Mani visibili - Le giornate di economia Marcello De Cecco 2018 (prima giornata)

Buonasera a tutti
Benvenuti in questa città in questo palazzo degli studi che l'anno scorso abbiamo intitolato a Marcello De Cecco
è bellissimo questo era liceo classico rilanciano dove si sono formati tanti lancianesi
Tanti protagonisti della scena italiani internazionale artistica qui ci sono i quadri di un nostro bravo autore pittore Renzetti
E qui si è formata quella classe dirigente lancianese che poi e partita da questo luogo da questa provincia per esprimere i propri talenti
E posso dire che lanciano ne ha avuti tanti permettetemi questo sussulto di orgoglio come sindaco di lanciano il presidente della Provincia
Sono contento di rivedere tanti amici
Avevo l'idea che gli economisti erano noiosi e tristi invece ho visto il contrario anche perché la materia per me è ostile ma sono felicissimo della vostra presenza perché questa testimonianza
L'affetto la stima e l'amicizia con Marcello De Cecco di solito
Con il tempo si allontanano
Alcuni e con l'alcune emozioni si si diluiscono
Il fatto che oggi Antonio Bianco sia riuscito a portare qui
A lanciarlo
Tante persone tanti amici tanti Asperti in economia
Significa che non è stata una reazione emotiva del momento significa testimoniare la presenza di un grande uomo che ha saputo leggere l'economia in una maniera diversa straordinaria
Io ricordo sempre
Qualche anno fa quando l'andammo a trovare contrada Bardella in una casa che poi erano a casa di mio zio non
Quindi
Ci sedemmo insieme alcuni amici e comincia a parlare di economia
E comincia a parlare in una maniera così simpatica così belle così argutamente così affascinante
Da farmi apprezzare quello che io sui giornali non leggo mai il passo salto passo la pagina sportiva Corriere quella culturale leggermente mi piace il teatro
E me lo raccontava in una maniera che poi forse il segreto di quest'uomo saper narrare la storia l'economia per renderle fruibili
A tutti noi a coloro che non sono esperti e questo è un segno del genio di una persona far capire le cose difficili lo apparentemente difficile per renderle facili quindi oggi sono grato a tutti voi che siete qui alle persone che in questi tre giorni saranno lanciano
Spero che dalla prima edizione questa si configuri come un appuntamento fisso
E noi faremo di tutto affinché questo avvenga perché pensiamo che la memoria sia un evento fondamentale della nostra vita soprattutto non gli amministratori che siamo così bombardati da impegni e compulsivamente quindi viviamo la nostra esperienza io vi ringrazio ringrazio coloro che sono presenti qui ringrazio di nuovo Antonio
Che è stato il motore
Di questa manifestazione
Do il benvenuto all'Ama teca tutti voi per ricordare un grande uomo che c'è sempre vicino
Marcia dodici grazie a tutti
Per il momento
Dell'associazione di fare i piatti ringraziamenti
Importanti in primo luogo a al sindaco della città di lanciano
Ci fanno sentire non ospiti qui la la coda a casa nostra perché queste lettere
E lanciano è sempre stata la casa
Merce
E vorrei ringraziare vedo qui cicatrice coppe
Per essere qui per darci il conforto della propria presenza e quindi
Sostenerci
In questa nostra attività per mantenere viva
La memoria il pensiero
Marcello
Per sostenere questa nostra attività un'attività che che consistente
Varie cose ma che ha credo posso dire con al proprio cuore queste giornate
Di cui oggi la vediamo la prima edizione
E che sono dovute soprattutto
All'entusiasmo degli organizzatori
I quali hanno profuso effettivamente sforzi notevoli per riorganizzare
Queste giornate
In particolare al segretario dell'Associazione bianco sul quale bene o male alla fine ricadono tutti tesi dell'organizzazione
Di ricordare ancora
La vallata ero
La BP errore
Dell'onda che ci hanno fornito i mezzi finanziari
I deprecati mezzi finanziari come sapete in generale ma che servono poi per fare le cose e quindi ci hanno permesso di finanziare
Queste giornate
E poi di ringraziare tutti coloro che
Ci forniranno il loro appoggio con gli interventi
Con il mio cuore delle relazioni
Che cercheranno di rendere vivibile
Queste giornate
E quindi di rendere vivo ancora il pensiero degli Marcello De Cecco
Cosa che rimane ancora come il
Il momento centrale della nostra
Attività
Ancora grazie
A tutti io darei la parola Pierluigi Ciocca che inizia alle danze
Parlandoci di crescita vediamo come
Buon pomeriggio a tutti loro un abbraccio Julian particolare
Sì dico
Insomma proverò a parlarvi del
Dell'economia italiana
E la l'intitolazione del mio intervento
Tornare alla crescita
è la stessa intitolazione per nulla l'originale
Di un libretto che io lo stopper pubblicare per l'amico tristissimo in questo momento Carmine Donzelli
Questo libretto io lo ridotto
Tre cartelle
Che trovo recita
Premettendo crepe sterili io l'ho pensata prima di ieri
Per prima di oggi
E qui
Quindi le chiacchiere lo riproporrò
Fondare sulla idea che sarebbe possibile per l'economia italiana tornare la crescita
Oggi pomeriggio la vedo un po'come il naufrago no c'è c'è mette deciso a bottiglia
Un messaggio lo lancia in mare nella quasi certezza che nessuno mai lo Peschiera insomma e che quindi queste
Ipotesi proposte
Resteranno
Nella sabbia ora al di là di un recupero ciclico
Che è già in flessione
Perché i numeri recenti trimestralmente
No giudice destagionalizzati moltiplicati per quattro cerca
Danno un numero di incremento dell'attività economica in Italia
Inferiore all'un per cento
Quindi al di là delle sole eurocentrico insomma il mio problema forse esagero
Mi salirà economia italiana è che da un quarto di secolo non c'è crescita
Questa è l'economia ferma
Da circa venticinque anni la frena
Io penso fondo oppio vuoto
Un motore domanda effettiva
E soprattutto un nuovo Totti
Produttività
Per lavoro
Innovazione
Proprio sotto
Tornare alla cresciuta
Secondo questo quasi naufrago
Finché ci sono io
Presuppone almeno sette condizione
Che passo rapidamente ad elencare scusandomi per la brevità sì insomma
Io ho avuto Mario come primo primissimo insegnante di Economia politica
Lo ricorderà certamente Ugo Pati
Il quale usava una locuzione nove giovanissimi eravamo molto critici era questa evento favorevole ti ricordi
Quindi le condizioni gli eventi favorevoli affinché l'economia italiana ritrovi da via della crescita so primo riequilibrio del bilancio pubblico
Questo disavanzo dal tre per cento del PIL nel due mila quattordici è sceso diciamo intorno al due per cento
Del prodotto quello strutturale al netto del ciclo infatti garanzie unti probabilmente inferiore
A questo due per cento quindi vien da pensare ebbe a dirmi che l'equilibrio dei conti pubblici non è lontano
Non era conta ecco ieri Pezzotta
Con il bilancio in tendenziale pareggio e con un pelo nominale tenda incremento ragionevole scenderebbero il peso del debito il premio di rischio la stessa spesa per interessi forniture scritto qui appalti
Trasferimenti varia impresa eventi
Evasione fiscale ministro Visco costituiscono le voci di uscita di entrata aggredibili assommano approvato a fare i conti a oltre quattrocento a gran totale di queste voci
Circa quattrocento miliardi di euro un quarto del PIL e quindi dei cambi stesso d'essere possibile deve essere possibile
Avrebbe potuto
Penso delle possibilità
Reperire diciamo in un biennio due punti percentuale di prodotto lordo
Erodendo del quattro per cento l'anno
Questi quattrocento milioni
Basterebbero questi due punti insieme con la ridotta spesa per interessi ad avvicinare il pareggio
Per il Pdci
E ad avviare investimenti pubblici con effetto netto positivo sull'attività economica
Punto secondo secondo vento favorevole agli investimenti pubblici è una mia antica fissazione sono crollati da cinquantaquattro miliardi di euro nel due mila nove a trentaquattro nel due mila diciassette quindi le infrastrutture beh periscono
Ne risente la produttività ma soprattutto ciò che è più grave il venti
L'incolumità la vita stessa dei cittadini italiani
Non sono protetti
E non lo sono l'ambiente
Paesaggio il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese
Gli investimenti pubblici possono avere
Sto possono molto importante
Possono avere un moltiplicatore di uno virgola cinque
Per circa tre quarti
Esprimendo questo effetto moltiplicativo si autofinanziano
Questo moltiplicatore doppio
Del dei moltiplicatore delle voci di spesa corrente cioè io sogno vengano contenute e del gettito da minore evasione
Che sembra possibile
L'effetto moltiplicativo degli investimenti pubblici sugli investimenti privati è all'incirca quattro
Questo vuoto di investimenti
Gravissimo
La mitica banca rivale ostili ma non so come dello stock
Netto di capitale privato e pubblico nel nostro Paese negli ultimi cinque o sei anni Vostok è diminuito del dieci per cento
Terzo punto un altro mio antico pallino
Alcuni di noi sono economisti con la loro onestà laurea in giurisprudenza
L'ordinamento giuridico per l'economia italiana
Per essere puliti obsoleto
Nega la crescita
Cito un solo dato che sono andato a controllare i procedimenti civili pendenti
Si aggirano ancora nonostante una riduzione che c'è stata sui tre virgola sei milioni
I casi
La risoluzione del contenzioso di primo grado
Mediamente si aggira sui mille giorni facevano quasi tre anni
All'ombra né io né i miei amici avvocati che hanno difeso
In quel foro possono bastare poche settimane
Quindi a beneficio delle imprese intimo
Vanno in particolare riformati impunito
Del processo civile il diritto societario il diritto fallimentare
Nel rapporto con l'impresa il problema della pubblica amministrazione non è soltanto delle sacche di inefficienza che permangono
Ma pesa non la selva delle autorizzazioni
L'intrico delle competenze
A cominciare dal Titolo quinto
Della Costituzione repubblicana la palude delle conferenze di servizi
Un Codice degli appalti non so se voi l'avete mai preso in mano insomma nel solo fatto
Sì appare bizantino
I ritardi nei pagamenti dai creditori
I funzionari paralizzati
Ormai
Dal rischio del danno erariale
Questo caso Cannata
Che questa signora che ha gestito il debito pubblico aveva contratto contratti derivanti a protezione
Del debito pur
Questa signora è stata perseguita
La Corte dei conti le ha chiesto in prima battuta un miliardo di euro
L'esercito quarto elemento
Profitto la produttività e qui ci sarebbe molto da dire io l'invito a poche righe
Dal crollo della lira nel mille novecentonovantadue che ancora ferisce nove dalla Banca d'Italia lei in paese
Hanno atteso il profitto dal cambio d'epoca
Dal salario moderato
Dai danari pubblici
Dall'evasione
Dalle posizioni di rendita che lo stato riammesso venerdì glielo fra virgolette concede segnavano concessi
No è quella autostradale è un caso in questione
E e quindi il mio convincimento
Certo non facile argomentare analiticamente insomma la butto lì è che proprio la prospettiva del guadagno facile
Pensate dalla determinante di fondo nella scadimento della produttività delle imprese italiane perché le imprese avrebbero dovuto dannarsi
Nell'investire nel ricercare
Nel contrastare le spinte salariali una volta se facevano comunque profitti se potevano pensare di fare comunque quindi la concorrenza
è decisiva
Non è solo questione di antitrust insomma le imprese italiane non devono più contare
Su qualcun altro
Devono contare solo su se stesso quinto punto nebbia conclude
La ripartizione delle risorse fra i cittadini italiani sperequata specie nel Mezzogiorno abbiamo fior di statistiche
Che mostrano questi indici
Appunto sperequati
La mobilità sociale
L'attività
Io ricordo una volta uno scorporo Summers è questo economista americano di allora rappresentava il Tesoro si lavora in America vede un indice di Gini verso zero quaranta e quello mi rispose in aste vero però ogni americano come al bastone del maresciallo nel proprio zaino
Forse non è vero nel pieno più negli Stati Uniti non so molto probabilmente il vero in Italia
Il punto di fondo è che oltre ai profili d'equità
Come dire morali
Il problema
Che i poveri tra virgolette specie al Sud sono tagliati fuori
Dalla possibilità di contribuire al meglio per loro potenziale al progresso economico del nostro Paese e quindi la produttività che come ritorna al centro
Del problema ne risente
Quindi al di là l'articolo cinquantatré della Costituzione
La progressività fiscale
In Italia irrinunciabile per ragioni costituzionali
A ovviamente
Offrire opportunità di studio
Di formazione di lavoro qualificato da chi nel primo specialmente nel Mezzogiorno
