Sono intervenuti: Luigi Arcidiacono (professore).
Tra gli argomenti discussi: Amministrative, Catania, Comuni, Elezioni, Legge Elettorale, Sicilia.
La registrazione audio ha una durata di 43 minuti.
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professore
Sarà la città di Catania il primo grande centro urbano del paese che il trenta maggio voterà per la prima volta con l'elezione diretta del sindaco
E attraverso le possibilità offerte dallo statuto autonomo che l'Assemblea regionale siciliana anticipando in tutta fretta al Parlamento nazionale si è data una sua riforma elettorale per i comuni dell'isola
La legge di riforma varata l'anno scorso a Palazzo dei Normanni di gente con la prima convocazione del corpo elettorale siciliano il trenta maggio divide un po'tutti
Unica novità della riforma siciliana resta comunque l'elezione diretta del primo cittadino l'elezione del consiglio comunale rimane invece su basi fortemente proporzionali
La riforma siciliana diventa adesso rispetto alle proposte elettorali nazionali in discussione un banco di prova per i più convinti sostenitori dei sistemi elettorali promiscui a cavallo tra principi uninominali e proporzionali a due turni
Affrontiamo le caratteristiche sia della legge siciliana che quella nazionale con l'aiuto del professor Luigi Arcidiacono
Docente ordinario di diritto costituzionale dell'università di Catania nell'ambito di un incontro dibattito organizzato dall'Associazione Nazionale donne elettrici
Tenuto il ventiquattro febbraio scorso a Catania sul tema specifico dell'elezione diretta del sindaco
Alcune considerazioni di fondo ci introdurranno all'argomento sia la legge siciliana che quella nazionale tentano di dare delle risposte alle esigenze di riforma elettorale
Che hanno anche portato alla costituzione di inizio legislatura dell'ormai nota commissione bicamerale in Parlamento
Sia l'una che l'altra legge mirano a dare un quadro già prevedibile tutto sommato dei governi locali
Ed infine entrambi le leggi modificano sostanzialmente i rapporti tra Giunta e Consiglio comunale i dispositivi di legge siciliani e nazionali infatti hanno diverse peculiarità nei rapporti tra consiglio ed esecutivo
Le maggiori difficoltà viste le passate esperienze amministrativa a Catania che ha porno portata ben cinque sindaci in meno di cinque anni si affronteranno nel conseguimento di giunte stabili e durature
In Sicilia si vota con due turni elettorali un premio di maggioranza graverà sul trenta per cento dei seggi il restante settanta per cento verrà assegnato proporzionalmente
Figura anomala della riforma siciliana il secondo turno viene ricordato infatti che il ballottaggio uno strumento elettorale nato proprio per i sistemi maggioritari e non per quelli proporzionali
Nessuna razionalizzazione invece tra la figura di sindaco ed il consiglio comunale emerge sia dal testo nazionale che da quello siciliano
Mentre in Sicilia si vota con la doppia scheda nel resto del Paese si voterà anche se con un voto disgiunto per sindaco e consigliere comunale su un'unica Scheda
Nel testo nazionale il sindaco solo dopo la sua elezione presenterà il programma e gli assessori in Sicilia invece prima del ballottaggio i due candidati dovranno esprimere il programma e lista Assessoriale
Il potere nei comuni siciliani nell'ambito della riforma vigente quasi inesistente
è previsto in Sicilia su ispirazione della Costituzione di Weimar l'istituzione della cosiddetta sfiducia costruttiva
In caso di crisi secondo la legge nazionale il sindaco dimissionario trascina con sé anche il consiglio comunale
In Sicilia invece in caso di scioglimento del consiglio comunale il sindaco eletto direttamente dal corpo elettorale rimane comunque in Carinzia
Su queste ed altre contraddizioni con l'aiuto del Professore Arcidiacono ordinario di diritto costituzionale dell'università di Catania cerchiamo di capire come si svolgeranno le elezioni dirette dei sindaci e dei consigli comunali
Sia in Sicilia che nel resto del Paese buon ascolto
Per istituzionale in questo clima viene varato a come è noto e di questo dobbiamo parlare di questa sera in Sicilia con la legge regionale numero sette del ventotto agosto del mille novecento novantadue
E la legge sulla elezione diventa nel sindaco la medesima riforma
