"Politica di bilancio, vincoli europei e politiche di sviluppo"

Raccoglie vogliamo vogliamo cominciare
Scusate
Posso posso pregarvi un attimo
Ma innanzitutto io intendo rivolgere a nome del gruppo
Della Camera e del Senato il più vivo ringraziamento per la partecipazione degli studiosi
E dei rappresentanti anche dell'economia nazionale dei sindacati che hanno accolto il nostro invito
è un seminario di studi quindi ovviamente è un incontro di persone di non molte persone
Anche se i deputati sono tanti ma ieri sera credo che abbiano sentito più l'attrazione del collegio elettorale che non quella dell'incontro
Di questa mattina però è una riunione che intende essere momento di riflessione
Io devo scusare la assenza del collega Gava perché e questa mattina comincia un
Delicato dibattito al Senato
Dove il Presidente del Consiglio parlerà e naturalmente ci sarà anche da parte dei vari gruppi parlamentare in modo particolare da parte del nostro una presa di posizione che credo sia rilevante
Per gli equilibri politici del Paese visto che non appena sono entrato e ho posto la domanda come va l'economia la risposta è stata ma diteci come va invece la politiche se c'è certezza di stabilità politica io personalmente dico subito che su questo argomento sono piuttosto ottimista non so se come dire l'ottimismo della volontà ma io ritengo che tutto sommato siamo in grado di resistere comunque di mantenere degli equilibri cercandone ovviamente anche di più ampi quando le condizioni si determineranno io non farò nessun discorso il mio è un semplice saluto sono qui per sentire per ascoltare
Quindi vi ringrazio tutti
Ringrazio il Presidente del Consiglio nazionale dunque del partito la Rosa Russo Jervolino ministro della pubblica istruzione che viene a darci qui la sua come dire benedizione multe
Cordiale la spedizione cordiale voglio dire che insomma ci dirà il pensiero l'attenzione che come Lucrezia Christian non imponiamo sui problemi che tratteremo nella giornata di oggi
Poi i passano la presidenza alcolica Viscardi più direttamente segue per conto del gruppo della Camera i problemi economici e ascolteremo la relazione del senatore Andreatta che ringraziamo per aver accolto il nostro invito
Che lo ha costretto anche a qualche sacrificio di carattere personale voglio solo dire che questo seminario di studi e la continuazione per dir così che più in in Terna dovrebbe essere ai gruppi parlamentari
Di una presa di posizione che il partito assunto su questi temi nella settimana scorsa
Posizione assunta con molta forza incisività
Da parte del senatore Andreatta e anche del segretario del partito di cui la stampa ha dato notizia quei temi quelle impostazioni vorremmo approfondire non per poi mantenere una sorta di Ahura accademiche alle questioni che ne tratteremo ma per avere degli orientamenti delle linee alle quali intendiamo uniformare le decisioni anche e le questioni che dovremmo o affrontare nelle prossime settimane all'interno dei gruppi parlamentari e nella attività legislativa quindi si tratta di fare un successivo passaggio di approfondimento
Culturale per poi cercare di i definire linee alle quali noi intendiamo attenerci per portare coerenza relazione di politica economica
Che intendiamo portare avanti
Qui non sono presenti dico molti parlamentari ma ci sono sicuramente i più autorevoli lo dico per presentarli ai gli studiosi e gli altri invitati che sono qui presenti ma sono sicuramente i più autorevoli c'è solo il PRI intorno ai quali poi si ruota
L'attività legislativa e le iniziative che il nostro gruppo assume quindi almeno sotto il profilo dalla qualità siamo al top anche per la presenza dei nostri colleghi oltre che per quelle gli studiosi vi ringrazio passo la parola al ministro Jervolino
Grazie grazie al Presidente ora riceve come voi sapete è una delle scelte del nuovo segretario politico
è stata proprio quella di corresponsabilizzare i gruppi parlamentari in modo sempre più pieno Lella elaborazione delle linee politiche del partito
E in quest'ottica i seminari dei gruppi parlamentari stanno assumendo una importanza crescente non sono passate molte settimane presidente bianco da quando ci siamo trovati qui alla Camilluccia in un seminario in un analogo seminario dei gruppi
A definire quella linea di politica istituzionale relativa alle riforme elettorali che poi la delegazione della Democrazia cristiana ha fatto propria nella Commissione bicamerale
E in questi momenti di riflessione e solo insieme culturali e politici
Sono certamente Sempre più necessari in un momento nel quale l'accavallarsi di vicende difficili al livello di quotidiano
Induce a gestire il quotidiano senza vere a volte il tempo e la possibilità di riflettere sulle strategie e sugli obiettivi da raggiungere
Ritengo però che proprio in un momento come l'attuale
Nel quale si somma una crisi di carattere morale l'indubbia o almeno elementi di crisi politica elementi di crisi istituzionale una crisi economica con riflessi occupazionali sempre più pesanti
Sia necessario certamente gestire il quotidiano un partito politico non opera Secondo il suo dovere se non gestisce il quotidiano ma sia necessario a vere davanti a sé degli obiettivi di lunga portata ora non sarò io non è mio compito non dico sviluppare ma nemmeno indicare i nodi della situazione economica che abbiamo dinanzi dalle norme debitore pubblico con la spirale di appesantimento sempre crescente che deriva dal servizio del debito
Dai vincoli comunitari sempre più stretti nei contenuti e nei tempi dal costo del danaro con la conseguente difficoltà per gli Investimenti dal blocco dei lavori pubblici
Dalla caduta dell'occupazione una caduta dell'occupazione e che anche i dati di ieri confermano nei suoi termini quantitativi non solo in Italia ma anche in altri Paesi d'Europa
Una caduta dell'occupazione sulla quale sulla base di una relazione di Reviglio ha lavorato anche di recente una quindicina di giorni fa il Consiglio dei ministri
Una relazione che ha posto in evidenza fenomeni a Boy molto più noti di quanto non lo siano a me e anche nelle sue cause cioè una caduta una diminuzione netta della occupazione
Anche in settori quali quelli dei servizi che per anni si era ritenuto potessero essere settori trainanti
E devo dire che almeno all'interno del Consiglio dei ministri sarà poi interessante la verifica che verrà dai vostri lavori
Alcuni elementi di speranza che la relazione Reviglio evidenziava sono apparsi un pochino tinti di ottimismo mi riferisco per esempio all'ipotesi Reviglio di una di un alleggerimento della situazione di tensione occupazionale
Dopo tutta al combinato il combinarsi di due fattori il turnover
E contemporaneamente il presentarsi sul mercato del lavoro delle classi di età nelle quali si è verificato il problema della natalità
Alcuni di noi il ministro Mancino ed io per esempio ho rapportando questa ipotesi rispetto alle realtà regionali di provenienza le realtà delle regioni che noi conosciamo di più
Eravamo Moreno speranzosi del ministro del Bilancio in quanto essendo in presenza molto spesso di insediamenti industriali Giovanni
Ed appartenendo a regioni nelle quali un calo di natalità vent'anni fa ancora non si era verificato non ritenevamo così immediato l'alleggerimento della pressione sul mercato del lavoro
Che Reviglio evidenziava
Devo dire che appunto preoccupazione ancora maggiore ha destato la relazione che l'altro ieri in Consiglio dei ministri è stato fatto da Mancino
Una relazione fra relativa al raccordo fra Problemi della caduta della occupazione e tenuta della pace sociale non direi non dell'ordine pubblico in termini repressivi ma proprio ottenuta della pace sociale
Perché forte era la preoccupazione secondo me fondata del ministro degli interni che in un momento in cui c'è una forte sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni
Una crisi di Munari crisi di natura economica può ancora in certa misura essere sopportata
Ma una crisi di natura economica che diventasse crisi occupazionale senza speranza
Rischia di incidere proprio fortemente anche sulla capacità delle istituzioni di Venere l'equilibrio sociale
E devo dire che queste preoccupazioni sono aggravate anche da una situazione del mondo sindacale
Che almeno per quanto riguarda il comparto del quale io mi occupo in questo momento il comparto di chi lavora nel mondo della scuola
Vede le confederazioni sindacali in posizione molto responsabile
Vede però all'interno del mondo del lavoro il lascerei lo svilupparsi di un cosiddetto sindacato duro
Contesta attivo anche nei confronti delle stesse confederazioni sindacali che pone le stesse confederazioni sindacali in situazioni di difficoltà
Noi abbiamo poi credo ancora due motivi per il quali una riflessione che insieme culturale e politica all'interno della Democrazia Cristiana e più che mai necessaria
La generazione alla quale appartiene la maggior parte di noi
è cresciuta con una cultura politica che ha visto nell'intervento dello Stato nell'economia un fattore di giustizia un fattore di riequilibrio anche territoriale
Un fattore fondo di distribuzione di ricchezza
E devo dirvi rapportando sempre una esperienza interna al Consiglio dei ministri ma credo che sia interna anche al Parlamento
Che Chance è stata da parte nostra una notevole fatica Ivo una riconversione culturale nel senso delle privatizzazioni
E nella definì colta trovare un punto di equilibrio per cui la politica di privatizzazione sia una politica volta a un recupero di efficienza ma sia contemporaneamente una politica che non dimentichi la tutela degli interessi di fuori
Perché ed è l'ultimo l'ultima osservazione che vorrei fare oggi entrando un giornalista mi diceva è possibile coniugare efficienza economica e solidarietà
Io non da economista gli ho risposto che non è possibile ma è assolutamente necessario sarà difficile ma è assolutamente necessario
Perché se non riusciamo a coniugare efficienza economica e solidarietà viene meno la ragione stessa della nostra presenza politica
E devo dire io sono tornata un paio di giorni fa
Da una delle tante riunioni che si fanno adesso a livello europeo che sono anche molto spesso estremamente stimolanti ed interessanti ma che alcune volte sono sconcertanti
Una riunione dei ministri della Pubblica istruzione dell'università dei dodici Paesi della Comunità
Dove il presidente di turno
A conti noterà come naturale il Ministro della Pubblica Istruzione danese ha continuato a parlare senza mezzi termini di mercato della istruzione
Devo dire che appunto sono state poi ci sono state voci fra le quali le mie che hanno la mia che ha cercato di correggere il tiro almeno dal mio punto di vista interpretando la collaborazione dei dodici non come mercato dell'istruzione cioè un sistema nel quale la formazione viene finalizzata esclusivamente alle esigenze del mercato
Ma come spazio aperto nelle quali le politiche di formazione scolastica e culturale tengono conto anche della realtà economica ma non sono finalizzate a ci sono quindi una serie di motivi alcuni urgenti immediati altri di carattere più lontano alcuni peculiari alla nostra situazione nazionale altri di carattere internazionale
Che rendono più che mai necessario opportuno ed efficiente questo seminario che appunto per quanto mi sarà possibile nella giornata di oggi che vede come ha detto il presidente anche il dibattito al Senato sulle dimissioni del ministro
Dell'ex ministro guardia sigilli ma insomma per una serie di vicende è un rinnovato dibattito sulla fiducia al governo
Per quanto mi sarà possibile ascolterò anch'io con grande interesse soprattutto per imparare molte cose estremamente utili grazie quindi a buon lavoro
Ma mi associo ai ringraziamenti che
Presidente del partito il presidente Bianco nudo fare tutti voi
Dalle loro dal loro saluto dalla riflessione della
Dalla presidente Rosa Russo Jervolino ai emerge con chiarezza che il nostro si configura come un una giornata di studio che vuole essere soprattutto un momento di confronto tra esperienze sensibilità diverse
Nella convinzione che solo aprendosi all'esterno è possibile recepire indicazioni utili alle decisioni parlamentari
Solo rimuovendo a mio avviso rigidità culturali sarà possibile trovare soluzioni adeguate alla complessità dei tempi
Capace di tradursi inferti l'indicazione definendo una linea politica senza incertezze
L'intervento conclusivo che terrà il nostro segretario politico oggi pomeriggio
Non è senza significato
E salterà il nostro particolare impegno nell'azione di rinnovamento
I gruppi parlamentari come è stato ricordato d'intesa con la segreteria politica dopo il seminario istituzionale proseguono i programmi di iniziativa con un'intensa attività di studio di ricerca di approfondimento
Su un tema come quello richiamato che potrebbe apparire vasto ma che io sono scelto che relatore professor Andreatta cercherà sapientemente di circoscrivere nelle finalità e negli obiettivi essenziali
Si tratta dunque di fare il punto su quanto è stato fatto nelle politiche di bilancio e se darà i risultati sperati su quanto ancora resta da fare
Se il sentiero che stiamo percorrendo è quello giusto se gli ostacoli sono superabili se i problemi sono solo nostri se tutti i Paesi membri guardano con identica determinazione al traguardo della unità politica e monetarie
E certamente un successo aver ratificato il Trattato di Maastricht adesione
Ma dalla quale non potranno essere evitate l'esigenza così come rappresentato soprattutto rispetto alle particolari difficoltà della Danimarca di aggiungere al tra i parametri
Quello dell'occupazione
E sarà interessante e seguire nei prossimi mesi
Lo sviluppo di questa modifica reclamata ma soprattutto quello di poter misurare nei prossimi anni comportamenti domestici nell'insieme delle politiche economiche e non solo nella politica monetaria oggi forse abbiamo il vantaggio di svolgere questa giornata senza la Press di studi senza la pressione e l'urgenza di scadenze indilazionabile
Anche se come è stato richiamato le manifestazioni sociali reclamano risposte mirate
Questo ci consente di svolgere una meditate pacata riflessione nella definizione dall'agenda politica per i prossimi mesi
Viene certamente nel Paese un grande disorientamento il presidente bianco ricordava questa domanda doveva alla politica
E certamente il nostro legge rivolto al dibattito in corso come ci ha ricordato Rosa Russo Jervolino al Senato da quale potrebbe anche derivare una diversa maggioranza a sostegno di un programma che come ha richiamato ancora ieri il nostro segretario sembra difficile da definire per riferirlo a questa nuova maggioranza
Ma di fronte a questo disorientamento credo emerga la necessità di determinare una sintesi rispetto agli eventi e sembrano che sembrano sempre più poco domina bene cercando soluzioni razionali dobbiamo guardare ai problemi del Paese cercando di coniugare quelli interni
Che sono poi quelle della finanza pubblica con quelle e sterne che sono quelli dell'integrazione politica e monetaria dell'Europa e quindi dello sviluppo possibile
Dobbiamo in primo luogo mantenere una linea coerente che non determini aspettative irrazionali nel sistema economico e dunque nelle imprese e nelle famiglie
Un partito nazionale popolare come la Democrazia Cristiana intende farsi carico delle grandi questioni che sono di fronte a noi
Ed in particolare di determinare le condizioni per avviare un circolo virtuoso dell'economia e dunque le opportunità di una ripresa dello sviluppo
Ciò impone che si persegua con determinazione la discesa del tasso di interesse il controllo dell'inflazione
La difesa del risparmio
Una completa definizione dell'accordo sul costo del lavoro attraverso una maggiore disponibilità dei Soggetti e qui forse conviene ricordare alla Confindustria che l'opportunismo non aiuto poi le strategie di lungo periodo
Una ripresa degli investimenti senza l'intervento del bilancio dello Stato
L'aggancio alla ripresa posso ad un passa dunque attraverso metodi e strumenti nuovi Picciolo siamo perfettamente consapevoli solo per l'utilità dei nostri lavori e dei partecipanti desidero brevemente richiamare alcune questione il seminario si svolge a poca distanza dalla presentazione della prima relazione di cassa
Che rappresenterà nonostante le previsioni che disponiamo ogni giorno del primo importante momento di verifica dei flussi di finanza pubblica
Abbiamo approvato una manovra di bilancio particolarmente severa con una ridotta emendabilità del Bilancio si è di fatto realizzata una riforma senza sanzione di norma
Non va sottaciuto che in tutta quella fase mi è stato una forte spinta alla drammatizzazione dei problemi difficilmente ripetibile
Occorrerà allora valutare attentamente il quadro di finanza pubblica onde evitare che possibili scostamenti anche come anche marginali
Possano portare ad una sindrome dell'obiettivo mancato anche in presenza di misure così severe come quelle realizzate sarà difficile pensare che la situazione generale del Paese possa richiedere nuovi interventi aggiuntivi
Occorrerà dunque seguire il percorso naturale del procedimento di bilancio
Affidando al documento di programmazione economico finanziari il ruolo e il momento della definizione degli obiettivi di finanza pubblica e di verifica dello stato delle politiche viene vivamente sollecitato una tregua fiscale una stabilizzazione legislativa unite ad una concreta semplificazione fiscale
Nuove entrate non possono venire che dall'allargamento della base imponibile e dunque da una lotta decisa sul fronte dell'evasione fiscale
Oggi vi scelto siamo meno condizionati dagli eventi di quando non fossimo nei momenti più acuti della crisi di settembre
Va anche detto che nonostante la diminuzione dell'inflazione non viene a determinarsi una situazione di nuovi investimenti né di incoraggiamento alle decisioni degli operatori
Certo se guardiamo gli intrighi e gli indicatori di convergenza riscontriamo positivi risultati sul fronte dell'inflazione dei tassi di interesse che non divergono in modo clamoroso
Avrebbero potuto essere ancora migliore disse i tedeschi adesso realizzata per la politica monetaria che timidamente sembrano avviare in questi giorni
Ciò avrebbe probabilmente consentito di evitare quelle tempeste monetarie è un andamento dei mercati finanziari meno incerto meno erratico più convincente
Le differenze ancora marcate sono sul fronte del debito pubblico rispetto al quale anche avanzi di bilancio considerevoli come quello previsto nel novantatré rischiano di essere inghiottiti dalla spesa di interessi di duecento mila miliardi pari circa al dieci per cento del prodotto interno lordo
Il centodue virgola tre per cento di debito sul PIL e ancora lontano dall'obiettivo richiesto del sessanta per cento oggi questo è l'ostacolo più rilevante che abbiamo di fronte
Ma anche la prospettiva di un cambio sterile nervi stabile nel biennio antecedente alla terza fase ci sembra ancora lontano dall'essere raggiunto se non si rimuovono le case le cause della crisi
La stabilità finanziaria e monetaria e dunque condizione irrinunciabile per ogni ipotesi di sviluppo del Paese
Sul piano internazionale va poi ricordato che negli Stati Uniti si ha già manifestato la ripresa superiore al tre per cento
Che consente perciò nell'annuncio della grande manovra di contemperare tagli alle spese corrente con ulteriori richieste di sacrifici fiscali dopo la lunga
Diciamo guarentigie determinata dall'amministrazione Reagan e corno modesti impegni di finalizzazione di parte
Del taglio della nella spesa corrente in spese in conto capitale rivolto soprattutto all'ammodernamento delle grandi Rete del patrimonio
Umano di quel Paese quindi
Essa non riesce a a generare una delle caratteristiche che emerge in questa fase e che nonostante tutto la ripresa però non riesce a generare nuova occupazione in misura proporzionale alla ripresa produttiva vi è cioè ed è verificato nella con circostanza americana il rischio di una ripresa senza occupazione
Potare situazione concretizzarsi anche da noi
Essa viene generata da incrementi di produttività e dunque dovrà essere accompagnate da misure di intervento che favoriscono i programmi di investimento che come ci ricordava nella sua introduzione
Rosa Russo Jervolino dispongono oggi però di due condizioni nuove da un lato il venir meno dei due bracci secolari della manovra
Di emergenza tra cui ricorreva sovente il Governo da una parte l'intervento straordinario con la sua agenzia immediatamente attivabile e dall'alto del sistema delle partecipazioni statali e che dopo la all'inizio del processo di privatizzazione le modifiche introdotte negli otto
E nei loro connotati strutturali sono oggi scarsamente utilizzabili in una logica di definizione di blocchi dispense che tra l'altro quasi sempre avevano favorito in passato la collocazione dei loro effetti benefici nella ripresa del dalla crisi e non invece nel corso della crisi stessa
Da parte nostra si apre la prospettiva di assumere perciò misure legislative in grado non di alimentare i vecchi blocchi di domanda pubblica nati attivare nuovi strumenti di intervento in grado di assorbire i livelli di disoccupazione
Attraverso minori vincoli amministrativi
Che non possono prescindere da forme di deregulation
Di dare impulso ad interventi sulle infrastrutture purché abbiano una ricaduta sui servizi e sui costi per le imprese soprattutto senza prevedere interventi da parte del bilancio dello Stato
Vorremmo togliere qualche pericolose preoccupazione ed eliminare qualche tentazione non si tratta di agevolare la ripresa attraverso la politica di bilancio ma renderla coerente e compatibile con quella monetaria unita ad una politica di controllo dei redditi insieme ad obiettivi di finanza pubblica di lungo periodo
Non siamo tra quelli che ritengono che sia più utile legarsi le mani per condurre il Paese più facilmente alle regole europee Mana pure tra quelli che ritengono che i costi della tensione possono superare quelli della non adesione
Siamo in presenza di squilibri e disarmonie probabilmente destinati a crescere
Abbiamo migliorato il controllo della dinamica inflazionistica di fatto scaricando sui salari l'onere dell'aggiustamento
Va dunque completato l'accordo sul costo del lavoro proprio per rafforzare il significato dello stesso nel medio periodo ora occorre guardare ad una politica dei redditi e soprattutto ad un adeguamento dei salari sperare e per per regione facendo muovere di Goran risanare i settori esposti alla concorrenza
I nostri sforzi solo per ridurre le asimmetrie che non sono solo da una parte quella dei disavanzi di debiti ma anche quelle degli avanzi e dei crediti
Non è ripiegando sui solo sulle politiche monetarista
Che potranno essere risolti i problemi dell'occupazione che presentano aspetti dirompenti per la tenuta sociale e pericoli di infiltrazione del capitale malavitoso nelle aree
E settori in crisi come ha giustamente preavvertito il ministro dell'interno Mancino
Occorre perciò uno sforzo notevole per concretare
Per concertare l'azione governativa al processo di ristrutturazione in atto nei grandi gruppi
E di molti settori anche aggiornando e qualificando gli strumenti di sostegno ai redditi favorendo un diverso riparto delle occasioni di lavoro la l'intesa possibile passa attraverso una crescita delle esportazioni favorite dal nuovo rapporto di cambio ed occorre puntare
Ad una diversa qualità dei servizi onde migliorare McCready organizzativi e programmazione ma anche superando la carenza di stime all'efficienza tuttora riscontrabili nei vari comparti produttivi
Si apre dunque una grande questione quella della politica per le imprese
Già richiamata Parma dalla Confindustria su cui dobbiamo e vogliamo confrontarci
La privatizzazione è una risposta possibile ma non è la soluzione finale se prima non si recuperano di svantaggi competitivi
Recuperare le debolezze del Paese nelle tecnologie e nella ricerca come pure nella formazione del capitale umano
Rappresenta la condizione per superare l'attuale incapacità a sostenere la crescita economica
Erano stati compiuti progressi su questa strada con il complesso delle azioni previste per la piccola impresa dalla legge trecentodiciassette del novantuno
Ma la Cam mancata strumentazione attuazione il coordinamento mi ha impedito una concreta sperimentazione mentre sono crescenti gli oneri finanziari soprattutto per gli operatori minori
Scontiamo i ritardi negli investimenti in ricerca sul prodotto negli anni ottanta le posizioni sono prevalentemente mite imitativa e dunque poco competitive il rapporto tra spesa per ricerche su e sviluppo e il PIL sia andato in FIAT Kendo negli ultimi anni e risulta notevolmente inferiore rispetta la Germania la Francia va ignote ha unito al Giappone
Tutto ciò determina con la scarsa qualità ed efficienza dei servizi disponibili un gap sempre più incolmabile per la nostra industria nazionale
Crediamo che dalla riflessione odierna anche attraverso spunti provocazioni proposte
Potrà essere ha tracciato una linea di movimento in grado di conciliare i traguardi europei con i difficili problemi della ripresa economica e dell'occupazione solo se sapremo verificare
Ed interpretare attentamente e la fase integrazione europea come occasione opportunità di sviluppo e non come esclusivo vincolo lo sviluppo del Paese
Se come mi auguro col vostro contributo sapremo coniugare queste esigenze
E a mio avviso non inconciliabile potremo ritenerci soddisfatto che degli obiettivi che ci eravamo proposti organizzando quest'incontro noi pensiamo come anticipava il presidente Bianco
Qui potrete trarre utili indicazioni per l'orientamento e l'azione dei nostri gruppi parlamentari ed è per questo che sottoporremo sin dalla prossima settimana gli stessi agli stessi gruppi un documento conclusivo dei nostri lavori che stileremo appunto sulla base del lo di questo incontro nei prossimi giorni grazie
Come prevede il nostro programma diamo adesso la parola allora professor Nino Andreatta responsabile dalla commissione politica ed economica del nostro partito
Molte cose sono state già dette in queste introduzione
Certo
Gli uomini politici si interrogano
Di fronte
Agli andamenti negativi della congiuntura l'hanno fatto
In ciascuno dei ciclisti che hanno caratterizzato i decenni precedenti dell'economia
Nel mille novecentosessantatré nel settantacinque
Durante la prima crisi petrolifera nell'ottanta
Uno ottantatré
Nella seconda crisi petrolifera
Sono stati spinti ad agire quasi come stregoni della pioggia responsabili del buono ed il cattivo tempo
Di fronte al crescere della disoccupazione
Al collare dei livelli produttivi c'è una conclusione a prendere decisioni
Eppure l'esperienza storica ci dimostra come nessuna di queste decisioni abbia avuto in passato Effetti sincronizzati sui tempi della crisi
Nel mille novecento ottantadue ottantatré
Un fantasioso ministro del Bilancio
Introdusse
Con procedure immaginate Ratti
Il fondo per l'occupazione e gli investimenti
I cui perfetti
I cui primi effetti dispensa si verificarono alla fine del mille novecentottantaquattro ottantacinque cioè in una fase che non richiedeva particolari spunti di sostegno da parte dell'azione di bilancio e l'affetto di quelle procedure rapide
è una critica che nei gruppi democratici cristiani si sente si è spesso sentita ripetere sia introdotta una misura di eccezionalità nell'azione amministrativa
Che ha portato un qualche disordine rispetto alla necessità di seguire competenze e procedure assestato
Questo induce a qualche elemento
Di
Freno nella
Domanda nella risposta alla domanda di provvedimenti di sostegno diretto attraverso l'azione del bilancio pubblico di fronte ad una fase di afflosciamento
Della
Economia
E credo che chi ha avuto lunghe esperienze
Per il bene o per il male
Come il caso
Di noi tutti
Dobbiamo trarre da queste esperienze qualche
Maggiore attenzione
Di chi subisce le emozioni della opinione pubblica senza il vantaggio di queste esperienze
Dobbiamo anche tener conto che
In questa particolare crisi abbiamo andamenti in qualche misura non sincronizzati della congiuntura economica complessiva e di quella del settore industriale
Settore industriale aveva subito da tempo
Almeno due o tre anni una andamento negativo
E
Esso è anche il settore che in qualche misura
Presenta maggiori possibilità di ripresa nel mille novecentonovantatré novantaquattro
E anni successiva
In realtà la politica di convergenza
Dopo
Il l'ultima fase dello SME quella introdotta
Con dopo il mille novecentottantasette e
Non accompagnata da
Mi da la disinformazione della politica salariale
Da maggiore concorrenza nel settori non tra i tavoli nei settori non aperti alla concorrenza internazionale
Aveva accumulato situazioni di difficoltà nel settore industriale che si sono esplicitate in un andamento prima molto cauto e poi recessivo già dall'inizio degli anni Novanta
Il cambio fermo
La impossibilità di aumentare il prix
Mentre i salari continuavano negli andamenti degli anni passati
Prezzi dei settori interni che tendevano ad aumentare che si scaricavano indirettamente tramite i salari sui costi industriali avevano provocato è una flessione dei profitti della settore industriale che da un ordine di grandezza attorno ai diciassette mila miliardi nella mille novecento novantasette
Nell'anno chissà appena chiuso siano ridotti a circa quinto senza tener conto degli andamenti dei prezzi sono passati dalla un aggregato
Prodotto dalla Comit IVA Prometeia dava un andamento dei profitti industriali o diciassette mila miliardi nell'ottantasette a tre mila miliardi nel mille novecento novantadue
è chiaro che in questa situazione il settore più dinamico della economia si trovava soggetto a pressioni
E si verificavano quei fenomeni che
Sulla base delle esperienze di altri paesi che si trovarono in condizioni simili sono definite di de industrializzazione
Nel corso del mille novecentonovantadue l'industria perduto centoventi mila posti di lavoro se confrontiamo gli andamenti della Periodo iniziale degli anni ottanta in cui le condizioni di competitività internazionali erano migliori le migliori del decennio con quelle alla fine negli anni ottanta a cavallo con il nuovo decenni
Vediamo che
Nel complesso si sono perduti circa un cinque sei per cento della produzione industriale dovuta a quell'insieme di condizioni di pressioni sui profitti di avvitamento dei costi
Differenziato nel settori compito aperti alla concorrenza rispetto a quelli non aperti alla concorrenza con una riduzione di tre o quattrocento mila unità rispetto a una situazione più bilanciata tra i diversi settori produttivi
Il quadro oggi e cambia
è cambiato per effetto non desiderato non voluto di una svalutazione che dalla dinamica del mercato
A assunto
Dimensioni
Molto superiori ai differenziali di
Costi tra l'Italia e gli altri Paesi
Si sono create in qualche modo condizioni perché il ciclo degli anni ottanta possa essere rovesciati
E tuttavia i processi di reindustrializzazione non sono nei tempi nella rapidità
Analoghi simmetrici ai processi di deindustrializzazione è facile chiudere un posto di lavoro
è facile abbandonare un settore quando le situazioni di competitività non permettono la permanenza in un settore è più difficile ricreare
Posto di lavoro riconquistare una mercato internazionale
E più difficile riaprire una azienda che si è chiusa
E quindi
Noi ci troviamo in una situazione in cui le condizioni macro economiche
A bordo già realizzate e chi si prospettano nei prossimi anni che verrebbero le condizioni per una re industrializzazione per una espansione della quota del settore manifatturiero
Ma questo sarà un processo lungo e un processo che se non si controllano altre condizioni potrebbe non produrre i suoi effetti positivo
è certo comunque che già quest'anno si dovrebbero verificare chiusure perdita di posti di lavoro meno
Intense che nel mille novecento novantadue
Qui previsoni immagino no che l'industria
Soprattutto nel primo semestre di quest'anno
Posso perdere altri ottanta novanta mila posti
Per li dell'Ars con negli ultimi trimestri del mille novecentonovantatré nel mille novecentonovantaquattro mentre la produzione sostenuta dalle esportazioni dovrebbe nel terzo o quarto trimestre dell'anno cominciare ad la sua inversione di tendenza
Qualche elemento anche più breve periodo di condizioni meno negative per il settore industriale
Da immaginare essi poiché a differenza di altri paesi la reazione è stata molto rapida in Italia
Non si sono avvenute
Accumuli di scorte alla fine dell'anno le scorte erano già
E curate erano già a livelli minimi e quindi esiste un rimbalzo di natura tecnica che dovrebbe già vedere si degli indici di produzione del mese di febbraio
Queste sono le condizioni del quarto
Naturalmente questo quadro poco
Cambiare
Può non proiettarsi nel futuro
L'esperienza
Del passato ci ha dato che
I vantaggi di una svalutazione sono rapidamente riassorbiti
Le condizioni della mercato del lavoro del passato le rigidità del passato i meccanismi di indicizzazione del passato lasciavano tempi molto brevi ai vantaggi di una valutazione
è probabile che
Le condizioni che si sono create anche per effetto di quella lunga fase in cui lo SME mordeva nella carne della economia italiana
A cominciare dall'accordo sul costo di lavoro di luglio permettono invece di prolungare nel tempo
Il gli effetti della modifica di competitività gli effetti della condizioni che permettono una ripresa una sempre industrializzazione del Paese
Centrale appunto a queste possibilità solo e la andamento del
Dei costi del lavoro da un lato dei la costi dell'indebitamento dall'altro Dale prezzi dei settori non esposti alla competizione internazionale per
Se noi prendiamo quella bilancio aggregato della settore industriale
E
Cerchiamo di capire quali sono state le ragioni di questa caduta dei profitti che
Stata così importante per determinare gli effetti negativi che si sono accumulati nei primi anni novanta
Vediamo che se in una prima fase il processo è stato spinto dagli andamenti della redistribuzione tra capitale e lavoro
Vediamo poiché le reazioni della
Industrie gli aumenti di produttività il ritiro da certi settori l'abbandono delle produzioni marginali
Hanno determinato una situazione in cui il margini operativi lordi sono stati ricostituiti il rapporto di
Tutto la
Pressione di una forte aumento della fiscalità è quasi raddoppiata nel corso degli anni dal novantasette al novantadue e degli oneri finanziari che hanno circa metà per uno ha avuto la responsabilità di questa drammatica riduzione della profittabilità di cinque volte come prima avevamo implica
Credo che si sia raggiunto sul piano della fiscalità che colpisce l'impresa una situazione oramai di rotture e che non sia più possibile spingere oltre la pressione tributaria sul sistema delle impresa senza gravemente
Pregiudicare la capacità di accumulazione del Paese
Questo primo esame che non riguarda l'andamento dell'economia complessivo detto che ci sono delle spie non c'è sincronia questa volta tra l'andamento dell'industria l'andamento dell'economia
Rileva tuttavia che non dobbiamo proiettare in una futuro troppo lontana la situazione attuale
Se le condizioni di contorno macro economiche sono tenute il il il quadro che si è venuto determinare dopo settembre dovrebbe di per sé produrre condizioni di ripresa della produzione industriale sostenuta soprattutto da aumenti di esportazione che dovrebbero già cifrarci quest'anno in un ordine superiore al cinque per cento
Credo che
Provvedimenti addotte a provvedimenti di natura finanziaria come sono stati in altra epocali durante altre crisi le nostre leggi l'intervento industriale sono spesso collegate al andamenti
Recessivi del ciclo economico siano meno urgenti questa volta e che soprattutto le condizioni della economia nel loro complesso hanno rovesciato quei vincoli che avevano determinato la situazione drammatica che si era
Creata tra il novanta e la fine del novantadue per il settore industria
In secondo luogo
Vi è stata dopo l'attenzione per approvare la sessione di bilancio
Una qualche elemento di incertezza nel consenso nazionale attorno agli obiettivi di politica economica
Di presentarsi dei problemi gravi di disoccupazione
Gli affetti del ciclo economico internazionale sull'Italia sembrano aprire in qualche misura determinato una
Valutazione diversa delle priorità nazionali
In qualche modo anche il
Presentarsi sulla scena dell'opinione pubblica
Della novità rappresentata dalla presidenza americana è stato un elemento che ci ha portato a rimeditare
Il significato centrale per la politica
Di risanamento finanziario del Paese rispetto a un'attenzione più puntuale concentrata sui problemi della congiuntura sui problemi degli effetti della congiuntura sugli andamenti
Del occupazione sui livelli di produzione industriale
La nostra opinione pubblica provinciale si è creata dalla immagine di un a Clinton
Che seguisse politiche economiche socialdemocratiche le politiche economiche che
Ripeto noi la favola del new deal una favola che piace alle sinistre europee e che chiede alla politica la capacità di evocare e indirizzare grandi programmi pubblici grandi masse di intervento finanzia
Nella professione stessa degli economisti accademici si è enucleato un Francia che dalla stampa è stata denominata appunto in riferimento alla esperienza della nuova amministrazione americana come i clintoniani e credo sia stato importante per la chiarezza mentale di tutti
La
Posizione assunta dal presidente Amilcare
Con
Il discorso sullo stato della unione in cui la tradizionale posizione democratica degli anni ottanta
Quella cioè della insopportabilità del deficit pubblico per l'America e per le conseguenze internazionali del deficit a
Assunto l'apposizione di problema dominante
Di priorità essenziale della politica economica dell'amministrazione
In realtà anche nel fondo della mente di molti specie in campo
Politico giornalistico vieni via della possibilità che il lavoro di freno e di acceleratore Possa essere svolto dalla finanza pubblica in ogni contesto economico
In effetti quando esistono grandi stock di debito quando le aspettative del mercato sono proiettati in avanti
Quando
I campi sono liberi
Quando i tassi di interesse
Su cui
Sulle scadenze più lunghe quelle che dominano il processo di investimento
Sono molto determinate non dalla politica monetaria che non eppure interviene sulla mercato di quei titoli ma sono determinati dalle previsioni dalle aspettative del mercato
Politiche economiche attive politica economiche che accelerano la spesa pubblica producono esattamente gli affetti opposto
E del resto se esaminiamo il risanamento le politiche di risanamento economico in Europa negli anni ottanta vediamo una strana coincidenza tra periodi in cui il deficit pubblico nel corso di uno due anni viene ridotto di tre quattro fino a cinque punti di PIL e immediate risposte positive delle componenti dispensa dei consumi e degli investimenti privati
Insomma una modifica delle politiche di bilancio in senso di
Però loro sostenibilità nel tempo
Ma il senso di evitare politiche che proiettate in avanti comportano rapporti debito PIL che continuano a crescere nel tempo e quindi impossibilità di pagare gli interessi di rimborsare intento nel tempo
E vediamo che la liberazione di queste attese di situazioni drammatiche contraddizioni nella economia la riduzione dei tassi di interesse
Campi che in un'economia meno congestionata non sono spinti in alto da alti tassi di interesse determinano una immediata sostituzione o più che sostituzione della spesa del privati per investimenti per consumi alla minore tensione prodotta dal bilancio pubblico sulle risorse della e con direi che fondamentalmente questo spessa argomentazione spiega perché negli Stati Uniti
Di fronte a sintomi segni di ripresa ma di una ripresa che può sempre abortire
I nostri imperdonabili attivisti di politica economica potrebbero sostenere che in una riduzione così pesante della del resto del bilancio della strada della deficit pubblico negli Stati Uniti può determinare
Così come in qualche modo Wall Street nei giorni scorsi con le sue reazioni ha dimostrato
Può determinare una regressione della espansione della economia americana
Mi sembra che la politica dell'amministrazione abbia fatto tesoro abbia
Utilizzato le esperienze degli anni ottanta e abbia considera che la
Il risanamento finanziario determina condizioni di più facile
Espansione dei flussi di accumulazione eliminazione dello spiazzamento delle attività
Dei privati per la flusso di attività dello stato che inizia vanno i portafogli delle famiglie e degli intermediari finanziario
Ecco mi sembra che sia stato una lezione importante
Una lezione che di cui noi dobbiamo tenere conto avendo in qualche misura condizioni di quadro simili a quelli degli Stati Uniti
Così come
I nostri programmi di risanamento
Non possono essere di dimensioni molto diverso per gli Stati Uniti si parla di un riduzione dispensa e di un aumento di entrate di quattrocento miliardi di dollari nei prossimi quattro anni
Se noi consideriamo i nostri programmi la riduzione di duecento miliardi ma se consideriamo che questa riduzioni di duecento miliardi
Per circa metà sarà rappresentata da una riduzione del costo del debito pubblico abbiamo che la parte dura della riduzione nell'ordine dei cento miliardi corrisponde all'incirca la diversa dimensione per prodotto
Nazionale tra gli Stati Uniti e vitali quindi noi abbiamo la necessità di una operazione che e nell'ordine di grandezza di quella che è stata appena delineata dalla nuova amministrazione americana
E credo che un punto importante di quella esperienza vada capitalizzato cioè
L'Effetto positivo che annunciare fin dall'inizio insieme delle misure con le quali si vogliono ottenere nel tempo e risultati complessivi un elemento di fatica di incertezza di
D. ma
Senza di determinazione nella nostra politica
Di bilancio e una specie di aritmetica della contabilità pubblica fissare
Degli obiettivi fissare delle differenze tra gli andamenti neutrali della finanza pubblica e gli andamenti desiderati ma non spiegare attraverso
Quali strumenti non nei prossimi sei mesi dopo il prossimo esercizio ma in un arco di tempo si intende ottenere questi risultati
è un elemento importante per le decisioni
Non è possibile ed è un elemento importante perché offre lo spazio di tempo necessario per mettere appunto
Programmi che non siano rozzi
Qualcuno di coloro che mi ha preceduto ha detto che esiste una esaurimento della possibilità di
Usare
Gli strumenti che sono stati utilizzati fino a qui
Si ha l'impressione che si siano esaurite lei
Possibilità di attingere a strumenti attivabili rapidamente
Che introducano
