Chiesa Riconciliata in Carcere - 3° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della pastorale penitenziaria (terza giornata)

Ecco allora il nostro lavoro continua per ieri sera siccome non ve l'avevo detto il ministro mi disse che Ceva ieri ed oggi veniva però ieri ha avuto una giornata piena e ieri sera alle undici e alle ventitré e trenta ha mandato un messaggio video e quindi noi lo rivediamo insieme e quindi questi anche bello perché lui è molto attento anche alla morsa pastorale poi subito dopo
Ti amo un attimo la parola a fine lira ah fra Marco Patton Marco perché sono due amici della Pastorale per intensificare del Libano e della e del ed è lecito che ci vogliono soltanto salutare per poi dare la parola a monsignor Viganò
Buongiorno a tutti innanzitutto vi chiedo scusa per poter essere lì insieme a voi questo evento molto importante sto registrando questo video ventitré e trenta e quindi capite in questi giorni gli impegni erano tanto tanti e non sono riuscito a ritagliarmi lo spazio il tempo necessario per poter l'invito a trovare condividere con voi questo momento di riflessione sull'importante ruolo che svolgete all'interno del delle carceri dove la funzione rieducativa per me è molto importante è un principio sancito dalla nostra costituzione voi declinante proprio quel principio a livello religioso
Stando compassione vicino a tutti i detenuti che hanno sbagliato e che però possono avere una seconda chance un'occasione di riscatto quanto meno possono Inter prendere un percorso di conversione di di riflessione sugli errori che hanno il compito in passato affinché poi quegli errori non vengono compiuti in futuro una volta usciti dal carcere
Qualche giorno fatto fatto una bellissima chiacchierata dovrà fare climatiche saluto con grande affetto
Abbiamo parlato parlato dell'importanza del ruolo latte cappellani come il ministero luogo condividere con il cappellano alcune iniziative proprio nell'interesse della funzione rieducativa detenuti e mi piace sottolineare il fatto che l'ascolto del confortate avanti all'interno delle carceri ascolto che non presuppone giudizio ma che è un ascolto proprio che prescinde dagli e a giudizio e che semplicemente vuole costruire il tassello di un futuro migliore per i detenuti che si trovano in carcere
Io ti posso dire soltanto questo che così come condivido le varie iniziative con gli addetti ai lavori ogni giorno lavorano nel settore della giustizia così mi farà piacere condividere iniziative che portano avanti converrà fedeli ma di con tutti voi
Perché ribadisco che nei confronti del detenuto lo Stato deve avere volto rigoroso nelle sedi per il giudizio rispetto agli errori che sono stati fatti ma deve avere anche molto comprensivo uno sguardo che sappia incrociare quello dei detenuti nel far comprendere che attraverso la cultura attraverso la religione attraverso il lavoro si può assaporare futuro il piacere di una vita onesta in questo ci credo molto e sono sicuro che potremmo lavorare insieme in maniera sicuramente proficua quindi immagino che ci saranno altre occasioni per incontrarci dal profondo del cuore ti ringrazio per la passione con cui portati avanti questo ruolo che proprio pastorale in senso stretto stretto perché cerca di ricondurle nella nella società persone che si sono smarrite quanto meno ecco per darmi l'occasione una scelta che magari in passato non hanno otto ancora grazie lavoreremo insieme buon lavoro e poi avremo modo di confrontarci con questo tutte le proposte che verranno fuori da questo incontro però importantissimo grazie grazie di cuore alla prossima ciao ancora buon lavoro scusate ancora una volta se non possa essere lì con voi ciò
Allora i nostri amici del Libano ed è lecito
Le giornate ottica
Mi chiamo un padre Marco sono egizi hanno on preti diocesano cotto cattolico
Lavoro al Cairo
Dodici anni sono prete dieci anni che lavoro al carceri stiamo una Chiesa viva presente in Egitto siamo
Pochi iniziamo la Chiesa cattolica in Egitto tre cento mila solo persona ma la Chiesa viva e lavora e presente in Egitto
Grazie a a voi Grazia Pradella Fael per l'invito per questo convegno vi chiedo di pregati sempre per noi in Egitto grazie mille
Sarebbe il massimo ma
Pace di Cristo con voi
Il ribasso
Corsa del mormone Mellone
Missionaria dall'Italia
La scuola angosce del socio compilazione
Responsabile a del carcere in ansia
Signor brucia che fa parte del limite massimo ogni è una dinastia ci sono delle dieci per cento dei cristiani
Share dagli affari falso il con Vittorio il nostro lavoro diverso del Fox trot in Italia dallo shōgun be dettò quota al buffet mi perché il nostro lavoro ancora stanco anni i musulmani verso giù non ce l'ho fatta carceri permettono niente innanzi show del su Giunti assalto disse di un figlio il lavoro nei carceri e la cosa per me difficili lo facciamo l'anno fitomorfi potati dei perché ci sono tanti e religioni
Uffici lieto molto molta difficoltà ci sono nella mentalità diversa fuori dal primo ottobre fine festoso anch'essi sono belli estremisti nel carcere
Quindi Verrascina se ne sul suo durante ventotto anni carceri io Diana morta orto che lui non ha scelto piedi alla Kent Biedermann
Io stavo vari altre missioni la malta sapone quando mi hanno eletto frase ondulato unire è stata una cosa che mi ha dato fastidio
La queste missioni dono sotto altro nome sua abbiam Simone Braglia
Perché ho pensato connessi forse mi stanno ma scusami mi stanno aumentando con immagini dura
Poi ponendo anche
Uno dei trenta chef tradurlo Frodo scatoletta con bermuda almeno per giù ho scoperto che era scritta Santoni ha scelto per questa missione papà euro vanno moscia Umberto sto provando a Tychy armi ma non riescono
Da TV serve detta perché Remo Corrao del tessuto quelle pagine che che a la testimonianza del sacerdote e della Smemoranda in carcere
Come T-Bag lascia che non o come l'avvocatessa ottantasei sapevo
Palco incerta l'ascolto una cosa importante ad ardite tu ascolti associa no certificare quelli che sono i carcerati ad Apollo sulla Luna non è uscito niente non guardarmi come colpevoli
Le hanno e chi dannate nel mucchio comma fanno anche perché anche noi
Può darsi siam avremo loro posto del adesso mi dispiace
Blalock Lu nel mondo allusioni al fine attraverso feroce struscio
Allora in quel pezzo i coltelli sono fuori carceri
Quelli veri colpevole sarà quali
Corrusco e lo ringrazio ove ce l'ha provato a Boffalora sicuramente insieme uniti nella preghiera un lanterne nominando prevale Condello occulti potenza il contrasto fra traffico sette d'acconto isolato tutte pensate Gelli vanno sempre le porte aperte siete tutti i benvenuti Libano anche grazie tante
Allora comunicazioni di servizio queste tre persone hanno lasciato già alle Camere ma devono ancora ritirare i documenti alla ricettazione Gatti
Bordignon e Michielin i documenti sono alla ricezione va bene poi mi dicevano che se qualcuno ha trovato una stola bianca e verde da diacono
C'è la persona che l'ha persa Squinzi se per cortesia se la trovate la restituite
Ultima relazione questa mattina monsignor Dario Edoardo Viganò un cognome che ha suscitato perplessità quando è stato diramato il programma della ah della convegno ma che facciamo invitiamo chi state emigrato il Papa in questo momento no per carità come dicevamo in ascensore lui evitano buono che ci parla appunto delle Clèzio loggiati Papa Francesco
Grasse come sapete è proprio un cognome molto diffuso e quindi
C'è una varietà
Dunque ciò che mi è stato chiesto non è tanto di parlare della Chiesa di Papa Francesco perché la Chiesa è quella di Gesù
Ma di parlare della chiesa al tempo di papa Francesco e quindi cercherò di dare qualche spunto che non nasce da una competenza specifica ma semplicemente della vita che vivo in quel piccolo villaggio
La Curia romana
Con questa vicinanza con papa Francesco quindi nasce un po'da una riflessione personale quindi non aggiungeva nulla a quella che è la riflessione teologica sulla Chiesa
E farò una premessa e poi due sottolineature la premessa è questa
Credo che
Per lo meno per l'esperienza personale girando ed italiana è un po'all'estero
Che in questo momento noi stiamo vivendo
Un tempo di Chiesa
Che sollecita degli atteggiamenti
Molto spesso
Di chiusura dei propri piccoli
E problemi personali interessi
Una ricetta non ci sono più idee chiare e certe
Siamo in un momento in cui tutto sembra essere messo in discussione
Si sono avviati una serie di processi che però sono lenti Complessi sembra non giungere ancora ha una precisione definitoria di qualche cosa e quindi
è troppo faticosa questa esperienza e quindi io mi occupo dei miei interessi delle mie cose oppure coltivo un atteggiamento Malinconico
Ricordando i tempi in cui tutto era accerto chiaro fissato
Dove le proprie insicurezze le proprie incertezze potevano sopravvivere dietro un castello molto rigido
Di norme di patenti di carte d'identità di cattolicità o meno
Ecco credo che questo può capitare
Di di ascoltare questo tipo di atteggiamento allora vi è venuta in mente una frase sabato ricercare
Che vi leggo ed è una frase
Più più nuovo che vi ho pensato molto e Silvano Fausti
Quello che insomma siamo in un contesto
