in atto ecco vi segnalo questo secondo aspetto uno Stato regioni e l'altra l'associazione per la riforma tv locali perché sono strumenti con i quali possiamo tentare di dare corpo e e sostanza al nostro impegno
Ringraziamo albicocche che abbiamo ancora diciassette iscritti a parlare
Io Bleus crea questo punto l'iscrizione e riterrei proprio per consentire a tutti di esprimersi di poter sintetizzare al massimo quindi cinque minuti prima diventano tre io credo vi chiedo un pochettino alla vostra cortesia e soprattutto alla vostra sintesi
Anche perché noi purtroppo siamo afflitti dal fatto che questa è l'Aula anche della plenaria e che quindi alle sedici e trenta il che vuol dire che per noi alle sedici e venti
Perché debbono voi apparecchiare la tavola per i relatori principale e sostanzialmente dovremmo e anche per consentire a chi presiede di riunire le idee per poi poterle riferire
E dovremmo sostanzialmente sospendere i nostri lavori io leggo l'ordine degli interventi
Pulvirenti Prodi Manassero Coppola Rocca Ciapparelli
Pare Pajaro del pop Chiusoli Meloni Improta
Stefani par Perini D'Ambrosio Simonetti Laurelli e Ignesti questi sono tutti gli iscritti a parlare io darei la parola a Pulvirenti con le preghiere di cui sopra
Pregando provo la sintesi perché se riusciamo a essere sempre parliamo tutti altrimenti poi gli ultimi purtroppo non ci riuscirebbe
Per vedere se sono tutti a diciassette
Un occhio va be'ma anche se sono assenti sono iscritti a parlare insomma
Ma io cercherò appunto di abbreviare i tempi il più possibile
Volevo soltanto rilevare appunto
Qualcosa ed è questa cioè mi pare che gli interventi fine quindi la presentazione scusa a scusate mi sono altre Pulvirenti appunto sono della ventesima i rom europea mi occupo di promozione quindi questo è quanto liceo mi sembra di aver capito che fino adesso la gli interventi sono tutti di natura politica da quello che mi risulta o quasi
Poche diciamo così sono entrate proprio nello specifico della dell'argomento appunto l'autonomia è cosa diversa ecco c'è un problema politico di fondo un problema politico di fondo che tra le altre cose questa mattina
Mi è sembrato di cogliere anche pesanti a due aspetti o comunque due anime negli interventi dei due diciamo così in quello del professor Scoppola in quello di di di Mario Segni e dico questo perché come responsabile di una di una diciamo di una di un circolo
Quello che ci viene chiesto dagli scritti e quello di capire un attimino
Quali sono o gli orientamenti politici
Chiari netti precisi che la gente si aspetta poco dei popolari della rete per la riforma
Dico questo perché perché c'è un'esigenza di base di riconoscersi diciamo così in un gruppo in un branco quindi con delle regole ben precise non tutti ne hanno bisogno ma c'è molta gente che ha bisogno di questo tipo di discorso
E purtroppo oggi questo diciamo così è venuto fuori in sempre mi pare nella duplice veste
E poi viene fuori un altro problema che il problema della Lega problema della lega che sicuramente molto sentito più al Nord forse meno sentito nel centro e al sud ma d'altra parte noi come movimento ritengo che sia un un problema che
Cioè per quello che ci riguarda di vedere un po'tutta la nazione cioè tutto lo Stato
Per quanto riguarda la lega io non sono d'accordo diciamo anche se non non solo del Nord professore non sono d'accordo diciamo così
Nel fatto che diciamo la Germania o o comunque quelli del Nord tendono a vedere un discorso diciamo di mercato
Verso nazioni vicine e cose di questo genere può darsi che ci sia come tipo di progetto a livello di macro politica di grossi disegni industriali ma io penso che la persona diciamo così comune colui che ha votato ultimamente lega e spinto fondamentalmente da a alcune da altre motivazioni che non sono sicuramente queste cioè c'è una motivazione di in lo lo vediamo anche in certi slogan Roma ladrona lo diceva poc'anzi e una una persona che mi aveva mi ha preceduto cioè individuare nel fatto diciamo di Roma gestione del potere anche la gestione della ricchezza quindi degli intrallazzi dei malaffari e cose di questo genere
Quindi
Non penso che ci sia diciamo l'anno nero sì d'accordo ecco ci arrivo arriva anche a questo volevo dire quindi a un certo momento secondo me non è un problema diciamo di idea a almeno penso che chi vota lega non è solo un problema diciamo perché vuole uno Stato federale ma vuole magari uno Stato diverso uno stato che abbia meno tasse uno stato che diciamo Pessi in maniera minore i propri contribuenti
E sicuramente dalle elezioni dalle ultime elezioni l'abbiamo visto non è un elettorato estremista sicuramente un elettorato di centro cioè quell'elettorato a cui noi facciamo riferimento perché poi alla fine
Tratturo
Centro comunque moderato diciamo ecco dovuta usiamo il termine giusto moderato
Come
L'anno io vorrei che
Sì ma comunque va be'io dicevo questo io penso che sono appunto il degli argomenti che possono diciamo così o o delle battaglie che possono diciamo così anche interessare la gente come per esempio ne parlavo punto prima con il dottor Stajano il discorso della a proposito della diciamo così di delle delle inchieste ci sono su Tangentopoli
Ecco su Tangentopoli adesso ci saranno appunto dei processi per chitarra un attiverà concesso appunto l'autorizzazione a procedere dovranno rispondere alla magistratura
E risponderanno penalmente ecco io penso che se i Popolari per esempio per la riforma promuovessero una diciamo una un movimento di opinione atto a far sì che nelle varie sedi ci si costituisca in maniera dura perché poi il il dottore mi mi spiegava ci sono varie forme per potersi costituire come parte civile affinché queste persone col possono diciamo così rispondere anche in termini personale potrebbe essere una battaglia che probabilmente si avrà probabilmente probabilmente è una cosa che lascia il tempo che trova ma sicuramente in termini di opinione può darsi che possa contribuire
Io basta devo ringraziare qua no l'unica preghiera pilota un po'a tutti e quella di di osservare i tre i famosi tre minuti e purtroppo il nostro tre il nostro tema eh
Indubbiamente vasto però è delle autonomia nell'ambito Stato nazionale quindi vorrei sia pure in un tema vastissimo
Cerchiamo di attenerci allo stesso grazie il
Però di Vittorio Prodi
Ha la parola grazie
Cercherò di essere più molto breve mi chiamo Prodi Vittorio sono del Circolo polare i bolognesi e mi interesso di fisica e di problemi ambientali
Volevo proprio per brevità riferire a quello che già in termini di autonomia in termini di principio di sussidiarietà era stato detto da mio fratello Romano proprio il dieci ottobre scorso qui e quindi non ci torno sopra però
Quello che io mi aspettavo di sentire in questa sede il il il
Veramente un discorso a fondo sulla legittimazione del Governo e dello stato e che il principio di sussidiarietà pone alla base e non al centro
Ecco in questo senso quindi noi dobbiamo cercare di fare un discorso serio perché altrimenti noi non riusciamo a fare sufficiente chiarezza
Adesso noi siamo vissuti con questa impostazione centralizzata dello Stato perché noi parliamo di funzioni trasferite o delegate alle regioni
Noi abbiamo ancora il prefetto e nella provincia abbiamo ecco dei livelli che noi consideriamo rigidi ma che nessuno ci dice di tenerli a in questo modo per cui io posso essere d'accordo che e la legittimazione fondamentale può essere quella del comune però ci sono delle cose che si fanno a livello inferiore ci sono delle cose che fanno a livello superiore e in particolare e io sono un po'del parere che ad esempio la Provincia non abbia una motivazione sufficiente per sussistere come livello autonomo mentre più la credo la la Regione
E quindi bisogna io credo pensare Autonomie locali con dei livelli sì che sono fondamentali ma con anche delle Gandhi l'esplicita per potere e considerare i problemi alla Scala cui devono essere considerato quando io sento una critica la macroregione mi scusi e coma e qui sì dimentica che ci sono dei problemi che sono a scala macroregionale
I veri problemi dell'acqua del possono livelli macroregionale il problema dell'alta velocità che può fare un'unica area metropolitana di tutte le regioni del Nord è un problema macroregionale che va affrontato a quel a quel livello e quindi bisogna vedere alcuni livelli fondamentali dare a questi la massima possibilità dire di autonomia impositiva e di responsabilità amministrativa e anche con le libertà di potersi regolare alla Scala che viene ad essere più appropriata per la risoluzione dei problemi e quindi grande elasticità ma soprattutto appunto molta pragmaticità ecco io poi così come nota di colore
Non non non non credo che in Padania esista nessuna condizione di quelle che ha tracciato lei
Come possibilità di degenerazione del del tessuto civile e di asservimento alla economia della grande German
Grazie professor Prodi la parola Manasse
Io vengo da Torino sono amministratore delegato di un'azienda industriale
Mi devo riallacciare alla replica che Cardi ha fatto all'amico rosso non per solidarietà regionale
Ma perché mi è dispiaciuta la vis polemica che generalmente indica prevenzione
Da noi il problema lega è un problema vissuto quotidianamente
Noi certo siamo distinti dalla lega siamo anche alternativi ma non più alternativi che non col PDS
Certo ma non non lo non so ecco almeno tutto il movimento al nord le posso assicurare che non considera la Lega più alternativa noi che è ben diverso
Anche perché la lega indica dei mali reali ai cui cui magari da delle soluzioni rate in parte ma anche molte soluzioni giuste stiamo attenti a non dire al nord Italia dalla linea tosco emiliano in su ah non additare il pericolo diventare una colonia tedesca perché tutti l'accettano
In quanto la gente dice meglio con le Theo Waigel che De Mita e e galateo spostato propria bisogna stare molto attenti a questo
Non è che lo tema stiamo volta tre
Certo non ci piace diventa una colonia tedesca ma la gente tutto sommato e meglio non mettere in dubbio
Io non condivido la soluzione delle macroregioni
Però stiamo anche attenti che il federalismo e dobbiamo dovremmo intenderci su questo termine e parte nobile della futura politici attori
Cardi scusi ho detto non condivido la soluzione delle materie ma stiamo attenti che il federalismo e parte nobile della cultura politica cattolica
Ed è profondamente legata alla nostra esperienza storica culturale politica culturale certo bisogna intendersi cosa vuol dire federalismo
Qui si fa un eccessivo uso di termini ibridi cambi cui io vorrei che nel nostro movimento non si parlasse di destra e sinistra
Perché non significano più nulla sono sfiliamo
Io ma non sono assolutamente d'accordo con la gabbia ideologica secondo cui sinistre bene destre male perché queste la stupidità che c'è ingabbiati per cinquant'anni
Così come io ho sempre considerato progressista un insulto
Perché progressista e il termine politico tradotto dal modernismo nella chiesa un atteggiamento scomunicato
Quindi non usiamo il termine progressista perché progressista segreto Gramsci progressista segreto Gobetti e dobbiamo allora intenderci cosa vuole dire progressista prima di usare questo termine lo possiamo dire il movimento movimento questa cosa vuole dire
Ecco no però spopolare e Gorrieri lo usano e anche a sproposito
E lo usa anche Segni quindi io direi queste categorie lasciamole stare
Proponiamo ci impositivo con le nostre idee se questi idee il PDS ora legale accetta non c'è motivo per non collaborare colpiti e sotto la lega
Scusate la premessa che non c'entra niente con l'autonomia
Allora io vorrei ricordare il discorso di metodo che ho detto all'inizio cioè da questa giornata dovrebbero nascere delle bozze e queste bozze dovrebbero arrivare alla struttura periferica del movimento
La struttura periferica dovrà lavorare intensamente su queste bozze e farle tornare a Roma entro la metà di settembre perché a mio avviso prima del dieci ottobre ci vuole un'altra riunione come questa per mettere a punto il testo definitivo delle bozze
Cioè non è per sfiducia ma semplicemente mandare le bozze e poi delegare a qualcuno qui a Roma di farla stesura definitiva noi non siamo tanto d'accordo
Quindi riterremo che queste bozze debbano tornare a Roma con l'osservazione della periferia e poi ci ritroviamo qui leggiamo il testo definitivo lo approviamo questo testo sarà lanciato poi agli italiani dieci gli otto
