Conferenza stampa promossa dall’Arci per discutere di cosa sta accadendo davvero in Libia dopo l’accordo stretto dal governo italiano con quel Paese in tema di flussi migratori

Buongiorno iniziamo
Grazie di essere
Qui stamattina
Sono Filippo Miraglia dell'Arci abbiamo organizzato questa conferenza stampa per
Spiegare quali sono
Alcune verità che in questi giorni sulla stampa non sono comparse su questa conferenza di Palermo e sulla vicenda libica
Che hanno i preoccupano particolarmente sia per il ruolo che svolge il nostro Paese che con tutta evidenza il nostro governo in particolare è in difficoltà come ci raccontano le agenzie negli ultimi minuti per come non riescono a gestire questa conferenza di Palermo per come sta andando per l'appunto e e poi ovviamente per le conseguenze che l'intervento dell'Italia e dell'Europa
Sta avendo in in Libia prima di comincerà dalla parola ai nostri ospiti abbiamo poco tempo
E ve li presenterò velocemente vi ringrazio per essere qui volevo dedicare un minuto a questa questo sgombero di stamattina del del centro Baobab di Tiburtina
Mi pare che questo Paese sia viva e adesso una china veramente pericolosa anzi mi pare che ci siamo già dentro da da un po'di tempo ma che stiamo superando il limite è il
Il ministro ordinarie siano fatte avete visto avete letto anche nelle sue reazioni ordina che sia fatta pulizia e ovviamente per pulizia si intende tutti quelli che non la pensano come lui tutti quelli che non la pensano come il Governo a prescindere
Dalla legge e anche dalle condizioni delle persone
Roma è una città molto complicata in cui gli spazi di accoglienza sono sempre più limitati e se le persone
Trovano soluzioni alternative a quelle pubbliche perché quelle pubbliche non fanno la loro parte
E quindi il fatto di avere di di voler cancellare le un'esperienza come quella di baobab significa essenzialmente voler non solo cancellare un'esperienza di accoglienza importante che rappresenta ha rappresentato per un lungo periodo una risposta nella città di Roma per quanti l'attraversavano ma per quanti anche non avevano altre
Soluzioni ma significa anche
Prendere un'iniziativa che attacca direttamente chi oggi è dalla parte dell'accoglienza noi ovviamente non solo esprimiamo l'abbiamo già fatto subito stamattina come ARCI l'hanno fatta anche le altre organizzazioni solidarietà nei confronti del dell'esperienza di baobab dell'associazione Baobab experience di tutti quelli con cui spesso abbiamo fatto in questi mesi tante cose assieme
Ma rigettiamo e denunciamo questo metodo che con continua a essere da parte del ministro della propaganda un metodo violento e razzista contro tutti quelli appunto che esprimo un'opinione diversa dalla sua
Detto questo noi oggi abbiamo la fortuna di avere con noi Karim Salemme che qui alla mia
Sinistra che rappresentante del Cairo istituto for Human Rights un una organizzazione egiziana che in questo momento da un un bel po'di tempo
Facilita la piattaforma delle associazioni della società civile in Libia cioè consente loro di incontrarsi e anche di prendere l'iniziativa
Carime lo abbiamo aspirato quest'anno a Palermo al festival stabilirlo in questi giorni e qui appunto proprio in occasione della della conferenza di Palermo e e purtroppo la sua organizzazione in questo momento è in Tunisia perché non può stare
In Egitto dove avrebbe la sua sede al Cairo per l'appunto perché il presidente Al Sisi ha incarcerato tutto il gruppo dirigente
Del Cairo istituti for Human Rights alcuni di loro si sono messi in salvo diciamo appunto uscendo al Paese adesso la sede principale
Di questa organizzazione e a Tunisi sono presenti appunto anche il in Libia dove fanno questo lavoro di coordinamento della società civile e assieme
Dopo Karim daremo la parola a Erasmo Palazzotto l'onorevole Erasmo Palazzotto che come sapete si occupa si è occupato anche a lungo di questo facendo parte anche della commissione nel parlamento che si occupava dei centri per stranieri ma che soprattutto in in questa fase sta seguendo le vicende della piattaforma mediterranea della mare Jonio e quindi ha visto con i suoi occhi quello che succede in quel tratto da Mitterrand centrale a quelle persone che tentano di fuggire dall'inferno libico poi daremo la parola
