II Secondo Rapporto ISPRA sul dissesto idrogeologico. Intervista a Stefano Laporta

Radio radicale stiamo con Stefano la porta presidente dell'Ispra per a parlare del secondo
Rapporto sul dissesto idrogeologico nel nostro Paese allora in questo secondo rapporto mi sembra che i dati che avete fornito siano allarmanti
Mi sembra di capire che ci sono oltre un milione di persone a rischio e che questo tocchi almeno il sedici per cento del nostro territorio allora questo allarmata court cosa deve seguire a questo allarme che avete lanciato
Innanzitutto il rapporto conferma quello che già sapevamo ovvero che l'Italia un territorio soggetto a rischio idrogeologico
Ed è un'esposizione che è stata confermata dagli eventi calamitosi che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni proprio quest'anno ricorre il ventesimo anniversario della frana di Sarno che è stata uno degli eventi più terribili che ha colpito il nostro Paese
Abbiamo in questo secondo rapporto analizzato con maggior dettaglio le situazioni già presenti e ne abbiamo anche censite rimuove
E il dato è quello che lei richiamava in precedenza il sedici virgola sei per cento di territorio è soggetto a questo rischio la popolazione interessata
Potenzialmente de di uno virgola trenta milioni per quanto riguarda il rischio frane di oltre sei milioni di persone per quanto riguarda riguarda il rischio alluvioni questo non significa che domani succederanno fenomeni di questo tipo e che tutta le persone che abbiamo censito saranno interessate nella stessa misura cosa fare rispetto ai dati
Ci sono tre aspetti uno riguarda la prevenzione che è fondamentale e quindi bisogna lavorare affinché vengano messe in atto politiche e programmi che consentano nei limiti del possibile di prevenire situazioni potenzialmente a rischio e su questo vorrei anche ricordare il rapporto sul consumo di suolo che abbiamo presentato la settimana scorsa il secondo aspetto sono dei programmi e delle politiche di mitigazione del rischio rispetto alle aree che sono già state interessate
Dalla edificazione di nuove costruzioni di insediamenti produttivi o da monumenti culturali e quindi vanno gestite
Per poter prevenire alcuni effetti calamitosi che potrebbero derivare dal verificarsi di questi fenomeni e il terzo aspetto che speriamo di non mettere mai in pratica sono gli interventi e i programmi e le politiche di gestione del rischio delle emergenze laddove dovessero verificarsi su questo ovviamente lavoriamo in stretta sinergia con la servizio nazionale di Protezione civile
Ecco secondo lei
Il diciamo i geologi sono pienamente occupati nel controllo del territorio nel nostro Paese esistono delle aree sguarnite
Dove non ci sono non ci sono controlli ma non ci sono anche i piani per le emergenze che dovrebbero essere diciamo fatti dai Comuni
Dunque la mappatura e anche la pianificazione nazionale esiste ed è aggiornata ovviamente non siamo in grado di analizzare nel dettaglio la realtà di oltre otto mila comuni italiani perché voi come dicevamo prima questi sono fenomeni naturali che necessitano di aggiornamenti costanti cioè non basta averli censiti una volta dieci quindici anni fa per avere un quadro attuale dell'indice di pericolosità
In questo noi diciamo possiamo osservare richiamare cosa che faremo attraverso la diffusione di questo rapporto che voglio ricordarlo è peraltro accessibile a tutti tramite anche nostri siti quello dell'Ispra quello delle agenzie regionali per la protezione e l'ambiente
Supportare le amministrazioni locali le istituzioni locali a tutti i livelli penso alle prefetture alle ai comuni alle regioni che poi hanno il compito di monitorare lo stato di aggiornamento dei piani e di aggiornarli evidente
Che lo spiccio e quello che il l'aggiornamento di queste misure sia costante soprattutto a lasso di tempo costante non può essere un piano d'emergenza aggiornato ogni dieci anni
Ultima questione il rischio idrogeologico e anche e soprattutto una carenza di tipo politico secondo secondo lei
Non la voglio fare una domanda trabocchetto le ho chiesto soltanto una cosa che comunque si pone periodicamente all'attenzione dell'opinione pubblica come è successo qualche anno fa a Genova
Noi siamo a supporto delle istituzioni delle amministrazioni Parlamento governo amministrazioni regionali e locali
Necessario sviluppare delle politiche in questo campo noi ci siamo a supporto coi fatti dicono quanto sia stato efficace l'intervento delle delle politiche diversi livelli
E la ringrazio molto ringrazio presidente dell'Ispra Stefano la porta