Temi: La situazione in Arabia Saudita, nello Yemen, in Libia e in … Somalia; l'elezione parlamentare della signora Shale - Work Zewde a Presidente dell'Etiopia; l'evoluzione della situazione nel Corno d'Africa.
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giornalista de La Repubblica
direttore dell'Institute for Global Studies e della rivista Geopolitics of the Middle East
Buongiorno Africa oggi su Radio Radicale oggi abbiamo in collegamento con Francesca caffè ritiri pubblica esperta dell'Arabia Saudita Pina beni sono araldica e IMI studio abbiamo Nicola Berti
Direttore Istituto fu Groppali star di e direttore della rivista e ciò un politica of darmi idealisti Berlino tinta Rampi Africo oggi
Grazie coraggioso ritorno grazie buongiorno
Buongiorno allora io aprirei con Francesca anche perché so che recentemente sei andata anche in Yemen un posto caldissimo che recentemente e uscita anche i sui giornali il disastro
Umanitario che sta succedendo però di rima di questo tipo era un piede ricche ieri tu che ti occupi di Arabia Saudita e sono è stati arrestati e le donne che hanno organizzato alla festa da Eyalet Winter
Ci puoi dire qualche cosa di questo anche
Fai in Arabia Saudita è in corso una campagna contro ogni tipo di di tanto contro qualunque cosa potrà essere percepita
Come idea allontana dalle dalle richieste dalle pressioni della pappa reale l'Arabia Saudita è un Paese che sta cambiando volto negli ultimi anni moltissimo ci sta aprendo rigata è una città irriconoscibile rispetto a quello che era a pochi anni fa
C'è la musica ci sono le donne che guidano ci sono molte di queste cose ma tutto questo avviene a costo dei diritti umani ed della libertà e della violazione delle libertà personali sono state arrestate queste donne ma prima erano state arrestate le donne che avevano organizzato per anni la campagna per permettere alle donne
E guidare di guidare la macchina e questo è avvenuto a pochi giorni dalla finale finalmente dalla fine della legge che che prevedeva il divieto di guida per le donne la dimostrazione più chiara del fatto che in quel potente ricambia ma soltanto come vuole la monarchia
Sì però è la libertà come hai detto recentemente Arabia Saudita è stata indetta commesso questo crimine accusata con collega ti oggi che è stato o comunque Mazzato un modo ancora non sappiamo o con quali sono gli Stati le modalità ma secondo te questo può essere una cura
Guardi libertà quelle di far giocare le donne con le macchine
No in quanto ente come dicevo questo Paese sta cambiando sta cambiando per motivi prettamente economici c'è una crisi economica fortissima in Arabia Saudita dovuta alle oscillazioni del prezzo del petrolio
Per rispondere a questo e quindi ad un'economia che non può più contare soltanto sul petrolio il Petite aprendo la guida alle donne
Una ma una decisione fatta o calcoli economici ci sono degli studi economici che dicono che le donne saudite non possono più permettersi di stare accanto ai non lavorare
E questo è il motivo per il quale replica a cui dare ora inviti concerti concede l'accesso dei mezzi pubblici come la metropolitana di Riad che aprirà l'anno prossimo
Non sono sicuramente delle decisioni Novelli diritti umani perché i diritti umani per un concerto che non appartiene a questo Paese
Marzano delle decisioni utili utilitaristica
Allora io ti chiederò dopo adesso Boy coinvolgiamo il collego ospite di studio sul tipo di trattenere ancora un po'questo mi sembra che sta dicendo Nicola Francesca e sta destinando come sorta di spending review
E in Arabia Saudita quella di far guidare le donne
Dove tu invece sei è stato recentemente ha viaggiato molto in Africa quale sei molto esperto ma cessazioni poi dare briefing l'ultime notizie a che punto siamo intanto con la Libia
