Meeting di Rimini 2018 - Quale futuro per il Sud

Buongiorno venuti a questo incontro
Secondo incontro l'intergruppo promosso insieme all'intergruppo per la sussidiarietà che segue quello di ieri che ha visto la partecipazione di parlamentari iscritti appunto l'intergruppo la presenza del Governo con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti
Presento subito gli ospiti di oggi
Partendo dal
L'onorevole Luigi Martina
Ventitré a destra
L'onorevole speranza
Presidente Barbara Saltamartini
Vicepresidente
Rampelli
Poi scopriremo nel corso dell'incontro un una la presenza del presidente del CONAI dottor poi Iullo
Chiedete a fianco al presidente della Fondazione per la sussidiarietà Vittadini
Presente anche ieri all'incontro appunto appena citato
Come come ho ricordato questo incontro che segue
La diciamo quello diede chi chi era presente ha avuto modo appunto di ascoltare anche le ragioni della nascite la riproposizione del della ricostituzione dell'intergruppo per la sussidiarietà entrate nasce il uno dei promotori proprio all'inizio onorevole Maurizio Lupi che saluto e ringrazio
Per aver
Ricatta rilanciato l fatto ripartire l'intergruppo
In questo in questo momento appunto le considerazioni che sono state fatte da oramai credo oltre duecento parlamentari che hanno aderito e che hanno poi pubblicato un manifesto che si sono dati e che hanno redatto proprio per spiegare le ragioni di questo impegno trasversale quindi Inter interparlamentare appunto come dice il nome su Corriere della Sera apparso qualche giorno fa proprio il il manifesto
Prende le mosse dalla considerazione che oggi nel mondo in un mondo globalizzato non non ci sono isole nessun Paese un'isola tanto meno il nostro nostro paese
E che quindi
Non si può soltanto da un lato assistere passivamente a ciò che sta avvenendo a livello anche economico e cioè
Il fatto che ci siano dei paesi che un tempo erano Paesi cosiddetti in via di sviluppo che oggi giustamente e legittimamente stanno crescendo assorbono risorse producono anche ricchezza e occupano degli spazi che prima erano occupati soltanto da alcuni di questi Paesi come dire più più sviluppate equilibri su un dato di fatto non se ne può dall'altro
Ci sono anche come dire delle delle considerazioni che fanno e che hanno che questi parlamentari punto hanno scritto all'interno di questo documento che riguardano delle crisi strutturali che ci sono state nel negli ultimi decenni una su tutte perché poi invito a cercare il documento che comunque pubblico
Una come dire mi un indebolimento ieri il sottosegretario Giorgetti parlava se non ricordo male di Sclerosi di dei di cosiddetti core corpi intermedi di queste aggregazioni di queste realtà
Sindacati associazioni d'impresa e quant'altro che hanno in questi negli ultimi decenni hanno contribuito invece come dire alla saldatura e alla della sociale al a cono contribuito alla al a la prosperità e al successo del delle note no anche nel nostro Paese e che quindi come dire non sono più questo collante e c'è un momento di di di difficoltà
Il ti parla il l'intergruppo ha individuato alcuni temi
Che partano appunto da questa impostazione di questo recupero dell'impostazione sussidiaria tra questi temi c'è ne uno in particolare che l'oggetto dell'incontro di oggi e che il Sud
Agli altri velocemente livelli cito ma sono l'inglese l'emergenza educativa tanto ripresa ieri anche dal da sottosegretario ma dal dagli altri dagli altri partecipanti la l'accentuazione sul nuovo sistema di Welfare e la necessità di di vedere il sistema delle istituzioni di autonomia
Venendo nel merito dell'incontro di oggi e quindi il il Sud e quindi quale futuro per il sud prima di dare la parola al presidente Vittadini
Che prenderà spunto nella sua introduzione per favorire il dibattito dal rapporto che la Fondazione per la sussidiarietà pubblicato quest'anno tra l'altro uno dei curatori qui vedono presso Brugnoli l'altra è stata anche la professoressa Garrone insieme ad altri tanti altri
Esponenti sia dalla del mondo accademico che politico
Sottolineo questo cioè bio penso che presenta il Perini e quello lo lo dirà meglio che era bello lo preciseranno loro esploderà occorre sicuramente un cambio di punto di vista nell'affronto
Del tema del sud un cambi quindi non più come un'area periferica ma come centro di un nuovo sistema globale appunto riprendendo quanto detto in precedenza occorre anche un cambio di metodo ieri è stato detto da più relatori in particolare da sottosegretario Giorgetti che occorre avere un sistema come dire differenziato anche a livello regionale qui probabilmente il rapporto lo dice
Sarebbe interessante il dibattito magari su anche su questo passare da da del come dire dal punto puntualizzazione del federalismo fiscale a una sorta di federalismo culturale quindi una differenziazione un regionalismo differenziato anche per per punti Dieter diversità culturali e poi c'è un tema ed è il motivo per il quale abbiamo invitato anche il presidente di CONAI che c'è un come dire un filo conduttore che sta emergendo che potrebbe essere utilizzato
Come chiavi di sviluppo Celli enorme attenzione al tema della sostenibilità che questi ultimi anni
Diciamo l'ultimo decennio sta diventando anche un punto fondamentale del business model di molte aziende che quindi potrebbe coniugato con il principio di sussidiarietà dare
Impulso a questa ripresa di sud
Detto c'è no io passerei la parola Giorgio Vittadini per l'introduzione la sua relazione introduttiva ai lavori di questa mattina
Allora
Verso
Cioè a partire per fare il
Ecco
Ora relazione mette in luce sintetizzando il rapporto due cose le l'emergenza del sud ma anche la grande possibilità che certe condizioni
Che si stanno verificando mettono come possibilità di cambiamento
Cominciamo da un primo livello la crisi demografica
Vediamo innanzitutto la popolazione residente al Sud oggi è quella prevista fra vent'anni vediamo questa diminuzione di addirittura un milione e mezzo di persone che ancora vuol dire anche invecchiamento della popolazione
Vuol dire anche andando avanti ancora nel tempo pensate una una diminuzione di cinque milioni di persone
Da in cinquant'anni un aumento dell'età media da quarantatré a cinquantun anni voi sapete cosa vuol dire la crisi demografica
Vuol dire anche una crisi economica perché se lavora meno gente c'è meno gente che può mantenere le persone anziane
C'è meno gente che può investire l'educazione c'è mancanza di risparmio cioè impoverimento
Quindi vuol dire che se c'abbiamo già una condizione che è una condizione pesante di crisi verticale
Secondo tema questo è anche il De può devoto veramente del capitale umano
Vuol dire una voi sapete che ormai entrato in vigore la valutazione delle scuole viene fatto a livello internazionale e anche a livello nazionale prima provvedere con l'INVALSI purtroppo noi abbiamo delle rendimenti qualitativi che sono al Sud inferiori a quelli del Centro e del Nord inferiore della media OCSE e questo conferma i dati già a livello internazionale della indagine ovvia Pisa
A questo si aggiunge che la percentuale di giovani che abbandonano gli studi è maggiore al Sud che al Nord meno quelli con istruzione universitaria e la percentuale di laureati ancora peggiore allora voi capite che uniamo al tema del da guerra per può paramento la mancanza della classe dirigente una minore persone istruite oggi l'istruzione
Fa rima con economia meno istruzione meno economia
E e oltre a questo c'è anche un nuovo fenomeno che ha ormai una rilevanza statistica la migrazione interna
Milano che non era una città di fuori sede oggi una grande città di fuorisede molti meridionali perché i giovani migliori emigrano dal sud al nord non perché le università del Nord siano mediocre anzi
Cioè università come norme tradizione anche norme valore ma con l'idea di aver paura di perdere il lavoro studiano al nord o fanno la specialistica al nord queste tutta gente che non contro il guerra allo sviluppo del Sud
Povertà il tasso di povertà assoluta e il tasso di portare l'attiva pure ridotto è molto superiore a quello del centro e del nord
E a livello territoriale
Come dire
In aumento delle periferie delle delle aree metropolitane nei Comuni con più di cinquanta mila abitanti si si verifica in piccolo quello che si verifica verranno mondiale che le nuove povertà sono le aggregazioni cittadini come nelle grandi megalopoli dell'Africa in piccolo questo si verifica anche al sud
E tema dell'occupazione che per quarantaquattro otto per cento ventitré per cento in meno del centro Italia nord Italia peggiore in Europa con un tasso di disoccupazione è molto più alto
Quindi vedete che mettiamo insieme la crisi demografica la crisi del capitale umano
Con l'emigrazione la povertà l'occupazione
Che soprattutto a livello giovanile che pur diminuita guarda al quarantasei per cento siamo sempre al quindici per cento su più del centro e del nord dice la situazione che esiste aggiungo sull'emergenza giovani che il dato che dicevo prima della Maggiora bandoneón sono il un milione ottocento mila per Santa per cento dei miti quelli che non lavorano studiano sono al Sud e molti condividono ancora con i genitori o con uno di essi il
Lo stesso tetto non si staccano sessantasette per cento dei giovani celibi e nubili
Allora detto questo uno si potrebbe mettere mani capelli questore un indice che abbiamo costruito
In cui si vede anche la differenziazione territoriale perché il sud non è omogeneo ci sono zone quelle più scure che sono migliori
L'Abruzzo certe sono della Puglia certe zone della Sicilia altre in cui la situazione è molto peggio
Quelle più chiare
Allora a questo punto cosa fare
Uno direbbe è una crisi verticale è una crisi verticale se non mettiamo
Ma no qualcosa di radicale al di là dei temi di attualità e di breve periodo reddito di cittadinanza o altro
L'abbia chiamato Federico secondo l'ipotesi di intervento che è possibile cioè innanzitutto una questione che vuol dire l'idea del sud centro del Mediterraneo perché Federico secondo come sapete l'imperatore nato a Jesi terrore tedesco
Che portò alla capitale dell'impero a Palermo intuendo all'ora che quella era l'aria centrale
Dell'Europa Lare di incontro tra ebrei musulmani cristiani un'aria che poteva vere un'importanza enorme adesso guardate la dove dove il nostro Sud nostro Sud è al centro
Anche geograficamente di una zona di paesi il cui invece tasso demografico dell'oggi è tale per cui il cinquanta per cento alla popolazione sotto i trent'anni
E su tutti tutti i paesi che vogliono svilupparsi
E l'interscambio che noi abbiamo con questi Paesi è più alto di quello con la Cina
C'è tutto il tema terrorismo altro ma questi sono paesi che sono lo fa in cui noi questi sui punti centrali ma adesso dirò anche altra spetti c'è innanzitutto un fatto strano in questa prima ripresa economica mini ripresa di questi anni è stata più al Sud che al Nord dell'esportazione domanda interna PIL aumento di turisti start-up innovative
Allora perché questo previa piccolo flebile segno può essere strutturale ecco allora appunto dicevo se noi complice mi rifaccio coloro che veniva detto dietro per esempio
Dall'onorevole Romeo che parlava della sussidiarietà verticale e poi ripreso anche da Giorgetti da Del Rio da tutti
Dalla Gelmini
Noi possiamo pensare a un'Italia unità però differenziata in cui il Nord dialoga con la Mitteleuropa ma nel sud bah a trovare le sue qualità in questa situazione per quale ragione prima