Vorrei ricordare allora invece in campo di autonomia perché mi sembra che stamattina abbiamo confuso riforma dello Stato con l'autonomia
La riforma dello Stato riguarda anche l'autonomia ma l'autonomia in sé non comporta tutta la riforma dello Stato
Ora l'autonomia non è solo un concetto funzionale anche un concetto culturale purtroppo non posso tra Lungarni su questo tema ma è molto importante
Mi soffermo invece un attimo sul problema del solidarismo e sul problema del decentramento fiscale sudore solidarismo stiamoci attenti io sono credo cerco di essere un cristiano sono solidale verso le persone deboli le fasce deboli
Però anche solidarismo un limite se io quattro milioni di reddito mi possono chiedere due milioni per solidarismo
La gente a ritiene che ci sia un limite anche a questo a Torino ogni cittadino contribuisce fiscalmente per tre milioni ottocento mila è un ritorno dello stato di trecentodieci mila lire ora questo deve finire
Perché non possiamo andare avanti con le situazioni questo generatori e non si fa la metropolitana non si fanno gli ospedali si fa nulla perché di tre milioni ottocento mila cui noi contribuiamo demolito le trecento mila lire
Ora e qui mi aggancio quindi alla al modo di sentire comune della gente la gente dice meno tasse e meno servizi
Perché i servizi settori profughi di meno me li compro e comprando Melilli ottengo buoni
Questo scaltra da alte tasse e propone tanti servizi schifosi non è più accettato quindi la gente preferisce paga preferisce avere meno servizi ma pagare meno tasse
Ora ultimo punto
E quindi questo comporta naturalmente che ci sia un decentramento fiscale con un'autonomia impositiva è un trattenimento delle risorse che si è più ecco di quanto non è di quanto non è oggi ultimo punto che però mi sta molto a cuore secondo me autonomia
E anche un problema di libertà e vorrei che nel documento propositivo delle autonomie fosse detto una parola forte sulla libertà distruzione cioè sulla scuola
Quello che noi proponiamo a livello veramente a regionale e che ci sia una completa parificazione tra scuola e lo Stato la scuola privata nel senso che ogni soggetto
Capo famiglia sia libero assolutamente libero di scegliere la scuola che ha visitato il proprio figlio
E la cosa è facilissima sì da ogni capofamiglia con figli in età scolare segno per istruzione spendibile dove ritiene opportuno può mandare il figlio a spendere il suo segno scuola buddista alla scuola cattolica scuola statale la scuola valdese
Dalla segni sulla scuola se lo incasserà allo Stato questo e
Effettiva parità diritto al
Ringraziamo il dottor Manassero recepiamo il problema scolastico su cui sicuramente avremo modo di parlare anche in sede di relazione oggettiva Paola
Costo
Dopo la parola però alla fine sarò costretto a farlo se sforiamo sistematicamente
Dunque io sono un medico di base solo da oggi proprio
Vediamo dice
Parliamo dei problemi della
Questo perché ormai bisogna superare l'ideologia i giochi sono abbastanza stanchi io proprio questo lo pensavo già venticinque anni fa oggi giovedì lo per lo pensano tutti quindi al cento per cento lo dobbiamo rispondere a questi bisogni soprattutto quindi ben venga la lega ben venga la democrazia cristiana egli a Rifondazione Comunista e questo non ci interessa quello che ci interessa e misurarci sui vari problemi sulla risoluzione dei problemi io con il medico di base
Vorrei soltanto puntualizzare il discorso sulla vicina che mi sembra importante
Facciamo del della medicina un discorso di apertura mentale così Alice non è cura ma di prevenzione
Questo perché perché non vediamo che ancora oggi esiste una grande parte di speculazione sulla medicina
Lo vediamo con le case farmaceutiche finalmente hanno messo le mani sulle case farmaceutiche era ora
Poi sarà colpa dei politici non lo so eccetera eccetera poi voi non so se tutti sapete che esiste il co-marketing non lo so se sapete che esiste c'è un prodotto non può essere venduto in Italia sì la casa farmaceutica non lo dà ad altri due elicotteri case farmaceutiche
Questa è una cosa che scandalosa che va subito denunciata e subito risolta il comarche di non deve esistere subito Polito
Questo perché perché porta anche al consumo i medici che così vengono comprati con facilità allora si dà la colpa al medico che con rompevo la casa farmaceutica che che quella che corrompe non si capisce bene un po'come i politici gli industriali no quindi limiti eliminiamo subito il co-marketing perché veramente uno scandalo se una casa farmaceutica
Fa un prodotto medicinale solo quella casa farmacia dei rientri quel prodotto all'osservando il merito sicuramente lo darà tranquillissima mentre e poi un altro discorso sul fatto della prevenzione la vicina e prevenzione non è cura allora noi dobbiamo ribaltare il discorso della farmacologia ma dobbiamo basarci di più sulla diagnostica perché voi sapete che la grande battaglia che si sta portando avanti il cancro al momento
E quindi è una battaglia che va vinta con la prevenzione perché oggi il cancro non lo curiamo lo curiamo soltanto se riusciamo a fare prevenzione noi abbiamo dei ragazzi muoiono venticinque ventisei anni io ne ho avuti diversi per cancro dello stomaco
Cuculus pongo è un male
Asintomatico sia quando si spilla ai primi sintomi ovviamente la malattia incurante allora perché far morire ragazzo di ventitré anni quando nel portando in tempo lo stomaco lo sappiamo grazie
Grazie dottor la parola a Rocca Carlo
Buono buongiorno limitiamo Carlo Rocca tengo da Genova saluto del procuratore vorrei fare un intervento breve più politico che tecnico
Verso la fine degli anni settanta il legislatore Manaudou leggi particolari la legge che si Peter UE selle e la legge che ha istituito la tassa ILOR
La prima doveva introdurre un decentramento sul sistema sanitario la seconda doveva da concedere alle ai Comuni un potere impositivo
Entrambi casa stati quei fallimenti in quanto la prima legge ha causato un aumento dalla corruzione dello Sperto rotellina pubblico la seconda è stato un secondo fallimento in quanto da imposta comunale saprà sommati imposta statale
Io volevo segnalare che in quel periodo altra legge state emanate la legge finanziaria la legge sull'equo canone e tutte queste leggi quest'attività legislativa hanno causato gravi problemi che tutt'oggi noi subiamo
Allora quello che volevo dire impegni presi questo noi in pratica abbiamo assistito circa quindici anni fa ad un'alleanza tra la sinistra invece che ha provocato questi disastri
Ora io ascoltate questa mattina l'intervento di Mario Segni né per
Loro hanno parlato di licenziamento all'interno degli enti hanno parlato di principi di parità di bilancio ora questi principi che io condivido in pieno non possono in alcun modo essere principi che consigliano forte allora se ne siamo convinti ci si devono essere porta portare avanti però
Noi dobbiamo conferma
I lavori dire che non siamo la ruota di scorta che non vogliamo riprodurre degli effetti negativi che sono avvenuti quindici anni fa e per concludere per concludere le persone che dicono non esiste più la sinistra il centro la destra
Quando con il diciotto aprile abbiamo partecipato a la battaglia referendaria
Abbiamo votato per il maggioritario noi abbiamo voluto costruire un'attività bipolare così come accade in altri Paesi democratici Parolisi a più miti parla dell'Inghilterra cioè parlo di democrazie europee che da venti trent'anni stanno funzionando molto bene vi ringrazio
Grazie
Grazie avvocato Rocca
La parolaccia Raparelli
La sera io sono Emilio Cianfanelli saranno medico ospedaliero consigliere comunale eletto nelle file della Democrazia Cristiana non ho aderito chiaramente
Al manifesto di Martinazzoli con altri due consiglieri comunali
Sin dalle prime battute abbiamo seguito Mario Segni in questa esperienza mio giudizio positiva
Io ritengo che si sono succedute tante persone qui a parlare ad Ariccia
Si sono succedute dagli amici qui a parlare però a mio giudizio alcuni fatti devono rimanere se ognuno idea aver chiari dentro se stessa ci sono delle ragioni di appartenenza a questo movimento
Che uno della vecchiaia
E di aver chiarissime perché se no effettivamente si divaga e ogni volta si rientra su dei temi che presente per me sono scontati noi siamo il movimento i Popolari per la riforma
Adesso ci richiamiamo popolari oggi l'ha detto non mi ricordo mi disse signor Scoppola eccetera
Perché ci facciamo al Partito popolare e chiaramente portiamo con noi che con questo penso di portare non un contributo senza vis polemica ma chi
Argomentava in altro senso portiamo con noi il patrimonio di
Il solidarismo cattolico che è conditio sine qua non alla nostra esistenza perché se no vuol dire che stiamo qui a dire che partecipiamo tutti allo stesso movimento io sto qui a queste condizioni
Quindi a mio giudizio le ragioni dell'economia
Sono validissime assolutamente ma le ragioni dell'economia di mercato spinte eccetera sono minori delle ragioni della solidarietà
Questo è quanto e quindi noi dobbiamo venire qui e cercare di portare un piccolo contributo in questa griglia perché se ogni volta la mettiamo in discussione e mettiamo in discussione questi principi base ebbe non ci capiamo più
Comunque alcune cose per me è stato utilissimo partecipare fino a questo momento a questo convegno a questo momento anzi di di programmazione di individuazione dei temi programmatici di questo movimento
Alcune cose leve alcuni contributi che volevo portare sullo specifico bella detto mi sembra Prodi beh che c'abbiamo ancora in questi nostri enti locali che sono consigliere comunale da un paio di legislature
C'abbiamo dei dei problemi su cui noi ci dobbiamo pronunciare per esempio dico una abbiamo sì l'elezione diretta del sindaco
Ma forse ci dobbiamo ritornare non so se chi di voi ha seguito da presso non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli Comuni quello che è successa un'trasformismi apparentamenti patteggiamenti forse conveniva l'elezione diretta ha un unico turno e forse noi dovremo portare un contributo in questo senso perché alcune cose che sono avvenute anche sì segni ha detto ultimamente per l'elezione del alla Camera i deputati si è espresso per il doppio turno ma il un solo turno per come è stato gestito almeno in questo momento forse una fase di transizione di assestamento eccetera apportati in alcuni comuni a dei maghi Gia dei maneggi di di così chiedete di antica memoria di antica memoria
Due il problema della la figura della del ministero degli Interni negli enti locali attraverso il segretario comunale la figura del prefetto a proprio citato dottor Prodi beh lì siamo ancora ai confini tra la realtà nel senso che cosa qual è la funzione della del segretario comunale in questo momento perché l'ha detto
Ho preso pure il nome insomma ha detto il sindacalista della il l'esperta di problemi sindacali della dell'Ance
Qual è i nostri Comuni sono acefali da un certo punto di vista nel senso che il segretario comunale che dovrebbe essere la figura cioè non riesce ad esserlo lo è in partiti dai colleghi funzioni certe volte entrano in conflitto insomma azienda laniera confusione
Ancora Hillary che la Prefettura anche a delle funzioni che poi oltretutto non esercita appieno ad esempio nella centoquarantadue è iscritto in varie parti che i consiglieri e gli assessori inquisiti condannati eccetera dovrebbero essere sospesi prefetto di Roma se ne sempre volevo usare un termine non bello ma insomma non è che ha sempre seguito le indicazioni della centoquarantadue anche se sollecitato per esempio ne dico una quindi se quella era la funzione di controllo sugli enti locali
Non la esercitare quindi non vedo perché si debba essere sul dibattito regione provincia comune ma scusate mi se la Regione la Regione nata come ente di programmazione non essere non l'ha fatto
è stato momento di gestione partitocratica e quindi a degenerata ma se non gli ridiamo la visione giusta che aveva come ente di programmazione ha ragione d'essere una un ultimo accenno sempre sugli enti locali io non sono d'accordo
Professor Cardini su l'area metropolitana non sono d'accordo avuto modo di esplicitarlo anche acciacchi che mi sembra il relatore in Parlamento perché non legittimo non penso di rilegittimare in nessun modo la megalopoli
Qui per esempio saremo mi sembra in area metropolitana non mi ricordo bene a Tivoli
