Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2018 curato da IDOS e Confronti

Buongiorno a tutti benvenuti qui nel parlamentino del CNEL
Per una
Appuntamento che non è isolato sul tema di oggi comitati sui problemi dell'immigrazione visti nel come dicevo Presidente Spadoni e occupa è è impegnato da molti anni con autorevoli collaborazioni in particolare qui presentiamo il dossier statistico che sempre più corposo e si bisognerà metodo con carta velina dove incontrerà batta nemmeno Aldair e quindi a oggi abbiamo appunto la edizione del due mila diciotto
E io dico solo due cose il dossier statistico parlare non è un un assieme di numeri insignificante in il mio maestro qui in materia flusso Ambrosini che è un vero esperto su questo tema ogni tanto lo sento parlare dei numeri veri e di e sono anch'io impressionato perché i numeri veri sono significativi e la percezione invece che sia del fenomeno immigrazione è un fenomeno comunque più grave Complesso epocale come si dice le percezioni sono falsate sono anche alimentate ad arte ma comunque anche forse come una e si istintiva un istintivo filtro deformante
Della ricezione dei dati e non solo in Italia quindi fatto di avere di continuare come CNEL con la collaborazione del Lido s'contribuire a dare informazioni sui numeri giusti e commentarli credo sia un'opera meritoria noi intendiamo continuare a farlo
Prima cosa a seconda ovviamente Nouy come che nel ci occupiamo delle aspetti sociali ed economici dei numeri non solo dei numeri questi numeri anche di altri numeri per esempio
Noi ogni anno facciamo rapporto sul mercato del lavoro quest'anno lo presenteremo prima di Natale quindi tutti i numeri sul posto e al futuro del lavoro le tecnologie uccidono un lavoro lo cambiano etc
Quindi anche su questo tema non non non voglio rubare tempo ai l'argomento ma per dire che insomma X-Men oltre a fare un'opera di informazione corretta sulle realtà Ali quantitative
Su molti aspetti mi
Aggiunge analisi per fare delle proposte per cercare di capire meglio degli offrire soluzioni a problemi in questo caso quella quelli delle idee alcuni problemi di immigrazione in cui fantastico Ambrosini e tempo io convivo detto fra un po'avremo un un tema che sarà il futuro del mercato del lavoro
E quindi cerchiamo di contribuire così
Alla conoscenza in modo il più possibile obiettivo dicevo anche al Presidente Spadoni il CNEL crede di essere utile convinto di essere utile
Dando informazioni e facendo proposte sui problemi del Paese siccome noi qui siamo ah non solo Esperti vogliamo anche le la rappresentanza di tutte le parti sociali
Preso il sindacato o il terzo settore insomma la nostra
Come si dice un Expert tisi non solo tecnica ma anche socialmente sensibile per cui in questo senso pensiamo di contribuire alla al meglio al futuro comunque complicato
Detto questo come vedete poco io ti faccio e lei ringraziamenti della presenza sono molto lieto ringrazio Maria Edera Spadoni di essere qui con noi e le ho già detto che era la
Vedremo chiederemo di essere ospitati da alla alla camera al più presto perché come è tradizione anche in questo argomento nelle periodicamente al Parlamento presentiamo alcuni aspetti delle nostre attività l'anno scorso poco più di un anno fa abbiamo presentato una ricerca sull'occupazione femminile molto importante secondo noi e quest'anno siccome è un tema che continuiamo sviluppare anche quei vicepresidenti
Magari torniamo al riproporvi qualcosa di simile grazie a tutti e buon lavoro
E prego vada presidente
Grazie presidente ovviamente le porte del Parlamento sono più che aperte
Per tutti voi riporto il saluto della Camera dei Deputati ovviamente ringrazio il presidente Tiziano Treu il Centro studi e ricerche i Doors e anche il presente Luca Di Sciullo per aver appurato questo dossier
E la gestione dei flussi migratori è stato uno dei temi centrali sia a livello di Unione europea che a livello nazionale ed internazionale degli ultimi anni
Le linee programmatiche della legislatura in corso in materia di sicurezza e l'immigrazione sono state illustrate dalla ministro dell'Interno Matteo Salvini nel corso dell'audizione svolta presso le Commissioni riunite
Affari costituzionali della Camera e destinato nelle sedute del venticinque luglio due mila diciotto
In tale audizione sono stati ribaditi tali punti che credo siano importanti proprio perché all'interno della Commissione parlamentare si è fatto un quadro proprio della situazione migratoria
Prima di tutto se è stato detto che di fronte italiane devono essere seriamente considerate non più solo come confini nazionali ma come confine dell'intera Europa anche sulla base delle conclusioni del Cusio de del Consiglio europeo così duro però che ricordo è stato è stato fatto il ventotto giugno che tra l'altro ha messo all'ordine del giorno la riforma del Regolamento di Dublino sul diritto di asilo e ripensamento del modello di accoglienza
Ci vuole anche una revisione dei meccanismi di presa in carico dei salvati in mare la modifica del piano operativo della missione è una forma il soffiato in relazione al porto di sbarco e ovviamente il sostegno ai Paesi del Nord
Del nord dell'Africa e del Paesi da cui partono i flussi migratori necessario inoltre il sostegno ai Paesi del nord dell'Africa ovviamente
Oltre che un sostegno con maggior convinzione della presenza delle organizzazioni internazionali come come l'UNHCR Elohim nei paesi di origine e transito appunto di flussi ciò consentirebbe di utilizzare i cosiddetti corridoi umanitari verso il continente europeo
E non c'ha proseguito l'attività di cooperazione internazionale con i Paesi di origine ed è stato elaborato un codice di condotta per l'ONG impegnate nell'operazione di salvataggio dei migranti in mare
I prossimi anni l'Unione Europea dovrebbe proseguire i lavori volti a dare attuazione all'agenda europea sulla migrazione il documento programmatico pubblicato dalla Commissione nel maggio del due mila e quindici recante da un lato una serie di misure urgenti per affrontare l'emergenza dei flussi migratori determinata dalla crisi siriana e la ripresa degli sbarchi lungo la rotta ovviamente del nel Mediterraneo centrale dall'altro una serie di iniziative di medio lungo termine nel settore della politica migratoria del controllo delle frontiere
L'approccio seguito proprio dall'unione oppure europea suo appunto sulla politica migratoria come da ultimo confermato anche dalle conclusioni del consiglio europeo di cui ho parlato prima qui del ventotto giugno due mila diciotto
Consiste una combinazione di strumenti che riguardano misure nell'ambito de la dimensione interna della politica d'immigrazione potenziamento dei controlli alle frontiere rafforzamento dell'azione esterna cui in materia di flussi irregolari
Con la riduzione delle cause profonde dei movimenti migratori e con la cooperazione con i Paesi terzi di origine e di transito
Inoltre questo ovviamente per dare diciamo una un quadro c'è un quadro europeo e quello che stato fatto proprio all'interno del nell'ambito diciamo governativo alla Camera i deputati c'è stata per la prima volta nella diciassettesima legislatura una Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di trattenimento dei migranti nei centri di accoglienza
La commissione ha approvato una relazione conclusiva con cui ha ripercorso le dive di le diverse fasi dell'accoglienza quindi primissima fase prima in cui inoltre seconda accoglienza con un focus sui profili problematici delle prove delle procedure della relativa attuazione
è stata inoltre purtroppo aggiungo istituita College la giornata nazionale della memoria delle vittime d'emigrazione per ricordare il tre ottobre di ogni anno le gravi perdite di vite umane
In conclusione il fenomeno migratorio necessità indubbiamente di un approccio europeo che affronti le varie criticità sotto più punti di vista
Sotto il profilo giuridico e necessario scardinare la criminalità che sfrutta la disperazione di uomini donne e minori valutando le domande di protezione internazionale
Nei Paesi di origine e di transito con supporto di Agenzia europea in strutture che garantiscano la piena tutela di diritti umani
Limitare Meglio meglio dire azzerare morti in Mali deve essere la priorità dell'agenda politica sia europea che italiana
Sotto il profilo geopolitico imprescindibile una seria cooperazione con i Paesi di origine attraverso anche aiuti finanziari che permettano un vero sviluppo dei territori qui fatemi aprire una parentesi l'Italia a livello di cooperazione internazionale ovviamente deve ancora raggiungere il target necessario per riuscire evento effettivamente a dare un aiuto importante però a livello proprio di cooperazione l'Italia è sempre stata presente
Chiaramente credo che sia imprescindibile proprio che la la cooperazione sia in ambito ti dà italiano che non Vito europeo venga incrementata proprio per far sì che ci sia appunto quel famoso scultore sviluppo dei territori
Che in un qualche modo aiuterebbe anche a creare una società sicuramente più più pacifica
Sotto il profilo della stabilità territoriale necessarie la piena attuazione dell'Agenda venti trenta per lo sviluppo sostenibile sottoscritta nel settembre due mila e quindici dai Governi dei centonovantatré Paesi membri dell'ONU
E mi riferisco in particolare a due obiettivi l'obiettivo dieci rivolto a ridurre l'eguaglianza
Dove si dove viene detto che è necessario assicurare una moglie una migliore rappresentanza che dia voce ai paesi in via di sviluppo nelle istituzioni responsabili delle decisioni in materia di economia e finanza globale internazionale
Per creare istituzioni più efficaci credibili responsabili e legittimate
Inoltre bisogna rendere più disciplinate sicure regolari e responsabili la migrazione e la mobilità delle persone anche con l'attuazione di politiche migratorie pianificate e ben gestita questo per quanto riguarda l'obiettivo dieci dell'Agenda venti trenta nell'Obiettivo sedici invece Cyril si parla di promuovere Società pacifiche il più inclusiva soprattutto si chiede di ridurre in maniera significativa il finanziamento illecito e il traffico di armi
E potenziare il recupero e la restituzione dei beni rubati e combattere tutte le forme di crimine organizzato sicuramente c'è molto da fare per riuscire a
A risolvere a gestire una un fenomeno che sicuramente c'è sempre stato ma che negli ultimi anni anche a causa di di di situazioni geopolitiche molto particolari dalla dall'altra parte delle nostre coste si è ovviamente si è accentuato i
Deve essere ripeto una delle priorità nell'agenda nell'agenda politica
Soprattutto per combattere fenomeni per esempio come la tratta sulle delle donne e dei minori donne e minori che molto spesso si ritrovano a scomparire una volta arrivati nel nostro territorio
Le istituzioni sono presenti sono assolutamente convinta che anche il Parlamento farà la sua parte grazie a tutti e buon lavoro
Grazie di questo col vento no non concerto formale qui vedo che l'impegno comune e allora adesso come da programma io chiedo prima Maurizio Ambrosini e poi Luca Di Sciullo tifare le relazione di merito su i problemi che sono presentati emergono da questo dossier ma anche quello che vogliamo fare noi come il club nel vero Maurizio grazie
Grazie
Di questi medesimi fenomeni è un'affermazione che potrebbe sembrare di maniera ma mi sembra un'affermazione particolarmente impegnativa in in una fase storica non parlo solo dell'Italia in cui fenomeni di tipo comunicativo e anche di riorganizzazione del del quadro politico della società del rapporto tra cittadini e fonti conoscitive ci mette di fronte a un fenomeno che
Esisteva già nel passato ma che assume proporzioni oggi molto maggiori c'è la diffusione di conoscenze dal basso
La trasformazione delle percezioni emotive in rappresentazioni obiettiva dei fenomeni per fare un servizio conoscitivo presentare i dati l'ho già anticipato il presidente Treu significa cercare di ripristinare l'oggettività dell'analisi dei problemi per poi consentire ai decisori politici di governarli in maniera appropriata ed efficace
Io credo che qui stia ruolo del nostro organismo quello di contribuire ai processi decisionali che spettano alla politica con un'analisi conoscitive
E con la discussione dei loro risultati eventualmente con la presentazione e la discussione di analisi condotte da altri attori come nel caso di oggi
Con il dossier
Statistico immigrazione del centro studi Doss
Aggiungo che il carrello ha poi una particolare peculiarità quello di essere luogo di confronto delle parti sociali
Luogo dove si incontrano società civile luogo dove gli e Sperti nominati dal Presidente della Repubblica del governo dialogano con i rappresentanti delle parti sociali
E infatti avremo anche in questa giornata interventi dei rappresentanti delle parti sociali degli attori delle società civili
E questa combinazione tra conoscenza e partecipazione credo rappresenti un servizio importante che il CNEL può rendere al al sistema politico e al nostro Paese per quanto riguarda la costruzione di risposte più appropriate ed adeguate ai fenomeni di cui intendiamo occuparci
Allora per introdurre il tema invece nel merito passare poi la parola a Luca Di Sciullo
