Diritti, doveri e responsabilità: l'economia nell'Italia post ideologica

Inizio con un saluto e un ringraziamento al presidente bozza al direttore generale dottoressa Paluzzi che ci ospitano come padrone di casa
In questa bella sala devo dire come docente Luis e parlo da questo punto di vista anche a nome del gruppo degli studenti che laggiù e che ringrazio per il sacrificio anche di essere qui a pochi giorni dagli esami quindi sono ore sottratte agli esami ma apprezzo appunto un parere sicuramente si deve sempre l'esperienza utile ma dico parlando anche a loro nome devo dire c'è anche un po'di soggezione per noi della famiglia Louis venire presso la casa madre
Confindustria e quindi abbiamo tutto il rispetto filiale che in queste occasioni meritano siamo qui per parlare di un tema di grande interesse il rapporto tra diritti doveri e responsabilità dei riflessi sull'economia del nell'Italia post ideologica
E abbiamo la fortuna di avere degli autorevoli relatori che non hanno bisogno di alcuna presentazione come vedrete ma come già sapete sono dei veri e propri maestri
Su questi e su tanti altri temi non soltanto perché hanno un notevole bagaglio conoscitivo ma anche e soprattutto perché hanno la capacità di divulgare bene questi temi e non a caso si tratta di persone che hanno grande dimestichezza grande esperienza come discorso in pubblico la docenza universitaria in termini generali con la divulgazione
Inizierei questo primo giro di interventi chiedendo che prenda la parola il presidente Cantone
Al quale chiederei una riflessione sul bilanciamento tra diritti doveri e responsabilità rispetto ai temi strettamente legati alla giustizia che comunque hanno quali un riflesso anche sulla vita economica oggi con l'occasione presentiamo anche libero
Di Alessandro Barbano che intitolato troppi diritti e che già nel titolo ha un'accezione negativa sui troppi diritti non c'è una bella differenza tra molti diritti e troppi diritti certo in molti diritti
Ci fa piacere che siano affermati sanciti come si spiega nel libro e la nostra stessa Costituzione che ammette e consente questa pluralità di diritti che non sono soltanto civili ma anche politici
E sociali qual è che diventano troppi i diritti e quand'è che si arriva quindi alla distorsione quando dall'altro lato non sono bilanciati da altrettanti dove e qui dalle assunzioni di responsabilità
Questo male questa eccessiva presenza di diritti che non hanno il contemperamento dal lato dei doveri ha dei riflessi negativi che vanno in molte direzioni il libro il saggio che poi in realtà è racchiude in sé una pluralità di riflessioni meditazioni su questi argomenti di Alessandro Barbano mette in luce tutte queste diramazioni problematiche dalla vita politica alla pubblica amministrazione all'Accademia universitaria
Al mondo della giustizia ed ecco qui la la domanda prima di passare la parola al presidente Cantone sono fondamentalmente due
I campi di analisi in questa difficile ricerca di bilanciamento tra diritti e doveri che emergono dalla lettura del bel libro di Alessandro Barbano da una parte la giustizia che diventa giustizialismo
Con alla ricerca affrettata di una condanna sociale attraverso la gogna mediatica attraverso il rapporto per certi versi viziato tra vita giudiziaria e carta stampata con le indagini preliminari che hanno un peso specifico maggiore delle successivi fasi di giudizio perché con le indagini preliminari che sia una prima affrettata pronuncia spesso di condanna e poi non interessano le assoluzioni che magari l'accusato merita nei successivi gradi di giudizio
Dall'altro lato invece le problematiche collegate al proliferare della legislazione antimafia
Con le misure di prevenzione che si basano su un sospetto ancora scosso un lontano accertamento definitivo di responsabilità e misure che si sono allargate dal settore antimafia anche ad altri contesti come viene messo in luce
Bene nel libero basta un sospetto rispetto a fatti di peculato per consentire l'applicazione di misure che tradizionalmente nascevano nel contesto antimafia
Allora rispetto a questi problemi presidente Cantone quale può essere una risposta una analisi per trovare questo difficile bilanciamento tra diritti e doveri
Grazie professore mi faccia dire due parole sul libro di Alessandro Barbano posso dire essere diciamo un mio amico e persona che stimo particolarmente libro che quando ho letto mi sembrava che Alessandro lo declama asset perché diciamo si riconosce subito nel modo di scrivere anche il suo modo di argomentare anche molto sentito e partecipato e tanti passaggi di questo libro soprattutto nella parte che riguarda la giustizia
Ho sentito anche l'eco di telefonate che ci siamo fatti diciamo in una fase precedente quando collaborava col giornale ma anche di recente quando abbiamo parlato tante volte di questi temi
E io davvero non è una questione di di diciamocelo stavamo dicendo nella stanza prima di venire qui io davvero il ridicolo voglio ringraziare perché lui secondo me c'ha portato sul campo di riflessione che in mai come in questo momento è assolutamente indispensabile ma è assolutamente indispensabile perché questo tema dei diritti ISMU come lo chiama lui cioè di questa confusione fra libertà e diritti rappresenta un po'una caratteristica tipica di questa società
Una caratteristica tipica di questa società in cui soprattutto grazie alle tecnologie in particolare grazie ad internet
Si sono messi in discussione una serie di parametri diciamo del passato su quello del merito quello del valore diciamo di certi valori collegati anche a quello che si è fatto per paradosso il sistema uno vale uno che è tipico
Del mondo della web parte dall'idea che non necessariamente tu devi avere una particolare abilità Alessandro Barbano scrive delle pagine che dovrebbero essere oggetto di riflessione soprattutto dovrebbe essere oggetto di riflessione
La critica a un Bondo soprattutto alla politica ma non solo io non credo ci sia solo una responsabilità della politica un po'il mondo in generale anche dei corpi intermedi che rispetto a quello che sta avvenendo spesso è spettatore
Quasi disinteressato probabilmente quella che sta avvenendo è una rivoluzione i cui effetti di vedremo a distanza dategli tempo probabilmente quella rivoluzione avrà effetti positivi cambiando una società che era diventata assolutamente Skra erotica
Ma Alessandro ci dice con chiarezza che su questi temi dobbiamo avviare una riflessione
Avviare una riflessione perché è impossibile pensare che chiunque possa accampare una libertà possa dire che quella libertà sia diventato un diritto e soprattutto spesso facendo sì che quella affermazione di libertà diventi un diritto grazie anche all'affermazione della giurisprudenza basterebbe pensare
Quante volte la giurisprudenza anche quella della Cassazione quella per certi versi più evoluta
Ha riconosciuto alcuni diritti come il diritto alla procreazione per esempio che si fa fatica a ritenere essere diritti che invece al massimo potevano essere libertà
E in questa diciamo valutazione in questa lunghissima analisi che però in analisi della nostra Società di questo momento perché dietro la tematica del direttissimo Alessandro Barbano fa l'analisi di quello che sono i problemi della società
Parla della del tema della giustizia devo dire lo dicevo prima e lo riprendo adesso quando Oppo letto il libro
E ho capi a oppormi sono le ho letto l'impostazione iniziale cioè la critica a questi eccessi di diritti e libertà mi sono posto la domanda ma il giustizialismo come si può collegare a questo tema sono due mondi completamente diversi anzi due mondi che dal punto di vista metodologico sono apparentemente contrastanti
Il diritti Isma'è sostanzialmente l'esaltazione della libertà la giustizia giustizia Lisbona invece un modo che tende a limitare la libertà come si fa a dire che siano espressioni della stessa realtà e devo dire nella loro
Lo devo leggere perché è una cosa che per certi versi credo che sia geniale anche se per alcuni versi secondo me poco condivisibile
La chiave di lettura che trova Alessandro Barban A pagina centoundici e merita meriterebbe una riflessione lunga diritti Isma'e in giustizialismo hanno in comune la natura di contropotere l'uno pensiero che fa della promozione di diritti individuali il suo credo l'altrui diritti individuali li subordina e li comprime il fino a schiacciarlo in nome di un obiettivo assoluto di giustizia
Devo dire Alessandro che saresti stato un grande avvocato veramente un grande avvocato una capacità diciamo di affermare i principi e poi dopo ma la parte successiva armi comincia a convincere il giustizialismo sacrifica la persona in nome di una giustizia senza compromessi mostrando nella rigidità il suo ideologico deficit di realtà
