50 Costituzione.
Il sottoscritto Marco Preioni, senatore nella XI - XII - XIII legislatura, PREMESSO: - che gli onorevoli parlamentari sono assoggettati al dovere di DISCIPLINA ed ONORE disposto dall’ art.
54 della Costituzione per chiunque sia investito di una pubblica funzione, - che "disciplina" vuole che ogni onorevole deputato non indulga in mendaci affermazioni, né in espressioni di incontinenza verbale, né nello eccitare le masse al disprezzo di singoli cittadini o di loro collettività di appartenenza, come rimarcato anche dal "Codice … di comportamento2 dei membri del Gruppo M5Stelle che ha lo scopo di garantire una condotta, da parte di tutti gli iscritti e, in particolare, dei portavoce eletti, ispirata a "__principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi__ avendo cura di contenere il dibattito politico nei limiti della normale dialettica politica, evitando toni e linguaggio che sottendano atteggiamenti di aggressività e prevaricazione__", - che tuttavia qualche deputato, ritenendo di non avere limiti alla propria protervia nello insolentire alcuni cittadini-sudditi, si compiace talvolta di esibirsi in episodi di studiata e deliberata violazione di continenza oratoria, con la voluta intenzione di offendere, diffamare, calunniare singoli individui o loro collettività di appartenenza, allo scopo di eccitare il pubblico a manifestazione di corale disprezzo nei confronti di costoro, pregiudicandoli per la loro condizione di stato sociale, di professione, di capacità economica o di aggregazione politica, per sole finalità di propaganda e di promozione propria o del proprio gruppo, - che spetta alla presidenza della Camera censurare le intemperanze verbali espresse tanto in Assemblea quanto avvenute nel corso di manifestazioni esterne al Palazzo, - che la mancanza di sanzione alle poco onorevoli condotte di deputati inottemperanti al dovere di DISCIPLINA costituirebbe un grave vulnus per la democrazia repubblicana, CHIEDE che, alla luce di tali principi vengano giudicate e, se del caso, sanzionate le esternazioni smodate, mendaci e calunniose del deputato Luigi Di Maio che durante un discorso di propaganda elettorale ad Avellino, in data 8 giugno 2018, ha definito tutti gli ex-parlamentari che legittimamente fruiscono di assegno vitalizio quali "__una serie di persone che hanno distrutto il mio futuro e il vostro futuro, quello della mia generazione e delle generazioni prima e dopo__" ed ha successivamente ed in altra occasione rincarato la dose dicendo che "__i vitalizi non sono diritti acquisiti ma privilegi rubati__".
Roma, 9 luglio 2018 Marco Preioni.
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