"Il PDS e il progetto dell'Alleanza Democratica. La Sinistra per una nuova primavera italiana"

Possa cominciare se se tutti prendono posto
Allora
Il comitato promotore diversa Alleanza Democratica intanto saluta e ringrazia tutti i partecipanti alla all'iniziativa in modo particolare
Gli amici dei circoli dei club delle associazioni che sono qui venuti da fuori Roma per partecipare per intervenire alla alla all'incontro
E i militanti dirigenti i simpatizzanti del partito democratico della sinistra che hanno voluto essere qui con noi per confrontarsi
Sarà presente il segretario del PDS Achille Occhetto che arriverà fra fra poco io lo ringrazio pubblicamente a nome del comitato promotore diversa Alleanza democratica come di grazio Enzo Mattina anche qui con noi Marco Taradash e tutti gli esponenti delle forze che sono qui oggi venute a partecipare a questa iniziativa adesso citarli tutti può riciteremo piano piano
Nel corso dell'incontro alla dico subito come si svolgerà d'iniziativa ci sarà una relazione introduttiva di Viller Bordon che parlerà come coordinatore nazionale diverso Alleanza democratica
Dopodiché si apriranno gli interventi che saranno rigorosamente lo ripeto rigorosamente stretti entro i sei minuti diciamo Massimo otto io a sei minuti darò il segnale di interruzione
E poi a un certo punto della della giornata prenderà la parola e il segretario del PDS
Nel pomeriggio invece intorno alle sedici sedici e trenta si svolgerà sempre qui una tavola rotonda alla quale parteciperanno Michele Salvati Ferdinando Adornato il
Sì Giorgio Ruffolo e e Walter Veltroni scusate eliminazione di distrazioni bene io credo che a questo punto possiamo cominciare dando la parola a dealer Bordon per la relazione introduttiva
Mamma mia cioè al
Se vi ricordate
Quando
Il diciotto aprile ma io cerco di togliere vediamo se
Noi
Era stato calcolato per Adornato
Se vi ricordate dicevo
Quando il diciotto ottobre
Ci presentammo alla Parco dei Principi
Qualcuno parlo di pasticcio d'anatra
Oggi ho letto che in un simpatico articolo un collega giornalista ha parlato di noi come password
Se non erro la traduzione esatta e coperta multicolore
A me sembra un passo avanti
Non so voi nel senso che si tratta certamente di un elemento come dire rassicurante speriamo non sia la coperta di Linus
Devo dire che però anche questo tentativo
Di definirci
Immobili che qualche volta
Rasenta l'anno
La confusione
Mi sembra la dimostrazione
Di come si Contini a guardare ai fatti della politica nel nostro Paese
Secondo occhiali che come dire sono per molti versi ed è naturale
Lo dico senza nessuna presunzione di avere chissà quale altro tipo di occhiale
Un tantino minimi tratti secondo l'ottica della vecchia politica
Basti pensare al fatto
Che molta sorpresa
Qualche confusione e persino taluno che si è preoccupato della scarsa de Mota Carpi cita a infatti suscitato l'annuncio di Mario Segni peraltro stava quel passato una settimana che il progetto di Alleanza democratica era ormai in via di decollo
Vogliamo da questo punto di vista lo abbiamo già fatto una nostra conferenza stampa tranquillizzare tutti
Non solo Mario Segni CIA consultati ma l'adesione di Mario Segni al progetto è scaturita dopo una serie di incontri con molti di noi del comitato promotore diverso l'Alleanza democratica
E il frutto dunque di un lungo lavoro
E non solo in un modo più intenso intensificato nelle passate settimane ma di un lavoro che come è ovvio
Si è sviluppato sui tempi e le modalità di cambiamento per mesi e mesi
E più che nei salotti
Che come dire a me sembra
Qualcuno contrappone in modo piuttosto stordito dalla strada forse perché abituato a non frequentare negli uni negli altri sempre chiuso nelle segreterie dei palazzi dei partiti
Si è invece speso in un faticosissimo tour d'Italia parlando a decine di migliaia di cittadini
E quindi
Perché tanta sorpresa sabato
A mio avviso per il motivo che vi dicevo prima la sorpresa di sabato riveda la sufficienza oltre che la cecità con cui una parte della dirigenza politica e anche qualche commentatore segue gli avvenimenti
Tutto quello infatti che segni ha detto sabato era già stato detto da Segni e da noi innumerevoli volte
Ma quando lo dicevamo allora probabilmente la nostra proposta non rientrava nel loro gioco della politica e non faceva quindi rumore
Sembravamo dei bravi ragazzi un po'spericolati forse ma in fondo innocui
Più semplicemente invece avevamo lanciato una proposta ambiziosa ma insolita
Anzi totalmente contraria alla mentalità comune in Italia e lo abbiamo fatto con il giusto anticipo ed oggi e se incrocia improvvisamente dopo il referendum del diciotto aprile l'attualità della politica e il senso comune della maggioranza del Paese e allora
Apriti cielo
Quello che ieri sembrava solo il fastidioso rumore di fondo oggi assume giustamente i connotati del vero terremoto politico
E vedo dunque in questo una difficoltà sempre più grande nel delineare le aree della geografia politica
Io non vi nascondo non so voi
Che sono reciprocamente in questo senso infastidito sia da coloro che sembrano ritenere la parola sinistra una sorta di Talmud
Un totem auto consolatorio sia da coloro che con eccesso di sbrigatività si affrettano a dire che non vi sarebbero più distinzioni tra sinistra ed extra
Il fastidio nasce dal fatto che vedo usate con leggerezza
Eccessiva leggerezza categorie concettuali che invece hanno assunto come ovvio diversi significati nel procedere nel mutare degli avvenimenti storici e politici
Intendiamoci
La parola sinistra orienta i valori di coloro che hanno assunto nella determinazione politica
Come loro bussola di orientamento la modificazione strutturale della condizione dei soggetti più deboli ed è quindi storicamente una funzione di trasformazione
Ma non si può ovviamente non vedere
Che nella il cambiamento delle varie epoche storiche
Nella modificazione dei soggetti sociali anche questa parola
Ha assunto significati che non sempre sono stati gli stessi ed è in questa dimensione più vasta quindi in cui incalzano categorie che non sono sinonimo
Macché acclarando la diversità dal reale di ciò che è diverso che anche a sinistra il modo di affrontare i grandi conflitti
Penso a quello di sesso quello tra sviluppo e ambiente quello tra capitale e lavoro può trovare molteplici soluzioni
Forse dunque non è esatto parlare di una sinistra forse più giusto parlare di tante sinistre non tutte convergenti e non tutte compatibili
Non ci sono in questo caso compagni che sbagliano ci sono più esattamente progetti alternativi e riversi per quanto mi riguarda ad esempio
Io vedo una sinistra che sa essere radicale nell'affermazione dei suoi valori
Non compromissoria non consociativa ma nello stesso tempo sa essere altrettanto determinata ad affermare questi valori non soltanto come testimonianza ma farli diventare funzione di governo una sinistra dunque che non ha niente a che spartire con quella ideologica integralista e conservatrice
Le due idee di sinistra non mi sembrano compatibili e neppure vicine
Solo anzi una vecchia geografia politica le colloca in aree limitrofe
Sono invece in molti casi radicalmente antagoniste e spesso là dove sono venute in conflitto si sono dimostrate anche storicamente avversarie
Sento quindi il bisogno di ridefinire i contenuti di una sinistra democratica la griglia dei suoi valori i nuovi confini delle sue categorie concettuali sinistra ad esempio non è
Come in qualche caso è stato ed è sembrato standardizzazione oppressiva ad esempio della propria dimensione personale sinistra anzi al contrario il pieno esplicitarsi della propria libertà personale
La mia libertà
Finisce dove comincia la tua così recitava il luogo più classico del liberalismo
