Tra gli argomenti discussi: Famiglia, Letteratura, Libro, Societa', Storia.
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scrittore
Radio radicale ben tornati alle parole le cose quest'oggi siamo in compagnia di Simone Lenzi benvenuto a radio radicale grazie
Classifica siamo qui per
Parlare del suo ultimo romanzo edito da Rizzoni in esilio se non ti ci mandano vacci da solo è il sottotitolo sento di dover già evocativo perché questo romanzo è un un viaggio un viaggio all'interno
Della storia di una famiglia e soprattutto di quel quarto di sangue oscuro che cioè in ogni famiglia che è un
Tema letterario molto molto interessante se le famiglie felici si assomigliano tutte le famiglie in generale hanno quello in grado di pazzia all'interno di
Punto di oscurità chiedendo credo che riguardi tutte le famiglie Peppo in un Paese come l'Italia in cui
La famiglia così straordinariamente importante credo che insomma che questo quarto di sangue oscuro pezzi poi sul destino di ciascuno di noi anch'ancora di più volendo
Ecco e questa riflessione nasce in un modo molto interessante vedere letterario perché ovviamente non c'è mai l'idea di sta reagendo con un un libro che sembra dirci adesso ti insegno come realizzare la tua famiglia ma è un romanzo molto molto intenso molto forte
Costruito in modo a mio avviso molto sapiente in cui si intrecciano i vari piani narrativi e si arriva in qualche modo ad osservare la vita e le storie dei protagonisti che somigliano drammaticamente avevi delle nostre storie
Ma sì sì siglati interi ti ringrazio per i per il sapiente no non lo non lo so
Non lo so se sapiente ma sta diciamo sì un po'mi ci sono impegni però però ha sia la fine insomma vuole volevo volevo raccontare questo il appunto l'idea che non non mio tutto non veniamo fuori così come funghi insomma ma c'ha un un uomo se c'è una ter Reno nel quale
Come dire nel quale nasciamo e che determina qualche misura coi se vuoi quello quello quello che ci aspetta e che ci spetta anch'
Ecco il libro si apre con una premessa molto bella molto interessanti inizia con una negazione che come diceva Montale è una dichiarazione d'intenti molto molto molto forte
Questa non è una storia un invito a guardare di nuovo il cielo di notte innestare come si faceva da ragazzi quando cercavamo
Di riconoscere il disegno delle costellazioni non è una storia perché le storie le abbiamo già viste tutte in televisione perché per tutte le sere di questa nostra prematura vecchiaia in cui abbiamo smesso di uscire a guardare il cielo d'estate siano rimasti seduti sul divano ad ascoltare osservare milioni di storie che ci scorrevano davanti
Ecco questa è una diciamo premessa importante perché
Appunto come dicevamo all'inizio non vi è la volontà di di farne una didascalia di questo romanzo perché realtà e personaggi che si incontrano sono
Diciamo veramente al limite della
Dell'onirico alle volte ma sono dei personaggi reali che possiamo veramente incontrare all'interno dei nostri tessuti familiari mi ha ricordato per alcuni versi
Diciamo alcune scene dei film di Fellini dove c'erano diciamo adempiere bene fare mi fa piacere lettere biglietti abbia ricordato queste beh sì no no assolutamente corsi se vuoi quell'inizio e anche
è anche una presa di posizione più squisitamente letteraria nel senso che
Dominati come siamo dalla dalla appunto non ci non non tanto e solo dalla narrazione televisiva insomma dal ma ma anche dopo ma dal potere dell'in dell'immagine
Ecco credo che la letteratura Polsat trovare una ritrovare diciamo sì una sua via che sta un po'all'altro della storia
Io non riuscirei mai a scrivere un giallo sinceramente perché a me di chi è l'assassino non me ne importa niente cioè non non non me ne frega nulla
Credo piuttosto che la letteratura porsi ancora servire a esercitare l'immaginazione dovette l'immaginazione intendo
Proprio quella facoltà di mettere che non la fantasia e non mi interessa affatto ma intanto va con l'immaginazione già come quella facoltà di mettere in relazione cose
Che anche sono molto
Distanti fra loro ma insomma riuscire a raccontarle mostrandone come dire quelle quel quei quei fiumi carsici quel quel quelli quei legami sotterranei che che uniscono ecco questa è qualcosa che la letteratura il romanzo può ancora fare fa meglio probabilmente delle delle delle serie televisive ore insomma del dell'immagine
Ecco il libro parte da un da un pretesto molto interessante un il protagonista cinquantenne livornese
Decide che è giunto il momento di andare in esilio appunto di ritirarsi dalla città alla campagna e questo diciamo è un è un grande
Pezzo della diciamo della storia anche un po'delle generazioni che hanno tra i quaranta e i cinquant'anni cessi a un certo punto si decide che la città ed abbandonare si decide che c'è un a ed che non ci interessa più che è differente quindi si va a riflettere ma era e continuare a lavorare nella migliore delle ipotesi