I diritti stimola immolati in nome di una libertà senza dubbi mostrando perciò la sua radicale differenza con il liberalismo ecco la parola
Che sostanzialmente riesce a a curare due realtà ontologicamente diversi cioè il liberalismo
Perché dietro questa impostazione culturale Alessandro Barbano codici all'inizio citando la in un burqa che uno dei più grandi teorici del liberalismo quello che si era opposto alla rivoluzione francese
Vede questa chiave di lettura ed è in una chiave di lettura in cui evidenzia i due paradossi professore che lei diceva ovviamente per prendere poco tempo dico poco
Paradossi che oggettivamente caratterizzano la nostra giustizia perché l'analisi che fa Barbano sulla travalica e mento di una serie di istituti nati per un fine utilizzati per un altro fine quello delle misure di prevenzione su cui dirò qualche parola
O l'utilizzo delle indagini preliminari diventate uno strumento diciamo di condanna a prescindere che hanno completamente eliminato ogni valore della sentenza sono un dato che è difficile da mettere in discussione quello che mi convince meno però in questa analisi e capire perché tutto questo si sia verificato
Perché è evidente che certe deviazioni del sistema giustizia nascono come reazione assolutamente ingiustificata ma come reazione di una giustizia che fino a poco tempo fa si poneva
Come una assoluta incapacità di fare giustizia
Il sistema delle misure di prevenzione nel nostro Paese si afferma non perché c'è un giustizialismo che nasce dall'anima ma perché il nostro Paese ha avuto in assoluto una dei lei più gravi epidemie mafiose
Certamente indiscusse
Che erano riuscite e questo credo che nessuno possa seriamente negarlo
Ad arrivare IVA ai rapporti con i vertici dello Stato ad avere rapporti diretti con i grandi gruppi industriali del nostro Paese del passato per fortuna io lo riconosco e non perché siamo qui
Che una delle ragioni per le quali è cambiata la lotta alla mafia quando Confindustria prese posizione chiaramente contro la mafia in Sicilia ma dicevo questo retroterra culturale ha giustificato un utilizzo della giustizia
Che ha finito per travalicare la funzione ha giustificato un utilizzo della giustizia che nel sentimento popolare diventa giustizialismo perché l'affermazione soprattutto della giustizia nei confronti dei potenti
Finisce per apparire una giustizia vera lì dove fino a poco tempo fa la giustizia i potenti non riusciva neanche a fare il solletico
è chiaro però che questa diciamo e una deriva e io sono assolutamente d'accordo con Alessandro Barbano ovviamente facendo però aggiungendo per oltre l'individuazione della ragione
Noi abbiamo bisogno di una giustizia che sia invece in grado di aprire un carattere che dovrebbe avere sempre il diritto penale quello di essere diritto mite cioè il diritto giusto quello di provare ad a dare la giusta risposta in relazione ai giusti problemi quindi io per esempio credo che le misure di prevenzione fossero giuste ma proprio perché dovevano colpire un sistema assolutamente eccezionale come quello dell'accumulazione mafiosa avevano un senso nella mafia e non hanno senso fuori dalla mafia
Anzi lo dicemmo proprio in una bella intervista che Alessandro Barbano mi diede il privilegio di fare colui finissimo finiranno per essere una sorta di cavallo di Troia
Perché proprio utilizzate fuori del contesto rischieranno di essere sanzionate in modo pesante anche dalla dall'Europa oltre che dalla nostra corte costituzionale
Così come è evidente che il dato di una giustizia di finisce per essere gogna nasce dall'idea di una giustizia assolutamente inefficiente di una giustizia nel quale le sentenze arrivano a distanza fuori tempo massimo e disinteresse l'opinione pubblica
Non è solo un fatto culturale perché certo che sia anche un fatto culturale neanche un fatto collegato alla alla ai tempi attuali in cui una notizia dopo tre mesi non ha nessun valore ovviamente Alessandro Barbano ce lo può insegnare
E ovviamente dopo un anno e mezzo chi o peggio ancora dopo cinque anni chi si interessa della soluzione di un soggetto ma questi ovviamente sono i temi per cui un intellettuale un riformista si deve porre non è quello di accettare lo status quo
Quello di provare a governare lo status quo provare a dire una giustizia che ci avvicini diciamo a livello della dei Paesi illiberali e dei paesi occidentali allora chiudo
Dicendo
Che nelle conclusioni o sono abbastanza d'accordo con Alessandro Barbano
Noi abbiamo molto spesso utilizzato paradigmi emergenziali
Che avevano un senso per le ragioni in cui sono sono nate e non non hanno più senso quando travalicano quelle ragioni emergenziali che finiscono per essere rischiano di apparire anche un freno all'attività economica perché e inevitabile non mettere in rilievo come un sistema giudiziario che non funzioni rappresenti un limite all'attività economica se io so
Di entrare in un Paese per cui recuperare un credito ci vogliono dieci anni mi guarderò bene dallo dallo fare credito a qualcuno mi guarderò bene dal provare a fare investimenti in un contesto del genere
E ovviamente c'è un tema di una necessità di una riforma e di una riforma vera del sistema giustizia che però tenga accanto alle ragioni delle garanzie le ragioni dell'efficienza e qui chiudo con un'altra provocazione
Perché si è affermato il giustizialismo
Perché purtroppo che si è fatto portavoce lo dobbiamo dire con assoluta onestà della bandiera del garantismo s'molto spesso aveva obiettivi tutt'altro a che vedere con quelli del garantismo
Il garantismo nel nostro Paese è stato spesso il garantismo peloso
Il garantismo del garantismo dei potenti e non del garantismo a trecentosessanta gradi garantismo nel nostro Paese assomigliato per lungo tempo la tela del ragno
Ilario rapinare molto intelligente che fa cadere insetti più grossi e lascia impigliati gli insetti più piccoli questo era il garantismo che purtroppo per tanto tempo nel nostro Paese ha funzionato
E quel garantismo è diventato molto spesso sinonimo di impunità
Se non facciamo giustizia di questa affermazione sbagliatissima
Io credo di essere
In assoluto da da pubblico ministero mi mi mi auto definisco
Attentissimo alle garanzie ma se qualcuno mi avesse già detto per un garantista l'avrei querelato perché la valutazione negativa che c'era in quel termine ha purtroppo condizionato il discorso giuridico del nostro Paese
Forse è arrivato il momento di avere il coraggio di dircele certe cose proprio per svoltare perché io sono convintissimo che il tema riguarda il futuro
Ma che affrontare le tematiche del futuro significa anche guardare al passato e significa voler guardare ad una giustizia
Che sia una giustizia che rispetti il principio dell'articolo tre il davvero una giustizia nella quale non ci sia quello che ancora oggi avviene che il novanta per cento dei detenuti sono gli ultimi e che i ricchi o comunque alcuni di loro riescono a scontare le pene anche alte facendo visita una volta a settimana in un centro per anziani
Allora io credo che queste ragioni che non giustificano le derive spiegano però alcune delibere ma dobbiamo prenderne atto per evitare che le derive si verifichino perché poi la plebe che si rivolta come di cui si preoccupava Edmund Burke citato nelle prime pagine del libro
E che va raccoglie a prendere la Bastiglia non fa molto distinzione la plebe che si rivolta che da noi per fortuna si rivolta votando
E non è un caso che lo fa soprattutto in alcuni contesti territoriali
Non riesce a fare il tutte le sotto distinzioni che noi tante volte ci facciamo è forse io credo e in questo lo ringrazio e chiudo
Che la riflessione assolutamente indispensabile perché abbiamo bisogno di girare pagina ma la riflessione deve partire anche dal tener conto di che cosa è il nostro Paese di che cosa era il nostro Paese soprattutto rispetto al centro
Grazie presidente Cantone per questa lucida analisi per questi spunti ulteriori di di riflessione e quindi tutte le valutazioni anche quelle sull'efficienza della giustizia i legami tra giustizia economia bisogna vedere la storia
Da dove si parte quali sono i rimedi e quindi perché si arriva a un certo punto dove certo poi ogni intervento e migliorabile può essere accompagnato da un ulteriori perfezionamenti a questo punto dare la parola ad Alessandro Barbano quindi condivisione di massima da parte del presidente Cantone sui temi affrontati nel libro ma quelli forse anche qualche posizione di tipo diverso la parola l'autore per una sua disamina sempre sul rapporto tra giustizia e attività economiche partendo dal bilanciamento tra diritti e doveri
Grazie
Sì entrano nel merito certo un grazie
Sincero appassionato e onorato
Alla presidente di Confindustria Vincenzo Boccia RIA tutta la sua struttura di dato questo privilegio di parlare qui di temi che riguardano in qualche modo