Maniera spesso non razionale nuovi Fonti entrata o intervengono su campi largamente già colpiti sui quali già abbiamo una esperienza del complesso della spesa statale
Tutte le misure di natura di ristrutturazione tutte le le misure di tipo micro economico che sono essenziali di fronte a una
Amministrazione una spesa conseguente largamente inefficiente largamente isolata dal mercato richiedono dimensioni di tempo piuttosto e invece il
L'angoscia del tempo quando le decisioni di politica il bilancio di una politica di risanamento sono legate alle scadenze del bilancio annuale porta che queste misure vengono trascurati
Se noi pensiamo la drammatica situazione delle pubbliche utilità italiane che delle pubbliche utilità del settore statale delle aziende
Delle delle aziende autonome o di quelle che una volta erano le aziende autonome che scaricano sul bilancio dello Stato venticinque mila miliardi di deficit è chiaro che misure pensate a settembre per essere presentati in Parlamento il alla fine del mese non permettono di fornire ormai obiettivi che debbono essere perseguiti
In nei tempi della ristrutturazione e quindi in un orizzonte di tre o quattro anni
Ed è chiaro quindi che una condotta della politica finanziaria legata
Alle alla singola scadenza senza respiro senza prospettiva temporale finisce con la isolare proprio i settori che rappresentano gli sperperi maggiori della nostra finanza pubblica
Che ferrovie
Trasporti locali e Poste
Comportino un assorbimento di quasi due punti del prodotto interno che rappresentino il cinque per cento delle in il il cui deficit rappresentano il cinque per cento del complesso delle entrate dello Stato chiaramente pone dei problemi che
Richiedono processi lunghi di rischio di ristrutturazione e che quindi che chiedono di essere affrontati in una prospettiva temporale più hanno
Ma allora veniamo ha da cercare di capire che cosa può essere fatto in questo momento
Diciamo subito che non può essere fatto un rovesciamento degli obiettivi della politica di risanamento economico
Se allentarsi vola Prince
Sei di fronte atta
Deficit che dovessero risultare maggiori di quelli previsti
Le cedessimo che la congiuntura suggerisce di prenderne atto e di non intervenire
Noi rischieremmo
E sull'andamento dei mercati ogni giorno ci dice che questa possibilità e
Ha un'alta probabilità noi rischieremmo di Avvenire pur in una condizione di bassa congiuntura la prospettiva di altra crisi finanziaria
Io vorrei ricordare qual è stato l'effetto della crisi di settembre sulla disorganizzazione di molti programmi di investimento
Che stavano per essere organizzati che la crisi di settembre ha comportato un fermo e una cancellazione e noi possiamo a Dini crisi analoghi che si ripetono anche nel corso di una recessione così come abbiamo conosciuto
Recessione accompagnati da inflazione possiamo avere recessioni accompagnate da crisi finanziarie
Da tensioni su dei rovesciamenti degli andamenti dei tassi di interesse da tensione della bilancia dei pagamenti da difficoltà di collocamento del debito pubblico
Se noi dovessimo proiettare gli andamenti della finanza pubblica dei primi tre mesi dell'anno
Dovuti certamente condizioni eccezionali ma dovessimo proiettarlo nel corso dell'anno è evidente che questa tensione minaccerebbe di dare al recessione una svolta
Profondamente negativo
E quindi è necessario che noi affrontiamo le difficoltà avendo il braccio legato della politica di bilancio la politica di bilancio e una invariante rispetto all'andamento dell'economia
Deve essere perseguita secondo le scadenze
Che ci siamo dati secondo lì
Obiettivi puntuali che ci siamo dati
Che abbiamo anche voluto consacrare
Non so se sia stato saggio ma l'abbiamo fatto attraverso una ricezione internazionali in occasione di un prestito importante e di un prestito che non è fornito in un'unica
In un'unica volta ma che in qualche modo rappresenta un elemento
Di controllo sulla realizzazione dei nostri programmi e della successo di questi programmi di contenimento del
Il fabbisogno pubblico e quindi noi non possiamo modificare questa politica perché le condizioni quelle che ha sottolineato presenti negli Stati Uniti è presente in tutti i Paesi ad alto debito non ci danno questa possibilità
Possiamo a vere una riduzione dei costi del tema
Possiamo averlo innanzitutto per quanto riguarda
Gli oneri finanziari sul debito pubblico
Noi qui vediamo delle situazioni che ci fanno riflettere
Il Tesoro italiano non è un cattivo debitore
Se
I suoi
Debiti
Vengono valutati dal mercato tedesco
Con una differenza di quaranta centesimi rispetto ai debiti della governo federale
E se recenti offerte di altri paesi
Riducono ulteriormente verso il trenta centesimi trenta punti base
La differenza tra il titoli dallo Stato italiano e quelli emessi nel Paese dal
Governo locale che ha una situazione di finanza pubblica più equi
Diciamo normale evidente che il credito del Governo italiana sui mercati internazionali e un credito di un debitore solvibile di un debitore accettata
Ma vediamo invece che quando il governo italiano si indebita in lire vi sono differenze
Per il cinque cinque di cinque punti e cinquanta rispetto alla Francia all'Inghilterra di sei punti e mezzo rispetto alla Germania e immaginiamo i colloca le i debiti su lunghe scadenza
E allora dobbiamo cercare di capire le ragioni di questa differenza
E chiare innanzitutto che i
I crediti internazionali non sono soggetti al rischio di manipolazioni politiche
E quindi un primo problema
E cioè la conseguenza che un certo tipo di discussione che corre nel mondo politico nella pubblicistica suo operazioni di finanza straordinaria determinati sul costo del debito pubblico
C'è una differenza tra i crediti ivi i debiti emessi sul mercato internazionale i debiti quelli e costituiscono il novanta per cento della indebitamento della Repubblica emessi sul mercato interno
Le eventuali operazioni di tassazioni straordinarie di conversione
Il rifiuto del debito riguardano i debiti emessi in lire al sul mercato interno
è naturale che una mancanza di consenso sulla necessità politica
Che la Repubblica un'origine
Le impegni che ha assunto determina un rischio politico e che questo rischio politico si traduca nella insostenibilità della costo del denaro per
Il finanziamento del tesoro
E il secondo punto dietro queste cifre ci stanno incertezze sull'andamento della lira quindi esiste un rischio valutati
Quindi mentre
Il rischio del debitore a livello internazionale viene valuta
In una maniera che se fosse possibile
Si riflettesse su messaggi interni ci permetterebbe di sdrammatizzare ampiamente i problemi della finanza pubblica
Una serie di elementi provoca invece questo premio di cinque sei punti quando si tratta della situazione della
Del prezzo del debito all'interno naturalmente oltre questi rischi esiste il fatto che fino a quando il debito cresce più del risparmio nazionale
Vi è la necessità di tassi di interesse che permettano di sostituire le altre attività
Fino a che il debito tende ad occupare una più larga proporzione dei portafogli del pubblico vi è anche una necessità di tasso di interesse che permetta questa accumulo crescente nei portafogli del pubblico dei titoli di un unico debitore
Allora quali possono essere le politiche per ridurre questa Pizzo
Innanzitutto un consenso nazionale su un no ad operazioni di finanza straordinaria
Ma la vecchia Italia varie volte il governo ricorso a operazioni di finanza straordinaria
In generale gli storici dell'economia notano che
Alcune di queste operazioni hanno prodotto nei decenni successivi un peggioramento delle condizioni di
Assorbimento del debito pubblico
Ma la situazione comunque irripetibile ad hoc a oggi un Paese che inserito in mercati internazionali un Paese importante un Paese che ha un mercato complesso su cui si opera con strumenti finanziari complessi non potrebbe sopportare le conseguenze di operazioni di finanza straordinaria sul debito pubblico
E quindi la velleità di qualcuno di
Chiudere per incanto
Le difficoltà della finanza pubblica tra un sabato tra un venerdì è una domenica sera attraverso qualche operazione sul debito pubblico deve trovare un vasto consenso di opinione pubblica una
Accordo di tutti i partiti pure nella loro discordante
Contrasti sulla politica economica che la Repubblica non intende operare attraverso manovre di finanza straordinaria di
Conversioni di modifiche del debito pubblico
è un elemento importante per eliminare un rischio che ha come conseguenza tassi di interesse che per la loro stessa altezza creano condizioni difficoltà complessiva secondo
è stato detto anche prima è necessario cogliere l'occasione per dare un orizzonte per dare continuità alla politica dei redditi alla politica degli andamenti dei salari e degli stipendi del mille novecentonovantatré
Nel mille novecentonovantatré gli è stato un anno vuoto e mi auguro che le banche rispettino questa tre
Il loro contratto scade mi auguro che S si comportino come gli altri settori dell'economia introducendo una contratto che nel primo anno si attenui alla regola comune dei dipendenti pubblici dei dipendenti privati
Ma è necessario per cambiare le previsioni sull'andamento del Cambio sull'andamento della inflazione dare una continuità dare una assetto più definitivo alla politica di contrattazione
Qui c'è diverse valutazioni tattiche dell'una e dell'altra parte
E l'una e l'altra parte hanno in sé
Personalità
Che ritengono che sia meglio lasciare la situazione aperto
Situazione aperta significa non ha a venire elementi di giudizio sul futuro
E io credo che
Ci siano le condizioni per una chiusura
Credo che
Se non è possibile quella negoziazione a sandwich cioè che vedeva sovrapporsi vari livelli e che determinava una irresponsabilità nell'andamento del costo del lavoro
Credo che una negoziazione a livello aziendale legata all'andamento della profittabilità aziendale con la possibilità di remunerazioni in aumento o in una riduzione a seconda degli andamenti dei profitti faccia parte della logica partecipativa che costruisce le relazioni industriali di questo decennio
E quindi se parametrata alla situazione di profittabilità delle singole unità produttive e possibile immaginare che esista un secondo livello di negoziazione
Ma quello che è importante e
Che le parti sociali prendano atto
Che siamo una delle regioni
Europee usiamo una insieme di regioni europee in un mercato comunicante
E che quindi i punti di riferimento della negoziazione non possono essere lì andamenti di particolari prezzi italiani neppure di prezzi programmati non si sa bene in che modo dalle autorità ma debba essere l'andamento della dinamica salariale delle vicine regioni del Baden video Borg della Baviera della Lombardia del Veneto e poi a seconda della distanza dal baricentro delle altre regioni io credo che un accordo che fissasse per i prossimi tre anni uno riferimento alla negoziazione salariale con ancorata agli andamenti che si determineranno nei la dinamica dei salari monetari
In Francia e in Germania costituirebbe un elemento importante di ancoraggio delle attese di inflazione e quindi delle attese che influenze sono l'andamento del costo del denaro
In terzo punto necessario che
In questa
Preoccupazione relativa alla instabilità politica
Ci sia una qualche decisione bipartisan
Che tocca
Tutti i possibili vincitori delle elezioni con un sistema altamente sensibile agli Who agli umori della dell'elettorato con le un sistema fondamentalmente maggioritaria
Non so se siano necessarie allargamenti di governo oggi quello che è importante che si costituisca un consenso bipartisan sulla politica del bilancio
E cioè che ci sia un una continuità
Che ci sia qualche
Macchina per decidere
Sulla equità e sulle priorità in relazione all'equità della politica di riduzione del deficit pubblico
E che esista
Come nel caso americano
Un deficit una una politica di rientro definita anche
Sulla base degli strumenti che si intende utilizzarlo
La discussione sul prossimo Documento di programmazione economica e finanziaria mi pare un momento che se non sarà inghiottito dalla cronaca giornaliera
Del consuntivo negativo della vita politica degli anni passati credo dovrebbe essere un momento importante alto per definire questo consenso bipartitico questo consenso che tocca tutti i possibili
Vincitori
E soccombenti della prossima
Della prossima con scatta diciamo contesa elettorale
Non possiamo allora fare nulla
Per determinare una risposta legata ai tempi della
Difficoltà ai tempi della congiuntura
A me questo non sembra
Negli anni ottanta
è rimasto largamente assente nell'armamentario di politica economica del nostro Paese la politica della offerti
Ne abbiamo parlato poco si è realizzato
A me sembra che esiste sul piano di una serie di operazioni necessarie alla manutenzione del Paese
Possibilità di determinare attraverso dei regolamentazioni ristrutturazioni privatizzazioni uso corretto delle tariffe la possibilità di nuove occasioni di investimento
Nella riunione richiamata della
Il quindici giorni fa sulla proposte del nostro partito abbiamo dato alcuni esempi di questa politica
Per in particolare collegati alla manutenzione del Paese dove effetti importanti in termini di mobilitazione di spesa di investimento discendono da una diversa organizzazioni
Vi settori produttivi
Da una fondamentale estensione della privatizzazione Adda una serie di settori produttivi che oggi sono gestiti in ambito pubblico
Abbiamo in quell'occasione
Parlato
Delle conseguenze della nuova direttiva europea in materia di qualità dell'acqua sui volumi degli investimenti che debbono prodursi in questo settore
Sono circa venti miliardi di sterline per il Regno Unito sono circa sessanta o settanta mila miliardi per di tanti
è chiaro che in una realtà frammentata di undici mila autorità
Che
Mettono sul mercato fatturati di poche centinaia o di qualche miliardo di offerta via
Con tariffe che sono
Tra un terzo e la metà di quelle europea
Gli investimenti si producono soltanto sei dal bilancio dello Stato dalla Cassa depositi e prestiti affluiscono a questi settori a a a queste autorità finanziamenti straordinari
Nel consorzio della provincia di Milano
Il completamento della
Degli investimenti per la la depurazione dell'acqua costa quattrocento miliardi
Se come ci si attende la Repubblica fornisce il Governo centrale fornisce duecento miliardi
Il beneficio per famiglie sarà sarebbe in termini di tariffe di nove mila lire all'anno rispetto a tariffe che coprono gli oneri finanziari della indebitamento per quattrocento miliardi
è chiaro quindi la frivolezza di una politica intesa ABDA averi tariffe che sono tenute basse su una base storica non definite in maniera razionali
La risposta immediata in questo campo e di introdurre come accade in vari controlli dei prezzi in Inghilterra
Un fattore che tenga conto della volontà di ciascun autoritativi effettuare volume di investimenti e correggere le tariffe in relazione alla programma di investimenti che ci sia da ma in un periodo di tempo più lungo e necessario
Una ristrutturazione del settore attorno a una quindicina una ventina di aziende cambiano fatturati nell'ordine dei tre quattrocento miliardi e che quindi possano sostenere l'indebitamento per
I cento duecento miliardi che può rappresentare la costruzione di una di che utilizzino al meglio lo scarsissimo personale competente in questo settore
E che determinò degli attori che possono collocarsi anche sul
Un mercato internazionale che diventa sempre più combattivo come vediamo gli interventi delle grandi imprese francesi in Italia in in Inghilterra
è un tipico caso
In cui la riorganizzazione secondo linee il mercato di un settore produttivo che oggi è balcanizzato che su cui oggi si esercita un'azione di Robin Hood di tutto di diciamo
Di tariffe
Preoccupate soltanto dell'indice del costo della vita o delle conseguenze marginali o redistributive
E che trasforma in settori in un settore capace di dare risposte alla domanda del pubblico
Le conseguenze dell'attuale organizzazione del settore sono che il cinquanta per cento dell'acqua italiana e a rischio o a una offerta che viene interrotta
E quindi un processo di ristrutturazione
Che magari attraverso
La distribuzione qualora le tariffe determinino profitti aumenti del netto patrimoniale la redistribuzione agli utenti del capitale tramite azioni ho aumenti di capitale a pagamento che in qualche modo comportino distribuzione di utili
Può permettere la creazione su su questo importante mercato di in prese capaci di dare risposta capaci di non aprire una situazione
Di
Sottosviluppo di arretratezza come
Noi abbiamo
Nulla consumo così elementari
Abbiamo esaminato altri settori che nel complesso possono rappresentare una centocinquanta duecento mila miliardi di investimenti nei prossimi otto nove anni ma che richiedono trasformazioni
Istituzionali
Penso al ciclo dei rifiuti
Dove c'è la carenza della autorità politica dello Stato
Che aveva in una legge dello ottantasette
Costruito Poteri sostitutivi in capo al ministro del ambiente che non sono mai stati utilizzati
La risposta è stata gli alti ricavi del sistema
Delle
Discariche
Con la Stassi di profitto del cinquanta per cento è chiaro che ci sono elementi di rendita che determinano
Interessi
Pressioni illegalità
Ma questa è l'unica risposta che abbiamo saputo dare mentre seicento novecento TIR trasportano nel Sud montagne di rifiuti
E mentre solo il dieci per cento dei rifiuti industriali viene censito e controllato e razionalmente elimina
Anche qui c'è un problema di organizzare una risposta che possa essere in gran parte affidata a le impresa
Eventualmente introducendo qualche sistema di assicurazione dei rischi politici in un settore in cui la mancanza di autorizzazioni determina il mutamento nel i modi io razionali hanno tassi di profitto assai più bassi di quelli delle discariche e quindi elementi di rischio che
Il discrezionalità dell'amministrazione può provocare ed è necessario fissare un tempo massimo di tre quattro anni entro cui cessa questo trasmigrazione dei rifiuti tra l'una e l'altra parte del paese
Cioè il problema del traffico nelle città con la necessità di delle concessioni per l'uso del sottosuolo per creare un sistema di autorimesse private
Per le quali esiste una domanda potenziale nella mia città una proposta del Comune è stata ha determinato
La richiesta di concessioni per dodici mila box cioè per un investimento di circa quattrocento miliardi
è chiaro che in ogni area metropolitana esiste questo problema senza bisogno di leggi di sostegno di incentivo pubblico
Creando valori immobiliari che essendo collegati valorizzando la proprietà determinano normalmente risposte positive immediate da parte del pubblico
Esiste
E è in discussione presso il Parlamento una legge che permetterà alienazione delle abitazioni delle
Enti pubblici ed istituti e case popolari
Per finanziare nuove costruzioni
Si tratta di un patrimonio di otto novecento mila abitazioni con un valore di cinque
Cinquantacinque sessantacinque mila miliardi che può determinare una notevole sostegno ad attività di produzione edilizi
Vi sono settori legati ai beni culturali in cui è possibile coinvolgere privati e stranieri nella ricerca e nella valorizzazione dei dei beni culturali
Vi è il settore degli aeroporti in cui la inefficienza si trasferisce in tariffe che sono crescenti rispetto e che sono di al trenta quaranta per cento superiori a quelle degli altri ha rapporti europei
E che hanno bisogno di una iniezione di capitale
E di una trasformazione da forme di municipalizzata informe
Gli impresa di servizi che opera sul mercato
Gliela completamento del sistema autostradale eccetera
Tutto questo dimostra che non è necessario
Così come il parlamentare abituato avuta approvare leggi dispensa finisce col pensare non è necessario per intervenire su una congiuntura approvare programmi di lavori che comunque
Saranno spesi nella fase opposta della congiuntura
E che determinano in qualche modo elementi di disordine rottura dei sistemi delle procedure e una burocrazia è un elemento di ordine di permanenza
Ed esiste quindi la possibilità
Di intervenire mediante liberalizzazioni privatizzazioni ristrutturazioni
Utilizzo dei prezzi come elemento di remunerazione dei costi e di autofinanziamento
Io credo che i nostri gruppi farebbero bene a mettere all'ordine del giorno
Di rimanere
Secondo queste linee la legge Galli sul sistema idrico
Di fissare dei tempi per la discussione della legge sullo smobilizzo della delle case popolari
Di esaminare se necessario
Rispetto al testo di Tonioli modificare l'altro il diritto Joni
Proprietario o inquilino riavere ove ci siano le condizioni
La concessione per
Costruire nel sottosuolo
E la modifica della legge sui rifiuti
Non più collegata a finanziamenti pubblici è chiaro che queste un settore che deve auto sostenersi anche per ragioni di equità ma legata strumenti che garantiscano l'attività di scelta dei siti e di sostituzione
Rispetto ai governi locali e i governi regionali io credo che se ci muoviamo lungo queste linee facciamo un'operazione importante per liberare capacità di
Produzione capacità di accumulazione
Evitiamo di dare le risposte sbagliate che in qualche modo ci sono suggerite dalla opinione pubblica ai problemi della congiuntura
Abbiamo nell'immediato
Il problema di evitare che
Le incertezze sul cambio
Tendono a determinare una situazione
Che si rovesci all'interno
In andamenti non controllati dei prezzi
Le esperienze internazionali quella inglese in particolare dimostrano come
Se non ci sono
Elementi di rigidità o indicizzazioni una svalutazione può accompagnarsi andamenti relativamente lenti
Della ricarico dei costi delle importazioni sui prezzi
Ma è importante fissare
Elementi chiare che in un mercato poco organizzato come quella del cambio della lira
Introduca qualche idea il dove la lira verrà collocarsi
In questo momento
Il mercato è allo sbando senza una
Un cambio d'equilibrio attorno a cui si potrebbe organizzare una l'attività degli operatori e una come si diceva un tempo speculazione riequilibra attrici
Io credo essenziale da questo punto di vista che
Le autorità diano il senso della continuità dell'azione sul bilancio intraprese
Ma da questo punto di vista
Credo che a seguito della relazione
Di cassa della fine di questo mese se esistono
Delle differenze tra gli obiettivi
Gli andamenti
Ricontrollate la relazione di febbraio e normalmente una relazione di cassa con minori errori di quelli sui quali sono state prese le decisioni di bilancio se si fa esistono differenze
Che
Non sono
L'esclusivo Effetto dell'andamento più recessivo delle entrate ma dimostrano che la manovra è stata incompleta credo che qualunque governo
Sia forte o debole
Ha la necessità e il dovere di proporre al Parlamento le misure di correzione
Questo è un elemento di credibilità assai importante così come è un un elemento di credibilità che finisca la lunga fase di incertezza sulle privatizzazioni
Mantenere le date per la privatizzazione della SME entro la fine di aprile è un elemento essenziale per non avere
Incertezza sulla valutazione che il mondo internazionale da sullo stato dell'economia italiana
Un mutamento
Per ragioni sia pure nobili
Per delle differenze di opinione
Previsti per le privatizzazioni costituisce un elemento di incertezza sulla repubblica italiana
E quindi un elemento che si traduce in incertezza dei comportamenti futuri e quindi di incertezza sulla valutazione della munita della Repubblica Italia
Ecco credo che
Ci è stato molto incompleto molto schizzato quello che vi ho detto
L'elemento centrale
E che
Fissata la libertà
Di movimento dei capitali delle persone
Delle merci
è necessario che si crei
Un mercato interno
Che abbia le stesse caratteristiche del mercato unificato europeo
Dobbiamo costruire elasticità flessibilità
Offerta
Dobbiamo rafforzare
L'attività
Che sia impiantata bene delle nostre autorità antimonopolistica
Che per la prima volta hanno posto i problemi dell'interesse del consumatore nei confronti del dei grandi monopoli pubblici
E fino a qui hanno tutelato per il loro carattere pubblico il consumatore ma erano tutela molto generica molto grossolana
Ecco tutti questi elementi di una politica di mercato
In cui un partito come il nostro scopre
Che non è il partito dei produttori
Ma è il partito dal popolo dei consumatori
Che quindi è attento a una diversa prospettiva non ha la visione Faust Diana di inventare industria di sostenere Poli
Di sviluppo si poté si può anche morire diceva Moro ma che si pone nella prospettiva della difesa del consumatore
E da questa prospettiva costituisce l'amministrazione un potere contrapposto a quello delle possibili sfruttamento di posizioni dominanti
C'è su questa linea esaminiamo anche il modo in cui avverranno le privatizzazioni che devono rafforzare la concorrenza nel Paese non trasferire anello che ragioni tecniche non lo impongano sulle quali dovremo essere convinti non trasferire le strutture di monopoli naturali o pensati naturali in passato a in prese gli azionisti privati
Ecco tutto questo collegato alla politica della Offerta e alla nostra presenza in un mercato comune costituisce una Opera di lunga lena
Ma un'opera che libera forse che libera capacità di investimento dove prima il sistema una intermediazione amministrativa che compressa tra la mancanza di finanziamento delle enti pubblici e politiche tariffarie alla Robin Hood aveva come conseguenza bassi investimenti e risposte inefficienti gli importanti settori di servizi
Tutto questo è più difficile da raggiungere
Fuori della copertura del Sistema monetario europeo
Il nostro Paese e per quanto conta il nostro partito
Deve sostenere gli sforzi di creare comunque possibile dove sia possibile una istituzione che in termini non nazionali sopra intenda la politica monetaria europea
Non porremo
Per protagonismo italiano ostacoli
Al creare sì di istituzioni tra Francia Germania e gli altri Paesi dell'area del marco per noi è più importante un'autorità responsabile non collegata a singoli interessi nazionali a stereotipi
Di questi interessi
La razionalizzazione che un'autorità che deve tener conto dei comportamenti monetari in molti Paesi può dare alla politica
Agli andamenti del controllo monetario europeo e un bene prezioso anche per chi non dovesse immediatamente partecipare
E quindi
Noi siamo favorevoli a qualunque tentativo di uscire
Dalla situazione di impasse
Che sia così bene manifestata nella crisi delle star cioè della impossibilità di avere politiche nazionali libertà di movimento dei capitali
E Cambi fissi
è un'impossibilità logica
Su da lungo tempo richiamata soprattutto in questo Paese
E che ha dimostrato sotto la pressione di avvenimenti che rimettevano in discussione l'interesse di tutti a passare in maniera rapida alla Unione monetaria europea ha dimostrato la sua contraddizione
Problema di portare in pool quelle politiche soprattutto monetarie che oggi sono distinte in modo diviso
E che non sono neppure
Coordinate attraverso le regole del gioco che dominavano prima del quattordici il comportamento delle banche centrali
Per noi sarebbe stato più facile
Arrivare a risanare la nostra economia in quella condizione
E per questo
Che il nostro voto è che
Entro la presidenza danese si possa chiudere la fase di firma di Maastricht
E ci possono essere una elemento di stabilità Julio raccordare
La nostra politica monetaria e il nostro cannuccia
In ogni caso gli elementi essenziali della equazione politica economica che noi abbiamo e che si incentrano sul risanamento finanziario sono nell'una e nell'altra ipotesi altrettanto cogenti ed altrettanto impegnati
Credo che sia essenziale che questo sia nella testa
Di chi prende decisioni di politica economica e in un momento dove gli scenari
Non escludono ipotesi di alternative di governo su questo richiamiamo la necessità che ci sia una valutazione comune
Ci sia una politica legata all'interesse nazionale a dare stabilità nel tempo alla politica economica che sia accettata
Da noi ed agli oppositori da noi e da chi oggi
Non è nel governo
L'elemento più importante
Che
La condotta del gioco economico rilancia la politica e che esista
Qualche convinzione comune
Qualche linea che unifichi
Il concerto discordante del contrasto politico
E il Paese chiede che qualcuno gestisco una fase parlamentare in cui le cose di cui abbiamo detto in concorrenza con cose che altri può proporre costituisca
Una importante sessione di Bilancio
Uno importanti sessioni di parlamentare
La risposta al frantumarsi della politica a dimostrare che la politica ancora in sé
La dedizione la volontà di impegno di concentrarsi
Sulla
Doveri verso il Paese sull'attività di legislatori sull'attività di amministratore
Di fronte alla labilità del momento
Anche chi non abbia prospettive di continuare nella sua attività politica deve dimostrare questa capacità di concentrazione e davvero di volontà di servizio
Se già nelle prossime settimane i nostri gruppi su alcuni di questi tempi
Proporranno testi imporranno tempi certi alla approvazioni di questi testi
Avranno dimostrato che non c'è la fine della politica
Ma ci sono le trasformazioni inevitabili le risposte
Al mutamento del tempo e delle sensibilità ma c'è anche il senso diciamo anche in senso burocratico del dovere che una classe politica di amministrare fino all'ultimo giorno grazie
Ma io ho avuto già una serie di richieste e di di intervento
Credo che convenga per evitare che i primi abusino poi di quelli che devono parlare dopo di fissare un limite di tempo agli interventi
Io penserei non debbano superare quindici minuti possibilmente possibilmente possibilmente da contenere entro dieci minuti non vi sostituita la presidenza diamo subito la parola al professore Ornello vitali
Prego professore
Dopo ascolteremo l'onorevole Cirino Pomicino
Ringrazio il presidente per avermi dato la parola cercherò si comincia sempre così di rimanere dei termini assegnato
Dunque dalla relazione di Andreatta abbiamo
Desunto cosa che del resto sapevamo tutti che la situazione è grave
Ma io vorrei fare riferimento oltre che ai fatti congiunturali anche a quelli strutturali riguardanti il nostro Paese che a mio avviso anzi credo avviso di tutto lui non siano del tutto negativi
Perché
Riguardano le decisioni politiche che sono stati prese dal partito durante il lungo ancora arco di tempo nel quale ha governato è stato ricordato recentemente che dal mille novecentocinquanta al mille novecentonovanta
Il nostro Paese ha presentato est le che il esportazioni che sono salite dall'undici al diciannove per cento del PIL la produzione agricola che costituiva il trentun per cento del PIL è scesa al quattro per cento
La relativa occupazione e che era pari al quarantadue al quarantaquattro per cento delle forze di lavoro e ora meno del dieci per cento
Il reddito pro capite che ai prezzi ai tassi di cambio correnti erano pari al quindici per cento di quello USA oggi sono pari a circa il novanta per cento cioè nel mille novecentonovanta cioè l'ottantotto per cento
Può aggiungersi che rispetto ai Paesi della Comunità che cinque sopravanzano la Danimarca la Germania Lussemburgo la Francia il Belgio
Siamo al settantaquattro per cento del reddito pro capite della Danimarca l'ottanta per cento della Germania all'ottantatré per cento del Lussemburgo al novanta per cento della Francia hanno ventotto per cento del Belgio
Siamo al di sopra della media europea sopra avanziamo d'Inghilterra e novanta e abbiamo realizzato dal settanta all'ottanta dal settanta al novanta guadagni
Punti percentuali del reddito pro capite
Dodici rispetto all'anno rimarca quattordici rispetto alla Germania ventuno rispetto a Lussemburgo diciannove rispetto alla Francia il ventidue rispetto al Belgio
Questo è stato possibile
Fammi vedere puramente
Dico fammi vedere chi è arrivato
Ho visto ho visto
Dunque questo è stato possibile per l'operosità
Degli operatori economici del popolo italiano
E perché seguendo impostazione keynesiana che adesso magari non è più molto di moda si sono sfruttate le possibilità guidava luogo il rapporto tra intervento pubblico deficit di bilancio e maggiore sviluppo dell'attività economica
Purtroppo come sappiamo è dal mille novecentosettanta che l'intervento pubblico è stato rivolto più a risolvere conflitti di tipo politico sociale che ad espandere la produttività del sistema
E solo pochi si sono resi lucidamente conto si riunissero lucidamente conto che lo sviluppo economico non riusciva più ad assorbire il deficit pubblico
Solo dopo il mille novecentottanta un meglio verso la fine del periodo si è preso pienamente coscienza delle gravi difficoltà acquisì andavi incontro con le scoperte degli interessi sul debito
Che sono Nonda oggi solo da oggi il vero grande problema dato che il deficit primario e più o meno sotto controllo
Dal mille novecentosettantacinque al mille novecentonovanta in effetti la crescita del reddito disponibile del settore privato
è dovuta soprattutto all'innalzamento delle prestazioni sociali cioè la sanità l'assistenza all'istruzione e soprattutto la previdenza
è tali interventi hanno comportato l'insorgere di notevoli oneri sul bilancio
Di qui l'insorgere di conseguenze negative rispetto agli aspetti positivi che non possono essere dimenticati e che troppo spesso vengono dimenticati
E che vanno ascritti a mio avviso al merito dei partiti di governo
Noi dovremo per il futuro cercare anche se bisogna effettuare alcuni sacrifici non smantellare lo Stato sociale
Per far questo
Più che ne operare sulle entrate
Che potrebbe farsi scusate se dico poco riorganizzando l'amministrazione fiscale Rafael sanno che la produttività onde diminuire il grado di evasione e di elusione ed erosione delle basi imponibili mano vale la spesa rafforzando la responsabilizzazione dei centri di spesa
Non entro nel
Merito di misure che possono essere effettuate perché il tempo è quello che
Ma certamente la manovra economica adottato talune di queste misure auspicate
Anzi molte misure auspicate che hanno creato problemi e tensioni nel Paese
E
Si è pensato che solo il nostro Paese o perlomeno così risulta dei resoconti dei giornali che solo il nostro Paese è in grave crisi
Non è così
Questo dobbiamo ricordare tutta l'Europa e anche il Giappone hanno rallentato la crescita
L'Italia è passata da un tasso di sviluppo del PIL del quattro uno per cento nell'ottantotto
Ha un tasso di sviluppo che è andato
A mano a mano diminuendo
Fino che
Siamo arrivati all'uno e quattro per cento del novantuno allo zero nove per circa circa perché ancora non lo sappiamo del novantadue e al previsto recentissimo zero cinque zero sei per cento del prossimo anno
Quali sono risvolti
Ecco non bisogna dimenticare che siamo a livelli alti del reddito pro capite e quindi quello di cui stiamo parlando è un rallentamento della crescita ed è relativo ad un al rallentamento dei valori di valori pro capite che sono elevati
Io direi per assurdo che anche addirittura lo sviluppo di segno negativo non sarebbe drammatico se gli olii di non si concentrassero su particolari segmenti di popolazione
Perché contrariamente a quanto si crede e a quanto stabilito dalle varie indagini sulla miseria
Occorre dire che l'indagine sul bilancio di famiglia dell'Istat dell'Istat indica
Che l'indice di concentrazione del reddito
Tende a diminuire e non a da un miracolo ad aumentare durante gli ultimi anni che come ho detto come tutti sappiamo sono stati di rallentamento dello sviluppo dello sviluppo
Cioè c'è maggiore
E qui distribuzione una redistribuzione
Però a seguito della difficile congiuntura mondiale occorre ora fronteggiare il problema della disoccupazione in particolare come ha già detto anche Andreatta della disoccupazione industriale
Anche in questo caso però non bisogna farsi terrorizzare da ritardi con cui ci si Bomb con cui ci bombarda la stampa tutti i giorni
In Italia il tasso di dico disoccupazione oggi al nove virgola cinque per cento contro il dieci virgola cinque per cento di Francia e Gran Bretagna l'otto e sei per cento del Belgio il sette quattro per cento e la Germania
Si è si sono criticate queste norme queste cifre queste nuove cifre perché si è detto che listate a mutato la definizione in base alla quale viene considerato un disoccupato
Effettivamente questa definizione è stata mutata mai stata multata in accordo con quelle che sono le definizioni dall'Eurostat di quelle che sono le definizioni internazionali e se vogliamo fare un confronto con le altre nazioni evidentemente dobbiamo fare il confronto in termini omogenei lo possiamo fare un confronto in termini disomogenei così come facevamo noi in base a questi termini disomogeneo avevamo un ammontare di disoccupati superiore ad un milione cosa che invece
Non è
Vero
Poi va detto in proposito
Che se le cifre percentuali sono ovviamente giuste nove virgola cinque per cento
Forse si era già diamo in termini assoluti dobbiamo dire che questi dati sono in parte solo sopravvalutati
Sia pure di poco
Infatti non tutti ricordano che il censimento della popolazione del mille novecentonovantuno
Ha rilevato cinquantasei milioni e quattrocento mila abitanti o residenti in Italia contro i cinquantasette milioni ottocento mila che ritenevamo facessero parte del nostro Paese un milione quattrocento mila persone in meno
Poi capire che naturalmente questo agli incidenza anche sui livelli visti disoccupazione certo avuto più incidenza sul numero di parlamentari che sono stati eletti nel centro nord nel centro nord e nel Mezzogiorno
Perché
Una valutazione è stata fatta
Il Centro-Nord avuto siccome si è votato Collevecchio cifre da quattro a sei parlamentari in più e da quattro a sei in meno ne ha avuti mezzogiorno e con questi con i tempi che corrono questi numeri che una volta sembravano piccoli possono essere diciamo avrebbero potuto essere più rilevanti
Però
Ciò che preoccupa indennità non è quindi il livello della disoccupazione e così cosiddetta ma
Che poi comprende sia coloro che sono disoccupati veri e propri che sono settecentotrentanove mila secondo gli ultimi dati Istat
Sia coloro che sono in cerca di prima occupazione che sono poco più di un milione si altre persone che sono in cerca di oppure azione che sono circa quattrocentocinquanta mila
Come capite questi tre i
Livelli quest'idea tre aggregati stanno ad esprimere concetti di tipo in un certo senso di diversa urgenza va bene
Ciò che preoccupa è l'aumento di disoccupati si è detto che nell'ultimo ma questa è una stima che è stata fatta dall'Istat che nell'ultimo trimestre ci siano stato uno mentoring duecentotrenta mila disoccupati in più
Ecco si è sentito giusto ieri sera Andreatta l'ha ricordato finito per se
Che per il prossimo trimestre dovrebbero essere ottanta novanta mila e allora ci si domanda che cosa possiamo fare si anche detto che c'è stata una diminuzione degli occupati nel settore terziario ma anche qui bisogna conoscere bene i meccanismi delle rilevazioni
Perché in effetti questi
Confronti non si possono ancora fare non li possiamo fare in quanto cambiato il modello di rilevazione e diciamo si sono riscontrate
Poiché le dichiarazioni adesso debbono essere fatto su un ampio spettro trova spettro di professioni da parte degli interessati si sono riscontrate delle grosse incongruenze per cui nell'ultima rilevazione Istat contrariamente a quello che stiamo tutti
Lamentando sembrerebbe che l'occupazione industriale si apre e si chiude di più di trecento mila unità mentre invece è cresciuta molto
Sì è cresciuta molto la disoccupazione o diciamo e di mitra diminuita molto l'occupazione nel settore dei servizi ecco ma dobbiamo aspettare qui siamo in una fase di incertezza perché non possiamo dire che questo sia effettivamente virgola bisognerà aspettare almeno un'altra rilevazione che sia omogenea con la precedente per poter arrivare a questa a queste conclusioni io netta grazie
Grazie non ho nessuna parola all'onorevole Cirino Pomicino
Dieci minuti giusti i dati dal presidente con un ringraziamento a Gerardo Bianco via Michele Viscardi per l'iniziativa assunta e anche alla introduzione di Nino Andreatta se l'avesse limitato un poco poco ci avrebbe ulteriormente intanto perché i concetti sono di grande chiarezza di tutti largamente apprezzabili
Nei dieci minuti io faccio alcune domande e abbozzò alcune risposte per titoli diversamente non avrei il tempo di motivare a fondo primo
La domanda che ci dobbiamo porre perché
Nicola Mancino Andrew esce ministro affettuosamente dovendo esce affetto da me dopo questa rete come un cane
La prima domanda che credo ci dobbiamo porre come democrazia cristiana essendo peraltro sempre la forza prevalente all'interno del quadro di governo e perché
Un governo che ha avuto una maggioranza
Di grande compostezza e di grande compattezza che è approvato ingrandire abilità i propri provvedimenti
Un governo che ha avuto contestualmente la grande e autore autorevolissima tutela del Capo dello Stato
Un governo che ha avuto il grande appoggio degli amici della Confindustria
Un governo che ha avuto il grande appoggio nella persona del Presidente del Consiglio dei più grandi giornali italiani
Un governo crea queste solidarietà non è creduto dei mercati né da quello internazionale né da quello nazionale
La domanda
è una domanda che chiede delle risposte probabilmente ce ne saranno tante
C'è chi dice ed è vero che ci sono stati due iniziative io molto apprezzato lo dico a scanso di equivoci la battaglia che ha fatto per Pino Guarino e ti sta continuando a fare
Ma c'è chi dice e due provvedimenti ad esempio hanno allarmante
Il decreto Efim con il non riconoscimento
Di alcune disposizioni da parte Dello stesso echi perfino da parte dello Stato italiano
La vede toccato per la prima volta nella storia repubblicana
Il risparmio privato degli italiani Tolla il prelievo sui conti correnti
Due elementi che mi hanno inesperto una preoccupazione di grandissimo livello alcuni se ne aggiunge un terzo
Che è stato quello di Heidegger nel mese di luglio e di agosto
Diffuso a piene mani un allarmismo chi aveva le seguenti parole
Ma l'altro
Bancarotta
Precipizio vedrete a settembre vi succede
Bene queste parole unitamente a questi due provvedimenti
Hanno inesperto necessariamente il veleno della paura con l'alloggio di questo organo d'Europa
Anche se sono sotto avviso di garanzia degli alloggi non li pregano deve
Rispetta rispetto a questo
Dinanzi a questi insieme di provvedimenti l'allarme diffuso affatto così
Che i consumatori ed investitori si fermasse
La nostra caduta della domanda interna è tutto da clima di aspettativa
La recessione internazionale c'era eccetera
Innocenzo Cipolletta potrà spero che parli dopo io non può sentirlo e me ne scuso potrà dire che i Paesi dell'OCSE nel novantatré aumento erano di un punto e mezzo il proprio PIL e noi forse secondo gli ultimi dati dello zero cinque laddove nel novantuno a uno zero nove dell'OCSE