Il mondo di oggi ci chiede di fare un passo avanti e di pensare che la mia libertà comincia dove comincia la tua ci chiede di passare cioè dalla semplice tolleranza riconoscimento e alla valorizzazione reciproca
Ce lo chiede perché le società complesse stanno diventando una miscela a mio avviso una miscela di arricchimento ma certo potrebbero diventare anche una miscela esplosiva differenze sociali sessuali razionali razziali culturali
E allora il governo di queste società non sarà mai possibile senza l'avanzare di una nuova cultura che individui regole e valori di convivenza delle differenze
Una cultura che non vedo appunto nell'altro un soggetto da tollerare ma un partner fecondo di uno scambio reciproco senza il quale sarebbe la propria spesse identità ad essere messe in questione
Senza questa rivoluzione quindi
Anche di categorie concettuali e mentali non si potranno governare le società ad alta definizione di identità e di complessità
La sinistra del resto che ha avuto lo sappiamo
Sembra un rapporto non solo teorico difficile con la categoria di mercato
Ha ora la grande opportunità ad esempio di uscire definitivamente dalle secche di una discussione sterile asfittica
Può opporsi alla logica del conflitto non in nome di un'impossibile comunismo bensì in nome dei più puri valori di una contratto a vita tra individui
Può far leva proprio sulle colpe gravi e fondative dello spirito d'impresa per proporre un radicale rovesciamento dei colori monopolistici che l'hanno tradita
Sinistra e dunque riaffermazione dei valori di solidarietà di uguaglianza di responsabilità collettiva di regolamentazione della libertà di mercato contro ogni tendenza monopolistica dare informazione dei valori pubblici
Ma anche di quelli incontrovertibili del diritto delle persone
Destra e giustificazione delle differenze di reddito di potere di individui di ceti di aree geografiche il liberalismo mercantile non regolamentato quando non addirittura nelle forme più estreme la ripulsa di ogni forma di solidarismo
Spesso però sento usare quasi fossero sinonimi e devo dirlo anche nel dibattito all'interno del PDS i termini di sinistra e di progressismo
E siccome è ovvio sinonimi non sono ma all'uno progressista poca SUMAI contenere l'altro sinistra
Sinistra e quindi una parzialità del mondo progressista che non può per ciò stesso esaurirsi all'interno dei suoi confini ecco perché occorre lavorare nella sinistra mandando oltre
Come ha scritto Ferdinando Adornato nel suo oltre la sinistra la sinistra italiana è ammalata più vicina Babele erano gli anni ottantanove novanta che Hubbard Godesberg
Ma davvero non c'è più niente da fare
Al capezzale del malato molti medici sbagliano diagnosi e cure
E non dichiarano che il vero virus da debellare la si nasconde in un meccanismo profondo della Psicologia politica della sinistra che corrompe rende poco onesto il suo rapporto con il mondo con la storia con la vita della gente
Un vizio mentale
Che condiziona identico e ossessivo sia il tempo delle certezze che quello dell'abiura sia le forze di governo che quelle d'opposizione un vizio che Adornato descrive con il termine di sconfitti elmo
Una predisposizione quasi una vocazione alla sconfitta è una malattia dalla quale si può guarire
A patto però di farci davvero i conti
Si illude però chi pensa che basti inventare qualche modifica politica in realtà la sinistra deve superare se stessa in tutte le sue tradizioni
Deve andare oltre le categorie che hanno segnato la sua storia il ventunesimo secolo infatti non aspetterà
Ho essa sarà in grado di riscrivere le scene del suo copione superare il senso di paralisi la vergogna disse che l'hanno colpita o si troverà presto a far parte del vecchio mondo
Proprio mentre il futuro propone invece nuove cause di libertà e di progresso per orientarsi la sinistra
Deve però rinunciare
Ricorda ancora Adornato a cercare un null'uso Oria unica contraddizione principale
Essa semmai è esistita oggi non esiste più
Bisogna finalmente imparare a seguire
Il filo
Di un'inedita molteplicità di domande la società multietnica già risentito la sua agenda e sa parla di argomenti classici ma anche del tutto nuovi rispetti io a quelli che fino ad ora la cultura di sinistra ha trattato
Pensiamo alle coppie
Omologazione diversità locale mondiale inclusione esclusione e via discorrendo ciò impone come è ovvio un livello della sfida sempre più alto
E queste interviene nel pieno della crisi di proporzioni così vasta e ristrutturante che sta attraversando l'Italia
Queste erano le coordinate di fondo del progetto che lanciammo il diciotto di aprile dell'anno scorso al Parco dei Principi altro che pasticcio dannato
Io non credo che nessuno oggi abbia non abbia presente qual è in effetti la posta in campo
Non è tanto e solo la dislocazione
Magari tramite De strutturazioni ristrutturazioni dei partiti
E non è nemmeno soltanto il pura avanzato campo di ricerca delle nuove forme della politica
La posta in gioco che più precisamente e compiutamente e anche se mi permettete con ben altro peso specifico e rilievo una vera e propria ridislocazione dei poteri
Chi non vede questo o e marziano o è cretino oppure nella più benevole delle opzioni è solo un furbo ce ne sono tanti che cerca di raccontarci l'ultima frottola il gatto e la volpe della Prima Repubblica
Di questi ce ne sono a dir la verità non uno ma più di qualcuno i loro nomi sono fin troppo conosciuti
Dunque lo scontro è sui massimi sistemi e non sulle bazzecole sulle retrovie stiamo cioè ridefinendo le leggi fondamentali non di un condominio ma del nostro Paese
Come stupirsi allora che lo scontro sia feroce che ognuno conservatori e innovatori si confronti
Specificamente decisamente se questa come detto e per molti versi giustamente una rivoluzione
O almeno un radicale cambiamento di sistema occorre caso mai stupirsi del contrario del fatto che per fortuna
Ecco mi fermo perché questa relazione l'ho scritta ieri mattina
E ho scritto del fatto che per fortuna sino ad ora il sangue non si accorsero
Ieri sera a Roma il sangue corso
E abbiamo rischiato molto peggio di quello che è avvenuto
Ma ecco che allora
Dicevo il luogo della violenza si useranno le cortine fumogene la politica diventerà rincorso opportunistica ma a questo punto vediamo che c'è già anche la violenza
Ma soprattutto ci si eserciteranno è lo sport nazionale trasformismo del riciclaggio degrado per dirlo affinché tutto cambi perché non cambi niente
Dunque non tutti gli scenari che abbiamo di fronte sono quelli che ci accompagnano la democrazia dell'alternanza cosa infatti di inequivoco la democrazia dell'alternanza
Qual è la sua griffe l'unico tratto distintivo che non può essere smarrito pena il venir meno della sua ragion d'essere
A me pare ovvio la possibilità del ricambio della classe dirigente
Ma perché ciò avvenga non è sufficiente un sistema elettorale
Anche radicalmente mutato occorre anche che il sistema politico sia finalmente mi polarizzato
E quel punto dunque che rende evidente come giustamente ha osservato salvati
Che il pericolo vero e qui ci sono due strategie diciamolo con chiarezza
Sia dal centro che da sinistra
E il costituirsi di un forte raggruppamento di centro
Ovvero in altre parole il pericolo e l'autonomizzazione del centro come raggruppamento politico a sé stante invece che come componenti in Terna dei due raggruppamenti quello conservatore e quello progressista
E torno a dire a questa prospettiva guardano in molti sia dal centro che dalla sinistra
Cioè infatti da una parte consente al centro la scelta indifferente deve gli atti con cui gestiva i mutamenti indotti dei conflitti elettorali novello ago della bilancia
Come potete capire quasi nell'un questi e regime elettorale adottato ma d'altra parte consente anche eventualmente la sinistra la non contaminazione
L'intesa di volta in volta come difesa dall'atavica paura del Governo o invece in altre parti la contrattazione nuovamente consociativa di una parte del governo
