"Opinioni a confronto"

Iniziamo l'incontro di questa sera questa signora concludiamo almeno per quello che riguarda questa frase questo ciclo il palazzo di Pasolini oggi e poi sia politica polemica
Un ciclo che è durato ma oggi quattro appuntamenti molti di voi sono stati presenti alle diverse fasi il titolo della serata Eva opinioni i opinioni a confronto
Dobbiamo scusare
Amelia Rosselli che non sta bene e Franco Corbelli che non sono questa sera questo incontro sono invece con noi Alberto Abruzzese professore di Sociologia delle comunicazioni di massa Federico De Melis redattore culturale del Manifesto l'incontro di questa sera pensato venendo conto dello svolgimento del ciclo come opinioni a confronto e non a caso avevamo per qualche verso chiesto e comunque era implicito nella struttura dei degli ospiti che erano con noi
Di mettere ha in confronto a valutazione le diverse facce che nel corso di questo ciclo avevamo affrontato rispetto al Pasolini quindi di Pasolini giornalista
Gli aspetti della Buy e sia la letteratura delle questioni del giornalismo un sia pure tutte categoria che dovremmo virgolettare come vorrebbe la fatto nel corso di questi appuntamenti per la complessità della figura e anche delle modalità con cui abbiamo affrontato il ragionamento su Pasolini non a caso il palazzo di Pasolini oggi
Questo inconveniente di cui ci scusiamo per l'assenza di Franco Cordelli Amelia Rosselli
Ci imporrà per qualche verso una vigorosa partecipazione del pubblico
A fare domanda intervenire per qualche verso anche a integrare diciamo le assenze se così mi è consentito dire mi pare anche con il consenso di abruzzese De Michelis comunque diciamo noi ringraziamo abruzzese del Melis Barry subito la parola a De Melis
Federico De Melis con questa sollecitazione diciamo di avere nell'arco della serata anche riepilogo complessivo per le questioni che abbiamo affrontato diciamo Boy un intervento o attivo con domande interventi del pubblico
Sente
Va bene allora io
Così ho preparato una piccola relazione
Non tanto sul Pasolini del Palazzo Pasolini corsaro
Eccetera
Quanto su come
Incide diciamo così la dimensione mitica
Nell'opera di Pasolini in relazione alla dimensione della politica
Cioè alla dimensione della intenzionalità politica del Pasolini corsaro
Qui adesso io leggerò questa relazione poi
Dopo l'intervento intervento di Alberto vedremo una
Discutere
Scriveva Franco Fortini in un intervento pubblicato su Nuovi Argomenti di gennaio-marzo mille novecentosettantasei
E ora riproposto nel libro attraverso Pasolini
Nell'ultima parte dei suoi giorni Pasolini lo dicono i suoi versi tornano ad un suo paese il Friuli italiano scomparso ma quella realtà non era mai esistita era stata un'illusione procurata una proiezione di gioventù
In questo senso a Pasolini manco una vita vera come R umbro perché la vita vera era scomparsa non solo dall'universo orrendo del nuovo capitalismo ma era davanti da conquistare non da recuperare
In questa osservazione
Fortini sembra confondere due piani il paesaggio dell'anima il paesaggio reale
è pur vero infatti che la vita vera per Pasolini era davanti da conquistare
Ciò nondimeno come ammette lo stesso Fortini era scomparsa dall'universo orrendo del nuovo capitalismo che cosa voglio dire con questo a quasi vent'anni dalla morte di Pasolini noi possiamo capire quanto la dimensione mitica di cui la sua opera e la sua psiche non riescono mai a liberarsi in direzione della storia
Serva ci sia utile come apriti senza modifiche unte alla storia del nostro dopoguerra
Non esiste a rileggere tutti integrare l'opera poetica di Pasolini un suo sviluppo se non sul piano delle forme nel liberarsi progressivo fino alla pura discorsi vita dell'ordine metrico
Ma questo sviluppo delle forme non sembra corrispondere a uno sviluppo interiore Pasolini costruisce letterariamente il mito dell'Italia contadina mentre questi Italia è ancora presente non dunque in contrapposizione al suo degrado e questo mito dalle prime poesie friulane sino alla nuova gioventù rimane la stella fissa del suo viaggio egli è fissato a questa immagine materna
Parallelamente fuori l'Italia da Paese ancora immerso in un'organica realtà contadina dove le prime ciminiere a Monza o a Milano erano sorelle dei pioppi delle campagne di Cremona per ricordare un passo di orgia
Si trasformava attraverso una cesura storica di cui ancora non comprendiamo fino in fondo la natura
E può aiutarci in questo senso la attuale rivoluzione dei magistrati
In un Paese neo capitalistico che attua a tutte le sue potenzialità edonistica e consumistica e dopo la morte di Pasolini cioè negli anni ad
Mentre la società italiana subiva questo sviluppo il mito pasoliniano per stargli dietro per registrarlo per denunciarlo si travestì IVA in modi disparati utilizzando strumenti di spara più questa nostra società si corrompe Eva più la stella fissa di Pasolini brillava illuminava al di là delle sue stesse intenzioni le marcescenza e culturale che ne derivavano
Non ho potuto ascoltare martedì otto giugno l'intervento di Asor Rosa in questa stessa sede
Conoscendo le sue posizioni su Pasolini pur modificate sì nel tempo su alcuni aspetti e leggendo il titolo che parafrasando Thomas Mann ha dato alla sua rielezione Pasolini considerazioni su un impolitico
Credo di poter dire con lui che vada s'mitizzato il Pasolini politico o meglio si mitizzata l'immagine di un Pasolini politico
Che si è formata attraverso un processo di alienazione della persona condotto dall'industria culturale in cui non mancano responsabilità dello stesso Pasolini
è il Pasolini mosso da un'intenzione politica quello di cui parlo colui che denuncia la mutazione antropologica del nostro Paese in una parola il Pasolini corsaro e non naturalmente Pasolini in quanto portatore di un'ideologia che poi è uno dei motivi dei motori della sua inquieta ricerca poetica
Io penso che quel Pasolini lì il Pasolini corsaro vada riportato a una dimensione letteraria che può aiutarci in questo lo dico di fuggita una lettura parallela degli scritti corsari compreso lettere luterane e di petrolio
L'articolo famoso delle lucciole dobbiamo riportarle o al suo alveo naturale che è la letteratura leggerlo come leggiamo una poesia di tra Suma Nardi organizzata dove non è che manchi intenzionalità politica valutarlo attraverso gli strumenti che ci sono offerti dalla critica letteraria
Solo in questo modo credo noi riusciremo a ritrovare il cuore dell'opera pasoliniana così offuscata dalle sigle che di volta in volta secondo convenienze politiche o editoriali vi sono state apposte sopra
In questa costruzione di un Pasolini politico non è che sia mancata ripeto una responsabilità dello stesso Pasolini
Mi viene in mente a questo proposito il Coluccio di cui parla mentre immerso nei mondi dell'altrove durante le riprese dei tre film che compongono la Trilogia della vita
Di sentirsi un esiliato appunto in altri mondi
I nuovi travestimenti del suo mito Materno l'Oriente novellistica o il Meridione napoletano trecentesco l'Inghilterra medievale mentre fuori le urgenze politiche si fanno sempre più forti ma no Sira sponde tranquillizzando si Pasolini il fiore delle Mille e una notte I racconti di Canterbury il Decameron hanno un forte valore politico nel mettere in scena corpi e luoghi ancora integri punta
Questa che è una considerazione corsiva appunti Istica sul proprio lavoro rivela secondo me più di una poesia o di uno scritto elaborato quanto l'ultimo Pasolini sentisse limitato il campo estetico