Aumento a mo'di un punto e quattro
Il nostro Paese
Dico questo perché gli alta qua non si tratti ministro più bravo più stupidi somma su non è questo pongo questa domanda per dire dove abbiamo sbagliato dopo io mi sento corresponsabile anche non essendo al governo in questa fase lo ha detto molto bene Andrea dove si è sbagliato
Dove come la politica di un allarmismo senza fine ha gettato il panciuto dei consumatori nei e nei con negli negli investitori nel mese di luglio alcuni hanno portato via i quattrini dopo aver
Essere stati pizzicati nei conti correnti guarda caso una inflazione una un svalutazione trascinata per dieci giorni ha consentito anche chi l'aveva portati via ingenti guadagni
E allora se questo è stato sono degli errori che non attengono alla qualità dei provvedimenti qui non si tratta di della riforma delle pensioni della sanità uno può essere contento meno contento
Non è la qualità dei provvedimenti e la modalità di gestione di una politica economica perché c'era un dato
Lo dico ad Andreatta perché non la sua responsabilità di guide della commissione economica poiché sarebbe anche invece ogni tanto ce la faceste meritano missioni
E impedire
Che c'è un teorema pianista dei sindacati
Compartecipi
è il teorema volere se non drammatico diamo noi non riusciamo a far passare nella riforma sanità nella riforma delle pensioni questa Regione Grande drammatizzazione e non hanno messo in conto perché la drammatizzazione faceva passare in Parlamento la sanità e le pensioni ma impaurito e allontanava investitori e consumatori queste la mia
Personale valutazione di quanto è accaduto te cosa fare allora
M'interessa molto di più che cosa fare anche se capire che cosa è accaduto è indispensabile io voglio dire ad Andreatta perché Andrea per la seconda volta dirlo dice io lo condivido in pieno ma i soci diamo una volta per tutte
Noi siamo pronti
Che è una politica di bilancio espansiva a non consente
Il cambio la
Il rovesciamento del ciclo congiunturale B non è consentibile in una condizione più generale di finanza pubblica che tutti conosciamo
Allora la politica di bilancio non la si muta
Secondo
Non poniamoci il problema di ottenere gli obiettivi di finanza pubblica in tempi non compatibili
Perché anche su questo versante questa storia queste informazioni e droga che noi abbiamo realizzato in nove anni ottanta ottantanove un da Vito pubbliche pensiamo di annullarlo di invertirà la marcia
Nello spazio di due tre anni significa buttare il bambino ateniese l'acqua sporca
Mentre al contrario sapere che un indebitamento realizzato il G nove anni ha bisogno di sei sette anni pare essere con gradualità
Non solo limita ridotto in termini compatibili
E questa è la linea di abbiamo mandato avanti io lo voglio dire lo dico scherzosamente perché da un po'di tempo i dati non hanno più importanti
Ma la linea di marcia vi ha consentito al Governo di ottenere alla fine del novantadue per la prima volta l'avanzo di primavera primario di sei sette mila miliardi dopo venticinque anni di nove meglio ancora grazie grazie Sergio di nove mila miliardi
Acconsentito per la prima volta dopo venticinque
Da una politica del Bilancio e anno dopo anno dal mille novecentottantanove hanno ridotto il disavanzo primario
Ecco lei la linea da mantenere sapendo che fino al mille novecentonovantacinque lo stock del debito non può che aumentare
Ovviamente incremento anno dopo anno andrà a ridursi
Negli anni Ottanta già ad un incremento del cinque per cento anno dopo anno negli anni ottantanove novantuno del tre per cento e ovviamente andrà Cina lentamente a ridursi fino a quando non ci sarà la inversione di marcia
Quindi politica di bilancio uguale a quella stabilita senza nevrosi di ottenere obiettivi anticipati i migliori senza ossessioni di allargare una politica di bilancio ai fini della congiuntura negativa politica industriale trasferimento alle imprese Innocenzo correggimi anche sui dati quando interverrà ricorda se rende l'idea qualcuno sbagliando mai oggi abbiano un trasferimento alle imprese di valutati vecchio siamo ancora superiori alla Germania alla Francia rinvenute questo non è un male a mio giudizio visto se deve essere una e che devono essere più finalizzati anche attraverso una revisione proprio profonda e in realtà avevamo avuto la legge delega in questa direzione di una revisione delle agevolazioni fiscali
Che tolgono il settanta mila miliardi circa al bilancio dello Stato e che possono essere ad un tempo la loro revisione motivo per un riequilibrio dei conti pubblici ma dall'altro una finalizzazione di tipo industriale in particolar modo finalizzata all'esportazione alla innovazione tecnologica
Ha ragione Andreatti lo dico subito
Tentando di di superare non no nostri vecchi contrasti che erano i contrasti di forma e di sostanza verità
Se il sistema delle imprese ha un problema di competitività
Li altrui legati ai costi di produzione in Terna
Ma c'è anche problemi tondi di competitività diciamo di sistema
Quali sono questi costi impropri quelli che con l'ambito Misasi avevamo indicato in un piano a medio termine che non ci fu mai consentito di discutere in Parlamento è che hanno le infrastrutture in grado di più di incidere sulla produttività del sistema Energia acqua trasporto per le comunicazioni public utilities in in qualche maniera in senso della è ovvio che questo discorso gli ha portato andare a Pechino ha ripetuto qualche settimana fa anche qui ha avviato con grande facilità può contenere voci
Da un lato una ma una massa di investimenti non pesando sul bilancio pubblico dall'altro un ripristino di quella competitività necessaria alla espansione del settore manifatturiero
Ma abbiate pazienza lo dico al mio amico Carlo Fracanzani che lo dico a me stesso malaria di Treviso può reggere quel livello di industrializzazione poi il livello di infrastrutturazioni Tosi inadeguato
E chi volete che investa nel Mezzogiorno quando non ci sta Nearco nel trasporto nere regia mettere in comunicazione
Ma le convenienze esterne non vanno messe riportate come strumento di politica industriale attivando quei circuiti di investimento private The possano essere affrontate un esempio lo avevamo da
L'alta velocità piaccia o non piaccia io non sono un esperto del settore ma in realtà su questo versante avevamo ricercato un misto pubblico privato ha detto incentivo al mercato dei capitali finanziato per circa il sessanta per cento
Attraverso una gentile tariffaria di lungo periodo che deve essere utilizzato per tutti quei settori che agitata beato si guardi io non non mi
Fermo olio aggiungere due cose per minato nei dieci minuti
Nino io non ho capito e quindi posso
Dire una sciocchezza
Operazioni di finanza straordinaria
Questo bisogna dirlo con grande chiarezza al Paese perché altrimenti gli interessi sui titoli pubblici continua ad aumentare
Operazioni sul debito pubblico non vanno fatti il Paese deve sapere che abbiamo impiegato
Otto anni abbiamo consumato nel Salò tante l'ottantotto più di quello che abbiamo prodotto abbiamo bisogno di avere una politica di bilancio tale che consenta può la gradualità necessarie di di assorbire nei tempi indicati dal piano di programmazione approvata dal Parlamento
Quelle quantità di fabbisogno pile di debito PIL che sono nella linea di Maastricht cioè so bene firmati propone delle quantità ma Maastricht Bonino anzitutto una certezza di ma direzionalità di marcia
Prima Antenore verità giacimento di quantità indicate al al millesimo
E se non dovessimo fare questo noi rischieremmo di buttare anche su questo versante
Un allarme in proprio
Non sono io dinanzi alla competenza di alcune autorevoli economisti ne vedo qua a ricordare dove per molti anni la Germania avrà bisogno di capitali
Per le tensioni inflazionistiche ed esistono all'interno di quel Paese e per la sensibilità dei tedeschi hanno su questo versante
Ma anche per la continuazione di un processo di ricostruzione che è indispensabile perché la Germania torni ad essere come lo era fino ad alcuni anni fa esportatrice di capitali e non ne importatrice di capitale come adesso il tè significa c'è un'azione di contenimento dei tassi di interesse
Va realizzata
Recuperando in pieno quella credibilità la cui caduta all'inizio ho detto essere una delle cause profonde della difficoltà economica che stiamo vivendo non v'è duplice un ciclo congiunturale negativo internazionale ma su questo noi abbiamo inserito per quell'allarme e per quegli errori un moltiplicatore
Di crisi di credibilità che in Italia è diventato crisi appunto di aspettative
Se noi ci muoviamo sulla strada di una politica di bilancio rigorosa scegliendo maglia privando Nino Andreatta
Anche chiedendo la pubblica amministrazione di far le cose dette sono stanziati in Bilancio
E quindi verrò problemi di attivare già prevista non di aggiungere altre voci i cui effetti di cassa appunto sarebbero produttori quattro anni ma di fare ciò che esiste perché la domanda interna concorrente conclude a quella crescita del Paese oggi possibile anche per un incremento delle esportazioni alle quali ha fatto ha fatto mente credo Andreatta nella sua introduzione quando ha ricordato che nel mille novecentonovantatré noi avremo un incremento delle esportazioni
Facciamo l'ultima battuta sì ho seguito fra i dieci minuti l'ultima battute sulle privatizzazioni sto merce Peppino Guarino con il quale o larga convergenza la sua lui
Fatta la possibilità di affrontare questo tipo di discorso parate anche qua
Noi abbiamo Gerardo Bianco motivato e non ad un responsabilità di Gabor
Non abbiamo approvato come maggioranza un documento
Che chiedeva entro il trentuno marzo alcune cose
Di quelle cose non li abbiamo visti ancora alcuni ci sono difficoltà bisogna che il governo venda intanto CE avuto esperienze di doverosa la difficoltà desse il ministro in questo Paese noi abbiamo bisogno come gruppo della Democrazia Cristiana di attivarci in tempi rapidi perché quello che abbiamo detto
Venga fatto e se non può esser fatto ci venga spiegato perché non è stato fatto
Grazie a fondi fino
Diamo la parola Innocenzo Cipolletta poi l'onorevole Fracanzani
Grazie volevo fare Treviglio riflessioni
Dice diversi tutto che ho molto apprezzato
L'introduzione professor Andreatta sulla quale io concorde quindi le mie osservazioni sono per quanto riguarda l'analisi economica motto eliminato
Vorrei sottolineare essenzialmente un aspetto io credo che nel campo della politica economica noi dobbiamo innanzitutto credere nelle azioni che facciamo
E quindi agire di conseguenza e proseguire nelle azioni che facciamo senza lasciarsi distrarre dalle conseguenze stesse delle cose che noi stiamo facendo e senza drammatizzare le io di questo vorrei da altri qualche una lettura della recessione che stiamo provando la recessione che proviamo in questo momento
è in parte e direi anche in larga parte una recessione voluta
è una recessione voluta dalla politica economica ed è una recessione d'aggiustamento e quindi una recessione totalmente diversa rispetto alle passate che spesso erano recessione subite
Senza alcun aggiustamento dei conti economici del Paese
Questa recessione con tutte le difficoltà che sta sta portando avanti contiene al suo interno anche gli elementi di aggiustamento e questi elementi si leggono in termini di minore inflazione perché sono stati tolti i meccanismi di indicizzazione
E questo significa che la recessione più forte perché una svalutazione che interviene in un sistema dove non ci sono meccanismi di indicizzazione non genera inflazione la genera maggiore recessione rinuncia però questo significa anche che il Paese può riprendere successivamente a crescere senza quella timore di inflazione che invece era sempre implicito nel passato
La finanza pubblica
E sono state avviate alcune misure di contenimento di carattere strutturale che sicuramente non sono sufficienti probabilmente che sicuramente contro
Implicano di continuare su questa strada nel novantaquattro ma sono esse stesse misure diverse rispetto a quelle del passato dove abbiamo assistito spesso a rinvii di spesi o anticipi di entrate
Allora che cosa la la prima conclusione e che si è parte di questa recessione una recessione voluta e acconto e ha contenuti di aggiustamento noi da un lato la dobbiamo accompagnare con una politica monetaria conseguente cioè con una politica monetaria che tenga presente il fatto che si sta avviando un processo di aggiustamento e che quindi quei timori di ripresa dell'inflazione non sono così forti come lo erano nel passato si dirà
Ma una politica monetaria che che a passi tassi d'interesse più di quanto è stato fatto finora ha un rischio sul cambio della lira è probabile ma se c'è un momento in cui si può assumere un rischio del cambio della lira questo è il momento perché se la lira dovesse svalutare cosa che io non credo
Ma che dovesse svalutare di più di quanto non ha svalutato adesso tanto peggio per i nostri concorrenti ma non credo che questo sia un problema essenziale
Del Dori che in questo momento dobbiamo sostituire domanda interna che si riduce con domanda estera
La svalutazione della lira non sta portando inflazione nessuno crede evidentemente che non abbia anche qualche contenuto inflazionistico Vavra contenuti limitati nel tempo e quindi non di processo
Quindi la prima conclusione che dobbiamo trarre a mio avviso e quella di condurre una politica monetaria che tenga presente che dei processi di aggiustamento sono stati portati avanti
La seconda considerazione riguarda
Lui trama e l'allarme che è stato fatto sull'occupazione
Noi stiamo vivendo una fase recessiva e quindi è ovvio che ci sono dei problemi occupazionali questi problemi occupazionali non sono maggiori di quelle che abbiamo vissuto nei primi anni ottanta
Anzi sono probabilmente inferiori come dimensione a quelli che abbiamo vissuto e superato negli anni ottanta il ricorso alla cassa integrazione guadagni è ben inferiore a quella che noi abbiamo avuto nell'ottantadue e nell'ottantatré il il caso di occupazione è simile a quello che abbiamo avuto in quel periodo
L'economia italiana grazie alla svalutazione che ha avuto e alla non inflazione contenuta come ha detto il professor Andreatta conoscerà presumibilmente entro la fine di quest'anno e nel novantaquattro una ripresa trascinata dalle esportazioni
Credo che noi dobbiamo far di tutto per favorire questa ripresa
E non per ucciderla attraverso provvedimenti che tenti no oggi di a salvare un'occupazione che non si riesce a salvare o interventi che interrompano il processo di riequilibrio della finanza pubblica
Questo non significa aspettare passivamente che la ripresa avvenga significa lavorare affinché da un lato ci possano essere eventualmente misure di sostegno al reddito di chi perde il lavoro misure di sostegno di carattere momentaneo
Ma non RAI misure
Che
Impongano la creazione o il mantenimento di posti di lavoro che non ci sono oggi giustificati da una situazione economica e poi si tratta di lavorare come ha detto il professor Andreatta sui meccanismi anche micro economici del mercato del lavoro per dare pari diritto e pari dignità a forme di lavoro che nel nostro Paese
Non vengono riconosciute e per intervenire nei settori delle infrastrutture dove è possibile attivare anche capitale privato
Per a condizione che la gestione delle infrastrutture stesse sia una gestione economica infine termino per occupare troppo posto credo anch'io che oggi va a vada detto un no deciso a qualsiasi intervento amministrativo sulla gestione del debito che sul debito pubblico anche io non ho capito bene
L'allusione che ha fatto il professor Andreatta riferendosi che
Rubati gestione amministrativa di patrimoniale o quant'altro gli ottomani allora ho capito male perché se anche ci fosse prima Minotti non fa allora l'ho capito proprio male
Perché effettivamente il solo parlare non solo paventare
Interventi di questo tipo generano runa tale tensione sul mercato
Da comportare delle perdite tali che poi tocca ripagare sia in tempo rincari in termini di interessi che in termini di una svalutazione che in questo caso lo sarebbe assolutamente da consigliare
Quindi a mio avviso credo che valga la pena proseguire dell'azione di politica economica che è stata portata avanti proseguire non significa aspettare passivamente
Ma significa continuare sulla strada del riequilibrio che è stato portata avanti con tanta fatica
Dal settembre dell'anno passato grazie
Grazie professor Cipolletta parola onorevole Angelo Fracanzani
Abitare che salvo la breve ventata d'Europa che è stata portata ieri da Dell'Oro nella sua breve visita a Roma
I temi della politica economica in particolare dell'occupazione del nostro Paese
Vengono visti in un'ottica
Particolarmente Interna senza mai cercare di inserirli adeguatamente nella dimensione europea nella dimensione comunitaria
Salvo forse per quanto riguarda un aspetto l'aspetto che ebbene fa risultare dalla dimensione europea dalla comunità dei vincoli perché allora questo costa meno coraggio meno impegno nell'assumere noi nelle sedi interne queste decisione ma mentre invece ecco cerchiamo di temere un atteggiamento sostanzialmente passivo nei confronti dell'Europa
L'aiutare Sifar ci aiuta are nel dare dei vincoli ostici per i cittadini noi siamo invece molto prudenti o peggio molto passivi nel cercare di dare un contributo per quanto riguarda la costruzione dell'Europa in sede di trattati
In sede di fondi strutturali in sedi di decisioni che sono estremamente importanti sia per l'interesse generale dell'Europa sia per l'interesse specifico del nostro Paese toste cosa fate parlare incontriamo ad esempio forse se quanto è capitato per gli ultimi fondi strutturali in particolare per il fondo di coesione la carenza di capacità di trattativa italiana ha portato al fatto che questo fondo ha penalizzato decisamente la realtà del nostro Paese soprattutto quella del Meridione facendo dei pesanti passi indietro rispetto a situazioni precedenti
E per lo stesso Trattato di Maastricht
Noi assistiamo a questa situazione
Che certamente importante
Che questo trattato abbia focalizzato
Sui problemi monetari sull'Unione monetaria la propria attenzione però questo trattato contemporaneamente ha evidenziato un'Europa a due velocità
Un'Europa a due velocità non soltanto circa legittimo dei singoli Paesi
Nella mettersi su una certa linea di carattere europea
Ma una doppia velocità rispetto a un ordine a un'unione monetaria nei confronti di un ordine e di unione di carattere sociale nei confronti di un ordine di un'unione di carattere istituzionale e non a caso si parla di deficit sociale di deficit democratico da parte del trattato Dima
E questo con conseguenze negative per la globalità della comunità con conseguenze negative in particolare per quanto riguarda il nostro paese perché delle convergenze più ampie rispetto a quelle monetarie avrebbero comportato dei supporti più consistenti in termini non assistenziali ma reali per quanto riguarda l'occupazione
Se noi avessimo richiesto in sede di trattativa di master che fossero non tanto state inventate cose nuove
Quanto fossero stati mantenuti l'impegno di politica macroeconomica che gli era stato assicurato sarebbero stati adottati nel momento in cui fosse entrato in funzione il mercato unico
Noi certamente avremmo avuto dei risultati maggiormente positivi ripeto non in termini assistenziali per l'occupazione anche nel nostro Paese e comunque adesso non dobbiamo rimanere passi e di come sostanzialmente stiamo rimanendo rispetto anche a quelle alcune cose a quelli alcuni impegni che in particolare nel vertice di un borgo sono stati adottate in termini di innovazioni in termini di sostegno alle piccole e medie Azia
Ma badate bene
Lei
Lo stesso deficit di impegno sociale lo stesso deficit di impegno democratico non soltanto sono negativi di per se stessi
Ma incidono negativamente anche sull'ottenimento degli stessi obiettivi di di ordine monetaria che erano state previste dal Trattato di Maastricht
E non solo le nostre preoccupazioni di carattere teorico evidenziare questo sono i fatti così come si sono sviluppate negli ultimi mesi le turbolenze monetarie e si sono avute
Nella comunità europea in queste settimane cosa hanno dimostra che se non c'è una forte autorità a carattere democratico politico
Neppure gli obiettivi di unità monetaria previsti da Maastricht possono essere raggiunti anzi se il rischio di disordine monetario
Quei dati di solidarietà che pure era un impegno vincolante di Mastella sono stati molto limitatamente mantenuti e allora ed è l'unico che per l'Italia meglio
Piuttosto che il confronto con una sola moneta forte e il fatto che ci sia un sistema integrato sovranazionale quantomeno di più comune purché questo funzioni effettivamente se no noi avremmo il danno e le beffe perché Sendi Mastery conserviamo soltanto l'involucro di presunti dati di sovranazionalità nei processi monetari l'unione monetaria
Di solidarietà dati dice sovranazionalità e di solidarietà che poi non si vede era noi avremmo la facciata di sovranazionalità la facciata di solidarietà in realtà avremmo poi nei fatti
Delle decisioni che coprono formalmente degli atti di egoismo nei confronti degli interessi di una sola moneta e quindi noi su questo dobbiamo assolutamente stare attenti e quello che non siamo riusciti a fare in termini di trattativa di negoziazione al trattato di Martins quanto meno dobbiamo recuperare in termini di rispetto di attuazione quanto meno dobbiamo cercare che vengano mantenuti gli impegni di solidarietà non nuove che pure sarebbero necessarie ma che erano stati previsti dallo stesso trattato
E a questo proposito io vorrei dire per quanto riguarda l'occupazione
E dicendo non solo i temi nostri ma avendole confrontate anche recentemente
In tre ore di colloquio con Tietmeyer che di fatto già ora il numero uno della banca tedesca che lo sarà anche formalmente nelle prossime ore che il problema dell'occupazione noi dobbiamo cercare di evitare di affrontarlo secondo due estremizzazione
E c'è una estremizzazione di considerarlo come variabile indipendente prescindendo dalla politica monetaria precedendo ammoniti tre poi dalla politica fiscale dal dato di inflazione e via dicendo
Dobbiamo però cercare di evitare di considerare il dato dell'occupazione come variabile indipendente nel residuale Rispetto al dato esclusivo del dato monetaria
Gli stessi tedeschi che pure devono farsi carico del problema enorme che coraggiosamente hanno assunto della unificazione della Germania e quindici del carico della Germania dell'Est di fronte a quell'ordine si sta determinando in Europa seguito da loro decisioni di fronte a quello che si sta determinando nello stesso contesto tedesco si stanno avviando verso quattro milioni di disoccupati
Sono nella linea i primi segnali seppure timidi sono andati in questa direzione di capire con i tassi di interesse che certamente è fondamentale
Il rigore di carattere monetario ma non si può considerare assolutamente ininfluente il dato dell'occupazione anche agli assenti proprio del mantenimento degli stessi obiettivi del rientro dell'indebitamento pubblico
Dell'inflazione pensiamo nel nostro Paese i dati di ieri citati dal ministro del bilancio se noi andassimo verso certi livelli dell'occupazione questo non avrebbero gli effetti devastanti
Che lo stesso del nord ha evidenziato ma avrebbero Effeti di un minori
Entrate di carattere tributario di maggiori uscite sul piano assistenziale e quindi dell'indebolimento della manovra di rientro delle indebitamento e quindi una realistica
Una realistica prosecuzione di un processo di diminuzione dei tassi di interesse io credo che può essere portato avanti tenuto conto che i primi segnali tedeschi tenuto conto che i sei tedeschi riuscirà a realizzare il cosiddetto patto di solidarietà che per loro è più importante più che parte per il patto sociale tra le categorie economiche fra le forze sociali
Come il patto tra il governo federale e i lender e le autorità locali noi avremmo a tempi credo abbastanza prende degli ulteriori segnali positivi da parte tedesca per quanto riguarda i tassi di interessa più in generale vuole dire proprio nell'ottica ecco
Di far fronte al problema dell'occupazione senza l'esternalizzazione di cui parlavo
Io credo se non sia da valutare
Di cercare di inserire e la cosa è tecnicamente e giuridicamente possibile l'abbiamo fatta studiare senza una rinegoziazione del trattato
Di inserire accanto agli altri parametri di convergenza che tra Maastricht prevede gli effetti dell'inflazione
Dall'intervento per dentro Mita vento pubblico anche dei parametri di convergenza per quanto riguarda l'occupazione che possono essere stimolanti sia per l'Autorità comunitaria
Sia per le singole autori
La nazionale appunto in un'ottica non assistenziale ma in un'ottica di un'occupazione collegata
All'area produttiva collegata crescite reali collegata provvedimenti a iniziative basate sulla sviluppo dell'innovazione sbalzata in su un inciso incentivazione giusta della piccola emerge industrie e infine un ultimo dato mi sia consentito
Di sollevare proprio perché io credo che i problemi economici oggi come non mai sono collegati ai problemi di carattere istituzionale sia interno che internazionale
E anche di questo abbiamo esempio da altri Paesi e dalle stesse vicende tedesche noi oggi abbiamo che questa debolezza
Nel cercare di portare avanti delle trattative in sede europea di valenza generale e di riflesso di interesse non corporativo ma giusto nel nostro Paese ci deriva dal fatto che tutta la trattativa è esclusivamente scaricata sulla responsabilità sul ruolo di governo noi abbiamo in Germania per esempio che in questi giorni invece vediamo discutersi con una modifica costituzionale
Per cui è processo ascendente il processo in cui la Germania porta le sue sollecitazioni i suoi contributi alla definizione della linea generale europea nota Pieve soltanto con la voce del governo ma viene con la voce del Parlamento e avviene con la voce delle questo è un processo di democrazia di democratizzazione
Di responsabilizzazione anche e di queste istituzioni di questi livelli di rafforzamento della capacità di un Paese di portare giusti contributi a livello europeo perché è mobilitato in tutte le sue componenti io credo che sia giusto
E lo faremo nei prossimi giorni di portare in sede di Bicamerale per le riforme istituzionali
Questa proposta
Che appunto di riscontri significativi in altri Paesi a dimostrazione e se vogliamo portare avanti nel modo giusto i problemi economici
Dobbiamo contemporaneamente e non a due velocità portare avanti nel modo giusto anche le riforme istituzionali sia a carattere nazionale sia a carattere comunitario
Primo un quarto rigo a far parlare ancora sei persone
Un ringraziamento nel rituale né convenzionale anche da parte mia alla presidenza del gruppo
Anione Andreatta per la sua relazione
Quella cornice anch'io voglio collocare alcune comunicazioni e alcuni
Interrogativi
All'inizio dalla legislatura la presidenza del gruppo a demandato ai deputati democristiani presente in Commissione finanze
Di sostenere di promuovere alcune proposte di legge
Che servissero ai
A
Trasformare a incidere profondamente nella economia nazionale così da traghettare la da un Pseudo capitalismo a una reale economia di mercato
La situazione allo stato degli atti e Cuesta ieri poteva essere il giorno in cui i fondi mo'mobiliari chiusi venivano approvati dalla Camera dei deputati
L'ostruzionismo
Demagogico come chiamiamolo come vogliamo
Di rifondazione comunista ci ha fatto perdere una settimana
Immediatamente dopo
Perché la Commissione li ha già incardinati
Si sarà l'esame dei fondi immobiliari chiusi
Su questi io chiederei alla presidenza del gruppo eguale sostegno perché il rilievo di questo provvedimento
Fa visto nella situazione attuale che non è solo quella della privatizzazione quindi dei problemi di Immobiliare Italia
Ma sono collegati anche tutto il problema della grande distribuzione in confronto in parallelo con quello che è già la realtà francese
In questo senso io desidero esprimere peraltro un ringraziamento a Nino Andreatta e a Romano Prodi
Che mi consentiranno fra venti giorni e un confronto in casa Nomisma su questo questione ma ripeto è indispensabile che il gruppo la presidenza del gruppo sostenga anche questo nostra iniziativa parlamentare come è avvenuto per i fondi mobiliari chiusi e per i fondi pensione a proposito del quale
Io
Non posso che esprimere più vivo apprezzamento e la comprensione più sincera per gli sforzi che sta facendo il l'amico ministro del lavoro Nino Cristofori
Sapendo quali sono lì le difficoltà nessuno si può meravigliare della situazione di impasse nella quale si trova
Mi permetterei peraltro da questa tribuna di fargli pervenire nuovamente un suggerimento e cioè che come Governo si limiti ai fondi pensione collettivi
Perché come gruppo democristiano dalla Commissione finanze della Camera degli deputati noi abbiamo già depositato una proposta di legge per quanto riguarda i fondi pensione individuali
Che non trova difficoltà alcuna nel dicastero delle Finanze e non mi pare che possano esserci motivo di Hope o di opposizione o di obiezione
Per il fatto che lui prevede la possibilità di creare questi fondi pensione anche per le casalinghe e non invece per le madri di famiglia credo no che su queste cose si possono supera vorrei anche dire che sempre come gruppo
Della commissione Finanze poi per un al discorso più ampio ci sarà penso l'intervento della Mimmo Ferrara il collega capogruppo in commissione
Abbiamo già
Predisposto l'abbiamo passata qualche amico per avere il conforto
Di pareri autorevoli anche alla proposta di legge per introdurre nel nostro Paese la cambiale finanziaria
L'e commerce Peppers che sono strumento no che gli altri Paesi conoscono da tempo e quaestor per consentire
Ad alcune società quella quotati in Borsa nei mercati riconosciuti ma anche quelle certificate con una fideiussione bancaria o assicurativa di accedere direttamente
Periferico l'accesso al credito
Poi Pubblico
A costi meno onerosi di quelli della normale intermediazione e bancaria
Quindi ecco questa pausa di riflessione quanto mai opportuna per consentire un raccordo fra di noi dopo otto nove mesi l'intenso credo impegno
E adesso alcune
Un ultimo alcune considerazioni ma con alcuni interrogativi cogliendo peraltro l'opportunità di vedere qui fra di noi il ministro del tesoro e prima c'era anche il
Ministro Guarino sul tema delle e privatizzazioni io mi limiterò a quel comparto che di competenza
Del
Commissione finanze e quindi il discorso sul nostro sistema assicurativo
Prima domanda
E proprio fuori
Della ragionevolezza che in vista della completa liberalizzazione che avremo il primo luglio ottantaquattro prevedere anche per il nostro sistema assicurativo una sorta di disegno di legge Amato così come l'abbiamo fatto per il sistema bancario
Secondo
Io seguo con interesse e non vi è dubbio che
Lina Assitalia e sia
Il cuore del problema
E però
Ci sono altre tre compagnie assicuratrici che sono
Di proprietà pubblica
Ed allora e proprio fuori luogo cominciare con quelle anche per saggiare il mercato perché qui non ci meravigliamo dello scetticismo che c'è in Italia e all'estero sulla volontà nostra di procedere a privatizzazioni
Ma al dunque dopo otto mesi di governo l'unica privatizzazione che c'è stata quella fatta da Gambardella da Lucchini altre non ne vediamo
E io non vorrei che data la dimensione notte certi problemi hanno è al di là dalle volontà non si riuscisse ad andare avanti mentre
Per quel sto settore dove credo di avere qualche conoscenza più approfondita mi parrebbe ho già predisposto una risoluzione ministro Barucci da presentare in commissione se può servire a ribadire la volontà del Parlamento in questo senso
Mi ricollego allora alla relazione Andreatta
A proposito politica di bilancio di tagli sempre muovendo dall'ottica nella quale la generosità dalla presidenza del gruppo mi ha chiamato ad operare sannita
Anche qui
La delega allo condivisa
E no uno c'era il l'indispensabilità di un provvedimento urgente però dobbiamo fra di noi sarà molto chiare
Se noi riteniamo che nel medio periodo anche in Italia si debba approvare a una soluzione francese che per qualche mi è dato di conoscere oggi anche nei confronti della situazione americana
E quella pur più funzionale che ai minori costi
Dove l'individuo eh
Stimolato a al risparmio sulla spesa sanitaria perché se lo realizza nel momento in cui va in pensione e si trova capitalizzato quel risparmio dico se non si fa
Sulla via francese noi credo dobbiamo mettere in cantiere e ho cominciato a studiare il problema anche
La necessità e l'indispensabilità di creare nel nostro Paese dei fondi per l'assistenza sanitaria integrativa
Con quello che significa cioè con il dovere di dire a chi entra oggi nel mondo del lavoro che il venti per cento dalla sua retribuzione Louis uno deve accantonare per fini previdenziali per fine assistenziali
Perché
Non è più questione di terza età perché ci hanno già spiegato che la terza età è quella meno oneroso e il problema è la la grandezza cioè quel periodo la dormita che comincia laddove Oro raggiungeva la vita media e lei allora occorrono non solo fondi pensione ma anche i fondi per l'assistenza sanitaria integrativa sempre che ripeto non si vada
Verso con a prodotti di tipo francese infine per concludere sempre ricollegandomi alla relazione Andreatta quale va tutto il mio consenso
Abbiamo raggiunto il tetto a proposito di imposizione fiscale e però
Credo ci siano margini anche significativi sul fronte dei prezzi
Dei prezzi dei servizi pubblici o sociale in genere
Anche qui noi non dobbiamo consentire di continuare a fare confusione fra lo stato assistenziale e lo stato sociale
Io credo che non abbia annullati spartire con lo stato sociale il fatto di chiedere di far pagare al settantacinque per cento degli italiani l'energia elettrica al costo di acquisto dalla Francia
Non una lira di più non una lira di meno io propri non riesco a a a ad ammettere che sia lo Stato sociale
Se noi no comperiamo e poi eroghiamo al settantacinque per cento gli italiani l'energia elettrica a minor costo
Fatto di di di prestare questo questo servizio al costo credo sia perfettamente in linea con quello Stato sociale
Che tanto ci sta a cuore grazie
La parola all'onorevole Grillo sottosegretario al Bilancio prego
Dopo il professor Baldassarre
Io vorrei fare solo una battuta Paolo Cirino Pomicino ispirazione ossia più in aula ma credo che convenga perlomeno chiarirci alcune cose diversamente si assume che con le cose che si dicono sia delle verità l'altro nettizzazione del governo fatta nel mese di agosto non vorrei che Paolo dimenticasse che in allora il tendenziale il fabbisogno era di circa duecentocinquanta mila miliardi nel novantatré di trecentosessantadue mila miliardi nel novantaquattro quindi se il governo avesse fatto la manovra eh probabilmente ci saremmo trovati in una condizione di finanza sudamericana quindi la cosiddetta drammatizzazione a mio giudizio era in qualche modo motivato
L'altra Fantasia per cui l'attuale governo non è credibile sui mercati nazionali ed esteri ma insomma io credo di dover prendere atto che nonostante le sciagurate predichi di rappresentanti della lega beh le aste dei Bot continua ad andare bene il mercato internazionale ci ha concesso un prestito che e dà significato soprattutto avere fiducia nel sistema Italia quindi mi pare che le cose siano un po'diverso io comparo alcune cose della relazione della relazione di Andreatta che condivido in pieno
Soltanto sul quadro macroeconomico che faceva Lori mi permetto di inserire un'osservazione che a mio giudizio è un poco trascurata nelle nostre elaborazione
Quando cioè si fa riferimento alla mondializzazione dell'economia
Ho l'impressione che si sottovaluta o nel carattere strutturale di questa crisi c'è la difficoltà sempre crescente da parte
Dei Paesi industrializzati dell'Europa occidentale
Di in qualche modo frenare un processo che in atto ed è un processo in forza del quale le impresa stanno traslocando in Paesi che hanno costi del lavoro assai più contenuti del nostro di quelli dell'Europa occidentale
Basta considerare che l'operaio siderurgico tedesco costa venticinque dollari allora e quello coreano soltanto cinque dollari io credo che questo fenomeno che è generale Riva
Probabilmente traslocherà da Genova per andare a costruire l'ha già fatto un impianto siderurgico nella Germania dell'Est o impressione che l'attenzione alle politiche
Che mettiamo in campo e anche le nostre analisi su questo versante siano un poco sottodimensionate
Sul che fare che diceva professor Andreatta non vi è dubbio che occorre confermare
La politica di rigore di bilancio finora praticata d'altro canto e il titolo del convegno implica già una risposta la politica del bilancio che abbiamo praticato finora ha dato risultati
Perché le manovre di struttura che sono state proposte approvate dal Parlamento avranno e faranno risentire benefici soprattutto dal novantaquattro dalla novantacinque e poi soprattutto perché c'è questa storia del vincolo esterno che anche qui mi pare
La si stia sottovalutando al vincolo esterno ma intanto Mask prezzi
Che è lontano nel tempo lento all'esterno e il prestito accordato dalla comunità e l'organizzazione della liquidazione del prestito con trace che la seconda delle quali sarà luglio io credo che se
La comunità non accerterà che le politiche di convergenza e la politica dei bit di risanamento del bilancio sono in sintonia con quello che abbiamo sottoscritto Amatrice e con quello che abbiamo sottoscritto soprattutto all'atto della formalizzazione del prestito ebbene credo che si potrà potrebbero sorgere dei problemi all'atto del versamento dall'atto seconda tranche e se dovessero sorgere dei problemi all'atto del versamento dalla seconda trance probabilmente e dovremo mentre incontra un'altra burrasca notevole sulla lira ecco Caro Michele Viscardi io però vorrei al per proseguire il mio intervento fare tre osservazione ancora che mi auguro siano accolte nella sua nella loro costruttività dopodiché siccome il tempo è molto ristretto e non c'è la possibilità di svilupparla io ti consegno il testo scritto così magari l'elaborazione di questi titoli di proposta possiamo trovarla se terza tre questioni sono queste in ora ottica di politica di bilancio all'interno della quale risorse non ce ne sono perché risorse non ce ne sono
Non è certo dobbiamo farla velocizzazione della spesa delle risorse esistenti è quella che stiamo facendo provi a giudizio dobbiamo aggredire tre fenomeni che sono li titolo la questione dei fondi strutturali cioè le risorse che ci arrivano dalla Comunità la questione dell'aria di crisi la questione delle privatizzazioni
Sono le risorse
Della comunità beh io questo dato lo voglio dire sparando che rimanga impresso noi chiuderemo mille novecentonovantadue con questo dato che abbiamo finanziato la comunità perché a fronte di un contributo nostro di tredici mila miliardi noi abbiamo tratto sovvenzioni per undici mila miliardi noi quindi questo quadro preoccupante di finanza pubblica ci permettiamo
Di essere creditore di due mila miliardi nel mille novecentonovantadue
Questa questione della Oscar su utilizzo dei fondi strutturali pone a mio giudizio due problemi
Il problema
Anzitutto di recupero di una efficienza per sanare il ritardo con cui si è dimostrato di saper spendere questi fondi e qui ovviamente
Io faccio riferimento a una delibera CIPE che ha assunto il governo ma lo dico pacatamente perché l'abbiamo già ricordato la Regione la delibera CIPE
Dice che se le Regioni che stanno dimostrando una impressionante lentezza nelle fasi di impegno dei progetti a sua volta pronta
Non riuscissero entro il trenta di aprile impegnare questi fondi noi ci siamo presi l'autorità e la titolarità di fare una riprogrammazione di questi fondi serto per ricollocare queste risorse nell'ambito dello regionale delle stesse Regioni cioè che l'hanno inizialmente programmata
Ma se anche questa seconda fase non dovesse avvenire lo dico senza far del terrorismo ma perché secondo me è coerente con una politica di bilancio rigorosa credo che al dov'è ricoverato fra prendersi la libertà di togliere
Questi stanziamenti preventivamente accordati a certe regioni
Ciò secondo punto viceversa anche se in questa fase credo che si si svolgerà crono un dato collaborativo con le regioni perché questa temporalizzazione
Credo che da aprile assieme alle regioni all'interno dalla Conferenza Stato-Regioni d'altro canto io credo che l'avete letto i giornali di questi giorni le visite che abbiamo fatto perché sono stato anch'io quindici giorni fa a Bruxelles
E gli impegni che il ministro del Bilancio ha preso l'altro giorno a borse sono della sulla stessa linea cessi sta concertando sul con la comunità una procedura di accertamento contabile
Progressivo della spesa realizzata correvo che automatiche per gli importi del per le regioni che non avranno avuto si dimostra non avranno avuto la capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati e io credo che sia una cosa che noi dobbiamo renderà massivamente pubblica perché è finito il tempo in cui ci possiamo permettere di essere perché lo siamo perché è un dato di Grandes tristezza politica siamo gli ultimi dei dodici Paesi comunitari a impegnare i fondi strutturali
L'asta la la Grecia e il Portogallo e la Spagna già ci battono nella capacità nella velocità di di d'impegno dei fondi strutturali e quindi siamo sa dove sto profilo credo che noi
Dovremo
Organizzare una politica più aggressiva
Così come nel negoziato che si sta avviando per i prossimi sei anni novantaquattro e fino al due mila dei quali ci saranno
Risorse dei fondi strutturali assai consistenti proviamo immaginano delle procedure che ci pongono al riparo di queste storture
Di queste macchinosità che hanno consentito al sistema Italia di essere l'ultimo tra i Paesi tra i Paesi europei allora io rifletto solo i due criteri poi lo dico rassegnano la la la relazione scritta
Io credo che il tenore o di approccio deve tenere conto di due questioni
Che i programmi predisposti dalla Regione debbano essere anzitutto verificate da loro fattibilità prima all'approvazione dei programmi comunitari e quindi non è possibile
Di bypassare la logica del governo nazionale un rapporto diretto regione commetta secondo che l'oggetto di programmi deve essere speculare ai programmi che il Paese Italia il governo italiano
Deve darsi in termini di sussistenza delle risorse cofinanziate perché dico questo perché qui mi saldo col secondo dei problemi che io
Desideravo in in affrontare la questione delle aree di crisi