Non viene ancora varata ma e approntata in qualche modo dal Parlamento nazionale
E anch'essa sulla elezione diretta del sindaco ma sappiamo che soltanto una delle Camere fino a questo momento si espresse esattamente la Camera deputati attendiamo
Che tipo di battaglia ci sarà un senato e preannunciata una battaglia una battaglia abbastanza agguerrita per la modifica di questa legge entrambe ridisegno la forma di governo della
La forma di governo locale dell'amministrazione locale
Ora io qui non vorrei essere estremamente tecnico perché mi rendo conto che non posso esserlo però devo scendere in qualche particolare tecnico altrimenti non cogliendo alcuni passaggi è difficile poi comprendere anche quale sia la legge nella sua struttura fondamentale obiettiva e un po'per quello che potrò dire che vuol dire il mio pensiero la riforma siciliana della quale si è parlata
E appare oggi come e il un esperimento nato in laboratorio Moro che voglia da un lato governare la alla esperienza vocale e che quindi voglia imporsi in maniera che si dia uno scossone a Accio
Che fino a quel momento ha costituito la realtà locale dall'altra parte si prospetta come la vera e propria macchina motrice perché lì le riforme vadano avanti cioè a questa a questa funzione secondo me questa è l'idea della riforma di trascinamento ecco facciamo questa riforma perché alla fine si faranno le altre ed è probabile che ciò sarà
Almeno è augurabile che ciò che ciò sia e che ciò sarà
Ma perché il richiamo anche alla legge nazionale non è legge nazionale al Progetto di legge nazionale sulla elezione diretta del sindaco
Ma direi anzitutto perché è bene aprire si IRAP o aprire gli occhi oltre gli orizzonti più più ristretto di più più vicini più locali ma poi è anche
Perché dalla comparazione tra la legge regionale e la legge nazionale possono trarsi a mio modo di vedere almeno tre interessanti considerazioni
La prima considerazione e relativa alle comuni esigenze alle quali tanto l'una legge quanto l'altro Progetto di legge tentano di dare risposta
La seconda considerazione va sul versante della diversità di modello che le due leggi le chiamo leggi uno è ancora Progetto di legge ma per intenderci non ripeterò sempre Progetto di legge o legge
L'un provvedimento e l'altro le diverse modalità con cui l'un provvedimento e l'altro disegnano il governo locale
La terza considerazione che per me e poi si trasforma come sentirete in una vera e propria preoccupazione e che ciascuna
Dimensione locale
Tende a dare una interpretazione del modo in cui bisogna razionalizzare i rapporti politici del tutto particolare diversa dal contesto nazionale questa per me è come Dio è una vera e propria preoccupazione
E quali sono le esigenze comuni come si possono individuare e dove si annidano le esigenze comuni alle quali tendono a dare risposta ai due provvedimenti
Ma innanzitutto quella di fronteggiare la difficoltà di giunte stabili
Sappiamo quante
Non sappiamo come
Ma quante giunte cadono o fino a questo momento sono cadute quante giunte comunali abbiamo avuto in un arco della stessa per intenderci legislatura quanti sindaci e quanti e quanti le giunte comunali abbiamo avuto ma non soltanto a Catania ovviamente perché la condizione e forse a Catania di più forse a Catania di meno non interessa tanto questo interessa come cittadino catanese ma non interessa tanto questo
Poi è un'altra necessità è quella di rintuzzare il fenomeno delle frequenti crisi che e
Nascono come esigenza
Che direi esigenza che si scopra al momento in cui nasce una Giunta quella vale a dire di creare una Giunta a termine
E perché perché si è scoperto che la classe politica vuole l'alternanza i posti ai posti chiave no
E allora si credono proprio queste giunte a termine in maniera che poi ci sia una rotazione un turnover una sostituzione negli assessorati e negli altri incarichi e la legge intende fronteggiare questa
Questa che è sicuramente una iattura
La terza considerazione è quella di dare una maggiore partecipazione al cittadino il cittadino si sente più responsabile ma si sente più partecipe
Partecipò direttamente dice il il cittadino e concordo direttamente alla elezione del sindaco spendo bene vale a dire il mio voto perché è un voto di grande partecipazione