C'è un fatto che hanno
Si sa non si sa
Chi lo sa lo sa ma molti non lo sanno degli ultimi anni è stato allargato suo ex e quindi le grandi navi possono venire nel Mediterraneo questo vuol dire che dopo cinquecento anni
Il Mediterraneo può tornare centrale perché invece di fare il periplo dell'Africa le grandi navi che portano merci dal Far East
Possono venire nel Mediterraneo lo stanno capendo i tedeschi che attraverso tutta la questione della della Grecia e son presi porti greci e cinesi c'era ieri sul sul giornale che vogliono prendere il porto di Trieste cosa vuol dire vuol dire l'idea che tu può invertire il traffico e dire che
Con meno costi e meno merci e meno e meno tempo poi portare le merci che vengono dal fare il che adesso industrializzato verso il nord Europa
Certo che cosa c'è bisogno porti infrastrutture ferrovie perché se arrivi a Gioia Tauro e poi ti mancano i tre chilometri per arrivare a alla ferrovia e non alle Ferrovie per viverci
Perché le ferrovie servono meno che gli autobus cioè voglio dire ferrovie servono per portare le merci e i di eliminando anche la gomma con tutti i problemi che ha e questo vuol dire la possibilità che il Sud diventa centrale dal punto di vista dei commerci
Oltre alla grande via Della Seta ma questo è un altro modo per questo primo quindi primo tema porti infrastrutture Energia
Sapete tutto la polemica sulla tappa ma noi abbiamo al quaranta per cento in più del costo dell'energia qualcosa bisogna fare e ricco e il suo però può essere anche per lecco ragioni dette al centro oltre che tema oleodotto che si può fare anche senza distruggere gli olivi c'abbiamo tutti i mezzi per farlo gassificatori e poi eolico
Fotovoltaico col sole che c'è
Perché non lo sfrutti a de per le energie alternative mie dicevano anziché stanno proliferando le in piccole imprese che lavorano in questo evidentemente questo è una grande occasione ancora strutturale terzo tema università del sud
Ma io
L'ho detto più volte se io fossi il ministro dell'istruzione a qualcosa investirei dico una cosa scandalosa pagando borse di studio e soggiorno a tutti gli studenti del Nordafrica per studiare l'università del sud
Non per un particolare filantropia ma per il fatto che se questi vengono a studiare da noi invece che studiare a Parigi o a Londra
Questi Paesi si legano a Noemi e non abbiamo università pensate Palermo pensate Napoli
Pensate legge pensate Catania antichissime
Con professore a validissimi
Vuol dire che noi possiamo pro diventato informatore di questa gente corsi in inglese corsi in francese
Questi non sono spesi buttati via sono investimenti che riqualificano il nostro università
Perché uno dei temi dell'internazionalizzazione che non funziona e che noi poniamo sempre i quali che vanno fuori vuole dove in giù dobbiamo diventare paesi che prendono altri
E difficilmente oggi gli anni gli anglofoni o i francesi i tedeschi vengono a norma noi possiamo intercettare questa nuova generazione e poi evidentemente investire nelle scuole
Per superare questi gap perché gap in un sistema che funziona non sono tra regioni
Devono essere tra
Persone sulla base dello studio della competenza e non tra regioni
Quarto tema l'agricoltura di qualità vi faccio un esempio il Nero d'Avola prima della della crisi dell'etanolo il vino del Sud era vino da taglio poi visto che nessuno comprava più hanno inventato il vino di qualità
Ma può essere girando presentato questo rapporto scoperto dei Consorzi di gente che poi fu produce gli agrumi di qualità c'è lo zafferano qui in o la o la liquirizia
Ci sono c'è la possibilità di un'agricoltura di qualità che diventa alternativo usando le condizioni favorevole c'è una grande trasformazione in cui il meglio
Trasforma le culture estensive che rifanno i tempi dei romani a fare queste produzioni di qualità che possono andare in tutto il mondo
Certo ci vuole anche qui un grosso investimento Servizi forestali la riqualificazione dalla foresta i parchi
Che sapete benissimo che in in America sono un'enorme fonte di reddito
Turismo di qualità ditemi un posto nel mondo dove c'è un mare bellissimo
Un interno stupendo Pollino l'Aspromonte
Il il Gran Sasso la Maiella eccetera
Poi avete arte
In America la l'archeologia un cucchiaio del Settecento
Qui vuol dire che tu vai alle a fino ai Fenici
Quindi vai va in montagna vai al mare vedi parte di tutto Outis idrico il barocco
Tutti i partiti abbiamo cominciato a costruire la cucina la tradizione
Ma voi capite che qui noi potremmo intercettare il il il la il turismo migliore del mondo
Certo abbiamo bisogno anche quindi infrastruttura come diceva un operatore turistico calabrese
E Luís da quando ha fatto una convenzione con gli inglesi ha bisogno di camerieri che sappiano l'inglese perfettamente
Perché questi inglesi ogni giorno di mano vedere la qualità c'è un investimento anche questo ma pensate informazione cosa vuole vuol dire una cosa di questo tipo
Perché dobbiamo prendere solo il turismo povero così poter citare il tuo migliore del mondo chi nessuno ha
Nessuna queste cose
E poi la rete di piccole e medie imprese
Uno degli autori del rapporto
Borgomeo che oggi il presidente la Fondazione sul che con salmerino De Vito giri diresse quella bellissimo Progetto della legge di appunto De Vito che ancora adesso a delle realtà chi sono sopravvissuto dove trenta quarant'anni
Oggi che oltretutto la soglia di ingresso delle imprese è crollata perché un po'di anni fa si diceva solo la grande impresa oggi si è scoperto che la dimensione di impresa non è un un un fattore di blocco dello sviluppo ci sono piccole imprese di altissimo livello qualitativo
Aiuto alle start-up del sud di gente che usando anche i mezzi dire di internet può essere collegato in tutto il mondo
Soltanto queste capacità
E quindi anche qui collegamenti Sympathy infrastrutturali logistici uno di questi studi fra strutturali certamente il piano del digitale abbiamo sentito Piacentini il primo giorno questo è una cosa fondamentale se non a internet non ti muovi più
E la natalità evidentemente
Facendo questo rapporto abbiamo scoperto che l'investimento per esempio in asili nido al nord e dieci volte che al sud cioè è chiaro che tu devi aiutare la gente che fa famiglia che noi
Parlare di famiglia vuol dire secondo me e questo mette d'accordo tutti anzitutto fare questi temi quoziente familiare l'asilo nido l'aiuto perché è vero che io sono il primo a pensarlo
Che si fa famiglia se ci si chiama però evidentemente si fa figli anche quando si fa il conto di quello che si può portare allora voi capite che c'è tutto per voi chiedete i soldi ma i fondi strutturali girando per le regioni io ho scoperto che
Usiamo il meno del cinque per cento dei fondi strutturali europei
Per incapacità organizzativa
Parlavo con manichetta per l'assessore su sardo che verrà a parlare domani meno del cinque per cento ma persone Mark prendiamo un sacco di soldi sì ci mettiamo d'accordo se c'è un una una diciamo un patto per lo sviluppo di tutte le forze
Senza beccarsi come i polli di Renzo
Per fare queste cose poi ci si divide su tutto
Io non sto dicendo che non ci vogliono interventi nel breve periodo di aiuto alla povertà ma qui interventi strutturali questo tipo dovrebbero avere un patto come quello che c'è stato nel mille novecentocinquanta cui PC dici
Erano divisi Simi ma ci sono otto accordati sulla aiutare la crescita economica quindi voi capite che noi abbiamo una situazione di estrema criticità ma abbiamo questa possibilità se ci si mette insieme
Attori pubblici e privati uno dei grandi temi è anche adesso autostrade sì no ma dobbiamo collaborare c'è il pubblico e il privato può andare insieme è chiaro che il privato non può essere speculativo il pubblico non può essere clientelare
Ma si può mettere insieme il governo nazionale distrazione regionali università reti d'impresa realtà non profit movimenti associazioni
Questo tema questo metodo della collaborazione perché se siamo scopo comune si sa come collaborare lo dobbiamo avere lo scopo comune di fare uscire il suo dal sottosviluppo ma come capite non è per diventare
Un un come dire succeda chiudo quella battuta
Tutti abbiamo deprecato la Cassa del Mezzogiorno ma dobbiamo dimenticati che la primi vent'anni la Cassa del Mezzogiorno case medico non funzionava
Dopo saltata
Perché funzionava perché allora c'era un accordo tra pubblico e privato perché si lavorava assieme
E quindi non è che è sempre stato
Come si dice il punto in cui si costruivano delle imprese dove non si andava come ha già grattato come ha Lamezia Terme dove potete ancora andare a visitare questo investimento di mille miliardi per fare di un proteine che il giorno in cui si doveva cominciare a lavorare
Si chiuse perché scoprirono che erano cancerogene adesso è rimasta solo la Sea la bocca un'impresa nata proprio con la De Vito
Si può invece costruire insieme
Allora secondo me un tavolo come quello di oggi è uno spiccio per questo patto per lo sviluppo che deve venire prima secondo me anche delle divisioni politiche perché questo a che fare con un punto fondamentale nel nostro Paese
Grazie a Giorgio Vittadini il cui intervento
Mi dà la possibilità di
Di dire anche il ruolo che avrà la Fondazione per la sussidiarietà di collaborazione di supporto all'attività dell'intergruppo perché in questo caso uno degli eredi punti punto del dei dei temi fondamentali che l'intergruppo ha individuato e il sud il caso comunque l'attenzione comune
La convergenza comune ha voluto che fosse proprio l'oggetto del nostro rapporto della Fondazione per quest'anno
Ma quello che vorrei che faremmo come Fondazione per la sussidiarietà insieme all'ufficio studi della PETA BC che sarà affiancato a questo lavoro scientifico e quello di dar corpo
Da un lato verifica tecnica dall'altro anche verifiche di fattibilità delle idee che potranno potrebbero emergere dal dibattito dell'attività dell'intoppo per la sussidiarietà
I commi argomenti sono tantissimi punti toccati da Vittadini altrettanto sottolineo solo che nella relazione che ha fatto che sicuramente tecnica economica ci sono degli spunti anche pratici molto interessanti
C'è un richiamo anche al titolo del meeting perché lui ha fatto più volte riferimento a questa collaborazione a questo ripartire dal impressionanti dati sui sui giovani no da ripartire dal da un dall'educazione tema Salute emerso molto ieri anche nelle nel dibattito dei vostri colleghi che hanno partecipato all'incontro o dell'intergruppo
Ha parlato di da della Cassa del Mezzogiorno non come un tornare a al passato ma comune esempio di collaborazione virtuosa interazione virtuosa tra pubblico e privato e quindi anche questo se possibile insieme alle all'argomentazione comunque quello che vorrete da fontane posso intervento sarebbe interessante tenero tenere in considerazione
Compassione è stato è stato fatto questo intervento anche tecnicamente ricordo
Una una battuta che nel suo intervento ha fatto ieri l'onorevole Toccafondi
Quando ha parlato per lui dalla che il per la politica dalla dalla politica e dalla la passione è il motore della politica ma il desiderio la benzina no anche qui secondo me si potrebbe dire che la passione sicuramente parlare con passione diventa è è il motore anche di una di un progetto economico di un progetto di rilancio per il Sud
Si si deve partire dal reale desiderio di ciascuno che non è quello che la volontà della Mini annichilimento dell'altro ma per la della collaborazione
