Sono intervenuti: Beba Claric (giornalista).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Balcani, Bosnia Erzegovina, Croazia, Guerra, Jugoslavia, Nato, Onu, Serbia, Usa.
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giornalista
Radio radicale Arthur J. ci occupiamo di nuovo sulla situazione nella ex Jugoslavia precisamente su quella su quel gioco politico che si fa sulla Borsa del suo destino
Sembrava che questa volta Clinton o non sarebbe tirato indietro le sue dure minacce contro i serbi
In difesa di Sarajevo allo stremo sembravano così dure ed autentiche e poi seguiti dalla riunione di sabato scorso di gabinetto di guerra capeggiato dal capo di Stato maggiore Colin Powell dal ministro della Difesa lesa spin il Consigliere della sicurezza nazionale lei che e Christoph non lasciavano dunque dubbi che questa settimana poteva essere
Ti grande svolta per la vita di Sarajevo ed un ridimensionamento nel conflitto
Le artiglierie serbe che seminano la morte in Sarajevo e dintorni avevano dunque le ore contate il raid dell'aviazione americana dell'alleanza atlantica dovevano colpi
Touré e le postazioni d'artiglieria serba ma come per incanto essere presidente della Casa Bianca lo vuol dire tutto per l'Europa vuol dire più avere garantita una risposta di tipo ok Birol procede siamo con te
L'Europa non tollera tra virgolette che nessuno faccia la legge è casa sua
Se in Bossi hanno trovato la morte più di cento mila bambini questo non è un gran che anche se rappresenta come dire una storia molto sentimentale comunque rimane un affare interno dell'Europa stessa
Che cinismo quando sembra quando senta inesperto il giovane Clinton di fronte al modo di fare politica del vecchio continente
Però intanto da Sarajevo il sindaco Mohamed che siriaco vice lancia appelli sempre più drammatici ci vogliono apprendere per sete per fame masse Stalingrado aveva un corridoio da dove portava portavano gli aiuti Sarajevo non c'era
Dunque a Bruxelles nella riunione straordinaria della NATO le iniziative di Clinton finiscono in frantumi formalmente la NATO resta pronta ad intervenire con le sorelle in Bosnia su richiesta dell'ONU ma nel frattempo prepara per proprio conto più energiche misure comprese paccheri nel caso in cui lo strangolamento di Sarajevo dovesse continuare
Non si sa però che cosa si aspetta di più della morte stessa e definitiva di questa città martire
Questo dunque si legge nella dichiarazione degli ambasciatori dei Paesi NATO che hanno concluso poco dopo le tre di stamane a Bruxelles la riunione che doveva discutere ieri sull'idea americana di intensi attacchi aerei per rompere l'assedio di Sarajevo e difendere insieme delle zone dichiarate protette in Bosnia
Come si vede i piani americani di attacchi aerei contro le forze serbe in Bosnia senza aspettare richiesta dell'ONU non sono fatti propri dalla NATO il resto re cosiddetta il tre opzioni militari da studiare sembrano finora sono fumo e nient'altro
Senz'altro una respiro di sollievo a Belgrado est c'è stato ed una disillusione in più tra i bosniaci
In coincidenza con le decisioni NATO sotto pressione dalla della Francia Canada ed Inghilterra
E senza preoccuparsi delle trattative in corso in Ginevra i serbi di Karadzic mettendo in azione loro brigate motorizzate di elicotteri che pure sarebbero proibiti da una risoluzione dell'ONU all'occupazione ieri il monte DBS lancia strangolando sempre di più più decisamente l'assedio
Ma ancora non sufficientemente secondo esperti Franco britannici dunque l'assedio della moribonda Sarajevo
Sullo stesso argomento ma concentrandosi soprattutto sulle reazioni politiche dei commenti giornalistici
Abbiamo e linea telefonica da Zagabria debba creare c'è Bongiorno vera
Ecco subito la prima domanda quali sono dunque i commenti in Serbia in Croazia e sugli ultimi sviluppi politici per quanto riguarda la Bosnia ed il conflitto riaperto
Tra Croazia e Serbia
Bene malgrado il fatto che la seduta della NATO ad Israele di ieri sia l'argomento principale della rubrica dedicata alla crisi della ex Jugoslavia di tutte le agenzie estere in Croazia l'argomento del giorno nella distruzione del ponte di maternità nell'entroterra dichiara i quotidiani croati di oggi coprono la seduta della NATO generalmente con i rapporti degli inviati curati dall'estero i quali all'intenzione statunitense di un intervento aereo in Bosnia aggiungono regolarmente una certa dose di fiducia
Anche tu un bombardamento aereo delle postazioni serbe che assediano la capitale bosniaca presente per gli abitanti di Sarajevo un'azione quanto desiderata tanto incredibile questa reazione militare dell'Occidente infatti da lungo aspettata non solo da parte dei cittadini bosniaci ma anche da tutte le forze produttive sia in Bosnia che in Croazia viene accettata con una forte dose dei incredulità
Non solo perché si tratta di un annuncio di aiuto militare ripetuto ed esce V ma anche perché quel a questo punto arriverebbe con molto ritardo
è vero che è un'azione coordinata con i caschi blu a Sarajevo aiuterebbe almeno la riduzione degli aiuti umanitari che già da tempo mancano ai cittadini di Sarajevo e delle altre città bosniache che si trovano nella stessa posizione
Ma il leader dei bosniaci serbi Radovan Karadzic ha già annunciato ieri di aver intenzione di cedere ancora venti per cento del territorio conquistato ai musulmani dell'Api
Però contemporaneamente continuando l'offensiva su tutte le linee di combattimento nella Bosnia inclusa quella di Sarajevo
