Marx in Italia. Edizioni, interpretazioni e influenze - seconda e conclusiva giornata

Buongiorno
Ancora qualche secondo per compiere completare la seduta nel senso del sebbene Verbund
Assaltata da
E
Priorità chiodata addirittura il supplemento orario
Come sapete
La sessione di questa mattina ultima del convegno su Marx in Italia e dedicata le influenze
Abbiamo cominciato con la circolazione del pensiero le interpretazioni quest'oggi le influenze
Faccio subito una comunicazione di servizio per i relatori che non avessero ancora
Non l'ho chiesto
Una combinazione c'è gentile Berlusconi bisogna tenere
Che non avessero ancora ritirato ricevuto le relazioni
La signora Rodi no agosto disposizione poté parlo dei relatori a perché ne abbiamo riprodotto sul relatore in quanto non c'era il tempo di farle girare prima
Questa mattina cominciamo con Luciano Canfora che ha un tema credo proprio
A sua misura
Perché
Diciamo c'è un un enunciato abbastanza Ariosto
La fortuna del Manifesto in Italia cioè
Senza limiti disciplinari con qualche limite di tempo prego
Grazie
Allora
Siccome in tema e davvero smisurato io ho scelto
Di non trattare ciò che credo sia largamente studiato eccetera e cioè le tappe note Labriola Croce gran uscì il nostro Marx fino alle polemiche interessanti a loro modo del mille novecento novantotto quando carente osso spiegare l'importanza epocale del manifesto e fu bersagliato
Da giornali benpensanti in maniera debbo dire abbastanza comica quindi questo direi lo diamo per noto invece
Ho preferito individuali cercare individuare dell'influsso l'efficacia
Del Manifesto in alcuni campi del ricerca storica soprattutto
Partendo però da una brevissima panoramica iniziale
Su di un tema che a rapporto con quello che verremo dicendo
Che si potrebbe sintetizzare raccogliere sotto una formula che cioè la revisione
Del senso dell'importanza del Manifesto cominciata con gli autori stessi cioè sono loro
Che riflettono e meditano sul senso di quel
Opuscolo
Così dinamitardo così ricco di futuro
E ora vorrei ricordare due momenti almeno legati sono entrambe due trovo sempre di Marx una
Pubblica e cioè un articolo che esce in aprile del cinquantasei
Più che si apre con una frase che sembra abbastanza controcorrente
Le cosiddette rivoluzioni del mille ottocentoquarantotto furono soltanto dei più poveri episodi
Piccole rotture e crepe nella dura crosta della Società europea
Che è molto limitativo come valutazione del mille ottocentoquarantotto eppure S resero visibile una voragine e poi seguita con alcune considerazioni ma credo sia non meno rilevante una un'altra sua prosa e però una lettera privata in questo caso che è di poco dopo è dell'otto di ottobre del mille e ottocentocinquantotto cioè esattamente dieci anni più tardi una lettera Engels che fu segnalata
Da ogni scorrimento
Nel suo famoso libro ma soprattutto valorizzata da Ernesto ragionieri di una recensione a Corning su Belfagor
Nel mille novecentoquarantanove
Questa
è una prosa secondo me estremamente significativa
La società borghese ha vissuto per la seconda volta il suo sedicesimo secolo
Un sedicesimo secolo che io spero la spinga alla tomba allo stesso modo con cui il primo le diede la vita
E quindi c'è questa volontà sempre di inquadrare con largo sguardo storicamente il le proprie considerazioni prospettiche no io spero
Il compito vero seguita questa lettera della società borghese l'instaurazione del mercato mondiale
Poi che il mondo è rotondo questo processo sembra essere arrivato a conclusione con la colonizzazione della California dell'Australia e con l'apertura al commercio della Cina e del Giappone
Direi che queste parole potrebbero essere iscritte nel nostro presente
La questione è difficile per noi questo è straordinariamente
Significativo
E questa sul continente cioè in Europa
Lui dice la rivoluzione imminente
Anche Mazzini pensava questo ma credo sbagliando sia anche lui
E assumerà anche subito un carattere socialista
Non sarà però essa necessariamente schiacciata
In questo piccolo angolo di mondo dal momento che sul terreno molto più grande il movimento della società borghese è ancora ascendente su un'area di gran lunga maggiore
Credo che sia una riflessione
Molto limitativa delle entusiasma ma molto
Profonda e profetica direi ancora confermata dal storia che abbiamo vissuto al passaggio dal ventesimo al ventunesimo secolo poi c'è un altro aspetto diciamo così della revisione cioè il fatto che quando essi ancora vivente Marx nel settanta
Due metà del giugno del settantadue
Ripubblica no il manifesto
Dicono in molti punti andrebbe ritoccato cambiato parlano addirittura di un Arbeit un quindi è una rielaborazione poi non c'è
Ma è stata però indicano un punto subito cioè quelle indicazioni della alla fine del secondo capitolo quei dieci puntino ad intervento immediato ora non sono più attuali e credo che questa valutazione includa anche la considerazione subito precedente
Accentrare tutti gli strumenti di produzione in mano allo Stato
Ossia al proletariato stesso questa è una delle indicazioni che nel settantadue dopo l'esperienza della comune
Riconsideri perché dico dopo l'esperienza della comune perché nella guerra civile in Francia che lo scrittore diciamo così di commento alla vicenda della comune uno in maggio
Marzo maggio mille ottocentosettantuno poco dopo esce il volumetto lo scritto la guerra civile in Francia dove c'è quella considerazione non basta
Impadronirsi della macchina statale
Che un'altra considerazione che ha avuto giustamente un lungo
E accidentato futuro perché ho ricordato queste che pagine diciamo così autocritiche per le date
Qui che sono
Direi da mettere in fila rapidissimamente per i loro significato abbiamo detto
Settantuno mila ottocentosettantuno
Marx si espone diciamo così sul piano mondiale con questo scritto che rivendica
La comune
Che è considerato universalmente un gigantesco crimine
Prendono le distanze quasi tutti compresi dei socialisti moderati
E quindi appare come il grande
Eversore
E subito dopo vengono processati in Germania Liebknecht Bebel eccetera famoso processo nel quale
Il manifesto ha una sua funzione perché nel sentenza di condanna come elemento di accusa fondamentale i giudici inserirono l'intero testo del Manifesto come prova del crimine come notitia criminis diciamo così e i socialisti tedeschi pubblicarono grande ter tiratura la sentenza di condanna e così li pubblicarono il Manifesto che ebbe nuova vita in questa occasione e di lì comincia una storia per questo a ridosso della sentenza del settantadue i due autori repubblicano il testo e comincia quindi una storia del cammino
Di questo libro che arriva in Italia piuttosto tardi
Dicevo al nostro Presidente presidente in generale presidente di seduta in particolare
Poco fa feeling
Che per generosità di di Rossana Rossanda io mi trovo ad avere un manoscritto un dattiloscritto molto ricco e l'udito sulla diffusione degli scritti di Marx in Italia
Di autore anonimo purtroppo perché non c'è scritto che siano autori sono correzioni a mano qua e là quindi sarebbe individuare la scrittura ma non dispero di avere notizia
Più preciso sull'origine ecco questo lavoro holding raffinata erudizione mette in fila tanti tasselli poco noti per esempio i tentativi di diffusione di quest'opera di questo opuscolo e già a ridosso degli anni dei la metà degli anni Settanta
A cura di un Cusumano che lo parafrasa
Di un gesuita
Il quale
Non solo trascrive dei brani mali commenta
Padre Valentino sta teca nella
Serve società ti sia il suo il quale
Trova che questo scritto e
Veramente comunista e quindi pericoloso per varie ragioni mi in primis l'abrogazione della proprietà e della famiglia
Lui dice però incide il capitale che già noto attraverso il riassunto di di Cafiero e più calmo se si vede che marzo stesso ha fatto ha ripensato il carattere incendiario del suo primo
Scritto comunisti con di di rilevanza larghissima esagerava nel pensare di Graziano Mesina perché all'origine realtà non ebbe poi questo straordinario circolazione se non in Germania
Come ha raccontato Hobsbawm in quella notevole presentazione della storia editoriale del manifesto Daloui scritta nel novantotto
A rigore e col diciassette che diventa un bestseller mondiale
Torniamo però all'Italia e qui c'è di ciò si parla in questo il titolo testo che Ugo revocato prima dell'edizione del novantatré
Biblioteca del critica sociale traduzione
Credo di di Turati stesso comunque non è firmata da traduzioni come tale reca però una prefazione di Engels
Molto simpatica siamo nel mille ottocentonovantatré lui muore dopo due anni e che termina con ingenuo richiamo a Dante Dante a nel all'inizio del mille trecento aperto la strada al mondo moderno
Nascerà un altro Dante e l'Italia e quindi la pubblicazione del Manifesto in lingua italiana e l'auspicio che questa nuova
Epoca
Parta dall'Italia è un testo così per molti versi interessante anche se molto datato
Tra l'altro è curioso che all'inizio Engels dica che il manifesto grosso modo lui dice all'incirca venne fuori in concomitanza con le giornate del diciotto
Marzo del quarantotto insurrezione di Milano insurrezione di Berlino quindi c'è quasi una volontà di collegare l'uscita del Manifesto con la storia italiana per l'appunto del quarantotto ma
Prima di questa edizione del novantatré di questa illusione novantatré che Engels presenta come la prima italiana c'è quella molto meno nota curata da un socialista milanese si amava Fantuzzi e questa esce nel novantuno quindi a rigore potremmo dire intorno alla formazione del Partito operaio italiano e poi del Partito socialista una prima e poi una seconda traduzione
Del manifesta una notazione marginale che avrei dovuto fare
Prima ma la possiamo collocare anche ora
La percezione che in negli autori stessi marzo in particolare
Ci sia stato un ripensamento
Della portata del proprio lavoro del del senso diciamo di questa
Di questa pubblicazione così impegnativa
Con una considerazione di ciò
Curiosamente appare in un in uno scritto di Mussolini
Che esce il Popolo d'Italia
A fine novembre del diciannove
Che l'ho scritto molto
Astioso
Deluso per il disastro diciamo elettorale per e per il trionfo elettorale del Partito socialista no quello famosi centocinquantasei deputati
E se la prende moltissimo
Con Bombacci leader socialista col fatto che avete fatto un sacco di promesse avete gridato viva Lenin viva la Russia ma voi dovete rispettare queste promesse elettorali ora che siete tanti
Male andrà male vivi vi dividete eccetera eccetera
Marx tra scrive concludendo questo articolo tutt'altro che inutile
Tra il mille ottocentoquarantaquattro mille ottocentocinquantuno esercitò spesso e volentieri gli strali della sua ironia sulla contraddizione tra il promettere la rivoluzione farla
Ma il signor Nicola Bombacci non ha letto nemmeno i frontespizi dell'opera del Profeta di Treviri e va bene
Quindi questa perché interessante questa per la periodizzazione tra il quarantaquattro e il cinquantuno come dire
Il quarantotto di mezzo se è stato la prova del fuoco c'è il lancio di una prospettiva che però si è scontrata con
Cattiva realtà per dirla e che gli andamenti
Ora
Un altro segnale italiano poco noto credo è un'opera che io amo moltissimo
Consultare ma certo piuttosto datata
Dizionario enciclopedico illustrato compilato per cura della Società per l'emancipazione intellettuale
Contenente esatte e sintetiche nozioni quindi molto promettenti di storia geografia biografia cronologica poesia scienza eccetera
Pubblicato da Vallardi
Non c'è una data ma si può datare internamente alla fine degli anni ottanta perché ve lo segnalo per la voce Marx Carlo
Croce molto affettuosa ma debbo dire estremamente
Singolare inesatta
Provenienza francese forse sì perché fondatore della grande associazione che l'internazionale dei lavoratori nacque a Trevor
Siccome la formula francese di Trier Migone
Nel mille ottocentoquattordici non ci siamo perché non saremmo qui sì saremo in quattro anni di di ritardo
Compiuti gli studi andò a dirigere la Gazzetta Renana a Colonia ma dopo due anni il giornale fu soppresso Marx con la giovane moglie si recò a Parigi
Dove pubblicò studi politici e filosofici quindi del manifesto qui pur non si parla per niente le dottrine socialiste che nella loro purezza sono quelle della giustizia e dell'amore
Lo ha vinsero al punto di farlo diventare fervente apostolo
Allora cominciò la persecuzione di tutti i governi contro di lui
Da tutti gli Stati Elide si vedeva cacciato esiliato come una belva feroce finché trovò pace a Londra
E quindi fondo l'Internazionale e riuscì a pubblicare
Su solide basi la sua opera il capitale
Che rimase la più vigorosa critica del sistema sociale morì a Londra nel mille ottocento ottantatré quindi questo dizionario è successivo all'ottantatré
Provvisto anche altre voci ma insomma credo che non si vada oltre negli anni ottanta della morte di Garibaldi si parla di una cosa appena avvenuta Garibaldi morì nell'ottantadue
Perché può essere interessante al di là del tono affettuoso filantropico di tutto all'inizio tutta l'opera no dicono utile nozioni utili esatte sintetica eccetera
Perché il manifesto e neanche nominato cioè non è presente mai presente il capitale perché il manifesto e rimasto come dire lungamente poco noto fino a quegli episodi tipografici editoriali credo prima ricordato
Ora
Qual è il
L'ambito al quale volevo riferirmi quando detto preferito scegliere una l'ambito che io credo non per deformazione
Professionale ma perché riflettendoci forse non è inesatta questa considerazioni che sto per fare nel quale l'ambito nel quale l'influsso in generale e dell'orientamento che chiamiamo marxisti Coop ma soprattutto del inizio dell'esordio del Manifesto celeberrimo no dunque la scansione della storia universale attraverso la la lente o l'indicatore della lotta di classe del conflitto tra le classi
E quello dello studio sul mondo antico
L'antichi Istica come si usa dire pomposamente parola un po'buffa
E il l'ambito dove dove più ha avuto un effetto di vivificante di svecchiamento
Quasi di discriminante tra chi pensa chi non pensa diciamo così perché perché era il il campo dove dominavano fino a questa diciamo influenza fortissima esplicita l'erudizione
Un po'micro cefalica o la retorica quindi erano ambiti di grande perizia tecnica ma di pochezza intellettuale su cui questa è una luce che irrompe spinge persone pensanti a cimentarsi con i concetti con gli strumenti che questa luce diciamo così fornisce in certo senso e potrebbe dire che questo effetto di di potente svecchiamento
è un'indiretta conferma lo dico un po'scherzando naturalmente di una tesi
Liberale molto consolidata
Potremmo citare tre
Illustri esponenti di questa corrente
Eterna no
E cioè per un verso famoso discorso di Brescia ma in Costa alla libertà degli antichi e dei moderni quegli antichi e detestabile quelli moderni arricchite di
Ma più maturo certamente tocco virile
Nel seconda parte Democrazia in America
Dove dice perché lì le lingue antiche sono pigmento necessario nelle democrazie democrazie sono una cosa orrenda l'appiattimento l'uguaglianza eccetera per fortuna ci sono questi studi di una civiltà aristocratica che è un correttivo no riceverò attenzione dice Turri
Non facciamo proliferare le scuole classiche perché le scuole classiche producono degli spostati dei rivoluzionari pericolosi quindi molte scuole tecniche e pochi dice lei dove si può contenere diciamo questa malattia
Pericoloso ma direi soprattutto lo scritto di un liberista accesso
Frédéric Bastiat mille ottocentocinquanta né di dieci anni dopo secondo volume edito quindi sull'America
Il quale formulato in via generale
Tutte le teorie sovversive alle quali abbiamo dato il nome di socialismo e comunismo sono il frutto degli studi classici
Questa teoria si può discutere naturalmente va bene credo che abbia rapporto con un'idea un po'anti tirannica
Catilina eccetera ma a che fare col fatto che a un certo momento in quell'ambito di studi si è cominciato a percepire una possibilità di leggere la storia in un modo che sia
Scooter palesemente ispirato
Alla visione che abbiamo prima ricordato in Italia
Lasciamo perdere questi francesi liberali Issime e in Italia farei dei nomi che sono
Molto noti
Innanzitutto Ciccotti
Il tramonto della schiavitù nel mondo antico no se Ciccotti sì
Impegna molto presto
Viene arrestato durante i moti di Milano del novantotto
Perde la cattedra insegnava a Milano
Viene proprio deposto dall'insegnamento l'anno dopo inizio novantanove pubblica questo libro importante
