Anniversario del XX settembre 1870. Breccia di Porta Pia e Roma Capitale

Lo dico ringraziando radio radicale che registra questa assemblea questa riunione
Saluto per primi anzi vediamo se non faccio Caffa andiamo in ordine per il primo il rappresentante del sindaco il dottor Maurizio sguarnisce il presidente del quartiere centro storico e per secondo ma non vuole essere secondo solo in ordine cronologico il proprio stile chiarissimo professor Giovanni Cipriani che terrà una relazione peraltro contenuta
Perché tutti mi dicono che impongo i tempi dal Signore chiedo la cortesia di rientrare nei minuti tollerabili anche da parte dei migliori nei grandi oratori che abbiamo il piacere di avere sempre con noi
Allora la parola dicendo per primi un viva al venti settembre altresì dal rappresentante del sindaco
Maurizio su guance che è venuto a portare il suo saluto
Salve buongiorno a tutti io sono qui a portare i saluti del sindaco ma in realtà di tutta la città in questo luogo dove si commemora questa cosa così straordinaria come va be'ce li porta via qualche giorno prima che questa venisse Cavour le diceva la nostra stella ve lo voglio dire apertamente
Per far sì che la Città eterna sulla quale venticinque secoli hanno depositato innumerevole glorie diventi la straordinaria vitale del bellissimo legno italico
Dopo poco questo avvenne ed avvenne in un modo devo dire
Poco cruento per essere stata anche una battaglia i carteggi erano intercorsi nei quindici giorni precedenti alla breccia tra Vittorio Emanuele e piovono
Ognuno amava le proprie ragioni il il re seppe cogliere con il governo e il fatto che in questo momento in quel momento storico i francesi non ero più in condizioni di poter imporre la forza e quindi sorreggere lo Stato Vaticano
E decise di mettere in sicurezza sì il Paese ma anche il Vaticano spesso perché poteva come dire a delle vittime agli altri infiltrazioni pianoro aprì le sue ragioni disse però io non potrò mai accettare così di buon grado
E schierò i dodici tredici mila soldati di cui disponeva ma una volta aperta la breccia grazie ai cannoni decise di dichiarare la resa issare la bandiera bianca e Roma di vento
A corollario di un percorso che era stato non privo di sangue di battaglie la meravigliosa capitale di questa città di questo Paese che così straordinario che tanta storia portava con sé e tanta saggezza
è opportuno sempre ricordare questa cosa perché
Fu determinante nel
Fare del sentire veramente l'unità nazionale cioè al territorio si univa anche lo spirito della fede
Quindi fu una giornata straordinaria e che dire grazie a tutti voi che con tanta generosità e con tanta voglia di ricordare ogni anno dalle celebrata grazie
Ringrazio ancora Maurizio su guance a nome attraverso di lui anche il nostro sindaco direi di procedere come abbiamo scritto nel programma che una parola un po'esagerata
Dando la parola per primo al professor Cipriani e poi nell'ordine rappresentanti come dal nostro tradizione ai rappresentanti vero Marconi camere delle associazioni che hanno aderito a questa manifestazione sono meno dei presenti per fortuna mi presenti siamo di più del numero delle associazioni il nostro primo grande successo
E la sala a a anche a diversi posti occupati dal circolo convettivi fino al generale
Comandante Antonio Nicotra che siede alla sinistra della mia cara sorellina Rosa Maria Scarlino Cicconi che anche lei scusate riferimento familiare al voluta interveniva questa manifestazione professor Cipriani a lei
I minuti a disposizione variano da uno a venti
La campagna del mille ottocentosessantasei pur segnata dalle sconfitte di furto sa e di Lissa
Dette è un risultato molto importante cioè l'acquisizione del Veneto
Mancava Rocco l'obiettivo come è stato ricordato in precedenza che tutti si ponevano proprio perché Roma rappresentava l'ideale capitale Roma però era chiaramente protetta da Napoleone terzo ed era quindi intoccabile
Tra l'altro la convenzione di settembre che aveva determinato Firenze capitale d'Italia era stata realizzata proprio per impedire una conquista di Roma
Firenze doveva Estela capitale stabilendo Italia rispettando dunque Pio Nono e la sua completa autonomia
Si dette un colpo mortale all'autorità ecclesiastica proprio dopo la campagna del mille ottocentosessantasei fu infatti decisa
La
Completa trasformazione del patrimonio ecclesiastico che divenne di proprietà dello Stato
Mentre Bettino Ricasoli era Presidente del Consiglio l'operazione fu poi perfezionata da Rattazzi mentre Firenze ovviamente era capitale i beni della Chiesa dei conventi di tutta l'Italia passarono allo Stato
E in gran parte furono utilizzati per fini di Stato per questo motivo gli ambienti in cui noi ci troviamo che erano ovviamente dei domenicani di Santa Maria Novella
