La diffamazione a mezzo stampa: nuove prospettive di riforma legislativa

Bene buongiorno grazie la partecipazione grazie a i colleghi avvocati e grazie ai giornalisti e comunque
Penso di poter difende finire comunque colleghi essendo professionisti come come lo siamo noi avvocati
Oggi un incontro che prosegue quell'attività che abbiamo cominciato a svolgere di comune accordo e con i medesimi fini con l'ordine giornalisti già da due anni fa abbiamo fatto svariati incontri di questo tipo svariati convegni e in particolar modo sulla diffamazione diffamazione che è un tema che riguarda entrambe la che lega rigori ieri oltre riguardare il cittadino e poiché il lo lo sviluppo che c'è stato del della del procedimento normativo
A suo tempo avviato dal villa presidente del nella precedente legislatura e che prevedeva un disegno di legge poi ovviamente non concluso il cui percorso non si è concluso ci è sembrato rilevante riproporre a inizio legislatura questa questa prospettiva di riforma del legislativa del dell'istituto della diffamazione
Debbo dire che sono rimasto sorpreso di tutto il clamore che c'è stato intorno a questo convegno visto che precedentemente non si avevano avuti analoghi motivi anche sulla stampa
Tra l'altro
L'onorevole Marcello De Vito presidente Assemblea capitolina è stato sempre presente precedenti incontri e le due figure istituzionali che erano state invitati in precedenza erano il nominò ministro della Giustizia onorevole buona fede che però ha declinato quasi subito l'invito già una quindicina di giorni fa tant'è vero che sul sito dell'ordine non lo troverete come non lo trovate neanche da già da tempo come relatore e lo le regole decidiate Alagi sindaco di Roma quindi altra figura istituzionale che non ha potuto partecipare all'ultimo momento perché aveva dato la conferma sarebbe dovuta arrivare poi ce lo dirà meglio il nostro amico Marcello De Vito sarebbe dovuta arrivare verso le quindici ma purtroppo impegni
Pregressi l'anno l'anno non le hanno permesso di partecipare
Allora in questo contesto ben venga però il clamore perché questo ha dato a proprio all'istituto a Rifondazione un ulteriore visibilità sulla stampa e quindi parliamo di un argomento veramente che vivo e che di interesse generale e abbiamo la fortuna di avere oltre al presidente De Vito che cui passero poi la la parola per un indirizzo di saluto il presidente della dell'ordine dei giornalisti presidente nazionale del dottor Carlo Verna anzi come diceva prima io mi permetto di chiamarlo avvocato visto che è stato a a suo tempo è stato avvocato e quindi il titolo da avvocato non si perde e poi gli altri relatori li presenterà l'amico l'amico Carlo Verna quindi io ringrazio nuovamente tutti i relatori ringrazio i partecipanti
Dei qualcuno anche sulla su Lilli gli spalti
Interviene e e a questo punto passo la parola all'onorevole Marcello De Vito grazie a tutti
Grazie presidente intanto porto i saluti della si indaga Virginia Raggi saluto tutti presenti il presidente dell'ordine degli avvocati il presidente dell'ordine dei giornalisti
Il presidente della quinta sezione penale della cassazione dottor Maurizio Fumo l'avvocato Francesco nato a Cerasi presidente della commissione giuridica del consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti professoressa Marina
Castellaneta ci ci tengo a ringraziare il presidente vaglio per questa occasione di incontro e come diceva era stata su questo tema più volte affrontato anche nella precedente legislatura allorché
Era stata presentato un disegno di legge poi rimasto nei cassetti del
Del Senato che se non altro
Ha avuto il pregio di accendere un focus è un acceso dibattito su questo tema anche per quello che ho avuto modo di sentire in questi incontri
Con con posizioni contrastanti
Sicuramente elemento nodale di quel tentativo di di riforma sta tra la l'abrogazione della nel tentativo di abrogazione della pena della reclusione evidentemente valutata se non dal legislatore quanto meno dai proponenti come elemento deterrente di eccessivo rischio e di limite per l'attività del del giornalista in particolare per quei giornalisti che tendono per il tipo di di giornalismo magari di inchiesta
A esporsi maggiormente a dei rischi anche su questo poi nei vari incontri che c'erano stati vi sono state abbiamo sentito anche delle posizioni
Contrastanti che tendevano a evidenziare che già nel limite attuale sussiste sussistono limiti
E tutele tali da se non impedire quanto meno rendere estremamente
Difficile con le l'esercizio
O comunque il fatto che il giornalista posso subire la pena della della reclusione pena della reclusione Simone
Sostituita dalla pena pecuniaria dalla multa nella nella nel tentativo diciamo di di riforma
Appena che era prevista allorché si era a conoscenza diciamo della falsità della notizia nella misura del dieci mila a cinquanta mila ricordo anche su su questo aspetto una un acceso dibattito ad esempio sul sul tema
In in base al quale potrebbero esserci editori ci potrebbero essere diciamo non delle disparità di trattamento ma delle diciamo delle disparità di condizione per cui editori o quantomeno giornalisti in grado diciamo economicamente più forti
Sicché in grado a di tra virgolette pagare essere nelle condizioni di pagare il prezzo di una campagna diffamatoria mirata
Accentuata reiterata
Quindi anche questo un un aspetto molto interessante della della riforma infine ovviamente l'aspetto della della rettifica prevista nel e entro entro due giorni entro quarantotto ore senza possibilità di contraddittorio diciamo da parte del del dell'editore anche su questo
C'erano stati molte molte valutazioni in particolare dall'allora presidente della dell'ordine che dicevano che i giornali rischiamo di di diventare una sorta di buca
Delle lettere da parte le delle persone che si ritenevano offese con il fatto che il giornale non poteva non aveva facoltà
Di replicare alla alla rettifica temi interessanti che non hanno sicuramente a
Inserirsi nel quadro più ampio diciamo nella fine della libertà di stampa recentemente sono state rinnovate le graduatorie internazionali ad aprile scorso se non vado errato all'Italia e al quarantaseiesimo è stata valutata al quarantaseiesimo posto quindi un progresso rispetto a posizioni precedenti sicuramente comunque una posizione non edificante possiamo dire per per per il nostro Paese che indubbiamente così coinvolge una valutazione anche sugli ulteriori aspetti
Penso ad esempio al tema del dei giornalisti pubblicisti
Che se non vado errato sono la stragrande maggioranza se non vado errato il novanta per cento c'è da chiedersi quanto un giornalista che normalmente viene pagato pochi euro al pezzo poniamo all'incirca cinque euro al pezzo abbia di fatto una libertà di informare di dire quello che vuole come anche il tema degli editori impuri vale a dire di tutti quegli editori che hanno cointeressenze anche in altri ambiti che esorbita no dall'editoria quanto quegli interessi possono avere o possono costituire un elemento l'incidente sulla luna sulla loro linea editoriale tutti temi che di estremo interesse che mi immagino troveranno attenzione nel dibattito di questo oggi che ascolto molto volentieri
Grazie al Presidente del rito adesso la parola per moderare questo incontro al presidente Carlo Verna che gestirà i vari interventi io fra un pochino mi allontanerò ma sono convinto che i relatori sapranno rispecchiare quello che la situazione attuale e le prospettive del di questo istituto grazie
A buon pomeriggio a tutte e a tutti
Il percorso continua un percorso che tende a mettere la diffamazione la questione la diffamazione al centro di una problematiche che è una problematica che non riguarda soltanto i giornalisti ma riguarda i cittadini di questo Paese se noi siamo come siamo io farò naturalmente l'intervento
Da moderatore ma sono anche presidente dell'ordine nazionale mi sembra giusto dire delle cose prima di passare la palla ovvero il microfono agli autorevoli relatori continua questo percorso insieme all'ordine degli avvocati per quanto ci riguarda al netto delle polemiche che abbiamo ritenuto di dirimere con una sorta di lodo per il quale abbiamo evitato che qualcuno si sentisse obbligato al fine di ottenere i crediti formativi a partecipare a questo incontro quindi ben vengano le partecipazioni dei colleghi senza che oggi ci siano crediti formativi ma noi quest'occasione come occasione di formazione da recuperiamo come vedete ci sono delle telecamere che stanno a riprendere gli interventi dei relatori perché riteniamo che poi intorno a questo tema si debba dibattere
Anche da un punto di vista tecnico perché non pensiamo che la cosa si risolva dicendo
Questo reato in qualche modo va eliminato va depenalizzato va facilitato tout-court il percorso dei giornalisti noi però riteniamo di dover sottolineare come possa essere un grande rischio per la comunità il giornalismo difensivo tenete presente la medicina difensiva quella che in qualche modo si va a trincerare dietro i protocolli la cui conseguenza è da un lato esami inutili che vengono fatti fare ai pazienti
Dall'altro lato liste d'attesa che si allungano questo perché perché attraverso un protocollo che viene definito chi fuoriesce da questo protocollo rischia gravemente da un punto di vista soprattutto civilistico al di là anche nell'aspetto
Penale che però è questo il punto voi di differenza sostanziale l'errore di un atto professionista è un errore che finisce nella colpa fondamentalmente noi abbiamo un problema molto serio su questa figura di reato che si chiama diffamazione diffamazione al caso specifico per quanto ci riguarda a mezzo stampa che è un blocco monolitico rispetto all'elemento psicologico del reato è un blocco monolitico
Per il quale un errore professionale automaticamente è un reato di natura dolosa questa è una problematica seria perché non distingue tra chi in qualche modo ritenendo di fare diritto di cronaca non ha svolto bene il suo lavoro è questo
In questo caso equivale al medico che ha sbagliato l'intervento da chi invece ha voluto volontariamente azionare la macchina del fango mettere in atto una campagna di diffamazione da questo punto di vista la problematica e davvero e davvero molto seria
Entrato anche in termini di assicurabilità da parte del da parte del professionista
Quindi dicevo è un reato sempre di natura dolosa ma semplicemente non è scattato in quel casale esimente del diritto di cronaca si è commesso un errore scatta il reato doloso laddove un altro professionista che va a sbagliare il suo comportamento errato rientra nella categoria della colpa ma al di là di questo il timore fortissimo da parte dei giornalisti e quello di condizionare chi scrive che deve poter lumeggiare al servizio del cittadino perché ricordiamoci che l'articolo ventuno della Costituzione ha un suo rovescio passivo
Che a fronte della manifestazione di libertà del pensiero che un diritto sacrosanto di ogni cittadino
Prevede come rovescio passivo il diritto del cittadino ad essere correttamente informato ed è evidente che il giornalista che trovi degli ostacoli
Nel recapito spesso faccio il paragone tra la giornalista il postino nere che abitiamo un pacco un pacco prezioso che quella della conoscenza e la possibilità di partecipare
Alla vita democratica conoscendo tutta una serie di cose
Lumezzane dove il malaffare tenendo presente tutta una serie di questioni che devono essere portati al cittadino e noi non abbiamo non dobbiamo avere degli ostacoli perché qualunque ostacolo viene frapposto questo significa affievolire
Questo diritto del cittadino quali sono gli ostacoli
Beh le minacce fisiche evidentemente sono un problema enorme su questo è stata data anche una risposta né speriamo permanga nel corso di questa legislatura ma è stata l'unica che è stata data nel corso la precedente legislatura il ministro dell'interno all'allora ministro degli interni Minniti
Mise su il centro di coordinamento per la sicurezza del giornalista che in qualche modo costituiva un raccordo diretto e immediato per il giornalista che veniva minacciato fisicamente e noi ci auguriamo che questa cosa
Vada avanti poi c'è l'aspetto rispetto a quale avevamo una grossa aspettativa
Sono andati avanti degli atti siamo arrivati praticamente all'ultima lettura
Di un disegno di legge di riforma sulla questione la diffamazione però si è concluso tutto con un nulla di fatto e l'aspetto della minaccia morale al giornalista quella che induce il giornalista in qualche modo a questa forma di pigrizia a una forma di autocensura che io voglio sperare nessuno applichi a se stesso ma che come organismo di categoria devo in qualche modo adoperarmi perché avere condizioni perché questa forma di giornalismo difensivo non prenda corpo assolutamente non prenda corpo
E la problematica e da un lato della natura diciamo del reato e della possibilità di estinguerlo
Diciamo nostro ordinamento prevede molto raramente l'estinzione automatica del reato ne pensa una figura in particolare l'insolvenza fraudolenta no i colleghi gli avvocati mi insegneranno da questo punto di vista col pagamento il la la l'insolvenza fraudolenta virato insolvenza fraudolenta si estingue noi immaginiamo che ci possa si possa mettere in campo un meccanismo simile per far sì che nei casi meno gravi di diffamazione là dove non c'è stata assolutamente la macchina del fango messa in moto si possa arrivare più semplicemente a un pratica anglo odo civile che significa ti faccio una rettifica ristabiliamo in qualche modo la verità dei fatti però il reato si estingue questa è una delle è una delle possibilità è chiaro che no intorno a questa a questa questione staremo molto attenti e staremo molto pressing e per questo che noi tenevamo molto alla all'appuntamento di questa mattina ma il punto non è soltanto legato alla diffamazione figura di reato ma anche a quelle che sono le condanne conseguenti al reato di diffamazione e su questo io devo dire
Ci tratterà la professoressa Castellaneta su questo tema cantine abbiamo voluto insieme la Federazione della stampa
A rappresentare gli interessi dei giornalisti anche quando siamo stati uditi nel corso della precedente legislatura in Commissione giustizia
Della Camera il problema è serio perché Roma è dietro a Strasburgo Roma e dietro Strasburgo sull'affermazione di certi principi soprattutto i giudici di merito poi avremo il privilegio di poter ascoltare
Il presidente fu presente alla quinta sezione penale che si occupa proprio di queste questioni l'articolo dieci della Convenzione dei diritti umani è molto più prescrittivo dell'articolo ventuno e sulla base di quell'articolo sono state pronunciate delle massime che sono immediatamente recepibili quindi in qualche modo fanno parte della nostra giurisprudenza
E quindi dal nostro complessivamente del nostro ordinamento che non vengono invece sempre tenute conto dai giudici soprattutto dei giudici di merito in questo Paese non intendiamo rilanciare fortemente quella che l'azione della giurista forza della giurisprudenza di Strasburgo su questa si intratterrà la professoressa Castellaneta dicevo gli ostacoli del giornalista vado a concludere un trattato rima presidente De Vito questo tema