E allora ecco dunque che torna pienamente in campo il nostro progetto il progetto dell'Alleanza democratica
Esso e molte cose ne abbiamo già parlato non vale la pena riprenderle tutte io voglio solo ricordare che essa innanzi tutto la convinzione che è iniziata una nuova epoca nella storia del mondo l'assetto di potere nato dalla seconda guerra mondiale e consolidato sui nell'era della guerra fredda e morto portando via con sé vecchi ideologia e modi di pensare comportamenti appartenenze ma come abbiamo visto non tutti i vizi mentali
L'Italia è arrivata a pezzi a questo appuntamento la classe politica italiana non è più in sintonia con il Paese e oggi le emergenze tante troppe assumono il carattere di un vero e proprio cataclisma che può essere distruttivo e o liberatorio
Quello che è certo è che la nomenclatura italiana è ormai un ostacolo allo sviluppo del Paese lo dicono soltanto in termini civili ma anche direi nei più classici dei termini economici
Ed ancora così come l'antifascismo fu la base della Prima Repubblica la questione morale può e deve essere la base di nascita della seconda nomenclatura quindi lei che
Ecco che il conflitto rischia di ridursi a questi due soli campi manca
Un polo politico democratico che offra il Paese una terza via d'uscita oltre la morte per consunzione dal potere del potere e la deriva della disgregazione solo protesta Tarja
Grava sulle forze democratiche quindi una grande responsabilità
Guai a lasciare il fronte progressista diviso sul marito incerto privo di forza di entusiasmo il prezzo come già accaduto in altre fasi della storia lo pagherebbe l'intero Paese
Ci sono milioni di persone che oggi aspetta un segnale una luce milioni di persone che hanno voglia di darsi da fare che hanno superato le antiche divisioni della guerra fredda
Un unico quindi schieramento eccola proposta progressista che propongono riforma bipolare del sistema elettorale
Oggi finalmente possibile e si candidi al Governo per portarci fuori dalla crisi per contrastare le forze che vogliono assassinare il Paese e per intraprendere la ricostruzione
Questa alleanza democratica però non può nascere solo dall'accordo tra sigle esistenti
O da un'intesa a tavolino tra i vari leader politici essa può nascere intanto è soprattutto dall'intercettazione dal protagonismo del senso comune dei cittadini
Essa può nascere dal lavoro inoltre di tre soggetti fondamentali liberi cittadini che sentono nuova passione per la politica e vogliono dare il loro contributo a salvare il Paese
Ma anche associazioni sindacati movimenti che operano accanto alla gente nel sociale nei luoghi del disagio nel mondo del lavoro e infine gli esponenti più credibili dei partiti che intendono superare
Le vecchie appartenenze
Bisogna trasferire
Quote di politica
Di potere quindici dai partiti alla società immaginare una rete di associazioni leghe club comitati di cittadini che ruotino intorno ad un progetto elettorale politico né condizioni né programmi leader scelte per raggiungere questo obiettivo è chiaro non bastano le forze sparse di qualche drappello di innovatori
Occorre mettere insieme le intelligenze le competenze di tutti i progressisti italiani
Superate le vecchie appartenenze significa andare all'incontro fra i tre grandi filoni del progressismo l'etica della responsabilità come abbiamo più volte dichiarato che ha capitalizzato la cultura cattolica e laica del buon governo l'etica della solidarietà che ha segnato la parte migliore della tradizione del movimento operaio e socialista del popolarismo cattolico e quella dell'ambientalismo che ha attraversato tutti e che ci ha insegnato che non è possibile combattere per la Società oggi se non si combatte anche per quella di domani attraverso uno sviluppo sostenibile
Parliamo di culture
Perché pensiamo d'un percorso guai ad illudersi che questo progetto possa maturare compiutamente nel giro di poco tempo si tratta di mettere insieme forze esperienze storiche i versi superare diffidenze
Rancori divisioni ma essenziale cominciare subito a muoversi insieme
Diffidando nel contempo di chi troppo sbrigativamente ci prescrive ricette facili
Le scorciatoie non servono
Così come ancora meno servono dichiarazioni ritrovate vecchie certezze
Il problema non è affermare ad ogni piè sospinto
Che il Partito democratico della sinistra è l'unica grande forza in campo nella sinistra primo perché l'idea della preminenza come quella del Monopoli elmo sconfinano inevitabilmente nell'idea dell'arroganza e dell'azione azionismo secondo perché
Se anche così fosse non basterebbe soltanto la pur grande forza del PDS a costruire un polo così largo
Nel mille sembra si debba per converso come anche qualche compagno attento ha paventato
Adeguarsi all'idea che in uno schieramento di Alleanza democratica i pidiessini e più in generale a coloro che provengono dalla tradizione comunista sarebbe solo assegnato il ruolo di attacchini
Tranquillizzo questi compagni per quanto mi riguarda considero l'attacchinaggio in una politica rinnovata autofinanziate volontaria pratica assai meno disdicevole di altre
Ma tuttavia in tal caso
Ma tuttavia in tal caso io
E forse non solo io
Molti di voi avremmo già dato
E non rientra Nemi impegni futuri una tale funzione pur nobile
Caso mai mi pare di dover aggiungere che ne intravedere questo pericolo Celli il rischio di lasciar trasferire una scarsa fiducia nella forza delle idee che il PDS deve portare nella nuova alleanza democratica
Si illude però chi pensa lo dicevo che sia facile o che si possa fare senza rimettere in discussione profondamente se stessi
Ciò del resto era scritto chiaramente nel codice genetico della svolta del PDS
La nascita del PDS è stato infatti un avvenimento pensato e vissuto con giusta e oserei dire che io credo che non si debba aver paura delle parole perfino profetica anticipazione
E ancora più giusto fu pensare ad una vera e propria fase costituente che certo passò in secondo piano rispetto alla polemica sul nome che riformasse la politica
E si era svolta inutile negarlo è stato meno svolta di quanto si pensasse
E però nello stesso tempo sarebbe sciocco affermare il contrario ha determinato un mutamento innegabile il processo della Costituente sì invece
Ampiamente in toppato
Da lì dunque a me pare occorre ripartire
Da lì dunque potremmo chiederci
E non è un'affermazione più occorre ripartire sì
E no
Sì perché occorre cogliere di quella svolta il valore della laicità
E il limite dello strumento politico che la introducemmo insieme al superamento dei confini storici della sinistra socialista che fin dal nome nuovo indicammo
No perché i tempi specie in una fase di cataclisma politico non passano invano ed in politica come in fisica i vuoti si riempiono
Quello che ieri era anticipazione oggi rischia di essere ritardo o per lo meno parzialità
In questi tre anni ad esempio esplosa la crisi del sistema partitico
E sarebbe illusorio pensare che essa non Burri guardi non attraversi
Anche quei partiti che pure si sono ampiamente rinnovati come il PDS ma penso anche al Partito repubblicano di Giorgio la Malfa o a forme nuove della partecipazione politica come i Verdi ed altri
Perché è tramontata definitivamente l'idea che con il maggioritario sia possibile che la casa comune sia un luogo mondo cento ricordo la multa e centralità la pluralità delle culture dovrà essere la chiave della polis del progressismo italiano
Nella polis nella città ci sono le strade
Ci sono i salotti le fabbriche le scuole e solo una vuota retorica riesce a contrapporre a contraffate e a farne occasione di nuova divisione
Ma la vero allora in questo contesto ha senso porsi problemi di trasformazione di una sola forma partito o non si tratta piuttosto di trovare senza abiure o rinunce nuovi sbocchi nuovi percorsi