Il mio sesto punto attiene appunto al Mezzogiorno quanto detto finora
Gli aventi favorevoli dice che finora ha passato in rassegna sarebbero particolarmente favorevoli nel Sud nel meridione d'Italia segnatamente le infrastrutture sono specialmente inadeguate
Nel Mezzogiorno fino dalle infrastrutture più elementari
Logistica trasporti cose più
Dice la Svimez che il moltiplicatore degli investimenti pubblici al Sud
Sfiora due
Cioè molto più alto
Di quello stimabile per la media nazionale
L'ultimo punto all'Europa
Che cos'è l'euro
Semplicemente una moneta
è una buona moneta
Sul
Certamente sì
Come si giudica la bontà di una momentanea non tanto dal fatto che vi sia un omicida inflazione per questo può dipendere da altre determinanti ma dal fatto che essa non è vita è domandata
è domandato aveva euro accidenti Sagone
è domandato agli europei
è domandato notevolissimamente tra i non europei
Tanto è vero che in qualche misura si è affermato come valuta di riserva in alternativa
Al mitico dollaro il tono europeo quindi io veramente mi scuso l'omonima
Riduco la faccenda va be'vini fermi è un problema di governo coordinato della domanda globale
Nei Paesi membri
Io sono molto critico del
Sistema europeo delle banche centrali del del cileno della Banca d'Italia siamo stati sconfitti
Quando nel facilmente o di questa nuova istituzione proponemmo uno stile F dello stile Banca d'Italia è venuta fuori puntino da Born Central Banking
Ispirato voi lo sapete bene al rigidezza della Bundesbank ma ancor più importante
E concludo sul fronte della politica l'alto senso fiscale passare da un rigore Alliance
A un rigore alla Kenzo
Il rigore all'Ajax nobilissimo pareggio del bilancio e basta
Il rigore ricca s'è pareggio del bilancio
Ma contanti Investimenti buoni
Complici
Beh
Io veramente erario rimangono ancora sconvolto quando incontro le persone che mi dicono carenza resto spendaccione questo voleva i disavanzi pubblici specie aveva questa idea se si fa un po'di spesa corrente si riducono le tasse
L'economia migliora andata la legge
Perché questo signore che uno dei geni del Novecento in trincea l'esatto contrario
Non mollo il debito pubblico
Perché ritengo di finanza
Essa avanza sia destabilizzante
Per non avere il debito il Bilancio in particolare per quanto attiene alla componente delle uscite delle entrate correnti deve essere in tendenziale per
Foglio tanti investimenti pubblici nei suoi scritti da anche dei numeri
Sugli investimenti pubblici rispetto al PIL che avrebbe desiderato che sono numeri
Francamente un po'eccessivo
Ma questo non c'avevo il PIL
Quindi
La Germania
Ecco
Perché concludo davvero
Questi
Questa straordinaria status
Si chiamerà cani
L'Ulivo grande statista chi ha calpestato il mondo no negli ultimi decenni perché ha scelto accettato di far crescere lei economia tedesca
Per vent'anni solo dell'uno e quattro per cento l'anno un'economia che potrebbe avrebbe potuto tranquillamente sputare il due e mezzo financo il tre per cento
E questo freno dal lato della domanda alla cresceva l'economia tedesca
Scaturito in particolare dal taglio degli investimenti pubblici
Noi abbiamo il ponte dei
Genova che poi non è manco pubblico non so loro hanno il ponte di Leverkusen scopre passa
Che sta sul Reno un po'in alto
Passavano villa ricca
Che portavano le merci credo in Olanda insomma versano
E non c'è rosso passa più
Questo surplus di parte corrente della Germania
Che sfiora ormai l'otto nove per cento del PIL Mario Di Grazia
Assolutamente fuori da qualunque nozione di bar cresce quando persino le regolette europea
Ammettono un sei per cento che già mi sembra
Troppo
Su a la posizione creditoria netta che attraverso questi avanzo di parte corrente la Germania accumulato e ormai sfiora i due mila miliardi di dollari
Non solo queste sono risorse dissipata
Non utilizzata in Germania che ne avrebbe bisogno sono cedute al resto del mondo
Ma su questa posizione traccia hanno perso
Centinaia di miliardi
Perché il tasso d'interesse tranne Basso e quindi alla ricerca di rendimenti ragionevoli hanno assunto dei rischi che spesso volentieri hanno terminato per di
Quindi io dico spesso se potesse invitare a cena la cancelliera
Quanto meno nel genere che finalità perseguite
Non di natura economica
Perché sotto il profilo economico questa tua politica economica assolutamente subordinata perdente per i tedeschi
E naturalmente di riflesso no in giro per l'Europa
Le vorrei una domanda provocatoria fosse Capussela
Che tu pensi
Che essendo la Germania creditrice netta
Per quelle cifre
Del resto del mondo e segnatamente degli altri Paesi europei tu vuoi forse politicamente condizionare
Perché se così fosse
Il problema politico della unificazione europea sarebbe sarebbe gradisce
Queste della mia bottiglia
Io qui concludeva naturalmente Cassette condizioni sono tante
E non sono nemmeno tutte forse
Aggiungevo che i governi di sinistra queste condizioni han fatto molto poco per realizzarle perché hanno fondamentalmente favorito i consumi
E non di investimenti naturalmente queste non semplificazione
E dopodiché le mie ultime ridire qui
Sono superfluo aggiungere che le intenzioni del governo attuale
Negli atti
Ieri e di oggi del governo attuale
Stridono con le condizioni degli eventi favorevoli
Con i quali è ovvio annoiato cosa della quale mi scuso grazie
Da oltre allora abbiamo adesso una sessione che otto Jessica da parte divisi inchini Economics
Trattori Singing Economics autonomamente ha deciso di indicare come chi non speaker Pasquali critico che la
Che parlerà poi successivamente
E io devo dire che sono molto contento che ci sia questa tensione dei giovani dell'associazione perché io penso che questa è un'associazione che porre uno spazio culturale molto importante perché mette insieme storia storia non recente storia anche recente che sconfina col giornalismo di alta qualità con l'economia che poi erano i tre aspetti di Marcello De Cecco
Questo tipo di associazione e di spazio in Italia e vuoto
E io penso che sia un compito di questa associazione provare a riempirlo al momento non ci credo che sia l'unica associazione che cerchi di farlo
E sono molto contento che in questo tipo di missione ci sia il coinvolgimento di giovani generazioni quindi adesso do la parola Kissin aggressiva il tutto condiziona
No farò soltanto una brevissima introduzione per mettere in soltanto di ringraziare appunto l'associazione Marcello De Cecco Antonia Bianco soprattutto per la e grande disponibilità e spazio che ci è stato dato purtroppo non sono stata un allievo del l'allieva di De Cecco e sottolineo purtroppo perché andando a leggere i bellissimi ricordi che sono stati scritti su di lui realtà si sente il bisogno di tanti tantissimi docente intellettuali come Marcello
Infatti ricordando che la maggior parte degli amici e colleghi mi ha messo in risalto l'interdisciplinarità e l'umorismo
Con questo spirito ha fornito dell'interessantissimi ancora validi studi nell'economia internazionale dell'integrazione europea nel ruolo della Germania e della fragilità dell'Italia
La seconda lezione nome importante a mio avviso è invece un'attitudine alla completa libertà teorica
Una persona che non si adeguava alle mode del momento che non seguiva l'astrattismo deterministico ma che invece era solito contaminare stili teorici e strumenti di indagine diversi
Sì la lezione di Marcello De Cecco fosse stata assunta dall'Accademia italiana probabilmente la nostra associazione non avrebbe senso di esistere sicuramente l'università all'interno dello recita si resterebbe uni un'aria meno stantia
Ciò che dovrebbe farci riflettere ecco una personalità così fuori dagli schemi
Così innovativa così interessante non avrebbe la possibilità di accedere una cattedra oggi
Ed è per questo motivo che la nostra azione per riprendere la lezione di vita il modus operandi vive cieco e di tantissimi altri economisti del grande pensiero economico italiano oggi dimenticati diventa fondamentale
Con questo spirito abbiamo organizzato abbiamo provato da organizzare il panel di oggi
Per interrogarci collettivamente in maniera critica sì problemi strutturali nel declino economico italiano
Perché ricordiamocelo siamo nel decimo anno di crisi economica
La più grande crisi del capitalismo
Davanti alla quale insegnamento della con la mia non accetta critiche e nessun cambiamento
Sono passati dieci anni in cui il mondo è cambiato ma le università no
Coloro che pagheranno dell'immobilismo dell'Accademia siamo noi giovani
Ed è per questo motivo che abbiamo deciso di dire basta
Abbiamo deciso di prendere per un cambiamento e di mettere in discussione tutto
Sperando di seguire in modo degno il sempre più secco
Oggi vi parleremo di come fronteggiare i problemi strutturali dell'economia italiana con tre giovani studiosi Lorenzo testi Gabriele Buzzi e Giuseppe Simone a seguire ci sarà l'ex magistralis del professor Tridico che è arrivato docente di economia del lavoro e politica economica del Messina di Roma Tre
Infine concluderemo con un dibattito pubblico grazie mille
Buonasera a tutti faccio una piccolissima premessa mi scuso in anticipo se nella presentazione saltano dalla dall'altra ma penso d'avere più tempo empio cercano di saltare alcune parti teoriche a essere più divulgativo possibile
Ringrazio quindi gli organizzatori per l'opportunità di presentare quelle che sono semplicemente le riflessioni estrapolate dalla mia tesi magistrale col discusso qualche mese fa a Bologna
Il il tema della tesi era è la politica industriale ma non una RAI dello strumento in sé quanto dei presupposti teorici caricano proporrà un'implicazione del genere mostrando quella che è la la grande pluralità di approcci che ci possono stare dietro
E anche un certo senso il conflitto delle idee che spesso avviene presente un conflitto delle idee che come si legge nell'introduzione a l'ultima edizione di monete in perdita
Ventun se nel suo cielo bianco
De Cecco indù a individuate la critica di lista a latteria di vantaggi comparati di Ricardo
De Cecco seguiva l'idea di liste per cui un Paese un vantaggio se lo potessi acquisire costruire l'asse è uno dei vari strumenti era appunto la politica industriale erano gli anni cinquanta sessanta
Nel dibattito da allora si è voluto c'è voluto molto
Ha raggiunto diciamo una un apice teorico negli anni negli anni settanta per poi diventare un dibattito molto ideologico negli anni negli anni ottanta in cui il termine politica industriale quasi quasi scomparsa sia all'accademia sia da ma certo agenda di policy
Per può ritornare negli anni possedere tutto negli anni due mila e soprattutto con la crisi economica in un'ottica di di ripensamento o presunto tale dell'agenda liberista
La situazione ad oggi qual è
La letteratura eh esplosa sulla politica industriale conta sia premi Nobel che organizzazioni e istituzioni molto importanti per esempio l'organizzazione delle Nazioni Unite sullo sviluppo industriale che ogni anno pubblica da Report molto interessanti
E c'è anche un crescente generale consenso da parte dei commentatori sulla definizione di politica industriale c'è uno strumento che non deve essere orizzontale ma deve essere selettivo deve andare intervenire su specifici settori su specifiche
Industrie come affermate d'altronde anche il centro studi di Confindustria nei suoi scenari industriali che dei quali auspica che l'Italia applichi una politica industriale selettiva che vada intervenire in quello che è considerato il principale esempio di Tarditi in ovvero il settore manifatturiero
Lo dimostra una letteratura empirica molto vasta accompagnato da un'altra evidenza sulla sul cambiamento che c'è stato nelle strutture produttive negli ultimi decenni insieme un trend di ormai evidente deindustrializzazione
La situazione che però vediamo quello che vediamo nel concreto è un pochino diverso
Vediamo che nel nell'Unione europea che il contesto che ci riguarda che ci deve interessare la politica industriale degli anni ottanta a fine anni ottanta sparita
Per poi riapparire solo recentemente mai in una forma molto orizzontale con delle strategie che sono scattate scarsamente
Efficace si pensi per esempio all'al piano Juncker che sostituiva semplicemente la strategia di Lisbona
Che tra le varie cose si proponeva di far arrivare il manifatturiero al al venti per cento del PIL nel due mila venti ad oggi siamo quasi a fine due mila diciotto siamo al quindici per cento quindi è molto difficile che abbia successo questa strategia industriale