Dice così
La felicità dipende dei modelli che prendiamo
Per trovarne di positivi dovremmo avere l'occhio dell'arte
In una discarica latte si posa sull'unico fiore
Prosegue due purtroppo abbiamo l'occhio della Mosca in un campo di Turi Vasile si posa altrove
Allora questo mi sembra un suggerimento molto buono per me in questo momento e spero anche per molti
E allora mi sono domandato ma come apprendere lo sguardo dell'arte
Perché un conto è dire riassunte avere questo sguardo ma poi dobbiamo anche a prenderlo e ho pensato alla seconda lettera di San Paolo ai cristiani di Corinto
Perché perché mi pare che Paolo in quel momento faccio chiedo subito scusa agli esperti del testo sacro
Paolo verbale che in quel momento stia vivendo una serie di prove non distanti da quelle che viviamo anche noi in questo momento che sentiamo raccontarci in questo momento
Certamente Paolo aveva messo in conto delle difficoltà
Ma era convinto ad esempio che i suoi fratelli ebrei lo avrebbero compreso
E invece no anzi è respinto dalla maggioranza dei fratelli e tre
Si è creata possiamo dire una frattura insanabile oramai
Poi deve fare i conti con il venir meno di un sogno che lui aveva coltivato lui aveva
Su ogni atto una comunità piena di entusiasmo
Colma di fraternità mentre deve fare i conti con me dice nella Prima lettera ai Corinzi con divisioni e anche con la diffidenza che le comunità coltivano nei suoi riguardi
E da ultimo deve fare i conti come noi tutti penso con gli alti e bassi emotivi della vita
Ecco ciò nonostante Paolo
Dice bene può rovinarsi tutto accanto a me e attorno a me ma come dicevo Mariotto chi si separerà dall'amore di Cristo
Ecco mi pare che
Questa fiducia
Paolo la collettiva e la sa coltivare non avendo di fronte le grandi masse
Le grandi folle
Ma coltiva questa fiducia chi ci separerà dall'amore di Cristo avendo semplicemente anche fare con delle piccole comunità comunità anche fragili
Ecco mi pare che questo sia un po'diciamo una prospettiva per apprendere lo sguardo dell'affaire coltivare questa fiducia chi ci separerà dall'amore di Cristo
Una fiducia che coltiviamo in quel circolo
In quei circoli in quei gruppi in quei luoghi dove noi svolgiamo il ministero che non sono certo le folle oceaniche che acclamano un potente della terra
Detto questo
Due piccoli tratti della Chiesa al tempo di papa Francesco
Il primo devo dire è già lo abbiamo già toccato con mano con la presenza
Più copie di un maronita perché perché un tratto della chiesa al tempo di papa Francesco e quello che possiamo chiamare una chiesa al plurale
Ne siamo abituati che c'è una chiesa
La chiesa
Da cui
In qualche modo dipendono le altre chiese chi oggi riteniamo differenti solo
Per la loro specifica ritualità
La liturgia
Allora incidenti non è che proprio stessero così le cose
Perché perché certamente già alla fine del secondo secolo
Quindi non distanti dal momento delle origini
Se alla fine del secondo tempo secolo i credenti in Cristo Marturano la coscienza di appartenere a un corpo religioso unico cioè sanno di avere un unico Dio
Riconoscono il medesimo Cristo seguono l'unica tradizione dottrinale praticano le stesse norme morali condividono la stessa speranza nell'aldilà
Formula dunque l'unica chiesa
Attenzione unica Chiesa dovunque sativa formano la grande chiesa
In questo senso dunque esiste davvero un'unica chiesa
Ma accanto a questa dimensione universale
Del resto nelle grandi sedi di grandi metropoli Alessandra Gerusalemme eccetera eccetera sto qui a
Ricordarle tutte
Nascono
Tradizioni liturgiche differenti
L'attenzione
Quando si parla di liturgie oggi ha vinto
Non oggi balli poca
Il ritorno nera semplicemente una modalità liturgica
Rito voleva dire liturgia prassi teologia
Quindi vere e proprie
Chiese
E tutte queste chiese siclo odiavano di essere fondate da un apostolo
Gli armeni Bartolomeo davvero bizantini Santandrea di indiani San Tommaso perché perché il fatto di riconoscere di essere stati fondati un apostolo
Rappresentavo legame sicuro con la persona di Gesù che Gesù Cristo con la prima chiesa con la tradizione antica e quindi era legittimato della quella chiesa ai propri usi alla propria autonomia
Voleva dire essere fondati all'apostolo a vere accesso alla stessa fonte del cristianesimo
All'origine era così alla plurale la grande chiesa
Le divisioni ecclesiastiche
Poiché sono avvenute successivamente possiamo dire dal quinto secolo a proporre a partire appunto dalle controversie teologiche che molto spesso avevano controversie che nascevano per una incapacità di dire le stesse cose attraverso culture differenti
Ecco a me pare che questo sia un tratto tipico della Chiesa al tempo di papa Francesco cioè l'attenzione la scultura rispetto delle differenti esperienze religiose non solo di rito
Ma di teologia di diritto di prassi
E proprio questo mi pare uno dei tratti c'è uno sguardo o meno
Romano cento ricco e più usiamo il termine certamente francescano nel senso che usa molto Papa Francesco e più periferico come dice lui come ha detto più volte due dalle periferie si vede meglio il centro notte questo mi sembra un tratto
C'è un secondo tratto su cui mi voglio soffermare un po'di più che
E quello di una Chiesa sinodale
Voi sapete che ha fatto una grande una grande riforma del Sinodo il Pappano un mese fa penso credo sia la grande riforma che ha fatto
Perché perché credo che su cui dobbiamo camminare ancora tanto
Perché vedete nelle varie chiese
Fanno sì lo dissi in ordine sì da Doni però siamo al di là della retorica che appartiene pensavo anche facilmente al mondo ecclesiastico bisogna capire cosa ci sta dietro
E allora
Su questo aspetto di una Chiesa sinodale parto con due citazioni una di papa Francesco e una di dicendo papa Francesco nel due mila e quattordici dice questo
Si domanda quali sono gli elementi necessari per una sarda sino da Rita
Due dice
Vi domando per favore questa atteggiamenti del Signore parlare con Parri sia
E ascoltare con umiltà
Poi una citazione dei sull'Olimpo dice per considerare questa relazione intrinseca di sinodo missino Dosso del metodo
Propongo di rivolgere lo sguardo al sinodo di origine al modello originario dei sinottica al così detto concilio degli apostoli di Gerusalemme
Anche se vi è chiaro che il Concilio di Gerusalemme non sia stato né un consiglio né un sinodo nel senso più tardo dei terreni vale tuttavia però la pena ritornare costantemente questo inizio mi fa mi pare infatti
Che proprio il modello allora applicato sia indicativo per il cammino quindi
Papa Francesco cita gli elementi necessario per una Chiesa sinodale e scelgo ci invita a guardare al Concilio di Gerusalemme come modello per
Un'assemblea sinodale
Queste questi elementi che ho ricordato
Sono
Li ho ricordati perché
Perché anzitutto non è scontata tra di noi l'intenzione di camminare insieme
Proprio non è scontata
Guardate anche dal punto di vista architettonico se entrate nei luoghi ecclesiastici
Difficilissima mente trovate spazi appena generalmente corridoi lunghi contante sta stanzette simili a lista Vieri dei cavalli
Piccolo purché solo mio
Questo è il prendersi ombra diciamo tipicamente Teresiana stecco quindi non è scontato che hanno voi
Piazza
Camminare insieme
Secondo li ho citati perché noi non possiamo neppure volontaristica mente
Decidere di camminare insieme
Qui apriremo un grosso problema sulla sulla visione della fede ma no va dentro
Però voi sapete che tutto ciò che decidete volontaristica mente produce solo frustrazione
E coltiva in voi un pessimo carattere
Quindi stiamo sereni che è una strada da non parco naturalmente ve lo dico perché tutte cose che ho sperimentato dei miei peccati e quindi stiamo sereni
Poi parlare con franchezza e ascoltare con umiltà
Sono quegli ingredienti che ci ricorda papa Francesco che molto spesso Doi CTA Abo
Perché della retorica non si concede si concede spazio tutti anche a Papa Francesco però diciamo
Ne dovremmo prenderli assumere come virtù da coltivare nell'esercizio dell'amore battere
Sfigato perché ho citato questi due interventi allora demerito anche in ascolto del Concilio di Gerusalemme che descritto da nel capitolo quindicesimo degli atti e cerco soprattutto di capire qual è il metodo perché credo che questo sia interessante
Come stile della Chiesa al tempo di papa Francesco
Il
Il contesto è decisivo
A questo punto gli atti perché che cosa c'è in ballo qual è la questione centrale da di ridere su cui appunto fare discernimento in maniera sinodale
La decisione di uscire verso le genti della missione cristiana e soprattutto l'inclusione nel loro all'interno del popolo di tiglio e dunque della salvezza queste sono le questioni
E ed è interessante che di fronte a queste questioni cruciali o ad altre che troviamo nel racconto del libro degli atti
Gli atti si mostrano spesso gli apostoli Pietro
Come un po'inadeguati come un po'spiazzati di fronte all'opera dello Spirito Santo
E questo dobbiamo ringraziare Luca
Perché
Perché raccontando tali debolezze Di Pietro degli appose cercando di farci sorridere su di loro in qualche modo ci aiuta a sorridere Dinoi
Quindi una grande azione consolatoria che fa Luca pensando coloro che sarebbero venuto dopo secoli nella