Né mi convince dico la verità
Chi si preoccupa astrattamente io me ne preoccupo concretamente della deriva moderata standosene però sulla sponda del fiume guarda la barca va destra
C'è un solo modo per impedire che la barca va da destra ed è di salire di sopra e tenerle ben saldo il timone cioè e ci sono mille motivi validi sia ben chiaro per non cambiare
Ma non riesco a trovarne uno stimolo sufficiente a non farlo di fronte laicista o di pressante di dare vita ad una forza nuova capace di richiamare unire mettere in campo con più incisività le forze della sinistra e quella del progresso del resto a tiro che tono pose chiaramente qualche mese fa
Quando fermò ci sono a mio giudizio tre livelli la sopravvivenza rinnovamento dei partiti il problema della riaggregazione della sinistra e la questione più ampia di un'alleanza delle forze democratiche del progresso certo
E così ma già allora obietta e che questa scansione sembrava
Più oggetto giusto ma di un aggiornamento teorico che invece effettivamente scansione della realtà della politica e della società
Oggi mi pare che non ci siano più dubbi specie se il tempo della scadenza elettorale sarà quello che noi abbiamo chiesto ad ottobre
Il problema di costruire o ricostruire la presenza di una sinistra all'interno di un'alleanza di progresso non è più distinguibile dal processo in corso per costruire l'Alleanza democratica
Nuovo soggetto politico ci chiedono o semplice cartello elettorale
Non semplice cartello elettorale ma nemmeno lo diciamo con forza nuovo vecchio partito
Pensiamo piuttosto d'un luogo radicalmente nuovo della politica nella forma tutto da regole mentale perché no da inventare assieme fra tutti quelli che saranno i soggetti costituenti
Un campo di forze come qualcuno preferisce chiamarlo
Nel quale sia possibile incominciare a distinguere ad esempio la funzione sociale la presenza elettorale e quello istituzionale
Diffido lo dico subito da coloro che vi dicono ci dicono già oggi come sarà la forma di questo nuovo luogo della politica
Perché o sono presuntuosi Obama hanno serie novità radicale essa per sua natura non può essere conosciuta
Secondo si tutta e solo in parte radicalmente nuova
Io penso però di un luogo in cui confini siano delimitati come ho detto da una griglia non indefinita ma precisa di valori per nulla generici radicalmente fondanti all'interno del quale però nessuna delle culture del progressismo italiano sia posta nella condizione di dover rinunciare alla propria storia o di doversi anulare
Io penso al cognome
Ad Alleanza democratica come l'Agenzia
Nel cui seno non solo siano pienamente legittimate tutte le diverse famiglie
Ma queste proprio perché non più costrette
All'interno di un vecchio sistema forma partito possano più proficuamente non scrive lottizzato sin sistemi correntizie e arricchirsi vicendevolmente
Penso cioè ad un sistema fluido ad una rete di Patti
E perché no anche di conflitti
Che nel momento istituzionale però si ricompongono attorno ad un progetto d'un programma è a degli uomini che quel programma quel progetto meglio garantiscono e rappresentano penso ad un luogo nel quale si è radicalmente mutato il rapporto tra eletti e d'apparato
Penso a regole per designare i candidati fin da questa tornata elettorale di Alleanza democratica che prevedono l'obbligo delle primarie
Credo che a questa fase
Il partito democratico della sinistra
Deve saper prepararsi e credo che noi che già quel percorso abbiamo iniziato pidiessini e non dobbiamo guardare al travaglio alla ricerca di questo partito con rispetto e senza sbrigative liquidazioni
I partiti non sono figurine che si pongono o si mettono negli album delle collezioni né tanto meno decalcomanie che si possono cancellare con qualche tratto di spugna
I partiti quelli popolari in particolare sono realtà complesse
Che anche quando travagliate sono il portato del radicamento sociale
E male faremmo alla democrazia e al nostro stesso progetto se non ne comprende Simo tutta la dimensione e quindi è necessario che il superamento della loro attuale forma non porti invece a forme di democrazia elitaria o a nuovi notabili dati più o meno populistici
Dobbiamo quindi saper navigare fra due scogli veri e propri Scilla e Cariddi di un Ulisse che ritrova la sua ippica
Il PDS ritiene giustamente di avere già fatto un passo non indifferente di rinnovamento con la svolta di essere già un partito della seconda Repubblica
Ed io che non ho risparmiato dure critiche
Ai ritardi di una svolta che non sembrava sempre proseguire coerentemente
Credo per primo che non si possa assolutamente negarlo
Il PDS oggi di gran lunga il partito che più di altri ha messo in moto un processo di Autorino mento di questo ne ha orgoglio e consapevolezza ed ecco oscilla
Ma c'è Caridi che preme vuole Alleanza Democratica essere il luogo in cui accanto a migliaia milioni di soggetti individuali sta un corpo partitico già bell'e pronto
Come vedete la navigazione tutt'altro che semplice perché come in ogni navigazione che si rispetti
Ci sono le sirene quelle di un partito
Che dopo un lungo e periglioso Travaglio sente approssimarsi il momento in cui il destino li può riservare il ruolo di primo partito italiano e forse di unico della sinistra
Ecco lo scenario delle sirene cantano PDS al venti per cento egemone di una sinistra ritrovata capace di concordare con qualche forza centrale la sua presenza governativa
Considero questa prospettiva peggiore della maga Circe l'ultima pericolosa tentazione per impedire che si costruisca quell'alleanza più forte delle forze di sinistra e di progresso
L'unica strada quindi possibile da subito e quella di rischiare insieme agli altri
Sapendo che per questa strada c'è un'ulteriore evoluzione incerto dello strumento partitico ma sapendo anche che non vi sono alternative
Un PDS che si autorganizzarsi in una ipotetica zona franca al riparo dalla tempesta di sabbia della dissoluzione partitica illudere beh se stesso
E quello che è peggio sarebbe l'inutile nemesi storica di una sconfitta preannunciata per tutta la sinistra democratica lì quindi fra Scilla e Cariddi si deve passare
E quindi Complesso il lavoro che dobbiamo compiere è complesso perché come dicevo
Vedo ad esempio che tutti si affrettano già segnalare che il loro movimento o la loro cultura o la loro tradizione devono essere il perno della nuova alleanza
Vedete nessun problema se si sa che non di un sistema solare si tratta
Ma di una galassia e che quindi le fonti di calore sono tante tanti soldi e che se proprio di perno si vuol parlare la porta del nuovo deve perlomeno ruotare su qualcuno di più di un solo perno perché se provate ad attaccare l'uscio di una porta della porta della Casanova che vogliamo costruire su un solo per hanno provato a farlo e vedrete che ricadrà sulla testa
Fuor di metafora dunque occorre non mi rispetto a parole che nasconde le vecchie tentazioni ma la convinzione che diventa rispetto effettivo che solo dalla pluralità delle diverse culture fondative può nascere il polo progressista e questo che era un presente quando lanciamo il manifesto diverso l'Alleanza Democratica sapevamo cioè che solo il concorrere paritario
Del filone del cattolicesimo democratico della tradizione liberaldemocratica di quella liberale socialista e radicale democratica la cultura laica
Con le migliori tradizioni del movimento operaio e socialista
Con la nuova cultura dello sviluppo sostenibile e dell'ambientalismo potevano cimentarsi in questa enorme impresa
Tutti
Leggo invece che vi è qualcuno che rivendica come un valore
Il proprio integralismo non so che dirle
Ognuno si gratifica come può
E sesso soprattutto paura di stare in compagnia si consola magari guardandosi allo specchio
Può darsi che ciò solisti
Il nostro ego