Ma ci sono due considerazioni che mi interessano di più di carattere un pochino più teorico però aiutano a comprendere Coccia cosa c'è dietro l'argomento politica industriale
Uno quello che androne c'è anche lo chiamano chiamato il mainstreaming ove Industrial policy del fatto che questo ritorno della politica industriale sia sta un ritorno in salsa mainstream ovvero fortemente condizionato da quelle che erano le teorie dominanti fino ad oggi
Per esempio la politica industriale vista da questi autori anche a diversi premi Nobel come lo strumento perfetto per risolvere i casi di fallimento del mercato che per Roderick importante economista considerato come il tema principale che gli economisti lo sviluppo devono affrontare ma l'altro aspetto che mi interessa maggiormente
E qual è l'idea di Teoria della crescita e dello sviluppo che abbiamo in mente quando parliamo di politica industriale e qui dobbiamo essere abbastanza chiari
La teoria dominante ad oggi Matri economica della crescita non contempla la lo strumento di politica industriale Como uno strumento per lo sviluppo per la crescita economica tutta una serie di motivi e di criticità
Tre quali per esempio la presenza di forti assunti di fondo che garantiscono tendenze spontanea l'equilibrio
E quindi il cambiamento strutturale che negli ultimi anni è stato inserito come fenomeno studio in questi modelli e analizzato soltanto come uno shock esogeno
Da cui l'economia questi riprende ritornando un percorso di crescita bilanciata in un'altra considerazione da fare che ci interessa per l'argomento la politica industriale e che in questi modelli dominanti d'oggi la crescita è considerata indifferente settori
Quindi sebbene si riconosca recentemente l'importanza per esempio della ricerca e sviluppo come fonte del progresso tecnologico comunque si sostiene che questo sia possa avvenire in tutti i settori quindi spesso in questi modelli si considera un unico settore rappresentativo
Di tutti non dando quindi un'importanza al settore manifatturiero
Questo tutto questo ovviamente non accorsa con la l'evidenza empirica raccolte in questi decenni
Occorre dunque affacciarsi mia opinione per capire come si arriva a proporre lo strumento di politica industriale verso altri approcci che sono rimaste un po'nell'ombra nella catena gli ultimi decenni presente un approccio strutturalista che vede lo sviluppo e la crescita economica come qualcosa di totalmente diverso un processo
Processo in disequilibrio che comporta una radicale trasformazione della struttura produttiva e una una quindi una una riallocazione della produzione verso quei settori che sono più produttive con un forte ruolo del manifatturiero per la crescita
Quindi recuperando questi approcci anche certi economisti classici da Smith a Babe Enzo
E arrivando fino a quelli che sono i contributi recenti della sulla dinamica strutturale dei processi produttivi
Si arriva a a venire delle implicazioni scusate se vado veloce qui Salton qualcosa non lo sa di teoria implicazioni di politica industriale totalmente diversa da quella convenzionale come strumento semplicemente per risolvere i fallimenti del mercato
Ovvero con questi approcci si arriva a proporre una politica industriale con una politica strutturale uno strumento che deve intervenire non soltanto suo
Specifici settori ma anche a livello di unità produttive di singole ma il sionismo a livello più generico il lo strumento che guida il cambiamento strutturale che determina la crescita economica
Questi approcci si sono concentrati forse in questi in questi anni troppo sul lato della della produzione mentre c'è anche il ruolo della domanda che è altrettanto altrettanto importante
Se si pensa diciamo l'economista che ha o Aster primo forse ha formalizzato in un modello completo
Importanza sia della domanda che dell'apertamente la produzione in uno studio di una in una teoria della crescita economica e questo è Luigi Pasinetti quindi questa è un'altra figura che sicuramente bah va o va inserita in una in una teoria dello sviluppo industriale per proporre implicazioni di political etica lustri Ale per Pasinetti infatti ha da poco senza indagare soltanto il progresso tecnico senza guardare a quella che è la dinamica dei consumi
Qui vado abbastanza
Veloce
Questo diciamo lo schema che che ne emerge uno schema abbastanza abbastanza semplice ma tipo fa capire
La differenza e la pluralità che gli approcci che ci possono essere seguendo questi approcci qua se arriva una politica industriale che una politica selettiva e comporta lo sviluppo industriale che ha trasformazione delle strutture produttive in cui il dominio della produzione indagato tanto quanto il dominio della domanda e e questo chiama in causa anche delle politiche di sostegno alla domanda al fianco delle politiche industriali che da sole non possono essere veramente efficaci mi muovo quindi velocemente a alle alle alle conclusioni
Abbiamo visto che
C'è l'
Mode modo di vedere la politica industriale
Per per gli approcci convenzionale la politica industriale
è uno strumento che guida che serve semplicemente per risolvere i fallimenti del mercato mentre per altri approcci e uno strumento principale per guidare il cambiamento strutturale e la crescita economica di alcuni Paesi
Dell'economia tutta bianca letteratura critica presente le deficit analitici gli intrecci tra produzione e domanda sono scarsamente
Indagati ci sono sicuramente possibili integrazioni con altri approcci e dico qui ne parlo dico soltanto uno quello dei dualismi economici che in Italia gli anni Cinquanta e Sessanta hanno visto numerosi i comunisti molto famosi da Graziani a Sylos Labini
Che indagavano il dualismo economico sia a livello teorico che pratico
E questi possano e potrebbero essere collegate all'attuale approcci centro periferia o sulle dinamiche regionali e capire se la politica industriale può essere anche uno strumento per risolvere i casi di sviluppo polarizzato che in Italia sono molto tipici non c'è soltanto il caso standard
Divario nord-sud ma ci sono dei dualismi molto forte anche all'interno delle singole regioni vengo dalla Toscana scandalismo fortissimo in Toscana tra zone centrali interno e dove ci sono i i cosiddetti distretti industriali e la zona della costa Da Costa che notoriamente a una è un fattore di sviluppo importante invece in Toscana sembra non esserlo
I livelli di di reddito sono più bassi livelli occupazione sono più bassi e la Costa ha reagito ha subito maggiormente la crisi economica da parte interna molto più industrializzata e l'ha subita meno
E questo è un altro elemento da considerare la politica non se ne può fare qualcosa qui io penso di sì
Salto altri approcci che potremmo integrare le ultime conclusioni riguardano uno sul ricostruire conoscenze su questo campo questo è un tema che era scomparso dallo studio
Economico e siccome la sessione la sessione dire finché economista posso parlare chiaramente dire che su questo tema come in altri c'è una totale assenza di pluralismo
Faccio solo un esempio questo economista se modulo che è conosciuta da tutti gli studiosi di economia perché ne studiamo sui suoi libri
Nel due mila nove in questo manuale introduzione all'economia della crescita chiamato
Il capitolo ventuno straccio cento Nicolò microfoni che era il titolo di un di un libro di Pasinetti dell'ottantuno dove iniziava a diciamo a parlare della sua dinanzi son bello dinamica economica strutturale
In questo capitolo a sé modulo sostiene che vuole costruire una teoria generale della crescita e dello sviluppo inglobando i vari approcci che parla anche di cambiamento strutturale tuttavia non c'è né Pasinetti e ne altre altri economisti che ho citato prima in questa in questa presunta Grande Teoria generale dunque qui c'è un fortissimo problema di pluralismo d'altronde sia Pasinetti che altri non vengono assolutamente nominati corso standard di economia
Occorre quindi secondo me non mettersi a creare nuove linee di ricerca che sembra veramente ne nascono una ogni giorno ma iniziare a pensare a costruire a unire approcci e costruire un paradigma alternativo fondato su un concetto molto semplice
Che la convergenza verso la traiettoria di crescita bilanciata ed equilibrio
Un puro mito quindi bisogna iniziare a ristudiare la la dinamica di un sistema economico una dinamica divergente come in San dinamica disomogenea
Tutto questo ovviamente finalizzato poi a qualcosa di concreto all'avere una una un'agenda di politiche industriali intese come le intende partire su un anno Richman come un set di strumenti coordinati e selettivi
Che si Scano su su più livelli che vadano a risolvere vari vincoli strutturali età sfruttare alcune opportunità queste sicuramente sono delle implicazioni di Polizzi del tutto non convenzionale se si guarda qual è il il il piano oggi nella politica industriale
Però magari possono essere più efficaci date le sfide che dobbiamo affrontare sia in Italia che nell'eurozona
C'erano grazie
Buon pomeriggio a tutti grazie
All'associazione per avere organizzato questo evento e per avermi invitato una sua associazione a tenere questo Panella
Allora questo mio breve intervento si occuperà di un tema abbastanza importante io credo è quello della finanziarizzazione dell'economia
Il tema di questo Pannella
E il declino dell'economia italiana la finanziarizzazione tocca diciamo al lato l'economia italiana ma credo che coinvolga l'euro zona e il più globalmente l'economia avanzata in maniera molto determinante e ora cercherò di spiegare in quali termini e e attraverso quali canali di trasmissione
Allora quello che vorrei fare in questa piccola presentazione tentare di rispondere a queste quattro domande abbastanza ambiziose quindi io cercherò solamente di dare qualche intuizione di quello che ha fatto finora quindi cercare di capire i motivi strutturali appunto che hanno spinto alla crescita dei mercati finanziari
Capire se questa crescita avuto un impatto positivo sull'economia reale
E se l'ha avuta sulla distribuzione del reddito quindi intanto se la crescita della finanza può avere un impatto sulle variabili reali e quale
E poi attraverso quali canali cioè se la crescita dei mercati finanziari influisce la distribuzione del reddito attraverso i redditi da lavoro cioè i salari che percepisco i lavoratori coi redditi da capitale quindi i redditi che i risparmiatori percepiscono o come capital gain o come dividendi di di azioni orari ho usato un po'questa slide di di introduzione che vuole un po'inquadrare questo processo in quello che molti economisti soprattutto internazionali non tanto con italiani perché tranne pochi perché ha avuto un po'lo stigma questa parola però è abbastanza c'è un largo consenso che negli ultimi quarant'anni ci sia stata in questa svolta neo liberale che non si capisce bene cosa si intende spesso l'attentato quindi riassumere le visioni più più accreditate dal mio punto di vista quindi la privatizzazione dei servizi pubblici delle imprese di Stato la deregolamentazione dei mercati sia interno ai Paesi sia come armonizzazione delle aree di commercio la mobilità dei fattori produttivi che è collegato al secondo punto a liberalizzazioni la flessibilità del lavoro e l'austerità fiscale questi sono un po'i punti quello che su cui mi vorrei soffermare in particolare è la deregolamentazione dei mercati finanziari è quello che ha portato in termini di crescita reale e di e disuguaglianza
E qui possiamo andare ecco questo grafico mostra la la dinamica della quotazione azionaria sul PIL che è una delle variabili fondamentali
Della cosiddetta profondità finanziaria di un Paese
E si può mosco c'è un è una media di quattordici Paesi avanzati Corano non è importante ci Tardelli
Si può vedere che dagli anni ottanta questa percentuale che si teneva attorno al venti per cento in comincia a crescere rapidamente a superare la quota del cento per cento intorno al due mila quindi
Si vede
No
Non c'erano gli anni allora
Potete diciamo capire che quando incomincia a crescere e dal mille novecentottanta raggiunge l'apice intorno al due mila quindi la DOP Camba avvolto
E a queste fluttuazioni realtà il grafico e tagliato al due mila tredici però se proseguisse il grafico la percentuale continuerebbe ad aumentare e la stessa cosa è accaduta per il credito e privati che l'altra grande variabile di finanziaria che è utilizzata per capire la grandezza di un sistema allora abbiamo qui veloce per tentare di capire perché la finanza sia cresciuta ho dato qui quattro spiegazioni che non sono esaustive sicuramente c'è la deregolamentazione dei mercati finanziari