I fatti molti come intatto ricordati come del resto quelli esteri ritengono che l'annuncio di Clinton è stato solo uno di una lunga serie di minacce verbali
Karate dai vari personaggi occidentali effettuato anche questa volta solo con l'intenzione di costringere il perde di accettare i negoziati di Ginevra
Quanto riguarda la decisione statunitense di effettuare questo intervento militare e se necessario anche senza l'aiuto degli alleati e l'atteggiamento negativo del mediatore internazionale britannico Lord Owen rispetto all'azione americana
Incollati a questo patto viene capito come un'altra prova della politica di orientamento e intimamente nazionalistico che viene condotta dai britannici che dei primi inizi della guerra nell'ex Jugoslavia hanno appoggiato la creazione della Grande Serbia
E mentre in Croazia come ha già detto l'argomento del giorno è quella del è quello della distruzione del ponte di Messina elitari telegiornale centrale di Belgrado di ieri a posto nel primo piano la seduta della NATO a Brussel sottolineando prima di tutto la seconda dichiarati non è di Clinton infatti anche che Clinton non ha dichiarato direttamente di rinunciare all'intervento unilaterale in Bosnia la tv di per lato A come intatto la riservatezza di Clinton con un logico passo indietro come mi ritiro delle minacce già espresse rispetto iter dei bosniaci
Mentre alla seduta del governo jugoslavo evitato concludo che un eventuale intervento statunitense in Bosnia metterebbe tutto questione anche il processo è ciclico in atto a Ginevra perché a questo punto rappresenterebbe un incoraggiamento occidentale dell'estremismo musulmano nella Bosnia ed Erzegovina
Ecco beva pomposo di questo argomento come sembrano i commenti politici anche giornalistici serbi
Sono incoraggiati da questo ritiri indietro delle minacce diciamo di Clinton e dalla seconda dichiarazione di Clinton e anche del dichiarazione della NATO a proposito di questi probabili bombardamenti contro le postazioni d'artiglieria serba e indifesa delle truppe dei caschi blu in Bosnia
Ma le reazioni perde sembra no di essere doppie abbiamo Radovan Karadzic e il
Tre aprile del leader numero uno dei serbi bosniaci che
Annuncia di cedere il il venti per cento dei territori conquistati dai serbi ai musulmani mentre allatta dall'altra parte abbiamo il comandante delle forze serbe in Bosnia
Che dichiara che i serbi sono pronti per qualsiasi intervento anche quello americano
Ritornando all'argomento principale come c'è già detto appunto sull'attacco serbo di
Alcuni giorni fa sul ponte di ma scadenza che in una entroterra di Zara ecco siamo Colcone viene analizzata e questo attacco serbo e quali sono le prospettive di un di questo conflitto riaperto tra croati
E servì in quest'area
Come Craxi anche Belgrado ha dedicato una grande parte del notiziario notiziario centrale di ieri alla distruzione del ponte di mascolinità
Nell'entroterra di Camera i serbi hanno dichiarato apertamente che il bombardamento del ponte e dell'aeroporto vicino
Non rappresenta nient'altro che un atto di vendetta effettuato per punire i croati i quali non si sono ritirati della zona come è previsto secondo l'accordo di Air tutti firmato da parte dei rappresentanti del governo croato dai rappresentanti serbi della Krajina
La costruzione di questo ponte di barche che aveva il compito di collegare la regione settentrionale con quella meridionale della Croazia e dell'aereo porto di Termoli sempre tempi nell'entroterra di Chiara è stata sigillata con l'incontro croato serbo Aero tutto
Dove a metà è stato firmato il ritiro delle forze croate da questa zona entro il primo agosto
E la protezione della zona da parte dei caschi blu
Dopo l'apertura del ponte della rapporto alla cui inaugurazione avvenuta il diciotto luglio ha partecipato anche il presidente croato Ragno tutto ma accompagnato da un lungo corteggio di diplomatici e giornalisti e esteri è stato precisato che i croati non si sarebbero ritirati completamente da questi due punti cruciali per il traffico della Croazia
I serbi della Krajina hanno reagito immediatamente annunciando la distruzione dei ponti di comunicazione fatto detto domenica pomeriggio cioè il primo agosto è stato sospeso il traffico sul ponte di maternità a causa dei bombardamenti
Domenica sera un proiettile ha colpito il ponte e il secondo proiettile che ha colpito il ponte lunedì mattina ha fatto crollare la parte settentrionale del ponte lunedì mattina in seguito ai bombardamenti e è scoppiato un incendio nelle vicinanze dell'aeroporto coliche entrambi i punti di comunicazione si trovano al momento fuori uso
Sempre ieri mattina i rappresentanti dell'UNPROFOR Featherston veri è il generale John Bechini si sono incontrati con i rappresentanti serbi di Chimenti
All'ordine del giorno è stato sempre l'accordo di ERG tutti i rappresentanti serbi hanno accettato il termine del tre agosto per il ritiro delle forze e croate dai menziona anche i punti nell'entroterra ridarà e hanno ribadito la sicurezza delle forze ONU che dovrebbero sorvegliare questa zona
Il rappresentante civile dell'UNPROFOR Tondelli ha come intatto molto brevemente questa corda dicendo vorrei poter dire che a questo punto ci troviamo sulla via della pace ma purtroppo devo dire che la pace e ancora sotto questione adesso tibetana aspettando la risposta dei croati che
E allora ringraziamo dunque debba entrare certo e questo collegamento questo tutto per Radio Radicale Arturo sei
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