Indice globale della fame 2018. Migrazione forzata e fame

Buongiorno a tutti
è bello rivedervi così numerosi alla presentazione dell'indice globale della fame Cormano a tradizione quest'anno e la tredicesima edizione eravamo recentemente anche qui Nispi peraltro il rap porta che nuovamente toccano le migrazioni per cui ringraziamo sempre Ispi per questa calorosa ospitalità il tema fame è un tema importante sappiamo dei dati fa ora dell'ultima edizione del rapporto che ci sono otto centoventuno milioni di persone che soffrono la fame nel mondo per cui un numero importante e sappiamo anche che le migrazioni sono un fenomeno importante
Ovviamente vanno su tutti i giornali con tematiche relative ai nostro paese ma se spostiamo un attimo il focus e vediamo quanti sono le persone che nel mondo si sono mosse nell'ultimo anno
Scopriamo che ci sono sessantotto milioni di persone che si sono mosse di cui quaranta milioni di queste persone sono ai di Pisa sfollati interni quindi persone che si sono mosse sud sud
E che a loro volta spesso vengono accolti da Paesi ugualmente fragili quindi il tema delle migrazioni è strettamente correlato alla fame come causa e come conseguenza e oggi ne parleremo all'interno del nostro chi la fame come problema multidimensionale che può nascere da conflitti che può nascere la cambio climatico che può nascere da situazioni economiche da situazioni anche politiche
E le soluzioni e la fame che così come la fame un problema multidimensionale devono prendere in carico una logica molti stakeholder e un intervento integrato che è quello dei governi che quello della società civile che quello delle organizzazioni non governative e della partecipazione comunitaria quindi insieme si possono fare delle differenze e accesi li fa la propria parte
Cesena organizzazione non governativa chi lavora sullo sviluppo sostenibile ormai da più di trent'anni trenta tre
Lavoriamo sullo sviluppo sostenibile anche con un focus sulla sicurezza alimentare lo sviluppo agricolo l'accesso ai mercati quindi per potere contrastare il fenomeno della fame
è chiaro che in situazioni di emergenza bisogna intervenire con programmi di emergenza ma poi all'emergenza bisogna agganciare lo sviluppo e il Nexus che tanto di cui tanto si parla e la resilienza
Oggi i al primo focus anche sulla Somalia la Somalia un Paese che al cinquanta per cento della popolazione a rischio fame stiamo parlando di sette milioni di persone
In Somalia accese interviene con interventi massimi a seguito della grande siccità che c'è stata negli ultimi anni
Di resilienza perché pensiamo che la sostenibilità e la capacità della di determinarsi delle popolazioni locali sia una chiave rispetto al tema della fame e anche rispetto al tema delle migrazioni forzate
Io quindi vorrei ringraziare tutti i relatori che sono qua oggi prima di lasciare la parola alla nostra advocacy
Officer che parlerà e coordinator che parlerà dell'indice globale della fame tutti i relatori che sono qua con noi oggi ringrazio nuovamente ISPI ringrazio Price Waterhouse che ci sostiene ci supporta nella produzione di questo report ringrazio il collega Mohammed che ha fatto un lunghissimo viaggio per essere qua con noi e che dal vivo ci racconterà la propria esperienza e ci seguirà a Bruxelles per quello che fa settimana prossima fra quattro giorni sarà il lancio internazionale di questo indice
E lascio la parola
Ai nostri relatori dandovi mi è venuto nuovamente grazie
Grazie Daniela Bernacchi per questo saluto di Indirizzo buongiorno a tutti e tutte anche da parte mia mi presento sono Valeria e mi ed entreremo adesso nel vivo nel merito delle dei dati dell'indice globale della fame due mila diciotto che come è stato anticipato è giunto alla sua tredicesima edizione
Provo a ecco qua
Come è stato già anticipato l'indice globale della fame a ogni anno un focus specifico una lente d'ingrandimento un punto di osservazione e quest'anno il questa lente d'ingrandimento sarà proprio sulla nesso e le interconnessioni tra migrazione forzata e fame
Come sapete l'indice globale della fame misura di fatto la fame a livello globale nazionale e regionale e ci aiuta a capire anche quanto quali sono i trend e quindi quale e le il cambiamento
Il mutamento verso il raggiungimento di quello che un obiettivo che la comunità internazionale tutta si è dato
Un obiettivo da raggiungere entro il due mila trenta è che l'obiettivo fame zero quindi di fatto un mondo libero da persone che soffrono la fame
Sì riusciremo a raggiungere questo obiettivo ce lo chiederemo oggi ce lo stiamo chiedendo quotidianamente sono diversi gli attori che agiscono a diverso titolo proprio sulla alla riduzione
Di questa grossa problematica
E capiremo anche attraverso questo questo strumento quali sono appunto i successi e i fallimenti invece nella riduzione di questo di questo obiettivo
Ma per capire bene la valenza di questo indicente uno strumento appunto di di misurazione dobbiamo scoprire come esso viene costruito è importante la metodologia di analisi e di sviluppo di questo indice perché si basa di fatto proprio sulla dimensione multidimensionale della della fame
Infatti viene sviluppato sulla base di quattro indicatori che vengono raggruppati in tre dimensioni
Il primo indicatore la denutrizione
E l'indicatore che l'unico indicatore che di fatto misura la fame e quindi linea di quelli inadeguata assunzione di cibo per la popolazione tutta bambini e bambine e adulti è l'unico indicatore di Faltona che ha come popolazioni di riferimento anche gli adulti
Gli altri tre indicatori e due dimensioni invece attengono più alla popolazione infantile quindi bambini e bambine al di sotto dei cinque anni
Perché la popolazione infantile beh innanzitutto perché i bambini e le bambine sono il segmento più vulnerabile della popolazione
Un inadeguato accesso al cibo che sia attenzione quantitativamente ma anche qualitativamente inadeguato
Genera di fatto dei problemi di di salute e altera quel lo che lo sviluppo
Fisico e cognitivo della popolazione infantile cosa significa questo significa che attraverso l'osservazione precisa e puntuale dello stato nutrizionale
Del delle problematiche legate alla fame della popolazione infantile dei bambini e delle bambine al di sotto dei cinque anni ci aiuta a capire
Dove stiamo andando qual è il futuro del nostro pianeta proprio perché i bambini e le bambine di oggi sono gli adulti di domani
Ed ecco che il deperimento dell'arresto della crescita ci danno la dimensione della sotto nutrizione infantile eccidi aiutano a comprendere la sotto nutrizione acuta e cronica e poi l'ultimo indicatore le diciamo la la conseguenza più grave più estrema della fame che appunto la mortalità al di sotto di cinque anni considerate che la metà delle morti dei bambini dei al di sotto di cinque anni dovuta proprio a cause di malnutrizione
Calcolati i quattro indicatori di fatto viene dato un punteggio ai singoli Paesi un punteggio che va in una scala da zero accento dove zero e il valore ottimale
Quindi determina assenza di fame
Chiaramente nessuno di questi due valori estremi zero o cento viene viene raggiunto ma attraverso il punteggio che viene dato ad ogni singolo Stato possiamo determinare capire qual è il livello della fame in quel determinato contesto una variazione di gravità in una scala di gravità che va dal basso a estremamente allarmante per i valori al di sopra dei cinquanta punti
Ed ecco i risultati
La fame il il avete qui alle mie spalle la mappatura della dell'indice globale della fame due mila diciotto che viene calcolato quest'anno per cento diciannove paesi ovvero per quei Paesi per i quali sono disponibili i dati che ci aiutano a ad individuare a calcolare i le quattro i quattro indicatori le tre dimensioni
Sono quarantacinque i Paesi quest'anno che si attestano sul livello grave di fame il punteggio medio del di due mila diciotto e diventi punto nove e sono sei in realtà i paesi che soffrono livelli allarmanti di fame sono quelli o scusate sono quelli che vedete qui in non funziona il puntatore becco è ecco
O ecco sono questi stati qui in in Belgio e poi abbiamo invece uno stato che registra un valore superiore al cinquanta esattamente un punteggio di cinquantatré punto sette che la Repubblica Democratica del Congo quindi un'attenzione a un livello estremamente allarmante di fame
Qui avete potete notare l'andamento del punteggio di di dal due mila al due mila diciotto allora
è evidente una riduzione che abbiamo registrato su a livello globale e su tutte le reti le le regioni analizzate abbiamo avuto una riduzione a livello globale del punteggio di Dida ventinove punto due punti punto due da a livello mondiale fino a ad arrivare al valore odierno di venti virgola nove
Però Asia meridionale e Africa a sud del Sahara sono quei contesti regionali che determinano su cui sui quali c'è maggiore preoccupazione vedete che c'è di fatto ci sono di fatto dei valori drammaticamente più alti rispetto a tutte le altre regioni
è in particolare l'Asia meridionale registro il regista dei valori
Alti di denutrizione infantile di sotto nutrizione infantile
Mentre l'Africa a sud del Sahara purtroppo ha il primato della a tasso di mortalità infantile più grave più alto di tutte le regioni individuate
Questa è un'altra rappresentazione dei punteggi Didi e ci dà l'idea di quello che è stato appunto il a il lo spostamento quindi lo sviluppo riduzione aumento del punteggio di di secondo la scala di gravità vedete la Repubblica
Il Centrafrica
Che la la la Repubblica Centrafricana che appunto registra un valore estremamente allarmante che ha addirittura aumentato il livello della fame nel proprio contesto mentre la maggior parte dei paesi si attestano appunto sui livelli gravi e moderati
Sono state fatte anche delle simulazioni la al attraverso l'analisi dei dati dal due mila al due mila diciotto di delle simulazioni di tendenza per capire quanti Paesi potrebbero raggiungere i livelli quanto meno bassi
Della del di e in realtà è stato calcolato che cinquanta Paesi almeno non raggiungerebbero un livello di fame definito come basso