Sono passati quella che è l'utilità pubblica e ancora oggi lo sono la gestione di questi beni dallo Stato passo poi al Comune di riferimento in questo caso il comune di Firenze che è in ultima istanza il proprietario del Complesso di Santa Maria Novella
Si volle anche favorire i i una prova di Fo sa nel mille ottocentosessantasette Garibaldi a Mentana
Tentò di forzare la situazione
Era un tentativo destinato al fallimento ma fu comunque un tentativo significativo Firenze voi ha voluto in particolare onorare Mentana in modo straordinario
E lì cantò aumentano una piazza e un monumento estremamente significativo subito poi dietro gli Uffizi
Si attendeva il momento opportuno
La campagna fra la Francia e la Prussia
Fu vista con estrema attenzione la Prussia si era mostrata fortissima poco prima proprio nel mille ottocentosessantasei era quindi è chiaro che il rischio
Di una sconfitta francese fosse plausibile e questo alimenta va grandi speranze in Vittorio Emanuele secondo e nell'esercito italiano
Napoleone terzo era estremamente coraggioso e asse dando si trovava sul campo di battaglia
I francesi furono sgominate e con incredibile capacità i prussiani non solo sconfissero i francesi ma presero prigioniero lo stesso Napoleone terzo
Quindi l'intero crollo Rollo politicamente militarmente economicamente
Salvo i suoi capitali solo il banchiere più uccelli ebrei d'Europa Rothschild che aveva un servizio privato di fiction i viaggiatori non fidandosi delle notizie ufficiali
Quindi i suoi fiction i viaggiatori funzionavano perfettamente la notizia della sconfitta di Sedan giunse a Parigi Aurora Schelda prima delle notizie ufficiali vende immediatamente al massimo della Borsa tutti i titoli poche ore dopo tutto crollo ma Luís
Aveva fatto in tempo naturalmente con la sconfitta di Napoleone terzo Roma era una metà possibile fu dato quindi l'ordine qui
A Firenze al ministero della guerra in piazza San Marco di mobilitare subito i reparti al comando del generale Cadorna per attaccare Roma
Come è stato ricordato si ferì in saldo
Che Pio Nono non avrebbe opposto particolare resistenza si pensava a una mediazione Cadorna arrivò fino a Roma
Atti se tre giorni
Che il Papa
Si facesse vivo in qualche modo il Papa non solo non si fece vivo ordinò al generale camion Sadler
Era il comandante delle truppe pontificie di opporre resistenza
Cadorna a questo punto
Ordino l'attacco a Porta Pia che furono quindi alcuni morti e alcuni feriti Cam sulle si arrese
Ma Pio no no fu terribile come pontefice ordino che nessuno
Dei soldati feriti moribondi che avevano attaccato a Roma ricevesse i conforti religiosi tutti furono scomunicati e in particolare i feriti condannati all'inferno
Questo creo in Vittorio Emanuele secondo una reazione straordinaria
Nonostante Ricasoli avesse cercato di gettare acqua sul fuoco Vittorio Emanuele secondo ordinò lo sfratto di figlio no
Dal Palazzo del Quirinale
Io no no doveva lasciare il palazzo del Quirinale in residenza pontificia
E doveva ritirarsi in Vaticano
Pio Nono realizzi rabbiosamente e
Il suo provvedimento
Rimase scende per ordinò Pio no no che tutte le stanze del Quirinale oltre cinquecento stanze venissero chiuse a chiave e le chiavi gettasse nel terziario
Quando i rappresentanti di Vittorio Emanuele secondo si presentarono il portone del Quirinale il portone
Era chiuso
Non c'era nessuno
Fu chiamato un fabbro per forzare la porta e questo fabbro lavorò per più di un mese a forzare le cinquecento forte che erano state chiuse
Ma da quel momento il Quirinale divenne la residenza di Vittorio Emanuele secondo
Con questo nel mille ottocentosettantuno fu deciso il trasferimento della capitale da Firenze a Roma quindi non in mille ottocentosettantuno Roma diventa capitale
Tanti avevano partecipato alle cosiddette passerebbe Attali è l'ultimo caso era quello di Roma e tra l'altro noi abbiamo proprio grazie anche al Comitato del Risorgimento
Ritrovato un artigliere morto apporta Fia che è sepolto al cimitero delle porte sante Brigitte quindi è un anche una testimonianza molto precisa molto precisa
E e nel mille ottocento settantadue proprio per venire incontro alle necessità di questi militari che avevano combattuto
Furono create lei fratellanze militare quindi la Fratellanza militare in cui noi siamo è sostanzialmente dal mille ottocento settantadue operativa
Questo è estremamente significativo non a caso a voi vedete qui ricordo proprio di Vittorio Emanuele secondo
Proprio perché si volle dare un significato profondo a quanti avevano lottato combattuto per protesta unità
Mancava mancava ancora a Trento
E la cosa andò avanti molto molto negli anni nel mille novecento quattordici con lo scoppio della Prima guerra mondiale
L'Italia si ritenne totalmente impreparata Giolitti foriera assolutamente il contrario a una guerra che appariva soprattutto per gli aspetti tecnologici a cui ormai si era giunti estremamente pericolosa distruttiva