L'estremo il tramonto del sito del mondo antico in cui tutta l'introduzione e una polemica contro alla
Il teorico del influenza del cristianesimo
Più che dello storicismo di altre correnti di pensiero nella fine del
Molto riproduzione schiavisti Gozzi
E soprattutto una parte molto ricca e molto interessante il materialismo storico e la schiavitù nel mondo antico quindi questa parte introduttiva e esplicitamente ormai il libro manifesto e disponibile dal nel cui l'edizione novantatré viene ristampata nel novantasei e quella che certamente lui
Ha sotto mano e quella che come vedremo a illuminato dato una svolta alla vita di un altro interessantissimo antichista e cioè Concetto Marchesi
Accanto
Quest'opera di Ciccotti sulla quale non mi soffermo per la sua estrema
Notorietà metterei anche Barbagallo perché anche Barbagallo
Non lo sa denti scrive insieme con Ferrero
Ma la gara la gran parte della sua produzione degli anni più fecondi e tutta sul mondo antico
Quindi come finisce la civiltà antica il mondo romano e sono altrettanti interventi in cui l'influenza evidente della prima pagina del manifesto si percepisce perché ho ho ricordato ora dovremo aggiungere Salvioli
No il nostro
è stata fatta Andrea Giardina il maestro assoluto in questo campo quindi io non dirò neanche una sillaba su Salvioli però vorrei almeno ricordare un elemento che cioè
L'atto di nascita diciamo di quest'opera il capitalismo antico che esce primi in Francia
è legata
Oserei dire a quella pagina in cui Marx sbeffeggia nomi sembra dicendo che vede il capitale e il mercato dovunque nelle varie epoche storiche
E tutto il libro è contro l'idea che sia esistito un capitalismo antico quindi
Contributo di molto durevole
Non a caso va apparso sotto l'influenza anche di di Sorelli prima in Francia e poi da noi
Ho detto prima vorrei ora fermarmi su di lui un po'più a lungo
Del personaggio del quale per varie ragioni continuo ad occuparmi
Che Marchesi Concetto Marchesi mille e ottocentosettantotto mille novecentocinquantasette
Quindi un uomo che vissuto ventidue anni nell'Ottocento
Precoce
Iscritto al Partito socialista già nel novantacinque
Il quale è stato sollecitato
Più volte
A rispondere a un quesito perché sono comunista
La prima volta è un'inchiesta di vie nuove
Glorioso settimanale
Al quale non collaborava spessissimo molto più che all'unità
La seconda volta e più noto questo intervento è una conferenza che lui fa a Milano nel gennaio del cinquantasei
Quindi diciamo prima della bufera potremmo dire pochi giorni prima delle ventesimo congresso del partito comunista sovietico in cui riprende quella prosa che aveva dato a vie nuove
E voi mi permetterete ceo leggo alcuni stralci di questi due testi anche perché
A parte che un testo famoso quando Togliatti lo commemora alla Camera appena morto il quattordici febbraio del cinquantasette discorso molto abile
E molto interessante che fatto gli atti
Direi che le uniche due celebrazioni che lui ha fatto alla Camera sono state una per Stalin e l'altra per Marchesi quindi questo già dimostra il peso che lui attribuiva giustamente a questo
Umanista questo personaggio complicato
E in quella sua commemorazione legge alcune parti di questo ma non quella che ora vi dirò bensì la parte precedente che diciamo un po'verdiana in cui Marchesi descrive la sofferenza
Del contadino siciliano presso parla della sua adolescenza quindi poco dopo i fasci siciliani
Lui non era di origini popolari era anzi addirittura si è scoperto che aveva una da Italian job discendeva
Però come ha scritto in questo memorabile testo
Avevo l'animo dell'oppresso senza averne la rassegnazione
E così nell'età in cui si comincia a diventare qualche cosa
Ero già un comunista dice nel quarantanove quando risponde avvia nuove
Senza dottrina si intende la dottrina elementare sommaria
Venne più tardi negli anni del ginnasio in quelli del liceo
Mazzini prima poi Proudhon
Poi Marx nel compendio di la fatica e quindi ancora una volta il capitale perché il compendio da farvi
Poi il grande fascio di luce il manifesto di Londra
Del quarantotto
Il messaggio rivelatore che abbracciava i tre presenti del tempo e qui ce Agostino dietro
Quest'uomo conosceva la letteratura in lingua latina come credo nessun altro sia pure riuscito e non solo quella cosiddetta classica che non so che vuol dire ma quella cristiana anzi quando lo volevano arruolare per l'Enciclopedia Italiana
In questo austero tempio lo volevano arruolare per la letteratura cristiana di cui era un grandissimo competente ho fatto un'edizione fondamentale Dear no bio conosceva Agostino Brindisi quindi il tre presenti del tempo
Alla lettura di quelle pagine una solida gioia adempiva d'animo mio
Da allora compresi
Che in una guerra era incominciata per una infallibile vittoria
Compresi che non esistevano per il proletariato in lotta battaglie perdute
Siamo nell'ottobre del mille novecentoquarantanove
Forse anche perché Maurer appena arrivato
No settembre quarantanove
Questa pagina Ri pensata
Dopo sei anni
Sette anni
Diventa questa dopo Proudhon Mazzini
Col suo misticismo profetico e il suo visionario solidarismo di classe
Poi toglie Proudhon suo perché forse in odio a Craxi non saprei
E poi il gran fascio di luce il manifesto di Londra mille ottocentoquarantotto il messaggio rivelatore che comprendeva i tre presenti nel tempo
Da allora compresi che non ci sono battaglie perdute
Compresi che del proletariato in marcia nessuna forza avrebbe arrestato il cammino e in verità amici e compagni
Quell'opuscolo di ventitré pagine pubblicato nel febbraio di centootto anni addietro e l'opera più ricca di germi che il secolo diciannovesimo abbia prodotto
Esso non parla di ciò che e bene e di ciò che male ma di ciò che avviene e diviene nella società umana
Non parla in nome del diritto naturale o della ragione suprema ma in nome di una realtà che piaccia o no bisogna riconoscere nel fluire stesso delle cose
Nella unità e continuità di tutta la storia
La quale finora è stata una storia di classi in urto tra di loro
Quell'opuscolo era l'opera di due uomini di genio
Che dai molti rivoluzionari dei Paesi europei avevano tratto la dottrina lo spirito l'attività di un partito che fra poco avrebbe scosso il mondo l'internazionale dei lavoratori
E dello strumento di guerra aveva l'esatta formulazione
Enunciati rapidi Lucidi anziché dimostrazioni diceva ciò che non ciò che dovrebbe essere ciò che accade necessariamente
Perché avevo mi sono dilungato in questa lettura perché questa pagina è stata ripresa polemicamente
Da da uno studioso validissimo e molto
Appassionato del pensiero socialista cioè Sebastiano timpano euro junior
Il quale su Belfagor nel mille novecentottanta de di colmare un profilo intellettuali Marchese saggio lunghissimo per molti versi anche interessante utile dove però questa pagina viene a presa di petto come
La prova evidente di una visione meccanicistica
Del socialismo che il curioso che fra l'altro le in galiziano teen Panaro sia come dire indispettito sostanzialmente di quella di quella singola frase là dove si dice
Ciò che accade necessariamente questo era effettivamente un convincimento di Marchesi da molto prima di queste prose
Databili appunto con precisione quarantanove cinquantasei
Nel mille novecento e otto
Cioè prima che lui si cimentarsi poi old come Livera consigliere comunale a Pisa insegnava al liceo nei blocchi popolari fu eletto consigliere comunale lui collaborava a una rivista molto significativa dello schieramento politico culturale delle con la rivista d'Italia considerata quasi da porre un portavoce della Massoneria laica italiana anticlericale
Insomma connessa alla grande battaglia per la scuola pro e contro la scuola clericale
E nel mille centootto lui fa un lungo saggio suo ratio in cui improvvisamente in fila una riflessione
E che ha dato noia a molti in cui lui dice commentando il famoso o di profano non vuol Gus Tashiro no che è un'espressione isterica mente aristocratica no così dice ma non non c'è da scandalizzarsi in questo perché non non c'è nessuna ragione di adorare la massa popolare il problema è che inevitabilmente le cose andranno in quel modo
Questa gli è stato rimproverato anche da Antonio la Penna che ha detto bene sconcertante un socialista ed esprime in questi termini e in realtà era una formulazione un po'paradossale che prendeva spunto da un testo antico che lui con commentava in quel caso
Di un convincimento che Espresso meglio in questa prosa del cinquantasei
Perché dicevo una filiazione potremmo dire che viene da dal Manifesto Ciccotti Marchesi perché poi vi vi lascio in pace con Marchesini penserete che io sia troppo dedito questa Autore
Nel dunque lui collaborò molto allungo con le riviste di bordi i gran prima la rassegna comunista e poi nel ventidue e poi promette o del ventiquattro sul Prometeo che chiude nel luglio ventiquattro
In tutti i numeri lui è presente
Poi Tarcento e da nel frattempo passa da Messina a Padova
Gramsci riscrive sono sicuro che lui che gli scrive una lettera molto appassionata in cui dice da un compagno che ha scritto il Senegal non ci aspettiamo collaborazione per l'Ordine Nuovo
Ma che settimanale
Longobardi ha scritto un pezzo sul la mostra dell'arte russa a Venezia quindi anche tu lui non risponde
Invece si fa vivo
Nel gennaio venticinque e mando un pezzo all'unità Giubileo
Che è l'unico pezzo su sull'Unità anche se Spriano scrittori ingenuamente dal gennaio venticinque comincio una sua impegnativa operazioni dall'Unità che non non non ci fu l'unica cosa che si questo pezzo è strano perché lungi dal parlare di politica attuale siamo gennaio del venticinque ventisei situazione precipita potrei dire
Il bersaglio è il Giubileo che Pio un decimo a lanciato all'inizio generali venticinque Louis Pasteur Bonifacio ottavo Gregorio settimo dice ma di che stiamo parlando
Poi va be c'è un finale così in uso delfini però il cuore di questo articolo che colpisce moltissimo è una parafrasi della introduzione di Ciccotti al tramonto il mondo antico della schiavitù del mondo antico
Una parafrasi molto ben fatta che occupa un'intera colonna del giornale in cui spiega con toni durissimi che ahilui sono insolite non non li troveremo più in seguito che strutturalmente concettualmente il cristianesimo non si è posto una funzione di Rinnovamento Sociale
Non è vero che abbia contribuito ad intaccare l'ordinamento schiavisti Co la schiavitù ha continuato a essere praticata anche incombenti
Del nono secolo cristiani Simi
La schiavitù è finita quando ha cessato di avere una funzione
Perché lo sviluppo delle forze produttive lo rendeva obsoleto che è una considerazione degna di molta attenzione direi che anche convincente nonostante la discussione moderna spesso su questo si divida
E quindi quell'articolo del venticinque e ancora un pezzo potremmo dire dell'influsso che via Ciccotti arriva a una parte pensante della nostra antichisti Ca'
Ultima considerazione perché lo sperimento esagerato sui tempi ma mi perdonerete
E tornato nel nostro dibattito pubblico come si usa dire questo testo
Con forza dirompente
Dopo la fine
Del socialismo reale del movimento comunista europeo
Eccetera
Per merito del capitolo secco Primo
Per quella descrizione formidabile
Sintetizzata nelle righe del cinquantotto gol prima letto della forza
Innovatrice
Rivoluzionaria
Del capitale
A questo proposito c'è una ma uscita crociana Croce
Politica e pensiero e il primo quaderno della critica del con il quarantacinque quale e quanto fosse e come impetuoso e rapido
L'aumento della produzione della ricchezza per virtù del capitalismo e detto e celebrato
In alcune pagine tra liriche ed è il Piquet del Manifesto dei comunisti dato fuori nel mille ottocentoquarantotto dal Marx dall'Engels
Ironia naturalmente ironia talvolta irritante
Peraltro coglie bene dunque anche il tono lui dice pagine tra liriche ed epiche
Potremmo portare degli esempi ma non lo dobbiamo fare perché il tempo non lo consente in cui quelle pagine in cui Marx descrive come il capitale ha cambiato la faccia della terra in un periodo che rispetto ai millenni precedenti è brevissimo
Ed è esattamente quello che oggi da quel libro anche i nemici del movimento comunista traggono come duraturo insegnamento
Croce ha sentito il bisogno anch'già nell'aprile del quarantatré di ribadire la sua lontananza del suo disprezzo direi anche per chi continuava si attardava nel movimento comunista no che quello scritta Harrell nonché esce sulla critica poi lo ripubblica come opuscolo che Togliatti attacca dire con efficace nel primo numero di rinascita
E creando un incidente potremmo dire no di diplomatico all'interno del governo in cui siedono entrambi come ministri
Però
Tante volte di questa storia e ci si è occupati c'è chi si è indignato
Poi indignarsi è sempre molto facile
Ma io credo che
Un elemento di verità ci fosse in quella uscita togliattiana c'è una lettera di don De Luca
A Bottai
Dell'ottobre del quarantadue
In cui dice cara Eccellenza lo chiamava così
Lei sa bene che l'unica rivista per la quale il Duce ha detto nessuna censura che la critica di Croce
Grazie
I grazie diciamo il tema che ha Gigi Masella per molti versi si connette
Ha una parte
Della tua trattazione così come alla relazione
Di Andrea di ieri perché il tema è la storiografia economico giuridica che ci è sembrato un capitolo no assolutamente da trascurare
Del del sessione dedicata alle influenze e anzi ieri ovvero personalmente molto contento della connessione che alla fine
Giardina suggeriva tra Sereni e santi
E quindi tocca a te
Grazie
Ci sono diversamente comunque da quell'ora campi di Canfora il mio sarà un come dire no Rocco coprirà uno spazio molto più delimitato diciamo nel senso che ancorché la sua grafia economico giuridica così la definisce Croce
Sia come dire di rilievo nella storia degli influssi diciamo di Marx in Italia occupa uno spazio molto più delimitato diciamo in un periodo compreso tra la fine dell'Ottocento somma agli anni Novanta all'Ottocento
è il primo quindicennio del Novecento il quindicennio giolittiano
Cioè il periodo in cui
Siamo emergono bene o male nel Paese nuovi soggetti sociali che mettono in discussione o comunque provano a mettere in discussione rompere il sistema mono classe dell'Italia post-unitaria questa è la prima frattura a cui quel periodo comincia ad aggiungersi l'altra
Il rapporto nord-sud la contrapposizione tra mezzogiorno l'Italia settentrionale in fase di industrializzazione ormai avviata e tutte queste due fratture
Per uno schieramento intellettuale abbastanza ampio diciamo che coincide sostanzialmente con una nuova generazione di studiosi
Richiedono rivendicano diciamo per essere riconosciute bene o male anche recepite diciamo Galesso essere che trascende classi dirigenti decano fatto il Risorgimento
Strumenti analitici nuovi in grado di dare fondamenta io dico più convincenti diciamo fa tutto ai risultati della ricerca e allora proprio allora quello sguardo dice soprattutto per gli storici comincio qua spostarsi dalla Francia diciamo punto di riferimento culturale tradizionale diciamolo verso la Germania
E da lì partono io credo i due percorsi che in Italia bene o male verranno a incrociarsi per una nuova generazione di intellettuali alle prese con difficoltà e le insufficienze del liberalismo post risorgimentale
Da un lato gli esiti diciamo della scuola giuridica tedesca nella scuola storica dell'economia nazionale come orientamento storiografico autonomo rispetto alla originaria matrice storico giuridica
E incline a dar come dire ad ampliare lo sguardo verso aspetti più ampi di storia sociale
E dall'altro la crescita della tensione ovviamente verso la socialdemocrazia tedesca
Individuata come luogo primario di diffusione e approfondimento del marxismo
Dalla scuola storico tedesca dice storica tedesca erano derivate le obiezioni dei caratteri agli ai caratteri universali e al temporali delle leggi economiche la cui conoscenza non era separabile dallo studio contemporanee del diritto della sociologia della storia
Come dire fondamento diciamo rideterminare a questo punto è rinnovare il rapporto tra nazione e Stato questo punto sulla base di queste indicazioni di queste suggerimenti non poteva più passare attraverso il recupero di tradizioni nazionali la ricerca di radici e identità latine questa era stata come dei caratteri della storiografia preunitari diciamo