Non c'è dubbio che noi dobbiamo finalizzare le poche risorse che abbiamo a disposizione
Nelle bacini di crisi occupazionale strutturale che stanno emergendo in modo sempre più preoccupato ma non solo nelle aree dall'Obiettivo uno cioè le aree del Mezzogiorno ma anche nelle aree dove Obiettivo due c'è nelle zone di deindustrializzazione del nord faccio riferimento a ponente genovese a Marghera Piombino all'aspetto accerto assieme a Taranto a Napoli ma voglio dire noi non possiamo non organizzare una risposta attenta
Attorno a questo a questa questione e badate bene
Io credo che il tentativo che stiamo facendo ministero del Bilancio e prego il Presidente di scambio di di di seguirmi
è largamente innovativo perché se avete colto cose siamo andate a dire a Bruxelles è una cosa io credo importante non so se riusciremo a raggiungerlo ma certamente porta perché i parametri che ad opporre a Brussel
Per identificarli rare diritti industriale sono parametri hanno riferimento al reddito e l'occupazione
Ma la cosiddetta cassa integrazione
E la mobilità dei lavoratori nei parametri di Brussel non c'entrano e noi dobbiamo pretendere che viceversa siano considerati perché se no diversamente alcune aree impropriamente informalmente benestanti ma nelle quali esistono processo trascritto violento dipendono Stresa azione basta pensare
Al crollo del sistema dell'industria pubblica perché credo che sulla siderurgia sulla cantieristica questi sudore non sia possibile immaginare sono ripartiti i tagli occupazionale nei prossimi anni senza illusione
Per nessuno di recuperare un dato riguardante il recupero dei fondi di dotazione non esiste non ci sono più le ire non possiamo illuderci su questo fronte allora se è così
Io credo che dobbiamo approdare ad una riflessione attenta su come dobbiamo organizzare il Governo per le aree di crisi
E su questo punto io non parlo tanto come sottosegretario al Bilancio perché non credo di aver titolo dire queste cose lo dico come consigliere comunale di una città in crisi chiede introduce un elemento di novità in questo dibattito cioè cose sono quali sono le difficoltà che finora ci hanno impedito Dipro fare una seria programmazione nelle aree di crisi c'è a dir di realizzare un qualche risultato a livello di politica della reindustrializzazione e delle difficoltà lo sappiamo tutti sono nella pluralità e nella frammentazione dei poteri amministrativi a livello territoriale
Allora io pregherei disse che perché sto concludendo fare di più dove abbiamo lanciato come ministero del Bilancio questa ipotesi di lavoro accordi di programma con la Regione che come tutti sanno fanno riferimento alla legge sessantaquattro cioè si mette attorno a un tavolo
Come regione common istituzioni private sia qui ci si accorda di fare determinate cose
Dopodiché nella de di decreto legge di Cristofori abbiamo immaginato che debbono costituirsi delle società per la promozione industriale
Queste società per la promozione di strada devono fare la promozione industriale
A mio giudizio dovremmo fare un passo più avanti un passo più avanti eccetto sarà difficile convincere comuni sarà difficile convincere Lanzi sarà difficile convincerla presentante del Provincia però se non facciamo questa denuncia
Del fatto cioè che in Italia non è possibile fare una politica di rendo il teorizza azione se noi verifichiamo gli strumenti di governo territorialmente competenti io credo che andiamo incontro ad un schietto fallimento
Cioè illude Remo le comunità organizzate stanzieremo dei soldi quei soldi non saranno mai utilizzati o saranno male utilizzati allora l'idea è quella di caricare
De importanza anche
A livello procedurale normativo queste società di promozione industriale
Affidando a queste società la titolarità di poteri che sono stati finora i sono finora in capo ai tumori agli enti locali e le Regioni
Parate vere che non voglio né stravolgere la Costituzione nel travolgere legge centoquarantadue io credo però che nell'accordo di programma che stiamo mettendo in cantiere con le regioni più esposte da crisi industriale
Non c'è posto ad un atto di coraggio andare un po'più la e individuare in un arco di tempo
Definito dodici mesi diciotto mesi
Procedure mirate rilascio di licenze non si è un po'pensare che l'interlocutore straniero per farmi investimento in aria di crisi deve passare
Diciotto filtri il consiglio comunale la Giunta il sindaco il consiglio provinciale l'ambiente può esser non se ne può più
Siamo visti come paese sottosviluppato per questo sto chiudendo presso stop
Sotto questo profilo secondo secondo la mia opinione noi dovremmo arrivare a un trasferimento di poteri in capo a queste società per la promozione industriale
L'ultima riflessione molto sintetica perché il tempo finisce sulle privatizzazioni Rio
Credo che in tutto questo sforzo che abbiamo fatto lodevole perché a mio giudizio anche su questo piano come hanno dimostrato coraggio se posso essere costruttivo
Non voglio essere sottolineando un aspetto che a mio giudizio finora abbiamo trascurato
E cioè recuperando quanto si fanno esperienza anglosassone a mio giudizio in questo processo di privatizzazione che non alternativa che deve comunque essere portato in avanti credo che si debba guardare con più interesse alla necessità di incentivare la cooperazione a questo processo delle persone direttamente interessate voglio dire il manager tra aziende pubbliche
Però è possibile di assistere a continue di leggi sui giornale i giornalisti vanno per la maggiore che Parodi vogliate di Stato quando noi sappiamo che nelle aziende a partecipazione pubblica ci sono melange di di grande valore di grande qualità di primissimo piano persone che potrebbero gestire bene anche la FIAT e altre aziende e altre aziende privato allora se così è io credo che dovremmo immaginare
Un dato normativo per coinvolgere di fatto in maniera più collegiale a questo processo di privatizzazione queste esperienze queste capacità operative questi indirizzi che costoro da tempo hanno
Allora la parola al professor Baldassarri dopo
Non so se c'è ancora l'onorevole Elisa aveva chiesto di parlare
E poi dopo il dottor professore emerito prendi e poi concluderà la mattinata i professore Monti noi chiediamo poco più avanti dell'ora prevista perché poi Senato comunicherà i propri lavori dalle quindici riprenderemo con l'apporto anche nell'altro ramo del Parlamento prego
Grazie presidente
Ma io francamente sono
Ho ascoltato la relazione di Andreatta ma soprattutto anche gli interventi successivi
E ho letto nelle ultime settimane questa ondata crescente di preoccupazione sulla scrissi economica e sulle prospettive occupazionali
E debbo confessare molto francamente che io sono profondamente preoccupato di tutte queste persone che sono preoccupate della crisi economica e della disoccupazione
E che nel mio breve intervento tenderà a dimostrare due
Tesi
La prima vorrei tentare di rimuovere una mistificazione che va avanti da tanti anni nel nostro Paese ma che sta rinascendo in modo poderoso in queste settimane ed è il grosso pericolo che corriamo nelle prossime settimane
La seconda è invece il tentativo di proporre forse in modo un po'brutale
Quello che io ritengo essere il tema centrale
Non solo di un incontro di questo tipo volle ma di una classe politica che voglia dimostrare un minimo di decenza nel presentarsi come classe dirigente in un momento così difficile
Primo primo argomento
La mistificazione
Queste ultime settimane che hanno fatto riemergere il problema serio della disoccupazione a parte la corretta
Il corretto dimensionamento storico del professor vitali e congiunturale di Enzo Cipolletta quando ci ha ricordato che il problema è grave ma nel passato abbiamo avuto problemi anche più gravi
Fa correre il rischio
Serio concreto
Che ci sia non dico un'inversione di tendenza ma il pericolo starebbe già in uno stop in un fermo in una brevissima anche brevissima pausa nell'opera di risanamento dei conti pubblici e di riduzione del deficit pubblico
La mistificazione su questo aspetto
E come molti altri economisti anch'io ho fatto un po'di conti
E il problema serio è che dal mille novecentosettantuno
E quindi siamo ormai sfioriamo un quarto di secolo il bilancio pubblico italiano è in deficit di parte corrente
Questo è un concetto fondamentale che va ripreso
Le entrate non coprono una spesa corrente quindi non è semplicemente un problema di disavanzo complessivo ma di disavanzo corrente perché perché in queste condizioni il bilancio pubblico distrugge risparmio riduce l'accumulazione quindi riduce le potenzialità di crescita della produzione e della occupazione
Ovviamente qualche collega economista ben più serio di me
Potrà dire che i conti che vi presento in questo momento sono grossolani ma i miei conti dimostrano che dal settantuno ad oggi
Questa erosione di risparmio attraverso il deficit corrente
Ha prodotto una distruzione di posti di lavoro di mancata crescita dell'occupazione potenziale stimabile attorno a un milione e trecento un milione quattrocento mila posti di lavoro
Poiché nello stesso periodo
L'occupazione nel settore pubblico è aumentata di circa un milione
Abbiamo ottenuto come risultato netto una distruzione di posti di lavoro quindi chi mi viene a parlare di possibili politiche di sostegno ai livelli occupazionali
Che aggravino di una lira
Il disavanzo pubblico corrente queste persone vanno smascherate perché in quello stesso momento stanno continuando a distruggere le prospettive vere di miglioramento dello Kobe la produzione e dell'occupazione
Per darvi sinteticamente un numero vi posso dire sempre molto grossolanamente che ogni cento milioni di debito pubblico rappresentano un posto di lavoro distrutto
Sgombrato il campo da questa mistificazione passò la seconda invece
Suggerimento contributo a questo incontro
Ovviamente è già stato detto in qualche intervento precedente e mi fa piacere che qualcuno l'abbia sottolineato che nel dare un giudizio sull'attuale governo Amato bisogna tener conto di quello che sarebbe potuto succedere se non avessimo avuto un intervento da me in più occasioni giudicato tardivo e insufficiente marzo fortemente positivo fortemente positivo
Se non ci fosse stata questa opera di contenimento avremmo avuto trasformati in dati effettivi credo che l'abbia detto appena momento Fazzo To segretario Grillo
Che ragiona in termini tendenziali editabili sui temi sia nel resto del mondo si valutano i dati a consuntivo
E i tagli rispetto ai dati a consuntivo
Quindi in questo momento noi possiamo come
Correttamente ha fatto il governo Amato
Dire ai mercati internazionali che abbiamo contenuto il disavanzo pubblico nel corso del mille novecentonovantatré con l'attenta vigilanza che suggeriva Andreatta all'inizio
Allo stesso livello assoluto di centosessanta centocinquanta centosessantacinque non mi interessano i cinque mila miliardi attorno a centosessanta mila miliardi cioè allo stesso livello del mille novecentosessantadue questo abbiamo fatto
Non abbiamo ridotto nulla
Da questo punto di vista allora la mia opinione è che nei prossimi non dico mesi nelle prossime settimane i mercati internazionali stanno aspettando un unico segnale da qui l'incertezza sul cambio sulla lira in questi giorni
Molti vengono e chiedono agli economisti ma l'attuale cambio della lira è fortemente sottovalutato ma questa è una risposta
Impossibile da dare cento se guardiamo il differenziale di inflazione passata sapevamo tutti che avevamo perso quindici punti di competitività e avendo svalutato di circa il venticinque per cento la lira è sottovalutata
Ma ciò che conta sono le aspettative e in questo momento i mercati vogliono sapere che cosa fa l'Italia nel novantaquattro e nel novantacinque ammesso che il novantatré confermi gli obiettivi posti dal governo Amato
Allora la mia opinione è la seguente che esistono tre messaggi fondamentali da dare nelle prossime settimane
Il primo sul piano politico qua non entro nel merito perché non non pretendo di fare il politico pretende di fare oltre l'economista il cittadino di questo Paese
è chiaramente una indicazione precisa di un assetto istituzionale più efficiente chiamiamole fu misticamente così quindi sarebbe opportuno che il parlamento più che e il Governo
Ma per il parlamento più che preoccuparsi dei posti di lavoro si preoccupano di fare una riforma elettorale seria rapida e che in qualche modo faccia ripartire la politica sul piano economico
Due messaggi
Il primo dobbiamo dire con chiarezza
Che il disavanzo pubblico nel mille novecentonovantaquattro scende al di sotto di cento mila miliardi
Cioè si riduce fortemente in modo significativo nel mille novecentonovantaquattro rispetto al mille novecentonovantatré il che vuol dire che per la prima volta dopo ventiquattro anni
Siamo quasi ad azzerare il disavanzo corrente questo è il messaggio che fa chiudere questo arco di un quarto di secolo durante il quale il bilancio pubblico ha distrutto potenzialità di occupazione di sviluppo di produzione e di occupazione
Secondo messaggio è in termini di controllo dell'inflazione
Qui condivido totalmente quanto scritto qualche giorno fa varco il grande maestro che Paolo Sylos Labini
C'è un segnale solo che può dare un colpo le aspettative d'inflazione
Un aggancio serio e credibile un accordo che vincoli la dinamica salariale nel settore privato
Alla dinamica più bassa tra la Francia e la Germania
E nel settore pubblico e qui la responsabilità del Governo e del Parlamento parallelo aggancio ovviamente proiettando ben oltre il trentuno dicembre mille novecentonovantatré le indicazioni date
Da questo governo per quanto riguarda la politica delle retribuzioni pubbliche e la politica delle pensione
Come si fa per fare questi potrebbe sembrare io mi rendo conto una politica quasi devastante
Abbiamo fatto una manovra importante ci troviamo in mezzo ad una crisi ad una recessione con problemi di disoccupazione
C'è qualche pazzo che va a proporre una manovra di ulteriore riduzione del disavanzo di settanta ottanta mila miliardi
Io credo che qui stia l'atto di responsabilità alla quale deve sessuale deve essere chiamato a una classe politica dirigente in un momento così difficile
E non credo neanche che sia un'operazione così complicata
Ottanta mila miliardi ripeto confermando i dati novantatré
Possono provenire dal tre semplici provvedimenti
Il primo una proiezione su tre anni della dinamica delle dei salari pubblici e delle pensioni che ci porterebbe circa venti mila miliardi risparmi ulteriore
Il secondo
Una necessaria e doverosa riscoperta della solidarietà
Non facile dal lato della spesa ma dal lato delle entrate fiscali
La presidente Russo Jervolino stamattina ha ricordato la necessità di coagulare o di in qualche modo combinare efficienza e solidarietà la mia personale sfida
Alla classe politica essere in grado di leggere e interpretare la solidarietà anche dal lato delle entrate fiscali
E allora venti mila miliardi almeno dovrebbero provenire da una manovra su tutti i redditi non da lavoro dipendente che sia appena più decente più seria della minimum tax applicata fino che alla fine dei conti comporta mediamente due milioni all'anno di imposte in più che corrisponde lavoratori autonomi che corrispondono più o meno
A quello che la il ripristino delle aliquote IRPEF sarà determinato sui redditi medi o medio-alti di lavoro dipendente
E siamo a quaranta mila miliardi
A queste condizioni associate con un accordo sul costo del lavoro che lo leghi alla dinamica francese e tedesca
I tassi di interesse possono scendere in modo serio
I tre o quattro punti e avremo altri quaranta quarantacinque mila sia quindi come vedete questa manovra potrebbe benissimo essere meno delle lacrime e sangue
Che potrebbero apparire al suo annuncio ad una sua lettura poco attento ma qual è lo strumento per chiudere che io vedo una cartina al tornasole
Mi rendo conto che c'è una maggioranza piccole risicato che c'è un'esigenza di allargamento
Ma non ho capito quello che è successo negli ultimi giorni
Perché non ho capito l'allargamento sulla base di quali programmi ed indirizzi di politica economica viene ad essere attuati se leggo le posizioni dei due partiti politici più importanti ai quali si fa riferimento il Partito repubblicano il Partito Democratico dalla sinistra
Leggo una divaricazione ancora più forte di quella che esiste o che può esistere all'interno dell'attuale maggioranza e allora è su questi temi su ma soprattutto su queste indicazioni precise di politica economica che va fatto il giro in termini di nuova maggioranza allora qual è la cartina al tornasole
A mio parere i mercati e lo hanno dimostrato chiaramente
Non possono aspettare i tempi della più lunghi della nostra politiche della nostra necessaria comprensibile
Obiettivo di raccolta del consenso
La mia proposta è anticipare al mese di marzo la presentazione del documento
Di programmazione economica e finanziaria anticipare di quattro mesi tutti i tempi previsti per le procedure della politica economica di questo Paese
Ha limiti arrivare a settembre con l'approvazione della legge finanziaria per il mille novecentonovantaquattro
Con il tentativo personale di avere indicato qualche contenuto di queste di queste linee di politica interna
Io non so anche da questa mattina avendo ascoltato Inter la relazione gli interventi se ci si rende conto di una necessità che questi ipotesi sulla politica economica
Spesso li vedo confrontate
E valutate e pesate in termini di impatto sull'opinione pubblica e ovviamente non è popolare in questo momento
Di crisi
Proporre una cosa di questo tipo
Ma ci si rende conto di qual è la vera alternativa ad una ipotesi di questo tipo
O si immagina che esistano strade diverse più morbide rientri triennali o quinquennali e che i mercati internazionali siano ancora lì ad aspettarci la mia idea e che l'unica alternativa
Ad una indicazione che venga nelle prossime settimane nei termini che ho indico tentato di indicare è che la crisi valutaria del tredici settembre
Non è stato il Messia è stato Giovanni Battista
Che annuncia l'avvento del Messia o se volete in altri termini meno irriguardosi verso la Bibbia e il Vangelo
Il tredici settembre non è stato il Big One che i californiani aspettano è stata la prima scossa
E il Big One allora potrebbe arrivare proprio se nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Allentarsi mo'l'attenzione sui temi conto intanto di indicare ma soprattutto è ancor di più se non dessimo un segnale preciso
Di chiusura dell'operazione risanamento entro il mille novecento novantaquattro chi avesse la tentazione dimmi di percorrere altre strade
Mascherando la come politica di sostegno dell'occupazione di intervento per uscire dalla crisi avrebbe fatto non solo un'opera mistificatoria ma avrebbe condannato questo Paese ad una gravissima crisi finanziaria che sommata alla crisi economica probabilmente minerebbe l'istituzione allora il problema non sarebbe più quello di inventare una legge elettorale che fa perdere meno seggi perché a quel punto i seggi le avrebbero persi tutti grazie
Mi pare di poter dire che non saremo la faglia di Sant'Andrea mi pare valga come abbiamo iniziato i nostri lavori comunque la parola all'onorevole Riccardo Misasi
Sempre un po'spaventato le parole dell'amica è salita sardo
Questo Messia sarebbe l'Anticristo perché sarebbe negativo
Quindi siamo in pieno mille metri ora io vorrei fare un'osservazione innanzitutto apprezzare l'iniziativa del
Perché è quello che è importante tentare di ritornare a fare politica
E da questo punto di vista del parole finali di Nino Andreatta
Sono molto belle molto semplici
Ma
Sono appunto un invito a far politica secondo la responsabilità anche come dovere avevo detto addirittura un dovere burocratico
Senso foto
Beh c'è bisogno che ci sforziamo di dorso cari amici scusatemi se faccio un discorso un po'diverso
Questa specie di cappa di piombo avvertiamo
Anche perché ce lo stillicidio quotidiano insomma sulla stampa sulla televisione tutto è negativo
Tutto distrugge
Beh io penso che un partito popolare di ispirazione cristiana che tutto sommato ancora molto motivazioni culturali ideali forti
E debba scuotersi dal questa sensazione per cercare di proporre Davanzo approcci
Pensa oppure l'ho scritto sul Mattino di recente anche prima
E quando la storia entra in un cono di fiasco
In una strettoia perché
I nodi prima si sarebbero potuto sciogliere c'è chi aveva intuito e analizzato il processo di crisi
Forse sono stati sciolti senza incontrare invece resistenze di pigrizia e di mentalità di abitudini discalculia sbagliati
Questa situazione che viviamo non ci saremo
Oggi invece tutti i nodi che presunti giungono buone al pettine tutti insieme
E teniamo il groviglio per quanto ciò si crea raramente dalla storia
Non c'è più né il filtro della razionalità nello spazio dalla gradualità
Per questo io ho sostenuto e sostengo anche per togliere un alibi facilita la classe politica tradizionale tranne qualche ma doverosa eccezione perché non si può confondere mai Gorbaciov con Ceausescu
Perché capito consigliere non ha capito
Dovrebbe aver dichiarato la sua disponibilità a mettersi da parte
E a giocare per fare servizio
Non vi si impegna impegnandosi PG prima io credo che il ricomincia avendo significhi questo
Ricominciare come da ragazzo a far propagare scusa appare diffusione di e cercare di ma premesso questo mi sia consentito che bisogna chiarirci punto questa avrebbe bisogno
Io credo che il governo Amato onestamente ha fatto bene abbastanza bene
Ha invertito la tendenza riacquistato un minimo di credibilità è intervenuto sul piano strutturale e non sul piano del dei tamponamenti nel dei limiti o degli anticipi come giustamente ha detto Cipolletta poco prima
Cosa non ha fatto tutto quello ma perché non poteva fare
E il punto che mi preoccupa che bibbia sul piano dalla finanza pubblica io son convinto su questo posso condividere la radicalismo di Baldassarre che non bisogna debordare da questo progetto di rilievo
Tutto va bene sul piano dell'economia reale problemi
Ora qui ho sentito molte voci tranquillizzanti
Io sono un po'meno tranquillo non perché non creda che sono nove mila invece novanta mila invece di ottocento mila no ma queste cose sono vere
Ma perché ormai siamo in quella fase
Straordinaria rivoluzionaria irrazionale in cui novanta mila dipendono ottocento mila come consapevolezza come come tormento con angoscia
E quindi si crea un clima qui non si resiste qui il popolo rischia in alcune zone
Di diventare plan e di trovare facilmente i capipopolo
Certi fenomeni già ci sono sommate so martedì alla vicenda
Di Tangentopoli alla vicenda dalla questione morale e aprendo la miscela esplosiva avremo il tempo dalla tua nazionalità paludosa
Di fronte all'urto di questa cosa
Che c'è chi ci lavora su questo cioè che si muove per questi
Io credo che
Allora bisogna guardare le cose con una sensibilità anche politica ecco che sensibilità anche del del momento della congiuntura cercando di non perdere la dritta ma tenendo conto di questa Leo
E mi consentite allora di essere molto più pratico vuol dire alcune proposte concrete
Innanzitutto io sono molto preoccupato
Dell'affermazione o inteso anche qui
All'amico Baldassarre
Che il Parlamento debba preoccuparsi soprattutto prima di fare la riforma elettorale
Quasi che questo è bene lasciarlo fare ad alcuni compete
Non volevi dire questo
Ma fammelo utilizzare
Perché l'accusa che sta succedendo in Italia è proprio quello di cominciare a dire qui si lavora non si fa politica
La politica per cortesia non riceve un po'più lo scherzo
E questa è la fine della libertà e della piena dalla democrazia
Costa qualcosa il Parlamento parlamentarismo ma senza queste cose non c'è la libertà
Poi
Sono preoccupato di quest'idea
E tutto ed una riforma elettorale
Io ho l'impressione che siamo frastornati
Dalla questione morale ci sono tutte le ragioni per esserlo ma parliamo qualche volta anche Como dei pugili suonati
E siamo distratti da un problema è importante ma che non è nell'Ulivo nell'essenziale
Perché nessuno mi riuscirà a dimostrare che la riforma elettorale
Uninominale maggioritaria che certamente senza cambiare le cose
Possano di per sé resort per i problemi dell'economia reale
E tema stessa questione morale su questo piano può anche lettura aggravare la situazione economica
Noi dobbiamo affermare invece che la riforma elettorale importante
Ma è contestuale a una riforma istituzionale perché anche i problemi di politica economica
Esistono regole
E non si risolvono senza
I fatti importanti anche fatti da questo governo solo strutturali perché incidono sul retro perché non sono puramente finanziaria
Perché hanno modificato alcune regole
Non c'è il distinguo
Corsini netto fra politica delle istituzioni e politico delle prove
Io faccio un esempio escono mi scuso di essere peculiare
Io essere preferiva quando io da cinque anni ho sostenuto e inascoltate
E bisognerebbe creare l'alta autorità
Dagli appalti per la gestione degli appalti di opere servizio fornitura
Separando
La gestione dalla politica togliendo al consiglio comunale consiglio provinciale consigli regionali ai ministeri e ai ministri qualsiasi competenza in questa materia
Proponeva una riforma dalla pubblica amministrazione
Questo nessuno lo ha raccolto il disegno di legge di Merloni è ottimo però prevede un'alta autorità ma come controllo io dico che deve gestire e propongo al gruppo che varia esamini questa proposta io non sono un tecnico di
Direttore io le opere pubbliche
Perché perché questo è l'unico modo per togliere a qualsiasi cordone ombelicale fra politica e malaffare almeno in questo settore
Mentre tutte le altre cose non servono a niente lui Mino lungo lumi nominalismo stabilisce un rapporto diretto con la gente avanti forse un condensato Ammendolia maggiore
E tutti va bene tu come dei vizi
L'emendamento che ho visto io
E allora la ragione dalla riforma è un'altra non questo
Non risolveremo la questione morale senso
Perché questa cosa importante perché cari amici consentitemi
Io credo che l'economia reale in crisi per ragioni ciclica congiunturale legata alla situazione internazionale che ci è stato spiegato benissimo
Imposti dall'unificazione tedesca perfetto dalla recessione americana la difficoltà di un capitalismo per spesso preferito la la Finanza li alla produzione produttiva la mancanza di collante a contro un nemico che è scomparso l'insorgere di tutti i particolarismi ne abbiamo mille ragioni per capire che non è un problema solo italiano
Ma in Italia
Ci sono stati certamente anche errori politici
Di sottovalutazione della difficoltà in cui andavamo avvisandoci ma anche errori di strategia industriale io non credo e su questo terreno non ci siano stati aggredirlo e sarebbe troppo facile tentare di scaricare solo sulla politica che pure alla sua colpa come capro espiatorio responsabilità che sono molto più diffuso anche di errori di strategia
Certo
Io credo
Che accanto a questi fattori oggettivi
Interni ed esterni
Oggi ci sia un moltiplicatore
Dovuto al senso di insicurezza del padre
Tomic come una cosa discorso un po'retrospettivo che io capisco Enti difensivo ha parlato del dell'insicurezza dall'aspettativa di questo governo
Io non parlo di questo perché quando come ci sia stato forse anche questo effetto forse era anche obbligato vicino
Quello che mi preoccupa è perfetto che c'è adesso
Ma scusatemi chi legge i giornali ogni giorno che guarda la televisione di giorno ma si sente incerto insicuro Nizza che succede di questo Paese tutti sono delinquenti tutti sono ladri tutti ma come si può immaginare che possa investire rischiare
Come si possa immaginare
E quando e viene alla pubblica amministrazione o nell'impresa una impresa anche pubblica e non sa il futuro non so fonte a destino e tutto incerto
E tenne teme oggi chi deve decidere non deciderà paura di decidere Rondelli allora si paralizza tutto e allora la crisi che lega poteva andare a congiunturale
Pensato all'edilizia
Con tutte le sue implicazioni
Allora questo è il primo problema che bisogna affrontare
Noi la riforma elettorale
La riforma elettorale bresciana parola bisogna farla presto bisogna farlo ormai inevitabilmente in modo maggiore età variabile nominale con una prevalenza di maggioritario secondo la linea indicata dalla BCE
Ma va fatta insieme alla riforme istituzionali e poi bisogna fare politica economica quando è una capisco che la Fondazione Fondazione comunista emesse vogliono elezione subito perché non vogliono un'altra legge elettorale va bene la proporzionale ma quando leggo stamattina arriva che rispettabilissimo vi è hanno è sbagliata andarci subito ma è necessario fare subito la legge ad andarci beh io ho paura per il futuro di questo Paese
Perché credo che è una riforma senso contestuale riforma istituzionale complessiva e squilibrata il pericoloso
E d'altra parte credo i problemi dell'economia non possono consentire indizi ritardi e lungaggini proprio per le ragioni
Per le ragioni sociali più bello
Ecco perché in borsa ricettiva bar si sono proposti
Io ocellata questo degli appalti che effetti economici perché slash
E perché si può fare a Roma a rotazione a mio proposte vediamo
Il Consiglio di Stato corte dei conti facciamo eleggere una rosa di nomi ordini professionali provincia per provincia associazioni e si sceglie un comitato che gestisce la fase di la fase degli appalti
Giocare fornito merce
Questo è il principio di distinguere la politica dalla gestione questo dobbiamo fare
Anche il problema dalla privatizzazione questo non un altro
Non è che la politica può abilitare la sua primazia di ricerca degli obiettivi generali
Quello che non deve fare gestire deve controllare alla gestione ma non sa quando diciamo questo per lo stato sociale come accusate di voler avere all'epoca era lo stato sociale alcuni anni fa è invece era il modo per salvarlo
Perché bisogna salvare la tutela pubblica del bisogno non la gestione burocratica e pubblica del servizio
Queste sono regolari queste se andare alla radice delle degli degli sprechi degli sbagli anche delle questioni cosiddette morali che non sono mai morali sono politiche perché in politica esistono solo questioni le questioni morali cioè non alla coscienza di ciascuno
E poi
Io non voglio bloccare impilate politica di bilancio ci sono dei soldi e stabilite ancora per questo mezzogiorno o o meglio per tutta la zona potrebbe essere giusto
Tutta la zona quali sono i progetti
Per l'occupazione ma è una politica che una Stato moderno deve fare puntare subito
Prioritariamente sono a scuola
Sulla formazione dei cervelli
Io almeno non so se su queste ci ha dato qualcosa servito tre gol è una vecchia forse anche di Romano Prodi io la condivido finivo
Noi non abbiamo ancora il posto è secondario vitalità
Dove vogliamo stare in Europa
Non abbiamo l'obbligo prolungato hanno dei costi ma questi sono investimenti per il futuro
Che valgono più di altre cose
E io avevo proposto un grosso progetto di formazione
Di quadri giovani
Peso può essere esteso per tutta la zona povera
Tutti sappiamo il diciamo mentre stiamo per fare il massimo di espansione dell'autonomia di autonomia impositiva di di accettazione in qualche modo l'onnipotenza dell'autismo ma di questo decentramento forte sappiamo che le strutture amministrative degli enti locali soprattutto in certe zone del Paese sono tale insufficienti non hanno qualità
E poi l'altezza professionale
è vero che avevamo proposto il progetto nei pub per formare a venti mila giovani che portava solo due mila miliardi
Forse i fanghi internazionale col sistema del porta in concorso perché lo riprendiamo qualche interno dico che sia perfetta ma c'è ci vale la pena di ragionare
Lo gruppo B costo del denaro il costo del lavoro incidono sempre in questo è vero che noi abbiamo ormai raggiunto un costo del lavoro e minore di altri paesi ma forse per le zone più povere può essere un incentivo ancora
Allora perché hanno il salario d'ingresso facciamo quello che volete io avevo immaginato e qui c'è Carlo Borgomeo non so se se ne è andato un'ipotesi di utilizzare la legge quarantaquattro è una di quelle che ha fatto meglio nel Mezzogiorno
Per studiare una possibilità previa corsi di formazione tipo
Di formare associazioni di giovani che offrono il loro lavoro a costo competitivo sul libero mercato in cambio di una partecipazione agli utili di impresa
Che è una forma di democrazia industriale diverso dalla confusione dell'associazionismo gestionale
Perché non sperimentare tentativi di questo genere
Perché non lanciare uno due tre ipotesi che sono pezzetti di un disegno così posso posso
E anche le privatizzazioni l'amico Piero Sacco rabbioso alla preoccupazione che lo tenta a voce poi
Ho finito conferito solo questa cosa farne la privatizzazione servono perché ero proprio per loro me ne sono accorto
E che
Si facciano pure
Però ecco bisognerebbe avere la certezza che si fanno all'interno d'un minimo di disegno
Da un lato bisogna abitare come dice Andreatta e monopoli pubblici dipendono monopoli privati
Dall'altro per finalità anche però frammenti di sanzioni che diventano svendite
Senza che ci sia un disegno complessivo l'azienda Italia delle avrebbe lavorato per dalla chimica e poi si consolò ci ha trovato sinergia all'eterno esterno perché altrimenti rischiamo
Di vendere i gioielli di famiglia solo per pagare qualche manciata di interessi mentre dobbiamo utilizzarlo come volano per far crescere l'economia non verdi
Ho chiuso
Chiedo scusa se ho preso un tempo maggiore
Merli Brandini noi può
Uno traino di qualche minuto a chiusura dei lavori della mattinata per consentire di svolge entrambi gli interventi i merli brandine del professore Monti
Respirava
No
Grazie presidente io porto qui la voce e i miei amici del sindacato quindi in modo ufficioso ma non ufficiale deporre svolge quest'intervento spero in meno di dieci minuti toccando tre punti
Il primo è una costatazione il secondo qualche accento su qualche politica il terzo ha molto a che fare con la parte finale dell'intervento di Misasi il problema della K primo punto vorrei dire che l'accordo del ventinove luglio
Credo abbia portato un cambiamento strutturale da non sottovalutare
Le politiche salariali ormai sono più orientate alla produttività e meno al recupero del potere d'acquisto questo significa che stiamo entrando l'una concezione che è quella tipica delle politiche salariali continentali e segnatamente della Germania altro elemento di constatazione l'Istat si dice
Che idea fattore interno del PIL è sceso al tre tre l'inflazione a gennaio che quattro e trenta e che la produttività del lavoro oraria nel settore esposto è cresciuta mediamente del tre virgola nove per cento qualche cosa che ci colloca
Io credo in condizione migliore in questo settore di quanto non facciano forse tedeschi e giapponesi al momento attuale mi fermo con la constatazione e vorrei dire ad Andreatta che siccome le parti sociali sono cresciute
E hanno saputo fare questa corda e non c'è nessuna ragione di dubitare che potranno seguitare a fare in futuro quello che hanno fatto fino adesso probabilmente assicurando che i risultati che fino a questo momento sono stati conseguiti
Qualche sottolineatura il governo per la prima volta si muove sul terreno strutturale
Va bene credo che non tutti i problemi strutturali siano stati toccati io ne sottolineo due anche qui mi trovo d'accordo con Misasi
Investimenti sul fatto umano ormai sono più decisivi di quanto non siano quelle su sui fattori materiali non ho bisogno di ricorrere a Clinton per dire che cosa si sta facendo in America i tedeschi su e gli americani sono venuti in Germania a studiare come si fa in qualche modo ad assicurare un alto livello di formazione giovanile
Me la cavo così
Dicendo che dobbiamo recuperare il il come dire il non ottemperamento la scuola dell'obbligo con misure tutte da studiare anche severe
E dobbiamo creare una continuità col sistema professionale di tipo tedesco che io pregherei di studiare
Modelli tedesco è un punto di riferimento se vogliamo essere seri e anche se vogliamo risparmiare qualche cosetta
Di spesi dilapidata nel settore la formazione professionale non entro nel merito ma tutti sappiamo di che cosa stiamo parlando
Secondo credo che dobbiamo finalmente a fare una politica salariale una politica familiare del tipo di quella suggerita da corrieri
Sono passati cinquant'anni dalla fine del fascismo e l'argomento per non inflazionare i redditi familiari è ancora quello che il fascismo voleva favorite come si dice no e la natalità
Banalità che che credo siano sotto gli occhi di tutti quindi cerchiamo di liberarsi da questi spettri del passato
Qualche novità all'interno dobbiamo come dire accentuato da abbiamo un'alta autorità per la concorrenza bisogna fare questa autorità farla funzionare perché aiuterà molto come dire a risanare quei settori nel settore nel settore non esposto che sono causa di aggravi di pesantezza
Su quello efficiente
Ma io vorrei parlare di quel problema strutturale e di cui quattro si parla con molta circospezione
E dove ragioni le condivido
A quando un Paese ha come variabile indipendente che deve pagare duecento mila miliardi a cui si debbono inchinare lavoratori prima imprese poi non però che in termini di politica dei redditi e la cosa sta così
I salari stanno andando a una velocità anche nel settore esposto inferiore dall'inflazione
Quindi per via per i profitti credo che abbiamo già parlato imminenti colleghi Cipolletta anche Baldassarre non torno su questo spiegatemi come si possa avere una politica dei redditi che consente a un certo gruppo risparmiatori dialetti il sette per cento netto
Rispetto all'evoluzione degli altri
Questo ha delle ricadute
Gli impianti produttivi e ha delle ricadute in termini di equità
Io capisco che l'abbiamo essere preoccupati
Ma se il percorso che ci siamo dati
Per caso come dire trovasse degli incerti nel novantatré perché identico cala le entrate saranno di meno ma che cosa vi aspettate che in sei mesi noi facciamo quello che giustamente come sindacati abbiamo chiesto se un recupero rispetto alla zona dell'evasione non ci credo ma nessuno ci crede quindi se la cosa non cammina bene dal punto di vista la le entrate sappiamo benissimo dove si va a parare
Allora io quattro orchestre minutissimi economisti vantiamo il professor molti ma non solo lui
Io non voglio entrare nel merito delle tecniche ad operare sia il problema diventa critico sotto questo profilo cioè su duecento mila miliardi qualche cosa io credo che si debba e si possa fare si sono fatte missioni non indire è possibile estendere il meccanismo io non lo so
Queste qualcosa cui debbono rispondere coloro che hanno la capacità la responsabilità e l'autorevolezza per fare delle proposte che sia in grado di affrontare questo problema sentiamo in un momento molto critico dal punto di vista del percorso delineato
Chi dovesse vedere ancora volta gravare i lavoratori per aggiustare le cose che Panda costa
Mi fermo su questo punto passo rapidamente al terzo il problema della K
Credo sia evidente
Che nella misura in cui si lascia solo ai giudizi
Che debbono rispettare l'ordinamento che hanno
Cioè non possono fare diversamente non posso ignorare le leggi che ci sono e quindi far finta di niente
Do hanno le mani legate sono l'ultimo anello di applicazione di un ordinamento che porta a queste conclusioni
E allora io dico che su questo bisogna fare qua una piccola constatazione del tipo seguente si dà il caso
Che tutti i soggetti attivi che operano sotto l'ordinamento nel codice civile
Di questo comune
Hanno poca criminalità e hanno quelle performances che gli ho detto che nessuna nega si tratti di una piccola nel la grande impresa
Appena si entra in quell'ordinamento pubblico amministrativo vedi caso
La criminalità e infinite ed è vero che si possono contigua a termini di quell'ordinamento questi aspetti di criminalità
Io non entro molto ma quando uno costante
Che questo Stato da centocinquant'anni fa era affidato come dire le sue gestione organizzative al pensiero giuridico come dice Cassese
Dei dottrinari e dei magistrati il corso di centocinquanta mi da io credo che questa se è fallito tutto questo
Perché uno staff che non funziona che c'ha dei segmenti che grazie a Dio ancora stanno in piedi
Ma per la più parte specie per gli aspetti amministrativi è quello che ma io credo che questa cultura vada messa con le spalle al muro
è una cultura vecchia quella che a cui è stata affidata la sorte di organizzare il funzionamento dello Stato
E allora un puro su questo
Se c'è qualcosa da criminalizzare è quell'ordinamento amministrativo mi dispiace non ci sia quelli io ho preso da un da quello che lui ha scritto tra gli altri del perché questo Stato non può funzionare ora Guarino accanto ad altri incombenze chiamo anche questa di aiutarci a smantellare questo mostro che non consenta di far funzionare le cose il sottosegretario al di lancio prima
Ha fatto un elenco degli adempimenti a fare il prende una decisione costa un quarto d'ora
Le imprese le imprese piemontesi vanno in Francia perché quello è qui costa tre anni di lavoro la si risolve che nell'un per mesi
E allora c'è una diseconomia da sistemi amministrativi che dobbiamo tenere in pubblico ultimissimo punto tra i tanti cambiamenti che abbiamo è che questo nostro continente Quinton solitaria
è ormai esposto a doppia pressione
Si esporta fuori tutti esportiamo Italia tedeschi francesi si fanno investimenti dove il costo del lavoro sono più bassi
E abbiamo al tempo stesso ovviamente una forte pressione immigratoria
Questione
Abbiamo sempre diffidato le politiche industriali le programmazioni e c'è qualche ragione di aver diffidato perché non hanno dato buona prova
Ma io credo che per questa Europa
Sia venuto il momento veramente imposta se gli amici
Industria e a un pulita
Con la a maiuscola dotate di indipendenza tutte le cose che sappiamo per far funzionare certe strutture ma certo è che quando si deve decentrare
Tali investimenti forse oppure come dire fronteggiare
Quelle evoluzioni da commercio di stato nel settori tipo acciaio
In Europa dove si chiama con venticinque dollari l'ora
è chiaro che
Le industrie tedesche italiani francesi in siderurgia vadano un po'a pallino quando di là non non è neppure cinquanta centesimi di dollari l'ora posso allora vogliamo lasciare che ciascuno si aggiusti perse che corralito il va per conto suo che corra la FIAT per conto suo o dobbiamo tentare di fare alludo al problema senza entrarci sotto qualcosa di simile a quello che i giapponesi hanno organizzato trent'anni fa con limiti mi fermo qui per perché questo scambio tra chi può in qualche modo organizzare le decisioni dei grandi decisori soprattutto industriali