Occorrevano apparati strutture una produzione bellica di estrema raffinatezza e quindi nel mille novecentoquattordici risalga dichiaro la non belligeranza chi gruppi gli indugi chi volle la partecipazione dell'Italia alla prima guerra mondiale idealmente fare completare
Il quadro geografico nazionale lo stesso re Vittorio Emanuele terzo che disuguali iniziativa
Stabilì contatti in Inghilterra conta il governo inglese
E in particolare si giunga ossea un vero e proprio accordo che determinò
L'ingresso dell'Italia come è ben noto il ventiquattro maggio mille novecento quindici anche la Francia spingi va enormemente
Proprio per l'ingresso dell'Italia
Anche perché questo avrebbe sicuramente da un punto di vista strategico
Dirottato parte delle strutture su un altro fronte e quindi ha alleggerito il fronte francese che era estremamente vessato
Dalla pressione che si trovava in quell'ambito
L'Italia dunque partecipa con il mille novecento quindici
E è estremamente interessante vedere che il ruolo che le fratellanze militari hanno svolto in quel momento proprio perché questo passato ero ritornato alla ribalta
In modo prepotente a questo spirito risorgimentale ed è molto interessante vedere poi lo stesso coinvolgimento della città di Firenze che ebbe un numero altissimo di caduti
Proprio nel corso della prima guerra mondiale
In particolare interessante la divisione Firenze fu creata una divisione Firenze che nel mille novecento diciassette
Sotto il comando del generale cappello della Seconda armata si distinse nella occupazione Del Monte Cook che ovviamente fu ribattezzato Cuccu dai soldati che facevano parte della divisione sotto questo profilo molto interessante un contributo uscito non molto tempo fa di un sottotenente di fanteria
Di fronte a sé
Ma hanno uno in
Che partecipo
Proprio con la divisione Firenze alla occupazione Del Monte Cucco e ha lasciato una testimonianza molto interessante sotto questo può
Nonostante il dramma di Caporetto l'Italia sette
Recuperare
Operativamente grande slancio soprattutto grazie alle riforme attuate all'interno dell'esercito sta generale Armando Diaz e dal su gruppo dirigente e nel mille novecento diciotto si concluse realmente questo straordinario itinerario
Vittorio Emanuele terzo volle coniare appositamente alla fine della guerra una medaglia
Con il suo volto naturalmente è una scritta molto significativa Unità d'Italia mille ottocentoquarantotto mille novecento
Diciamo questo lungo itinerario si era definitivamente grazie a voi
Efibanca Aldo interessante Grazia leggero
No no perché
Prego confidando rimaneva
Benvenuto
Grazie ancora si parla al microfono sempre degli amici di radio radicale che ringraziamo di nuovo diamo la parola se non sbaglio a Grazia Galli prevalso per l'associazione Progetto Firenze
L'associazione Progetto di Firenze mi indica Massimo Lenzi che è importante perché bisogna ascoltare attentamente i
Il quale altra associazione
Va bene spazio ricordare che
Queste no stava
Allora il da un minuto altri minuti e mezzo ok
Cercherò di essere veloce innanzi tutto volevo ringraziarvi per l'invito per ringraziare il professor Cipriani da qui riprendo il finale permettendomi leve disaccordo io non credo che il percorso sia e sia concluso allora credo che oggi più che mai quel percorso vada ripreso
Come associazione Progetto Firenze il nostro la nostra missione il nostro scopo e i nostri sforzi sono concentrati nel farla rivivere questa laicità perché oggi più che mai ce n'è bisogno
Ce n'è bisogno e lo vediamo tutti i giorni nei nuovi discorsi che si sentono fare nelle politiche della famiglia nella discussione di diritti civili che abbiamo conquistato nel corso degli anni con tanta fatica grazie alla partecipazione di tutti
E ce n'è bisogno anche nel guardare nell'insegnare a tutti a guardare con la città i Problemi così come stiamo tentando di fare ad esempio oggi potete leggere il nostro intervento sul Corriere Fiorentino a proposito del problema
Della psichiatria del problema della psichiatria criminale perché c'è bisogno di attenzione a questi problemi che spesso sono all'ultimo banco dei nostri pensieri
Però c'è bisogno di aiutare il compimento di una riforma come quella della legge ottantuno che è costata tanta fatica
Per superare quell'abominio che erano i manicomi criminali
E che ora se non stiamo attenti Anna piena attuazione di quella riforma sì di produrranno in forma ben peggiore contanti in piccoli Minio PG e casi come quello di Scarperia casi come quella tragedia che è successa ieri ha più Bibbia
Sono casi che puntano il dito sulle istituzioni che non si occupano di attuare appieno quella riforma
Ma anche su di noi che non non ci occupiamo di sollecitare le istituzioni a compiere fino in fondo quello che de che prescritto dalla legge
Non ci occupiamo noi per primi fino in fondo di difendere lo Stato di diritto