Io la ringrazio ancora tutti voi per essere presenti e do la parola all'onorevole Martin che se non l'hanno sbagliato la scheda capogruppo la commissione Bilancio del suo partito del PD
Alla Camera e che quindi da un uomo del Sud
Come l'onorevole speranza che infatti parlerà dopo avranno il compito di introdurre come dire la discussione essendo anche di piccole zone insomma
Grazie alla partecipazione della parola
Sì grazie grazie dell'invito graditissimo invito
Per discutere la questione fondamentale devo dire difficile dire qualcosa di non detto sul Sud le ragioni del suo mancato sviluppo io ricordo uno dei miei primi
Contatti con la politica da bambino sentivo spesso ripetere l'espressione il Sud deve diventare la piattaforma del Mediterraneo e ricordo di chiederà mio padre da piccolo ma piattaforme pensavo fossero quelle sono dei tuffi chiedevo ma cosa vuol dire esattamente
Ecco non sono per fortuna troppo vecchia ma la mia età Cellos sono passati un po'di decenni e ancora siamo tutti i programmi delle forze politiche in tutti i discorsi in tutti approfondimenti al concetto di Sud piattaforma del Mediterraneo senza che in realtà poliziesco concrete per attuare questa giusta preposizione siano mai state attuate
Come raccontare la storia del sud che non è una storia di fallimento completa una storia come veniva efficacemente detto dal presidente di isolati successi
Ma di generale fallimento e questo rende ancora più complicata la domanda su come se ne esce perché il fatto che vi siano delle eccellenze isolate ma che non siano riuscite a tradursi in un'eccellenza di sistema ci fa chiedere perché come fare e cosa fare ce lo fa chiede da decenni allora io mi concentrerò su una cosa
è su quello che dirò non c'entrano soldi pubblici
Petit opinioni piuttosto eterodosse sono convinto che quasi nessuno dei problemi dell'Italia oggi si risolva buttando ci sopra un sacco di soldi pubblici
Consiglio la lettura per chi non l'ha fatto
Di uno splendido libro di ormai qualche anno fa di credo si chiami Antonio Menna un cronista del Mattino si chiamasse Steve Jobs fosse nato a Napoli
Ed è una storia immaginaria di due ragazzi di Napoli che hanno l'idea della per l'iPhone Plaitano quello che era a Napoli ed è la storia di come questo progetto fallisce per una serie di impedimenti nessuno di qui impedimenti a che fare con la troppa poca spesa pubblica
Io faccio parte di coloro che credono veniva efficacemente detto non credo che la percentuale si al cinque per cento Presidente però parte dei fondi strutturali europei e non solo non vengono spesi nel Sud quindi chi vi parla è convinto in maniera molto eterodossa che quasi nessuno dei problemi del nostro futuro abbia a che fare col fatto che si spende poco
A che fare col fatto che si spende male ma soprattutto ha a che fare e questo è il fallimento
Se questa fosse una repubblica in grado di guardarsi allo specchio userebbe questo tempo per capire come negli ultimi venticinque anni in quella che viene definita seconda Repubblica in un Paese che cambia repubbliche senza cambiare costituzioni
Ma è un po'un fallimento di questi ultimi venticinque anni il fallimento della riforma dal governo spocchia
Perché ne possiamo avere anche le idee migliori sulle policy sta a fare che implichino o non implichino spesa pubblica ma alla fine camminano sulle gambe di due cose
Della governance pubblica cioè delle istituzioni che governano i territori e della classe dirigente che riempie quelle istituzioni
E se noi fossimo onesti intellettualmente in questa Repubblica ci guarderemo indietro agli ultimi venticinque anni troveremo almeno due grandi fallimenti penso siano molto di più io le dicevo ieri sera uno in tv con un esponente dei cinque stelle e che diceva allora state confessando che avete governato male discorso un pochino più elevato quello che dicevo era il fallimento nell'interiorizzare
Il passaggio culturale da Stato gestore a Stato regolatore l'abbiamo sempre detto un altro degli slogan degli ultimi trent'anni non abbiamo mai veramente
Interiorizzato quel passaggio e da lì che deriva il dibattito anche tragico di queste ore su quello che è accaduto a Genova lo Stato quando è passato dal gestore al regolatore non ha mai metabolizzato quel passaggio è quello che significava in termini anche di competenze per svolgere quella funzione pubblica
Ma quello su cui mi concentro le un altro fallimento e quello di non avere creato un sistema di governo Spoon plica se volete di federalismo efficiente sono venticinque anni che la parola federalismo ha debuttato nel dibattito pubblico di questa Repubblica da allora non c'è stato un esponente di destra di sinistra di centro di mezzo di lato che non abbia detto abbia promesso che non abbia si è riempito la bocca riempito le sale di applausi col termine federale
Noi possiamo e dobbiamo dire che dopo venticinque anni quel progetto è stato un fallimento in questo Paese non si è creato un vero sistema federale
Si è creato un sistema federale confuso sghembo i cui errori continuano
Ripeto sono di destra e di sinistra questi tipo di imperfezioni la legge
Costituzionale di riforma Titolo quinto del due mila e uno sotto un governo di centrosinistra la legge delega anche recepisce quella riforma del due mila nove sotto un governo di centrodestra i decreti attuativi di quella riforma sono stati fatti da entrambi dal due mila dieci
In poi perché abbiamo costruito un sistema io lo chiamo di governo pubblica confederale nel senso di capire come i livelli della corre di di governo di questa Repubblica stando insieme
E cosa fanno perché abbiamo sbagliato perché non l'abbiamo fatto in maniera giusta perché abbiamo fallito nel capire e nell'attuare l'idea che un vero federalismo ripeto per federalismo intendo
Come stanno insieme e livelli di governo di questa Repubblica e tale solo se basato su due pilastri autonomia e responsabilità
In questo Paese gli autonomisti non vogliono essere responsabili ai responsabili non hanno nessuna voglia di essere autonomisti
Abbiamo interpretato male tutto questo abbiamo pensato fatto che federalismo significasse dire ti dopo quante più materie possibile a livello decentrato non è questo il federalismo perché guardate che anche il concetto di sussidiarietà
Cambia non sono nel tempo ma cambia a seconda delle dimensioni del mercato
Perché funzionava la cassa il Mezzogiorno negli anni Sessanta perché avevamo non è poca
Anche economica completamente diverso questo è un Paese che usciva dalla seconda guerra mondiale come Paese essenzialmente agricolo
Che doveva ancora percorrere gli stadi di sviluppo che stanno percorrendo velocità molto più avanzata altri Paesi adesso a un certo punto in questo Paese dopo aver fatto il miracolo economico si è rotto qualcosa
A fine anni sessanta e allora abbiamo coperto quello che si era rotto negli anni settanta con la svalutazione con l'inflazione
Negli anni ottanta con debito pubblico negli anni novanta quando non potevamo usare nessuna di queste tre
Sono cominciati i problemi e da allora la produttività ha smesso di Crash
Ma la sussidiarietà stavo dicendo c'è cosa un livello di governo post decentrato può fare meglio di quello superiore dipende dalla dimensione del mercato
Alcune politica come quella ambientali sono sempre state fatte meglio a livello centrale per ovvie ragioni dell'esternalità che producevano ma anche le politiche
Con l'allargarsi della dimensione del mercato e questo è stato lo choc che in questo Paese non abbiamo mai digerito
A metà anni novanta quando il mercato diventa globale non l'abbiamo mai capito che erano i nostri comportamenti a dover cambiare
Prima ancora del nostro modo di fare impresa di fare banca di fare pubblica amministrazione di fare scuola di fare università di fare politica
Non abbiamo mai capito pensavamo fosse una nottata che doveva passare e ancora adesso la maggior parte delle offerte politiche in giro per il mondo e in giro per il Paese ci dicono che quel cambiamento non è mai avvenuto
In realtà non è vero che ti devi adeguare un mondo globale oppure se è vero ti proteggo io ti proteggono nel senso che tiri solo da qui la necessità di cambiare nessuno dice che quel cambiamento non solo ineludibile
Mai migliorativo se sappiamo costruirlo governarlo è accompagnare i soggetti più deboli a quel cambiamento allora le politiche del lavoro le politiche industriali poteva essere sensato nel mondo di allora
Farle gestite a livello più vicino possibile al cittadino adesso no
Perché le interconnessioni della nostra economia il modo in cui funzione i processi produttivi fanno sì che alcune materie si è più efficiente fanno a livello centrale che a livello locale ma questo ci rende meno federali
No perché è un sistema federale efficiente di riforma della Governo Spooky che non è quello che dice più roba ti dò alla Regione meglio è e fatemelo dire anche in questa regione che la mia regione in realtà sono nato
Nel Sud ma ho vissuto quasi tutta la vita a Ferrara non sono fra quelli entusiasti di quello che sta avvenendo con l'articolo centosedici della Costituzione c'è regionalismo differenziato
Non sono fra quelli entusiasti perché non credo che un nuovo federalismo significhi dire che su quindici regioni a statuto ordinario tredici come adesso hanno fatto domanda ognuno per conto suo e gestisce un tasso di robot ognuno come vuole
Non è quello il livello di federalismo ordinato che personalmente io sorge allora qual è quello che sono
Un federalismo in cui vadano di pari passo autonomia responsabilità in cui io ti delego poche materie perché ripeto il concetto riscosse sussidiarietà
è cambiato nel corso del tempo e con l'allargarsi a dimensione del mercato ma su quelle che ti delego sei responsabile unicamente tu
Non è un caso sembra lingua italiana la parola accountability non è traducibile
Ce ne vogliono due o tre di parolacce io devo rendere conto qualcuno di quello che faccio
Questo è un sistema federale io ti delego le materie che giusto delegati i forniscono gli strumenti fiscali su cui tu hai piena sovranità e così adesso con la fine della fiscalità comunale di cui ogni tassa c'è una parte di gettito che va allo Stato una parte che va qui un sacco di regole un sacco di Lincoln io sogno un sistema in cui un sindaco un presidente di Regione abbia uno o due strumenti fiscali e ci può fare quello che vuole
Abbia quattro cinque competenze ma che siano esclusive
Su quel pezzo in modo che sia Luís il responsabile di quello che fa sia Lugli responsabile di aver evitato che Antonio Menna faccio un altro libro fra qualche anno su cosa sarebbe successo se il prossimo Steve Jobs fosse nato a Catania o a Palermo
E in cui il cittadino può identificare benissimo i livelli di governo e chi c'è chi fa cosa
Non siamo in questa situazione
Perché quando vi parlo da ex presidente della Commissione sui fabbisogni standard li abbiamo portati al quarantacinque per cento da zero i fabbisogni standard
Ma su questo la risposta che avevamo da parte di comuni del sud e del nord non era è uno strumento giusto per ridistribuire è uno Struga disposta era uno strumento giusto se alla fine ti lunatica ciò più soldi di prima
Allora lo vedete che abbiamo fallito nel coniugare autonomia corresponsabilità quando un Comune va in dissesto
Non ne sopporta le conseguenze politiche dice che è colpa dei mercati finanziari della BCE è il caso di un grosso comune del sud