E allora credo che sia interessante cercare di capire come delle persone dei degli apostoli così inadeguati così goffi addirittura siano riusciti a comprendere la volontà di Dio e abbiano saputo fare passi di discernimento
Dicevo e nate quindici la posta in gioco è grande l'uscita verso reggente l'inclusione del popolo di Dio Luca ci prepara a questa forte lite
Questo scontro diretto duro attraverso una serie di tappe di avvicinamento perché un grande stratega della narrazione Luca
Provate a pensare Atti otto e nove insomma delle preferenze voi se volete mai avete già letto
E tutti questi grandi piano piano preparando
Il lettore per dire qui qualcosa di grosso succede e il lettore partecipa anche lui a questa lotta a questa questione cruciale
Che appunto il chiarimento di Gerusalemme
Questo chiarimento
Che
è condensato in atti quindici ed entro però una cornice missionaria di andata e di ritorno perché perché la fine del capitolo quattordici i missionari che sono appunto Paolo e Barnaba tornano e tornano dice
Il versetto ventisei del capitolo quattordici sono tornano la
Dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l'opera che avevano colpito
Quindi Paolo e Barnaba hanno un senso spicca l'attitudine
Che per loro è un debito che va onorato
Cioè loro sanno che senza la chiesa impianti oche dove tornano non avrebbero fatto quello che hanno fatto
Quindi loro hanno questo bisogno di gratitudine
Ma anche la Chiesa di Antiochia vive un bisogno quell'episodio della chiesa di Anzio che il bisogno di accogliere il dono dei missionari senza la quale sarebbe una Chiesa più povera
E qual è il turno che la Chiesa di enti occhiali attente
Da Paolo e Barnaba temi si orari
è il racconto come dice atti quattordici ventisette versetto secondo perché
Perché dice
Che loro raccontano Ciocchetti io aveva fatto per mezzo di loro e di come avesse appena prepagati la porta della Fed
Dunque
Prima cosa perché ci sia l'edificazione della Chiesa
è necessario che il racconto del missionario parte di tiglio e non disse
E che la comunità diva il bisogno di ascoltare e di partecipare lo sbocciare della fede altrui
Uno copie
Ascoltare il racconto delle grandi opere di Dio
Che e quell'opera che fa aprire il cuore l'azione dello Spirito tra i pagani
E questo racconto
Padre Barnaba
Lo fanno lo raccontano come opera di io cioè come buona notizia per la salvezza di tutti
Evangelii Gaudium qui al numero undici quando parla delle pensioni trazione evangelica out intitola così un'eterna novità
Perché la missione che cos'è e il Vangelo che accade di nuovo e in qualche modo nuovo
E le tutto questo quindici c'è la cornice missionaria dello scontro a Gerusalemme e che cosa abbiamo in atti quindici antitutto la provocazione portati da quelli della Giudea
Il dissenso e la discussione
La decisione della chiesa di enti o che di invitare inviare a Gerusalemme una delegazione e tra questi chi parte Paolo e Barnaba vanno a Gerusalemme il cammino lungo oltre penso trecento chilometri e che cosa fanno in questo cammino
Raccontano la conversione dei pagani suscitando grande gioco
Allora perché Paolo e Barnaba raccontarlo la conversione dei pagani
Perché hanno
Sperimentato la gioia di una sorpresa cioè che ti ho aperto la porta della fede anche ai pagani dunque figlio e padre di tutti ma proprio di tutti
Questo la mentalità scombinata provate a pensare
Quanta vicinanza col tempo che viviamo con la polarizzazione della narrazione del magistero di Francesco che viviamo
Perché dire che io il padre di tutti e Complesso soprattutto per noi non solo per loro
Perché perché da Teodosio in poi
Avendo costruito una chiesa parastatale Imperiale
è difficile comprendere l'universalità della salvezza
è più facile accomodarci
Della gratificazione della salvezza di corte
Perché perché in fondo pagarlo per loro eterno voi è sempre l'altro per definizione
De per giunta connotato in modo negativo religiosamente
E inadatto se va bene impegno per lo più
E soprattutto non è non può essere un figlio semmai
E se glielo concediamo può essere un proseguimento
Un problema che attraversa i secoli da subito della Chiesa fino ad oggi
E dove appunto molto spesso si pongono con Fini che paiono frontiere si ritiene per esempio che l'annuncio all'annuncio si debba sempre porre dei limiti
Sì ma fino a un certo punto no lo diceva bene prima
Durante la lectio e difficile
Non avendo memoria biblica
Bah pendo sinapsi fra Alcide teologiche
Per noi la giustizia non va mai d'accordo olandese ricco
E soprattutto il vizio grande diventi onnipotente con un misericordioso dove funziona nel nostro immaginario dei supereroi
E questo è il problema che Biazzo credo che basta leggere un po'di blog non vale la pena per da tempo ma del cielo almeno ogni tanto qualche blog ci si rende subito
Ora dopo la lite che viene ad Antiochia
Si va a Gerusalemme per una convocazione si totale per un discernimento attenzione il discernimento a dire sulla porta centrale non si fa su un sinodo
Sulle cose marginali non si fa un sito sui colori liturgici
Si fa un sinodo sulle di elementi centrali dell'esperienza credente della prassi credente
E qui la questione poste la possibilità della salvezza
Ora
Anche questo dice grande vicinanza alle questioni che diciamo abitano il sentire comune del della chiesa al tempo di papa Francesco perché
Non manca mai
Qualcuno che avanza
Attenzione per il bene della Chiesa o addirittura per il bene di Dio perché non sappiamo che fare il bene di Dio
Qualcuno chi avanza di fissare le condizioni di salvezza
Per il bene della Chiesa anzi per proteggere il tiglio
E in genere queste condizioni della salvezza vengono sempre stilate per gli altri
In alcune presunte spiritualità
Forse spiritualismo e dunque spiritualità
Il bisogno identifica identitario si esprime tracciando frontiere soprattutto stabilendo esclusioni
Ecco bisogna stare molto attenti a queste perché perché ci vuole proprio poco ma poco poco poco
Dal passare dall'essere amministratori più o meno
Infedeli dei beni regalati da un altro e d'estate tutti
Come lo siamo noi
Ne siamo amministratori
Più o meno fedeli di che cosa di un chiodo che abbiamo ricevuto da altri che Dio Padre destinato a tutti
Ecco ci vuole un ateneo passare dall'essere questo all'essere Patroni più o meno meritevoli che decidono a chi
Come e quando
E proprio quando uno esclude l'esperienza di io nel proprio cuore che si fa Patrone
Però questa è una tentazione che serpeggia e chi abita con grande facilità
Il nostro mondo sempre per il bene della Chiesa di Dio naturalmente no perché voi sapete che
Siamo
Vitolo idolatria che ciascuno coltiva in sé serve
Per
Giustificare religiosamente un proprio vizio
Leggete l'esperienza del vitello d'oro
E ed è proprio questo tant'è che la cosa fanno prima offrono i sacrifici e poi bevono mangiano età e danzano
Ecco
Quindi avviene questo se in ballo questa questione vanno verso Gerusalemme
E poi viene la discussione il metodo quale che non si discute di sponda
Ma si va dritti al punto
Cioè non si parla Tizio perché Caio comprenda
Non si usano le modalità ambigue perché ci sia spazio per l'interpretazione no si parla e si domina esattamente la questione
Cioè il problema è
L'inclusione di questi all'interno della salvezza
E soprattutto in questa discussione c'è la volontà e anche la possibilità di appellarsi a un arbitrato
Chi sono i soggetti dell'arbitrato
Siamo agli inizi del capire i primi per sette capitolo quindici
Sono gli apostoli
I palestinesi dell'Inda l'Assemblea
La chiesa
E l'assemblea non ha un ruolo marginale
Cioè non è un lungo ero sufficiente che dobbiamo temere all'interno di un percorso sinodale di Chiesa perché la narrazione mediale possa capire la nostra
Abbaglia limita ad aprire idonee clero
Uno spazio di discussione
La Chiesa non ha un ruolo marginale latti quindici perché
Perché accoglie la delegazione di Antiochia
E soprattutto esprime il suo consenso
Cioè esprime un giudizio
Ecco quindi da questo punto di vista interessante che il sindaco esperienza di del grande popolo neo
E il popolo e il popolo su tutti i battezzati in Cristo
E per discernere che cosa avviene
Avviene una cosa forse l'ho letta così per
Per la sensibilità l'idea va be pare che per discernere del libro degli atti almeno in questo episodio è importante saperlo narrare
Anche nella vita spirituale chi fa discernimento deve chiamare le cose per il proprio nome se uno è povero dal punto di vista lessicale non farà un grande discernimento se lo sa esprimere pensieri e sentimenti
E la salvezza viene perché c'è anche diciamo il gregge delle pecore che seguono basso uno volesse godersi un po'di più questa vita nello spirito deve apprendere
Proprio una capacità di linguaggio
Che ci aiuta a scoprire
Se chi bussa alla stanza e lo sposo sto citando il Cantico dei Cantici oppure è il diavolo che avendo studiato gli atteggiamenti dello sposo che bussa cerca di imitarlo e appunto si frega perché noi apriamo al demonio perché il male dalle da si presenta ormai come un male
Diciamo immediatamente riconoscibile bar come un bene facilmente raggiungibile e questa è la fregatura della nostra vita
Allora bisogna saper narrare