O meglio quanto perdesse secondo lui in forza d'attrazione seduzione
Il suo discorso civile tra le maglie di un ordine estetico
Da cui però psicologicamente non poteva venir fuori
Sì è vero come dice Fortini che nella sua formazione teorica non entrano i grigi classici dell'economia politica
Piuttosto gli strutturalista i linguisti e il Freud dei casi clinici per non parlare della prosa d'arte di Longhi tutto ciò insomma che avrebbe potuto usare in funzione estetica
O come interpretazione della realtà e della letteratura e del cinema che potesse configurare per lui un ordine estetico
Dei classici del marxismo del marxismo e gran uscite lo persuade io credo non solo per ragioni ideologiche
Questa fissazione alla dimensione estetica che è un modo di vedere la realtà è una traslazione sul piano appunto visivo della fissazione al mito del materno Friuli che è un modo di sentire ricordare pensare la realtà
Può fare paura ma non c'è dubbio che Pasolini sentisse la realtà come eterno ritorno come immobile ciclicità
E che le rapidissime tumultuose trasformazioni del mondo in cui era nato e aveva vissuto la propria adolescenza e giovinezza gli ponesse un problema irrisolvibile un problema che avrebbe potuto affrontare attraverso la dialettica
Processo intellettuale che per costituzione non gli apparteneva
A cui era escluso
In definitiva il termine omologazione culturale che ricorre così spesso a proposito della denuncia corsara di Pasolini
è certo più che una definizione di realtà storica la quale realtà ha un occhio storico rimane sempre molteplice e potenziale un'immagine che deriva Pasolini dal quattro bisogno di rimanere dentro la dimensione del mito
Beh è un rovesciamento dei termini dall'umile Italia dal Materno Friuli alla nuova preistoria
Ma non cambia questa esigenza di anteporre alla realtà un'immagine del proprio io impossibilitato a partecipare alla storia come anche alla vita che assume una valenza mistica
Esista da sempre una poesia non bella concetto USA scritta durante la lavorazione di Medea precisamente l'undici maggio mille novecentosessantanove
In cui Pasolini cerca di dipanare la matassa dei suoi conflitti con la realtà affiancando nel suo spirito le uova dipinte di Casarsa Pasquali simbolo del rinascere e le uova di oggi
Le seconde non hanno superato le prime assimilando lenze fino a farle sparire no scrive Pasolini
Le hanno superate e pur incamerando le loro forme si sono poi il loro giustapposte in una serie infinita perché la storia la storia rotonda come il tempo dell'eternità che essa quindi solo a parole contraddice l'orso della primavera e Gramsci sono uno accanto all'altro a quindici anni dalle scene di Gramsci il padre del marxismo italiano ritorna non come ombra da esorcizzare Uday nuda tradire
Come pungolo dell'ideologia inservibile di fronte al vuoto della storia in cui mi eticamente serenamente nella sera si muovono i ragazzi del Testaccio ma come figura da affiancare alla pari all'eterno ciclo stagionale
Se non erro l'immagine della nuova preistoria
Importante immagine della nuova preistoria compare nella fase manierista dell'opera poetica pasoliniana cioè in quella stupenda raccolta che è poi sia in forma di rosa
Scritta tra il sessantuno il sessantaquattro ma forse anche prima nella religione del mio tempo la cui stesura risale a un periodo che va dal cinquantacinque all'aprile sessanta
Questo può stupire perché siamo abituati a pensare a uno sviluppo nell'opera di Pasolini che ha come epilogo l'universo orrendo degli omologati
è del sessantasei Uccellacci uccellini che informa elegiaca e favolistica racconta la fine del marxismo
Pasolini pre vede ma questa capacità di previsione gli deriva non tanto da un analisi spregiudicata che fa della Società italiana quanto dalla sua fissazione al mito
Come è costretto a consumare la sua vita sessuale in incontri anonimi incorre Agazzi che poi si perderanno per Luís nel flusso dei giorni e degli anni e perciò stesso assumono valore Epifani ecco così è costretto a guardare la storia dal di fuori
Ed essa non gli apparirà come ai in alcuni grandi scrittori reazionari di questo secolo
Ai quali a volte Pasolini è stato audacemente accostato un flusso di sangue ed escrementi piuttosto come una dimensione perduta di cui soffrire disperatamente la mancanza ma questa storia non è la storia e il mito se il mondo è omologato immagine come si è detto mitica si lascia dietro la storia che è pur sempre il mito
Con il cuore cosciente di chi soltanto nella storia a vita come scritto tra la penultima e l'ultima terzina delle Ceneri di Gramsci e la storia è finita gli sfugge non solo perché spilli Visco non le Belle bandiere ma perché Pasolini equivoca
Un equivoco assai secondo sul piano poetico e anche politico su quel che la storia è e non è proietta in questa dimensione il proprio bisogno di compattezza
è questa Nostalgia della storia che però è la vite riflessa del mondo contadino e più tardi dell'Africa sentita come unica alternativa assortire sul piano poetico le più belle prove di Pasolini
O meglio questa urgenza fisiologica di recuperare in immagine un mondo perduto un'Italia perduta nel momento in cui entra in collisione con le immagini apocalittiche annichilendo i del dopo storia
Da questa scintilla vien fuori il grande manierista
Colui che tra agli incendi posta tonici in cui si perde la realtà tanto amata l'Appennino o i rioni di Roma a cui il bianco Meridione non può che rievoca Arlati e frammenti uno struggimento
E il Pasolini di alcune poesie della religione del mio tempo come riapparizione poetica di Roma
Che sotto quel rudere di incendi e in cui si è trasformato il piano da Vetralla al Circeo dopo un nebbioso tramonto visto dall'Appennino di ritorno a Roma che è un'immagine cosmica immagine della nuova preistoria
Sente richiami di freschi bambini tra le stalle o stupendi colpi di Campana di fattoria in fattoria lungo essa discenti desolati
Che già intravede dalla via Salaria e il Pasolini di Poesia in forma di rosa della Guinea per esempio distraendo dell'alba meridionale
Siamo tra la fine degli anni cinquanta e la prima metà dei Sessanta beh è una foto famosa in cui il poeta tiene in mano la maniera italiana di Giuliano Briganti
Che il libro da cui mutua il titolo una disperata vitalità uno dei paragrafi una delle liriche di Poesia in forma di rosa
E questo penso il libro che gli fa scoprire i pittori del primo manierismo toscano Pontormo Rosso Fiorentino che citerà nelle deposizioni della ricotta con la loro epidermica lascivi ai coatto intellettualismo e spiritato mondo delle forme
è un episodio se vogliamo minore del percorso pasoliniano però assai significativo Pasolini come quei pittori si sente si vuole oltre un crinale in cui non vecchie delirio di ripetizione per quanto si sforzino le forme si resta ingabbiati in un modello di realtà o di pittura abbacinanti da una folgorazione che ci assegnati come paria
E che non accetta sviluppi di sorta
Anzi le forme si sconvolgono la terza rima dantesca delle ceneri salta proprio per queste inesausta urgenza fisiologica di fuoriuscire dalla dimensione narcisistica del mito
Trovava sei appropriato lo stupore di Oreste del Buono in un breve saggio su Piero della Francesca di fronte alla restituzione poetica che Pasolini fa degli affreschi di Piero ad Arezzo nella religione del mio tempo
Nelle battaglie di Piero Pasolini non vede come il suo maestro Roberto Longhi uno dei più alti esempi di sintesi prospettiva riforme colore