Banche saranno in area metropolitana cioè qualcuno ritiene che debba coincidere con la Provincia di Nola provincia di un altro ritiene di no ecco ma però siccome non c'è
Non possiamo stabilire questo no no no no no ecco assolutamente no però io sono del tutto contrario sono per una ridisegno azione forse delle Province
E forse il problema della designazione dei collegi elettorali eccetera ci porterà a fare valutazioni di altro tipo
Le valutazioni dovrebbero essere appunto di ambito regionale provinciale o o comunale a secondo dei problemi che debbono essere affrontati a seconda delle specificità non dico etniche però il tema orografiche economiche eccetera
Grazie al gioco allora diamo la parola appaiano
Ossia sarò dunque che va benissimo bibite opacità e un po'di tutti il giudice vediamo dopo giudichiamo farle pagare ecco la traiettoria disco di popolarità riforma dal giorno in cui il visto Amato dica sì dico d'ufficio perché abbienti d'Italia io che insegno in un liceo
E via ciò di togliervi l'assistenza sanitaria
Allora Pepe e importanti un principio olio autorità di capire il corrispettivo della responsabilità anche l'autorità di imposizione e l'autorità di specie devono dare insieme e dello stesso ente
Propongo pertanto il conclude Kobe e e fondamentale della Repubblica che trasferisce a livello superiore certo senso impattando perché la quali questione lei competenze che occupo troppo gestire so perché se il territorio sulla viabilità e via così passo livelli superiori
Il
Comune di varie autorità di polizia fiscale magari essendo il conclude che incassa diretta Peter le tasse e trasferisce automatico automatica bitte tutto via Banca la quota parte spettante allo Stato
Avendo baci dei prefissato dal governo qualcosa tipo sull'ICI per esempio da tanto a tanto sul Dio per può vagliare la tassa comunale la tassa regionale e la tassa statale aborrito il cui incasso i battenti la banca automaticamente trasferisce i fondi sul sulle varie piace di competenza esiste una certa circolarità della come dice io l'informatica considero la struttura sociale comunque a far circolare dove c'è il la il livello politico che controlla l'amministrazione che controlla il cittadino che controlla il livello politico se si interrompe questa circolarità succede Tangentopoli succede tutto quel che è successo
Quindi abbassamento generale delle competenze come oggi sono distribuite dallo Stato alle regioni fa capite abolire le Province fatte salve le competenze provincia completamento portato che sono propri di ragioni e possibili vite passai vuote competenze Abdullah cioè ripensare ogni tipo di autorizzazione gli concessione e
Ecco e e balzelli le scartoffie baie e vedere sedute possibile falde tutte abitabili con perché molte di queste cose sono semplicemente dei lasciti culturali del lo stato come può attico inteso come da personalmente a sé stante avulso e cittadini e cose di questo genere
Per esempio
Sì è citato prima casa foto di Tazio il civile che non riesce a controllare le automobili circolanti
Se questo controllo potesse se ha fatto so da officine private autorizzate che sale Carlo a un controllo un otto copie viene trovata Dubna corrispondente a quanto dichiarato ottomila perduto ma ti capiti diritto di effettuare controlli di cassare i dati di base
Autonomia dato il via secondo me dove tale e io vengo da una provincia autonoma sua periferia il perno come larga autonomia
Due tale l'autonomia seduta libertà di stabilire come organizzarsi e di legiferare sul proprio voto sulle proprie competenze
Quando ho detto che il
L'autorità disposizione distesa devono essere udite alla responsabilità vi appare chiaro che se con cui di sostanza con la sua parte di quattrini si deve pagare i propri servizi
Tende a a compatibile le tasse che portò il dove il comune di al livello più basso possibile e sarà spintone pochi cittadini Haute de l'efficienza ragionevolmente efficiente dove abbiamo comodi piccolissimi provincia di Trento e in quest'ottica sembra sicuramente in spinti dell'ambito il cui cerchiamo di spingere via legislativa o dei consorzi di comuni ho dei quello che noi chiediamo guida avuta bianco sotto il covo di vuol dire semplicemente che non so la raccolta rifiuti e gestita insieme al Comune a dieci dire che sono viciniori i quali si ripartiscono le specie
Questo può essere esteso anche servizi come non so Agrate che può essere gestite il Comune fa diversi compiuti e cose di questo genere
Oppure la comunità di valle che e è in realtà una specie di Bacco comune il cui Consiglio comunale è costituito dai sindaci dei singoli comuni i quali esistono infatti ha come suddivisioni amministrative di questa comunità
Naturalmente questo è puntato al petto perché la cosa un po'più complessa
Vorrei dire a proposito al professor Prodi che in quanto alle otto vie da dove si sta discutendo otto bit dei colleghi che vada Correggio cioè una regione transfrontaliera a cavallo fa l'Italia e l'Austria spetti Coppa vedo il Tirolo per dirne una e chi chiede attualmente vista con favore da volti tra il PD che sono stati fino a ieri irredentisti pochi avventarsi tedeschi con le storie di cui dieci racconto i nostri vecchi le cose di questo genere e cui l'ultimo accendo
Mi spiace non ricordo dove Paiva era stato citato la questione della i brevettabilità delle leggi vorrei raccontare anche la loro comprensibilità grazie
Grazie professor Pajaro la parola del Po Colle le stesse
Cipro ci provi ci prova
Allora mi chiamo per possono un di Roma sono dirigente d'impresa
Io volevo soffermarmi su alcuni aspetti dare un piccolo contributo sperando di non andare fuori tema di rimanere entro i tre minuti
Ne siamo stati chiamati a fare una proposta di programma
Credo però che sia opportuno porsi anche problemi successivi
Capire come arrivare all'implementazione di questo programma
E qui stamattina si è fatto cenno a problemi di fattibilità
E poi un altro passo successivo e cercare di capire come ottenere consenso su questo programma
Ecco da questo punto di vista uno dei temi che attualmente tutti hanno abbastanza presente come ci come singoli cittadini
Chiedo che sia quello dei controlli il cittadino all'impressione quando affronta lo Stato o alcune parti dello Stato di avere di fronte un qualcosa che assolutamente fuori controllo e da cui non riesce ad avere nulla
Ora stamattina professor Cardini ci ha un pochettino delineato i passi del programma stato paritario Stato leggero rapporto centro-periferia presenza sul territorio
Io volevo non ho sentito parlare di controlli a meno che non siano inseriti in quelle funzioni di indirizzo a cui si è fatto cenno c'è un controllo di tipo anglosassone come guida più che come controllo ispettivo
Però secondo me comunque in un programma qualcosa sui controlli che devono regolare questa autonomia perché se si dà autonomia secondo me dobbiamo precisare anche dei confini delle Autonomie stabilire come sorvegliare questa autonomia perché la mia preoccupazione è che quando si darà autonomia l'Italia continuerà a camminare a diverse velocità
Quindi nella forma e nella politica non ci saranno differenze regionali né i fatti ci saranno grazie grazie all'accordo del suo anche per la brevità è stato di parola la parola Chiusoli
Sono Chiusoli sono il coordinatore provinciale dei Popolari di Bologna cercherò di fare solo delle affermazioni perché questo è un po'difficile argomentarle stando nel tema evitando di dire quello che invece mi piacerebbe dire su tante altre cose
Dato che sono abituato alla politica della sincerità io devo dire che personalmente sono molto insoddisfatto delle provocazioni che sono state fatte all'inizio del nostro dibattito devo anche dire
Che faccio fatica a condividere quelle che stimola rovescia che in alcune affermazioni troppo facili si fa dando giudizi giudizio sulle regioni cari amici quando una Regione a autonomia di spesa mediamente sul tre per cento del proprio bilancio politici e che posso fare delle politiche e qui quando l'onorevole Bicocchi dice che si prendono iniziative come quelle che si sono prese se c'è la benevolenza di informare la periferia forse possiamo attivarci per ottenere qualche risultato migliore
Tornando a bomba la filosofia della nostra politica io credo che sia centrato sulla responsabilità maggioritario uninominale significa responsabilità responsabilità significa autonomia
Dunque quale autonomia nello Stato nazionale questo resta il tema ma il tema è autonomia amici miei
Quando si parla di sussidiarietà si parla di fare al basso tutte le cose che è possibile fare al basso e farà l'alto tutto ciò che al Bassone possibile fare queste sussidiarietà a queste cose ci siamo richiamati nel dibattimento
Non possiamo improvvisamente oggi rovesciare la filosofia che la filosofia dei cattolici in politica da quando i cattolici politica fa io credo che la paura delle parole non possa essere un argomento valido per un movimento politico come il nostro che si propone appunto di rinnovare la politica io non ho paura neanche la parola federalismo
Perché non mi risulta che qualcuno mette in dubbio l'unità degli Stati Uniti d'America eppure il federalismo mi pare che dica sia piuttosto alto
Allora io sono dell'opinione e concludo che Allo stato debbono restare solo le quattro funzioni canoniche come si dice la bandiera la moneta la toga e la spada tutto il resto va decentrato e amici viene la mia conclusione sono sto volentieri minoranze sono in minoranza democraticamente
Ma la mia opinione è che i cardini del decentramento siano il comune e la Regione se vogliamo fare della vera proposta provocatoria eliminiamo le Province che sono fuori dalla storia sull'istituto messo qui da Napoleone Bonaparte
Andare in Europa ci si va con le regioni amici d'Europa in tutta Europa da Capo Nord alla Spagna si parla di Europa delle Regioni non è neanche detto che debbono essere le attuali regioni
E non sfruttiamo questo discorso per dire che chi sostiene questo discorso e amico del Macro regionalismo di Bossi non c'entra proprio nulla
Sappiate anche che a me della lega non interessa nulla ma io sono ha grandemente preoccupato delle motivazioni che hanno fatto sorgere il fenomeno della Lega quelle noi dobbiamo dare risposta se vogliamo fare politica altrimenti
La parola elementi
Che vediamo velocissimo
Bravissimo palla però non mettiamo
Però altrettanto veloce arrivi col fiato insomma allora innanzitutto io sono un giornalista di Udine sono coordinatore provinciale dei Popolari per
La la provincia di Udine bene io sarò certo veramente essere rapido
Coro cominciano però Michele Merloni
A chi ci chiedesse come diceva adesso chi mi ha preceduto e della Provincia che ne farete rispondiamo che l'aboliremmo semplicemente entità di Pretta derivazione francese
Ignota al travaglio italiano fu ridotta a legiferare sull'epoca dell'apertura della caccia divenendo organismo insensibile a qualsiasi interesse locale
Guardate sono parole del più giovane deputato dei Popolari di don Sturzo Tiziano tessitori eletto nel ventuno ventisei anni
Un friulano
Le pronuncio due anni prima di essere il relatore alla costituente del Progetto regionalista del partito di De Gasperi
Perché da quarantacinque carte che il Friuli ha chiesto e chiede il riconoscimento e la valorizzazione dalla sua specialità di Regione ponte verso l'Est
Bene che chiede decentramento politico
E parziale autonomia impositiva fatte salve le competenze vitali dello Stato nazionale
Ecco capite dunque il senso di questa citazione
Noi chiediamo da Udine che nel loro impegno per la riforma del paese i popolari di oggi possano avviare al nord magari partendo dal Friuli un'offensiva di sapore autonomistico
Rivendicando la piena paternità di un modello che è la concreta negazione di certi deliri macroregione artistici
Tenete conto che il Friuli è stato un laboratorio di autonomia politica senza provocazioni secessionista e che in quelle terre colpite da un terremoto la ricostruzione è stata completata in pochi anni
Grazie alla forza dell'autogoverno locale dei sindaci che sono cresciuti alla cultura dell'autonomia allora il Friuli può essere per i popolari il terreno sul quale mettere alle corde la lega che si va appropriando di valori di altri
E allora io da Udine vi porto un messaggio preoccupato perché i Popolari non possono e non devono consentire che i cattolici democratici del Nord