Il mio libro in una in un contesto così prestigioso
E di tutte le presentazioni
Ho fatto il faro di questo lavoro questa è quella che mi riempie di maggior orgoglio quindi sono sinceramente emozionato
E ci tengo a a a testimoniarlo
Ho scritto questo libro perché
Questo libro e una indù esprime un inguaribile fiducia nella democrazia nel momento in cui la democrazia
è in Italia Europa
Sotto attacco nel momento più drammatico forse
In cui molti italiani e in particolare molti giovani
Come testimoniano anche recenti
Sondaggi
Si convincono
Che la democrazia in quanto tale non sia il
Sistema migliore per il Governo di un Paese e di un popolo
E questa sfiducia serpeggia soprattutto nelle fasce giovanili
Questo libro è un atto d'amore nei confronti della democrazia della sua imperfezione
Della sua straordinaria José imperfezione
Sia nella dei lega ecco perché la citazione che faceva
Raffaele Cantone e quantomai incentrata la sua essenza
E qui ci sono studenti di giurisprudenza e quindi io e docenti giurisprudenza mi diciamo asterrò dalla dottore Giare sul concetto di delega però da studente
A noi hanno insegnato la differenza fra
Il rappresentante il procuratore e il mandatario
E ci hanno insegnato che la delega sesso e libera nei filmini ed è l'essenza della democrazia quella del resto chi faceva firmare le dimissioni in bianco ai parlamentari eletti era Togliatti nel primo nel secondo dopoguerra per vincolare il loro mandato alla volontà della segreteria del partito
Quindi qualunque limite alla delega
è un attacco alla democrazia
E un attacco a quella sovranità che come ci insegna la storia del diritto nasce con la morte del sovrano
Nasce obesi è veramente col quando il sovrano muore nasce la sovranità che sintesi
Tra posizioni diverse verso un obiettivo condiviso
La sovranità e mediazione e compromesso e non si può fare un compromesso una mediazione se non c'è libertà nei fini da parte di coloro che si siedono a un tavolo diversamente ci sono solo i cosiddetti contratti senza alleanze di cui sentiamo parlare in questi giorni
Questo libro è stato scritto giuro di non essermi messo d'accordo né con i leader politici che hanno partecipato alla recente campagna elettorale né con gli elettori che hanno consegnato al Paese una stagione speriamo di no di non di ingovernabilità ma certamente molto complessa sul terreno per la governabilità però mi rendo conto che questo libro cade e pone una questione centrale che questi due mesi di trattative senza sovranità da parte di sovrani sensata sovranità di autorità senza autorevolezza
Di parole incapaci di transigere di trovare proprio questo punto di mediazione nell'interesse del Paese esprime proprio il senso più di di maggior crisi della delega nel momento storico in cui il Paese vive
E tutto si scrive evidentemente dentro questa crisi della delega
Anche il giustizialismo Raffaele ha citato
Alcuni passi di questo
Di questo passaggio di questa questa pagina centoundici in cui effettivamente come gli ho confessato
Incontrandolo quindi
Qui mi sono fermato
Perché prima di scrivere questa pagina c'ho messo quindici giorni perché non riuscivo a trovare anche se intuitivamente lo sentivo un collegamento fra il diritti Isma'il giustizialismo
E però il collegamento c'è
E però non è del passo del Galletto e in un altro passo che sta sta subito dopo
Dove dice che entrambi
Il giustizialismo e i diritti Isma'
Nutrono una sostanziale indifferenza per la persona umana i diritti di libertà e dice giustizia che proclamano sono astrazioni e storicizzato e non più il rapporto con l'alcuna soggettività
Il diritti Isma'non è più il rapporto con la realtà degli individui cittadini intesi come soggetti di diritti e responsabilità nei confronti del corpo sociale
Ma piuttosto con gruppi e minoranze organizzate e l'armamentario opposto ideologico capaci di guidare le nuove masse atomizzate Dellera internettiana contro le fragili e residue forme della democrazia rappresentativa e con la chiave
Che e con l'attacco all'essenza della democrazia che i diritti Isma'sferra nella sua forza disintermediata Richet della delega e che il giustizialismo Sferra nel suo attacco alla separazione dei poteri
Perché il giustizialismo agisce come attaccando la separazione dei poteri che un altro elemento delle senza democratica che discende dalla delega
Che ha cioè cose Che cos'è stato in questa storia in questa lunga stagione di giustizialismo italiano la supplenza della magistratura
Nei confronti della democrazia se non un attacco alla separazione di voto dei poteri attenzione qui io non parlo su come dire sotto un profilo penalistico sotto il faccio la volta del sociologica cioè non intendo dire
C'è la magistratura responsabilmente premeditata mente a a un piano per mettere sotto tutela la politica
Intendo dire che l'attacco nell'alla separazione dei poteri NI fatti quando le inchieste della magistratura
Intervengono paralizzando l'attività politica amministrativa facendo cadere governi parlamenti consigli regionali consigli comunali ordini professionali senza che si giunga un giudicato
Credo che questo sia dei fatti
E non possiamo non porcelo io vengo da una città come Napoli dove l'intera classe dirigente
Campana tra il due mila e sette il due mila tredici è stata decapitata dall'inchiesta della magistratura che hanno fatto cadere appunto un Governo hanno fatto hanno me sotto accusa la Giunta
Bassolino ai e il suo presidente hanno messo sotto accusa la giunta comunale Jervolino hanno delegittimato e fatto cadere l'autorità portuale
Hanno messo sotto inchiesta il capo della polizia il vice capo della polizia
Il capo della squadra mobile gli ordini professionali le Commissioni tributarie e tutte queste inchieste si sono concluse anni dopo con l'assoluzione il procedimento di tutti o quasi tutti
Questo è nei fatti un attacco alla separazione di un potere
Non è un fatto premeditato ma lo è dentro il sistema in cui della democrazia in cui si compie
E allora io sono d'accordo con Raffaele sulle cause
Cioè evidente che il giustizialismo a una quantità di ragioni che
In qualche modo lo giustificano
Però i il rischio e quello di formulare ex post utilizzare le cause ex post trasformando a me in ragioni legittimanti delle distorsioni prodotte e questo è l'errore che non dobbiamo fare perché se no infatti mettiamo questo errore abbiamo lo sguardo sempre abitato questo il passato
Mentre noi dobbiamo guarirla la democrazia non la non dobbiamo spiegare perché è andata così o meglio dovremmo spiegare perché è andata così però poi cercando di guarire
La malattia che si è prodotta e qual è la malattia che si è prodotta martedì si è prodotta e una malattia in cui la democrazia di lana contiamo con il diritto penale
E come antidoto a questo racconto del diritto penale noi utilizziamo un meccanismo così dire procedurali distico formalistico per definire delle categorie Asti e asettiche attraverso cui la democrazia si dovrebbe purificare
E non si purifica fatto perché noi siamo arrivati all'assurdo per esempio di costruire una una una legislazione universitaria
Per la quale
Volendo premiare o i migliori bisogna drogare un concorso o comunque si è indotti a farlo
Perché gli strumenti normativi di cui disponiamo
Che sono strumenti quantitativi tecnocratici
Hanno espropriato completamente il magistero della sua autonomia della sua destituì screzio analita della sua capacità di selezionare classe dirigente riconoscendo
La la la funzionalità di una posizione gerarchica
Come posizioni di responsabilità assunte in nome e per conto dell'intera struttura che si governa
Questo il problema che si è prodotto utilizzando il diritto penale come narrazione della democrazia e la tecnica per eliminare
La discrezionalità che l'essenza di qualunque processo meritocratico dentro una democrazia compiuta
E allora
Queste la malattia il racconto in questo libro sintetizzandola qui
Molto in maniera molto molto molto molto sintetica appunto che ha prodotto che cosa ha prodotto i il divorzio da del sapere dal potere certo
E vero prima c'era il barone il barone comportava
Il suo assistente spesso lo faceva
Capo otticamente nella sua assoluta incontrastata autonomia poteva promuovere l'assistente la ragazza che magari era disponibile a alla ad accettare le sue adunanza poteva poi promuovere il figlio dell'amico o piuttosto il nipote il parente e questa era una distorsione classiste corporativa che aveva gettato la democrazia diciamo in un binario arcaico ma l'abbiamo guarita come costruendo un sistema di regole asettiche che non premiano i migliori e che si espongono allo stesso inquinamento se è vero che la maggior parte dei concorsi pubblici sono oggi inquinati dalla corruzione o dalle ipotesi di corruzione che all'azione penale racconta