Che blocca impose statuaria i cavalli che astrae geometricamente sospende fuori del tempo bagnate dall'alta luce meridiana le mischie
Invece braccia di indemoniati scure schiene Caos dì per dì soldati e cavalli violetti bufera strage che la descrizione di un quadro manierista di un quadro di contorno
Vede il cavallo che rincula testardo il cavallo che supino spara calci nella Tourmalet dissanguati dove invece cavalli sono immobili
Disperata vitalità dove non c'è che profonda persuasione movimento il rumore espressionista in battaglie
Dove grande regna l'ordine e il Silenzio
è questo ordine questo silenzio a cui Pasolini rimane fedele proprio nel tradimento che è un tradimento costretto dagli sconvolgimenti della storia
Dalla necessità storica di interrogarsi inquieti sulle forme dalla prepotenza del proprio io narcisista il quale non vuole accettare
Che le Erinni si trasformino da De del panico in Dead i sogni cioè di sognare il passato in un universo mo'
Nuovo pura anche orrendo
E questo rifiuto poetico
Che lo fa impolitico può essere tradotto in politica da chi non crede perché ha la fortuna di essere sereno e di guardare con occhio Obiettivo all'eterno ritorno della storia la gabbia del mito
Che non può che produrre nella storia rabbia il rimpianto
La generazione dei trentenni alla quale io appartengo cioè di coloro che hanno conosciuto Pasolini solo dopo la sua morte fortemente condizionati a quindici vent'anni dall'immagine sconcio del martirio
Che l'industria culturale non si è peritato di risparmiare deve operare attraverso un rapporto col corpo vivo dell'opera un processo di dei mistificazione con la salda consapevolezza che può tradursi facilmente in anni senza argini in irresponsabile rovesciamento dei termini
Parte di questa generazione ragazzi per cui la giovinezza coinciso con quello che si sarebbe rivelato l'ultimo tratto della storia del comunismo ha sentito Pasolini come un padre pedagogico che li potesse orientare nero esci della storia
Ma gli scritti corsari nascono dalla stessa fucina di tv competere olio vuole trovare per abominevole accumulazione di materiale una forma viva pulsante che non è più il libro non è più l'opera in cui va da perdersi ogni reminiscenza umanistica ogni limite etico ogni forma d'amore il ritratto dei nostri anni granchi inglese
Si può leggere l'Appennino prima poi sia della raccolta le ceneri di Gramsci scritta nel cinquantuno quando anche Pasolini era trentenne oltre che per amore della poesia per ritrovare certe un'Italia che c'era ed è stata distrutta
Ma l'autore Pier Paolo Pasolini non può essere un padre pedagogico avrebbe voluto mangiare i suoi figli come l'industriale di affabulazione
Dopo la sua morte è rimasto un fantasma perché il mondo dei media lo ha voluto tenere equivoca mente invita Pasolini i suoi figli lo devono uccidere davvero e cibarsene davvero come nel bosco di inermi
Grazie Mendes
MB
Cerchiamo come avevamo detto all'inizio diciamo e poi vediamo quindi Abruzzo differenti
Dunque io non ho scritto una relazione perché
Contavo su appunto una tavola rotonda e quindi su un giro di di posizioni
E questo era anche è anche il motivo per cui o quindi ha risposto all'invito di parlare su Pasolini dichiarando
Per il resto credo che sia cosa riconosciuta
Di non essere un esperto di Pasolini
Come dire
Pasolini mi coinvolge per quanto può coinvolgere l'esperienza di un a importante regista del cinema italiano per uno come me che ritiene che il cinema occupi una zona di significati interessanti per l'organizzazione della comunicazione nel
Nel suo insieme
E comunque credo che
Il motivo di sentirmi vincolato a partecipare a una discussione su questo ho cercato di pensare perché
Penso che sia dovuto al fatto seduto a a a Pasolini in sostanza cioè ai minimi anni mi consentono di avere conosciuto per esotiche non è comune precedente relatore però l'ho incontrato pochissimo
Raccontato anche una posizione curiosa nel senso che io facevo il vice vicine a Paese Sera veniva incontrato esattamente sul sette
Quindi l'ho visto lavorare come regista e ne ho una ricordo molto affettuoso temi di affettività programma come qualcosa che che scatta
Poi dopo un altro ricordo nella mia nuora sperduto credo che fosse la casa di Pasolini ci doveva essere anche morali hanno dimenticato tutto
Doveva essere legato però con la filologia romanza e quindi in qualche misura qui le il Congo e costruttore il conto torna in quanto invece
Ho scritto su Pasolini soltanto in un'occasione di fatto molti anni fa appunto per Uccellacci uccellini
E credo sicuramente in quel caso condizionato un poco sicuramente condizionato dalla lettura che a dura era stata fatta di Pasolini Asor Rosa e tra l'altro scritta da mi in una fase in cui sicuramente dipendevo molto di più da come dire la tradizione letteraria
Dalla tradizione letteraria piuttosto che da alla frequentazione diciamo dei degni
Ecco diciamo ma rispetto a quanto ha detto De Melis
C'è un punto in in tono con cui sono d'accordo e quindi questo riduce ancora la simulazione di come discussione dicono di no
Cioè sono molto d'accordo su come dire
Non cadere nel tranello di dovere discutere sul Pasolini politico sul Pasini teoriche ci sarà qualche passaggio nella scaletta che mi sono preparato
Che ha un po'che che arrivi ripropone diciamo questo questa posizione perché appunto
Non relativamente a quanto è uscito in questi ultimi tempi in messaggi veri e propri e nella pubblicistica sui giornali
Non non non so sono poco interessato a questo dibattito se Pasolini avesse ragione otto ore otto confrontando quali erano le sue posizioni negli anni settanta e quale e quale è il nostro presente
Non le pare che un dibattito di questo genere appartenga come dire a un clima
Al clima odierno diciamo è una sorta di rivoluzione senza Soggetti no e quindi piena di moralismi di recuperi di moralismi di velleitarismi eccetera
E io ho come l'idea che sia vi è una questione di divi una questione che che si dibatte tra vinti no tra spettatori
E e e e debbo non contemporaneamente dirlo che non come dire
Che riconoscere adesso tardivamente magari non ho delle ragioni a Pasolini
Per rischia di significare piuttosto la rimozione diciamo dei vincitori punta rimozioni venticinque vincitori che avete sbagliato diciamo che avete sbagliato
Quelli che erano contro diciamo fa i contenuti prevalenti o apparenti o o mediatico comunicati resi in effetti inseriti in una precisa strategia dell'industria culturale
Ecco non è detto che come dire
Perché hanno perché sono stati sconfitti avessero torto
Ci sono degli errori nelle strategie
Ma punto è questione che mi sembra non insomma non possa essere a vantaggio ecco molto a vantaggio di Pasolini possa essere superata
Anzi la stessa cosa direi per quel che riguarda il campo specifico mignolo
Su la sul piano cioè della cultura cinematografica in cui sempre che adesso appunto sulla scia di questi interventi più generali mi pare ritorni un po'c'è la riproposizione dello stesso meccanismo e cioè il fare riferimento a Pier Paolo Pasolini come l'ultima frontiera contro un cinema è una televisione con sul mistero contro la marmellata o la violenza televisiva eccetera contro la perdita di senso delle comunicazioni di massa dell'industria culturale della civiltà dei consumi eccetera eccetera
A me pare che questo ma mi ci soffermo poco e se mai ci torno brevemente più in là
A me pare che questa sia per una posizione assolutamente infondata infondata perché a me pare che Pasolini e soprattutto l'ultimissimo Pasolini quello delle delle centocinquanta giornate