La nostra granitica certezza ma non sposta di una virgola perché di questo si tratta le leve del potere in questo Paese
Danni per quanto mi riguarda ma non solo io tanti di noi che siamo in questo progetto ci impegniamo e lottiamo perché gli strati meno favoriti quelli più selvaggiamente respinti dalle distorsioni sociali abbiano giustizia
Danni siamo impegnati contro ogni marginalità e per superare ogni immaginazione
Danni personalmente anche per dirette esperienza sociale ho cognizione di cosa sia la classe operaia
Devo dire però la verità
Mi sono ma credo che ci siamo stancati di farne oggetto di lunghe disquisizioni teoretiche di confonderla con l'idea hegeliana
Vorrei farne meno oggetto di testimonianza e di denuncia proteggendo la di meno dietro le mie bandiere pur nobili ed invece portarne i bisogni e le istanze civili e sociali a farsi soggetto di governo
Non so
Se in questo nuovo luogo della politica occorrerà favorire i documenti o presentare l'albero genealogico se così fosse per quanto mi riguarda ma credo potremmo dire per quanto ci riguarda abbiamo le carte in regola
E non si impressionano né mi impressionano le declaratorie rivoluzionarie
Quello che ci interessa e se questo processo riesce davvero a camminare nella realtà effettuale a decidere dunque come sarà l'Alleanza democratica non potranno che essere tutti coloro che vi parteciperanno
A cominciare dei due soggetti pre costituenti i popolari di Mario Segni e il Comitato diverso l'Alleanza democratica
Che si assumeranno difficile complicato compito di indicare i nomi di un comitato promotore garantendo in questo tutte le are che riteniamo debbano pari Tani mente partecipare alla sua fondazione
Sarà questo nuovo comitato promotore a definire le regole per l'accesso dei soggetti individuali di quelli collettivi e l'Alleanza democratica
Sarà quello il luogo in cui ognuno di noi dovrà responsabilmente tener conto delle difficoltà di un passaggio e dell'esigenza di non perdere per strada pezzi di una comune costruzione
Per quanto mi riguarda voglio essere estremamente chiaro a questo proposito ritengo che ogni cultura fondativa sia indispensabile quella dei cattolici quella dei laici quella dei Verdi e quella della sinistra
Nessuna poi mancare perché se ne mancasse anche solo una la cosa cambierebbe natura
Per essere ancora più chiaro ritengo riteniamo che un'alleanza democratica che nascesse senza il contributo della cultura che oggi si esprime in gran parte nel partito democratico della sinistra sarebbe monta e gravemente compromessa
Ma con altrettanta franchezza
Voglio dire che se il Partito democratico della sinistra non si riesce con
Arditezza e decisione questa strada pre noterebbe probabilmente in questo modo si la sua dissoluzione
Anche perché per quanto mi riguarda questa e la strada che stava scritta nella chiave genetica della svolta
Non solo per me ma credo per molti di noi qui oggi l'Alleanza democratica infatti la naturale evoluzione di un percorso che è cominciato con la svolta della Bolognina
Ho detto con chiarezza e franchezza eguali voglio rispondere a qualche coltivano aspirazioni da becchini ed avvoltoi
Qualcuno di costoro mi ha chiesto in questi giorni se non c'eravamo rallegrati per le nuove vicende di Tangentopoli che avevano colpito seppure in misura infinitamente minore il Partito democratico della sinistra se non pensavamo cioè
Se non pensavo in particolare di avere un vantaggio da una bufera che sfrondare la la Quercia ho già risposto quell'albero e anche il mio
Ma voglio qui rispondere anche come coordinatore diverso Alleanza democratica
Non ci interessano le raccolte di truppe presunte allo sbando di eserciti in rotta non coltiviamo quindi scissioni ismi o logiche di dissoluzione siamo piuttosto impegnati a convincere e perché no quando è necessario
Ad entrare in ascolto ma anche in duro conflitto con quanti anche nel PDS ostacolano un processo politico che per quanto ci riguarda come ho cercato di spiegare essenziale per il rafforzamento della democrazia politica
Permettetemi prima di concludere di dare ancora qualche parola sul sistema elettorale e su alcune altre questioni
Brevemente il diciotto aprile chiaro è cambiato tutto le pagine del quaderno sono state repentinamente voltate per molti versi si tratta addirittura di un altro libro e ciò ha comportato un'ulteriore fase di velocità del processo tumultuoso in corso
Oggi occorre che il sistema elettorale
Impedisca e questa vera e propria massa critica del processo di rinnovamento deflagra i consentendo invece che ci sia il giusto tempo di adattamento e di trasformazione
Questi dunque sono i processi che dobbiamo accompagnare determinare con le nuove leggi elettorali su questa questione
La nostra posizione è estremamente chiara a dire la verità lo era già dal dicembre dell'anno scorso quando tentammo
Non riuscendoci non credo per colpa nostra di mettere attorno al tavolo tutti coloro che nel fronte progressista si mobilitano nella battaglia referendaria
Forse era troppo presto non lo so
Allora purtroppo la persistenza della cultura proporzionalisti Carlo e la deriva partitocratica impedirono l'adozione di un progetto comune ci siamo così divisi
Anche nella campagna referendaria
Quando noi allora sembrava possibile trovare quella soluzione unitaria che Barbena nella sua relazione allora proponeva allora
Al Senato il sistema che scaturiva del referendum e alla Camera il doppio turno con ballottaggio secco tra i primi due oggi mi sento di fare la stessa proposta
Ma attenzione
Ecco perché ho ricordato i mesi che sono passati anche qui le bocce non sono rimaste ferme
E non so sinceramente noi lavoreremo per questo certo se oggi sarà possibile ritrovare una maggioranza su questi contenuti
Vi sono poi altre questioni ed è chiaro che non posso riassumerle tutte anche se ho tagliato rispetto al testo scritto delle questioni economiche e sociali che daranno come dire quella griglia di valori
Del progetto politico che stiamo costruendo posso esimi non venne anche perché saranno questi temi della nostra convenzione programmatica del ventinove e trenta maggio al Parco dei Principi
La presenteremo le linee di intenzione
Di una prima risposta programmatica
Per evitare ad esempio che la difesa di giusti livelli di solidarietà finisca per essere schiacciata dall'emergenza di un debito pubblico quasi incontrollabile che impone quindi di prenderne evidenza impone il rigore e risanamento
Dovremmo cioè dimostrare come sia possibile e noi crediamo che lo sia smantellare la burocrazia inefficiente di una statualità assistenzialistica rafforzando nello stesso tempo i presìdi del solidarismo sociale
Non voglio addentrarmi nei dettagli di quanto in quell'occasione verrà esposto qui basti dire che è chiaro che l'orizzonte proposto rompe radicalmente con l'idea di cittadino finora dominante
Non è cittadino solo chi lavora
E cittadino a pieno titolo ogni essere umano che abita la terra la società il lavoro incerto resta il luogo privilegiato dello scambio tra uomo e ambiente però come società e di opportunità vicinanza che deve essere offerto a tutti
Ma il lavoro non è l'unico fattore che costruisca e regge la polis
La generazione e la cura degli esseri umani la tessitura delle relazioni F Afp vede effettuati la reciprocità conviviale l'economia del domestico del quotidiano avvengono in una sfera di relazioni faccia a faccia di convivenze familiari
Che sono fuori dalla concezione tradizionale del lavoro
Ed è anche e soprattutto qui in queste zone di qualità della vita che gli esseri umani si fanno esseri sociali per governare dunque questo scenario di profonde trasformazioni e dei cessati lo dicevo dotarsi di una nuova cornice di valori e le culture politiche consolidate formate sia attorno a parole come sinistra