Ma comunque si va a riflettere su quello che oggettivamente si è allora l'idea del dell'esilio imposto così come della carcerazioni imposta perché alcuni personaggi come il cugino AN in qualche modo
Diciamo fine una dimensione lavorativa quasi come una detenzione sierose McKenna e non a caso coach alcuna parte sul sull'arca pure incassava finalizzati all'articolo del libro c'è c'è anche quello
Diciamo tutte quante queste cose auto imposte se vogliamo chiamarlo in questo modo
Determinano una diciamo un panorama in cui veramente si percepisce di quanto l'uomo contemporaneo postmoderno come si dice ama definire adesso
In qualche modo lì dove non a degli impedimenti dati dalla storia in epigrafe questo libro si apre con una frase di Gramsci cioè lì dove non esiste un esilio reale funzionale
Una condizione economica costituita in qualche modo come se faccia parte nella della natura dell'uomo trovarsi dei momenti in cui allontanarsi ritirarsi carcerari sia addirittura
Maxi quest'questa è una è una lettura interessante
Sicuramente sicuramente c'è del vero io credo che nel caso del protagonista a un certo punto come dire si imponga questa su questa questa sottrazione è questo e questo sottrarsi
Semplicemente perché insomma
Sì si accorge capisce di di di
Dividere uno spaesamento di fatto cioè di non riuscire più ad aderire appellate alla che la che alla realtà che rischia di sta intorno
Quindi si ecco questa è una sottrazione una messa fra parentesi quand'ero giovane facevo filosofia avverto Carone poche insomma capito un po'quel è un po'è un po'a quella roba lì
Ecco il cugino è lì al punto che è uno dei protagonisti
I parenti insomma che sono così difficili da a scrivere al grado di parentela che spesso nelle sedi ufficiali delle famiglie rimangono un po'fuori c'è sempre fuggito ma attenzione a un certo punto abbandonato tutto
Il nonno che è scappato insomma cioè ecco perché il cui giro LA appunto un
L'uomo che fra svolge egregiamente RSD barista con la
Diciamo grande regolarità di non dire di un aver mai detto niente vieta su il leader è vero
Ecco in questo è diciamo un dato anche interessante cioè lui lui diciamo che il personaggio della mia famiglia che mi ha sempre affascinato di fior
Sempre ammirato di più c'è un uomo che è stato zitto tutta la vita non perché fosse un uso perché qualche botta abbiamo sentito Mou alare
Ma insomma io accolgo trovato che questa sua fosse un'impresa titanica ammirevole sopra ogni altra insomma non non aver detto mai niente e quindi
Da un certo punto di vista essersi sottratti alla morte che poi di fatto è sempre una questione di parole no cioè ti diverbi declinati
Diversamente papà diventa era fu ecco di lui non si può dire niente perché non ha mai detto e non c'è storia lo riguardi
E questo è interessante perché in realtà diciamo e come se il protagonista attendesse così un verso di ammirazione nei suoi confronti perché alla fine essere
Inseriti come dimostra per questo libro all'interno di una storia delle storie
è forse la cosa che ci riesce piume diciamo che ci che ci riesce meglio visto che il più delle volte siamo animali sociali e quindi Esterházy essere diciamo fuori da questa partita molto abilmente
Diciamo anche un dato di invidia o quanto meno di riflessione importante
Beh certo alla fine perché vuol dire questo è soprattutto un romanzo sulla fine
Anche se insomma
Dir questo il pareggio e nel titolo in esilio lascerebbe pensare un romanzo tristissimo perché non credo che sia onesto credo sia fra lettura tutto scomparso anche piuttosto divertente
Però si è un romanzo sulla fine quindi come ogni romanzo sulla fine è anche un romanzo su su su
Sulla possibilità e sulla speranza di sottrargli il sì fondamentalmente
Ecco tra e gli altri protagonisti c'è invece il cugino esse che anche qui era una figura interessante anche lui
Qualche modo vai in una sorta di esilio volontario prima cestinare associato alla sede però poi dopo diciamo continua quella la parte quasi mistica certe
Sì certo alla fine invece si chiude in cameretta praticando esercizi carnali
Ininterrotti che lui è un altro mio mito fondatrice è un altro un altro dei di di di insomma di
Di di quei personaggi familiari in cui il quarto di sangue scuro no no no poiché non è riuscito a perché non sono riusciti a tenere a bada il quarto di Sango scuro e ne sono rimasti vittime e poi quindi volendo è anche alla fine è una forma di esorcismo insomma no cessi si guarda loro per nella speranza di non di non fare di non fare quella fine