Progetto Firenze questo vuole fare e lo vuole fare anche nella città di Firenze che è una città che sta vivendo un problema drammatico di cui ancora pochi si accorgono ci stiamo lanciando a folle velocità nel dritti a capofitto nell'ouverture insomma che il problema che tutti quanti sentiamo per Venezia
Che problema che altre capitali d'Europa si sono poste un problema che a Barcellona portato addirittura alle spese i cittadini a ritornare in piazza
E ad esprimere un cambio molto molto radicale nella politica amministrativa esprimendo un sin da qua da Colautti
Che è stata a lungo
La l'interprete delle battaglie per la casa qui a Firenze ancora
Non lo stiamo percependo perché fiorentini complice anche una tipo di cultura consociativa che l'amministrazione non fa abbastanza per contrastare anzi a volte asseconda un porto troppo
Lascia che le decisioni siano prese dalle associazioni di categoria i cittadini non hanno spazi cittadini si frammentano in mille comitati
Con cui magari l'amministrazione interloquisce sui singoli problemi quello che Progetto Firenze sta cercando di fare è lanciare questo allarme
Perché è un problema grosso vedete non è solo lo svuotamento del centro
E anche il problema di una conversione di un tutto un territorio in un'economia
Che ha un'economia che sul momento Sini negli anni scorsi ha permesso anche di tamponare i problemi della crisi
Ma nel lungo periodo e ne cominciamo già a vedere i segni è un'economia che porta i capitali fuori da Firenze per esempio in questi giorni tutti avete letto delle polemiche sui rifiuti la gestione dei cartoni della raccolta dei cartoni in centro
Benissimo in questo dibattito la cittadinanza SARS si accorge di quanto questo problema ricade nella fiscalità generale no
Questo è uno dei tanti problemi su cui noi vogliamo sensibilizzare la cittadinanza perché la città è anche questo occuparsi del concreto
E far ritornare questi valori nell'amministrazione di Firenze che è una città che di laicità ha veramente tanto bisogno io spero che ci potete aiutare e grazie comunque per lo spazio
Alle
Ho perso l'elenco alfabetico aggiornato non avevano messo in ordine alfabetico le associazioni quindi toccherebbe credo al circolo abbiccì circolo vero dopo lambisce la città quindi circolo circolo Gobetti
Circolo Gobetti quindi chiamo Alberto l'operazione
Per il Circolo Gobetti a portare il saluto poi dovrebbe toccare al circolo no alla fonda la fratellanza insomma non non offendete dei sono fino presidente dica
Il presidente allora interrompiamo un attimo ringraziamo ancora Maurizio slanci presidente del quartiere centro storico e delegato del sindaco per la sua presenza per il saluto dell'affetto
Solo
Hai imparato qualcosa assoluta la Volvo
I
Razzista parla grazie presidente grazie nel allora mentre si prepara Alberto Knox comunico il suo ordine del nostro comandante generale coordinatore toscano e coordinatore nazionale ometto gli altri titoli professor Fabio Bertini
Che sabato prossimo cioè domani l'altro Martina Prato ci sarà analogo analoga migliore naturalmente commemorazione del venti settembre nella sala della Provincia
A me ma addirittura un convegno
Sul punto come dire va be'un convegno va bene quindi chi volesse Up passare la mattinata Prato Sardo mandare alla sala della Provincia Bengal Bertolo presa la prego anche lei Alda un minuto
Buongiorno a tutti questa volta ad Alberto nella combinata perché insisti oggi insisti domani alla fine metto il caso intervenire
Ma lo faccio volentieri anche perché lo faccia il titolo del circolo Piero Gobetti ed è grazie a persone come Adalberto Scarlino e alla Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini se oggi
Questa ricorrenza rientra appunto nel cerimoniale ufficiale del comune di Firenze
E lo ha visto che
Meglio di Gobetti non saprei dire a riguardo mi sono limitato a portare alcune brevi citazioni che secondo me sì attagliano bene anche al all'oggi considerando che questi gli sto riportando risalgono questi scritti risalgono a circa cento anni fa poco meno di cento anni fa
E si rivolgono anche appunto ad una situazione storica
Molto diversa da quella attuale ma che comunque apparecchi assonanze con l'oggi
I brani che vi vorrei leggere sono tratti prevalentemente dalla dalla rivoluzione liberale e tranne uno che invece l'ho preso da risulti dal Risorgimento senza eroi
Così dice
Gobetti nel ventitré il problema italiano non è di autorità ma di autonomia
L'assenza di una vita libera fu attraverso i secoli l'ostacolo fondamentale per la creazione di una classe dirigente dirigente per il formarsi di un'attività economica moderna e di una classe tecnica progredita lavoro qualcuno qualificato Rocco intra prenditori risparmiatori secondo me in queste parole del ventitré troviamo alcune delle ragioni per cui anche oggi ci troviamo di fronte a certe situazioni e a certi comportamenti sia da parte di cittadini italiani che della nostra classe dirigente
Poi preso appunto dal Risorgimento senza eroi