Ma allora la Libia in questo momento chiaramente peraltro uno del del dei temi più più caldi anche per quanto riguarda la posizione del nostro Paese in quanto l'organizzazione della Conferenza di Palermo di novembre quella che sta assorbendo
La gran parte delle iniziative e delle delle risorse di politica estera di questo governo la situazione in Libia e ancora particolarmente confusa anche se ci sono da segnalare una serie di miglioramenti una Città di Tripoli sul piano per la sicurezza
Il problema del collasso delle istituzioni e quindi della frammentazione del potere sul sul territorio e il così il la la la scesa nel controllo nel territorio della sicurezza da parte di milizia rende il Paese fortemente instabile diviso tra due grandi diciamo entità principali di riferimento politico che però hanno un controllo solo parziale del territorio
In questo momento l'iniziativa italiana è quella di portare le parti in intorno al tavolo di lavoro per un diciamo un dialogo di riconciliazione nazionale
Francamente sono molto poche le aspettative da un punto di vista pratico sicuramente un esercizio molto utile ma l'esperienza del passato e l'evidenza di ciò che viene raccolto in termini di impressioni in Libia e quello di un piccolo passo in avanti ma sicuramente non di una soluzione ai problemi della Libia quindi ben venga se era conferenza riuscirà a portare a Roma qualche qualche tipo di controparte utile per negoziare
Non ci aspettiamo tuttavia risultati epocali da questo da questo esercizio e questo purtroppo è la realtà di una crisi che andrebbe gestita con ben altri strumenti e soprattutto dovrebbe gestita nel lungo periodo attraverso strategie un po'più mirate
Rispetto a quelle molto confuse sia l'Italia sia la Francia hanno cercato di lottare nel corso degli ultimi anni a proposito del confessioni italiane ma i nostri militari Lucchese se abbiamo qualcosa
Ma queste parte sempre di una
Sono sedi operazioni controverse nel senso che c'è stato né indubbiamente un imbarazzo nella nella gestione iniziale di questa operazione quanto l'Italia ha preso una serie di posizioni ha avviato una serie di e di operazioni del te nel nel nel Paese senza che tuttavia fosse effettivamente negoziato questo con le autorità locali quindi di fatto si è poi bloccata completamente l'iniziativa a fronte però di un imbarazzo politico che resta Resta e che deve essere chiarito
Questa è una delle delle delle tante situazioni che purtroppo riguardano la nostra ambiguità nel nella tradizione della politica estera soprattutto nel continente africano dove
Abbiamo purtroppo speso molto energie molto limitate e soprattutto abbiamo cercato in quest'ultimo decennio di seguire interessi legati esclusivamente la sicurezza quindi gestendo di fatto
Le emergenze più progetti di lungo periodo per questo è uno dei risultati va bene allora torneremo allora Francesca Touré invece ti volevo chiedere
Che cosa ci puoi dire
Che cosa hai visto tu che una dei colleghi recentemente a hanno messo in piedi nello Yemen dopo disastro o umanitario che cosa hai visto politicamente e socialmente
E quali sono tu in punto di vista come si può recuperare quel Paese
Sono legame neo regolarizzazione di usata c'è una guerra una guerra che ha bloccata
Io bloccata dalla parte saudita del fronte e posso dire che non c'è nessun progresso una situazione assolutamente ferma ci sono troppe riguardi raccoglie come la concepiamo noi ma c'è soltanto l'esercito
Quindi il cult oltre vogliamo definirlo colpi supportato da una aviazione saudita e poi dalle truppe degli Emirati Arabi Uniti
C'è una guerra in contatto e Coiutti combattono una guerriglia città per città Collina per Collina detta un bicchiere organo dalla dopo gli Epica Inaki che limitativi fatwa degli Emirati Arabi Uniti
Hanno qualche operazione di terra sono due concetti di guerra diretti chimiche si scontrano in mezzo