E lo ringrazio per essere qui a Riccardo Noury portavoce di Amnesty International a Paolo Pezzati di Oxfam che qui anche a nome della Della Hoyt cioè della rete delle organizzazioni italiane che si occupa di cooperazione internazionale che parlerà anche di questo io giuria Crescini avvocato dell'ASGI Associazione studi giuridici per l'immigrazione che a seguito la denuncia contro il governo italiano
Per la distorsione dei fondi alla cooperazione
Per finanziare la Guardia costiera libica questo diremo in queste questi pochi minuti io aggiungo solo per introdurre questa conferenza stampa che la nostra preoccupazione riguarda la Libia
E che
L'Italia e l'Europa continua a intervenire non per stabilizzare il Paese come dichiarano né tantomeno per favorire il processo di pace
Continuano a intervenire ma lo si vede chiaramente dalla conferenza di Palermo per l'assenza degli altri partner europei e anche per la reazione degli schieramenti opposti sulla vicenda libica in queste ore appunto
Quello che è successo colpita dal vice presidente della Turchia che è andato via e con questa presenza di degenera la star che è una presenza appunto che di fatto è in polemica con la stessa Conferenza
E che curare gli interessi delle aziende che hanno in la appunto sono presenti e vogliono essere presenti in Libia e non degli interessi della comunità internazionale e della pace e curare gli interessi del proprio partito come fa per il ministro dell'Interno
Perché di fatto questa relazione con la Libia e anche l'intervento e l'Italia in Libia a partire da quello che ha fatto prima di Luís Minniti e adesso diciamo con un Act con un'accelerazione di questa direzione che è quella appunto di utilizzare l'intervento dell'Italia non tanto per favorire il processo di pace quanto per impedire alle persone di partire quindi diciamo essenzialmente per militarizzare la frontiera sud della Libia è per in fornire gli strumenti alla cosiddetta Guardia costiera libica per impedire alle persone di partire quello che è successo in pratica credo sotto gli occhi di tutti sono aumentati i morti e sono diminuite
Sono diminuiti gli arrivi
Noi parliamo di numeri ridicoli in Italia in Europa quest'anno che però continuano a giustificare questa guerra agli immigrati voi
Continuiamo a essere i primi capofila di una guerra che si fa contro i rifugiati e richiedenti asilo il ministro dell'Interno i suoi seguaci continua a dirci che sono favorevole al all'arrivo in Italia di quelli che hanno veramente diritto
Ma non si capisce come dovrebbe fare chi ha veramente diritto ad arrivare in Italia perché non c'è nessuna via legale non esiste un po'come come è noto un visto per richiesta d'asilo ma soprattutto se si impedisce anche di utilizzare le vie
Con il quale arrivavano prima i richiedenti asilo cioè a attraverso appunto i trafficanti non potendosi rivolgersi rivolgere agli Stati lo facevano quei trafficanti è chiaro che non arriveranno ENI e di fatto non arrivano
Neanche quelli del Sud Sudan e non arrivano gli eritrei non arrivano i sudanesi non arrivano
Non arriva nessuno e quindi non è vero che siamo favorevoli a un ingresso di quelli che ne hanno diritto perché se ne hanno diritto meno lo stabiliscono le commissioni la procedura asilo e per poter accedere la procedura asilo bisogna entrare nel territorio nazionale il fatto di fare arrivare mille persona l'anno con i corridoi umanitari
Non può sostituire il diritto d'asilo nel nostro Paese
La nostra preoccupazione quindi è questa cioè che l'intervento italiano europeo anziché favorire il processo di pace di fatto consolidi i compiti conflitto
In Libia soprattutto perché appunto questo intervento non avviene a favore della della Libia del processo di pace ma semplicemente a favore dell'Italia e soprattutto del governo italiano per spiegarci questa cosa meglio io do la parola adesso a Karim Salemme del Cairo istituto for Human Rights che verrà tradotto dal francese a meno che
Voi tutti non sappiate Franceso l'inglese nel qual caso lo facciamo parlare direttamente senza traduzione ditemi
Cosa preferite lo chiedo ai giornalisti soprattutto se preferite l'italiano noi l'Inter tre per non perdere tempo diciamo ecco
Va bene
Va bene il francese c'è qualcuno che non capisce il francese possiamo gentilmente favorire l'interprete diciamo Shoes tace come dicono i francesi
Possiamo farle francese allora Corrado ti vedo perplesso no
No io perché siamo quelli che della mia età più o meno il francese l'hanno stilato tutti
Cari Matthew
Non ce ne sono
Si fa
Ma non si può corsi tipo gliela malissimo qua figlio
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Storia i vini e Irma
