Intervista a Massimo D'Antoni sull'ipotesi di nazionalizzazione delle autostrade

Radio radicale abbiamo dei nostri microfoni le professor Massimo D'Antoni economista professore di scienza delle finanze assieme all'Università di Siena allora proprio sole qual è il insomma il meccanismo il regime migliore per gestire una rete come quella otto stradale una concessione a privati un regime pubblico
Difficile dare una risposta generale netta diciamo che entrambi i sistemi possono possono risolvere possono possono fare al caso con relativi pregi e difetti ovviamente nel caso in cui significa una concessione non è che lo Stato si ritira stiamo parlando di una di un monopolio per cui non ci si può affidare a una concorrenza che non c'è e quindi deve esserci un'attività regolatoria molto attenta che lo Stato deve saper fare altrimenti
Diciamo un'altra occhiata regolatore mano nel testo che questo vada a vantaggio della collettività quindi diciamo che sono due soluzioni che richiedono entrambi
Uno Stato funzionante con una attenzione capacità i di valutare in un caso ricerca direttamente nell'altra nel valutare la gestione del del concessionario e quindi
E allora le le rifaccio la domanda professore nel caso nel contesto italiano lo sto per lo Stato italiano e quindi per l'Italia sarebbe meglio
Un regime dire diretto gestione pubblica un regime di concessione a privati in che modo organizza intimo dovrebbe essere organizzato questo secondo Richard
Però la prima cosa da dire è che l'esperienza non è stata positiva l'esperienza di diciamo di privatizzazione concezione proprio perché l'aspetto regolatorio non era non era assolutamente adeguato ora io non voglio parlare di andare a indagare sul fabbisogno data buona o cattiva fede però di sicuro quello che noi abbiamo osservato era una insufficiente capacità di diciamo di contenere le le le pretese anche nel privato per cui quello che che si è verificato sono stati profitti estremamente elevati una redditività forse troppo elevata
Del privato a fronte di investimenti che magicamente inferiori a quelli previsti quindi c'è stato
Un di fronte a quello che un orientamento del privato chiaramente al al profitto c'è stata una insufficienza nella regolazione che mi fa dire che le cose avrebbero avuto qualche andare meglio se si poté continuare con la gestione pubblica anche quella non esente da difetti
Però forse insetti che avremmo visto sarebbero stati meno gravi ecco se naturalmente chi osserva sì però le prove che abbiamo di gestione pubblica della rete stradale proprio in questi anni non sono particolarmente cioè
Cadranno nella NATO va be'
Non so dunque non facciamo nomi e cognomi insomma perché però intendo dire che ci sono dei tratti l'avrebbe però ora
Non è che il privato abbia portato grandi novità nella nel modo in cui erano gestite cioè ricordiamo storicamente l'Italia quando con una diciamo con la S.p.A. privata gestita dall'IRI
Ha creato una una rete autostradale che negli anni quando fu creata appunto quasi un record cioè ci veniva indicato essere rotta sia per la rapidità con cui ci riuscì
A creare una rete che su tutto con ricomparire con un'orografia particolarmente difficile
Quindi diciamo che
In termini storici o forse non lire parlerei di un chiaro fallimento è il codice di neve che insomma in termini storici no però mettiamo allora con l'oggi professore e è possibile un passo
Maggio a dedurre dal regime di concessione al regime pubblico senza troppe oneri per lo Stato Service cade questo no allora su questo non sono in grado di rispondere a questo e quindi il il tema si sposta sul piano giuridico
Quindi si tratta anche di andare a vedere questa questione delle penali che mi ha tra l'altro particolarmente sorpreso credo come a tutti
Il modo in cui erano importate nella concezione l'ha detto che su questo questa una domanda che girerei a una non mi dissero di non mi sta operativo si impianta sarei curioso di
Di conoscere però le conoscere però lei dice
Per quello che possiamo capire i miei Lignati insomma teorica tra virgolette un regime di con di gestione pubblica sarebbe alla fine migliore nel caso
Non voglio nostro di questi regimi di concessione prima ricca Bibendum diciamo con una condizione e cioè il un problema che poi il problema
è una delle ragioni per cui sciando alla alla privatizzazione
Ecco che lottato negli anni Novanta temeva di essere vincolato sul reperimento delle risorse per gli investimenti
Diciamo che questo problema è ulteriormente acuito dai vincoli che ci siamo ci che c'hanno posti circa molto importante con il con il pareggio di bilancio cioè se poi lo Stato deve gestire una risposta ma non ha la possibilità di effettuare investimenti anche come sarebbe giusto in questo caso ricorrendo al debito
Allora si rischia di di far male quindi diciamo che il discorso andrebbe inquadrato anche
Nel nel contesto della capacità poi dello dello stato di affrontare industrie proprio vero che uno Stato che ha un bilancio di ottocento miliardi e passa di euro insomma se vuole se ha capacità politica un po'di soldi per gli investimenti pubblici tanti Benelli trova e
Siamo signora senza ricorrere al deficit volendo ancora io io su quelle sottoterra nelle diciamo che tutte le le
Le dichiarazioni sulla capacità di di tagliare la libertà alla fine ci sono scontrate con una rigidità di riguarda perché mi fa pensare che però poi non piacque il facile
O meglio l'andamento vicinissimo di sicure difficilissimo il troppo ma non solamente la metto diversamente della del piede per investimenti sono le spese che è più facile rinviare
Sì infatti l'effetto immediato di un pareggio di bilancio che non distingue tra spese correnti e spese per investimenti e tattili e terminare un rinvio sistematico degli investimenti a tutti i livelli e non quindi diciamo che in un contesto del genere è più facile
E più facile dizionari vedere di tagliare le prestazioni pensionistiche poi sa o bloccare il turnover ha pubblicamente è più difficile questo piuttosto che rinviare le spese per investimento è chiarissimo
Qui esattamente
Va bene mi sembra che il ragionamento su sì chiarissimo ringraziamo tantissimi professor Massimo D'Antoni lo ricordiamo professore di scienza delle finanze assieme a Bono ascolto come sempre terra dall'anno seguente ovvero da radio radicale