Mentre le nazioni europee si sono liberate con le guerre di religione da tutte le ideologie italiani non possono pensare ad una riforma rilevi religiosa impegnati come sono dalle contingenze a distruggere il dominio territoriale dei pontefici
Le plebi continuative intorno ai conventi agli istituti di beneficenza tutti cattolici restano cattoliche per istinto per educazione e per interesse
L'iniziativa spetta la nuova classe borghese che attua con Cavour la politicanti feudale del liberalismo economico per potersi dedicare ai traffici alle industrie risparmi e a formare la prima ricchezza e il primo capitale circolante in Italia
Ecco appunto Cavour intuisce tutti questi problemi qui e quindi cerca di trovare una risposta un metodo per cercare di risolverli purtroppo nona avvierà soltanto questo questa opera questo lavoro perché morirà prematuramente e la classe dirigente liberali che lo ha succeduto non si è dimostrata all'altezza del compito
Sì va be'però ma non è non era facile di Cavour non ne nasce uno ogni ogni cinque minuti diciamo e Namor proporre
La libertà economica fu il perno educativo su cui Cavour imposto la sua azione popolare
Perché la rivoluzione trionfa se contro la reazione bisognava che sulla libertà si venisse fondando la vita privata e pubblica
Ma il capolavoro di Kabul bisogna riconoscerlo dopo tanti frangenti menti sulla politica ecclesiastica
Egli comprese la vanità di ogni lotta contro il cattolicesimo in un Paese cattolico e la necessità di combattere alla Chiesa non su un terreno dogmatico ma sul problema formale della libertà di coscienza
Intesa secondo questi principi la formula libera Chiesa in libero Stato non è più un'ambigua trovata di filosofia del diritto ma un'astuzia di politica internazionale e la prova delle virtù diplomatiche e della maturità costituzionale del nuovo Stato
Il suo segue la Chiesa poi provava la sua profonda convinzione che l'autonomia di un popolo moderno non potesse fondarsi su una demagogica propaganda anticlericale
Non si poteva andare oltre il cattolicissimo Sezze dimenticava la tradizione cattolica
Perché gli ho detto questi brani che magari molti di voi già conoscono semplicemente per suggerire che magari questa ricorrenza qui più che un punto di arrivo lo si possa vedere come un punto di partenza
In questa prospettiva grazie per l'attenzione
Grazie ad Alberto no pensa al Gobetti dell'ordinanza reti questa tombola è stabilito toccata associazione con la quindi associazione veterani e reduci garibaldini che già un mese anche lei dovrebbe avere un minuto teorie un lampo un po'di di una procedura questo abbiamo vivo
Buongiorno a tutti a perfetto allora sarò molto stringata non voglio rubare tempo come associazione dei garibaldini abbiamo naturalmente storicamente un legame col venti settembre perché Garibaldi già nel mille ottocentoquarantanove aveva cercato di costituire Roma come la capitale di una serie di Repubblica e che in quel frangente si erano che è avvenuta e creando la Repubblica romana quella veneta quella di Livorno e insomma in qualche modo quel periodo è stato un po'la la gioventù del nostro Risorgimento un po'come i vent'anni e le aspirazioni dei vent'anni tutti abbiamo passato nella nostra vita
Un momento veramente di importante di scossa per tutti quanti
Naturalmente le condizioni storiche sono state ben peggiori e quindi abbiamo visto purtroppo quella pagina concludersi nell'anno dopo nel quarantanove con una disfatta di quelli che erano gli ideali ed una trasformazione
Indietro purtroppo quindi con la ripresa dei delle situazioni delle condizioni politiche erano precedentemente
Però questa cosa era rimasta naturalmente latente come ideale Roma doveva essere perché era vista da un po'da tutti come la reale capitale del nostro Paese una volta si fosse riunito ci siamo arrivati nel mille ottocentosettanta in quel momento per l'appunto Garibaldi non non era in Italia era impegnato in Francia
Perché nonostante appunto ci fosse stata questa guerra per quasi personale fra lui e la Francia nel mille ottocentoquarantanove che li aveva visti contrapposti nella difesa della Repubblica Romana
Però al momento in cui si forma con le con con la comune a Parigi e tutto il resto
Una repubblica e non più solamente il prevede l'intero francese Garibaldi viene interpellato come aiuto per contrastare la forza prussiana in quel momento era veramente molto preponderante
E Luís no non non ci pensa due volte anche se ormai era maturò pieno di dolori reumatici e tutto quello che si può dire
è partito radunando le sue camicie rosse ed è andato a in Francia a combattere e praticamente la sua è stata l'ultima campagna e lui presente anche abbastanza positiva perché una delle poche vittorie