Ma dovrà passare attraverso il riconoscimento dei diritti di questi nuovi soggetti la determinazione del loro posto nella narrazione di lungo periodo di un percorso di edificazione nazionale di costruzione dello Stato nazione ritrovare cioè dal basso le ragioni di un diverso incontro tra uno stato di sola pertinenza delle vecchie classi dirigenti che ho fatto il Risorgimento è una nazione che risultava invece composta da realtà sociali più varie e subalterne sarebbe stato il terreno comune su cui sarebbero cresciuti questi giovani studiosi che di lì avrebbero incontrato la politica e i cui destini sarebbero stati certamente più vari nel corso del tempo
A seconda ovviamente del modo in cui avrebbero coniugate declinato il rapporto Stato nazione per quel periodo
Il socialismo fu comunque il mantello al riparo del quale questi giovani storici o avrebbero intessuto un rapporto più stretto tra elaborazione teorica ricerca scientifica impegno politico o avrebbero scoperto più semplicemente nuovi strumenti per innovare
Più o meno profondamente la ricerca storica
Labriola era conosciuto diciamo spesso citato ma direi sostanzialmente poco influente sulla loro elaborazione sul loro pensiero e sul loro lavoro e io direi che l'intreccio più insomma più utilizzabile più utilizzato forse diciamo da loro risulta diciamo in un'interpretazione più ampio del marxismo Achille Loria l'intreccio Loriano diciamo rendita popolazione proprietà terriera
Sembrava alloro poter offrire motivi di approfondimento per gli studi sulle origini del latifondo meridionale
Nella costruzione di un mondo contadino prodotto esso stesso dalla servì dalla servitù della gleba e più ancora dell'organizzazione schiavisti già diciamo dell'economia e delle società antiche
La storia delle istituzioni delle forme di governo sarebbe stata comprensibile alla luce dei cambiamenti sociali e questi avrebbero dovuto leggersi ponendo al centro il conflitto tra le classi e alla luce delle sollecitazioni provenienti dall'uso di una teoria del materialismo storico nel quale Marx
Era coniugato bene o male con Loria e anche colto Positivismo diciamo vi lariano di Pasquale Villari diciamo
Un marxismo diffuso diciamo e la definizione felice secondo me di famiglie
Condotto queste ricerche di storia la storia dei Comuni medievali e con essi l'avvento precoce l'aggettivo precoce e di derivazione l'Oriana da l'avvento precoce della borghesia da un lato le società antiche e il tramonto della schiavitù dall'altro furono in prevalenza gli ambiti tematici e temporali su cui si impegnò questa nuova generazione di studiosi la parabola di quella vicenda culturale si svolge per molti versi parallela alla crescita e al declino del socialismo in Italia in quel periodo nel primo quindicennio giolittiana
Si incrocia poi per uscirne ovviamente ridimensionata diciamo con la progredì ente avanzata dello storicismo crociano
Si modella per molti versi diciamo su gran parte di questa parabola la xilografia dice alla ricerca la vicenda storica di un personaggio diciamo importante nel tempo un punto di riferimento ineludibile che è quello di Gaetano Salvemini diciamo
Ecco in quel tardo Ottocento però la sua militanza socialista
Dall'inizio secondo me incontra meno Max e molto di più la visione l'Oriana del materialismo storico coniugato con il positivismo storiografico Di Pasquale Villari il suo maestro
C'è Loria Gianni primi studi diciamo sull'attività cavalleresca del comune di Firenze
Quelli delle sue considerazioni diciamo sul movimento e usa questo proprio termine anticipato che portò la borghesia al potere devono molto a Loria
In un quadro di disgregazione del feudalesimo toscano di indebolimento progressivo della logica privatistica dell'uso del potere politico la contrapposizione tra le classi
Quella che lui chiama tra produttori e consumatori
Configurava per Salvemini entrato atti il percorso attraverso il quale andava fondarsi un diritto comune e un nuovo ordinamento politico rispondente alle istanze delle arti fiorentine
Questi conflitti che ora ho consentito a Salvemini dispiegare le distinzioni tra guelfi e ghibellini alla luce delle contrapposizioni tra popolo e magnati
Sì sarebbero poi conclusi con la fine del Comune cui scrivevano e l'avvento della signoria la spinta del bisogno scrive questo in termini anche Loriano modificava le leggi e le stesse istituzioni
Ed è questa spinta ad alimentare la domanda di cambiamento
Sia sul versante diciamo della rivoluzione nazionale che su quella della rivoluzione sociale
E questa impostazione del rapporto ricerca e politica
Consentì a Salvemini negli anni della reazione chi Spina di passare dallo studio del comune medievale
A quello dei modi di svolgimento della rivoluzione italiana e poi al primo esempio diciamo di incontro tra nazione e Stato con gli studi sulla Rivoluzione francese
Ma in quello stesso tempo l'avvio di un progressivo allontanamento dal partito socialista
E della rivendicazione sì a cui seguì la rivendicazione diciamo di un radicalismo concreti giusta tutto saldo Emiliano avrebbero costituito il contesto all'interno del quale stessa sia pur parziale condivisione da parte di Salvemini del materialismo storico
Avrebbe registrato una progressiva presa di distanza
E già nella prolusione del mille novecentodue e Messina Salvemini comincia a prender le distanze non tanto per una perdurante pre non solo per una perdurante presenza di questa impronta positivistica di scuola vi lariana
Si era formato lì ma anche forse di più credo in quel periodo per l'influenza del suo amico vagliati diciamo sul lavoro scientifico come ricerche continue successive di elementi utili a comporre la conoscenza
è sempre più rispondenti perciò alle sue istanze di raggiungimento della conoscenza storica
Attraverso il contributo di studi che fossero in grado partendo dalla concretezza di documenti e da punti diversi di elaborare un prodotto dice lucenti fintamente accettabile
Non mi pare allora il motivato parlare di un progressivo abbandono diciamo del suo marxismo verso posizioni di tipo è stato detto in pietistico la classe sociale di Marx lascia il posto alla classe di Mosca
Categoria Concudu bene o male e poi alla fine come dire esaminare studia sia la parte liberale che quella socialista
Dei cui limiti responsabilità va scritta la storia passando dal Medioevo all'età contemporanea mantenendo la sento spesso la funzione civile militante del lavoro sto del suo lavoro storiografico però Sully ormai lontani dal marxismo e dallo stesso partito socialista
E non diversa dice nella costruzione diciamo del vicende di alcuni esponenti diciamo di questa scuola
Scuole in termini diciamo che viene usato da Croce appare per molti versi la vicenda di il suo allievo più giovane Luzzatto che come Salvemini il luglio impulso politico l'attenzione alle lotte sociali alle battaglie democratiche sono a fondamento della sua adesione al socialismo ma più Targia anche se più tardi nel diciotto riconosce poi di aver troppo concesso già allora gli dice all'interpretazione materialistica della storia ai concetti di classe e di lotta fra le classi
Farà comunque riferimento costante nonostante tutto nel corso di questa sua lunga vicenda intellettuale ed era sua convinta partecipazione alla vita politica e amministrativa del Paese
All'interno di quei parametri prende avvio diciamo dall'inizio il lavoro storiografico di Luzzatti che attraverso la lettura critica sia di smog perché soprattutto di Lampre
E della storia fondata sulla psicologia collettiva giunge ad una rivendicazione della centralità della storia economica il fondamento del suo lavoro come fondamento di una più generale storia collettiva e sociale
La storia medievale nesso tra storia diritto
Saranno per lui binari lungo i quali si svolgerà alla ricerca nei primi del Novecento l'asse dei suoi interessi medievista incide con cui opere dall'intreccio tra storia giuridica storia economica sarà l'analisi però delle istituzioni fiscali e finanziarie e dei rapporti commerciali
Dei comuni italiani e su questi percorsi l'iniziale storia sociale ed economica di Luzzatto si svolgerà si volgerà sempre più decisamente verso la storia economica di cui poi alla fine proclamerà come è noto l'autonomia come branca specifica di lavoro e in questa ricognizione diciamo certamente come dire va considerata la vicenda di Gioacchino Volpe
Anche se tuttavia nell'economia di questo intervento diciamo dedicata agli influssi dal marxismo diciamo su questi storici
Mi pare che a volte non possa ricoprire un ruolo principale diciamo
Al Piccolo libro così dice di Labriola diciamo cresce qualche anno prima dei suoi studi sulle istituzioni comunali a Pisa nel mille novecentodue
Volpe fa cenno in occasione del suo del sessantesimo anniversario del suo lavoro nel sessantatré
Un Labriola allora scrive entrato in piuttosto modesta misura e tuttavia utile a trovare una via alquanto diversa da quella battuta dagli storici della generazione precedente
Io credo che ci fosse nonostante tutto molta gente sincerità neri corti di volte
Sia quando diciamo nel ventidue si svolge a ricordare tra virgolette fra l'altro la molta cronaca delle agitazioni contadinesca di quel principio di secolo e l'impressione l'idea che a noi o a me ne derivava
Mentre stavamo studiando i documenti dei servi medievali sia quando quarant'anni dopo nel sessantaquattro ritorna sulla soltanto modesta infarinatura e credo ci avete appresa leggendo alcune pagine del capitale
Lettere di Marx ed Engels qualche altra cosa e sull'influenza che ebbero sia pure con peso diverso Labriola e Croce
Ma su di me scrive qualche pagina dopo ci fu anche l'influenza diretta esercitata dagli eventi del tempo da quei vasti molti gli operai e contadini
Esplosi tra l'uno e l'altro secolo più o meno colorati di socialismo e socialisti talmente marxisti talmente commentati
In quel bilancio diciamo a più di cinquant'anni di distanza
Volpe riconosceva cioè nella sua formazione pesi e confluenze possibili
Esperienze culturali diverse
E tuttavia teneva a rimarcare che in quella storiografia del quindicennio che riconosceva assegno un progresso non piccolo in confronto all'altra filologica astrattamente politica dell'età precedente
E di avere occupato bene o male un posto mio proprio
Alquanto diverso da quello dei miei coetanei e in certi casi diversissimo
Seguito diciamo lo lo confermerà
E l'imputato principali di quei primissimi anni del secolo
Era per lui diventava per lui proprio il materialismo storico come documentano in quello stesso periodo di tempo queste pesanti recensioni ai lavori di Gino Arias e di Romolo Caggegi sedici
E Volpe che il dell'Indirizzo storico giuridico bene o male era comunque un un esponente riconosciuto
E che in quella prospettiva alla storia sociale e non solo a quella economica del Medioevo italiano aveva dato sensato un grande peso diceva di grande interesse non si era però mai avvicinato al movimento operaio al Partito socialista
E la risposta storiografiche politica rinveniva invece nel riconoscimento della pluralità dei fatti economici sociali e politici non necessariamente fra loro connessi ma testimoni tutti di quella suo e la sua definizione storia che passa che troverà infine composizione in un rapporto organico e gerarchico fra società è stato e la contestazione della stretta ispirazione classiste materialista soprattutto obbediente a generazioni a generalizzazioni sociologiche che impedivano la conoscenza di vicende umane troppo
Varie e complesse per essere ricondotte alloggi che mono casuali e la sua critica pure al materialismo storico lasciava così il posto ad una mentalità realistica incline ad una visione composita
E poliedrica delle cose e avversa a semplicissimo
è schematismi di ogni genere
E di realismo e questa nel diciamo l'introduzione di questa nuova categoria parlerà poi diciamo il più giovane allievo di volte diciamo che Antonio Lanzillotti dice
Quando avverrà a fare il punto sullo stato della ricerca storica in Italia il suo il marxismo giovanile che anche per influsso gentili hanno cui fa riferimento
Antonio Gizzi lotti aveva abbracciato non come metodo ma come riscrive Filosofia della fra su e che eccitava Labriola considerava come sinonimo di materialismo storico
Questo aveva alimentato i suoi primi studi sulla crisi delle istituzioni repubblicane a Firenze
è sollecitato a delineare un ruolo non accademico per i nuovi storici che non restano isolati assorti tutti nell'indagine del passato ma si mescolano spesso alle lotte del presente
Sì sì dice
Rivolgono perlomeno la loro attenzione alle multiformi manifestazioni della vita moderna acquistando quel senso realistico che solo aiuta lo storico a penetrare diciamo nell'anima del passato
Quel marxismo però sarebbe diventato abbastanza presto anche per lui solo realismo
Il suo distacco di dal socialismo accusato di ministeriali sono si sarebbe svolto parallelo all'insoddisfazione verso la concezione materialistica della storia
Quella storiografia reali
Realistica non abbandonava l'analisi dei fondamenti economici ma questi entravano a far parte l'insieme di materiali rozzi e disco legati conoscibili nel loro significato
E nelle loro interrelazioni attraverso la facoltà intuitiva del ricercatore che li avrebbe ricomposti e bar narrati valendosi dei suoi ricordi dell'esperienza presenti e quasi di un fitto sociale
Max non c'era più diciamo incombeva invece mi pare
Benedetto Croce con i suoi interventi sulla storia sulla teoria e la Storia della storiografia
E c'era la morte del socialismo e con essa dice
Scrive Lanzillotti e il titolo dice un suo intervento la crisi spirituale della democrazia Italia
L'altro versante diciamo su cui
Il marxismo in questo periodi diciamo esercita la propria influenza diciamo all'interno di questa cosiddetta Scuola economico giuridica e fu quello della scuola della storia antica su cui ovviamente BG lungo molto di meno col vista la presenza qui di
Luciano Canfora e di ma di Giardina credo comunque che sia da condividere il giudizio diciamo di Mario Mazza
Sulla diversità diciamo di esperienze teoretiche e di impostazioni di ricerche con conseguenti risultati sostanzialmente dice lui disomogenei che ha caratterizzato quest'ambito storiografico
E tuttavia mi pare possibile cogliere in questi studiosi diciamo l'ha già anticipato e concordo veramente con Canfora una maggiore e più dichiarata preoccupazione per così dire teorica delle ragioni del loro impegno intellettuale oltre che un'ovvia attenzione al concreto lavoro di ricerca soprattutto nell'antichi spicca il sistema di relazioni tra marxismo storia economica teoria economica fu organicamente teorizzato
Accomuna studiosi come Ciccotti Salvioni Barbagallo diciamo sono stati già citati al di là dei risultati delle differenze di impostazione l'intervento specifico sul tema del materialismo storico in termini anche come dire di lavorazione di riflessione teorica
Fermo restando il carattere
Dice questo dice Momigliano diciamo attenuato del loro marxismo mi sembra utile osservare che almeno negli interventi di fine Ottocento
Dedicati appunto alla discussione teorica sul materialismo storico questo non è separabile da una partecipazione Paul consapevole per tutti alle vicende politiche del Paese
Sia per Ciccotti che per Salvioni il ricorso alla concezione materialistica della storia come strumento analitico delle società antiche
E il risultato innanzitutto dello sviluppo degli studi di Storia del diritto attraverso la loro contaminazione con la storia civile e sociale
Ciccotti soprattutto affianca ai saggi di storia antica interventi di carattere teorico costruendo una linea di sviluppo nella ricerca storica che parte dalla scuola storica tedesca e approda alla concezione materialistica di Marx ed Engels
In questo percorso il concetto di un diritto astratto immutabile assoluto doveva cedere il posto al concetto di un diritto relativo è in continua trasformazione
Materia stordisce nella storia e dalla storia e di cui quindi la storia soltanto poteva lì per rivelare l'indole e la natura
La legislazione pertanto poteva considerarsi il centro di applicazione delle forze sociali ed allo studio di queste diventavo opportuno partire
Per comprendere l'organizzazione della vita economica sociale e culturale della di una civiltà l'innovazione storiografica raggiunta attraverso il materialismo storico sarebbe diventato per lui il proprio il prodotto
Sul terreno della ricerca di un'operazione politico culturale complessiva l'aspetto di un rapporto tra storie di vita che al di là poi delle scelte avrebbe fatto successivamente
Scandirà comunque le tappe diciamo dell'itinerario e civile e politico suo