Il tema del precariato ed è evidente che su questo i due aspetti sono abbastanza legati perché se la buon nome si lede sempre nel momento in cui si dà notizia di un comportamento negativo c'è l'esimente di cronaca che scatta del diritto di cronaca che scatta e se questa esimente viene travolta da un errore nella ricostruzione dei fatti c'è invece il il reato di diffamazione ma tutta questa operazione complessa che richiede un'ampia attività di verifica da parte del giornalista io voglio sperare che questa attività di validazione della notizia ci sia sempre ma non posso non sottolineare come sia problematiche o fare un'attività del genere se poi il pezzo viene pagato cinque o dieci euro
è evidente che la questione del precariato e la terza gamba che ci preoccupa in questo contesto nel quale dobbiamo svolge questa funzione per la quale abbiamo grande orgoglio di portare alla conoscenza
Ai cittadini dobbiamo in qualche modo far sì che questi ostacoli siano rimossi
In questo contesto la commissione giuridica del consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti
E attiva da tempo questa commissione è stata presieduta fino alla scorsa consigliatura dall'avvocato che si chiama Francesco vado Cerasi che anche un giornalista pubblicista perché lo dico soprattutto agli avvocati che non non che possono non conoscere come la legge professionale dei giornalisti noi abbiamo un albo diviso in due elenchi l'elenco dei pubblicisti
Che è costituito da coloro che pur svolgendo altri mestieri e professioni hanno una certa continuità nella effettuare la professione giornalistica e i giornalisti professionisti che sono invece con loro i quali svolgono in esclusiva all'attività professionale
E perciò l'avvocato ovaio presidente Vaglio faceva riferimento a mio la mia pregressa attività di avvocato nel senso che quando ero pubblicista ho avuto la possibilità anche di fare la pratica forense di effettuare da giuramento con l'immissione in possesso delle funzioni di procuratore legale come avveniva all'epoca tant'è vero di via mutuata anche un'idea che vi anticipo
è quella di fare prestare giuramento anche i giornalisti perché credo che quella solennità sia un aspetto importante proprio in relazione a queste funzioni e rilevanti che noi riteniamo di svolgere nella società
Naturalmente i colleghi devono svolgere
Nella quotidianità questa funzione noi che rappresentiamo la categoria dobbiamo sgombrare il campo da tutti
Gli ostacoli che è possibile rimuovere ci stiamo lavorando ci ha lavorato la precedente commissione giuridica che era presieduta da Francesco nota Cerasi avvocato e giornalista
Pubblicista adesso ci sta lavorando la nuova ma all'ultima consiliatura iniziata soltanto da pochi mesi quindi credo che fare il punto su quello che si è fatto con chi ha presieduto la commissione finora e ottenuto e anche un avvocato sia la cosa più opportuna cedo pertanto la parola Francesco nota Cerasa
Grazie residente
Sicuramente il tema che oggi
Ci vede qui riuniti la diffamazione a mezzo stampa nuove prospettive di riforma legislativa
Devi partire da quanto è già stato fatto e come commissione giuridica ma anche perché no riallacciandoci a quanto diceva
Il collega Di Vito rispetto ai precedenti i nostri incontri sempre in materia di prospettive di riforma
Negli scorsi incontri sostanzialmente avevamo ad oggetto della nostra disamina la proposta di legge dell'onorevole Costa
Proposta di legge che ha suscitato vivissimo dibattito anche a livello internazionale
Come fra l'altro dimostra
Lungi attiva constatazione che è addirittura arrivata al la quarta disamina detta proposta di legge fino poi ad arenarsi alla Commissione giustizia del Senato così mi sembra di ricordare ma vivissimo è stato il dibattito dicevo anche a livello internazionale
Se solo pensiamo ai numerosi appelli che sono pervenuti a legislatura italiano ad esempio da Frank le Roux
Precedente appunto responsabile
Dell'ONU in tema di osservazione dei diritti di espressione e ancora ricordiamo gli interventi di Dounia Mihajlovic che pure è stata qui relatrice
E che più volte agli sorta alto il legislatore ma anche perché no gli operatori del diritto che gli operatori dell'informazione a considerare come la tematica in esame sia di particolare rilevanza per i riflessi che la sesta
Rispetto alla generalità dei consociati i cittadini in un Paese che si vuole realmente democratico e il suo appello aveva anche a mente i Paesi meno fortunati quelli dove la libertà di stampa dall'Inter tali informazione sono ancora in qualche modo da pienamente conquistare perché un Paese come l'Italia ci ricordava Dounia Mihajlovic in qualche modo deve essere un punto differimento
E quindi
Con tristezza apprendiamo che il nostro paese invece a livello di classifiche internazionali in punti Todi libertà di informazione ai ni non è fra i primissimi c'è un leggero progresso ma tuttavia la nostra classifica non è tra le più confortanti
I lo scenario internazionale entro il quale il nostro Paese si muove in punto di libertà di informazione in effetti estremamente preoccupante
E appunto per quanto possa risultare sorprendente l'Italia che è ritenuto un luogo ove lì pronti a dire della stampa e dunque il diritto dei cittadini ad essere adeguatamente portati a conoscenza di notizie di interesse generale questo sarà uno dei punti che credo il presidente fumo più tardi approfondita
Insieme alla collega Castellani tanto
Ebbene sembra non essere oggetto di sufficiente tutela giuridica tutela giuridica nella sua accezione più ampia nel senso di tutela normativa presidio di norme
Ma anche tutela contrattuale
Chi mi ha preceduto ha fatto più volte riferimento al fatto che accanto al tema del precariato c'è anche il tema dei giornalisti freelance
Pubblicisti o professionisti qui
Non è dirimente considerare ma giornalisti che comunque deridono compensato il loro lavoro qualcuno diceva con cinque euro bene nei casi spesso più felici perché vi sono con misurazioni economiche di soli tre euro ma tre euro quando poi il pezzo il brano giornalistico conosce di una qualche pubblicazione in difetto quel lavoro
Non sarà minimamente compensato e questo ha un riflesso un riflesso sulla libertà
Del giornalista di informare perché chiaramente a fronte di con misurazioni economiche Sinise re al contrario rischi sia dal punto di vista anche economico perché più avanti vedremo che il tema è anche quello della libertà personale perché le pene edittali dal punto di vista della tutela penalistica privi dono tuttora il carcere ma meglio ci dirà il presidente fumo sul punto per la diffamazione a mezzo stampa
I misure risarcitorie estremamente preoccupanti
Perché oltre alla possibilità della costituzione di parte civile
Nell'ambito del processo penale ma sostanzialmente tutti noi sappiamo che dalla famosa sentenza il decalogo della del giornalista ormai sono passati più di trent'anni Massi è aperta amplissimamente la possibilità della tutela risarcitoria in ambito civilistico con richieste
Di grande rilievo economico parliamo di richieste di domande condannato a oriente
In alcuni casi per milioni di euro ecco questo aspetto insieme a quello poc'anzi c'è nato della libertà personale
E bistrot a livello internazionale con grandissima preoccupazione perché a fronte di quel quadro sconfortante spesso sconfortante dal punto di vista economico del giornalista
Il rischio lo ripeto il pericolo lo ribadisco ancora e di estremo rilievo perché a fronte di in quei tre quattro cinque euro dieci euro ci possono essere richieste condannato a oriente per di gran lunga superiori sino a rischio al pericolo dell'autocensura
Quella
Misura difensiva che porta il giornalista
Se non a tacere a usare una cautela eccessiva
Che non consente di esercitare sino in fondo quel ruolo prefigurato dal legislatore ma anche dalla giudice delle leggi il giudice costituzionale
Di cane da guardia la funzione del giornalista
E quella di informare correttamente e ci mancherebbe altro nel rispetto della verità sostanziale dei fatti
Per come lui
E capace e nella possibilità di conoscerli usando le possibili cautele che gli sono proprie
Ma per tutelare l'interesse generale dei consociati ad una conoscenza informata dei fatti e qui c'è l'essenza della democrazia
La possibilità della formazione di una coscienza collettiva informata quei sto e anche il ruolo questo è soprattutto il ruolo del giornalista ma
Perché questo non sia soltanto una enunciazione di principi
Abbiamo poi la possibilità di rimediare nell'ambito di questa legislatura la diciottesima legislatura che ha preso da qualche tempo il via rimediare alle problematiche che ci sono state segnalate a livello internazionale che qui ora non giova ripetere e finalmente
I minareti questa l'esortazione che io faccio il problema penalistico
Gli interventi
A livello internazionale sono concordi nelle richiedere a legislatura italiano che si elimini il la tutela penalistica nell'ambito della diffamazione a mezzo stampa che sia soltanto
Il giudice civile a statuire in punto di diffamazione questa importante è importante rispetto a quelle
A quella possibilità di piena estate anziché azione del potere dovere come dicono alcuni dei giornalisti di informare liberamente secondo giusta coscienza
La pena detentiva li misure collegate alla statuizione del giudice penale costituiscono questa è la comuni su Plinio un deterrente eccessivo ma questo lo dico adesso anche come piccola provocazione a chi
Verrà dopo Dini nella relazione quindi in particolare il presidente fumo che
Di più e meglio di RAI in punto di necessità o meno della tutela penale in queste in queste materie
I come non Boy ricollegarmi
Quindi come non ricollegarmi poi quanto diceva in precedenza l'amico Presidente Carlo Verna a proposito del lavoro della scorsa consiliatura
Dell'ordine nazionale dei giornalisti rispetto alla commissione giuridica l'intero gli elaborati della commissione giuridica sono a disposizione
In primo luogo del consiglio nazionale e ci mancherebbe altro ma sono stati portati nell'ambito di una serie di incontri a conoscenza anche del legislatore e di tutti gli operatori del settore quindi nuovamente lo ripeto gli operatori del diritto gli avvocati giudici e i colleghi giornalisti
E le tematiche affrontate sono state diverse innanzitutto quella della definizione giuridica dell'attività giornalistica
Perché è sembrato alla commissione che
Mancasse una definizione questi qua dell'attività giornalistica
Quindi abbiamo dato corso all'elaborazione di un documento che poi verrà portato eventualmente all'esito di un ulteriore esame di un miglior dibattito all'attenzione del consiglio nazionale per brevità vi riassumo i tratti essenziali eventualmente perché sia poi anche motivo di successivo dibattito ed eventualmente di intervento anche degli altri relatori
In una società democratica il giornalismo ha il compito essenziale di comunicare informazioni de su temi di interesse generale
Alla sua funzione di diffondere informazioni corrisponde il diritto del pubblico a riceverlo
Giornalismo e quindi lo svolgimento professionale
Della libera attività intellettuale finalizzata alla raccolta al commento io alla elaborazione critica di notizie tramite parole immagini e suoni
Destinati a informare attraverso qualsiasi mezzo di diffusione
L'attività giornalistica e caratterizzata dall'attualità delle notizie dalla tempestività dell'informazione
E della dalla mediazione intellettuale tra il fatto e la diffusione della sua conoscenza
Il processo di mediazione giornalistica consiste nella cognizione dei fatti nella verifica degli stessi nella valutazione della loro rilevanza in relazione ai destinatari
E nella predisposizione del messaggio un apporto soggettivo e creativo nell'assolvimento della funzione informativa dell'opinione pubblica quindi vedete che in qualche modo se pur con definizione icastica riassunto tutto quell'aspetto di cui prima di mi hanno parlato e di cui brevemente gli ho accennato anch'io
L'attività giornalistica come funzione peculiare in un ordinamento democratico e che però perché effettivamente Possa esplicarsi in maniera compiuta ed effettiva e concreta deve rispettare determinati parametri che sono quelli normativi della legge professionale che sono quelli ricavabili dalle norme più generali dell'ordinamento e poi dalle statuizioni interpretative delle Corti regolatrici e su questo meglio di Messi intratterrà
La collega Castellaneta a proposito in particolare dell'articolo dieci della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Chi ha visto delle fondamentali pronunce che in qualche modo devono costituire così ritiene l'ordine dei giornalisti come rappresentavo poc'anzi il presidente Verna
Devono costituire il faro illuminante la linea direttrice per una corretta spiegazione dell'attività giornalistica e in punto di verifica della stessa
La interpretazione deve essere quella che ora la collega coste le anitre Castellaneta ci dirà ma qual è l'attuale situazione
In punto di riforma qui torniamo al tema specifico del convegno odierno
La che mi governa eventualmente mi correggerà ma a mia notizia nella diciottesima legislatura c'è soltanto la proposta di legge dell'onorevole Verini questa lo Stato
E l'unica stanza
Sì quindi credo che l'attuale le
Legislature prenderà le mosse da questa
Proposta di legge e quindi ben vengano mi permetto di dire questi convegni ben vengano gli interventi sul punto perché lo ribadisco ancora finalmente ci sia
La tesa tipi realizzazione in punto di diffamazione a mezzo stampa
E con riguardo al giudice civile varranno quelle cautele interpretative
Che da qui a un attimo ci dirà la collega Castellaneta
Grazie avvocato nota Cerasi che ha parlato come avete ascoltato anche dal giornalista dal ex presidente la commissione giuridica dell'ordine dei giornalisti io vorrei citare quello che dice il sociologo all'Università di Firenze Cocconi trova abbastanza d'accordo
Professore Carlo Sorrentino nota come il giornalismo sia sempre in bilico tra invadenza e omissioni
Io sinceramente credo che questo equilibrio debba essere sempre mantenuto e sono fortemente preoccupato dalla pendono dal lato dell'omissione perché se noi per una serie di condizioni che ci vengono date finiamo col pendere dal lato della missione non svolgiamo questa funzione sociale importantissima e quando si parla di quarantaseiesimo posto nella classifica la libertà di stampa a mio giudizio significa quarantaseiesimo posto alla qualità della democrazia quindi dobbiamo tanto tanto
Recuperare facendo ciascuno fa il proprio dovere noi non teorizza diamo affatto il diritto all'insulto
Le discussioni sul tema del sulla questione della diffamazione non è una tipizzazione
In base che sarebbe bizzarra in base alla quale all'interno l'articolo
Ventuno e la Costituzione manifestazione di libero pensiero ci sia anche il diritto all'insulto assolutamente no cerchiamo semplicemente di trovare delle regole che siano più al passo coi tempi