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Allora questi gruppi militari impediscono al governo alle istituzioni di di funzionare come dovrebbero e cooperare con loro significherebbe aumentare crisi indivia più guerre civili i conseguenze negativa
Allora la la mission della signora Mussolini
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Oh che
Diciamo che la l'implicazione di di Saracino come rappresentante del dell'esecutivo dall'ONU non ha fatto che dal due mila e quindici non ha fatto che costituire una contraddizione con l'accordo di pace stesso
Allora
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Con per la Libia San antico decorsi cosche la Libia il Papa Campalto nel fiabe ogni quanta nazionale calco su alcuni grossi eccellente Mazzi che presso la fiaba dei disabili tace la sua Chantal partirà con
O che questo la situazione fa sì che la Libia sul piano internazionale non può costituire un non può fare un partnership
Con me le come affidabile a livello internazionale
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Sta alla finestra Capital degli APQ massicci soldi alcova da donna diciamo questo dodici dedussi le confini oncologia fa storia Elephants
Dede che hutu e dove ho detto che prima è stato a agli son così conclude da da Stati dal stabiliti da un liceo d'aver reso criminali anche lady golpe pelagica
è molto importante cui non vedere solo Isis come gruppo terrorista c'è anche ci sono anche i salafiti e i gruppi del di Haftar che fin qui causano tante situazioni deplorevoli nel all'OPA in Ovest e anche al sotto
E onde negli scritti se saprà se la manche rosa Onut rilievi declassate articoliamo per recuperare un ictus io sono più dei di dei decreti al fuori da in in in poco lascia un po'fa il denunciando con sette il consiglio del tipo ondulato ciondoli dalla consolle fra Libia
Ho qui a o Ghost due mila e dodici c'è stato class tra questi gruppi armati e abbiamo il consiglio del
Consiglio consiglio della presidenza che continua prende dei soldi della dalla banca libica finanziare chi sa che cosa
Cioè scavare non reagisca reagisca combinando tono saltarono sono chiederci se dove c'è la stanza del mondo negli slip con via noto anche all'estero a favore del sette dolosa ai fini Donaggio Egitto dire quali e contro il più abile Libia e li contro i più abili opera
Chiama il padre Solutions ha risolto il problema
E chi può ed è portato a casa alta magazzino politiche l'ex ministro due quote Outis altre pochissime pause tua
Quindi si chiede fin quando questa situazione per durerà considera che sia una perfida una perdita di tempo e i soldi non solo da parte dei contribuenti libici ma anche europei e italiani
Poco fa ho in in in in in in una è ancora un secondo Desolation dell'associazione condivisi e chi pochi anni concorse CONS Attini Luck Fismic attuale
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Che le e Turchia in Comit in Comit committenti carraia sullo spinoso tema sono svenuto ripulito Maniezzo tra Paesi dove lì la la la la ristrutturazione del settore sincerità
Contava Eurotech di di di Soffici Libia chi tris i criteri ampio e chi poi sorge su Alfano Antonio
Che propone che ai fini di vorresti tante mettere per porre fine a questa situazione bisogna che diciamo sia formato un comitato sotto la guida delle Nazioni Unite
Che
Il le le vere istituzioni della della Libia sì anche ingaggiato in questi nel senso di proporre un piano di ristruttura mento della della società
Sì sul piano ivi si è preoccupato anche insomma
Credo Manieri toccò Spadoni nazionale un po'conducono dal padre problema ecco consenso passivo giudichiamo pone comunque
Uno livelli discrezione i negozi Assocontact paga un partito con i chili in Egitto dotata di Susanna fornito saprà se ci avete Malca Niki fornite Saruman partito confini
E questa
E questo piano deve essere trasparente e fatto su scala nazionale un po'come la conferenza di Palermo e dobbiamo puntare più sulla la la riforma della della sicurezza e sapere chi
Da armi atti e imporre il che pone fine
Processo può finire il proprio
Sottolinea l'avviso andrebbe affidata a ritmo e i Hillel i secondo me Alejandro insomma Alfonso riso anche precari Casillo Silvano Cotti dell'avviso a Tours e chi fa col tempo conclude viola sono questi la che secondo dagli scontri tra impegni che se si paga un punto questa somma de Savoca uno dal cercava di sulla compagine faccia una semplicistica altro sì chi chi fa pacco titolato somiti valvole a non partecipare al porto alla foce lascia sono divisi