Ed è impossibile al sistema complessivamente inteso selezionare il merito scelte in nome di una responsabilità che si assume
Sulla base di un merito condiviso
Allora se noi vogliamo guarire questa malattia non dobbiamo guardare le cause dobbiamo guardare come rimediare a questa situazione come ricostruire la dei legato il sapere del potere e come farle tornare a coincidere
E questa è la sfida di questo libro
Portare diciamo i suoi lettori nella comprensione di una complessità che attiene alla democrazia e che non può essere ridotta né alle regole procedura mistiche né alle semplificazioni del populismo
Ovviamente
Dobbiamo render mediare la democrazia
Che da più parti è stata disintermediata e dobbiamo Rent Ermengardo la anche nel attraverso un racconto della democrazia coerente
Qui
C'è una grande responsabilità
Diciamo di inedia nei processi di formazione dell'opinione pubblica
E credo che questo sia un in qualche modo un compito che ci spetta e nel libro io affrontato questi temi voglio chiudere questo intervento raccontando due aneddoti
Che nascono dall'esperienza personale che derivano dalla promozione di questo libro
E che però spiegano per intero il problema della narrazione e del racconto della democrazia
Il primo è contenuto in questo stesso libro e cioè
E l'intervista che noi facciamo a un blogger di uno di questi siti che come sapete
Per fini pubblicitari producono le cosiddette feriti Mius si tratta di un giovanotto di Afragola
Accusato durante la campagna elettorale
Da Renzi
Di dal Pd di fare di produrre notizie diciamo gonfiate e fasulle per conto della lega di Cinquestelle
Il quale intervistato dal Mattino dice più o meno queste parole dice ma io non invento le notizie io le trovo sui sui siti
E le
Le riscrivo cambiando il titolo e cercando di parlare alla pancia dei lettori
Però io non avrei mai messo la foto della boschi ai funerali di Lina dicendo che
Ritmo la boschi era andata i funerali di Rina perché conosco in i limiti cioè oltre la soglia dell'inverosimiglianza tre
Io non sarei mai andato dice ma sotto la soglia del verosimili ante tutto è ammesso
E quindi la democrazia internettiana la democrazia internettiana diventa una fabbrica di radicalismo dove l'enfatizzazione di contenuti produce una messa a fuoco del racconto democratico che è una messa a fuoco sopra esposta ed è quello purtroppo ti accaduto che è sotto gli occhi
Sotto i nostri occhi e che una delle cause anche della degradazione dell'opinione pubblica con la quale ci confrontiamo le democrazie e con la quale in Italia si è confrontata io credo anche
Attendo la testa il quattro marzo
E il secondo il secondo aneddoto riguarda la mia partecipazione
A una trasmissione televisiva sempre per promuovere il libro del pomeriggio alla quale devo dire non avrei voluto andare perché è una trasmissione televisiva
Dove magari si parla di altre cose però la casa editrice giustamente mi ha consigliato per far circolare questo pensiero
Vai io sono arrivato in questa della missione e mi sono trovato seduto a fianco due altri interlocutori
è partito il servizio della con vi ricordate il Comune di Ficarra dove su quaranta dipendenti ventitré erano assenteisti
Raccontavano l'inchiesta dei carabinieri poi c'era c'era un'intervista al Sindaco il quale sindaco ha difeso le sue ragioni spiegando quale era stato l'atteggiamento del Comune eccetera dopodiché il il l'intervista il conduttore della trasmissione mi ha dato una parola parola chiedendomi
Diciamo un rapporto fra questa situazione e il in biglietti troppi diritti di cui io parlavo il lotto ma questi sono abusi perché è un però si collegano in qualche modo a un malinteso senso del diritto perché raccontano una concezione del lavoro intesa come un diritto acquisito una volta per tutte una cambiale che si sconta tante volte quanto si vuole mentre il lavoro è una conquista ho detto in fondo la stessa legge centoquattro che è espressione del dirigismo
Diciamo più autentica nella società no che cos'è è un diritto
Riconosciuto lavoratore per assistere
Un parente anziano disabile ma chi è il titolare di quel diritto è il lavoratore o il o il parente anziano
è il parente anziano perché quel di quel diritto potestativo del lavoratore si riconnette ha una responsabilità sociali e è una grande alla grande solidarietà che il lavoratore deve esprimere se quella guarentigia viene vissuta appunto come una sorta di di privilegio di beneficio per andare in vacanza è chiaro che si si viola le il la sì sì sì sita in via la linea di continuità che esiste fra i diritti e i doveri e questa legge proprio lo spiega chiaramente qual è il rapporto fra i diritti e doveri e questo è un po'il senso di quello che si sta producendo della democrazia italiana
Democrazia dove peraltro abbiamo un debito pubblico
Che mi pare l'espressione più grande del dirigismo la metafora più grande dirigismo che cos'è il debito pubblico se non il furto generazionale di una generazione a danno di quelle che verranno dopo
L'ipoteca del futuro da parte dei padri a danno dei figli è un fondo questore no anche quelle un'espressione del diritti Isma'penso bene dopo aver detto queste ovvietà
Ha dato la parola al al mio diciamo all'interlocutore che si trovava vicino a me di cui non farò il nome il quale si è messo a urlare come un pazzo dicendo che devono andare tutti in galera che il sindaco non essere arrestato eccetera eccetera
Con una veemenza con una forza con una con una lo diciamo anche demagogia così irritante che io li ho incominciato a pensare ma chi me l'ha fatta fare avvenire a una trasmissione del genere la ma ma trenta chili troppo euro come fa poi
Come dire tenace ai miei principi io non mi sono stato zitto per cui ho detto scusi l'ho interrotta otto scusi ma ma lei
Siamo siamo in un talk show le sta facendo un processo i processi non si fanno qui
E siccome diciamo eviterò anche abbastanza ispirato lui era abbastanza fragile poi l'ho messo in difficoltà strappando l'applauso per cui finita la trasmissione io ho detto ma ma questo forse lo stato scortese o faziose invece questo sia alzato la fine venuto mi ha stretto la mano di settore come stai scusi ma ottima c'è no ma il gioco delle parti
Allora perché vi racconto questo perché quest'aneddoto spiega con chiarezza
Che cos'è diventata l'opinione pubblica perfetto evidentemente di venticinque anni
Di
Di venticinque anni salutiamo
Il presidente Catricalà
Chiedo scusa ci mancherebbe
Per di venticinque anni di talkshow
E di una giungla internettiana dove la comunicazione
è rimessa appunto alla pancia alla fabbrica di radicalismo che oggi è la giungla internettiana
E io credo che questo tema sia il tema centrale della democrazia perché se noi vogliamo rimettere la dei lega al centro del sistema
E vogliamo re rimettere la delega fondata sulla diciamo sul un nuovo matrimonio fra potere sapere avvicinando i migliori ad assumere responsabilità in nome e per conto di tutti
Noi dobbiamo costruire una narrazione della democrazia
Che racconta racconta nella sua complessità e per far ciò dobbiamo evidentemente riflettere su come concepito oggi il sistema di informazione
E di formazione dell'opinione pubblica
Italiano su in questo libro io questo cerco di raccontarlo e anche di proporre quella che a me sembra una soluzione alla a questa malattia grazie grazie
Grazie ad Alessandro Barbano ha spiegato benissimo gli effetti deleteri di questa crisi della bellezza nel rapporto tra
Cittadini e istituzioni che appunto si diramano
Verso vari scenari che si intrecciano a vicenda come si spiega bene nelle pagine De Lillo faccia la parte finale sulla quale magari dopo dopo torniamo per completare il discorso sui rimedi a tutta questa sequenza di mali
Passerei la la parola al presidente boccia
Mi veniva in mente questo difficile continua ricerca della mediazione non a caso le le parole il pensiero di Guido Carli già presidente di Confindustria ma come sanno i nostri studenti anche padre fondatore
Della Luiss il quale in uno dei suoi tanti pensieri diceva le imprese possono accettare lacci e lacciuoli quindi vincoli di varia natura normativi e non soltanto se in cambio non qualcos'altro a partire dalla salvaguardia della concorrenza
E allora come si può raggiungere questa mediazione questo equilibrio questo bilanciamento
Nella vita dell'impresa tra libertà d'impresa che non può essere assoluta rispetto delle regole
Premiazione riconoscimento del merito come si diceva anche Alessandro Barbaro
Riconoscimento e gratificazione verso il talento per affidare le responsabilità ai migliori quali le sue riflessioni al riguardo tanto grazie grazie ad Alessandro perché siamo noi diciamo onorati di averlo qui di prenderà spunto questo libro che mi sembra attualissimo