Dirò che in primo luogo non è facilissimo dire chi siano gli immigrati e alla base della difficoltà a conoscere a misurare anche in maniera pertinente questo fenomeno cioè il fatto che spesso noire vediamo solo alcuni immigrati e non altri attribuiamo la qualifica di immigrati ed alcuni straniere residenti e non ad altri rispetta la definizione ufficiale che vedete qui riportate immigrato come colui che attraverso un confine vivere in un Paese diverso da quello di residenza abituale ci resta per un periodo prolungato almeno un anno dice l'ONU
Nella realtà noi nei nostri comportamenti quotidiani e per certi aspetti anche nei processi legislativi noi non chiamiamo immigrati non trattiamo da immigrati gli stranieri che vengono da Paesi sviluppati
E non trattiamo da immigrati nemmeno gli stranieri che pur venendo da paesi meno sviluppati sono indizi individualmente riscattati dall'Eccellenza in qualche campo di attività umana colmi studenti faccio l'esempio dei calciatori
Ma potremmo dire attori scienziati persone del mondo degli affari soprattutto il termine immigrati di fatto si applica soltanto agli stranieri classificati come poveri
Pensiamo anche al termine extracomunitari che non è usato per parlare degli svizzeri o degli statunitensi mentre forse ancora usato per parlare dei rumeni
In un certo senso recuperato il suo significato originario etimologico extra comunitari sono coloro che non fanno parte della nostra comunità di cittadini della parte più fortunata del mondo
Allora di qui credo derivi una scissione che è diventata molto drammatica tra la rappresentazione corrente dell'immigrazione il suo profilo effettivo sentiremo poi più precisamente i dati ma voglio solo introdurli con questa dicotomia
Cosa pensa l'italiano medio dell'immigrazione
Ci sono anche analisi appunto sondaggi sulle opinioni che ci dicono che gli italiani pensano che l'immigrazione sia in aumento drammatico o forse che lo fosse fino a qualche mese fa
Che l'assillo ne fosse la ragione prevalente sistematica la confusione tra sbarcati richiedenti asilo e immigrati
Si parla degli sbarcati chiamando gli immigrati
Si pensa che gli immigrati arrivino per lo più dall'Africa del Medioriente che sia una popolazione largamente maschile e di religione mussulmana
Uto sentiremo i dati ma Koper un'anticipazione di dirò che l'immigrazione soste sostanzialmente stazionaria da quattro anni nel nostro Paese certo ci sono stati un po'di acquisti di cittadinanza ma ci sono state anche le uscite per cui i numeri sono rimasti più o meno stabili le motivazioni prevalenti della presenza degli immigrati sono prima al lavoro giovani adulti uomini e donne arrivati in cerca di lavoro
Poi ci sono stati i ricongiungimenti familiari e ricongiungimenti sono tuttora anche oggi la motivazione prevalente della concessione di nuovi permessi ai cittadini extracomunitari
A cui vanno aggiunti i cittadini dell'Europa comunitaria che non hanno bisogno di nessun permesso per venire a lavorare risiedere portare la famiglia in Italia
Di conseguenza il fenomeno richiedenti asilo puro aumentato negli ultimi anni continua a rappresentare una componente minoritaria della popolazione immigrata all'incirca trecentocinquanta mila persone tra richiedenti asilo e rifugiati
Che hanno tenuto una qualche forma di riconoscimento
Tra cinque milioni trecento mila immigrati oltre un milione i minorenni ottocento ventisei mila quelli inseriti nelle nostre scuole
Dovessi dire appunto e lo dico anche un po'pensando lavoro del CNEL pensando alla collaborazione con la Commissione
Per il garante dell'infanzia
Il grande tema è qui la grande sfida dei prossimi anni e qui sono i minori sono i giovanissimi ragazzi che studiano nelle scuole
L'indicazione del suo Complesso invece
Può sembrare strano ma e in maggioranza europea in maggioranza formata da donne in maggioranza viene da Paesi di tradizione culturale cristiana i musulmani sono circa un milione e mezzo
Rispetto a questa rappresentazione
Come anticipava il Presidente la rappresentazione va da un'altra parte
Gli italiani nei sondaggi tendono a stimare che l'immigrazione abbia dimensioni triple rispetto a quelle reali
Ventisei per cento e questo sondaggio e altri danno risultati più o meno analoghi ventisei per cento dalla popolazione italiana quindi qualcosa come quindici sedici milioni contro cinque milioni e mezzo cinque milioni trecento mila
Possiamo dire tutti i cittadini dei paesi riceventi sovrastima no
Dicono che gli immigrati sono di più del dato reale ma la forbice tra la percezione il dato obiettivo raggiunge i massimi livelli proprietaria
Altra grande dibattuta questione è quella del
Penso degli immigrati sulle casse dello Stato
C'è un'analisi nel dossier anche di questo
In sintesi secondo le stime possibili ci sono anche vari calcoli non tutti allineati ma la valutazione condivisa che siano che sia un vantaggio per lo Stato italiano ciò che gli immigrati verso erano in termini di tasse e contributi
Pensando che due milioni e quattrocento mila sono regolarmente occupati è di più di quello che gli immigrati ricevono compresi i costi per l'accoglienza dei richiedenti asilo
Certo se ci spostiamo a livello locale ci fosse qui qualche sindaco potrebbe alzare la mano e dire ma a livello locale le cose sono diverse perché la presenza di popolazione immigrata innesca una domanda di servizi dalle scuole al all'assistenza sociale al la domanda di abitazioni quindi a livello locale il bilancio non è altrettanto favorevole ma nel Complesso lo Stato italiano guadagna dall'immigrazione
Solo il quattro per cento gli immigrati presentano più di sessantacinque anni e quindi percepiscono dei trattamenti pensionistici
E per le stesse ragione
Ricevono pochi servizi sanitari
Ecco io credo che altro elemento importante su cui riflettere in questa forbice tra percezione e realtà è la divaricazione tra l'autorizzazione formale e riconoscimento sostanziale degli immigrati ci sono immigrati che non godono né dell'una né dell'altro sono i cosiddetti clandestini
Quelli che di solito associamo per esempio con la popolazione
Marginale che circola intorno alle grandi stazioni italiane
Qui
Sì concentra le preoccupazioni di molti italiani qui l'idea del l'indicazione come minaccia invasione prende corpo
Dall'altra parte abbiamo immigrati regolari accettati quelli per cui si può parlare di una qualche forma di integrazione soprattutto quello partecipano al mercato del lavoro vi ho già detto due milioni quattrocento mila occupati regolari
Il problema qui è la qualità dell'occupazione la qualità di questa integrazione
I due terzi svolgono lavori manuali lavori semplici esecutivi molti hanno pupazzi un intermittente o precarie quindi il problema soprattutto nell'Europa meridionale non solo in Italia è quello dell'evoluzione della possibilità di progresso rispetto le occupazioni più modeste in cui gli immigrati cominciano normalmente la loro carriera in Italia potremmo dire che la traiettoria sociale degli immigrati nelle loro speranze ha una forma un alla partenza sono classe media per lo più gli immigrati accettano una discesa sociale vengono qui a svolgere lavori modesti nella speranza di risalire nella realtà
A parte esperienze come quelle dell'accesso al lavoro tono che la principale strada di promozione di riscatto sociale quasi seicento mila imprese con titolare immigrato per gli altri la traiettoria reale assume piuttosto una forma il dopo la discesa non c'è la risalita c'è la stagnazione
Gli altri due casi da considerare sono quelli spuri quelli misti però l'abbiamo da una parte la popolazione oggi più discussa quello dei rifugiati per cui possiamo parlare di una divaricazione tra il riconoscimento pubblico l'autorizzazione cioè il titolo di soggiorno che pure hanno e la mancanza di riconoscimento dal basso quelle forme di stigmatizzazione che ne bloccano l'evoluzione verso forme più avanzate di integrazione cominciamo ad avere per esempio rifugiati che in alcuni territori trovano lavoro ma non riescono a trovare casa
Una ricerca per esempio relativa al Friuli ha trovato questo problema
La stigmatizzazione il rifiuto da parte della società inibisce il passaggio
Come tenerla vogliamo lavorare nel prossimo anno sul tema delle buone prassi di integrazione dei rifugiati andando a vedere quello che fanno in altri paesi cercando di sviluppare quindi una serie di indicazioni conoscitive propositive per camminare verso traguardi di maggiore integrazione di questa popolazione anche nel nostro Paese
Il caso opposto
Certamente significativo alla luce delle premesse e quello dei molti immigrati che pur non avendo un titolo formale di soggiorno godono di un riconoscimento sociale
L'esempio tipico in immigrati irregolari meriti ruoli più tipici sono le donne straniere che lavorano per le famiglie italiane
Qui diciamo gli squilibri di genere assumono una curvatura
Peculiare avvarrà è uno dei rari casi in cui le donne sono trattate meglio degli uomini
Le donne immigrate che lavoro per le famiglie italiane non hanno da temere né controlli né né detenzioni né espulsioni quando si ragiona sui numeri del Mikati irregolari quattrocento cinquecento mila
Si dimentica che come hanno mostrato le sette sanatorie le sette grandi sanatorie che l'Italia varato in venticinque anni il grosso degli immigrati irregolari sono qui donne che lavorano per le famiglie italiane
Ecco quindi che le nostre percezioni di chi è l'immigrato e di chi non lo è chi è clandestino e chi non lo è chi è pericoloso chi non lo è costruiscono un immaginario che poi finisce per influire sul quadro sociale culturale e mediatico e anche politico e decisionale
Altro grande tema il rapporto tra immigrazione povertà
Anche qui l'idea prevalente è che gli immigrati siano la povertà dell'Africa che si riversa sulle nostre coste
Beh intanto immigrati nel mondo sono stimati dice il dossier in duecentocinquantasette milioni tre virgola quattro per cento della popolazione mondiale
Sono ossia un mental atti in valore assoluto ma la percentuale più o meno costante dove c'è il novantasette per cento gli esseri umani non si muove dal suo Paese per male che ci stia questo dovrebbe darci un po'di respiro
Rispetto all'ansia dell'Africa che voglia tutta immigrare arrivare in Italia non c'è nessun riscontro Obiettivo di questo uno strappo
Una nostra sia ma non un fenomeno documentabile
Secondo immigrati infatti da quali Paesi arrivano abbiamo già detto che la maggioranza sono europea per la precisione i Paesi di origine sono nell'ordine Romania un milione duecento mila circa
Albania quattrocentoquaranta mila Marocco intorno ai quattrocento mila Cina duecento sessanta mila Ucraina duecentoventi mila Filippine centosessanta mila credo sto andando a memoria
Più o meno questi
In nessuno di questi Paesi si muore di fame per la strada nel mondo gli immigrati vengono da Paesi interni non dai Paesi più poveri il Paese che ha più immigrati in giro per il mondo e l'India
Poi c'è la Russia e la Cina Filippine
Paesi intermedi per la semplice ragione che poverissimi del mondo non hanno le risorse per partire
Oltre a non avere la cultura il i rapporti le relazioni sociali
Sempre per questo motivo gli immigrati non sono i più poveri del loro Paese
Ma appunto solo collocabili all'incirca nella classe media una classe media accerto a rischio fragili usata a rischio di impoverimento
Che utilizza la strategia della migrazione di qualcuno dei suoi membri per cercare di galleggiare di mantenere un livello di vita di classe media per esempio facendo studiare i figli all'università
Come conseguenza il rapporto tra l'aiuto lo sviluppo e la prevenzione delle migrazioni è problematico
Per diverse ragioni una importante è che noi abbiamo bisogno di immigrati
Per esempio nell'assistenza agli anziani esempio tipico
Se il nostro Paese conoscesse finalmente una robusta ripresa occupazionale
E un certo numero di donne e di classe media italiane trovasse un lavoro dignitoso fuori casa
Vuol dire che a casa loro si apre il fabbisogno di almeno mezzo posto di lavoro per qualcuna
E potremmo ragionare su come potrebbe funzionare diversamente la società ma oggi funziona così
Oggi gli anziani bambini la casa qualcuno la dovrebbe seguire
Quindi vedete il benessere trascina migrazioni e non abbiamo bisogno almeno di alcune migrazioni per esempio in Lombardia un terzo degli infermieri sono stranieri già oggi
Le previsioni per il domani sono che avremo bisogno anche di importare i mitici ma appunto questi forse non li vediamo tanto come immigrati
Per quanto riguarda invece i Paesi più poveri
Ho già detto
Noi dovremo aiutare per prevenire le migrazioni Paesi intermedi le classi medie le persone istruite perché da lì viene l'immigrazione i grandi numeri dell'emigrazione
Ma c'è dell'altro
Gli studi economici sull'argomento
Ci dicono che in una prima fase lo sviluppo di un Paese suscita nuove emigrazioni
Perché c'è un momento una fase lunga peraltro in cui se arrivano più risorse più gente può partire
E inoltre lo sviluppo crea sempre disuguaglianze
Crea aspirazioni crea mobilità mentale prima di mobilità fisica
Gli studi di economia dello sviluppo arrivano a stimare che fino a due mila dollari di reddito procapite non si riesce a partire
Dopo i dieci mila sopra i dieci mila euro dieci mila dollari procapite non si parte più in mezzo c'è tutta la fascia sociale della popolazione che può trovare nell'emigrazione una risposta al ai suoi problemi economici se aumenta il numero di persone di Paesi che arrivano al di sopra della soglia del due mila dollari di reddito hanno lordo pro capite aumenta il bacino di partenza dell'emigrazione e non il contrario e solo nel lungo periodo che lo sviluppo