Per quale dirlo c'è una popolazione civile milioni di persone sull'orlo della fame abbiamo viste le saperi dello IOR dei bambini affamati non è una novità c'è il colera India nella ci sono appunto delle le malattie che sarebbero facilmente dicono che Fermat rileva piazzetta medicinali non c'è l'accesso al civico inizialmente c'è una trattativa in corso avversata ignorata dalla comunità internazionale demagoghi
Anche per colpa dei sauditi che non hanno consentito alla stampa di animare dal loro lato anche per colpa degli incubi che comunque infatti operano nei confronti degli atti di delle sette delle delle politiche retributive pericolose anche da una parte ci sono altre Fini imitativo e pioggia tornata Tottoli i riflettori del mondo grazie al patto passo avanti
Se infatti allora che stavamo dicendo che questo caso drammatico dell'uccisione del collega ha avuto almeno un una una accesso ai Farris su questo se tu questione drammatica adesso
Ancora sauditi indicano che questi insorti e Francesca delle degli a Minniti
Sono infiltrati i terroristi secondo te sono oppositori e e legittimamente che si oppongono il loro Bottene
O o sono terroristi
Ma non entrambe oltretutto non attuazione yemenita che davanti a lontana dal potere darvi rivendica un ruolo che e appoggiata alle recitare è arrivata all'attuale che è morto ucciso un anno fa dallo consistenti perché considerato un traditore
Quindi sono sicuramente questa un'attuazione nascono anche una frazione che è chiaramente appoggiata dall'ira perché idraulicamente IMI finite le armi
Che non si erano mai visti prima c'è un training le milizie che non si era mai vista prima e che arriva dall'Iran due chiaro
Anche allora l'ultima domanda che tu se vuoi stare con noi voi starci ma che idea ti sei fatto secondo te perché c'è questo interesse
Delle regioni e da Iran eccetera sugli elementi
Allen è una guerra per intanto un'altra all'Iraq e l'Arabia Saudita comando combattuta in Yemen quindi lentamente non c'è lo Yemen fatali grazie l'egemonia regionale poi chiaramente per i bambini lo yemenita è un vicino di caldaie quindi l'irritabilità inquinamento provocato il problema in Arabia Saudita quindi è chiaro che c'è anche questo
Ho capito
Allora è stato un poi a rimanere con noi a noi ci fa piacere i sei ancora qualche minuto e così possiamo Boy anche
Entrare il dibattito con collega Nicola bene non basta rimanere ma vi ringrazio molto del tempo e dell'attenzione va bene grazie dei allora Francesca apprezza prego
Allora Nicola
E tu hai sentito questa cosa sicuramente tu sei una dei più Anna cioè analisti italiani piova corti
Sul quella ARIA anche in Africa intanto ti voglio chiedere secondo te perché questa guerra per procura i clienti Sheva sulle gli elementi e all'aula Arabia Saudita che si arma non è in più un Paese come chiuso che faceva affari con il monto ma adesso o lesso Bandelli si vuole armare le genti vuole fare la guerra secondo te perché
Ma innanzitutto c'è un un dualismo molto forte nella regione che è quello tra Iran era Arabia Saudita diciamo che con
La fine del delle sanzioni sancito dal JC Piovene degli accordi della comunità del cinque più uno con diranno e con l'addio di quello che sembrava la reintegrazione diranno nel dibattito politico ed economico internazionale
Molti dei Paesi della regione tra cui in modo particolare adesso dita hanno percepito questo reingresso nell'idea dell'Iran
Degli affari regionali negli affari politici del del Medioriente come una minaccia come un ritorno dell'Iran in modalità egemonica e modalità espansiva dei propri interessi nella regione ed hanno avviato quindi una politica di di chiusura nei confronti dell'Iran che si è articolata in modi diversi si è articolata attraverso le lobby che nei Paesi occidentali hanno fortemente criticato l'accordo con l'Iran si è articolata attraverso politiche regionali di chiusura della politica e purtroppo si è anche articolata attraverso la dimensione bellica quindi la dimensione di uno scontro militare