Scrittori di ieri sembra fatto apposta
La giornata di oggi del futuro del Paese consiglio diciamo la lettura in termini di approfondimento
Ed è per noi un elemento essenziale perché la sua domanda parte da quella che è la considerazione di sempre di questa casa che il vero ascensore sociale il merito
Senza il merito come abbiamo una società appiattito
Una società in cui neo corporativismo e neo consociativismo il giustizialismo diventano una dimensione prevalente
Di una società che immaginiamo in questi termini è di fatto il pensiero economico di Confindustria sottintende un'idea società diritti doveri responsabilità e l'essenza di questo libro che è l'essenza di chi lo conosce di Alessandro Barbara leggere quello questo libro perché conosce Santabarbara una sovrapposizione diciamo del giornalista dell'uomo
Della cittadino diciamo al voluto di questo Paese in un Paese in cui molti minori cercano di spingere in una dimensione post-ideologica la domande ma siamo sicuri
Che questo Paese si avvia verso una vera dimensione post-ideologica in cui le competenze la visione i diritti e la responsabilità di venti non c'è lavoro elemento di direzione di marcia del Paese
Ed una domanda chiaramente provocatoria rispetto a un dibattito che abbiamo visto anche in occasione per la formazione del governo cui abbiamo assistito una tattica su chi deve fare il premier ma non su cosa fare
O per esempio su quello che si dovrebbe fare ma senza affrontare il nodo risorse a proposito di competenza
La sommatoria delle clausole di salvaguardia dodici miliardi l'anno prossimo diciannove tra due il G otto di cittadinanza la fra taxi e la riforma Fornero quotano all'incirca cinquanta miliardi qualcuno può dirci dove troviamo queste risorse dato il debito pubblico
Queste competenze e responsabilità questo mi permette di dire che forse è arrivato il momento in cui per fare politica di di capire di economia se non capisci che economia non puoi fare politica diciamo queste responsabilità chiare dimensione elitaria della visione del mondo
Perché se non capisci l'economia a cui fare danni al Paese non è giusto che dice che se f danni al Paese poi l'elettorato alla finiti manda a casa e i danni chi li paga
Che lavorano nelle fabbriche devono ogni giorno rendere competitivo questo Paese
Però
E presente Cantone
Come ha sottolineato bene lo sforzo la capacità di guardare oltre che si legge chiarissimo in questo libro
Tra l'altro un libro che fa il paio con un altro libro che ha fatto Barbano a me molto caro diciamo nella logica di stampatore prima ancora che neo editore rappresenti Confindustria Chamot essendo titolare delle azioni Sole ventiquattro Ore
I giornali fotocopia
Giornali fotocopia come dire sembra come dire uno titolo che si sovrappone a questo perché è una richiesta di aspettativa di essere innovativi di entrare nella dimensione della cultura di complessità di contribuire all'opinione di un paese di generare dubbi di contribuire alla coscienza dei cittadini
Questo secondo non secondo me essere ceto responsabile un peso riguarda i giornali riguarda i media riguardi corpi intermedi dello Stato riguarda la politica riguarda i partiti nessuno può chiamarsi fuori da questa stagione diverso
E il fatto che oggi siamo qui ci lega un filo rosso di identità culturale non significa che siamo come dire d'accordo su ma c'è una visione comune questo libro diventa così il collante l'occasione di dibattere di questi a spetti e quindi il ruolo di ceto responsabile per come si svolge il ruolo per la necessità di mettere insieme efficienza e competenza e quindi questione temporale
Quando è presente Cantone pone l'aspetto che emerge con chiarezza nel libro
Partendo dalla considerazione dei tempi lunghi della giustizia ordinaria e non solo
Significa fare il gioco dei furti non delle persone perbene del paese e quindi l'efficienza della giustizia in termini di questione temporale come l'efficienza di realizzare opere infrastrutturali in tempi veloci
Fanno il gioco di una questione temporale che non abbiamo mai avuto la percezione di una sensibilità importante nel Paese
Cioè si è sempre dibattuto su cosa e come fare malori in quanto tempo fa
Questa è una questione importante
Perché dovremmo cominciare a esprimere efficienza competenza ma anche un calendario di una questione temporale determinato
Perché
Altro elemento che condividiamo con il presente Cantone e come dire portare delle regole fuori dal contesto generalizzare e vale per alcune come dire interpretazioni
Della giustizia penale significa non fare del bene al Paese
Significa mettere tutto insieme siamo tutti criminali siamo tutti delinquenti e questo non è un lavoro d'aceto responsabile del Paese dove dobbiamo saper distinguere all'interno di ogni categoria c'è grigio bianco e nero non c'è una categoria la categoria Lizza azione
Del paese e l'inizio del giustizialismo
Che serve a chi non ha competenza per fare una cosa semplicissima il confronto
Siccome non ho competenze per dibattere con Barbara in quella trasmissione sui contenuti delle cose che scrive nel libro la prima cosa che faccio cerco di andare al conflitto
In modo tale che mediaticamente faccio un'operazione immediata tanto dopo pochi minuti la trasmissione finisce quindi non ha nemmeno tempo di entrare nei contenuti esprimo durezza
E conflittualità non entro nei contenuti per cui quello un campo che gli farebbe del male e riesco ad esprimere la idea di un ceto dirigente ma un Paese
Che ci dice che viviamo in tre Paesi contemporaneamente paese mediatico Paese reale e Paese legale
Barbano nell'aneddoto che ha fatto ci ricorda diciamo una dimensione di paese mediatico
Quel signore che dopo gli assetto la mano era uno che pensava di fare l'attore
In quel momento evitando che si rivolgeva un pubblico purtroppo allora chiamato affetti la giada ancora peggio già non so nemmeno la trasmissione quindi sono equidistante dei nomi e voi lo vedrete diciamo e capirete chi è ma nemmeno me l'ha detto prima me m'interessa vado senza quindi un'idea di società inclusiva è aperta che riduca i divari che non sia consociativa che non sia comporta con corporativa
Che lavori per migliorare e che non cavalchi ansietà e in particolare faccia diventare assuefazioni perché il rischio che si corre è che si parla di tutte queste cose nulla cambia e l'elettore qua non va a votare e caso Friuli Venezia Giulia un elettore su due dovrebbe far riflettere politica perché pare che poi c'è qualcuno che vince o perde ma la metà degli elettori non sono andato a votare evidentemente sono entrati in una dimensione classica in alcuni zone del Mezzogiorno conosciamo bene Barbaglio di assuefazione sciolte l'ansietà
Che lo diciamo a fare che lo facciamo a fare tanto non cambierà niente e siccome veniamo dare in cui dobbiamo combattere per farlo lo dico Candura Barbara me stesso chiare
Certo e infine la dimensione della sua fazione il declino del proprio dietro la società perché Fini
E forse può risolvere la questione del spostandoti in altre latitudini Marinucci a essere un cittadino moderno di un Paese importante come il nostro talora questa idea di società aperta inclusiva di una frase bellissima che citiamo spesso diciamo gli obiettivi politici e spiegazioni economiche ci fa dire che l'economia e un fondamentale della politica
Che
La democrazia così dobbiamo stare attenti in questa fase perché vedete ci sono paesi non democratici che crescono più delle democrazie
Questo obbliga la politica occuparsi di economia Malacco l'economia ha contribuito a quelle spiegazioni economiche della politica
Perché non è affatto più zero com'era vero fino a qualche anno fa che Paesi democratici cresceva lo e quei Paesi dittatoriali non piace è vero a volte il contrario
E su questo dobbiamo stare molto attenti
Perché chi vuole cavalcare ansietà diciamo e dietro l'angolo su questa questione allora io penso che il libro di Alessandro sia come dire un atto d'amore verso il Paese è un invito così a cambiare il paradigma di pensiero pensare anche a medio termine vedete noi abbiamo appoggiato il referendum
Del due mila sedici ci siamo beccati anche gli attacchi diciamo dei ministri del conflitto ma ci interessa poco qualcuno eccesso anche Lentini le mie dimissioni anche questo mi interessa poco che importante che non me lo chiede di mia socia diciamo che vuol dire una da fuori Giambrone cambia la vita quindi a metà vita mia qual era il loro ruolo cioè uno che dall'inizio del che è esattamente in linea con la Cosa uno non vuole parlare con l'altro quindi chiede di parlare con quell'altro chiede le dimissioni di guerra gerente siamo ha un elemento in cui l'abc della politica è quello che ci insegnavano qui dentro e le parti sociali sono con i parenti non te li scegli ma ritrovi non è che puoi dire non voglio parlare con la Camusso voglio parlare con il dice la Camusso tra Bocelli cioè è chiaro che dura condividi o meno