Contrasta con l'emigrazione è un paese diventa a un certo momento ricettivo di emigranti dovremmo saperlo perché l'Italia ha fatto esattamente questo percorso
Da Paese di immigrazione e l'emigrazione è stata contemporanea all'inizio dello sviluppo industriale
L'Italia in un secolo si è trasformata in paese di attrazione prevalente ma appunto ci sono voluti cento anni non due-tre
Un'ultima cosa che vorrei dire i rifugiati dobbiamo sempre ricordare alcuni dati
Rifugiato nel mondo settantuno milioni anche qui percentuale costante nel tempo in realtà negli ultimi decenni anche sui numeri assoluti sono aumentati
Quaranta milioni sono sfollati interni circa venti milioni circa ha rifugiata internazionali tre milioni e richiedenti asilo ma il dato importante che l'ottantaquattro per cento sono accolti in paesi in via di sviluppo
Tra cui il ventisei per cento nei Paesi più poveri in assoluto
Paesi come l'Etiopia e l'Uganda al Bangladesh colgono più rifugiati della maggior parte dei paesi europei l'unico paese europeo che compare tra i primi dieci in graduatoria per l'accoglienza di rifugiati e la Germania
Ecco qui neri quel primo la Turchia a cui l'Unione europea ha chiesto di essere aiutata
Di essere sollevata dall'accoglienza dei numeri maggiori di richiedenti asilo la Turchia ne ha tre milioni e mezzo sul suo territorio
Tutti i Paesi confinanti consoni in guerra sono Paesi di accoglienza i rifugiati fanno poca strada
In genere o si ferma in una regione un po'più sicura del loro Paese o si fermano appena dopo i confini quelli che riescono ad arrivare fino in Europa sono ridotte minoranze meno di dieci per cento di rifugiati del mondo
Ultimo dato in rapporto agli abitanti il Libano accoglie centosessantanove rifugiati su mille abitanti esclusi palestinesi
La Giordania supera gli ottanta la Turchia sfiora il quaranta
In Europa nell'Unione europea abbiamo i casi di Svezia Malta intorno ai trenta in Italia siamo a quota circa sei ma a questo punto credo sia bene sentire Luca Di Sciullo la presentazione più estesa dei dati del dossier grazie
Ecco qui
Bene grazie Maurizio molto interessante come sempre adesso sentiamo il resta grazie Orazio ruolo perché
Grazie Molteni vorrei ringraziare tutti voi che siete qui numerosi ancora che il dossier è stato presentato lo scorso venticinque ottobre quindi non tanto tempo fa
Però è sempre molto bello avere questa partecipazione così nutrita che è significativa e già di per sé no soprattutto di questi tempi
Io vorrei ringraziare
Il padrone di casa ed il presidente Treu per aver voluto ospitare questa presentazione
Un particolare ringraziamento
Anche alla Presidente Spadoni
Noi non abbiamo avuto presidente d'onore quando abbiamo presentato a livello nazionale il nostro dossier di avere dei rappresentanti politici
E quindi questa è la prima occasione che questo dossier a lei nella sua persona
Un a un rappresentante di questa categoria estremamente importante l'integrazione multe e grazie anche al professore Ambrosini
Perché ha voluto caldeggiare in maniera particolare questo evento qui a ecco io esprimo grande gratitudine creano a tutte le persone anche a tutti voi per questa occasione
Ecco vorrei soffermarmi non troppo sui dati dice naturalmente farò cenno a qualche dato però vorrei sviluppare insieme a voi
Più che altro un ragionamento
Soprattutto su due temi il primo è stato già
Toccato dagli interventi precedenti però vorrei tornare a dire ancora qualcosa su questo perché mi sembra molto importante e riguarda appunto la rappresentazione
Prevalente che nel nostro Paese oggi e circola dell'immigrazione dei fenomeni migratori e degli immigrati
E poi vorrei tentare di tracciare
Una proposta
Credo analizzare la possibilità di cambiare il paradigma con il quale noi spesso anche gli addetti ai lavori spesso parlano del integrazione un tema
Che è sempre meno presente nelle agende politiche non solo nazionale ma anche a livello europeo e anche sempre meno sostenuto devo dire dai fondi
Ecco citerò solo il fatto che era in discussione negli organismi europei la possibilità che il fondo per l'assillo le migrazioni l'integrazione
Sì detto fammi Hollande FI a livello europeo ecco forse e decurtato dei fondi guarda caso dell'integrazione e l'idea era di farli confluire nel fondo di un fondo più generico
Nel fondo sociale europeo peraltro senza una un vincolo di destinazione e senza neppure un aumento della dotazione del fondo sociale europeo quindi questo significa insomma il rischio di affossare anche da un punto di vista strettamente economico
L'integrazione progetti di integrazione è un rischio che vorremmo veramente evitare
Dunque vorrei tornare però prima di parlare di questo vuole tornare sul tema della rappresentazione che è stato toccato da chi mi ha preceduto
Noi siamo un Paese di immigrazione ormai da quarantacinque anni quindi quasi da mezzo secolo
Eppure molto preoccupante oggi che si parli in termini di si parli dell'immigrazione degli immigrati ancora con un Lessico con categorie mentali un apparato concettuale
Che forse è vecchio quanto è vecchia l'immigrazione in Italia c'è di almeno quaranta anni fa
Non solo come molti altri hanno messo in evidenza noi abbiamo dovuto assistere soprattutto nell'ultimo anno in un in cattivi mento
Del linguaggio
In una brutalità in una violenza a volte anche Colton irrisori verso verso anche casi elementari di pietà umana che riguardano gli immigrati
E quindi già questo è molto grave questo la forma di imbarbarimento del linguaggio
Formati imbarbarimento che devo dire
Piace
Ma ahimè perché analisi sono state condotte numerose soprattutto se le piattaforme due sull'internet e così via e mail sappiamo come di laghi sempre più questo profluvio di frasi di banalità di frasi Effetto con questa dose di violenza verbale con tutto un codazzo di l'AICA dei commenti
Spesso anche molto volgari tre riferite agli immigrati e dicevo però questo piace perché la gente
Spesso ha l'impressione che questo un linguaggio sia finalmente il linguaggio adeguato a quello che ha sempre pensato che forse a volte non ha avuto il coraggio di dire
E per chi fa una contro informazione chiamava così ma forse sarebbe più corretto dire qui c'è chi cerca di fare un'informazione più corretta basata sui numeri è sempre più difficile
Convincere la gente il pubblico
Che quelle pre comprensioni sono errate
Forse oggi dirò una cosa abbastanza forte ma non siamo lontani dal dover riconoscere il fallimento di iniziative di informazione di disseminazione basate solo sui numeri questo detto da da una persona che insomma è stata chiamata a presiedere un centro di ricerca che si basa sui numeri insomma è abbastanza singolare però noi registriamo questa difficoltà i numeri spesso non bastano più
La gente oggi non solo non li conosce però sempre meno è disposta a credere ai numeri
E questo è dovuta al fatto che quello che dice la pancia
E che è invece sta politica anche a seconda a volte molto più forte di quello che la testa il cervello è disponibile ad accreditare
E il risultato di tutto questo che noi abbiamo davanti a noi non sono un linguaggio brutale ma tutta una serie di quelle che noi abbiamo chiamato il ormai dogmi nazional popolari cioè tutta una serie di di credenze che vanno per esempio dal fatto che dell'Italia sarebbe imbarazzante dagli stranieri
Ecco no voi si parla di invasione degli stranieri almeno da vent'anni voi immaginate se fosse vero un Paese in basso assediato in basso
Per vent'anni sarebbe totalmente devastato no quattro ferite non sarebbe la più lunga invasione nella storia dell'umanità
E poi naturalmente ci sono tutta una serie di altri preconcetti
Gli stranieri ci rubano il lavoro aumentano la delinquenza
Mi portano le malattie evadono le tasse erodono le risorse dello Stato sono tutte a una serie di credenze difficile da scardinare che però i numeri dimostrano non aver alcun fondamento
Ma i la cosa più grave è che oltre alla violenza verbale a tutta questa serie di di di credenze stucchevoli che non colgono nella realtà perché nel frattempo l'immigrazione è andata avanti e quindi tutte queste cose sono anche estremamente anacronistiche voi pensate che in quarantacinque anni di storia dell'immigrazione
I residenti stranieri sono cinque milioni e centoquarantaquattro mila alla fine dello scorso anno
Ma un milione trecento mila cioè più di un quarto è nato in Italia
Costituisce le cosiddette seconde generazioni per cui diciamo che è straniero per la legge ma atti negli F nella effettività si parla di ragazzi che
Di fatto sono italiani e spesso si sentono anche italiani senza poterlo essere da un punto di vista giuridico e poi bisogna fare attenzione anche a chiamare stranieri al rigore quel milione e quattrocento mila
Residenti che sono in Italia ma provengo ne hanno la cittadinanza di Paesi dell'Unione europea
Ora noi abbiamo una concessione delle unione europea
Prevalente in cui noi pensiamo che l'unione sia diventato un apparato Musto burocratizzato in cui le regole
Economicistiche o monetarie di sono diventate l'unico criterio
Per per essere fuori o dentro no e questa immagine certamente non aiuta però se non ci rifacciamo a al sogno dei padri fondatori dell'Unione Europea
E dovremmo al rigore ritenere nonna stranieri i cittadini europei
Quindi attenzione anche a chiamare stranieri in senso stretto anche i cittadini comunitari voglio ricordare che
Con oltre un milione di residenti stranieri la Romania e la prima nazionalità
Per più numerosa teste la più numerosa qui in Italia ed è una nazionalità comunitaria
E poi siamo andati avanti anche se sia pur con difficoltà però nell'inserimento
Mammano in questi quarantacinque anni gli immigrati sono diventati una parte integrante e sempre più organica del tessuto sociale del tessuto produttivo del tessuto economico
Voi pensate solamente che noi abbiamo ottocentoventisei mila alunni stranieri iscritti nelle scuole italiane oggi
Sono quasi il dieci per cento di tutti gli gli alunni iscritti nelle scuole ecco tre su cinque sono nati in Italia
Tre su cinque sono seconde generazioni e quando io ho cominciato qualche anno fa a fare questo mestiere quando si parlava del capitolo scuola si diceva spesso bene
Abbiamo le classi multiculturali spesso ci son classi in cui gli stranieri son più degli italiani ecco la didattica dovrebbe adeguarsi a questo nuovo panorama corsi pluralistico per esempio i libri di storia libri di geografia
Ecco dovrebbero cominciare a parlare oltre che è sempre solo del Risorgimento della storia europea allargare lo sguardo anche agli altri Paesi di provenienza di questi allievi
Essere meno Eur uscente Richie
Studiare la cultura la lingua le tradizioni di questi Paesi noi sappiamo che in questi anni molti progetti
Nella scuola si sono mossi in questo senso tuttavia non è mai andata a regime una didattica veramente interculturale ma oggi le cose sono andate anche al di là no e io mi chiedo ma oggi è ancora qui sta la la priorità sebbene tre e alunni stranieri sul cinque sono nati in Italia che significa che conoscono l'italiano sono nati qui hanno amici qui
Hanno la cittadinanza di un Paese che spesso o non hanno visto per niente io dove sono andati pochissime volte di cui hanno sentito parlare
Dalle loro famiglie di origine
E di qui sanno molto poco
E noi sappiamo che oggi la la la questione sul tappeto
Per le seconde generazioni è proprio la questione identitaria
Dalla letteratura testa due due modalità conflittuali che sono in parte uguali in parte contrastanti ma ci sono giovani soprattutto adolescenti
Che hanno a cuore no sentono in maniera particolare il tema del chi sono io della identità
Allora c'è chi si sente italiano e crea un conflitto con le famiglie di origine per questo suo sentirsi italiano e noi abbiamo visto anche dalla cronaca che spesso sono i conflitti molto seri
A volte sanguinosi
No
Oppure ci sono ragazzi
Che entrano in conflitto con la società di accoglienza innanzitutto perché non vengono riconosciuti come italiani
E poi magari perché hanno visto i loro genitori di prima generazione essere discriminati tessere segregati fare molti sacrifici non essere riconosciuti entrano in conflitto con la società
E per appoggiare i genitori e magari professando Cindy sedicenti a amici oppure assumendo anche nei costumi
Le abitudini delle loro famiglie d'origine di cui magari ripeto ancora una volta hanno una conoscenza più blanda ma è una presa di posizione conflittuale con la società con una con un rischio doppio
Che chi si sente italiano e che entra in conflitto con la propria famiglia d'origine poi al momento di inserirsi nella società italiana di cui si sente parte i datori di lavoro preferiscono gli italiani dice il Po a questi che si sentono italiani quindi con una doppia discriminazione un doppio pericolo di conflitto
Dico questo solo per dirvi in maniera esemplare come in quarantacinque anni le cose siano andate evolvendo come il fenomeno cambi ma come i nostri schemi mentali sono ancora irrigiditi e non colgono per niente
Nella realtà
Ma la cosa sulla quale mi vorrei soffermare ora e anche
No prima di cambiare argomento scusate vorrei anche notare uno degli effetti perversi di questo linguaggio inadeguato
Ecco uno degli effetti perversi è che noi assistiamo a un restringimento
Direi semantico cioè di significato
Dei termini che riguardano l'immigrazione in parte ne è stato accennato è stato accennato dal professor Ambrosini questo ecco per esempio parla prendete in considerazione il termine immigrato