Al momento sono settantanove Paesi che non raggiungono questo livello di fame
è qui di fatto
Un'attenzione specifica è particolare a quei Paesi che destano maggiori preoccupazioni ma quei Paesi per i quali non abbiamo a disposizione
I dati che ci consentono di calcolare
Appunto il il punteggio di dire quindi di avere tutti gli indicatori necessari allo sviluppo di questo di questo strumento di analisi
Vi segnalo nello specifico la Somalia appunto sulla quale daremo maggiore attenzione proprio nella nella giornata odierna grazie alla presenza anche del nostro collega Mohammed che ci ha raggiunto qui dice responsabile dei programmi Cese di in Somalia
è vedete che intanto la la la drammaticità del del paese che non ha dati a disposizione rispetto alla dimensione della sotto nutrizione
Badate bene che il non avere dati a volte è indicativo della del del fatto che questi paesi sono afflitti da conflitti o disordini politici e quindi è per questo che destano particolare attenzione per questo che c'è particolare allarme
Purtroppo la Somalia ha anche un altro film primato che quello della mortalità infantile con un valore il valore più alto della madre
Del mortalità infantile è un il tasso più alto del di di quest'anno che si attesta appunto sui tredici punto tre
Ma entriamo adesso nel merito bella del tema del nesso che si è voluto analizzare quest'anno migrazione forzata e fame quindi migra fame come causa è conseguenza della migrazione il di di quest'anno il saggio l'analisi su questo nesso è stato realizzato dalla ricercatrice Laurent Hammond dell'Università di Londra
è e è un'analisi interessante che parte innanzitutto dalla considerazione che questi due problemi strettamente correlati interconnessi riguardano fondamentalmente sono maggiormente concentrati proprio nelle regioni più povere del mondo
E quindi è proprio lì chiaramente che bisogna che bisogna intervenire si citava poc'anzi in nel saluto di apertura quanto la nostra attenzione sia al nostro Paese
è la nostra realtà questo è chiaro ed evidente perché abbiamo chiara percezione ritratto il chiara abbiamo percezione della della della presenza appunto di migranti nel nostro Paese ma non abbiamo forse bene idea di quanto sia enorme la il il movimento la mobilità delle persone
Nel nel resto del mondo e soprattutto nei paesi a sud del mondo è questo grafico di fatto di fa vedere come dal mille novecentonovanta al due mila diciassette la gli sfollati siano nettamente aumentati alcune alcuni dati sono stati già anticipati sono sessantotto virgola cinque milioni le persone al mondo sfollate
E e di queste quaranta milioni sono sfollati interni
Attenzione perché la scrisse sfollati interni sono tra gli sfollati in generale la categoria più vulnerabile
Proprio perché rimangono entro i confini e quindi godono della protezione dello stato che ha generato il loro stesso scollamento
I rifugiati invece si attestano sui venticinque virgola quattro milioni e tre virgola uno milioni sono i richiedenti asilo questi sono dati Ivo Enna appunto aggiornati al due mila diciotto quindi fame come causa e conseguenza
Che pregiudica il e il il sostentamento e quindi come fame come causa e conseguenza della migrazione forzata
Capiamo in base ai movimenti a proprio dei tra i principali paesi di origine e principali Paesi di accoglienza come questo movimento sia maggiormente presente appunto tra quei Paesi che hanno maggiori problematiche in termini e che hanno un basso livello di sviluppo non è un caso che dei venti Paesi che sono agli ultimi posti dell'indice dello sviluppo umano
Sedici stanno divenendo hanno vissuto una recente esperienza di sfollamento e di accoglienza di di rifugiati e tutti questi Paesi rientrano nella categoria grave allarmante ed estremamente all'Ambra allarmante del di due mila diciotto
Oltretutto ci dice l'orario Hammond gli accordi internazionali le politiche degli Stati contribuiscono a far sì che gli gli sfollati tendano
A rimanere nei loro paesi di origine o comunque vicini ai loro Paesi di origine e questo secondo la lettura appunto dell'autrice del saggio di quest'anno di fatto determina una percezione alterata di quello che il fenomeno è il nesso tra migrazione forzata e fame che lei stessa cerca di di di sfatare di chiarire sono quelle percezione alterata e che a detta della dell'autrice di fatto determinano poi delle decisioni politiche
Che vanno nella direzione in cui non dovrebbero andare quindi ma dire che direzione non esattamente adeguata di risposta alla problematica della fame e dello scollamento a causa di conflitti quali sono questi queste percezioni errate che vengono sfrattate
Innanzitutto fame sfollamento vanno riconosciuti come problemi politici
Generalmente tendenzialmente dice l'autrice la si consideriamo a la fame e come causa di da disastri ambientali e quindi come cause ambientali e naturali
In realtà la fame così come lo scollamento sono in realtà sto frutto di circostanze politiche come a dire che a quando i governi non sono disposti aree a reagire
Per mancanza di capacità o deliberata negligenza abuso di potere rispetto alla gestione della fame altrettanto non saranno capaci di gestire le problematiche legate appunto alla migrazione
E invece è lì che bisogna agire proprio su con i governi per garantire dei processi di pace per prevenire i conflitti che sono maggiori causa di scollamento
Altra percezione errata la risposta dice l'autrice la risposta alle al grande scollamento generalmente di aiuto ma umanitario l'aiuto umanitario
E spesso di breve periodo non risponde a questioni chiaramente di emergenza è necessario invece avere un approccio di lungo periodo anche per il fatto che gli sfollati rimangono sfollati a lungo
Considerate che
La durata media di sfollamento di un rifugiato e di ventisei anni
E quindi di fronte a questa a questa realtà soltanto di fronte allo sfollamento di lungo periodo sono necessarie sono possibili
Soltanto risposte che vadano prima dall'aiuto umanitario e poi diventino invece delle risposte più di lungo termine
E nelle regioni di origine che bisogna intervenire proprio perché come abbiamo visto generalmente gli sfollati rimangono nelle proprie regioni di origine o nelle vicinanze del del loro stato è ultimo aspetto spesso l'assistenza umanitaria dice l'autrice Laurent Hammond pasticche
Nonna assi di adeguata supporto e adeguati strumenti per mantenere la resilienza degli sfollati che invece persiste anche di fronte a situazioni a contesti e situazioni realmente difficili da affrontare quindi un rafforzamento della resilienza e lo vedremo molto bene nella nel nell'ospizio che nell'intervento che seguirà questa questa mia presentazione e la chiave
E la chiave per garantire un approccio di lungo periodo e per rafforzare sostenere dare gli strumenti a queste popolazioni affinché possano auto sostenersi
Il a globale anche l'Index e qui mi avvio alla conclusione sì sì naturalmente determina analizza appunto i dati della fame livello globale regionale nazionale ma poi da questa analisi determina e sviluppa delle raccomandazioni strategiche ecco dato che gli sfollati interni come abbiamo visto il sfollati tout-court scusate sono a in forte aumento e dato che la fame causa e conseguenza
Della della migrazione forzata è necessaria un'azione olistica un approccio olistico che veda l'intervento congiunto
Di tutti gli attori che si occupano di prevenzione e contrasto delle rispettive problematiche quindi la comunità internazionale i governi le organizzazioni non governative e la società civile
E la prima raccomandazione non lasciare indietro nessuno cioè a vere attenzione proprio laddove e maggiore il bisogno quindi investire maggiori risorse proprio nei paesi a basso e medio reddito dove abbiamo la maggiore presenza di di di sfollati
Dare anche priorità
Ai alle donne e alle bambine quindi adottare un approccio è uno sguardo di genere quindi un'attenzione alle donne e alle bambine garantendo loro per esempio gli strumenti necessari per affrontare e lo scollamento e la fame potrebbero essere anche gli accessi ai mercati
Vedremo più avanti nel dibattito con i nostri relatori che questa è anche una delle chiavi attuare istituzioni di lungo termine lo abbiamo già detto di fronte a delle problematiche di lungo termine un approccio di lungo termine è necessario che vada oltre la mera assistenza
Umanitarie che garantisca invece sviluppo di queste popolazioni e infine dimostrare solidarietà e condividere responsabilità questa è una raccomandazione che attiene più
Alla percezione alla conoscenza del fenomeno dello scollamento della della fame come a dire la la la la richiesta la raccomandazione forte di andare a vedere la realtà dei dati quindi non distorcere la realtà non fare delle analisi sommarie non anche cambiare non la il linguaggio e la modalità in cui affrontiamo soprattutto la questione migratoria
E propri governi politici le organizzazioni internazionali e la società civile dovrebbero lavorare per contrastare tutti insieme per contrastare quelli che sono i pregiudizi e promuovere un dibattito più informato
Quindi queste ore sono i principali risultati chiave di analisi del del di di quest'anno avremo adesso modo
Con i nostri relatori di affrontare anche le questioni spinose non attraverso le diverse le diverse prospettive ma prima di far ciò e io lascerò la parola amo Mamma Ebe che entrerà invece ci racconterà ci porterà la sua esperienza viva di ha professionista rappresentante Cesi di cittadino che lavora appunto a stretto contatto con sfollati interni per contrastare la fame
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Contro
Buongiorno dall'Algeria giunge fra giapponesi e faccio il giornalista cioè e quando cioè si mi mi ha invitato a presenziare moderare questo il dibattito che sentirete lo ha colto programmi fa per una semplice ragione che racconto storie di migrazione da dodici anni si è e quindi un tema che che curò molto e che che sento molto molto vicino però mi voglio riallacciare immediatamente due cose che ho sentito molto molto importanti
Una da parte di valere aennino da parte di di di Mohamed che ringrazio personalmente perché ha detto delle cose molto potente secondo me