Tant'è che dove abbiamo avuto delle narrazioni abbiamo visto la cornice missionaria che cos'è e la narrazione racconto della conversione dei pagani al ritorno di Antiochia poi avviamo se leggete il capitolo quindici
Il racconto sulla via che riconduceva a Gerusalemme e poi il racconto sempre nel capitolo quindicesimo delle grandi opere compiute del io investo loro
Dopo questi momenti di narrazione c'è la riunione degli apostoli e degli anziani per esaminare il problema dopo la narrazione
E quando si analizza il problema quando si deve fare discernimento si Debra giungere poi un giudizio di fronte a queste narrazioni che cosa avviene ancora una volta il racconto
Perché perché si alza Pietro e Pietro che cosa fa
Chiede l'ascolto ai fratelli e poi dice raccontati tesi ci a racconta
Ora perché questa insistenza sul racconto
Perché
Il racconto decisivo
Perché è il racconto configura una narrazione in prima persona come testimonianza
Pietro racconta ciò che ha vissuto pale Barbara ricca racconto ciò di cui sono stati testimoni il racconto coinvolge l'io narrante nella funzione testimoniale
Colui che parla dunque parla di una cosa che ha visto parla di una cosa della quale è stato coinvolto della quale ha fatto esperienza
Quindi il racconto
Dice il realismo di qualcosa che ci ha anticipato il racconto dice il realismo di qualcosa che è entrato nella nostra storia che ha cambiato il nostro modo di vedere e di sentire e di vivere
E Pietro che cosa fa Pietro racconta ciò che non si sarebbe mai aspettato
E che lo ha sorpreso dice che è stato oggi io a decidere che lo denuncia selvagge dei pagani leggete atti dieci
Ed è questa proprio la sorpresa del Vangelo quindi loro Paolo e Barnaba raccontano c'è il momento
Della decisione e Pietro inizia con un racconto poi interviene
Interviene l'autorità che Giacomo
Ed è molto interessante che intervenga Jacko perché non solo rappresenta l'autorità ma Giacomo e vicino alla posizione dei farisei
O almeno mostra di comprenderne il malessere
Quindi diciamo è molto coinvolto
Per il lettore e per coloro che che erano presenti nella parte che ponevano in discussione la questione centrale della salvezza per tutti
Ed è interessante perché Giacomo propone la necessità di una prassi che mostra il rispetto per la tradizione ebraica
Ed è interessante perché rispetto non è la tolleranza
Ma rispetto dell'accoglienza
E qui pensate perché non si parla solo
I Balcani chi devono essere accolte rispettati
Ma si parla anche degli ebrei
E Giacomo nella foto Rita
è molto interessante questo brano perché c'è una citazione della citazione di Amos
E
E già o citavo sulla se noi andiamo a prendere la citazione che faccia come leggiamo qualche versetto prima interessante perché che attiviamo
Che quel testo di Agos che non è così evidente i dati Maryland se leggiamo qualche versetto prima
Andiamo su
è un testo che apre decisamente senza alcun dubbio all'elezione in senso universalistico della salvezza
Tant'è che in qualche versetto prima rispetto a quello che cita Giacomo dinamo si legge
Non siete voi Carmen come gli etiopi
Fili d'Israele
Oracolo del Signore non sono io che ho fatto uscire Israele dal Paci dal paese d'Egitto i filistei d'accatto e chiaramente a chi era
Questo e Amos
Ora la se Giacomo avesse citato questo
La risposta che noi possiamo immaginarci perché la risposta che potremmo dare anche voi
Anch'io io me sarebbe no
No signora
Non sei tu quel io
Chi ha fatto uscire fisse da Castori veramente anch'io
Perché perché noi
Diremmo pensavamo di essere diversi
Anzi due pensavo di essere gli unici
Ad essere eletti
Credevamo che solo per Dori tu avessi deciso vedi sotto cento avessi deciso la strada della salvezza
Come possiamo noi pensare che tu l'abbia pensata anche per altri
Questo è molto interessante perché la questione no
Quando papa Francesco
Più volte dice che non c'è bisogno di una carta d'identità quando dice che nessuno di noi può giudicare perché tutti noi siamo per otto peccatori perdonati o peccatori inattesa di perdono
Quando dice che la Chiesa ospedale da campo cioè l'ospedale da campo tu fai subito a trasfusione noti che ti chiede dove viene che malattia poi quelle dei puri dopo no cioè questa apertura universalistica della
Dicono voi diciamo e sfumare un po'
Pensiamo che tutto questo perda no la dottrina
Decreto delle cristologia una santa cattolica romane apostolica
Cosa ci sta dietro questo pensiero queste narrazioni
Ci sta dietro esattamente questo che pensiamo che l'unicità
Dell'amore Digilio sia data dall'esclusione di tutti gli altri
Latte che questa e
E il peccato per eccellenza che il demonio ha radicato nel cuore di tutti noi
Che l'invidia
è l'invidia
L'invidia non è che
Io voglio essere come don Raffaele
Non è volere qualcosa che a qualcun altro l'invidia
Gli inviti è distruttiva dall'origine perché l'invidia e non volere chi è l'altro abbia ciò che io non ho
E quindi
Questo mi porta a coltivare un atteggiamento di esclusività
Dove io pongo ai io stesso le condizioni
Di salvezza sempre per il bene della Chiesa per la tutela della dottrina
Questo è esattamente
So che avrebbero risposto a Gerusalemme a Giacomo se avesse citato esplicitamente questi versetti di Amos e quello che potremmo dire nove
Perché appunto del pensiamo che solo per noi a un certo punto è molto interessante da qualche parte il Papa scritto ha detto che io odio
Non c'è un Dio cattolico dio e Dio
E di fronte a questi atteggiamenti appunto perché provvediamo da una tradizione secolare
Di Chiesa parastatale
Pensavo che questo fosse giusto
Badi io come risponde serto che siete unici
Ma siete
Undici
Come tutti gli altri
Perché anche loro perbene sono unici
Quindi
Direi elezione universale salvezza universale non significa dire che tutti siamo uguali
Significa piuttosto dire che tutti siamo unici
Che è una cosa diversa
Quell'uomo e quella donna che hanno vissuto lavori ferito
Io non devo dire che sono uguali a noi o a me devo dire che sull'unicità Attilio
Perché ciascuno di noi
Uomo e donna
Grande peccatore o peccatore medio siamo unici
Perché perché lo sguardo di unicità e quello di tiglio
Il problema certo che se noi purtroppo abbiamo assunto tutto il Paradiso guai crescono per cui l'abbiamo sempre pensato la fede come un raggiungimento del dio totalmente altro tipo dimenticando che viene invece che viola il test ed assolutamente prossimo
E facendo così che cosa abbiamo fatto abbiamo detto che ci sono dei valori
Io dico no i valori non negoziabili cioè di cosa abbiamo fatto siccome della tradizione abbiamo un po'cancellato il la presenza dello Spirito Santo che lo capiamo bene dove mezza vanno per cui noi abbiamo detto c'è il mondo di Dio c'è il mondo degli uomini no
E come facciamo questo unità se non ce lo Spirito Santo
La proiettiamo
E quindi proiettiamo i grandi valori e quindi tutta l'esperienza credente è stato sul soggetto
Che è stato pompato di volontà no per raggiungere l'adeguamento questi valori poi si ritrova in mano
Pugno di mosche perché in genere non si va da nessuna parte beh e tutto questo capite bene che per noi non non non funziona che
Tutti siamo unici e lo sguardo che
Ma se non recuperiamo la prospettiva credente propria
Del cristianesimo
Dove l'esperienza dello Spirito Santo centrale
Allora noi sappiamo che del Battesimo in Cristo
Ogni uomo e ogni donna
E rimarrà sempre nella sua vita uno con la donna che potrà rivolgersi ai più chiamandolo padre
Sa che qualunque cosa della sua vita
è stato immerso della morte ma anche nella resurrezione di capi
Quindi da questo punto di vista l'esperienza della chiesa
Che ci ci aiuta a vivere in questo momento papa Francesco è proprio l'esperienza di Chiesa così
E quando l'esperienza di Chiesa è una dispensa i ghisa dello spirito e molto più libera
Certo quando dico molto più libera vuol dire che anche molte meno strutture a cui aggrappare le proprie fragilità
E quindi credo che davvero
Questa esperienza di Gerusalemme
Ci aiuti a a vivere
Un'esperienza di Chiesa al tempo di papa Francesco e cioè seguendo il metodo del parlare con franchezza ascoltare con con umiltà tutto questo naturalmente con l'aiuto dello Spirito Santo
Potremmo sopportare anche le nostre inadeguatezza del nostro ego Faccini sapendo decidere le cose grandi per la Chiesa perché dobbiamo poi decidere ma si decide in questo modo e allora credo che davvero Papa Francesco segni
Proprio questa cosa la fiducia
Che la Chiesa è grande
Perché la Chiesa di Gesù e della manifestazione della vivacità dello Spirito Santo della fragilità e nella temperie della storia non è grande perché grandi sono le strutture avete visto vedo qui tante suore
Delle cose non so di che congregazione siete le cose congresso che sono nate sono cresciute sostituto parte ritenuto case scuole chiede tutto e adesso
La Chiesa non è grande per le strutture lecchese grande perché gli uomini e le donne
Che sono discepoli del maestro hanno un cuore rigonfio di quello spirito che la passione la forza per narrare la verità la concretezza del Vangelo e della vita di Gesù
Come sempre lasciamo lo spazio ad eventuali domande
Quindi se qualcuno vuole fare delle domande alzi la mano io arrivo subito
Tano Antonio cappellano di opera a fine mandato