Di Salò
Insomma di fatto di fatto
Come dire si inserisca in una possibile lettura diciamo in cui gli gli autori la cultura diciamo alta sia in campo cinematografico sia in campione più generalmente artistico
Di fatto poi mostrano esattamente gli stessi meccanismi presenti all'interno della civiltà dei consumi e della cultura di massa cioè mi pare che ad una lettura del di molte delle opere di Pasolini noi possiamo trovare esattamente la stessa come dire destrutturazione formale la la la caduta di unità della simmetria nelle forme la stessa contrazione temporale cioè il Pasolini naturalmente
C'è un termine un tempo terminale che si esprime soprattutto nella lunghezza invece nelle Nimes mi vicente poter Minale che si esprime invece nella rapidità ma sostanzialmente sempre di tempo terminale si tratta
Lo stesso spaesamento spaziale dei linguaggi appunto tardo televisivi
Però anche questa mi pare questione appunto comunque che può essere interessante discutere ma anche che mi sembra far parte appunto di un'utilizzazione ideologica di Pier Paolo Pasolini Turkle una questione l'altra cioè quella del riferimento a Pasolini
E il palazzo e l'altra del riferimento Pasolini e l'industria culturale dei consumi di fatto mi sembra far torto a Pasolini stesso cioè mi sembrano imprigionarlo diciamo in una tradizione intellettuale e letteraria antitaliana
E celebrando lo proprio rispetto a questa tradizione non che a mio modo di vedere tale Pier Paolo Pasolini non appartenesse anzi appartenuto a questa tradizione ma in luce molto d'altro e quindi chiuderlo diciamo dentro
Questa tematizzazione a me sembra appunto poi limitare la possibilità di rileggerlo di rivederlo cioè tenerlo come dire imprigionato dentro con questa configurazione tradizione intellettuale italiana come anzi anti consumistica anti tecnologica antisociale almeno per quanto riguarda la marcatura della ditta distanza tra l'intellettuale
E i la società
Contemporaneamente come dire non mi sembra particolarmente
Interessante o comunque io non ne sono capace
O comunque mi sembrerebbe discutibile ecco un'operazione un tentativo da parte mia
E anche qui in generale diciamo no un un tentativo di a ricostruire l'apparato teorico che Pasolini ha frammentaria mente
Costruito per quanto riguarda il cinema del terzo del resto non tanto frammentaria mente cioè nel senso che è un'attenzione che Pasolini costantemente rivolge al cinema in termini teorici in termini di analisi è di teorizzazione del
Del linguaggio ecco in questo caso direi vale un po'al discorso sul Pasolini politico a che faceva del mese
Cioè la letteratura sul cinema che è stata scritta
Anzi sul Cina sul film che è stata scritta da Pasolini a dei grandissimi meriti sicuramente anche da un punto di vista storico teorico perché sicuramente come dire era ASP assolutamente eccentrica rispetto alla alle Terio dello specifico filmico hanno correnti in Italia in quel periodo
Era l'unica voce che riusciva a tenere testa all'ingresso in Italia delle teorie sul cinema di Roland Barthes e mezza e così via
E che almeno Chili scattava rispetto al livello corrente in quegli anni che era sostanzialmente poi rappresentato dalla manipolazione della tradizione marxista da parte di Aristarco quindi sicuramente di medicine arriva tantissimi tantissimi
Pasolini
Però ecco oggi secondo me sarebbe meglio non pretendere di ricostruire quel lavoro teorico
Tentando di dare a ridargli come dire rifarne emergere una compiutezza e una validità
A me pare che invece appunto le pagine sul cinema teoriche di Pasolini Packard vadano lette in effetti come letteratura le si godono in modo particolare se lette come come letteratura
E quindi si godono anche nelle incoerenze diciamo sincroni che dia croniche che di volta in volta possono apparire nella nell'in queste pagine
Io ho presente in mente dei momenti della riflessione di Pasolini al di là del appunto tentativo di dare un rigore teorico alla sua idea delle cinema come linguaggio che opera
Come dire per rappresentare la realtà attraverso la realtà diciamo non è che si distanzia radicalmente dal linguaggio scritto dalla scrittura
O delle pagine ad esempio se si è nati Pasolini ricordo molto belle in cui ragionando del piano sequenza ragionando delle montaggio
Pasolini collega radicalmente
Questo a il pensiero della morte e la costruzione del film è continuamente nelle cesure rappresentate dal montante Gio è continuamente un gioco tra la vita e e la morte
Infine e qui veramente sono molto più settario forse diciamo delle esclusioni di campo che ho dichiarato sino ad ora
Non ecco non mi interessa particolarmente ricostruire l'insieme dell'opera cinematografica Palisades di Pasolini
E soprattutto non mi interessa ricostruirla in quanto opera ma in opera complessiva o comunque in quanto allora autore che si rispecchia in quell'opera o che si identifica coincide con quell'opera e non mi interessa appunto come dire fare un ragionamento di tipo gerarchico Novartis
Artistico estetico su quella produzione se mai sono molto attratto da appunto quanto di come dire divergente esce ecco nel lavoro artistico di Pasolini
Proprio perché a questa questa del resto questo è questa
Diciamo come dire questa questo termine che richiama una delle radici di Pasolini del decadentismo è comunque diciamo un dichiarazione di capacità di rischio continuano di smentita contino che sicuramente è stata una delle qualità maggiori enti Pasolini
Invece mi sembra che sarebbe molto più
Interessante almeno per le medie
Come dire vedere che riflessi ci sono nel dei film nel nello sviluppo dei film
Di Pasolini rispetto alla cultura dei media in Italia cioè studiare cioè analizzare diciamo il
Il Processo nelle sue diverse fasi allora molto molto rapidamente soltanto proprio come proposte di eventuali
Spunti di discussione ecco a me pare che nella prima serie di film cioè quelli che cominciano con quella che comincia con accattone che appunto del sessantuno
E chi per certi aspetti come dire possiamo fare arrivare fino a Uccellacci uccellini anche secondo appunto non sempre queste questa largo spettro di scelte non ha questa capacità di smentite continua su ciascun film che Pasolini a dimostrato ecco quella fase cioè la fase appunto degli anni sessanta a me sembra estremamente interessante perché si contrappone indubbiamente a l'esito che in quegli anni aveva avuto già aveva avuto ma con un quello diciamo l'accadimento avrebbe fruttato negli anni Sessanta il rapporto tra IMI realisti e l'industria cinematografica italiana
Cioè i neo realisti di fatto volenti o nolenti consegna no diciamo la loro esperienza la loro sapienza cinematografica i meccanismi
Dell'industria culturale di consumo mollare dice il passaggio neorealismo neorealismo rosa commedia all'italiana
Rispetta quell'esperienza invece appunto Pasolini no pratica un'operazione totalmente diverso è totalmente diversa e
Mentre appunto individualisti in qualche misura vengono assorbiti dall'apparato cinematografico senza nemmeno tanto dolore come dire
Invece nel caso di Pasolini abbiamo questa grande no personalità questa grande soggettività che però assorbe invece dall'e sterno riconduce assi dall'esterno
L'esperienza cinematografica di
Di quegli anni anche proprio con quel tanto di violenza