La parola più semplice di chi vede per chi si occupa dell'argomento
Ecco se voi chiedete alla gente per strada che cosa chi siano gli immigrati oggi il loro mi rispondono che gli immigrati sono quelli che sbarcano sulle coste italiane
Cioè immigrato uguale profugo
Quindi oggi con questa parola la gente ma non solo gente anche molta della politica bisogna dire gran parte del mondo dei media non intende mica più quel mondo composito variegato di cinque milioni di stranieri che si sono insediati qui capiscono qua che hanno ancora tante difficoltà gli stranieri e dei loro figli che sono ancora alle prese con problemi di di partecipazione di inserimento e così via su questi riflettori si stanno spegnendo
Di questi sempre meno ci si chiede se se ne occupano la politica tutta la società
E gli immigrati di ripeto son diventati clandestini che sbarcano
E a rimpicciolirsi non è solo il campo semantico della parola è anche il nostro campo visivo lo spazio dell'attenzione mediatica si è ristretto
Per esempio oggi che si preoccupa
Di ciò che accade ai migranti dopo il mare o dopo che escono dai centri di accoglienza
C'è una disattenzione su questo ma la disattenzione ancora più grande
Su quello che accade ai migranti prima del mare cioè non solo nel deserto dove molte fonti dicono che muoiono in maniera doppia o addirittura tripla
E rispetto che al nel Mediterraneo ma anche nei loro paesi di origine
Che conoscenza diffusa c'è dei paesi di origine da cui arrivano i migranti delle situazioni geopolitiche economiche di questi Paesi
Ai quali vanno diffuso c'è molta ignoranza e i riflettori sono concentrati solo su quello che avviene nel mare
E poi torniamo anche all'integrazione
Ecco anche l'integrazione è uno dei termini che ha subito quel restringimento concettuale di cui parlavo prima io ho avuto la fortuna l'onore per il CNEL di curare personalmente una serie di rapporti
Sul sugli indici sugli indicatori di integrazione a livello territoriale in Italia degli immigrati e quando ce ne siamo occupati
Fino agli inizi degli anni Duemila insomma inoltrati
Noi avevamo eravamo contenti di poter vedere nelle definizioni degli organismi comunitari che l'integrazione era un processo biunivoco che impegnava autoctoni e immigrati
E che nasceva dal basso cioè che aveva una forte dimensione territoriale e che era un processo a lungo termine di lungo respiro che implicava tutta una serie di ambiti strategici che passava che passava dal lavoro dalla casa dall'accesso ai servizi fondamentali dall'accesso
Abeni primari di Guelfa e così via un percorso di lungo respiro a lungo termine ecco oggi se voi ci fate caso ma allora lo si vede anche nei bandi semplicemente nei bandi di Progetto che emanano organismi anche europei quando si parla di integrazione oggi si parla di quelle misure
Che devono essere assicurate agli ospiti dei centri di accoglienza ancora una volta quindi quei corsi di lingua di te dei orientamento e di educazione civica e di ristabilimento dei curricula
Che vengono somministrati nel giro di due-tre mesi prima che il migrante poi esca da questi centri
E presumendo che abbia raggiunto la cosiddetta autonomia e se la deve poi cavare con le sue gambe una volta che sia entrato in Italia dopo che ha ricevuto corsi di questo genere integrazione si è ridotta acquisto
Diciamo un respiro cortissimo affannoso
Chi parla più oggi di strategie di integrazione a lungo termine
E l'Italia che pure un Paese che conosce l'immigrazione da mezzo secolo non si è mai dotata neanche di una legge quadro nazionale che almeno detti le linee
Fondamentali
Per l'integrazione che valgano a livello territoriale
Ecco ma come tutti i periodi così di cristiani ogni periodo di di crisi oltre a essere punto critico per definizione però è anche l'occasione forse per gli vedere cambiare
Le impostazioni precedenti che non vanno
E allora a questo riguardo io vorrei mettere l'attenzione almeno su due aspetti e concludere con questi aspetti
Il primo l'abbiamo già detto che i numeri a volte non bastano più e noi abbiamo bisogno oltre che di numeri anche di buoni si impicca di buone prassi direi di testimoni intendendo in senso lato cioè di luoghi o di persone che vivono e che incarnano
Una possibilità reale di integrazione che mostrino al di là dei numeri che l'integrazione è possibile
Perché è vissuta
E e noi vediamo che dove si realizza l'integrazione veramente rivitalizza in maniera dinamico l'intero contesto sotto tutti i punti di vista sotto il punto di vista sociale sotto il punto di vista culturale economico
Io anche civile
Quindi l'integrazione fa bene
Dove è riuscita lo dimostra non solo agli stranieri ma anche agli italiani
Ecco noi abbiamo bisogno di esempi che ci mostrino questo in maniera tangibile anche al di là dei numeri perché i destini di italiani immigrati sono sono volenti o nolenti intrecciati nella nostra società
Oggi noi investiamo tante risorse tante attenzioni e anche tanta attenzione politica mi sia consentito di dirlo ha come chiudere le frontiere chiudere i porti gestire i flussi mostrando spesso il pugno duro e così via
è vero che non è il caso di parlare di integrazione di accoglienza indiscriminata come non sarebbe il caso di parlare di chiusura indiscriminata e no è una volta si parlava di integrazione ragionevole
Comma quest'attenzione rivolta verso l'esterno come se la minaccia dovessimo noi difendere
L'Italia il tessuto sociale dalle contaminazioni che vengono da fuori
Rivela anche qui una mentalità ha ormai arcaica non siamo più noi Stati nazionali litanie già oggi un paese multiculturale
Multi religioso multietnico composito noi già viviamo oggi in società complesse
Non dobbiamo difendere il Paese dal pericolo di diventarlo lo siamo già
E si abilissimo fatto più attenzione alle lezioni che ci sono venute anche da altri Paesi europei
In cui
Episodi gravissimi
Di terrorismo sono sorti la dove l'integrazione non è riuscita
In quelle sacche di di marginalità in cui migranti che abitavano in quei Paesi
Dopo tanti anni di permanenza lì non si erano integrati è lì che coglie lì che nelle sacche del disagio sociale ovviamente che che essi radicano certi fenomeni quindi è molto pericoloso oggi
Avere un'attenzione alle frontiere e una disattenzione Aldiss attese che riguardano invece le politica di integrazione
E l'ultimo punto sul quale mi vorrei soffermare con voi e che forse è anche venuta allora oggi di cambiare quel paradigma nel dibattito
Che che
Spesso noi abbiamo visto svolgersi sul svolgersi tra chi vuole da una parte chiudere all'immigrazione e chi si batte per una società pluralista interculturale e così via i cosiddetti buonisti contro cattivissimo tanto per riprendere un un un linguaggio alla poca ecco forse oggi è venuta l'ora di avere il coraggio di elevare di cambiare anche i termini della discussione Adelburg e portarli a un livello più adeguato a quelli che sono i nostri principi di civiltà oggi devo dire la verità anche i Doors affatto quei aperto ha seguito questo percorso fino ad oggi
Oggi anche chi condivide le buone ragioni dell'integrazione che ha mandato anche da un atteggiamento di solidarietà verso gli immigrati
Spesso ha opposto a chi auspica la chiusura il pugno duro e così via
Dei dati anche degli argomenti che sono improntati a quanto gli stranieri siano utili
Al sistema Paese
E quindi si è sottolineata la loro utilità la loro necessità
Ecco sono stati portati sul sotto questo punto di vista molti dati no noi abbiamo spesso detto sono oltre due milioni e quattrocento mila gli occupati costituiscono oltre un decimo di tutti i lavoratori che sono in Italia
Poi producono in termini di valore aggiunto quindi come quota del prodotto interno lordo centoventisette miliardi che anche qui un decimo circa dell'intera ricchezza prodotta nel Paese quindici sono utili
Cinque miliardi sono stati di Euro sono stati inviati come rimesse nei loro Paesi d'origine nell'ultimo anno è un dato in calo ma anche qui è un dato che supera per dire in termini proporzionali quanto lo Stato italiano e dedica ai fondi per la cooperazione internazionale quindi a essere rigorosi noi dovremmo dire che aiutarli a casa loro ci pensano già in buona parte loro stessi
Poi abbiamo visto come è stato ricordato che assicurano nelle casse dello Stato e trattasse contributi previdenziali spese del rinnovo dei permessi di soggiorno le pratiche per la cittadinanza e tutte altre voci
Non solo ripagano quanto lo Stato spende per loro in servizi ma anche con un avanzo positivo di un miliardo e settecento milioni di euro minimo questo dice la Fondazione morì sa
Poi sono molto più giovane di tre degli italiani voi considerate che
Gli ultrasessantacinquenni tra gli stranieri sono solo uno ogni venticinque tra gli italiani uno su quattro e noi rischiamo di avere un tasso di dipendenza crescente prevediamo che tra qualche decennio tra la sola popolazione italiana agli ultrasessantacinquenni arriveranno a un terzo e loro già pagano lo diceva lo ha detto in più di un'occasione il presidente Boeri
Con quello con circa dodici miliardi che versano i contributi previdenziali pagano l'equivalente di oltre seicento mila pensioni di italiani
Ecco poi sono più fecondi eccetera quindi immigrati servono
Sono utili e questo è senz'altro vero
Ecco però dicevo forse anche il caso di cambiare questo paradigma e di abbandonare quest'ottica che stia pura mente funziona linguistica perché quest'ottica rischia di giustificare
Quel mercato del lavoro segmentato così rigidamente stratificato come quello italiano da decenni e sicuramente non da quando sono venuti gli immigrati da molto prima
Noi abbiamo un mercato duale scisso ci sono da una parte gli impieghi
Di alto livello garantiti ben retribuiti che hanno anche dei privilegi acquisiti e dall'altra abbiamo impieghi di basso livello spesso di breve durata nei sottotetti Buy viti
Ecco la retorica dice che se gli italiani non trovano lavoro e colpa degli immigrati
E un'ottica funzionali Istica risponde sì ma noi abbiamo bisogno degli degli immigrati perché fanno quelli tutti quei lavori che gli italiani non vogliono più fare ecco dirittura che non sanno più fare
Sì ma questo mercato così stratificato non è che colpisca solo gli immigrati colpisce anche gli italiani
Quanti giovani italiani anche laureati oggi
Trovano impiego di basso livello di bravo di breve durata sotto retribuiti occhi o delle cinque Pinzi sto citando il professor Ambrosini c'è poco pagati precari eccetera eccetera che fanno anche gli stranieri
Abbiamo giovani italiani e stranieri che sono entrambi delegati e tenuti schiacciati su questo tipo di impieghi che la scarsa mobilità occupazionale che si che significa anche scarsa scarso ascensore sociale Niguarda italiani e stranieri in questo tipo di mercato
è un esempio tra gli immigrati e questo noi abbiamo lo saprete
Che gli immigrati si per il settanta per cento si orienta hanno in comparti occupazionali che sono diventate vere e proprie nicchie etniche ne potremmo per ogni provenienza dire quasi con assoluta certezza dove lavorano dove lavorano per lo più i filippini dove lavorano per lo più cinesi dove lavorano per lo più marocchini
Per voi pensate che in sette casi su dieci tra quelli che sono impiegati nell'assistenza domestica sono stranieri e oltre il quaranta per cento delle donne lavoratrici straniere
è impiegata in questo comparto
Ecco un mercato così penalizza non solo gli stranieri ma anche gli italiani
E tutti i vantaggi che sopra ho ricordato di quanto siano utili gli stranieri nel sistema italiano tutti i vantaggi in termini di produzione del PIL di gettito fiscale di contributi previdenziali
Ecco sarebbero molto più consistenti
E giallo sono molto consistenti se i lavoratori stranieri fossero inseriti in maniera più è qua nel sistema produttivo e nel mercato del lavoro
Come se fossero inseriti in maniera più equa
E quindi con più possibilità di ascensore occupazionale e sociale anche molti italiani
E la il fatto che sia italiani che stranieri subiscono a dispetto della retorica dominante le stesse discriminazioni
In questo caso nel mercato del lavoro e anche dimostrato dal fatto che entrambi italiani e stranieri sempre più si orientano verso la stessa soluzione cioè lasciare l'Italia
Noi abbiamo avuto nel due mila diciassette centoquarantuno mila italiani in più all'estero e abbiamo avuto in Italia duecento tre mila italiani in meno
E sarebbero stati trecentocinquanta mila gli italiani meno in Italia si è nel frattempo centoquarantasette mila stranieri non fossero diventati cittadini italiani il che ha compensato questo crollo
Gli italiani che sono usciti dall'Italia una possono essere stimati
In circa duecento mila sono quasi il doppio di quelli che si cancellano noi sappiamo che la cancellazione una grafica non è una procedura obbligatoria quindi spesso molti se ne vanno e non non la praticano quindi noi possiamo tranquillamente stimare che circa duecento mila lasciano l'Italia siamo a livelli quasi di seconda di di di secondo dopoguerra
E
Però questo riguarda anche molti stranieri e molti italiani diventa molti italiani di per l'acquisizione cioè molti stranieri che sono venuti qui da stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana e poi vanno via dall'Italia sono stati venticinque mila in quattro anni allora come cambiare questo paradigma e chiudo