O forse chissà saremmo guardavi delle generazioni che verranno con è la parte oscura anche è questo questo è molto e questo è molto probabile perché è indubbio che stiamo vivendo in campo piuttosto oscuro insomma
Certo quindi magari domani ci vedesse di un un pronipote che dirà questo faceva parte di Virginia nel mille
L'ha fatto oltre liberi Segre severo si erano guardavo fra le tante colpe che so di avere nella vita hanno non credo di che ci sia quello parteggiato per
Per questa barbarie medievale verso la quale insomma stiamo andando di corsa
Ecco questo tema della
Punto anche della delle critiche un po'alla società
Che viviamo è teme che siti ravvede anche nella scelta
Della collocazione coi in una sorta di Silvio non solo del protagonista ma di tutti quanti i i vari protagonisti delle storie familiari
All'esilio fondamentalmente una dimensione spesso Querci IVA però può essere in tempi anche come questi in cui come dicevo all'inizio c'era la dittatura dell'immagine la dittatura nelle parole con poco senso
Una dittatura dei dei governi con poco senso dei governi senza prospettiva
Dell'Europa senza prospettiva nessun problema nostro
Forse diciamo l'idea di e ritirarsi un po'come facevano i monaci nel Medioevo e i studiare capire e comprendere
Non diventa solamente un adagio di fuga ma può diventare anche un adagio di rinascita passi se vuoi si Ciaccia ha criticato il granaio insomma c'è uno
Inizia a mettere qualcosa nel nel granaio nella speranza che poi magari udienze serva un domani serva a qualcun altro questa questo è qualcosa che forse dobbiamo possiamo continuare a provare a fare
Anche perché insomma devo dire nel nel nel nel nel presente mi sembra veramente molto difficile la versione chic a dire delle delle parole sensate di fronte a un evidente insensatezza però questo è anche credo soprattutto un libro contro la nostalgica
Io credo almeno che per la parte a cui tutto sommato pur con tutte le contraddizioni pur con tutte le difficoltà mi sento ancora qualche modo affine ascia ovvero la la la sinistra diciamo così a cui io credo che
Anche e soprattutto la sinistra sia schiacciata da una insopportabile Nostalgia
Questa insopportabile Nostalgia
Punto ti porta a credere che sia possibile tornare a mondi che sono scomparsi
E quindi precisamente nel momento in cui appunto la sinistra diventando nostalgica diventando pratica un come dire una sensibilità che invece fondamento fondamentalmente conservatrice di destra
Ecco soprattutto cioè l'idea raccontato anche un po'all'interno del libro che se non si supera sia il concetto di nostalgie non si fa i conti con l'avrebbe memoria con i lati oscuri siamo anche
Attendiamo diciamo a ripercorrere gli errori Chechi che nel nostro percorso familiari hanno fatto gli altri prima di noi che abbiamo fatto noi ed è così anche nelle storie nelle grandi storie delle idee del Novecento
Ma sia assolutamente
Vedi un'altra cosa che che
Sottesa tutto questo come dire l'idea che si viva il il il peggiore dei mondi possibili
Ecco io credo che la via di salvezza vera sarebbe iniziare a pensare che questo il mondo con tutte le sue inevitabili strutture con tutte le sue bruttezza eccetera eccetera ma questo mondo non è il peggiore dei mondi possibili
Insomma ce ne sono di ce ne sono di ben peggiori nel nel nel tratteggiare le storie familiari queste storie familiari tratteggio anche la storia di di di di di una famiglia di famiglie che vengono da una miseria povertà da da da quindi da da un'asta da una scarsità di mezzi assoluta
Ecco
Quindi tutta questa ci tutto questo mondo che crede che si stava meglio quando si stava peggio
Ma in mente era un un inevitabile rifiuto cioè io penso che quando si stava peggio si stava peggio e pasta
Che la consapevolezza di di questo fatto in realtà sarebbe ora il migliore antidoto per non andare a schiantarsi contro quel muro che invece insomma mi mi vedo davanti
Verso il quale qualche modo credo che che che le società europee stanno andando a schiantarsi con una velocità impressionante
Ecco il tuo precedente romanzo mali minori era del due mila e quattordici
Le riflessioni fece oggi prima di venire qui dal due mila e quattordici del due mila e diciotto sembrava sedimentata mezz'ora
Ecco come sarà la scrittura anche di questi due livelli nel frattempo ho scritto un saloon Salzano si era appunto quello il colibrì ma quello di Marsilio per il verso giusto poteva saggio sulla sulla canzone
Ma io credo insomma penso che uno debba scrivere quando ha qualcosa da misti perché debba evitare di farlo quando quando quando non attuando non è niente quando era quando non è niente da dire
In cui in questi in questi quattro anni
Insomma mis mi sembra che che alcune di quelle contraddizioni che stavano lasciando a questo punto sono definitivamente esplosa eccolo un ad una cosa della quale sono contento nel insomma è che lo dico da un punto di vista tutte egoistico e per questo libro sia uscito con un tempismo assolutamente PEF