La la quarta esigenza a mio modo di vedere ancorché contestato in un'altra occasione e è stata quella di dare il segno di una riforma consiglia si è l'unica riforma da fare era quella relativa alla elezione diretta del sindaco
Anche perché si preannunciava uno i famosi referendum ma non i famosi referendum di Segni e compagni di quella partito per la trasversalità
Ora perché io dico che si voleva dare un segno mi pare evidente se noi pensiamo che l'ultima legge nazionale che ha rivisto non tanto la forma di governo ma che ha rivisto il governo locale e del mille novecentonovanta
Cioè la la famosa centoquarantadue del mille novecentonovanta che è stata recepita dalla legge regionale della dell'undici dicembre del mille novecentonovantuno
La numero quarantotto
Abbiamo noi una legge che ha rivisitato la materia che ha rivisto la materia che ha tentato di aggiustare i meccanismi della materia eh dell'anno scorso e poi dopo meno di un anno nel luglio viene fuori la legge numero sette sull'elezione diretta del sindaco cioè queste leggi la nazionale e la la regionale non sono state sperimentate esso nonno per far spendere il potere di fare gli statuti ma non hanno trovato ancora applicazione e sono state bruciate sul nascere
E allora io mi chiedo se questo è un modo di far leggi è un modo di procedere verso ma modifica delle istituzioni
D'altra parte il fatto che si doveva dare una sensazione di questo genere e avvertita nella legge siciliana pensate che su quaranta articoli ne dedica quindici ben quindici al sindaco alla elezione diretta del sindaco
Queste direi che è tipico delle trasformazioni no se leggiamo una costituzione
Una Costituzione ottocentesca mai sufficiente lo Statuto Albertino si vede come molte sottolineature vanno proprio nel senso di individuare le novità
E allora vanno sul piano del Parlamento sulla descrizione dei poteri del Parlamento ma d'altra parte sulla descrizione del dei dei poteri del re dei poteri residui ormai per quello che
Il re e manteneva dallo strappo che la la borghesia aveva compiuto nei suoi confronti
Dalle esigenze comuni se queste sono le esigenze comuni individuabili e nascono i punti comuni delle leggi
Innanzitutto la elezione diretta del sindaco questo è un fatto che conosciamo
Col sistema del ballottaggio qui vorrei un po'un po'soffermarmi se mi è consentito il sistema del ballottaggio è un sistema elettorale sicuramente maggioritaria
Che si applica quando il seggio da ricoprire vale a dire l'ufficio da ricoprire è uno solo
Quindi in quel collegio c'è un seggio il sistema non può essere proporzionale perché il seggio è indivisibile il sistema proporzionale va a percentuali e quindi dovrebbe rendere di divisibile ciò che non è divisibile un seggio non è divisibile
E allora il sistema con ballottaggio è un sistema maggioritario ma è un sistema maggioritario l'esperienza e quella francese perché in Inghilterra si usa un altro sistema
Il maggioritario cosiddetto semplice è un sistema che esige comunque una concentrazione di consensi attorno al candidato e allora se nessuno dei candidati viene letto in prima battuta per così dire si offre la possibilità che questa concentrazione si abbia in seconda battuta sì programma vale a dire una un altro turno elettorale escludendo molti candidati perché se non si escludono molti candidati si ritorna probabilmente alla risultato che si aveva avuto prima
è in Francia c'è un certo sistema i candidati che non hanno raggiunto la quota del dodici e cinquanta per cento vengono esclusi qui invece si dice i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di voti fra questi si ripeterà la competizione
E qual è il senso del ballottaggio è quello di offrire una occasione di accordi politici tra le forze politiche che sono rimaste in campo e quelle i cui Paladini sono stati esclusi
E quindi già si individua e si può individuare attraverso ciò che suggerirà hanno e i candidati esclusi ma vota per a o vota per Di quale l'accordo politico e quale potrà essere il disegno successivo no
Questa forma era già stata individuato in uno dei punti del ventaglio di cui vi ho parlato dalla commissione Bozzi i cui lavori sì concluso nel mille e novecentottantacinque dunque elezione diretta del sindaco dare una marcata rappresentatività quest'organo per uno degli organi di governo della comune