Pure ddl Nigro e la sua sono così all'Italia
Quindi è un asse
Questo piano deve essere applicato con molto velocemente
Altrimenti e lavorare sulla sulla sull'aspetto sicurezza e che altrimenti abbiamo delle conseguenze non solo a livello dei diritti umani né ma anche sul lavoro dei degli avvocati i giudici europei che non finirà mai
Grazie grazie Karim scusate per questa cosa della traduzione
Adesso dopo quell'altro sì se ho capito bene giusto
Andiamo a Dio
Solo per ricordare una cosa diceva Carime mi sembra molto importante e cioè che nello schema dato che quello diciamo che sta provando la comunità internazionale a partire dall'Italia mi pare quello che dice lui che questa guerra potrebbe durare all'infinito cioè che i soldi che mandiamo in Libia
Servono a a continuare ad emendare il conflitto e non a uscirne che quindi più soldi mandiamo più nel eh anche la banca centrale libica finanzia diciamo così le varie parti
E che quindi dentro questo schema non ne usciremo mai questo mi pare che dicesse lui uscire da questo schema vuol dire abbandonare l'attuale posizione dalla comunità internazionale di sostegno solo una parte diciamo ecco io dalle adesso la la parola Erasmo al all'onorevole Erasmo Palazzotto ovviamente abbiamo perso più tempo del previsto quindi quattro minuti a testa diciamo tagliamo
Buongiorno a tutti
Pare che
Quello di Palermo diciamo la cronaca di un flop annunciato rispetto al vertice sulla Libia
Non tanto per una questione che riguarda le presenze o meno a quel vertice proprio per quanto riguarda le premesse di quel vertice ovvero non c'è stato nessuno avanzamento dal punto di vista la proposta politica messa in campo sulla conferenza di Palermo
Un'inutile passerella in cui il governo italiano ha cercato di fare sfoggio una serie di relazioni internazionali che probabilmente in alcuni casi sono anche riuscite per la competenza la nostra diplomazia
Ma che alla fine di questo vertice come vedete potete vedere in queste ore dalle dichiarazioni che stanno venendo fuori da Palermo ci dice che la situazione è tornata al punto di partenza
Se ognuno dei protagonisti di questo vertice oggi nella migliore delle ipotesi ottimistiche dice che il tema che bisogna andare a soluzioni condivise
Siamo diciamo esattamente alle stesse posizioni espresse nel due mila undici dopo il conflitto
Da quel momento oggi in Libia non si è fatto un solo passo avanti siamo al terzo inviato speciale alle Nazioni Unite qualcuno diciamo dello scoperto dopo che in realtà più che per la Nazione Unite lavorava forse per gli Emirati Arabi e per altre diciamo potenze straniere che hanno interesse rispetto all'instabilità della questione libica
E abbiamo assistito in questi anni è una serie di interventi scomposti da parte di varie potenze che giocano
Un un ruolo la situazione libica c'era questo egiziana ce la Turchia Arabia Saudita Qatar Emirati Arabi per parlare diciamo di chi ha interessi specifici
Legati a una del fazioni o a un'altra in campo ci sono state una serie di interventi scomposti a parte le potenze europee
Italia in Francia in primo luogo che hanno giocato sulla Libia un un conflitto a bassa intensità che aveva ad oggetto invece interessi economici
Specialmente quelli energetici dello le compagnie petrolifere
Ecco io penso che da questo punto di vista il primo elemento di fallimento il vertice di Palermo che al vertice di Palermo non c'è una proposta europea di soluzione al vertice libico
Della della crisi libica questo è il primo elemento che emerge chiaramente plasticamente
Dato da quel vertice il il secondo elemento è che ancora oggi è questo su questo un appello anche tutti voi che raccontate quello che che sta succedendo diciamo in questo vertice in questi giorni e anche quello della costruzione di un racconto falso su che cos'è la Libia
Nelle parole di Karim avete ascoltato il racconto di una Libia che non corrisponde a quello semplificato che oggi anche diciamo le classi dirigenti europee continuano a fare la Libia non è uno Stato sovrano quindi diciamo noi continuiamo a fare accordi con un Governo soprattutto sulle questioni migratorie che non ha il controllo nemmeno del porto di Tripoli in questo momento