L'Iran a a nella sua diciamo terza generazione del del pensiero strategico ha concepito un sistema di difesa che oggi è basato essenzialmente su tre capisaldi il primo è la capacità di deterrenza su un'invasione quindi la capacità di avere una milizia nazionale che si è in grado di scoraggiare un'invasione
E quindi una forte articolazione sul terreno che impedisca praticamente la la la possibilità che il paese venne invaso la seconda è lo sviluppo di un sistema di alleanze regionali con alcuni Proxy tre giornali come l'Hezbollah libanesi siriani una componente scita irachena non certamente tutta ma una componente citerà che ENAC
Ed ha aggiunto a questa componente un elemento nuovo che sono gli utili
Io Minniti che non fanno parte chiedo del terzo pilastro e lo sviluppo di un programma missilistico capace di colpire nella regione fino a due mila chilometri
Ricevo la questione dell'utile particolare perché tutti non fanno parte del sistema storico di alleanza dell'Iran
Sì è vero sono una delle delle componenti Jeet regione ma sono usciti completamente diversi dei dodici mani iraniani quindi hanno hanno veramente molto poco pochissimi punti di contatti sotto il punto di vista ideologico e religioso
Sono però rivelati particolarmente utili in quanto nemici dei sauditi e quindi diventano l'alleato necessario in quanto è il nemico del mio nemico da questo punto di vista quindi l'Iran ha sicuramente sposato la causa degli utili nel senso che ha supportato gli utili nella loro lotta contro le autorità del del del Governo sostenuto invece dalle autorità del degli Emirati Arabi Uniti e dei sauditi
Più che adesso il parlava la la giornalista più che di armi nuove in Yemen quello che si è visto è una capacità dell'Iran di fornire addestramento agli utili utilizzando il materiale che hanno quindi più che mi si nuovi quello che si è visto in Yemen è la capacità di trasformare vecchi missili Scud che sono veramente dei rottami in missili capaci di colpire all'aeroporto di via dei missili capaci di arrivare a lunga distanza quindi la capacità l'apporto vero dell'Iran
è stato quello di saper portare un know-how sul piano militare dell'addestramento della capacità di utilizzo degli armamenti che sono disponibili sul terreno che chiaramente non era alla portata degli utili
Ricordiamoci peraltro che gli utili sono stati nel corso dalla travagliata storia del Paese del dello Yemen sono stati storicamente gli alleati dei sauditi nelle guerre nei conflitti precedenti quindi questo è un fatto un po'paradossale che oggi si ritrovino ad essere dall'altra parte della barricata
Quello che però
è interessante sottolineare secondo me lo ha giustamente ricordato la la giornalista che ha Ferri e che il silenzio e la comunità internazionale ha fortemente alimentato questo conflitto ed è un silenzio che sicuramente dobbiamo alla alla diciamo alla volontà dei sauditi di mantenere ed è degli Emirati Arabi Uniti di mantenere quanto più possibile al di fuori della relazione di conflitto i giornalisti ma lo dobbiamo anche al fatto che ci sono enormi interessi industriali che riguardano le forniture militari nei confronti di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti moltissimi Paesi europei vendono
Miliardi e miliardi di di di
Di di di nove milioni e milioni di dollari in
In armamenti al ai due Paesi e quindi questo chiaramente rappresenta una delle vie di interesse che anche nella nostra dimensione quindi in Europa alimentato questo silenzio colpevole sul conflitto yemenita
Che purtroppo come diceva giustamente la giornalista e ormai
Maturato in una crisi di una portata di tale gravità da essere riconosciuto comune ma è una vera e propria emergenza umanitaria ma anche un'emergenza sul piano del del delle K della capacità politica di risolvere