Che anche in questi giorni anche col decreto dignità avuto una generosa mano ma siccome non vuole accettare l'idea che se tu sfasci le finanze pubbliche speriamo che parliamo soltanto di comune non fra qualche mese di qualcos'altro la colpa è tua
Non è della BCE non è dei mercati finanziari non è di qualche sadico che ti sta facendo fallire
Allora chiudo perché l'ho fatto troppo lunga
Quindi ripeto ogni livello di governo deve avere le sue competenze specifiche quelle che nel mondo posto globalizzazione e giusto equo ed efficiente che abbia non quante più possibili riconoscerete nelle mie parole
Un pezzo della della ratio che ci ha guidato per il referendum costituzionale del dicembre due mila sedici
Perché non è più tempo di competenze concorrenti un po'lo faccio io un po'lo fai tu così vuol dire che se va male ti prendi la colpa tu se va bene prendo merito io non è più il tempo le sfide che abbiamo davanti sono troppo Forti per avere elementi di ambiguità del genere allora ogni livello di governo le sue competenze i suoi strumenti fiscali esclusivi e i fondi perequativi
Perché è evidente che le disparità del nostro territorio devono far sì che ognuno parta dalle stesse condizioni di partenza ma anche su questo l'esperienza di questi anni che pure è stata fantastica dal punto di vista di dover partivamo
Non c'ha creato nel Paese quell'humus culturale di prontezza per una riforma del genere questo e chiudo è un paese in cui gli autonomisti sono pronti anche a essere responsabili e i responsabili sono pronti anche ad essa autonomisti se non lo fosse e io spero davvero che lo sia allora il problema è un altro
Perché come dicevo prima non servono sempre soldi in più serve la riforma della governance pubblica delle istituzioni pubbliche efficienti ed adeguate al tempo che viviamo e uomini e donne che le possano riempire c'è classe dirigente allora il problema è che in questa Repubblica
Forse un altro dei fallimenti della se così detta Seconda Repubblica è che abbiamo perso i processi di formazione selezione e ricambio della classe dirigente e quando siamo stati tentati dal ricambio l'abbiamo fatto senza aver formato e selezionato la classe dirigente forse parte il problema sta qui ma questa come dire è un'altra storia un altro dibattito grazie
Grazie onorevole mattina sicuramente ha introdotto
Con con riferimento all'oggetto dell'incontro di oggi c'è il Sud quale futuro per il sud due temi
Importanti centrali finito come diceva lui collaborano spunti che delle istituzioni ricordo che uno dei punti proprio del che del manifesto dell'intergruppo è quello legato alla ripresa della discussione su istituzioni territorio quindi ha anche anticipato sicuramente uno degli incontri che in altri contesti sono convinto che l'intergruppo promuoverà
Su su questi temi
Accenno interessante anche alla dimensione verticale della sussidiarietà e la sua come dire dinamicità intendo proprio il principio generalità esiste anche la dimensione orizzontale
Che quella diciamo
Che ci è più non più che cercare altrettanto ma anche quando eviterebbe un altro un'altra discussione ma io condivido molto
L'osservazione che ha fatto do la parola adesso a Roberto Speranza l'onorevole speranza che coordinatore di articolo uno m D. P. che si costituì era in leu a fine anno
Membro conto dell'intergruppo in tale veste invito a fare la sua la relazione e la ringrazio per aver accettato l'invito no mi permette anche di ricordare una una un un altro importante promotore dell'intergruppo che non è Put non è presente ma che del suo del suo gruppo che l'onorevole Bersani insieme appunto all'onorevole Lupi ormai nel lontano due mila tre diedero vita alla all'interno per la sussidiarietà
Bene grazie grazie a voi per questo invito credo che l'intergruppo sia molto utile chiaramente a partire dalle differenze che ci sono di orientamento forze politiche di sinistra di destra di centro
E che questo dialogo né differenze non possa che farci bene e il tema di oggi credo che sia uno dei temi centrali che riguarda il futuro del Paese
E su cui credo che ancora il Paese la comunità nazionale l'opinione pubblica non è riuscito a fare quel salto di qualità di cui ci sarebbe bisogno io proverò a dire molto rapidamente alcune cose punto primo
Io credo che dovremo lavorare insieme anche le differenze per affermare un primo punto decisivo
E cioè che non c'è Nord senza Sud e non c'è sud senza morto guardate può sembrare banale o scontato ma in realtà non è così perché sia a nord che a sud si tende ad avere un pezzo dell'opinione pubblica
Che costruisce una dinamica una dimensione che va in termini opposti rispetto a quello che ha appena detto
L'abbiamo visto in molti pezzi del dibattito pubblico italiano a nord per esempio
L'idea che il Nord potrebbe essere il posto più ricco e più felice del mondo e che invece non lo è perché c'è un Sud palla al piede che in qualche modo non gli consente di prendere il volo inchiesta dell'economia e il pezzo d'Italia più prospero addirittura d'Europa
Al Sud si commette spesso un errore un errore speculare
E cioè immaginare che anche il Sud pieno di risorse con quest'ambiente straordinario queste risorse naturali e non solo
Anche culturali potrebbe tranquillamente essere un posto di straordinario rilievo ma purtroppo non ci riesce perché c'è un Nord predone che stalli a togliergli risorse
Io penso che questi due pezzi di discussione pubblica che hanno avuto un peso nel nostro Paese siano specularmente i due nemici che noi dobbiamo provare ad abbattere in realtà questo gruppo di lavoro ha un senso se parte dall'affermazione da cui sono partito io
E cioè il Paese ce la può fare
Solo dentro una sinergia e dentro una collaborazione proficua uno scambio proficuo tra nord e sud che si tengono insieme si tengono per mano e non mai l'uno contro l'altro
La fotografia è stata fatta la fotografia dei numeri l'abbiamo vista anche qui stamattina una fotografia drammatica io voglio usare un termine che può sembrare forse eccessivo un po'forte ma che ritengo abbia un fondo di verità dentro quei numeri si può osare probabilmente la parola scissione è una scissione silenziosa
Quando i numeri degli asili nido sono quelli quando i livelli delle infrastrutture sono quelle quando la differenza della qualità della cittadinanza è così forte io non riesco ad immaginare un termine diverso da quello di una scienza secessione silenziosa in cui resta sicuramente il nostro tricolore il nostro inno nazionale
Ma rischiano di diventare gusci vuoti dentro cui alla fine non c'è nulla se sono due Paesi così diversi
Io penso che questo sia un punto su cui riflettere su cui le classi politiche nel se loro Complesso dovrebbero provare a ragionare ancora immaginare soluzioni possibili
Anche qui non c'è tempo stamattina in pochi minuti di individuare soluzioni salvifiche che risolvano tutti i problemi io però voglio provare a dire alcune cose condividendo anche quello che è stato detto finora in questa mattinata
Io penso che il Sud abbia bisogno al tempo stesso questa può apparire una contraddizione di più Stato e più mercato
Ma come più Stato e più mercato può sembrare appunto una contraddizione se c'è più Stato c'è meno mercato se c'è più più mercato c'è meno Stato
Invece io credo che nel Sud ci sia bisogno di più stato e di più un mercato al tempo stesso quando dico più stato che cosa intendo
Intendo per esempio più lotta contro la criminalità organizzata contro le mafie sempre e comunque perché con le Marche il Sud non crescerà mai ed è un grande tema che ci riguarda
Su cui credo dovremmo abbassare le bandierine della nostra polemica politica quotidiana e provare a capire come insieme si dà una risposta a questo grande tema e poi più stato significa più infrastrutture infrastrutture migliori ancora per andare da Napoli a Bari è un po'cosa difficilissima io sono lucano per venire qui ci ho messo sei sette ore per arrivare ancora con mille difficoltà il mille Problemi e poi più stato significa per me più investimenti nella formazione nella scuola nell'università pubblica e poi più investimenti nella sanità pubblica in un tempo in cui la sanità rischia di non essere più universale su questo mi piacerebbe
Parlare di più ma quando lo Stato non ti garantisce una sanità pubblica di qualità
E quando centinaia e centinaia di migliaia e migliaia di famiglie meridionali sono costrette ad andare negli ospedali del Nord per curare i propri cari
Ebbene siamo di fronte ad un dramma vero di questo nostro Paese allora più stato per me significa questo
Lotta alla criminalità significa soldi per infrastrutture significa scuole università pubblica significa sanità pur significa lotta contro le diseguaglianze
E poi dico più mercato perché più mercato
Perché la storia del Mezzogiorno è una storia in cui lo Stato c'è stato scusate il gioco di parole ma c'è stato spesso in modo sbagliato
Io penso dico a Luigi che ci sono state tre grandi Fassino intervento pubblico nell'economia meridionale la prima è quella della Cassa del Mezzogiorno negli anni Cinquanta sostanzialmente la seconda quella degli anni settanta con la nascita delle regioni
E la terza quella degli anni novanta quando sono arrivati i soldi europei tre grandi momenti in cui il rubinetto dei soldi pubblici arrivato in modo molto proficuo molto grosso molto consistente nel Mezzogiorno
Il punto è però come sono stati spesi questi soldi
Sono stati spesi troppo spesso sviluppando uno scambio spesa pubblica consenso
Chi gestiva le cose chi governava aveva in mano questi rubinetti di danaro egli utilizzava più per costruire consenso che per costruire sviluppo
E chiaro che questo modello qui che comunque ha portato il nostro Paese un po'alla volta crescere lo stesso Mezzogiorno a fare qualche passo avanti oggi non può più reggere ed è questo il cambiamento culturale più grande che noi dobbiamo fare lo dico ancora una volta da meridionale un cambiamento culturale fortissimo allora quando dico più mercato intendo questo
Meno intermediazione politica più primalità dirette più meccanismi diretti che non consentano appunto questo perpetuarsi di uno scambio pesa spesa pubblica consenso che non porta da nessuna parte
Ultimi due flash velocissimi
Il soldi cos'altro ha bisogno anche qui io credo che abbia bisogno di cambiare non solo di un aiuto di un sostegno di Investimenti Infrastrutture le cose che dicevo prima ma abbia bisogno anche di cambiare la modalità di porsi di rappresentarsi di raccontarsi
E anche qui che cosa è avvenuto negli anni è avvenuto che troppo spesso se immaginato che dovesse arrivare una persona una personalità sui territorio a livello nazionale con una bacchetta magica con funzioni salvifiche
è un po'questi idea tutta meridionale di un salvatore della patria Carlo rivetti risolve il problema
Invece il suddetto io sogno permettetemi di dirlo e un Sud che ricominci a coltivare in virtù anti eroiche permettetemi anche qui è un termine un po'forse diverso rispetto a quelli che spesso si ascoltano virtù antieroi che che significa significa che non si ha bisogno di sciamani
Non servono salvatori della patria ma servono persone perbene comune che hanno a cuore la propria terra e che ogni giorno fanno il proprio lavoro al servizio della comunità
Di questo ha bisogno il sud di coltivare virtù anti eroiche che esattamente il contrario della proiezione pubblica che spesso la politica dà in questo Paese