In saldi olio tra l'altro storico a cui giustamente ha fatto riferimento Luciano Canfora il rapporto presente e passato
Si riflette nel passaggio dalla critica della codificazione a lui contemporanea in quanto prodotto dell'individualismo protetto proprietario
Ad un approdo solidaristico e socialista nel quale la componente etica e lui cammina parallela ad un'interpretazione del marxismo Colletti connotati deterministici in mezzo cioè come noi ci sono i fasci siciliani
E la lettura che Salvioli darà sia dei caratteri della ti fondo siciliano e delle relazioni tra braccia intatte piccola con proprietà contadina
Da Luís destinata a scomparire in un necessario processo di proletari trazione sia della rivendicazione diciamo del ruolo diciamo degli intellettuali diciamo come soggetto dirigente di un processo di trasformazione sociale Trabzon parte che come dire Salvioni in gita in Sicilia dice perché si renda conto diciamo delle condizioni dei contadini nell'isola dove predomina oscurantismo russo spagnolo in Curia fiducia nell'eterno
Testimoni a dire ragioni morali della sua scelta ma nello stesso tempo certo sul piano politico della difficoltà di recuperare una risposta unitaria gli effetti della disgregazione sociale prodotta dal sistema capitalistico
E infatti non è il connotato diciamo del capitalismo settentrionale che si espande nelle periferie arretrate
Lui ma l'assenza di capitalismo in quei territori costituisce la base teorica di partenza per l'elaborazione di una posizione politica all'interno del partito socialista
E anche per costruire la storia delle società antiche
E difficile fossi individuare nel Salvioli con me dice Fini miglior marxista di Ciccotti non lo saprei dire certo nell'intervento del novantacinque li coglie innanzitutto nel capitale
Il punto di avvio storico e politico in quanto analisi dalla formazione storico moderna
Da cui partire per procedere allo studio delle formazioni economiche precedenti
Anche allora comunque da un lato aderisce
Alla visione deterministica corrente del processo storico politico
E dall'altro conclude il saggio richiamando una complessità e molteplicità di fenomeni storici che sembra impossibile di ricondurli in blocco nella loro integrità a una causa semplice e questa linea
Coltivate sviluppata qui faccio riferimento Giardina Cindy dal saggio del mille novecentoundici sui problemi del progresso fino a quello del ventitré sul materialismo economico
Conduce Salvi M Salvioli a considerare il Maggio il materialismo storico solo come ausiliare
Nella interpretazione della storia respingendo negli anni Venti il valore di scienza globali
Non è compito mio nelle competenze per un'analisi la storiografia antichi stucchi ucciso da qui di padri della stilografica anti distrutta dice no in questa sede però mi pare utile notare e qui il riferimento a giardini ancora una volta l'obbligo come l'interesse teorico in Salvioli si sostanzi dell'impatto con la prudenza di una realtà sociale lontana dalle forme più avanzate del capitalismo industriale
E non a caso anche lui diciamo nello studio del novantacinque individua poi anche lui Loria diciamo colui che all'interno del dibattito sul materialismo storico su Marx e la storia
Introduce nell'interpretazione della storia un elemento nuovo quello della terra e ne sviluppa le conseguenze
Infatti la questione della terra in fondo io credo costituisce per molti versi il punto di partenza della riflessione politica e storiografica di costoro diciamo diventa la metafora per molti di loro diciamo studiosi le civiltà antiche della stessa questione meridionale cioè di questa parte del territorio nelle quali il capitalismo industriale non aveva messo radici la formazione della grande proprietà l'impossibilità di promuovere uno sviluppo dell'economia per il freno all'investimento determinato dalla presenza della manodopera schiarite infine costosa di ostacolo
Ad un incremento di produttività da un lato la presenza di componenti sia liberi che servili prima ancora della dissoluzione dell'Impero romano delle invasioni barbariche dall'altro costituiscono i motivi centrali che in un'ottica diversa con un occhio a Marx e credo con l'altro a Max Weber affrontano sia Ciccotti che Salvioni
Tutti e due diciamo non si allontanano dalla lettura del marxismo di quegli anni marxismo come metodo la precisazione fondamento economico come ultima istanza e tuttavia diciamo credo cementare di poter affermare
Che per loro quella comune consapevolezza di percorrere in stretta connessione opzione politica approfondimento teorico del marxismo diciamo analisi storica del differente specifico capitalismo moderno inducono a vedere credo Soracco nell'antichissima dica i momenti più significativi di sviluppo della riflessione teorica storiografica concreta per quel periodo
Quella stagione però si conclude molto presto per tutti il rapporto col marxismo comincia ad affievolirsi diciamo col declino dell'età giolittiana
All'egemonia di Croce si aggiunge la guerra prima libica e poi mondiale
La difficoltà di coniugare classe nazione opera non solo nel senso di alimentari adesioni all'interventismo democratico
Al nazionalistico ritornano alla patria ma coinvolgere nell'opzione anti germanica gran parte della stessa produzione culturale e filosofica
Nel diciassette la stessa Nuova rivista storica che può svolgere ha invece un ruolo di grande rilievo diciamo in contrapposizione diciamo al negli anni Trenta diciamo all'egemonia
Anche crociana intese continuare comunque allora all'inizio il filone degli studi economico giuridici ma soprattutto nei primi anni di vita con un intento finito in molti casi dichiarato di combattere il tedesco specialismo filo oggi Como no conosciamo il diciassette e insieme
Di estirpare il più possibile i retaggi di quel fenomeno politico e culturale proveniente dalla Germania che ha provocato l'interesse per il marxismo e spinto dall'adesione al socialismo
Poi dopo negli anni attrice lo Stato liberale le successive anni trenta la rivista storica cambia mantiene un'attenzione costante la storia economica diciamo è riferimenti dice un contesto grafico diverso saranno quelli di dal pane e di Luzzatto
E proprio dal pane diciamo con la fine della seconda guerra mondiale diciamo subito dopo sarà Luís a formalizzare per così dire invece la chiusura di questa vicenda culturali diciamo non a riformalizzare l'impossibilità di ricondurre diciamo ormai quella la nuova storiografia marxista che cominciava a prender piede ai criteri della vecchia storiografia economico giuridica
E concludere il proprio con una citazione di un pezzo di nella sua pesante fece recensione diciamo al libro di Bolt Ferretti sulla storiografia socialisti Inca
E scriverà nemmeno è possibile diciamo ricondurre siamo ormai nel cinquanta la storiografia ispirata al materialismo storico a quello della cosiddetta storiografia economico giuridica
La storiografia che fa capo a tale indirizzo si è svolta fuori dal diretto influsso del materialismo storico dirà inteso nel senso di metodo di ricerca ecco nuovi interessi ed è orientamenti di concezione rielaborato e ripensato personalmente e non semplicemente ascoltato come eco di una musica lontana questa storiografia infatti aveva sì vivificato la vecchia storiografia con nuovi interessi e orientamenti ispirati alla considerazione dell'economia e in genere delle strutture
Ma non si era preoccupata abbastanza delle indagini tecniche e specifiche di storia economica e l'epitaffio credo fosse chiaro diciamo come dire la conclusione di una fase mi pare definita
Grazie prima di procedere vi faccio una proposta negoziale io
Farei una dietro l'altra le ultime tre
Relazioni perché in realtà Bidussa non non viene però avete a disposizione sto parlando sempre dei relatori
Il suo scritto
Detto ciò se volete possiamo fare una pausa di dieci minuti una dieci minuti cioè il tempo di correre ai caffè più vicini prendere un caffè ristretto
E tornare
Le volete fa dieci minuti alle dodici e dieci ci rivediamo qua
Le serate fino se il stavolta questa spinta l'operazione del
Pubblico ministero e scuse Stella alla sinistra di zio padre
All'estrema sinistra ma il il giovane
E certi quella è rimasto
Ma la
La non
Cominciate a rientrare per piacere che sono trascorsi quindici minuti
Andrea
Grazie
Tutti questi qua sì
Sempre alla
Sempre alla rendere anarchiche otto ma richiesti dibattito prima
Condotta mettiamogli anonima
Anche sole Carlotta chiuse alla stregua
Siamo tre trenta
No
No di e in ultimo
Sentite su
Bidussa nonsense sì sì questo dal dal terzo giro accaduto
Dice
Allora quando
Serve per evitare
Del dei proletari registrano ed essere quindi le chiese luce appaiono si affannano a
Amundi valuti faccia rossa no di tanto non ti riguarda ma io sono molto più belli
Stesso trova nuove ma i personaggi dello Stato più bella per la storia di operare per esempio va a caccia Cappellini però ce l'abbiamo
Però invece serve
Non lo dire ammettere una piccola
Come vanno a sono l'unica qui non poiché
Allora riprendiamo i nostri lavori
Con le ultime tre relazioni di Francesca Izzo religione e Antropologia da Marx a Gramsci De Martino seguirà Marco Lippi Sraffa e Marx
E poi Giuliano puzzone Claudio Napoleoni il dilemma del valore e l'enigma della trasformazione mille novecentocinquanta mille novecentottantotto come avete visto
In coerenza con l'impostazione generale dove l'economia e l'abbiamo messa alla fine
Piuttosto che già una lettura e già un'interpretazione molto tendenziosa ma era già chiara già chiara nella relazione generale introduttiva
I Marcello buste la parola a Francesca Izzo
Grazie prima di iniziare la lettura della relazione che è una versione ridotta rispetto al testo consegnato
Un rapidissimo cenno al alla scelta di questo tema
Che
Per me nasce dal fatto di una problematica già azione del tema della della questione religioso o del religioso per essere più preciso
Nel marxismo a cominciare da Marx e i due interpreti
Italiani
Scelti cioè Gramsci e Di Martino
Lo illustrano bene ma per questo per la problematica trazione rispetto ad una
Diciamo corrente che
Interpretativa che tutto sommato l'iniquità dal punto di vista teoretico il la positiva il tema il tema religioso nel marxismo in termini di alta attendismo
Penso appunto che questo aspetto vada problematica tanto e la mia relazione proverà a sviluppare questo aspetto
La leggerò perché per stare nei tempi
Marx in Italia incontra due straordinari interpreti del suo pensiero sulla religione
Gramsci che si muove su una linea di sostanziale continuità
E De Martino che invece problema attizza criticamente la concezione marxista della religione e dell'antropologia
La questione fondamentale riguarda ovviamente il luogo assegnato al fenomeno religioso
Se si tratta di un'istanza pranzi e unite della storia dell'umanità destinata con lo sviluppo del sapere filosofico e scientifico e il superamento delle divisioni di classe a scomparire
Oppure di un'attività simbolica che ha la propria consistenza il che significa che per quanto sia socialmente determina gode di una relativa autonomia
Gramsci e De Martino appartengono entrambi alla modernità poste hegeliana quella costellazione storica
Che non riesce più a riconoscersi nell'opera di conciliazione tra intelletto e religione tra stato e Chiesa attuata dalla filosofia hegeliana e realizzata dal costituzionalismo liberale
Ma percepiscono entrambi l'inquietudine che l'attraversa e Marx come è noto a far saltare la mediazione con la potenza del suo appello alla realizzazione della filosofia
Insieme a Giovanni filosofi della sinistra hegeliana e al seguito di foglie erba
Sottopone a critica corrosiva la ragioni del Diana che lascia sussistere accanto alla filosofia alla verità religiosa
E scopre nella religione la proiezione di un mondo capovolto
Come si argomenta persuasiva mente nei relativamente pochi studi dedicati a questo tema peraltro centrale
E ancor più in con Marx non siamo di fronte né a una dichiarazione di Antei di altissimo ne come per la sinistra hegeliana a una rigori imputazione filosofica di Fini
Ma allo sforzo di cogliere il contenuto di verità della religione
Faccio una qui è una citazione di un lo studio della ben otto il settantanove a differenza dei critici del religione la sua di Marx preoccupazione non è tanto quella di denunciare la falsità della religione
Quanto dimostrare la verità che nasconde in qualche modo in maniera indiretta
La conseguenza più rilevante che deriva da questa attitudine di Marx è il valore critico conoscitivo attribuito alle illusioni alle produzioni fantasma ticket che negli scritti giovanili si addensano intorno al rapporto filosofia religione mentre dalla dalle tesi su foglie erba che l'ideologia tedesca in poi
Capendo l'impianto esistenzialisti con foglie erba Keanu si disloca no intorno al nesso ideologia religione
Nelle opere cosiddette giovanili Marx non si arresta al disvelamento foglie erba Fiano che Dio non è altro che la cattura l'essenza generica
Ma avanza l'interrogativo del perché gli uomini avvertono la necessità di alienare la propria essenza generica in un'identità estranea e dominatrice
La rilasciò la la religione coscienza capovolta del mondo perché il mondo e capovolti
Sì la filosofia hegeliana mostrato la potenza creatrice costruttrice del pensiero calando il divino dal cielo sulla terra dall'eterno alla storia consentendo nella mondanità azioni l'opera critica non consiste come fanno Bauer e foglie erba
Nel dissolvimento della religione nella filosofia
Attraverso lo svelamento della sua radice umana
Ma nella attivazione del contenuto di verità della religione in funzione critica verso l'apparente universalismo filosofico
La filosofia non è davvero tale cioè non è piena e reale universalità se permane accanto ad essa il grido e il sogno della religione non si produce coincidenza di individuali e universale solo perché è stato svelato il meccanismo di alienazione della gatto in un ente estraneo secondo il modulo critico foglie bachiano
Non ci si può appropriare realmente dell'essenza umana
Innalzando effettivamente il particolare a universale dal momento che il mondo reale e effettivamente all'impianto escisso al suo interno
E la religione né la denuncia
Per questo la posizione di Marx e molto più complessa e ricca di quanto una vulgata semplificatrice
Abbia voluto leggere in espressioni famose come la religione oppio dei popoli cioè uno studio recente abbastanza recente che appunto richiama storiche cita il termine oppio all'epoca dove l'occhio non era un uno stordimento quanto un lenitivo nella mitici insomma la religione rappresenta per lui una questione per certi aspetti aperta al sia sul piano storico che su quello teorico e infatti si ripresenterà in altra forma quando Marx abbandonerà la dialettica semplificata del rovesciamento di soggetto e predicato e di disvelamento del meccanismo di alienazioni dissi
Nell'altro da sé che vede protagonista un soggetto umano mi tattici già netta fisici Luzzatto
Con la critica delle essenziali ISMU naturalistico di foglie erba a vantaggio di una visione contraddittoria del fondamento mondano e di umiltà dream story correre relazionale della natura umana
Si apre un orizzonte del tutto nuovo
E l'impianto della critica della religione costruita sulla Gatto un viene travolto
Da questo momento in poi per Marx non si tratterà più di dedurre da un'essenza umana presupposta i processi meccanismi di alienazione estranee azioni
Ma di produrre la teoria dei rapporti sociali la cui specifica logica contraddittoria e generatrice dell'immagine capovolta della realtà
Di qui comincia a prendere corpo la teoria marxiana delle ideologia anche se Marx a differenza di Engels non riprenderà più programmaticamente il tema la religione diventa all'ambito privilegiato in cui smontare il meccanismo dell'ideologia in generale
O più precisamente egli avverte che l'antologia religiosa costituisce un potente ausilio per illustrare il processo di autonomizzazione
Che caratterizza la società capitalistica in cui gli uomini sono dominati da un'astrazione il tema del feticismo con il parallelo tra il denaro ed Giglio che emerge negli scritti di critica dell'economia politica rinvia alle otto alla gioia dell'ideologia in quanto Teoria della astrazioni reali
Prodotte da determinate relazioni sociali
Teoria dell'alienazione religiosa teoria dell'ideologia e ti Oria del feticismo
Compongono una sequenza teorica che dà conto di quanto la meditazione di marzo ruoti intorno alla questione del fondamento reale delle immagini
Nella interpretazione della religione di origine foglie erba Chiana