Perché noi rischiamo davvero che il giornalismo voi si autocensuri e quindi pendolo vada al lato della missione mentre nel frattempo ci sono dei linguaggi molto più aggressivi da parte dei social
Che spesso non si riescono neanche a sanzionare perché in altri Paesi come gli Stati Uniti per esempio
La diffamazione non è un reato per cui quando si va a come dire chiedere a Facebook delle informazioni relativamente con una rogatoria internazionale ci sono difficoltà anche da questo punto di vista quindi si crea un divario come dire inaccettabili anche di diritti e di timori noi ovviamente questo tipo di ragionamento cerchiamo di svolgerlo pienamente proprio perché si riesca a individuare quella che possano essere la soluzione
Per il punto di equilibrio più corretto la proposta Verini era una proposta interessante che è andata avanti ma poi non c'è stata la volontà politica di chiudere questa partita nella scorsa legislatura speriamo che ci possa essere
Nel corso di questa io credo che un'altra distinzione preside barbare tra l'esimente che non scatta
E il disegno invece che limitò uso rispetto al quale si vuole azionare una macchina del fango su questo credo che forse ci possa essere una maggiore una maggiore severità
Ci confrontiamo sul tema proprio quando da presidente dell'Unione cronisti che anche nazionale che anche il Presidente Dordain giornalisti della Lombardia
Che il più grande ordine dei giornalisti Roma segue proprio come poca distanza dal punto di vista della unico al dura si direbbe per utilizzare un termine sportivo IP ippico sportivo
C'è un noi siamo preoccupati rispetto perché ci sono stati degli episodi di questo tipo non tabù un giornalista che ha fatto sospese era il direttore di Avvenire e quel tipo di metodo è passato alla storia come metodo Boffo e allora però qual è una cosa diversa e anche lì si potrebbe in qualche modo definire una fattispecie di creato che contenga degli elementi tipici
Ragionando intorno al fatto che evidentemente perché si atto in disegno criminoso di macchina del fango c'è proprio un intendimento diffamatoria che può essere provato così come può essere provato il rapporto corruttivo cioè c'è un qualcosa che va a inquinare anche la funzione in quel momento
Quel signore non sta facendo il giornalista fa facendo altro lo sta facendo con l'abito del giornalista e io su quello
Assolutamente no dei condom assumendomene la responsabilità come presidente dell'ordine del giorno insistendo adesso quelle cose provate naturalmente come tali
C'è un giro di vite io su quello non sono non sono contea cioè scambia Erebo Lentini un giro di vite su quelle cose fatte proprio con un disegno criminoso quindi con un qualcosa che molto assomiglia all'elemento correttivo in cambio di una maggiore libertà d'azione nel raccontare che civetta al riparo da quello che io chiamo il giornalismo difensivo sul punto della diffamazione di questo ci parlerà dopo proprie relazioni a Strasburgo dal professoressa Castellaneta io tengo moltissimo all'intervento del presidente Maurizio Fumo ripresenterà Lizio furono esso del Presidente alla quinta sezione penale ma io
Ho letto studiato un suo libro sulla diffamazione mediatica che estremamente è un testo estremamente importante al di là dell'autorevolezza soggetto dal quale promana e credo che sia colui che meglio al momento in magistratura possa per fare il punto su queste questioni relative alla diffamazione a mezzo stampa dagli eredi
La parola perché possiamo contare ulteriormente
Nel vivo della discussione poi prima della professoressa Castellaneta sei Presidente De Vito non deve andar via con il presidente Vaglio mi farebbe piacere
Conoscere a quel punto visto che gli avvocati hanno fatto un'introduzione ma non hanno ancora avuto modo non avevano ancora avuto modo di di ascoltare quelle che erano le nostre posizioni se il presidente del rito possa prendere una posizione da avvocato sostanzialmente visto che Francesco Nola Cerasi va fatto
Un po'da avvocato un po'da giornalista presidente fumo
Allora buon pomeriggio a tutti io ringrazio innanzitutto per le parole di apprezzamento
Per il mio libro quale tengo moltissimo forse più libro che alla attività giurisdizionale ma diciamo che sono stato molto avvantaggiato dal fatto di essere stato per anni un osservatorio privilegiato e quindi aver potuto diciamo tirare un po'le somme di quella che era la situazione della diffamazione
Nella giurisprudenza italiana specialmente la giurisprudenza di merito dire dirò subito una situazione molto confusa
Questo sicuramente no è il primo convegno sulla diffamazione immagino non sarà nemmeno l'ultimo però un convegno che si svolge che ha luogo in un momento particolarmente significativo perché si è appena insediato
Un nuovo Parlamento ha preso forma da pochi giorni un nuovo governo
E e quindi chiaramente ci sono delle aspettative delle aspettative
Perché finalmente questa materia venga ripensata
Riformulata e quindi riformata
E da questo punto di vista mi rammarico non poco per l'assenza del ministro io sono all'oscuro di tutte di tutto quello che è accaduto e che ha impedito ha sconsigliato
Al ministro Bollate avesse presente ma certo mi avrebbe fatto molto piacere la sua presenza perché e perché secondo me a da quest'Aula avrebbe potuto trarre qualche spunto
Non non di scarso significato
Da dove cominciare un discorso sulla diffamazione oggi e sulle prospettive di riforma ebbe questo è un bel problema
Io credo che bisogna cominciare da una riflessione rapidissima ma inevitabile sulla permanenza del concetto di onore
La reputazione che è il bene tutelato dalla
All'articolo cinquecentonovantacinque cioè quello che le prime penalmente
Secondo te diffamatorie la reputazione è si dice diciamo riflesso oggettivo dell'onore
Ora questa parola onorevole sembrano parola datata ma sicuramente così non è anzi secondo me è una parola che è sotto i riflettori è un concetto che sotto i riflettori e qui tutti quanti vanno l'articolo cinquantaquattro della Costituzione
In base al quale coloro che rivestono cariche pubbliche devono esercitare con disciplina ed onore è un'endiadi non poco significativa ma non c'è bisogno secondo me di arrivare fino al cinquantaquattro basta fermarsi al due al tre e diciamo basta pensare ai diritti inviolabili della persona basta pensare al principio di eguaglianza
Ovviamente se l'onore mai non intendiamo più nel concetto elitario dell'onore del gentiluomo del numero dei codici cavallereschi dell'onore ottocentesco ma riteniamo come qualche cosa che diciamo è pertinente ai diritti più radicati della personalità e allora l'onore e e quindi la reputazione
E e un valore che molto importante valore altissimo valore di livello costituzionale che deve essere tutelato a vantaggio di qualsiasi cittadino e io direi di più a vantaggio di qualsiasi essere umano
E oggi come oggi questa precisazione mi sembra quanto mai significativa
Dunque dirò subito qual è la mia posizione circa
La repressione penale della diffamazione io non sono d'accordo
Con una quelle posizioni così radicali che predicano la pura e semplice depenalizzazione
E non sono d'accordo per il motivo che ho detto prima cioè la reputazione e l'onore sono talmente diciamo connaturale alla personalità di qualsiasi individuo che devono essere tutelate se necessario anche con lo strumento penale poi si può discutere se la pena debba essere semplicemente pecuniaria o se nei casi più gravi quelli cui faceva riferimento Carlo Verna
Ci debba essere anche la minaccia del carcere e dico la minaccia non a caso perché poi i casi di effettiva condanna alla pena detentiva di effettiva applicazione della pena detentiva sono veramente rarissimi
Non vorrei che da quest'Aula e scisti uscisse l'impressione che l'Italia si sta avvicinando la Turchia di Erdogan siamo direi abbastanza lontani
E se siamo al quarantaseiesimo posto per la libertà di stampa io ho qualche dubbio che ciò sia dovuto al fatto che esiste in Italia il delitto diffamazione ed esista la possibilità che il diffamatori vada in carcere credo che i motivi siano altri credo che i motivi siano l'eccessiva concentrazione
Delle testate credo che i motivi siano come posso dire il fatto che gli editori puri sono ben pochi credo che i motivi siano il fatto che se è vero che la stampa è un po'il quarto potere beh allora come gli altri poteri perlomeno in teoria dovrebbe essere indipendente un quarto potere che sia dipendente da uno degli altri poteri non è un quarto potere
è una longa manus di qualcun altro e allora se questo quarto potere è l'espressione o del potere politico o addirittura di un quinto potere quello economico
Beh mi chiedo allora qual è la legittimazione del giornalista in Italia forse questa è la ragione per la quale siamo posto numero quarantasei non il fatto che esista la diffamazione nel nostro codice
Ciò detto io non mi nascondo il fatto che la diffamazione proprio in quanto figura giuridica in quanto diciamo fattispecie penale è qualcosa di molto strano di molto particolare
La diffamazione è un reato fatto di parole o comunque fatto di comunicazione e le parole vanno interpretate
E quindi sfociano nel campo della semantica sfociano nel campo della come voglio dire della simbologia le parole sono singoli si possono utilizzare altri singoli per comunicare e quindi c'è tutto un problema relativo all'interpretazione si fa
In genere questo esempio molto banale ma anche molto signor Bosco icastico
Cambiando la sequenza delle parole cambia significato sia dico che un chirurgo agisce come una Cillario non è la stessa cosa che se dicessi comma Cellario dice un chirurgo
La prima è una frase denigratorie la seconda elogiativa quindi è molto importante stare attenti a come si usano le parole a come si interpretano le parole ha come chi ha usato quelle parole a il testo interpretarle farle interpretare vengo subito a quella
A quella distinzione che faceva prima Carlo Verna da malato da un lato il ma la macchina del fango
Dall'altro l'errore del giornalista che viene colpito che viene represso a titolo di dolo e non a titolo di colpa allora ne sappiamo che la diffamazione è un reato doloso non esiste la diffamazione colposa
E quindi qual è la figura di Dolo che viene utilizzata quella del dolo eventuale cioè si rimprovera al giornalista di aver diffuso la notizia senza avere sufficientemente controllato la fonte nei limiti in cui questo è possibile nel momento storico in cui lui apprende la notizia
E quindi di avere accettato il rischio di diffondere una notizia non vera e va da sé negativa per qualcuno
Forse e in questo posso concordare forse questo è un po'troppo e allora si potrebbe ricostruire questa figura utilizzando la categoria del dolo intenzionale o addirittura del dolo specifico
E allora si rientreremo in quell'ipotesi nella quale il giornalista o meglio colui che veste i panni del giornalista per essere per diciamo commettere in realtà ben altra per tenere ben altro comportamento
E allora sì qui in quel caso il giornalista o il sedicente giornalista è una persona che in maniera scientifica in maniera consapevole sta diffondendo una notizia falsa e diffamatoria
Siamo sicuramente su un versante completamente diverso rispetto a quello del giornalista come dire incauto
Però una precisazione la voglio fare si faceva la il paragone tra il giornalista e il medico e si dice il medico quando sbaglia
Cometa sempre un reato colposa non è esattamente così dove eventuale previsto anche per il medico se il medico si discosta in maniera come dire eccessiva da quelle che sono le leges artis B accetta il rischio di una condotta che possa essere dannosa e allora e dopo l'eventuale anche quelli comunque nelle prospettive di riforma secondo me ci può stare questa diciamo restrizione della sfera di punibilità penale del giornalista per la diffamazione quindi se vogliamo parlare di un nuovo reato di diffamazione connotato da dolo specifico o da dolo intenzionale
Questo mi trovo abbastanza d'accordo
Il problema però secondo me è anche un altro ed è quello sulla natura del giornale che cos'è un giornale il giornale è uno strano oggetto perché il giornale è sicuramente un mezzo per dirti per diffondere notizie e opinione ma è anche un prodotto che si vedere e allora io mi chiedo ma quali leggi obbedisce un giornale alle leggi di mercato o alle leggi dell'informazione le due leggi non sempre vanno d'accordo anzi quasi mai un'informazione una notizia per essere venduta deve essere guidata e allora visto che oggi tanto si parla di populismo consentitemi di introdurre il tema del populismo mediatico esiste un populismo giornalistico
Esistono quegli articoli e principalmente quei titoli che spesso tradiscono il contenuto degli articoli che sono studiati sono confezionati solamente per vendere l'articolo cioè il giornale ma la informazione l'esercizio del diritto di cronaca e di critica è tutt'altra cosa
Ed è evidente che se prevale un versante piuttosto che l'altro cioè se prevale se prevalgono le leggi del mercato su quell'informazione avremmo cattivo giornalismo
E io credo che non si possa negare che ultimamente stiamo assistendo ad un fenomeno di imbarbarimento
Perché si faceva prima riferimento ai social beh insomma attraverso internet si diffondono messaggi veramente raccapriccianti e temo che il giornalismo dalla carta stampata gli stia andando dietro quindi attenzione
Va bene fare la critica ma è necessario anche molta autocritica
Ora
Io come dire
Non posso che essere d'accordo con quelle che sono le direttrici costituzionale a volte diciamo predicate anche in una qualche retorica dalla corte no si parla del della libertà di manifestazione di pensiero come pietra angolare della democrazia
Sono parole diciamo roboanti però che hanno un loro contenuto
Indubbio in è assolutamente vero che senza informazione non c'è democrazia senza critica non c'è democrazia
E quindi è vero che se se mai siamo al posto numero quarantasei beh forse la nostra democrazia qualche rischio occorre ma ci viene veramente un aiuto dalla giurisprudenza sovrannazionale
Io delle volte rimango scusatemi la sincerità abbastanza diciamo stupito e contrariato dalla dalla banalità tautologica di talune sentenze
E per esempio la sentenza penti Caylyn non so se produce bene contro Finlandia
E a un certo punto ci dice che
La l'informazione debbono essere precise e attendibili
Mi fa molto piacere
Dalle parti mie si chiede all'acquaiuolo se la questione esca e lui risponde che neanche la neve così fresca è ovvio che le informazioni debbono essere precise e attendibili ma chi stabilisce quando sono precise quanto sono attendibili e principalmente che cosa succede quando non sono né precisa né attendibili e sono dannose per qualcuno
Perché vedete secondo me il giornalismo è una professione pericolosa ed è pericolosa non solo per il giornalista che sicuramente può incorrere in diciamo incidenti di percorso ma e pericolosa scusatemi se lo dico con grande franchezza anche per l'eventuale vittima di una campagna parliamo di proprio una vera e propria campagna denigratoria la macchina del fango quello che questa come dire
