Tra gli argomenti discussi: Cultura, Famiglia, Letteratura, Libro, Minori.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Rubrica
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scrittrice
Radio radicale bentornato nuovo appuntamento delle parole le cose è cioè tornata a trovare col nome di Teresa Ciabatti benvenuta radio radicale grazie alla giornata
Allora siamo qui per parlare del tuo ultimo libro edito da Solferino dal titolo matrigna
Allora un liberò che io diciamo ho trovato importante perché tratta innanzitutto di un tema cui io sono molto appassionato vi magari sono un po'di parte che è quello della sparizione della scomparsa perché Andrea il protagonista di questo romanzo è un bambino
Diciamo speciale è un bambino in qualche modo anche quasi scollato dal tempo della realtà capelli biondi talmente belli da non volere essere tagliati che lo fanno somigliare ad una ad una femmina
Un bambino talmente adorato che viene anche protetto dalla madre tanto da farlo dormire nel letto con lei
Ad un certo punto durante una festa di carnevale la sorella lo perde perché non gli afferra la mano e viene in qualche modo preso da qualcun altro viene rapito scompare all'interno di questo o coagulo di caos di personaggi
Allora su queste frequenze abbiamo raccontato la più amata a qualche tempo fa e allora innanzitutto lo scarto narrativo
Significativo perché a mio avviso c'è un'attenzione comune che lega due romanzi scenderà più amata un altro tipo di scomparsa che una scomparsa dei legami la scomparsa dell'interiorità qui troviamo la scomparsa di un elemento prossimo quasi diciamo gemello che un fratello allora come è stato innanzitutto questo tempo di scrittura tra questi due libri
Allora intanto sono due libri molto diverso si soprattutto la voce narrante rischi di era una voce narrante
Protagonista mitomane sempre diciamo si muoveva sul è pentito pensiero era basato sui tergo né e quindi si metteva sempre al centro di tutto e ancora ustionante molto fastidiosa
Volutamente si diffonde
Quindi se io volevo proprio ha una protagonista
Che non avesse il carisma della protagonista e quindi Noemi nasce troppo come personaggio secondario sia come caratteri che che dal punto di vista fisico cioè un'immagine del libro una foto delle riprese televisive dove lei insomma appare sempre sullo sfondo una ciocca di capelli quindi non non è destinato ad essere protagonista di nulla
E ovviamente la differenza delle due voci narranti temi con condiziona molto il
Il la lingua con rinvio condiziona si è svolto il linguaggio e anche anche il ritmo viene da dire
E quindi dove quell'altra sempre presente questa
Cerca sempre di sparire cercare i circa l'anonimato
E io venivo da un'esperienza anche
Diciamo dal punto di vista mio personale la chiamata è stato un libro sicuramente insomma che che che ha avuto è stato molto discusso
E e anche diviso moltissimo e quindi venivo da un libro sicuramente aggressivo che pur non parlando di di niente di di scandaloso però era aveva che conteneva una violenza e questa violenza in qualche modo prevedeva una restituzione oltre a farti elettore e i crimini volevo anche una pausa da quella una specie di di di insomma cioè riuscire a mettere perturbante e così l'ombra
Intorno e non proprio che fosse la voce narrante la portatrice di questo c'è una frase all'interno del libro che recita condanne salvezza avvengono in anticipo se solo qualcuno sapesse riconoscerne i segni e la presa dice io non gli avevo riconosciuti perdono per non averti stretto forte la mano e più indietro per non averti protetto e più indietro ancora
Tre frammenti della memoria per non essere venuto vede quando lei ti cacciano dalla stanza voleva dormire fatemi dormire un altro po'perdono per non averti trovato
In queste diciamo in questo inciso c'è forse non poi il codice genetico di questo libro perché ovviamente
Tutto quanto viene giocato su questi sentimenti fortissimi perché è chiaro che il tema della sparizione come abbiamo detto è è anche un tema molto affascinante perché ovviamente differente dal lutto dove il protagonista magari lo elabora o o non lo elabora e differente dalla scomparsa premeditata