Di alienazione estradizione dell'essenza generica in esilio Marx conserva alla religione una sua specificità una sua eccellenza si tratta dell'alienazione
Pur sempre dell'alienazione dell'esistenza umana
Mentre nella sua riconduzione ai duri del Gia astrazione alienazione feticismo
La religione risulta essere il solo un esempio particolarmente efficace per illustrare il meccanismo di inversione reificazione ideologica
Il riferimento religioso serve a spiegare la forma per eccellenza di feticismo nel mondo moderno la merce
Il nuovo intorno
Resta comunque fermo per Marx
Che la religione è una mitologia necessaria non viene dissolta con l'enunciazione della sua illusorie tante ma permane finché persistono rapporti alienati
Non trasparenti tra gli uomini e tra le cose e gli uomini
Come legge Gramsci
La questione attraverso Max
Gramsci studia approfonditamente i testi marziani solo dopo i suoi soggiorni a Mosca e Vienna e soprattutto in carcere e questa sua maggiore conoscenza dell'opera di Marx si manifesta anche nel diverso giudizio più ricco sulla religione rispetto agli iscritti pre carcerari fortemente influenzati dalla temperie della cultura socialista e idealista dell'epoca
Lo scarto può essere misurato confrontando un articolo come la Consolata e i cattolici con l'intenso continuo lavorìo dei Quaderni sulla questione religiosa e la questione cattolica
Il ritorno a Marx essenziali al progetto gramsciano di autonoma fondazione della filosofia della prassi soprattutto nella affermazione del valore Grey Osio logico delle ideologia si concentra il debito contratto verso di Louis
Intorno allo spessore conoscitivi Pontelli tipologie diciamo così valore prima geologico degli geologiche Gramsci lavora a fondo
Sino alla messa a punto del concetto di traducibili tra dei linguaggi e alla rielaborazione originale della definizione crociana della religione come concezione del mondo Connecticut Confort
Ma per la multata costellazione storica
La concezione gramsciana dello Stato
E quindi del rapporto Stato e Chiesa religione e politica e quindi la stessa concezione della religione registra invece una distanza dal mare
Non si tratta più per Gramsci di smascherare l'ideologia universalistica dello Stato
Ma di trovare nuove forme che sostituiscono il complesso egemonico di società civile e società politica unitariamente considerate lui è teoricamente estranea l'analisi critica di origine né Russo piange dello Stato moderno basata sulla dicotomia privato pubblico borse quasi Foglia tradotta negli scritti giovanili di Marx nella polarità uomo cittadino concreto astratto cioè sulla dicotomia società civile è stato nella visione gramsciana a rilievo preminente il rapporto instaurato dallo Stato tra fede tradizione e politica
La quinoa vita diversamente da quanto predicato dal liberalismo non consiste nell'affermazione della reciproca libertà e autonomia della Chiesa e dello stato e nel privatizzare sì della pratica religiosa
Ma nell'attiva promozione di una religiosità civile di nuovi legami religiosi
E questo aspetto e questo aspetto dell'azione dello Stato che Gramsci ritrova esaltato nel pensiero di Machiavelli e nella politica dei giacobini
Così che l'autonomia e l'indipendenza del politico moderno si manifestano nella maniera più limpida nel distacco degli intellettuali tradizionali
Dalle istituzioni politico-religioso di tipo medievale nella loro incorporazione nello Stato e nella espulsione della religione rivelata della religioni mistica dal campo storico
E quindi la sua sostituzione con la religione civile dico subito
Che il termine non è appropriato per ma ciò che intendo sottolineare con questo termine e che Gramsci a differenza dei filosofi idealisti da Cantet fino a crucci
Che conservano la separazione tra raggi ragione e sentimento passione e quindi tra il vero e il bene e in continuità con l'esigenza marxiana della realizzazione della filosofia
Mira alla riforma morale e intellettuale di massa all'unificazione morale dell'intera società
Pertanto e sul terreno dell'ideologia che convergono la filosofia e la religione
Insomma il moderno si emancipata dalla religione rilievo rivelata dalla trascendenza e dalla superstizione ma non introduce a un mondo esclusivamente illuminato dalla ragione
Gramsci si dimostra integralmente laicista ma anche gli come Marx non condivide la credenza illuminista
Non pensa che l'epoca nuova inauguri un cammino dell'umanità progressivamente guidato dalla sola razionalità
La ragione da sola non è in grado di governare la complessa opera di costruzione dei legami etici della società moderna
La filosofia non possa turare le valenze emotive di sentire delle masse popolari e questo è un dato permanente non storicamente modifica supera
Se non è ipotizzabile una società composta da indivisibili tutti pienamente ed esclusivamente razionali il compito da proporsi
E invece è quello di vincere la divaricazione tra ethos degli intellettuali laico e razionale e ethos popolare il trascendente superstizioso
Ed è ciò che si propone Gramsci con l'idea della riforma intellettuale e morale che mira a un progressivo convergere di fede sapere di credenze in ragione egli è dunque persuaso che la vita moderna non porti all'esaurimento del deposito emotivo da cui sgorga il sentimento religioso quanto piuttosto ha una sua secolarizzazione
In cosa consiste allora il religioso qual è il suo concetto autonomo se esprime qualcosa di permanente di non storicamente superabile
Gramsci tende a smorzare della religiosità il tratto della relazione personale con la divinità
Non ha interesse per l'esperienza religiosa soggettiva
Mentre trattiene della religiosità l'aspetto delle gamme individuo comunità
Di ciò che consente di vincere l'isolamento individuale di creare una dimensione collettiva un sentimento di appartenenza oltre la Tunisia individualisti
La sua definizione della religione ripresa da da Croce una concezione del mondo con etica conforme implica un concetto filosofico moralmente impegnativo cioè con effetti di carattere pratico
Questo aspetto lo induce a distinguerlo dal mito da Crocetti invece cruccio identificarli giovinetto
E ad accostarla alla filosofia ideologia ma altrove
Ribadisce la sua perché qui non posso
Ragioni di tempo non posso fare citazioni e rinvio al testo perché sono molto interessanti e belle queste note
Ma altrove ribadisce la sua perplessità a chiamare religione una fede che non abbia un culto di una qualche divinità
Ciò lascia trasparire l'incerta consistenza della riunione della riduzione della religione e ideologia o a concezione del mondo con etica conforme in quanto elimina proprio quell'elemento specifico del religioso dato dal culto ritto di una divinità cioè dalla rappresentazione sensibile della Costituzione finita infinita dell'essere umano
Comunque Gramsci definendo la religione una concezione del mondo con etica conforme tiene ferma l'identificazione di religione e ideologia e a differenza di Croce non stabilisce una distinzione tra filosofia e religione in termini di verità ed errore
Ma di lotta tra affitti
In questo se volete più vicino a Gentile
Dato che per Gramsci la stessa filosofia e attratta nel campo dell'ideologia non ne differisce per la qualità vero contro veri simile o falso
Ma per la quantità maggiore capacità di universalizzazione
In realtà la complessa e instabile definizione e collocazione della religione nei sistemi filosofici vendevo idealismo italiano
Il problema del rapporto con la sistemazione di che che e dei suoi gli eretici seguace seguaci investe anche Gramsci
Che infine approda ad una radicale equivalenza tra religione ideologia e politiche
Ma perché e qui cito perché chiamare questa unità di uscite tra una concezione del mondo è una norma di condotta conforme religione e non chiamarla ideologia o addirittura politica
Quali sono rapidamente i tratti della Croda della credenza secolarizzata abbozzata nei Quaderni
Vanno salvaguardate nella riforma intellettuale e morale le idee di uguaglianza e di unità del genere umano proclamate dal cristianesimo primitivo
Di libertà affermata dal luteranesimo e già scesi intra mondana propria del calvinismo
Vale a dire tutti quegli elementi del cristianesimo facilmente capaci di suscitare moti di Energia attività
Vanno invece combattute per Gramsci ed vinte le idee di natura umana creata e quindi immutabile e della realtà del mondo esterno che penetrano nello stesso senso comune
Materialistico delle masse arte e non credenti o non credenti provocando passività e subalternità
Si tratta di quei condizionamenti oppiacei in questo e nel senso proprio dell'qui lo utilizziamo oggi piacciono che sarebbero propri del cattolicissimo
La religione non non è dunque automaticamente l'oppio del popolo e stallo diviene allorquando superata da una concezione del mondo superiore impedisce ogni evoluzione il che porta a riconoscere che in determinate circostanze la religione può essere addirittura una necessità come appariva in certo modo anche in ma gran ci quindi non sposa le posizioni rigorosamente a te o meglio anticristiani il Machiavelli Podini ce che considerano il cristianesimo fonte di debolezza e di per Vertimec unto di via delle virtù umani si limita ad esercitare una critica corrosiva nei confronti del cattolicesimo
La concezione moderna della vita alla base della riforma intellettuale e morale chiamati in causa una corrisponde credo con dieci allora saltiamo
Questo
La
La filosofia della prassi eresia della religione della libertà si propone quindi di unificare cultura e sede di dirigenti e diretti sete
Nell'opera del genere umano sede nell'homo Faber così come gran ciclo intente tra alla luce della sua lettura del promette discrete che torna abbondantemente anche nelle Quaderni del carcere
Ma accompagnato non da Sisifo bensì come il suo contraltare dalla figura di Giobbe in un nota molto bella inquietante per certi aspetti rimane comunque sospese ciò l'interrogativo sulla effettiva consistenza della dimensione religiosa
Che resiste comunque al suo totale assorbimento nella catena di equivalenze filosofia ideologia politica
E qui
Cioè il
Contributo importante di De Martino
E fondamentale tener fermo che se Marx e in parte Gramsci in continuità con il kit delle crociere
Colloca non la religione nella sfera della teoria prassi filosofia in ferie Ormito ideologia concezioni del mondo con etica conforme De Martino opera risolutamente il suo spostamento nella sfera della pratica
In quanto per lui la religione essenzialmente ritto
Di cui il mito è rivali rielaborazione in sintonia con quanto la più avanzata ricerca novecentesca veniva elaborando penso soltanto al tessile
De Martino si impegna in una delle più seria avventure teoriche dell'epoca per fissare la specificità del fenomeno religioso attraverso la delimitazione precisa dei confini
La religione per lui innanzitutto una forma dell'utile un tipo determinato di azione
In Morte e pianto rituale svolge una critica serrata all'uso estensivo del termine come appunto fa Benedetto Croce parlando della religione della libertà
Sono due le determinazioni caratteristiche secondo Di Martino del fenomeno religioso si tratta di una tecnica e di una tecnica che utilizza dispositivi come lui dice dei settori ficcanti
Questa cosa definizione scaturisce dalla complessa concezione del Martignana del processo
Che porta al distacco culturale dell'uomo dalla natura e dal rischio intrinseco del suo possibile fallimento
Insomma da uno storicismo non più trionfalistico
De Martino il pensatore che fissa lo sguardo sulla crisi della presenza sulla disaccordo disarticolazione o disintegrazione che insidiano permanentemente l'esistenza umana e sulle complesse costruzioni che vengono erette a sua difesa la cultura e le stesse apocalissi culturali
Le Tod's del tra sentimento termine specificamente di Martignano esprime la sua concezione della specifica vitalità umana
In dissenso da Croce egli sostiene che la vita umana non è la vitalità curda e verde
Selvatica e intatta da ogni educazione ulteriore ma presenza cioè vita cosciente e attiva secondo distinte potenzi operative ho citato la forte suggestione esercitato sul de il mattino dalle tematiche esistenzialisti che in particolare dall'esistenzialismo positivo di Abbagnano più critica il trigger
E motivata dalla necessità di esplorare filosoficamente quell'esperienza originaria della crisi della presenza emersa nelle indagini del mondo magico e di superare il paradigma romantico idealistico della potenza infinita dell'uomo
Della presenzialista o totale immanenza fatta rivivere dal nero idealismo che cozzava con i dati della sua ricerca
Di più compare in De Martino attraverso la sua originale appropriazione dei temi esistenzialisti ICI la tonalità del negativo nella visione antropologica che s'era presente inizia il scompare in Marx e anche in Gramsci
Dove però per Gramsci la pienezza di essere della Gatto un gol marziana vira versa la pienezza della volontà di essere in questo slittamento si avvertono gli affetti della crisi della ragione sia idealistica che positivistica di fine secco
Il punto è che a differenza di Marx ed Engels Di Martino considera la religione necessaria per affrontare un passaggio culturalmente rischioso e non naturalmente assicura il luogo sistematico della religione
Della genesi del religioso si colloca dunque in quella possibile sospensione tra la presenti fictio né come ethos del trascende il mento della vita nel valore e il rischio di caduta di questo è tutto
La trascendenza religiosa e il luogo in cui questo suo nuovo dell'uomo non potere muta di segno passando dall'alienazione radicale al direttiva riappropriazione
La tecnica Hierro genetica offre per proteggere dal rischio dalla vulnerabilità della presenza un luogo sicuro salto immutabile
La religione un complesso dispositivo di d'Estoril ficca azione
Del divenire che sostituisce allunga all'angoscioso fluire storico il piano sicuro della metà storia una visto che ficca azione ecco che commette Martino specifica
E fermata in un ordine netta storico mito con il quale si entra in rapporto mediante un ordine metà storico di comportamenti il rito si tratta di una forma di alienazione ma volta a produrre senso comunicazione storicità anche se in magia e religione pretendono di oltrepassare la condizione umana come tale
Condizione umana che è caratterizzata dalla risoluzione di ciò che diviene nella permanenza di ciò che vale miglia dialettica del rapporto fra divenire valore fra il passare e il far passare secondo una regola
La condizione umana e natura che mediante letto sto della presenza si solleva la cultura di qui prende corpo il confronto critico di De Martino con il marxismo oltre che come abbiamo visto a quell'idealismo crociano il rapporto di De Martino con il marxismo non è semplice a più facce e livelli oltre a condividere l'istanza immani intimistica la lezione del materialismo storico depurata da tendenze positivisti che economicistiche gli è così presente età innervare momenti essenziali della sua ricerca
Come testimoniano
Come testimoniano
Oltre alle note di commento agli oggetti pesche di tante pagine presente nel testo pubblicato postumo della fine del mondo
Anche per lui inaugurale distacco dall'umano dal naturale e costituito anche per Di Martino voglio dire inaugurale distacco dell'umano dal naturale costituito dal modo di produzione dei beni materiali e della forma di società
E e il progetto comunitario di inutilizzabile riscrive segna il limite per entro il quale potranno avere luogo gli altri tra scendi menti valorizzati per lui
Il il il rapporto di lavoro ai fondamentale nel costituirsi della della della cultura ma è sull'Attolico priorità logico storica dell'ethos del trash indi mento e soprattutto sulla questione della religione che si manifesta per intero il suo dissenso critico non è da sottovalutare però che la lettura di Martignana dei testi marziani sulla religione risente della vulgata dell'epoca
Egli tende a interpretare i brani dell'ideologia tedesca Command commentati indi la fine del mondo nel senso dell'irrealtà stravaganza e inutilità della religione
Abbiamo visto che il martedì scorso è piuttosto diverso la religione espressione di contraddizioni reali e rivela una sua necessità affinché gli elementi di alienazioni mondana non verranno superati
Permane comunque in Marx la Loren negativo che circonda il fenomeno religioso mentre De Martino tende a dare alla religione una consistenza categoriale
E una funzione storica che risultano estranee all'impianto marxista