Insistita campagna questa insistita denigrazione questa insistita diffamazione ai danni di qualcuno ben questo può provocare dei danni ma non solo da un punto di vista diciamo morale anche da un punto di vista economico pensiamo per esempio ad un avvocato che venga diffamato ingiustamente per perderà la Briantea e e allora la diffamazione in questo caso fa un danno economico più grave o meno grave
Dicono che può fare la rapina di un orologio Simone fa un danno economico molto molto più grave si dirama ce l'azione civile cioè l'azione civile certamente ma secondo me deve rimanere per lo meno per questi casi anche lo strumento penale anche perché
La minaccia della repressione penale ha un valore simbolico che non può essere superato che perlomeno nel nostro momento storico non è stato superato
E allora quali sono le
Possibili i possibili aggiustamenti le possibili riforme
Innanzitutto si diceva prima lei Lara reintroduzione del rito direttissimo nel vecchio codice i reati a mezzo stampa
Venivano trattati con rito direttissimo nel nuovo codice questa previsione è scomparsa
Questo non significa che i reati a mezzo stampa non possano essere trattati con rito direttissimo ma significa semplicemente che non è obbligatorio farlo mentre naturalmente sarebbe quanto mai opportuno perché se una notizia si diffonde specialmente se una notizia più che sulla carta stampata si diffonde attraverso internet allora e necessario che ci sia un accertamento io non dico una repressione un accertamento immediato sulla verità del fatto
è vero o non è vero questo fatto lo si deve sapere subito non si possa avere
In via definitiva ad anni di distanza e questo è un altro di quei motivi che mi inducono a pensare che lo strumento penale
Non è in questo momento superabile anche perché è un rito direttissimo civile non mi sembra che esista
Per lo meno non così rapido come dovrebbe o potrebbe essere la direttissima penale e poi esce un'altra soluzione che mi accingo a prospettare e che forse vi stupirà
Ma è una soluzione che già stata ventilata in un convegno che si è tenuto a Castel Capuano a Napoli nell'aprile di questa
Allora uno strumento c'è già nel nostro ordinamento è uno strumento che non si usa mai ma che potrebbe essere usato questo
Aumento si chiama Giurì d'onore
L'articolo cinquecentonovanta sei del codice penale al comma due ci dice che nel caso in cui l'addebito costituisca un fatto determinato no le parti d'accordo prima della sentenza possono dire il Giurì d'onore
L'articolo cinquecentonovantasette sempre al comma due ci dice che se viene attirato il Giurì d'onore la querela si intende rinunciata o rimessa
Si dirà è il codice del mille novecentotrenta si dirà siamo ancora sotto l'influsso dei codici cavallereschi
Non dimenticate che il duello in Italia si è tenuto fino agli anni cinquanta
E quindi si dirà è uno strumento del passato ma non è così perché il nuovo codice di procedura penale mille novecentottantotto nelle norme di attuazione degli articoli centosettantasette articolo centottanta prevede il meccanismo di funzionamento del Giurì d'onore e allora ti dico rapidissimamente centosettantasette ci dice che il Giurì può addirittura liquidare i danni ovviamente in misura e con modalità equitativa ci dice come deve essere composto ci dice che deve essere composto con persone indicate dal presidente del tribunale o da associazioni riconosciute che abbiano lo status di enti morali
Il centosettantotto ci dice che il verdetto non lo chiamo sentenza il verdetto deve intervenire entro tre mesi quindi la rapidità è assicurata questi permessi sono perentoria e prevedibile e prevista una proroga solo di altri tre mesi entro sei mesi massimo i giuristi deve pronunziare e centosettantanove ci dice come il procedimento le sedute non sono pubbliche e quindi questo potrebbe anche essere un vantaggio e viceversa pubblicabile verdetto e così via
Ora perché non funziona il Giurì d'onore perché non non non ha mai funzionato un Giurì d'onore ma secondo me
Senza mente per un motivo perché presuppone l'accordo tra l'offeso e l'offensore ora l'offesa l'offensore chiaramente non sono in buoni rapporti perché è inutile che dica perché e quindi ovviamente l'accordo non ci sarà mai ma con una adeguata modifica si potrebbe superare questo scoglio perché ci deve essere d'accordo perché non può essere rimesso solamente all'offesa alla scelta se l'offeso Po scegliere tra presentare la querela e non presentarla rimettere la querela Conor rimetterlo perché non può scegliere se adire il giudice d'onore piuttosto che il giudice ordinario
Una volta che l'offeso ha deciso di rivolgersi a lui l'onore e l'offensore se la tiene se mi passate questa espressione
E allora le cose potrebbero cambiare potrebbero cambiare notevolmente il Giurì d'onore non emette una condanna margine d'onore accerta i fatti e allora come dire molte ipocrisie avrebbero smascherata e perché io mi chiedo se oggi l'onore è veramente ancora un valore o è semplicemente una merce di scambio che ha un prezzo no io
Attivo il tribunale penale o civile perché voglio risarcimento non mi importa molto se sono stato diffamato non mi importa molto se si parla male di me ne importa che chi mi ha diffamato tiri fuori dei soldi che può essere il giornalista queste del giornale può essere l'editore o può essere una persona qualsiasi ma se viceversa noi
Diciamo prendiamo praticabile questa oltre via beh allora
Direi che l'accertamento della verità prevale sulla pretesa economica no si tratta di una tutela dell'onore reale si tratta di una modalità laica di accertamento dei fatti
Badate bene il risarcimento del danno la liquidazione del danno in via equitativa che può fare il giro non è una mera eventualità nel senso che chi si rivolge a dei minori può anche chiedere di non ricevere alcun risarcimento anzi in genere così dovrebbe essere se vuole risarcimento veritiere esplicitamente e allora tra le tante prospettive di riforma questa che è una riforma a costo zero ma perché non è mai stata presa in considerazione ora se ci fosse stato buona fede quindi avrei detto
Forse pure avremo modo di dirglielo diversamente in qualche altra maniera ma io credo che questa sarebbe una soluzione che da un lato porta un effetto deflattivo nei tribunali
E anche alla corte di cassazione un po'Cicero pro domo sua
E dall'altra diciamo consente come dicevo prima di smascherare quelle che sono le strumentalizzazioni dell'onore Oliva reputazione
Da un lato consente la rapidità
Francamente non vedo perché non si è mai esplorata questa strada
Ho scoperto
Che
Il disegno di legge ottocentoquarantacinque del due mila tredici prevedeva la istituzione di un jolly per la correttezza dell'informazione
Ipotesi
Di introdurre un articolo sessantacinque bis nella legge numero sessantanove del mille novecentosessantatré quella dei giornalisti Pai questa cosa non è andata avanti mi sono informato proprio oggi telefonicamente
Con Carlo che mi ha detto che non è andata avanti ora io ho letto la norma e mi sembra un po'congegnata diciamo in maniera strana perché dice come si forma questo giuridici e che cosa
Più o meno come funziona ma in realtà poi non ci dice in che maniera dovrebbe cioè che cosa dovrebbe realmente accertare e che cos'è la correttezza dell'informazione detto così mi sono anche in maniera un po'sinistra
Mi suona un po'alla mille novecentottantaquattro di orwelliana memoria
E però voglio dire è una cosa che ci può interessare perché comunque questa parola giuri è stata pronunziata e la si può allora come dire utilizzare e incanalare verso un'altra utili verso un altro utilizzo magari proprio verso una rivitalizzazione obitorio inserzione del Giurì d'onore io credo che questa sia una proposta concreta che vale la pena di prendere in considerazione ringrazio
Grazie presidente fumo siamo perfettamente consapevoli tant'è che nostro segretario emerito è stato anche presidente della Federazione della stampa e attualmente insieme agli atti i colleghi degli organismi di categoria abbiamo designato a dirigere alla sua fondazione sia Fondazione muri Aldi questo collega si chiama Vittorio Roidi
Scrisse un libro il cui titolo era coltelli di carta quindi siamo perfettamente consapevoli della pericolosità del danno all'onore e alla reputazioni infatti non a caso prima
Dicevo che non assolutamente immaginiamo di teorizzare il diritto all'insulto e però sappiamo anche che molte iniziative giudiziali sono assolutamente temerarie quindi prima si parlava di rito direttissimo ma ne temiamo anche fortemente l'iniziativa che sulla base del principio del reato quindi come dire la la la risarcibilità in termini civili derivante dal reato commesso possa portare all'azione civile quella può essere come dire esercitata entro cinque anni dalla commissione del fatto è ancora un'azione ancora più pericolosa perché magari qualcuno dopo cinque anni neanche più le carte per poter documentare quello che ha fatto tant'è vero che noi gli stessi uffici legali anche delle grandi aziende
Saluto avvocato che happening della mia della mia azienda della della RAI è finiscono con l'avere un atteggiamento prudente perché dicono attenzione questa cosa anche se tua hai fatto bene
Il tuo lavoro operò potrebbe comportare delle conseguenze spiacevoli anche a distanza di tempo guardate complessivamente gli ostacoli sono davvero tanti troppi perché il giornalismo possa svolgere bene la sua funzione civile quindi riannodando poi i figli del discorso che stavo facendo troviamo dei meccanismi più equilibrati il Giurì d'onore che propone la presidente fumo è sicuramente una delle strade tant'è vero che anche noi cercheremo di rilanciarla nella legge di riforma ne cerchiamo come ordine dei giornalisti di stimolare il legislatore faremo una proposta e allora nostra Commissione riforma intorno soprattutto a quelli che sono gli aspetti dell'accesso fra la professione giornalistica però cogliendo l'occasione di un'attenzione speriamo che ci sia da parte del legislatore intorno a questi temi cercheremo anche di proporre altri elementi importanti come l'inserimento del genitore terremo conto sicuramente delle indicazione che presidente fumo ha già dato perché effettivamente poi non deve essere una sigla Giurì d'onore dev'essere un qualcosa che effettivamente vincoli le parti a devolvere ed effettivamente incida positivamente
Avevo chiesto prima alla presidente di vita tra qualità di avvocato di tornare prima di sentire invece il punto di vista di chi questi fenomeni studia la professoressa Castellaneta docente ordinario di diritto internazionale all'Università degli Studi Aldo Moro di Bari il punto di vista dell'avvocatura dopo il saluto agli occhi
Fortune puntualizzazioni che presidente affatto su quello che stiamo dicendo in termini di esigenza non del giornalismo ma della comunità sociale
Guardi Presidente devo dire che in questi anni dibattiti che ci sono stati anche in questi anni non è il primo che facciamo devo dire un uomo maturato anche sentendo le rilevare opinioni un convincimento deciso su questo punto devo dire che quello che ho ascoltato
Sicuramente dal mio punto di vista del essere preso nella debita considerazione soprattutto riguardo quello che so ho detto loro del dolo eventuale no inteso come mancata verifica delle fonti accettazione i propri dati di questo rischio quindi il passaggio
Allora Dolo intenzionale se non addirittura il dolo specifico no mi sembra che
Possa essere un punto che
Rilevante Coiro
Appunto andare a punire proprio laddove cioè un'intenzione di veramente di di far male diciamo di di ledere
Anche per quanto attiene appunto il Giurì d'onore se non addirittura il rito immediato quindi credo siano del degli spunti degli spunti molto interessanti che debbano essere presi appunto nella nella debita considerazione
De Vito perché in questo caso l'abbiamo fatto intervenire come avvocato oltre che presidente dell'Assemblea capitolina
Niente neanche ho fatto penale negli anni della mia gioventù tenevo alla diritto del lavoro
La professoressa Castellaneta e Marina Castellaneta su questi aspetti soprattutto che guardano alla giurisprudenza europea
Ora si grazie molte per l'invito sia all'ordine degli avvocati sia l'ordine dei giornalisti e in particolare del presidente Verna alla dottoressa Nadia Monetti che ringrazio molto appunto per avermi consentito di essere qui oggi
Dunque io mi occuperò ovviamente un po'sinteticamente perché la giurisprudenza della Corte europea sul punto vastissima
Di quello che dice quello che ritiene la Corte europea ma anche gli organismi internazionali in generale riguardo alla rapporto fra libertà di espressione in particolare esercitata dal giornalista quindi libertà di stampa e sanzione quindi tutela della reputazione
In effetti sono del tutto d'accordo con il presidente fumo riguardo al non sopravvalutare le valutazioni che fanno questi organismi non governativi sulla valutazione circa la libertà di stampa perché ovviamente vi c'è un po'tutto c'è il problema della pluralismo dell'equo compenso
Ci sono tutta di del fatto che non vengono puniti adeguatamente coloro che minacciano i giornalisti ci sono tutta una serie di fattori non legati esclusivamente alla diffamazione invece certamente sono più allarmanti e credo che andrebbero presi
Finalmente in qualche considerazione gli allarmi che fanno gli organismi internazionali quindi l'ONU in particolare il Consiglio d'Europa
Ma anche l'OSCE quindi tutti questi organismi nel corso degli anni hanno raggiunto un punto
Di approdo simile nel senso che appunto partendo dal rapporto del relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà
Di espressione nel due mila e quattordici su avranno raggiunto un punto chiaro sul fatto che in Italia c'è un problema con la libertà di stampa nel senso che il fatto la di lui in particolare chiedeva la depenalizzazione della diffamazione ma poneva l'attenzione non solo su questo aspetto
Aspetto che fra l'altro vede l'Italia comuni ma situazione analogo a quelli di altri Paesi del Consiglio d'Europa perché ovviamente
La maggior parte dei Paesi prevedono la reato di diffamazione ma quello che allarmava moltissimo il relatore speciale
Allarmato i l'assemblea parlamentare del del Consiglio d'Europa appunto in un rapporto del due mila cinque in cui ha messo in evidenza la grave situazione di alcuni Paesi in tema di libertà di stampa e fra questi Paesi c'erano l'Ungheria
La zebra e Gianna e l'Italia
E appunto quello che me ha messo molto in allarme questi organismi internazionali e il problema anche delle querele temerarie perché in realtà la questi organismi internazionali hanno chiesto all'Italia
In particolare di pre vedere che questi assalti giudiziari che vengono commessi vengano in realtà sanzionati nel senso che comunque non si preveda soltanto il pagamento delle spese processuali a carico di chi attiva queste azioni pretestuose col solo fine di intimorire il giornalista