Cedano alla suggestione di una protesta che sbandierando l'autonomismo in realtà ne stravolge il senso negando che l'unità nazionale negando che l'unità nazionale sia qualcosa di più
Della semplice somma algebrica delle preziose diversità regionali e allora la lega quanto meno in Friuli non deve poter dare lezioni di autonomia ma al Friuli che al Nord Italia i popolari devono restituire la credibilità del Paese
E ringrazio
Valente
O la a Stefani Giovanni Stella
La sera Giovanni Stefani dei popolari di Tivoli e della Valle dell'Aniene coordinatori
In casa
Ho riguardo alla al discorso sulle autonomie locali in particolar modo la legge centoquarantadue qui dobbiamo stare molto attenti
Nel senso che queste leggi dobbiamo capire come sono maturate Linke in clima per i loro formula Dori lasciato quarantadue uno dei quartieri centonovantadue quello colto Elia che pure tanto peso avuto sulle riforme elettorali ultimo staremo riferendo come se avesse preso quella strada lilla cento quarantadue a tutt'oggi è una legge Sopa quindi è inutile che in questa Assemblea cura si continui a parlare di queste leggi truffa la centoquarantadue manca di tutto l'aspetto finanziario
Caro Sandulli che non è stato per nulla scontato quindi è un'imposizione dall'alto che non torno l'undici cuoco quali finanziamenti devono essere e come devono essere ripartiti rispetto ai alle varie aggregazioni che ci vanno a costituire quindi e poi la rappresentatività per per facciamo l'esempio di Roma della cintura di Roma
Ecco Roma oggi questa la la centoquarantadue oggi può essere solo come uno sbocco alla al alla saturazione che ha avuto il Comune di Roma in mano i palazzinari a questi discorsi pesanti che ci sono stati cioè una città satura che non ha più nulla li periferie le vediamo le borgate come l'hanno massacrato i cerca ancora di espandersi e di fagocitare le realtà locali vicine
Oh allora dobbiamo mettere un freno a questo discorso che ci sono le realtà locali
Limitrofe e questo penso sia valido pure per i rappresentanti dei comuni dell'Alta Italia le di gelo e così via di Napoli
Che vivono già sono scarse di risurrezione andando in un discorso globali su Roma non so quale quale beneficio possono vivere ecco qui una appunto direi di fare una grossa riflessione
A oggi per esempio di decrescita come Velletri come Tivoli Civitavecchia Giada altro scarsità di rappresentanza livelli di organi superiori come consigli provinciali Tivoli nessun consigliere provinciale
Va bene questo per quanto riguarda le le Autonomie un altro discorso che non si affronta pure nelle nostre assemblee è quello che riguarda lei ricade la politica in particolar modo cioè noi siamo un movimento che abbiamo una storia
Che è quella della del distacco dalla Democrazia cristiana con la questura
Con tutte le vicissitudini che c'è stato perché questo e al nocciolo il discorso e cerchiamo di riscoprire i valori di don Sturzo eccetera eccetera però qui non si dice nulla sulle peculiari tali caratteristiche temporanea dei nostri amministratori cioè qui non si parla di scuole di formazione politica o
Struttura cinque rappresentanti popolari
Anche i trentenni quarantenni oggi lui ci hanno messo sempre all'angolo come dobbiamo prepararci a questo discorso di amministrazioni le scuole quindi il movimento dei popolari io ricordo per dire
Nell'antica nei tempi di De Gasperi si cominciarono a fare quei discorsi e poi finirono come finirono
Nei tempi recenti quindi una scuola di formazione che non crei soltanto un curriculum ecco pur qui fra noi ci sono esponenti dei consigli sicuri magistrature c'è c'è però chi garantisce sulle immorali queste persone come li dobbiamo costruire questo mi sembra sia un argomento su cui dobbiamo soffermarci per quanto riguarda il discorso dei popolari cari amici
E qui pure noi adesso ci stiamo avventurando io regionalismo federalismo ma prima cominciamo a definire questo nostro movimento qui io ho l'impressione che si vada verso un'armata Brancaleone cari amici
Qui non si quindi qui si dice si lancia lo slogan del mille circoli Duemila iscritti quei ma chi sono queste persone qui oggi a Roma un tipo come Sbardella può avere Alberto benissimo e seicento circoli e noi non lo sappiamo quindi quale quali selezione quali criteri di selezione dobbiamo adottare
Equestri solo i problemi quindi regionalismo e federalismo sì capisco che sono di discorsi di politica nazionale imminente che con cui ci dobbiamo confrontare per non perdere il passo ma del nostro movimento non ci concentriamo fuggiti ha una struttura e e lo uccidiamo e qui c'è il rischio veramente di fare L'Armata Brancaleone e non sappiamo più chi sono i nostri delegati rappresentanti
Grazie grazie
Per telefonini noi prendiamo atto anche se volevo ricordare la centoquarantadue essendo una legge cornice esempio entrato al giudice il quale non ce lo mettiamo a rimane cosa vuota ove
Però
Con la logica proporzionale
Segretari sino a una cercare fa una cosa tecnica se no poi Elia o confondiamo un profeta Nabila dunque allora par Perini per cortesia
No se non c'è e allora diamo la parola al consiglio ah no no no la chiedo scusa se
Non l'avevo vista
Se infatti appunto io proprio in virtù del punto interrogativo ci aveva ripensato
Grazie
Allora io mi chiamo Luciana Paperinik
Va anche male non me l'avrebbe vinto si sono consigliere circoscrizionale a Roma
Non sono dei popolari che sono del partito socialdemocratico italiano però sto seguendo con interesse il Movimento Popolare e da quando è nato e quindi sono stati proprio per sentire programmi
E vedere un momentino pare che intenzione avete ecco per per potermi regolare sulle prossime lezioni
Volevo appunto o anch'io parlare riguarda la lega penso anzi ho sentito molte persone che sono stufe di pagare le tasse e di non avere i servizi quindi io mi aggrego a quelle persone che hanno sostenuto questa un po'poi che nessuno ha parlato per quanto riguarda la corruzione
Per quanto riguarda la corruzione visto che anche nei pur facendo eco si legge costituzionale c'è sempre anche il cittadino che cerca di corrompere
Che bisognerebbe che economicamente i consiglieri fossero più considerati e in quanto di diventa il lavoro delle consigliere o del Comune comunale forse un pochino di più
è un vero volontariato ora considerando che chi non ENI cui da un impiego gioco cioè la libera professione volendo fare le diciamo la politica in maniera seria
Impegnato quasi tutto il giorno e quindi viene a trascurare una parte del suo lavoro per dedicarsi alla parte politica e non viene remunerata abbastanza e questo porta a più facilità insomma subire una corruzione
Anche perché come sappiamo vediamo la politica costa e le campagne elettorali specie quando si è ancora non libiche nel partito hanno non c'è aiutati dal partito dobbiamo fare tutto di tasca nostra
Poi per quanto riguarda il fatto di di etichette di colore o di partito io trovo che non è vero che il fatto che la sinistra la destra il testo è tutto uguale
Io mi trovo all'opposizione lì nella circoscrizione prima era eravamo in maggioranza adesso con la DC siamo all'opposizione e debbo dire che il PDS Rifondazione comunista Partito Socialista a hanno affrontato Alava alla questione politica in maniera molto di sinistra
Quasi io ritorno al sessantotto non mi sembra che abbiano perso la grinta di un tempo tutt'altro e anche per quanto riguarda la politica sulla casa
Hanno cosa che io ho trovato anche non non molto legale hanno riunito gli inquilini dei vari enti
E un po'per farsi propaganda elettorale e spingere questi stessi inquilini a rivedere la legge sia per quanto riguarda i patti in deroga sia per quanto riguarda la nuova legge stanno discutendo il Parlamento o per lamenti degli affitti
Quindi diciamo che e libertini che porta avanti questa o tema della casa perché io ho seguito anche la fase sessantotto e per cui a un certo momento mi sembra che non sia cambiato niente rispetto a prima per quanto riguarda la sinistra nel partito democratico
Ecco bisognerebbe anche questo agli enti stanno vendendo i loro immobili forse anche perché e gli affitti sono non sono equi stanno rivedendo anche i patti in deroga che era un punto fermo e in quanto dopo tante lotte per l'equo canone etc alla fine si era arrivati a una cosa più democratica dei patti in deroga
E quindi bisognerebbe prendere almeno poi voi certo fate come credete che penso di portare un contributo di parlare anche di questo grazie
Grazie dottoressa la parola al consigliere D'Ambrosio
Io sono Massimo D'Ambrosio
Magistrato ordinario temporaneamente prestato al alla pubblica amministrazione o alla politica non non so insomma sono attualmente capo della segreteria del sottosegretario di Stato alla giustizia
Farò intervento rapidissimo brevissimo in cui al primo punto ringrazio il professor Sandulli la presidenza di avermi iscritto d'ufficio a parlare perché mi sembra di ricordare che appunto non ho chiesto
L'intervento e questo è il mio posto il primo motivo
Per cui se non c'era la comunicazione su cui noi volevamo
Sì sì
A gettano ti ringrazio Emanuele no no ma è un un onore appunto ti ringrazio particolarmente con questo appunto non voglio lineamenti criticati perché mi dà e così l'occasione appunto di salutare gli amici qui presenti cui appunto conosco molti apprezzo e stimo qui c'è chi conosco dal dal dal dall'età del del della mia laurea in giurisprudenza ormai da vent'anni quasi quasi vent'anni che apprezzo moltissimo e son veramente contento di essere qui tra tra di voi queste prima motivo per cui sarò breve il secondo motivo
Che mi spinge ad essere breve mi spinge a non approfondire quel quello col breve appunto sui problemi della della giustizia che ha in mano il professor Sandulli
Oltre all'altra circostanza che su quei problemi prima di me questa mattina avete sentito la voce molto più autorevole e brillante del collega Stajano componente del Consiglio superiore ma di Stura che qui sta davanti a me dicevo oltre queste considerazioni non vorrei attardarmi ad approfondire tutti quegli aspetti di carattere tecnico anche perché ecco io sono a disposizione per darvi la mia o mi dissi ma opinione di carattere tecnico legale nella sede che sarà opportuna
Però ecco nel mio a basso livello di carattere tecnico attendo per poter esprimere la mia opinione una maggiore perdonate non vi offendete non è rivolta Paul una maggiore chiarezza di carattere generale come dire il ideologica politica adesso ora mi sfugge il termine esatto da da appunto qualificare ecco possente qui qualche piccola plauso non so se appunto sono riuscito a spiegarmi bene però è un fatto che già questa mattina da da alcuni dei discorsi non mi riferisco ovviamente al discorsi Mario Segni mi è sembrato di cogliere alcune piccole contraddizione di carattere politico generale alcune contraddizioni che sono state confermate
Da brillanti interventi anche oggi oggi pomeriggio si tratta di contraddizione che devono essere risolte
Si tratta di sapere chi siamo noi qual è il nostro elettorato dove dobbiamo andare perché a seconda di alcune parole che sono state dette in un momento nell'alto momento le scelte di carattere tecnico
Poi
Io
Scusi ma e quando ha detto vogliamo che la pubblica amministrazione vadano a casa ecco
Questo è molto molto giusto però oserei dire
Metto non vengono attuati e qui mi ricollego a forza su una cosa che mi ha colpito di più
E non so se quindi ecco quanto ha parlato delle sue esperienze ha detto che è l'interesse quello che conduce all'efficienza della pubblica amministrazione
Ha detto che anche la impresa privata anche l'azienda sarebbe inefficiente se non ci fosse un imprenditore che avesse necessità di condurre la propria azienda una redditività di profitto a un risultato così anche per l'azienda pubblica amministrazione
Nel senso che noi possiamo migliorare le leggi ma teniamo presente che già adesso ci sono delle leggi non applicate
Non si vogliono applicare perché fin dall'alto fin dal sistema politico l'interesse non è quello di far funzionare la pubblica amministrazione
L'interesse e diverso e contrario diceva il il professor Luciani vi ringrazio conchiudo brevemente ecco interpreto queste questi applausi come come sollecito terminare vi dicevo tenete presente questo possiamo fare delle leggi perfette siamo bravissimi in Italia siamo la patria del diritto siamo la culla del diritto possiamo davvero essere degli eccellenti legislatori ma queste leggi vanno applicate