E allora permettetemi di chiudere in un istante in questo quadro drammatico provando a segnalare anche l'idea di qualche buon esempio che ce la fa
Perché è vero che nel Mezzogiorno ci son tante cose che non vanno tanti drammi in queste ore
Un dibattito a tratti surreale su una delle più grandi industrie del Paese qual è l'Ilva e ci mette di fronte a un bivio incredibile inaccettabile diritto al lavoro da una parte diritto alla salute diritto all'ambiente dall'altra ma che Paese un Paese che che ho stretto a scegliere tra il diritto al lavoro e il diritto all'ambiente e alla salute
Ma dentro questo contesto io penso che esiste anche la possibilità di cambiare e di farcela e voglio concludere mi permetterete anche con un tratto di piccolo campanilismo in questa sede
Ricordando l'esempio di una città del Mezzogiorno che una città che mi sta particolarmente a cuore perché una città della mia regione che la città di Matera
Matera negli anni Cinquanta veniva definita la vergogna d'Italia perché si viveva nelle grotte né i sassi
E spesso non si vede non ci vivevano solo persone
Non dobbiamo cancellare il passato da cui tanti di noi vengono dobbiamo saperlo conoscere in quelle grotte c'erano non solo famiglie ma spesso c'erano le galline gli animali domestici con cui si provava a tirare avanti all'uscita
Dalla guerra mondiale un paese in ginocchio logorato in grande difficoltà
Ebbene quella città oggi e la capitale europea della cultura si è rialzata ce l'ha fatta
E l'idea di come ce la si può fare guardando negli occhi i problemi provando ad affrontarli immaginando insieme soluzioni possibili e io credo che il lavoro di questo intergruppo abbia senso esattamente se va in questa direzione grazie
Grazie all'onorevole
Speranza per l'intervento
Raccolgo molto interessante mi colpisce molto questa questo passaggio che l'affetto che le ha fatto su coltivare le virtù antieroi che perché lo sento molto come dire molto molto interessante e provocante perché
Se se lo loro capisco bene nell'accezione che con cui lo capisco io a molto e molto vicino
A quello che
Che sentiamo anche noi come compito nella società di oggi e tra l'altro su Matera c'è un bellissimo libro del senatore Ranieri Umberto Ranieri a Napolitano la luna
Che che parla di quello che lei ha descritto in modo in modo mirabile secondo me darei la parola adesso dall'onorevole Barbara Saltamartini che è presidente della Commissione
Attività produttive commercio turismo della Camera dei deputati
Che non che non è non è una neofita perché già partecipato diverse volte al nostro meeting tra l'altro ha già avuto modo di intervenire anche un dibattito su un intergruppo per cui Ilaria Corbo le ridò il benvenuto le lascio la parola per il suo intervento
Grazie
Grazie veramente di cuore ringraziò
Intergruppo per la sussidiarietà e devo spezzare una lancia a favore di un amico che qui seppure un altro partito Anci
Però per fortuna l'amicizia è salda che da quando non ha più impegni tanto importanti finalmente deve dire a ridato vita e ha rimesso in moto l'intergruppo per la sussidiarietà e credo che questa sia una cosa molto bella perché ci dà l'occasione veramente di poterci confrontare tra colleghi
Tra gruppi politici parlamentari Diversi ma sempre con un obiettivo davanti che quell'OPA di tornare a quella politica con la P maiuscola che si occupa di lavorare si rimbocca le maniche per lavorare per il bene comune per cercare di dare risposte a quelli che sono i mali
Nel nostro Paese per cercare di riprendere un po'quel filo anche di comunità nazionale di intenti e di valori che partendo dalle differenze però sa trovare la forza di unirsi quando ce n'è bisogno io credo che questo sia uno di quei momenti
Guardate oggi purtroppo è su tutti i giornali non c'è un'altra immane tragedia altri morti in Calabria
Veniamo da da giorni particolari dove effettivamente il peso
E il dolore che ognuno di noi ha approvato ha vissuto rispetto alle tragedie che ci sono state ci avrebbe dovuto fare unire
Ci avrebbe dovuto vedere schierati tutto ad una sola parte purtroppo invece non è accaduto e allora se invece grazie anche al lavoro dell'intergruppo si può recuperare quella comunanza di intenti e soprattutto quella quella volontà
Perché si tratta di volontà di poteri di voler lavorare per per il bene comune del Paese io credo che sicuramente avremo fatto una cosa buona sicuramente avremo fatto una cosa giusta
E io parto da questo perché perché quando si parla di sud sicuramente indubbiamente occorre avere una visione di ampio respiro una visione molto allargata occorrerebbe avere anche una visione di medio lungo periodo perché ahimè per risolvere alcuni mali non basta certo la bacchetta magica non basta certo
Un uomo solo al comando non basta certo l'impegno di in una singola legge di bilancio anzi tutt'altro abbiamo visto esperimenti negli anni passati dove pensavamo di poter dare risposta al sud invece purtroppo cadevamo nella trappola di quei di quei soldi dati un po'a pioggia di quei contributi dati un po'a pioggia che come è stato detto spesso e volentieri sono diventati la prima occasione con la quale alimentare nei fenomeni di corruzione e di criminalità e di ma la vita allora rispetto a questo occorre ragionare a medio e lungo termine ma occorre partire da quello che già c'è
Io sono una di quelle che non pensa che quello che è stato fatto dai governi passati sia del tutto errato anzi
Sono convinta però che è stato del tutto errata l'immagine del sud e che abbiamo dato negli ultimi anni
Cioè abbiamo reso il sud di fatto conosciuto non per le potenzialità inespresse sicuramente inespresse che ha grazie alla ricchezza dei propri territori che lo compongono grazie a un patrimonio turistico culturale ambientale enorme ma abbiamo reso il Sud
Famoso per essere diventato il grande porto di approdo di un fenomeno migratorio enorme un esodo che ha fatto sì che i porti del Sud
Quelle ricchezze quelle eccellenze che ne abbiamo al sud Italia anche da un punto di vista infrastrutturare fossero ridotti par d'essere semplicemente luoghi di attracco e nulla di più
Allora io credo che rispetto a questo blocco corrompe under Tire la tendenza credo che sia giusto e doveroso invece rimettere al centro quelle che sono le poche infrastrutture che abbiamo al sud
Purtroppo poche perché se è vero che è materia diventata la città di quello della cultura e credo che sia una cosa importantissima per quel territorio ma in generale per tutta Italia è pur vero che ancora oggi per raggiungere materna ci sono grandissime difficoltà
E diciamo permettetemi un termine un po'un po'Romano corso un po'il fatto di avere la capitale della cultura e di non poterla raggiungere fasci così tanto facilmente come magari raggiungiamo tantissime altre città in giro per l'Italia
Però io mi sento sui porti perché credo che oggi per far ripartire il Sud è per dare un Progetto al sud occorra provassero fare quello che è stato fatto tanti e tanti anni fa secoli fa quando con i porti del nord non è al primo alle vie commerciali con le città marinare quando noi riuscimmo a far sì che l'Italia diventasse il centro del commercio internazionale tra più tra più mondi ecco noi al Sud abbiamo dei porti
Fondamentale abbiamo Gioia Tauro Taranto Crotone e tanti altri
Ma se non investiamo in quei porti se non facciamo in modo che quella parte di investimenti sulle infrastrutture sono ben contenta che il Governo abbia annunciato un grande piano per le infrastrutture perché finalmente potremmo purtroppo partendo da una tragedia immane come quella di Genova
Però provare effettivamente ad investire su su qualcosa di importante se noi oggi fossimo in grado di rendere quei porti del sud capaci di intercettare quelle grandi compagnie di commercio
Navale che hanno bisogno di infrastrutture tali per poter essere effettivamente intanto risparmiare tempi e costi
Perché è stato calcolato che grazie al raddoppio del Canale di Suez oggi potrebbero effettivamente passando per il centro del Mediterraneo
Queste grandi compagnie poter diminuire del circa il cinque per cento i propri costi e soprattutto del quindici per cento i tempi di percorrenza nella nel nel nel viaggio che che le merci fanno se noi effettivamente fossimo in grado di valorizzare quelle realtà portuali con tutte le infrastrutture da far crescere intorno a quelle realtà
Se noi fossimo in grado di investire nelle Zeis in quei termini e non appunto come stanziamenti fine a se stessi ma io credo che ne avremmo fatto
Intanto un primo passo
Un primo passo per risolvere uno dei problemi e dei mari più grandi del sud che è quello dell'occupazione
Guardate in Italia stiamo assistendo
Ad un fenomeno drammatico un'emergenza drammatica che però è molto silenziosa forse perché non fa tanto clamore e che è la terza ondata migratoria
Più grande che abbiamo vissuto dopo quella delle famiglie dei primi del Novecento dopo quella dei nostri padri oggi c'è quella dei nostri figli
Un milione e ottocentottantatré mila persone che sono andati via dall'Italia
E di queste più del sessanta per cento è andato via dal Sud di questo sessanta per cento uno su due è un giovane tra i quindici e tre tra i sedici
E i trent'anni questo vuol dire un depauperamento come diceva il professor Vittadini all'inizio del suo intervento un depauperamento non soltanto da un punto di vista
Economico
Ma soprattutto sociale soprattutto culturale
Quel da Popper amento che fa sì che l'Italia oggi anche stante la grandissima crisi demografica che abbiamo di fronte non abbia futuro ma per far rimanere i nostri giovani nelle proprie terre
Per farsi che nessuno abbia la necessità non la voglia la necessità di andare all'estero per cercare fortuna dobbiamo dare occupazione
Per dare occupazione serve creare lavoro il lavoro non si crea soltanto con permettetemi con le leggi il lavoro si crea cercando sì di far ripartire un territorio valorizzando le specificità e le differenze di quel territorio allora sì quelle riforme costrutto i giornali su cui io
Probabilmente a differenze Maratti sono un po'più favorevole che parlando di regionalismo differenziato perché lì occorre investire secondo me per valorizzare i territori maxi soprattutto alla formazione e all'educazione
Guardate non c'è sviluppo economico se non c'è qualità per i nostri dei nostri lavoratori
Il capitale umano è la risorsa del sud su cui occorre investire
Ed è dalla scuola e dall'Università che occorre ripartire quindi anche da questo punto di vista del sud a eccellenze sicuramente abbiamo dei poli universitari importantissimi penso a quello di Bari
Per esempio che partecipa tra l'altro ai piani di industria quattro punto zero anche con con grandi potenzialità ma purtroppo sono casi isolati occorre investire l'investimento in formazione e ricerca non è mai un investimento Bano ma allo stesso tempo
Occorre che la scuola e l'università Torino ad essere sinceri con le famiglie con i ragazzi
Occorre che parta
Da chi ha il compito di educare di formare quella responsabilità di formare famiglie giovani altri su quei lavori che oggi servono spingendoli ad approfondire
Quelle che sono le materie che più di altre oggi possono effettivamente creare posti di lavoro che creano posti lavoro ma soprattutto che creano lavori dignitosi né da lì dobbiamo ripartire e quindi abbiamo il tema dell'economia abbiamo il tema delle infrastrutture abbiamo il tema dell'educazione abbiamo il tema del capitale a mano e abbiamo anche l'altro grande tema che diceva qualcuno prima di me che è la lotta alla mafia e la criminalità non c'è sviluppo nel Sud se non c'è un serio contrasse una seria battaglia per la legalità e per la sicurezza