Forse smettendo di concepire l'integrazione in maniera puramente unilaterale cioè come se l'immigrazione integrazione fosse una questione di cui se ne devono occupare gli immigrati son loro che si devono integrare no integrazione e lo dice la definizione che dava alla Unione Europea qualche anno fa
è un processo bionico biunivoco per davvero c'è riguarda non solo gli stranieri ma anche gli italiani son tanti italiani che si devono ancora integrare che sono TC integrati
Dal tessuto sociale del nostro Paese
E smetterla anche di di propugnare solamente o in maniera unilaterale anche un'integrazione di tipo utilitaristico
Per non giustificare un mercato che penalizza tutti e due
Allora forse sarebbe il caso di inaugurare un'integrazione non più utilitaristica ma abbassata sui diritti della persona
Sui diritti umani e prima dicevo questo eleverebbe molto il dibattito a livello dei principi costitutivi della nostra civiltà perché se c'è qualcosa che fa l'identità europea sul quale si alleerà sulla quale suoli sia le radici cristiane sia lì radici laiche diciamo così dell'Unione Europea convergono
è la scoperta da parte dell'Europa dell'universalità dei diritti della persona cioè quei diritti che erano appannaggio una volta solo di una classe di privilegiati sono stati riconosciuti da noi europei
Diritti della persona in quanto tale diritti universali
Ecco se noi cambiassimo questo paradigma quando si parla di integrazione e cominciassimo anca demolire tanti di quei preconcetti di quelle idee che non colgono più nella realtà ma aprissimo gli occhi su cosa è accaduto in quarantacinque anni nel nostro Paese ecco forse
La narrazione ma anche la politica e anche la percezione civile diffusa sarebbe molto diverso e vivremmo in una società migliore grazie
Dottor Di Sciullo per questa ampia analisi che nata ben al di là dei dati a me spetta il compito di sostituire indegnamente il presidente Treu anzitutto ringraziando la vicepresidente della Camera dei Deputati onorevole Spadoni che ora ci lascia per impegni istituzionali grave e buon lavoro
E ora do la parola al primo degli interventi programmati il dottor Federico sola Soda che direttore del dell'OIM qui a Roma cioè dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni
L'importante organismo internazionale che e proposto a seguire i temi di cui ci occupiamo dottor Soda grazie di essere qui con noi a lei la parola grazie grazie professore buon buon pomeriggio a tutti
Vorrei innanzitutto ringraziare di cuore sia il nel per ospitare accede oggi e che il ridosso per l'invito per questo questo dossier che
Un uno strumento estremamente importante tutti gli anni per l'appunto comprendere i vari componenti dei fenomeni migratori in Italia e cercare di portare avanti un un dialogo e delle politiche basate sulla realtà e più equilibrate
Purtroppo apprezzo il il l'osservazione del dottor Di Sciullo che mi mi intristisce apprezzarlo in questo caso perché è vero non bastano più i numeri
Non stiamo facendo abbastanza stiamo siamo un po'come salmoni che nuotano controcorrente in questo periodo
A ed è un periodo in cui io che sono in Italia da quattro anni
Sinceramente faccio questo
Tutti i giorni di lavoro
O più domande che risposte alla situazione che dobbiamo affrontare in Italia ma soprattutto in Europa e purtroppo temo che sia anche una un atteggiamento che potrebbe essere contagioso andare anche oltre
Quindi un periodo molto difficile che mi mi preoccupa veramente come non solo come funzionario di della mia le infezioni ma proprio come cittadino di questo mondo
La mia il mio intervento era strutturato però sono state dette così tante cose già interessanti importanti che o scucito ricucito e quindi è un po'meno strutturato di quello che vorrei
Vorrei praticamente
Trattare
Un di tre punti
Beh inizio innanzitutto con un breve commento sulla percezione e la narrativa
Della migrazione
Oggi molto tossica xenofoba
Zero come razzista
Pericolosa di visiva
In Italia che si osserva
Ogni minuto su i social
E questo è un cambiamento che
è successo in un battito c'è veramente perché io non mi ricordo neanche che un anno o un anno e mezzo fa ci fosse un un narrativa così
Così volgare sinceramente
E questo e questo è e in parte legata alle percezioni di cui il professore Ambrosini ha ha parlato
E in parte anche ma moltissimo legata alimentata da una strumentalizzazione del tema e da penso un fallimento anche da parte dei i nostri leader e non mi riferisco solo a la situazione in Italia assolutamente via Forni mi di affrontare e impegnarsi su altri temi sociali economici
Importanti per i Paesi e piuttosto di avendo scoperto la possibilità di strumentalizzare queste queste questioni e queste persone di scegliere quella strada lì
Non so come si uscirà da questo credo tutti io uso social media ormai quasi tutti noi siamo costretti in un modo l'altro essere ciccia tirato dentro non so come si esce sono convinto che il social media
Una grandissima
Un aspetto che sta facendo molto danno
In questo contesto in questo momento ci sta dividendo sempre di più e si vede benissimo su alcuni diciamo siti odio alcune piattaforme che ha ci sono proprio due comunità diverse o più comunità diverso che praticamente non si incrociano non scambiano idee non con e non comunicano uno con l'altra e questo è molto molto notevole sull'emigrazione
Adesso per quello che riguarda l'Italia due due brevi osservazioni su un aspetto che io considero fondamentale per una migliore gestione dei flussi e l'altro su il decreto sicurezza il primo sulle procedure
Sono convinto che è necessario lavorare di più su uno snellimento delle procedure di di conosci mento
E su va una gestione migliore delle aspettative delle persone che continuano ad arrivare in Italia via mare o che sono ancora in questo momento nei centri d'accoglienza ci sono più di centocinquanta mila persone comunque ancora oggigiorno in accoglienza
Gestire queste aspettative importanti per tutti è importante per loro principalmente perché tantissimi hanno aspettative che non sono realistiche
E nel loro futuro in Europa in Italia mi del mercato del lavoro né di quanto di di di delle possibilità veramente di rimanere perché dobbiamo ricordarci che le le le la negli USA la legislazione e le norme oggi non prevedono che la maggior parte anzi è una piccola minoranza di queste persone che appartenere al diritto di rimanere regolarmente sul sul territorio italiano è o in Europa
Quindi questo è tutta un aspetto che va gestito continuano a passare spesso più di un anno in accoglienza e in un sistema dove che Green in un sistema che Silvia coglie però noi iniziano un percorso appunto di integrazioni o di qua o di lavoro e quindi quelli che potranno rimanere non si impegna a non sintetica no al Paese perché non si sentono a che fare che che sa non sarà necessariamente qui il loro futuro e quelli che non avranno l'opportunità di rimanere invece hanno spesso aspettative che non sono realistiche
E questo danneggia tutto il sistema a secondo me
Il secondo del il secondo la seconda mia osservazione sul decreto sicurezza io penso che
Uno degli aspetti
Che beh uno degli aspetti che mi preoccupa di più del decreto sicurezza ma è che un probabile molto probabilmente quasi di sicuro risulterà in un aumento di persone senza Stato Oscar senza documenti senza documenti che saranno sempre più marginalizzate escluse
E si sposteranno da quella che categoria del professore Ambrosini da da tollerati a non di non desiderati e questo nel nel contesto attuale nel nella appunto tornando alla alla alla narrativa che abbiamo alimenterà solo questa questo questi sentimenti questi moti emozioni
A diciamo quasi violente verso questi queste persone
Ma aumenti era il numero di persone in questo status appunto perché tutto quello che
S'
Ci dicono i nostri i nostri ministri e i campi dei rimpatri non sono non sono diciamo indicatori realizzabili la realtà è che i rimpatri forzati in questo periodo sono più o meno uguali dell'anno scorso se non meno
Stiamo parlando di una situazione estremamente complessa per l'Italia da gestire perché negli ultimi anni ogni anno
In i migranti che ha sbarcavano provenivano da circa sessanta nazionalità diverse diverse accordati di accordi di riammissione ce ne sono
Tre o quattro quattro cinque
Non non in questo momento non se ne non si parla di firma nuovi con i rimpatri volontari sì si può fare qualcosa però non se non non si può non si possono aiutare tutte le persone e non è neanche adatto in certe circostanze
E quindi a nonostante un notevole calo nel numero di sbarchi il le persone che continuano ad arrivare e comunque più alto di quelli che il che le autorità vorrebbero rimpatriare e in più quelli che sono già qua
Molto no a loro non sarà rinnovato il il permesso il riconoscimento umanitario che hanno ottenuto negli anni passati
Quindi a questo un problema secondo me molto reale e anche pericoloso terra queste persone per prime ma anche per appunto un un il rischio di un un aumento di attenzione nella nostra società
E potrebbe anche alimentare tensioni con gli altri Paesi europei perché non è detto che queste persone non troveranno spostarsi verso altri paesi in Europa mettendo più pressione sui confini con l'Austria la Svizzera e la Francia
In situazioni dove la situazione insieme in Ina in zone dove la situazione a è già
Teresa
Tutto questo
Lo dico anche per contestualizzare un brevemente il mio terzo punto che riguarda più questioni europee
Siamo in questa situazione
In gran parte a causa di una mancanza di a innanzitutto una politica interna sulla migrazione e l'asilo per Little per l'Unione europea
Perché è impossibile capire come si possono aver delle frontiere comuni senza un senza accordi interni del all'interno dell'Unione in come gestire cosa succede quando le persone a entrano entrano cioè attraverso la frontiera
La seconda mancanza è anche di una politica estera comune perché cosa sta succedendo è che a causa della mancanza di una politica interna a causa del fatto che c'è sempre meno
Diciamo
Senta ci sono sempre meno punti di condivisione su le questioni migratorie tra i Paesi membri europee
L'approccio e di esternalizzare tutto quindi non riusciamo a mettere in in ordine la nostra casa
Il nostro orto allora andiamo a lavorare nell'orto degli altri
E qui vediamo appunto tutte queste politiche che negli ultimi due tre anni le praticamente le politiche europee che erano relativamente equilibrate si parlava anni qualche anno fa si parlava di en canali illegali anche tra IMI anche per ragioni economiche si parlava non si parlava assolutamente di chiusure di canali terra per esempio ricongiungimenti familiari
Questo di quel di questi temi praticamente non se ne parla più
Enti eccetto in aule come questa
E sia spostato tutto verso i controlli la chiusura
E appunto cioè cercare di andare sempre più lontano dall'Europa per fermare le persone e fare in modo che paesi che hanno già di noti non altri Paesi di transito che hanno già altre non difficoltà notevoli senza assolutamente altri priorità per i loro nazionali
Dagli sempre più responsabilità
Ai ad aiutare l'Europa a gestire questi flussi
L'effetto di questo in gran parte è che non c'è un dialogo costruttivo in base alla parità con i paesi di transito o di origine sullo sviluppo su una Miglio una governance migliore
Si parla non si parla con questi Paesi terra aiutarli a sollevare il loro popoli dalla povertà e per aiutare a migliorare i sistemi di di di sanità le scuole e appunto lodo Alfano anzi in generale si dialogo con questi Paesi soprattutto per fare cercare di convincerli a trovare delle soluzioni in modo che quelli che sono lì non lascino il Paese
E e non non credo che a potremo affrontare
Tutte le cause di questi spostamenti che sono da i conflitti e cambiamenti climatici alla forbice di diseguaglianza che di cui ha parlato il il professore
Affrontando la questione da un punto di vista esclusivamente dello spostamento delle persone
è una sono questioni darci ci vuole un approccio trasversale e molti settoriale
Quindi non no come ho detto all'inizio non ho molte risposte
Mi spiace
Per me anche per voi vorrei vorrei poter vietare di dare qualche qualche idea brillante
In questo momento non ce ne sono molte si vede anche da dal dalle dagli approcci dalle dalle idee che vengono che il l'Europa stessa Ciaccia sta cercando di sperimentare
La che spesso queste idee non vanno da nessuna parte perché non interessano a nessuno eccetto ai Paesi a europei
E quindi non so come si uscirà da questo quello che mi preoccupa
Sì di di questo fatto è che se non se non abbiamo un atteggiamento più equilibrato e più realistico della situazione
I cambiamenti saranno forzati sulle nostre Società sui nostri Paesi invece che essere gestiti in questo momento i flussi sono gestiti soprattutto dalle organizzazioni criminali transazionali
E e mi e temo che sta dato che le pressioni che spingono le persone a a spostarsi e che da dall'alta altro canto Lele i fenomeni europee che attirano queste persone a venire
Di cui come abbiamo sentito abbiamo bisogno e dobbiamo e dobbiamo trovare il modo di di gestire questi anche in qualcosa anche in quel contesto lì il fenomeno
Appunto saremo costretti ad affrontarlo in un modo l'altro e che essa e farà molto più male che cercando di gestirlo grazie
Grazie dottor so da questo intervento molto sincero certamente capace di andare oltre una semplice dimensione istituzionale e ora passerei la parola agli interventi dei rappresentanti del credo in particolare di Emma Cavallaro consigliere del nostro organismo in rappresentanza del mondo del volontariato e della società civile