Lei cita liberalismo popolarismo chiedono di essere sottoposte a verifica le risorse morali ed intellettuali per affrontare questo cambio d'epoca ci sono preziosi giacimenti di competenze sono presenti nei grandi filoni del progressismo italiano
Si tratta a questo punto di valorizzarle di valorizzare il meglio del pensiero democratico italiano
Per portarlo finalmente unito da un progetto di governo nella società ad interrompere la catena di divisioni di incomprensioni che ne hanno segnato la storia
Non sarebbe giusto l'ho detto tante volte ma lo ripeto
Alla fine annullare in una indistinta vorrei dell'innovazione identità e culture diverse
E tutte invece chiedere alle parti più avanti parte di ogni identità e di ogni cultura di mettere la propria storia al servizio di una causa comune cominciamo quindi ad invertire la rotta che ci ha visto divisi
E per questo perdenti cominciava a camminare insieme
Nota la pattuglia
Ma l'unico obiettivo per cui vale la pena di ritrovare la passione per la politica e questo l'unico obiettivo che serve per questa nuova terra per questa nuova Italia che cerca il suo nuovo posto nel mondo
Io ho un sogno con questa frase
Ormai diventata storica Martin Luther King Scott negli Stati Uniti noi oggi abbiamo l'occasione
Vedete cito una famosa definizione tenta nominali dirmi via etere per davvero quel movimento reale che modifica lo Stato dico presenti
Io non sto a dir la verità non mi interessa
Aumenti rette
In inglese se si dice o una realtà ma è questo questa realtà nuova che voglio che vogliamo contribuire a costruire perché eravamo sudditi di uno Stato sprecone e militanti di ideologie contrapposte
Diventiamo assieme cittadini di un'Italia più giusta la posta in gioco è altissima tenteranno in ogni maniera di ostacolarlo ci ma non ci fermeranno perché non ci fermeremo
Allora dopo la relazione di Bordon e apriamo gli interventi io ripeto
Veramente il limite dei sei minuti e tutte le persone che vogliono iscriversi a parlare di venire qui perché l'elenco già lunghissimo e vorremmo chiuderlo il prima possibile altrimenti non avremo la possibilità di dare la parola a tutti
A questo punto io comincerei subito a chiamare la prima persona è poi tanto piano piano posso dire che la presidenza a tutti coloro che vogliono intervenire
Francesco ASCO notti a studente veneziano membro del circolo diversa Alleanza democratica di Venezia
Bongiorno
Niente visto che si è parlato molto di cittadini cioè di persone estranee fino a questo momento perlomeno alla politica eccole qua uno
Il è vero Noriko Davide Bordon prima qualcuno che adesso non se la passa molto bene di Fini Alleanza democratica un insalata russa o un pasticcio di anatre
Il beh io personalmente diventerete gusti gastronomici in questa operazione non non mi riconosco come una componente di questa insalata
Piuttosto direi che sono uno di quei cittadini che allontanati dalla politica
Dalla politica stessa
Lavora al progetto di Alleanza democratica per restituire ai cittadini a tutti gli altri che stanno ancora lontano che stanno ancora distante dalla politica il senso la politica non più come diritto ma come dovere la politica si è paradossalmente trasformata in questo momento storico particolare
In un in un dovere ed è il dovere di di dare il nostro contributo
Senza in contributo che va al di là del voto al di là delle firme io dell'esperienza delitto Lentini degli studenti architettura che hanno sottoscritto cinquantaquattro mila firme ma poi all'improvviso il coinvolgimento dei cittadini non si ferma
Norma si sente qualche maniera gratificato da questa sulla partecipazione una casa per la televisione e continua a criticare il giudice il sistema così dalla poltrona
Noi però noi cittadini che lavoriamo ai circoli che avevano questo Progetto non non siamo degli ingenui battitori che sono convinti che tutto si possa sistemare così con una grande una sorta di comunismo laico così siamo per caso delle persone che lavorano un po'come lavorano gli sherpa
Andiamo avanti contattiamo le persone cerchiamo di stimolare le e alla fine cerchiamo di coinvolgerli perché se Tangentopoli ha insegnato qualcosa e che la democrazia è un lusso
è uno solo si possono permettere
Dei Paesi ricchi moderni o meno ricchi ma che non so proprio perché necessita un coinvolgimento personale anche patrimoniale chiaramente anche finanziario e e quindi non è più possibile appaltare come è stato fatto fino adesso la politica ad altri soggetti che in qualche maniera nel cosiddetto son distaccati
I lavoratori circoli infatti è una sorta di lavoro di ricucitura
Qualcosa che mira a saldare a rinsaldare il rapporto tra tra i cittadini dalla Società delle persone comuni
E quella politica che se n'è in qualche maniera distaccata in fondo si diceva che Alleanza democratica un progetto ambizioso è vero è molto ambizioso come Progetto
Anche perché dietro questo progetto politico dietro questa operazione politica
Io credo ci sia un'operazione culturale cioè all'insegna come si diceva nella cultura della diversità della della diversità come balorde
E non più come come steccato e siccome dietro la politica cioè la cultura la cultura personale di ciascuno cultura qualsiasi tipo economica filosofiche eccetera ma comunque cultura è evidente che considerare il Progetto Alleanza democratica esclusivamente come politico è un po'di sorgente
Noi in fondo
Come circoli non siamo emanazione di qualche soggetto politico come dire per le sezioni che sono l'emanazione anche se storicamente poi c'è un procedimento sia dal basso che dall'alto
Di qualche partito politico noi siamo i soggetti
Costitutivi anche costituenti ricordavano adesso di chi dovrebbe fare la Costituente
A i popolari come dove Alleanza Democratica vorrei ricordare che ci sono anche i circoli che chiaramente essendo un paio delle sue onde emesse all'interno della società che s'tastando il terreno lontane anche perché periferica mente lontani dalla diciamo dei dei palazzi dunque dei centri di produzione promuove culturale
Sono forse i più adatti a sentire a sentire gli umori di questa di questa benedetta società civile che si è così che viene evocata un po'come il fantasma di banconote
E poi insomma spunta e poi ritorna diciamo nella le hanno limato
Quindi direi questo di una cosa che noi siamo scesi dal muro però per rimanere poté politicamente delle scimmie insomma anche noi
Guerra finita e anche noi direi che veniamo da lontano e lavoriamo perché questo progetto vada lontano io direi che allattano cade che è in fondo un appuntamento di tutti cittadini politici chiunque
Progressisti con la storia di questa Italia definire del terzo dopoguerra e agli appuntamenti si sa non si va da soli bisogna essere un po'in più di uno grazie
Grazie Francesco e chiamerei Domenico Cristofaro di Polistena del circolo diverso Alleanza democratica
Care compagne e cari compagni amici
Io mi chiedo se il Pierino di tutti questo oggi la consapevolezza di quanto sia importante quest'incontro
Soprattutto di quanto sarebbe ancora di più esiziale per tutti i progressisti democratici questo nostro Paese se lo stesso si concludesse con un nulla di fatto
Anche se va apprezzata la disponibilità l'attenzione che il PDS sta dedicando al progetto di Alleanza democratica
In un'intervista di alcuni mesi fa rilasciata alla Stampa di Torino il compagno Occhetto rimarco più volte che il rinnovamento di qualsiasi gruppo dirigente non può non passare in qualche forma attraverso qualche forma di autolesionismo di chi deve essere sostituito ebbene personalmente un modo di ritenere che questa teoria forse per la sua acuta schiettezza nel nostro partito non ha trovato alcun riscontro Patrick nel senso che Paroli non si è verificato un vero e proprio il cambio neanche attraverso forme così Peppe indolore