è però diciamo che questo professano un sentimento prosciolto dalla realtà assoluto chiaramente porta il libro porta la scrittura
Diciamo in territori anche alle volti sconosciuti per lo stesso odore a mio avviso perché alla fine tu cupa Detroit ad esplorare secondo me un materiale intimo molto molto vasto e come è stato anche fare un po'ordine rispetto a a tutto quanto quello che magari è emerso nella fase di scrittura di pensiero perché diciamo un po'al momento che leggevo queste pagine anche la mia mente andava verso dei rivoli o deroghe anche anche altre
C'erano sicuramente degli aspetti che mi interessavano più di altri ho attribuito uno che oltre intuito a a alla madre a Carla che è quello in questi momenti di tragedia
Quindi nei casi di cronaca a un certo punto c'è questa stasi distinto a
La visita ha diciamo la la condivisione che non mi sento di condannare da molti visto come la spettacolarizzazione no alle persone che vanno in televisione che parlano che che cercano proprio il conforto di di tanti sconosciuti
Io credo che sia un impulso molto umano e che sia legato a alla paura di rimanere sola con quel vuoto con quella sparizione infatti la la madre la Carla la madre del bambino scomparso in questo libro
E fino a quando è al centro dell'attenzione qui intervistata riceve lettere da anche da sconosciuti in qualche modo si sente ha appunto si sente confortata difeso
E amata
Poi quando piano piano e tutti dimenticano questa vicenda insomma il Paese la dimenticarne nessuno le scrive più nessuno la va a cercare ecco quello è il momento diciamo più doloroso
Dove lei è sola davanti sia a all'assenza del figlio e infatti diciamo il una specie di di di di di di la possibilità della sopravvivenza ricercata nel tornare al centro dell'attenzione e questo mi interessava perché qualcosa che vedo nel nelle vicende nelle vicende vicende simili
Proprio la la la tendenza a così trovare conforto nell'essere al centro dell'attenzione
Sì perché a un certo punto può e nelle vicende pubbliche così come diciamo in una parte di questo libro
Così il protagonista un certo punto sfugge cioè non si sa più chi stiamo cercando di ed altre con Paola un po'la cosa che avviene quando vediamo che al contrario è signore cabine si concentrano più sul dolore della madre
La famiglia del padre insomma o di chi perde la persona in qualche modo la persona può essere morta stare qualche altra parte però in fin dei conti non ci interessa molto
Tra l'altro il finale senza svegliarlo troppo severo stampavo queste demenza è molto importante che cerchiamo esatto esatto e cioè all'interno del libro un'altra caratteristica che lo rende molto diciamo molto delicato e prezioso al tempo stesso che
L'intimità siccome queste storie ovviamente si muovono sempre
Su due binari su due registri ovvero il pubblico e il privato la dimensione esterna
La corista racconta di diciamo delle lettere che arrivano a casa della sensazione di essere comunque al centro di una vicenda pubblica però poiché diciamo l'attenzione si sposta anche ovviamente sulla parte intima e allora si entra nel meccanismo detto descrive molto bene delle reazioni
Ognuno prende una reazione differente rispetto a questo la madre la stessa protagonista e tutto quanto lo strato di persone intorno
E c'è anche appunto un cambio di città rispetto a a a da dove tutto inizia insomma
E e questo diciamo cioè diciamo questa percezione chicche che io ho avuto di in cui la dimensione intima fosse quasi ad un certo punto
Normalizzata di quello che comunque era accaduto mentre la dimensione pubblica loro rimaneva mai allora anche qui diciamo la descrizione di questo doppio registro
Come è stata ma soprattutto che cosa diciamo ti interessava di questa parte
Ma intanto al centro ci sono due personaggi che
Di questo di dimensione pubblica e dimensione privata
Diciamo a hanno un atteggiamento su questo oppure rosso mentre la madre tutta per la dimensione pubblica che
La rassicura