E una bandiera rapita diciamo all'esercito prussiano è stata proprio per merito dei garibaldini dopodiché è questa cosa quindi l'ha portato a essere fuori da quello che era il il il teatro delle operazioni quindi in Italia però accetto l'aver avuto finalmente Roma liberata anche per lui è stato motivo di grande soddisfazione
Non lo è stato in seguito vedendo gli effetti di come era governato il Paese però insomma questo si sa
Fra l'azione e il pensiero è e il la messa in opera del pensiero a volte ci corre molto quindi e ringrazio le autorità turche intervenute ci vediamo il prossimo venti settembre
Per il Circolo Rosselli con lasci per il Circolo Rosselli arrivato qualcuno perché erano in salvo prima bene allora sempre con la CIG comitato comitato Ferentino Risorgimento comitati Risorgimento
Noi pregheremo d'accordo tutti Alessandro Frigerio il professor Fabio Bertini
Di disegnarsi di intervenire per pochissimi brevissimo un minuto anche un'arma un minuto con la memoria e io penso professor Fabio Berrettini
Coordinatore nazionale con l'Aci dei comitati conosci per il Risorgimento poi si passa alla F
Ma va presa ma penso di sorpresa e quindi magari però se attenti penso ecco no ma penso di sorpresa ma insomma eh stavo riflettendo
E riflettevo sul fatto testo ottavo devo ringraziare Giovanni ci viene perché c'ha dato quadro perfetto stavo riflettendo come vada messa in evidenza un aspetto che è legato alla Porta Pia alla presa di Porta Pia ed è legato a tutto il periodo successivo una prima annotazione veloce veloce
La festa del venti settembre diventa festa nazionale nel mille ottocentonovantacinque viene invece tolta dal numero delle feste nazionali e mille novecentoventitré quindi e i scusate devo dopo il Concordato dopo ventitré dopo il Concordato quindi esso ha un significato e significato stai io credo è un qualcosa che forse conviene sottolineare perché potrebbe avere anche una sua attuale attualità cioè la ragione che come dire illustra la la pesa di di Porta Pia sia una ragione nazionale
Ma è anche una radicale universale che è la come vitello che faide di del venti settembre una festa di tipo internazionale
Che vale a dire io l'idea del libero pensiero della tolleranza
Della possibilità di libertà religiosa effetti
Che diventa una cosa assai difficile da conquistare e che si perde anche abbastanza facilmente quindi queste o secondo me è il cuore del problema quello fondamentale grazie
Amico Presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani che ci ha raggiunto anche quest'anno col suo permesso serie di qualche minuto sennò ti do la parola subito
Bene allora diamo con la F la parola alla Fondazione Rossi Salvemini la parola nella persona di Valerio già Mellini
Riproporre la Fratellanza
No
Un minuto come sapete io porto sempre
Ernesto per il ventisette Ernesto Rossi
Va da sé naturalmente
E ci sta a pennello sei anche sentite le parole Fabio giustissime
Perché io collego sempre questa festa
Da quello che ricordava appunto del testo
Che a Firenze per Firenze fece un discorso e fece scalpore cinquantanove
Per il quale fu perquisita anche la sua vita la per la l'abitazione alla ricerca del testo di questo discorso doveva essere sequestrato non ce la fecero perché
Andò in stampa prima
E tutto sommato Ernesto poi fu contento dice ma hanno fatto un sacco di pubblicità
Di questo discorso lui ricordava fu insomma iniziava ricordando due cose del venti settembre ce l'ha ricordando appunto è questo che ti settembre
Fu cancellato no era stato cancellato ricordava fondamentalmente si dice punto primo il Papa arrabbiato vaticane arrabbiato per la perdita del potere temporale ma questo abbiamo visto che poi è stato in qualche modo riassorbito
L'altra cosa che non che continuano andar giù
E che il pensiero cioè il venti settembre ricorda secondo me aveva ragione e mezzo che il Risorgimento fu anticlericale
Poiché è arrivato il fascismo a metterci una pezza e poi arrivato l'antifascismo a metterci un coperchio definitivo questo è il punto
Per cui mi preme sempre ricordare che il venti settembre
Per me periodo sostenuto sedano
Ma altro come me fondamentalmente un venti settembre anti concordatario
Ce la faremo mai ad affrontare il problema del concordato perché quando si parla di brutta religiosa
Dobbiamo arrivare nel concreto a quello
Chiudo subito perché minuto è già passato che l'unica mia speranza a questo punto visto che l'Italia fu fatta italiani qualcuno disse non sono fatti
Forse la mia speranza è che l'unico modo per diventare tali analisi quella diventare europei e questo si collega un'altra battaglia di Ernesto Rossi
Perché forse un Europa unità la federazione gli Stati Uniti d'Europa ne vogliamo chiamarli forse i concordati non lo so Noli permetterebbe una federazione in quanto tale
Questo è il mio augurio per questo venti settembre
Finisco donando poiché in una prossima occasione spero di farne un ciascuno di voi quando faremo presentazione ufficiale è uscita vedete sta bene anche questo un dizionario