Causata
Dalla liberalizzazione dei movimenti di capitale e dall'uso crescente di intermediari finanziari
E quanto questa deregolamentazione sia stata in realtà collegata all'innovazione finanziaria cioè l'innovazione di strumenti di istituzioni coprivano
Direi credito in particolare a fasce della popolazione sempre più povere che magari rimanevano orfane
Della politica pubblica perché era stata appunto stigmatizzata
E quindi veniva concesso questo credito molto favorevole alle cosiddette categorie Ninja cioè noi Incom giorno assetto in questa visione un po'di democratici Zare la finanza cioè la finanza come strumento di appunto migliore distribuzione del reddito in quanto di portatrice di opportunità
Poi ci sono altre due vorrei citare solamente le politiche monetarie che sono riconosciute essere state
Almeno per quanto riguarda la sed c'è un dibattito abbastanza acceso però in quanto la poi dottor Fratta sicuramente inguine vedrà mai non so mi correggerà Iowa non posso dire tanto di più però in quanto
Quanto la la Fed abbia tenuto i tassi d'interesse abbia aprirà detenuti tassi d'interessi molto bassi appunto in alcune fasi Corano andremo a vedere per spingere appunto questa crescita dei mercati finanziari qua ci occupiamo della deregolamentazione poi magari ce ne possiamo possiamo parlarne nel dibattito ma qui salterei questo sono i grafici italiani che fanno vedere come mentre i mercati finanziari intesi come mercato azionario sia cresciuto a cavallo degli anni due mila e poesia insomma sceso rispetto agli altri paesi nemmeno relativamente mentre il credito e privati sia cresciuto molto
Allora vorrei appunto soffermarmi su questo primo punto quali
Ecco la questione se appunto la crescita dei sistemi finanziari abbia impatto positivo sulla crescita reale questo non vorrei dare una risposta finale teorica cercano di dare dei risultati empirici che ci possono dare dei Suma delle dei Insight abbastanza buoni allora dire che fino agli anni due mila le ricerche empiriche teoriche erano concordi nel dire che la crescita dei mercati finanziari aumentava la crescita reale di un Paese offrendo maggiori opportunità
E appunto allocando meglio le risorse appunto i risparmi da chi vuole essere appunto prestatori di fondi apre il prenditore di fondi
Super soprattutto sulla seguito della crisi finanziaria e negli anni più recenti molti studi hanno incominciato a chiedersi se appunto
Molti Finance eh sempre meglio cioè se la crescita dei mercati finanziari è sempre positiva per le variabili reali di un Paese
Allora qui
Cercherò di dare ma dimostra i risultati del dei vari studi mo'le motivazioni perché la crescita della finanza potrebbe essere un impedimento alla crescita reale
Cioè la visione mischiano appunto dell'instabilità quindi i mercati finanziari come forieri di instabilità e quindi di volatilità dell'output che può essere appunto
Anche qui foriero di instabilità economica politica e quindi potrebbe rallentare l'economia Cerqua la visione dell'economia comportamentale che nelle fasi di boom
Gli investitori sottovalutano i rischi la possibilità del Cigno nero quindi della crisi del due mila e otto del rischio inaspettato
Certo anche la visione di una locazione subordinare delle risorse quindi i mercati finanziari di per sé non allocano efficientemente le risorse negli investimenti pro Protti produttivi ma sono semplicemente la ricerca magari di dei profitto è spesso il profitto
è interno ai mercati finanziari piuttosto che nell'economia reale
Ecco io credo che il punto più interessante loro andremo molto rapidi
Su questo punto ma direi che la questione è più sinteticamente si efficace offerta da questo Pepper dice Cathy che in fondo dice che l'economia risente positivamente da una crescita delle variabili finanziarie sino a un certo punto
Superato questo certo punto per le ragioni che ho elencato prima un'ulteriore crescita dei mercati finanziari può peggiorare la crescita reale questo anche per una questione di semplicemente di dire potere contrattuale all'interno di una democrazia in cui la crescita dei mercati finanziari e quindi anche dei player internazionali può in un certo senso incidere anche sulle politiche economiche di un Paese
Queste sono le regressioni loro hanno stimato che questo tanto imponente cioè il punto su dopo il quale la crescita dei mercati finanziari è una frizione per l'economia reale e intorno al cento per cento del PIL
Del credito e come abbiamo visto quasi tutte le economie avanzate hanno ampiamente superato questo
Punto allora questo è un'altra questione che ho approfondito di più nella mia tesi magistrale che ho fatto a marzo cioè il rapporto tra la finanza e la disuguaglianza allora io credo che un punto da chiarire che queste due realtà
Abbiano direi una relazione da entrambe le direzioni cioè sia una crescita delle disuguaglianze può aumentare come abbiamo visto il l'accesso il ricorso al credito quindi come in Tari mercati finanziari ma anche la crescita dei mercati finanziari e in particolare dei mercati azionari può creare maggiore disuguaglianza del reddito e ora cercherò di spiegare perché molto rapidamente
No come ci sono due grafici in cui si mostra una relazione abbastanza semplice tra la crescita delle disuguaglianze che sull'asse verticale delle Y
E le due variabili di fare di di sviluppo finanziario quindi la quotazione azionaria e il credito divari come vediamo c'è una relazione abbastanza positiva è una relazione econometrica mente semplice ma efficace per farcita di un po'l'idea
Queste sono il risultato di insomma di regressioni Corano Andrea vedere che confermano aggiungendo controlli quindi aggiungendo anche
Insomma per cercare di come potremmo dire
Di contrastare il problema che magari sono semplicemente due trend crescente ce la disuguaglianza per motivi suoi sta crescendo e la finanza per motivi altrettanto indipendenti sta crescendo quindi o semplicemente stop constatando di due trend simili
E su questo salterei alcol io ora rapidamente qua ci sarebbe un po'da dire ma salterei direi cercherei di farvi capire brevemente quali canali di trasmissione ho cercato di indagare appunto perché la crescita dei in questo caso bensì del mercato azionario quindi perché se le azioni aumentano di prezzo se i mercati finanziari diventano più grandi una società diventa più diseguale
Allora io ho interpretato i mercati finanziari come quei sistemi in cui sono presenti due attori
Cioè gli investitori e le istituzioni finanziaria e in particolare i lavoratori che operano all'interno di queste istituzioni finanziarie che cercano di massimizzare
Il guadagno per investitori e ovviamente anche il proprio
Ecco questo è un punto molto interessante che ha affrontato anche picchetti che il punto è che sui mercati finanziari è molto forte cioè quello che noi abbiamo storicamente concepito
Come direi conflitto di classe la lotta tra capitale e lavoro cioè il lavoro appunto della classe lavoratrice che deve combattere contro il capitale questa è un po'l'idea marziana quello che almeno ci accorgiamo studiando i mercati finanziari e che sia la disuguaglianza del reddito che la disuguaglianza da redditi da capitale sono entrambi
Causa di disuguaglianze
Perché i salari dei di chi lavora all'interno della finanza sono cresciuti molto rispetto alla media e sono cresciuti non un potremmo dire non proporzionalmente a quello che è chiamato lo skip quindi un cioè diciamo a differenze di produttività
Di di educazione e quindi sono dei guadagni che non sono spiegabili attraverso la teoria
Normale neoclassica della della restituzione
Come possiamo vedere
La quota di finale di chi lavora all'interno dei mercati finanziari è raddoppiata nel top percentile negli USA arrivando al tredici virgola due per cento e nel topo mille cioè il millesimo più ricco della distribuzione al diciotto in Europa che uno potrebbe pensare sia minore perché è un insomma è un continente meno finanzia Rizzato
In realtà nel topo percentile quindi nel percentile più ricco della distribuzione chi lavora in finanza e il diciannove per cento nel topo mille il ventisei per cento anche se e-mail la finanza diciamo occupa solo il quattro per cento degli occupati quindi cioè uno sbilanciamento molto forte
Sulle fasce più ricche dei lavoratori appunto all'interno del mercato finanziario
Questo sono i due grafici che spiegano appunto
Con la destra quello che vi dicevo quindi la distribuzione dei lavoratori
Nella nella distribuzione del reddito e quella sinistra come
Come si è mosso i salari dei dei professionisti nella finanza dal mille novecentodieci al due mila dieci vediamo e la linea rossa era molto alto prima
Della guerra e calata negli nei trenta gloriose quindi dal cinquanta dal quarantacinque settantacinque poi ricominciano a crescere vertiginosamente
Dopo gli anni Ottanta
Un'altra questione molto importante mi accingo la conclusione è che non solo i la i redditi da lavoro sono foriere di disuguaglianza ma anche i redditi da capitale cioè chi percepisce Capital densa o dividendi sono le classi medie le classi più povere le classi più ricche
Questo questo grafico mostra la distribuzione europea e come questa non si vede proprio quindi ve lo devo descrivere quello che c'è in questo grafico e che la distribuzione dei redditi da capitale quattro volte più diseguale che i redditi da lavoro quindi c'è una forte disuguaglianza del nella proprietà
Del capitale azionario e quindi i dividendi che derivano da questa proprietà sono in egualmente o distribuiti a favore appunto della delle fasce più ricche della popolazione quindi concludendo
I mercati finanziari sono cresciuti negli ultimi quarant'anni dire grazie a un mix di fattori tra cui la deregolamentazione finanziaria la liberalizzazione dei movimenti di capitale
Che hanno reso potenzialmente globale in continua espansione del mercato finanziario secondo le analisi empiriche più più recenti i mercati finanziari superato un certo limite che abbiamo già superato in quanto economie avanzate incomincia ad essere associato non diciamo produrre per non accingerci in causalità rischiose ad effetti negativi sia sulla crescita che sulle eguale distribuzione del reddito
Quindi al contrario di quanto sostenuto per decenni quello che dicevo prima si eredita capitale sia quelli da lavoro sono entrambi fonti di disuguaglianze
Quindi questo un punto molto importante dire da sottolineare per una futura e attuale politica di redistribuzione
Infine io credo che ci sia di bisogni di regolare in una forma assolutamente diversa da quella che eravamo soliti perché ovviamente l'economia cambia e non dobbiamo avere nessuna Nostalgia
Del passato che non esiste ma che non è mai esistito quindi però una diciamo una nuova anche visione culturale dell'economia che possano sdoganare come ho scritto culturalmente politicamente e con economicamente un nuovo tipo di in
Intervento dello Stato sia come regolatore sia come attore sia nell'economia reale sia nel settore finanziario che grazie
Sì nel frattempo che aspettiamo le slide mi accodo ai ringraziamenti per l'evento organizzato sia per l'associazione in Memorie di Marcello De Cecco CRT inchini Economics che ha dato questa opportunità
Io mi chiamo Giuseppe Simone io mi chiamo Giuseppe Simone
Ok
Allora appunto la mia il la mia presentazione cercherà indagare uno dei punti-chiave
Il professor ciò che avevo indicato fra uno delle le sette diciamo carenze che l'Italia negli ultimi anni ha sviluppato appunto è una proposta di ricerca che mi prefiggo di indagare soprattutto ogni
Prossimi anni nel proseguo il degli studi qual è il problema come abbiamo come aveva già indicato il professor Giostra De Cecco
Cioè Villesse presso De Cecco depresso Ciocca via un problema di il livello di produttività delle imprese italiane sostanzialmente il livello di produttività delle imprese italiane dagli anni settanta a subisce un trend
Che è negativo declina questo questa cosa tuttavia succede in molti dei Paesi OCSE in Val nella maggior parte dei Paesi viene a maggio patti i paesi sviluppati quindi potremmo considerano come un trend diciamo strutturale il problema tuttavia che questo è molto più accentuato per quanto riguarda il il nostro Paese
Ed è è se ci sia sempre soffermati ossia stroppo soffermati soprattutto nelle questioni di di soprattutto alle politiche del sulla parte del costo del lavoro che è solo una delle determinanti della produttività della produttività mentre appunto la mia idea e quella che