Panucci parliamoci valido può decidere di fare un accordo o meno ma è un'altra questione poi decidere entro promotore che l'anche perché è un atto dispettoso verso gli elettori che hanno votato quel signore verso quelle parti sociali che hanno nominato votato quelle persone allora
Ne abbiamo deciso tra l'altro come dire di rappresentare interessi essere ponte fra gli interessi del Paese delle imprese ma rappresentare significa una cosa importante questo è il senso alto tra gli altri del libro
Lo ha citato molto bene ad essa a rappresentarlo significa essere il portavoce
Cesare non significa che viene eletto e ogni decisione deve prendere cioè un referendum senza il portavoce non fa il rappresentante
Rappresentante al fatto di competenza divisione di decisioni non di chi se ne lava le mani dicendo facciamo preferendo un po'come dire invece di dare una guida di competenza a un Paese e diventi allora portavoce non seppe rappresentare se abbiamo bisogno del portavoce non più dei rappresentanti evidentemente il vuoto della politica diventa rilevante e se non rientri mi fondamentali
Del mondo dell'economia della visione del Paese e torna la questione referendum perché perché vedete
Se di fronte a potenziare i governi del Paese
Il tempo
Di vita di questi governi potenziali è sempre breve è evidente che questi governi faranno sempre operazioni di breve
Per tentare di captare il consenso degli elettori per le prossime elezioni che vanno ad aumentare il deficit è il debito e che non abbiano una visione di medio termine consapevoli quelli che capiscono di economia anche di politica
Che non c'è contemporanee tantra
In politica in economia cioè fai le cose oggi e vedi risultati domani
Scende si inventa undici anni fa dodici anni fa lo scambio salari produttività oggi la Germania trenta punti di produttività superiore all'Italia
Questa è la non contemporaneità tra cui se io non ho il tempo di vedere gli effetti delle mie scelte devo pensare di qui a sei mesi o un anno evidente che le politiche saranno solo debiti
Come una riforma delle istituzioni che vende governabile il Paese in una logica di tempo medio permette una visione diversa rispetto alle che quella che stiamo subendo e speriamo di non subire nemesi futuri e quindi giustificare con il conflitto e poi diciamo ho scritto tante pagine devo dire che l'ispirazione non solo della lettura del libro ma anche della vicinanza di Alessandro delle parole di Cantone
Mi hanno ispirato molto e poi solo concludere diciamo così mi lascio due pagine se c'è un altro giro altra intimorirmi esaurisco tutto proprio niente da diciamo siccome sono uno che vive di sintesi e di semplicità una frase su importantissima mentre parlava Alessandro mi ha aiutata Chavo alla mente in termini di corto di gioventù la frase di Schopenhauer la volontà per la volontà e il massimo della volgarità
Cioè che vuol fare il premier
O voi fare qualcosa
Perché se vuoi fare solo il premier e non puoi fare qualcosa
Sai esprimendo quella dimensione filosofica di Schopenhauer che era la volontà per la volontà che il massimo della volgarità e stai esprimendo una dimensione di volgarità e in questo bisogna ritornare a sapere
Per arrivare al potere e non essere volgari fatto una liaison ultimo cardinale
Avere collegato così bene tanti temi che trovano sviluppo nel libro è che sono la conseguenza logica della distorsione dell'altra prima di passare la parola al professor Catricalà volevo dire che che che questa questa tematica il bilanciamento tra diritti e doveri sul quale stiamo intrattenendo
Riguarda anche il mondo la pubblica amministrazione nel libro si parla anche di questo una pubblica amministrazione che è vittima della burocrazia della tecnocrazia della negazione della meritocrazia
Della mancanza di qualità in sostanza perché la burocrazia le regole eccessive spesso spingono a alla in azione al non fare nulla per paura di sbagliare di retrocedere meglio non fare nulla e continuare in automatico accrescere la gerarchia funzionale all'interno della pubblica amministrazione approfitterei della presenza questo tavolo dal professor Catricalà con le sue variegate pregresse esperienza grande un uomo delle istituzioni ricordo soltanto
La carica di sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Monti o la carica di presidente del Garante della concorrenza ma poi anche una diretta conoscenza del mondo delle professioni della vita giudiziaria prima abbiamo parlato dei guai della giustizia chiedo una una sua riflessione rispetto ai temi del libro di Alessandro Barbano con particolare riferimento se possibile al mondo nella pubblica amministrazione cosa si può fare per superare questa mancanza di qualità è questa
Questa in azione della pubblica amministrazione dettaglio tutte queste cause
Vorrei dire due cose prima la prima e che effettivamente oggi assistiamo a due e venti insieme la presentazione del libro di Barbano e anche la all'intervista di Boccea sul Corriere
Intervista in cui ci sono alcuni messaggi molto chiari
Che però non sappiamo lui quando alla fatta non sapeva chi indirizzarli e ancora adesso non lo sappiamo forse stasera sappiamo se sarà indirizzato un governo politico che sono in grado di recepirlo
O un governo che invece dovrà fare più Conti con altre realtà e con altri con altre problematiche quindi una problematica di non fiducia del nel parlamento quindi devo dire che un'intervista coraggiosa perché dice la verità senza sapere chi vanta ad ascoltare poi domani mattina
E il libro di Barbano è uguale un libro coraggioso perché un libro che e dice le cose come stanno spiega quali sono le nostre zavorre
Lo dice in maniera chiara senza tanti riguardi e per questo mi ha affascinato l'ho letto in due ore velocissimamente
E mi ha molto colpito
Le consegne la seconda cosa che volevo dire che ho sempre non ho sentito l'intervento di Cantona consentito metà del intervento che l'ha preceduto
Del lo sento il gregge che lo ha seguito con Barbano ma mi sono state riferite dalle parole e dalle mio capufficio stampa dietro non la vedo era ecco la dietro nascosta in un istituto che fa vigilanza sugli intermediari finanziari del capo ufficio stampa
E né la un aspetto che mi pare non sia stato ancora trattato la la nel dibattito di Delbarba Novelli insostenibilità del patto tra generazioni
è alla base di molte considerazioni che fa la barba
Vorrei partire da un esempio un esempio ma reale un imprenditore a una sua azienda che produce un utile di un milione di euro
All'anno
A un certo punto raggiunto una certa età decide di lasciare al figlio la conduzione dell'azienda ma si garantisce una rendita vitalizia di dieci mila euro ogni mese
Che cos'è mentre il dodici per cento del e sostenibili sì ma questa spesa
Consente di investimenti consente risparmi consente la formazione e dei giovani
Senonché poi l'azienda va in crisi ma il
Il nonno che era l'origine il Papa del dell'imprenditore di oggi vuole mantenere il il proprio la propria rendita vitalizia ma e insostenibile
Se essi fa si può anche pagare questo sprezzo ma non si possono formare i figli nel giusto modo con le giuste scuola con la giusta preparazione per condurre avanti l'azienda per farla riprendere per farla rinascere
Ora in una famiglia forse questa cosa si sono ma perché in Italia
Non si dissolve questa in sostenibilità del patto intergenerazionale che invece per eccessiva onerosità sopravvenuta in tutti gli ordinamenti del mondo si può risolvere
Quando la Corte Costituzionale ha affrontato il problema delle pensioni
E ha detto bene di fronte a delle situazioni gravissime di finanza pubblica
Si possono ritoccare determinati eccessi
C'è stata la rivoluzione culturale
E pure alla corte costituzionale ed era un organismo che forse meglio rappresenta un po'le esigenze poi concrete reali della tutela delle nostre della vostra storia e civile giuridiche
Io l'ho capito perché l'ho capito perché aiutato molto il libro di barbarie
Perché
In una situazione razionale tutti saremmo capaci di fare qualche sacrificio
Però io che ho segnato alcuni esempi che non ce lo consentono di essere nazionali non ce lo consentono perché se fossimo razionali dovremmo
Essere anche estremisti nelle scelte cioè
In Sicilia si sfonda il tetto dei duecentoquaranta mila euro per i dirigenti ma è possibile la Sicilia
Cioè il massimo del debito pubblico tutta di tutta l'Europa
La stessa Regione Siciliana in una re in una società che ha per oggetto
Sistemare le persone degli enti degli enti regionali soppressi da duecentottantaquattro dipendenti passano a due mila novecento dipendenti
In Calabria
L'ospedale Mater Domini di Catanzaro paga diciotto Euro a passo Spedaliere non