E un'autorità indipendente in qualche modo è chiamata a fare i conti con l'interesse generale possa essere anche per loro una star dal non intendo come dire
Fare imitare pedissequamente ciò che fanno gli altri ma certo e qualche suggestione in questa direzione mi pare che venga e credo che sia giusto impellente mente il momento di darci da fare con una collaborazione delle precise grazie grazie Pietro
La parola al professor Mario Monti prego
Sento il dovere di ringraziare il presidente Bianco per avermi invitato a questo seminario
Credo sia importante per un economista che si sforza di essere indipendente avere occasioni come questa
Nelle quale possa portare forse un suo contributo di riflessione ma soprattutto possano ascoltare vorrei dire quasi vedere informarsi delle opinioni in una forza politica in particolare nella forza politica maggiore
In pochi minuti non posso andare al di là di un'impressione e di una riflessione l'impressione è confortante la riflessione è confortante preoccupata al tempo stesso
Confortante devo dire l'impressione che riporto da questo seminario in particolare da tre cose
Dal titolo
Politiche di bilancio vincoli europei e politiche di sviluppo trovo confortante quelle oggi vanno emergendo posizioni che metterebbero una o vincoli europei o politiche di sviluppo quasi vi fosse un'alternativa di fronte all'emergere del problema della disoccupazione
L'altro aspetto l'affermazione nell'introduzione del ministro Jervolino è possibile coniugare efficienza economica e solidarietà
E questa è l'economia sociale di mercato per usare l'espressione di Adenauer e dire al parto ed è quella stessa che tra avanzata in sostanza nel Trattato di Maastricht
Soprattutto alla base della mia impressione di grande conforto c'è la relazione del professor Andreatta che ho trovato di grandissimo interesse che condivido totalmente proprio per intero
E che ha mostrato che cosa vuol dire concretamente conseguire una maggiore efficienza del sistema economico per fare ripartire la crescita e l'occupazione due punti della sua relazione vorrei toccare uno già ricordato da altri
Andreatta dice bisogna rafforzare l'attività dell'autorità antitrust politica di mercato non significa proteggere i produttori ma proteggere il popolo dei consumatori queste mi sembrano considerazioni molto importanti
Non nella tradizione lontana del pensiero italiano abbiamo finalmente una legislazione antitrust che abbiamo avuto buon ultimi ma che è molto equilibrata perché si rivolge sia i comportamenti anticoncorrenziali delle imprese sia agli aspetti anticoncorrenziali delle norme legislative amministrative
Credo che un appoggio forte dell'opinione pubblica questa neonata ma già abbastanza autorevole autorità sia importantissimo
L'altro punto tra moltissimi ai quali
La relazione Andreatta presta spazio per considerazioni la il richiamo ad una logica di partecipativa nelle retribuzioni collegare di più a livello di impresa retribuzioni risultati
Ecco io qui vorrei chiedere al professor Andreatta se a suo parere
Non occorra muoversi lungo questa linea verso forme vere e proprie di compartecipazione a livello di impresa
Se noi prendiamo Germania Giappone Stati Uniti rende noto che il rapporto impresa lavoratori differisce ma in tutti e tre i casi è diverso da quello riscontrabile in Italia
In Germania paese che pure oggi a tutte le difficoltà che conosciamo vi è la partecipazione istituzionalizzata dei rappresentanti dei lavoratori in alcuni organi di gestione delle aziende
In Giappone la coesione sociale e quello che almeno fino ad ora è stato il sistema dell'impiego a vita
Rendono i lavoratori profondamente partecipe dei destini dell'azienda
Negli Stati Uniti viene meno partecipazione istituzionale o culturale ma esiste un mercato del lavoro molto libero ne derivano un implicito stimolo alla produttività facilità di licenziamento
Hanno non incoraggia la partecipazione pone su basi tendenzialmente conflittuale il rapporto fra datore di lavoro i lavoratori
Fa gravare sul bilancio pubblico buona parte dei costi derivanti dalla disoccupazione non crea certo nell'impresa e l'ambiente adatto alle grandi sfide dalla competizione internazionale
Non crea nel bilancio pubblico l'ambiente adatto al risanamento finanziario
Mi chiedo vorrei chiedere al professor Andreatta se avesse poi il tempo per rispondere se non dobbiamo mirare ad avere più partecipazione nell'impresa accanto a meno consociativismo nella politica economica
La riflessione
La riflessione
Che ho chiamato confortante preoccupata al tempo stesso riguarda il nesso tra i vincoli europei diciamo Maastricht per semplicità
E il solidarismo ecco io sono convinto come tanti altri che ho ascoltato questa mattina che l'occupazione debba essere la prima priorità della politica economica in questa fase e preoccupazioni che ho sentito da ultimo nell'onorevole Misasi mi trovano
Pur vivendo io in un realtà geografica diversa dalla sua profondamente concorde credo però che i mezzi per conseguire questo obiettivo non siano molto dissimili da quelli indicati dal professor Andreatta prima dal professor Baldassarri
Poi
E trovo comunque
Confortante che vi sia a mio parere piena compatibilità tra vincoli europei e solidarismo preoccupante il fatto che per realizzarla questa compatibilità occorra ancora una grande trasformazione politica e culturale in Italia
Ma vediamo la parte confortanti solidarismo in Maastricht a mio parere è possibile vorrei spingermi più in là secondo me e solidarismo ovvero in un paese solo quello che è compatibile con la logica del Trattato di Maastricht perché credo che solidarismo voglia di reazione redistributiva che consenta un sostegno
Del tenore di vita in denaro o in servizi di fasce che si vogliono tutelare credo che il solidarismo sia esercitabile in Tremonti o attraverso il sistema fiscale
O attraverso il disavanzo o attraverso il sistema dei prezzi piegati ad essere prezzi politici
Che cosa ci dice Maastricht circa i tre canali di realizzazione del solidarismo ci lascia totalmente liberi per quanto riguarda il solidarismo attraverso il sistema fiscale
Non ci lascia liberi per quanto riguarda il solidarismo attraverso il disavanzo non ci lascia liberi perché pone limiti alla dimensione del disavanzo perché pone molto opportunamente a mio parere principi di autonomia della banca centrale e di impossibilità di inserimento di vincoli amministrativi nell'allocazione delle risorse finanziarie quindi non c'è spazio per perseguire il solidarismo attraverso il disavanzo corrente che d'accordo con Baldassarri
è il il nucleo più nero di tutto il problema del disavanzo pubblico
Ne c'è spazio nella logica di Maastricht se guardiamo non tanto ai parametri quantitativi ma al modello costituzionale dell'economia
Preso a Maastricht e che ormai è stampato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana non c'è spazio per un solidarismo attraverso il sistema dei prezzi
I prezzi politici Maastricht vuole una politica Ferrea in prospettiva della concorrenza
E quindi non ci sarà molto spazio per un solidarismo attraverso per esempio il gioco delle tariffe è stato così lucidamente criticato questa mattina
Ma io mi chiedo se solidarismo vero non sia proprio solo quello del primo tipo cioè che passa attraverso il sistema fiscale perché abbiamo tante volte considerato solidarismo quello che passa attraverso il disavanzo ma io credo che solidarismo sia
Che un sistema convinca se stesso a dare
Oggi ad alcuni dei benefici
Non togliendo ad altri assenti che sono le generazioni future ma togliendo ma da altri oggi attraverso un'azione redistributiva
Fiscale
Non credo che sia solidarismo mettere in gioco mettere in in piedi quel meccanismo così perfetto che abbiamo visto di notte era per cui c'è solo generazione di consenso presso il percettore della spesa che la riceve presso lo Stato che la intermedia
Presso il fornitore di risorse finanziarie attraverso i titoli di Stato che ne trae apparentemente almeno un grande beneficio in termini di interessi e quando diciamo questo si ritorce sulle generazioni future pensiamo che sia un po'astratto
Alle tensioni che stiamo oggi vivendo sono l'effetto sulla generazione di oggi e di cui tutti in parte facciamo parte del avere avuto in funzione questo meccanismo da tanti anni
Ne credo sia solidarismo piegare il sistema dei prezzi a finalità redistributive
Questo è ormai abbastanza acquisito non fa che ridurre il grado di efficienza dell'economia e tagliare le possibilità di occupazione Baldassarre ci ha dato anche dei numeri per la verità lui le ha riferite all'effetto del disavanzo corrente ma valutazioni analoghe potrebbero farsi per quanto riguarda la perdita di significato allocativo del sistema dei prezzi mi pare allora che non dobbiamo vivere una contraddizione tra i vincoli europei di Maastricht e l'istanza solidaristica che ogni Paese può e deve avere perché Maastricht fa anche da potente filtro alla De mistificazione del solidarismo perché lascia ammissibile solo quello che io chiamerei solidarismo vero e rende più difficile
Esercitare quello che tante volte in buona fede abbiamo chiamato solidarismo ma che in realtà inganno
Ho detto che questa riflessione confortante dal punto di vista della compatibilità tra i vincoli europei solidarismo e quindi la politica di sviluppo
E però però preoccupata per l'enorme sforzo di di educazione dell'opinione pubblica che in Italia ancora
Occorre per fare percepire queste cose cito solo un dato di un sondaggio di una fonte seria che l'International Social Survey programmi è un sondaggio di qualche anno fa ma non credo che la situazione sia profondamente cambiata
è stato chiesto a cittadini e i vari Paesi se si dichiarano favorevoli o contrari a una regolamentazione dei prezzi per legge
Negli Stati Uniti è favorevole alla regolamentazione dei prezzi per legge il trentasette per cento degli intervistati in Italia novantuno i paesi europei sono in una posizione intermedi
Credo quindi che occorre ancora un grande sforzo proprio culturale per consentire di avere quel grado di solidarismo che la classe politica è solo lei può decidere quale debba essere col contatto che ha con l'opinione pubblica e per poterlo erogare al sistema immondi compatibili con i vincoli europei che allora credo veramente non dobbiamo vedere come vincoli lesivi di una visione sociale dell'economia
Anche perché come ricordavo all'inizio sono semplicemente l'estrapolazione sul piano europeo di quella costruzione che in Germania dove è nata è stata chiamata economia sociale di mercato grazie
Grazie al professore Montino e riprenderemo i lavori alle quindici con l'intervento del professor Palmeri io
Successivamente del professore Carlo Russo
Voi del professor Grassini poiché l'onorevole corsi e poi del professor Rossi che
Rinvieremo i nostri lavori alle ore quindici
C'è ovviamente come promesso non era solo scritto un buffet
Coloni serietà è un contributo alla calma critichiamo i nostri lavori
Almeno il professor Palmeri io
No dovete sgomberare l'emiciclo se mangiamo il questore
Finiscono
Piero Piero ministro collabora non gli dà retta questi qua iniziamo ripigliamo forza
Caro Russo
Non ti do la parola dopo assetto Boy cotti guarda
Dunque non per eccesso di protagonismo s'ma solo in attesa del senatore Vittorino Colombo io continuo a dirigere i nostri lavori la parola al professor Palmeri Otelli su Cozza prego grazie
I temi di natura congiunturale sono stati trattati ampiamente quindi io non mi soffermerò su di essi altrimenti dovrei dire che Lisco ad esempio per il mille novecentonovantatré prevede una crescita del PIL dello zero virgola due anziché dello zero virgola cinque per cento ma non credo che queste cose siano poi importanti più di tanto e poiché il titolo del seminario è anche politiche di sviluppo
Vorrei soffermarmi un momento su due problemi
Credo che quando parliamo di politiche di sviluppo dobbiamo porci almeno due problemi primo lo stato dei servizi pubblici che dalla pubblica amministrazione nel nostro Paese secondo il problema del Mezzogiorno
Primo punto servizi pubblici
Non solo ad annoiarvi con dei dati che ho nella cartella ma se noi andiamo a guardare la situazione dei nostri servizi pubblici e prendiamo un'unica fonte il libro verde della Comunità economica europea che è uscito qualche anno fa noi vediamo una situazione di questo genere
Comincio dalle tariffe dove sia l'idea che le nostre tariffe sono più basse le nostre tariffe pubbliche delle tariffe degli altri Paesi europei
Se noi guardiamo le tariffe postali troviamo che la tariffa postale italiana è più alta della media della tariffa media dalla Comunità europea e troviamo che le è più alta delle tariffe di quasi tutti i Paesi della Comunità europea
Eppure
Nonostante questo le Poste hanno un disavanzo molto forte e quindi il costo sociale molto elevato
E se guardiamo ai tempi di consegna noi troviamo che dopo tre giorni in Germania la posta non consegnata il pari praticamente a zero
In Francia ha un valore bassissimo in Italia dopo tre giorni quasi i due terzi della corrispondenza non è stata ancora consegnata
E stesso discorso possiamo fare soprattutto per quanto riguarda i costi per le telecomunicazioni se noi prendiamo le tariffe telefoniche ai sappiamo
Che le tariffe telefoniche sono per l'estero sono molto più alta nel nostro Paese sappiamo bene che una telefonata da Roma a New York costa molto più che la stessa telefonata da New York a Roma
Non parliamo delle linee aeree dove un biglietto aereo Roma Palermo Roma costa più di un biglietto aereo Roma Londra Roma e potremmo continuare
Ora se i le questioni sono in questi termini e io credo che il Governo debba porsi il problema di fare qualcosa per i servizi pubblici e dobbiamo chiederci in che cosa possa consistere questo qualcosa
Le privatizzazioni speriamo che possano risolvere in parte questo problema nella pubblica amministrazione
Si prevede la privatizzazione del rapporto di lavoro ma quando noi parliamo di serve dei dell'Alitalia della SIP e dei servizi al
A Lodi il rapporto di lavoro e già di tipo privatistico all'interno di queste aziende e nonostante questo abbiamo le tariffe così alte il deficit che abbiano sulla pubblica amministrazione il sottosegretario credo stamattina ricordato come le regioni italiane non riescano ad impegnare e né tanto meno ad erogare gran parte delle somme che sono stanziate dalla Comunità europea come ad esempio i fondi strutturali la pubblica amministrazione Greco la pubblica amministrazione spagnola
Risultano essere da questo punto di vista più efficienti dalla nostra
L'altro problema e il problema del Mezzogiorno problema del Mezzogiorno che oggi non è di moda sembra totalmente dimenticato ma credo che anche su questo dobbiamo fare questa riflessione
Primo punto di riflessione le politiche di incentivi discrezionali saranno sempre meno praticabili
Perché la CDL considera distorsioni della concorrenza e quindi non le ammette
E in ogni caso le spinte politiche che vi sono all'interno del Paese saranno sicuramente nella direzione di impedire gli inibire le politiche di incentivazione discrezionale alle impresa
D'altra parte non si può fare a meno di rilevare girando per il Mezzogiorno che dopo che sono stati dati incentivi all'impresa nell'ordine
Di tanti miliardi non diciamo se centinaia di migliaia di miliardi molte infrastrutture ancora mancano e tante altre infrastrutture sono per la manutenzione in uno stato pressoché comatoso
Gli incentivi automatici continueranno ad essere tollerate come la fiscalizzazione degli oneri sociali
Continueranno ad essere tollerati ma il vero problema e quello delle infrastrutture quello delle infrastrutture su cui fra l'altro la comunità europea incoraggia il governo italiano a procedere
Le infrastrutture sappiamo si tratta di reti idriche si tratta di ferrovie si tratta di telecomunicazione e così via
Certamente io credo nel Mezzogiorno deve maturare la coscienza che un certo tipo di modello di sviluppo infinito definitivamente
Io sono stato la settimana scorsa in Sicilia in una provincia siciliana guardando i dati di questa provincia dove ho partecipato a un dibattito vedevo questa situazione la Provincia di Trapani
Percentuale di disoccupati il ventisette per cento
A detti alle uniche aziende produttivo le principali aziende produttive della provincia di Trapani come ad esempio la pesca dieci mila nordafricani che vi lavorano stabilmente
Dipendenti dei comuni dalle USL una marea e uno si aspetterebbe ecco con quel numero di dipendenti dei cori dei comuni di trovare certi servizi come la pulizia delle strade effettivamente prodotti e invece trova che nemmeno questo c'è sicuramente un tipo di sviluppo di questo genere contasse disoccupazione così elevati una immigrazione ancora da paesi del terzo mondo è una immissione nel settore pubblico
Di persone del settore pubblico in genere di giovani e certamente un modello che non potrà continuare per il semplice fatto che trasferimenti a mezzogiorno di quell'entità saranno inibiti nel prossimo futuro
Ma almeno sul piano delle infrastrutture
Che non è un discorso soltanto di occupazione ma è un discorso proprio di rendere il sistema Italia efficiente occorre che nel Mezzogiorno e non solo nel Mezzogiorno qui mi ricollego al discorso sull'inefficienza dei servizi pubblici fatta prima effettivamente ci sia una strategia da parte della Democrazia Cristiana del Governo grazie
Grazie professore però la parola al professore Lino Carlo
Grazie perché
Io
Sono molto grato al gruppo
Che mi ha dato l'occasione di parlare a questo seminario così come sono grato senza infingimenti all'amico Nino Andreatta
Perché ha fatto una relazione della quale lo ringrazio in maniera non formale una relazione dalla quale siamo veramente grati
Perché come si suol dire ha messo i piedi nel piatto ha detto ciò che in qualche occasione ufficiale non si può dire
E io riprenderò la sua metafora di di origine fisiologica allorquando ha detto che
La politica di bilancio e un braccio ingessato io utilizzerò questa metafora di origine fisiologica dicendo che la politica di bilancio è ormai in Europa per i dodici Paesi europei
In un braccio paralizzato nel senso che si può muovere non oltre un certo limite perché
Perché indipendentemente dal Trattato di Maastricht il
E indipendentemente dai criteri di convergenza ci sono altri vincoli che ci impone la Comunità economica europea
Non dobbiamo dimenticare che accanto ai criteri di convergenza di Maastricht i noi abbiamo altri due vincoli precisi che dipendono dalla nostra adesione alla Comunità economica europea
E dal fatto che abbiamo ormai e contratto un prestito corno o la Comunità economica europea
L'atto unico e l'atto soprattutto unilaterale di convergenza affatto dall'Italia nel novembre del mille novecentonovantuno ci costringe a tenere certi comportamenti dai quali non possiamo assolutamente derogare
Non solo ma sono state rese note corno una risoluzione del consiglio della comunità recentemente le condizioni alle quali ci dobbiamo attenere per ottenere le successive erogazioni delle tranche del prestito
Quindi governo e Parlamento sono dei soggetti in materia di politica di bilancio a sovranità limitata
Noi dobbiamo prendere atto di questa situazione chi ritenesse
Che lo Stato nazionale in questo momento il Governo che propone è il Parlamento che approva è un soggetto a sovranità piena sbaglierebbe perché di fatto la sovranità del governo e la sovranità del Parlamento è una sovranità limitata
Ed è limitata proprio dal fatto che c'è una rinuncia unilaterale ad esercitare un certo potere e c'è una imposizione da parte della Comunità economica europea
Quindi non soltanto Maastricht ma prima ancora di Maastricht noi avevamo delle limitazioni precise nella politica di bilancio limitazioni per le quali oltre un certo limite non possiamo andare
Io credo che per quanto riguarda il primo tipo di limitazione e cioè l'accettazione unilaterale la sottomissione della politica di bilancio italiana ad un programma di convergenza dobbiamo dire alcune cose
Le dirò poi nella conclusione per quanto riguarda i comportamenti che questo governo deve avvenga ma mi mi sia consentito di dare un'interpretazione che è l'interpretazione che i colleghi economisti americani farlo in questo momento del ciclo politico elettorali
Il governo precedenti a questo governo Amato si è comportato rispetto agli obblighi volontariamente contratti nei confronti della Comunità economica europea con un tipico comportamento che gli economisti le scelte pubbliche chiamano del free rider
Cioè a contratto un impegno e poi volontariamente si è sottratto a questo impegno facendo esattamente proprio per effetto del ciclo politico elettorale il contrario di quello che doveva fare
E questo non è causa ultima sto rispondendo a Pomicino o non è causa secondaria del fatto che in questa estate sono avvenute certe cose
Perché se non ci fosse stata questa interruzione dipendente dal ciclo politico elettorale probabilmente alcune cose non sarebbero avvenute
Ma
Al di là di questo c'è un altro vincolo unilaterale che noi abbiamo accettato su base contrattuale ed è il vincolo che dipende dalla decisione del consiglio della Comunità economica europea
Di darci un certo prestito quindi noi siamo vincolati a quei criteri
Criteri di convergenza che sono i criteri di Maastricht i e che noi non dobbiamo prendere in termini meccanici
Se è vero quello che è stato attribuito al ministro Barucci dagli organi di stampa
Ma qui di sarà il ministro Barucci se eventualmente lo terrà riterrà opportuno a chiarire l'interpretazione autentica di queste sue dichiarazioni
Il il commissario per gli Affari economici della comunità aggiunto ai criteri per così dire canonici di convergenza di Maastricht il criterio della disoccupazione
Io credo che su questo tema noi ci dobbiamo inserire
Perché il criterio della disoccupazione
Il criterio della disoccupazione è stato sollevato o dal commissario per gli Affari economici della comunità ed è stato ripreso io ho visto le dichiarazioni che sono state attribuite al ministro Barucci mi sembra che in sede di contrattazione comunitaria questo criterio
Serve a risolvere tutti quei problemi che poi sono problemi applicativi tipo quello delle aree di crisi tipo di quello delle regioni in ritardo e così via
Cioè si noi accettiamo Kay tra i criteri di Maastricht non esistono soltanto i criteri canonici del tasso d'inflazione
Del tasso d'interesse a lungo termine
Delle equilibrio di bilancio del non finanziamento corno o monetario dei deficit di bilancio del rapporto PIL debito pubblico noi dobbiamo dire che introdursi in questa tematica della disoccupazione delle aree di crisi
è un fatto estremamente importante che ci dà che da uno spazio alla politica italiana in seno alla Comunità economica europea che prima non avevamo
Perché abbiamo accettato meccanicamente i criteri canonici di Maastricht di come dei criteri dei quali non si poteva derogare
Adesso che il fuoco è giunto sotto i piedi anche agli altri partner comunitari credo che
Sia opportuno che noi ci inseriamo però dobbiamo fare un'altra riflessione che ci deve portare ad un discernimento di ciò che è accaduto questa estate di ciò che si è consumato nel settembre nella prima quindicina di settembre del novantadue
Il sistema monetario europeo non esiste più come noi eravamo abituati a vederlo come modello perché non è più un sistema a cambi fissi
è un sistema cambi flessibili
Cioè un sistema analogo a quello che è in atto dalle ceneri degli accordi Bretton Woods e quindi noi nonno possiamo assolutamente pensare in termini di un sistema cambi fissi come rappresentavo prima della crisi valutaria di quest'estate
Cioè un nuovo protagonista si è inserito nella politica europea
E questo nuova pro protagonista è il portatore delle aspettative più o meno razionali degli operatori di mercato Brocca sei banche russe sono dei protagonisti importanti probabilmente rispetto al tasso di cambio e al tasso d'interesse a breve termine più importanti di quanto non sia il ministro del Tesoro il ministro del Tesoro non è più il dominus del tasso d'interesse
Mentre quando c'era ministro del Tesoro i primi tempi di ottanta li potevamo pensare che avesse qualche influenza oggi il ministro Barucci
è ha veramente il braccio o imbalsamato o il braccio ingessato
Non può stabilire perché imbrocca sei Vargas solo dei nuovi protagonisti le cui aspettative ripeto più o meno razionali
Fanno o delle danno delle dimensioni a certi parametri della politica monetaria che sono certamente più realistiche
Allora giunti a questo punto noi dobbiamo
Far sì che i produttori di decisioni politiche è da questo punto di vista credo che il discorso di Nino Andreatta sia estremamente importante
Non soltanto perché Nino Andreatta è un bravo professore che essa discernere bene le cose che contano e le cose che non contano nell'economia
Ma perché un decisore politico perché uno che partecipa a alle decisioni politiche come no è importante che il responsabile dell'ufficio economico del partito di maggioranza relativa dica queste cose
Perché il dire queste cose e l'affermare con rigore queste cose è probabilmente più importante che avere una visione lucida di certi meccanismi dell'economia
è sempre utilizzando il fatto che
Ribaltando la battuta di Keynes che i politici sono nient'altro che i ripetitori delle metafore o delle
Affermazioni di qualche economista defunto devo dire che in questo caso sono in ritardo gli economisti e quelli che si trovano nella fortunata circostanza di essere come Nino Andreatta che possono affermare certe cose hanno un'influenza estremamente importante
E io mi permetterò di ribadire alcune cose la prima cosa che devo dire e questo è importante che da questo convegno esca un messaggio molto preciso
Il primo messaggio e che non c'è una politica attiva del debito che si trasformi in una politica dei prezzi dei tassi di interesse o di manipolazione in qualche modo del debito pubblico
Chi conosce la storia del nostro debito pubblico che non è una storia recente
La destra storica all'indomani dell'unificazione sin troppo
A combattere con i problemi del debito pubblico contratto dal parlamento subalpino allora tra l'altro il rapporto tra Parlamento e governo era molto più limpido di quello che sia oggi rispetto al debito pubblico perché spesso e volentieri
E le azioni che hanno incrementato il debito pubblico italiano in questi ultimi trent'anni sono state assunte surrettiziamente con un Parlamento distratto
E con un governo che probabilmente era cosciente di certe
Di certe cose ma questo messaggio che non c'è una prospettiva né una strategia né una tattica di manipolazione del debito pubblico e che la obbligazione contratta dal governo italiano con i risparmiatori italiani è un'obbligazione che verrà onorata e mantenuta è un fatto estremamente importante
E da questo punto di vista bisogna riportarla alla tesi di professor Monti oggi
Soltanto la redistribuzione attraverso un sistema fiscale semplificato equilibrato ritmo può essere utile a perseguire un obiettivo di equità e di giustizia non ci sono altre strade
L'incremento del deficit del bilancio dello Stato l'incremento del debito pubblico
è contrario
Alla etica della responsabilità nei confronti delle generazioni future
Perché noi che siamo cattolici democratici e prima di essere democratici siamo cattolici
Quando recitiamo il credo il simbolo di Nicea diciamo che crediamo le cose visibili ma anche alle così invisibili e quindi crediamo anche agli interessi delle generazioni future
Non siamo come diceva professor Zaccaria così cinicamente utilitaristici
Da ritenere che le generazioni future non hanno fatto niente per noi
E il fatto che si finanzi un deficit del bilancio dello Stato
Attraverso sistemi diversi dalla redistribuzione limpida e chiara attraverso il sistema fiscale è certamente un venir meno all'etica della responsabilità nei confronti di ciò che non vediamo ma che esiste e che sono le generazioni future
Così come non possiamo assolutamente finanziare il deficit dello Stato attraverso è una politica redistributiva attraverso un sistema di prezzi amministrati e di tariffe che non siano legate strettamente alla logica dell'efficienza
Quindi queste due cose a queste due cose sintetizzando vorrei aggiungere
Altre quattro considerazioni brevissime che faccio e che secondo me devono essere contenute in quel documento di cui parlava l'amico Michele Viscardi che devono dare un punto fermo fu ciò che il partito di maggioranza relativa vuol fare in materia di politica economica
Indipendentemente dal soggetto governo e proprio perché e il suo programma ad essere convincente se viene concretamente attuato i gruppi parlamentari della Democrazia Cristiana
Devono confermare la loro scelta europea e devono concretamente operare perché il cammino verso l'unione politica e monetaria la logica di Maastricht diceva professor Monti la logica dell'economia sociale di mercato
Vada avanti in tutte le varie fasi e in tutte le varie scadenze che sono state fissate
In modo che non venga ne è interrotto né messo in discussione il cammino verso l'Europa non deve essere per lui una scelta puramente formale deve essere una scelta sostanziale perché ci porta a quella visione che noi condividiamo perché il concetto di dolore
Dell'azione
E di sussidiarietà del concetto di sussidiarietà il concetto dei tedeschi hanno portato su Maastricht al di là dei pasticci nella formulazione tecnico legislativa perché mastri tutti è non è un testo legislativamente perfetto ma l'idea di fondo rimane quella da accertare
Secondo
Non si può mettere in discussione nel rispetto degli obiettivi generali nel dispetto assicuri aspetti operativi quali per esempio il programma di pratiche di privatizzazioni
Il processo di risanamento della finanza pubblica impostata come documento di programmazione finanziaria ribadita da questo conflitto
Ecco il secondo messaggio che secondo me da un convegno come questo deve finire è che il programma di risanamento della finanza pubblica e un programma che non può essere interrotto
Se noi avessimo dei dubbi su questo manderemo un messaggio ambiguo è certamente un messaggio sul quale le speculazioni facilmente si innesterebbe
Se venissero meno in qualche modo o in qualche maniera fossero messi in discussione questi programmi
L'alto costo in termini di caduta della domanda pubblica che abbiamo già pagato
Finirebbe per essere una perdita secca per la collettività perché abbiamo già investito cioè ciò che si è investito con questo programma in termini di caduta della domanda pubblica non può essere buttato a mare
Quindi noi siamo giunti ad un punto in cui non possiamo tornare indietro da questo programma
E a questo proposito vorrei
Riprendere un concetto era
Sotteso al ragionamento di professor Baldassarri sulla calendarizzazione degli impieghi
Le prossime scadenze ordinarie per la presentazione da parte dell'esecutivo dei documenti di governo sullo governo della finanza pubblica
Non consentono di fare delle scorciatoie perché la riforma allocarlo dirà meglio di me l'amico Sergio Coloni
Che è responsabile parlamentare di queste cose in Commissione Bilancio perché se e il Governo tiene rigorosamente il timing previsto dalla tre sei due dalla quattro se gli otto noi siamo in grado di a vere subito dopo la relazione di cassa di marzo
Di avere una visione meno emotiva del disavanzo
Ed è lo scostamento tra le previsioni adesso diamo per buone per accettate tutte le tecniche di previsione e tutte le tecniche di calcolo degli scostamenti eccetera ma se subito dopo la relazione di cassa che e prevista la tre sedi due prevede che la relazione di cassa di marzo sia un documento ufficiale sul quale si innesta la proposta del governo di documento di programmazione finanziaria
Cioè se si rispettano i termini non si anticiperebbero di quattro mesi anticiperebbe di due mesi ma sarebbe la stessa cosa e ci eviterebbe il discorso abbastanza ambiguo della cosiddetta stangata abissi
Che invece può essere riportato entro le scadenze ordinarie
A marzo si fa la relazione di cassa sui documenti di marzo si costruisce l'ipotesi del governo
O di documento di programmazione economico finanziaria che debba essere presentato a maggio
E noi a settembre siamo in grado di a vere una legge finanziaria è una legge di bilancio che guadagna due mesi rispetto ai tempi che sono normalmente tempi più di feriti per vicende di carattere politico elettorale
Ultima cosa tutti questi obiettivi devono essere perseguiti è qui mi riallaccio la cosa molto importante
Della relazione di Andreatta di stamattina tutti questi obiettivi non solo contrastanti con una politica attiva dei settori o dei fattori
Ma devono essere perseguiti con una politica dal lato dell'offerta perché noi siamo abituati non noi voglio dire anche la
La così detta sinistra cattolica ma la sinistra italiana a ritenere che lasciarla il side Economics sia una politica di destra soltanto perché è stata usata dai reaganiana
Ma in realtà la politica dal lato dell'offerta non è né di destra né di sinistra
Debba essere vista nel suo gli obiettivi quindi una politica dall'atto dell'Offerta che sia una politica che stimoli interventi seri sulla flessibilizzazione del mercato del lavoro
Sulle infrastrutture che aumentano la produttività generale del Paese
Sulla
Politica industriale regionale che corregga le storture di un sistema di mercato che non è un sistema di mercato ma è un sistema protettore un sistema che sta dentro una sorta di Greenway House su che protegge dalle influenze della concorrenza non dalle influenze che introducono elementi di concorrenza accompagnata da una deregulation amministrativa ho chiuso
Presidente
Da una deregulation amministrative da una semplificazione legislativa e il complemento di tutte queste politiche quindi io ritengo che dire chiaro e forte
Che condividiamo
La relazione di Andreatta con tutti i commenti positivi che sono state fatti
Un messaggio positivo che non può che innescare quel processo di circolo virtuoso a cui si devono attenere anche i gli operatori di mercato che come è noto
Sono miopi vedono bene ma vedono da vicino
Senta lo bene ma sentono per lo spazio di un mattino quindi la loro il la la loro vista il loro Vito non è lungo mentre invece oggi dobbiamo dire che noi guardiamo un po'più in là dei i fatti contingenti grazie
Grazie Carlo
Adesso la parola al professor Grassi
Io credo anche per consentire agli ultimi voglio avere un minimo di attenzione se fosse possibile contenere gli interventi in modo tale da condurre in un'ora Bush ancora un po'di gente strutturali sono sue casse stai tranquillo pochissime considerazioni la prima mi veniva dalla lettura domenica scorsa nell'intervista di mattutine Atzori in questa mattinata l'intervento del professor Monti della Presidente partito
Sulla solidarietà io ho il timore che noi cattolici impegnati in politica
Troppo spesso
Usiamo la solidarietà come uno scarico delle nostre coscienze per quello che non facciamo individualmente sul piano della solidarietà vera che deve essere fatta e credo che se il partito
In quanto partito
Si depurano s'è un po'di questo appunto
Mino Martin meno Martinazzoli ne parlava come il filone sociale ma semplicemente pur Rassimov perché c'è in tutti noi
Forse se ne diventeremmo un pochino più responsabili personalmente ci sentiremmo più responsabili del dell'emigrante che incontriamo per strada del di quello che è disoccupato di di di quelli che hanno bisogno insomma no non voglio dire che non si debba fare una politica però se ideologicamente cipressi poi due considerazioni solo brevissimo
Una
In America come noto ai miei colleghi economisti c'è un certo revival della politica industriale
Motivato dal fatto che c'è una divergenza di
Benefici tra il beneficio sociale di certe attività industriali e il beneficio
Dell'impresa singola
E questo è un problema molto grosso perché mi sembra che con lei
Limitazioni su cui non mi intrattengo su cui si sono intrattenuti gli altri in cui noi siamo la politica industriale con grande dispiacere di chi come me insegna economia e politica industriale possiamo fare storia della politica ostrica
Però c'è a mio modesto avviso ancora un discorso che si può fare in termini di politica industriale e cioè e il discorso dell'ambiente che cosa vuol dire ambiente non mi rifaccio ai discorsi che ha fatto Palmeri io sulla pubblica amministrazione vorrei soffermarmi brevissimamente su un discorso di tipo fiscale
Due piccolissime notazioni secondo almeno motivo ecco non sentito purtroppo tutta la relazione che Nino Andreatta
Però
Howard allorché l'altra sera
Io un po'di dissenso da lui quando vede il problema
Della ripresa dai industriale italiana in termini di prendo il treno di direi quasi congiunturali quasi che automaticamente a mio modesto avviso un operatore economico
Vedo un una serie di
Elementi di sfiducia
Negli operatori economici allora qualcosa poi fare tutte le politiche hanno fatto incentivi c'era già lasciamola parlare possiamo fare forse se noi facessimo qualche accorgimento fiscale
A favorendo ad esempio un
Simbolico simbolico io arrivo a dire
Diminuiamo gli ammortamenti fiscalmente deducibili ma prendiamo parte dei profitti reinvestiti e se ho facilitati in modo da dare anni operatori economici la fiducia che anche in questo Paese chi ha dei comportamenti positivi per le cure
Per il Paese incontro a qualche una qualche forma di incoraggiamento dello Stato
Lo stesso discorso io non ho sentito la parte in cui Nino parlava
Sulla
Sulla legare i salari e partecipazione ma ricordo che abbiamo fatto insieme qualche anno fa ricordini dopo la partecipazione al premio Nobel mi quindi non un convegno promosso dalla della Padova proprio su la partecipazione in cui non avemmo molto successo dei voti i tempi oggi forse sono più maturi si è scoperto che in Giappone
Il uno degli elementi di fondo del dello sviluppo per oggi Giappone pochini crisi anche lui ma insomma Denise della forza giapponese era questa attenzione al fattore umano
Legata non soltanto come diceva stamattina professor Monti al permanente alla permanenza
Al lavoro avvitare poi dura fino a cinquantacinque anni eccetera eccetera ma
Al fatto che da un quarto a un terzo per il della remunerazione e legata ai risultati aziendali allora si è anche qui noi benissimo qualche microscopica che non voglio dire
Simbolo che la parte di remunerazione
Trovando i modi per fare di modo che le entrate totale dello Stato non non diminuiscono non non sono certamente uno che vuole non ho firmato il manifesto Lombardini che sia ben chiaro insomma no e sono anch'io contraria contrarissima ma trovare qualche modo di dare dei segni a mio modesto mo'modo di vedere forse contribuiremo a migliorare il contorno nel quale una politica non una politica industriale ma uno a favore dell'industria sarebbe molto bello per Carlo ci sia valido se il ministero dell'industria facesse almeno intellettualmente gli studi
Che in America hanno mostrato da un po'di discussione che appunto questa differenza tra benefici sociali benefici privati
La seconda osservazione che volevo fare era sulle privatizzazioni
Qui io ho un pochino studiato sto fenomeno fatto parte la prima Commissione con Scognamiglio signori mettiamoci in testa chiara una cosa dal Venezuela al Civile alla Francia all'Inghilterra in tutto il mondo all'anno Nuova Zelanda inutile visti annoiare con
Per fare le privatizzazioni sia dovuto vendere a dei prezzi particolarmente convenienti
Quindi quando noi mi dispiace l'amico Misasi stamattina diceva il giusto prezzo o cose di questo genere secondo me questi sono no sono calibri
Per non fare le privatizzazioni qual è l'accorgimento politico che noi possiamo usare
L'accoglimento politico per me possiamo usare duplice a mio avviso come partito primo essere contrari profondamente contrari al discorso dei noccioli duri
Perché fare i noccioli duri insomma qual è il senso vero delle privatizzazioni non sono i quattro soldi che vengono è che nelle circostanze storiche attuali anni novanta è l'unico modo con il quale i partiti possono dimostrare di uscire da una cosa che non sanno fare cioè gestire qualcheduno ha detto stamattina quindi allora dico se questo è vero
Dobbiamo appunto cercare da un lato evitare i noccioli duri dall'altro cercare di fare mi pare che la Consob abbia chiesto il più largo uso di collocamenti
Molto a
Possibilmente sul mercato invitando io mi ricordo che andai da carrierismo pregandolo di fare dei titoli
Che fossero convertibili in azioni delle società da privatizzare lui mi disse che lui poteva fare eccetera però dico se noi non facciamo delle azioni in cui soprattutto ci ricordiamo che
Sì non mono in un duopolio ci insegna la teoria economica che non esiste un prezzo prefissato
E che quindi purtroppo il compratore hanno cerchiamo di dare questo beneficio come ha fatto la Thatcher al più al maggior numero di persone insomma io non vorrei
E chiudo ho cominciato con una riflessione da cattolico vorrei finire con una riflessione da cattolico
Domenica scorsa
Il Vangelo di San Matteo che spero tutti quanti abbiamo sentito diceva se la vostra giustizia
Non supererà quella degli scritti e dei Farisei non entra in Rete nel regno dei cieli io non credo che le privatizzazioni siano il regno dei cieli Dio me ne guardi libri anche perché per tanti anni nelle
Per tanti anni sono stato un teorico dell'impresa pubblica ma se noi non cerchiamo di lasciare il formalismo e le dichiarazioni di giustizia noi non solo non entreremo nel regno dei cieli
Ma anche il regno dell'uomo lo faremo peggio di quello che
Grazie onorevole grazie del professore si dopo sentiamo l'onorevole eroica
Diciamo molte delle considerazioni che avrei voluto svolge sono ho svolto dalle torrette d'epoca c'è dove
Mi trovo completamente d'accordo quindi ho pensato di ritagliare alcuni argomenti che in parte si collega no al tema oggetto di questo seminario in parte potrebbero forse utilmente essere argomenti cui destinare successivo future occasione di approfondimento
E ruotano attorno a un tema che oggi è stato trattato in misura abbastanza limitata dato il prevalere delle tematiche introdotte dal professor Andrea alta cioè ruotano attorno al tema di una cosa di cui pure a mio giudizio c'è molto bisogno nel nostro Paese cioè una ridefinizione è una migliore messo a fuoco
Dalla politica economica e spero che siamo questo termine in senso un po'prossima Telecom
E da questo punto di vista vorrei toccare molto velocemente tre insiemi di queste zone
La prima si collega a quanto già al professor Andrea ci ha illustrato questa mattina nel contesto del politiche offerte District di cui abbiamo notevole bisogno
E riguardo al fatto che non solo le infrastrutture fisiche sono carente ma sono carenti evidentemente anche le infrastrutture chiamiamole così economiche