Conseguente potestà al sindaco di una proprio indirizzo politico torniamo con la funzione di indirizzo politico attraverso la individuazione che entrambe le leggi fanno di un programma del Sindaco il sindaco bene offrire il proprio programma
Terzo
Elezione del consiglio questa volta non con il sistema maggioritario ma con il sistema proporzionale ma è un sistema proporzionale corretto vedremo nelle differenze come avviene la correzione secondo la legge siciliana che secondo la legge nazionale
Perché il sistema proporzionale con la correzione per dare stabilità alla al governo della del comune qui vorrei aprire un inciso i sistemi elettorali hanno due obiettivi
Certissimi
Non possono fare a meno dal tentare quanto meno di realizzare questi due obiettivi
Il primo obiettivo è la rappresentanza
Devono cioè costituire lo specchio di ciò che nella comunità nazionale
Il secondo obiettivo è quello di offrire una stabilità del governo ecco perché si discute oggi tantissimo a proposito della scelta da operare
Sei scelta che deve cadere su un sistema maggioritario o se deve cadere sul sistema proporzionale perché il sistema proporzionale e e più sollecito ad avvertire l'esigenza di dare quello specchio quella immagine speculare alla istituzione al collegio rispetto alla collettività
Ciò che distribuito nella collettività venga anche segnato nella istituzione il sistema invece maggioritario tende ad eliminare alcune
Alcune che
Alcune parti che considera storie tenda di tende e tende a dire questo il sistema maggioritario ma se non si raggiunge un certo limite
Quella parte politica non merita rappresentanza lasci per Klaus ad esempio in in Germania la clausola ghigliottina
La parte politica il partito che non tiene il cinque per cento noterà rappresentanza in Italia invece abbiamo un sistema proporzionale assai vicino al proporzionale
Perfetto cioè alla al proporzionale che da e distribuisce seggi anche allo zero virgola cinquanta per cento non lo fa
Ma perché c'è un minimo correttivo sul quale non voglio assolutamente parlare del quale non voglio assolutamente parlare su quale non voglio intrattenervi
Poi contitolarità tra sindaco e consiglio comunale della funzione di indirizzo politico ma il consiglio comunale viene anche interpretato e i segni sono sicuri nella legge come organo di controllo rispetto al sindaco
Una importante indicazione sta nella incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di Assessore
Più precisamente l'articolo dodici della legge regionale lo dice chiaramente è l'articolo venti del Progetto di legge e nazionale questo perché
Ricordate che cosa io ho detto poc'anzi la esigenza di evitare le giunte a termine le rotazioni allora se c'è incompatibilità tra l'ufficio di consigliere comunale l'ufficio di assessore queste notazioni non possono avvenire
Perché l'assessore dovrà lasciare certamente poi se accetta questo ufficio dovrà lasciare quello di consigliere
Comunale
Sulla base di queste considerazioni il mio convincimento ve lo dico molto francamente e che la legge non vuole assolutamente realizzare la personalizzazione della politica
Questa e una interpretazione a mio modo di vedere antistorica perché la personalizzazione dalla politica e scomparsa da quando il suffragio è universale
Si poteva parlare di personalizzazione dalla politica quando i rappresentanti erano rappresentanti di una classe omogenea
Quando vale a dire molti erano esclusi dal suffragio elettorale dalla partecipazione diretta al governo dello Stato quando continua a dire sulla base dalla costruzione della della dello Stato ottocentesco la classe dominante era la borghesia
E allora lì si poteva parlare di personalizzazione della politica perché la scelta ricadeva
Sui migliori su coloro che meglio degli altri avrebbero potuto interpretare le esigenze ma di quella collettività di quella classe che era fortemente omogenea e allora io non credo a questo assolutamente perché sarebbe una concezione antistorica
E si vuole invece una responsabilità dei partiti politici una esposizione in prima persona se intendiamo in questo modo la personalizzazione alla politica allora e possibile dargli credito
I partiti politici