E per applicarle ci vuole una perseveranza e una volontà di applicazione non di aggiramento
E questa volontà di applicazione dipende e mi riallaccio a quello che dicevo prima
Dalle scelte politiche di carattere generale se ci sarà una un un capo del dicastero un ministro che vuole l'efficienza nella sua organizzazione della pubblica amministrazione
E sceglierà i direttori generali li manderà avvio riterrà a seconda della loro efficienza o capacità di organizzazione ecco che anche i Catti direttore generale siederanno una mossa e sceglieranno quindi anche i capi divisione o i direttori degli uffici secondo questo criterio
E così via via più in basso alla fine l'ultimo scegliere che sta la porta dovrà svegliarsi perché si rende conto che l'immediato superiore lo valuterà a secondo la la sua efficienza
Ora le valutazioni non sono così e ciò non dipende da leggi dipende dal sistema politico ecco perché in spirito di amicizia e di collaborazione
E oserei dire di fratellanza per quello che voi noi intendiamo perseguire a questo invito ad approfondire questi aspetti di carattere generale perché da questi aspetti
Può venire la risoluzione o meno gravi problemi che ormai sono chiari evidenti davanti a tutti grazie
Grazie consigliere D'Ambrosio la parola al professor Simonetti
E nel problema che essendo la patria del diritto la culla del diritto solo diritto solo con le amo troppo cosa addormentare il quinto
Prego sono Michele Simonetti
Insegnava diritto pubblico università di Lecce vi sono interessato dei la formazione degli segretari comunali i dirigenti enti locali e quindi ho potuto apprezzare essere testimone
Di questa sete di formazione che pervade la pubblica amministrazione soprattutto nei confronti del nuovo ma non è questo l'oggetto il mio intervento io sono stato comandato a all'intervento anche per nell'interesse generale per illustrare una proposta di legge di iniziativa popolare che e stata ideata a Taranto che verrà sottoposto a tutti i circoli
Da tre anni sono a tempo pieno quasi responsabile correre di Taranto e nell'ambito del movimento referendario i popolari hanno pur costituendo la maggioranza hanno preferito differenziarsi a livello organizzativo e creare quindi dei circoli a parte
Proprio per non nuocere nemmeno alla al discorso referendario per cui io qui porto il saluto del dottor Quaranta che il presidente del del circolo di Taranto che ha distribuito questa proposta l'intervento stamattina nella dottor Rocco segretario generale della situazioni comuni di
Pensarci bene ecco mi ha mi induce a a sottolineare la l'attualità il la
Di questa proposta il titolo è autogestione locale da parte del gettito fiscale di parte del gettito fiscale su indicazione dei contribuenti a favore di enti privati associazioni consorzi comunità per progetti mirati
Cioè praticamente l'idea avanzata stamattina di localizzare
Territorialmente praticamente il sul territorio il parte dell'IRPEF potrà potrebbe essere raggiunta proprio con una éscamotage di di carattere e giuridico ma quindici è il Parlamento che lo deve decidere e ma se aspettiamo che sia il Parlamento a a autorizzare questa propria a diciamo devoluzione evoluzione delle proprie finanze
No non non vedremo all'alba
A questo punto se il referendum come strumento di democrazia diretta tutto questo successo non capì
Capiamo perché è uno strumento principe più vicino ai cittadini quale quello dell'alle e la proposta di legge di iniziativa popolare non debba essere utilizzato per tallonatore i delegittimati che onorevoli per costringerli Alfa qualcosa però questo non deve partire da una sola provincia ecco perché che suggerirei che sia in visioni sia mandato a questo progetto a tutti i circoli tutte le province montane che è utilizzando più con piccole varianti più progetti di legge di iniziativa
Popolare che arrivino a Montecitorio poi vengano o a Palazzo Madama e vengano riuniti che riuniti in uno ecco che la forza limpidi impatto viene essere superiore
Fra lasciò la lettura e la presentazione di generale della proposta ma in effetti si tratta di valorizzare questa Lost sia lo strumento d'iniziativa arruolare ma sia la volontà dei cittadini nel e indenni indicare anzi nel devolvere già direttamente certificando nella sette quaranta o perplesso
A chi ha quali enti autorizzati localmente è stato devoluto a parte del reddito naturalmente nei limiti prefissati da una legge future
In questa maniera si potrebbero finanziare ospedali opere a favore dalla famiglia
Consorzi universitari e di tutti quelle tutte quelle attività che di solito non vengono vengono finanziate soltanto successivamente opprimente realmente
Mentre i cittadini potrebbero già individuare e auto passando sì e demolendo parte di questo già già da prima
Si tratta di sancire quindi il diritto di dar vita ai cittadini al concorso di a del degli altri consociati
Mossi dalle stesse attivazione a istituzioni private proprio allo scopo di esercitare attraverso questi attività di gestione servizi di pubblico di interesse pubblico
So che i tempi sono strettissimi e sta per arrivare la plenaria io mi riservo di intervenire eventualmente non so se ce l'ha tempo anzi no senz'altro intervenga nelle prossime e tornate perché nella oggi nella discussione generale non crederci se ce ne sarà tempo per è ricitare e Farrah tesoro delle osservazioni che verranno dagli altri circoli perché ripeto e questo è uno schema è uno studio di proposta di legge non è stato presentato e le firme non sono state prese
Si tratta di e partire insieme caratterizzando proprio no il nostro movimento momento popolare come un movimento che sveglia l'interesse dei cittadini
Su problemi della comunità e Della sua propria sovranità popolare Pallon ampio dicevo poco fa tra virgolette i propri deputati propri senatori affinché facciano gli interessi della comunità grazie grazie presso Simonetti il dottor Laurelli
Consigliere provinciale Isernia così guadagnano tempo
Sì giorni del medico
Io vi tratterrò assai poco perché oramai a fine serata se detto tutto quello che ho notato già dalla riunione che abbiamo fatto come presidenti dei circoli
Dei popolari della riforma nel mese di giugno a quello che sta avvenendo anche stasera è una certa divaricazione tra le posizioni della base e l'Indirizzo che la dirigenza del movimento sta tentando di mettere in piedi
Su questo elemento è necessario fare una chiarezza definitiva
L'indirizzo della base sicuramente un indirizzo che richiama il principio di responsabilità come tutti noi ma che richiama anche la necessità di stabilire dei dei limiti precisi rispetto a quella che è la nostra azione politica
Non ha nessun senso qualificarsi di destra o di sinistra quando le ideologie sussistono non per fatti nomina nominalistici ma solamente per le proposte che devono essere prodotte noi siamo sicuramente un movimento
Che guarda ha una chiara riconduzione della responsabilità individuale e questo in tutti i termini della gestione della vita pubblica questo naturalmente ci differenzia in maniera chiare dicotomica
Da alcune parti degli schieramenti politici che non possono essere sicuramente coinvolti ulteriormente
Non è una proposta né moderata non è una proposta neo centrista ma è una proposta di chiarezza di quella chiarezza di cui la nostra base ci chiede di essere definitivamente oramai portatori abbiamo
Abbiamo una grande difficoltà soprattutto nelle realtà dove non ci sono degli schieramenti forti e trainanti come la lega nostra realtà del Sud a dire chi siamo realmente
Se non attraverso una proposta che si lì singolarmente per lato dette autorevolezza che ciascuno di noi può in qualche maniera trasferire al proprio potenziale elettorato se non in forza di questo non abbiamo ancora la capacità di definire una nostra identità questo è assolutamente pernicioso per la nostra prospettiva politica
Ed è quello che dovremmo fare assolutamente
Mi aspetto dai circoli
Un atteggiamento più attivo più coordinato più coerente perché il dieci ottobre si arrivi ad una proposta che sia effettivamente la nostra proposta la proposta sulla quale misurare le campagne elettorali e la nostra presenza
Abbiamo da dire qualcosa di Fermo e di duro e di preciso per quanto riguardano realtà strategiche come la sanità caro collega che io vedo in maniera completamente diversa da tutti quelli che sono gli indirizzi finora assunti dal Governo
Lo Stato deve essere deve garantire la solidarietà non deve Giustino necessariamente la fu ogni forma di solidarietà
Non è possibile in materia di sanità
Allora affidarci ancora al principio della della progressione per carriera per anzianità e non per merito
Non è possibile affidarci ancora l'assunzione per concorsi truccati bisogna richiamare ciascuno alla responsabilità della propria preparazione individuale come vale questo per il nostro mondo
Sicuramente varrà anche per le realtà Strambelli che delle delle delle nelle altre amministrazioni
Questo volevo dire perché
Tengo
Ho avuto il polso la sensibilità oramai siamo cinque un ti amo periodicamente e abbiamo la necessità di trovare un unisono con i nostri dirigenti
E questo ripeto lo facciamo perché crediamo alla proposta politica che bisogna mettere in piedi alla funzione storica che oramai ci siamo assunti grazie
Grazie Laurelli la parola a innesti
Ultimo intervento regia così siamo riusciti a risolverli tutti
La preghiamo della difesa sanità dei suoi predecessori
Stabilissimo io mi chiamo Giuseppe Ignesti insegno Storia delle relazioni internazionali e Storia contemporanea all'Università LUMSA di Roma
E quindi non ho quelle competenze giuridiche che molti di quelli che mi hanno preceduto qui avevano per parlare degli argomenti però sono uno studioso di Sturzo e quindi qualche cosa posso dire sotto questo profilo
Anzi mi sento di dover dire
Intanto quali autonomia dello Stato nazionale ora quale autonomia e qui si è parlato un po'di vari temi debbo dire si è parlato anche e soprattutto mi pare
Quale Stato
Più che quali autonomia nello Stato ecco quindi quella proposta che è stata fatta da qualcuno che mi ha preceduto di suddividere un poco poi questo materiale questo lavoro di approfondirlo
Secondo ripartizioni un po'più adeguate mi pare che debba essere accolta si segnala recepiamo senz'altro quello che diceva l'avvocato Improta avvocato in per
Lo abbiamo tesori usato anche perché non possiamo fare diversamente l'argomento del tema era così vasto che se no abbiamo già dovremmo trattare del secondo
Per l'intero scibile umano quale autonomia però anche qui su questo aspetto qualche approfondimento andrebbe fatto qualcuno lo ha fatto
Di quanti mi hanno preceduto intanto io
Sempre rispetto a questa tradizione storica a cui ci richiamiamo direi che facendo uno sforzo sulle stessi sulla nostra stessa cultura dobbiamo un poco capovolgere il discorso passare da un discorso centrato tutto ancora sul
Stato a un discorso centrato sulla società civile o per lo meno che giunga allo stato partendo dalla società civile è un capovolgimento di prospettiva rispetto a quanto qui prevalentemente ho sentito
Partire dalla società civile significa qui è stato richiamato Sturzo significa quindi avere una concezione dello Stato diversa da quella che è prevalsa in questo dopoguerra quindi
Sturzo parlava di uno stato quale una società civile organizzata giuridicamente
E voi capite con una approccio di questo genere e la società che al centro quindi nel momento in cui parliamo delle Autonomie sono le Autonomie il primo
Lo Stato riconosce le autonomie le Autonomie preesistono allo Stato molte delle forme dell'autonomia della vita autonoma della società civile preti preesiste anche storicamente allo Stato
Oltre che preesistono come entità qui qualcuno ha parlato giustamente di concezione culturale dell'autonomia su questo noi dovremmo insistere approfondire un poco
Perché ci porta poi a superare certe contraddizioni che sono state notate già da chi mi ha preceduto
Riguarda un certo neo statalismo un cento neo centralismo che veniva respinto veniva allontanato e però poi la stessa persona che parlava sottolineava i problemi dell'efficienza della produttività della funzionalità e il problema del decentramento con il che si restava ancora nell'ambito d'una concezione che afferma la il primato dello Stato rispetto alla società civile