Il ventuno dicembre geopolitica perché sovente lo ricorderai benissimo che io mi ricordo quanto
Ero ragazza andavo e scuola situazione della
Del del dall'Iran no e la il botteghe dei militari dello era era Chang noto da tempo dei anni Ottanta quanto proprio perché d'c'erano due superpotenza ancora Unione Sovietica e l'America la terza
Un potenza militare mondiale era proprio Iran sanno non mi e sbaglio e si fece organizzare la guerra con Saddam proprio per indebolirla
Adesso rieccolo qua un'altra volta Iran con un territorio molto insidioso come quella dello Yemen che sicuramente come tu ti stai dicendo la anche
A
Non solo l'Europa vinti ma anche americani anche tram stanno vendendo armamenti
Arabia Saudita e rabbie saudita gothic in questa alleanza di ferro
Con l'Occidente e soprattutto l'America ma gli armeni terra anche non attiva dell'originario del Bin Laden adesso non dico che io meriti sono terroristi però è una Bobo lo antico che è anche molto Tosto e difficile
Adesso vorremmo andare in Corno d'Africa Asia tu sei d'accordo Nicola perché ci sono elementi di novità che però hanno anche la loro insidia e e e e difficoltà
Come e tu vedi che Corno d'Africa che conosciamo molto bene
C'è o una rivoluzioni in corso adesso un paese di importante che quello invero etiopi
Che l'ultima mente accampi atto o veste la facciata e sta facendo una politica di restaurazione e Bovo accordi con bonfici in atto e riterrei alla Somalia
E c'è tra ente questo momento
Una delle cose che
Questo presidente Primo Ministro abbia Met che ha un se considerato una rinnovatore democratico eccetera hanno pure ciliegina sulla torta è letto una donna una diplomatica di lunga carriera
Al capo dallo Stato per la prima volta e Nibali che sia l'unica in in Africa
Tu che cosa mi pensi di questo e quali sono bounty e a favore di questo entusiasmo e i suoi tu punti dei poli
Allora diciamo innanzitutto che in una fase della politica internazionale dove riceviamo solo brutte notizie sostanzialmente Regione e il Corno d'Africa ci stupisce perché per la prima volta dopo tanti anni arrivano buone notizie e questa è una cosa sono importantissime
Per due ragioni primo perché sono buone notizie e come tali vanno ovviamente ha colto e positivamente secondo perché il Corno d'Africa è una riunione importantissima è una Regione molto vicino a noi storicamente culturalmente e purtroppo anche l'abbandono da parte dell'Italia dell'Europa a
Favorito questo questo decadimento complessivo degli ultimi anni che ha portato a queste crisi quindi il fatto di vedere degli sviluppi di questo tipo e sicuramente non ti dice estremamente positiva
Il gli elementi che hai citato sono il cuore di questo cambiamento quindi il il il primo ministro che finalmente riesce a scardinare
Il sistema di potere dei tiri niente un sistema di potere che peraltro paradossalmente e quello che aveva
Abbattuto il regime del Derg e aveva finalmente ha ristabilito la sovranità dell'Eritrea quindi diciamo che i tiri iniettano un po'i padri dell'anno delle nuove patrie del di Eritrea ed Etiopia
Erano formazioni di Rina sostanzialmente quelle che erano riuscite ad affrancarsi dal regime dittatoriale del deroghe a ristabilire quindi la democrazia nei due Paesi dando peraltro finalmente l'indipendenza dei tre ha poi si sono avvitate intorno a questa crisi degli dei confini che ha portato al conflitto i due Paesi si sono avvitate intorno a questa disputa banale quanto gravissima per la città di Babe il paese di Bane ancora citato il paesino dibattimento
E e e per pochi lembi di terra che hanno paralizzato le le le relazioni tra i due Paesi
Hanno isolato letizia dall'altra parte hanno determinato una crisi lunghissimo periodo
Il nuovo primo ministro finalmente ha scardinato tutto questo con una mossa che ha sorpreso la comunità internazionale a unilateralmente
Deciso di riconoscere le