Dunque grazie per le cose che ci ha detto
Una domanda
Papa Francesco aveva fatto fare una commissione restituito una commissione per vedere se era possibile
Una diaconia femminile all'interno della chiesa
Io personalmente quando ho sentito questa cosa raccolta molto volentieri
Nel senso che mi sembra che Gesù quando e non sono biblista ma quando si chiude una carestia pensato dei vescovi coi sacerdozio diciamo i preti sono arrivati dopo quando le comunità se sono alla alla allargate
E ancora prima sono arrivati i diaconi
Davanti a certe necessità come racconta Luca negli Atti degli Apostoli
Mi piacerebbe sentire un po'il suo pensiero su questa cosa personalmente sono convinto che se noi facciamo delle scelte adesso
In questa direzione ecco
è una comunità che sta maturando se ne facciamo un domani perché abbiamo bisogno di fare farci dare una mano dagli altri
Diventa un po'una cosa fate in in emergenza
Personalmente non vedo il problema che è una consacrata
O comunque una persona preparata possa fare un battesimo in missione ci sono già delle suo delle suore che fanno le esequie per i morti
Pure il matrimonio è così necessario che ci sia un prete a fare questa cosa
Ecco le un po'sentire questa crescesse dire qualche cosa
Sono d'accordo su alcune cose di quelle che lei ha detto la mia domanda però è questa
Perché si è tenuto alla larga dalla Chiesa dei poveri si è tenuto l'altra per i poveri
E ha posto come condizione
Il fatto che bisogna sapere narra
Molti dei membri
Delle chiese che presto vediamo
Non sanno narra
Il loro modo di narrare quello di narrare col corpo che reca le ferite
Anche il Cantico non conosce solo le parole conosce anche il linguaggio del corpo allora mi ha stupito come mai nella sua relazione non ha detto una volta la parola povertà
Che invece nel magistero di Francesco e così presente non solo
Ma li ritiene
Forse per degli apostoli da un certo punto di vista
Coloro che sono i profondi conoscitori del mistero di Dio Luigi definisce così per l'evangelica oggi
I numeri centrali dal novantasette del duecentouno sono tutti centrati su questo tutta la prima parte legata a queste hanno i preti aveva raccomandato la non sontuosità
E non essere presuntuosi non essere untuosi ma unti eventualmente
Allora
Questa è la mia domanda mi scusi la franchezza ma siccome le voglio bene
E allora mi chiedo appunto come mai questo girato alla larga da quello che poi è la vera questione cioè
Che è una provvidenza il fatto che le suore piano via le loro case perché non sanno più cosa farne costruttore tutto sono costosissime per gestire ecco e io penso appunto e ho finito
Che la vera questione stia qui
Cioè che o noi queste cose
Le recuperiamo
Riconoscendo membri a tutti gli effetti e di diritto i poveri a proposito della si nota letta della chiesa
E quindi non parlare più come le strette
Di coloro che ci sono affidati finalmente smetterla richiamante ristretti perché ad esempio secondo le sue parole questo la ringrazio ha parlato di una libertà che va oltre
Lentamente la condizione dei nostri allora io le chiedo porti pazienza però le chiedo il come mai ecco anche in altre incontri e relazioni solitamente la Chiesa al tempo di papa Francesco
Forse la chiesa di Francesco è una chiesa fortemente caratterizzata nei gesti e nelle parole
Dalla presenza proprio perché misericordioso di allargare il cuore all'infinito in modo che ci stiano immiserire
Ecco il gesto più mia in un dirigente i tanti gesti di Francesco c'è questo far distribuire il Vangelo alla povera gente in piazza Santi e ecco questo però io colgo quasi un pudore in molti relatori di entrare nel merito di questa vicenda
Che la vicenda poi del Vangelo perché la vicenda nelle meditazioni stava di questa mattina abbiamo colto questo
Chiedo scusa franchezza ma
Anch'io esprimo gratitudine profonda gratitudine
Volevo partire subito su quello che è stato il cuore secondo me della sua
Condivisione che ci ha coinvolti queste già un l'elemento bella la vera comunicazione con Sica comunione quindi parlare compare regia e ascoltare con in vista
Mi sembra non vorrei fare la Cassandra che il contesto storico io credo che il bene Stra vinca sempre sul mare ma il contesto storico sia invece per lo meno per noi occidentali l'ignoranza invincibile
Ecco io mi chiedo
Chiedo a lei con questi nuovi segni dei tempi che sono evidenti e ha detto io viaggio un po'anch'io viaggio un po'Stan galera ma ogni tanto mi permettono qualche fuga bella in altre galere e che invece è così cogliere qualcosa
Ho prestato un'altra cosa quando lei ha segnalato questo aspetto che sembra così per qualcuno può sembrare quasi spocchioso di questa violenza sul linguaggio no picche stai diceva che
Il il limite del nostro mondo e linguaggio quindi questo stupro della della parola che poi crea malintesi nelle varie discipline e crea conflitto
In qualche modo nutre questo questa ignoranza invincibile quindi la domanda qual è è questa
Quali sono
I i suggerimenti per ascoltare con umiltà e parlare compare sia ma anche in qualche modo precedenti Ignace e ci sono gli elementi secondo me dell'indignazione cosa possiamo fare le consegne per i frati cappuccini sarebbero il Silenzio però dopo tanti anni ho messo un po'scocciato dal silenzio
Neanche Gestis per Visco ecco
Dunque sulla commissione dei diaconi delle Fiaccone
Io non so molto so che hanno fatto una serie di incontri
So che hanno prodotto un documento
Diciamo il documento la posso di lavoro insomma l'esito del loro studio
Sinceramente mi pare che si sia un po'defilato nell'orizzonte per le cose che era nell'agenda non so se
Perché l'esito non è stato particolarmente
Diciamo
Se non apriva prospettive utili in questo momento o se avevano scelto per esempio di affrontare la questione più dal punto di vista di cosa faceva hanno egli ha connesse nei primi secoli no credo fosse che loro abbiano scelto
Più una disamina di quello che poteva essere per in rete la funzione all'interno dei primi secoli della storia della Chiesa
Certo è un tema credo che
Se ha iniziato non credo che andrà a finire nel dimenticatoio probabilmente voi sapete che
Il Papa il Papa ma la Curia romana la Curia romana come diciamo ci sono degli elementi penso
Forse che a volte
Chiedono vi attende reo però senatori è un è un tema molto interessante questo
Su questo però devo dire una cosa dobbiamo stare attenti non è non è certamente
Il caso vostro molto spesso c'è una rivendicazione
Diciamo non di una complementarietà no
Maggi una
Di un'identità diversa non so come dire no
Se io credo che il dibattito anche sul femminile nella Chiesa
Non abbia avuto grandi passi
Perché è più che dal punto di vista della complementarietà è stato avviato molto spesso dal punto di vista della rivendicazione no
E questo impoverito anche la donna
L'ha provata pensare quante volte si è si è parlato ma questi convegni ogni tanto si trovano in fila
Se seratona può diventare prete va perché ripeto io ce la siamo noi che siamo rovinati la val la pena rovinare anche loro cioè per dire che
Bisogna trovare i modi perché all'interno della chiesa
Ciascuno dia ciò che gli è proprio lei è proprio no quindi credo che sia un po'a Renato un po'per queste questioni no però però credo sì non solo i luoghi di missione ma anche nei luoghi diciamo di impegno pastorale molto molto particolare come quello delle case di di cioè come l carcere sia un una presenza che che andrebbe sì in qualche modo non solo
Individuata ma anche fosse a partire da lì offrire qualche riflessione non saprei però non so neanche se c'è più questa Commissione insomma forse sì forse no non lo so
Ecco ringrazio di questa parlare con franchezza da del dei poveri naturalmente
Diciamo sono sono d'accordo solo sia sul fatto che i poveri sono soggetto centrale
E va in cirillico i poveri vuol dire peccatori anche no evangelico e del magistero di papa Francesco
E sono assolutamente convinto che è uno dei tratti uno dei temi
Specifici
A cui si riferisce il Papa Francesco ed è imprescindibile
Perché non ne ho parlato non assolutamente non perché ne occulta ho pudore
Perché ciò che
Siamo o o ho voluto sottolineare è un metodo rispetto allo stile di Chiesa
Do rispetto a una chi a delle tematiche no ecco
E quindi lo stile sinodale mi sembrava una cosa molto per me e per lo meno molto bella su cui riflettere
Perché
Non è vero che noi proveniamo da stagioni sinodali nonostante abbia fatto tantissimo
Perché la Chiesa sinodale non è la convocazione
è un'altra cosa parlate voi
Prende un po'di tempo per rispondere a questa domanda perché credo che possa aiutarci anche a a fare verso esperienze molto
Se voi prendete l'esperienza del Vangelo di Marco la diciamo la traversata del lago quando c'è la tempesta no
è interessante quella perché
Il mare l'acqua tradizionalmente è sempre il segno del mondo del male
Il male non è un sostantivo un aggettivo il male non ha consistenza tant'è che si racconta che sorge una grande tempesta
E la barca si riempie d'acqua
E in quando stava per affondare
Cioè arriva il vento
E deve trovare un sostantivo il male e lo trova nell'acqua ed a quei tra quel punto che cosa abbiamo abbiamo questa scena che il dentro della chiesa il ghetto della barca e lo dimentichiamo che di Marco è la chiesa