La leader viene dipinto come un paese in un conflitto una guerra civile tra due parti no tra il governo centrale di serra agile e Haftar e invece è una cosa ben più complessa dove come ci diceva ci raccontava bene Karim il potere è controllato prevalentemente da gruppi armati e milizie che poi spesso coincidono con il potere politico di alcune di alcune località di alcune città
Senza che queste milizie siano sottoposto diciamo a una governance unica in realtà punto come spesso accade si spostano da una parte all'altra in base alla convenienza del momento che è quello che sta producendo la maggiore stabilità in questo momento a Tripoli
E c'è un tema che riguarda poi anche il nostro Paese che a questa forma di iperattivismo in Libia
Legato principalmente a questioni di politica interna lo dico perché quando la politica estera si affronta cercando di rispondere al esigenze di politica interna si fanno i maggiori disastri così come sta facendo il nostro governo
In particolar modo rispetto alla questione alla governance del del dei flussi migratori dove non abbiamo stretto accordi non tanto con una delle due parti in conflitto
Ma con i vari gruppi armati e controllo le città costiere
Per cercare di costruire questa farsa dalla guardia costiera libica e di una star libica che altro non è che è un terreno di cattura
Per i trafficanti per riportare i migranti che riescono a fuggire dentro centri detentivi detenzione dove vengono violati costantemente diritti umani
In condizione di cui magari poi parlerà anche meglio di me Riccardo e che su questo ha fatto un lavoro
Di indagine di denuncia molto più approfondito
Ecco io penso che noi dovremmo fare alcune domande oggi da questo comprende la stampa anche al nostro governo chi sono i nostri interlocutori Libia
Generare Haftar nel tentativo di diserta il vertice di Palermo ha detto che sono presenti gruppi che si rifanno al Qaeda
Non abbiamo sentito diciamo non abbiamo saputo né a chi si riferisse esplicitamente leggerà la star né dal nostro governo diciamo una specifica una
Smentita rispetto rispetto a tutto questo
Ce lo raccontava bene Karim molto spesso interlocutori in Libia sono gruppi che sono legati a dinamica diciamo di terrorismo o altre dinamica diciamo comunque legate a compiuta enfant gruppi armati paramilitari
E infine e chiudo su questo risulta poco tempo
A disposizione
C'è una questione che riguarda anche lì
Che cos'è che ha tenuto insieme la Libia in questi anni
Perché è vero che non c'è stato uno stato giusto d'un conflitto ma ci sono due istituzioni che sono vive dai tempi di Gheddafi che non hanno mai smesso di funzionare una la banca centrale libica
E l'altra l'azienda nazionale il petrolio no no
Queste due entità sono quelle che oggi hanno tenuto in piedi quel Paese
Perché da un lato la Nocco serve alle compagnie petrolifere straniere per gestire la produzione di petrolio ed è quindi controllate dalle dalle aziende vivono dentro un accordo l'aziende petrolifere occidentale in particolar modo euro per AN la Total e dall'altra la banca centrale che prende le rimesse di quella vendite attraverso quello distribuisce maniera e coi soldi a tutti cioè la banca centrale libica non è sotto il go il controllo del governo si arrangi
Ma come ci veniva detto distribuisce per il denaro a tutte le milizie locali in particolar modo al Governo di a stare al governo serraggio in modo tale che ognuno abbia la sua parte
Della torta questo ci dice che in questi anni noi abbiamo contribuito a tenere in piedi questa condizione di stabilità
è il sospetto che oggi e e e più che un sospetto è che la condizione di instabilità in Libia è una condizione che oggi convenga molte perché attraverso quella condizione di stabilità si riesce diciamo attenere un equilibro tra interessi nazionali tra virgolette
Dei paesi che hanno invece in tre che che sono stati confusi oggi nel nostro dibattito pubblico con gli interessi economici
Di altri Paesi e di altre potenze che invece li giocano un ruolo totalmente diverso
Ecco io credo che noi dovremmo rimettere al centro per quanto riguarda l'Italia l'Europa l'interesse nazionale
Nostro interesse nazionale non è la garanzia del degli interessi economici e le nostre aziende Libia il nostro interesse nazionale è la stabilità da un lato è la riapertura di un processo di transizione che riporti la Libia dentro un alveo dove democrazia e diritti umani vengono rispettati e siccome finora
Su questo terreno si sta consumando la più grande tragedia per noi europei
Cioè il fatto che noi siamo stati disponibili a sacrificare la nostra civiltà giuridica il rispetto dei diritti umani che sono il grande assente di questo vertice di qualunque interlocuzione in Libia