Pretese della controparte quindi gli eritrei ha avviato un processo di rinnovamento politico interno importantissimo il hai citato la bellissima notizia di questa donna che assume la carica della Presidenza della Repubblica in Etiopia ma non è l'unica luce sulla metà del governo di quel
E vive in questo momento è formato da donne e anche questo è un elemento di forte novità e edizione di grande coraggio anche mister Adela bassi e quelle della difesa emisferiche sino
Feminis che è quella della pace detentrice anche della come una sorta di ministro dell'Interno spesa otto ritengono ci sia questo molto importante perché
Mentre diciamo la carica del Presidente della Repubblica in Etiopia una carica tutto sommato simbolica quindi questa donna con una grande esperienza con un grande carisma con una grande popolarità
Non ha effettivamente però un potere esecutivo nella nell'ambito la sua carica quindi è molto importante politicamente come messaggio ma dal punto di vista amministrativo esecutivo non avrà grandi poteri
Le donne che invece siedono alla guida dei dicasteri avranno un grande potere nella gestione del degli affari correnti del decreto e beh questo è un fattore di novità
Che secondo me contribuirà molto alla stabilità del Paese
Una stabilità del Paese che va ricercata adesso con ogni strumento con ogni possibile
Diciamo sforzo e soprattutto con lo sforzo che la comunità internazionale perché la situazione in Etiopia e tutt'altro che
Diciamo pacificato dal punto di vista delle proteste all'interno del Paese ci sono ancora forti focolai di malcontento c'è un chiaramente una una dimensione del rapporto tra il le le nuove unità di governo e le comunità tigri né che deve essere ricomposta all'interno di un dialogo politico e quindi c'è diciamo molta strada da fare
E mi e questa strada deve essere necessariamente accompagnata dalla comunità internazionale è impensabile che i per il il in una fase così importante la comunità internazionale non sostenga d'Etiopia e i vicini ed Etiopia
Quindi di tre alla Somalia in un processo di stabilità regionale perché questo sarebbe veramente un errore di portata epocale
Dall'altra parte abbiamo l'Eritrea e il il diciamo che l'annuncio di questa unilaterale decisione del della della presa del diciamo del del dell'accettazione delle condizioni che erano da sempre posto dalle dalla parte dei tre ha come condicio sine qua non per la ripresa del dialogo
Ha da una parte stupito la comunità internazionale dall'altra e su questo credo che sia un risultato molto importante
Poca importanza è stata data poca rilevanza da dal fatto che questo processo di cambiamento è avvenuto anche perché lo stesso presidente dell'Eritrea i sei essa segue perché a manifestamente dato la propria disponibilità al dialogo la propria disponibilità addio ad avviare questo processo con l'Etiopia quindi grandissima mossa da parte dell'Etiopia politicamente
Ma resa possibile da una forte consapevolezza dell'Eritrea che questo era il momento giusto per lavorare in questa direzione
Sul fronte eritreo caramente abbiamo una una situazione
Che anche qui deve essere gestita con una con una con una certa cautela nel senso che il il processo di smilitarizzazione del processo di gestione di questo di questa nuova fase avverrà gradualmente avverrà gradualmente e purtroppo l'Eritrea
Per colpa delle sanzioni che si spera possono essere rimosse nelle nel prossimo futuro e per colpa di quella che è stata una crisi che è durato ormai per va oltre ed è due due decenni
A un sistema economico particolarmente fragile ed è in questo ancora che la comunità internazionale dovrebbe intervenire
Un processo di sostegno non intrusivo chiaramente non invasivo della sfera politica eritrea che però posso permettere in questo momento un consolidamento sul piano economico