Parto da Mohamed detto una cosa molto importante
Non tutti gli immigrati africani voglio venire qua da noi
Otto amiche otto africani su dieci stanno in Africa
E questo è un grandissimo dato è molto importante
E e si relaziona un'altra cosa che ha detto vale remi in maniera molto elegante e molto sobria e magari fra un pochino più spietato visto che era rivolto in parte la politica ma anche in parte i giornalisti stiamo attenti quando raccontiamo l'immigrazione facciamo attenzione perché le parole sono importanti
E le parole pesano così come l'immagine che state vedendo quindi siamo le parole giuste
E cerchiamo di non alimentare un immaginario che ansiogeno spesso slegato dalla realtà valere mi diceva stiamo sulla realtà
Ecco l'indice globale della fame che è stato presentato oggi e l'analisi adesso legata così come gli ospiti che tra poco mi raggiungeranno qui
Ci daranno una mano ad ancorarsi alla realtà
Stiamo sulle cifre sui dati sui numeri sulle storie e poi facciamo un ragionamento e cerchiamo di costruire un un racconto prego la la regia di far girare le foto un pochino più velocemente così magari vado vado un po'più veloce perché le tre foto le tre gallerie che vedete le tre sequenze
Sono relative a tre Paesi molto importanti perché sono paradigmatico per una serie di motivi abbiamo la Repubblica Democratica del Congo che ho avuto la fortuna di coprire per anni e che continua a seguire abbiamo l'Uganda in particolare la cara Moggia e abbiamo la regimental Caio in Somalia
Ecco in Uganda si è fatto di ferramenta riferimento agli sfollati interni
In Congo scusate in Congo fare lo sfollati interno è un mestiere
La gente sfollata interna da più di venti venticinque anni
Per cui la gente gira molto spesso li vedete da un campo all'altro da una regione all'altra con la macchina da cucire
Cioè girare con la macchina da cucire sulla spalla è portarsi dietro la casa e questa è la Repubblica Democratica del Congo queste se riusciamo a ripartire con la galleria avete visto immagini blindati ONU per esempio
Avete visto immagini di miniere di coltan avete visto immagini di appunto di sfollati allora la Repubblica Democratica del Congo è un grande paradigma perché una serie di problematiche si stratificano
Si stratificano una sopra l'altra compresa presente la mala gestione delle risorse
Lo stipendio medio in Congo è di sessanta settanta dollari al mese oggi parliamo di fame
Come si fa a campare con sessanta settanta da del mese quando quel Paese potrebbe essere ricchissimo regione dell'Uganda questo è un caso di scuola che io trovo eccezionale per ritornare alle parole alla sobrietà del racconto e l'immigrazione Luca nel Paese africano che accoglie più rifugiati un milione e mezzo quattrocentonovanta mila solo nell'ultimo anno e mezzo
Ma non è trattato come emergenza c'è una prospettiva di lungo periodo con tutti i distinguo perché hanno più terra Dinoi c'è un approccio diverso gli ugandesi sono stati sfollati hanno vissuto una guerra terribile però trovo interessantissimo
Anche scardinare certi stereotipi che abbiamo gli africani non voglio tutti venire qua otto su dieci rimangono lì a volte il Paese che ha subito e che ha prodotto emigrazione poi accoglie
E poi c'è la Somalia di di Mohamed che ho avuto la fortuna di visitare nel due mila e nove
Che se volete è un compendio eccezionalmente tragico di vari di vari sfortune e produce una diaspora che costretta viaggi drammatici Sini perché non c'è soltanto la rotta mediterranei premessa il che conosciamo noi ma c'era una volta ed è residuale
Un'altra rotta migratoria che va in Yemen pensate voi cioè si lascia la Somalia che in guerra per andare in Yemen dove c'è un'altra guerra alta che significa e questi trovo motivi interessanti da tenere ben presente
Direi partiamo dal dibattito perché le dicevo la ricerche molto importante ci dà delle belle basi per iniziare a ragionare gli ospiti che se la Renault qua altrettanto all'inizio chiamare Mohamed l'avete già conosciuto e già qua Merico Zaia
Fa
Vederlo virale
Poi abbiamo Paolo Alvarez dell'OIM Organizzazione internazionale delle migrazioni
Raggiunta la fiaccola ecco Patrizia Toia europarlamentare
Fabrizio lava consigliere d'ambasciata Ministero Affari Esteri cooperazione internazionale consigliere grazie per essere per noi
Ci siamo prima di iniziare faremo un paio di giri di di di domande la prima fase dovrei farmi vedere e sentire un messaggio registrato della vicinissima R. affari esteri cooperazione internazionale lo ascoltiamo insieme può essere una buona base aggiungere cosa importante anche la nostra discussione
Buongiorno a tutti sono molto lieta di poter essere con voi in questa giornata importantissima
Il Cesio organizzato per il lancio italiano dell'indice globale della fame due mila diciotto
E ci tenevo particolarmente proprio perché questo è un problema fondamentale che dobbiamo tenere bene a mente per il nostro futuro e per il futuro dei nostri figli sul piano globale
Ringrazio c'è scritto era per creato questa iniziativa particolare proprio perché effettivamente non possiamo mai distogliere l'attenzione da una questione che peraltro sta peggiorando
Nel due mila diciassette si registrano circa ottocento ventuno milioni di persone che soffrono di malnutrizione cronica
E il dato ancora più tremendo è che sono aumentate di diciassette milioni rispetto al due mila sedici questo ci deve fare veramente riflettere
A cosa è dovuta a questo incremento è dovuto sicuramente ai conflitti
è dovuto sicuramente le questioni climatiche questi sono due degli elementi ma è dovuto a moltissime questioni anche mal gestione il fatto che le risorse che non è lo chiamo spesso non arrivano veramente beneficiari insomma un ritratto del mondo che sicuramente non è positivo da questo punto di vista l'Italia chiaramente si è molto adoperato e continua ad operarsi nell'aiuto umanitario in generale nella cooperazione internazionale io sono veramente onorata di ricoprire in questo momento il ruolo della persona che sì occupati cooperazione internazionale e voglio dire con orgoglio che abbiamo raggiunto un ottimo risultato come paese perché siamo il quarto nel G7 per rapporto tra PIL e aiuto
Abbiamo raggiunto il famoso zero trenta che effettivamente ci onora perché siamo in anticipo rispetto alla tabella di marcia nel nostro cammino per raggiungere come ci chiede l'agenda venti trenta il famoso zero virgola sette
E siamo ancora lo zero virgola tre ma nel caso dell'Italia che è un Paese molto impegnato nella cooperazione questo vuol dire che abbiamo un grande stimo volume di impegni dal punto di vista economici sociale economico sociale e politico proprio in questo settore
E vorrei ricordare che peraltro ho appena citato l'Agenda venti trenta nel nel degli obiettivi di sviluppo sostenibile il secondo e pro più o leggo quello di porre fine alla fame raggiungere la sicurezza alimentare migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile
Questo effettivamente uno degli elementi fondamentali perché garantire la sicurezza alimentare delle persone rientra quell'ambito appunto della sicurezza umana che sicuramente è la base per lo sviluppo
Voglio dire che l'Italia nel corso della presidenza italiana del G7 nel due mila diciassette si è molto battuta per restare in linea con la Food Security Initiative adottata dal G7 dell'a quella del due mila nove
Poi con Expo nel due mila quindici di Milano e ed è riuscita a far ribadire appunto l'importanza di queste tematiche sul piano internazionale e in particolare proprio la priorità del secondo obiettivo dell'Agenda venti trenta questo naturalmente rientra e anche nel Focus che l'Italia ha sempre dato in particolare all'Africa e in questo caso in particolare ferì in particolare all'Africa subsahariana
Ricordiamo anche come impegno italiano e come possibilità italiana di agire su questo fronte il fatto che l'Italia peraltro ospita il Polo più importante delle agenzie internazionali che si occupano di queste tematiche e in particolare delle Nazioni Unite ricordo la FAO Palma li Fadda ma ci sono anche altre agenzie come per esempio la Baio Bebbio Diversity International l'istituto agronomico del Mediterraneo di bari il umore dovuto darlo ben Program di Perugia e molti altri che naturalmente non non cito ma che sono altrettanto importanti
E non li cito solo per mancanza di tempo
Queste agenzie sono fortemente sostenute dall'Italia così come gli istituti di ricerca proprio per promuovere uno sviluppo rurale sostenibile che vada in linea appunto con i principi fondamentali che ci devono portare al raggiungimento del della polizia o ne dell'eliminazione dell'insicurezza alimentare e che oltretutto per ci permettano anche di andare sempre in linea con i principi di rispetto della biodiversità e di protezione dell'ambiente e noi in inoltre che che possano permettere quello che io chiamo lo sviluppo condiviso e cioè il fatto che ci sia una vera partnership tra i nostri Paesi il nostro paese in particolare età Jesi beneficiari perché si possa costruire qualcosa di veramente condiviso deciso insieme e che possa portare avanti un principio di bidet Rizza analita nel rapporto tra donatore beneficiario che porti ad una soluzione lui noi in e che naturalmente garantisca in questo modo un reale sviluppo sostenibile soprattutto onore una una uno sviluppo sostenibile reale
E che soprattutto possa anche permettere che questo dissi a uno sviluppo a lungo termine a partire in particolare dalla persona perché io credo fortemente che questo tipo di intervento poi riesca o muovere la persona e la persona in questo modo possa creare delle opportunità e possa anche accedere ad un Bondo globalizzato che richiede naturalmente di poter essere in buone condizioni di salute
La lotta alla malnutrizione la promozione dei modelli di sviluppo sostenibile rurale rappresentano una piattaforma di collaborazione con i Paesi del sud del mondo ma e anche naturalmente un modo per promuovere la nostra grandissima esperienza che abbiamo ma tu dato nei secoli direi e che naturalmente ci consente di essere maestri nel poter aiutare gli altri direi non soltanto insegnare ma proprio con lo scopo di poter ottenne era un modello di sviluppo che possa essere veramente in qualche modo appunto Abba lungo termine e assolutamente fruttuoso