In nome diciamo della garanzia di uno status quo che forse conviene in tutti i sensi sia dal punto di vista economico che anche forse per continuare a lucrare consenso su una condizione di stabilità che produce effetti anche sulla nostra società
Grazie Ras Moro Riccardo Noury portavoce di Amnesty International allora accettiamo la sfida di parlare in tre in dieci minuti
Abbiamo noi di Amnesty International in vista della Conferenza di Palermo redatto un piccolo dossier destinato a chi a quella conferenza avrebbe preso parte naturalmente alla stampa
Contenente una serie di raccomandazioni tanto al ai governi dei Paesi dell'Unione europea ad altri governi non europee e alle stesse autorità libiche
Ne ho qui diverse copie quindi i giornalisti regionalista interessati e chi altro possono avere copia
La situazione nelle carceri libiche continua a essere tragica
Io credo che quando viene detto trionfalmente che gli approdi
In Italia sono diminuiti di oltre l'ottanta per cento si dimentica di dire che la sofferenza invidia aumentata della stessa percentuale perché in mano mano che d'Italia contribuisce a rafforzare la capacità della guardia costiera libica che quest'anno finora ha effettuato quattordici mila trecentosettantasette un dato
Diciamo quindici mila intercettamenti in mare e trasferimenti in terraferma ciò significa che per molte delle persone intercettate mare riportate in Libia si sono aperte le porte dei centri di detenzione in quegli ufficiali
Cioè gestiti dalla direzione o il contrasto dell'immigrazione irregolare che dipende dal ministero dell'Interno
Ci sono ci sarebbero secondo questi dati ufficiali circa sei mila persone
Noi non conosciamo l'altra realtà quella recente di non ufficiali
Gestiti da milizie che si trovano in luoghi assoluto anche informali di detenzione scantinati e abitazioni private fabbriche in disuso capannoni industriali e altro ancora
Dai quali si esce dopo aver subito la tortura è solo pagando somme ingenti nei quali così come peraltro nei centri di detenzione ufficiali che sono comunque gestiti da milizie che non rispettano alcuna catena di comando
Negli uni e negli altri lo stupro una realtà quotidiana così come le estorsioni le richieste di denaro per ottenere la liberazione che è il modo uno dei modi per tornare in libertà agli altri modi
Sono dei colli di bottiglia doveva essere inaugurato nel luglio due mila diciotto un centro dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati il l'apertura sebbene cento si è prodotto viene continuamente rimandata
In Libia non è riconosciuto lo status di asilo politico la Libia non ha sottoscritto la Convenzione ONU sui rifugiati del cinquantuno Davide non riconosce il mandato l'operatività tieni
Nell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati questo centro peraltro predisposto verso le mille persone
C'è inizierà un altro centro diciamo di evacuazione di emergenza che ha un'altra collo di bottiglia perché e può avere una capienza massima di mille cinquecento persone se ne esce con grande lentezza perché le procedure sono lentissimi anche conseguentemente quando è pieno non c'entra più nessuno e le persone rimangono bloccate in Libia
I Paesi europei non hanno messo a disposizione per il biennio diciotto diciannove
La somma vergognosamente basse di tre mila ottocentosessantasei posti per il re insediamento in Paesi terzi
In buona sostanza dopo perché dato il problema i Paesi sono indisponibili risolverlo
Considerate che in Libia oltre a quelli che sono in carcere
L'Alto Commissariato ONU per i rifugiati ha registrato ufficialmente cinquantasei mila quattrocentoquarantadue rifugiati capite che per queste persone per quelle che sono in carcere per quelle che sono comunque vivono in incontra al nell'ombra di nascosto
La situazione continua a essere tragica che ahimè sono convinto che questa conferenza di Palermo il tema dei diritti umani non lo abbia affrontato noi continuiamo a chiedere all'Unione Europea di e rivedere completamente la politica con la Libia in tema di cooperazione sulla questione dell'immigrazione
Continuiamo a chiedere l'apertura di percorsi legali sicuri continuiamo a chiedere che ci siano esposti adeguati dal punto di vista qualche aggettivo proprio insediamento perché in caso contrario da Lidia continuerà a essere quelle norme trappola te di migranti per i rifugiati per i richiedenti asilo che è dal due mila undici