Legalità e sicurezza che sono sociali legalità e sicurezza che sono anche papà di natura economica allora in questo senso io credo
Prima di aver finito il tempo e mi avvio alla conclusione temo che occorra
Un un lavoro un Progetto di di lungo respiro di ampio respiro io credo che anche come maggioranza oggi
Politica
Nel Paese abbiamo il compito di di fare qualcosa in più
Credo che se questo è veramente il governo del cambiamento lo dimostrerà se sarà capace di te di far crescere il Sud non più come palla al piede del nord ma se saprà mettere insieme Nord e Sud e in una prospettiva di crescita di versa ragionando in una prospettiva con una prospettiva diversa sul Sud del Sudan nel Sud Italia il sud del centro del Mediterraneo
E centro di un bacino più ampio dell'Italia e il centro di un bacino molto più prospero di quanto ne stessi pensiamo ma lo può essere solo e soltanto se sia saremo in grado di mettere in campo quelle iniziative politiche economiche dove lo Stato torni a fare lo Stato
Perché siamo stanchi di uno Stato che magari con l'alibi Dino Anna di lasciar crescere in maniera autonoma esperienze
Territoriali da sole rinuncia a fare la sua azione fondamentale che quella del controllo innanzitutto ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di un tessuto economico sociale quale quello delle riprese
Che effettivamente torni ad investire magari grazie a quelle politiche economiche e fiscali di un governo che può mettere in campo oggi nuove prospettive non so se i migliori di quelle del passato ma sicuramente quelle che gli italiani stessi ci hanno chiesto di mettere in campo per dare vita ad un cambiamento penso che occorra ripartire da lì grazie
Grazie presidente
Bello comunque sentire parole da una rappresentante istituzionale maggioranza di governo come sincerità educazione invece in un in un clima dove come dire ci sono delle a ben altri aggettivi vengono utilizzati
Siamo in orario quindi per non attardarmi io e far far concludere gli interventi dopo l'orario previsto do subito la parola
Al l'onorevole Fabio Rampelli Fratelli d'Italia e del vicepresidente
Della Camera dei deputati che rappresenta quindi l'istituzione Parlamento che è stato anche tirato in causa questo palco non lui personalmente non sanno istituzione anche se secondo me le interpretazioni giornalistiche sono state un po'riduttivo impossibile chi era presente all'incontro ha sentito le parole di Giorgetti non erano proprio quelle che sono state riportate ma comunque siamo molto lieti di poter dare la parola rappresentante dell'istituzione parlamento e quindi le do subito la possibilità di intervenire
Canto anch'io
Vorrei ringraziare intanto ringraziare tutti voi ringraziare questa
Manifestazione straordinaria che di anno in anno cresce resta un punto di riferimento assoluto non solo una vetrina come si dice in gergo vivaci osserva dall'esterno ma un miscuglio un coacervo di idee che si intersecano da cui possono nascere se saremo bravi nasceranno delle idee innovative
Per servire meglio il nostro popolo ringrazio anch'io Maurizio Lupi
Come
Animatore da sempre dell'intergruppo parlamentare oltre che come amico penso che tutte le premesse che sono state narrate in queste ore
Si siano materializzando
Ci sono molti argomenti su cui effettivamente al di là delle posizioni che ciascun rappresenta dei partiti di riferimento
Possono diventare il laboratorio per provare a dare dei contributi in maniera trasversale e concreta per migliorare
La qualità della vita degli italiani
Non voglio sottrarmi alla battuta che è stata fatta poco fa dal moderatore
Come vicepresidente alla Camera anche se in questo caso partecipo volentieri a questo dibattito anche come parte politica che rappresento
Però o anche un ruolo istituzionale sono contento di ricoprirlo e penso che per una persona
Che viene dal popolo dalla strada diciamo così per utilizzare un po'di retorica non ci sia niente di più significativo pregnante
E soddisfacente che rappresentare il tempio della sovranità popolare non c'è niente di più bello in democrazia del Parlamento il luogo sovrano scelto per eccellenza
Con stagioni alterne alterne fortune dai cittadini con metodo democratico paradossalmente per fare una battuta e poi vengo
All'oggetto del contendere quindi al materia su cui siamo impegnati a confrontarci per paradosso ci potrebbe essere un popolo governato da un parlamento ma non ci può essere un un governo diciamo così senza un Parlamento tant'è che il Parlamento dalla fiducia al governo quindi anche il sottosegretario Gentile amico Giorgetti si trova a svolgere un ruolo fondamentale esattamente perché questa fiducia gli è stata data dal Parlamento italiano questo non significa che Giorgetti non abbia le sue ragione che io condivido
Però può essere uno stimolo in più per cercare di rendere più efficace il lavoro del Parlamento basterebbe forse senza arrampicarsi sugli specchi immaginare rivoluzioni copernicane
Nell'assetto dell'architettura dello Stato e della Costituzione basterebbe fare qualche piccola riforma del regolamento parlamentare per snellire la nostra il nostro lavoro e quindi rendere più efficace
Il lavoro del Parlamento intero
E su questo penso che ci si debba tutti misurare
Parliamo
Del sud non so se dirò cose scontate ho particolarmente originali non credo che sia importante probabilmente come è già stato detto si ripeteranno concerti che abbiamo ascoltato per tanti anni per troppi decenni però penso che sia indispensabile partire abbiamo fatto ascoltando nella relazione introduttiva di Vittadini già il panorama abbastanza inquietante
Però alcuni numeri vanno ribaditi perché altrimenti non si capisce bene l'oggetto del contendere no al due mila e dodici del due mila e sedici quindi in soli quattro anni non abbiamo avuto un trasferimento di persone quella che viene definita capitale umano in politichese il settecentottantatré mila persone quattro anni dal Sud Aldo Moro
Sì allarghiamo lo spettro del nostro ragionamento agli ultimi sedici anni questo numero si ingigantisce a dismisura e prende le caratteristiche di un vero e proprio esodo biblico parliamo di due milioni di persone queste persone si dividono in varie categorie alcune sono inquietanti perché incontrano delle similitudini
Per esempio il cinquanta per cento di questi numeri rappresentato da Giovani tra i quindici e i trentaquattro anni che dà esattamente quei giovani che non solo giovani comunque quelle popolazioni
Come fasce anagrafiche di riferimento che si trasferiscono dall'Africa subsahariana prima attraverso la penosa dolorosa traversata del Sahara
Poi attraverso
Consegnandosi agli scafisti l'attraversamento del tratto di mare che separa la Libia dalla Sicilia dalla Calabria nel tentativo nel desiderio
Nel nel aspirazione
Ad atterrare
In Italia valutata come porta d'accesso all'Occidente opulento
Abbiamo un quinto di laureati
Che il venti per cento circa di questi numeri ciclopici
Va direttamente all'estero
Facendo un rapido calcolo si tratta di centoquaranta mila persone negli ultimi sei anni di quattrocento mila persone che vanno fuori dei confini nazionali negli ultimi sedici anni
Sono numeri che fanno accapponare la pelle ma devono essere accompagnati dalle valutazioni di carattere politico
Perché
Non è possibile non farlo
Quando citiamo i laureati e i diplomati automaticamente prendiamo le distanze da altrettanti esotiche noi popolo di emigranti abbiamo conosciuto nel corso de la nostra storia
Dove però questi trasferimenti erano fatti perché serviva diciamo così manovalanza ad altri Paesi ad altre economie oggi la natura della nostra immigrazione è una natura completamente diverso appunto diplomatiche laureati
Vanno fuori dai nostri confini e abbiamo comunque un danno collaterale che misurabile anche comicamente sono due miliardi di euro quelli che vengono persi dal sud nel tentativo di formare attraverso la pubblica istruzione il nostro sistema educativo
I propri ragazzi sono tre miliardi di ricchezza dispersa
Questo all'ammontare in buona sostanza del circuito dei consumi che legato all'immigrazione scolastica cioè quella parte di giovani che vanno via dalle regioni del Sud per tentare di formarsi in regioni che ritengono più ricche o comunque con maggiori prospettive
Di occupazione L'immigrazione meridionale fa male al Sud
E genera paradossalmente una ricchezza al nord che abbiamo appunto potuto misurare anche nelle sue conseguenze immediate perché il Nord ha bisogno di quel dicevamo prima capitale umano
Quando si ragiona di questi argomenti è impossibile non
Sottolineare questa questo questa Italia questo stivale spaccato a metà le famose due nazioni i due Paesi
Che il Nord e il Sud questo divario
Che è un divario che deve essere per forza anch'esso calcolato non se ne può fare a meno ti metti si ascoltano anche delle riflessioni che sono secondo me fuorvianti
Che non si può dire che non non c'è bisogno di capitali al Sud di investimenti al Sud o che non è questo il problema certo investimenti poi devono essere devono essere messi nelle condizioni di fruttare questo è un altro argomento
Ma se lesto do che io ho citato che abbiamo ascoltato anche in via di permessa così significativo
E evidentemente proprio perché c'è un divario assoluto cominciare dal divario occupazionale
Nel Sud ci sono i diciannove su quattro per cento di disoccupati
Nel centro Italia cioè il dieci per cento circa nel nord siamo al di sotto del sette per cento sei punto otto punto nove per cento di tasso di disoccupazione quindi c'è un divario occupazionale serio e strutturato che non diminuisce se non per qualche decimale in più in meno che comunque legato a il lavoro
Instabile o quello come si dice a tempo indeterminato voce il divario infrastrutturale
Quando si vuole fare un gioco di fantasia
Bisogna secondo me farsi due domande
Citare qualche infrastruttura di riferimento presente al nord e poi fare analogo esercizio per immaginare quale infrastruttura significativa poi sia stata collocata nel corso dei decenni nella storia italiana al sud
Vedrete a me è capitato farlo e questa è la risposta che mi soldato che giustamente
Non critico questa scelta era fondamentale agganciare
L'Italia
Al nord Europa attraverso la cinghia di trasmissione del suo settentrione Pd giustamente lo Stato pensando agli interessi della comunità nazionale gli interessi deboli diffusi ha investito realizzando grandi infrastrutture nel sensazione d'Italia
Ci vengono in mente tante grandi avveniristiche eccezionali necessari strategiche infrastrutture realizzate al nord ma ci vengono in mente poche infrastrutture
Realizza dal Sud e questo accade anche
Diciamo così
Perché comunque lo Stato ma la capienza per far East infrastruttura comunque dovendo scegliere un strategia scelto secondo me quella più efficace esattamente come oggi può essere più efficace per l'economia nazionale
Per continuare a tutelare gli interessi deboli diffusi della nostra comunità può essere indispensabile puntare sul Meridione no non soltanto per migliorare le condizioni di vita
La qualità dell'esistenza dei cittadini del Sud ma per ripeto offrire all'Italia una sua prospettiva di crescita e di sviluppo perché laddove cioè uno sviluppo non compiuto sul piano presenta delle infrastrutture è più facile aumentarle il potenziale di questo sviluppo