E che questo processo rappresenta nel senso che chi vi vive finite Pasolini in quegli anni si era un come dire esperto di cinema cioè uno spettatore modello ma abituato alla tradizione del cinema indubbiamente trovava che c'era qualcosa di distorto no qualcosa di assolutamente inedito ecco che pochi che qualcuno avrebbe potuto dire inesperienza di cinema anche
E che comunque dimostrava appunto il fatto che c'era una forte personalità che entrava nel gioco è perché non come dire che non a non si trovava in una situazione di continuità all'interno della tradizione dell'industria culturale cinematografico come tutto sommato invece si era trovata la generazione diciamo dei registi degli sceneggiatori
Del
Poi c'è un'altra fase che è quella di teoria ma
Delle streghe di editori
Che
è molto disomogenea no con punto scelte fortemente
Differenziate e che mi sembra
Però a me personalmente offra delle
Come dire dei risvolti delle sequenze dei momenti diciamo che l'ossessione del Pasolini appunto del Pasolini politico del Paolo Rosi lini come dire artista no hanno rischiano sempre di di oscurare
E cioè sono delle dei momenti in cui o appunto c'è un tentativo di elaborare il mito nel senso che il vero e proprio mito quindi ricorrendo alla rilettura cinematografica filmica della tragedia
Oppure e sono le cose che mi piacciono di più devo dire che avendo i mezzi mi sarebbe piaciuto fare una sorta di blocca di tutte queste sequenze
In cui molto spesso io direi ci sono delle forme del tutto particolari che potrei dire del tutto pasoliniani no direi del tutto nazionali c'era il relativi alla cultura italiana delle forme di chi se Edipo parte
No ci sono dei meccanismi che a me fanno pensare a una dimensione italiana di
Operazioni artistiche fondate sulla chi ce e sulla poppa penso appunto a alcune manipolazioni della realtà magari appunto inserite nella periferia in cui oggetti cose personaggi eccetera vengono modificati in quell'operazione che sono molto vicine appunto ai collages e
Della Pop parte hotel o del kitsch a seconda di quale delle due fasi vogliamo fare riferimento ma è per rapidità ma come dire poi il riferimento sarebbe potrebbe essere anche molto più filologico nel senso che tutta l'ossessione della morte di Pasolini condurrebbe appunto alle radici storiche diciamo
Delle kitsch e degli anni Trenta che nasce su quello
E
Il la parte nascerebbe come tenterò che accennare sul fatto che Pasolini in ogni caso rispetto a tanti intellettuali scrittori letterati italiani
Vive davvero oggettivamente inevitabilmente il rapporto con l'industria culturale attraverso il rapporto con la macchina cinematografica che secondo me
Ripeto è l'elemento più interessante diciamo
Altre antenne personalmente dell'esperienza Pasolini poi c'è la fase dei film tipo il Decameron I racconti di Canterbury
Il fiore delle Mille e una notte sono triestine invece molto compatti tra di loro molto compatti tali volo che a me pare appunto
Mentre le fasi precedenti rappresentano ancora la prevaricazione di Pasolini sul cinema e una forte prevaricazione di Pasolini sul cinema o dell'arte sul cinema nel caso appunto di di Kitchen tipo parte
Invece in questi casi che voi ricorderete sono i film in costume i primi film in cui si abbandona lo scenario del sottoproletariato Romano è sita nel Terzo mondo si scelgono le sicure del terzo mondo e soprattutto si scelgono le sicure del passato no quindi diventa un'operazione culturale di tipo diverso e anche in qualche misura rasserenata sono Simec e hanno una loro più compiuta formalizzazione una loro certa armonia e che potevano piacere anche come di fatto accade anche a un pubblico no più tradizionale
è secondo me una fase in cui appunto come dire si potrebbe dire c'è una certa rivalsa del gusto ecco
E del gusto
Sull'etica della trasgressione
Pasoliniana i c'è una rivalsa dello spettacolo diciamo sul gesto scandaloso
Infine c'è un film tremendo isolato che appunto a Salò e le centoventi giornate di Sodoma che
Che come dire è una brusca impressionante
Cesura interruzione del clima creato con i tre precedenti film
è una sorta di fine che accumula crimini che esplicitamente diciamo nega il rischio o comunque il consumismo in implicito diciamo nella trilogia precedente
E che tra l'altro qui bisognerebbe leggere alcune belle pagine di Pasolini sulla sceneggiatura come testo
Cioè in cui di fronte a la sceneggiatura come puro testo tecnico che non è fatto per leggere il film che la religione della sceneggiatura Pasolini prende in esame
La lettura della sceneggiatura come tale in quanto testo comunque e qui poi era tra l'altro una appunto polemica lo strutturalismo
In quanto processo cioè la la lettura di una sceneggiatura e immediatamente il rimando alla realizzazione del film nel caso della di Salone delle centoventi giornate di Sodoma
In qualche misura data la forza del riferimento letterario della scrittura
A cui sia fine della precisione con cui appunto il sette costruisce la scrittura sa Diana c'è appunto come dire un a un mettersi proprio dalla parte semplicemente degli automatismi
Della messa in scena cinematografica c'è un raffreddamento enorme c'è uno sfiorare diciamo alla pornografia è che aveva su cui Prato Pasolini aveva scritto spesso e ne aveva fatto una linea di demarcazione tra l'arte
No e i
Limite di confine diciamo noti ciò che non è più arte eccetera
Ed è e quella veramente un'opera che non credo minimamente fosse no perché queste sono cose che ci inventiamo noi rispetto agli eventi diciamo che fosse un testamento ma sicuramente era e l'inizio di un altro di un altro processo di un altro Periodo diciamo della
Dell'esperienza di Pasolini con con il cinema
Ecco danno fondando
Lentissimo cerco rapidamente di chiudere
Allora in questo processo appunto che ha così sommariamente descritto
A me personalmente diciamo
Le posso dichiarare semplicemente come le mie scelte di gusto nei confronti del di un autore come Pasolini e dei film di Pasolini
Le sequenze che mi piacciono di più che mi colpiscono di più che trovo più significative interessanti nel quadro della cultura italiana sono proprio quelle quei punti quelle sequenze
Il film avvolta nella loro interezza in cui Pasolini cade in contraddizione con se stesso cioè in che senso in cui Pasolini come dire vinto dalla macchina del cinema è sconfitto proprio dal piacere della produzione
Leggero adesso un brano perché spiega perché dico vinto dal piacere della produzione invece che dal passato ma con masochismo della creazione artistica e qui anche il termine sadomasochismo è usato in riferimento a un
Testo che è contenuto in empirismo eretico e in cui tra l'altro è un testo molto interessante nel senso che questa questo sadomasochismo della regista dell'autore anzi come dire viene dato come esattamente coincidente con il sadomasochismo dello spettatore quindi non viene vista come operazione unidirezionale ma è un'operazione di reciprocità anche se lo spettatore che viene in quel caso individuato da Pasolini uno spettatori di serie A
Cioè uno spettatore complice
Il Roller lo spettatore di serie di cioè la grande maggioranza non riesce a essere complice anche se naturalmente come dire lo stesso vive con sofferenza è stato Marco sofismo della dell'autore
Comunque appunto resto colpito mi sembrano interessanti sembra meritevoli diciamo d'attenzione meritevoli di memoria
Perché hanno un loro potenza emblematica appunto quelle parti in cui Pasolini viene sconfitto vinto superato oppure potremmo dire
Volente o nolente preso distratto posseduto ricreato proprio da appunto la macchina cinematografico se volete dal
Economici