Grazie Riccardo molto buona
Un grande sforzo di sintesi Paolo Pezzati di Oxfam
Faccio velocemente diciamo non non faccio introduzione di nessuno non sa cosa deve quale parte deve svolge diciamo grazie Paolo si rivolse la tutti sono qua rappresentanza di Aloi che è l'associazione italiana delle vernici
E le tre reti in cui non ci capiamo
Il tema con lo stupore l'appunto sto ascoltando l'intervento e estroverso appunto la responsabilità europea no la responsabità europea e politica
Ed è anche economica cioè attraverso quale strumento poi applica questa politica lo stretto principale l ultras Fund da tre anni a questa parte
Proprio nel novembre di tre anni fa a ne istituito questo fondo in summit tra l'allerta
Che aveva nasceva con l'obiettivo di contrastare alle cause profonde dell'immigrazione e dello spostamento dall'Africa
Questo tipo di approccio che ha visto sembra finanziamento di un miliardo e otto da parte dell'Unione europea è nell'intenzione
La commissione gli stati membri avrebbero dovuto donare
La la stessa cifra è arrivare a circa tre miliardi e seicento milioni è che stava questa idea non era non è stata raggiunta però visto il nostro Paese come il maggiore contribuente con più di cento milioni di euro
A a finanziare il trasformando ebbene traspaiono da nato per l'Africa quindi è tutto un sistema di via messa in serve a finanziare appunto i cosiddetti Compaq pur vero
Per gli accordi inizio aria di economici che dovrebbero alimentare i partenariati irrealtà sembra invece che se noi gli strumenti di condizionalità diciamo con una mano
Si promettono delle cose con l'altra si richiedono alte e quali sono le altre beh essenzialmente un maggiore impegno nel controllo delle frontiere
Questo è l'obiettivo principale più o meno dichiarato da che parte dell'Unione Europea che le persone non entrino e se entrano rendiamo gli abitanti kora più difficile però intanto facciamo in modo che non entra quindi
In realtà c'è una forte da profonda contraddizione tra quello che doveva essere l'obiettivo originale gli ultras fa anche che per sradicare le cause profonde della migrazione non si può pretendere di avere risultati nel brevissimo periodo mentre invece questo a quello che
Si richiede a governi di paesi di origine e di transito si parla dalla dal Corno d'Africa alza e alla fino arrivare al Nord Africa
Sono procedure non trasparenti Issime mettiamola così usavamo un un eufemismo e c'è un forte ragionato un rischio anche che questi fondi poi rafforzino o quanto meno una serie di regimi
Non a campioni anche chiuso nel finissimo nella difesa dei diritti umani terzo alcuni stare nel Corno d'Africa in particolare ebbene questi fondi arrivano anche nel Nordafrica e in particolare sono arrivate anche nella Libia sono stati stanziati circa duecentosessanta milioni centosessantasei per la precisione
E più della metà sono usati per a rafforzare il controllo delle frontiere
Questo tipo di approccio di partenariati in realtà diciamo è molto simmetrico nel senso di un po'i funzionari dell'Unione Europea diciamo
Scelgono le località senza interloquire con i partner dove poter promuovere tutta una serie di di progetti allora che succede che casualmente Lidia
Questi progetti sono voglio dire su questi programmi sono interposti giocabile
Quindi la rotta a del Mediterraneo centrale e quindici a sabato Zinta Misurata Tripoli sono dei punti chiave e se ad inizio questo approccio
Era giustificato per la stabilizzazione delle comunità locali come poi c'è stato detto bene queste Municipalità
Spesso e volentieri nessuno governate da milizie ministri che si stanno istituzionalizzando che cosa ha prodotto quanto meno come fratture indiretto
Ha prodotto come Frattini diretto quello di spostare il Lario a del del dell'affare del business e quindi si una volta il business di queste milizie era quello appunto Yasser contrabbandieri di persone adesso sono dei secondini non fanno altro che trattenere e sviluppare fra l'intestino in centri di detenzione illegali
Per risultare dei partner affidabili perché come dire la corta interessante si parla di quasi trecento milioni di euro e la corsa appunto a ritenersi un partner
Affidabile per ottenere la loro parte quindi questo è un punto molto importante l'Italia Alitalia voglio sapere la ciociara meglio afasici ha un ruolo decisivo nella dissennata gestione di questi programmi
Ed ecco finanziatore e ente attuatore di uno molto molto importante di quasi cinquanta milioni di euro