Allora io ritorno a quel discorso che ha fatto il professor Prodi che ha fatto anche l'amico Manassero ecco se non vado errato e cioè a dire queste realtà della società
Resistono allo Stato e vengono tradizionalmente dalla cultura cattolica regolate attraverso quel principio che è stato anche qui richiamato da lungo e cioè il principio di sussidiarietà
E guardate anche lo stesso principio di sussidiarietà in fin dei conti è manchevole dal punto di vista concettuale perché parlava Rosmini
Esiste un regolamento della modalità dei diritti cioè a dire il momento dello Stato è il momento del Regolamento di modalità di diritti che però già appartengono insegna dei soggetti che preesistono allo Stato stesso
E quindi questo è il concetto cui si richiama Sturzo Sturzo aveva fatto studi Rosmini anni a suo tempo e questa è un po'la tradizione del pensiero sociale cattolico cui ci richiamiamo proprio poi quello del popolarismo ricordo che Sturzo qui c'è stato un amico che ha ricordato amico Meloni di Udine che ha ricordato appunto l'impostazione Sturzio ala della regione
Ricordo che in tema di Regione Sturzo è stato il primo non nel mondo cattolico ma addirittura in tutta la cultura politica italiana parla di Regione come di soggetto totale
Di soggetto politico non di soggetto amministrativo di soggetto politico quindi con così possibilità capacità di legislazione piena capacità politiche totali
Elezione diretta congresso di Venezia del ventuno c'è stato un mese fa all'Istituto Sturzo qui a Roma proprio un convegno tutto dedicato al tema della regione dove appunto si è preso le mosse proprio dal pensiero tutsi hanno ora io dico
E su questo punto che noi dobbiamo costruire qui delle idee di ordine programmatico cioè partendo capovolgendo un po'l'impostazione secondo me io mi permetto di dare questo suggerimento cioè partire proprio da qui
Dalla società civile dalle autonomie locali e su quelle poi partendo da quelle impostare il discorso sulla riforma dello Stato come è stato delle Autonomie stato delle libertà della società civile ecco capovolgendo proprio impostazione e allora noi saremo in grado di dar risposte alla lega perché anch'io mi sento fremere quando a apro il il televisore e ascolto le istanze che muovono molti sindaci della lega eccetera e vedo che quelle stanze sono istanze cui danno già risposta i padri fondatori del nostro pensiero
E invece vedo che oggi sono appannaggio queste istanza del del movimento della lega al nord
E noi dobbiamo considerare i nostri avversari per quello che realmente i sì sono cercando quindi di non dipinge facili è un po'al nostro vantaggio perché altrimenti nel momento in cui noi dibattiamo cerchiamo di batterli a quel punto manchiamo il segno se ci potrà poniamo con un'idea falsa di ciò che l'avversario e noi manchiamo il segno e allora l'avversario riesce ad ottenere il consenso elettorale
è questo che avvenga proprio su tematiche
Ora è questo che avvenga proprio su tematiche che sono a noi care che sono le tematica di fondo di fondazione del nostro pensiero questo veramente non solo fa dispiacere ma addirittura fa freddo
Grazie professor
Facciamo tesoro di questi ultimi
Di queste ultime riflessioni del professore che indubbiamente credo che sono in dominanti anche su taluni altri temi che abbiamo trattato consentitemi due secondi per trarre un attimo le fila di questo discorso cosa che peraltro faremo nell'ambito la assemblea plenaria e non posso che ringraziare tutti quelli che sono intervenuti e ancor di più quelli che pazientemente hanno ascoltato per la loro pazienza
E perché in effetti appunto forse li abbiamo degli altri o almeno io stesso ne ho geriatri oltre i limiti del lecito
Credo che abbiamo cinque minuti di tempo e non di più per poterci un pochettino disintossicare al di fuori e tra tra cinque minuti se il programma sarà rispettato inizierà l'assemblea plenaria in questa stessa aula grazie
Adesso do la parola ai rappresentanti delle commissioni che che prego di ricerche ritmiche riferiranno prego in modo molto sintetico perché siamo con i tempi molto limitati del lavoro teniamo conto tra l'altro che non stiamo traendo conclusioni ricordiamolo bene oggi è una giornata che inizia un cammino nonché lo conclude e che quindi questo è il lavoro le commissioni e l'indicazione per un lavoro collettivo che sarà svolto in questi mesi
Allora
Chi vuole
Professor Barbareschi
La Commissione che ho presieduto era rispondeva alla domanda quale Stato sociale
In effetti il camper era molto ampio
E e i problemi molteplici direi che si sono messi in evidenza due livelli fondamentali e un livello di scelte generale c'è lo stato sociale come lo Sinn vuole intendere come lo si vuole leggero rapporto tra pubblico e privato
Da ancora un secondo livello di problemi specifici come la sanità le pensioni ed altro ci sono stati ventiquattro interventi che hanno appunto focalizzati vari
Vari temi dalla sanità alla presenza femminile nella società al problema delle casalinghe alle tossicodipendenza alla necessità di una ristrutturazione della scuola del volontariato eccetera
Io ho riscontrato in verità una certa in una soddisfazione sulla mancanza fino adesso di programmi e l'esigenza di averne uno abbassa chiaro per una chiara identità
E anche per questa insoddisfazione era per una scarsa omogeneità del lavoro svolto finora adesso
Tuttavia io direi che iter dei contributi sono stati non soltanto verbali ma anche scritti da parte di più vari della nazionali e quindi si può fare un buon lavoro di coordinamento e di un preparare uno documento che si possa mandare verso ai vari circoli qua vari gruppi di lavoro
Da parte mia propongo è che dopo questa prima fase necessarie di inizio di la fase programmatica gruppo appunto
Del
Sugli affari sociali rimanga attivo proprio per dare una continuità alla produzione del programma fino alla convention di ottobre e da parte mia sono disposto a a seguirlo
Direi che ha altro non vi dico perché spero di poter far riavere al più presto una
Un qualcosa di scritto e di organico grazie
Allora professor Sandulli ripropone i problemi dello Stato se le
Il titolo era appunto quale autonomia dello Stato nazionale e quindi come voi potete facilmente immaginare i problemi che da questo titolo sono emersi sono stati molteplici
Li abbiamo riuniti in due filoni tenendo conto proprio di quelle avvertenze che anche il professor Barbarisi faceva poc'anzi che queste sono solo questo è soltanto l'inizio
Di un programma che queste che io andrò a dire sono riflessioni determinate
Da quelli che sono stati gli interventi che questo programma dovrà trovare un'evoluzione e che quindi questo gruppo di lavoro pure ritiene di proseguire
Il suo lavoro attraverso le osservazioni dei di quelli che sono intervenuti e attraversa anche gli interventi scritti che ci sono stati dati o quelli che giungeranno successivamente
La relazione introduttiva ha posto in luce soprattutto la circostanza legata alla distinzione tra le funzioni di indirizzo politiche
E quelle di regolazione da affidare invece assorta di Authorities quindi agenzia specializzate nelle singole
Politiche attuative e quindi anche il tema ulteriore della diffusione sul territorio nazionale delle strutture di di anche quelle di tipo centrale
Immediatamente successivo a questo tema i vari temi che sono nati dal dibattito nascono anche dalla necessità di chiarire esattamente il concetto di autonomia
Concetto di autonomia che sia voluto porre in luce come un concetto che deve in qualche misura emergere da un'esigenza dei cittadini piuttosto che non da una sorta di imposizione che deve giungere dal vertice
In qualche misura vorrei dire per utilizzare la terminologia di uno studioso del processo amministrativo più norme di relazione e meno norme di azione quindi meno norme di carattere in positivo
In questo contesto quello che è emerso eh
Un problema di riuscire a giungere a una individuazione
Di uno stato che possa in qualche modo consentire l'autonomia e soprattutto il rispetto dei singoli cittadini
E quindi per vedere quelli che sono i problemi da affrontare nel breve periodo
Sono in stati
è stato esaminato il tema legato all'analisi della legge sul decentramento amministrativo che la legge centoquarantadue del mille novecentonovanta cercando di individuare in essa anche un maggiore
Una maggiore autonomia fiscale dei comuni pur sempre in un ambito costituzionale quindi pur sempre di un'autonomia di natura nazionale e successivamente una maggiore
Che
Una migliore attuazione di questa norma alla luce soprattutto della legge ottantuno novantatré quella legata all'elezione diretta del sindaco perché il sindaco avrà i poteri che gli derivano dei cittadini solo e soltanto se la legge voi attuativa delle Autonomie locali quindi la legge centoquarantadue del mille novecentonovanta e di consentirà di esercitare e di esperire esattamente validamente quei pochi
In questo stesso contesto si è ritenuto di dover esaminare lo stesso problema della legge cosiddetta sulla trasparenza quella sul procedimento amministrativo la duecentoquarantuno del mille novecentonovanta ancora
Che di fatto è rimasta una legge in qualche misura inevasa è una legge cornice il cui quadro ancora non è stato disegnato il cui quadro ci auguriamo possa essere disegnata e questo è un pochettino la sfida dei popolari la sfida anche dei circoli in riferimento a questo ancora abbiamo esaminato i problemi della giustizia
Occupandoci non solo e non soltanto dei problemi della giustizia penale in cui si è sottolineato come la divisione tra l'ufficio del pubblico ministero è quello del giudice per le indagini preliminari deve in qualche misura ricollocare quest'ultimo in posizione di terzietà cosa che ancora non accade ma ci siamo occupati anche di verificare circa la giustizia civile quelli che sono i problemi della giustizia minore cercando di snellire attraverso arbitrati anche di natura minima circa gli incidenti automobilistici
Ho attraverso il recupero di talune figure come quella del giudice di pace che sostanzialmente patisce il problema dell'implementazione cioè le condizioni di fattibilità della norma che probabilmente non sono state considerate dal legislatore ci siamo anche occupati di recuperare quella vecchia figura
Del
Soggetto che in qualche misura doveva mediare tra il le istituzioni e i cittadini quindi la figura del garante in qualche modo che voleva in qualche misura essere il soggetto di intermediazione tra le esigenze dei cittadini e
Il
E l'amministrazione della giustizia che pure deve essere rivisita così come nell'ambito del pubblico impiego ci siamo posti il problema della privatizzazione del pubblico impiego e se è vero che da una parte lo Stato deve cacciare i fannulloni è vero che dall'altra parte deve riqualificare
Il Pubblico impiego dei veri apprende e riportare la meritocrazia non solo e non soltanto nell'ambito della magistratura
Abolendo quelli che sono i risultati di segno negativo della legge Brianza ma anche in tutto il contesto del pubblico impiego e quindi anche lì vanno rivisitati taluni problemi che debbono in qualche modo essere di strumento attraverso attraverso l'incentivazione del pubblico impiego e attraverso la riqualificazione del Pubblico impiego stesso l'altro versante dei problemi che di cui ci siamo occupati è legato al tema più squisitamente
Specifico delle autonomia locale
Qui al di là del fatto che in qualche misura ci sono stati dei problemi di intenderci sulla varie autonomie locali e quindi talvolta si è posto il problema della utilizzazione di talune di queste Autonomie locali come ad esempio le province è emerso chiaramente da tutti gli interventi che sono stati effettuati il la necessità di rivitalizzare sotto il profilo effettivamente concreto queste Autonomie locali come soprattutto i comuni su cui peraltro si era già fermata nella relazione professor Segni questa mattina l'idea dei cento Comuni
E ancora la necessità di rivitalizzare in qualche misura determina le regioni e forse anche le stesse Province onde evitare la sovrapposizione di incarichi e la pletora in qualche modo dei
Rapporti di natura
Tra i singoli Poteri decentrati dello Stato
Il problema ulteriormente che è emerso ed è riassumibile in una sola parola il problema della responsabilità delle autonomie