Ma si preveda una sanzione economica pari all'entità del risarcimento chiesto al giornalista quindi hanno chiesto una misura a doppia specifica misura che in alcuni Paesi per esempio nel Regno Unito è stata introdotta perché comunque questo aspetto
Dell'assalto alla stampa per via giudiziaria c'è in molti Paesi e naturalmente sappiamo che ovviamente i giornalisti svolgono ruoli importante perché in realtà quando esercitano la libertà di espressione non lo fanno come normali cittadino ha un diritto ovviamente riconosciuto a tutti
Ma lo fanno rendendo la un servizio alla collettività
Perché sostanzialmente quello che divulgano l'informazione
Non è un prodotto per la Corte europea dei diritti dell'uomo ma è bensì un bene un bene da tutelare e per di più la corte ritiene che questo sia appunto non un prodotto ma un bene e sia un bene fra l'altro definibile e quindi debba essere tra smog trasmesso con immediatezza quindi diciamo c'è proprio una visione sicuramente diverso da fa quello che informazione sul piano la valutazione che a volte sia dell'informazione sul piano interno rispetto a quella che sia nel contesto internazionale dove naturalmente si tiene conto della dell'azione della ruolo fondamentale che svolgono i giornalisti nel ruolo anche di di denuncia chiamiamo il caso dei Panama Peppers
E l'uccisione della giornalista di Malta o i casi appunto che vedono dei dei giornalisti appunto italiani che vi sono costretti a vivere sotto scorta quindi per questo diciamo il la valutazione che fa la corte europea e nel senso di considerare appunto
La l'informazione come un bene da proteggere e non come una semplice prodotto
Ora naturalmente per quanto riguarda il piano internazionale ovviamente gli atti internazionali che riconoscono la libertà di espressione e poi in particolare la libertà di stampa sono tantissimi
Abbiamo la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo il patto sui diritti civili e politici quindi non soltanto e poi soprattutto Lacombe ma non soltanto la Convenzione europea dei diritti dell'uomo il cui articolo dieci ovviamente garantisce la libertà di espressione
L'articolo dieci della Convenzione però non è una norma così ferma al mille novecentocinquanta anno in cui è stata codificata ma in realtà la convenzione è uno strumento vivente lo strumento vivente vuol dire che deve essere interpretata alla luce di tutta la giurisprudenza
Della Corte europea dei diritti dell'uomo giurisprudenza che è vero
A è stata secondo una parte della dottrina fatto degli avanzamenti spettacolari nel senso della protezione del giornalista perché in via generale ovviamente non in modo volo diciamo assoluto ma in via generale
La Corte europea quando deve e effettuate delle valutazioni sulla sui ricorsi presentati dai giornalisti
Tiene molto in considerazione
Il fatto che il diritto alla libertà di espressione garantisce un doppio diritto il diritto del giornalista ad esprimersi e quindi l'esercizio attivo ma soprattutto il diritto passivo cioè il diritto della collettività a ricevere informazioni
Di ovviamente la corte l'ha detto varie volte queste informazioni devono essere per ottenere la protezione diciamo spettacolare che fa la stessa corte europea devono essere di carattere e di interesse collettivo cedevano riguardava e la collettività quindi certamente la corte
Non tutela quelle informazioni diciamo così dimmelo gossip che riguardano un gruppo distretto di persone ma tutela quelle che sono di interesse generale per la collettività
E che servono sanato appunto la corte l'ha detto varie volte a garantire la democrazia perché in realtà il diritto alla libertà di espressione a differenza degli altri diritti convenzionali
Non è soltanto un diritto in sé ma è anche uno strumento per raggiungere tutelare la democrazia e quindi ovviamente questo il punto è molto importante e il rispetto di questo diritto salato gli organismi internazionali l'hanno detto varie volte
E è un rispetto che è dovuto allo stato nel suo complesso che vuol dire ovviamente agli a al potere legislativo ma anche agli organi giudiziari che chiaramente quando devono decidere sulle questioni attinenti alla libertà di stampa devo tener conto della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo perché qui ne abbiamo due orientamenti secondo una parte della dottrina il diritto alla libertà di stampa nella sua configurazione attuale
Che ha diverse sfaccettature sarebbe diventata ormai la norma consuetudinaria qui ovviamente
Lo dico più per gli avvocati e quindi entrerebbe nell'ordinamento italiano attraverso l'articolo dieci della Costituzione quindi avrebbe addirittura un direttamente un rango costituzionale
La maggior parte però della dottrina suffragata in questo dalla corte costituzionale con le sentenze
Appunto della tre quattro otto e tre quattro nove del due mila sette anche alta riconosciuto che le norme della Convenzione europea quindi incluso l'articolo dieci della Convenzione annullando Ohtsubo costituzionale
Che vuol dire sostanzialmente che prevalgono rispetto alla legge ordinaria dello Stato
Che però il giudice nazionale non può disapplicare a differenza di quanto fa dall'accusa per la l'Unione europea
Direttamente il diritto interno ma quando non non può procedere all'interpretazione conforme deve sollevare la questione di costituzionalità in caso di contrasto fra legge interna
E no ma della convenzione come interpretata dalla Corte deve sollevare la questione di costituzionalità alla stessa corte col suo per me a oggi rimane un mistero come mai
La norma che nella appunto la del codice penale che prevede il carcere per i giornalisti non sia stata oggetto di una questione di costituzionalità
Perché ovviamente quella norma il la previsione del carcere per i giornalisti è in sé sicuramente contraria all'articolo dieci della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e perché la Corte europea dei diritti dell'uomo sei sulla revisione della diffamazione come reato penale a come reato in realtà a Espresso a diciamo lasciato un certo una certa possibilità di appiglio agli Stati quello che certamente ha detto
Ha detto varie volte che la previsione del carcere per i casi di diffamazione a mezzo stampa è in sé incompatibile con la Convenzione europea
Salvo nei casi di e spiccia cioè salvo nei casi di incitamento all'odio che sono i casi in cui appunto caso tipico e che ovviamente non ha riscontro diciamo almeno per ora nel nostro sistema
E del Radio delle Mille Colline Ruanda che incitava al genocidio del Ruanda ma appunto in via generale il carcere è una misura incompatibile tant'è che per esempio l'Italia è stata già tra virgolette condannata
Dalla Corte europea dei diritti dell'uomo è voglio anche precisare che quando le arrivano le condanne della Corte europea dei diritti dell'uomo al di là dell'immagine dello Stato che sul piano internazionale è uno Stato chi viola i diritti dell'uomo ovviamente
Ha un peso anche economico nel due mila e quindici d'Italia ha dovuto pagare settantuno migliori di Europ gli indennizzi alle vittime che avranno fatto ricorso alla Corte europea ovviamente peraltro tante fattispecie non soltanto quelle e riguardanti la libertà di stampa ma salato questo cosa comporta comporta che in alcuni casi per esempio c'è stato il caso
Vecchietto contro Italia e Ricci contro Italia attimi due casi italiani
La Corte europea in questi due casi in particolare nel primo aveva ritenuto erano degli articoli che erano stati pubblicati su fosse il allora il giornale il giornale
Sulla nei confronti di alcuni magistrati è la corte aveva ritenuto che in effetti il la diffamazione c'era stata da parte del giornale però ha ritenuto che qualche il sistema prevede la misura del carcere e il giornalista era stato condannato a quattro mesi anche se la pena
Era stata sospesa di perse si configurava una violazione della convenzione europea dei diritti dell'uomo quindi non c'è chi perché non c'è alcun dubbio che mantenere la previsione del Thatcher per i giornalisti
Anche se poi non viene concretamente applicato ma questo è irrilevante perché comunque per la Corte europea la previsione in sé a un cosiddetto Occidente affetta c'è un effetto paralizzante sulla libertà di stampa la previsione di quella misura Henze contraria alla Convenzione quindi si arriva all'assurdità
Che appunto era giusta corretta conforme alle regole relativa alla ditta alla tutela della deputazione la condanna del giornalista ma il fatto che era stato previsto
Il TAR ce n'è portafogli a una condanna della corte europea allo Stato italiano
E quindi questo insomma alla fine poi ci va di mezzo anche il la tutela del diritto alla reputazione quindi sicuramente una misura che appunto quella del carcere andrebbe eliminata immediatamente ribadisco secondo me in realtà anche se i giudici dell'esecuzione poi hanno nel caso in particole Sallusti
Cercato di rimediare all'anomalia italiana andrebbe portata dinanzi alla Corte costituzionale in modo che ci sia una volta per tutte la dichiarazione di incostituzionalità di quella parte della norma per contrarietà all'articolo dieci della Convenzione europea
Senta nel nostro ordinamento attraverso l'articolo centodiciassette della Costituzione e quindi a un rango sub costituzionale
Questo per quanto riguarda appunto l'iter
Qui diciamo il vuoto che alla Convenzione europea nell'ambito dell'ordinamento giuridico italiano e questo mi sembra punto un aspetto molto significativo ora chiarite queste questi aspetti vengo a dire quello che la Corte europea in via generale ritiene indispensabile per
Per tutelare il giornalista ne abbiamo detto appunto che in generale la corte
A una una tutela molto forte della della libertà di espressione
Però richiede ovviamente non è che accoglie tutti i ricorsi dei giornalisti ovviamente ma richiede ai giornalisti di tener conto di insomma di applicare alcuni parametri
Allora sicuramente la corte chiede e l'ha fatto varie volte ai giudici nazionali di non estrapolare la singola frase dall'articolo la Corte ritiene che a volte ci può essere una frase all'interno dell'articolo
Che può essere provocatoria esagerata però nel contesto generale dell'articolo
Rientra nella tutela della libertà di espressione questo la corte l'ha detto proprio in un caso italiano è il caso di io l'ho corso Italia
In cui appunto il giornalista stato nel caso SDI specie quindi era un giornalista pubblicista
Che faceva ricercatore mitico universitario e aveva scritto un articolo su un giornale siciliano in cui appunto aveva definito oltre l'allora presidente della provincia a a un idiota insomma aveva accusato una frase e diciamo abbastanza forte nei confronti del Presidente la Provincia era stato condannato dai tribunali nazionali per diffamazione condannato a versare anche quaranta mila euro quindi una cifra esorbitante l'atto e quindi poi aveva fatto ricorso alla Corte europea perché come sapete il si può fare ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo dopo fare ogni individuo
Nonché le persone giuridiche perché ovviamente ci sono anche i titoli che hanno fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo
Quando ci si ritiene vittima di una violazione quando si sono esauriti i ricorsi interni questo sicuramente
A meno che i ricorsi interni non siano in effettivi perché se sono in effettivi o comunque il procedimento interno Ventura già troppo a lungo
Si può saltare la fase del previo stabilimento di ricorsi interni purtroppo il sistema dei ricorsi alla Corte europea che da un sistema che oggi funziona meno bene rispetto al passato
Perché la sezione italiana è sommersa da ricco la corte in generale poi se ne occupa la sezione italiana è sommersa dai diretti a ricorsi in via generale e quindi processi dinanzi alla Corte europea stessa durano troppo a lungo e quindi naturalmente non è un ricorso effettivo
E quindi la cosa migliore sarebbe che i giudici nazionali e facessero come posso dire tesoro della giurisprudenza della Corte europea è l'applicassero direttamente senza appunto o sollevasse o le questioni di costituzionalità laddove ciò non è possibile
Senza diciamo poiché si determini questa contrarietà rispetto alla convenzione
Allora nel caso di specie appunto la corte ha fissato alcuni parametri ma l'ha fatto un po'in tutta la giurisprudenza
Copiosissima sulla sulla diffamazione in generale c'è ha detto che ovviamente il giornalista ha diritto a questa protezione quando quando
Pubblica divulga notizie di interesse per la collettività quindi questo è l'aspetto centrale che non deve mai mancare dice la corte
Nell'analisi che svolgono i giudici nazionali cioè non si può prescindere da questo aspetto che per la Corte e al primo posto quindi l'interesse della collettività a ricevere quella determinata informazione
Rispetto a questo parametro la Poste tollera anche degli errori eventuali fatti dal giornalista l'ha detto anche in un caso il caso Ormanni contro Italia ma anche in altri casi più recenti che riguardano altri paesi
Un eventuale errore che diciamo non ha le fu non è stato voluto ma è stato dovuto al fatto per esempio che appunto dice la Corte l'informazione la notizia è un bene deperibile e quindi c'è un problema anche di tempo
Per la Corte non è determinante per stabilire una responsabilità del giornalista che quindi va scusato se ne muore non è particolarmente non è un errore grave insomma
Però chiede la porte che ci sia una verifica delle notizie io non posso che Matiz atto quelli che sono i principi che la corte ha affermato nel corso degli anni direi la ormai centinaia e centinaia di sentenze quindi la porta e dice innanzitutto verificare la buona fede del giornalista e questo è un aspetto importante e rispetto della deontologia professionale e quindi qui certamente e centrale questo aspetto ovviamente nel senso che la corte ha varie volte verificato che per esempio il giornalista nel riportare un fatto si fosse basato in taluni casi su documenti ufficiali quindi dice va be al pubblicato dei documenti ufficiali perché poi viene come sappiamo a volte succede che il giornalista pubblica degli atti che derivano anche dal a autorità giudiziarie
E e però poi viene condannato il giornalista per magari violazione del segreto istruttoria cosa che per la corte per esempio non troverebbe giustificazione visto che comunque l'interesse della collettività viva prevale e e poi appunto la corte verifica il tipo di controllo che ha fatto il giornalista cioè la corte dei chiede che appunto per esempio ci sia stato una un accertamento anche sulla parte che viene eventualmente citata nell'articolo quindi se vengono chieste anche delle dichiarazioni all'eventuale soggetto che è oggetto dell'articolo dell'articolo stesso
Poi per esempio appunto l'opinione del in questo caso ha chiesto del politico della persona interessata invitiamo a documenti ufficiali con particolare attenzione è poi alla alle prassi migliori del giornalismo cioè la Corte dice se il giornalista agito nel rispetto di queste prassi in realtà non può essere poi i diciamo punito per aver svolto Itza suo dovere
E quindi la Corte dice di valutare l'ha chiesto proprio varie volte i giudici ovviamente in quel caso nazionali