C'è un divario nei servizi pubblici che è stato più volte citato anche via chi mi ha preceduto ma che comunque un che inquietante esattamente come gli altri parametri che fin qui
Ho ho provato riassumere abbiamo diciamo così
Delle delle classifiche che sono state fatte vari istituti lo Svimez quello che maggiormente si occupa del sud perché ci dice
Immaginando il Trentino Alto Adige come regione virtuosa insieme la Lombardia e mettendo il numero cento a fianco la sua capacità di efficienza
Ebbene sapere che nel Sud la Regione più virtuosa raggiunge il quoziente sessanta la Calabria sta trentanove questo nella capacità di offrire risposta ai cittadini che hanno bisogno dei servizi pubblici
Di quelli sanitari senz'altro ma anche dei permessi per esempio per lavorare per aprire un'impresa per stare sul mercato per essere autosufficienti c'è il divario digitale
In questo caso il suo Dèmona compagnia per tutte le comunità montane della dorsale appenninica e anche di quell'alpina sono più o meno nelle stesse condizioni non siamo quello strano paese che ogni tanto concede
Le sue reti in questo caso concessioni di telecomunicazioni senza raccomandazioni una equa distribuzione della rete stessa senza effettuare discriminazioni odiose
Tra i cittadini del Sud del Nord da quelli che avviene in montagna rispetto a quelli che stanno in pianura o sulla costa
Nessuno ci ha pensato nessuno ha fatto forse c'era una smania una furia
Ideologica privatizza dice che ha impedito di fare le cose sempre con equilibrio e quindi tutelando gli interessi di tutti cercando in particolare di evitare che che alcune fragilità potessero diventare problemi insormontabili torno un attimo sulla disoccupazione perché vorrei darvi questo dato che
Mi ha fatto accapponare la pelle che il sessanta per cento circa di disoccupazione giovanile tra Calabria e Sicilia Sardegna
Ma non c'è soltanto un problema di carattere economico
Ci sono stati diversi studi nel corso del tempo e sono stati calati sulla
Realtà geografica del Meridione d'Italia
Sono stati fatti da personalità autorevoli da anche da istituti particolarmente interessante
Max Weber diceva che l'imprenditorialità viene prima del capitale
E diceva che l'imprenditorialità si misura attraverso il quoziente motivazionale l'impegno la cooperazione e l'organizzazione
E quindi non c'è soltanto un problema economico quando si vuole sviluppare crescere c'è anche un problema di capitale sociale
Lo diceva anche Eduardo Banfield nel sud e in particolare la Regione di Roberto Speranza della Basilicata ha collocato qui i propri studi alla fine ha determinato
Che una civiltà prevalentemente di origine contadina ha dei legami familista ICI parentali che di fatto ostacolano un'rallentano diciamo così
La lo sviluppo economico così come ce lo ricorda Roberto Portman
E ci dice che la carenza di capitale sociale scoraggia lo sviluppo
Hanno fatto studi di questa natura la Banca mondiale l OCSE la Banca d'Italia e più recentemente arrivando più o meno alle stesse determinazioni
Cioè arrivando a dire che c'è basso associazionismo c'è ridotta fiducia nelle persone e nelle istituzioni
Nel Sud c'è scarsa partecipazione politica ci sono reti sociali limitate
A quelle appunto parentali che familistica
E le conseguenze di questo minore capitale sociale producono una minore efficienza dei servizi pubblici una minore efficacia della circuito dell'istruzione della sanità della giustizia dell'assistenza all'infanzia
E della burocrazia in genere
E così anche la politica si è arresa in qualche misura a questa carenza questa scarsezza di capitale sociale
E vediamo nel Sud svilupparsi clientelismo assistenzialismo voto di scambio corruzione cose ampiamente risapute ma comunque che non possono essere assenti da un dibattito sul Sud perché
Perché se c'è un tema di Investimenti carenti se c'è un tema di riforme costituzionali e di una diversa architettura dello Stato addirittura di una possibile deriva federalista
Se c'è il desiderio manifestato anche dalle regioni del Sud di una maggiore autonomia
Non possiamo considerare il fatto che comunque gli argomenti in specie sono argomenti
Che vanno trattati con i guanti di velluto
Perché c'è questo divario che prima di una stagione federalista a mio giudizio deve essere ripianato per mettere tutti nella stessa condizione per farlo non servono soltanto i fondi gli investimenti ricordo che negli ultimi anni peraltro il Sud ha fatto passi da gigante sulla capacità di accedere ai fondi europei fortunatamente
Ma è fondamentale che ci sia lo sviluppo di una coscienza civica che ci sia una sensibilità giunti IVA che ci sia una chiamata a raccolta una sorta di responsabilizzazione generalizzata
Che che quindi lo stato ci deve stare e deve cercare di una volta per tutte
Debellare la criminalità organizzata e la mafia
Dal Mezzogiorno d'Italia perché altrimenti ogni piano Marshall un altro termine che va per la maggiore negli ultimi dieci anni appena c'è una situazione regionale critica si invocano i piani Marshall
Ma noi dobbiamo dare centralità al Sud se vogliamo provare a crescere riagganciare l'Europa a contrastare il debito pubblico a far crescere la ricchezza moltiplicare il PIL
Ma quando lo facciamo
Non possiamo non ricordarci che fondamentale spazzare il campo in quelle aree territoriali dalla criminalità che impedisce il conseguimento di questi risultati concludo
Non è difficile per chi ha un po'di creatività di fantasia conosce un po'di storia individuare la vocazione strategica del nostro sud
Palermo dovrebbe essere la capitale del Mediterraneo
La dovremmo eleggere come cerniera non tra l'Italia e l'Africa Mattara l'intera Europa e l'Africa e dovrebbe vivere anche economicamente forse proprio di questo
è una soluzione geopolitica inimmaginabile impareggiabile irripetibile che deve essere messa a frutto
E io penso che
La vocazione
Del sud
Anche nel dialogo con l'Africa
Debba prevedere una serie di aspetti collaterali
La la parola che è stata evocata poco fa quella della piattaforma mi fa venire in mente non certamente una piattaforma poco petrolifera ma una grande piattaforma culturale
Non solo per la concentrazione di beni culturali archeologici che ci sono nel sud d'Italia
Ma anche perché il dialogo la Magna Grecia quindi con la Grecia con i paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo con la Spagna il sud d'Europa può essere interconnesso grazie all'azione
Significativa
Movimentista incisiva del nostro sud una visione ci deve stare e il Sud può esser la piattaforma della ricerca della cultura della formazione universitaria per i cittadini del sud del mondo
Io penso
Che gli argomenti siano particolarmente stimolante interessante
Penso che occorra un po'tutto per rigenerare il nostro Mezzogiorno e renderlo parimenti incisivo e concreto
Nella capacità
Di risollevarsi e penso che la partita che l'Italia oggi può giocare in una situazione economica certamente difficile obbligatoriamente passi per il Sud
Perché mentre per tanti anni abbiamo celebrato tutti i convegni
Di origine matrice meridionalista
Pensando soprattutto al Sud oggi noi abbiamo la condizione storica irripetibile per parlare del sud parlando dell'Italia per parlare del sud parlando dell'Europa e delle sue prospettive per parlare del sud per parlare
Del terzo mondo e delle sue possibile evoluzione grazie
Grazie presidente Rampelli che anche il sintetizzatore bene il senso dell'incontro di oggi nella nella sua ultima frase dare appunto la parola adesso al nostro ospite presidente di CONAI quel ruolo
Chieco scusi qualche ora che ricordo abbiamo voluto che fosse presente qui in questo in questo dibattito perché come è stato detto anche il ministro introduzione in rapporto ma anche emerso
Negli in corner il negli interventi il tema oggi della sostenibilità dell'ambiente di qualità della vita di quindi di temi di cui il consorzio si occupa anche al sud credo che vedremo
Anche delle delle star in questo proposito sia parte integrante essendo appunto oggi nell'era dello sviluppo sostenibile di questa ripresa che può passare per il Sud e come diceva Presidente Rampelli oggi si può parlare di Sud
Da un punto di vista non
Meridionalista ma come possibilità di crescita per tutto il Paese per cui la parola al presidente quel ruolo
Cambia via qua io che era il mio cognome parecchio ostico Osama solo io non è l'unico e purtroppo viene spesso storpiato
Beh oltretutto grazie all'intergruppo grazie al meeting per l'opportunità che ci viene
Data di poter diciamo
E spesso di citare illustrare quali sono le attività di CONAI soprattutto in in nell'ottica del del porzioni del Meridione che la sussidiarietà meridionale che è il tema del del convegno odierno
Io ho sentito tante cose molto interessanti che mi toccano molto da vicino perché nella vita vera faccio dico la vita vera perché sono prestato alla presidenza icona e nella vita vera faccio l'imprenditore che come famiglia lavoriamo in Meridione dagli anni cinquanta per cui ho sentito tante cose su cui mi piacerebbe approfondire il dibattito come fruitore del del del dell'area meridionale proprio per da un punto di vista imprenditoriale
Però diciamo non è questo il tema anche se serve tantissimo da dire
Però restiamo sul tema se io oggi devo devo devo parlare di CONAI o il piacere di parlare di CONAI l'approccio di CONAI per quello che riguarda il sud è un approccio
Di questo genere se noi riteniamo che il Sud debba assolutamente diventare un'opportunità e non deve più rappresentare un problema
Che cosa stiamo facendo noi adesso io direi farei prima una piccola una una più breve possibile diciamo qua panoramica su come stiamo operando in senso generale se sono nazionale ne siamo un consorzio di diritto privato
Che non ha scopo di lucro questo molto importante sottolinearlo e che fin dal lontano mille novecentonovantasette garantisce il raggiungimento degli obiettivi di recupero e di riciclo dei rifiuti di imballaggio
Rappresentiamo abbiamo consociate più di ottocentocinquanta mila aziende che sono chiaramente aziende che fanno parte sia della categoria degli utilizzatori che della categoria dei produttori
Adottiamo un buon un sistema di responsabilità estesa dei produttori che si estrinseca appunto in una compartecipazione o corresponsabilità sia dei produttori che degli utilizzatori per cui è una responsabilità operativa ed economica di corrente del New Yorker la corretta gestione del fine vita degli imballaggi
Condividendola con i comuni perché noi noi dobbiamo mai dimenticare che il responsabile la raccolta differenziata sono i comuni per cui con loro noi condividiamo la responsabilità del raggiungimento di obiettivi
Fattore fondamentale garantiamo un servizio universale e un servizio in sussidiarietà al mercato
Cioè il servizio universale che cosa significa significa che noi ritiriamo avviamo riciclo tutti i rifiuti di imballaggio in qualsiasi località in così poi posso dell'Italia essi negano trovarsi e in ogni in qualsiasi condizione di mercato e tutto questo lo facciamo anche obiettivi raggiunti cioè oltre quelli che sono gli obiettivi di legge
Io e agli obiettivi re di recupero di abbiamo raggiunti abbiamo superati da tempo noi possiamo senza falsa modestia
Sostenere che l'Italia rappresenta un caso in Europa un caso di eccellenza e questo Licci viene riconosciuto