Si desidera con questa legge che non abbiano più aridi ma che si presentino alla fine del mandato dopo il quadriennio alla responsabilità agli elettori e che siano giudicati dagli elettori
Che non abbiano a limitare a dire che il governo è avvenuto attraverso governi di coalizione e che pertanto giocando a scaricabarile Easy potrà dire quella parte che non ha voluto attuare il programma noi invece quell'altra parte la rete la responsabilità sta alla mia destra la responsabilità sta alla mia sinistra ma comunque io non ne ho
Il modello dalla forma di governo e per entrambi le leggi un modello tendenzialmente dualista
Ricordate il criterio munisca e il criterio dualista è un criterio dualista perché il sindaco governo sulla base di una legittimazione che e trova le proprie radici nel voto popolare
E sulla base della espressione di una linea politica che egli stesso a individuato ha disegnato il Consiglio d'altra parte svolge la sua funzione di indirizzo politico appoggiando la legittimazione sul voto popolare ma con una grande differenza
Mentre il voto popolare che orienta è che dava formazione del consiglio da una formazione articolata il voto popolare che sceglie il Sindaco anche qui da una scelta secca
Cioè preferisce una parte politica o un personaggio e non diciamo se parte politica e personaggio immaginiamo che sia un po'è un personaggio mentre invece il voto popolare
è un voto articolato perché è un voto che sceglie le parti e queste parti sono presenti
E allora bisognerà poi vedere come quella parte politica vincente posso trovare collaborazione nelle parti politiche che devono essere pronte alla mediazione nel consiglio comunale
Quello che a me sembra del tutto latitare in queste due leggi e lo dicevo poc'anzi in attesa che tornasse la luce a qualche gentile signora che mi faceva compagnia di là
E
Il momento di razionalizzazione dei rapporti tra sindaco e consiglio comunale non si capisce dalla legge siciliana né dalla legge nazionale come faranno queste due entità sindaco da una parte e consiglio comunale a governare perché non esistono i lacci
Qui possiamo tirar fuori mille esperienze possiamo tirar fuori dall'esperienza di Weimar possiamo tirar fuori una esperienza molto più duratura come quella degli Stati Uniti d'America esistono i rapporti che giocano sugli atti sui singoli atti
Per esempio il rinvio presidenziale della legge al congresso varata la legge
Per esempio l'approvazione del bilancio da parte del Congresso che taglia le unghie alla al presidente che vuole un che vorrebbe una politica più spinta così come avvenne e facendo esaurire l'impegno militare statunitense e nella
Nell'Est
In Asia no il congresso tagliole India alla ai mezzi che chiedeva e chiedeva il presidente per per condurre l'attacco finale e risolvere il problema nel nel Vietnam
Allora io mi chiedo se il sindaco possa realizzare il suo programma senza
Tutto questo armamentario che è necessario in una ingegneria costituzionale
La seconda considerazione ma io sto sbagliando probabilmente la seconda considerazione riguarda le diverse tonalità
Con le quali la legge pongono il sindaco pongono il consiglio comunale niente o quasi niente se non sulla base di una drammatica direi
Ed esagerata
E e radicalizzazione dei rapporti tra sindaco e consiglio comunale dei rapporti tra Consiglio e
E sindaco in Sicilia ma l'elezione del sindaco per quanto attiene all'elezione all'elezione del sindaco avverrà con la doppia scheda
Si elegge il sindaco con una scheda con un'altra Scheda si leggerà il Consiglio
Si vorrebbe ENEL mi pare evidente estrapolare quasi il sindaco dalla dalla competizione tra le parti politici e tra le parti politiche e i partiti politici come si farà a a realizzare una cosa di questo genere arrendere neutro un personaggio che pure dovrà dirigere la politica mi pare difficile quando poi c'è il ballottaggio anche per quanto riguarda e per quanto riguarda invece la il la legge nazionale la tendenza e e di unificare le posizioni tra candidatura a sindaco e consiglio comunale candidatura consiglio comunale cioè vince
E illa il partito
Del del debba sindaco che sarà eletto
Cioè la il trascinamento avviene da parte del sindaco ma in una in un rapporto che è già costruito