Di valutare il comportamento del giornalista commisurato allenamento al fatto che le notizie sono un bene deperibilità quindi fattore temporale per lavori è stato sicuramente importantissimo quindi diciamo questo è quello che la Poste chiede al giornalista e la corte però dice che il giornalista a innanzitutto il diritto anche di provocare
Cioè la comunicazione non deve essere una comunicazione Accetti ITA è una comunicazione che deve richiamare l'attenzione della collettività e quindi sostanzialmente la Corte ammette non soltanto una tutela garantisce non soltanto una tutela per le notizie che possono scioccare manchi esito tutela i toni con i quali è il giornalista esprime la sua la sua opinione la sua si esprime nel suo articolo quindi quesiti questa esagerazione nei toni la portella mette se è necessaria richiamare l'attenzione sulla collettività della collettività su un fatto di interesse pubblico quindi
In realtà non può anche se all'interno dell'articolo ci possono essere delle frasi che ora ce ne sono state tante che effettivamente adesso
Non le ripeto tutte perché sono anche abbastanza così ma insomma ci sono delle frasi che sono presenti un politico di un politico la corte questo giornalista aveva scritto che agiva utilizzando la strategia del ragno e faceva riferimento a tutta una serie di comportamenti di atti provocatori da Porta detto comunque e dalla e la funzione del giornalista che è quella di usare un certo grado di esagerazione così come il titolo non può essermi Dante per stabilire la punizione del giornalista questo la corte appunto la detto varie volte
Al tempo stesso ma questo ovviamente lo dico en passant la perché non è il tema ho già impiegato mezz'ora posso Baresi
Posare un forte la non è oggetto del tema di oggi però la Corte bada moltissimo alla protezione dei giornalisti e delle fonti del giornalista
C'è stata per esempio ora una sentenza anche recente della sesta sezione penale
E del cinque marzo due mila e diciotto dove appunto la Corte di Cassazione appunto aveva annullato lo ha l'ordinanza di sequestro probatorio richiamando corre la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo
Dicendo appunto in realtà Spitz sequestro probatorio dei mezzi su cui con degli strumenti di lavoro del giornalista che possono essere il computer possono essere il telefono a posto ma se la Pennetta eccetera ecc
In realtà a perfetto la corte l'ha detto varie volte deterrente sulla libertà di stampa quindi realtà funziona questi strumenti messi in atto
Dall'autorità giudiziaria hanno un effetto paralizzante sulla libertà di stampa
Non soltanto perché bruciano le fonti del giornalista ma perché possono aderire una portata così eclatante da intimorire tutti i giornalisti e quindi in realtà possono paralizzare l'adipe congelare la libertà di stampa quindi la corte in realtà nella sua giurisprudenza costante a partire dal caso Tillack ma ce ne sono stati tantissimi
Ha ritenuto di tutelare le fonti del giornalismo del giornalista quindi la segretezza delle fonti anche quando c'erano violazioni di segreto istruttorio anche quando quei mezzi
Quegli strumenti potessero essere utilizzati per individuare determinati reati queste del caso famoso sagoma Conso Paesi Bassi in cui aggiorna dissi erano sequestra era stato sequestrato tutto
E però la porti appunto all'iter e serviva questo per accertare degli illeciti commessi da altri vitigni serviva per lo svolgimento dell'autorità dell'attività dell'autorità giudiziaria la Corte ha condannato lo Stato in causa proprio perché ha ritenuto che questo aveva un effetto contrario all'articolo dieci della Convenzione
Allora in quella sentenza che citavo della cassazione in effetti la tassazione poi annulla l'ordinanza di sequestro probatorio e si rifà la giurisprudenza della Corte però appunto
Dicendo che la il il sequestro poteva essere effettuato soltanto per ciò che serviva per lo svolgimento degli e indagini in realtà per la corte neanche questo è possibile per la Corte europea dei diritti dell'uomo
Però sicuramente un punto di confronto importante quello della tutela delle fonti che dinanzi alla Corte europea ai massimo grado fa l'alto
La Corte europea tutela il giornalista anche dalle modalità con cui la polizia giudiziaria ore altri organi dello Stato compiono le perquisizioni perché in un caso che riguardava il financial Times però diciamo anche nei giorni scorsi ci sono stati penso ben tre casi in un solo giorno di perquisizioni ai giornalisti
E la corte ha detto che in realtà quando vengono effettuati in modo massiccio quindi per esempio con è tante ma automobili volanti che arrivano sotto la sede del giornale le persone che si precipitano
All'interno per effettuare i sequestri anche in in questi casi
Evidente l'effetto di che lo Stato utilizza per intimorire giornalisti non soltanto quel giornalista ma tutta la stampa e quindi per la corte e questo è assolutamente contrario all'articolo dieci della Convenzione europea
Quindi questo è un po'il il quadro della della posizione della corte che certamente è ultra protettiva nei confronti del giornalista ma proprio in ragione delle esigenze della democrazia e del diritto della collettività ricevere informazioni
Per quanto riguarda le sanzioni allora ideata dico subito che anche quel disegno di legge che era stato citato prima in realtà a diversi molti profili di non compatibilità con la la Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Perché allora sicuramente è per la corte europea l'abbiamo già detto le sanzioni detentive la detenzione è assolutamente anche se non anche se soltanto prevista e poi non applicata e assolutamente contraria in automatico alla Convenzione europea con l'unica eccezione appunto dell'incitamento all'odio e alla violenza
Comunque si tratta di eccezioni alla regola generale che quello della libertà di espressione quindi ovviamente di eccezioni in quanto tale in quanto tali vanno interpretate molto restrittiva mente
Perché sicuramente anche il diritto alla deputazione ha ovviamente una tutela nella convenzione c'è l'ansia nell'articolo dieci in quanto appunto
E eccezione alla libertà di espressione ma c'ha una sua garanzia anche autonoma nell'articolo otto della Convenzione che garantisce il diritto a di a dispetto della vita privata in cui la Corte europea ha fatto è rientrare in varie occasioni il diritto alla reputazione quindi ovviamente
C'è un diritto autonomo non è quindi soltanto un'eccezione ma è un diritto autonomo
Però non è un diritto duplice nel senso che non è come quello del giornalista che tutela il suo diritto ma anche quello della collettività e quindi per questo
La libertà di stampa ha una protezione maggiore a dispetto al agli altri diritti alla riconosciute Pudil riconosciuti nella Convenzione europea
Allora l'altre le le sanzioni invece di carattere pecuniario allora ecco questo è anche l'altro profilo che sia nel disegno di legge sia nella legge attuale eccetera
Non risulta essere compatibile con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo qui appunto la corte l'ha detto in varie occasioni ma l'ha detto proprio nel caso Riolo contro Italia quindi un caso italiano che poi viene citato continuamente perché fa parte
Della giurisprudenza consolidata di Strasburgo quindi è una giurisprudenza consolidata e in realtà tutti i principi che ho fin qui enunciato
E sono dei principi che sono stati affermati anche dalla grande camera quindi il massimo organo giurisdizionale di Strasburgo quindi sono anche quei principi
Che in qualche modo e difficile che vengano modificati dalla giurisprudenza della Corte europea
Questo lo dico perché la Corte costituzionale italiana se in una appunto con le due sentenze che vi citavo prima razze quattro otto e tre quattro nove del due mila sette ha riconosciuto il rango sub costituzionale delle norme convenzionali poi ha fatto una specie di marcia indietro tre sul secondo me anche in parte in modo non no del tutto corretto perché a un certo punto poi una sentenza ha detto che in realtà l'agio di scuse andrebbe diretti nella giurisprudenza della Corte ha rilievo solo se è una giurisprudenza consolidata
E solo se è una giurisprudenza che proviene dalla Grande Camera questa pronuncia della Corte costituzionale
è stata in un passaggio di una sentenza della Corte europea riguardante il caso Ogliari contro Italia anche criticata dalla stessa Corte europea dei diritti dell'uomo
Però non c'è dubbio che questi principi che io finora di ho ricostruito sono dei principi che sono stati detti o dalla Grande Camera o sono consolidati negli anni quindi non sono diciamo neanche dei principi da cui si può prescindere dicendo quella giurisprudenza vale solo nel caso di specie perché in realtà ha una portata universale
Alla sulle sanzioni pecuniarie allora di diceva appunto gli organismi internazionali già varie volte appunto hanno detto
Che c'è un problema che è quello delle querele temerarie
In più la corte europea in questa sentenza famosa rivolo Conso Italia e le altre occasioni ha detto che in realtà la sanzione pecuniaria nella nella valutazione della sanzione pecuniaria non si deve tener conto soltanto della diciamo del diffamato ma si deve tener conto anche di un aspetto molto importante cioè la sanzione va commisurata al dice proprio esprime di letteralmente la la corte europea alle tasche del giornalista e questo è un parametro che nella i disegni di legge io non vedo mai affiorare perché eppure è un aspetto diciamo sociale perché appunto di si diceva anche prima
Ci sono giornalisti che guadagnano poco nel caso di olio per esempio il giornalista era un giornalista pubblicista che collaborava con un quotidiano era pagato pochissimo
Aveva uno stipendio da ricercatore universitario quindi la richiesta di chi aveva otto avuto la multa la sanzione che aveva avuto era abnorme per lui ovviamente
E e questo diciamo avviene ripetutamente è la corte europea in quell'occasione l'ha confermato in tantissime altre ha detto quello è un parametro da prendere in considerazione sono tantissime le sentenze in cui gli ha detto proprio perché perché lo dice la Corte non perché per una sorta di favore nei confronti del giornalista ma proprio perché ritiene che queste sanzioni
E pecuniarie elevate che non tengono conto della della del reddito del giornalista Yalta hanno sicuramente Ute affetto
è un siringa Fekter cioè hanno sicuramente un aspetto di autocensura sia da parte del giornalista sia da parte degli degli stessi editori che molto spesso in alcuni casi hanno fatto appunto anche ricorso alla alla Corte europea dei dei giornalisti della della Corte europea dei diritti dell'uomo quindi in sostanza
Questa questa valutazione delle misure sanzionatorie di carattere pecuniario ovviamente va tenuta in conto in ultimo mi scuso se sono stata più lunga del previsto
Il un altro aspetto rilevante e che anche la corte ha stabilito di principi anche in materia di rettifica
Ritenendo che l'obbligo ci sono alcuni Paesi in particolare per esempio la Polonia che prevede cioè se uno chiede la rettifica il il giornale deve automaticamente procedere alla rettifica senza alcun commento in parte un populista
Previsione era prevista anche nel disegno di legge alla per la corte dopo la Corte si è espressa con riguardo alla Polonia che quindi aveva un sistema simile a quello che era stato ipotizzato
La Corte ha detto espressamente questa è una misura che contrasta con l'articolo dieci della Convenzione europea dei diritti dell'uomo perché in realtà e se non c'è una base fattuale per cui è chi chiede la rettifica decidere in via prioritaria rispetto ha lo stesso giornalista in realtà sì comprime la libertà di espressione del giornalista ma non soltanto si intacca
Quella che la la credibilità la reputazione del giornalista cosa a cui la corte tiene molto perché appunto anche quella tutela che la corte offre alla alle fonti di informazione del giornalista perché data perché si vuole salvaguardare la possibilità del giornalista di fare il suo lavoro cioè se il giornalista a queste intimidazioni con questi sequestri di massa della materiale con cui svolge la sua attività evidente che i terzi che poi magari possono diventare le fonti dello stesso giornalista avranno paura e quindi non daranno al giornalista le informazioni con la conseguenza che ci si dovrà basare solo sulle informazioni ufficiali con grave danno appunto per la libertà di stampa e per l'interesse della collettività a ricevere una serie di informazioni
Che appunto ribadisco la corte tutela in via prioritaria mettendo al primo posto l'interesse della collettività
La corte anche quando sono state pubblicate delle intercettazioni questo riguardava la Francia il caso di cui contro Francia delle intercettazioni acquisite
Da un fascicolo in modo illegale da parte della dei giornalisti che poi hanno pubblicato un libro ha detto che andava non tutelati comunque i giornalisti perché era importante per la collettività sapere che la presidenza francese aveva messo su una sorta di stazione di intercettazione nonna prevista dalla legge
La corte tutela poi lo stile è in ultimo è veramente ho finito riguardo alla a a misure la alle sanzioni disciplinari ovviamente certamente sono da vedere con favore laddove il giornalista
Sbaglia sicuramente però attenzione è una misura che quella dell'interdizione dalla professione quella per proprio in un caso che riguardava la la convenzione europee la Romania caso il caso con panna contro altri che appunto a una così detto Livin'Chiesa cioè su una sentenza pilota la Corte ha detto che in realtà l'interdizione automatica per esempio perché è due volte il giornalista era stato condannato per diffamazione e appunto contraria alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo quindi sostanzialmente anche sulla fase delle delle sanzioni
O degli eventuali interventi di carattere diciamo disciplinare la corte molto attenta a non prevedete allora non prevedere dei meccanismi automatici ma chiede sempre la valutazione caso per caso e in particolare l'interesse pubblico mi fermo qui mi scuso se fosse stata
Allora il flusso di risorse
Assicura
So il microfono prevede molto democratico
Attende che ciascuno finisca per un intervento per consentire all'altro di parlare
Io anche per dare la possibilità all'avvocato Minghielli coordinato dal Progetto diritto e procedura penale del consiglio d'ordine avvocati di Romani ambientarsi e di svolge nel suo intervento volevo richiamare però in causa un attimo al presidente fumo ma maniera un po'immaginifica in una ipotetica Coppa dei campioni la libertà di stampa Roma perde con molto divario rispetto a Strasburgo secondo lei
Ma sinonimo perché molte delle cose che Strasburgo ci chiede in realtà la nostra giurisprudenza o per lo meno la giurisprudenza di legittimità le ha acquisite da tempo e direi per via autonoma
Altro discorso è come la giurisprudenza di merito che come dicevo in apertura del mio intervento è piuttosto oscillante a volte anche piuttosto diciamo incerta