In alcuni degli interventi che mi hanno preceduto è stato sottolineato ad esempio il fatto che la sua valutazione Dallera ha prodotto un affetto di recupero di competitività però non tutti hanno sottolineato il fatto che da questo recupero di competitività non sono venuti fin d'ora i vantaggi o i risultati che si potevano sperare è vero che vi è una situazione di crisi sui nostri principali mercati di sbocco
è vero che non siamo stati gli unici a svalutare e quindi anche altri Paesi che possono nei confronti delle valute pro tempore più forte
Godere dei vantaggi insieme alle però è altrettanto vero che dal punto di vista di quelle che sono le istituzione le strutture il sistema di offerta di servizi che dovrebbero in qualche modo facilitare l'azione delle nostre imprese sul mercato internazionale
Noi siamo ancora molto ma molto arretrati
Tra l'altro la tendenza è che le regole in materia mostrano è quella dire vedere sempre più il diffondersi de servizi a favore delle prese che si muovono sul mercato internazionale
E sempre meno interventi dirette dichiarati illegali non solo dalla Comunità europea ma anche dal Gatt e così via
Per cui il riflettere di nuovo sull'adeguatezza di strutture come invece per quanto riguarda il commercio con l'estero le indette per quanto riguarda le speranze di attirare più turisti del prossimo anno grazie ad una lira più debole e così via credo sia un qualcosa da non lasciare la par anche perché alle riforme fatte in maniera eccellente trovando occhi che si sentono di sottoscrivere circa il loro successo e la rispondenza del tentativo
La seconda questione è che fare più con quello che bolle in pentola a livello europeo molte dei loro saranno naturalmente come il dibattito sia molto acceso dall'anno scorso ma forse anche nei mesi precedenti su quelle che sembrano essere Dual permetteva l'alternativa della intensificazione
Della coesione economica e l'alternativa dell'allargamento invece nella direzione di azioni a livello paneuropeo
Qui si è parlato molto oggi ditemi più legati al problema della intensificazione della coesione economica e quindi i vincoli che derivano dal Trattato di Maastricht
Da altri simili impegni presi a livello comunitario quello che io vorrei sottolineare come non sono le due non sono alternative ma sono due processi che sono le due facce della stessa medaglia
Ma in più vorrei richiamare l'attenzione di coloro che si preoccuperà hanno di organizzare sì Mele occasione d'incontro in futuro come sia importante riflettere anche su quello che sta succedendo nel senso dall'allargamento dalla sfera d'influenza dalla Comunità europea in Europa
Sono iniziate il sono iniziati i negoziati per procedere ad un ulteriore allargamento dalla comunità a nuovi Stati membri
Non credo che il ventaglio di interessi ed i possibili rischi dal punto di vista del nostro Paese sia stato correttamente ha messo a fuoco
Come pure in questo contesto credo che una riflessione su come meglio definire una politica nazionale
Nel contesto delle iniziative europee a favore dei Paesi del Centro Est Europa e della Comunità di Stati Indipendenti sia molto importante a rispetto
Qualche attivismo notato in passato l impressione adesso che si ha e che l'Italia sia sostanzialmente defilata
A malapena ruota di iniziative di altri ma senza nessuna proprio posizione specifica in proposito
Al terzo tema che vorrei menzionare come importante per una futura riflessione che si lega alle tematiche più ampie dalla politica economica è il fatto di non dimenticarsi che anche a causa
Di tutte le tristi vicende che sono venute alla luce in materia di politica di cooperazione allo sviluppo
Non dobbiamo dimenticare che questo è un settore molto importante dove il nostro Paese ha suscitato delle aspettative dove invece adesso credo stia facendo
Dalle figure nonna molto brillanti per il tipo di di notizie che si diffondono ma che pure si intreccia molto con quelle che possono essere volendo vedere la cosa in chiave così anche un po'materialista e De Gori estetica alle fortune future del nostro sistema d'impresa influente
Non dimentichiamo presidenti dei avere anche questo all'ordine del giorno di una qualche futuro occasione per riflessione grazie
Usano molto severo no quindi il tre minuti prima di amministrare abbiamo precedente antichi sono temi ringrazio molto praticata una memoria le nove di sera iniziando a razionalizzare bene sono stato suo presidente per cinque anni quindi lo conosco mentre che sta cedendo
Dunque anche questo seminario di fatto è un incontro politico come
Ogni incontro
Qualunque sia l'argomento
In questo periodo considerato il clima attuale diventa politico
Il punto di partenza di ogni analisi ieri quasi a obbligata UDC e la crisi economica la disoccupazione il malessere sociale
Accentuato drammaticamente dal bollettino quotidiano di Tangentopoli che sta alimentando un clima pericoloso
Di rivolta sociale e preparando uno scenario tessera nei prossimi mesi dominato dalla turbolenza della piazza
Cerchiamo dunque verso una fase di ingovernabilità generale sia politica ma di una ingovernabilità conseguente sul terreno economico e sociale
Sarà un processo inarrestabile
Se la classe dirigente non elaborerà una strategia complessiva
Una risposta organica economica sociale e politica non solo non soltanto una risposta singola su uno di questi aspetti
In questa logica occorre una linea netta e chiara sulla questione di Tangentopoli non per bloccare l'azione della magistratura necessaria di polizia ma per ristabilire regole valori e ricondurre
Nei limiti il prorompente scandalismo
Le notizie colpevolizzando e dei mass media delle stesse tv distaccato non seconde a quelle commerciali che amplificano ogni notizia facendo emergere solo gli aspetti negativi si impone su questo una soluzione legislativa
E il nuovo ministro a mio parere alla statura morale per farlo per iniziare una nuova epoca politica molta ad attenuare la responsabilità penale se vogliamo ma con la contropartita di una espulsione dalla vita politica dei corrotti
Per un politico è questa la pena più dura ma la DC su un problema come questo credo che come sta facendo Martinazzoli ma ancora più accentuata a mio parere deve assumere una posizione netta
Con gesti precisi che si capisca all'esterno
Anche nella determinazione di una linea economica finanziaria
Si deve tenere conto
Che la società ormai contesta il potere politico istituzionale e ve ne sono aspetti negativi
C'è
La delegittimazione del potere tout court a tutte le vendite
Ricreare un rapporto nuovo tra società e istituzioni
E oggi la vera sfida
Come la vera sfida il recupero di un rapporto per noi tra DC e società
E questo rapporto non può essere solo affidato al carisma
O alla immagine di Martinazzoli perché non potrebbe essere sufficiente
Per la rigenerazione della DC
Una politica economica
Ispirata ai principi cristiani
Può favorire questo processo
Io non discuto non entro nel merito della scienza economica relativa all'indicazione del professor Baldassarre ma noi siamo una democrazia cristiana noi siamo un partito popolare
L'indicazione di Martinazzoli
Al professor Andreatta per individuare una linea economica
Della Dc
Che non può essere
Professor Andreatta solo quella del sì della semplice
Nel semplice risanamento finanziario di Bilancio
Appare necessaria
Anche perché con la task force
Diamo atto questa tende a sproloquiare anche i nostri valorosi ministri
Quindi una iniziativa della DC io ritengo fondamentale
Ad Andreatta però vorrei dire che la sua linea
Che noi seguiamo con tanta attenzione
Non diventi essa stessa liquidatoria della DC e del suo patrimonio ideale lo dico paradossalmente
Ma la quella linea caro Andreatta va raccordata
Con la situazione sociale esclusiva
E torno di nuovo scenario
Prevedibile che è chiaro sotto gli occhi di tutti
Conseguente alla formazione del sistema uninominale maggioritario
Che registrerà una tripartizione del Paese
In un ordo leghista in un centro pidiessino in un Sud Due
Soltanto in teoria dico soltanto in teoria democristiano in quanto anche la realtà nel Mezzogiorno
Va ad essere cambiata e omogeneizzati al resto del Paese dunque
La linea della DC
Non può che essere finalizzate a
Ad una non può che essere una linea nazionale
Non può essere finalizzata alla unificazione del Paese
A De Mita limitare le ragioni del leghismo
Va indirizzata
Hanno non rompere
L'unità d'Italia
Che l'abbandono dell'intervento straordinario
Accentuerebbe la rottura tra nord e sud
Alimentando una spinta
A destra col Movimento Sociale come nuova lega del sud stiamo molto attenti dunque la linea di Risanamento
Indicata dal professor Andreatta con quali accorgimenti di grande apertura ed al professor Barucci
Ma integrata
Diciamolo con franchezza anche in un'ottica politica e in un'ottica di unità nazionale
Ma integrata con la ricerca di un nuovo meridionalismo sulla linea degasperiana
Non con le due generazioni successive
E va integrata con una linea meridionalistica non intesa come un fatto territoriali
Ma come momento per lo sviluppo del Paese
Per mantenere il Paese unificato io credo che come Commissione bilancio noi puntiamo a fare non il convegno del Sud sul Mezzogiorno ma farlo a Milano proprio per dimostrare questo nuovo cambiamento di logica e divisi
La stessa linea di Maastricht perché non dirlo noi l'abbiamo un po'accertata criticamente nelle conseguenze per il Mezzogiorno e per alcune regioni quindi la linea di Maastricht
La caduta dell'intervento straordinario si muovono
In una linea penalizzante per il Mezzogiorno senza una iniziativa correttiva senza l'indicazione anche questo di una nuova politica economica
La linea indicata oggi da Andreatta
Si muove certamente nel processo di razionalizzazione di modernizzazione del Paese
Una linea nuova fa
Senza però una strategia
Per lo sviluppo del Mezzogiorno un po'questo mi preoccupa
Caro professor Andreatta dico dal Mezzogiorno e delle aree depressa dal centro no
Cioè a me pare che essersi muoversi direi quasi in un certo senso in sintonia con quanto afferma il ministro Barucci però a me pare presto essere pur necessaria quello che ha fatto il Governo non si poteva fare diversamente ma in questa seconda fase noi superato questo momento non possiamo non porci
Il problema dello sviluppo perché acquisti ora dell'occupazione
Il problema dello sviluppo
L'avventura sterilizzazione
Sono oggi questioni centrali della democrazia sono questioni
Determinano che decidono anche il futuro del nostro Paese
Occorre dunque anche una maggiore attenzione sulla gestione
Lo dico così
Senza affrontare grandi temi perché sono stati tragga toccati con maggiore competenza adesso sottoscritto
Ma dico
Lo dobbiamo vedere anche alcune piccole cose nella gestione
Incidenti e capaci di essere colte dalla gente dagli occhi dagli operatori economici come neri novità positive
Oggi agli occhi della gente finito emerge il volto di uno Stato esattore corrotto antipopolare
Anche nella gestione delle piccole cose noi dobbiamo cercare di invertire di cambiare queste cose non solo con le grandi teorizzazioni alcune grandi con le grandi vini io penso per esempio alla legge centoquarantadue
Che attribuisce dirette responsabilità ai dirigenti comunali e provinciali ma noi sappiamo che la difficoltà a trovare soluzioni complessi a problemi giuridici porta di fatto questi dirigenti locale ad un'esasperata prudenza li porta alla paralisi li porta al blocco di tutti gli investimenti di tutte le opere possibili per centinaia forse migliaia di miliardi
Allora io dico perché il ministro Mancino il ministro dei lavori pubblici del bilancio non costituisca una loro task force
Presso il commissario regionali trovino gente competente per rifiutare questi per sbrigare migliaia centinaia forse migliaia di interventi che esistono nei nostri nei nostri Comuni perché accelero perché non trovare una soluzione anche specie nel Mezzogiorno nelle aree di crisi al rimborso vivano abbiamo piccoli imprenditori con nuove iniziative che sono che aspettano da tre quattro anni
Risorse importanti alla conclusione presidente
Di questo importante studi questi importanti seminari
Occorre arrivare però a una sintesi mi ricordo qui
Al professor Andrea
Occorre arrivare a una sintesi ad una proposta complessiva della democrazia cristiana
Superando quella frammentazione di posizioni
Corno questo scenario il partito neutro che non si pronuncia
Ogni ministro che alla sua linea e va per conto suo
Noi delle commissioni per conto nostro
Una famiglia proprio bene ordinata così non si può andare a fare
Ci sono questioni centrali nel dibattito politico
Vanno affrontate sulle quali occorre trovare una sintesi
La proposta ieri di un nuovo libro verde presentato da Guarino che ho letto sulla stampa Ucci interpretiamo lo come uno sforzo per dare al processo delle privatizzazioni un quadro una strategia industriale
No
Anche quello
Impone una riflessione in confronto il ministro Barucci ha presentato il suo il programma delle privatizzazioni
Abbiamo tante proposte
Che fa cosa dobbiamo fare
Io credo che il partito debba trovare l'occasione per un confronto su questi temi io credo che un partito
Popolare come la democrazia cristiana se vuole a a riaffermare il suo ruolo storico
Ecco non può non porsi al centro questi obiettivi e questi problemi e allora la mia proposta e ho concluso su questi temi scottanti di grandissima attualità o propongo alla capogruppo oggi e allora
Professor Andreatta perché sui temi io richiamando libro programma delle privatizzazioni intervento sul Mezzogiorno che sono i problemi più attuali oggi nel dibattito politico sia la base del nuovo seminario e di un confronto presenti tutti i responsabili per arrivare ad avere la Democrazia Cristiana faticosamente attraverso uno scontro anche duro una linea in cui tutti noi ci possiamo ritrovare questa è stato il mio
Modesto contributo a una non
La parola all'onorevole corsi
Anch'io brevemente presidente per ringraziare
Intanto presidente bianco per questo convegno che trovo molto importante e anche per la sede dove si svolge che credo che dovrà essere utilizzata anche perché e così serena le analisi ma per economiche di di Andreatta si collocano e si sono collocati all'interno appunto di un di una struttura che ha facilitato la pacatezza dei ragionamenti
Io concordo con quanto diceva Andreatta Andreatta sia per quanto riguarda gli aspetti relativi all'analisi che per quanto riguarda le uscite di sicurezza che ha prospettato certo questa classe politica ha bisogno di uscite di sicurezza perché volendo fare una battuta si potrebbe dire che ora si trova quasi in una cella di massima insicurezza però ha bisogno di uscite di sicurezza rispetto a una crisi
Rispetto a una crisi che
Molto forte e di cui sorta il carattere ci voleva il carattere di Roma e che ore ripetizioni per farla entrare
In maniera un po'prepotente nel nostro dibattito ed è importante Nino che
Tu abbia sottolineato il problema del debito pubblico come problema su cui si deve fare
Chiarezza chiarezza nel senso che non può essere soggetta manipolazioni perché questo può essere può significare veramente
Per lo Stato
Il fatto di risparmiare qualche cosa nel senso di eliminare quel rischio che c'è nella psicologia della gente perché noi sappiamo che poi la politica è fatta da milioni di comportamenti individuali non sappiamo che al di là dell'analisi che facciamo poi ci sono milioni di persone che decidono
E che decidono sulla base delle suggestioni delle informazioni anche delle deformazioni che vengono dati ed è stato bravissimo
Il per esempio che durante la crisi
Greco crisi che abbiamo sopportato nell'estate ci sia stato un gruppo politico che diceva appunto non comprate botte perché perché lo Stato non pagherà
E io ho trovato poi anche altrettanto grave lo devo dire fosse altrettanto troppo mettiamolo tra virgolette il presidente Amato che è andato in televisione invece a teorizzare che uno statista può anche mentire
Perché una teorizzazione del genere obiettivamente poiché può lasciare sempre il sospetto che un domani lo rifarà e quindi è vero che oggi deve dire che non si tocca debito pubblico perché altrimenti si creano grossi problemi ma un domani potrebbe venirci a Rete Oro Ytzhak resti sì lo doveva dire perché altrimenti la gente non avrebbe acquistati botte quindi credo che sia stato quello secondo me è quello al di là dei della dialettica sempre raffinata
Sempre molto fine del presidente credo forse una battuta che se la poteva risparmiare in televisione ma il il problema del debito pubblico si lega all'altro uscita e quindi alla alla
Provvede alla decisione forte che appunto devono aspettavano assumere i partiti politici su questo tema e sarebbe molto importante che l'assumessero tutti su questo tema perché ci sono delle degli aspetti della politica economica dove non ci dovrebbero essere distinzioni tra maggioranza e opposizione tra maggioranza e minoranza basta con gli strumentalismi anche questa è questione morale
E in politica e questa la questione morale cioè la strumentalizzazione che rischia addirittura di corrompere rispetto anche ad anni forti chiedo potrebbero venire al Paese e l'altra
L'altro Uscita di sicurezza prospettata di Andreatta poi la linea che si colloca all'interno della politica del Governo che sostanzialmente ha avuto apprezzamenti forti e ce l'ha oggi anche gli apprezzamenti alla politica governativa ce l'abbiamo né io né alcuni risultati di macroeconomia non li abbiamo invece a sufficienza devo dire
Nella
Che la Psicologia nella psicologia collettiva nella sfiducia che c'è nella gente rispetto alla alla classe dirigente pure questo è un problema di consenso reale che dovrà essere che dovrà essere recuperato allora nella politica di contrattazione nella politica di concertazione
Che essenziale ed è importante aver sottolineato che ormai deve essere recuperata in un piano di carattere almeno in un in un piano di carattere europeo io credo che c'è un convitato che bisogna con cominciare a chiamare che forse alle riunioni presso la Presidenza del Consiglio
Non è mai stato non è mai stato chiamato ed è il presidente dell'Abi
Il presidente dell'Abi deve far parte cioè il le banche non sono una variabile indipendente rispetto alla politica economica per cui gli interessi possono comunque ricollocarsi
Solo soltanto sotto per quanto riguarda le convenienze di mercato perché questo significa introdurre una situazione che non è che è difficilmente poiché recuperabile perché noi vediamo che essi i tassi relativi a quelli che sono i migliori clienti qualche volta calano anche e questo viene anche ben pubblicizzato ma per quanto riguarda la piccola e media impresa non assistiamo mai
A situazioni invece di ricaduta positiva per quanto riguarda i tassi e non sappiamo invece quanti incidenza nella piccola e media impresa al problema dei tassi
Quanti milioni di decisioni vengono prese attraverso la piccola e media impresa ed abbiamo assistito
Oggi ieri mi pare e di ieri la la
La comunicazione dell'Unioncamere che novanta mila
Novanta mila piccole imprese al trentuno di dicembre hanno chiuso e quindi sono forse anche quelli di uomini sono persone sono impresse potevano essere potenziali cassa integrati ma non possono andare appunto incassa in cassa integrazione
Ed infine
I problemi relativi
Alla politica dell'Offerta io concordo solo indicazioni che sono state che sono state prospettate anche sulle semplificazioni anche se riterrei
Che si dovrebbe fare più attenzione all'aiuto alla collaborazione che potrebbe venire dai Comuni
I Comuni sono in fin dei conti aziende che potrebbero enti che potrebbero attivare una una politica anche abbastanza rapida non di grandi lavori ma una serie di piccoli lavori che sommati potrebbero rapidamente entrare nel circuito nel circuito economico e di e per ultimo rapidamente vorrei recuperare vorrei un attimo accennare ad un problema che è stato sfiorato nell'analisi di Andreatta recuperi anche sottolineato dal professor Monti
Il problema
Delle caratteristiche strutturali della nostra infrazione
Su cui ormai
Abbiamo studi interesse interessante approfonditi dalla Banca d'Italia su cui ormai si è per quanto riguarda il terziario protetto anche una una pronuncia da parte dell'Autorità garante della concorrenza noi abbiamo una situazione del terziario in Italia che certamente è una situazione di
Comporta notevoli difficoltà comporta
Che i nostri prezzi e c'era sotto questo profilo anche una statistica dell'OCSE che i nostri prezzi nel terziario sono più elevati di tutti quelli della Comunità europea
Sono i problemi della delle barriere legali all'accesso quindi e non soltanto alla distribuzione ma all'accesso alle professioni
E questo comporta un elemento
Devo dire rilevante che dovrebbe essere sottolineato maggiormente cioè oggi un giovane noi stiamo qui
A sottolineare il problema che attraverso la politica del debito pubblico e dell'espansione del debito pubblico abbiamo caricato sulle generazioni future quello che noi
Invece non potevamo spendere e non sottolinea ma abbastanza il fatto che attraverso una serie di barriere legali e non sono ripeto solo quello sul commercio noi stiamo impedendo ai giovani l'accesso al lavoro noi stiamo impedendo ai giovani l'accesso alle professioni
Mi riferisco agli ordini professionali
Che hanno reso così difficile proprio nell'autogestione
Del degli ordini e quindi degli esami per l'accesso alla hanno riferendo hanno creato delle difficoltà che sono al al di là del ragionevole per cui stiamo stiamo
Stiamo verificando in Italia ad una emigrazione rovesciata non si va più dal Nord al Sud verso il Nord
Ma sì ma anche dal Nord verso il Sud per andare a fare gli esami al Sud perché si vede che dice forse una maggiore umanità fare nel fare gli esami
Sì e nelle ecco sono problemi credo importanti sono problemi di carattere strutturale che dobbiamo in qualche modo che dobbiamo in qualche modo affrontare nell'ambito di politiche che attengono alla congiuntura ma che devono guardare anche più avanti c'è
Politiche che devono smantellare la eccessiva burocratizzazione del mercato ed è uno smantellare anche le protezioni non ragionevoli che ancora sono presenti sul mercato
Amato detto che nessuno di noi nessuno di loro
Sono lì a fare i componenti del Governo per il gusto di difendere una propria posizione personale
Ma c'è lì soltanto per seguire Licari e quindi se dalle altre forze presenti in Parlamento non dovessero venire delle indicazioni abbastanza chiare compito del governo di un governo serio è quello di governare
Quindi in questa situazione portiamo avanti da qui l'importanza anche di questo nostro convegno perché evidentemente tutti i problemi della situazione economica costituiscono un punto di riferimento fondamentale per questa continua ricerca di maggior rafforzamento ma se ghe finché questa ricerca di maggio rafforzamento non esita non non riesce a dare un risultato presto governo deve fare il proprio dovere e c'era quello di governare chiedo scusa di quesito lozione vorrei pregare anche l'interlocutore di essere molto stringati sicuramente ritaglio uno spazio molto piccolo per sottolineare un aspetto
Contenuto nella relazione di Andreatta e alcuni interventi mi pare che il combinato disposto delle cose che Andreatta ha detto alla riunione del partito organizzato sui problemi del lavoro e che si è fatto a palazzo
Fondazione Sturzo dieci giorni fa e di oggi viene fuori un sostanziale sdrammatizza l'azione del dato riso della disoccupazione
Io penso che questo sia abbastanza giusto Marsia un po'pericoloso
è vero che c'è una drammatizzazione infondata della disoccupazione però credo che bisogna fare un passettino avanti e capire questo che cosa significa visto che non c'è dato di andare in giro a fare gli ottimisti sul tema dell'occupazioni questo nome
Il pezzo che mi pare vada approfondito e questo siamo di fronte queste sottovalutato nell'analisi a un Trend strutturale
Che si basa su due aspetti il primo non è vero mi pare che si posso dire che all'improvviso la grande industria si è messa a spendere a espellere manodopera se ricordo bene qualche otto nove anni che al tasso del cinque per cento le dimensioni superiori a cinquecento addetti espellono manodopera quattro cinque per cento
E soprattutto è portata da questo punto di vista ricordarci che questo dato ci accompagnerà nei prossimi anni se è vero che si faranno le privatizzazioni
E poi credo che prima o poi toccherà alle grandi imprese del terziario toccherà alle banche e alle assicurazioni dove mi pare che qualche eccesso di manodopera cioè questo lo dico non per sdrammatizzare o per fare del terrorismo ha perché penso che sia opportuno riflettere su come impostare in modo strutturale gli interventi per la politica del lavoro
Seconda riflessione
L'insieme delle misure che sono state prese su questi temi è sempre facile fare delle battute un po'banali perché l'occupazione si manifesta come emergenza difficilmente governabile perché c'ha dati drammatici già tensioni sociali forte alcune sono state richiamate secondo me
Con eccessiva enfasi io nel caso mi pare importante sottolineare un dato l'insieme delle misure che il governo si appresta a prendere alcune di queste sono state assunte rapidamente penso per esempio all'ultima decisione di prorogare la mobilità che è costato mi pare centoventi miliardi
Che non contesta naturalmente però l'insieme di queste misure inevitabilmente finirà per essere per così dire una risposta parziale ma in qualche modo apprezzabile per quelli che perdono stanno perdendo il lavoro
Non costituisce nessuna risposta e apprezzabile non apprezzabile perché lavoro non ce l'ha
Non ce l'ha mai avuto questa cosa immediatamente può richiamare guerre regionali stupida regressive ma io voglio porre un problema
Grandi numeri
I giovani meridionali per esempio non lavoreranno le ipotesi per cui il problema si attenuerà per vie naturali andamenti democratici è un po'cinica perché ci vorrà un po'di tempo per il nostro Mezzogiorno e ipotesi che sembravano affascinanti mi riferisco alla indagine dalla Fondazione Agnelli un paio di anni fa si sono dimostrate infondate non ci saranno flussi migratori consistenti
Di giovani da mezzogiorno a bordo su questo si può discutere se è giusto se ci piace oggi piacere poter non ci sarà allora c'è esigenza vi assicuro che avrei molta
Gioco sarei portato a fare un uomo una discussione mai all'antica non serve più a niente nord-sud non è questo il tema il tema è che l'insieme di queste osservazioni che disordinatamente portò a questa riflessione
Ci dovrebbe spingere a costruire un ipotesi di politica attiva del lavoro che secondo me non è tramontata come strumento non va sopravvalutata ma non è tramontata come strumento
Strutturale però facciamo l'esame tutti noi credo appercezione pensiamo che stiamo attraversando una pagina buia di Alonso al punto di vista l'occupazione passerà passerà niente
E eccessivamente sopravvalutato oggi il il dramma della disoccupazione ma lo facciamo l'errore di pensare che si risolva automaticamente con una ripresa del ciclo di sviluppo
Sicuramente ci sono dati strutturali che sopravvivono a questa fase allora su questo io vorrei dare tre soli segnali in modo che stona i tempi il primo segnale che va recuperata la politica
Del governo dell'offerta di lavoro sulla quale mi pare che stiamo a una specie di corto circuito un po'banale
Quando io sento parlare di flessibilità della forza lavoro e poi ci mettiamo a parlare del salario d'ingresso facciamo un ragionamento che non ha niente a che vedere
Io sfido chiunque a raccontarmi l'esperienza di un piccolo imprenditore di un artigiano che si decide ad assumere un giovane perché lì costa il venti per cento in meno non è zero
è un altro ragionamento e solare l'ingresso è una misura può darsi opportuna
Di abbassamento dei costi un'impresa per un certo periodo non è una misura di flessibilità la misura di flessibilità ce l'abbiamo tutti dalla nostra memoria sono stati i contratti di formazione lavoro
Che hanno consentito alle imprese di assumere persone perdurando per un anno a termine in modo che facevano reclutamento non sulla base delle liste di collocamento ma sulla base di esperienze di rapporti di lavoro
Allora la flessibilità è un tema molto più complesso penso che ci sarebbe bisogno di avere grande capacità d'innovazione
Sosta strudel temi tradizionali che fa perfino noia ribadire la formazione professionale quand'è che sarà il tempo a dimostrare una forte capacità di innovazione di discontinuità nelle regioni meridionali penso che un un frequentante dei corsi di formazione professionale costa dodici milioni
C'è c'è spazio per dare lo stipendio comunque a quelli che lavorano nel settore ma fare qualche cosa di più
Voglio dire queste sono un esempio il Collocamento siamo pronti a discutere di forme di sperimentazione di collocamento affidata ad agenzie private oppure un tabù questo appunto il titolo oggi vogliamo sperimentare
Mi pare che a dispetto alla al fatto che siamo di fronte a un dato strutturale l'insieme delle risposte sia un po'sottotono
Secondo dato molto la flessibilità la questione dei naturalmente io sono portatore di un'esperienza e questo può farmi spendere a rivendicare determinati tipi di logiche di intervento ma detta anche Andreatta e quindi sono un po'più tranquillo c'è spazio enorme per sperimentare forme di promozione di microimprese in settori non assistenziale tra l'altro io sostengo il carattere assistenziale dell'intervento non deriva dal settore con la logica di gestione dell'intervento
Ma per esempio pensiamo alla manutenzione civile industriale pensiamo alla fruizione di alcuni piccoli beni culturali non è detto che esperienza che per il passato sono scivolate sul terreno assistenziale debbano inibirsi la sperimentazione di nuove forme vi dico l'impresa
Terza questione che a me pare
Importante e ricordare alla grande impresa stamattina Cipolletta fatto intervento assai interessante penso che alla grande impresa bisognerebbe ricominciare
A sollecitare la riflessione su un tema neanche più alla grande impresa militare che convenga aspettare quando ci sono processi di riconversione di ristrutturazione l'intervento dei cosiddetti ammortizzatori sociali eccetera io ho visto ultimamente una tabella che mi ha spaventato lo sapevo confesso la mia ignoranza di quanto costa o la grande impresa il prepensionamento costa al noi come sistema collettivo una costola gradi precisa
è utopia incominciare a pensare che la grande impresa come politica strutturale ancora una volta ricominci a pensare a come diventare centro generatore di nuove imprese
Al di là di una logica che deve volta è stata un po'abusata dell'indotto dalla subfornitura c'è quello
Ma esperienze straniere che sono a portata di tutti dimostrò che i grandi gruppi si pongono in via strutturale e permanente la logica di gemmare nuove iniziative attraverso processi
Di esternalizzazioni
L'ultima battuta che non ha niente a che vedere con un convegno economico ma gli esterni quando vanno a parlare di patti diciamo sempre voglia di fare più partito degli altri questo è un classico immagino c'è un problema che io avverto come
Estero lattici insomma di questi tempi mi piace essere un po'più interno visto chi sapeva che no no no scusa non volevo assolutamente di Ravel apposta
C'è un tema che avverto molto forte la cultura del lavoro che noi abbiamo oggi regge alla sfida dei mutamenti strutturali del mondo produttivo
Come la nostra reazione quando cioè il minatore sardo che sta a mille metri
Di solidarietà naturalmente
E ci vanno anche i vescovi non possiamo scherzare su questo
Sappiamo però che sono le ultime testardi di un religione del lavoro che non c'è più come la sostituiranno
C'abbiamo alla base una enciclica che ci dice che il lavoro e addirittura la struttura portante delle relazioni sociali
Dobbiamo avere il coraggio di cominciare a riflettere su come il valore lavoro sia giorno in una realtà produttiva cosa possiamo spiazzati
Dobbiamo sapere che una concezione del lavoro che si prendono a volto per tutti il posto con tutta la sacralità che c'è in questa definizione del posto non c'è più tra bisogna sostituirlo altrimenti rischiamo di rimanere schiacciati grazie
Allora senatore al senatore Picano il vezzo di raccomandare il tempo cinque minuti
So di chiedere un sacrificio ma
Ricordo a
Prendendo lo spunto dell'indulto intervento del solo poco meno che i vescovi i sei riconcilia decidano sui dogmi parlando al massimo per sette minuti quindi prego
Presidente Grazie ma
Senta un po'difficile prepararsi in intervento e poi non so se ti ho promosso vescovo meno però tieni presenti sette minuti dimezzarlo
Comunque a due anni dalla firma del Trattato di Maastricht gli avvenimenti più recenti sembrano spegnere gli iniziali entusiasmi delle antiche velleitaria di costituire un'Europa unita forte politicamente ed economicamente e lasciano il posto ad un senso di disorientamento circa il reale significato del processo di unificazione
In effetti i fenomeni a cui abbiamo assistito sono almeno apparentemente contraddittori
L'Europa celare processo di unione monetaria come primo effetto il sistema subisce fluttuazioni monetarie di ampiezza raggiunta solo negli anni settanta l'Europa che ha sempre rappresentato alla sola scelte in grado di garantire sviluppo benessere e progresso sociale sempre imporre drastiche misure destinati a portare disoccupazione recessione di impoverimento
Il superamento delle attuali tensioni tra le valute europee l'ulteriore avanzamento verso l'obiettivo di rendere l'Europa un'area di stabilità monetaria
Costituiscono condizioni fondamentali per promuovere la ripresa economica e d'impedire il riacutizzarsi di pressioni inflazionistiche a livello mondiale
La crisi economica sta mettendo a nudo la crisi del sistema Italia che non riesce più a governare i processi di cambiamento della nostra società
Stiamo assistendo ogni giorno di più allo scollamento tra lo Stato e la società sempre più complesse multirazziale ad una tensione dialettica in cui si trovano diritto e politica regole costituzionali delle volgarità istituzionale della legge mercato
Dal punto di vista politico l'aspetto che domina il panorama internazionale è l'aleatorietà di ogni possibile equilibrio all'Est
Prima esisteva una minaccia quella sovietica ma non c'erano rischi oggi viviamo in una situazione in cui non vi è più una minaccia ma emergono dei rischi
La situazione delle repubbliche dell'ex URSS ma soprattutto della Jugoslavia
Ci dimostra che il collasso del potere sovietico sull'Europa orientale lungi dall'assicurare la democrazia ha determinato un voto esplosivo rendendo di riflessi il percorso dell'Europa occidentale verso l'integrazione sempre più integrata
Ma necessario di Stati avevano l'abitudine di trattare risolvere i problemi attraverso una dialettica lenta tra l'Occidente e l'impero sovietico mentre adesso non abbiamo nei riflessi intellettuali negli strumenti per affrontare i rischi dei conflitti sociali
è molto probabile che nel prossimo decennio la Comunità degli Stati Indipendenti non avrà un ordine stabile ma si creerà una situazione in cui convivranno insieme il caos l'eccesso d'ordine
D'altra parte i presupposti per un decollo economico nel breve periodo appaiono molto deboli ci vogliono circa mille miliardi di marchi novecentocinquanta mila miliardi di lire per portare a livello occidentale diciassette milioni di abitanti della Germania Est
Prendendo come riferimento il modello tedesco occidentale
Immaginiamoci quanto correrà per i trecento milioni dell'ex URSS
Il panorama è dunque d'incertezza strategica frustrazione economica e l'impresa dei conflitti sbloccata
I nuovi assetti si ripercuotono sul piano sociale
Al flusso di immigrazione che va dal Sud al Nord si aggiunge una seconda corrente che viene da Est
Ma mentre quella testa avrà nella zona di influenza tedesca il suo principale approvato
Quella da sud ha come obiettivo i paesi del Sud Europa
Di questi alcuni come la Francia conoscono all'immigrazione da lungo tempo
Ma altri sono stati tradizionalmente Paese d'immigrazione come la Spagna e il Portogallo e l'Italia e quindi sostanzialmente impreparati sul piano normativo e sociale ed anche relazionale ad affrontare il fenomeno nei giusti termini l'Europa e quindi in questo momento al centro di enormi cambiamenti spesso contraddittorie alcune volte rivoluzionari
In cui la realizzazione del mercato unico europeo deve fare i conti a livello politico e sociale con una ripresa ormai generalizzata dei conflitti etnici con il sorgere di nuove forme di razzismo e xenofobia
Con una crescente localismo
La nuova per polarizzazione dello sviluppo in Europa
Inserendosi in Italia in una situazione di squilibrio dizionari Chianti rispetto ad altre aree industrializzate crescenti nel tempo potrebbe ora favorire la riduzione di tale divario bensì concorrere ad accentuare
Tre fattori stanno incidendo sulla Stasi del Mezzogiorno il disimpegno del settore pubblico produttivo l'insufficienza dell'attuale quadro legislativo di intervento l'incapacità di essere soggetto attivo per lo sviluppo da parte di Anghiari e del Mezzogiorno
Dalla metà degli anni settanta sono aumentati i flussi correnti al posto di quelli produttivi verso il Sud
Quanto più il circuito pubblico si limita a trasferire venti che nel Mezzogiorno questi in buona parte finiscano con il finanziare da un lato l'importazione di beni e servizi del centro nord e dalla
Dà luogo ad investimenti in titoli pubblici auto alimentando in modo sterile di trasferimenti di potere d'acquisto
I trasferimenti vanno interpretati con uno stabilizzatore sociale dal punto di vista del mezzogiorno come una politica industriale dal punto di vista del Nord
Oggi si post pone la soluzione del problema del Mezzogiorno al risanamento della finanza pubblica alla necessità di prepararsi ad affrontare l'integrazione europea c'è un'incapacità raccordare la questione meridionale con l'evolversi dell'economia nazionale che a sua volta è perfettamente integrata nel ciclo economico internazionale
Cinque minuti sono passati sì ecco un'ultima riflessione
Salto quasi tutto
Volevo fu solo fare due minuti alcune misure devono essere accompagnato da una politica di investimenti nella ricerca e nelle infrastrutture che non marginali se nel nostro Paese rispetto a quello che sta succedendo nella Mitteleuropa
Mi riferisco particolarmente ad una notizia che i nostri mezzi di informazione hanno riportata marginalmente ma che secondo me può condizionare i destini di sviluppo del nostro Mezzogiorno ed è l'apertura dell'avvio fluviale che collegherà il Mar Baltico al marmi la grande corrente di traffici internazionale apprezzi largamente competitivi potrà sforzarsi in Europa con grande facilità
Attorno ai fiumi sono nati e si sono sviluppate le grandi civiltà della storia dell'uomo e questa grande arteria fluviale può essere una base dura nuova cultura di una nuova economia europea per controbilanciare questa tendenza all'Italia con il suo Mezzogiorno bene attrezzati infrastruttura mentre deve diventare il polo di smistamento di traffici nel Mediterraneo di collegamento tra l'Occidente e l'Oriente
Per questo una politica di investimenti diventa più che mai necessario grazie presidente l'autonomia il dottor Panizza per favore e poi dottor Gastaldi raccomando il cinque minuti perché abbiamo quelli dei ventidue ministri di Andreatta che devono evidentemente richiedono evidentemente un tempo grazie presidente
Ho nel convegno di oggi abbiamo rilevato fondamentalmente una grande Cove convergenza sia nell'analisi sia nella definizione di rimedi sì parlato di un risanamento della finanza pubblica come obiettivo prioritario partendo innanzitutto da un rigore del bilancio pubblico
Si è parlato di una politica dell'offerta cioè di una politica che ha un occhio di riguardo al sistema produttivo
Si è parlato di un controllo salariale e si è ribadita la necessità di muoversi su una politica di delimitazione della crescita dei salari
Si è esaltata la politica delle privatizzazioni e infine si è parlato di interventi strutturali con una forte partecipazione dei privati eventualmente accanto alla partecipazione del settore pubblico
Io ritengo che queste ti rimedi e queste linee che sono state definite non sono assolutamente sufficienti per fronteggiare la crisi di cui ci troviamo di fronte
E questo ci impone di ripensare per un momento le cause di questa crisi sono delle cause ben più profonde di quelle che sono state delineate
E secondo me è fino a che non ci si rende conto di quella che la diagnosi precisa del male che sta soffrendo oggi il sistema economico mondiale
Non c'è possibilità alcuna di uscire da questa crisi e anche i timidi accenni di ripresa che oggi troviamo negli Stati Uniti
Fintanto che non verranno rovesciate le impostazioni della politica reaganiana e di bus da parte dell'amministrazione Clinton non ci consentiranno alcuna ripresa per il sistema economico internazionale
Quali sono stati i grandi errori delle politiche degli anno ottanta che secondo me ancora non ci siamo resi consapevoli di quello che sono stati innanzitutto una riscoperta consentitemi la parola poco simpatica fasulla del mercato
Perché si è identificato il mercato con la deregolamentazione e qual è stata la il risultato di questa scoperta fasulla del mercato
E stata l'ingrandimento dei grandi monopoli l'ingrandimento l'affermarsi dei grandi oligopoli internazionali
E la scomparsa è questo l'elemento più preoccupante di quel tessuto di piccole e medie imprese che avevano caratterizzato pur in forme diverse a seconda delle diverse realtà
Nazionali i sistemi produttivi dei diversi Paesi il risultato della riscoperta del mercato è stata la scomparsa della piccola e media imprenditoria perché quello che si disco priva non era un mercato era semplicemente l'abbattimento di regole che fino ad allora avevano regolato i mercati e sino ad allora forse non escludo forse concerti eccessi ma in ogni caso avevano consentito anche alla piccola media impresa di poter sopravvivere
Se voi deregolamentato mercato in maniera totale ed assoluta Adamo Smith e ci ha detto che avrebbe trionfato il monopolio avrebbe trionfato l'oligopolio
Il secondo settore
Dove si è intervenuti negli anni ottanta e dove secondo la mia lettura sia son poste le basi per il deterioramento ulteriore del sistema
è stata la politica di risanamento della finanza pubblica tutti si sono mossi in una linea di risanamento della finanza pubblica
Quali sono stati i risultati di questa politica di risanamento della finanza pubblica e il medico solo un dato
Quando Reagan è andato al potere ero negli Stati Uniti e il deficit lasciato da Carter era di quindici miliardi all'anno di dollari