Direi dal partito politico o dall'accordo tra partiti politici tra l'esponente guida è tra il il partito politico
Per quanto attiene il programma il la Sicilia
Prevede che questo venga fatto possa esser fatto prima della elezione comunque se si va va al ballottaggio bisogna esprimere il il programma
E se si va a ballo a ballottaggio non è sufficiente più esprimere i criteri per la scelta degli assessori ma bisognerà individuare l'elenco degli assessori
Mentre invece nella in campo nazionale
Soltanto dopo la elezione del consiglio e quindi del sindaco il sindaco esprimerà il proprio programma
Per quanto attiene alla distribuzione dei seggi in consiglio e in Sicilia
Si prevede un premio di maggioranza
Ecco questo premio di maggioranza grava sul trenta per cento dei seggi a disposizione ovviamente parliamo della elezione del Consiglio dei comuni con più di dieci mila abitanti
Perché la invece mantenuto fermo il sistema maggioritario
Bene e in Sicilia all'articolo ventitré prevede un premio di maggioranza che grava sul trenta per cento dei seggi a disposizione allora il settanta per cento dei seggi viene distribuito secondo il sistema proporzionale Donvito
Non non non non vi ricordo perché lo conoscete e cos'è il sistema donne ma molto complicato non vorrei non vorrei così andare fuori dai margini
Mentre invece il trenta per cento
Ma è e il se me lo chiedete in due battute ve lo dico il il sistema don è un sistema che viene utilizzato per evitare
Il problema della distribuzione e della utilizzazione dei resti perché le divisioni danno sempre resti
E allora si procede in questo modo
Si procede ai vivi ai individuare la cifra elettorale della del partito politico poniamo il caso che siano cento mila bottino
E questa cifra si divide successivamente per uno per due per tre per quattro perenne dove n il numero dei seggi a disposizione e quindi si otterranno tanti quozienti elettorali l'operazione essi ripete per tutti i partiti politici
Poi si dispongono si grado hanno i maggiori quozienti fino alla concorrenza
I pozzi enti in un partito politico è presente
E tante volte presente tanti saranno i seggi che ha che che otterrà questo è il sistema d'Hondt con il quale viene eletto anche il Senato dalla Repubblica in Italia ai sensi della legge del mille novecentoquarantotto
Il trenta per cento invece dicevo viene distribuito in questo modo i due terzi del trenta per cento vengono assegnati alla lista o alle liste che hanno fatto coalizione vincente o vincenti
Il rimanente gliene nell'invece viene assegnato alla lista seconda classificata quindi vedete che in questo modo si tende a dare stabilità
Alla a alla all'esecutivo attraverso un premio di maggioranza Pessina in Consiglio per l'elezione del sindaco anzi
In campo nazionale invece la il progetto di legge all'articolo sei prevede che la lista del sindaco del sindaco che vincere il sindaco eletto prende il sessanta per cento dei seggi
Ecco non si fa questa distribuzione sul trenta per cento sul quaranta o sul trentacinque queste poi possono essere varie
Per quanto attiene i ai poteri del consiglio nei confronti del sindaco
E qui ci sono le grosse le grosse novità no in Sicilia
Il Consiglio comunale alla possibilità di chiedere un voto al corpo elettorale al corpo elettorale ovviamente comunale verrà cacciare il sindaco per defenestrare il sindaco quando
Gli imputi gravi inadempienze relative al programma che egli ha preannunciato
Ora quando si formano di questi mai cani ismi normalmente viene anche realizzato un giudice che ammetta la consultazione
Perché come si fa a dire che quelle quelle denunce nei confronti del sindaco sono fatti gravi
O sono fatti che hanno realizzato un gravi inadempienze rispetto al programma se ad esempio il sindaco non è riuscito a fare il programma perché ostile era il Consiglio come può il Consiglio rimproverargli quello ma comunque la la legge siciliana qui ha scomodato o ha ripreso quasi quasi proprio ripetendo le parole l'articolo quarantatré della Costituzione di Weimar che prevedeva un voto di sfiducia popolare
Della nei confronti del Presidente della Repubblica da parte del del Bundestag Nobel Bundesrat van voglio dire per intenderci dalla Camera dei deputati non del Senato che la Repubblica altrove invece è possibile una mozione di sfiducia