L'esigenza del ricambio delle classi dirigenti a tutti i livelli vale la pena ricordare ce lo era io mi auguro che sia ancora lo sa ancora uno dei capisaldi della nascita e della linea politica programmatica del PDS
Questa esigenza e la prima di una serie di altre che la gente reclama nelle piazze e nei luoghi di lavoro e oggi finalmente anche quando si reca in un seggio elettorale
Queste esigenze questi bisogni si moltiplicano in maniera esponenziale al sud
Dove assumono io vengo dalla provincia di Reggio Calabria dove assumono un significato più forte e sono ormai diventati improcrastinabili
Sì perché assolute che il pantano della politica diventa palude e assolute che ci si che chi si impegna in politica e nel sociale per cercare di cambiare le cose reso diverso in peggio rischiando magari la propria incolumità
Assurde che Tangentopoli non è ancora completamente sposa solo perché c'è di mezzo una mandria e al sud e che i cittadini sono ancora prosciutti che nel resto d'Italia
Il tutto quindi e il sud e tra il PDS e il progetto di Alleanza democratica le relazione tra queste entità qual è il rapporto tra un partito come il Pd e se la questione meridionale
Quale sarà il quale dovrà essere rapporto fra questi ultimi Alleanza democratica
Certo non è questo il tema dell'incontro ma penso che sia opportuno spendere qualche parola
Compagni io non penso di dire alcune eresia quando afferma che nella realtà in cui opero cioè nel profondo Sud
Dove il PC
è stato anche Forza di Governo per un buon numero molto sostanziale di anni il PDS ancora più con sanciti consociativo di quanto si possa immaginare
è un po'difficile ammetterlo ma è proprio così
Io che forse anzi senza forse ho speso alcuni degli anni più belli della gravità magari anche pagando di persona per le scelte che ho fatto per contribuire da militante alla nascita del PDS non posso che prendere atto di quanto sia difficile realizzare quel progetto
E quanto queste difficoltà provengono dall'interno dello stesso partito che ancora incagliato giù da noi negli scogli della vecchia politica
A volte con alcuni compagni Cives ci sembra di essere il pc senza i compagni di Rifondazione
E per questo che io mi chiedo e lo chiedo anche a voi come sia possibile lavorare per la collettività del PDS quando c'è chi come me e cerca di trasformare le sezioni in centri per i diritti dei cittadini e c'è chi invece nello stesso partito sia egli un dirigente o l'amministratore magari nominato ufficialmente dal partito
Non fa altro che fare il notabile dell'ente locale di turno che sia un aumento di un comune o qualcos'altro
Come è possibile ritrovarsi la sera in sezione chi dopo dieci ore di lavoro e che grazie anche alle alle protezioni il padre dei partiti del partito e del sindacato non sa neanche il proprio dovere sul posto di lavoro
Ordine inserzione per vedere come sfruttare per fini personali questa sua appartenenza
E quindi oltre ad un consociativismo di tipo istituzionale anche uno di tipo politico e culturale
Rispetto ad alcuni vecchi metodi di fare politica noi non siamo per niente diversi dal resto
Se non nell'affermazione di principio poi dal dire al fare
Per qualche per fare qualche esempio concreto basta poco il PDS al Sud è ancora come il PC che candidare i suoi sindaci tipo quello di vittoria Paolo monello i quali prima non dotato di comuni che amministravano degli strumenti urbanistici indispensabili poi provocando così un abusivismo edilizio in maniera evidente e poi mi davano la protesta degli abusivi contro il ministro il condono edilizio
Un altro esempio
Si organizzano convegni sulla terza Anita che servono solamente a fare la passerella per i politici notabili
In modo da consentire a questa gente di rimanere ancora gestori di sottogoverno di clientele
Quando a mio avviso sarebbe sicuramente più utile magari insieme alle me effetti o al Tribunale dei diritti del malato andare a vedere che condizioni versano in ospedale come vengono trattati gli ammalati
Sarebbe assurdo sembra assurdo ma noi diamo ancora queste contraddizioni gemme personalmente proprio per la un disagio ormai insopportabile certo vi sono anche i tentativi apprezzabili di intendere e praticare la politica ma questi si verificano solo in casi isolati assolutamente insufficiente a farci apparire agli elettori con un partito moderno è diverso dagli altri
Il vecchio fatto di gruppi di apparato di corrente di funzionari soppianta inesorabilmente ogni tentativo di nuovo e con una riforma del partito in fronte forte senso regionalista io mi chiedo come in Calabria noialtri riusciremo ad andare avanti
Personalmente io mi sono dimesso la segreteria della diserzione già da un anno e quest'anno rinnovato la tessera perché sono convinto che il PDS non sia solo quello che ho descritto io
Bensì che ci sia ancora la possibilità di renderlo protagonista di questa volta veramente di una nuova formazione politica progressista e di sinistra
Questa convinzione aumenta ancora di più anche se l'aspetto forse marginale quando io vedo come è stato trasformato l'unità e li capisco che nel PDS ci siano le capacità umane di area di adeguare il partito all'epoca che noi viviamo
Compagni in questi ultimi giorni si è fatto un gran parlare intorno a questo incontro scioglimento autoconvocati segni io ritengo che in questo momento è assurdo stupido parlare di scioglimento ma se queste condizioni Dole dovessero verificarsi quando sarà ora ancora non è ora bisogna stabilire ancora correre con l'alcuni paletti
Da parte mia non esiterò un attimo a pronunciarmi da militante a favore di queste ipotesi che da me è giudicata come un male necessario del PDS per il bene della sinistra e dei progressisti italiani
In conclusione domani si terrà il congresso della mia sezione
E per quanto mi riguarda ribadirò che è mia intenzione non accettava con incarico di lavoro dico dirigenziale al contrario penso invece di dovermi dedicare con tutte le mie forze perché sento l'obbligo come tesserato del PDS
Completamente alla costruzione anche nella difficile realtà forse più bisognosa di altre alla costruzione dicevo di una speranza collettiva quale quella dell'Alleanza democratica
L'unica che può in questo momento fa arriverà anche al sud una nuova primavera italiana
Anzitutto volevo invitare la sala a fare più attenzione agli interventi anche qui si è creato un po'di confusione la eviteremmo chi parla Kintyre
E nel microfono lidi stare il più distante possibile perché un problema tecnico altrimenti si non si sente bene la voce diamo la parola Francesco Malfatti
Ex deputato comunista giornalista da Napoli
Dice Barbera che è toscano ma deve andare a Napoli magari non ha importanza
Francesco per non cadere anche perché c'è un limite tassativo di tempo quella logorrea che mi affligge da una vita
L'ho pensato di scrivere così non portano via più di cinque minuti
Ho letto ieri
La lettera che è stata mandata di Ingrao
Con l'invito a restare dentro il PDS
Il caso poiché ha voluto che nel momento in cui si apre l'assemblea di Ingrao un pochino più su
Se avesse anche questa nostra Assemblea di stamane
E così si è stati costretti dalle cose a unire i due avvenimenti
Ecco la prima Cossa che voglio dire è una cosa molto semplice
Può anche dispiacere ma la cosa è di una semplicità solare
Le due cose non stanno assolutamente assieme
L'una esclude no trova o si sta con in gara o si sta con l'alleanza la cosa va vista lucidamente
Senza dare spazio all'emozione
Badate io lo so che le mozioni ci sono ma bisogna stare attenti
Ciò che ancora
Non si è capito
O lo si è capito e non si vuole dirlo
è la sofferenza una vera e propria sofferenza strategica
Nella quale versa il PDS dalla sua formazione
Le italiane è un Paese a maggioranza moderata
Conseguenza dello stato di benessere raggiunto da milioni di italiani per cui o si fanno i conti con questa realtà ed allora si diventa statuali cioè maturi per il governo o queste Conte non si fa in un e allora si è condannati allettare un'opposizione