E il fuori della barca cioè il mondo
Ci sono equiparate
Cioè quando papa Francesco parla della mondanità della chiesa
All'esatta mente di questo che oramai la chiesa ha vissuto tutti i modelli che sono poteri del mondo
Provate a pensare i convegni ecclesiali
I convegni ecclesiali o la le opportunità non differiscono nelle modalità di organizzazione
C'è il cantante la Leopolda certa tante al convegno c'è il grande
Oratore se o di Google eccessi o di AV no
Abbiamo sempre bisogno di andare a cercare modelli Esterni e cento esterna carriera Chiesa cosa deve fare no ma questi non sono Sidoti
Si noti solo appunto e mettersi in ascolto di ciò che lo spirito Santo ci sta dicendo no allora
Per questo dico che ho scelto questo tema questo aspetto che è un approccio sino tale dell'essere chiede perché perché noi non ha non so siamo molto distanti da questa esperienza sinodale per essere
Provate a pensare i progetti pastorali
Presente pastorali sono l'esercizio di qualcuno che gratifica il proprio ombelico mettendo insieme un po'di soggiorno c'è un po'di religione
Ma difficili sicuramente sono l'ascolto dell'azione dello subito su questo territorio qui oggi
Addirittura alcune piogge si arrivano a fare dei progetti pastorali pluriennali
Endo sta l'ascolto dello Spirito Santo cioè per dire che davvero la diciamo quello che io credo importante che noi impariamo ad essere chiesa
Poi è vero
In questa chiesa i soggetti protagonisti chi sono
I soggetti con la crisi certamente sono i poveri
I poveri cristi i poveri i popoli poveri peccatori cioè noi
Nel momento in cui ci scopriamo incidere ci rivediamo peccatori non quando decidiamo che gli altri sono peccatori che non possono accedere al gruppo degli eletti
Ma da questo punto di vista qui gli ho detto non non ne ho parlato solo accennato questo quando vi ho parlato
Perché noi proiettiamo i valori eccetera queste sale ma perché i poveri papà Francesco richiamerà carne di Cristo
Perché lo accetto complice dei poveri sono carne di Cristo dice quando date l'elemosina non tira della carne
Più volte mi dice questo
Perché
Non per che
Noi abbiamo questo senso sviluppato di filantropia o pensiamo che la Chiesa lo disse il giorno dopo le elezioni in Cappella Sistina sia una o endemici
No
Ma esattamente perché noi crediamo
Nel io rivelato intristito
Quindi diciamo
Solamente una chiesa che sa affidarsi e sa riconoscere in sei primato dell'azione di tiro
Attraverso l'ospite che ritira il volto di Cristo allora saprà essere capace di farsi Chiesa per i poveri e dei poveri
Se l'atteggiamento volontaristico
Questo è molto importante quello che ha richiamato perché
Perché dire che povero e la carne di Cristo
Significa
Dire questo
Scusate se prendo un po'di tempo nel lungo un po'su questo allora
Devo chiedervi di fare un un'anticipazione a certo punto all'inizio della creazione
Adamo ed Eva
Vive con uno sguardo contemplativo
Dopo il peccato
Si riconoscono inutili cioè da uno sguardo contemplativo giunge con lo sguardo ossessivo e dice il testo si nascondono
Cosa succede si nascondono dove avendo riconosciuto che il serpente gli aveva imbrogliati perché aveva radicato nel cuore loro che io non vi è geloso e invece avevano riconosciuto che diede la vita dove possono nascondersi perché Dio non ritrova più nella tomba
San Paolo dice che per il peccato la morte entra nel mondo e quindi l'uomo fa l'esperienza della morte
Io
Che e ti io padre
Non vuole che nessuno vada perduto e cosa fa
Manda il figlio
Che pienezza di tiglio però come vero Dio piene Silvio a sdraiarsi nella tomba dove si è nascosto l'uomo
E proprio risorgendo Cristo
Tutti coloro che sono morti in Cristo prima e dopo risorgono
Che cosa vuol dire questo vuol dire allora che se questa è l'esperienza della morte e della morte di Cristo e noi della morte di Cristo siamo riabilitati allo sguardo contemplativo conti io padre
Quest'anno le scriviamo qui dove questa esperienza del battesimo tant'è che la nostra vita una tomba dietro che quella del Battesimo
Ed è proprio questa tomba dietro che ci fa vivere con speranza la tomba davanti
Verso la quale ci incamminiamo dall'atto di nascita
Allora vuol dire che noi nel Battesimo immersi
In noi nella nostra carne abbiamo il gusto di Dio abbiamo la vita di dire noi la vita di Dio non è altrove così come non è dopo la morte la vita eterna
Cioè la vita beata perché quella vita beata che la vita di Dio è nella nostra carne ecco perché il povero è soggetto
Così come il presuntuoso che io rifaccio riconoscere come peccatore
Allora e naturale che è centrale povero no
Beh citare il povero in questo senso
Do che ne facciamo un'opera di bene ma che noi riconosciamo in quella persona
Un malfattore
Uno
Un peccatore un delinquente lì in quella carne non in quelli che in quella carne
La presenza di Dio
Reale reale
Ecco perché era fraternità che misurando il mio amore per io
Per cui è proprio la centralità dei Borri stanze sta questa dizione discrete
Come naturalmente lui certamente ci ha richiamato no e come il Papa ha detto da subito non è una ONG la chiesa
Quindi
Sono convinto che sarebbe sia centrale no ma dove sono centrale anch'io per Raffaele nel momento in cui lui scorge me è un peccato
Perché nonostante io sia peccatore
E magari peccatore incallito dentro di me non viene meno la presenza di Dio
C'è questa vite di Dio
Ed è una vita che mi è stata regalata sacra mentalmente nel battesimo
Quindi non c'è nessuna situazione della vita
Che
Ci mette al di fuori di questa
Presenza reale della vita di GM
Ed è il motivo per cui quel poco recarmi di Cristo
Batte qui è interessante perché sapete che di dogmi
Come voi mi insegnate Tiffi intorno
La verità di Dio no
L'Immacolata Concezione
è molto interessante da questo punto di vista
Provate a pensarci un po'perché ne in questa visione
Vuol dire se nel palinsesto primizie però non so che dice che Maria viene fecondata dallo spirito dell'orecchio e creme siano ecco no
Perché se poi il tema della parolaccia
E pensate perché ed è che contatta direttamente da Dio
Essendo stata preservata al peccato
E questo fa sì che in Maria
Ci sia continuamente il passaggio tra la vita e di io la vita dell'uomo
Quelle che noi invece abbiamo toppato e assumendo tutto il pensiero greco abbiamo dipinto è abbiamo fatto tutti i percorsi che dobbiamo fare poter meritare qualche cosa ma voi sapete che ciò che meritate meretricio
Quindi siamo tranquilli
Comunque grazie alla domanda ma non solo in disaccordo e non era per pudore esterno pro
Terzo è l'indignazione come esprimere indignazione
Non saprei perché dipende anche molto dal carattere perché
Però credo
Certo
Cioè lo saprei perché anch'io a volte sono indignato rispetto a questa modalità
Che ridata s'
Io credo che forse fatica così dicono il silenzio di cui il silenzio e la preghiera per loro
Perché Dio ricoperta credo che insieme a noi naturalmente però credo che questo sia può capire
Grazie a monsignor Viganò quello buono
Adesso o proprio perché oramai i tempi diventano po'più stretti come momento finale lasciamo la parola ATO Raffaele Grimaldi l'ispettore generale che farà un po'la sintesi dei lavori di questi giorni e dandoci anche un po'le prospettive future dopo la relazione di don Raffaele spazio libero terra preparare le valigie lasciare le Camere
In modo tale che a mezzogiorno in punto ma proprio in punto dobbiamo iniziare alla Santa Messa che sarà presieduta dal cardinal Montenegro che presiede tra Caritas
Raffaele
Ecco allora
Prima di iniziare questa relazione che raccolti un po'la sintesi dei lavoratori vorrei veramente ringraziare di cuore di molto stretti collaboratori Gennaro Marsico insisto
Ostacoli raramente coloro che dietro le quali cioè hanno aiutato a svolgere serenamente il nostro convegno con i rapporti e con soprattutto i contatti contatto novanta lui veramente di cuore ringrazio lo ringrazio anche perché ieri sera traslare tutto questo che ho fatto lunare
Quindi mentre voi siete andati in giro a prendere qualche gelato noi stavamo qui
No è la verità vecchio che aveva dato delle foto è qui
Allora conclusione del nostro convegno e attraverso il lavoro attento e puntuale dei sette laboratori vogliamo consegnare a tutti voi
Le ansie le gioie le difficoltà di tutti gli operatori che ogni giorno vivono tra le mura delle nostre carceri l'operosità della fede la fatica della carità e la fermezza della speranza
Questo percorso scandito dal vostro lavoro e certamente prezioso per poter creare un sentiero da percorrere con fiducia che si incarni nel nostro vissuto quotidiano
Ne siamo tutti come leggiamo nel nostro documento base i tessitori di speranza
E dalle indicazioni emerse dai nostri gruppi vorrei sottolineare tre aspetti che emergono dalle vostre discussioni e approfondimenti che avete fatto sottolineando la criticità la positività e le prospettive
Il desiderio che ne tutti ci portiamo dentro è certamente quello di far crescere la nostra azione pastorale nei tessuti della nostra comunità ecclesiale e civile affinché sia sempre di più riconosciuta come una mano tesa verso coloro che dicono la sofferenza del carcere