Di contro all'immagine della religione come lui dice come perdita di tempo che poteva essere evitata
Come un inutile di tumore Di Martino afferma
La religione tradizionale cioè fondata su simboli mitico rituali costituisce una mediazione storicamente necessaria nelle società pre classiste e in quelle classiste
E rappresenta tanto popolo cammino allungato indiretto
Che in quel dato condizionamento storico e sociale
Costituisce l'unico cammino possibile
Per proteggere i gruppi umani dalla crisi esistenziale e per ridiscutere una determinata coscienza dell'umano e una determinata operatività secondo valori mondani
La visione di De Martino mostra una alta capacità diagnostica
Sui rischi che minacciano le società occidentali sviluppate non più protetti da forme mitico cultuali cultuali e non ancora provviste di sistemi umanistici come lui insiste
Quindi mondani di equilibrio tra cambiamento e invarianza tramutamento e stabilità
E in cui la tecnica da risorsa si è trasformata il problema
Via coso Raffa
Vicino
No penso mi sentite sì
A
Sraffa e Marx quindi l'influenza di Marx
Su Sraffa Sraffa no Sraffa
Quando se ne parla si fa riferimento a pochissime cose uno sono i due articoli che scrisse tra il venticinque e il ventisei sulla Teoria
Di Marshall
L'altro è Lai edizione delle opere di Riccardo e la sua famosa introduzione OSCE Produzione di merci a mezzo di merci e poi c'è il famoso episodio in treno
Che avrebbe convinto Wittgenstein a
Modificare tutta la sua Teoria del linguaggio che io ricordi non c'è non c'è altro sì ci sono degli articoli sull'inflazione sulla crisi bancarie in Italia sì da giovanissimo
Io parlo soltanto di Produzione di merci a mezzo di merci perché e qui che
L'influenza di Marx evidente in realtà Sraffa cita Marx introduzione di merci solamente nella nota sulle fonti
Per due motivi tecnici c'è un capitale fisso e il saggio Massimo del profitto
E basta tuttavia all'inizio del libro nella prefazione
Sraffa parla del punto di vista degli economisti classici
Da Adamo Smith Riccardo il quale consiste nell'isolare e analizzare quelle proprietà del sistema economico che sono indipendenti da variazioni nel volume della produzione e nelle proporzioni tra i fattori impiegati ecco questo punto di vista Smith Riccardo sarà poi il punto di vista adottato da Marx e sulla base del quale Marx che elaborò la sua teoria del valore dei prezzi del plusvalore e dello sfruttamento
Lo scopo di Sraffa e duplice in primo luogo mostrare che le difficoltà incontrate
Dagli economisti classici ed amarsi in particolare possono essere superate in modo chiaro e ed elegante
E questa diciamo così la pars construens del del di produzione di merci e poi c'è indietro cioè di merci ha un sottotitolo che preludio ad una critica della teoria economica
La gettare le basi per la critica della teoria economica che deve essere intesa come la teoria margine a lista che oggi si chiama neoclassica e che e la teoria che si basa proprio sulla variazione delle quantità prodotte e delle e e e delle proporzioni try
Fattori adoperati per produca quindi il la proposizione iniziale sulla in variabilità delega delle quantità prodotte
Cruciale e il punto di vista che si intende riabilitare che si intende riabilitare
L'intervento farlo brevemente del problema della trasformazione
Sostengo che tutte queste faccende possono essere utilmente trattate in modelli semplicissimi che molto spesso gli economisti hanno complicato inutilmente le cose
E poi parlerò del SISDE della critica di Sraffa alla punto di vista mio classico perché non crederete che i neoclassici poi siamo stati lì fermi a farsi critica e come è andata a finire diciamo poi parlerò ancora di un'altra cosa si è creduto da parte di molti che una volta demolito il punto di vista neoclassico il le l'economia borghese come si diceva un tempo
La strada fosse aperta per riproporre il punto di vista di Marx sulla origine dei profitti nello sfruttamento ecco le cose secondo me non sono così semplici e cercherò di motivare questo infine la avverto che e mi interessa oggi soltanto la struttura del del pensiero di Marx quindi parlerò di capitalisti Mighty imprenditori parlerò di interessi e profitto indifferentemente non non sarò così preciso
Per quel che riguarda questi aspetti della dell'economia e della e della teoria allora il problema della trasformazione
Durante devo debbo infliggere alcuni di voi chissà quante volte è stato infetto ma lo farò in neanche un minuto Marx scrive il primo e il secondo libro del capitale sulla base della ipotesi che le merci si scambino secondo il lavoro incorporato sa bene che non è così lo dice già nel primo libro del capitale
Ma di questo ci occuperemo
Più tardi nel terzo libro di capitale il problema viene affrontato e che cos'è qual è il problema che se le merci si scambiassero secondo le quantità di lavoro
Poi che il saggio del plusvalore cioè quanto riuscite a estrarre dai lavoratori non cambia da industriale industriali numero e numero due poiché lei d'altra parte il rapporto tra capitale e lavoro cambia da industria industria perché non c'è nessuna ragione di pensare che questo sia uniforme
Il saggio del profitto non del plusvalore che uniforme il saggio del profitto non sarebbe uniforme
Allora prezzi e valori sono in contraddizione ma non è così sostiene Mark in realtà quello che la concorrenza fa consiste nel è come se noi prendessimo l'intero plusvalore prodotto
Nell'economia e Lorraine distribuì Simo tra i capitalisti come in una società per azioni e quindi chi produce molto plusvalore rispetto al capitale viene
Da da chi produce molto burbero rispetto arbitrale viene preso plusvalore e questo viene dato a quei settori che producono pro poco plusvalore rispetto al capitale insistono rispetto al capitale variabile cioè rispetto al lavoro che hanno impiegato bene
Questa
Questa soluzione e quella che appare nella quando quando viene pubblicato il terzo libro del capitale e siamo nel novantaquattro e e questa soluzione viene sottoposta a critica dato in barrette c'è un un saggio famoso debba perché che del novantasei
E poi lo sarà da Bernstein lo sarà da Croce non per la verità il punto è che quello che viene criticato non è questa soluzione
Questa soluzione verrà completamente trascurata da Brembate esprima e e poi da Croce davvero stare quello che si critica e direttamente la teoria del valore lavoro cioè c'hai detto che le merci si scambiano secondo le quantità di lavoro ora hai dovuto ammettere che non è vero e quindi il sistema marziano crolla ma nessuno sembra capire che la soluzione che Marx da
Se fosse vera e purtroppo non lo è
Se fosse vera sarebbe estremamente efficace ed elegante capite il plusvalore prodotto nelle diverse industrie deve essere redistribuito tra i capitalisti di questo non si occupa non si occupa
Nessuno ha è possibile che queste critiche che sono così
Almirante abbiano contribuito a far sì che di questi problemi nell'ambito del marxismo ci si occupasse poco e molto dopo molto tardi
A
Che ero Sraffa adesso io qui non parlo dei tentativi che precedono per ci ci sono soluzioni questo si chiama scusatemi questo si chiama problema della trasformazione dimenticato si chiama problema della trasformazione e
Marx badate si rende perfettamente conto che la soluzione non è soddisfacente perché se voi spostate il plusvalore da un settore a un altro
Anche il prezzo della cosa che quel settore produce cambia ma quel prezzo sarà forse il prezzo di un mezzo di produzione di un altro settore allora dopo bisogna ricominciare da capo
Ci si troverà con avendo trasferito questi plus valori ci si troverà con saggi il profitto di nuovo differenti e bisognerà rifare il calcolo Marx
Vede perfettamente il problema e conclude dicendo ma di questo non ci occupiamo qui ecco si era reso conto che la difficoltà era non credo non credo penso che pensasse che con un numero sufficiente di iterazioni si potesse arrivare
Al risultato e ed è vero ed è vero se voi continuate alla fine è arrivata risultato solo che il guaio
E che il risultato è che il saggio del profitto che risulta non è quello di Marx quindi non potete dire vedi anche se i prezzi non sono uguali e valori il plusvalore
E sempre uguale la massa del plusvalore uguale al profit
Finito con la trasformazione Piero Sraffa risolve da una soluzione
Ce ne sono altre borchie vizio Sui Lisi per esempio
Da una soluzione molto elegante del problema però la soluzione a un difetto dal punto di vista dei marxisti ed è che Piero Sraffa mostra che per ottenerne i prezzi di produzione il saggio di profitto non c'è nessun bisogno di partire dalle quantità di lavoro incorporato cioè come diranno molti alcuni immediatamente non c'è nessun bisogno della teorica del valore ieri nella su relazione Giulio Azzolini ha parlato
Di crisi del marxismo all'inizio degli anni ottanta a proposito di molti temi uno dei quali mi sembra molto importante e anche la crisi della teoria
Del valore del valore lavoro allora io parlerei
Pensando a quegli anni questo
Non era nel mio intervento
Inizialmente ma mi è venuto in mente sentendo questa relazione ieri io non parlerei di crisi del marxismo io parlerei di suicidio
Del marxismo voi siete su una nave che sta affondando sta affondando lentamente lentamente pacificamente
Le scialuppe sono state calate in mare e si vede benissimo che c'è spazio per l'equipaggio tutti i passeggeri senonché c'è un gruppo lì in fondo di ufficiali che rifiutano di salire sulla Shoah
E dicono noi vogliamo morì
Con la e questo è quello che i marxisti fecero Colletti Graziani Lunghini
Cacciari Napoleoni cosa disse dissero o è la teoria del valore la loro il nazismo economico o non è ora si potrebbe anche argomentare che siccome si sapeva già che la teoria del dolore lavoro non funzionava non c'era bisogno di scrivere saggi batava scrivere non è era sufficiente scrivere non è e si era scritto e si era scritto tutto
Con questo intendo dire che ogni tentativo perché dico suicidio ogni tentativo da parte di studiosi io sono uno di quelli ogni tattico da parte di altri studiosi influenzati da Piero Sraffa in particolare
Di dire sentite ma perché non proviamo Adda analizzare in senso stretto tutto ciò che costituisce il patrimonio marxista marxiana
E vedere che cosa si può continuare a dire senza che la teoria del valore lavoro centri niente no per esempio se io voglio dire quello che Marx racconta nel primo libero del capitale quando parla della cooperazione della manifattura e della grande industria c'è bisogno della teoria del valore ma neanche per idea ma neanche
Ma se io voglio dire che la accumulazione primitiva
Del capitalismo del capitale non avviene secondo la favola che viene raccontata in qualche libro di testo e cioè che c'è una società primitiva da questa si parte poi qualcuno accumula capitale altri invece non lo accusa non è così è una storia completamente dis c'è bisogno dell'ateneo del fatturato ma neanche per idea e così via c'è bisogno d'altro relatore lavoro per parlare di forza lavoro cioè del fatto che vi sono agenti economici in un'economia capitalistica i quali non possiedono altro che la propria forza lavoro e quindi per sopravvivere la debbono vendere c'è bisogno della teoria
Del valore lavoro certamente no ma non ci fu niente non ci fu niente da fare e il marxismo preferiti affondare condannate ripeto si disse senza teoria del loro lavoro non c'è sfruttamento non c'è niente c'è poi ci furono anche posizioni più bizzarre per esempio Cacciari disse ma che discorsi del se la c'è una contraddizione tra valori e prezzi di produzione ma questo dipende dal fatto che c'è una contraddizione nel mondo
Allora top Marx non so se
Ti è mai capitato di leggere le pagine
Del terzo libro del capitale dove c'è cento venti e venti
Sì che poi diventa cento venticinque quindici e poi fa dei rapporti che vengono settantadue e settantacinque ventisei Jesi mie così spiccano il poveretto era un ingenuo se la sarebbe cavata tranquillamente dicendo ci sono i Francis con onore
La contraddizione che c'è tra prezzi e valori riflette una contraddizione che c'è nel mondo ora questo è molto pericoloso se voi cominciate così potete dire quello che dipana ora
In realtà non tutto il marxismo si suicida
C'è ci sono studi soprattutto fuori dall'Italia negli Stati Uniti in particolare sì tenta di dire si tenta si dice qualcosa del genere ma no sì è vero che il
L'attore però non sta in piedi però noi possiamo sempre dimostrare qualcosa che fu chiamato il teorema fondamentale marziano questo consisteva in questo si diceva
Se c'è un profitto positivo se c'è un profitto positivo allora ci deve essere un plus lavoro attenzione non plusvalore perché il valore non c'è più
Concluse lavoro non è possibile che ci sia un profitto positivo senza un plus lavoro vero vero
Sica vero certo non è qualcosa di entusiasmante da un punto di vista teorico prima di tutto perché insomma non è un risultato così difficile da ottennero
Si intuisce facilmente no cioè se
I capitalisti possono comprare
Qualcosa significa che i lavoratori non si comprano tutto primo insomma e e difficile che questo risultato non valga può non valere però allora qui gli accademici
Spesso si complicano la vita apposta per scrivere dei lavori può non l'aveva può non valere se avete per esempio produzioni congiunte no avremmo economia in cui sono dei pescatori che vanno a pesca tirano su
Delle aringhe e delle spigole parole tirano su insieme e poi torna narra danno le spigole ai capitalistiche si mangiano le righe se voi costruite il socialismo in questa economia Sempre loro debbono pescare spigole aringhe e allora cosa succede non c'è più plus lavoro ora secondo me si può rispondere facilmente no sì non c'è più plus lavoro cioè c'è ancora più sul lavoro però non c'è più se loro si mangiano anche respiro
E questo risolve il problema qui sono cose vere c'è gente che ha fatto carriera come cose di questo genere
Va bene
A a
A me sembra a me sembra che insisto la questione posta da Marx
Con lo sfruttamento
Non si esaurisca in questo fatto diciamo così materiale che senza un plus lavoro non ci sarebbe profitto
Ma sia un un problema piuttosto di questo genere cioè come è possibile che in una società in cui i lavoratori non sono né servi né schiavi come è possibile che costoro non riescano ad appropriati appropriarsi di tutto il frutto del loro lavoro c'è bisogno della terapia del dolore lavoro percorso porsi questo problema a me non sembra e e come è possibile acquistare la teoria di Marx secondo la quale la la la proprietà esclusiva dei mezzi di produzione da parte dei capitalisti spiega come i lavoratori venditori di forza lavoro vengo il danno la forza lavoro per un prezzo che non ha niente a che fare con ciò che faranno a che fare soltanto con ciò che serve a loro per riprodursi per sopravvivere e riprodursi questo è il pubblico
Quando io vado a vendere la mia forza lavoro non è che vado da un capitalista dirgli allora che facciamo che facciamo risponde capitalista
Tu non hai niente a che fare con ciò che noi faremo tu mittenti la tua forza lavoro per quanto per quanto serve a te terra sopravvivere e riprodursi bene
A
Il
La teoria di Sraffa come dicevo
A
Due lati uno è la ricostruzione della teoria classica
Ed è quello di luglio molto brevemente parlato ora l'altra l'altro lato è quello della critica della teoria neoclassica
Del profitto e del ed il salario
La teoria neoclassica questo è molto importante ho cominciato ricordando la prefazione di Sraffa e le quantità che non variano e i rapporti tra le tra i fattori della produzione che non possono variare ho cominciato in quel modo perché la teoria neoclassica Celli Sraffa vuol dire io faccio l'esatto contrario di ciò che fa la teoria metà scalatore classica consiste in questo grosso modo a voi mi state dicendo che dunque il
Sopra più
Può essere ottenuto solo se un profitto può essere ottenuto solo se i lavoratori
Forniscono un plus lavoro
Benissimo ma ciò di cui non vi rendete conto e che questa configurazione dell'economia
Quella di cui parla Sraffa e solo una tra tante ci sono tante configurazioni della economia ce ne sono alcune in cui c'è molto capitale poco lavoro altre in cui c'è molto lavoro e poco capitale se voi prendete una impresa l'impresa domanderà
Molto capitale se il saggio di interesse Bassone domanderà poco se il saggio di interesse alto vedete
Facendo variare le proporzioni dei fattori nella produzione le cose cambiano completamente così avremo una domanda di capitale che è una curva che fa così scende quando il saggio dell'interesse