Dottoressa Cavallaro a lei la parola
Sì
Va be'mi sembra che questo nostro incontro oggi sia stato un importante passo avanti sulla strada della corretta informazione che riteniamo tutti estremamente è sempre più necessaria
Per questa anch'io ringrazio tutti coloro che l'hanno voluto e che hanno lavorato per la sua realizzazione
Sembra che si possa tranquillamente affermare che l'immigrazione è considerata da molti più un problema anche un'opportunità
E questo è strettamente collegato a livello di conoscenza corretta l'identità effettiva del fenomeno come già è stato richiamato
Una recente ricerca sul tema l'immigrazione il fattore sfiducia degli italiani
Riporta nell'ottobre del due mila diciassette il cinquantuno virgola sei per cento degli italiani intervistati considerava l'immigrazione un problema e non un'opportunità
La ricerca mette in evidenza che un'Europa sempre nel due mila diciassette e l'Italia è il Paese nel quale da distanza tra percezione e realtà e più grande dopo il Portogallo
E sono molte le notizie false che circolano nel nostro Paese una ed è stata anche richiamata certamente riguarda il numero degli immigrati irregolari
Nel due mila diciassette secondo la Fondazione ISMU le persone in condizione irregolare erano meno dell'uno per cento
Guardando i dati risulta un fatto piuttosto sorprendente
La mia opinione gli italiani sul fenomeno immigratorio ultimamente non solo non è cresciuta ma è addirittura diminuita
E questi in un tempo in cui il dibattito pubblico è stato dominato da questo tema che viene rappresentato con una vera e propria invasione
E non c'è dubbio che politicamente il tema viene utilizzato cercando di creare una forte allarmismo e presentandolo come una minaccia alla sicurezza
E anche come una minaccia economica soprattutto nei confronti del lavoro della casa e più precisamente dell'accesso al welfare
Questa fabbrica della paura è stata chiaramente usata a scopi di bassa politica anche nelle ultime elezioni e non possiamo dimenticare che stiamo camminando verso le elezioni europee e questo forse ci dovrebbe interrogarsi
Nella carta dei valori è scritto che il volontariato opera della crescita della comunità locale nazionali ed internazionali
Per il sostegno dei suoi membri più deboli o è stato di visita di disagio e per il superamento delle situazioni dei grato in questa luce come organizzazioni che quotidianamente incontrano ed operano con e per gli immigrati che per noi non sono mai una categoria o dei numeri ma sono volti storie nomi precisi
Riteniamo che non si possa tacere di fronte alle gravi violazioni della dignità umana
Di cui troppo spesso sono vittime di persone che affrontano volte terribili rischi per sfuggire a violenze guerre e persecuzioni o semplicemente per coltivare la speranza di un futuro possibile
Nonostante molti gesti di grande generosità oggi le condizioni di vita di molti immigrati sono inaccettabili
E richiedono il superamento dei blocchi a livello nazionale ed anche di alcune regioni che finora non hanno consentito di creare soluzioni di accoglienza alternative e rispettosa nei confronti dei richiedenti asilo
Allo stesso modo è sempre più urgente una visione europea del problema che porti a gestire la sfida dell'accoglienza dei rifugiati con la corresponsabilità di tutti i Paesi dell'Unione
Noi tutti impegnati a sostenere quotidianamente l'inclusione sociale la qualità della vita sul nostro territorio
Provocati dalla presente situazione intendiamo rivolgere un appello accorato
Non marchiamo Scipione omissione di solidarietà non consentiamo che venga l'indifferenza e che il silenzio degli onesti si trasformi in complicità con l'ingiustizia apriamo i nostri territori incoraggiando e mai spegnendo la sperimentazione di forme di solidarietà e di integrazione che siano testimonianza della qualità morale sociale del popolo italiano
Respingiamo con fermezza le parole di intolleranza rifugiava o la paura del diverso che solo un segno di debolezza ed in cultura
In un appello per un mondo non genocida patria di tutti patria dei poveri che ha girato il mondo raccogliendo autorevolissimi firme anche di molti premi Nobel si legge tra l'altro riguardo al popolo dei migranti un popolo fatto di molte nazioni l'illusione di conservare la civiltà scartando pezzi di mondi è particolarmente infelice
Perché rifiuto ad accogliere integrare migranti e profughi li rende clandestini li trasforma ebrei non di un fare ma di un esistere
La conseguenza è che gli stessi Stati diritto di democrazia costituzionali vedi l'articolo tre della nostra Costituzione
Tradiscono se stessi perché accanto ai cittadini soggetti di diritto concentra hanno masse di persone illegali
Giuridicamente invisibili e perciò esposte a qualunque vessazione sfruttamento pur avendo tutti non solo lo stesso suolo ma lo stesso sangue
Concludo ricordando che l'immigrazione non è un'emergenza ma è una realtà sociale che ci appartiene e che pertanto deve essere affrontata come tale
Occorre saper cogliere questa circostanza per avviare in Italia un nuovo cantiere di solidarietà e di giustizia per avere nei prossimi anni un Paese che sia migliore anche per noi tutti grazie
Grazie alla dottoressa Cavallaro per questo intervento breve ma molto efficace
Ora la parola Giuseppe Massafra
Del sindacato CGIL
No deve lega ho capito il dottor Dan esce che porterà la voce del sindacato che una delle voci importanti nell'ambito del CNEL come organismo in cui le parti sociali si ritrovano per esperienze di dialogo sociale grazie a lei la parola dottor da Nash
Grazie presidente infatti io mi chiamo curo cita nessuno responsabile per le Politiche immigrazione della CGIL sostituisco mio collega il segretario confederale della CGIL CISL e Massafra
Che l'alto io all'ultimo momento ha avuto un impegno inderogabile e quindi ha chiesto a me deve essere di sostituirlo e comunque porto il suo saluto
Ringrazio Cannella per aver organizzato questo incontro
Con interventi così qualificati
Professor Ambrosini dottor Di Sciullo tutti altri intervenuti prima
E
E quando parliamo del dossier del carità si è sempre non mente va verso un personaggio che ci manca tutti perché a Roma c'era un grande Prete
Don Luigi Di Luigi Di Liegro
Che è stato uno dei detonatori diciamo così della creazione di questo di questo volume che è diventato un po'diciamo così quelli però che tutti noi che lavoriamo sull'immigrazione abbiamo sulla scrivania tutti gli anni quando escono fuori questi volumi e quindi è un punto di riferimento per tutti noi di noi che lavoriamo sul tema dell'immigrazione
Ecco io per diciamo così per restare dentro la discussione che si ha fatto fino adesso cerco di dare alcuni riferimenti nostro punto di vista come il sindacato e in breve diciamo in pochi minuti
Nelle volume di quest'anno quello che
Viene sottolineati in qualche modo che
Siamo un mondo in circolazione cioè le persone circolano non solo le persone io aggiungo anche i merci capitali insomma siamo un stiamo vivendo un'era di in movimento
Se andiamo a vedere i dati delle spostamenti che ci sono delle essere umani sul volo boh dirlo sono dei dati veramente attere sei cifre insomma che si stanno circolando Maritati che parlano diciamo così del volume o che si sta aumentando di viaggio dell'America come sempre ed opportune sedi così quindi non siamo in un mondo ormai quello balli issato questo è una cosa chiara penso a tutti di no
In questo modo di collabori USA scuole Bonizzato merci capitali cerco l'hanno tranquillamente la finanza la borsa di Tokyo si chiude due mila miliardi si sposta la Borsa di Wall Street Predappio poco dopo
E poi giustamente c'è anche una circolazione delle persone nel coso che manca giustamente come diceva dottori Sciullo è una concetto di diritto che deve essere accompagnato da questa circolazione
Ora questa circolazione alla sua definizione come giustamente era l'ha detto prima professore Ambrosini che io non me ne sto qui a sottolineare ripeto
La cosa che mi interessa esattamente quello è che manca questo accompagnamento cioè il diritto che deve essere accompagnato da questo movimento
Se non c'è questo accompagnato cosa succede quale entro rischio che corriamo tutti quanti è che quasi sicuramente viene a mancare un concetto che secondo me è come l'aria che respiriamo e cioè la democrazia
Per sostenere quello che sto dicendo anche per diciamo così entrare nella alcuni ambiti delle in punto di vista di noi come sindacato
CGIL CISL UIL giustamente
Faccio alcuni esempi
E le la corda di Dublino
è sicuramente un accordo come sapete impedisce la circolazione delle persone a livello diciamo così ai Paesi che hanno firmato questo accordo perché c'è un discorso del Paese responsabile di arrivo
Che chi arriva prima in Italia visto che è una piattaforma che Stendhal ma dette permetteranno deve Asso prenderla HD quella persona calibrata mensa del se questo accordo viene rifornivano riformato e se viene Mestre sul diciamo così prende le in considerazione l'altra l'alta delle cose
Non c'è questo impedimento alla circolazione quindi il diritto viene accompagnato alla circolazione
La domo Cassia che c'entra e il Parlamento europeo e quello che gli è l'ICI a Monno cui e quindi è un'istanza diciamo così di In Too Much sia di quello europeo ha prodotto una modifica molto importante a questo accordo
Che poteva dare delle risposte
Importanti a questa carenza che ci sto cerca sketch abbiamo oggi per quanto riguarda questo accordo
La cosa
Non è stato percepito una da parte della commissione neanche nemmeno da parte del Consiglio europeo
Ecco poi essere diciamo così una lettura di questa cosa quando il diritto non viene
Noi in Italia
Se
Non riusciamo a cancellare la legge Bossi Fini quindi mille problematiche che ha tra loro ci collega Agata
Esistenza della persona al suo condizione lavorativa se non viene espulso dall'Italia se non lavora e viene espulso
Possiamo rimediare tutte le carenze che ci sono nella nel mercato del lavoro e nel mondo lavorativo che già prima di me sono stati citati per quanto ricorda la segregazione dei lavoratori immigrati in alcuni settori
Come sapete insomma invitati già l'abbiamo sentiti prima
E e con la segregazione sia di in alcuni settori lavorativi che sia salariale far sì che ci sia un campeggio al modo di lavoro
Che il diritto del lavoratore anche italiano viene a mancare e rimane e per l'immane e permanente è una letta una lotta tra l'ultimo penultimo che fa aggio corale solo il primo possiamo rimediare alla cosca condizione quindi noi dobbiamo accompagnare il diritto al movimento cioè non la domo Craxi viene a mancare in quali settori faccio un altro esempio per aver vissuto recentemente sei immigrati avevano e di diritto al voto amministrativa
Che era un concetto di diritto noi avevamo un contesto più democratico Allodi invece di vivere con la condizione dei bambini che sono stati messi da parte e non venivano dati a loro la
La mensa scolastica
Se il diritto al voto amministrativo veniva assicurata i cui genitori col sindaco aveva coraggio ammette vita parte a questi bambini e quindi veniva a mancare a un concetto di democrazia in qualche modo il bilancio con lo vuol dire
E quindi vediamo che queste due concetti la cosa che manca in questo momento è questo
Che non si non si non si dia cerco entro concetto del diritto
Viene a mancare e quindi va sotto ponte dove viene in qualche modo messo sotto punto interrogativo la cosa della democrazia
Ecco di questi esempi io posso andare avanti veramente per per non è che un avviso appeso per concerto sono stato abbastanza chiaro di esprimerlo
Cosa si può fare ora per fare questa discorso dei diritti noi dobbiamo andare a riprendere scrisse che lì per noi i diritti che devono essere accompagnati a questo spostamento a Costa circolazione già ce ne sono
A partire dal
Dalla carta dei diritti umani presso le Nazioni Uniti a parte dalla Carte dei diritti delle persone ai della Comunità europea
La nostra bellissima costruzione per quanto riguarda l'Italia insomma non è che ci mancano i riferimenti quali diritti devono essere accompagnata alle persone che stanno in movimento
E quindi noi l'unica cosa che dobbiamo assumere e applicarli in modo che abbiamo la garanzia dell'atomo CRAL sia nella società e non solo nella società anche nei settori produttivi lavorative e così via
Cosa si può fare io secondo me per quanto di Guarcino riguardano intanto dobbiamo avere un ragionamento più serio per quanto riguarda le politiche d'ingresso in Italia
E questa è la cosa che manca più di tutto
Noi dobbiamo capire che questa circolazione esiste questa circolazione ha una sua fisionomia e in qualche modo la politica italiana o politica europea
Deve assumere questa specificità alle persone circolano e forse non è che vengono sempre a rimanere qui per per tutta la vita come diceva giustamente prima
Prodotto di show sono anche italiani che escono dall'Italia certe quote sono più italiani che escono dall'Italia che immigrati che passa in negativo non solo in Italia anche altri Paesi europei ci sono più italiane e quindi non siamo quindi dobbiamo capire che c'è visto che c'abbiamo una fuoriuscita al centro c'è una ingresso e questo ingresso deve essere quella risale regolare è stato in che termini intanto bisogna riprendere il discorso che comunque c'è nella legislazione italiana e cioè il documento programmatico triennale che dovrebbe aprire con questo programma Coppola documento programmatico triennale bisogna sottolineare quali possono essere i capitoli che devono riguardare l'ingresso regolare in Italia