Alla alla base o una delle conseguenze una delle cause della
Del clima della produttività sia la mancanza di innovazione in particolare la mancanza di comportamenti innovativi all'interno dell'impresa
Questa causata sia appunto da un da alcuni fattori che possiamo dire esogeni come siamo come sono stati per esempio altri strumenti tramite cui le imprese hanno potuto giocare evitando solo di diciamo di competere a livello internazionale quindi il tasso di cambio la svalutazione
La moderazione salariale tuttavia ci sono anche delle caratteristiche istituzionali all'interno del quale al cioè ci sono dei carichi di etica istituzionali che riguardano il nostro il nostro Paese
Allora il primo il ci sono principalmente tre approcci quelli che intendo utilizzare il prima la processi nazionale
Che deriva dalla dalla verità dica della varietà di capitalismi che inquadra
L'economia italiana con me con la mia coordina una colonia di mercato mediterranea appunto dove vi è una forte presenza dell'intervento dello Stato nell'economia o una contrattazione molto diffusa soprattutto tra le organizzazioni intermedie che hanno o un forte potere
Un potere un potere con diciamo di interazione
Al livello a livello aggregato
O questa cosa importante perché secondo gli studi fatti
Sul processo istituzionali questo tipo di configurazione dovrebbe portare a un'innovazione che incrementale ovvero delle delle innovazioni di di processo nel martedì o nel marketing che vanno a modificare il comportamento delle dell'impresa
Inoltre vediamo gli l'innovazione non come processo lineare
E chiuso dentro un singolo agente ma appunto come processo di interazione lungo allochiamo a Inter Attilio Herning appunto processo indoor Giano che si sviluppa tra più a dall'altra più agenti che appunto in quanto hanno un accesso all'informazione che eterogeneo sono portati a cooperare quindi interagire fra loro per sviluppare processi innovativi
La cosa che secondo me potrebbe S. importante nello studio di questi di questa di questo tipo di innovazione di questo modelli vede il sistema d'innovazione
Deriva dallo studio dagli studi sui Commons sui beni comuni in quanto c'è una una una vasta letteratura empirica che parla che che analizza come l'interazione sì alla base della formazione dei
Della formazione e della governance dei dei Commons secondo me
Lidia di questo lavoro sarebbe che alcuni dei processi che ritroviamo in quel tipo di di in quel tipo di beni e nella gestione di quel tipo di bene sono molto utili e vicini ai processi innovativi
Allora giusto per dare un quadro diciamo grafico di che cosa stiamo parlando questo è la produttività il Italia ma del lavoro o comparata soprattutto comparata a quella del del Regno Unito della Germania o credo che sia maggiormente è facile notare che dopo un calo iniziale che è dovuto come abbiamo detto anche a un trend globale che si è che si verifica in tutte le economia sviluppate sostanzialmente poi c'è una ripresa da parte una ripresa della produttività del lavoro in Germania che
Invece non abbia né nel nostro Paese che continua sostanzialmente ottenendo per varie motivazioni che poi andrò ad elencare che continua quindi un trend sostanzialmente negativo o mi paragona la Germania perché un Paese in cui che è un Paese che si basa sostanzialmente sul sostegno verso un sistema produttivo
Che è molto più simile
Rispetta acqua dal nostro rispetto quello del
Del Regno Unito dove appunto vivere vede il il processo produttivo si basa molto si servizio e quindi è sostanzialmente differente anche se notiamo che il trend simile
Ok prendendo prendendo come riferimento il mille novecentonovantacinque e non so se signor giuste a vedere comunque evidente come sostanzialmente la produttività italiana cresca a meno di e di quella tedesca e dei principali competitor europee qui vediamo Francia Spagna appunto vediamo il dell'Italia con la con la linea verde
è sostanzialmente egli Valli produttività più basso
Non questa gli ha la produttività italiana del lavoro a livello settoriale ovvero questo grafico serve a dimostrare che
Non è una questione di analisi settoriale perché spesso si dice che i settori in cui l'Italia esporta il famoso made in Italy quindi il settore agricolo sono settori a bassa produttività però
Quello è evidente da questo diciamo da da questo rapporto della Banca d'Italia che in realtà il il processo di stagnazione sostanzialmente è comune a tutte le componenti dei del processo produttivo o sia del lavoro sia delle nuove tecnologie e quindi anche della manifattura
Ora come dicevo invidia quella di intendere l'innovazione come Processo ovvero un processo che si ripete nel tempo è quello della ripetizione una variabile fondamentale
O fra agenti eterogenei che possono essere sia individuali che collettivi che appunto scambiano informazioni risolvono problemi
E imparano Mutual mantenuta interagendo tra di loro appunto questo genera delle relazioni che possono diventare stabili formando organizzazioni network o appunto sistemi di innovazione
Allora guarderemo quindi al processo innovativo sostanzialmente con tre caratteristica brevemente un processo incerto e di lungo periodo in quanto è un processo appunto che richiede o numero numerosi tentativi molto tempo e quindi non non è possibile stile stimare ex ante quali sono i risultati di i risultati prodotti processo cumulativo in quanto o essendo incerto o non è sicuro della riuscita del o o della scoperta di innovazione Pro produttiva o comunque commercializzabile quindi sono numerosi tentativi che in realtà finiscono in un nulla di fatto però è un processo che ha queste caratteristiche e quindi però in tal modo va studiato ed è un processo collettivo in quanto riguarda l'interazione tra più agenti fra istituti di ricerca università ma anche impresa
Allora per studiare i processi innovativi sono sostanzialmente tre gli indicatori che ci utilizzano indicatori di input c'è e si vede il finanziamento per la ricerca e lo sviluppo delle imprese quanto quante quante diciamo quanto va incidere sulla produzione di innovazioni secondo la scala del manuale Frasca dica è più ampia di quella utilizzata da la maggior parte dei diciamo dei e dei report tuttavia si considera appunto un'innovazione una qualsiasi forma che va a migliorare degli aspetti di un processo produttivo
Quello su cui mi concentrerò tuttavia il comportamento innovativo cioè il comportamento delle aziende o o dei delle di altre istituzioni all'interno all'interno del processo cioè come le aziende modificano il loro comportamento in base a quali dinamiche istituzionali se si le agende modificano i loro comportamenti
In questo fase appunto diciamo che
Per mo'per comportamento per comportamenti innovativo
Possiamo per esempio pensare al numero di processi di governance che sia che si modificano oppure al numero di progetti innovativi che un'impresa inizia con altri partner o semplicemente con altre imprese
Giusto per farci un un un esempio empirico di che cosa dobbiamo andare a studiare
Allora se guardiamo appunto alle dinamiche di imputo notiamo come la spesa aggregata anche in questo caso rispetto a tutti gli altri paesi sia praticamente sia sostanzialmente minore appunto l'Italia parte da un un per cento o rispetto al PIL per arrivare voi queste date si ferma al due mila quindici comunque
Sopra al dado circa l'uno e trentaquattro per cento cioè pochissimo se si pensa a al gatto innovativo da cui si parte e che è stato ben descritto in ricchi per caso da Michelangelo vasta
Paolo Di Martino
Ma anche questo
è importante perché la ricerca di base secondo numerosi studi alla letteratura empirica
è quella che poi pagava generare la maggior parte di innovazione incrementale in quanto ha l'aria la diciamo alla ricerca che più si diffonde all'interno della società
E quindi
è quella che genera alla fine maggiormente risultati
Economici
Sì gremito peggiore però lì vediamo che finanziava cioè gli finanze non si basa molto di più tre centri di ricerca che fanno ricerca applicata e quindi non diciamo o non hanno non hanno questo problema comunque quello che
Insomma dovrebbe saltare all'occhio è che anche qui l'Italia ha un trend che è praticamente costante
E certamente non aiuta a a uscire dal da un problema da un problema di crescita e di sviluppo
Questi questi indicano i finale questo grafico indica i finanziamenti pubblici
In rapporto al PIL & ricerche sviluppo cioè quanto appunto il finanziamento pubblico va a supportare attività di ricerca e sviluppo delle delle imprese anche qui notiamo che Italia comunque è uno tra gli ultimi paesi che in travata questa classifica rispetto alla spesa al supporto della delle attività di ricerca e sviluppo
O come vediamo infatti l'attività la spesa per la ricerca e sviluppo in Italia e sostenuta principalmente dalle imperiese vediamo che la linea arancione di riguarda il finanziamento che viene dato alle università che praticamente costante sul tre per cento arriva al quattro e invece quello delle stive delle istituzioni pubbliche quindi dei centri di ricerca
Dei vari di varie istituzioni che sia che lavorano in questo campo è pericolante costante è molto basso in Italia non esiste non esistono briganti istituzioni no profit che fanno ricerca un dato che prega cioè esso è un dato molto marginale mentre come vedremo negli altri paesi soprattutto sul Regno Unito come ci diceva il professore svolgono un ruolo determinante
Ora questo questa va questa breve analisi diciamo descrittiva
Ci aiuta a sostanzialmente a a
Al civico due preliminari considerazioni che sono pay tutto il tende distesa costante oppure in diminuzione per la ricerca e sviluppo in Italia il che comunque considerando la ricerca e sviluppo alla base di del dei della crescita economica ormai in modo univoca nella letteratura è problematico tuttavia questo grafico che ha cercato di raccogliere anche se
Secondo me non si vede
L'Abruzzo l'abbraccio e il primo dopo quelle grappe
Sostanzialmente quelle grappette indicano il
I le le valigie le varie indicazioni e le le le ma indicazione geografica come si vede praticamente le prime le prime quattro barrette indicano solo Regioni del Nord Ovest seguono quelle del Nord-Est mentre quelle finali dove e come si vede la maggior parte della spesa ricerche sviluppo è finanziata dal pubblico
In quanto le barrette azzurre sono più alte no sono quelle che riguardano le regioni medie meridionali appunto dal Lazio in giù
è quindi questo evidenzia come un taglio della spesa in ricerca e sviluppo vada ad aggravare soprattutto quei Paesi quelle quelle quei territori quelle quelle regioni e in cui appunto la ricerca e sviluppo è sostanzialmente fatta agli a livello pubblico e quindi le regioni meridionali
Ora o sedersi si è sempre parlato del del fatto del del sistema produttivo italiano costellato da o molte piccole e medie imprese che non riescono a fare sviluppo tuttavia
O che non riescono a fare sviluppo tuttavia come notiamo sono proprio queste sono proprio queste piccole medie imprese quale da una quarantanove anzi forse anche micro impresa che vanno che si basano su istituzioni pubbliche
Sulla necessità di fondi pubblici per attivare attività di ricerca e sviluppo
Mentre come vediamo in quelle con più di cinquecento dipendenti sono sostanze che sono sostanzialmente le multinazionali una buona base di ricerca e sviluppo circa un quarto il venti per cento è svolto da sostanzialmente da fonti estere
Ora
Allora questa questo se mi sa di commercianti e prodotti hi-tech per capire come l'Italia sostanzialmente dall'anno base del Duemila abbia praticamente dimenticato volutamente o o inconsapevolmente la sfida delle nuove tecnologie e quindi l'indicatore dei saldi commerciali dei prodotti hi-tech la sono uno dei vari indicatori come vede il sa come come si può notare il saldo perennemente
In negativo cioè o o gliel'ho importiamo questi prodotti o comunque non esportiamo prodotti alta altamente tecnologici
Ora
Allora o dove dove ora queste sono invece dinamiche di che adesso abbiamo visto gli input come cercavo di descrive prima adesso vediamo le le dinamiche di auto tutto come si vede soprattutto nel grafico allora a destra
Le imprese innovatrici queste sono dalla fra il due mila dodici e il due mila quindici vediamo in questo grafico comparando il totale delle delle il totale dell'impresa e per numero di addetti rispetto a quelle europee notiamo una grande differenza tra sostanzialmente