Alla fine dell'amministrazione Reagan finalizzata al risanamento e la finanza pubblica
E il la popolazione americana ne ha sentito le conseguenze perché questa politica di risanamento si tradotte intagli dei trasferimenti tali dei sussidi all'impresa tagli dello stato sociale alla fine di questa politica di tagli abbiamo avuto l'esplosione del deficit che è salito a oltre trecento miliardi di dollari
Terzo elemento le politiche monetarie la riscoperta del monetari Smoke malattia che purtroppo a intaccato anche molti dei nostri politici molti dei nostri Esperti di economia pubblica
La politica monetarie passata al controllo della base monetaria anziché il controllo dei tassi di interesse i tassi di interesse sono esplosi
Abbiamo avuto questa tendenza alla finanziarizzazione del sistema economico nel senso che i tassi di interesse salivano talmente che le politiche dell'Offerta unite alle politiche monetarista hanno creato una miscela esplosiva cioè le politiche molesta liste alzavano i tassi di interesse le politiche dell'Offerta alzavano i profitti dell'impresa ma quello che il presidente Reagan e la Thatcher speravano si verificasse non si è verificato
Perché i maggiori profitti di impresa anziché essere spesi nell'investimento produttivo venivano spesi in questa città dei barocchi che era il mondo finanziario presentava enormi
Che presentava dei rischi enormemente più bassi e presentava dei vantaggi di redditi vice attualmente enormemente più elevati abbiamo poi avuto che cosa abbiamo avuto naturalmente questa politica di elevati tassi di interesse
Ha provocato che cosa un trasferimento massiccio di risorse dal settore reale settori finanziari
Dove molti anche molti tra noi avevano sperato che l'investimento di natura finanziaria avesse quello stesso valore aggiunto e in questo commesso uno sbaglio
Enorme del settore industriale dopo anni di trasferimento ne son passati sei minuti al grado di cultura vedo di conclude
La cosa più preoccupante e che questa politica monetaria
Ha portato come dicevamo prima lo sfascio delle finanze pubbliche gli alti tassi di interesse hanno creato e le politiche di autonomizzazione delle banche centrali rispetto ai alle autorità statali hanno creato delle esplosioni del disavanzi delle finanze pubbliche tanto che il nostro Paese che era il fanalino di coda
Del sfascio della finanza pubblica oggi si trova affiancato da Paesi come Giappone da Paesi come la la Germania da Paesi come l'America c'è un tempo erano enormemente
Min situazione molto più vantaggiosa rispetto alla nostra
Allora questa situazione secondo me va valutata per evitare che si riproducano tardivamente gli stessi errori che sono stati compiuti negli anni ottanta il direi che a questo punto e proprio in questa sede non dovremmo vergognarci eccessivamente del modello che è stato sinora difeso il modello it della via italiana allo sviluppo certamente ci sono stati degli errori soprattutto quelli in termini di finanza pubblica che sono stati tremendi però tutto una serie di altre scelte come quella della difesa la piccola imprenditoria della difesa dei ceti più bassi di una politica di redistribuzione del reddito che ha consentito al nostro Paese
Di avere il tasso di proprietà della prima casa più alto del mondo gli altri Paesi hanno tassi del venti trenta per cento noi siamo al settantatré per cento di proprietà della prima casa
Direi questa politica non va respinta come si corre il rischio allineandoci a quelle che sono le impostazioni dell'Europa
Io so che qui il professor Monti e uno dei paladini dell'allineamento su quelle che sono le impostazioni europee e che su quelli che sono i vincoli imposti dall'Europa
Però vorrei sottolineare il pericolo di allinearsi
Ad un'Europa che ha commesso degli sbagli ancora più elevati dei nostri perché se non sbaglio quattro anni fa eravamo in questa sede
E il professor Andreatta indicava ancora l'Inghilterra nel nome la non facile ricordi storici il Comune dà forza indicava la Gran Bretagna come uno dei modelli a cui ispirarsi per la politica economica del nostro Paese oggi la Gran Bretagna è superata dall'Italia sia in termini prodotto nazionale lordo sia in termini di prodotto pro-capite e la stessa cosa sta succedendo nei confronti della Francia
Allora il discorso che io voglio fare e questo il sistema economico mondiale sta soffrendo per un eccesso di concentrazione della ricchezza per un eccesso di mancanza di redistribuzione del della ricchezza
Io mi auguro che le politiche che verranno seguite da Italia in futuro pur nel rispetto assoluto dei vincoli di bilancio non dimentichino che la redistribuzione della ricchezza è stata la i la la carta vincente del
Nostro sviluppo negli anni passati e lo potrebbe essere anche negli anni futuri grazie grazie dottor Calcagni
Dottor Gastaldi quindi
Poi ci prepari per tre minuti dottor Bernoni
Sono Paolo castrante sul direttore della Confapi
Posso salisse che mi ha preceduto
Forse più di me ha speso delle parole a favore la piccola e media industria
Ma non mi interessa in questo momento in questa fase parlare della piccola meglio sia come fatto di casa mia
Mi interessa più che altro proprio perché parlo in casa
Esprime un'opinione allentamento di come io vedo il mondo industriale in questo momento quello che seguo da vicino e quali sono gli atteggiamenti che hanno presso le istituzioni verso i partiti e cosa io ritengo posso pensare si possa fare all'interesse del Paese dovremmo prezzi chiama anche dei valori che noi rappresentiamo
Il mondo industriale le piccole made in prese io ho fatto un'indagine statistica su un campione di mille associati cinquecento imprese da venti a settanta dipendenti
Un mese fa
Al di là delle indagini
Conoscitive corto lavoro ordini tassi d'interesse Investimenti
Ho chiesto due cose il grado di fiducia del paese e la voglia di investire ancora
La risposta a queste due domande è stata la seguente
Il grado di fiducia incerto dopo le di investire no
è vero che una voglia di vestire contraddetta dei dati perché in effetti il cinquanta per cento poi ha fatto ha dimostrato ha dichiarato che ha fatto investimenti anche se di sostituzione Lorin prese però coglie il senso dall'aspetto psicologico cioè l'imprenditore in questo momento non hanno stima non hanno attenzione verso le istituzioni verso il primo sulla classe dirigente
La classe dirigente
Sono
Il motivo di fondo però
è un fatto psicologico ma Biscardi il problema è che va capito va capito non è un'accusa va capito va interpretato e difficile
è difficile guidarla confederazione di piccole-medie industrie te nella vicina li partiti tradizionali per di massa è difficilissimo se non lo capiamo facciamo uno sforzo di umiltà
Non parte dobbiamo esser dalla parte di quelli che sanno tutto dobbiamo interpretare le esigenze altrimenti la diciamo il fascino che la lega è fortissimo
Io cito delle situazioni non si non dico che hanno ragione Tito dei momenti e se voi siete dalla gente li percepiti anche voi queste situazioni
Ed è più facile portare Bossi e Nadia confederazione dire vi rappresenta tutti lo devo ancora fatto e non intendo farlo però dobbiamo capire questa d'animo cercare di riportarli in senso positivo
Quali sono i nodi scorsoio le difficoltà che oggi abbiamo in casa in casa delle delle piccole medie imprese sono quattro
Parte la finanza su cui non entro perché sia stato detto molto e troppo
Ma io non sono convinto che nel breve periodo i mercati finanziari seriani continueranno o ci metteranno a fare in modo che risparmi affresco epico nell'impresa
Credo che per un certo numero discreto di anni il rapporto privilegiato sia ancora tra autofinanziamento e rapporti col modo bancari
Quindi al mondo bancario noi chiediamo non tanto uno sforzo di riuso dei tassi quanto uno sforzo di comprensione dei fenomeni che è una cosa diversa
Che è una cosa diversa non chiediamo oggi facile voce riduciamo i tassi non lo chiediamo
Il ministero del Tesoro Vaticano trovato molto le chiediamo un approccio diverso una cultura diversa una comprensione non più basato sul catasto mossi progetti industriali seconda riflessione il fisco i limiti di tassazione il costo è pure non serve che lo dica io però si possono fare anche dal punto di vista psicologico e di attenzione così importante
Abbiamo sostenuto per anni la detta sito Dell'Utri degli utili io capisco che non c'è certezza per la mediazione su questo fenomeno
Ma allora facciamola detta sull'assoluto incrementali cioè gli utili in più rispetto all'anno precedente è un segno di grande disponibilità e fa emergere il sommerso
Già nel decreto tre tre tre se impostato sulle mortalmente una cosa di questo genere mai troppo complessa e troppo logico colata prendiamo la più semplice
Terzo aspetto la pubblica amministrazione
Dobbiamo rovesciare concezione dobbiamo complice con provinciale modo di fare leggi che qui mi permetto di dire in casa democristiana una considerazione cito l'esempio dell'ospedale che non certamente con l'impresa anche se un'impresa abbiamo fatto la legge che tutelano i primari i medici gli infermieri i comuni gli urbanisti tutti ma siamo irritati della logica dello Spedale così è per l'impresa
Abbiamo tutelato nella cultura del partito di questa storia di grande partito la cultura del singolo i diritti del singolo secondo dà conto del personalismo giustissimo
In un momento in cui noi si va in Europa in cui dobbiamo recuperare il gioco di squadra cominciamo a pensare alla logica della squadra alla logica e tutelare il concetto di solidarietà secondo vincoli di cammino insieme è fondamentale altrimenti non ci salviamo ragazzi
Ultimo aspetto la pubblica la formazione un altro nodo scorsoio e che la piccola vedi impresa non ha classe dirigente no
A quadri più o meno raffazzonati più o meno belli più o meno bravi
Ma delle università italiane Economia e Commercio ingegneria statistica chi ne ha più ne metta non escono quadri per la piccola media impresa io ho decine di esempi di aziende che prende i laureati della Bocconi
Li inseriscono in azienda e questi sono un fallimento ma non perché non sono bravi
Perché non c'è la cultura d'adattamento
E allora noi dobbiamo fare in modo che l'onestà si avvicini alla piccola e media impresa portiamo nei consigli di facoltà gli imprenditori in modo tale che investono in quel progetto
Queste sono le tematiche che bisogna affrontare prove sviluppo c'è però al fondo una filosofia che dobbiamo recuperare
Un pizzico di utopia
Cioè sono dal coraggio di fare un salto in avanti credendo che se non tutto è razionale se non tutto giustificato se non tutto a un numero comunque lo sviluppo cammina
è il principio della solidarietà che altrimenti se non ci mettiamo tutti insieme Hondo d'impresa mondo del lavoro che pubblica misure politici non riusciamo superare lo sviluppo ma lo spazio per lo sviluppo cioè che ci sarà grazie grazie dottor Bernoni coi onorevole coloni
Ho chiesto tre minuti
Cerco di rispettare i il tempo affidato
Innanzitutto grazie per essere stato invitato come presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti
Prima riflessione la nostra preoccupazione per le piccole e le medie imprese
Molto bene questi passi del governo Amato signori ministri riduzione del tasso del denaro altre iniziative come quella della privatizzazione del Pubblico impiego
Perché le imprese oggi hanno necessità di operare in un contesto dove la pubblica amministrazione
Consenta loro di lavorare e non impedisca alle in prese di svolgerà la loro normale attività
Quindi un invito a proseguire su questa strada noi come professionisti ci rendiamo conto delle difficoltà reale in cui si dibattono oggi di impresa e soprattutto le piccole e le medie perché è un anno conseguito perfetto della entrata in vigore del mercato unico europeo
Una situazione di difficoltà anche ambientale seconda riflessione
Tutto quanto andremo a fare o andrete a fare per quanto attiene alle imprese
Non sarà mai sufficiente fintanto che non risolveremmo il problema dei problemi e Andreatta la fine della sua relazione stamattina ne ha fatto cenno
Non dico nulla di nuovo ma fintanto che non risolviamo il problema politico
La cappa di cui stamattina si è fatto cenno noi non riusciremo a mettere in ordine il sistema economico e d'altra parte siccome siamo cattolici
Dopo il peccato ce la penitenza
E quindi se vogliamo la soluzione dagli elettori c'è anche la penitenza signori e dobbiamo immediatamente affrontare la penitenza
La penitenza passa attraverso dei segnali concreti
Anche in campo economico anche quei segnali che il governo Amato adatto terza e ultima riflessione
Voglio spendere un minuto l'ultimo che mi rimane per parlare della mia professione
Noi siamo molto preoccupati
Poiché vi è una grande trascuratezza per quanto riguarda le libere professioni
C'è un dilagare dell'abusivismo enorme
E il professionista serio corretto che paga anche le tasse non le statistiche del ministero che non sono omogenee nella sua formulazione esatta
Nella sua determinazione aritmetica ma non omogenee nella qualificazione dei componenti
Desidero debbono vedere un sistema ordinato nel quale i liberi professionisti correttamente operatori
Nell'interesse del bene comune venissero rispettati ora manca questo rispetto non abbiamo una tutela perché l'abusivismo è sempre più ampio
Ma anche e concludo dal punto di vista delle società di revisione al nostro ambito abbiamo un incremento di lavoro
Che sottrae a tutti i professionisti anche le società di revisione italiana sottrae lavoro
E io voglio esprimere un ringraziamento ai ministri qui presenti perché nell'ultimo Consiglio dei ministri ove si è parlato di agevolazione di borsa hanno rivisto le loro precedente atteggiamento che sarebbe stato foriera di ulteriori danni
E infine ho concluso sempre in chiave professionale voi avete una opportunità unica
Se la lega inneggia
Alla rivolta fiscale è per certi aspetti può averne anche ragione per certi limitate spetti voi avete la possibilità signori parlamentari
E le Commissioni Finanze Camera e Senato già ne hanno preso atto avete l'opportunità attraverso il disegno di legge che è stato presentato dal governo
Sulle semplificazioni sulla razionalizzazione delle sanzioni avete l'opportunità di ridurre un apparato burocratico procedurale di adempimenti che credetemi
Per una buona parte può essere eliminato senza nessun onere da parte del bilancio dello Stato fatte soltanto una buona pulizia una razionalizzazione
Nei confronti della quale non si può più attendere pena veramente una rivolta fiscale grazie sano onorevole coloni
Eccolo allora i coloni avremo concluso gli interventi diamo voi la parola i due ministri ministro dell'industria ministro del tesoro e poi professore Andrea
Roma
Cortesia mi indurrebbe come avrebbe indotto a rinunciare
Ma anche per
Una certa consonanza con i colleghi della Commissione bilancio ecco penso di dover dire Presidente amici che testo scritto predisposto sarà consegnato con le proposte specifiche
Perché possano essere fatto oggetto prima considerazione velocissima che faccio fatto oggetto di quel documento del presidente dei parlamentari dei deputati onorevole Bianco ha preannunciato questa mattina
A me sembra
Non in contrasto con il intervento veramente oggi Bello dirò X che noi non dobbiamo fare un altro seminario sì faremo altre puntualizzazioni non siamo venuti qui in una giornata facile
Ma abbiamo fatto un buon lavoro c'è stata una relazione quella di Andreatta che salvo qualche distinguo qualche sfumatura forse qualche punto Coli precisava sul debito ma mi sembra precisata le cose già nelle interruzioni ha trovato consenso da parte dei gruppi parlamentari quindi la linea di fondo su cui ci muoviamo e quelle annuncia Paolo Andreatta ecco che allora quel documento di cui parlava onorevole Bianco va fatto in settimana
Perché noi ci si possa SCCI posso muovere è certamente può essere il punto di riferimento pare più ampie intese
Pare una solidarietà maggiore perché talune questioni dovrebbero essere poste fuori
Dalla qualcuno devo delle speculazioni io non lo dico proprio in questi termini e dalla dialettica e di maggioranza minoranza ma comunque certamente
E devono essere parte del nostro impegno dell'impegno del nostro gruppo di del partito della Democrazia Cristiana
E con rispetto a queste
Indicazioni che avevano dato in settimana io sparo che essi
Concluda definitivamente in questo senso nel nell'intervento nel documento che consegnerò io avevo assieme ai colleghi predisposto talune questioni dico solo i titoli evidentemente
Che le regole
Per quanto riguarda anche la politica finanziaria non sono neutre
Che in questi anni abbiamo fatto dei grandi passi avanti nelle regole a cominciare dall'abolizione del del voto segreto che poi si ha vinto orbitato come allargamenti eccetera manifestamente il voto segreto era uno uno dei punti Inari una de de de delle palle al piede di tutta la manovra finanziaria e così via
Ma la triennalità i tempi della sessione e così via
Ecco queste regole sono state modificate in meglio e hanno dato buoni frutti già
Ma hanno bisogno di essere ulteriormente perfezionata
Quindi altre due indicazioni
Noi dobbiamo adeguare io regolamenti certamente della Camera
Anche del Senato per quanto riguarda il rispetto dell'articolo ottantuno
Non però ricco
O sulla Finanziaria
Ma di volta in volta
E che i vincoli il Governo è il Parlamento perché qui è un altro capitolo del documento allegato anche una tabella
Dove si vede che
Insomma spesso le spinte vengono dai ministeri di spesa sono cose dimostrata percentuali e così via
Troppo spesso abbiamo
Un una dialettica mongolo mi sembra un termine troppo nobile una dialettica fra Ministero del Tesoro e ministeri di spesa dobbiamo dare delle regole perché questo finisca così come avendo fatto un grosso passo in avanti quest'anno sui fondi globali che sono lì per qualche centinaio di migliaia di miliardi complessivamente del triennio possono essere non dico una mina vagante ma certamente un punto molto delicato da gestire
Ecco io ritengo che si debba gestire questa partita molto bene
Perché c'è il pericolo della manovra degli slittamenti
Della trasformazione delle spese di investimento di spese in spese correnti
Quindi attraverso una serie impercettibile di atti noi possiamo
Sminuire
E no colpire e non centrale l'obiettivo che ci siamo dati
Cioè ecco vorrei che fosse chiaro per tutti che l'obiettivo dei cinquanta mila miliardi di avanzo primario pari mille novecentonovantatré è un obiettivo importante in c'è è un obiettivo importante sul piano della credibilità ci dovremo soffrire fare i discorsi del nuovo documento eccetera ma se a metà del novantatré ci comincia di nuovo a parlare che non abbiamo mantenuto questo obiettivo che siamo in presenza di nuovi sfondamenti mi sembra che la questione si complica ecco ci sono suggerimenti perché questo non avvenga
Ecco io concludo evidentemente dicendo che questo è un'opera che deve fare il Governo e il Parlamento assieme
Io non ho mai creduto ai poteri speciali abbiamo dimostrato anche con le vecchie regole in pochi mesi di saper fare fronte agli impegni del governo in Parlamento
Io credo che noi abbiamo bisogno di governabilità proposito di riforma delle leggi elettorali
Sorba da sahariana messo al centro sulla linea le abbiamo sentito ripetere tante volte anche anche da da Beppe
Certamente la riforma elettorale su un importante sia un bisogno di governabilità
Di stabilità ma anche di rappresentatività quindi la posizione che prevede un mantenimento di una di quota di proporzionale è una questione importante anche sotto il profilo della possibilità di condurre una manovra di rientro e pulitura come sarà dura in nei prossimi anni perché non è una questione che si conclude nel novantatré e nel novantaquattro
Ecco forse al Monti
Facendo assieme a tanti altri professori ma lui una sintesi qualcuno di noi l'ha definita in maniera che non voglio ripetere dalla tribuna ma in maniera simpatica ecco facendo una sintesi degli forse della redazione di Andreatta
Ha portato il dato del novantuno per cento
Registrato alcuni anni fa sulle tariffe
Sul giudizio
Sulla copertura
Attraverso le le le tariffe di una parte dei nostri doveri di solidarietà
Perché era proprio da questa mattina credo che la cosa sia chiara mi scuso con gli altri
Ecco a me sembra che dobbiamo fare una lunga strada certamente farò taluni dati devono anche a confortarci
Certamente i dati che riguardano la sottoscrizione di titoli di Stato ma io voglio ricordare il leasing
In settembre in ottobre
Alla Camera e al Senato nessuno dava una lira su questa partita di per sé Malgara complicata ma anche perché eravamo di fronte a una non a a un appello fatto da Bossi da Miglio sui Bot a dare un po'così Bofors arruffato
Ma specifico intanto non pagate fino al quindici di dicembre e poi pagato una quota minima e abbiamo un contenzioso bene Lisi ha dato un gettito superiore al previsto
Questo vuol dire che alla fin fine un certo dato di solidarietà
E ancora presente noi abbiamo la possibilità e la nostra responsabilità di corrispondermi grazie
Anni
La parola al ministro Guarino evidentemente non indichiamo i tempi ma ci raccomandiamo al suo buon cuore
Per
Ecco i signori giornalisti nelle ringraziamo della loro presenza e ringraziamo vivamente però vorremmo pregare che loro compete in questo modo in questa sede quella di ascoltare e non di parlare quindi grazie ancora per la loro presenza siano i benvenuti si accomodi ENI in modo che loro ascolto sia veramente proficuo grazie
Miei cari amici
Tutti siamo
Persuase di trovarci in un momento difficile
Credo che non nasconderci le difficoltà
Mi averle ben presenti
Ci Possa aiutare a Aldo uscire
Da una situazione che è di grave tempesta
Non voglio sovrapporre qui alle mie attuali funzioni
Il ricordo della
Mia professione originaria quella di professore di diritto costituzionale
Per dire che noi molte volte ci lasciamo prendere dal quadro del contingente
Mentre ci lasciamo sfuggire alcune linee di fondo
Che possono essere
Di una pericolosa spinta verso il non definito e quindi ignoto
Uno di quei momenti e della vita collettiva ed individuale
Nel quale se usando la vecchia terminologia di bisogna essere vigilanti vigilanti su se stessi vigilanti di quello che accade in via generale
C'è una crisi istituzionale ma questa crisi istituzionale
Si accompagna
Una crisi strutturale dell'economia
Darò qui soltanto alcuni cenni sommari proprio perché siamo alla fine del nostro dibattito per spiegare il perché a mio giudizio la crisi economica e strutturale
E se non adottiamo dei provvedimenti adeguati se non prendiamo delle decisioni corrette
I prossimi anni saranno più difficili di quelli attuali
Questa è un momento singolare nella vita delle istituzioni
Perché forse e la prima volta dopo
Moltissimo tempo
Poco più di un secolo
En se quasi due secoli
Che profonde trasformazioni dell'economia
Sono conseguenti
Sono conseguenze di una modificazione del quadro istituzionale e normativo
Noi ci troviamo di fronte ad una rivoluzione istituzionale che noi abbiamo voluto che continuiamo a volere
Ma di cui forse non ci siamo resi conto dell'ampiezza e della profondità
Mi riferisco
Alla
Alla regolamentazione c'è che soprattutto agli sviluppi dell'ordinamento c'è negli anni recentissimi
Io non farò passo nessun riferimento al trattato per l'Unione economica europea e a Maastricht di cui si è abusato nei discorsi
Faccio riferimento all'assetto che è entrato in vigore a partire dagli anni Novanta dall'inizio degli anni Novanta
Come conseguenza dell'atto unico ed alla completa attuazione dell'atto unico con l'adozione delle trecento e tante direttive quasi integralmente recepite le più importanti integralmente recepite anche dal nostro Paese
Questo è stato il vero momento abbia trasformato non solo la nostra economia ma all'economia della generalità dei Paesi europei
E questo è la l'elemento che noi dobbiamo valutare attentamente e per sapere che cosa si deve fare per il futuro
Che noi crediamo di continuare ad operare
Nello stesso ambiente giuridico che avevamo ieri mentre ci troviamo ad operare in un ambiente giuridico totalmente nuovo e imprevisto
Più volte ho fatto questo esempio noi che siamo abituati
A respirare un'aria composta in un certo modo
E come se l'organismo umano fosse costretto a vivere in condizioni di ambientali
Avere non l'aria così come conformata ma con una composizione diversa questo
Il problema che si pone per il nostro sistema
Questo è il problema che si pone per le nostre strutture economica
Primo elemento
Il principio istituzionale del mercato del ordinamento comunitario è il mercato
Il mercato obbliga a superare in modo radicale la vecchia contrapposizione pubblico privato
Se il mercato è il principio istituzionale cioè vincolante cioè obbligatorio l'impresa non può che essere privata
Quindi non è che ci sia stato un atto di volontà una scelta politica
Quando io ho proposto e ho proposto sono e assumo l'intera responsabilità perché sono stato io a formulare le norme io sottoporlo al Presidente del Consiglio io difenderle in Consiglio dei ministri per la Previte privatizzazione
Non ho fatto altro che trarre una conclusione di una necessità
Derivante dall'ordine entrate in vigore dall'applicazione concreta dello sviluppo dell'ordinamento comunitario
Perché è necessario questo
Perché noi avevamo un grande setto
Di imprese pubbliche
Le quali per definizione per la storia per lo sviluppo e per i principi giuridici costituzionale del nostro ordinamento
Erano state utilizzate oltre che per ragioni oltre che per le attività d'impresa per il contemporaneo perseguimento di finalità sociali economiche e politiche regionali
Ognuno di questi elementi era una componente che allontanava dalla pure economicità
Perseguire il fine economico come dice la legge nel cinquantatré sulle partecipazioni statali
Ma con un elemento di inserimento per scopo politico di assetto regionale di in politica congiunturale e così via
Allontanava per una quota necessariamente da quello che è il normale
Funzionamento normare rendimento di una impresa nel mercato
E noi abbiamo coniato il termine che esprimeva questo concetto no che esprimeva questa realtà
Le parole hanno poi sempre un significato concreto un un significato reale questo termine era oneri impropri
L'errore era di immaginare che l'arma era improprio fosse qualche cosa di temporaneo che si esaurisse nell'imposizione originaria e che una volta compensato in qualche modo con il fondo di rotazione tutto finisce lì no
Perché non era in proprio se incorporava nell'impresa cioè lei prese nel loro procedere graduale nel loro svilupparsi erano impresa e con una quota di oneri impropri incorporato
Quando siamo stati costretti dall'ordinamento comunitario
Ha da applicare istituzionalmente
La regola del mercato abbiamo dovuto subire le conseguenze dell'adeguamento
Di una impresa alla quale ha incorporato una coda di onere improprio ed è un momento non ne può più incorporare male poi comparare perché prima c'era l'elemento di compensazione e l'Istituto di compensazione che il fondo di rotazione
Venuta a cadere il fondo di rotazione
L'impresa con oneri impropri era un'impresa non adatto al mercato dalle misure in cui non fosse stato in grado di eliminare con navette ditta assoluta battendo il sul tempo l'applicazione del mercato comune
Non fosse stato in grado di eliminare Londero improprio
Questo questa riflessione
Questa riflessione
Questa riflessione Merli porta ad un prima conseguenza della crisi congiunturale
Noi fin da luglio
E io mi permetto di dire l'avevo segnalato
Ho chiamato il il va be'ho segnalato che ho chiamato il il i segretari del grandi centrale sindacale interna de anticipare
La misura di privatizzazione trasformazione immediata per legge le imprese pubbliche in imprese private a partire dall'ottobre determinati queste conseguenze
Quali sono le conseguenze che se dobbiamo riportare un'impresa o gruppo di riprese che ha incorporati oneri indiretti impropri dobbiamo riportarla in condizioni di piena economicità le conseguenze sono chiusure
Di stabilimenti liquidazione d'impresa al dimagrimento delle imprese
E quindi allontanamento nel posto di lavoro e avremo delle crisi regionali erano prevedibili tutte le nostre crisi regionale perché noi in molte regioni d'Italia
Ma se voi riflettete quante sono queste regione vedete la dimensione del fenomeno in molte regioni d'Italia avremo delle grandi crisi sociali perché si concentreranno i fenomeni di dimagrimento delle imprese
Questo avrebbe dovuto suggerire si è bene fare anche l'autocritica perché e dall'autocritica che viene le indicazione di ciò che deve immediatamente essere fatto ciò avrebbe dovuto sì suggerirci
Di predisporre fin dall'inizio
Dei mezzi atti a porre rimedio
Ad ammortizzare queste crisi a partire dal momento in cui si sarebbero prodotte dall'ottobre su hanno cominciato a prodursi in questo periodo si stanno manifestando nella forma necessariamente grave
Che noia ancora cerchiamo di bloccare ma saranno di giorno in giorno più alcuni
Ma la crisi se fossimo qui
Sarebbe soltanto di carattere congiunturale
Ma il giudice e anche di carattere strutturale
E da qui si è di carattere strutturale bensì di carattere strutturale non riguarda soltanto imprese a partecipazione statale
è una crisi a struttura ma di tutto il nostro sistema di impresa
Il mercato comune l'ordinamento c'è
Anche introdotto una modifica di cui si fa fatica a percepire l'esistenza e la dimensione
Tutto la nostra storia istituzionale e quindi economica e fondata
Solo un elemento che ci sta qui importanza gli sfuggiva proprio perché apparteneva alla nostra vita quotidiana e quindi nessuno si rendeva conto che si stesse
Cioè la contrapposizione tra mercato interno e mercato comunitario
Il nostro sistema a partire dagli anni trenta si è tutto
Tutto fondato basato e fu direi strettamente collegato a questo concetto del mercato interno
Il mercato interno ha dato la dimensione delle nostre imprese
E il mercato interno ha dato il riferimento per tutte le attività politiche economiche quando le nostre imprese sono andati all'estero sono andate al nesso ce ne sono alcune che sono
Forti presenti anche all'estero non sono moltissime per la verità
Ma sono andate all'estero sicure di a vere
Il loro mercato interno tutela la dimensione interna cioè il mercato interno ha determinato le abitudine la dimensione i comportamenti dell'impresa
Ora l'ordinamento comunitario
Eliminato questo concetto il mercato interno c'è il mercato interno contrapposto all'e sterno
Mercato interno non non esiste più esistere soltanto un mercato comunitario
Che secondo poi le norme vigenti all'interno del mercato è un ma in realtà un mercato globale
Questo porta alla crisi strutturale
Perché CID Elvio obbligare
A vale considerare queste e diventa il punto decisivo
Se le nostre in prese nate e cresciute starei per dire nell'abbiamo nella bambagia del mercato interno
Nel momento in cui si aprono porte finestre il mercato interno non esiste più come istituto giuridico
Hanno tutte le dimensioni e le caratteristiche necessarie
Per affrontare la concorrenza globale senza rete di protezione
Questa la domanda dalla quale dipende il nostro futuro
Se noi rispondiamo non abbiamo bisogno di preoccuparci perché abbiamo delle entità pienamente valide e per le quali le eliminazione delle frontiere la creazione e la par la presenza in un mercato globale sarà soltanto motivo di espansione allora non abbiamo ragione di preoccuparsi troviamo esaltanti
Come quando all'inizio degli anni Cinquanta si tolsero molte bardature e sedette avvio alla liberalizzazione per esempio di tipo valuta limitatissima di tipo valutare
Ma se la risposta a questa domanda
Dovesse essere negativa
Qui è la radice della nostra deve essere la radice della nostra preoccupazione
Ora se confrontiamo la dimensione delle nostre imprese
Le spesse gli investimenti in ricerca e sviluppo delle nostre imprese e mi riferisco alle più grandi
Private e pubbliche insieme
All'abitudine al rapporto con i mercati finanziari e alla dimensione del nostro mercato finanziario
Al fatto che ci fosse una pratica di vita interna sia da parte delle persone giuridiche pubbliche perché per definizione erano nazionale perché non non non dobbiamo dimenticare che in questo mercato interno
Definizione sono nazionali è creavano prassi di comportamento alla quale anche alle imprese private spleen finivano che spontaneamente per adeguarsi
Ora se queste è la una diagnosi corretta
Cioè verosimile allora l'apertura immediata del mercato
Le mie avendo la l'apertura che già avvenuta del mercato la sostituzione della contrapposizione tra interno e comunitario Peter interno adesso viene sostituito dal comunitario ci deve preoccupare
E ce n'è preoccupare e ci deve imporre di creare oggi dei rimedi
Un punto sul quale io insisto insisterò fino alla noia che noi non dobbiamo pensare al domani o dopodomani
Dobbiamo pensare a proiezione di dieci anni
Perché per il passato quando una impresa pubblica regge va bene il mercato
Ma qualora avesse avuto bisogno di un aggiustamento c'era sempre un mezzo indiretto per consentire suo adeguamento
Colmamenti indi del fondo di rotazione con qualche altra misura con apporti con integrazione tutto questo è finito per il futuro
Quindi noi dobbiamo starci porci questa domanda se le nostre imprese comprese le maggiori private e pubbliche
Abbandonate prive di ogni protezione
Saranno tra dieci anni in grado di reggere la concorrenza globale cioè se avranno prevedibilmente uno sviluppo pari a quello che sarà lo sviluppo delle loro concorrenti dirette
Se questa risposta negativa noi abbiamo un'unica possibilità di intervenire e quella del processo di privatizzazione che non può o non è più un significato privatizziamo non premia Pisa dobbiamo privatizzare subito
Avremmo dovuto privatizzare già da due anni per battere sul tempo quello che è il processo di integrazione degli affetti dell'integrazione comunitaria
Ma privatizzando dobbiamo necessariamente preoccuparci di configurare
Il nostro sistema produttivo quale dovrà essere tra qui a dieci anni per rimanere in piedi
Cioè quello che va messo sul mercato è una entità è in grado di reggere di confrontarsi vittoriosamente la bisogna avere paura di questa parola vittoriosamente sul mercato o sul mercato ci si confronta vittoriosamente o si scompare
E la nostra posizione è una posizione di falsa forse per alcuni in prese perché noi disponiamo ancora di mercati domestici nonostante la liberalizzazione formale
Ma grosse quote del mercato domestico sono ancora indirettamente protette noi possiamo avere l'illusione di essere abbastanza forte per questa grandi quote di mercato interno che non sono più quote di mercato interno sono quote nel mercato comunitario
Ma questa è uno dell'illusione più pericolose
Perché se è al mercato la quota del mercato comunitario rappresentato dall'ex mercato interno non si aggiunge
Una adeguata falsa effettiva nella concorrenza il mercato finisce per essere alla quota più appetibile
Per la quale noi avremo l'orto più forte da parte dei concorrenti Esterne e vedremo assottigliato gradualmente la quota del mercato globale anche per la parte rappresentata dal mercato interno
Fenomeni che per alcune del no alcune delle nostre industrie leader sono già visibili percepibili anche in base alle statistiche degli ultimi dell'ultimissima
Ecco
Io non non non credo che sia qui il caso discendere alle soluzioni però era necessario
Che noia in questa sede nel momento nel quale stiamo per traversare un guado questa è un'espressione tante volte utilizzato
Ci sono dei momenti nel quale noi abbiamo l'unico problema di moderare la curiosità di una strada che percorriamo con sicurezza e che vediamo già tracciata perché non alterna alternative
Questo è uno dei momenti in cui noi dobbiamo fare delle scelte
E nel momento in cui si devono compiere delle scelte bisogna sapere con chiarezza quali sono
Le alternative e quali sono le conseguenze della scelta in una direzione ho scelto in un'altra direzione so che abbiamo dalle grandi responsabilità non ci sottrarremo a queste responsabilità nave individualmente
Ma come partito eccome collettività perché siamo tutti coinvolti
Ma ma ma credo che noi dobbiamo avere fiducia
Perché individuare con esattezza il problema
Sapere quanto al momento e difficile
Può anche significare trarre vantaggio da una situazione generale di ripulitura e prendere maggiore forza per il nostro cammino futuro mi è piaciuto stamattina è qui piaciuto moltissimo stamattina
E qui la voglio riprendere in chiusura
Quando quanto ha detto il professore di statistica che vedo liete purtroppo ha parlato il momento in cui c'era una grande confusione
Ha dato le cifre del progresso dell'Italia in questi cinquant'anni
Che sono cifre notevoli non bisogna vere nessun motivo per non essere orgogliosi di quello che è stato compiuto in questi cinquant'anni
Se oggi bisogna cambiare cambiare radicalmente non perché si sia sbagliato ma perché è cambiato il condizionamento giuridico e cambiato il condizionamento giuridico in modo radicale
è serio orgogliosi del passato ed essere pronti a fare ugualmente bene nel futuro delle nuove condizioni grazie
Grazie al Ministro Guarino la parola ministro Barucci
Poli deputati e senatori
Molte cose molte riflessioni molti spunti in questa lunga giornata
E molte cose su cui tornare a ripensare individualmente
Tutti hanno notato che il titolo di questo incontro è corretto
Laddove si pone con forza che l'obiettivo vero e ultimo e la ripresa dello sviluppo
Una ripresa non a breve come tutti hanno mostrato
Ma una ripresa che va costruita giorno per giorno perché posso produrre i suoi effetti probabilmente domani l'altro piuttosto che domani
Ci sono certamente emergenze che dobbiamo fronteggiare
Difficili e qualcuna dolorosa
Vorrei subito dire all'onorevole Carrossa che non c'è la condizione occupazione tre parametri che dobbiamo rispettare per il presto comunitario
La cosa sta un modo un po'diverso che l'ultimo incontro all'Ecofin discutendo ancora l'occupazione
Io ho detto che sarebbe stato opportuno finalmente porre l'argomento in connessione con la politica di piccole e medie imprese realtà job Creation
Al centro di un Ecofin tutto dedicato all'argomento
La disoccupazione effettivamente un grave problema lo è a livello nazionale lo è prevalentemente a livello regionale
Va anche a livello europeo a livello mondiale
è un problema che tutti ci turba e credo che specialmente per chi ha la mia piccola biografia intellettuale è arduo sentirsi spesso appropriato
Della preoccupazione dell'atteso da povera gente credo che nessuno di noi
Debba sopportare questi aspro
Solo che su questo tema dell'occupazione il dibattito sul fatto
Improvvisamente crudo
Molte motivo
Io sospetto che a forza di parlare di crisi sociali di rabbia di protesta
Si stia attivando un meccanismo che la favola dell'apprendista stregone
Già ben Chen segnato
La verità è che un momento particolarmente turbolento
Lo è per molte ragioni ma principalmente perché coesistono gli danno forza di danno una particolare peculiarità
Tre diverse ragioni di difficoltà
Quella politica quella morale e quelle economiche
Quella politica sta vedendo scomparire o mettere in crisi i soggetti che sono i produttori di governo all'interno del nostro Paese
Quella mora l'ha visto subentrare a quella capacità che deve avere una classe dirigente di auto rigenerarsi un potere che ha usualmente altri obiettivi
Quell'economica ci disegna difficoltà in gran parte sconosciute
Non siamo di fronte alla solita crisi economica siamo di fronte adatto ad una contingenza di cui anche gli analisti hanno molte difficoltà a capirne la grana
Di norma si entra nelle fasi recessive o di stagnazione
Con basso debito pubblico
Bassa disoccupazione bassa capacità produttiva inutilizzata
Il mondo è entrato nella fase recessiva con alto debito pubblico alta disoccupazione alta capacità produttiva inutilizzata
è difficile capire la fattispecie a semiologia del fenomeno che si sta stemperando attorno a noi se è vero che di norma storicamente ben lo sappiamo il ritmo con cui la la economia riprende è lo stesso corpo del ritmo con cui l'economia declina
Questo statistici che probabilmente abbiamo non un mese ma qualche non brevissimo periodo di tempo avanti a noi prima di tornare assaggi di crescita come tutti noi vorremmo
Sappiamo altresì e tutti i giorni la la realtà ce lo dice che fra queste tre che io mi sono fortissime interconnessioni e ministro del Tesoro deve sperimentare ad horas ma a minuti attrezzo addirittura
La connessione molto stretta che viene fra l'instabilità politica l'andamento del cambio l'andamento dei titoli della Repubblica italiana
Quando all'inizio del dicembre scorso in due giorni avemmo prima risultato due medie città al nord d'Italia
E la comunicazione l'avviso di garanzia un noto uomo politico in Italia i titoli a lungo termine del Paese perso in ventiquattro ore con punte settanta un punto ottanta
Il lavoro
Posto in essere dall'autorità monetarie per due mesi in un giorno si dissolse
L'altra settimana ancora abbiamo dovuto sperimentare lo stesso comportamento
C'è specialmente da stampa internazionale ma ormai anche dalla stampa nazionale la consapevolezza che rapporti fra stabilità politica del Paese e comportamento le grandezze finanziarie sono molto stretti
E purtroppo del Paese sembra dominare ormai un cupio dissolvi
Come se questa volontà di autoflagellazione ci impedisse di ricordare quello che è stato tenuto in questo Paese in quarant'anni e quello che è stato ottenuto anche negli ultimi mesi
Ha ragione il collega Guarino quando dice
Che abbiamo compiuto passi chiaro difficile riscontro nella storia nei Paesi industrializzati negli ultimi quaranta
L'Italia l'Italia era all'uscita la seconda guerra mondiale con Paesi sostanzialmente agricolo
Il livello di tasso di pluralista che aveva l'Italia cinquanta era tre quattro volte quello che aveva l'Inghilterra nel mille ottocentodieci
Usciva una fase in cui qualcuno aveva scritto essere il contadino il soldato dei campi
In cui tutti i partiti che si presentano per la prima volta all'appello elettorale garanzie quarantasette mettevano ha come obiettivo centrale quello citare la terra ai contadini anche il partito liberale
Questa era l'Italia quarant'anni orsono
Oggi siamo abbiamo a che fare con Paese maturo altissimo livello di vita
Un paese che ha soltanto bisogno e voglia di riprendere la strada che cresce ma anche recentemente l'Italia negli ultimi mesi
Ottenuto risultati non disdicevole
In realtà sono ci guardiamo oggi attorno ci accorgiamo che si può governare un clima non qualitativamente
Molto cambiato ma quanti stranieri quantitativamente diverso rispetto a quello che era in agosto settembre scorso