La responsabilità anche nella gestione dei fondi responsabilità che d'altro canto a la necessità del controllo questi sono stati tutti i temi su cui si è posto l'accento
E sono tutti i temi che un di un dibattito che sta che è iniziata oggi è che non pretende certo di concludersi oggi ma che lascia degli spunti di riflessione a tutti noi per cercare poi di trarre una soluzione di questi problemi grazie
Professor Pedara sì
Ma la nostra che era veramente la quarta commissione
No no lo stesso
Abbiamo affrontato Until tappo dovevamo affrontare il tema della solidarietà internazionale che con la difficoltà che nel complesso fu
Forse queste un tema meno visitato dagli amici della molto popolare e anche dalle dai contributi delle relazione a partire dalla Pala EUR palla Trussardi
E questa mattina invece per fortuna Segni ha dato alcune indicazioni che hanno potuto essere ricordate nel corso dei nostri lavori la scelta l'importanza della scelta occidentale la partecipazione italiana tutte le realtà internazionale che deve divenire attiva e coerente e anche questa riscoperta
Dell'identità nazionale naturalmente in senso democratico riassuntivo della nostra storia nazionale anche come reazione alla sfida della lega su questi tre punti
Si sono mosse sia alla relazione del dottor Barnaba ok risultato una relazione il fin troppo bella per introdurre dei lavori di gruppo nel senso che ha dato una storia della cioè accentrato soprattutto il problema della presenza italiana in Europa e imprese trema dalla prese fra l'Europa nel mondo e di questo ha mostrato una consapevolezza sia degli aspetti giuridici economici della realtà europea ma anche dei dati culturali che hanno fatto nascere con certe caratteristiche poi con certi limiti sviluppare la stessa esperienza Rotella
In realtà internazionale Europa l'Europa come soggetto questa relazione molto ricca ci ha dato l'idea di quanto dovremmo lavorare anche Paul per tutti gli altri ambiti
Di mondializzazione e invece eravamo impreparati anche se un altro intervento molto importante del nostro gruppo quello del ministro Aloisi che ha portato la sua esperienza nella cooperazione assunto recentemente delle responsabilità e questo anche pure permesso di verificare in modo molto puntuale una grandissima quantità di temi in cui
Diciamo l'attenzione ai dati internazionali sotto il profilo culturale economico la politica dell'immigrazione realtà geografiche dal Mediterraneo all'Europa dell'Est insomma
Si è visto che diciamo il l'ambito dei problemi sui quali il movimento deve impegnarsi per essere consapevole di tutte le realtà che si muovono e le insufficienze politica le quali vogliamo ovviare con proposte significative così come abbiamo già cominciato a fare sui temi invece della politica interna iscritta italiana il movimento è in qualche modo qui davvero all'avvio il nostro è l'inizio di un discorso però mentre inizialmente devo dire il gruppo al quale hanno partecipato una trentina di persone con interventi pare insomma
Scontava un certo disagio nella ritardi in qualche modo della nostra essere scesi sul campo cammin facendo mi sembra sono emerse delle volontà e delle disponibilità alla collaborazione molto interessanti sulle quali
Poi darò alcune brevi indicazioni perché avremmo anche ripreso tra noi l'accordo c'è un certo metodo di lavoro ma devo dire contavamo
Una grande differenza di opinioni le diventa insomma per dire su un tema che è stato visitato molto quello della importanza della difesa
Ecco si andava da un'estrema attenzione agli aspetti della riorganizzazione della funzione militare e dell'esercito alla testimonianza di giovani che invece vivono l'esperienza del volontariato e dell'obiezione di coscienza e così via
Mi sembra che pur partendo da posizioni che non è che sono di per sé contrapposte ma certo esprimono esperienze personali molto diverse siano pian piano venuto emergendo all'interno del nostro lavoro la fiducia che alcune scoperte comuni possono permettere di focalizzare questi problemi sono stati a un certo punto anche indicati da chi interveniva
Ero l'Inter la la riscoperta dell'interesse nazionale la necessità di concorre a un'elaborazione positiva democratica responsabile dell'interesse nazionale
L'importanza di riscoprire anche qui il modo corretto di ragionare nei termini della difesa
Quindi sono temi diciamo così che all'interno di un gruppo che esamini i doveri della solidarietà possono in qualche modo avere ci sorpreso ma almeno alcuni di loro sono rimasti sorpresa vedere la rilevanza di questi temi in realtà credo che alla fine fossimo tutti convinto anche quelli che diciamo partivano dall'esperienza più del volontariato che questi temi della tradizionali della politica estera debbono essere pensati con forza alla luce della nostra esperienza democratico complessiva delle acquisizioni innovative che noi stiamo realizzando
Naturalmente grande attenzione è stata data alle funzioni delle organizzano internazionali il ruolo dell'Italia che è stato giudicato da tutti con anche indicazioni concrete molto modesto molto insufficiente che unisce grandi affermazioni europeisti che verbali
Che ci fanno essere per alcuni aspetti i primi della classe in alcune dichiarazioni a invece gravissime carenze nella esercizio coi delle responsabilità
I funzionari di strutture della nostra lo stato per cui poi gli italiani all'estero euro si trovano ad essere
Poter contare solo sulle proprie forza sulle capacità di improvvisazione delle proprie impresa ma con una difetto molto grande della struttura stato italiano
Ecco allora direi che si può concludere dicendo che è emerso sempre più tra di noi la indicazioni che un conto sono le grandi esigenze di solidarietà intanto di solita nazionale verso i nostri concittadini intesi con le persone titolari di diritti
E naturalmente e tutti i doveri che tutti insieme abbiamo verso tutti gli uomini nel mondo queste esigenze
Non possono essere soddisfatte soltanto con la segnalazione morale queste esigenze stesse delle insufficienze e con iniziative peraltro sempre pienamente si capisce vero di volontariato
Sia emerso con sempre maggior forza la rilevanza di una capacità di ricerca di proposta
Di carattere istituzionale e quindi vero diciamo il l'obiettivo che mi pare viene emergendo all'interno del gruppo era con quali strumenti istituzionalizzare attuazione alle esigenze di stabilità internazionale che naturalmente come cittadini contemporanei come cristiani sentiamo
Molto forte
La fiducia che si possa lavorare proficuamente come movimento di popolari a questo riguardo c'ha portato anche ad immettere appunto questa proposta il dottor Bernabò Sisto debbano passi sottoporrà alla fatica di riscrivere in maniera estesa alla sua relazione tenendo conto delle degli apporti che la discussione hanno dato
Questa relazione verrà inviata alle trentina di persone che hanno preso impegno leggerla e di corredarla con delle schede informative sui punti per loro di maggiore interesse allora questo
Piccolo fascicolo potrà servire vero terre che
Informare e coinvolge reti nei vari gruppi i vari circoli popolari in Italia su questo tema
Devo dire che un certo disagio abbiamo dovuto verificare nel corso del lavoro perché abbiamo scoperto io almeno indegnamente come trovato lì catapultato presiedere questa commissione ho scoperto che in realtà un gruppo romano aveva lavorato con serietà forse anche l'assenza
Ci amavamo provocato in qualche modo questo difetto di informazione nelle ultime ore e c'erano anche dei documenti dei quali abbiamo avuto rendiconto verbale
Del Cornello cominciano di una certa serietà quindi credo che dovremo mettere le mani anche su questo materiale per per così dire antologizzati e una serie di spunti del lavoro romano in modo tale che i lavori della commissione di oggi e il lavoro presenta il gruppo romano possa essere fatto circolare all'interno del gruppo
Abbiamo insistito moltissimo io in particolare sulla motivi di prudenza e di attenzione nel far circolare questa materiale perché è evidente che le linee
I criteri con i quali operare nella solidarietà internazionale dei Popolari per la riforma non sono le cose che magari noi abbiamo detto possiamo anche far circolare per ottenere integrazioni riserva critica da parte degli amici ma solo quello che il movimento
Quando si sarà strutturato in modo tale da potere prendere delle assunzioni questo San dirà perché alcune delle cose che mi hanno detto se vengono attribuite ora senz'altro questa è una politica estera per così dire dei Popolari per la riforma possono dar luogo delle qualcosa come forse anche alcuni temi di politica interno peraltro possono dar luogo a delle interpretazioni unilaterali le semplicistiche mentre invece questi sono almeno così mi intendiamo portare l'attenzione di tutti voi semplicemente come materiali per le decisioni che il movimento prenderà quando speriamo entro il dieci ottobre sarà in grado di assumere decisioni temo
Paolo Catti De Gasperi
Il compito che mi è stata assegnata quella vi
Dirigere i lavori del la commissione che deve rispondere alla quale economia di mercato
Per fortuna mi sono trovato di fronte a una relazione del professor La sette aveva consentito di Vieri di poter snellire i lavori in quanto tutti poi hanno avuto materiale di base già fondatore studiato da a alte che sono occupati prima insieme al professor Massei
Questo c'ha consentito di tracciare un'analisi abbastanza definita del passato certo non di poter proporre tutto dopo orribile per il futuro sono come osservava relatore preme naturalmente poi decisioni che dovranno essere ancora ponderato elaborate dal movimento nota ad arrivare al prodotto per una definizione conclusiva
Sì molto sinteticamente l'analisi è questa
Per lo meno nell'ultimo decennio abbiamo vissuto un periodo di collusione tale economico al mondo economico mondo politico e vari corporativismi nella nostra società
Da aver sconvolto completamente il sistema di redistribuzione delle normale diciamo del della della vendita dei corpi
In realtà questo sistema dal punto di vista economico non è un sistema addebitabile solo ad alcune tipi di corporazioni di realtà è rimasta in vita perché ha costituito una specie di patto sociale in cui da la maggioranza perlomeno del degli interessi economici potevano convivere trovarci sì bene
è successo di fronte alla crisi attuale che questo patto sociale se Rocco improvvisamente deve con una certa celerità
Questo ha comportato che stiamo assistendo a un fenomeno di disgregazione nel senso che le corporazioni di interessi forti
Economici e paga economici diciamo per intenderci stanno cercando di difendere singolarmente le loro opposizione le rendite di posizione che avevano avuto accumulare
Per lo meno per l'ultimo decennio
Ora è chiaro che a questo punto bisogna operare quindi e in modo tale da consentire una ripristino del mercato non perché il mercato in se stesso sia comunque buono ma perché il mercato è la base necessaria da regolamentare su cui poter ricostruire una concorrenza a a tutto campo pro concorrenza che obiettivamente non siamo occupati di quella economica ma non deve essere necessariamente essere solamente quella economica
Il problema quindi è quello di rimettere insieme sostanzialmente i diritti e doveri secondo quanto è previsto poi dalla nostra normativa costituzionale
E ovvero uscire a creare un sistema di redistribuzione di risorse che tengono però a contengano anche conto della necessari necessaria solidarietà che e poi uno dei principi fondamentali anche nel nostro movimento
Questo può essere fatto ovviamente attraverso leggi economiche leggi fiscali e attraverso una riforma anche delle istituzioni
Perché le istituzioni si occupano anche l'economia e quindi influiscono direi almeno per il passato in maniera molto pesante basti dire per esempio che oltre il novanta per cento del mercato finanziario italiano senza bancario è diretta o indiretta emanazione dello Stato e che quindi c'è una una un grosso coinvolgimento Abdallah dello Stato nell'economia e che quindi attraverso questa regolamentazione passa anche la redistribuzione
Si è pensato di che si possano agire attraverso due leve sostanzialmente
La possibilità attraverso dall'isola la leva fiscale e attraverso un allargamento della base imponibile di poter riequilibrare la pressione fiscale italiana a una pressione fiscale accettabile in un mercato europeo perché tutte le nostre analisi o con le nostre proposte non avrebbero senso se non andassimo