Hurun apparato fortemente materiale costituito cioè di macchine oltre che poi del non dell'intero ciclo della produzione del consumo
Ed è un apparato che Esterne in modo assai evidente l'ibridazione uomo-macchina se volete proprio l'artificializzazione diciamo no dell'uomo un artificializzazione spinta così in là
E Abbiati così rilevanti da dare largo spazio a gli automatismi stessi del meccanismo in sé
Quindi dell'industria culturale nel suo insieme e molto al di là delle volontà dell'individuo sia esso l'attore consenso lo spettatore cioè rispetto al quale appunto rispetto al quale automatismo sia l'autore che lo spettatore in qualche caso si fanno dei medium e dei mezzi semplicemente inquieta l'altro rientra appunto con l'interesse che Pasolini arriva appunto per il concetto di degenza nel decadenti
Allora ci sono delle spie per questo discorso che molto rapidamente offro alla discussione suggerisco alla discussione una raccolta di articoli raccolta sotto il termine il caos da Ferretti
Erano articoli usciti sul tempo c'è una interessante
Una spia per ragionare diciamo
Sull'approccio di Pasolini con il cinema è sulla rimozione appunto che Pasolini a mio modo di vedere compie nei confronti del cinema è che quella rimozione appunto che poi lo rende indifeso e che gli fa accogliere la macchina cinema il sette l'esperienza cinematografica lo fare rendere diciamo in alcuni momenti della sua produzione soprattutto quelli Tecce e poppe e quelli relativi a
Il passato livelli fin di costume diciamo
Scrive Pasolini o sta costruendo la differenza la che cosa significa produrre un libro che cosa significa produrre un film dice ecco non si potrebbe mai dire produrre un libro parlo di un libro di otto ore per cui la parola produrre anche in senso metaforico sarebbe offensiva
Si dice fare un libro io faccio un libro senza bisogno di produttori mi lo faccio da me in casa mia con la mia penna sulla mia carta con un bel come un vecchio artigiano che fa basi serie stivali non posso fare allo stesso modo un film per fare un film ho bisogno di un produttore che lo finanzi con un numero non esiguo di milioni e le organizzi anche come lavoro puro e semplice
E l'altra pagina che valletta accanto a questa una pagina in cui Pasolini contrapporre contrappone come dire lo spirito della produzione al allo spirito religioso sostenendo appunto che nella dimensione del presente nella civiltà
Industriale capitaliste dei consumi del presente la produzione tenta di essere il surrogato la sostituzione della della della religione
E ancora una frase che io trovo assolutamente
Dire rivelatrice rispetto a quello che tento di dire se non avrà ripreso in il corpo due
Ecco una terra non ancora colonizzata dal potete
Sono tre spunti diciamo
Il rapporto conflittuale fra religione e produzione
La distinzione tra libero e cinema
In termini del fare e del produrre
La frasi appunto il corpo come estrema frontiera
Di un territorio non colonizzato dal potere mi sembra individuino molto bene il fatto che nonostante appunto la partecipazione di Pier Paolo Pasolini alla macchina cinematografica resta una profonda convinzione in questo autore
La profonda convinzione teorica diciamo per cui la produzione di libri nella civiltà contemporanea gli appare diversa da quella dei film mi ha mi pare che questo da un punto di vista teorico si potrebbe facilmente smentire perché invece da un punto di vista teorico credo si posso almeno la mia posizione chi siamo esattamente sullo stesso piano no e così attualmente cambiano come dire i rapporti ma sostanzialmente la caratteristica della scrittura oggi si una caratteristica lie proprio quella in cui scrivere vive gli stessi meccanismi della produzione della produzione cinematografica e
E l'altro elemento appunto della contrapposizione produzione
Religione e sappiamo che il tema di fondo sostanziale per cui si può affrontare in un modo o nell'altro il processo di mondanità azionisti sacralizzazione eccetera e che quindi se da un lato vi può essere la lettura di Pasolini che ritiene che la produzione
Alias l'industria culturale
Siano uno spasso surrogato della religione dall'altra parte si può sostenere
Che invece la produzione l'industria culturale sia il tentativo che il moderno come pie per garantire quei valori che l'esecutività tradizionali invece erano garantite
Dai rituali religiosi infine il discorso sul corpo come
è come a terra non ancora ultimate erra non ancora come Rizzato ha dal potere anche questo anche questo è comunque una scelta rispetto a una teoria
Esattamente opposta in cui tutto il processo di modernizzazione esattamente il processo che innanzitutto interviene sul corpo e le artificializzazione
Del corpo sono esattamente appunti il luogo massimo di intervento del potere
Però proprio perché il corpo è un luogo di potere ed è quindi ambito da ipotesi direi il luogo in cui si artificializzato diciamo avviene l'artificializzazione io credo che quello che è accaduto con Pasolini regista è stato quello proprio di dell'il corpo di Pasolini nel se
E poi nei processi che comportano la creazione di un film quello appunto di un confronto diretto di un innesto e quindi di una ibridazione del corpo di Pasolini della potenza di Pasolini con
La macchina cinematografica e quindi importante cui la ricchezza della persona Pasolini del corpo di Pasolini no cioè non è che questa cosa accada sempre no accade nel caso di Pasolini questo impatto no così forte tra un'individualità e l'apparato
Cinema tra età dei prodotti estremamente perché originario credo non ci spiegheremo insomma queste norme in ogni caso qualsiasi sia il il giudizio estetico di gusto o ideologico e noi abbiamo dato produzioni dettato Pasolini sicuramente è una produzione assolutamente eccentrica inedita distante
Da tutte le altre produzioni cinematografiche da tutti gli altri film in Italia
Ecco questa originalità estrema io credo che sia dovuta alla sintesi tra due opposte potenze diciamo una rossa individualità di artista che però si concede inevitabilmente Mammano tra l'altro che va avanti nell'esperienza cinematografica al setta la ricchezza del
Del sette
E quindi direi che in qualche misura Pasolini ha anche sperimentato in Italia quello che in altri regimi cinematografici avviene quando si fanno grandi film il grande simbolico Diana l'incontro tra grande personalità e la macchina vicino né mai soltanto la macchina ci o di cui non è mai soltanto Olivo o rivolte di volta in volta Spielberg e oltretutto Coppola eolico del cosiddetto in qualche misura vi sembrerà strano che abbia questa tesi però Pier Paolo Pasolini ha vissuto in Italia per determinate condizioni tra l'altro che erano possibili soltanto in quel periodo per le caratteristiche che l'industria cinematografica aveva in quegli anni
Ha vissuto un'esperienza di questo tipo cioè ha fatto in qualche misura rendendo SIS senza saperlo concedendosi senza volerlo
Accettando in sé il cinema perché pensava che il cinema diciamo come dire non fosse no quell'artificializzazione del corpo che invece però di fatto ha fatto vedere una grande industria culturale una grande industria culturale
Invece della piccola industria culturale dei Dio realistiche della commedia e della commedia all'Italia
Ho finito è quasi
Questo
Ho buttato lì questo raffronto grande industria culturale da parte di Pasolini
Piccola industria culturale da parte il pendio velisti della sintesi neorealismo commedia commedia all'italiana