Il numero d'impresa e che innovano negli altri paesi anche dell'opera anche anche piccole e medie imprese rispetto a quelle italiane
Il differenziale si fa ancora più ancora più grande se si considera solite il settore industria in cui appunto l'Italia è quello che col su cui si basa maggiormente questo che significa che l'imbelle piccole e medie imprese
Italiane innovano molto peggio dei loro competitor di stesse grandezze di stessa di mezzi dimensione visto rispetto al principale partner europei
A sinistra invece vediamo che sui indagine sui indagine campionaria sostanzialmente
Il trenta verso la esclusivamente il trenta per cento delle delle intese sostiene di aver affatto innovazione di alcun tipo fra il due mila dodici e il due mila quindici cioè un terzo delle intese
Esclusivamente un terzo delle intese diviene fondamentale innovare come Perra appunto crescere
Aumentare i margini di profitto
Ora questa è la dinamica che più mi interessa in quanto quello che sapevo che sostanzialmente
Voglio dire è che le gli incentivi istituzionali in Italia
Non hanno portato le aziende a cooperare esso presa a creare network di di cooperare nel nel torto cooperativi in cui sviluppare progetti condivisi
Se vediamo infatti se vediamo infatti questo grafico tra il due mila dodici il tre mila quattordici sono pochissime le imperiese che vanno a creare partnership con ora enti pubblici con università
E anche con addirittura con una con aziende dello stesso
Dello stesso gruppo
E sono soprattutto in confronto a quelle del dei Paesi europei
Sono soprattutto cioè sono molto sono molto minori è questa secondo me è un dato molto rilevante in quando in quanto fotografa la staticità del sistema innovative italiano al di là del suo e del numero di addetti e della al di là del numero degli addetti e della grandezza appunto
Del dell'impresa
Ora o ora appunto quello che ritengo interessante della letteratura dei come di occorre della dei comma anti soprattutto alla Comédie o Commons
è una letteratura un poi empirica in cui si evince come Lella come l'accumulazione di questo di più di bene la società genera esternalità positive tra questi appunto l'informazione e quindi la conoscenza la base di processi innovativi
è una dico agli fondamentali
Ora se prendiamo per esempio le i risultati empirici che che vedono quali sono le variabili centrali e i processi di di Governance di questi bene
Notiamo che sono sostanzialmente tre tipi di condizioni tre tipi tre modi in cui le istituzioni riescono a garantire degli incentivi che portano a a cooperare le gli agenti tra loro
Questo va be'questo è il framework istituzionale però adesso non abbiamo allora sostanzialmente sono procede sostanzialmente quello che che dovrebbe che appena il mio andrebbe studiato che dovrebbe essere approfondito o sui processi innovativi in Italia
Il ruolo istituzionale che svolgono le agenzie di finanziamento ovvero svolgono un ruolo molti centri da un Moro con ruolo
Ho multilivello concentrico cioè garantiscono dei degli strumenti per permettere a piccole e medie imprese di cooperare
Magari di attenere a questa quello che che sostando però idea è come farlo in che modo in che modo utilizzano le
Le nuove tecnologie quindi a dire le tecnologie in Citti e Ict per favorire appunto alla cooperazione e soprattutto in che in che grado di
Che tipo di in che modo vengono assegnati i finanziamenti i territori perché è un'analisi approfondita mostra come il sistema si è realtà molto rigida molto incentrato su attori gerarchici sui ministeri e sulle regioni e sia molto diciamo sia molto distante poi da dalle realtà
Locali e delle attività produttive locali
Appunto in economica dei centri sociali si usa il termine empowerment
Proprio per descrivere quanto un un investimento è calato nella realtà del contesto sociale di lieve di riferimento nella nella struttura istituzionale di riferimento
E quindi per chiudere a supporto della mia tesi volevo infatti far vedere come nella Barretta azzurra si nota
Appunto la maggior parte del finanziamento pubblico in Italia viene dato da organi centrali come ministeri le regioni accanto a noi per esempio anche la Germania ha un tra un forte finanziamento di di questo tipo tuttavia è necessario ricordare che la struttura istituzionale ed della Germania molto differente ed è una Repubblica federale molto più vicina mentre appunto il il sistema agli assetti istituzionali italiani quindi penalizzano questo questo tipo di di di processo
Termina qui ringrazio
Dal
Buona sera tutti
Sono sono veramente contento di e anche mozioni nato
Di dare una una lezione diciamo così penali una chi nota a un pubblico a un evento del del maestro Marcello De Cecco
Per chi come me
Per chi niente quanti come voi anche percepiscono economia in un certo modo
Modo sicuramente diverso
Da quello definito e ragazzi benissimo oggi il mondo mainstream ecco da chi percepisce conia come me
Dare una chi non spiccia a un evento sul marcio dice che e il massimo che posso associati
E venendo qui
Con il pool mandata a Roma
Col Di Fonzo
Stavo riflettendo su una cosa
La notte la giornata appena trascorsa avete sicuramente visto è stata molto complicata sicuramente Tessa
E quindi questa mattina la la il terrore dei mercati mercati come viaggi non i mercati
I mercati mi sono ricordato che Marcello De Cecco diceva che i mercati avevo dei nomi dei cognomi e dei soprannomi
Ora io sicuramente non sono non nell'ironia
E nella semplicità allo stesso tempo l'efficacia di Marcello De Cecco nel nel dare
Una lezione costano più abituato probabilmente come i ragazzi di prima a fare delle lezioni accademiche però mi sforzerò oggi a fare qualcosa molto simile
In a parlarvi di quattro cose
Che sono anche se importante perché quattro così qualche concetti chiari chiave di un c'è un John tagliato come si dice quattro concetti che caratterizzano il declino del nostro Paese
E che a mio parere ricordando un altro grande economista sicuramente amico Marcello De Cecco
Federico Caffé avrebbe detto appunto Federico Caffé
Che il declino e e favorito sfavorito da politiche ma non ci sono politiche sbagliate
Ci sono politiche sbagliate per qualcuno
E giuste per qualcun altro le stesse politiche e quelle politiche che sono giuste per qualcuno
Probabilmente se sono sbagliati per la maggior parte degli altri
Dello stesso paese possono creare gravi danni all'economia
Nel sistema economico ecco questo era Federico Caffé appunto non c'è bisogno di essere marxisti per avere una un'analisi strutturale o e
E nemmeno avere una visione conflittuale necessariamente però quando si nota che il perseverare di certe politiche
Non danno frutti però allo stesso tempo si nota la disuguaglianza aumentare enormemente vuol dire che di quelle politiche qualcuna in ha giovato quindi quelle politiche per qualcuno erano giusto
E allora cambiamento strutturale
Pasinetti una grande letteratura Caldoro vuole
Capendo strutturale e qualcosa secondo vuole appunto di inevitabile
La transizione verso i servizi inevitabile
E anche il calo della produttività potrebbe essere fortemente correlata però perché i servizi sono
A bassi guadagni di produttività
Ma ci sono servizi e servizi
Ecco per essere semplici
Io voglio andare subito al cuore della del mio scorso
Mostrando di non un grafico ma forse come avrebbe fatto cioè ma ce lo dice che Marcello De Cecco facendovi vedere la situazione
Cambiamento strutturale che noi abbiamo favorito attraverso le politiche l'unica politica economica italiana è stata la flessibilità del lavoro
Il cambiamento strutturale favorito dalla flessibilità lavora questa
Non è un l'Economist lo definiva l'economia del bar l'Italia come l'economia del barra transizione verso food accommodation tourism Restaurant abbiamo le più buone mosse del mondo per carità la pizza
Ma può reggere un paese di sessanta milioni di abitanti
Siamo mica Malta Cipro
La transizione verso i servizi per noi vuol dire
Mozzarelle Pizza e bar
C'è qualcosa che non va
Il settore dei servizi è citando un altro dei grandi economisti suppongo sicuramente amico Marcello De Cecco Sylos Labini
La transizione verso i servizi e i tipi di investimenti cambiamenti spin giusto i strutturali sono orientati
Per costo del sapone dal costo del lavoro
Se il lavoro Piccitto come dicono gli inglesi se il lavoro costa niente se la pressione sul sul lavoro è forte al ribasso se i salari sono stagnanti se questi non aumentano le strategie d'investimento non possono essere capitali intensi diceva sì lo stabile
Non possono essere orientati a forti guadagni di produttività saranno in food accommodation i servizi per essere banale per essere semplici saranno in fuga con Rescio saranno i servizi a basso contenuto per come faccio
Ci sono servizi che si producono le più grandi tecnologie ci sono settori se di servizi che producono high tech che producono grandi guadagni di produttività
Ma ci sono altri settori di servizi come diceva boom molle che hanno bisogno di essere
Finanziati e non è soltanto il servizio della cultura le performing Arts con diciotto un tubo molto che hanno bisogno di essere finanziate giustamente se gli vogliamo dare un bene un valore a quel bene Milito bevitore la cultura un benemerito rivediamo un valore e lo finanziamo perché così
La produttività di del settore di performing Arts degli artigiani della grande manifatturiera del chiedo scusa della manifatturiera appunto quella fatta con le mani
Ha bisogno sicuramente di essere finanziato
Ma i servizi nella i tetti delle Silicon Valley dell'elettronica avanzata nella Biotecnologia nella nanotecnologia ecco cosa assenti
Hanno bisogna di lavoro specializzato lavoro stabile e di politica industriale che orienta questo cambiamento e non di una politica industriale che si orienta verso
Unicamente la flessibilità del lavoro
Qualcuno prima citava il neo liberalismo
Lo cercava di definire uno ho una mia definizione di New liberalismo
Non liberalismo
Il significato per me
Per quello che ho capito
Transizione verso la finanza quindi finanziarizzazione
Accompagnata da flessibilità del lavoro che è necessario alla finanziarizzazione
E come conseguenza disuguaglianza senza nemmeno la crescita un tempo magari il tre che il danno ci diceva ma non vi preoccupate c'è un po'disuguaglianza all'inizio ma tutto dopo sparirà
Il gocciolamento no
Quindi avremo un po'di problemi sociale all'inizio ma dopo una crescita sana forte tutti quanti vi gioverà oggi la cosa incredibile in questo modello economico che viviamo
E che ne entrino la crescita insieme la disuguaglianza c'abbiamo
C'abbiamo no crescita non disuguaglianza e austerità
Ecco per definire il neo liberalismo io scelgo queste tre categorie finanziarizzazione
Flessibilità del lavoro
E disuguaglianza come conseguenza
E senza nemmeno crescita che per anni è stata come dire accettata come
Soluzione all'aumento della disuguaglianza
L'asse la stagnazione secolare collegata appunto
Molti economisti lo dico perché non lo è
Molti economisti studiano da Summer a a a
Molti giovani bravissimi economisti anche il recinto in Economics la stagnazione secolare ce n'è qualcuno anche qui
E a mio parere
Causata da questa fortissima politica deflattiva di compressione dei salari da una riduzione forte di quota salario sul PIL che
Causa
Lo dico senza arroganza
Un effetto molto semplice
La mancanza di strategie capitali intensi di investimenti che si spingono più in alto innovazione
Se un'impresa può spingere la leva della competitività del costo facile perché il permesso attraverso le leggi le situazioni da regolamenti da vent'anni a questa parte almeno nel nostro Paese ma non solo le nostre sedute non abbastanza comune
In euro
Se un'impresa quindi può spingere quella leva perché deve investire in tecnologie innovazione
I capitali in cose costose che magari portano vantaggi più in là forse
Ecco
Politica industriale deve evitare che la compressione sulla quota salari avvenga perché la quota salari come diceva un altro economista Riccardo e la frusta
Delle impressa
Cioè a dire
Se hanno un costo del lavoro cercheranno di rito alto cercherà di risparmiarlo quel costo del lavoro
Noi invece negli ultimi anni ci siamo
Ci siamo rallegrati diciamo così di avere tassi di occupazione crescente senza preoccuparci di che tipo di occupazione quella vera
Anche bastava un'ora di lavoro ed era occupazione che noi dice definivamo
Buona giusta
Ecco
Se
La politica industriale inchiodata a questo schema con lo schema di compressione del lavoro compressione dei salari aumento della flessibilità
Non dovremmo poi nemmeno