Cioè nella nella legge nazionale è possibile presentare in consiglio una mozione in maniera che il sindaco se la mozione dovesse essere approvata debba però obbligo giuridico dimettersi
Quali sono i poteri del sindaco questi sono i poteri del Consiglio in Sicilia nessuno
Ce n'è soltanto uno di ritorno
Nel senso che se non viene
Approvata la proposta di cacciata per così dire del sindaco viene sciolto il Consiglio
E il sindaco resta in piedi vedere questo è un boomerang allora qua ce l'ha interrogarsi quale consiglio si farà sciogliere nella incertezza
Ma se volete la mia idea è il e quel Consiglio che avrà talmente tambureggiante o sulle sulle menti degli elettori
Dicendo scusate l'espressione non è che non è elegante peste del sindaco e sarà sicuro che il sindaco cadrà
Però e lo scioglimento bella la cacciata del sindaco procura lo scioglimento anche del consiglio comunale
Altrove invece in campo nazionale il potere del sindaco e questo le dimissioni del sindaco trascinano con sé anche in Consiglio anche lo scioglimento del consiglio comunale
E allora qui è un po'strana perché il sindaco minacciato da un da una mozione di sfiducia anticipa il Consiglio
Se è sicuro di essere battuto si dimette e porta con sé nella nella sua caduta anche la caduta del consiglio comunale
Sulla formazione della giunta abbiamo già detto in Sicilia l'elenco deve esser fatto prima mentre in in campo nazionale deve esser fatto dopo
Quali sono quale il senso delle diversità e vorrei rapidamente per non tediarvi avviarmi alla alla conclusione quali sono le conclusioni di queste diversità in Sicilia si può dire che la forma di governo una forma di governo veramente dualista
Non ci sono commistioni in questa forma di governo la direzione e della politica e del sindaco ma è altrettanto del consiglio comunale
In a in campo nazionale invece la forma di governo dualista e temperata da una da un significato anche assembleare cioè il potere che ha il Consiglio di proporre e votare una mozione di sfiducia in maniera che il Sindaco venga me sia costretto alle dimissioni
La terza ed ultima considerazione vi ricordate io vi dissi che dall'esame delle due leggi tre considerazioni si potevano fare quelle relative alle esigenze cui far fronte le diversità
Un sospetto un dubbio il mio dubbio è che
Non vorrei cantare inni per scandalizzare prima che la legge regionale sia
Probabilmente diciamo non incostituzionale ma non in armonia con la Costituzione
Perché
Ma perché
Il nostro modello costituzionale e un modello che fissa la forma di governo a cascata
Dal governo nazionale a livello regionale a livello comunale e provinciale
Se è vero come è vero che esiste un articolo centoventitré della Costituzione che dice che il
Lo Statuto delle regioni
Deve estremo luglio gli statuti regionali devono essere in armonia con la Costituzione con i principi fondamentali dell'ordinamento se è vero che esiste un articolo centoventotto la Costituzione che consegna ad una legge generale cosa difficilissima veramente un rompicapo comprendere cosa sia questa legge generale
Che consegna ad una legge generale la disciplina dell'autonomia locale mi pare evidente che non ci possa essere se non una sola forma di governo locale e non più forme di governo locale la mia preoccupazione della esprimo è quella che per dare maggiore autonomia quelli le regioni che ce l'hanno fra l'altro perché la Regione Siciliana leggo alla Regione Siciliana gode di una di un certo rimasto ad uno speciale che da
Competenza legislativa esclusiva in materia di ordinamenti locali e anziché
Spingere le regioni a vedere quali sono diverse tonalità degli interessi che pure sono col collegabili al territorio spinga ciascun ente ciascun ente a ricercare modelli teorici
L'uno diversamente dagli altri o quelli che hanno la possibilità di farlo ma secondo me costituzionalmente non c'hanno questa possibilità di farlo
Rispetto a quegli altri quelle altre regioni che invece questa possibilità non hanno io allora concludo questa conversazione con un augurio l'augurio che la nuova legge
Che anzi le nuove leggi io mi augurerei che vi fosse una sola legge siano foriere di novità di novità positive e siano in grado soprattutto di romperà la vischiosità che c'è all'interno dei partiti politici è la vischiosità che c'è tra i partiti politici e quantomeno una grossa fetta della collettività grazie