Come sappiamo molti dei migranti che arriva in Italia arrivano dal Corno d'Africa arrivano dal Corno d'Africa in ragione dei conflitti in ragione della povertà in ragione della impossibilità di trovare un un lavoro e quindi di condurre una vita dignitosa
Questo è un problema che dobbiamo cercare di affrontare urgentemente sulla sul terreno e quindi affrontare urgentemente il problema di ristabilire la capacità di questi Paesi nel generare la propria
Diciamo struttura economica la propria capacità di offerta sul piano del lavoro e quindi trattenere quanto più possibile la parte
Più importante più vitale della propria popolazione i giovani all'interno del territorio nazionale questo è un impegno che la comunità internazionale e l'Italia
In particolare in ragione delle sue
E dei suoi legami storici e culturali dovrebbero impegnarsi in questo momento a sostenere e credo che ci siano le condizioni per farlo credo che Beale le le notizie anche dell'ultimo viaggio nel nostro Nannini volevamo arrivare seconda telo che cosa mai possiamo fare in cani nastro
Primo Ministro e adesso è andato ha fatto questo
Viaggio che io condiviso perché da tempo auspicavamo che ci fosse una segnali forti politico da parte dell'Italia che non ha mai mandato un dirigenti di primo piano Hill ultimi anni in quel posto
Che cosa Italia potevo e poi il titolo
Rapporto che abbiamo avuto questo anche rapporto che secondo noia
Danneggiato perché era meglio vitali non avessi è questo rapporto dell'occupazione fascista pare Kress perché questo ha creato anche una situazione di e insolita imbarazzo perché normalmente sia Como muove sessi ancorò foni sono molto francofoni angolo fuori sono molto la PAT Tranquillity agitarsi
E vecchie loro correremmo invece abbiamo questi e e scarpe Bisanti piante di fanghi che non riusciamo a camminare i a dirigere verso Corno d'Africa che cosa e di concreto mai possiamo fare e che cosa accampi atto
Visto vuol dire del primo ministro Conti in me eritrei etiopi
Allora guarda io credo che la la cosa più importante sia soprattutto o meglio bisognerebbe lavorare su piani paralleli
In nel nostro Paese innanzitutto bisogna fare i conti con la storia e quindi bisogna cambierà la narrativa del rapporto con il Corno d'Africa
è vero abbiamo avuto un'esperienza coloniale e come tale questa va condannata assolutamente perché il il diciamo nell'esperienza coloniale
Per quanto ci sia ancora un po'condannato la tendenza a a un revisionismo del del concerto onere e chiaramente una un un esperienza che fa parte di un passato legato alla dittatura fa parte di un passato che deve essere condannato da su questo non c'è alcun dubbio però c'è stato c'è stato non possiamo fare a meno di
Del di di di di ricordare un passato che c'è stato che non possiamo cambiare quindi volevo costruire su questo passato per
Creare una narrativa nuova dobbiamo uscire secondo me da un dualismo che da una parte e dall'altra ha affossato ogni tentativo di lavorare con il Corno d'Africa e soprattutto con Paesi come la Somalia e l'Eritrea
Dobbiamo uscire quindi da questo dualismo di chi da una parte ancora queste idee sul nostro passato legate alla così avete del fatto in fin dei conti siamo stati colonialisti buoni che in fin dei conti abbiamo fatto del bene che la parte più conservatrice e dall'altra parte quella controparte invece dice no no per carità
Va cancellato tutto e anche il nostro impegno oggi proprio perché loro ci odiano per quello che abbiamo fatto in passato non è vero non c'è un odio c'è una anzi una volontà di ricostruire un rapporto nuovo nel rispetto reciproco nel rispetto di quello che il le le l'indipendenza degli Stati il locali e delle culture locali ma soprattutto facendo salvo quello che nel bene o nel male un passato comune
Quindi noi su questo dobbiamo ricostruire abbiamo un forte legame culturale e questo sono ma il grande valore del rapporto su cui va costruita