Abbiamo detto all'inizio che i dati sono negativi non è un fatto da sottovalutare ci proponiamo di eliminare la povertà e naturalmente di eliminare la fame la malnutrizione e e quindi è chiaro che con questo indice globale noi acquisiamo una maggiore consapevolezza
Io credo fortemente che ci dobbiamo difendere appunto da dati imprecisi e dai interpretazioni superficiali della realtà dobbiamo andare veramente al sodo quindi vi ringrazio molto per essere la ma io ci sarò naturalmente e col pensiero perché in questo modo s'muovete il mondo in questo modo mettete veramente in atto un meccanismo che ci permette di ricordarci sempre quello che veramente importante e insieme a tutte le agenzie che si occupano di questa importantissima tematica cominciare ad agire il momento di agire ed intervenire eh adesso
Grazie
Allora sarà il il messaggio della vicini serre ha detto ha detto un pari così interessanti per un paio velocissimamente ottica a lungo termine
Logica win-win e direzionalità cioè fare le cose insieme non le cose calate calate dall'alto non funzionano tanto bene inventa una storia molto divertente sarò brevissimo
Ma Sinisi nord Kivu Repubblica Democratica del Congo qualche anno fa un cooperante belga
Era sei mesi nove mesi che si rompeva la testa sull'introduzione della trazione agricola cioè voleva spiegare che invece di tappare la terra tutti i giorni si poteva usare una vacca per tirare l'aratro
Dopo dopo nove mesi ha mollato il colpo non ce la faceva perché la risposta era no la Maxima già niente da fare stacco due anni dopo ero con Cesvi guarda caso se monumento marchetta ma non lo è ed eravamo in Uganda
In Uganda che cosa ha fatto accesi ha preso un agronomo locale la mandato a studiare a Londra l'agronomo è tornato e ha spiegato a tutti i suoi concittadini che usare l'aratro era cosa buona e giusta
Stacco un Esopo aratro e il lavoro che ci faceva in un mese ci sta è stato fatto in un giorno alla questo
Per dire che anche l'approccio all'Africa deve essere fatto con con senno con sobrietà e con intelligenza detto ciò andiamo al al al nucleo di questa di questa giornata
La relazione migrazione forzata fame io partirei da Merico Zaia Fou
Con ovviamente uno stress particolare insomma sulla sulla competenza che le che le le dopo nettamente la natura iniziamo a fare un primo Breve ragionamento su questo nesso all'
Sì tutto buongiorno
Ne sta vendendo fumo io posso solo stare zitta perché lui ha già raccontato
Quindi grazie grazie per aver messo in evidenza questa cosa
La la fame la migrazione la pace ora c'è stata a New York la settimana scorsa due settimane fa l'Assemblea generale dell'ONU dove il mio direttore generale Graziano da Silva detto non si può duo attendere la cioè non si può avere la pace lasciando indietro le persone
Lasciando indietro le persone a livello di fame a livello di lavoro a livello di come ha detto ma amante di cioè sia essa si strappa la dignità della persona
E si comincia dalla fame non si sa quando arriva il prossimo pasto non si sa se domani si mangerà ora
Come si fa si fa in modo più come ha detto anche ma Hammad presidente la resilienza
E una grossa parola la resilienza accuse il nostro la nostra capacità la capacità della popolazione locale del governo delle risorse
A da assorbire uno sciocco
Cioè noi se sappiamo che una certa regione avrà un problema prepariamo già le risposte
Se nella regione ora del fax soprattutto succedono dei problemi tra agricoltori e pastori
Qual è il problema sono ma le sei mense della terra
Diamo le sentenze ma tramite un processo locale non deve venire dall'alto deve venire da qual è il problema cosa volete fare
E lì cercare di aiutare minori arrivare con le soluzioni perché giustamente come il cooperante belga si torna indietro e non si fa niente quindi le risposte devono essere presi gli enti devono essere alle cioè adatte alle situazioni per una residenza a lungo termine poi ci deve essere un coordinamento degli interventi il coordinamento giustamente con la mia collega
Dell'Aglio and e proprio la coerenza di queste politiche cioè non è ogni agenzia arriva fa il suo e se ne va ma poi arriva un'altra e cosa facciamo lavoro doppio poi arriva perché poi le ci sono le istituzioni internazionali ma ci sono anche le relazioni bilaterali con i Paesi e lì bisogna coordinarci coordinare un una risposta di coerenza di cooperazione siccome dicevo prima a Paolo
Arriva
La
La ferita si fa l'operazione l'umanitario ma poi c'è la convalescenza
C'è la fisioterapia ed è questo break tra c'è questo ponte tra l'umanitario che arriva che deve essere un continuo che aiuta ma che poi deve evolversi in cooperazione in cooperazione
Devi laterale di reciprocità dei paesi si fa cooperazione perché bisogna rendere una dignità bisogna rendere possibile un lavoro e bisogna rendere possibile di zappare la terra in modo intelligente
Perché giustamente otto migranti sono dieci rimangono e vogliono rimanere in Africa perché la loro terra
Cioè è difficile andarsene per sopravvivere giustamente rispetto invece all'immaginario collettivo no che penso che ci si si si stacchi delle proprie radici con grande facilità
Per andare in un altro teatro se ne parla per il numeri dei siriani rifugiati
La maggior parte di loro stanno in Turchia Giordania il Libano sopra perché intanto cerco di una facilità linguistica
In secondo luogo non vedo l'ora che finisca la guerra e tornano a casa al di là del milioni di siriani poiché che arrivato in Europa in quel due mila e quindici che non è a questi avranno tutti a questo proposito è stata è stata condotta condotta un'indagine dalla FAO
Ultimamente in Siria giustamente
Sulla resilienza agricola dove lì la maggior parte degli sfollati
Hanno detto cioè novantacinque per cento del degli sfollati degli degli immigrati
Hanno detto di voler tornare in Siria quanto quando possibile quanto prima
Con una resilienza agricola cioè loro vogliono tornare analizza appare la terra non vogliono stare fuori dalla Siria o che quindi come fa un somma abiti avete capito qual è l'idolo mano uscito
All'operazione ne vogliono le elezioni Doberdò la la la parola perché l'altro l'altro aspetto no l'altro lato è proprio questo voi M da poco agenzie dell'ONU Organizzazione internazionale delle migrazioni
Quindi molto attenti a tutti quelli che sono gli spostamenti teniamo però al cuore che il nesso migrazione e e fame dal vostro osservatorio che cosa potete dire
Allora mi piaccia devono Maurizio scusami sono con la fare grazie Alcesti grazie a tutti gli organi trattore
Mi piacerebbe ribadire il concetto della complessità dei questi due fenomeni e della reciprocità del di questo nesso la la natura reciproca del nesso tra fame emigrazione forzata
Mi piacerebbe anche dire che questo nesso non è che lineare e diretto c'è fame mi sposto subito domani parto ora sono fenomeni che sono lunga al al lungo periodo non sono come un disastro naturale che succede la gente
E scappa via e e va subito come dicevamo non è che sorpassa i confini nazionali territoriali per andare oltre la loro stessa regione o il e il il territorio nazionale
Sono fenomeni che sono complessi perché sono sono fenomeni legati a caratteristiche individuali sesso classe sociale non tutte le persone che soffrono la fame possono rispondere nella stessa maniera
Genere età eccetera presto sono fenomeni collegati anche fattori sociali familiarmente i sociali eccetera sono fenomeni legati a fenomeni strutturali politiche
Questo il rapporto non lo lo presenta molto bene
Perché le politiche economiche agricole commerciali
Incidono sulla capacità delle persone e dei gruppi di persone a avere un reddito sufficiente per comprare il cibo ad avere a non avere debiti per saldare i costi della produzione agricola che sono molto alti perché ci sono delle politiche specifiche che incidono su questo fenomeno lì
Quindi è tutto è tutto collegato è è molto complesso e a noi
Che che facciamo la politica o che facciamo la risposta programmatica ci piace la c'è la semplicità ma non è così dobbiamo e riconoscere questa complessità a ad ogni passo che che diamo quindi la migrazione forzata tra l'altro i nostri indicatori dell'Africa occidentale ci dicono per esempio anche che non possiamo generalizzare questa migrazione forzata
Neanche all'interno dei contesti di conflitto abbiamo qualche indicatore che ci dice che i paesi le aree De origine degli sfollati non sono sempre o necessariamente le aree di provenienza dei migranti che si spostano all'interno del territorio le aree di conflitto scusate le aree di conflitto non sono necessariamente le stesse aree De origine dei dei migranti che si spostano all'interno di un territorio o che vanno per esempio verso la Libia per poi traversare il Mediterraneo quindi non
Infatti su questo allora a Como con grande favore questa parola magica che complessità non sono fenomeni complessi non li possiamo ridurre a slogan
Caso di scuola scuro che diceva prima per esempio migranti nigeriani uno dice nel nord della Nigeria serbo quaranta quindi ska provoca l'America e l'Europa no su i nigeriani che l'Italia non lamenta sublime sud quindi quelli che noi battiamo come i migranti economici Quagliano vedere come si vive nei sobborghi di abusiva di Benisichi eccetera
Però ecco attenzione a generalizzare l'africano Non è un paese è un contingente è molto complesso all'interno dei Paesi vi sono regioni con differenze enormi
Stare nel nord della Nigeria stati Borno è una cosa sarebbe Misiti è un'altra cosa completamente quindi attenzione palla Varazze grazie per questa per questo strumento intellettuale che ci ha che ci ha fornito io vi proporrei di andare in Europa perché abbiamo il piacere di avere Patrizia Toia europarlamentare nella tanto vituperata Brussel onorevole che appena succede qualcosa è colpa vostra perché però la domanda molto chiare molto semplice cosa sta facendo in questo momento il Parlamento europeo su questi grandi temi di cosa parlate come ne parlate