Stupirci di tanta declina tanto declino di produttività e allora visto che ormai ho introdotto bene introdotto abbastanza i problemi chiedo di cui volevo parlargli vi faccio vedere i dati
Quindi torniamo indietro
Ecco la produttività in calo la l'assegnazione fax
La la la l'assegnazione secolare che un problema comune tutti i Paesi ma non proprio in tutti i Paesi mi Europa qualcuno di nuovo tre ragazzi parlava di varietà di capitalismo le differenze tra i Paesi ci sono differenze
La Germania che rimane un Paese fortemente industriale quindi la storia della transizione verso i servizi verso il food la Como Decio non sa che cosa
Ecco la Germania
Non solo non dei industrializzati
Ma investe in strategia ad alto contenuto tecnologico pedofili faccio idrografico su questo e quindi la sua produttività e riflessi
Sebbene c'è certamente un declino naturale molti Paesi della della quota di manifattura d'e le persone che occupati manifattura
Ma se meno persone occupate manifattura sono occupate manifattura Los killer diciamo basso contenuto ecologico e quelli impiegati in servizi sono sempre più loschi ed anche essi perché sedici sono soltanto nel settore
A basso guadagno di produttività eccola produttività aggregata semmai si riesce sempre a a a misurare i miei amici di Roma Terni per dovrebbero la produttività che legata comunque
Ente sarebbe comunque in declino
Ecco ma vi dicevo citavo Federico Caffé per dire che in tutto questo in questo modello comunque non tutti hanno perso no
C'è un settore che avvinta ha stravinto settore finanziario
Ora perché le due cose queste sono i compensi del settore finanziario il compenso del resto l'economia dagli anni ottanta in poi vedete come l'uno sovrasta l'altro in modo fortissimo ecco ma perché allora perché queste cose sono collegate perché sto mettendo tutto insieme
Ci sono economisti post che ne siamo importanti oggi che sempre più ci dicono che l'esplosione della finanziarizzazione in un mondo in cui appunto
Le la divisione del prodotto sociale chiedo scusa di nuoto per usare questa parola imporre troverà
La divisione del prodotto sociale oggi e non è più tra profitti e salari
Del resto quelle compensazioni altrimenti sarebbero salari
Sono tecnicamente salari perché sono dipendenti i i grandi manager di corporation che guadagnano sessanta milioni all'anno oppure Tim Koch guadagna non so
Centododici
Milioni all'anno
Ma anche nostrani
Capitalisti di corporation italiani guadagnano quelle cifre non alla tele come la FIAT
Ecco
Alle autostrade esatto e quindi
Se
Il prodotto sociale si divide tra rendite quindi finanziaria
Pagamenti di dividendi perché altrimenti industriali poveretti anche loro non capiscono dicono mamme e profitti non aumentano
Perché state parlando di disuguaglianza
Certo i profitti infatti insetto ingiusta non aumenta momento non rende nel settore finanziario e salari stagno
I salari
Declinano a volte non dovrei nemmeno far ricredere sarei ridondante si faccia vedere i dati sul sui salari italiani no abbiamo dappertutto dati la la la la linea tratteggiata e quella italiana stagnanti dagli anni Novanta in Italia
E la quota salari
Sul PIL va beh basso se ma di nuovo quella tratteggiata in Italia
E crollata abbiamo perso cinquanta miliardi di salari che sono trasferiti a cosa i profitti si sono trasferiti alla a tutto altro che non è salario dei lavoratori sostanzialmente chiamato la Como Colette dividenti pagamenti rendite bonus tutto il resto
E anche difficile da misurare soprattutto per chi ha problemi teorici
Questi sono dati del sul De Lillo gliele ho le glielo
Se le è anche difficile misurarlo dicevo questa finanza i ragazzi prima la firma misuravano come come una proxy che era capital market
Valore di mercato l'azione il prezzo moltiplicato per le azioni di tutte le imprese quotate in Borsa una proxy esplosiva dall'ottanta in poi certe così
Ma se il principio in questo settore è perché questo è se il principio in quel settore è
Riduce distribuisci
Cioè riduci i costi riduci i salari prendi i guadagni di produttività e distribuisci ai dividenti oggi sappiamo che così
Questo il principale obiettivo short term Mist come dicono no di breve termine dei dei grandi manager di queste corporation c'è l'obiettiva e questo si sottraggono risorse agli investimenti produttivi nel settore industriale o nel settore delle infrastrutture negli altri settori
Come fa la produttività nel resto d'economia ad aumentar aumenteranno appunto il rendimento invece il settore finanziario
Ecco per questo le due cose sono collegate e la flessibilità oggi queste go questi quattro questi quattro concerti gli ho fatto vedere al mese sono collegate e la flessibilità del lavoro non rende
Fu è funzionale al da un sai Service Tribute appunto a riduce distribuisci niente di più funzionale c'è che la flessibilità e lavoro perché appunto quando devi licenziare non devi non devi
Sopportare costi alti per fortuna la Corte costituzionale anche qualche giorno fa ci ha detto che
Licenziare così con criteri arbitrari
Rigidi meccanismi sanzionatori monetari probabilmente non è esattamente costruzione
Ecco però sia usato e quello che abbiamo abbassato i costi licenziamento perché dovevamo rendere possibile il funzionamento dei mercati di quelli che Marcello De Cecco dicevano avesse un nome un cognome un soprano
E allora di nuovo il collegamento la flessibilità funzionale a questa flessibilità si invece nei mercati di da un sax dissi più che possono restringe distribuire dividendi come vogliono quanto vogliono
Merger & acquisition per vent'anni sui libri abbiamo rimbambito i nostri studenti con questa merce ed acquisisce
Ma che cos'è Marchand acquisisce ragazzi
Due grandi corporation che mi fanno un'altra che è più grande delle due no certo che no su due grandi corporation che si mettono insieme per comprimere costi due segretare ne fanno uno due lavora per e perché
Poiché non mente alla produttività sì certo ma non per reinvestirlo
Per dividere i dividendi
E con questo il modello in crediamo
E le politiche che hanno degli ultimi venti trent'anni favorito questo cambiamento in perché di un cambiamento strutturale istituzionale Sica si tratta e con le politiche che hanno favorito questo cambiamento
Non sono state sbagliate per tutti
Perché per loro non sono state sbagliate sono state giuste
Per loro Perotti perché si salari non ama Nomentano sono stagnanti sono stati
Dagli atti io penso che ho detto tutto quello che dovevo dire quindi
Mi fermo qui grazie
Magari io semplicemente se c'era magari per sempre a rimanere si poteva cogliere qualche domanda dal pubblico non sa esattamente fiaccata dalla rimanere euro
Sì abbiamo delle rarità nei rimaniamo e quindi faccia da la mediatrice
Pisanelli domande per casa qualcuno vuole porre anche magari
A
Per fare ciò per perciò cavata tutto per Tridico ai nostri giovani prego
Vanta smarrire conviene avvicinarsi al microfono fisico
Allora mi chiamo Alessandra Carini sono stata ad Affari e Finanza per lungo tempo con Marcello
Non sono un economista sul monte mi rendono anzi ex prendendo che volevo fare due no ma anche un rilievo
La prima a quelli che parlano di confronto internazionale con compreso il dottor Tridico professor pentito
In tutte le statistiche mi ricordo che c'era un grafico pubblicato non so su quale giornale
Se togliamo l'Italia dal complesso dei Paesi europei i Paesi europei crescono in questi anni come l'America quindi c'è un caso italiano che non riesco a capire perché non venga analizzato nella sua specificità venga buttato in un generale
Ambita di finanziarizzazione persecuzione del lavoro e positiva
La seconda domanda allora la volevo fare al secondo economista che parlava Lori
Perché non mi è chiaro non mi è stato chiaro del perché
Se
La finanziarizzazione al cento per cento del PIL c'è un danno alla crescita
Vorrei che vennero esplicitasse
La terza era una questione che riguarda
Il manifatturiero italiano cioè
Il nostro settore manifatturiero aveva degli attivi della bilancia commerciale
In Europa che mostrano che e produttivo se no non venderebbe allora quello che mi domando se il nostro settore manifatturiero è così fatta
Che cosa
Cioè c'è un difetto nel ad analizzare la produttività così come la stiamo analizzando adesso c'è c'è un settore produttivo e uno largamente improduttivo che pesa sul sistema
L'ultima cosa che volevo dire è un'annotazione
Perché
Vedo anche l'età Ciocca
E adesso ogni volta che si parla le autostrade tutti
Li buttano la croce addosso
Mi ricordo che Marcello fu uno dei primi tradire
Che la
La privatizzazione di Autostrade era un'ignominia perché prima Tiziano poi
Però in quegli anni lì non ci fu una voce che si trova non la Banca d'Italia non il governo nessuno e anche sui giornali furono molto molto scarse le voci che si levarono su Autostrade
E questo è una cosa che volevo mettere in rilievo a Gloria di Marcello De Cecco grazie
Magari raccogliamo che domande ci sono altre
Tappa di avvicinarsi che non abbiamo buone quelli pertinenti grazie
E mai alcun altresì la verità Nizza vicinanze dedichiamo alla testa
Altre domande
E poi i fenomeni segnarsi così dopo
Buonasera Rocco Di Battista
Imprenditore dal punto
Io volevo porre un po'un l'accento sulla questione del del sistema creditizio in Italia
E quello che sta succedendo con le grosse concentrazioni che stanno portando perciò
Ma come linea politica di tutti quanti che le banche devono essere grandi debolezze gigantesche in Abruzzo hanno distrutto praticamente tutto sistematico vorrei capire questo per nuovi del che facciamo cooperiamo che un imprenditore ci porta dei gravi danni
Ma veramente molto pesanti perché non viene analizzato e perché non viene
Confutata questa tesi le banche devono essere che offre per funzionare
Prima cosa mi piace moltissimo son Francesca Sanna Randaccio ovvero la sapienza sono andato in pensione da poco Penny però la passione non è passato
E ne sono molto contenta di io mi sento in Economics italiana perché indica un passione che volere punire l'economia con quello che sta succedendo
Avete parlato di moltissime cose
Tutte molto interessanti ma in questi grandi scenari secondo me mancano alcuni pezzi
E non posso essere molto specifica perché dovremmo fare una summer school in cui si discute di questi problemi quindi pochi punti
L'ultimo intervento questo unione tra austerità e disuguaglianza mi viene subito in testa al fatto che il problema della disuguaglianza è fortissimo negli Stati Uniti
Dove certo non c'è stata ostilità c'è stata crescita e aumento dalla disuguaglianza quindi sono ammessi molto complicati che forse dobbiamo guardare in un modo un pochino più articolato
Altro elemento che manca e che è importantissimo su questi stravolgimenti Geo economici che sono successi velocissimi negli ultimi anni
Quindi quella che viene chiamata la grande convergenza che all'origine di molti di questi problemi e che dobbiamo inserire nel nostro
Quadro di riferimento
Volevo molti di voi hanno parlato di politica industriale attiva l'importanza di avere una politica industriale attiva che sia indirizzata
Il punto è possiamo fare la politica industriale attiva a livello di Paese o l'unica possibilità di fare una politica industriale attiva e a livello europeo e la mia idea e che e a livello europeo se noi vogliamo
E cercare di stimolare per esempio il settore digitale
Questo è un problema a livello europeo perché è un problema a livello europeo perché se si fa una politica indirizzata poi bisogna mettere in concorrenza più attori
Ecco perché funziona negli Stati Uniti e non funziona dentro l'Italia
Quindi anche qui sì benissimo ma ragioniamo né un pochino più a fondo l'altro aspetto fondamentale e quando si parla di disuguaglianza
Bisogna parlare anche di disuguaglianza intergenerazionale quindi dobbiamo quando facciamo qualcosa avere sempre chiaro quale sarà il riflesso sulle generazioni future
E questo molto spesso manca perché si fanno ragionamenti che sono eccessivamente semplificate
L'ultimo punto un
Sul primo intervento abbiamo parlato di tanti di Marx di Pasinetti eccetera manca un attore principale Schumpeter lì dentro cioè son Petter quindi io inizierei da sciarpetta
Iniziamo a ragionare in un modo e smettiamo di parlare di economia tradizionale economia evolutiva ci sono buoni economisti da una parte e dall'altra e questi economisti spesso lavorano insieme
E fanno degli ottimi lavori quindi smettiamo con queste etichette che non ci servono a ragionare Ultimo l'intervento di Giuseppe Simone