Dall'altra parte ci sono coloro che offrono il capitale questi sono i risparmiatori loro i risparmiatori odiano
Il fatto di dover posporre il consumo e dunque offriranno
Capitale solamente se gli date in cambio un saggio dell'interesse quindi più alto il saggio di interesse più alta sarà la quantità offerta di Capital ecco le due curve vedete le due curve va
Vanno così e si incontrano nel punto di equilibrio certo nel punto di equilibrio se voi lo fermate il punto di equilibrio vale quello che dice Marx ricette
Profitto interesse
E c'è anche plus lavoro ma io classici di diranno
La cosa non una la minima importanza quello che conta è che quella configurazione è stata raggiunta attraverso l'incontro di queste tue curve due curve vuoi abolire il plus lavoro benissimo lavorai a mani nude
Perché se il saggio di interesse lo spinge verso zero i capitalisti non offriranno più capitale bene questa
Teoria questa opinione viene efficacemente combattuta da strafatto a mio parere
Arrivo alle conclusioni
Significa questo dunque che cioè questa questa teoria scusate mette dette mi ha messo il nervosismo facendoci vedere questo cinque minuti questa Teoria viene efficacemente con combattuta Sraffa Sraffa farà vedere che il farà vedere che queste due curve queste due curve che vengono adoperate nella la rappresentazione dei neoclassici in realtà non sono fatte in questo modo non appena si rinunci ad una semplificazione estrema che è quella di una produzione di grano per mezzo di grande se voi avete molti beni capitali le curve non sono fatte più in questo
Bene
Dobbiamo quindi concludere che
Come molti hanno creduto sperato che il
I risultati di Sraffa cui dunque hanno alla
Conducano all'affermazione che il capitalismo dunque è come avevano sostenuto i classici marzo in particolare basato sullo sfruttamento del lavoro a me sembra che le cose siano più complicate di così e mi sembra soprattutto che i ci sia qualcosa che forse è ora di abbandonare cioè tutta la Teoria dello sfruttamento
E una teoria di come ritiene distribuito il sovrappiù
C'è un'economia che riproduce i mezzi di produzione che sono stati consumati e poi c'è un sovrappiù parte di questo sopra più va ai salari il rimanente va ai profitti e la teoria dello sfruttamento riguarda questo come viene ripartito il sovrappiù quindi come viene ripartito il sovrappiù e poi la questione dell'uguaglianza e della disuguaglianza anche tra ivi istoriati gli stipendiati e così via che adesso fa furore no questa dell'uguaglianza come questione
Ma c'è un'altra questione molto importante ed è quella di quale uso si fa del sopra più togliamo la parte che tali lavoratori come salario c'è poi il profitto ora la società capitalistica nella quale noi viviamo non è una società nella quale questo sovrappiù venga consuma è piccola la parte del sovrappiù che tiene consumato la gran parte del sovrappiù vende adoperata per l'accumulazione del capitale e per il progresso tecnico
Ora
è molto più importante a me sembra occuparsi di come viene occupi lo di come viene utilizzata questa parte piuttosto che continuare a insistere sulla giustizia o ingiustizia della suddivisione del sovrappiù tra salari e profitti il modo in cui viene utilizzata questa parte del sovrappiù significa la nostra vita significa che qui c'è un lavoratore non è tanto la questione che lui non prende tutto il prodotto del suo lavoro la questione e che l'anno prossimo forse è lui quel lavoro non ce lo avrà più perché quel sovrappiù viene adoperato
Per modificare le tecniche di produzione in una maniera sulla quale Luís non ha niente da dire ma neanche lui nessuno di loro
Ecco questo mi sembra quello su cui dovremmo ragionare e su cui dovremmo insistere vi leggo soltanto un passo che a me sembra molto bello scuro scusate un due minuti mi dai ecco tra innanzitutto c'è un un bellissimo passo di Barks che che vi raccomando che è notissimo del resto ed ed è dalla critica del programma di gotta
I socialisti tedeschi che cosa stanno combinando saloni che discutono di cose come adesso noi ci prendiamo tutto il prodotto del lavoro fecero ripartiamo Mars ma voi siete completamente matti cosa state dicendo voi credete che il socialismo consista nel fatto che voi prendete vi riformando vi siete matti
Voi dovete prendere il prodotto del lavoro che significa qui prodotto netto togliete i mezzi di produzione da rimpiazzare poi
Togliete quello che va a per agli ospedali per i malati per le persone più deboli e così via e poi togliete questua per l'amministrazione per la scuola e così via poi resta una parte ma li dovete togliere quello che serve per accrescere la produzione accumulazione va bene quindi Mars e lontanissimo da questa idea che in fondi implicita in questa insistenza sulla sullo sfruttamento intenso come beh vi leggo questo passo e poi ho veramente finito
Questo è da Cola costi critica nel scusate mi dà correnti del marxismo due volumi
La il lo sfruttamento in effetti non significa o che il lavoratore riceve meno dell'equivalente del suo prodotto o che i redditi in generale sono in uguali o anche che la borghesia paga per i suoi lussi
Con reddito non guadagnato lo sfruttamento consiste nel fatto che la società non ha alcun controllo sopra l'uso fatto dal surplus e che la sua distribuzione nelle è nelle mani di coloro che hanno un potere esclusivo di decisione su come si usano i mezzi di produzione
Grazie
Quello che ho capito che lui non è iscritto alla CGIL
Hai capito benissimo
E credo soprattutto dopo
La CGIL
Nella realtà lo nell'immaginare ecco che il simbolo che abbiamo sentito adesso lo vediamo a allora Giuliano zone Travaglio Napoli
Il tema del valore
La trasformazione vediamo un po'
Grazie anch'io come alcuni dei precedenti relatori leggero una versione notevolmente più abbreviata della mia relazione a stampa per stare nei tempi con qualche schematizzazione dovuta appunto alla tempistica della quale mi scuso in anticipo
L'argomento di quella relazione a stampa il rapporto di Claudio Napoleoni con Marx ricostruito e ripercorso dall'angolo visuale dell'interpretazione della teoria del valore e del contributo recato alla fase secondo novecentesca
Del dibattito sul cosiddetto problema della trasformazione può essere considerato nel quadro delle vicende del pensiero marxiano in Italia che sono oggetto del presente convegno come un capitolo a sé almeno per due ragioni
La prima di queste ragioni concerne la genesi e lo sviluppo di quell'interpretazione di quel contributo
Che intrattengono un legame piuttosto labile con la tradizione del marxismo teorico italiano che fa capo ai nomi che abbiamo sentito molte volte pronunciare in queste giornate Labriola Mondolfo Gramsci
E sembrano rimanere fondamentalmente indifferenti senza rilevanti punti di tangenza o di intersezione
Al tracciato interpretativo inaugurato da Galvano Della Volpe a metà degli anni Quaranta
E bensì vero che il giovane Napoleoni i Napoleoni cioè che nei dintorni del mille novecentocinquanta intesse un dialogo costruttivo con gli ex militanti della sinistra cristiana
Anni alimenta la scuola interna con alcune lezioni di economia di cui ci sono rimaste le dispense e partecipa Albaro e alla breve vita di cultura realtà estensivo quel Napoleoni dicevo è sensibile attento agli spunti di riflessione offerti da un lato dei saggi teorici sul valore pubblicati da Giulio Petra nera su critica economica nel mille novecentoquarantasette
E dall'altro da alcune pagine gramsciana ed è il del volume il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce notoriamente apparso nel mille novecentoquarantotto
Ma si tratta di un Gramsci per quanto riguarda Gramsci che per certi aspetti estremamente distante
Dall'immagine ufficiale maggioritaria di quegli anni il Gramsci per intenderci che riflette nel solco di Labriola in polemica con Croce sui rapporti tra libro primo che il libro terzo del capitale nonché sul carattere tendenziale anti deterministico della legge marziana relativa alla caduta del saggio di profitto
Mentre per quanto riguarda i contributi teorici di pietra nera sul valore essi nella loro genesi precedono l'incontro di pietra nera stesso con con Della Volpe che è del cinquantuno cinquantadue
E affondano le loro radici piuttosto nell'interazione fra un'esegesi relativamente autonoma del capitale lo studio delle teorie moderne neoclassica nel capitale dell'interessa
è la debole la rielaborazione creativa di alcuni elementi della filosofia dell'economia di Croce
Quando parlavo di esegesi autonoma del capitale mi riferivo al capitale di Max
Per contro il capitolo Napoleoni sembra trarre alimento soprattutto dall'apertura della cultura italiana al marxismo anglofono
Se infatti ci si volge alle battute iniziali e agli anni in augurali del rapporto Napoleoni Marx in tema di teoria del valore e il problema della trasformazione ci si accorge che si questi anni inaugurali sono segnati da alcuni fatti editoriali di rilievo
Nel mille novecentocinquanta appare presso l'editore Boringhieri curata da Ruggero Manuzzi sulla produzione di politica l'economia in capitalismo di Maurice dopo nel cui terzo capitolo l'economista britannico formula quella che Napoleoni più tardi avrebbe chiamato l'interpretazione empirista etica della teoria del valore di Max
Che
Risolve il rapporto tra valore e prezzo di produzione in termini di continuità lineare fra successive approssimazioni
Nello stesso anno compare anche un altro libro in inglese traduzione italiana di un libro inglese abbastanza importante grava l'economia politica di John Eaton
Che era uscito nel luglio del quarantanove in lingua originale era stato tradotto dallo stesso Napoleoni nel primo semestre del cinquanta ed era stato pubblicato in Italia proprio sul finire del cinque
è un libro che per Napoleoni ha minor peso del precedente
Io penso soprattutto per l'attitudine manuali Zante popola Rizzante attratti dogmatica nei confronti della lezione economica di marzo in un periodo in cui invece Napoleoni persegue un rapporto con Marx relativamente libero da vincoli ideologici eccessivamente restrittivi
Nel mille novecento è invece molto più importante per Napoleoni
Una pubblicazione dell'anno successivo teoria dello sviluppo capitalistico People Merlo sui visi le cui prime due parti contengono un'interpretazione della teoria del valore che per brevità definisco storici islamica
è una distesa attenta sensibile disamina della rettifica portato da borchie Rizza l'impostazione marxiana del libro terzo del capitale in un'ottica di acquisizione al marxismo
Questo libro è del cinquantuno nella traduzione italiana era apparso nel quarantadue Napoleone lo conosce almeno dall'estate del quarantanove quando rivede su incarico dell'editore Inaudi la traduzione che era stata effettuata nei tre anni precedenti da Luigi Ceriani
Il debito nei confronti di questa giovanile lettura riconosciuto da Napoleone a distanza di vent'anni nell'introduzione ad un volume antologico che include oltre una parziale ristampa dello stesso testo di Squinzi
I contributi al dibattito sulla trasformazione che da quel testo avevano inseguito preso le mosse Winter Liz Smith ancora dopo e sintomi sono queste le voci con le quali Napoleoni si misura in maniera pressoché costante
Sempre tenendo fermi due punti per un verso il carattere problematico del rapporto tra valore prezzo di produzione che necessariamente esige un surplus di analisi
Per un altro verso i limiti dell'impostazione che definisco sempre per brevità neo Riccardi Ana
La quale dopo aver dimostrato l'autonomia del calcolo dei prezzi e del saggio di profitto ha prospettato poi una riconciliazione puramente formale fra questa sfera e quella del valore distante secondo Napoleoni tanto dalla realtà quanto dall'originaria formulazione marziana
Ci si può domandare quale ruolo abbia giocato in questa vicenda la pubblicazione di produzione di merci a mezzo di merci di di Sraffa
A mio avviso tale pubblicazione è stata determinante nell'accentrare gli interessi teorici di Napoleoni sul nodo valore trasformazione voglio dire che prima del mille novecentosessanta
La riflessione di Napoleoni su tale nodo era parte di un ambito di elaborazione più vasto
Riguardante sostanzialmente la pluralità dei sistemi economici vigenti nel mondo e la diversità delle forme che lo sviluppo e la crisi assumono in tali sistemi questo ambito era contrassegnato da un'interazione feconda ma ci tengo bene a precisarlo non eclettica fra critica dell'economia politica tradizione marxista Teoria del ristagno teoria delle aree depresse
Dopo il mille novecentosessanta il nodo valore trasformazione sembra diventare la pietra di paragone di ogni altra questione teorica
Conducendo l'ultimo Napoleoni su un sentiero teoretico non sempre effettivamente collimanti e come è stato da più parti osservato con le sue prese di posizioni in materia di politica economica riforme e analisi della congiuntura
La seconda ragione della relativa autonomia ed eccezionalità del capitolo Napoleone riguarda invece gli ambiti e i contesti culturali istituzionali nei quali il contributo una Polironiano ha visto la luce
Si tratta di pubblicazioni e istituzioni che non sono non erano organicamente legate al movimento comunista o socialista
Che tuttavia almeno alcune di esse si rivolgevano pur sempre al movimento operaio nelle sue molteplici sfaccettature
Come individuando appunto nel movimento operaio un interlocutore il più importante degli degli interlocutori
E si rapportavano soprattutto al Partito comunista nei termini che potevano essere o di un dialogo critico oppure di una vera e propria competizione culturale ideale
Penso per un verso alle riviste animate dagli ex militanti della sinistra cristiana già citata cultura realtà dibattito politico la rivista trimestrale per un altro verso le pubblicazioni che per Napoleoni furono importanti legate all'ambiente Olivetti hanno al Movimento Comunità
Altre riviste con cui Colle Napoleoni collabora per la verità in maniera più saltuaria ma con contributi comunque di grande spessore teorico sono invece rivolte specificatamente agli specialisti della disciplina economica
Economia internazionale che pubblica il famoso saggio sul valore economico e valore lavoro su cui tornerò a breve
Legata alla Camera di Commercio di Genova il più famoso Giornale degli economisti su cui non c'è bisogno di dir nulla su cui Napoleoni pubblica invece la notissima recensione
A produzione di merci per l'appunto
Entrambe queste collocazioni consentono Napoleoni di intrattenere un rapporto più libero meno condizionato appunto da vincoli ideologici con il pensiero marxiano
Vi sono nella sua vicenda delle eccezioni di rilievo nel maggio del settantatré settanta la pubblicazione sul rinascita della replica alle recensioni sfavorevoli
Che Carlucci certi anzi Multijet Ginsberg e soprattutto Antonio Pesenti avevano dedicato ai volumi Smith Ricardo Marx la teoria dello sviluppo capitalistico e il futuro del capitalismo
Nell'ottobre del settantuno la partecipazione invece al famosissimo convegno dell'Istituto Gramsci sul marxismo italiano degli anni Sessanta con un treno con un intervento sostanzialmente fuori dal coro che pone al centro della discussione
In un'ottica peculiare i contributi di Piero Sraffa e di Lucio Colletti
Nel febbraio del settantotto invece la pubblicazione sempre su Rinascita dell'importante saggio L'enigma del valore che inaugura congiuntamente alla monografia valore che salta evocata ieri
Dall'amico Giulio Azzolini l'ultima fase della biografia intellettuale di Napoleone
Mentre la scelta di pubblicare quest'ultimo saggio su Rinascita da ricondotta a mio avviso ha fatto che Napoleoni l'anno precedente con due articoli sempre di rinascita aveva colto nelle idee di Berlinguer sulla riforma dei consumi i segnali di una possibile apertura ad una revisione teorica del pensiero marxiano cui egli riteneva effettivamente di poter contribuire il significato delle restanti eccezioni invece potrà essere chiarito dal riepilogo della periodizzazione della vicenda nato l'iraniana che ho cercato di abbozzare
In maniera più dettagliato ovviamente nella mia relazione a stampa che qui riepilogo rapidamente
Ho diviso la riflessione di Napoleoni sul nodo valore trasformazione sostanzialmente in cinque fasi la prima prende le mosse nel biennio del mille novecentoquarantanove cinquanta dalle letture delle fonti del marxismo Amuro meritano di cui ho già detto
E si conclude con il dizionario di economia politica che è pubblicato nel mille novecentocinquantasei ma assume la forma in cui oggi lo conosciamo