La nuova narrativa nel Corno d'Africa e certa perché c'è intanto non ci odiano intanto quelli che ci odiavano non ci stanno più
Nicola questo caldo va detto che so che quella che è la gente che c'è adesso sono gentili anche loro vogliono quello che io ho visto sub parare
E far vedere che vogliono fare diplomazia far finta anche loro che questo
Occupazione armata è un trauma e coma Trauma fa i danni e questo li ha fatti e tanti va riconosciuta quindi secondo me io sono d'accordo su questo tuo analisi che
Non bisogna mentire che erano buoni non bisogna riconoscere che erano cattivi ma voltare pagina
Non andare attaccarsi sembri ora noi abbiamo esaurito il nostro tempo però una battuta sulla Somalia perché questa volta non abbiamo parlato poco allora sulla Somalia io sono che cosa pensi di questa Novo perché anche lì c'è una un nuovo presidente
Un molto ben voluto e che cosa boh fare realmente Formai o in Somalia sia e termine di dialogo con i Ficini che essa radicamento del terrorismo in Somalia
Io sono molto ottimista sul suo ruolo del nuovo presidente credo che sia una persona capace onesta
E soprattutto con le idee chiare chiaramente rimangono molti dei problemi storici che hanno impedito alla normalizzazione della Somalia ed è su quello che la comunità internazionale dovrebbe lavorare in accordo con il presidente formaggio
Ci sono in particolar modo due elementi sui quali secondo me dobbiamo lavorare con una certa urgenza la prima il primo elemento è quello di impedire che interessi Esterni al Paese possono determinare un deterioramento della sicurezza e mi riferisco soprattutto alle diatribe tra
I Paesi arabi e all'interno de la comunità del Golfo e quindi soprattutto tra i mirati e avrebbe sordità e Qatar che questa dimensione del rapporto critico tra loro posso avere una ripercussione in Somalia
Sapevo benissimo che questa competizione è arrivata insomma è arrivata
Al sul piano della politica dobbiamo impedire assolutamente che questo scontro politico totalmente Esterno alla Somalia posso avere una capacità di riverberarsi all'interno del processo politico
Perché sul piano della sicurezza purtroppo potrebbe avere delle
Delle ripercussioni molto gravi
Dall'altra la comunità internazionale non può pensare la Somalia sono in termini di sicurezza nel senso che è vero senza la sicurezza non riparte niente ma non possiamo neanche partire
Colle dall'idea che la sicurezza Possa rigenerare da sola il tessuto economico del Paese
Quindi bisogna andare in parallelo sul piano dalla sicurezza e sul piano della ricostruzione economica questo è fondamentale altrimenti rimarrà la Somalia in questo stato di costante bisogno dalla comunità internazionale costante ricerca di aiuti
Che però sono aiuti di sopravvivenza e non di ricostruzione e questa è una cosa pericolosa come si può fare questo per un ruolo forte potrebbe essere anche quello di coinvolgere fortemente
La diaspora somala all'estro questo è stato un grande errore dell'Italia perdere dopo la caduta di SIAD Barre perdere il rapporto diretto con la diaspora somala che aveva una grande tradizione dei rapporti con noi che era la parte più capace del Paese anche da un punto di vista di gestione politiche manageriale anche formata in Italia formata in Italia e che ha trovato veramente le porte chiuse nel nostro Paese andando poi a formare comunità in nord Europa e Nordamerica
Questo è stato un grave lo stesso presidente della odierno la Somalia e viene dal Nord America
è un è un un esule che uscito dalla Somalia con la crisi
Però in Italia non ha avuto non meno un ministero sul Enzo è il cittadino italiano su questo come io ti ringrazio veramente questo e tornare ai presto su radio radicale abbiamo esaurito e anzi ha superato il nostro tempo
Ti devo ringraziare Nicola venti grazie di essere venuto e propri spazio di Africo ci finisce qui grazie
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