Sì grazie anche da parte mia grazie per quest'invito perché seguo sempre le vostre iniziative sono anche un po'una piccola sostenitrice nel senso che mi riconosco molto dell'attività di questa oggi come di altre organizzazioni che operano e anche per il modo con cui lo fanno
Io sono un membro sostituto della Commissione vede diversamente
Lo dico con tutta l'umiltà del caso perché essendo molto impegnata nella Commissione principale seppur senso di colpa di non fare abbastanza di bocca riconosco però ci voglio stare anche se naturalmente insomma seguire due commissioni molto difficile
E ho rimediato in questo modo ritrovando un posto lì anche per la via quelli che Kyenge che lavora la Commissione ride ho fatto di tutto come capo delegazione per trovare un posto in più in questa e lei devo dire che mi compensa allora ampiamente qui da questa mattina le ho telefonato per dire che le dico qui e Saba
è un po'il nostro uno degli elementi di punta si mette il proprio gruppo c'è anche eviti che è vero che il rappresentante permanente sapete con Edward e mezzo abbiamo consigliere una deputato Pd e interpretate permanente per gli aiuti umanitari per dare una certa continuità insomma quindi c'è un certo impegno anche la stessa presidente della Commissione vede
Del nostro gruppo di dati che vada che conoscete insomma quindi direi che siamo abbastanza focalizzati come gruppo o anche se io personalmente ripeto faccio quello che posso
è un momento molto importante questo nella
L'OCSE che lì superato armata nella misura in cui voi superiamo vede tutti e non solo i deputati o invece facciamo Valle nostro dovere di cittadini europei e tutto questo si ripercuote dappertutto nell'Europa
C'è un momento molto importante perché come sapete stiamo facendo il nuovo piano pluriennale cioè il bilancio quadro finanziario Buscaglia al framework
Tenacia fermo che batte agibile Ventura ventisette ma tutte le basi si impostano adesso vale per la ricerca per l'innovazione per la politica agricola di fondi regionali per per la cooperazione per tutta la politica diciamo
Di Relazioni Esterne di cooperazione male per tutta l'impostazione praticamente la forma della politica le forme di la politica dei prossimi sette anni prendono corpo adesso con le cifre e con i regolamenti che dall'il taglio l'impronta insomma
Che tipo di politica vogliamo fare dell'agricoltura della cooperazione cheta quindi un momento particolarmente importante perché dalla Commissione europea cito faccio ancora così a che serve se fa un ma insomma
E anche Commissione fino a poco tempo fa della commissione è venuta la proposta e il parlamentare quindi siamo lì come se ne parla si chiedeva quindi momento è particolare e assicura adesso che da qui a fine novembre quando si approvano ci vado anch'io che se sono sostituta
Gilad prima ci ci ci può dire a grandi linee per slogan e me li devo confessare che cosa verrà approvato
Dunque terra ho fatto io vincolati customer approvato il il piano finanziario quando il bilancio dell'OPA di prossimo sette altri soldi
Beh inviarci in pieno questo questo e centotredici abitanti per circa si può così propone la commissione vediamo voi vorremmo sempre di più ma vediamo e poi dopo quello che vogliamo voi è una cosa perché voi sapete che il bilancio Commissione come tutti gli atti a cui Salesi proponi
Al potere di proposta
Poi passano quelli legislativi
Al Parlamento che approva la sua proposta contemporaneamente il Consiglio cioè gli Stati membri il governo
Tagliare gli altri governi fanno la loro possibile trovare un punto d'intesa una conciliazione e non sarà facile sul bilancio non è stata neanche l'altra volta io non vuole votare l'acconto fatto l'altra volta nuda e proprio per rispetto mio Presidente Schulz
Perché era insoddisfacente vedremo cosa succede adesso con i paesi che vogliono restringere trova quota c'abbiamo un bilancio di mille e cento miliardi mi pare circa butto lì euro privo
All'anno quella cifra per i sette anni a venire
E cosa succede Inghilterra se n'è andata quindi una quota esce indica in un Paese contributore
A te quelli che danno di più di quello che che dei tormenti contributore attivo netto
Quella quella quota non ci sarà più in compenso ci sono nuove priorità alcune anche si intersecano molto con quello di cui stiamo parlando una e la difesa
Non c'era la politica europea dalla difesa si sta configurando e la difesa si porta dietro che dei fondi parte per la ricerca parte per tutto il resto cioè ci piacciono che dice da calibrare ma poi vicini il tema delle frontiere della difesa anche esterna
Altra richiesta di fondi l'immigrazione altre fonti giustamente perché posso andare che per cose molto positive ma insomma
Quindi che ci sono nuovi riunita stanno aumentando i fondi presieduto generazionale
Ero a livello di gesto assetto sì sì sì sì sì sì sì sì c'è una difensore dell'aggressione sul nostro pacchetto diciamo possiamo chiamarle politiche esterne e politica esterna che e politica di cooperazione
Ricomprendendo che tu umanitario vigente che la cooperazione allo sviluppo e poi il gruppo
Era circa nel precedenti sette anni circa novantatré miliardi la proposta della commissione è cento trenta quattro mi pare cementate
Il Parlamento certo gli e vuole anche di più ma non ancora definito perché adesso faremo adesso vuol dire da qui a fine novembre nelle Commissioni e può essere Pryor del Parlamento mio generale quindi sono i mesi in cui delle commissioni si decide
Sia la da l'aspetto finanziario che poi la Commissione bilancio Betty insieme grazie al pezzo dei regolamenti allora brevemente perché poi c'è stato il retributivo
Su criteri ci stiamo acquistando certo più risorse per questo settore ripeto tutto questo nell'ipotesi che chiede la Commissione e il Parlamento e l'accordo gli stati membri faccio così perché ha parlato il governo prima quindi e tutti gli altri governi dall'uno per cento all'invio all'uno virgola uno mi pare che chiediamo uno e uno cioè la percentuale di uno dei Comuni più sgomenti diranno Noel consiglio fra nacque alla una proposta al ribasso ci saranno lui grossi da affrontare perché poi dobbiamo trovare un'intesa tra entrambi i due con legislatura il Parlamento e Consiglio
Quindi dove siamo molto per rilanciarlo alcune scelte di qualità prezzo all'innovazione eccetera sicuramente siamo per rilanciare tutta questa partita quindi sicuramente diciamo anche governi alzeranno può accetteranno quest'innalzamento circa un trenta per cento in più
Dentro questa fetta di centotrentaquattro l'avevo qui le sue dell'atleta la torta diciamo come la si suddivide tra le varie stiamo parlando e la quantità generale ed era diversa allocazione dei fondi ma soprattutto il dibattito di Milito tocca problemi che ho sentito già echeggiare qui cioè
Qual è il rapporto siccome la commissione propone spetta ai tanti strumenti finanziari che su Buffon di o o modi di intervenire sia per i risultati strumenti raccolti dentro questo dissi ai a questo quadro di di coerenza
Che cosa dice adesso la Commissione per questo settore come per altri invece che spezzettati in tanti fondi facciamo costruito l'idea non è male
Concentriamo perché abbiamo sempre detto che le politiche sono un po'a canne d'organo
Però c'è molta resistenza del mondo dei lupi sui documenti di concorde di altri cooperazione perché dicono concentrando un po'troppo c'è il rischio che le cose molto particolari o molto importante si perdano dentro questa grossa quindi la concentrazione Wannenes per creare sinergie tra le varie attività
Finisci con l'emergenza perché non capisce che già magari durante l'emergenza o subito dopo imposti non risolvi preposti sono curiosi teorie la Cina e l'esigenza con con tutti i danni che sappiamo
Cioè per gli sfollati di questi lunghi periodi e senza senza senza niente metto emergenza ma non è neanche altro che quello che succede quindi
Ah va bene creare un fondo unico con dentro polvere specificità per migliorare le sinergie pedana c'è possibilità magari fare programmi che passi un po'dall'uno all'altro ma senza perdere di vista ciò che ci interessa per esempio sulla nel discorso delle dimissioni l'ingegnere c'è molta resistenza perché si dice
In questo agglomerato si perdono programmi non può diventare una sensibilità generica ci vogliono programmi specifici questo punto secondo e quest'ultima molto politico ma ripeto dobbiamo affrontarlo con gli occhi un po'del buon senso della realtà
C'è un grande dibattito che fa di lui forze politiche di vetro la commissione io stessa mi sono scontrata alcune volte nel senso di dire
Oltre a Vicenza i in sviluppo l'altro che mai ma il tempo un po'insieme non c'è il rischio che gli interessi di politica estera dei singoli Stati membri o anche dell'Unione che poi è il bilanciamento tra pareva quando non posso gli interessi dei Paesi destinatari occupate in nero mettiamola come vogliamo ma non è un problema di culturale non si è fatto la domanda che ho visto fare terza ed ultima osservazione intenzione la sanzione visto che parliamo molto di emigrazione ed è un tema
Gravi nel senso di di importante fonte senso di spaventarci perché lo diceva prima lei mi pare o qualcuno Suma la percezione della realtà sono potrà contare lontane guidiamo Dick eccezioni
Che ci fa perdere di vista la realtà il modo di intervenire anche con buonsenso perché la percezione di preoccupazione ci impedisce anche di affrontare passi dimissioni vere e la possibilità di affrontare cosa che può CIPE stabile una strumentalizzazione politiche ma lo lascia fuori da Porta a questo tema allora il tema dell'immigrazione
Star dentro qui vogliamo negare che sta dentro otto su dieci stanno e vogliono stare dobbiamo interessare magari dopo che son venuti c'è qualcuno che vuole anche tornare nel suo Paese e dobbiamo evitare rimpatri volontari City assistiti fatti bene però insomma
C'è un nesso carne sopra migrazione
E sviluppo perché l'immigrazione è una scelte certi casi ma
Grazie alla grande Palio necessità per uno sviluppo che non dà le risposte giuste no povertà miseria mancanza di clima