L'altra cosa è sicuramente devono essere canali sicuri per l'ingresso per quanto riguarda i richiedenti e rifiutati
In modo che non siamo di fronte questa non lo so come di finirlo ormai
Questa
Disgrazia umana che viviamo in questo periodo insomma tutti questi morti del terzetto nel mare e che secondo me lede
Cioè per dire è un'altra parola la mattina quando che stiamo facendo colazione Kercher sentiamo Rai News che ti dice che son morti altri cinquecento il mare io non lo so come riusciamo coi insomma
Un po'di Secondo me li ci mettiamo un po'tutti sentendo con la notizia ci rimettiamo tutti in termini di umanità della nostra esistenza della nostra appartenenza umana quarto mondo
E quindi bisogna trovare dei canali sicuri d'ingresso che secondo me conviene perché poi sappiamo anche in termini critici freddo vengono pagati per esce fuori e Chung giustamente giusto giustamente l'ha presa quello in pesce fuori tutta questa traffico dalle mani delle trafficanti del delinquenti che gialli esperienze ci sono bisogna allargare e così via l'altra cosa che per quanto riguarda l'ingresso bisogna prenderlo in considerazione
La possibilità di venire in Italia attraverso un responso
La persona pensa dal settore del lavoro domestico dove ci sono stati alcuni riferimenti tutti noi che siamo dentro questa sala conosciamo tanti datori di lavoro domestico Topolino in Procura il sale la Rolo Tomassi
E non hanno la possibilità di tribunali sale ce ne sono tantissimi perché quello è un mondo del lavoro che più di altri
Mondi ti settori lavorativi dimostra quanto il lavoro immigrato è necessaria al nostro sistema insieme e poi il lavoro che fa un vanto lavoratore domestico come dissi diceva prima giustamente
Permette alla domenica italiana di lavorare
E quando si lavorasse o mente al reddito familiare quando sia unitario del Pd familiare si può permettere a comprare un frigorifero migliore una curatrice migliore
E quindi si produce il frigorifero e si produce lavatrici e quindi il lavoro l'economia del suo questo Paese circoli
E quindi non è solo un lavoro diciamo così
Così
Avendo una politica diciamo così gli ingressi come corrispondente al alla al contesto che stiamo vivendo sicuramente noi dobbiamo avere
Una politica anche tipo integrazione o altre termini ecco vogliamo che lì come dicevo dicevo anche prima di me giustamente la cosa che deve su ed Enti ficcare che deve in qualche modo disegnare quale possono essere le politiche di integrazione dell'IRI degli stranieri degli immigrati in Italia
E la parità dei diritti è una politica che deve andare verso le uguaglianze
The tutte le persone che vivono dentro questo Paese
Sia in termini dei servizi perché come si diceva prima anche politiche abitative politiche diciamo così per quanto riguarda la salute e comunque deve essere una politica che porta verso una uguaglianza maggiore nella società perché conviene a tutti
Quando le politiche di integrazione portano e mettono al loro l'obiettivo Pent principale idea discorso dell'Università del diritto e l'uguaglianza è maggiore e non sto qui a Città
Per finire
Di fronte a questa situazione le cose che sono stati oggi pomeriggio di scritti da parte dei relatori
Qual è la risposta che troviamo oggi in Italia la risposta è quello che si è detto pure oggi insomma
Comunque il Senato ha votato il kefiah cosiddetto decreto di sicurezza
è un decreto che
Intanto
Non ha nessun problema il giovane di essere un decreto
Perché non è un tema così emergenziale che tu devi fare un decreto però essere anche un disegno di legge intanto come come proprio riferimento e legislativo nonna
La sua ragione non trova la sua ragione
Dopodiché Ascom è contenuto in praticamente e smonta
Un esempio positivo che l'Italia si vantava anche a Vittorio di quello europeo e cioè sistemare SPRAR come il sistema di accoglienza
Mette fo fuori dal lavoro migliaia di le persone che lavoravano e che ha ha ucciso fino a voi ci stanno lavorando in sistematica SPRAR
E smonta il fax filosofia diciamo così che il sistema dell'accoglienza
E poi fa questo operazione diciamo così che secondo me è quello più pericoloso culturale e certi cioè e mette
Cerca Amman anzi meglio dire e densificare l'immigrato come il pericolo e quindi è quello che per la sicurezza dobbiamo evitarlo perché se noi non siamo sicuri e che questo lo abbiamo visto pure stasera non avverte nessun morto
E quindi è un decreto che secondo me nel secondo noi come sindacato anche le posizione che abbiamo espresso in qualche modo Cipa ci porta e ci porta tanti passi indietro nel lavoro che sia fatto in questi anni tutta una sosta vi faccio un esempio solo per chiudere
Tre sindacati con capofila l'accise a Milano abbiamo fatto un progetto
Per richiedenti di asilo
Ora sono stato molto attivi in quel progetto propri colleghi della CISL a far coraggio
Questa questo progetto ha portato venticinque richiedenti asilo a imparare un mestiere e poi attraverso gli enti bilaterali siamo riusciti a trovare molti di loro anche un lavoro perché l'economia del Milano richiedeva quel tipi di mestiere con tipi di lavoro
Alcuni di loro
Erano in fase di riconoscimento
Come gli ufficiali misure per sempre detto di sicurezza proprio cancella il permesso di soggiorno umanitario dove era una parte consistente delle persone che venivano
Coperti diciamo così in termini di permanenza in Italia
Alcuni di loro che non sono stati riconosciuti dal dalla commissione possono essere espulsi con tutto che hanno fatto un po'percorso formativo che hanno un lavoro già che stanno già lavorando a vedere
Questo decreto farebbe diciamo così annullerebbe migliaia e migliaia di esporsi che sono stati in questo Paese per un discorso di e di integrazione e di di diciamo così una convivenza civile tra di noi io spero che ci sia una riconversione diciamo così di
Di questo narrazione accorgessi fare sull'immigrazione
Penso che questa Società là sotto ha la capacità dentro di sé il cambiare questa narrazione così negativa su un tema che poi come abbiamo detto importantissimi termini e
Necessario
Per la società in termini sociali economici e penso che questo dovrebbe essere un compito oggi tutti noi che siamo più sensibili a questi temi grazie
Grazie dottor Dan esce per questo intervento ha dato voce all'istanza del sindacato che è uno dei principali attori dell'integrazione degli immigrati che ricordo che in Italia più di un milione di immigrati sono aderenti a qualche sigla sindacale
Quindi la realtà che più capillarmente raggiunge la popolazione immigrata
Ora abbiamo o ci prendiamo ancora un po'di tempo per il dibattito e quindi vorrei sollecitare
Qualche breve domanda direi raccogliamo tre domande che le sono già tre mani alzate quattro ecco forse dovremmo dovremmo chiudere direi magari parlate al microfono e dite il vostro nome l'organizzazione che eventualmente rappresentate la prima
Ma sono Asolo retti mi dedicò un'associazione che si chiama professore in famiglia famiglie che combattono con il problema della non autosufficienza i padroni delle badanti
Lei invece di avere assicurato e nel due mila diciassette ottocento settantasei mila
Ottocentosessantaquattro mila persone tra colf e badanti il Censis dice che in Italia detti a lavoro nero sono ottocento sessanta ottocentosettantasei mila quindi pari facciamo oltre un milione e mezzo di soggetti
Qui il Presidente del Consiglio dei ministri a metà luglio è andato da quelli di la Comunità di Sant'Egidio gli hanno detto guarda che in Italia mancano cinquanta mila badanti bisogna in portarle allora io dico che miliardi detti a questo lavoro che sono in nero e che sono clandestini sono nell'ordine delle centinaia di migliaia
Quindi si giustifica una sanatoria e si giustifica restaurare un percorso d'ingresso legale a regolare in questo Paese anche dai Paesi extracomunitari perché quelli comunitari problema non ce l'hanno
C'è un fenomeno che è il seguente
Del datore di lavoro che dice ti voglio mettere in regola dammi tutte le carte l'autrice che dice no io preferisco lavorare in nero perché è perché è matta no
Anche se potrebbe dice io non voglio buttare soldi al lista che non mi daranno niente
Sono soldi buttati al vento non ha sempre ragione ma in molti casi si a mio parere bisogna tornare alla norma che c'era nella due otto sei del novantotto che consentiva all'immigrato che tornava al paesello di andare all'INPS toc toc farsi dare il gruzzolo accantonato
Noi abbiamo visto in quegli anni lì il fenomeno di gente che ha lavorato in Italia dieci quindici anni nelle ceramiche per esempio imparato un lavoro tornati a casa col gruzzolo hanno aperto delle attività sono diventati artigiani imprenditori piccoli
Noi ci ha creduto di essere furbi allevarli questo diritto invece siamo stati abbiamo fatto un altro gol tre Mendo queste persone sono indotte a restare qui ad aspettare il diritto a pensione
Naturalmente ci costano anche di sanità di scuola per i loro figli e magari anche indennità d'accompagnamento per il nonno che magari l'anno ricongiunto
Bisogna tornare a quella norma lì un diritto in più ma che però avrebbe la sua efficacia un'altra cosa
Noi diciamo che ci vuole a meno misura fiscale qualcuno dice che siamo estremisti deduzione dal reddito di tutta la spesa per la badante
Se si offre alle famiglie una convenienza fiscale importante alla regolarità potremmo avere la metà del nero che passa in regola
Il Censis dice che se si fa questo il costo a carico del bilancio dello Stato sarebbe settantadue milioni di euro all'anno cioè un'inezia perché c'è la comparsa azione tutti i partiti dicono che bisogna ridurre le tasse noi diciamo
Cominciate da qui un'ultima battuta perché non si affronta questo problema a livello generale in Italia non-autosufficienza lavoro delle badanti eccetera
Perché c'è un'opinione molto diffusa che il lavoro nero di queste persone non è una patologia ma una medicina
Le famiglie s'arrangiano con lavoro nero della badante magari immigrata clandestina va bene così lasciamo correre questo non va bene bisogna combattere questa tendenza grazie
Non rubo tempo non ci ha chiesto una risposta posso solo dire che sono molto dal sono molto d'accordo sono molto d'accordo con Scola diagnosi e con le sue proposte ora la parola a lei prego anche lei si prese in Libia
Giuseppe Casucci della UIL nazionale dipartimento politiche migratorie
Sì io credo che forse è l'aspetto di carattere demografico senza fu toccato anche abbastanza poco
Nel senso del tutto alle simulazioni future danno a tasso d'immigrazione zero una riduzione della popolazione italiana due mila cinquanta trentasette milioni cioè mi chiedo che ci sia un governo fosse veramente serio
Che pensasse al futuro di questo Paese prima di tutto alle pensioni intanto archivia il Pagliara asso pronto lo sviluppo economico in questo Paese si dovrebbe preoccupare di ricercare gli immigrati magari sulla base anche delle qualifiche che
Sono necessarie in tantissimi settori
Lo ricordo che la Germania staccando
Ingresso un milione seicento mila immigranti perché ne ha bisogno per il proprio mercato del lavoro
E ci sono altri Paesi nordeuropei che fanno questo mentre in realtà noi abbiamo chiuso i canali d'ingresso per motivi di lavoro dal due mila dieci il decreto flussi
Praticamente rendendolo inaccessibile d'Italia all'ingresso regolare solo gli stagionali possono entrare anche lui ci sarebbe molto da discutere
Allora se si bloccano con le navi i libri immigrati anzi si fanno credo delle dei reati molto gravi provocando spesso delle tragedie in mare
Al allora se si vuole per lottare contro l'immigrazione clandestina a diamo spazio alla migrazione regolare perché non viene fatto questo
E si si vede che d'Italia perde pezzi di popolazione ogni anno
Una delle due o si investe sulla famiglia perché nascano più italiani come hanno fatto altri Paesi o si davano spazio agli immigrati comunque in qualche modo Italia altrimenti è destinata a fallire
Ricordo in ultimo ultima cosa che nell'intervento di di corrotta era a nome di CGIL CISL e UIL
Grazie
Sono Corrado Giustiniani o una domanda specifica è una piccola considerazione domande specifiche questa in diversi altri dossier
A si parlava del livello di istruzione degli immigrati e si diceva come il professor Ambrosini ha detto che il degli immigrati
Vengono dai ceti medi degli altri Paesi però vengono anche da un livello elevato distruzione in una delle vie dei dossier addirittura si diceva che il livello di istruzione degli immigrati in Italia era superiore a quello degli italiani adesso nel quest'anno mi pare sul Corriere la sera ho letto un articolo che parla di un improvviso decadimento del livello di istruzione degli immigrati si diceva che il quarantasette virgola cinque per cento se ricordo bene non ha più della terza media che poi non è non è una cattiva cosa l'ora
E lo si attribuiva a questo fenomeno della dei dei di rifugiati che in realtà dal punto di vista statistico è irrilevante come abbiamo visto allora volevo prima una una risposta su questo tema le sulla seconda guardate che la cosa che ha ricordato Dunn esce e pazzesca ma forse ognuno non la sapete neanche in questa sala nel novembre del due mila diciassette il Parlamento europeo ha approvato una riforma del Regolamento di Lussemburgo che è esattamente quella che compare nel contratto di governo de Gialloverde e la stesse dice