Ma per esempio per quello che riguarda l'interesse pubblico che noi chiamiamo rilevanza sociale e questo è uno dei cardini cioè i cardini per esercitare il diritto di cronaca ancor più quello di critica
Solo la verità della notizia la rilevanza sociale e la continenza espressiva
E secondo me con queste tre con questi tre punti cardinali non sono quattro ma solo tre nel nostro caso si può avere una navigazione abbastanza certa dove io viceversa rimango abbastanza perplesso e nell'utilizzo di formule diciamo quanto meno ambigue o poche o che si possono prestare ad interpretazioni
Diciamo molto oscillanti se non addirittura opposte che significa la buona fede del giornalista
Che significa sia che il giornalista in buona fede crede che quella cosa sia vera invece non lo è e questo lo scagiona
E però poi questo contrasta con quell'altro principio in base al quale giornalista e lo dice anche la Corte europea deve verificare le notizie allora la buona fede va bene ma deve essere diciamo accoppiata alla come dire alla alla verifica della notizia che è l'espressione della professionalità del giornalista cioè alla fine della Fiera
Si arriva sempre allo stesso punto cioè il giornalismo come dicevo io una professione pericolosa e per fare il giornalista nella maniera in cui dovrebbe esser fatto è necessario una grande professionalizzazione ora è evidente che se la prospettiva di Raniero e tre euro all'articolo io questo non lo sapevo la sera prospettive questo non si può poi chiedere a queste persone
Di passare il loro tempo sui libri a studiare professionalizzante o quando devono scrivere un articolo andare in giro ad accertare i fatti però questa è una stortura che naturalmente non si può ritorcere in danno della persona oggetto dell'articolo
Eventualmente diffamatorio
Lo ripeto la diffamazione è un reato molto particolare
I confini sono ambigui i confini si spostano i confini sono determinate anche da quella che come posso dire
La percezione e la sensibilità sociale in un certo un periodo storico questo ma non purtroppo e dico purtroppo non rimane che il giudice come interprete di queste di questi parametri e naturalmente i giudici sono tanti l'Italia è lunga quello che e consentito solo in un posto viene ritenuto grave e non altro la Corte di Cassazione fa quello che può per cercare di omogeneizzare
Queste e divergenze ma non sempre ci riesce e non semplici fuoriuscire
Grazie ancora presidente fumo
Io anticipo ai colleghi giornalisti sul tema del precariato un'iniziativa che considerazione d'ordine ha in cantiere intorno e questo qualcosa che trova poi riscontro anche in chi degli avvocati presenti fra diritto del lavoro intorno all'articolo trentasei della Costituzione stiamo lavorando intorno all'elaborazione di una delibera del consiglio nazionale su un indicatore di equità l'articolo trentasei la Costituzione come sapete
Dice che la retribuzione deve essere proporzionata per alla quantità e alla qualità delle mansioni che sono state svolte noi stiamo intorno ai contratti collettivi che sono stati stipulati per noi da un unico soggetto che rappresenta i giornalisti che il sindacato unico e unitario della federazione della stampa stiamo varando per una delibera che dia il valore dell'ente pubblico quindi il pezzetto di Stato che rappresenta la categoria intorno all'articolo trentasei della Costituzione con una sorta di indicatore di equità io volevo introdurre avrà un altro elemento prima di dare la parola all'avvocato Minghelli che la durata voi dei processi perché quando soltanto in ballo la questione della diffamazione ma pensate un po'il peso per un giornalista che abbia ragione no si diceva che la durata del processo la vecchio Recchia massima non deve danneggiare l'attore che ha ragione io penso anche che la la durata del processo non può penalizzare un po'aggravare i come un fardello sulle spalle del giornalista che abbia svolto con scrupolo e attenzione il proprio lavoro perché è del tutto evidente che anche quello
Determina una sorta di pigrizia di giornalismo difensivo il sapiente rimanere in ballo tra color che son sospesi per anni mentre una questione viene definita Frey Rai graditi giudizio non è che il giornalista sia un cittadino diverso dagli altri articolo tre della la Costituzione però sicuramente porta con sé anche questo dovere connesso all'articolo a parte passiva dell'articolo ventuno della costituzione cioè di informare il cittadino correttamente quindi il diritto del cittadino essere correttamente reso edotto di quello che accade nella comunità avvocato quindi a lei la parola
A mi era stato chiesto di concludere più che come rappresentante del Progetto di diritto e procedura penale in quanto è un passato da giornalista
E ha iniziato nel lontano novantaquattro con Lanza all'interno del Tribunale penale ha avuto la fortuna di lavorare con un oggi molto più anziano giornalista era già anziano all'epoca che sia Mario Sarzanini e che parente padre di quella Fiorenza Sarzanini che oggi una delle punte di diamante del Corriere della Sera
Io ho parlato moltissimo sulla scrittura
Argomenti che ancora oggi utilizzo nello scrivere di diritto perché mi hanno insegnato mi insegnò Mario Salvagnini a fare cronaca facendomi leggere un testo che veniva data ai cronisti dell'Ansa
Scritto in quattro libricini di di di apparente poco pregio ma che raccontavano l'esperienza di un certo Volpi che era stato un grande cronista dell'Ansa e che in qualche modo l'ha scritto questo libro
Che indicava la strada faceva capire come scrivere cronaca significasse raccontare fatti
E non utilizzare aggettivazioni su come fosse possibile anche raccontando la mera sequenza di elementi dare un proprio giudizio indicare una propria realtà e quindi diventare molto più avveduti e molto più attenti nello scrivere notizie quindi nel raccontare come cronisti
Quella che era la realtà che ci trovavamo di fronte e la la sperimentali sperimentare questo percorso all'interno del tribunale
Luogo pieno di insidie di per sé perché proprio per il grande valore peso degli interessi in gioco è un luogo in cui si trova un condensato di tutte le nefandezze di tutte le grandezze della nostra realtà quotidiana ed un colloquio dove si trovano anche Santi ed eroi ma anche persone di pessima fama è pessima storia
Scontrarsi con gli uni con gli altri da giornalista e sicuramente molto difficile non è difficile
Reperire notizie né anche se diciamo quelle che sono le modalità con cui le notizie viaggiano spesso sono modalità che hanno poco a che vedere sia con il diritto penale sia con la procedura penale sia con la deontologia giornalistica
C'è
Poca ricerca che non è favorita sicuramente dai fattori che voi avete evidenziato la maggior parte dei colleghi giornalisti che lavorano
All'interno della procura sono dei ragazzini che girano quotidianamente cercando notizie perché sono come me un tempo pagati a pezzo
E a giudicare da quanto dite che vengono pagate oggi la situazione è molto del generale all'epoca mia perché almeno quando andai al tempo pagavano cinquanta mila lire al pezzo né lorde a ad articolo oggi alquanto sento è molto peggio
C'è una sorta di malattia all'interno del tribunale cui sfuggono veramente pochi
Per questo è anche difficile trovare sui giornali notizie difformi quotidianamente
Sì scappa qualche volta qualche notizia di della cosiddetta cronaca romana giudiziaria romana scappa qualche piccola indagine che magari nasce imbocca l'uno e poi si diffonde con un virus o su tutti gli altri giornali
Ma normalmente notizie che girano sui giornali sono più o meno sempre le stesse e ne abbiamo avuto e su come queste notizie escano ne abbiamo avuto di recente parlando dei casi i nostri
Chiara evidenziazione sul caso dello stadio della Roma perché la mattina stessa in cui uscì quell'ordinanza l'ordinanza era già pubblicata su internet e girava se la passavano tutti
E questo è molto strano perché un'ordinanza dimmi dieci è difficile immaginare che qualcuno di buona mattina dopo aver subito perché la fonte potrebbe essere l'avvocato come la persona che ha subito prima di essere arrestato avesse detto alla segretaria di scannerizzare
La propria ordinanza e metterla su internet quindi evidentemente la fonte difficilmente poteva essere insomma nasce da coloro che quell'ordinanza
L'avevano ricevuto oppure dagli avvocati che sicuramente durante la giornata ma ormai è troppo tardi per la pubblicazione l'avevano ricevuta quella fonte era una fonte originaria
Una fonte primigenia di acqua sorgiva sorgeva dalle pendici stesse del luogo in cui la notizia era nata
Questo accade molto molto spesso spesso né notizia anticipano anche lei conferenze stampa che vengono organizzate per chiedere notizie vengano date
Da giornalista corrisponda una patologia io ricordo delle questioni divertentissima e di quel poco di indagine giornalistica che si faceva al tempo quando il Maggi al tempo non giornale al tempo in cui lavoravo come giornalista
All'interno della procura dove alcuni magistrati devono molto sia a non finire sul giornale
Sia a non dare le notizie di quell'anno possesso ce n'è una ad esempio molto divertente
Di un magistrato che adesso lavora qui lavora in Corte di Cassazione dove noi andammo per trovare notizie su una questione che riguardava Licio Gelli addirittura entrammo nella cancelleria di questo magistrato e dove il cancelliere ci accolse malissimo dicendo dovete andare via sapete che il magistrato non vuole
Ascoltare i giornalisti e cecena dico sì sì però ce lo faccia almeno dire fu la risposta di uno più esperto di noi dal magistrato questo han
No sul dal magistrato a parlare per chiedere sommarie lasciando il fascicolo che ci interessava sul tavolo dove gli occhi possono arrivare la cronaca diritto dire
Di estrinsecarsi quindi prendemmo tutti nomi diligentemente quando torno per mandarci via dicevano non importa la ringraziamo lo stesso ce ne andammo ma ormai avevamo la notizia che ci interessava c'è l'elenco degli indagati la vicenda che riguardava un'acqua minerale molto più famosa oggi di allora
E dove centravanti Licio Gelli
Segretamente acque sicure del ritiro che cosa insomma facciamo riferimento
E e anche tante altre vicende interessanti però ricordo anche personalmente
Fatti molto scabrosi che sono quelli che poi tendono a rendere il giornalismo d'inchiesta in Italia molto più difficile e ricordo proprio Firenza Sarzanini una volta trovò una bellissima notizia
Che la pubblicò come il dovere di un giornalista e che si ritrovò dopo poco poche ore la polizia all'interno di casa perché cercavano quale fosse la fonte
Di quella notizie documenti che cerca e che compromettesse lo chiede il tormento è quella
Notizia aveva data
Faceva quasi ridere sapendo come le notizie escono sui giornali però intanto questo atto che è un'intimidazione veniva fatto
E veniva fatto
Con le forme della ricerca di una notizia
Cronaca di una morte annunciata scriveva un grande giornalista markets
Capitò anche a me seguendo un'indagine che riguardava un compartimento dalla polizia
Di ricevere visite contiene da parte di persone che dicendosi preoccupate per quello che io stavo scrivendo sul compartimento in realtà mi intimidiva no perché io non sapevo da dove venissero
Queste persone all'epoca mi dissero che ero il siluro lanciato su questo compartimento da parte di AN giuro che non ho mai fatto parte di di Alleanza Nazionale neanche
Ti spiego
Se poi ci mettete il fatto che oggi coloro che si occupano del giornalismo sono sempre più giovani e malpagati
E questo rende i giornalisti particolarmente debole particolarmente esposti nella loro
Attività ecco perché il giornalismo difensivo voi non è una
Follia ma è una evenienza che si sicuramente non poche che che verificarsi
In alcuni casi ha ragione nel senso che in alcuni casi e questa protezione Vallo rodata in altri casi
Diciamo che
Nove sul bagnato possono aver paura perché spesso si trova a dover combattere con coloro che a loro volta sono per fonti da cui hanno ricevuto le notizie
Io ho avuto qui un convegno molto tempo fa sulla libertà diritto di cronaca dove parlavamo appunto di continenza e venne
Sì iniziamo a questionare con un magistrato della Corte di Cassazione relativamente al dovere di cronaca quindi ai limiti del dovere di cronaca il caso era quello di furbetti del quartierino
Nell'ambito del quale era uscito fuori il nome di un
Come si dice un pubblico ufficiale che si occupava gli appalti
E che aveva delle vicende personali particolarmente scabrose che pur non avendo nulla che vedere con l'indagine in corso
Furono però spiattellato nella maniera più sconcia io ritengo sui giornali
Creando un vulnus ancora più grave a questa persona
Perché diciamo di queste sconce rivede la sua vita la sua famiglia non essendo un uomo molto grande non era neanche informato
Quindi sicuramente Grando delle problematiche grandissime io dicevo a questo magistrato che invece va ritenuto che la notizia fosse continenti in quanto di interesse
Opponevo dicono non è in realtà non lo dice l'interesse altro non si tratterà un problema di prostituzione che di un problema di prostituzione
In altri casi dove ci sono state vicende di questa prostituzione alcune delle quali famosissime
Se ha stigmatizzato magari l'elemento ma non si sono raccontati i fatti con dettagli così crudi e importanti e pesanti
Dico secondo me qui c'è se voi ricordate il caso Miguel capirete in pieno anche una forma di
Taglio morale quasi che la cattiveria e se fosse data dal tipo di attività quel quell'uomo poteva in essere
Perché in qualche modo solleticava sicuramente era
E quel tipo di curiosità cui cediamo tutti quando
Troviamo un certo tipo di notizie sul giornale
Questi sono i limiti del giornalismo fermo restando che la libertà d'opinione soprattutto in democrazie mature quindi l'attività dei giornalisti è l'unica in grado di fare da contraltare
Insieme a quella degli avvocati o si deve dire
A quelli che sono i poteri e non devono impedire né la libera diffusione di notizie né il diritto di difesa che sono due questioni inalienabili che spesso si intersecano
Seguivo con interesse il fatto dei tre euro perché ne stiamo lottando per l'equo compenso questo punto potreste unirvi alla nostra lotta che non è una lotta
Molto stupita perché normalmente che si avvantaggia di prezzi così bassi è chi poi
E chi vive le professioni come quelle del giornalista come quella dell'avvocato come opportunità di guadagno quindi in un in una visione commerciale di quelle che sono le nostre vite professionali
E contro le quali noi dobbiamo comunque opporsi perché noi non siamo né numeri né strumenti ma siamo persone siamo persone che soprattutto nell'esercitare la loro professione
Non possono fare a meno di presentarsi in un certo modo di relazionarsi in un certo modo di avere degli strumenti
Io a un giornalista sicuramente sarebbe un telefono per dettare delle notizie magari un microfono digitale è non sono cose che si trovano né a poco prezzo né sugli alberi
E quindi alienarono sicuramente necessario ma questo per crescere per avere delle opportunità in più così come a un avvocato Servola bella giacca una droga in ordine