E si sentono uomini falliti e che con gli errori commessi hanno distrutto il sogno della loro vita futura
La nostra e chiaramente una pastorale difficile
Ma crediamo fermamente che le nostre fatiche non sono inutili ciò che comunicherò dai vostri laboratori saranno solo alcuni aspetti ma per non disperdere il prezioso lavoro fatto e e tutto ciò che è abbondantemente emerso saranno custodite negli atti dei nostro convegno che cercheremo di consegnare successivamente a tutti voi
Il carcere e il grande campo di lavoro per seminare la parola e aiutare i ristretti a vivere i Lori incontro personale con Cristo
La chiesa e chiamata a rinnovarsi attraverso la catechesi e noi tutti abbiamo bisogno che essa si incarni nella specifica realtà dei carcerati
Anche in carcere viviamo l'indifferenza della fede
Con la presenza di etnie culture e fedi diverse simile è una forte frammentazione religiosa e quindi la difficoltà di vivere un vero cammino di catechesi per i battezzati
Nelle nostre carceri sperimentiamo la scarsità degli operatori
E io aggiungerei impegniamoci ancora di più dove scarseggiano le forze ad attivare percorsi di formazione per sensibilizzare soprattutto le forse Giovanni a sperimentare questo particolare il servizio
Anche nel carcere avvertiamo copia all'esterno la difficoltà di vivere una fede assidua a volte questo cammino lo si confonde nell'avere poi delle attenzione e dei benefici
Si avverte il desiderio dividere un percorso di catechesi comune un testo che aiuterebbe la formazione cristiana nelle che nostre carceri
Nel carcere abbiamo la ricchezza della presenza di molti movimenti religiosi
Quando c'è armonia e voglia di camminare insieme sono di grande aiuto e sostegno sia per la catechesi che nell'attuare i ristretti nelle loro primari necessità
Ma in alcune parti diversi carceri notiamo le difficoltà di un cammino sereno sperimentiamo anche una chiesa frammentata causata dalla chiusura di alcuni movimenti
Nelle carceri dove si sono aperti dovesse dove si sono aperti da d'alta sicurezza in questi ultimi tempi viviamo la difficoltà dell'annuncio verso i mafiosi e la scomunica pesa fortemente sul loro cuore quindi nutrono a volte un pregiudizio e una difficoltà nei confronti della Chiesa
Il carcere è una grande famiglia dove le tutti siamo chiamati ad avere attenzioni anche verso i rischi
Attenzione anche verso i distretti ma ed evangelizzare sostenere il cammino di fede anche degli altri operatori soprattutto verso gli operatori di polizia penitenziaria
Nelle carceri come anche all'esterno viviamo il rischio di confondere il cammino di fede con la superstizione
Educare i detenuti al è difficile infatti il carcere di oggi riflette la società dove lui diciamo
Pertanto verifichiamo che la vita e distaccata dalla fede
Nelle carceri la forza dei sacramenti e della celebrazione Eucaristica quando essa ben curata diventa la più alta forma di catechesi per la formazione cristiana
Le carceri siamo chiamati a curare le relazioni dinamiche con tutti attraverso il confronto e l'ascolto per poter far crescere anche all'interno del carcere una vera comunità
Per realizzare tutto questo nella pastorale c'è bisogno della fiducia nell'altro e soprattutto di farsi accompagnare quindi si ha un grande bisogno di relazionarsi attraverso la chiarezza dei rapporti ma allo stesso tempo c'è un gran bisogno di flessibilità
Si può realizzare una vera comunità in carcere solo se doniamo generosamente il nostro tempo senza lasciarci condizionare dalla fretta
Abbiamo bisogno di tempo per poter vivere e approfondire la conoscenza dell'altro
La comunità che vogliamo far nascere crescere in carcere si concretizza attraverso il cammino umile dei piccoli gesti che toccano il cuore della persona
Il nostro cammino pastorale deve diventare sempre di più un servizio e dare una collaborazione per far crescere i percorsi di giustizia riparativa partendo dal nostro vissuto di sete
La media la mediazione tra chi ha commesso il reato e la vittima rappresenta un fattore fondamentale per mettere a confronto il reo con la persona qui alcol usato il dolore
Per un suo cocco comportamento sbagliato e consente alla vittima di dire tutto il male ricevuto
Quindi questo percorso di avvicinamento tra i Ferrero e la vittima attraverso la giustizia riparativa
Offre la possibilità di confrontarsi l'uno con l'altro sulla consapevolezza del male fatto ed il riconoscimento di un perdono e molto importante quindi in questo percorso la funzione del mediatore il quale deve sentirsi terzo rispetto anche al più efferato dei delitti commessi senza sentirsi coinvolto emotivamente
Ma riflettendo solo sulle emozioni che scaturiscono dall'incontro tra il Reno e la vittima incontrandoli dapprima da soli e successivamente insieme per una vera e propria mediazione
Un altro compito molto importante e l'accompagnamento della vittima diritti ma il reo che vada oltre il male subito
E che mostri ad entrambi la nudità della loro sofferenza che per alcuni aspetti è molto simile sia per la vittima che ha subito il torto che per vivere o per il male fatto
Tutto ciò consentirebbe ad entrambi un rasserenamento della propria coscienza ci sono aspetti ovviamente positivi in questo percorso perché la giustizia riparativa e la mediazione consentono a persone che ha sbagliato
Di prendere coscienza del reato e del male causato e la sua successiva riparazione
La mediazione quindi non può iniziare sì almeno non avvenga un colloquio preliminare chi aiuti in un primo momento la persona che ha commesso un reato a renderlo consapevole dell'errore commesso
E la vittima ad essere accompagnata piano piano al superamento del rancore nei confronti di chi ha fatto del male
La mediazione non è certamente una pratica giuridica quindi non vi è certezza che la cosa si risolva positivamente
La mediazione deve dunque essere sempre una possibilità sia per le persone che hanno commesso reati che per le vittime
La nostra legge legislazione offre pochissime possibilità perché venga riconosciuta introdotta la giustizia riparativa con percorsi di mediazione nelle situazione penale
Fatto salvo di diritto penale minore minorile che in Africa e in altri casi specifici
La giustizia riparativa e la mediazione oggi sono conosciute citate da molti addetti ai lavori
E proprio questo aspetto Fassi che sia indispensabile che non venga adottato nei soli lavori di pubblica utilità o in tentativi di conciliativi in uso presso il diritto civile
Quindi occorrerebbe promuovere le possibilità offerta dalla giustizia riparativa e dalla mediazione anche all'interno delle carceri
Interi agire per la creazione di gruppi di persone e si confrontino con i vari centri di giustizia riparativa del territorio attivare dei corsi di formazione per rendere consapevole su questo importante tema
In ultimo sensibilizzare il mondo del volontariato delle varie associazioni che operano giornalmente all'interno degli istituti penitenziari
Perché si crei un percorso dell'inviato ed unico con i detenuti per renderli consapevoli dell'importanza della riparazione
Noi come uomini che apparteniamo ad un corpo e quindi alla chiesa locale sentiamo il desiderio di non isolarci Dalla Chiesa e di vivere in profonda comunione con essa
La pastorale penitenziari nelle carceri ha bisogno di un forte supporto della Chiesa locale che inserisca nei programmi pastorale della diocesi la realtà del carcere
Per non emarginare il carcere o affidarlo solo al cappellano
O altri operatori sarebbe auspicabile che la privazione della libertà personale possa essere inserita nel unità pastorali prendendosi cura della struttura stessa del carcere
Le diocesi dovrebbero prendere più a cuore la realtà del carcere
Certamente non dobbiamo scoraggiarci sì alcune esperienze sono destinati al fallimento
Se ci lasciamo coinvolgere da diverse esperienze positive buone prassi che in tante chiese locali si vivono si possono raggiungere risultati positivi
La fantasia della carità produce certamente percorsi di inclusione dei detenuti e maggiore attenzione della comunità esterni nelle carceri noi cappellani operatori religiosi diaconi potremmo ripensare la nostra pastorale penitenziaria facendo vivere all'interno delle realtà del carcere l'esperienza di una vera comunità
Per facilitare il detenuto nella sua uscita ad inserirsi poi in un contesto parrocchiale
La Pastorale penitenziaria potrebbe essere inserita ed integrata con gli altri uffici della diocesi
Affinché le attività siano orientate non soltanto verso i detenuti ma anche verso le loro famiglie
In questo percorso di attenzione alla realtà del carcere la giornata della Misericordia potrebbe essere un'opportunità per facilitare l'incontro tra i detenuti con le loro famiglie nelle nostre realtà e comunità parrocchiali
Pertanto per dare maggiore risalto a questo momento di incontro si suggerisce ai vescovi delle diverse diocesi ove sono presenti gli istituti penitenziari di dare un vero mandato ai volontari nel carcere
Come avviene già per i catechisti delle parrocchie
La presenza dei seminaristi o diacono e nelle carceri
Sarebbe un'opportunità per far crescere nel clero nella chiesa locale nelle comunità l'attenzione verso il mondo del penale