Non siamo fuori dai pericoli le difficoltà economiche sono tutt'ancora tutte di fronte a noi
Non scherziamo a pensare questo
Ma al momento crudo della crisi finanziaria è dietro le nostre spalle
Abbiamo qualche spazio perché si posso sperare con la lucidità di chi deve compiere scelte difficilissimi ma non impossibile
Non è vero che in questi ultimi mesi è stato fatto poco
Io capisco chi chi deve poi quotidianamente incontrarsi con le persone che reclamano la soluzione dei singoli problemi e portato a cogliere la specificità del momento della condizione dell'uomo
Piuttosto che la tendenza di quello che è stato fatto
Ma sono state fatte cose molto importanti certamente destinata a durare
Distinguerei su tre punti sui mercati
Oggi abbiamo ottenuto per la prima volta dopo molti decenni di comportamento diverso un salto se primario e piccolo ma l'abbiamo ottenuto
Abbiamo tenuto recupero di credibilità sui mercati internazionali e anche sui mercati interni
Abbiamo saggio di inflazione che da molto tempo non vedevamo a questo livello e non è vero che questo dipenda dalla basso livello tra domanda interna
Questo saggio intonso dipende precisa due condizioni politiche difficili da mantenere e delle quali dobbiamo avere consapevolezza
L'accordo sul costo del lavoro e il blocco delle tariffe abbiamo ridotto considerevolmente i tassi di interesse
Oggi i tassi d'interesse a breve termine sono in Italia appena tre quarti di punto superiori a quelli della Francia
Abbiamo ridato forza al sistema finanziario italiano e abbiamo varie assaporato il gusto di essere protagonisti sui mercati valutari internazionale
Quello che diceva poc'anzi collega panissa attesero Mother nel dare una lezione una lettura un po'diverso gli hanno tanto sono stati attraversati senza dubbio dalla follia di tassi reali positivi come mai il mondo aveva conosciuto ma perché questa è accaduto forse perché qualcuno si programma se proclamò improvvisamente monetarista
Non diamo sciare arie la realtà economica non si occupa molto di quello che dicono specialmente in chiamo analitica gli economisti
E per fortuna gli economisti
La verità è diverso sale con la scienza economica la costruzione analitica e quindi una rappresentazione semplificate della realtà
Per la scienza economica e l'operare politico economico soltanto i passaggi intermedi cioè duro radura mediazione politica che sangue degli Omnitel lotta degli omini che permette di adattare che è storia che
L'ente ai fatti
La realtà economica non crede Program nonché delle decisioni
E e quando alla fine del mille novecentottanta
Signor Reagan allunga annuncia la non tanto la saprai side Economics quanto quella folle idea per cui si pensava che riducendo le imposte si potessero venire si potesse avere un'espansione delle entrate
L'economia degli operatori dissero non ci credo
E fra l'ottobre novembre i tassi d'interesse che negativi erano senso reale diventarono improvvisamente positivi
è la verità è che abbiamo attraversato gli anni Ottanta con un grande assente sul palcoscenico della politica economica mondiale questo Center la politica fiscale
Perché tutti i governi ha dovuto sperimentare che chi mette le tasse perde le elezioni
Chi fate debito pubblico può vincerle
Mi torna in mente una famosa
Battuta di San Bonaventura commentatori Dante che diceva nel Quattrocento chi pratica visura va all'inferno e chi non la pratica fallisce
Questa è stata l'alternativa in cui sono trovato i politici durante gli anni ottanta la politica fiscale è stata assente naturalmente espanso progressivamente il debito pubblico in questo disegno è stato l'aspettativa incapacità dei grandi Paesi raggiungere un certo livello di entrate tassi d'interesse sono andate all'insù
Non è quindi colpa degli economisti non diamogli troppa importanza a questo economisti hanno un alto compito gli economisti formare coscienze critiche
Per leggere la realtà economica non hanno non sono una farmacia dei politici dove si va a ricevere le medicine giuste su domanda specifica
Bene nonostante tutto questo i tassi siamo stati capaci di piegarla Lince
Certo che è difficile operare perché su quegli a breve tre quarti di punto su quelle francesi sono troppo pochi su quegli allunga scatta la credibilità di un Paese che ha difficoltà economiche consistenti sui mercati quindi alcune risultanze abbiamo ottenuti non quelli che vorreste non quelli che vorremmo ma alcuni risultati sono stati ottenuti
Un secondo fascia di problemi nel rapporto imprese finanziarie è stato Banca d'Italia ma mi spiace parlare di cose che mi hanno visto come soggetto proponente
Ma somma come operatore di altro tipo erano decenni che sostenevo che bisognasse toccare servo migratoria che bisognasse rescindere finalmente rescindere finalmente rapporto tesoro conto corrente tesoreria che bisognava restituire la manovra da riserva obbligatoria la Banca d'Italia
Tutto questo abbiamo fatto il sette giorni
Le cose sono sotto gli occhi di tutti
Non è vero quindi che nel Paese non si sta facendo nulla i mercati finanziari sopra due o tre anni che sono profondamente cambiati nel Paese profondamente cambiato sono mercati che hanno ormai l'andamento il comportamento dei mercati più avanzati
Diciamo che queste non sono state ottenute
In terzo luogo abbiamo pensato che si dovesse non tanto condurre una guerra di teologia sul che cosa fare sul rapporto pubblico in Italia pubblico-privato unitaria
Quanto di cercare di introdurre un'efficienza media più alta nell'intero sistema economico italiano
E qui abbiamo trasformato tutti gli enti ne spia come ha ricordato letteralmente iniziativa del collega Guarino
E qui si è fermata affermata la volontà del privatizzare che in primo luogo un messaggio di sistema di politica economica piuttosto che un obiettivo specifico minuzioso puntiglioso da raggiungere
Infine non è cosa del secondaria
Nell'ultimo mese abbiamo introdotto il duro principio qualche caso crudele in qualche caso che ci fa soffrire
Per cui quel generale che ha perso la battaglia due battaglie
Deve essere sostituito sia pure provvisoriamente
Non mi pare che queste cose siano poche
Sono poche rispetto alla vostra lo posso desiderio DS nella fattispecie rivoluzionari
Quello che ho sempre avuto lo stomaco debole come dice l'Artusi alla parte finale del suo trattato che sono riformista ritengo che queste cose non sono cose di poco conto
Dobbiamo essere sicuri e anche orgogliosi che quello che è stato fatto
Tra Governo e Parlamento resterà
Chiunque venga dopo di noi dovrà prendere atto che tutto questo è stato fatto
Questo ce lo riconoscono le autorità monetarie internazionali autorità di vigilanza del Fondo monetario
Le la Commissione economica europea e non è vero che l'opinione pubblica non apprezza questo
Per ragioni che tutti voi potete bene immaginare io sono costretto tre domenica cambiare chiesa per andare alla messa e tutte le domeniche trovo qualcuno che non avevo il piacere di conoscere che mi si avvicina mi dice mi raccomando senta duro
Non è vero
Non cominciamo a contrapporre continuativamente parlamento al governo governo a opinione pubblica in questo modo si fasciamo tutto
Debbo dire che quello che ha fatto il Parlamento in questi ultimi mesi
Aiutando il governo in quest'opera certamente difficile è poco conosciuta dall'opinione pubblica
L'opinione pubblica vive queste cose attraverso l'intermediazione dei media che sono presi da questo vizio ormai imperante del Plutarco tutta ricchissimo ci vuole in tutti i modi le rogne
Posso dire
Di fronte a chi non non non è costretto a praticare i pavimenti delle aule parlamentari che quello che hanno fatto alcuni deputati molti dei quali sono qui in questa stanza meriterebbero un monumento da parte del Paese
Non da parte del governo da parte del Paese
Il Parlamento ha la capacità di legiferare la capacità di fare azione
Posso sulle loro spalle che certo sono soggetti difficili con cui trattare ma posso dire
Avendo mai bazzicato queste Aule
Che credetemi
è veramente difficile
Poter legiferare e senza l'aiuto di queste persone che sono amiche e lo sono anche dei gruppi dell'opposizione il governo certamente avrebbe conseguito
Quegli obiettivi che abbiamo conseguito
Il governo Amato nel bene e nel male passerà alla storia i governi appartengono a piccola cronaca delle cose ma questo governo appartiene alla storia e questi risultati conteranno e resteranno di qui si deve partire per fare del nuovo che poi ci sia bisogno come qualcuno ha detto forse eroica e non mi ricordo chi di una seconda fase della politica economica d'Italia
Questo il punto che mi trova completamente d'accordo c'è bisogno di rilanciare di rafforzare questa iniziativa
Capisco che tutto quello che facciamo quello che abbiamo fatto è troppo poco e capisco che bisognerebbe fare sempre di più
Vorrei dire per tutti il caso delle privatizzazioni
E quali sono state scelte decise per le ragioni che poc'anzi diceva il collega Guarino e perché come tende a ripeterlo perché questo è il modo per accrescere il tasso medio di produttività del Paese
Non sono state fatte né per una scelta ideologica né come diceva stamani qualcuno scherzosamente dette guadagnarci il regno dei cieli
E non abbiamo mai cattolici per sempre questo continua a proposito di chiederci se quello che facciamo è coerente al nostro essere tratto
Questo rapporto sbagliato che abbiamo con la dura scienze economiche la scienza economica come tutte le scienze è un sistema di connessioni che non è
Né cattolica nel liberale né ostrogota è quella
è quello dall'alta capacità di essere portatore di valori SISTAN nella nostra intuizione volontà decisione
Di creare le regole entro cui quelle norme tecniche funzionano sarebbe troppo facile dire che in quanto noi siamo cattolici siamo in grado di turbare di modificare quei comportamenti non abbiamo
Questi primi questi problemi di inferiorità
Sono duecento anni che è uscito il primo trattato sulla principi di economia cattolica
Ma l'economia politica non se n'è accorta di questo filone perché era un modo per tentare di fare l'economia quella che essa non può essere i valori sono fuori rispetta la tecnicità dell'operare un grande economista
Che
Avuto ruolo anche politico semi politico in Italia
Diceva un certo momento la sua vita la scienza economica intimità leggi che sono come quelle fisiche dice nessuno fisica si chiedesse tiraggio interrotto Rossi Santo Bevitore ultravioletti sono Paesi che producono certi effetti
Questo ecco è l'atteggiamento che abbiamo avuto nei confronti del privatizzazione le quali vanno realizzate con i tempi
Che se richiedono
E nessun Paese le privatizzazioni sono state fatte intromesso in quindici giorni o intendesse mezzo ci sentono un po'di tempo ma vi immaginate si possono fare l'Italia in due mesi dopo che erano quarant'anni che si parlava di privatizzare non si era stati capaci di privatizzare niente
Io non so quanti colleghi hanno vinto in nel nella loro vita e concorso accademico scrive con libri sulle privatizzazioni
Fortunatamente o sfortunatamente per loro la realtà non se n'è accorta non se n'era ora che stiamo cercando di realizzare è chiaro che ci sono perciò anche resistenze ci sono
Ci sono difficoltà perché non dire che non abbiamo una legislazione sull'OPA molto severa e che in tutti gli esempi di privatizzazioni realizzate nel mondo soltanto un caso fatta
Eppure abbiam valigie abbia dovremo attuarla se necessario
Quindi non facciamoci prendere anche su questo punto da preoccupazioni dis di distruggere tutto quello che è stato fatto e da volontà di pensare che comunque domani può accadere il miracolo
Sull'altro punto vorrei dire qualche cosa perché sottratta Carlo toccato Nino Andreatta anche se io non c'ero stamani mattina
Su rapporti Bilancio cambio
Qui una polemica che è stata messa su sull'opportunità o meno di addivenire ad un presso internazionale
Ha creato la sensazione che attraverso questo prestito ci siam messi in una camicia di nesso non è così
La camicia di Nesso stanno i risultati che non saremo capaci di ottenere
Nelle condizioni del presto internazionale ci sono scritte le stesse condizioni che sono nel DPEF
Documento programmazione economica e finanziaria se non l'avessimo tenute quelle condizioni certamente i mercati si sarebbero accordati anche senza avere il vincolo del testo internazionale
Cioè noi dobbiamo metterci in testa che ormai Massi tono su Maastricht Di Pietro non DPEF dobbiamo percorrere per forza una scelta strana
Dobbiamo percorreva sapendo che peraltro le turbolenze politiche rappresentano tutti i giorni difficoltà gravissime da maneggiare in termini tecnico
E ne avremo ancora nei prossimi mesi perché il ventuno di marzo il ventotto di marzo si vota in Francia e i mercati hanno già preso posizione per questa scadenza perché a giugno ci sarà il referendum per la comunità europea
Perché aleggia sull'Europa il problema di come la Gran Bretagna risolverà questo suo essere o non essere a favore di massa
E certamente noi stiamo sperimentando in questi giorni il costo di stare fuori dello SME
Perché appena ce la turbolenza magari dovuta la parola alla alla sterlina irlandese la lira perde l'uno per cento e naturalmente c'è c'è più convenienza per gli operatori arbitrare arbitreggiare
In cambio piuttosto che ad esagerare in tasse
Questa è la situazione dobbiamo operare eppure dobbiamo procedere dobbiamo andare sul mercato internazionale avendo la consapevolezza però
Che questi sono mercati e sta
Dunque qualcosa è stato fatto
E spesso mi capite guardarmi attorno per vedere dove sta se c'è il tipo di suggerimento che ci proviene
Vedo tante idee tante proposte
Da colleghi economisti da commentatori da forze politiche
Con molta franchezza leggo queste cose nella speranza di trovare barlume per innovare quello che sto facendo quello che stiamo facendo
Leggo tutto questo indago le idee ma devo dire che mi paiono insieme parole non dissimili da quelle che riesco a dire a me stesso
Ovvero inadeguati
Inadeguati
Ho il sospetto ma un sospetto che può darsi sia infondato
Che il male che dobbiamo affrontare ci trova e ci trova impari
Più che altro impari rispetto la nostra voglia di ottenere qualche cosa di più
Ma perché dicono e qualcuno di noi fosse contenta per il saggio disoccupazione all'undici per cento
Pesante sciocchezze consegnata in vita mia assediata che Cigole prodotto è segnato immaginate un pochino posso arrivata insegnare
E i quali segnato anche per anni che il cinque per cento della disoccupazione era un punto oltre il quale ci sarebbe stato rottura dell'equilibrio democratico c'era scritto in tutti i libri c'era scritto e anche io dicevo anche io siamo all'undici e democrazie regole
Ma voi potete pensare tecnico stato accostato a questi livelli valletto tranquillamente la sera
Specialmente se uno che nella sua famiglia sulla sua pelle ha sperimentato che cosa vuol dire la disoccupazione senza paracadute
Non si può pensare che ci siano Ippolita attivi sulla disoccupazione è una sofferenza per tutti constatarlo
Eppure vorremmo affrontarla ma sappiamo che lo sappiamo la Bibbia davanti lo sappiamo dalla storia economica che quando questi fenomeni colpiscono purtroppo colpiscono
E bisogna che i governi si mettano in testa che possono aggredirli soltanto attraverso le misure consone alla circostanza non inventando quotidianamente ricette che poi non esisto
Questa è la ragione per cui il governo deve governare
Siccome non è solo non è solo soltanto come maggioranza e solo anche come proposta culturale attorno di luglio
Riemerge come sempre in questi casi l'apologo d'un vecchio medico olandese tre secoli fa del vizi privati i benefici pubblici
Cioè a dire quanto più la evitare riesce a produrre misfatti quanto più riesce a produrre ricchezza quanto più è buona quanto più riesce
A produrre disastri e vorremmo in questo momento invece avere contestualmente bontà di propositi e eccellenza dei risultati
Appartiene questa miracoli che non sono di norma a disposizione dei ministri la verità è che nel nostro Paese il vizio
Quello che appunto in questo schema intellettuale dei vizi privati benefici pubblici
Non era diventato competizione ma era diventato in realtà consociazione
Non era diventato un gioco concorrenziale era diventato un gioco cooperativo
E questa è la ragione per cui ci voleva socialmente e storicamente una rottura purtroppo questa cosa al di fuori della classe politica che aveva il dovere di realizzarla lei e che gli è stata imposta questa rottura
E questo è il dato di fatto che abbiamo da leggere e col quale dobbiamo noi oggi operare tre emergono perciò in questi momenti difficili pena angoscia tutte le nostre pigrizie e anche perché non è nostra orgogli professionali grossa smisurata ambizione intellettuale
Io capisco che quello che dobbiamo fare e di grande momento ma credetemi
Si può fare
Prendendo atto dei problemi che abbiamo da affrontare
Non fonda abbiamo alle spalle cinque anni di parità di cambio con inflazione maggiore dei nostri Paesi concorrenti
Abbiamo alle spalle un costo del lavoro
Che per anni è cresciuto più del prodotto interno lordo nord
Siamo vissuti alcuni anni con grande specchio per le allodole del Trattato di Maastricht
Maastricht è stata
Una grande congiura
Fatta finiti bene e ordita dall'ex Autorità monetaria
Ma perché è stato lo specchio per le allodole
Perché l'autorità monetarie volevano costruire un mercato inclusero disastri unità monetaria unica e le autorità politiche attraverso questo grande specchio delle allodole speravano di importare saggezza sapienza di comportamento dei loro paesi
E poi la realtà sociale era tale per cui questa saggezza non si importava e masserizie restava tra i vincoli e comportamenti erano diverso
Eppure oggi che abbiamo questi vincoli che ci impongono questi comportamenti possiamo fare tutto questo
Mi chiedo però se noi stessi siamo in grado come cultura come atteggiamento per affrontare questi problemi
Io spesso parlando con me stesso
Viene il dubbio di essere vecchio come cuore come mente
Mi rendo conto che noi siamo in una situazione difficile da affrontare ma che si può ricostruire partendo dall'ipotesi che noi siamo una situazione di economia post bellica
Cioè in cui si è dovuto cambiare pagina
Dobbiamo farla però attraverso una continuità di agire non a rottura di agire e si può fare questo
Se questo è che senso a chiedersi come spesso capita anche nelle aule parlamentari di chi è la colpa
Del momento che stiamo vivendo della situazione che di fronte a noi
Baldassare stamane diceva giustamente che sono venti anni che noi abbiamo un deficit primario mi risultava a me ne corrente sì mi risultava me Chiarante vent'anni tra non hanno due ma Podda siccome Baldassarri e più acuto a te dimestichezza di me con i numeri può darsi che io sbagli
E perché non ricordare che dieci anni fa in qualche grande città italiana Perrone trasporti a costo zero
A costo zero
Se poi debito pubblico è cresciuto così insomma non è come si dice dalle mie parti del frutto in quadri di di di di qualche notte distratta di ragazza dalle migliori intenzioni insomma
E così ecco perché tutti abbiamo abbiamo abbiamo concorso a crearla questa questa con questa condizione
Ecco si è chiesto se c'era pure una profuga e di retorica
Con appunto l'Università che l'avere costi bassi le Ferrovie costi bassi e trasporti costi bassi ecco non facciamoci prendere ora da questo coro di grida lanciate lasciate senza risposta è no di inviti comunque a protestare
Di gusto solo destro Wines
Permettetemi di dire di propaganda
Che cos'è questo che gli si ricontino ci vuole un nuovo che in esse o ci vuole un nuovo Bretton Woods che sono proposte per chi ha poca dimestichezza
Con la cultura storica che se rinascerà quando non quando ci sarà uno bravo ma quando le condizioni storiche permetteranno di fare quella sintesi
Bretton Woods si realizzerà non quando c'era un grande ministro degli Esteri ma quando le condizioni storiche creeranno le condizioni perché ci possa essere una sintesi
Quindi questo gusto del piangersi addosso non mi pare che debba prenderci se non vogliamo anche noi a essere parte di questa tendenza distorsiva e distruttiva
A meno del passato c'erano gli slogan s'il nuovo corso di politica economica il Piano del lavoro intervento straordinario la programmazione economica programmazione regionale i poli di sviluppo
Cosa ci appaiono questa distanza parole vuote parole forti ora però non abbiamo più nemmeno questo
Abbiamo soltanto un grande gioco collettivo che il gioco collettivo dell'uomo nero
E l'uomo nero e ora in mano al governo
E come detto stamani mattina Martina solo al Senato qui sta il problema che nessuno vuole più gli abbiano questo uomo nero
C'è dunque la governare
Giorno dietro giorno lasciando la soffitta delle nostre debolezze i timori dell'angoscia quotidiana
Ebbene amici fino a che il governo sarà sarà costretto a governare governerà
Troverà la forza e L'Unità necessarie a che questo si è fatto nel migliore dei modi grazie
Grazie
Ministro Barucci diamo adesso la parola all'amico Andreatta che risponderà alle osservazioni fatte in questo seminario alla sua relazione di base ma anche come responsabile delle politiche economiche del partito concluderà questo nostro seminario
Va
Quando la parola non veniva azionata è stata una esperienza
Qualche
Ma porta perché ne è venuto fuori rinvenuta talvolta comma difficoltà confermo personale
Particolare un'altra parte con
I passaggi rapidi
Di una interpretazione
Scientifica razionali convinzioni antiche
Una unanimità di atteggiamenti
Una ritrovate solidarietà a RAI tre fra di noi quasi fossimo negli anni di De Gasperi
La convenzione
Che ci sono delle regole e delle convenzioni con cui amministrare le risorse dei cittadini
Siamo tornati a Vannoni non al Vanoni trionfale del perché hanno ma al valore che copriva con il cinquanta per cento
Di imposte le sue spese pubbliche e questa è la convinzione di dove dobbiamo marciare
Che meno lo dicevo all'inizio che l'emergere dei problemi sociali connessi alla alle crisi produttive facesse rinascere la cultura degli anni settanta
Questo periodo in cui il volontarismo
L'idea di potersi imporre in via amministrativa anche in un'economia complessa illiberale
Sembrava a celebrare i suoi fasti di variabili indipendenti tra loro e quindi di una economia incompatibile in se stessi
Mi pare che questo è un punto importante perché spesso la pubblicistica ci ha dipinti come il partito che si è massimamente avvantaggiato dal disordine della finanza pubblica quasi il partito che avesse nella sua DNA una tendenza alla finanza farci
Ora le nostre origini sono diverso
Sono
L'abbandono timoroso alla fine degli anni sessanta
Del governo e del potere
Perché non volle accettare la trasformazione del sistema previdenziale da sistema contributivo al sistema
Basato
Su i dati retributivi la legge del sessantotto fu da lui rifiutata perché il suo ministro del tesoro la riteneva incompatibile con le condizioni della finanza pubblica poi gioco politico porto qualche mese dopo ritrovare questa compatibilità
Ma Moro
Una visione severa della finanza che gli veniva dalla sua cultura meridionale quell'autentica
Alla vigilia delle elezioni rifiuto quella legge
E qui direi la lezione più democratica cristiana ci è stata fatta
Dal rettore dell'Università Bocconi
Che ai suoi titoli indipendenza e alla sua storia personale ci tiene
Perché lui ci ha detto che
Le istituzioni europee
Sono profondamente segnate dallo spirito carolingio sono segnate
Da quella equilibrio tra libertà e giustizia tra mercato e solidarietà che proviene dalla cultura politica della dei nostri confratelli te la sei più tedesca e che ha impregnato ed egemonizzato il pensiero europeo e
Il
Le coste la costruzione europea
Non esiste documento democristiano quasi segnato dalla cultura dei vescovi tedeschi del diciannovesimo secolo come il tre il Trattato di Maastricht questo parola di rivendicazione lo dobbiamo
Alla su alla presenza laica di Mario Monti e non possiamo non esserti riconoscenti
In fondo
La discriminante non entra partiti Corps progressisti e partiti conservatori una discriminante
Sul senso del tempo
L'argomento che teologi cattolici
Riformati spesso introducono nel loro considerazioni teologiche
O che nei testi amministrativi piemontesi come spesso ci suggeriva
Ruffilli tentato da una piccola frase la comunità che non muore
è contenuta nelle deliberazioni delle giunte dei comuni più Montesi del vecchio regime dello del
Tra i costituzionale
Ecco i partiti popolari sono quelli che hanno il senso della comunità che non muore il senso di un tempo che futuro e passato che rapporto con le generazioni che non tende a liquidare il problema e nella radicalità dell'affermazione di un diritto ma in qualche modo stabilisce una serie di doveri e renderà presenti nell'arena politica
Coloro che dalla nostra accumulazione dalla nostra dissipazione
Riceveranno un
Habitat in cui svolge ore la loro vita segnato dalla dalle nostre decisioni questa è la grande frontiera che porta il il dialogo polemico in Europa tra popolari e socialdemocratici questa sarà anche la fisiologia della rapporto politico in Italia
A qualcuno non è piaciuta la insistenza
Di chi più vicino al mondo economico ha sostenuto che esiste una priorità sul problema delle regole di formazione della rappresentanza politica
è sembrato un eccesso
Ma io vorrei che è qui questi amici politici riflettessero che l'opinione pubblica in Italia reagisce ad una idea della politica fatta dal gioco combinatorio villa di una regola proporzionalisti Ca'
Che
Implica che ogni decisione venga fatta tenendo conto di quali saranno le reazioni del partito a in di fronte alla decisione del partito PD tenendo conto delle posizioni del partito ci entriamo in un gioco complicato di congetture che rende in determinati problemi che comporta una estrema Spesal di capacità intellettuali qui il piacere del politico di professione nella nell'ambito del sistema proporzionale di qui la disperazione del cittadino che chiede alla politica le decisioni chiede la determinatezza
E allora dobbiamo renderci conto che il problema del sistema maggioritario il problema dei collegi uninominali sono legati a questa disperazione del cittadino è questa richiesta che la politica svolga il suo compito come macchina per decidere potrà anche essere sbagliata
La riforma che andiamo per fare potrà essere troppo vocale l'opinione pubblica su questo aspetto potrà esserci dei problemi tra nord e sud per la configurazione dei rapporti di potere nell'ambito delle comunità locali ma esiste questa domanda
Tung o del di Truman non sempre presente nel gioco passa già come accade nel in coloro che terminano il mandato della presidenza americana andare in provincia scrivere memorie
Andare a pescare
Di questo dobbiamo renderci conto anche perché di fronte a questa complicazione del gioco che ci ha permesso chi non decidere
C'è poi una decisione rapida quella che i giudici mettono in evidenza attraverso le anonime partiti localmente e quindi questa impressione che dove le cose interessano la capacità di decisione ci sia e ci sia davanti alla grande teatro della politica una retrostante
Gabinetto in cui le la gente prende le sue decisioni di fondo che cosa si vuole si vuole eticità dei dialetticamente in contrapposizione a tempo determinato
E allora di fronte a questa domanda che la domanda per stare da uguali in democrazie che hanno questo sistema di governo perché come diceva Dostoevskij
Una cosa non si perdona a chi governa quella di aprire umiliato il Paese di fronte
Al Parisi vicino
E certamente nel profondo del nostro sistema politico nella sua indecisione
Cioè basta aprire la stampa internazionale solo quella finanziaria la derisione per quell'eccesso di complicazione che nel nostro sistema e contenuto
E allora
Io capisco che ci sentiamo espropriati dalla gente ma è comprensibile che la gente che lavora nell'impresa il cittadino che partecipa come utente alla cattiva amministrazione del Paese ne subisce le umiliazioni
In qualche maniera ci abbiamo proposto pesantemente sul tavolo questa agenda con questo problema della semplificazione della organizzazione politica come problema fondamentale come problema su cui si misura anche la credibilità economica del paese
Poche parole sui temi che sono sembrati spiazzati rispetto alla scelta fondamentale che si debba e questa costituisca il criterio di verità della di chi prende le decisioni politiche si debba affrontare in tempi brevi
La progressiva
La seconda terza quarta fase piccoli che è stato fatto
Direi con insolita fermezza
Per questo Governo nella sessione di bilancio qui ci sono state alcune osservazioni che ha fatto Pomicino
Questa mattina e che
Introducono il problema di Achille e la tartaruga
Pomicino ha detto che non metteva acconto di accelerare che dall'ottantacinque al novantadue erano stati eliminati sei punti che deficit primario e che in fondo non valeva la pena di scomporsi e bisognava progredire sulla strada che si era scelto ora signori questa strada porta nel novantanove ad aprire un surplus primario di sei punti di PIL
Sembrerebbe che il discorso funzionasse
Soltanto che nella nel novantanove i sei punti di PIL non bastano perché il debito è cresciuto al centoquaranta per cento del più il e comporta tassi di oneri finanziari per cui sei punti di PIL non sono sufficienti a cominciare a far calare il debito nazionale
E per cui mancato raggiungimento da parte di Achille e della tartaruga a appunto l'aspetto grave verso Achille ha come conseguenza che la parabola dell'addebito si ripete
E spiega perché i governi che hanno gestito una fase di prosperità nella quale era meno costoso
Il consenso era più facile di intervenire sulla sull'andamento dell'addebito ci hanno lasciato nonostante che ogni anno abbiano operato problemi ancora il risolvibile occorre accelerare
E credo che su questo e questo doveva dovesse essere il significato della riunione questa mattina del Senato
Ci si aspetta da questo governo e in qualche modo la suggestione di Mario Baldassarri è quella di accelerare i tempi
In fondo possiamo anche evitare se volete di fare i provvedimenti di marzo o di maggio
Ma decidiamo di fare subito alcuni dei provvedimenti che ne vorremmo prendere per il mille novecento novantaquattro in modo che abbiano decorrenza già nel novantatré se questo è richiesto dagli andamenti della finanza pubblica
Noi pensavamo come partito che proprio di fronte alla contrapposizione
Di un nuovo sistema elettorale fosse importante che tutte le parti prendessero degli impegni su una politica il partito bipartisan politica che coinvolgesse chi sta sul banco del governo chi sta all'opposizione
E per questo pensavamo che certe scelte fossero opportune ma poiché
Noi abbiamo fiducia abbiamo rinnovato la nostra fiducia in questo governo
Riteniamo che questo sia il mandato Chisso dico è vero
E che è una certa anticipazione di documenti o e una certo perfezionamento della operazione di della legge della della vicenda di bilancio sia importante per ristabilire il senso del movimento
In qualche modo in questi due mesi
Con le discussioni se si dovesse o meno fare certi provvedimenti con l'esclusione da parte di qualche ministro che si dovessero comunque prendere i provvedimenti è sembrato in qualche modo guastarsi il ritmo del Governo
Poi credo che con la decisione la discussione di oggi in Senato chiediamo al governo di riacquistare quel ritmo che lo ha caratterizzato
Perché noi dobbiamo per il novantaquattro porci il come
Porci l'obiettivo di arrivare molto vicino possibilmente di raggiungere la fase in cui il debito non crescerà più rispetto al PIL sappiamo che poi la la strada in discesa
Che poi i meccanismi della riduzione degli interessi determineranno magnificata i i risultati correzione quindi si tratta di un momento di tensione e chi questo momento di tensione saprà fare meriteranno solo di essere come diceva Pietro Piero nelle notti dei libri di storia ma nel testo dei libri di storia
Bene diciamo accanto a questi argomenti ci sono altri problemi che sono stati segnalati è chiaro che la dichiarata chiusura dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno non implica che sia chiuso il problema
Di regioni che esse non pongono alcuna contraddizione drammatica interni di consumo sono in ritardo di quindici anni sul consumo della parte della media del Paese
Ma pongono dei problemi per strutture produttive
Che sono giovani
Hanno la metà o un terzo degli architetti il settore industriale di altre regioni del Nord non raggiungeranno mai i livelli del Nord ma esiste questo problema
Ed esiste un problema di cui il ministro del Bilancio si occupa ma sarà opportuno che il parlamento ci dia un'attenzione della fase transitoria
I commessi organizza la liquidazione degli enti di come si organizza il passaggio dalla legislazione del passato alla trasformazioni in ordinario
Prossimo sia ordinario che è importante perché da classe dirigente del Mezzogiorno si dovranno rendere conto
Come si rendeva conto Sturzo che prima del mezzogiorno pure ma loro
è vero che un problema nazionale ma senza una classe dirigente che sappia affrontare i problemi
Dell'amministrare in tempi reali fuori del tempo
Il dio della tradizione islamica in tempi reali tempi del capitalismo laddove si paga l'interesse sulla tempo senza questa capacità evidentemente Fini
Nessun'azione dal dall'esterno potrà avere effetto e quindi l'ordinarietà significa anche questo questo richiede tuttavia sforzo richiede esaminare se convenga ancora lasciare alle Regioni per improbabili programmi di sviluppo di lavori pubblici i mezzi che sono stati distribuiti ma mai impiegati o se in presenza di una domanda finalmente gli investimenti industriali convenga Rizzi allocare questi mezzi se convenga mantenere la fiscalizzazione degli oneri sociali oppure se in presenza di un costo della vita nettamente inferiore a quello del Nord non convenga vere articolazioni
Regionali della dinamica salariale dei livelli salariali in modo da utilizzare la proporzione minori di di mezzi a disposizione per le agevolazioni imposti dalla ma la coerenza con la normativa europea in direzioni più corrette lasciando che il costo del lavoro rifletta la situazione del mercato del lavoro invece si usino quell'ottanta settantacinque per cento di mezzo equivalenti in altra direzione
è stato sollevato da molti perché esiste una vecchia tradizione populista anti bancaria nel nostro partito che è compensata soltanto dalla
Puntigliosità con cui noi democristiani ci siamo occupati in passato di nomine bancarie
Esiste illa problema delle banche e credo che si sia preso la direzione giusta nell'immaginare come ravvivare la concorrenza bancaria come i Poteri che non sono stati forti dati all'Antitrust ma la Banca d'Italia potrebbero essere utilizzati ma soprattutto Rosini ci ha detto che renderà possibile forme alternative di intermediazione per quanto riguarda il credito a breve condurrà commessi al Pepe e credo anch'io che in un settore in cui le strutture di costi sono così simili come quelle delle banche la concorrenza più efficace nasca da forme di intermediazioni diverso da questo punto di vista ho sempre avuto qualche dubbio sull'opportunità diffondere gli istituti di credito speciale con in gruppi bancari
Per il timore che i una certo tipo di concorrenza della Security industrie alle banche potesse essere in qualche modo limitare
Basta se fossi più giovane pensare anche che i capital ratios dovrebbero essere in qualche modo collegati a quel segno di valutazione soggettiva del rischio
Che le banche forniscono quando caricano tassi di interesse del diciassette diciotto diciannove per cento si dovrebbe allora chiedere un maggiore capital ratios perché in qualche modo c'è
La indicazione di una preoccupazione di una valutazione il pericolo che lo stesso istituto nella sua discrezionalità professionale fa e quindi dovrebbe esserci a tutela dei terzi e del mercato forse una maggiore richiesta di ma comunque
Sì ho detto si è parlato a lungo della mercato del lavoro
Sono convinto che non è possibile funzionare con la intermediazione come monopolio amministrativo
Se la intermediazione sul mercato del lavoro rimane a una struttura monopolistica ma avremo nessun movimento di giovani dal nord al sud funzionava molto meglio
Il meccanismo della del porta a porta con cui negli anni cinquanta o sessanta le si organizzavano i flussi di immigrazione meridionale
E di questo evidentemente ha dato il grandi modifiche demografico del Paese ce ne sarà bisogno allora è necessario che la intermediazione sul mercato del lavoro sia acquisita da
Le organizzazioni professionali dalle parti sociali non probabilmente dagli uffici burocratici dimostrano sempre più lavoro inefficacia la loro incapacità se non di registrazione notarile dopo che la l'accordo fra le parti si verifica
Ma costituiscono un elemento che blocca la diffusione informazione essenziale per rendere dinamico
Così come molto importante superare quei gli unici istituti
La squisita del mercato del lavoro italiano che sono i lo straordinario superare integrare e la cassa integrazione
Nei prossimi mesi avremo settori industriali che si troveranno davanti a
Crescita della domanda
E quindi hanno bisogno di avere in mano d'opera la manodopera che non può essere acquisita a tempo indeterminato perché non sanno valutare
Come questa domanda se questa domanda è stabile o meno ci saranno possibilità di in esportazione
In una situazione internazionale che può ancora mutare e quindi è importante che ci siano strumenti come il leasing di lavoro come l'organizzazione del lavoro precario precario come diverse forme di contratto a tempo determinato
Da qualcuno è stato evocato dal problema del sostegno alla capitale umano vorrei dire del sostegno a nuove forme di imprenditorialità
Le grandi imprese della mia città sono nate da assistenti di ingegneria
Magari con un intervento di cinque o dieci milioni del suocero
Cominciando a lavorare nel garage di famiglia e sono riprese con mille mille cinquecento cinquecento persone stabilimenti in Giappone in Germania al terzo cliente l'Italia
Anta per cento di là di ingegneri nell'asta
è probabile che coi tempi che corrono senza quel differenziale di condizioni
Di difficoltà che l'anima della il
Rendite Oria
Non si diventa imprenditori se c'è il posto facile all'università o nell'azienda di famiglia
E allora bisogna trovare io direi che ministro del tesoro
Opportunamente dovrebbe richiamare l'attenzione delle fondazioni delle Casse di risparmio perché prima che su programmi un poco peculiari Phoenix beni culturali gli utili
Piccola beneficenza locale si concentrassero su questo problema della aiuto
Al potenziali nuovi talenti industriali che proprio perché borghesi proprio perché inseriti in una certa logica di protezione hanno bisogno di qualche assistenza in più che divenga paga
Il viaggio in Germania per capire una certa tecnologia
Che siano assistiti in questa fase perché talvolta dalle decisioni di poche decine di persone può derivare grado di successo o di insuccesso della industrie d'una città
Credo di avere richiamato ultimo punto il problema della
Del grande argomento in futuro qui sono state dette cose importanti sulla necessità di
A richiedere
Studiare il sistema tedesco di formazione del personale
Io paura quasi a ripetere una proposta che si è fatta che in qualche modo anche qui ieri che già
Di utilizzare il Fondo sociale europeo per un crash program quest'anno di formazione del personale perché so che in questo campo nulla si improvvisa e il l'ha rapito e dannosa rispetto al fondare del le istituzioni che è una questione che richiede tempo
E tuttavia chi capito che se le categorie gli industriali possono aprire
Canto la roccia di e al Cavaliere affidare alle riunioni di Cavaliere del lavoro un minimo di attenzione a questo problema in modo da fornire l'assistenza per un crash program che interessi qualche decine o centinaia di migliaia di ragazzi
In fondo i finanziamenti dovrebbero poter essere provati
Nel fondo sociale europeo prima che vada a ma divenga perenti
C'è poi una grande tentazione del parlamentare su cui ho costruito i miei cinque anni ultimi di vita parla
In un potere educare il governo tesoro prima il governo poi alle regole
Ma il Parlamento le regole sono importanti dal Governo sono meno in
Il Governo si richiama le regole sei non ammette una spessa qualche volta
Do una spessa è necessitati quindi più politico trovarsi trova impacciato nelle regole loro e persone come coloni o come prima io che richiamavano la necessità delle regole sono un poco fastidiose
Credo che una maggiore attenzione da parte politica su questo lavoro oscuro della vita parlamentare nella quotidianità
Di fatto sappiamo tutti abbiamo utilizzato male anche per la collocazione specifica di questa funzione tra gli uffici del tesoro eccetto che la collaborazione a costruire le regole e un elemento essenziale
E credo che quest'anno con la nuova trascrizione dei fondi di dotazione
La cosa sia ancora più importante
Io credo che i fondi dotazione per i fondi di dotazione bisognerebbe riaprire la sala della maggioranza al tesoro
Perché
I fondi dotazione sono il proprio della maggioranza non sono il luogo del contenzioso tra il Governo e il Parlamento come ai all'epoca della solidarietà nazionale
Gestiva una visione sudamericana dei rapporti c'è il governo c'è il Parlamento ma si governa con il Governo il parlamento quindi con la maggioranza quella unica cosa che il governo e maggioranza in un governo
Credo che non si dovrebbe mai accedere null'
Alle opposizioni
So bene che non ci fossero ma visto che ci sono sono in programma legislativo del governo è il limite governo dovrebbe dimettersi ogni qual volta una lira del fondo globale fosse utilizzata dalla opposizione
Perché si tratta dello spazio di legislazione in cui la maggioranza deve affermare la sua prese
Ho appena sorvola che sa del temi di questa giornata
Visto che lo sostituisco una battuta
Lentamente politique
Del controllo della Borsa
E le forze politiche esercitano il nome dei loro elettori i cittadini contribuenti
Martinazzoli ha ricordato un giorno
Che l'unico
Governo
Per un'elezione per una rivoluzione parlamentare per un'elezione nel nostro Paese è stato il governo della destra storica che aveva realizzato il
E dice che
Forse quella esperienza
Ha indotto negli uomini di governo dei parlamentari
Una stima
Una terribile preoccupazione
La lotta per il pareggio non abbia procurare
Esito si
Mesi a
E ha aggiunto
Il movente di uscire di scena questo di sembrava più nobile
Anche a nome del
Quando dico bianco ricava voglio dire lo dico con un motivo di orgoglio
Sono centodieci i senatori Pd duecentoventi
Raccoglieremo tu l'azione ma quello che più conta
Avremmo The queste vostre osservazioni nelle