Entro un certo termine in direzione di una integrazione europea anche per accordi presi
Dall'altro lato questo abbassamento di un della progressività dell'imposta in allargamento della della base imponibile operato attraverso anche il recupero della frazione
Dovrebbe però consentire anche la possibilità da parte delle famiglie di poter decidere meglio singolarmente come poter utilizzare la parla quota loro quota di stesa sociale ovvero attraverso la possibilità di di FAS defiscalizzare
Una parte della spesa sociale sostenuta dalle famiglie che possono quindi scegliere per una certa quota individualmente
Meglio come soddisfare le proprie necessità ai propri bisogni questo anche corrisponde in un certo senso a una necessità di riportare il mercato e concorrenza anche nel settore dei servizi perché se i servizi sono parte decisi dalle famiglie dove indirizzare Spello scialle per servizi
Hanno necessità anche servizi di corrispondere meglio al funzionamento che la società richiede
Questo dovrebbe essere accompagnato anche a una possibilità da offrire alla all'industria in generale di poter sì rimettere in un certo periodo allora passo con indussero Beha in quanto noto notoriamente l'industria italiana è sotto la cappa del capitalizzata quindi la possibilità di poter avere una defiscalizzazione del gli utili ad investirvi
Nelle aziende ovviamente
Per far ripartire la macchina dell'impresa che ha obiettivamente necessaria vittime
Dicevamo il il mercato il mercato passa anche attraverso le privatizzazioni
Meditazioni che naturalmente devono risponde a un criterio di equità nel momento in cui vengono attuate
Non si è sono date delle definizione definitivi di gomme attuale queste privatizzazione ma certamente una cosa pericolosi voluto sottolineare cioè il pericolo che si possa andare a fare delle privatizzazioni
Vendendo solo quell'impresa e producono servizi in regime di monopolio perché per me non imputo impresa che producono servizi in regime di monopolio sostanzialmente si vende nel valore dell'impresa il valore del monopolio spesso e quindi vengono acquistate non per il valore di produttività di reddito che potrebbero dare ma per il fatto di otto acquistare una posizione di monopolio e questa è certamente un pericolo va evitata perché altrimenti con le prove tentazioni sostituirebbe semplicemente a monopolio pubblico un monopolio privata
Si è sottolineato l'esigenza in tutto questo procedimento per la tutela del mercato di
Ridare o dare per la prima volta una forte autonomia alle autorità di regolamentazione
Tipo all'Antitrust Garante della dell'editoria comunque agli organismi che devono regolamentare mancato devono avere una forte autonomia dagli altri organi decisionali
Un altro elemento e qui mi fermo ce ne sarebbe moltissimi altri perché purtroppo l'economia
Ma aspetti molto variegati è un altro elemento è stato sottolineato in modo forte e quella della problema del debito pubblico
Il problema del debito pubblico resterà naturalmente affrontato su più campi su più piani
Quello che certamente deve soldi la richiesta certamente deve soddisfare qualsiasi richiesta sì sì metodo di riduzione o programma di riduzione del debito pubblico è quello di mantenere un'equità tra i benefici avuti dalle generazioni passate che hanno goduto dell'incremento del debito pubblico in termini di benessere
Sociale e materiale
E quella parte del debito pubblico che verrà posta a carico delle generazioni future
Quindi come far pagare una parte di questo debito pubblico alla generazione che ne hanno goduto per una questione di equità e anche per non appesantire completamente le generazioni future
Una delle ipotesi tra le tante che sono state formulate è quella di
Lasciare un margine maggiore deputazione alla moneta
Cosa che però richiederebbe un'ricontrattazione degli accordi europei e in particolare di quelli di Maastricht
Ora questi temi che sono state svolte e
Larga parte poi definiti anche in modo più approfondito ma qui i lavori ovviamente non sono finiti
Ci hanno lasciato uno un'ultima domanda che è una domanda di tipo squisitamente politico in cui non potevamo dare una risposta cioè se non si stiamo costruendo un rapporto sul mercato compatibili
Con alcune parti della sinistra italiana e quindi compatibile al a alla un allargamento della del dei degli eventuali partner futuri del
I Popolari per la riforma perché alcune parti che da un punto di vista economico sembra necessaria attuare
Ad alcuni è sembrato che non possano far parte dei programmi di una parte della sinistra
Oppure usare
Ho solo poche parole del ieri ho parlato quasi un'ora stamattina
Sembrate parlare nel modo più chiaro possibile si aggiungesse altre cose io ma quello che ho detto stamattina chiederei solamente conclusioni
Sono quindi qualche breve considerazione
Nel sito dove pare che sia stato volto
Pieno di interesse l'inizio di un lavoro sulle cose da fare
Questo è il primo dato
Pieno anche di di spunti di domande di interrogativi
Chi posizioni diverse
Non spaventiamo ci di questi noi stiamo passando da una fase una
Stiamo passando
Dalla costruzione dell'edificio istituzionale dalla costruzione dell'edificio Poli
Dal no alla partitocrazia
Che era giusto sacro sa
Al sì ha una proposta diversa passare da un nuovo sì è sempre complicato
Passare da un un argomento specifico fondamentale nella riforma dello Stato
Quale quello che noi abbiamo iniziato con il referendum
A una proposta di politica complessiva
Richiede maturazione richiede dibattito
Sconta naturalmente
Discussione
Dibattiti
Ma è un passaggio necessario
è un passaggio di crescita percosse
Naturalmente nei periodi di crescita vi sono difficoltà vi sono i problemi bisogna imbracare la strada giusta ma questa c'è
Il cammino che certe
Noi non abbiamo il diritto di fermarci
Alla fase referendario
Non abbiamo il diritto di fermarci alla costruzione dell'edificio istituzionale abbiamo il dovere di andare oltre perché abbiamo raccolto e lo sappiamo l'abbiamo detto tante volte le speranze di milioni di
Resto la fase istituzionale non è finita non dimentichiamo
Non è finita perché siamo in pieno svolgimento della legge elettorale della Camera non è finita perché ci attendono gli ulteriori grandi passi l'abbiam detto stamattina della modifica del vertice dello Stato
Elezione diretta del primo ministro non è finita perché ci sono campi interi dell'edificio pubblico ed abbiamo accennato stamattina le regioni che sono ancora completamente al di fuori della nostra azione riformatrice quindi su tutto questo
Deve continuare la nostra
So anche quanti problemi mente la questione delle alleanze e vorrei dire più ampiamente l'alleanza e non significa cui solamente alleanze comparti
Significa confrontarsi con altri con filoni culturali diverso con idee diverse fatalmente
So che questo è difficile complicato
Ma dobbiamo tenere presente due cose
Sarebbe bello e non ci dovessimo confrontare con nessun
Sarebbe bello che noi potessimo portare avanti da soli dei nostri
Che sono quelle che ho cercato di riassumere stamattina
Non è possibile
Non è possibile perché siamo un pezzo di una società ampia complesse
Dobbiamo cercare laddove possibile di costruire con prendendo i punti comuni che abbia e accettando su alcuni punti diversi
La seconda considerazione è che
Però noi dobbiamo essere consapevoli e questo cammino noi abbiamo il dove non il diritto e il dovere di trainare
Noi dobbiamo così come è stato con il referendum tracciare una strada e su quella porta
Gli atti
Quali che siano gli altri poli Andrea ma saranno sempre a non possiamo essere solo noi popolari
Certamente
Con quel tanto di flessibilità e di duttilità che è necessario nella vita e nella politica
Ma tenendo presente
Che oggi
L'Italia ha bisogno di riunirsi su una posizione sì accetto avanzata riformisti che e le cose devono cambiare lo sappiamo benissimo
Che non riguarda solo la parte istituzionale ci tutta in Italia da costruire nel campo della economia nel campo dei servizi sociali nel campo della pubblica amministrazione ma tenendo presente che se oggi noi
Per mettessimo che
Il cammino della ricostruzione fosse reso da forze che rappresentano solamente un pezzo è un pezzo delle estreme dell'Italia non in realtà
Bloccheremo tutto quanto lasceremmo le cose come stanno peggio ancora daremmo vita a processi di involuzione
E sui punti fondamentali
Delle linee programmatiche che abbiamo esposto
Di cui certo il mio intervento costituisce l'inizio so bene che poi c'è tutta una parte applicativa che ha preso l'avvio da queste Commissioni che dovrà durare ancora qualche mese ma sui punti fondamentali sugli obiettivi voglio dire gli strumenti poi chiaro vanno approfonditi vanno discusse vanno esaminati
Ah sugli obiettivi e sulle linee fondamentali che stamattina non abbiamo un Ciatto
In politica economica in politica sociale in politica internazionale e nella ricostruzione delle linee fondamentale dello Stato su quelle linee fondamentali noi dobbiamo essere non fermi ma fermissima
Perché l'unica linea di ricostruzione di un'Italia moderna europea e avanzata che è nostro dovere portare a te
Il confronto è essenziale si fa su queste linee
E su queste linee noi dobbiamo pretendere sugli obiettivi voglio dire gli strumenti saranno da discutere ma sugli obiettivi noi dobbiamo pretendere che siano gli altri a seguirci su questa linea non possiamo assolutamente da deflettere
Da una strada che è l'unica che possiamo proporre all'Italia del domani
Che su questo e che si avverrà voi lo scontro il confronto gli incontri quello che sarà condito
Domani che ama di amore
Di qui abbiamo ben presente le rotte polari ma che poi ha tanti passaggi ancora difficilissimi da da vedere da disegnare più da perseguire
Voglio assicurare su un'altra cosa
Non ripeto al all'infinito questo è l'inizio della strada di una elaborazione programmatica tanti di voi mi hanno chiesto
Di essere coinvolti di partecipare e proprio quello che vogliamo fare
Se avessimo voluto tracciare una linea pur con l'équipe di esperti
Che
Che ci sono attorno a noi con tutti i grandi contributi che ringraziamo che possiamo avere
Avremmo riunita una serie di commissioni avremo fatto un bel po'un bel numero di cartellini
Ma un programma politico di un movimento
Si fa quando nasce da una serie di istanze di problemi che partono dal basso quando avverte veramente che cosa un pezzo della Società italiana un gran pezzo come noi cerchiamo interpretare richiede
Quindi l'esigenza
Di coordina di coinvolgimento e di una partecipazione amplissima
Lei ci ricorda pure dire in più dei circoli di tutto un mondo che sta attorno a noi che dobbiamo attivare il compito che dobbiamo affrontare in questi tre mesi salvo un po'di tempo dedicheremo alle vacanze naturalmente
Che ci separano da adesso al momento in cui nella a un anno dall'inizio del movimento noi ci riuniremo per portare a termine testa linea politico programmatica che oggi abbiamo inizio
Consentitemi anche di
Dire una cosa è doveroso fare
Ricordare
Per dare tutta la nostra solidarietà il massimo che possiamo fare ma dobbiamo farlo
Alle famiglie di chi ieri è morto insomma
E del resto un tributo doloroso che paghiamo
Ma l'abbiamo detto anche stamattina questo un campo importante
La pace ha bisogno anche di queste
Ha bisogno anche di prezzi che si paga
Per evitare drammi peggiori
E quindi dobbiamo essere grati e profondamente a chi fa questo
Ma capire comprendere che questi prezzi da pagare non ci devono far Mou modificare la
La linea che interventi internazionali sono a volte necessari anche se i militari anche se dolorose per preservare la pace e la linea fondamentale e la linea dalla quale non dobbiamo scoraggiarci allontanarci
Da ultimo ringraziamento particolare tutti quelli che hanno collaborato
In particolare ai giovani come al solito
Pieni di buona volontà
Di vero volontariato questione tanti casi di volontariato ci hanno aiutato
Ringraziamento onore
Concludiamo quasi un'ora dopo la data che c'eravamo fissata
Per molti di di noi di sono aerei o macchine o treni che aspettano vedo però che siamo quasi nello stesso numero di stamattina e quindi intere lì un po'dimenticata
Ma non mollo
L'interesse per queste cose e grande ci aspettano mesi di lavoro e impegnativo difficile ma entusiasmante
Dobbiamo farlo per le responsabilità che gli italiani ci hanno dato in questi anni