Molto interessante questa notazione che in Italia all'impresa dimostrò di avere minore capacità di cooperare
Perché c'è tutto il ragionamento dell'open Innovation che in questo momento è centrale e quindi la capacità di cooperare è centrale
Le politiche devono essere indirizzate anche ad affrontare questi problemi quindi bravissimi che ragionate alla grande ma poi stiamo attenti di in cercare di capire in meccanismi nel dettaglio perché altrimenti possiamo andare anche molto fuori strada grazie
Bene io inizierei con queste tre domande magari iniziamo professore anni rispondere alle domande che gli sono state poste a livello europeo e le velleità Agliana
Grazie delle domande
In realtà io dico per rispondere alla
La signora
Io dico che efficiente c'è una specificità italiana
Quando li facevo vedere la fotografia della barre con ogni grattata lì non soltanto dal bar buono omesso di dirlo non soltanto dal bar temi la Caratese ma sono è soltanto il bar
La caratteristica era quella portatore
Un po'pelato
Cinquantenne sessanta
Che lavora al bar i nostri servizi ci lavorano padre di far servizi della Foods della ristorazione a basso contenuto al tecnologico ha scarso guadagno salariale sono
Servono sostanzialmente operai che hanno famiglia maggior parte dei Barro di quelle perché tutti i Paesi hanno barre per carità ci mancherebbe altro ma se lei va a Londra a Berlino
La Germania dove la flessibilità insomma è stata su ultimamente coniata in modo anche cinico cosiddetti minigioco ci sono ragazze e ragazzi chiude in ciò perché fanno qui i lavori
E che certamente non devono mantenere la famiglia
La maggior parte dei nostri servizi non specializzati invece a un tasso di occupazione
Il padre di famiglia per usare un linguaggio poco poco scientifico
Ma che proveniente dall'idea che allarmante perché quei padri di famiglia devono costituire una somma salariale che poi deve costituire la base dei consumi e questo non va bene queste la specificità italiana cité mi mi dispiace che promette non sono stato chiaro abbastanza penso che questo sia proprio il problema che queste favorito dall'assenza di una politica industriale che favorisce il cambiamento di gustare una direzione
Per le favorite invece al contrario da una politica di flessibilità del salario che rende le imprese libere di investire in in settori labour in sé intensiva anziché capita lentezza
Condivido quanto diceva la signora rispetto a una un passaggio in particolare
Chiedo scusa chiedo scusa
Rispetto alla alla necessità di di di avere commistioni di teoria incerto
Il problema oggi e la e nella nel mainstream Economics è proprio questo quello di di avere la mancanza di pluralismo economico
E quindi la la e e perché c'è una teoria prevalentemente che
Si eleva alla a
Si eleva essere la la la dominante la principale
E eccoli così facendo evita anche la possibilità impedisce anche di diritto
Di avere utili commistioni coscio Pederiali con classici con salesiani con con evolutivi eccetera e quindi il pluralismo invece secondo me è assolutamente necessario questo qualcosa che anche metodologicamente persone studenti io utilizza sa
E chiederei il dottor Saccà se vuole intervenire sulla domanda delle banche magari del perché sì
Però visto che c'è stata posta la domanda sulla quale non arrivano una risposta M. magari a più
Perché si fa tanta pressione sull'importanza delle banche grandi banche
Non risponda commenta perfetta tanti banche Italia qui presenti nessuno aree darsi un'opinione c'è Gabriele che deve rispondere se avesse la finanziarizzazione Parenzo sua personalità politica industriale
Diciamo che la soglia è una soglia
Stimata empiricamente non è una soglia teorica che superato il cento per cento
Per forza ecco c'è un rallentamento della crescita quello che si è constatato e io sono abbastanza d'accordo a prescindeva dalla particolare numero e che i meccanismi che o brevemente citato
Di relazione tra la finanza e l'economia reale
Come fa ad esempio un'allocazione efficiente delle risorse la sottrazione di risorse sia finanziarie sia di capitale umano cioè fanno un mese fa un esempio molto Vuolo cerchietti cioè si che può essere semplice male la chiaro magari quaranta cinquanta anni fa un grande ingegnere un grande matematico sognava andare sulla Luna o di scoprire il grande farmaco che curasse una malattia con i livelli salariali nel nel settore finanziario magari oggi anche un giovane brillante laureato in ingegneria più attratto
Dal lavorare nel settore finanziario perché gli offre appunto un salario sommato a una rendita che lo attrae quindi questo il sistema finanziario quando diventa troppo grande
Per non per non considerare poi parentesi instabilità comunque che che è un settore finanziario troppo grande questo Minsk chiaramente credo che sia molto giusto nella nella crisi del due mila otto cioè il sistema finanziario tende a indebitarsi indebitarsi a livelli sempre più insostenibili qua parlo del settore privato in questo caso che ovviamente almeno tradizionalmente è meno stabile che il credito il debito pubblico insomma alle spalle una garanzia più debole di uno stato e quindi tutti questi fattori superato un certo limite
Appunto vengono esacerbati quindi credo che sia questo la questione di di riferimento e a questo punto viene mi collego arriva rispondendo a un'altra domanda ma più che altro facendo anche la domanda non era professor stridio che ci risponderà separata sede se non abbiamo tempo
In merito al caso italiano se tutte quelle cose che ci siamo detti sono assolutamente giuste compreso il basso la bassa percentuale di ricerche sviluppo in Italia che però
Io credo che vada contestualizzata anche all'interno della dinamica di integrazione europea quindi anche della creazione di un mercato unico della creazione di un'unica moneta che la son d'accordo col professor tocca però a un comunque unito economie molto diverse comunque e questo Kobe ha influito comunque sull'economia italiana che per certi versi è molto simile a Seat animazioni molto più forti come la Germania che ha saputo resistere anche nella globalizzazione delle catena del valore
Quindi capire se questo declino degli Investimenti della ricerca e sviluppo che comunque va detto era una malattia antica dell'Italia c'è anche negli anni Novanta una che Nerone anni ottanta quando eravamo la quarta potenza mondiale ma investiamo in ricerca e sviluppo
Come la Germania che siamo sempre intorno all'uno per cento se appunto il processo di integrazione europea ha indebolito e come la competitività dell'Italia rispetto ad altre nazioni
Del centro
Se si
A Giuseppe stima
Va be'ma io ero io sono d'accordo su questo quello che volevo dire che al
No no io rapportavo proprio andato cioè portano che l'Italia la fine degli anni ottanta era la quarta potenza Grubman viale
Non ho
Beh il conto io penso per al comunque contro le ha mi sbaglio ma mi posso sbagliare però allora io non faccia Eccher di formazione quindi se sbaglio lo ammetto però te ricordavo quarta comunque crescevano di più e ne investiamo comunque meno della Germania questo volevo dire quindi volevo sapere se questo problema strutturale sono d'accordo con la relazione sia stato aggravato anche da una competizione all'interno del mercato unico europeo e con la con i dire con la globalizzazione
Per esempio con l'introduzione della Cina nella d'abitazione
Allora grazie per le domande veramente interessanti parto da quella sul declino del manifatturiero vada un po'abbraccia mi ricordo bene
La questione però o sicuramente importantissimo ed in
Mostrare
Il fatto
Perché l'export del manifatturiero italiano comunque spinga ancora molto
Se veramente importante sì sì per esempio se si guarda il il gli ultimi lavori di Marco Fortis si vedeva chiaramente che l'export manifatturiero comunque uno dei migliori in Europa quello italiano
Però detto questo comunque nelle manifatturiero in produzione ha perso tantissimo dalla crisi ad oggi qualcosa come il sedici per cento
Nei suoi lavori per esempio forti si ricollega questo declino a un'altra questione che è stata citata oggi c'è un crollo della domanda interna
Italiana non si comprano più manufatti
E questo va rientra né in un in un problema in un problema di di di assenza di domanda effettiva in Italia per quanto riguarda la politica industriale se deve essere italiano se deve essere l'UPEA io posso essere anche favorevole a una politica su un piano europeo pro questa deve essere selettiva
Deve essere indirizzata specificamente su quei territori che sono in un uno stato di sviluppo arretrato ma questo non è mai avvenuto e non avviene tutt'oggi se si guardano i fondi che sono stati dati per le politiche industriali se le prende il cinquanta per cento la Germania un altro venti per cento la Francia e degli spiccioli poi arrivano ai Paesi della periferia del sud
Quindi
Va spetto ancora diciamo una una politica industriale che sia selettiva non soglia dei settori ma a livello di di territori più più arretrati poiché secondo me sono necessarie anche delle strategie nazionali la strategia nazionale d'oggi nostro otto punto zero
Assil merito di aver riportato il dibattito industriale in Italia questo gli va riconosciuto però anche qui ci sono delle criticità fortissime non è una politica selettiva e non è una politica che va a a cercare di fare quello che viene definito il ghiaccio Inga potrà i tre territori e quindi a risolvere pro di cui parlavo prima i vari i vari dualismi industriali che sono veramente caratteristici nel nostro Paese chiudo con il discorso sulle scuole di pensiero benissimo Schumpeter ce l'avevo una slide ho dovuto volare sulla parte teorica per forza di cose
E come avevo sottolineato io prima secondo me mi sono d'accordo con lei quando dice che non bisogna dare tante etichette
E secondo me però quello che vedo oggi è proprio questo cioè ognuno se la sua etichetta ognuno alla sua scuola di pensiero dietro ogni scuola di pensiero c'è una sua rivista dove si può pubblicare e per questo io dicevo che sono e bisognava pensare a costruire un paradigma alternativo siamo d'accordo su una serie di cose siamo d'accordo che la convergenza è un mito
Costruiamo questo paradigma alternativo
Questo diceva grazie
Io non volevo non volevo intervenire però siccome è rimasta una domanda inevasa mi faceva piacere risponderà l'amico Rocco Di Battista
Quella sulle basi sì
Dal mio punto di vista è sicuramente erano diciamo così grande autorità però credo che quello che sia successo il grande cambiamento che è successo e che si è passato da un
Modo
Diciamo così tradizionale cosiddetto relationship banking cioè la la banca che curava la relazione con il cliente che anche se era in difficoltà
Lo guardava negli occhi di ci parlava li controllava le fatture sapeva tutto del cliente no questo è il modello diciamo così tradizionale di
Fare banca che chiaramente rispetto a a dei piccoli clienti era molto
Diciamo è meglio di quello nuovo che si è affermato che e così detto sciato banking c'è una un economy una un tv modo di fare banca che più basato su
Diciamo così sul trading sulla sul commercio di titoli finanziari tutto il discorso delle cartolarizzazioni lo Chateau banking eccetera eccetera oggi non si fa più quelli modello di banca a tradizionale perché si sono affermati altri modelli chiaramente questo questa moda si è un po'interrotta dopo dieci anni fa con la l'inizio della crisi
Però ancora così sono cambiati i modelli informativi per le banche prima
Sì ci si parlava diciamo così da uomo a uomo oggi e e la taglia è un riflesso cioè quello che ti sta dicendo un è una conseguenza perché prima la relazione secondo me a la banca piccola riusciva meglio diciamo così a coltivare la relazione mentre la banca piccola non riesce a a gestire in modo efficiente la la la diciamo così il trading sui mercati finanziari
Mentre sono molto meglio le banche per fare le banche grandi per fare questa cosa perché hanno bisogno di sistemi informativi che hanno caratteristiche diverse che sono le banche più grandi possono diciamo così garantire
Il legame era questo secondo me cioè sulla
Sì sì ma è un fenomeno internazionale non solo italiano è un fenomeno internazionale
Così
Niente di possiamo chiudere o no sì possiamo chiudere vi ringrazio tutti bello essere qui parlare di marzo di Marcello De Cecco seguente sarà stato contento di sentire nomi come Sylos Labini come Caffé e come Pasinetti se grandi vice colleghi quindi speriamo che questa possa essere un futuro anche per noi più radioso grazie a tutti per i vostri interventi a dimostrazione