Il raffronto potrebbe apparire a reddito qualche tempo fa non mi sarebbe venuto in mente perché perché non come dire non avevo avuto il contributo di lettura che
Grande polizia grande amico mi ha dato solo avuto modo di leggere un po'perso di vista ho avuto modo di leggere le cose sue sulla commedia all'italiana
E L'Unità è sicuramente una lettura molto interessante della commedia italiana contrariamente a quello che noi pensiamo a Lucera né da una rete nella lettura appunto come un universo assolutamente anti eroico e tanto antiretorico tra l'altro da essere sostanzialmente poi una continua rappresentazione della inadeguatezza
Del fallimento e della disperazione
Ecco allora il punto di contatto c'è no Cina pasoliniana è sicuramente un cinema della disperazione la commedia italiana è un cinema gratis
Al fondo che cosa sceglie quindi c'è la situazione italiana evidentemente Osio Trenitalia comune anche qui suggerirei una lettura alla cosa fa Pasolini per nel cinema
E si confronta con i miti con diversi territori con le tavole con la Chiesa con la religione con il sottoproletariato con la borghesia cioè isola come dire i grandi beni culturali e del territorio
Grandi beni culturali della tradizione italiana fatto che dia altrettanta anzi ancora più forza al sotto Palazzo ecco il sottoproletariato vuol dire che lo sguardo di Pasolini non è accecato non si rende conto che tra i beni culturali
Italiani c'è i sottoproletari
E cerca di a rielaborare attraverso il cinema questi beni culturali
Queste radici diciamo dell'immaginario nazionale
E naturalmente come dire la disperazione nasce da che cosa vana cefalee tutti questi beni culturali nel nel nella nella in Italia come dire solo ciascuno di essi la testimonianza di uno sviluppo catastrofico accelerato di no spezzato assolutamente non armonico in cui
E ciascun conflitto non è stato metabolizzato in cui convivono non realtà assolutamente distanze diverse distanti diresse conflittuale
Cioè non conciliate
Allora appunto è un Progetto di l'industria culturale che mette in campo i grandi beni culturali e li mette incanto disperati no cioè senza un luogo perché di fatto Issey non hanno un ruolo cui essi hanno radici ormai totalmente frantumate totalmente catastrofali
E allora in qualche misura che se ci pensate per il discorso che ho fatto e anche quello che accade ironicamente comicamente nella commedia all'italiana non c'è nessun bene culturale nella come l'italiana che riesce a sopravvivere e allora la la la che l'apporto potrebbe essere questo
Da un lato la commedia italiana
Di fronte alla stessa realtà lascia sprofondare nel silenzio l'altezza
Dei presupposti appunto dello spaesamento no
E fa un un un gioco però sottilissimo ma un gioco sottilissimo che tanto sottile da non potere garantire
Un
A la produzione da un potere garantire una continuità della produzione da non potere garantire una industria acculturata su un'industria culturale su quella sottili su quel questo su quello stile sottile su quella lievità che sceglie
La come dire italiani infatti la come l'italiana Trevi Periodo no muore tutto sommato una malattia simile a quella in cui era morta
Il realismo ma tra l'altro con non producendo praticamente nulla o quasi nulla se non la memoria anni registi cinematografici di oggi non hanno una strategia il tentativo di Jacchia parla
Per i capi
Dall'altra parte invece Pasolini lascia emergere totalmente la disperazione compreso il piacere che entra dentro questa come dire ciò
Ho viene messa in gioco dei beni culturali è anche il piacere accanto al sottoproletariato o punto oppure accanto ai miti
E però lo fa con una religiosità talmente alta che non può essere sopportata parati di produzioni italiane avevamo abbiamo apparati di produzione la nostra industria culturale molto gracili molto deboli non equivalente agli apparati americani che potevano inglobare il loro invece la religiosità dello spirito americano no
Ecco la rete religiosità di Pasolini invece tra i nostri apparati non poteva essere accolta non poteva essere accolte quindi ne vengono fuori dei film che soltanto per alcuni tratti soltanto in lettere medica determinati casi
Annunciare un'ipotesi diciamo di industria cinematografica nazionale italiana diversissima da quella per fare un nome di Bertolucci che sceglie invece il ricalcoli Rudiano no
Nati naturalmente non poteva vere non poteva avere spazio perché appunto la produzione in Italia non aveva e non a caratteristiche sufficienti per garantire la religiosità diciamo che anima l'identità di Pasolini
Ultima cosa credo che sarebbe interessante forse su queste suggestioni diciamo riprendere un altro che ha in mente tutti questi processi che hai in mente diciamo o all'industria culturale eccetera in questo caso in un modo tutto diverso da Pasolini che Calvino
Che hanno in comune secondo me e appunto che cosa hanno in comune
Comunque la consapevolezza di un'agonia e dei linguaggi espressivi soltanto che appunto Pasolini l'agonia la lite e invece Calvino la osserva e qui credo ci sia però appunto una differenza sostanziale
Che Pasolini il linguaggio lo vive sul sette e quindi appunto come dire no eh
Attraversato diciamo dagli artigli della macchina cinematografo e Calvino invece si serve tradizionalmente vedi la leggerezza lettera
Ci sono
Giustissimo interventi vedo della beh il caldo complica Opel c'è quel cono che qui giusto parola
Fumare
Venire
Sì
Io mi scuso perché non c'ho già accuse bienne sebbene qui borse in merito a un primo
No no no va bene va bene
Dove
Va bene
Però attenzione
Sta
Asor Rosa può ma
Vorremmo se
Spogliarsi
Figliolo
Venga qualità
L'orchestra
Lo
Piante
Ora
Mo'
Proprio
Consapevolezza nella
Ma sarà
E che un essere
B b
E
Franco dimensione
No io penso
No forse appunto era un una domanda più rivolta venuti ad Alberto siano no però io penso che vada fatta una riflessione
Profonda che non è stata ancora realizzata tipo critico proprio su o questo lo
Spogliarsi diciamo così di cui mi dice parlava a Asor Rosa da parte di di Pasolini di quelle che sono le
Di quelli che sono i freni ideologici
Indubbiamente la lettura di
Di petrolio ci dà
Una serie di informazioni che da questo punto di vista ci mancavano e
Che nella lettura degli scritti Polenghi ci degli scritti corsari sul Corriere della Sera nuovi non
Non rileviamo
C'è diciamo così
Una cosa che diceva Garboli a proposito di la messa in scena pasoliniana di fatta da Ronconi che punto a me in micro abbastanza
Concorde laddove a appunto individua diciamo in questo ultimo Pasolini un Pasolini che
Diciamo così fa della sua opera un grande contenitore postmoderno in qualche modo dentro cui gettare come brandelli come
Pezzi il relati tutta una serie di ricordi di suggestioni di rabbie di immagini
Che indubbiamente configura una cedimento rispetto a quelli che sono gli argini ideologici che hanno connotato
La sua
Produzione fino all'abiura della Trilogia della vita sostanzialmente cioè che il momento diciamo così in cui secondo me Pasolini
Prende
Profondamente coscienza
Dell'impossibilità dell'ideologia
Della impossibilità dell'ideologia tant'è che l'abiura della trilogia
Della vita che Fortini in questo suo ultimo libro
Critica perché ritiene che in una società omologata come quella che configurava Pasolini non possa esserci abiura perché l'abiura implica una libertà del poeta
Mentre il poeta e naturalmente attraversato esso stesso dalle modificazioni diciamo
Che ingenera il allo sviluppo neo capitalistico
Per me l'abiura la Trilogia della vita non è qualcosa di veritiero è un uno scritto che risponde a una strategia letteraria di Pasolini cioè Passerino sa benissimo che