La paziente
Ottanta dottore replica completamente poi volevo chiederle morì per assieme alle cose quando legge chiaramente nazionale la legge non nelle varie nazionale oppure da una regione a statuto speciale vere da indipendenti oppure deve arrivare per la nazionale
Secondo me secondo me deve adeguarsi deve adeguarsi Maio raramente
No ormai è l'obbligo è questo ora io vi pongo un interrogativo facciamo il caso che le leggi resistano
E facciamo l'ipotesi che si vada al referendum o che è stato proposto da da Segni ed altri proprio sulla elezione diretta del sindaco
Di fronte ad un'espressione della collettività nazionale che fa la legge regionale si stacca da questa espressione la leva è certo e la regione siciliana che ha partecipato con i propri elettori al referendum cosa dice no
E poi questa indicazione io non la seguo delle due l'una o non si dà possibilità perché non è non è assolutamente pensabile al corpo elettorale siciliano di partecipare al referendum oppure il risultato del referendum è dovrebbe
Poniamo il caso che confermi il referendum confermi la legge cioè non vada il risultato avverso l'abrogazione della legge e allora confermando la legge quale legge conferma quella nazionale
E come può fare la Regione Siciliana dire ma io mi faccio un'altra legge c'è un'altra legge possibile ma sui medesimi principi
Questo il punto anche perché se posso aggiungere una cosa la Corte costituzionale si è molto soffermato su questo anche in materia elettorale non sul piano del sistema elettorale ma sul piano della della incombe la incompatibilità e della eleggibilità ha sempre detto che
I principi fondamentali della materia valgono anche per le competenze cosiddette esclusive delle regioni
Quindi abbiamo ho il conforto abbiamo il conforto in questo in questa idea anche nella Corte Costituzionale ripeto che si è spesso non sussistono sui sistemi elettorali
Ma direi che sui sistemi elettorali forse si esprimerebbe con con maggiore facilità
Per quanto attiene ai poteri del del consiglio e con la legge regionale ne fa perdere uno solo rispetto alla legge numero quarantotto della novantuno la nomina del sindaco alle
Presso le aziende presso gli enti vigilati dalla
Dal consiglio comunale cioè dal Comune poi tutti gli altri poteri restano al consiglio comunale
E qui è il problema
Quali sono gli atti sui quali ad esempio si può opporre il sindaco e che invece il consiglio può reiterare ma con una diversa maggioranza quali sono gli atti del sindaco ai quali si può opporre il Consiglio
E c'è un rimescolamento di carte sicuramente nella forma di governo che da Moni stadi vendita dualista
Con la speranza che questo rimescola io di carta de di carte sulla forma di governo comporti una trasformazione dei partiti nel senso in cui avevo avevo mi ha detto io cioè i partiti politici
Che non sono più come dire
Organizzati verticalmente ma che si spostino con le esigenze locali essi piedino anche finalmente a capire quali sono le esigenze locali e quali possono essere le alleanze
Il fatto che il sindaco possa cambiare il programma non è molto scorretto
Perché
Visto che
Non è riuscito in prima battuta deve cercarsi gli alleati
è vero innanzitutto relativamente al fatto che si può procedere si può procedere a a compiere modifiche questo spetterà all'assemblea all'assemblea regionale
Che però la legge sia nata troppo in fretta
Tale e che poteva essere pensata in maniera diversa in un in modo che si potesse dare un giudizio del tutto positivo sulla legge questo è un fatto che io non posso fare a meno da dire
Scusate mi da tecnico tra virgolette non posso fare a meno
Con l'aiuto del professor Luigi Arcidiacono docente ordinario di diritto costituzionale dell'università di Catania
Abbiamo ascoltato un servizio sull'incontro dibattito che si è tenuto il ventiquattro scorso a Catania organizzato dall'Associazione Nazionale donne elettrici sul tema specifico dell'elezione diretta del sindaco
Dato corone gli ascoltatori sapranno la città di Catania sarà il primo grande centro urbano che il trenta maggio voterà con questo nuovo sistema elettorale
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