Dalla mia esperienza personale sarebbe anche interessante se nelle facoltà teologiche come nella facoltà di Capodimonte di Napoli
Si attuasse le per i corsi di formazione ti ho logico pastorale
Per coinvolgere più persone nella loro azione evangelizzatrice infatti il testo
Che Capodimonte ha prodotto è proprio il testo che avete visto la Chiesa in carcere quindi quel testo raggruppa un po'i diversi interventi che abbiamo fatto lì alla facoltà di Capodimonte
Abbiamo tra le mani una grandi opportunità
Che si può consolidare attraverso l'evangelizzazione capillare nelle parrocchie nei gruppi facendo crescere una maggiore sensibilità sul tema del carcere
Non possiamo dimenticare che all'interno della dei nostri istituti di pena abbiamo la presenza di tanti giovani che chiedono maggiore attenzione nella nostra pastorale
Il mondo giovanile ha bisogno del sostegno degli adulti ma molte volte sono lasciati soli i ragazzi all'interno degli istituti non sono diversi dai ragazzi che incontriamo nei nostri ambienti la pastorale giovanile nelle nostre diocesi dovrebbe essere più attenta ai giovani nelle carceri ma tante volte essa non funziona
Tra i motivi possiamo delineare alcuni come la mancanza di una perseveranza dell'impegno degli stessi giovani
Forse bisognerebbe ritornare i piccoli gesti per coinvolgere concretamente i giovani reclusi per potersi concretizzare e necessaria un'adeguata formazione poi tutti gli operatori
L'attività nelle carceri aiuta a rafforzare il rapporto con le famiglie pertanto avvertiamo la crisi
Dell'aspetto educativo soprattutto i giovani per aiutarli nella loro situazione le loro situazioni particolari hanno bisogni avranno bisogno di cammini personalizzati all'interno delle nostre carceri
Negli istituti incrociano i giovani feriti
Pertanto bisogna avere cura attraverso rapporti semplici
Rafforzando i loro il senso della fiducia offrendo loro delle possibilità di Crescini di crescita e validi percorsi riabilitativi anche attraverso la lettura e la cultura
In questi anni la nostra pastorale è cambiata notevolmente a causa di una folta presenza di immigrati nelle nostre carceri
Ci sono ad oggi più di cinquantanove mila detenuti nelle nostre carceri di cui oltre un terzo sono stranieri
Pertanto siamo chiamati a ripensare la nostra pastorale che sia più aperta e attenta alle Teresa alle diverse espressioni di feti
Dei khomeinisti va in carcere è un tema di particolare importanza vista la presenza di tantissimi immigrati stranieri e di altre religioni Effeti
Emerge che in alcuni casi Progetti di apertura verso gli esponenti di altre religioni si sono rivelati fallimentare mentre in altri si è rivelata un'esperienza positiva anche se poi sospesa scarsa partecipazione
Positivo è stato l'incontro in particolare di in particolare con l'Islam pur con le note Emily criticità nei confronti dei rapporti con le donne islamiche
Il rapporto a volte scaturisce dalla necessità anche di a vere materiale di prima necessità
Un limite che possiamo incontrare soprattutto la mancanza di volontari di altre fedi o mediatori culturali
Che potrebbero arricchire anche la nostra stessa esperienza
Per meglio aiutare a comprendere alla cultura degli immigrati anche noi abbiamo ospiti bisogni di formarci attraverso la loro esperienza spirituale per una maggiore integrazione la nostra pastorale e libera da discriminazioni di appartenenza religiosa
La presenza di Lima nelle carceri e molto formale perché non sono molte volte aperti al perdoni all'accoglienza dell'altro che ha sbagliato
La presenza predominante di detenuti stranieri nelle carceri non aiuta a creare un giusto rapporto con le altre fedi
Pertanto e c'è il rischio di sincretismo nell'ambito del quale ognuno si così può costruire la propria appartenenza religiosa
La presenza di religione di fedi diverse carceri e ben strutturata ma ce la fatica di una serena collaborazione e confronto
Le diverse direzioni sono molto attente e a volte anche preoccupate al mondo islamico perché si corre il rischio di agevolare il fenomeno di radicalizzazione
Il dialogo ecumenico e interreligioso risponde all'esigenza di testimoniare insieme lassù la positività della propria appartenenza religiosa verso il vero dialoghi ecumenico
Però viene vissuto soprattutto nella carità
Tutto il nostro lavoro nelle carceri
Deve essere supportato dal nostro forte impegno sia come cappellani che che operatori pastorali nel promuovere e sostenere la nostra accoglienza l'accompagnamento e il reinserimento in esecuzione penale esterna in questo percorso che abbiamo fatto nei diversi laboratori quello dell'esecuzione penale esterna rappresenti il canale di accesso al mondo esterno
Purtroppo non sono ancora molte le possibilità offerte dal mondo del lavoro
Il nostro ruolo di cappellani di volontari tutti è quello di favorire un complesso di relazioni attraverso il territorio e le diverse organizzazioni che potrebbero aiutare il detenuto a reinserirsi nel tessuto sociale
Con la collaborazione dei volontari siamo chiamati a sollecitare la direzione del carcere per facilitare il percorso di osservazione del detenuto che gli consente di accedere alle misure alternative al carcere
Molto importante e anche la promozione di diverse iniziative che possono essere realizzate dalle parrocchie
Come pastorale penitenziaria si rischia di lasciare le cose come stanno mentre si devono creare Cammilli di sensibilizzazione sul territorio
Si riscontrano carenze di interazioni tra associazioni e professionalità
L'accompagnamento comincia dentro il carcere con persone con percorsi adeguati anche se le comunità non solo pronte quindi molto spesso chi ha difficoltà di individuare sia in difficoltà ad individuare i soggetti a cui rivolgersi
Quindi sensibilizzare il territorio molte volte difficile
Come anche coinvolgere il mondo della Chiesa e del volontariato perché l'accompagnamento di persone private della libertà richiede una certa professionalità ma anche e soprattutto generosità
Elementi positivi che si possono riscontrare attraverso l'accesso alle misure alternative al carcere sono senza dubbio quando il detenuto viene inserito nel tessuto sociale
Con l'aiuto delle parrocchie incontrando le famiglie giovani ed altre realtà tutto questo permette la demolizione di tanti pregiudizi
Per sostenere questo tutto questo c'è bisogno di creare gruppi formati all'interno delle comunità perché da soli si fa fatica attenere il passo
Sul nostro territorio possiamo raccontare esperienze positive
Anche i detenuti possono essere inseriti in contesti di volontariato che aiutano altri a superare il loro disagio il detenuto ad esempio chi aiuta i rifugiati o poveri gli permette di valorizzare la propria vita
Domando
La gioia di spendere la propria esistenza per gli altri dando un senso nuovo alla sua esistenza
Molto utile sarebbe una Rete delle associazioni che offrono dei servizi a favore dei detenuti
Promuovere iniziative volte ad un maggiore rispetto della dignità della persona all'interno delle carceri creare diverse iniziative come il teatro aperto alla società civile per far comprendere il mondo intero
Favorire l'ingresso della società all'interno del carcere
Promuovere il più possibile corsi di formazione professionale attraverso aziende esterne per far sì che una volta formate il detenuto posso essere anche assunto dalle stesse azienda
E concludo
Diverse proposte per facilitare il reinserimento dei detenuti all'uscito dal dal carcere
Può essere la sensibilizzazione delle parrocchie o case religiose ad accogliere qualche detenuto in misura alternativa superando così oppure e pregiudizi
Il nostro impegno dovrebbe essere anche orientato a sensibilizzare la Conferenza episcopale
Per poter coinvolgere ancora di più i nostri Pastore è un po'quello che ci siamo detti ieri
Con il segretario della CEI e anche stamattina gli ho ribadito questo dicendo ecco cercate come Conferenza Episcopale di avere una grande attenzione verso il mondo del carcere
Spesso i Cappellari religiosi diaconi presso tutti i colori che lavoro no all'interno di questa estate
Quindi veramente il vescovo visto molto disponibile per prendere e riprendere in mano questo discorso e per favorire un po'la nostra pastorale
Tutte queste riflessioni e provocazioni ci impegna no certamente ad essere l'UE tutti strumenti per poter aiutare la comunità esterna a vivere una maggiore attenzione e sensibilità verso il mondo del carcere
Ci auguriamo che la nostra generosa presenza accanto a coloro che hanno sbagliato con l'aiuto delle nostre comunità ecclesiali
E con la vicinanza dei nostri pastori ci sentiamo fortemente incoraggiati a non perdere
Ne il nostro entusiasmo né la voglia di continuare la nostra profonda missione umana
Poi comunque almeno la sintesi verrà mandata a tutti quanti qui da tutti i partecipanti questa sintesi verrà fatta da tutti poi invece tutto ciò che è stato descritto nei laboratori verrà messo appunto negli atti del convegno
Bene allora interrompiamo adesso i nostri lavori però mi raccomando cercate di essere qui presenti in sala un cinque dieci minuti prima in modo che a mezzogiorno in punto si inizia la Santa Messa grazie