Probabile allora parlo legati c'è la paura da parte di alcune componenti che legandole noi usiamo la cooperazione allo sviluppo come elemento per frenare l'immigrazione cioè io invece non ha paura di mescolare i due temi se abbiamo un obiettivo chiaro una visione di scelte politiche nel senso di valori chiaro perché l'usura mai la cooperazione dico per una condizionalità ma neanche per dire la Faccioli perché così freno l'immigrazione Faccioli perché con quel Paese dobbiamo fare un discorso di sviluppo
è innegabile che poi stacco rispetto sulle migrazioni questo dissenso un po'ideologico rischia di impantanarci un po'su certi temi queste sono alcuni dei tipi di suddivisioni impostazione e di contenuto che accompagnano la scelta invece sulla quantità di fondi
E sull'impatto degli stessi quindi se voi dite la vostra
A parte le vostre delegazioni europee si sono già espresse
Ma se da qui in poi lavoriamo molto bene insieme lo dico anche per gli atti dei colleghi cementate per trovare una strada giusta su temi rilevanti ma che non devono essere una trappola per non fare delle scelte coraggiose innovative chiarissimo accenno
Fabrizio lava consigliere d'ambasciata di gestirci Ministero Affari Esteri cooperazione veniamo al ruolo dell'Italia le chiedo sintesi così dopo ricevo fare secondo giro andiamo un po'più nel nel cuore della questione
Ancora smesso fame migrazione è un posto ma la punto di vista italiano su questo tema
Ma il tema migratorie diventato quasi una un asse trasversale per collegare le iniziative che facciamo tanti anni in Africa
E non solo una priorità anche di politica estera ed è una sorta di chiave di lettura che stiamo tutti usando per la indirizzare le nostre attività i nostri fucili in un'ottica di vorrei quasi dire meriteranno allargato ma non solo ormai la nostra visione strategica va oltre le vicinato immediato perdemmo Quarter e oltre
Siamo ormai in un mondo interconnesso non si può pensare di stare su un'isola e tutto quello che succede ripercussioni altrove
Quindi
Di cosa ne facciamo tante ancora in Serie col dire che tra pochi giorni a Roma ci sarà la seconda edizione della conferenza Italia Africa finalizzata a portare a Roma
Leader africani per discutere da pari a pari quest'aspetto molto importante
Vi posso dire sono stato proprio quella settimana alla attica a Tokyo
In cui il Giappone fatta da molti anni convocare leader africani per discutere e tutti hanno detto
Di andare oltre le visioni caritatevole dell'aiuto per cui c'è una parte che Done un'altra che riceve e di guardarlo in un'ottica che partenariato con benefici reciproci che che ci sono come dicevo le viceministra persino l'aspetto nutrizionale presenta dell'opportunità l'Italia aperto Amparo in questi ultimi anni tre nove ambasciate in Africa abbiamo aperto nella fascia pensare in linea in Niger in Burkina Faso abbiamo aperto un'antenna in Ciad tutto questo a risorse invariate quindi per me è stato uno sforzo supplementare che però è necessario perché l'Italia in Africa vuole essere presente vuole fare di più
E pro quota di una piccola chiave di lettura su quello che facciamo
Ovvero che come diceva prima l'Africa è un continente è complessa un continente ma si può riassumere in una in una frase o guardarlo comune Entità compatta
Ma devo delle priorità regionali che definiamo in funzione degli The contesi subregionali quindi in Nordafrica privilegiamo lo sviluppo economico la coesione sociale la tutela del patrimonio culturale
In Africa occidentale la sicurezza alimentare e la creazione di opportunità di impiego e reddito in Africa orientale scritto agricolo e di filiere produttive integrate e servizi di base
Se c'è un tema ricorrente fra tutto questo la resilienza quelle di cui si è parlato molto oggi primi cercare di rendere queste comunità Risi clienti fare in modo che possano essere artefici del proprio destino
Questa deve essere prossimo il filo conduttore che ci deve guidare e questo si può avere delle conseguenze sulle migrazioni certamente ma quando parliamo di migrazione ma vogliamo guardare alle cause strutturali profonde non all'emergenza perché l'emergenza e comunque una fase temporanea
Uno deve fare in modo che l'emigrazione diventi una scelta che venga fatta nel rispetto della legge e non una necessità di Fatih morte questo è un un aspetto credo centrale di tutto questo
Allora considerava ha ritoccato la parola chiave resilienza questo punto in giro la palla Mohamed perché abbiamo visto che so i somali insomma io non ci sono stato nove giorni nel due mila e nove
Però tastato con mano la capacità di resilienza del popolo somalo che incredibile peraltro hanno un legame emotivo con uno incredibile
Perché incontri vecchi somali che ti dicono hanno voi italiani il Caffé Roma quindi c'è come dire anche una un aspetto elegiaco se volete no del del rapporto in Italia esso male al di là del passato insomma
La resilienza per i somali Mohamed inteso e capire come e hanno su hanno sviluppato questa capacità di resistere assorbire le sciocche rialzarsi perché sono maestri in questo
In chiave futuro anche Teng Chievo stomaci una serie ero alla Écrins completi stanza ovale del sempre fare rilievo può civili si insomma Cristina Spina as
Adesso
Il problema
Aspettano
Gli occhi forse riesce anzi
Pedinava salsa lì no
La mi chiedevo all'utenza
Interessamenti se si desidera cioè gli specchietti entro
Agli atti a un in Venezuela Da Ruos completo dei fratelli
Ed eccolo detta
Bisogna anche a Osama ha detto completo di trovare
Filippo Carelli Chatham secca renderli adesso Beccaria invece urgente Trendelenburg chiude a entrambe
Tende nascoste fast Klein offra schools Corsica sommarie Stem Cells Cicu ad estendersi notte ci mancherebbe medico accanto
Dei Rini Khanna se è stata assente Romolo Valli o altro
Crude Farnese in Somalia and social protection meccanismi sabbia somali a svuotare qualche diffidenza
Quella rischiava cui salti umido molto seri aveva compatti Safari penso estenda angosciare by doing fa anche senziente Mosca
Noi noi gli occhi diventiamo Carnevale altri ne Botturi ex-ante imprudente
Sì se Sas Princess presidente l'attuale Somalia Varenne iscritti siano Tammuz
Unica ad un work Elena a adesso il Torino formata con la finita qua e nelle altre ali normalmente Sinister scuola ossia di fare ricerche
Anche risentimenti quelle uguale ad assisterlo tenutesi maniche Rihanna Mendes Juventus esterne Fischetto infestanti intanto stabilisce in Gava senza sforzarsi di Napoli al Affairs organo nel sistema la consentisse di stress
Va eliminato wear Kamui virgola cubista forte da somali intestini svedesi iscritti riusciamo da tarocco fare indica analisi è andata o fare social Basics alle stesse
Todisco aspetti da confidential Quirós Quanzhou corse dei treni anzi Campitelli
Ah smacchia sui muri questo
Gino Campostrini europeo mentre scavallare no più antiche pestifero che scende più alto che security anche attraverso one to primo product incalza il ventinove ammise ed è preso prosciuga
Scambi senza precedenti
Sommaria Josè sui sofà Africa insegnanti esibisco quantum compare andati sua e lui seguito al Fusco ricostruirà risiede
Grazie
Il loro insomma che ci sia un po'meno bisogno di resilienza uno Stato sono un po'più forte con delle strutture con delle solide basi può sicuramente aiutare
E anzi era condizione necessaria ma non sufficiente torniamo a Mary cosa che facciamo un altro giro vi prego di essere super sintetici facciamo finta di stare in radio quindi due minuti a testa Massimo pro pro proviamoci lì parliamo delle IP essere investono Implant planner
In Africa temi Investimenti tema Agricoltura finanziamenti e attori privati soprattutto che possono giocare un ruolo molto importante quando diciamo aiutiamoli a casa loro significa anche questo c'è portare aziende private allora io Mina nato a quello che ha detto mamma ebbe appena cioè
Gli investimenti ma anche e soprattutto con l'apertura delle cento con l'approvazione l'anno scorso dell'extra nelle vesti del clan la grazie al Parlamento
Si sono aperte cioè si è aperta una finestra enorme sull'Africa e sul vicinato cioè ricordiamoci che non è solo Africa mai il vicinato tutto il vicinato est dell'unione dell'unione europea e il Nordafrica tra tutto il piccino
Quindi cosa è cos'è l'ex Ferrari ed aspettare le starebbe scontando e in breve un cuscino di una garanzia Celli le starebbe straziante
Bah a nei non va le l'extrema soprannome Vasco in senso buono ed essere sufficientemente a nei paesi via le banche di sviluppo cioè sono le banche di sviluppo
Che
Con una pipeline di progetti
Che non sono al momento bancabili cioè non hanno sono ad alto rischio perché tanti investitori privati anche pubblici non andrebbero a rischiare i soldi
Del Paese o i propri soldi in una zona fragile
Colpa mia parlando di Concetto di fragilità perché Paesi fragili non esiste non si dice cioè non è un Paese fragile è un concetto di fragilità perché nei nel concetto di fragilità può entrare la Somalia può entrare anche l'Egitto ma non siamo nello stesso colore di fragilità cosiddetto
Quindi la banca di sviluppo a una pipeline di progetti
Non veramente bancabili ma che andrà direttamente a ma implementare cuore questo cuscino di delisting finanziario dell'esterno all'investment club in cinque finestre che sono l'agricoltura le micro e piccole e medie imprese
Il clima e l'energia rendono rinnovabile
Le Sustainable difetti è la tecnologia la tecnologia essendo un e mail
Nell'agricoltura nelle strade delle città sostenibili eccetera per la la tecnologia non dovrebbe le bare posti di lavoro ma crearne giustamente
Le venti brillanti come Mohammad e altri dovrebbero stare creando dei posti di lavoro nelle zone rurali nelle città sostenibili presi gli enti per la gioventù che cioè per i giovani come me e come tanti altri che vogliono restare a casa non vogliono andarsene
Ed extra dalle investment anch'aiuta le banche di sviluppo cioè alla con la legge con la centoventiquattro l'articolo la nostra banca Cassa depositi e prestiti e la banca italiana che riprende quindi questo volle che già per i la quale sono già stati approvati