Così come per gli avvocati l'esercizio del diritto
Di cronaca
Assolutamente fondamentale troviamo spesso sentiamo notizie che si hanno distorti o no ma di Paesi dove che non brillano per democrazia o dove ci sono dei poteri esecutivi particolarmente forti
Dove i giornalisti così come gli avvocati subiscono delle fortissime le pressioni poco tempo fa gli avvocati romani gli avvocati italiani
Insomma manifestarono in favore dei colleghi turchi e dei colleghi curdi che avevano subito una repressione volenti sì ma per il fatto di aver
Messo a nudo come certi diritti umani come certe libertà fondamentali venissero con cui cade
Da Aldo Calanna da quello che era le chele esecutivo che ho ancora in carica ieri ha vinto ieri o l'altroieri credo che abbia vinto di nuovo le elezioni
Ce ne sono anche altri in uno stanno facendo i mondiali di calcio
E in generale in tanti Paesi in certi momenti la libertà di cronaca Nerone siamo del tutto immuni viene
Messa in grave difficoltà
Questo è un connubio il connubio che io avrei dovuto rappresentare con le mie conclusioni e che in qualche modo era la motivazione principale di questo
Di questo incontro
Al di là del tutte al netto di tutto ciò che poi intermezzo
è accaduto io sono contento se oggi ci sono i colleghi avvocati perché giusto confrontarsi nel bene e nel male con il giornalismo del giusto confrontarsi nel bene e nel male con quelle che sono le
Peripezie UE tenuto l'avvocato nel momento in cui un caso giudiziario assume una rilevanza mediatica
Il fatto di esporsi al fatto di non esporsi fatto rifare il processo fuori o dentro Laura il fatto di portare una notizia all'e sterno al fatto di non portarla solo scelte fondamentali che segnano irrimediabilmente un caso giudiziario ne abbiamo tre mila esempi anche di chi si lamenta di prima si è esposto e precisamente a che il per l'esposizione giudiziaria abbia cambiato l'esito del giudizio
Nello stesso momento la presenza dei giudici urbanistiche nonostante i crediti siano stati tolti spero che siano comunque presenti perché molto spesso nelle nel racconto delle vicende giudiziarie
Manca l'attenzione che spesso invece deve essere data agli argomenti difensivi che non sono sempre balzane o campati in aria le procure non fanno solamente procedimenti perfetti
Che alcune volte inserirli all'interno del ragionamento giuridico inserirli in quello che deve essere fuori circuito che viene presentato
All'Ettore al pubblico è altrettanto fondamentale
Altrettanto fondamentale insomma hanno lo stesso dovrebbero avere lo stesso peso dell'argomentazione accusatori questa una la collaborazione fra giornalisti e avvocatura Rossi ha mai verificata del tutto solo in alcuni casi
Molto spesso in maniera che non condividiamo una avvocati
Ma sicuramente è un rapporto giovane che maturerà perché ci sono tutte le condizioni perché diventi sempre più stretto
Grazie all'avvocato Minghelli Meda l'occasione anche per ribadire naturalmente che
Dopo noi saremo sempre io invito sempre tutti i colleghi giornalista saremo possenti perché l'avviso di garanzia è una cosa ben lontana molto molto lontana da una sentenza di condanna peraltro con la presunzione di innocenza si deve trattare di una sentenza passata in giudicato
E che ho veramente Pubblico ministero è una parte del processo non è assolutamente colui che proclama la verità assoluta anzi aggiungo visto che l'avvocato Minghelli ha toccato questo questo punto non c'entra direttamente col tema della diffamazione ma insomma quando Pubblico ministero decide il sequestro o fa una perquisizione in una redazione in maniera molto invasiva come
Purtroppo è accaduto troppo spesso negli ultimi tempi è accaduto a Napoli nella redazione fan peggio è accaduto ad Olbia è accaduto al Mattino di Padova accaduto a Bolzano
E poi magari arriva anche una decisione come a Olbia del tribunale del riesame che dice no questo sequestro questa perquisizione era illegittima ma a quel punto sono state bruciate le fonti del giornalista questa cosa molto molto grave
Rispetto alla quale se stiamo parlando di una sanzione che può essere comminata a noi
Giornalisti perché non abbiamo correttamente applicato come dire l'esimente del diritto di cronaca perché magari siamo andate oltre il diritto di gloria non si vede perché poi
Quando accade una cosa così grave non ci debbano essere conseguenze nei confronti di una parte del processo io questo mi sento di dirlo
In maniera molto chiara quasi come rivendicazione
Dalla categoria dei giornalisti perché noi crediamo che il sistema italiano possa funzionare finché controlli e responsabilità Marcinnò di pari passo ad Hanoi
Vogliamo essere consapevoli dei nostri diritti ma soprattutto dei nostri doveri verso i cittadini e verso le persone che sono oggetto delle notizie però vorremmo che tutti i soggetti causa fossero in qualche modo ottenuti agli stessi doveri
Noi sostanzialmente siamo stati i tempi anche sì siamo leggermente in anticipo quindi io
Prima di salutarvi prima di salutarci direi se i relatori intendono aggiungere liberamente qualcosa e chiederei anche alla platea se c'è qualcuno fare qualche domanda o qualche telegrafica naturalmente osservazione perché interventi sono quelli che sono stati fatti alle chiedo prima alla platea c'è qualche
Intervento specifico
Allora no invece i relatori voglio aggiungere qualcosa magari qualcuno che è intervenuto dopo un altro relatore che ha detto qualcosa che non era ancora all'ordine del giorno Francesco nota grazie
Ma più che altro un quesito al presidente fumo
Molto breve e molto semplice o meglio forse due nel senso l'uno con riguardo all'intervento della professoressa Castellaneta se sostanzialmente lei presidente ritiene immediatamente applicabile l'articolo dieci della Convenzione europea dei diritti dell'uomo perché questo chiaramente fa la differenza
In modo particolare per gli operatori del diritto con riferimento agli avvocati un momento fondamentale quindi conoscere il suo pensiero sul punto credo sia di grande interesse
E l'altro quesito con riferimento all'oggetto specifico del nostro incontro odierno se a proposito delle prospettive di riforma legislativa
Lei vede con favore l'eventuale riduzione del termine prescrizionale in ambito civilistico dagli attuali cinque anni sostanzialmente a quanto prospettava
Per certi versi l'ordine dei giornalisti o comunque alcuni componenti dell'ordine nazionale dei giornalisti cioè di ridurre a un anno il termine prescrizionale nell'ambito civilistico
Comincio dalla seconda che mi sembra più facile
Ritengo che cinque anni siano troppi e ritengo che un anno sia troppo poco secondo me in termini equilibrato sono tre anni
In tre anni considerando diciamo i tempi considerando realisticamente i tempi della giustizia già già tre anni mettono in notevole difficoltà la macchina giudiziaria però dovendo trovare o cercare una compensazione tra i due diciamo tra le due esigenze credo che cinque anni sono sicuramente troppi per i motivi che si diceva prima cioè non si può pretendere che un giornalista conservi
Diciamo così alla cieca no perché venga chiaramente non sa tra cinque anni su che cosa sarà chiamato a rispondere e qui dovrebbe avere a disposizione un archivio enorme vero è che certo la digitalizzazione ma neanche si può chiedere poi che il giurista passa il suo tempo a digitare a digitalizzare o a farsi digitalizza ovviamente a sue spese determinati documenti quindi cinque anni sono sicuramente troppi
Ma qui ma mi riaggancio a quel discorso di prima cioè la celerità la rapidità l'immediatezza
E io insisto ancora forse sarò monotematico
Giudizio direttissimo e giudicano secondo me queste sono le soluzioni per quello che riguarda la prima domanda sono particolarmente perplesso
Non riesco a trovare una soluzione una risposta che mi soddisfi in pieno
Perché secondo me la giurisprudenza io lo chiamo sovrannazionale
è un po'se mi passate il termine compromissoria nel senso che deve come dire armonizzare deve tener conto di quelle che sono le esigenze di paesi che spesso hanno situazioni molto diverse non sono dal punto di vista normativo avrà da un punto di vista sociale politico e quindi spesso assistiamo a queste come dire affermazione di principio che valgono un po'per tutte le stagioni
E allora di fronte ad una situazione di questo genere quella l'esigenza di precisione tassatività dei tassatività che vuole diritto specialmente quello penale mi lascia un attimo diciamo perplesso però è sicuramente un argomento che vale la pena di approfondire e sul quale il maggiore nei prossimi anni
Sì rifletterà scriverà
Parecchio
Problema è se veramente abbiamo fatto l'Europa che occorre
Bene
Se posso dire riguardo alla prescrizione né affetti appunto sono del tutto d'accordo con lei Presidente e fatto la corte europea sul punto si è pronunciata in un caso che riguarda appunto il Times Newspapers quanto Regno Unito appuntato le le azioni per diffamazione non possano essere avviate dopo un significativo decorso del tempo perché la situazione di incertezza
Costituisce un'ingerenza sproporzionata nella libertà di stampa quindi realtà la corte la già detto varie volte e quindi sono assolutamente d'accordo
Con lei è riguarda la buona fede torno un attimo sul punto perché in effetti è vero che la Corte deve ovviamente mediare fra paesi di civil law e Paesi di common law e quindi naturalmente a degli e necessità di tener conto un po'di tutto però in realtà la corte alla fine quando fa riferimento alla buona fede
Si riferisce al fatto che il giornalista non deve agire in modo di liberato con in modo contrario India deliberata alle regole deontologiche quindi se il giornalista deliberatamente quindi con l'intenzionalità
Trascura quelle regole deontologiche per esempio la falda boccia ecco e non controlla
Latte in non farsi non sente la parte di cui sta parlando e c'è Carla per quel prete a quei motivi per la Corte da e per la corte non è un rispetto delle regole della della buona fede in sostanza quello più che altro
Certo e sicuramente una manifestazione di buona fede ma è un dovere di completezza
Comunque rilievo che nonostante l'assenza del ministro non facciamo altro che parlare di buona fede
Ora fare da quel punto se posso aggiungere
Siren allo stesso più o meno sempre parlando di giurisprudenza difensiva la stessa strutturazione che c'è per colpe mediche perché anche lì
Bisogna vedere se era notiziava inavvertitamente o senza i dovuti controlli
Sul giornale per colpa del giornalista o per colpa la relazione che in molti casi quando la notizia e pregnante spinge per poter pubblicare un aggiornamento o quant'altro
Perché ci sono anche queste sì Gambara no meno meno limite soprattutto per i giovani meno limite di quanto sembri perché vogliono a tutti i costi un seguito voglio
Spesso
Bene allora grazie a tutti a me sembra che abbiamo parlato molto utilmente del ridisegno della figura della fattispecie di reato denominata diffamazione diffamazione a mezzo stampa
Abbiamo introdotto elementi sul giudizio direttissimo suggerì d'onore al tre ecco un'altra questione molto molto importante sulla riduzione da prescrizione in campo civile su cui fare un'ultima riflessione forse il problema non è tanto quanto ridurre alla perché un anno francamente mi sembra sufficiente per decidere se fare o no un'azione civile forse semmai un problema di di essa quo diciamo da
Di quando da quando la conoscenza del fatto e compiuta da quando il il danno si è realizzato perché magari può essere che un un articolo sia stato pubblicato e non sia stato immediatamente letto e quindi diciamo ci può essere la problematica anche di questo tipo
Pensa davvero che questo confronto a più voci sia stato molto interessante almeno lo è stato per me ho preso appunti essere prego avvocato Lapenna
Prego
Allora percola mirata cioè una risposta in termini astratti a estrattiva in termini concreti
Sì se la rettifica effettivamente a efficacia se resa con le stesse modalità con la stessa diffusione della notizia diffamatoria
Se effettivamente a questo a questa possibilità di come dire restitutio in integrum no se viceversa semplicemente una scappatoia quindi tutto secondo me dipende da come viene pensata strutturata articolata questa possibilità questa necessità non so come chiamarlo di di rettifica è chiaro che se c'è una rettifica
Che cancella completamente se questo deve essere il caso la notizia diffamatoria ed è diffusa con le stesse modalità e raggiunge potenzialmente la stessa platea di fruitori perché no
Se viceversa è un éscamotage
No
Ma io prima di tutto direi che bisognerebbe indicare mo'non maniera molto precisa un punto di vista normativo come si va come va fatta la notifica dopodiché la la rettifica chiedo scusa
Dopodiché evidentemente se c'è una contestazione sul contenuto sulle voi date la rettifica ahimè non si potrà fare altro che ricorre al giudice i giudici sono un male necessario
Forse si potrebbe lasciarla anca la parte offesa che non viene mai considerata nelle questioni di giustizia riparativa un po'è l'unica che può dire se la riparazione avviene effettivamente o meno bensì è la parte offesa è soddisfatta chiaramente non non ma direi il giudice mi guardo un film no
D'altronde
Nella dinamica del processo qui stiamo parlando di penale quindi di estinzione di una fattispecie di reato ma nel processo civile abbiamo la distinzione tra processo di cognizione di esecuzione ogni qual volta si verifica un dubbio su come debba essere eseguita la fase di cognizione c'è un giudice dell'esecuzione che chiamato a dirimere quindi
Evidentemente anche questa fattispecie che prima citavo insolvenza fraudolenta come reato che è possibile estinguersi ma lascia un elemento oggettivo e pagamento ragion per cui il pagamento elemento oggettivo che non apre più le porte a nessun altro tipo di valutazione mentre invece obiettivamente una rettifica
Ma a una sua diversa modalità può essere di di tempo di spazio di modo e quindi obiettivamente deve essere idonea al fine e quindi probabilmente che poi qualcuno la dichiari
I doni al fico alcuno che la dichiari dove al fine e non può che essere il giudice penso che sia un qualcosa da quale non si possa sfuggire io come rappresentante dei giornalisti italiani sarei felicissimo se questa opportunità fosse data ma purtroppo al momento
Stiamo parlando de iure condendo cioè di un qualcosa che non è prevista come elemento di estinzione della fattispecie del reato di diffamazione quindi anche questo quinto elemento lo aggiungiamo ricorda ridefinizione del reato di diffamazione avendo presente che altrimenti è soltanto doloso in qualunque tipo di caso anche quando c'è stato un errore nella valutazione delle esimente diritto di cronaca
Giudizio direttissimo Giurì d'onore riduzione della prescrizione in campo civile estensione
Moda estinzione del reato di diffamazione attraverso rettifica chiedo sino a cinque punti sui quali possiamo sia agli avvocati e giornalisti mettersi al lavoro e continuare
Questa proficua serata questo grafico pomeriggio buon pomeriggio a questo punto buona serata a tutti