E quindi la paura di rimanere sola l'altra Noemi la figlia è tutta per il il privato cioè per sparire anche lei pr e non essere ricordata come la la sorella del bambino scomparso e quindi diciamo la sua vita molto interiore quella della madre invece a
Proprio la necessità di essere esteriore di essere esibita e quindi diciamo sono due aspetti che rappresentati da due personaggi
E quindi dopo due personaggi che si presentano posti anche così rispetto al dolore rispetto alla tragedia e poi invece due personaggi e e la figlia soprattutto non solo
Chi vuole a tutti costi assai diverso dalla madre se lo ripete continuamente si costruisce nella vita si si modella
Proprio contro quel prototipo femminile quella quella figura per poi invece coincidere
Coincide completamente con la madre sovrapporsi nel momento diciamo in un momento inaspettato e e capirsi senza aggiudicarsi e però vedere proprio come e
In tutto il libro in fondo non non sono raccontati gli opposti cioè c'è un continuo ribaltamento e quindi anche ribaltamento di dimensione pubblica e dimensione privata
E ribaltamento di di di personalità di caratteri
E prima di tutto su ogni cosa riparti mette la diciamo all'inversione fra immaginazione e realtà ecco proprio su questo si gioca un altro concetto fondamentale all'interno del libro che l'identità ad un certo punto ci si chiede anche a brevissimo si chiede anche se le persone che incontra per caso fossero davvero loro e forse questo uno degli elementi più diciamo più decisivi di una sparizione perché chiaramente si affonda proprio nella nella storia personale ma anche forse nella storia sentimentale di ognuno di noi
Forse in realtà anche noi siamo scomparsi rispetto a quelli che eravamo un tempo allora quanto voi questa storia diciamo al di là del dell'aggancio legato chiaramente alla cronaca del dell'accaduto
Diventa anche un prisma per capire un po'noi quello che siamo diventati no ma infatti io
Penso diciamo come scrittrice continua a ripetere nei miei libri lo stesso concetto è una specie di ossessione esponenti del fatto che
Tutto dipende dalla famiglia originaria o comunque racconta sempre personaggi legati sì molto condizionati da da da da quel nucleo lì
Che e anche sugo soprattutto nell'amore
E mi pare che ognuno di noi e nella vita adulta
Poi non faccia che attribuire certi ruoli di padri e di madri che non significa ricercare il padre o la madre però ricercare certe caratteristiche che può non avere avuto il padre o la madre naturali
Però a ricercarli attribuirli a a tutti quelli che che ci circondano e in fondo anche e la la maternità e anche una dimensione moti interiori non siamo madri di noi stessi
Forse le peggiori madre madri
E quindi
Il tema vero è questa i segni che lascia la traccia di questa
Di questa famiglia della famiglia d'origine dell'inizio di tutto e poi la famiglia anche diciamo il luogo in primo luogo dove Sisto si sperimentano i rapporti di potere
Certo ovviamente ci condiziona anche questo ci condiziona pressante condiziona tutto il nostro essere adulti
Ecco la la dimensione della famiglia ovviamente
Diciamo anche un'importanza a mio avviso storie in questo momento la la propria analisi la propria narrazione forse perché alla fine quel concetto di rottura nei confronti della società che ci sta intorno nasce proprio da lì e questa frattura io anche loro ravveduto anche in questa storia ad un certo punto
Diciamo la Società intorno diventa una sorta di di di grande parco giochi un po'per diciamo per il clamore della storia un po'per il modo con cui la madre si relaziona al dente lì dentro
E soprattutto all'idea restituisce l'idea forse che in verità siamo in qualche modo protagonisti delle nostre vite ma diventiamo inevitabilmente spettatori distratti deve altre allora la storia di Andrea in qualche modo
Quanto poi di ci ricollega anche al nostro tasso di distrazione all'interno della società perché poi in fin dei conti la colpa di Noemi è quella di non aver ristretto troppo la mano quindi di essersi fatta distrarre dall'intorno a un certo punto ho pensato
Se forse la dimensione per ritrovarlo non poteva essere quello opposto ovvero il silenzio