Ernesto Rossi dizionario eretico abbiamo promosso questa pubblicazione mi faccio dono
Al Risorgimento naturalmente e al per ora è stato così gentile di aprire il nostro venti settembre grazie benissimo
Grazie anche a vedere sonnellini abbiamo la fratellanza artigiano l'Italia e l'unione agnostici chiedo al Presidente del Consiglio regionale si ha il tempo di ascoltarli conclude benissimo allora Armando Nikolaj della Fratellanza artigiani d'Italia
E pausa siccome il professor Cipriani ha concluso il suo splendido intervento con la citazione del quattro novembre
Mille novecentodiciotto siete invitati fin da ora
Il sette ottobre domenica pomeriggio naturalmente per primo il viso il presidente già amiche con la Regione ha sponsorizzato patrocinato l'iniziativa insieme al Comune
Alla basilica di San Miniato al Monti alle ore quindici e trenta dove benedicente L'Abate padre Bernardo verranno cantati i cori della Grande Guerra la parola Armando Nicola
Ho naturalmente ma aveva dato due minuti un minuto sarà turbato l'Ulivo quindi nel mare di vera allora è chiaro che il venti settembre per ore per un repubblicano mazziniano come me a un senso che va a nasce prima del comitato del Risorgimento anche perché son vecchie in questa occasione io ho fatto questo libriccino semplice di vicino divulgativo
Come ho fatto in altre occasioni anche per ricordare non solo che il trentasette che il venti settembre era una festa nazionale fino al mille novecentotrenta e poi qualcuno prima l'ha accennato ma anche che i generali che farlo proprio a Porta Pia
Due di questi Bixio e Cosenza erano garibaldini e non li voleva Cadorna perché aveva paura che questi facessero di testa realtà qualcheduno hanno fatto lo stesso passo passo perde e però alla fine ed dovevano essere presenti
Bene e a questo punto dice dal venti settembre bisogna cominciare o comunque bisogna continuare un'azione molti mi chiedono perché esiste la fratellanza artigiano d'Italia perché esiste il circolo Gobetti perché e la ragione è una sola
E quella che noi vogliamo creare una rete laica a Firenze e possibilmente Toscana in Italia e questo è quello che Mazzini chiamava apostolato che altri hanno chiamato invece missione ma è la stessa cosa
Ed è la nostra speranza di creare una una vera coscienza laica in Italia non ce la faremo con la nostra vita ed è nostro tempo ma porteremo un testimone verso chi lo farà dopo di loro grazie
Grazie per la cortesia non essere stato presente adesso a la lastra all'amico Lapenna che parla per l'Unione atei agnostici razionalisti
Nazionalisti con la erre no severe pene portante è importante buongiorno balzo all'ultimo vero delle associazioni quindi sarà il più bello approfittare no se non sarò più breve di tutti
Per noi dell'Our unione atei agnostici razionalisti il venti settembre è la festa della laicità la promozione della quale la missione principale dell'associazione una laicità che per noi sinonimo di libertà libertà in tutti i campi e visto che siamo qui a celebrare diciamo così una vittoria contro il Papa libertà per noi anche anche se sembra magari stanno libertà religiosa
Perché la libertà religiosa non ha un solo contrario ne ha due ripete il Cotral la libertà religiosa è sicuramente il divieto di professare una religione
Ma un altro contrari la libertà religiosa e l'obbligo di professare una religione noi noi promuoviamo la laicità come libertà di tutti di professare
I crediti che vogliono nell'ambito privato senza la pretesa che questo si estenda alle leggi che riguardano tutti i cittadini però i venti settembre è quindi una ricorrenza una festa
è una festa in cui docili e ci ritroviamo un i valori in cui crediamo la libertà la laicità la tolleranza e quindi come mi come verrebbe da dire in un'altra festa buon ventisette anti a tutti grazie
Intanto devo dire per la radio la parola Eugenio Giani presidente del consiglio regionale dalla Toscana ringraziandolo ancora presente rinvenuto cadavere anche pazientato fino alla fine degli interventi
Con cast Prini accanto mi sento orgogliosa devo dire che quando ad Alberto mi ha invitata ho sempre partecipato anche quando questa manifestazione veniva fatta nel luogo sui più proprio
Ovvero in quella piazza dell'Unità d'Italia che ora è tutto un cantiere non tornerà purtroppo visto i canali i binari della tramvia come sono messi non ritornerà più nella sua dimensione di di piazza ma invece sarà diciamo una circolare che lo vediamo già oggi come purtroppo isolato quella stele che ricorda i caduti di tutte le guerre dal mille ottocentoquarantotto dagli studenti di Curtatone Montanara fino ai caduti della Grande Guerra
Quindi probabilmente ci sarà anche quello lo dico ad Alberto aveva scritto quel libro su i luoghi del Risorgimento i percorsi del Risorgimento