Diciamo l'Italia ha fatto sì che
Sì grazie alle notizie reazione così arriva vetture no perché cioè mi sembri sembra evidente che non non credo di essere l'unico che si sente in esilio questo momento da Mancini spera spero vivamente
Che ce ne siano tanti che hanno questa sensazione di Dino Nardi non di non poter aderire insomma marcia di non di non di non potere essere di non sentirsi parte di di quello di quello che sta succedendo
Se infatti l'idea un po'diciamo dei di una sorta di creazione di una grande Ventotene dove ce n'è un po'tutti d'autore chiudere a beh sì ma anche vedi tutto su tutti si scorsi sull'Europa
Tutto tutto è rivedibile tutte tutto tutto si può cambiare tanto andrebbe assolutamente cambiato e sono il primo a essere a essere a essere d'accordo ma lì ma qui c'è un discorso di fondo come si fa avere Nostalgia d'un mondo in cui gli Stati europei si bombardavano l'un l'altro cioè questo è il punto
Cioè come si fa a non capire che pur con tutte le storture pur con tutte le contraddizioni e le ingiustizie
Ma comunque quando si parla di Europa si parla comunque di un'acquisizione che è stata fonte ditta nasce cioè quindi di un relativo Benessere
Soprattutto la cosa più interessante in cui in questa epoca così giusto obbliga che poi si vede che diciamo Shell affezione verso mondi
Cui spesso in Italia abbiamo chiuso le porte non presenta sull'amore
Per Putin e la Russia cioè se la racconta ai trent'anni fa sovietico cioè che voleva portare dal cavalli Arrigo Sacchi ad abbeverarsi alle fontane del Santo parlerò con espressa adesso invece diciamo ridere sterile del pensiero e la democrazia liberale per la dittatura e per l'uomo forte del suo ancheggiare sana si pente versati anche un po'inquietante
Sì però avvenire appunto anche questo riguarda quello di cui parlavo prima c'era diversa insopportabile Nostalgia
La verità è che c'è una nostalgica per mondi di cui non si conosce niente di cui soprattutto si è dimenticato il dolore questo questa è la verità
C'è tutto un capitolo all'inizio scura
Scusi perché Tino eque e solidali eccetera cioè questo il vagheggiamento dei grani antichi del
Io venendo da una famiglia di contadini
Posso dire che mia nonna e mio nonno non hanno centrato erano stati straordinariamente felice di smettere di dei di sa pare
Perché la terra è molto bassa con come sanno i contadini e insomma quel mondo lì
Il chilometro zero ora non c'è nulla di male tutto questo Alfano mi fa intendere io che non sono non sono benestante ma insomma non non non non non mi mancano due lire per arrivare in fondo al mese c'è anch'io compro i pomodori a chilometro zero eccetera però
Però come dire
Quindi ciò come dire non c'è l'idea questa questa ideologia che è un misto tra Walt Disney Vandana Shiva
Con punte sopra il vagheggiamento delle albicocche primordiali idee del questa questa paura per gli OGM tutti tutto ecco tutta la dunque dire la sfiducia la sfiducia fondamentale nelle possibilità dell'uomo
No ce ne delle possibilità che l'uomo ha di cambiare il proprio destino con con scienza e coscienza diciamo così no e quindi questo vagheggiamento di un ritorno all'origine alla purezza che son tutti ed è profondamente fasciste
Ecco tutta questa roba a me non mi piace e purtroppo questa questa questo mi sembra sono tutte ideologiche striscianti che ha perché attraversano la destra e la sinistra è che alla fine fanno creano creano quella confusione
Su quella che veramente la linea di frattura in questo momento è che siccome ci andrà inevitabilmente definendo
Che è quella come dico sempre che fra chi vagheggia il maso chiuso il il piccolo mondo antico il come si stava meglio quando si stava peggio sopra Nismo i muri eccetera eccetera e chi invece continua a credere a una società aperta
E quindi alla possibilità di scommettere su una società aperta
Possibilmente cercando di farlo da una prospettiva insomma di di sinistra e quindi anche di solidarietà con chi ha meno eccetera eccetera ma alla fine dai frattura vera è quella chi crede una società aperta questo mento è una minoranza bisogna prenderne atto
è una minoranza che qualche modo appunto è destinata se vuoi un po'all'esilio ma insomma ci saranno tempi migliori
E allora per aspettare questi tempi migliori anche per costruirli conciliamo divergere in esilio
Di Simone Lenzi edito da Edizioni grazie per questa migrazione da svuotare molto felice di averla fatta in Libano a Radio Radicale
Grazie a Davide Scaldaferri che ha curato la parte tecnica e a voi che ci avete ascoltate seguito fino a questo momento rimanete con perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale
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