Eh sì la distrazione a un po'diciamo tematizzare CTU perché perché tutto tutto l'Effetto Effetto distrazione anche i rapporti fra madre padre poi padre morirà e figlia che rimane sopravvissuti comunque sono sono caratterizzati da qui sto da da tutti tutti in qualche modo sono concentrati su altro anche se vuoi su certi sparisce un figlio o tutti concentri sul figlio sparito
Sull'assenza e non su su su chi rimane quindi no anni diciamo non solo attacchi Vacca causa estrazione per del fratello ma poi diventa vittima della distrazione
E ma lo sono tutti
E quindi generando una solitudine e
In mensa e anche un grande una ricostruzione della realtà molto personale che tra questa questa è la salvezza cioè io credo che l'immaginazione possa fare la vera salvezza per tutti
E soprattutto il la storia di Andrè Noemi diciamo il tasso può di disattenzione che viene riposto nei confronti della figura di Noemi
Mi ha fatto poi dedurre il fatto che alla fine
Siamo tutti figli unici anche se abbiamo un fratello meno diciamo seri che si siamo portati magari quando vediamo le grandi tragedie a dire bene fortunale c'aveva due figli avvio anche un'anima almeno rimane professore in verità hanno non è Kusama fra l'altro no anni
Diciamo quello che che che scritte
Ci tenevo tantissimo a raccontare che poi questa sparizione all'interno alla famiglia cambia poco
Perché io anche prima erano tutti concentrati sull'altro sì sì quindi lei non esisteva e non esisteva prima ancora di più non esiste dopo perché insiste solo il ricordo del del bambino speciale
E probabilmente questo questo grandissimo evento questa tragedia
Cambia poco il destino di romani probabilmente col fratello presente avrebbe avuto un senso destina a fare sempre di personaggio secondario
Non protagonista interessante anche quando ad un certo punto tu scrivi la stessa novità al Volta aveva la sensazione che il fratello non fosse mai esistita esatte cioè tentare evacuata oramai distinta
Perché è tutta una rielaborazione personale e come dimostrerà il finale che non è non ha importanza chi però ha veramente
Un'attribuzione di ruoli anche di famiglia
Che facciamo noi anche noi ricostruiamo le nostre famiglie in modo trasversale come come ci pare anche qui ritroviamo al Materno o l'elemento paterno così
Negli altri che non che non sorprende direttamente
Parenti ecco siamo quasi in conclusione interessa c'è un diciamo un un clima all'interno di tutto quanto il libero di su questo mi piacerebbe chiudere ovvero c'è un clima diciamo un misto tra sospensione consolazione e però al tempo stesso c'è anche un tasso di ferocia non c'è Ferente nei diciamo soprattutto nelle movenze dei protagonisti allora combinare tutti quanti questi sentimenti all'interno
Di questa storia in qualche modo è un'operazione molto meritoria perché chiaramente matrigna racconta anche la complessità di una situazione
Allora
Quanto diciamo la letteratura invece oggi secondo te lavora sulla complessità e non sulla sottrazione di tutto quanto questo ma guarda
Secondo me la letteratura oggi deve assolutamente lavorare sulla complessità e quindi non no no credo che non sia più il tempo di raccontare per opposti cioè per contrapposizione
E quindi riuscire invece a raccontare tutte le le contraddizioni in un'unica persona in un unico tempo in un'unica famiglia però
E e vale anche i cui sentimenti quindi la stessa Noemi
Ammazzatelo odia sia prima della scomparsa sia dopo non cambia nulla
E e per me molto importante riuscire a mettere insieme tutte a tenere insieme le contro l'Inter le contraddizioni penso che che non ci sia nemico peggiore oggi della della semplificazione
Il e credo che la letteratura non debba dare risposte ma in qualche modo così restituire
Questa
Questo causis ora c'è la possibilità che tutto in vista e purtroppo l'ordine insomma lo l'ordine temporaneo
Bene allora Teresa Ciabatti matrigna grazie di essere stata con noi edito da Solferino grazie grazie veramente
Grazie a Carmine Corvino che ha curato la regia di questa trasmissione e a voi che ci avete seguito l'ascoltato fino a questo momento rimanete come perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale
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