Il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede al CSM e gli attacchi alle correnti della magistratura. Intervista a Claudio Maria Galoppi

Siamo con il consigliere Claudio Maria Galoppi di Magistratura indipendente a margine della seduta straordinaria del Consiglio superiore della magistratura presieduta dalla presidente Mattarella con il neoministro della Giustizia
Alfonso buona fede
Consigliere Gallo più le vorrei chiedere un commento appunto su questo primo incontro ufficiale con il ministro della giustizia c'era stato un altro un convegno la scuola settimana che peraltro da radio radicale abbiamo già trasmesso ma questo insomma
è avvenuto a palazzo dei marescialli quindi in una sede istituzionale nella sede è propria del CSM e le vorrei chiedere anche cosa ne pensa del dibattito sulla sugli attacchi al lo stesso CSM
Che ci sono soprattutto in quest'ultimo Periodo che è un timido sappiano Periodo perché vede la campagna elettorale proprio per il rinnovo dello stesso organo di autogoverno della magistratura lei nel suo intervento peraltro fatto proprio riferimento queste
Grazie di questa opportunità
Io credo che questa sia stato una seduta importante importante perché
è stato l'opportunità anche istituzionali letti avviare la collaborazione con il nuovo ministro della giustizia mi hanno favorevolmente impressionato le sue dichiarazioni
Credo che sia importante sottolineare il dato politico della volontà di collaborare di continuare in questa collaborazione istituzionale
Con il Consiglio Superiore della Magistratura che in questi anni ha avuto anche numerosi Effetti operativi e culturali importanti
Continuare su questa strada è un buon segnale per il futuro il ministro ha manifestato questa volontà e sono grato per quanto riguarda l'altro aspetto che lei mi in invitava a sottolineare della collegato alla alle prossime competizioni elettorali per il rinnovo del Consiglio credo che da un lato si ha compassione o comprensibili gli attacchi al CSM dall'altro
Molti di questi attacchi sono nati dovuti credo ad una pericolosa deriva populistica alla quale abbiamo assistito anche all'interno della magistratura questo non significa che il consiglio superiore non debba essere anche duramente criticato quando sbaglia ma credo che dei magistrati soprattutto dei magistrati si dovrebbero onestamente
E in maniera informata
Confrontare con il merito delle questioni approfondire i presupposti delle decisioni e comprendere il perché
Orsi attraverso il quale si è pervenuti a determinate decisioni poi le decisioni possono essere criticate ma non possono essere sbandierati vecchi vessilli come quello dell'anzianità senza demerito come criterio risolutivo di tutti i problemi delle nomine
Le nomine ai vertici degli uffici giudiziari presentammo delle criticità molto è stato fatto molto dovrà essere fatto per innovare per rendere più comprensibili criteri più trasparenti i percorsi decisionali ma non si può
Agitare il vessillo dell'anzianità perché questo collide con il dato normativo e con la necessità di preservare ce lo ha ricordato anche il Presidente della Repubblica
Quell'ambito di valutazione discrezionale che al Consiglio spetta in quanto organo di rilevanza costituzionale non volersi confrontare con la complessità di questa questione significa volere
E diciamo portare il dibattito anche interno alla magistratura su Toni
Demagogici e populisti che non fanno bene alle istituzioni
E sono certo che coloro che questi temi stanno gettando quanto dopo operando all'interno del Consiglio e glielo auguro confrontandosi con la complessità di queste questioni cambieranno idea ma non saremo noi a rinfacciare quello che loro stanno dicendo
Dopodiché però rimane tutto intero peso delle correnti nelle decisioni nemici sono importanti nelle scelte
Apicali dei dirigenti ecco su questo si parla da anni non non è la corrente di Davigo che insomma ha scoperto questa questa con il correntismo il clientelismo
Esistere assente però io voglio dire che voglio dire una cosa prima di tutto
La tutte le questioni dell'autogoverno non si risolvono con le nomine quindi io non credo che si possa parlare solo di questo quando si parla di Consiglio Superiore della Magistratura vediamo vediamo ad esempio vittime di cui ci siamo occupati oggi dell'organizzazione giudiziaria
Su cui abbiamo molto abbiamo molto innovato io l'ho detto nel mio intervento
Non ci sono stati divisioni si è lavorato in unità tra tutti togati tra togati e laici condividendo una prospettiva di cambiamento culturale forse il futuro a questo cercare di trovare il puntiglio Unione rispetto ai punti visione anche le correnti
Forse recupereranno quella loro funzione che certamente cambiata storicamente che deve essere continuamente rivista di un luogo di elaborazione culturale nel questo percorso sui temi organizzativi l'abbiamo fatto perché siamo partiti da posizioni diverse molto diverse ma abbiamo trovato i punti di unità
Come tutte le sintesi politiche sono discutibili criticabili però almeno sono state trovate grazie grazie a tratti sedere Claudio Maria Galoppi Magistratura indipendente