Quello che il Lombardia si paga dodici euro e non è solo perché la Calabria ma perché pure l'auto sotto un sole si chiama così il nove di Treviso paga diciassette
Cioè cinque euro in più di quanto pare Lombardia ma perché danno il cardinale lo champagne cioè che cosa differenzia queste cose
In più un'altra cosa che ci rende irrazionali
E il tema dei blocchi
I blocchi delle armi dell'iniziativa economica
Ne parla benissimo il libro cioè noi ci troviamo contro il problemi grossi la polverizzazione dei potenti la mancanza di controlli di merito
E la deresponsabilizzazione della politica finalmente alla domanda
Perché va deresponsabilizzazione della politica fa conseguire una super valutazione delle una direi enfatizzazione
Della della responsabilità della burocrazia
Il potere in ogni regione in ogni procura in ogni autorità indipendente
In ogni ente di controllo
Ora avere tutti questi controlli sarebbe un bene per la democrazia sarebbe un bene se non ci fossero le estremizzazioni dei controlli
Degli interventi tutte le autorità degli interventi di ogni procura di degli e sono tutti i temi che sono ben affrontati nel libro io penso di condividere che bisogna interferire
E penso anche che tutta questa situazione attuale dipenda anche dalla
Minimizzazione dell'idea del bene comune
E questa è una diretta conseguenza della caduta dell'ideologia della politica italiana
Perché l'ideologia è sbagliata intendiamoci non è che bisogna essere ma è sbagliata quando estremizzato
Un'idea di lavorare per il bene comune bisogna averla
Altrimenti perché si fa politica non non non ha senso non perché sua vita associativa non avrebbe senso e il bene comune che ci deve ispirare
Che dobbiamo fare
Perché
Più
Forte il corporativismo più forte e l'egoismo meno si è
Comunità più siamo singoli che lottano sono per i propri interessi o per interessi alla propria categoria
Sono due strade una e quella di applicare bene le regole che ci sono e sarebbe che già un grandissimo risultato
Applicare bene le regole
Mi vede
Molto favorevole però probabilmente all'applicazione sono delle regole non basta
Occorre qualche riforma io sarà che mi sento sempre responsabile di qualcosa perché quando ero
Bambino ero solo io il maschietto io avevo tre sorelle il suo stesso rende non potevano essere toccata mi faccio di tutti i colori
E ogni cosa che succede nella colpa mia perché se la prendevano con adesso se suona qua sotto la macchina io penso che abbia che sono io che gli ho messo la macchina in doppia fila di come qua come l'ho messa la macchina
E penso di dover scendere a togliere questa macchina
E qui mi viene in mente che perché io penso che qualche rimedio bisogna offrire
Ora
Nella storia del nostro
Pensiero giuridico costituzionale no questi italiani sono maturati due modi di farle
Uno è un modo direi quasi eversivo
E l'altro è un modo di natura conservativa cioè miglioriamo un poco aggiustiamo
Io per natura preferire in questo modo
Perché
Sono un moderato
Pensate ho sempre pensato che se ciascuno di noi in ciascuna azienda ciascuno studio professionale ciascuna banca migliorasse
I propri rendimenti i propri risparmi prostitute senti solo del cinque per cento all'anno se ciascuno di noi migliorasse del cinque per cento all'anno in tutto
L'Italia in dieci anni migliorerebbe del cinquanta per cento saremmo il primo paese del mondo perché l'Italia è sempre l'Italia cioè forza proprietaria del dieci per cento non tanto il quindici Hervé
Ma in dieci anni avremmo evitato il cinquanta per cento mi rendo conto che utopico questo non ce la facciamo a tenere questo ritmo per dieci anni quindi
E allora io che non sono un eversore mi sento costretto a scegliere delle opzioni che invece sono emersi la prime abolire le regioni
Aboliamo le stelle in cielo
Ma perché la riforma costituzionale non c'era l'abolizione regioni forse passava il referente
Perché sono uno strumento dispensa pubblica incontrollata uno strumento diretto e la perdita del nostro potere di fare l'interesse nazionale è inutile che parliamo di primato dell'interesse nazionale se
Compresenti regione può bloccare
Io non lo so ma probabilmente non sarà solo colpa regione abbiamo visto grandi opere bloccate in Puglia abbiamo visto a Lecce adesso hanno bloccato
Quattrocento ulivi da conservare Madonna non espiantare non da tagliare espiantati mettere al suo posto l'attacco bloccata cioè
Abbiamo troppi poteri di veto troppi poteri di blocco troppi interessi che vengono e questo secondo me da qui bisogna partire nascente eversiva perché domate da poco religioso cioè non è che abbiamo cercato di abolire le Province in sei uscite Ricci
Però le province appartengono di più alla storia alla cultura del nostro Paese le regioni è un'invenzione che della Costituzione c'è dove Santo tempo fa
E l'altra cosa
Mi sembra un po'di sano statalismo che andrebbe secondo me restituì
E
Eliminare due principi che tra di loro non si sposano non si combinano eccome il coro che cioccolato e limone
C'è una calabrese qui prima finiva
In Calabria non lo facevano cioccolato il primo nel coro perché diceva il gelataio diceva non si combinano anzi uno chiedeva di Genova trova cioccolato e crema si se voi l'afflato non si combina e non si combinano la separatezza
Della politica dall'amministrazione con lo spoil system
Non si combinano noto e disorientante
Ma come facciamo a chiedere alla burocrazia
Uno sforzo se questi signori chiedevano fare le scelte il giorno dopo la scelta possono essere debbo sbattuti fuori senza nemmeno una firma perché decadono con il nuovo governo
Ma non a livello di segretario generale tutti i capi di parte tutte le prime linee
Decine e decine di persone nei ministeri dalla Presidenza del Consiglio ma
E mi a Forlì cioè
è chiaro che sono asserviti alla politica ma la politica non è responsabile di quello che fanno loro quindi può decidere qualsiasi cosa loro lo fanno si assume responsabilità vanno anche alla Corte dei Conti
Vanno anche alla Procura della Repubblica poi spesso vengono archiviate le cose ma intanto hanno vissuto giorni terribili terrificanti sono stati processati sui giornali
Per bene cosa che attengono normalmente all'attività di servizio almeno a vede la capacità di fare delle scelte di assumersi responsabilità sapendo che il posto di lavoro solo consentono e saper dire di no certo è volto al politico del momento
Significa salvare la comunità da scelte sbagliate
Purtroppo tutto questo sembra eversivo forse lo è
Intendiamo torsione però dobbiamo razionalmente renderci conto che siamo arrivato un momento in cui alcune scelte vanno fatte
Penso che questo sia un momento opportuno questo libro
Comincia a riflettere su che cosa in concreto
Grazie anche per questi spunti e questi suggerimenti sui rimedi c'abbiamo la parte conclusiva del nostro incontro so che c'è una domanda da parte gli studenti della LUISS
Telegrafica all'all'autore così diamo la possibilità D'Alessandro Barbano di fare un altro secondo intervento anche sì ad alta voce tanto siamo in un'aula non grande
Presa quindi ma
Avesse aiutare
Grazie io nel libro
Nel senso che la crisi dell'unione in crisi della cultura della civiltà europea
Ma acquisì sì sì si è cercato di porre rimedio in due modi
Anzitutto diciamo
In un modo costituzionalizzato dei diritti e puntando a un'espansione di diritti
E e in qualche modo all'idea di un'Europa federale che nascesse proprio come come
Diciamo il punto d'approdo no
Di questo processo
Però abbiamo visto che questo processo è fallito che e poi il processo opposto che si è verificato negli ultimi anni il processo intergovernativo con cui si è cercato di di di porre un un rimedio alla alla deficit della governance che però denuncia denuncia grandi limiti
Io credo che questo tema un po'è una replica di quello che accadde
Di fronte alla prima globalizzazione di un secolo fa pensate a quello che sta che che è successo nel mille novecentoquattordici e poi nel nelle nei decenni che seguirono passando per Wayne ma fino all'avvento dei totalitarismi in Europa
Non penso che ricorreranno i totalitarismi anzi però se voi ci pensate anche lì era sotto accusa Illy beh il il modello liberale
No e c'erano e c'erano due due visioni del del diritto e del rapporto fra potere politica quella diciamo normati mista che che il segnano è quella gemiti Anna dell'eccezionalismo
Che prevalse soprattutto in Germania in Italia con un eccesso di politica oggi di fronte alla crisi del libera e fu e fu un un una un un eccesso tragico perché ci portò il totalitarismo oggi di fronte alla crisi
Dell'Europa e di liberalismo europeo
Si propone nonno un eccesso di politica ma la morte della politica
Perché il populismo è la morte della politica e la morte dalla lega ci si propone un diciamo una soluzione altrettanto nefasta ma opposta
