Giuseppe Saragat, a trent'anni dalla scomparsa. Intervista a Gennaro Acquaviva

Radio radicale siamo così senatore Gennaro Acquaviva per parlare di Saragat nel giorno in cui a Palazzo Madama si svolge questo convegno per ricordare i trent'anni dalla scomparsa del Presidente Emerito della della Repubblica
Allora lei da cattolico che cosa può dire del del ruolo che ha avuto sarà Gatta nel panorama politico italiano e volevo sapere innanzitutto
Sì Saragat
Divenne cattolico fu cattolico in qualche in qualche modo partendo diciamo da una da un impegno politico che lo vide per primo come marxista
Beh lui era un socialista
E io sono un socialista come lui queste proposte dagli USA che più ci accomuna
Lui era un socialista liberale ecco un socialista riformista era un socialista che guardava avanti nella storia aveva avuto questa esperienza parte la cultura lo sport gli studi avuto questa esperienza da Rimini nella nella nella nelle Four for uscì vispo fasci antifascista in Francia e particolare ha conosciuto una serie di persone che lo avevano spinto diciamo verso la la la democrazia liberale verso il socialismo liberale verso il socialismo non lotta di classe acquosi pare comunista e questo lo caratterizzava ecco da questo lato
Era un filo cristiano
Era non credo che fosse un uomo di fede non mi pare
Era una persona che voleva il la solidarietà spie spingeva a far sì che gli uomini fossero uniti in una solidarietà ancestrale
In questo sicuramente vedeva il cristianesimo alleato certo
I i i comunisti lo odiavano allora le Togliatti in qualche modo contribuì alla sua diciamo alla sua dizione che avvenne alla fine del sessantaquattro dopo che lui era era morto però il partito comunista in qualche modo lo sostenne allora che cosa può dire diciamo del del rapporto di odio d'amore che ebbe con i i comunisti che definirono tra l'altro un governo in cui che lui sostenne come il Governo esseesse
Ma e nell'odio per dei comunisti era perché lui era si era si era dimostrato decisivo
In un momento topico della nostra vita repubblicana tra la fine del quarantasei l'inizio del quarantasei lui rompe col Partito socialista di Nenni
Che frontista filo-sovietico filo stalinista e filologo Partito Comunista Italiano
Ci aveva visto giusto Saragat non nei l'errore drammatico fu quello dell'etene neanidi Morandi di del gruppo dirigente non socialdemocratico ma questa cosa questa rottura
Che era anche legata alle vicende a politica internazionale del tempo non c'è dubbio cioè alla divisione in due del mondo ai due blocchi che allora si formavano e si realizza una escort vogliono fortemente era però legata anche alla sua idea della della della del lavoro nella società moderna avere un riformista non poteva essere un filo comunista per questo c'era l'odio del PC contro di lui
Volevo sapere se lui fu il primo uomo della sinistra diciamo a porsi in maniera critica nei confronti della magistratura molti ricordano un suo scontro nel mille novecentosessantotto
Contro il CSM fu così da Presidente della Repubblica analogamente a quanto fece in qualche modo anche Cossiga
Ma questo è un anno episodio che abbiano raccontato io non ho vissuto né né letto testi può darsi di sì credo che fosse un uomo indipendente questo sì
E quindi i poteri dello Stato nella loro autonomia e separatezza dovrà essere garantiti ma non non nessuno di loro dove a scoraggiare sull'altro
L'ultima questione
Lui in che modo vedeva diciamo il percorso autonomista di Bettino Craxi sappiamo che dopo la fine del della parentesi alla al Quirinale dopo sette anni al Quirinale lì si allontana un po'dal partito socialdemocratico
Visse le vicende il partito se cioè il socialdemocratico maniera critica
Volevo sapere come vedeva diciamo l'azione riformista di di Craxi negli anni in cui abbandona progressivamente il suo impegno impegno politico ma era favorevolissimo alla posizione di Craxi era molto molto attento molto partecipe
Basti ricordare la vicenda di Moro presidente in una fase non è pure qui Craxi non era il Craxi del mio e degli anni Ottanta nel settantotto lui stette stette dalla parte dei Craxi
Ma Craxi è l'erede oggettivo dei delle dediche ravvisare creato dal punto di vista della ideologia politica del pensiero riformatrice
Non è l'erede di Nenni Craxi è l'erede divennero dal punto di vista del partito degli affetti profondi pagate da padre a figlio ma l'erede ovvero la rete culturale cultural politico di
Di di Saragat che Craxi ultima questione riguardava positivamente l'opera di Craxi nei confronti della Chiesa cattolica e del del Concordato ricordo che lei ha avuto anche parte in quel percorso di di Craxi
Sa qualcosa di di questo di questo interesse di di Sarah Gatto o non ci fu nessun tipo di intervento assolutamente no erano già due epoche diverse
Craxi o al governo nell'ottantatré lotta l'ottantaquattro e la chiusura della della trattativa sul concordato non c'entra niente cattiva da solo non c'era nessun rapporto con Saragat OLAF con la tradizione Saragat Tiana nei confronti della Chiesa
Daniela in grazie molto della sua disponibilità ringrazio Gennaro Acquaviva