A un con confidence o tutti dei dei progetti per l'Africa
Quindi lei sta nelle destra tanti fa uno dei rischi finanziario per il quale giustamente prima si parlava di un approccio olistico si dovrebbe io parlo per il tema dell'agricoltura Order is King tecnico cioè
La
La ci sono tre pilastri Granta che va nella nell'assistenza tecnica per rendere la pipeline del Progetto od oggetto stesso bancabile ma fa anche l'assistenza tecnica ad aiutare la cappa settimo video a livello del Paese cioè se ci sono dei problemi non si va a fare politica ma si va a fare veramente allentare il bottone allevare il problema
Andare al di là della della trappola dei commodities
E ciò è creare un valore aggiunto per impegni prodotti agricoli creare posti di lavoro dignitosi perché nessuno vuole un posto di lavoro comune un euro un dollaro al giorno
Un lavoro dignitoso significa lavorare in modo intelligente
E Venere il frutto del proprio lavoro quindi creando posti di lavoro intelligenti dignitosi si crea una verbali al prodotto agricolo che poi andrà in tutta la filiera agricola trasformato un vecchio motto all'interno all'interno del Paese in Africa e poi chissà anche in Europa qui da noi c'è perché e concludo così noi in Europa abbiamo più bisogno della dell'Africa che l'Africa di numeri cioè la trenta per errori noi abbiamo in Europa
Un eccellente di produttrice di produzione per noi l'Africa e un'opportunità noi nei una paura per per loro cioè loro come diceva prima Giampaolo
Vengono a studiare e poi applicano babordo loro noi non diciamo quello che bisogna farsi ma mettiamo giustamente Illy starebbe aspettando non è una politica è uno strumento messo a disposizione bel paese
Delle politiche e degli investitori privati perché un investitore privato non andrebbe in un Paese dove c'è un bottone retta a livello di Hill Angra Bang di child labour o anche di esportazione andrebbe con un cuscino delisting finanziario
E tecnico insomma una linea di finanziamento tutelate tutelante per gli investitori privati che vengono così accompagnati in Africa e riescono a fare business se ben quest'ottica più paritaria che stavamo
Cercando di proteggere all'inizio una una piccola cosa per il peso e il trenta dei mondi quindici e nella le strade Beslan tranne e una delle prime delle pochissimi iniziative dell'Unione ora europea
Aperte al settore privato cioè del settore privato passando alcune si chiama afferenti la Russel spente accesso alla garanzia
Per fatto chiarissima fatto bene sottolinearlo il ruolo dei privati importantissimo abbiano parlo da Paolo Alvarez coi M
Per guardare al futuro
Fatto salvo che se questi piani funzioneranno ce lo godiamo tutto eccetera però lui cosa vi aspettate sul futuro delle delle migrazioni soprano dalle zone che abbiamo in qualche modo accarezzato no in questi in questi minuti chiacchierata
Allora riprendo il concetto di reciprocità perché noi a dicembre di quest'anno avremo un impatto globale per le migrazioni sicure ordinate regolari
Questo è il frutto di una negoziazione intergovernativa che va avanti da l'anno scorso in tre fasi prima una fase di consultazione tematiche sudditi versi Visions che riguardano migranti e rifugiati ma diciamo una una fase di valutazione delle raccomandazioni conclusioni di queste raccomandazioni è una fase di sei
Giri di negoziazione intergovernative dove i capi di stato al più alto livello sarà adottato questo documento questo documento praticamente cosa è è un accordo non vincolante il primo nella storia
Che riguarda la la gestione della migrazione la cooperazione internazionale intorno a la questione migratoria
Quindi e guardando al futuro questo patto globale infatti lo a ventitré Obiettivi in totale con Acciona vuol Commitments quindi con azioni concrete che sono state identificate per raggiungere questi obiettivi
L'obiettivo due e quello che agisce sui determinante i fattori strutturali sfavorevoli che costringono le persone a migrare
E cosa fa in pratica questo obiettivo numero due vuole e realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile perché abbiamo detto che la l'azione umanitaria non basta bisogna agire in un'ottica di sviluppo integrale eccetera quindi il l'obiettivo numero due del Global Compact giustamente realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile in modo che la gente abbia accesso alla salute che non ci sia scoperta che ci sia uguaglianza di genere eccetera eccetera quindi questa la reciprocità tra la migrazione e le politiche di settore è molto importante
Noi per esempio lavora in quest'ottica pure
Prova provando a a promuovere l'integrazione della migrazione come un parametro
E nella pianificazione delle politiche di settore per rendere queste politiche più sensibile ha come loro hanno un impatto sulla decisione di migrare sulle condizioni in cui avviene la migrazione risultati della migrazione e allo stesso tempo
Come queste questa come la migrazione può trasformare e può anche aiutare al raggiungimento di questi obiettivi di sviluppo sostenibile non è un problema e la questione non è quanto sviluppo può e ridurre la migrazione ma quanto alla migrazione può agire sullo sviluppo quanto può contribuire allo sviluppo c'è sintetizzo da problema a risorsa c'è un po'
Consigliere Nava prima mi ha fatto riferimento a un importantissimo che può essere giocato dall'impresa privata cioè degli imprenditori che decidono di prende lo zaino e e andare in Africa non è facilissimo per tutta una serie di problemi anche barriere culturali ho raccontato un paio di aneddoti che erano interessanti perché raccontano questo diaframma voi siete sempre più impegnati sull'Africa ce l'ha detto prima
Speriamo di ruolo di privati in particolare e su quali Paesi voi state mi state concentrando accompagnerei che le le imprese italiane
Comincerei con un dato che conoscono in pochi cioè che l'Italia il primo investitore europeo in Africa è uno dei primi cinque livello globale baci precostituito per cifre che ho e di undici virgola sei miliardi di euro
Questa cifra non non so se lo stock investimento il flusso comunque dall'idea della magnitudine di di interessi che ci sono in buona parte in progetti infrastrutturali
Questo momento in Africa le aziende che stanno morendo nel sul settore delle infrastrutture
Penso soprattutto le dighe punti
E nel settore dell'energia e ne è diventata la prima azienda energetica in Africa
Dal mio e dal dall'Egitto all'Uganda al Monza indigesta la diceria dice dov'era già presente da anni stanno sviluppando una presenza molto importante
E quello che vorremmo appunto che anche altre aziende del del made in Italy seguono questa secondo questa tendenza
Da notare che tese siate sì hanno capito già da tempo che l'Africa un'opportunità
Forse perché lì non hanno questioni migratorie che distraggono l'attenzione con tre dita atti urgenti
Ma appunto torno alla mia recente trasferta giapponese il Giappone sta seriamente pensando di trasferire delle linee produttive dal Giappone all'Africa
Giappone l'ultima fase di calo demografico loro non vogliono non se ne interessa dell'immigrazione cinesi più vecchio infatti indietro sul costo del finire produttive ad alta intensità di lavoro come l'auto ma è già oggi basta andare in Africa la Toyota la Honda sono dappertutto Toyota ovunque quindi dovremmo credo cercare di smettere di guardare all'Africa o come un problema non scriviamo che ci sono dei problemi per carità ma innanzitutto un'opportunità
Che ama sistema-Paese conviene credo che proprio due anni fa c'è stata una prima missione imprenditoriale in Mozambico abbastanza nutrita con una sottosegretario dell'azienda al seguito di tante altre ce ne sono
Adesso non vogliamo Ajaria come elenchi di cose che sono state fatte ma abbiamo ben presente che dobbiamo guardare oltre
Incontro a sviluppare che strage nel Senato oggi e quello del Nexus tra umanitario sviluppo e sicurezza
Che per troppo tempo abbiamo guardato alle simili crisi suddivisi per fare il possibile per capitoli di bilancio pretesto come ragioniamo nel burocratese
Però come si presenta un problema come la crisi del lago cialda non è che si può spezzettare in umanitarie da una parte sviluppo dall'alto e sicurezza per l'altra ancora sono tre piani che si intersecano quindi può sembrare una banalità ma l'approccio olistico e più che necessario è assolutamente prioritario
E ripeto ancora una volta una scelta dei paesi locali tutte queste iniziative vengono fatte meno non lavoriamo così
In cui dicono concerto di una scelta ovvero noi parliamo con i Paesi beneficiari cerchiamo di capire dove sono le priorità e e non dimentichiamoci che gli stessi pesi inverso di risorse significative l'ingresso nel Po
Posso concludere con un piccolo aneddoto sono assolutamente allora ci piaccia dieci anni fa sono stato a Gibuti dove la cooperazione italiana affondato un ospedale nella zona povere per citare spera che Parmalat
Che viene nove conosciuto come l'ospedale italiano abbiamo cominciato con il costruire tutto mandare personale materia per Italia per mano ma in un'ottica di ownership locale abbiamo scalato la nostra presenza quando sono andato mandavamo solamente un primario comunque l'Italia è nota Gibuti perché è il paese che ha dato l'ospedale
Ovvero quando sono andato ho incontrato dei medici che avevano studiato in Italia con borse di studio dello cooperazione ed erano tornati a lavorare a Barbara
E allora lì quando ha saputo che la composizione etnica dei di Gibuti la stessa della Somalia stesse tribù stessa lingua eccetera vedevo che la gente entrava e usciva lo ritira ma voi come fate distinguere IG Buttini dai profughi somali i residenti legali beh quelli illegali come li distinguete
Mi hanno risposto ma non duri distinguiamo dice noi abbiamo partiamo dalla ragionamento pragmatico secondo cui avere delle persone malate in giro per l per Gibuti
è un costo molto maggiore per la nostra società che curarle
Mi creda sono state perfette di conosceva africana
E molto molto virtuoso anche onorevole Toia
Tra un po'ci il voto
Tra un po'si vota in Europa