Quando si dice in qualche modo che il contenuto del populismo eversivo c'è una quota di veri di verità però per opposizione rispetto a quello che fu la risposta che l'Europa ebbe un secolo fa
Evidentemente ci vuole può ci vuole più politica non ci vuole un eccesso di politica ci vuole più politica ci vuole più belle che ha su questo secondo me
Però qui ci vuole anche
Un processo di ricomposizione culturale dell'Europa
Perché io credo che questa crisi sia che crisi anche di una grande frattura fra le culture che segnano la civiltà europea che sono la cultura illuminista e la cultura cristiana
La prima nata in opposizione
Della seconda ma per filiazione della stessa tutte le volte in cui questa frattura si fa più netta l'Europa denuncia una crisi più ampia
E noi abbiamo visto oggi quello che è stato nel libro ne parlo ne parlo citando un film molto bello che era molto evocativo de Square vi consiglio di andarlo a vedere un film di un regista siamo a posto lungo è un film straordinario che si svolge nel palazzo
Di di regale di di di di Stoccolma
E che ha un po'metafora delle crisi della crisi del pensiero europeo
La
Mancato il mancato preambolo della Costituzione
Europea
Che delle radici cristiane è stata una grandissima perdita di occasione per la ricomposizione in Europa
Di un dialogo fra le due culture che fondano l'architrave della civiltà europea
Nel libro io comincio da lì
Non è un un rimedio istituzionale che risolve la crisi dell'Europa ancorché giusto ed è doveroso oggi cercare un modello istituzionale che non può essere evidentemente quello dell'Europa federale
Così come l'avevamo immaginata che è uno Modell utopisti uno non ci porta da nessuna parte ma che deve correggere l'Europa intergovernativa cercando Diego aumentare il contenuto politico della rappresentanza e quindi in qualche modo di collegare le scelte decisive dell'Europa a a a un elemento di rappresentanza politica che oggi non c'è
Però poi bisogna agire sulla cultura europea
Bisogna fare l'Europa dentro la ricomposizione di questa frattura
Che c'è in tutti i Paesi e c'è anche in Italia cela la ricomposizione tra la frattura stava la cultura cristiana e la cultura diciamo d'ispirazione laica illuminista
Che ci fa fare delle cose
E circa assolutamente incomprensibile come quella per esempio di rinunciare al presepe in nome del rispetto di di di di di di di di diva pseudo valori di altri di sul nel nella del nostro territorio
E soprattutto cit Cheetahs ci rende assolutamente inadeguati di fronte alle emergenze come quella dell'immigrazione
Dove
Non esiste un punto di vista condiviso perché non esiste una sintesi tra queste due culture
Che sia un punto di mediazione io condivido pienamente quello che dice il passo a fatica noi dobbiamo imparare il senso della moderazione europea che i e l'essenza della sua cultura
E la complessità della sua cultura sa solo se riusciamo a ricomporre questa complessità siamo moderati non in un senso come dire di di
Di
Poco coraggio siamo moderati come metodo come metodo della sintesi come metodo di gestione dei grandi problemi facendo leva sulla ricchezza del nostro contenuto culturale ideale
Quindi credo così concludo che questa sia adesso la sfida che competa raro all'Europa e non è una sfida delle istituzioni
è una sfida del pensiero civile e del pensiero e del pensiero intellettuale io questo libro lo scritto per questo motivo quindi è una sfida che riguarda le élite ma riguarda l'élite intellettuali chi da sempre hanno fatto la storia più delle istituzioni più dei processi economici a mio giudizio e quindi questa responsabilità
Mi ha chiamato alla scrittura di questo libro lo so che la sintesi che ho fatto non è felicissima rispetto alla tua risposta però il tempo purtroppo non mi concede approfondimenti ulteriori
Ulteriore invito a leggere integralmente il libro abbiamo già apprezzato in altre occasioni la capacità di sintesi c'è il presidente boccia quindi dare a lui la parola per una valutazione finale la così detta relazione di sintesi del convegno grazie
Bisogna diciamo due
Intanto al giovane studente dal mix di comprare anche libero lo dico da stampatore lo stampato io ma contribuire diciamo ha prodotto interno lordo paese cosa andrebbe
Scherzi a parte penso diciamo che sono
Due aspetti diciamo uno che emerge dalle parole di Antonio Catricalà e cioè negli ultimi anni si è perso il senso di comunità all'interno del quale
Antonino o come dire nella questione dell'equità generazionale Pupone
La centralità di una serie di messaggi che sono venuti dalle elezioni
Di chi alcuni hanno anche sintetizzati in modo iper semplicistico a una richiesta del Mezzogiorno nell'attenzione dotazioni infrastrutturali in cui sono giovani all'occupazione
Una richiesta del Nord di accelerare sulla crescita infrastrutture sicurezza
Questa è la chiave di lettura non c'è un'altra chiave di lettura
Ma in tutto questo noi abbiamo perso quel senso di comunità che significa sacrifici impegno significa generosità anche intergenerazionale
Le stesse proposte
Se ci pensate che abbiamo assistito ad una qualità di indicazioni e di programmi dei singoli partiti
Paradossalmente sembrano proposte categoriali nell'interesse del Paese che costringe i corpi intermedi invece fare proposte più di visione organica cioè a supplire
Un vuoto riforma pensioni guarderà insieme
Fra taxi riguardo una parte diciamo
Di chi ha un certo reddito nel Paese reddito cittadinanze riguarda una parte invece di avere una visione organica quindi perdita del senso di comunità messaggio del libro molto bello
Di tornare a quello spirito del dopoguerra che era passato dagli interessi all'esigenza del pesca un grande salto di qualità e farsi una domanda quale peso immaginiamo nei prossimi anni e secondamento
Che è emerso diciamo tra le righe oggi nel dibattito
Questo mi sembra che già come dire possa essere utile per arrivare OLAF piccolissime riflessione
La prima regola che avevo giovani imprenditori insegnavano in questa casa in un Paese in cui sono finite le scuole di partito nascono associative scuri sindacali anche questo una perdita del senso di comunità
Era delegittimare l'altro significa delegittimare se stesso
Quando noi siamo partiti per il patto per la fabbrica abbiamo evitato di alzare i toni anche quando i confronti erano alti
Alta sembravano distanza incolmabili perché sapevamo che se avessimo usato dal punto di vista mediatico Toni alti contro tra virgolette di altri
Sia avremmo avuto nel Breve Old consenso nella logica della durezza di qualche nostro associato ma di fatto non saremmo arrivati o quanto meno a tentare di arrivare non lo so perché se tu guardi troppo i toni per difficile sedersi al tavolo con l'altro
Immaginando di trovare una soluzione anzi anche la difficoltà di giustificare ai tuoi
Perché ti siedi al tavolo dopo che hai detto una serie di cose negative sulla
Quindi
Questa idea della moderazione che richiama Catricalà e dichiarano Alessandro voi
Nel suo intervento che significa i fondamentali d'Europa che ci ha educato tolleranza che non significa pazienza continua
Ma significa cercare di capire morto con i tempi diciamo i mondi ma cercare di arrivare a soluzioni nell'interesse di tutti spirito di comunità
E il grande messaggio questo volume da per questo Consiglio e giovani di reggerlo perché in realtà dà una speranza la speranza è che c'è un ciondolo che grida poco che non urla che domani in talk show che lavora nelle fabbriche nei giornali nelle istituzioni pubbliche e private
Che ha un'idea diversa da quella che la percezione a volte di questo presso un'idea di determinazione
Moderata ma forte
Di grande rispetto dell'altro pur nelle diversità e chiaro grande cui dice Rezza della visione del Paese io penso che sia arrivato il momento che queste identità culturali comincino a parlare di più e un libro serve a creare collegamenti
Quindi sta facendo un inno al libro carta stampata contro internet e lo dico anche perché non perché sono stampatore quindi vivo di Castel Mella grazie
Anche per questo
Ma perché penso che la carta sia il luogo in cui si possa riflettere costruire una dimensione di opinione di approfondimento
Perché quello che Alessandra citato come la giungla di internet e quel modo che ci ha fatto perdere il senso del confronto
Ed molto facile usare internet mandare a quel paese all'altro senza entrare contenuto e senza guardarlo negli occhi
è semplicissimo
è molto più complesso avere l'interlocutore di fronte essere obbligato a entrare nel contenuto stare sul contenuto e non sulla persona non delegittimarlo e cercare di capire se c'è una soluzione questa la differenza tra una giungla internazionale e libero di barbarie ed è un inno alla carta stampata in pieno conflitto di interesse dei presenti come che rappresenta il settore