La sua Trilogia della vita non può essere a durata che Luís in quanto poeta non è non è poeta con la P maiuscola non si può tirare fuori diciamo e non ha alcuna libertà per cui è una strategia letteraria di tipo comico in qualche modo che il comico che secondo me ritornare in forma molto a allucinante abbacinante in molti passi di in molti passi il petrolio infatti la lettura di Nico Naldini a questo proposito di petrolio Veltroni molto persuaso
Cioè c'è questo comico che serve da grimaldello diciamo così per
Capire che la totale impossibilità dell'ideologia
Mi sembrava appropriato metterei l'accento dunque
Va dunque al primo intervento che c'è stato che mi sembra fosse giustamente rispetto e qui avevamo chiamato anche a pubblico altri altri relatori che forse avrebbero soddisfatto di più la la la organizzato signora detenuto
Beh insomma
Sì sicuramente sempre il fatto che insomma si è ritenuto fuori nel dibattito io io credo sempre che quando si parla molto delle cose in media ci sia dietro un problema non c'è c'è c'è un significato dietro quindi
Probabilmente
C'è una domanda di rilettura di Pasolini
Allora
Si può fare con il metodo come dire la la pretesa filologica della critica ci fa è e e qui secondo me ci sono delle possibilità interessanti sul presepe che per esempio abbia colpito un po'dibattito che c'è stato sull'uscita di petrolio hanno che mi è sembrato molto più ossessionato da appunto data la tradizione letteraria chi mi pare no semplicemente con un po'appunto di lavoro filologico dimostrare quanto questo testo avesse a che vedere con Pasolini in modo apparire clamoroso se vogliamo anzi forse il testo che ha più a che vedere con Pasolini
Cioè propriamente una sorta di Di Summa diciamo no del lavoro di Pasolini e in tutti i sensi
E questo quindi probabilmente anche filologicamente ci sarebbe molto da fare no per
Ricavare delle cose da da soli io preferisco debbo dire è il metodo quello che non è filologico no che è quello di ma come dire ricca e intarsi gli autori no ognuno o e però io io lo dico che non invento e Pasolini però credo che anche Asor Rosa e sportivi se lo inventa no cioè scolpite a ettari poi sono delle analisi come dire ciascuna delle nostre dell'analisi reinventano Pasolini rispetto ai nostri bisogni del momento no quindi come dire sia Asor Rosa Silvia Fortini in questo momento hanno alcuni come dire problemi di risistemazione di se stessi per poter avere per potere continuare ad avere ragione e quindi ricostruiscono Pasolini in un modo un po'diverso da come l'avevano costruito che c'erano alcune cose le analisi che erano state fatte
Che credendo invece alla critica dovrebbero essere intangibili no cioè come dire
Sarebbe o dovrebbe essere difficile rimangiarsi ma insomma questo io io no no mai
Il il invece nel caso mio appunti io miri invento un Pasolini che mi sembra rispondere molto bene ad alcune questioni
Fondamentali diciamo dell'industria culturale in Italia
Queste hanno a che vedere con un alcune delle cose non credo che riuscirà da però alcune delle cose che ha detto Antonelli
Cioè vero ricchi evidentemente sono state dette negli incontri precedenti Marcello che Pasolini sapeva bene
Molti degli dei come dire i meccanismi dell'industria culturale
Io ho idea che però ne sapesse nel modo in cui solitamente in Italia ci si orienta all'interno dell'industria culturale cioè soprattutto pensando al paradossalmente sulle nostre chi è ostile
Come dire in modo pregiudiziale alla cultura dei consumi l'industria culturale però naturalmente in qualche misura poi viene realizzata soltanto sul versante del consumo difficilmente riflettendo su quello che accade nella Pro
E ripeto a me quello che pare dalla grande esperienza appunto pasoliniana e quella di ieri rimesso in gioco davvero nella produzione artistica cosa rara nella tradizione appunti italiana il corpo
La verità poi non so adesso non voglio scarpe potesse però insomma se noi pensiamo a Pasolini e cantina se c'è proprio materialmente come dire no l'esistenza di un corpo da un lato e l'inesistenza di un corpo dall'altra tra Pasolini e Calvino
Insomma enti quella è quella cioè la letteratura di cantina tutta una letteratura sottrarre corpo a dividere no mentre invece il lavoro di Pasolini tutto invece no a renderlo presente nel corpo
Io vorrei dire una cosa a proposito del corpo a proposito della sistemazione che Fortini sta facendo appunto della sua radiografia
Attraverso Pasolini usando Pasolini cioè c'è un un un passo diciamo così in uno di questi articoli di di Fortini su Pasolini in cui Luís contesta a Pasolini il fatto che un intellettuale che si
Che si che si dice marxista diciamo così non può chiamare diciamo nel deserto come l'immagine che Pasolini vuole del dare di sé diciamo soprattutto nell'ultima parte della sua della sua vita avendo davanti a sé un mi un microfono che gli dia la possibilità di far raggiungere a tutti attraverso il sistema dei media quelle che sono le sue de a questa cosa che diceva Alberto mi sembra a proposito del del corpo diciamo mi sembra molto appropriata perché nell'uso che Pasolini fa del corpo come mi medium diciamo così per trasferire le proprie idee i propri convincimenti Pasolini penso che sia molto più avanti di che tantissima cultura di sinistra rispetto alle considerazioni relative a i sistemi di comunicazione
Di massa cioè l'ultimo Pasolini diciamo così è molto presente col suo corpo sulla scena diciamo naturalmente per furore narcisistico per urgenza di
Di presenza
E o un'altra cosa a questo proposito che mi colpiva sempre di Fortini e che Luís a un certo punto polemizza con Pasolini per il fatto che con gli scritti corsari sostanzialmente banalizzare ebbene diciamo una serie di posizioni il di teorizzazioni che Fortini e il suo gruppo o all'inizio degli anni sessanta con la scoperta e la Scuola di Francoforte avevano già diciamo così
Avevano già Espresso ora
Il punto è che attraverso questa banalizzazione Pasolini riesce ad arrivare a una platea
Alla quale diciamo così le Como conventicole monastiche della nuova sinistra agli inizi degli anni Sessanta evidentemente non erano riusciti ad arrivare per cui io non so se ci fosse effettivamente un deliberata volontà di come dire riprendere motivi che effettivamente sono della scuola di Francoforte sono di Marcuse eccetera negli scritti corsari da parte di di Pasolini e renderli come dire
Battaglia civile battaglia politica attraverso le colonne di un grande giornale della borghesia illuminata come era il Corriere la sera di di ottone di fatto appunto io penso che
Se si può fare un uso diciamo così in relazione al mondo dei media da parte di l'ultimo Pasolini questo è l'uso di migliore di capire diciamo così che
L'universo della comunicazione sostanzialmente di capirlo
Ci sono altri interventi
Dicono anche che vogliono
Allora mi pare come avevamo detto serve due qualcosa
I presenti a questo ciclo avevamo già detto anche nelle altre sedute che con molta probabilità annui valuteremo il stiamo lavorando a la possibilità di avere un materiale raccogliendo le registrazioni e pensiamo anche che dall'insieme dei problemi questo seminario questo ciclo di conferenze al posto diciamo ci verranno anche dagli interventi altro riterrei approfondire molti molti aspetti che vanno dagli specifica Betty Blue Lignani anche ad altre questioni che sono della storia di questi nostri anni rispetto a di problemi affrontati grazie