Dai Paesi europei non è una non è una una affermazione autoreferenziale
Se noi possiamo progettare la prima slide da
In questa prima slide e noi vediamo che dal mille novecentonovantotto nel quale solo un imballaggio su tre veniva recuperato ad oggi al due mila diciassette noi abbiamo che quattro imballaggi su cinque messi a consumo vengono recuperati
Per cui questo significa che lavoro che è stato svolto non non è un lavoro di grandissima qualità di grandissima spessore e soprattutto lasciatemelo dire un un lavoro che è stato effettuato a costi molto contenuti rispetto a schermi europei che paragonabili al nostro
Nella seconda slide da
Possiamo vedere che l'Italia è uno dei paesi più virtuosi dal punto di vista del riciclo questa è una è una slide che a me molto cara perché voi vedete che il il tasso di riciclo percentuale riciclo nella barra blu
La Ballarò la barra rossa rappresenta la con quantità di imballaggi che prego di rifiuti di imballaggio che vengono a me il Messia il Messia termovalorizzazione arguire che recuperati dal punto di vista energetico mentre la la bara verde rappresenta la discarica
Se l'Italia avesse percentuali interno valorizzazione pari a quelle dei paesi più allo più avanzati guardate la Norvegia la Norvegia la la Finlandia Finlandia e a discarica zero però arriva discarica zero perché Anna
Una componente esterno l'esazione assolutamente importante
E allora siccome nel dibattito dei di questi ultimi tempi diciamo quello che emerge con sempre più forza è che dobbiamo andare a discarica zero perché per il consumo del suolo è una cosa che non ci possiamo permettere soprattutto in un Paese come l'Italia che non è ricco di siti suoli coltivabili quanto so la Francia s'ha da fare un esempio
Io penso che questa continua Democrazia cosa Cortina demonizzazione degli impianti terrorizza azione sia una un un atteggiamento che debba essere superato perché se vogliamo tra guardarsi alla alla modernità questo è un tema che noi dobbiamo assolutamente
Risolverà
In oltre vent'anni di attività noi abbiamo anche diciamo
Rivoluzionato un momentino quello che era il precedente metodo di gestione dei rifiuti di imballaggio tutto questo lo abbiamo fatto tramite un diciamo un accordo cardine che è un accordo che abbiamo insieme ai Comuni
Che si chiama accordo quadro anzi CONAI
Nel quale noi aiutiamo i Comuni sostenendo i maggiori oneri della raccolta differenziata
Tutto questo avviene per garantire la diffusione dei sistemi di gestione è l'avvio ricito dei bar dei materiali raccolti
Le principali Caratese verso accordò che vanno anche oltre il dettato normativo sono prima di tutto la volontarietà di adesione per i comuni cioè nessuno obbliga ovviamente nessuna farlo la garanzia come dicevo prima di ritirare tutto il materiale su tutto terrazze vale territorio nazionale con corrispettivi garantiti legati ovviamente a un a un tema di qualità cioè non è che occorre che il corrispettivo tal quale ma c'è anche in questo settore c'è una c'è una diciamo una una componente qualitativa importante perché raccolta differenziata non è fine non è che con la con la raccolta differenziata era cosa hai finito il fatto compiuto ha risolto i problemi
Ma narra cose pensata e finalizzata reciproca il vero fine di questione di queste operazioni
E riciclo e tanto più efficace tanto più si riesce a farlo quanto più la raccolta differenziata è una raccolta differenziata di qualità
Soprattutto noi siamo qui cominciamo entrare nel tema impegnandoci soprattutto nelle aree in ritardo le aree in ritardo sono tradizionalmente quello del Meridione
Un altro tema che è importante sottolineare la su sei sussidiarietà al mercato che si realizza con delle finestre per cui convenzionati cioè i Comuni hanno la possibilità di entrare negli accordi l'accordo di uscire dall'accordo in funzione del fatto se
Il mercato ha più generoso nel pagare i i materiali raccolti rispetto quello che sono i corrispettivi pagati dalla dal consorzio
Se noi vediamo alla terza slide e ci rendiamo conto che l'Italia è un Paese l'abbiamo già detto qui già tutte in tutti i modi interessasse è un paese che viaggiava c'erano due anche a tre velocità noi abbiamo paesi aree del paese dove ce l'abbiamo
Una raccolta che va oltre gli ottanta kg
Per abitante e ci sono aree del paese che sono sotto i quaranta chilogrammi per abitante
Ma quando vediamo sotto i quaranta kg cioè non è che magari trentanove qualche essere quindi si può anche essere dodici c'è la Sicilia purtroppo
è un caso emblematico e forse direi è il caso più più critico di tutte le le le nazioni le le azioni le regioni italiane
Per cui il nostro il nostro intendimento che suda debba cogliere lo punto l opportunità di diventare un attore questo in questo in questo tipo di attività
Perché se non si
Recuperare il divario che c'è con le regioni del Nord noi entriamo in difficoltà anche in quelli che sono al raggiungimento dei nuovi obiettivi che si pone la la direttiva europea per raggiungere gli obiettivi dobbiamo aumentare la raccolta se abbiamo una gamba zoppa ci manca una quota di raccolta e a quegli obiettivi sicuramente non riusciamo non riusciamo ad arrivare
Persistono ancora forti ritardi voi avete fatto vi farà defilato policy una visione politica avete illustrato quali sono le principali cause di questi ritardi
Però bisogna anche ricordare che superando questi ritardi e poi come vi dirò più avanti si può fare tutto questo può anche diciamo aiutare ad una crescita economica del del Meridione perché queste attività creano posti di lavoro creano posti di lavoro creano aziende
Per cui contribuiscono mangiavano arricchimento della popolazione e soprattutto anche se vogliamo la creazione di competenze alla mantenimento di di specializzazioni capitale umano come dicevamo prima all'interno della dell'area geografica di questo Paese
Per fare questo noi diciamo riteniamo che siamo i principali punti da superare sia non lo so una carenza impiantistica che si trascina da ormai
Sempre qui
Diciamo anche qui si farebbe o no veramente un cambio di paradigma capi paradigma che potrebbe anche essere diciamo realizzato con l'individuazione di soggetti
Il sia istituzionali sia privati cioè si potrebbe anche realizzare una delle cosiddette partnership
Pubblico privato che aiutino a
A superare a danno cioè a passare anche questa parte del Paese d'avere un livello impiantistico soddisfacente tenete conto che ad esempio per fare un esempio che
Gli scarti che non hanno altra strada che ora discarico la termovalorizzazione se volesse se pur se si vogliono sul valorizzare terrorizzare scarsi la Sicilia bisogna trasportarli
In Campania perché in Sicilia in Puglia in Calabria non esistono termovalorizzatori cioè questo giusto per dare un'idea di
Di quello che poi tra l'altro è anche il turismo dei rifiuti che un'altra cosa che non non è che non che non
Che bisognerebbe combattere
Bisognerebbe anche diciamo avviare le necessarie attività sul territorio quali progettazione realizzazione creazione di una nuova cultura
Combattere la frammentazione elevatissima che c'è perché non è ad esempio nel vediamo che abbiamo enorme quantità di convenzioni che però rimangono lettera morta cioè si firma contratto si firma una un accordo quadro e poi dopo questo accordo quadro non viene riempito di contenuti e rimane lettera morta
Chiaramente non ci stiamo impegnando ci sarà impegnato in termini di know how di risorse economiche
Siamo portando avanti i progetti tese territoriali ritardo per sviluppare la raccolta differenziata e questo è un punto fermo della nostra strategia
Cosa facciamo facciamo ad esempio mettiamo cinque milioni di euro all'anno sui progetti speciali
Abbiamo dato ai Comuni corrispettivi per quasi mezzo miliardo di euro nel due mila diciassette in crescita del dodici per cento rispetto al due mila sedici diamo supporto agli Enti locali sempre con una particolare sensibilità alle regioni del Sud con la progettazione di nuovi servizi Gesù integrasse rifiuti solo farà fase esaltato la formazione sia della pubblica amministrazione azione che li fastidio facilitatori
E facciamo ha
Chiudo dopodiché pochissime dal sole tre ancora due-tre punti e quello a cui più
Ora questi pure se noi guardiamo la sua quattro per suo conto che l'assalto voi così acceleriamo
Questi progetti territoriali hanno dato dei dei frutti importanti perché non abbiamo avuto c'è una crescita della raccolta del sei per cento
Quale media nazionale ma del dodici per cento ne venne nelle regioni del Sud
Giusto per fare così due numeri la media nazionale che sessantadue chili per abitante è arrivata in Campania siamo andati a sessantasette
In Puglia sessantuno anche alla mia cinquantasei rispetto numeri dei degli anni precedenti che erano che erano decisamente meno meno significativi
Abbiamo dove abbiamo riscontrato una grande diciamo volontà politica una grande determinazione da parte delle amministrazioni a seguire quelle che sono le regole per per fare una buona raccolta differenziata abbiamo fatto dei risultati straordinari e questo quello che dicevo prima per cui se si fa il sette saziare non vedo perché non si possa fare dappertutto qualche esempio Cosenza siamo arrivati al sessantacinque per cento
Catanzaro al sessantacinque Bari siamo partiti cinque in due quartieri cinquanta mila abitanti si è arrivati all'ottanta per cento di raccolta differenziata e così via Potenza Catania e via discorrendo
Un ultima notazione concludo abbiamo preso un impegno con la manifestazione che ci ospitano il Meeting di Rimini per cercare di rendere un po'più verde del Meeting di Rimini per cui l'abbiamo già questo progetto abbiamo Andreas nominato vorrei mini due mila venti
Dove Rezza per i cycling
E l'obiettivo condiviso è quello di rendere questa manifestazione
Ancora più sostenibile intervenendo in alcuni settori strategici come ad esempio alla raccolta e riciclo dei rifiuti prodotti gli acquisti verdi l'utilizzo di fonti rinnovabili la mobilità tutto quello che diciamo può contribuire a dare una connotazione Green a a questa straordinaria manifestazione
Per cui questo suo aspetto si lega al discorso generale della nostra tavola rotonda io penso chiudo perché così non prendo le rampogne del moderatore e per chiunque voglia approfondire i temi che ho illustrato brevemente di attendiamo nostro Stand
Con grande grazie grata la ringrazio non è le rampogne del moderatore che purtroppo quando si parla per ultimi sì al vantaggio di di via di avere raccolto tutte le indicazioni ma purtroppo siamo siamo lunghi la miglior sintesi che non farò così tranquillizzo tutti
Del nostro incontro è il lavoro che ci aspetta secondo me che parte come è stato detto a me ha colpito molto non non per nominalismo ma perché storia questo ha colpito molto quasi tutti esplicitamente hanno detto che sono qua per il rapporto con Maurizio Lupi che è stato uno dei promotori dell'intergruppo
Il metodo dialogo incontro parte dall'incontro e dal rapporto dopodiché ci può essere dialogo noi siamo per una apertura di credito fino a prova contraria e questo che è un come dire un Progetto è un'amicizia che dura per quanto riguarda alcuni parlamentari diverse centinaia per la verità dal due mila tre ne hanno approvato il cui ringrazio e gli eroici che sono di esistiti
A discapito dei morsi della fame e vi do appuntamento ai prossimi incontri del meeting sicuramente anche quelli dell'intergruppo