Tra il mille novecentocinquantuno ed il mille novecento cc
Cinquantaquattro
In questa fase Napoleoni prende atto da un lato dell'imprescindibilità del concetto marxiano di valore e al tempo stesso della sua inconciliabilità con il pezzo di produzione
E cerca di sottrarsi a questa aporia consumando sino in fondo la discrepanza tra valore e prezzo
Valore prezzo a suo giudizio debbono essere distinti allo stesso modo in cui devono esserlo nel discorso economico l'aspetto dinamico e l'aspetto statico perché diversa è la funzione conoscitiva espletata dall'uno e dall'altro aspetto nei riguardi della realtà economica in generale e dei sistemi economici storicamente determinati in cui tale realtà si specifica e si particolari
Ciò che manca negli scritti di questa prima fase mi riferisco sostanzialmente alla voce valore del dizionario di economia politica
è l'esplicita enunciazione dell'isomorfismo tra la contraddizione teorica tra statica e dinamica per l'appunto che secondo questo Napoleoni Mazza avrebbero evitato dei classici
E un eventuale contraddizione presente nella realtà capitalistica in quanto tale tale isomorfismo invece al centro della seconda fase che segue la pubblicazione del dizionario che si conclude con la pubblicazione della prima annata mille novecentosessantadue della rivista trimestrale non si tratta però di una fase omogenea
Nel saggio che ho già richiamato Brenta ed è del cinquantasette sul valore economico valore lavoro la contraddizione della teoria di Marx
E considerato come il punto di vista da cui è possibile cogliere la contraddizione della realtà capitalistica i cui termini sono lo sfruttamento e l'efficienza dell'accumulazione quella posizione appunto di che più tardi sarà di Cacciari che probabilmente ha una radice Napoli ogni anno
In seguito tra il mille novecentocinquantanove di mille novecentosessantuno l'impostazione risulta totalmente rovesciata in quanto è piuttosto la contraddizione reale
Tra i presupposti dell'accumulazione cristalizzazione dei bisogni e subordinazione del consumo alla produzione
E le caratteristiche del mercato concorrenza incertezza derivante dal decentramento delle decisioni economiche
Che determinano una prevalenza del consumo nella composizione della domanda effettiva a gettar luce sulle aporie della teoria classico marxiana e della teoria moderna neoclassica
Che si manifestano rispettivamente nel problema della trasformazione nella mancata inclusione del capitale nel sistema di equazioni dell'equilibrio economico generale
Barra si hanno
Questo rovesciamento di prospettiva è determinato ho cercato di argomentare più distesamente nella relazione a stampa dal confronto dal dialogo di questi anni con Franco Rodano in preparazione della rivista trimestrale la ragione dell'abbandono di questa formulazione consiste a mio avviso nel fatto che malgrado la teoria classico marziale il valore sia dichiarata invalidate insostenibile il concetto di plusvalore Diplo slavo Oro e la differenza tra bisogni e produttività
Che traduce il concetto marxiano di forza lavoro in qualche modo continuano ad essere pur sempre impiegati nella determinazione dell'origine del sopra più capitalistico e nella concetto la concettualizzazione del capitalismo come rapporto di sfruttamento
Col tentativo di sciogliere questa che ha Napoleoni si palesa come un'incongruenza
Si passa ad una terza fase che collocabile tra il sessantatré e il settantuno e che a sua volta disomogenea al suo interno al punto che la si può ulteriormente sottoperiodi Zare
Tra il sessantatré e sessantasette Napoleoni sa sono sostiene nella sostanza che le aporie della teoria classico marziale il valore discendono dall'incompatibilità tra il concetto di lavoro astratto
Che Napoleon interpreta ancora come risultato di un procedimento mentale dello scienziato sociale nel quadro di una lettura cardiaca della teoria del valore di Max
E l'autentico carattere dell'economia capitalistica che Napoleoni individua nella gli nazione ossia nella riduzione del lavoro al capitale
La sua strategia argomentativa consiste nel tre l'alienazione come chiave di lettura dell'economia capitalistica nel lasciar cadere l'astrazione e con essa la teoria del valore lavoro
In questo modo il problema della trasformazione sostanzialmente neutralizzato dal momento che una rappresentazione tecnologica dell'accumulazione capitalistica e a suo avviso compatibile con un solo sistema di valori di scambio dal punto di vista quantitativo
Che possono essere considerati come valori in relazione al presupposto che ne segna la genesi appunto la riduzione del lavoro capitale e come Prezzi in relazione alla configurazione produttiva che invece di determina sotto il profilo quantitativo
A partire dal mille novecentosessantotto in particolare da alcune lezioni che napoleoniche nella sistemi nel novembre di quell'anno
Questa imposizione questa impostazione si complica sensibilmente per effetto della scoperta del lavoro astratto come astrazione reale e suggerita come è noto dalle opere della seconda metà degli anni sessanta di Lucio Colletti
Aggiungerei anche che in questo periodo la base nacque sta sessantasei
Esatto senza sessantasette sessantotto poi ripubblicata anche
Aggiungo che in questi anni c'è anche come dire un arricchimento della base testuale
Di conoscenza della base testuale dei testi gli Inti Marx da cui Napoleoni prende le mosse con la pubblicazione delle traduzioni italiane dei grunge risse e del capitolo sesto inedito
Inizialmente il sodalizio con colletti e la valorizzazione di queste due opere di Max Grundig se capitolo sesto inedito avvengono nel quadro di una sostanziale fedeltà alle idee della rivista trimestrale e tuttavia non è affatto agevole il tentativo di conciliare lavoro astratto come astrazione reale
Inteso quale presupposto della forma di valore del prodotto con un'interpretazione del capitale in termini di alienazione e di inclusione del lavoro
Nella quale la determinazione quantitativa del prezzo continua a dipendere pur sempre dalla composizione fisica e tecnologica del capitale stesso
Infatti lavoro astratto mentre assunto come fondamento del capitale della ricchezza astratta da esso prodotta e dalla della scambi abilità delle merci che la compongono presuppone a sua volta il mercato e quindi lo scambio come luogo della propria realtà
Questa difficoltà e aggirata collocando la costituzione del lavoro astratto nella produzione semplice di merci
Con riferimento evidente ancora Paul Merlo Sui sì quest'ultima questa produzione semplice di merci essendo caratterizzata da una circolazione quindi da una dimensione quantitativa diverse da quelle proprie della produzione capitalistica di merci ma il risultato è di porre di fatto la realtà dell'astrazione al di qua e al di fuori della produzione capitalistica di cui pure essa dovrebbe essere presupposto fondamento una difficoltà ulteriore sì presi presentano i primi mesi del settantuno quando Napoleoni afferma che il lavoro astratto
Consente di collocare il capitale entro una situazione storico-sociale determinata anche se il valore della merce ossia la sua appartenenza al complesso della ricchezza astratta
Si manifesta e si esprime in un prezzo definito a partire dalla configurazione produttiva senza riferimento come accade in Marx ad una sostanza valori ficcante
Ciò equivale a riproporre informe solo esteriormente diverse quella stessa scissione fra aspetto qualitativo ed aspetto quantitativo della teoria del valore che Napoleoni nel nello stesso giro di settimane imputa ad alcuni suoi interlocutori compresi
I marxisti che si muovono nell'ottica nell'orbita di Sraffa considerandola cito estranee al marxismo e alla verità
Nella primavera del mille novecentosettantuno dunque luogo l'estremo tentativo di Terni risolvere positivamente la contraddizione che ormai tesa al massimo fra il punto di vista della rivista trimestrale e leso dal Cile sollecitazioni provenienti dal marxismo filosofico collettiva nell'estate del settantuno Napoleoni sperimenta una soluzione che si potrebbe definire intermedia che in precedenza era stata Daloui spesso criticata è respinta proprio dalle colonne della rivista trimestrale in una serie di appunti del luglio del settantuno rimasti inediti Napoleoni si domanda se il saggio di profitto definito da Marx come base per il calcolo dei prezzi di produzione
Non coincida con il saggio di profitto corrispondente a quella configurazione produttiva che rispetta il criterio di crescita ottimale bilanciata fissato da von Neumann ed osservarle pro sulle proporzioni del sistema tipo quale definito da sarà fa se in altri termini l'uguaglianza fra il saggio di profitto definito in termini di quantità di lavoro quello definito da determinato simultaneamente i prezzi non possa essere verificata in presenza della configurazione produttiva che assicura cito la realizzazione piena del capitale
La risposta e negativa fin da subito per due ragioni che a Napoli ogni paio noi inoppugnabili
In primo luogo R. il saggio di profitto
Corrispondente alla configurazione produttivo ottimale risulta predeterminato in termini fisici onde la quantità di le quantità di lavoro non svolgono nei suoi confronti alcuna funzione esplicativa e determinante in secondo luogo l'indifferenza DR all'unità di misura il rilevante a sua volta rispetto al fatto che R. sia il saggio di massima espansione
La partecipazione di Napoleoni al convegno dell'Istituto Gramsci sul marxismo italiano degli anni Sessanta nell'ottobre del settantuno
Inaugura una quarta fase della sua riflessione contrassegnata da un'equidistanza rispetto sia i marxisti neo Icardi anni Straffi anni
Sia alle idee della rivista trimestrale che lui stesso peraltro negli anni precedenti aveva contribuito a forgiare
Nel corso del successivo triennio Napoleoni si sforza di mettere a fuoco attraverso una presenza costante nei dibattiti promossi dagli economisti marxisti di varia tendenza una soluzione al problema della trasformazione compatibile con quella che lui con quelli che lui a questa altezza ritiene essere i pilastri della critica dell'economia politica
Il lavoro astratto come astrazione reale e la concettualizzazione del capitale come rapporto di nuovo di sfruttamento
Ritengo però che in questi gironi in questo giro di anni Napoleoni non riesca a conseguire nemmeno ad abbozzare una soluzione univoca
Il periodo mille novecentosettantuno mille novecentosettantaquattro appare piuttosto come un labirintico cantiere teorico caratterizzato dalla compresenza di almeno due direttrici di ricerca parallele
Non del tutto conta conciliabili tra loro da un lato Napoleoni si sforza sempre nel solco di Colletti
Di individuare nella contraddizione dialettica la legge fondamentale del capitale e di interpretare i suoi fondamentali innesti col categoriali
Valore Trezzo valore macchine scambio produzione come rapporti di inclusione contraddittoria del presupposto nel risultato
Dal gelo e dall'altro lato valorizzando invece il capitolo sesto inedito in particolare il la parte sulla merce prodotto del capitale tenta di estendere il paradigma del presupposto posto al rapporto valore prezzo nella misura in cui quest'ultimo rapporto lì si presenta in termini che non sono soltanto di opposizione eccesso dura ma anche di mediazione e di problematica continuità a determinare lo scioglimento di questo dilemma fra queste due direttrici è una nuova svolta con lettiana quella del mille novecentosettantaquattro che Napoleoni registra in un appunto inedito già nell'aprile di questa intendo dire che nel momento in cui Colletti afferma che scienza critica non sono conciliabili nel progetto marziano di critica dell'economia politica
Napoleoni a propria volta rinuncia alla sua ricerca di una mediazione tra valore e prezzo dichiarando la loro appartenenza ad ambiti di discorso totalmente eterogenei
Per un verso la critica filosofica del capitale in quanto processo di reificazione per un altro verso la rappresentazione scientifica del capitale stesso in quanto totalitario edificata oppure un mondo di cose
Siamo alla quinta fase che è forse anche la meno rilevante in relazione all'argomento qui trattato in quanto la teoria marxiana del valore nella sua formulazione originaria e il problema della trasformazione giacciono ormai sullo sfondo di una riflessione che ha preso definitivamente atto dell'insostenibilità dell'una e degli ebrei solubilità dell'atto essa non è tuttavia del tutto priva di importanza nella misura in cui ripropone un'interpretazione del capitale come forma estrema di alienazione come inclusione e sottomissione assoluta
Del lavoro nel capitale spesso che è del tutto analoga a quella formulata nel mille novecentosettanta il sessantatré soltanto trasposta in un ambito di discorso differente dall'economia politica
A un ambito che potremmo chiamare filosofico e ontologico
Ci si può chiedere se si tratti di un passo indietro rispetto alle premesse poste nel mille novecentosettantuno settantaquattro
Più plausibilmente o almeno questo è quello che io cerco di addio di argomentare nella relazione a stampa si tratta di una continuità che il proposito di ripresa della critica dell'economia politica
Affievolisce e dissimula senza riuscire a spezzare
Finendo con l'esserne in certa misura condizionato e travolto un ulteriore carattere strutturale dell'attitudine di Napoleoni e mi avvio a concludere nei riguardi del noto valore trasformazione si può cogliere proprio attraverso una riconsiderazione complessiva
Dei suoi rapporti pluri decennali con la tradizione che da portieri serviva a Sraffa e ai marxisti che hanno interloquito con sarà malgrado il suo costante rifiuto di considerare il neo Riccardi Isma'come uno sviluppo lineare dell'analisi di Marx
E linea ereditato pur sempre senza superarla mai la concezione della trasformazione come il problema di natura essenzialmente matematica anche nel periodo in cui considera la storia della trasformazione matematica come la storia di un fraintendimento Napoleoni si attiene pur sempre alla sequenza del calcolo di Marx col risultato di ridurre nuovamente la ricerca della mediazione
Alla determinazione di una quantità
Non accetta sino in fondo che proprio sul terreno delle quantità dei calcoli possa manifestarsi la capacità mistificando e del saggio di profitto dei prezzi di produzione
Non comprende se non in parte che il passaggio dal valore al prezzo di produzione dalla produzione del plusvalore alla sua realizzazione appropriazione
Si compie attraverso lo sviluppo della teoria del capitale nella sua integrità
E che la ricostruzione di tale catena di mediazioni richiede innanzitutto il trascende i mento dell'ottica angusta basata su poche pagine del libro primo e del libro terzo della critica dell'economia poi da questo punto di vista la sua impostazione pur nelle differenze esibisce innegabili punti di tangenza con quella minoritaria
E pure a me pare che la parabola Napoleoni Ana non sia riducibile a questa vicenda quindi e che al contrario proprio per gli aspetti per cui se ne discosta estasi ancora in qualche modo significativa per nove
In primo luogo egli ha sempre rifiutato di ridurre il valore è una funzione accessoria illudermi ai problemi di sminuire le conseguenze tutt'altro che indolori che la rinuncia adesso comporta
In secondo luogo quando ha ritenuto che i risultati del mio Riccardis meno fossero decisivi per le sorti della critica dell'economia politica ha comunque accettato l'onere di una rifondazione del marxismo
Che ne investisse tutti i grandi nodi economici politici e filosofici
Pur con i limiti gli accaniti Rizzato questa impresa e che attendono ancora un'indagine storiografi
Grazie
Poche parole prima diamo di augurarvi buon appetito
Luo e annunciò pubblicamente perché voglio dargli questa formalità noi procederemo quanto prima la pubblicazione di libri dei risultati di questo convegno dico quanto prima perché le relazioni son quasi tutte scritte scritte in maniera tale da da richiedere poco lavoro per passare al alla alla pubblicazione questa è una ragione di più per ringraziare tutti voi che avete seguito ma in particolare chi ha lavorato a preparare insieme a noi
E vorrei personalmente cominciare a chi per primo ha lavorato a mettere a punto l'idea di questo convegno e cioè Marcello Müstair Francesco Giavazzi ai quali poi rapidamente mi associati infine credo che siamo tutti grati ATC frutterie italiana per averci ospitato qui
In maniera come di consueto molto confortevole e molto adatta al tema di questo convegno grazie e a presto