Da riguardare ma non è bello farlo qui perché poi in realtà questo è un presidio che insieme alla Fratellanza artigiana ci riporta in linea di continuità proprio a quei tempi ebbene farlo a Firenze perché non dimentichiamo che l'obiettivo e la consapevolezza che Roma era l'elemento fondamentale per dare un senso di nazione a un'Italia che attraverso il Risorgimento si stava facendo
Senza Roma sarebbe venuto meno quello che era una storia millenaria e conseguentemente non poteva essere lasciato al potere temporale del Papa il governo di Roma e del Lazio
Quell'obiettivo era un obiettivo che fondamentalmente parti a Firenze perché nell'ottobre del mille ottocentosessantasette quella lapide che proprio in questa piazza ancora ci ricorda dall'altro lato della piazza come Garibaldi prono ciò dal terrazzino dell'hotel Burchiello
Dove in quel momento alloggiava
Siamo nell'ottobre mille ottocentosessantasette Firenze dal capitale d'Italia e Garibaldi era qua per partecipare ai lavori del Parlamento o Roma o morte ecco che sostanzialmente la breccia di Porta Pia nasce proprio da quel messaggio e da quella folla che acclamava un Garibaldi chi era l'anima
Di tutto ciò che era accaduto in quegli anni
Io tante volte ha ripensato a un Garibaldi che dopo la grande esperienza di Roma del mille ottocentoquarantanove era stato costretto a fuggire aveva visto morire la sua compagna a in seguito con cattiveria nelle Valli di Comacchio ma poi proprio approfittando che la Romagna
Aveva una molto una buona parte
Nella storica appartenenza Granducato di Toscana e quindi passare i confini non era doveva arrivare sulle montagne ma era nelle zone di Modigliana Dovadola
Quando garibaldini scia passare quei confini le cose per lui significare non ben altro sì gli austriaci
Con cattiveria uccidevano coloro che l'avevano seguito la nella Romagna papalina
Nel Granducato di Toscana codette comunque di una tolleranza quando appunto varcò i confini varco all'Appennino e arrivo a Prato dove c'era già il medico che lo tutelava
Che lo porto a Poggibonsi a Colle Valdelsa dove si narra attraverso le lapidi ancora nella storia gli episodi che caratterizzarono Garibaldi
Che mette un buffetto alla figlia di quella donna che per due giorni la tenne in casa il Garibaldi che arriva la sul puntone di Cala Martina
Nel comune di Gavorrano dove ancora
Vicino a Scarlino sino a scadere la vera perde ecco dà il senso di un'accoglienza senza precedenti quell'accoglienza senza precedenti che poi lo accompagnerà guarda caso quando parte dieci anni dopo nella impresa dei Mille
Lo accompagnerà in quel maggio in cui partì da Quarto a dover partire
Quasi come fuggiasco rispetto agli atteggiamenti dica pure e anche del re leggermente migliore
Ma se il sette di maggio del mille ottocentosessanta
Non si fermava a Talamone dove si potervi fornire dei viveri delle armi e di tutto ciò che gli consentì di porre le basi per lo sbarco in Sicilia probabilmente la storia di quella impresa sarebbe andata in altro modo
Quindi in questa toscana che ha sempre avuto la consapevolezza che probabilmente da un punto di vista municipalista i colli sarebbe anche convenuto quello che era stato scritto nella fascia di Villafranca
Il nel mille ottocentocinquantanove lo Stato Pontificio limitato ormai alla città metropolitana romana usiamo questa espressione e poli dell'Italia divisa in tre contro i capitali
A Torino con i Savoia a Napoli borbonica al Sud e una dinastia tutta da inventare con capitale Firenze per la Toscana eleganti c'è la Toscana l'Umbria
La le Marche e Bologna ecco probabilmente da un punto di vista municipalista dico sarebbe anche tornato questo aveva affascinato anche tanti patrioti
Anche se poi devono essere riletti Giuseppe Montanelli per prima che parlava allora di Stato regionale e per questo fu diffidente sulla nazione unica e assoluta che volle Ricasoli
Ma la Toscana in realtà fu il punto di base di riferimento proprio per quella vocazione a un'Italia unita che esprimeva e voleva Roma come capitale ecco che la breccia di porta via il simbolo di tutto questo io nel mio ruoli istituzionali
Prima Firenze ora in Toscana ho sempre visto che quando si parla di venti settembre di Breccia di Porta Pia
Sia sempre diffidenza farne un'occasione istituzionale e quindi mi rifugio
Nelle iniziative del Comitato del Risorgimento perché a mio giudizio è un tappa della storia d'Italia molto importante di assoluta rilevanza e storica e simbolica per i valori che esprime e quindi grazie per l'invito e complimenti per portare avanti questa iniziativa
Bene credo che possiamo dichiarare Soltan la Assemblea alla riunione lieti di esserci ritrovati in nome dei nostri padri della patria
Grazie al presidente Gianni del sostegno che insieme speriamo al sindaco di Firenze da qui rappresentato da Maurizio guance ci vorrà continuare a dare come noi gli auguriamo di continuare nella sua attività indipendentemente ognuno dal proprio partire politiche ma gli auguriamo per stima ed affetto riconoscenza