Grazie Paolo giuria Crescini associazione sui giudici per l'immigrazione l'avvocato che ha seguito ha scritto dice il ricorso contro il governo italiano che con i fondi alla cooperazione ha pagato appunto le motovedette della cosiddetta Guardia costiera libica Giulia
Sì oltre agli ultras Fund di cui ci ha parlato Paolo alla fine del due mila e sedici viene istituito dal Parlamento italiano il fondo Africa che un fondo
Tutto finanziato appunto dalla dal governo italiano e una parte di questi soldi
Sono stati utilizzati effettivamente in maniera estremamente pratica per il controllo delle frontiere perché due milioni e mezzo di euro vengono impiegati dal ministero dell'Interno
Per la rimessa in efficienza di quattro motovedette
Ora questo fondo doveva servire per favorire la cooperazione di il dialogo con i Paesi maggiormente interessati dal fenomeno migratorio noi abbiamo presentato ricorso al TAR Lazio
Che è ancora in corso e stiamo aspettando appunto Lalla sentenza per contestare
E per far sì che il ministro ministero dell'interno degli affari esteri vengano condannati perché non si può pensare che dare delle motovedette alle autorità libiche effettivamente possa portare a qualsiasi forma di cooperazione dialogo si tratta infatti in realtà di un rafforzamento
Chiaro a tutti di autorità che ancora oggi utilizzano quella strumentazione quel supporto logistico
Per usare tortura per usare violenze nei confronti dei migranti che cercano di scappare o per prevenire i il l'arrivo dei migranti nelle sulle sulle coste italiane sulle coste europee queste le motovedette sono noti a tutti come queste vengono utilizzati ecco Mina Effetti il blocco navale che oggi vediamo l'impossibilità per i migranti di arrivare i in in Italia sia reso possibile proprio da questa dotazione che l'Italia sta dando alle autorità libiche tra l'altro senza sosta
Il il ministero degli affari esteri se è costituito in giudizio insieme appunto anche alla a quello dell'Interno
E ha sostenuto come dall'alto queste motovedette siano utili se non necessari per salvare vite in mare cosa che noi abbiamo assolutamente rigettato come idea in quanto in realtà si tratta di una strategia di esternalizzazione della frontiera che porta a rendere sempre più problematico l'uscita e la fuga dei migranti dalla dalla Libia e dall'altro come queste
Attività di rafforzamento e anche di respingimento da parte di questi dell'autorità libiche dei migranti che cercano di fuggire siano in qualche modo legittimate
Dall'intervento delle organizzazioni internazionali UNHCR all'Aem sul territorio libico come a dire è vero che stiamo respingente stiamo impedendo emigranti di raggiungere l'Italia ma dall'altro stiamo dando dei soldi alle autorità
E alle organizzazioni internazionali i dati ci dicono che questo non è vero cioè che venne a carcere non riesce ad Intra e nei centri che è impossibile l'evacuazione perché gli stati membri non accettano i migranti con il sistema dire location
Pertanto anche le organizzazioni internazionali ad oggi sono strumentalizzate sia dal governo italiano chiede all'Unione Europea per legittimare questa politica di esternalizzazione della frontiera
Ah sì Giulia le domande forse tre minuti per le domande io voglio solo sottolineare lo dice non so se l'avete letto c'è questa lettera
Del a di Federica Mogherini su Repubblica sulla vicenda libica che devo dire sembra arrivare da Marte nel senso che descrive una Libia
Che non esiste
E e peraltro trascura un piccolo particolare noi oggi finanziamo ancora
E ci sono operazioni che stanno avendo in queste ore la la cosiddetta Guardia costiera libica che riporta in Libia le persone catturate in alto mare che stavano fuggendo e contemporaneamente
L'UNHCR sta cercando di portare avanti un programma che si chiama programma di evacuazione cioè di fuga delle persone dalla Libia quindi c'è questo paradosso per cui l'Europa
Da un lato
Dice di sostenere l'HC R che vuole far scappare le persone dalla Libia e dall'altro rimanda le persone in Libia con la cosiddetta quante questi alibi a voi capite che leggere l'articolo
Della Mogherini che non fa nessun riferimento a quello che succede realmente in Libia ma che continua a parlare di un processo di pace che anziché favorire l'Europa sta allontanando veramente scandaloso
Ci sono domande che eventualmente
Si rese no eventualmente poi ai singoli gli facciamo fare prego
Chiudiamo
Ok grazie a tutti grazie