E come sa bene e quindi le c'è un paio di parole chiave che D'Ambrosio ad oggi che sarà la più formidabile leva politica no
è una di queste è immigrazione perché carriere politiche si fondono su questa Parolo si distruggono quindi
Come come vi state preparando
Ma anche sullo si prepara un po'modesto quella c'è un noi generale ma io penso sempre pensato è il tema sì sì sì non c'è dubbio
Intima dicitura politica guardate il Parlamento devo dire che anche tra vari gruppi abbiamo fatto delle cose considerevoli abbastanza trovando dei punti di accordo perché ed è stato approvato Ken c'è stata una delle relatrici Balacco relatrice una popolare
Una questa che questo documento complessivo che un approccio olistico come si dice non proprio globale
Con tutto quello che bisognerebbe fare degli obblighi partenza tutti tra i percorsi all'arrivo l'integrazione cosa di cui non parliamo mai perché poi me l'accoglienza la difficoltà dell'accoglienza e dopo si la la vera sfida perché ora dovremo Ferrante abbiamo fatto insieme queste lo così da una parte importante
E abbiamo fatto la riforma di Dublino con tutto beh qualche forza politica non l'ha provata ma la gran parte dei grandi forze popolari socialisti liberali che cacciati o credevi accetta l'approvato
E se il Consiglio i governi e avessero adottato abbiamo già risolto un punto perché noi napoletana io mi presenterò per riforma dello nel Giubileo chi non lo sa è quella norma che dice che il migrante dovrà espletare la sua richiesta sia nel primo Paese europeo che tocca quindi chiaramente i Paesi in Frontline diciamo perdonate interna Spagna Grecia Italia si subacquei questi migranti ma quella riforma li avrebbe cambiato tutto
Perché qua che all'epoca era piuttosto due profili innanzitutto di non caricare sui Paesi di primo arrivo tutto il peso poi l'accoglienza e l'integrazione a giugno
E secondo però anche Dinoia
è imporre alle persone che vivono di stare in quel Paese accerchia problematico anche il colti quelli che sono venuti via fatto che lasciasse l'Italia stessimo Suzanne edificati volevano perché è un amico tante io sento abbiamo messo che in qualche modo la risposta non è stato un po'personali nel senso che saremo un gruppo tanto per di una famiglia manca un gruppettino cioè è una dark insieme saggia dei legali
Se c'è una storia personale di relazioni su a cercare nei limiti del possibile anche nudi dire fino a dieci vanno qui facciamo l'asta come è stato fatto non razza chi le prende dieci chi ne prende cinque
Quindi somma per dire che il televisore umanizzare il Paese personalizzare lo eno gastro all'annessione di Roma che poi sarà tutto perfetto ma se si considera dell'assegnazione anche nell'ambito delle quote paese che io non così sa
Per cui abbiamo fatto delle cose insieme non solo le singole parti poi ci sono approcci diversi io vi dico la mia io penso come Europa proposto direzioni di quello che ci sarà tra un tema su cui si paga uno scotto ecco si troveranno dei consensi si parla più scopre così eccitato prese che ha però vuol dire anche dire cose in cui crede
E io penso che cinquecento e rotti milioni di abitanti possono sopportare senza sconvolgimenti un arrivo diciamo
Le forme in cui è stato fatto presente di fiato anche dei numeri se ci fosse stato una risposta europea ciascuna condivisione crea solo quanti peditum quanto prima una responsabilità comune che poi diventa anche numero di assegnazioni Ina
Compatibile con con la nostra grandezza non siamo un continente così io numeri per sviluppo che noi abbiamo economico eccetera e però poi c'è tutto il tema io penso che si farà una proposta della mia campagna conti almeno parlo di me personalmente lui
Punteremo che sul tema dell'integrazione facendo capire che
Scelta per qualcuno anche di civiltà forse una certa di sicurezza di di integrazione di di
Il tema dell'ospedale lo poteva dire ma di puro tutti perciò principio gli ultrà ammalato è malato qualunque però è diventata anche una una convenienza diciamo no meglio guarire che che i che lascia le persone malate
L'integrazione ecco che siamo così preoccupati della sicurezza è la migliore risposta secondo me è che gli atti della sicurezza la convivenza
Sia chiaro cinesi salì sopra Saura a un'integrazione decente una vita normale decente e più portato a stare con gli altri continentale
Un elemento di preoccupazione
Io però dico che su questo bisognerà lavorare tutti culturalmente metto questo prima perché io avverto un clima lucro mi piace Roberto come cittadino come politico se vado sul treno se mi muovo per strada avverto un clima Italia che non fa bene quindi meglio che ci ragioniamo un po'prima
E con realismo come diceva del limite dei numeri la realtà stessa non le falde soltanto
E poi con qualche idea magari dico qualche valore ma qualche idea in testa lo penso che sia governabile come Europa però difficilmente come singoli paesi ecco un altro bisogno di Europa
Poi ha facciamo come vogliamo ciascuno di una sua idea di Europa magari però c'è un un un punto comune in Europa i diritti l'Europa e valori ci piacciono trote anche sviluppo Trotta abbastanza accogliente non fa così
C'è poi dopo su tutte le mediazioni necessarie diverta però io penso che l'Europa può essere una risposta e nullo un accusato in queste è un problema soluzione
Io voglio esprimere allora invitato verificazione ogni pianta diversi avete domande le domande non essere brevissime e se voi avete risposte li avrete devono essere ancora più brevi perché non cinque minuti e quindi se c'è qualcuno che non è parte in un ente timido e a una curiosità
Che vuole soddisfare se no ci congediamo cioè ecco
Volevo da parte dei relatori un parere su quello su quelli che sono gli ingenti investimenti della Cina in Africa come li vedete stesso possono essere positivi negativi con quali forme magari anche a livello se c'è una concorrenza con quelli italiani con quelli europei grazie domando se le domande sintetiche la risposta ci vorrebbero tre ore almeno forse chiesti perfetto una contabile offre va bene
La Cina stalinista investendo in Africa ma la Cina è venuta ultimamente a cercare la FAO Swiss Stendardo il dibattito in corso suoi famosi del TG
Perché la Cina in Cina funziona come perché la Cina non è omogenea
Non squilla ci sono parte della Cina più ricca e parti più povere
E la Cina funziona le parti più ricca investono nelle parti più come i paesi
Desideri secondo i paesi in via di sviluppo
Ma l'ho problemi oggigiorno in Cina di solo il management di additivi alimentari hanno un problema a livello di salute dei loro suoni quindi sono venuti a cercare la falda stiamo firmando prossimamente degli accordi con i Brics il sono le banche di sviluppo lamenti dei allora ad come prima banca
Cinese per giustamente è il peggio gli edifici unendo i loro investimenti e quindi facendo ciò tra i Paesi membri c'è anche il Sudafrica quindi quando vanno a investire adesso alcune delle loro banche investo no
In cioè in linea coglierne Gysi di cui ovviamente noi stiamo parlando di agricoltura quindi non rivestimenti in agricoltura prendono in conto indicatori della FAO
Per i loro investimenti
Quindi da un punto di vista continuano a investire sei ogni tanto gli investimenti sono fuori luogo S concordo su quel punto di vista ma stanno tornando indietro perché loro stessi in Cina iniziano ad avere problemi
Ok il consigliere forse voleva aggiungere qualcosa le aziende cinesi sono concorrenti di quelle italiane nel settore delle infrastrutture in Cina fondamentalmente
Ma sui metodi che usano ne parliamo un'altra volta ma comunque ecco quello che è importante e che la Cina inizio delle degli anni due mila e stato la la molla che ha riacceso l'interesse nell'Africa
Perché per le centrali erano in preda alla donna fattibile dico parliamo prima questo rapporto vista come caritatevole donatore beneficiari ma Conor cambia niente basta partiamo da un'altra parte prevede che i cinesi invece guardavano alla riguardano all'Africa come un'opportunità
Ha obbligato un po'tutti noi a ripensare meglio nostra processo costa questo continente dove peraltro abbiamo delle relazioni storiche molto più profonde di quelle culturali
Di quelle che a me ne Paesi asiatici quindi da questo punto di vista l'interesse cinese dati resi a diciassette senz'altro positivo perché aiutato anche lui ora spronare e andare in quale direzione
Sì questa una spregiudicatezza non molti lo sa lo sanno sono la Cina parla con qualsiasi regime lo si fa troppi problemi morali politici testa bassa
Vanno cioè novanta
Io sono sospettoso su questi temi siccome ci su questi aspetti positivi nuovi inedita che gli altri a guardare ma perché c'è la concorrenza di escono paese interessante Diabolik Tourkya come cerchiamo ecco e su una cosa mi piacerebbe che qualcuno probabilmente c'è uno studio su cervello segnalate per capire gli effetti di questa presenza lasciamo stare l'accaparramento lettere ma mettiamo che investano davvero fanno Ferrovie fanno infrastrutture
Qualcuno dice che vanno lì con la loro manodopera per le loro cose e se ne va è cambiato qualcosa ENAC la classe media diciamo gente che ha un lavoro decente se se se si dice che questo ha migliorato fu un po'le condizioni di vita portato benessere anche stabiliti ha fatto creare anche delle piccole aziende sane positivo io non ho dati e
Ho solo sospetti riguardo a me velocemente ma prevede la come come una battuta un tassista ruandese da Kigali come ha sostenuto matrimonio c'era un cantiere si riserva a un certo che queste strade che fa i cinesi non funziona mai
Alle strade che facevate voi europei no
C'era va be'questa è una specie di di non Bobo mutanda per infatti allora diciamo in caso molto controversi e presso le aziende cinesi che si sotto pagano la manodopera locale per cui non aumenterebbe l'alto medesimo in cinese si piazzano fanno anche non solo introducendo anche a Napoli con la Roma non c'era è una presenza importante abbiamo l'ultima domanda l'ultimo minuto così congediamo nomi stanno così fisici e l'arte le frecce pronti una via sono ultima domanda poi li lasciamo
Non c'è fantastico alla vi lasciamo ottimo venisse parametri allora Mazzoleni ospiti