Con cinquecento cinquanta voti a favore e trecentocinquanta contro che il non esiste più il discorso che chi arriva nel primo Paese per Paese farsi carico di tutti ma va diviso tra tutti i Paesi a seconda della popolazione
Ai a seconda del reddito ora questo Parlamento europeo dovesse dove questa legge dove avere a poté andare in vigore solo se il Consiglio europeo l'avesse varata ma com'è che non se ne parla
Com'è che lo ignorano tutti lo ignora il Governo lo ione opposizione agli o non lo ignorano
Gli addetti ai lavori e io nel mio piccolo ne ho parlato sul mio blog dell'Espresso è una volta alla rassegna stampa di Rainews ventiquattro ma cosa si può fare come che c'è tutta questa ignoranza
Ma io non ho sono Florio Zucco dare al tasso d'una volontaria appena riduce dal corso di formazione dei tutori per i minori rifugiati non accompagnati
Allora volevo sapere che la abolizione la legge sulla sicurezza era approvata all'abolizione del permesso umanitario
Cosa implica per questi minori seconda cosa che altre in mi Cosmin curioso ed ebbe anche sapere quali sono state le percentuali fino adesso
Di nella popolazione degli immigrati qui in Italia ed emigrati diciamo dei dei profughi non parliamo degli immigrati dei profughi in Italia
Quanti hanno usufruito del processo della permesso di carattere umanitario quali del permesso di di asilo di soggiorno eccetera eccetera ci sono questi dati qui dentro sì ritroviamo comunque se me li dite se mi dite che cosa significa per i minori l'abolizione del permesso di umanità
Allora dare la parola al dottor Di Sciullo per qualche rapida risposta
Ma scusami eccome domanda a
Buonasera Stroppa tra i due leader la commissione operano realtà non volevo fare una domanda ma solo fare due brevi commenti strutturali alcuni aspetti che sono stati sollevati e che riguardano più specificamente la competenza dell'Unione Europea tornato sull'integrazione dall'altro lato sul Regolamento Dublino per questo pensavo anche di intervenire o piuttosto dopo l'intervento ventotto subì sull'Oman come preferisce posso o che no volevo già ringraziare per l'invito e l'organizzazione di questi venditori dire che Puente sì condivido tutto quello che è stato detto anche per vari relatori
Semplicemente volevo portano due due brevi chiarimenti su due da un lato la gli aspetti di integrazione che sono corrente molto molto importanti
è stato sollevato questo composito anche la funzione del fondo asilo migrazione e integrazione
Che effettivamente fino finanziamo cofinanziare anche delle delle azioni nei vari stati membri
Però bisogna tener conto del fatto che l'integrazione secondo i trattati dell'Unione europea è una competenza essenzialmente nazionale
L'Unione Europea delle competenze molto limitate in questo ambito che si limitano essenzialmente alla promozione di buoni prassi allo scambio di di di buone prassi
A un po'ai finanziamenti
Ma non non c'è una competenza appelli generale eccetera
E questo incide poi anche sulle basi legali dei vari strumenti finanziari quindi se più semplice gli appalti o i banditi sono pubblicati dalla Commissione europea sulla base del Funny sono limitati presenta delle misure di integrazione che
Sì dunque Lizzano più sul primo periodo di integrazione questo è dovuto anche alla alla base legale che fatta adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio che rappresenta i vari stati membri
Mentre la Commissione avente aspramente l'accordo che l'integrazione è un po'cesso a lungo termine che però dove sono gli stati membri che devono ovviamente
Portare avanti le le varie iniziative politiche in questo questo ambito e le nuove proposte della commissione europea per il bilancio
Il quadro multi annuale due mila ventuno due mila ventisette prevedono
Effettivamente anche un aumento delle risorse messe a disposizione
In materia di integrazione nei vari fondi
Soprattutto i fondi strutturali fondi regionali che poi vengono gestiti dai vari Stati membri sul Regolamento Dublino volevo Ossus gente ricordare che sia effettivamente il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione in seguito alla proposta che era stata fatta dalla Commissione europea che prima di fare la sua proposta avente
Sfondato un po'il Tirreno per capire che tipo DC
Strumento pot poteva essere adottato a livello del Colleges alto quel che composto da un lato al Parlamento oppio dall'alto dal Concilio che rappresenta tutti gli stati membri
Presidente la la la pupa sarà chiuso la coppia non e l'accusa di o da accessi posso dire come la posizione adottata dal Parlamento europeo che prevede una di distribuzione iniqua
Di tutti
Migranti richiedenti asilo che arriverebbero sul territorio proprio mentre la Commissione Europea prevedeva una proposta con Century meccanismo di ricollocazione automatico che sarebbe scattato in casi di
Flussi molto importanti quindi da che doveva rappresentare una specie di compromesso con i vari Stati membri dove si sapeva il dove si sta anche verificando la difficoltà di trovare alla fine un compromesso decisamente noi già per quanto possiamo essere come Commissione Europea anche
Aveva molta simpatia per la posizione del parlamento europeo che sarebbe un po'la la soluzioni ideale
In in una cupa più federale più solidale e più eccome diciamo così
Bisogna però poco fa anche tenere conto della realtà delle posizioni dei vari Stati membri
Dove la la Commissione europea con alcuni Stati che hanno tenuto la presidenza europea in questi ultimi anni hanno occupato di trovare dei compromessi
Che potrebbero mettere d'accordi sia i Paesi mediterranei che accolgono la la più gran parte del dei migranti caricano sul tetto europeo con i paesi nordici i Paesi dell'Europa dell'Est dorsi nuova bisogna riconoscere che no sinistro il compromesso è stato possibile
Per all'opposizione degli vari stati membri
Malgrado tutti i tentativi di di di può variare da un compromesso anche come Commissione europea per il momento siamo piuttosto s'scettici che si possa arrivare a un accordo prima delle elezioni europee
Sopra il portale
Tutte della come
Una parola
Sì sì
Dunque le considerazioni che ha fatto il dottor Moretti mi trovano pienamente d'accordo
Anche le proposte di Lacey alle diagnosi sia diciamo la la terapia insomma proposta è molto condivisibile non sappiamo che nel campo del lavoro domestico
C'è molto lavoro nero lavoro grigio ma molto lavoro nero non nelle non le sarebbe molto interessante sapere se nelle famiglie italiane fosse mandato un ispettore almeno in quelle dove ci fosse un ultrasessantacinquenne e che cosa no potrebbe trovare quindi e non aggiungo altro perché non era una domanda erano delle considerazioni che io trovo condivisibili
Il l'intervento del dottor Casucci
Che peraltro saluto
Sì l'Italia invecchia molto rapidamente noi siamo molto preoccupati perché questo è stato anche fatto oggetto di dibattito qualcuno ci ha detto nel passato che eravamo un po'allarmistici
Opponendo alla constatazione che l'Italia non solo invecchia ma anche che diciamo così le abitudini riproduttive degli immigrati
Stanno Mammano adeguandosi
A quelle degli italiani quindi la natalità ne sta soffrendo un esempio il fatto che nel due mila diciassette sono state sessantotto mila le nuove nascite di bambini stranieri quindi da genitori entrambi stia stranieri
E però s'pensiamo
Diciamo è una curva discendente continua ad almeno dieci anni dieci anni fanno eravamo a ottantadue mila siamo arrivati a sessantotto mila
E l'incidenza però sui nuovi nati anni rimane costante
Perché la popolazione anche le nascite degli italiani calano questo è stato il primo anno in cui c'è stato un abbattimento molto significativo siamo andati sotto il mezzo milione
Io ricordo che negli anni del baby boom quindi negli anni sessanta inizio anni settanta oltre l'Italia ha toccato picchi di un milione di nascite l'anno
No avuto questi picchi quindi eravamo già in un regime di mezzo milione che dimezzava questo ritmo e quest'anno siamo andati ancora più giù
Il tasso di di fecondità delle donne straniere rimane
Più alto di quelle dei tagliare di uno virgola novantasette figli se non erro però e al di sotto di quello che i demografi chiamano il tasso di sostituzione cioè quel numero
Medio di figli per donna Fertile che assicurerebbe nel passaggio da una generazione all'altra di non perdere nessuno non punti sta demografia quindi c'è e ci sono motivi di preoccupazione con tutte le ricadute che lei giustamente ha messo in evidenza anche sul piano previdenziale oltre che delle leve produttive delle vie di ricambio
Quindi perché non non incentivare gli ingressi regolari
Io devo essere sincero oltre che motivi politici strettamente ideologizzati
Ma non vedo altri motivi così forte vero che molti hanno sottolineato che noi abbiamo quattrocentosei mila stranieri stranieri disoccupati
Sono circa un settimo di tutti disoccupati in Italia
Però è anche vero che come è stato detto ci sono forme di inserimento nel mercato
Che sia pure funzionali mistica commosso ha cercato di spiegare prima però e diciamo li inseriscono in nicchie dove non c'è competizione con gli italiani quindi niente nei numeri fa pensare che gli immigrati nel mercato del lavoro non solo Rubino liete lavora lì dagli animali siano in competizione con loro quindi forse una maggiore apertura sarebbe anche più lungimiranti tenendo conto però anche ovviamente dell'andamento economico del Paese
All'amico Corrado Giustiniani chiederà approfitto di salutare peraltro abbiamo una norma la frequentazione di qualche altro insomma non ci conosciamo e che ringrazio anche perché è sempre attento alle nostre pubblicazioni
Ma io mi limito solo a dire due cose sulla sul livello distruzione degli immigrati
Quest'anno credo che non abbiamo inserito un capitolo specifico su questo tema però abbiamo dei riscontri che ci dicono che sempre il livello rimane diciamo a livello comunque anche mediamente più alto degli italiani perché giustamente
Per quanto gli afflussi dei profughi negli ultimi quattro anni sia stato Suma sostenuto noi abbiamo avuto seicentoventicinque mila ingressi fino al due mila diciassette negli
Negli ultimi quattro anni poi sappiamo che c'è stato un crollo degli arrivi del novanta per cento Souls sono stati ventidue mila nei primi dieci mesi di quest'anno
Però siamo stati a centodiciannove mila prima ancora a centottantuno mila insomma sono venuti molti ma
Diciamo una parte comunque le relativamente ridotta rispetto all'ampio panorama dei migranti che rimane comunque mediamente molto istruito basti pensare che nel mondo dell'occupazione
Is sopra istruiti cioè i lavoratori stranieri che fanno ma lavori che prevedono mansioni più basse del loro livello di istruzione e di formazione o anche di competenze
è di dodici punti su del trentacinque per cento quindi dodici punti superiore a quello degli italiani questo anche a conferma di quanto sia
Se Greganti e diciamo così anche il sistema per il resto son d'accordo per il secondo punto sono d'accordo non vado non vado a ripeterlo perché su un raccordo con le considerazioni fatte
Ecco e poi sono Grasselli voglio ringraziare il l'esponente della Commissione europea in Italia per le puntualizzazioni fatte
E quindi è vero tutto questo io accolgo con un
Vero e sono felice insomma che lei abbia puntualizzato questi aspetti
E ciò non toglie che per i Paesi membri
Poter avere anche dei fondi europei un riferimento per incentivare l'integrazione soprattutto in Italia dove l'integrazione come dicevo
E passata
Non dire non mi viene anche da dire in secondo piano proprio diciamo quasi sparita dall'agenda politica
Con tutti i rischi che questo ha per la tenuta per la coesione sociale ecco poter avere un appiglio un riferimento anche economico nei fondi europei sarebbe molto importante quindi noi comunque abbiamo visto con preoccupazione questa questo fattore però capisco anche le motivazioni
Giuridiche politiche che ci sono dietro dovute al fatto che l'integrazione e demandata ai singoli stati membri e in Italia devo dire il singolo stato membro lo demanda poi agli enti locali quindi c'è una una specie di
Discarica Barile che non sempre innesta dei procedimenti virtuosi nel nostro Paese
Ecco grazie
Allora mi spetta il compito di concludere questo incontro ringraziando anzitutto il dottor Di Sciullo ringraziando ancora la dottoressa Spadoni che ha voluto onorarci della sua partecipazione
Ringraziando presidente Treu e tutta la struttura del Cannelle che assistito ben supportato questo evento ringrazio ovviamente intervenuti Federico sorda e ma Cavallaro dottor Danae esce e e anche i partecipanti che hanno contribuito attivamente a questo nostro incontro vi ricordo due iniziative che assumeremo com'è che nella nei prossimi mesi
Una è la presentazione del rapporto della Commissione di garanzia per l'infanzia
Che pure un una un ente esterno ma che ospiteremo qui nella presentazione di risultato del suo lavoro continuando con questo filone di collaborazione con i soggetti che nel nostro Paese si occupano con impegno e competenza di questo complesso argomento
E l'altra iniziativa sarà quella della ricognizione delle buone prassi in Europa su cui cominceremo un lavoro di indagine che darà luogo a una pubblicazione dal nuovo una presentazione che a tempo debito vivi annunceremo
Grazie ancora a voi tutti e arrivederci ai prossimi appuntamenti