Se si fa notare conti il PDS ha una sola strada o una sola
Andare verso il centro
Cioè verso l'alleanza e non verso sinistra
Per questo c'è da stupire
Quando si sente dire che si guarda con interesse
Che si apprezza il formarsi di centri propulsori di più vasto unità
Che se conferma la volontà di dialogo con l'alleanza
Cioè lei siamo molte Esterni come vedete no all'alleanza il latte non guardiamo apprezziamo dialoghiamo
Badate questo si poteva dire se il programma alleanza fosse un programma di prospettiva storica anzi c'è un problema di prospettiva politica
Una volta Occhetto parlò di lotta di liberazione nazionale contro il sistema democristiano dando luogo anche alla querelle e con Bodrato
E dopo il referendum sulla preferenza unica invito al partito a farsi promotore badate dico promotore dei comitati per l'Alleanza democratica
Cosa sia accaduto dopo è noto la palla di piombo al piede Dean garante
Ha sempre impedito al PDS la scelta di una linea precise da tenere ben ferma
Conditio sine qua non per essere autonomi e non essere subalterni una tale linea il futuro l'eterna mediazione senza sintesi assolo la sconfitta
Per tornare alle suggestioni di Occhetto lotta di liberazione
Sarebbe stato come dire che Togliatti raccomandava il PC di guardare con interesse apprezzare dialogare con i comitati di liberazione nazionale del mille novecentoquarantatré quarantaquattro questo dunque il male oscuro del PDS la incapacità di scegliere una linea anche a costo di nuove diaspore comma allontana l'invettiva Legnini Anabel dividersi per unirsi
Certo poi c'è tutto il resto e del numero primo l'alleanza non deve essere un partito però mi domando ma che l'ha detto forse si va alla ricerca di prestiti
Ma deve essere una federazione o qualche cosa ha detto federativo ma date del resto la stessa unità che portava la lettera di Ingrao
C'era più sotto la dichiarazione discende con la quale affermava la necessità della presenza organizzata sottolineo organizzata
Dei cattolici dentro l'alleanza mi pare ovvio che ciò che vale per seguire valere anche per gli altri
E per tornare ad esemplificazione storica
Ma accadde forse nella storia che il PC si sciogliesse dentro i CLN e badate il nostro partito allora mi ricordo Togliatti voleva che l'esperienza dei CLN continuasse anche dopo la guerra di liberazione
Secondo nell'alleanza non ci devono essere giovani e ma solo la consapevolezza che si vince uniti
Segni all'Hotel Parco dei Principi rivolta alla stilista disse Noemi senza di voi non diventeremo mai maggioranza ma anche voi senza di noi
Terzo
Se ne deve uscire allo scoperto sul programma economico sociale io spero molto Borgo in quella convenzione del ventinove trenta alla quale verrà
Comunque
Comunque c'è qualcosa che riguarda anche il PDS
Anzi forse credo che riguardi più il PDS di contorno riguardi segni che deve uscire allo scoperto
Riguarda il PDS perché si tratta ho finito si tratta di rovesciare un'impostazione secolare
O quanto meno di più di un secolo e che non riguarda badate soltanto il movimento comunista ma che riguarda persino il riformismo di Togliatti
E qual è il rovesciamento dell'impostazione è questa
Non si va dal sociale all'economico
Massiva dall'economica al sociale
Perché partendo dal sociale si cavalcano le proteste comunque se siano partendo dall'economico tenendo conto che oggi l'economia è mondializzata e finanziari Zatta si diventa Stato anni e si difende badate anche il sociale
Naturalmente questo non ha uno schema rigido per cui la difesa dei più deboli va tenuta sempre presente ma va tenuta presente solo nel quadro di una politica globale economica
Come dice Ciampi che trattenga e che il Partito democratico della sinistra non ha ancora e che si deve assolutamente dare grazie
Diamo la parola al senatore Marco Pezzoni
Cioè se
Sì sì dopo dopo Pezzoni parlerà Rosario brillante della Versilia
Io credo che verso Alleanza democratica
Sia un percorso aperto in cui i promotori e cioè i motori per Alleanza democratica sono più di uno
Tra questi ci deve essere noi senatori del PDS io senatore del PDS chiedo che ci sia pieno titolo e con pari dignità il Partito democratico della sinistra
Quindi
Io ritengo che Alleanza democratica non c'è ancora la futura alleanza democratica che insieme questi motori plurali siamo chiamati a costruire sia il terreno più fecondo per portare a compimento la svolta del PDS
Io credo che la svolta del PDS sia rimasta incompiuta
Credo che dobbiamo dircelo non mi interessano i giudizi del fallimento perché non ci credo certo è rimasta a metà
Siamo riusciti come partito democratico della sinistra a risolvere almeno uno ad affrontare alla radice almeno uno degli elementi fondamentali della svolta quello che ha fatto i conti con il nostro io profondo con le nostre radici
Con il paradigma cui qua col quale noi cerchiamo in modo nuovo di interpretare i nuovi processi internazionali
E nazionali
Io credo che questo sia stato portato davvero avanti
Ma proprio questa prima parte quella cioè dei rapporti con il nostro io profondo non ancora portato a compimento la potenzialità delli o di relazione
E che cos'è allora una identità se non anche la capacità di rapportarci a forze esterne a una rappresentatività sociale antica e dunque il problema delle alleanze
è davvero la parte incompiuta nuova che rimane da scrivere anche come partito democratico della sinistra
Perché io ritengo lo diceva Gordon nella sua introduzione che alleanza democratica sia il Progetto l'orizzonte che ci permette di più di realizzare compiutamente tutte le potenzialità della svolta
E che invece ecco Bordon io non lo metterei già in forte contrapposizione antagonismo totale con l'altro progetto pure legittimo
Della sinistra quello della Confederazione delle sono sinistre confrontiamoci lasciamo la porta aperta
Perché credo che siamo in grado di dire di dimostrare nei fatti nel programma nella nostra capacità di aggregazione nuova
Che la sola Alleanza delle sinistre così come sono oggi in Italia non risolvono due grandi problemi
Il primo quello di spaccare il Grande Centro di gravità permanente che ha avuto in quarantacinque anni prima nella DC una propria centralità e poi nel centro sinistra e quindi in questi due partiti il perno unico inamovibile di questo grande centro politico che poi è diventato un centro sociale
Che schiacciava comunque anche una sinistra sempre Fort che con grande gradualità
Tentava di aumentare il proprio peso elettorale ma alla fine aveva a che fare con l'egemonia l'inamovibilità alla forza del grande centro politico sociale
Se noi vogliamo costruire la democrazia dell'alternanza dobbiamo favorire la spaccatura di di questo centro oggi si ha aperto una grande finestra e una grande possibilità
Perché la crisi della DC la crisi del PSI la crisi di questo grande centro anche sociale
Può permettere la costituzione di due poli tra loro alternativi un polo moderato e conservatore e un modo e un polo progressista
Ecco allora dove sta la capacità strategica in più di dire non ci basta le sole sinistre ma dobbiamo andare oltre
Per farsi che il popolo di gravitazione
Siano le sinistre rinnovate che il Polo di gravitazione
Siano ovviamente programmi molto avanzati alternativi a quelli moderati ma appunto non pensando di essere in qualche modo una la che rosicchia un grande centro che si può ricostituire
E guardate che questo scontro aperto nel Paese nella fase di transizione tra la prima fase diciamo dalla nostra storia repubblicana e la seconda ecco questo esito è tutt'altro che scontato
Non è detto che è un nuovo grande centro in trasformisti cadente si riorganizzi in forme nuove
E allora io chiedo chiedo per esempio facendo parte anche di Alleanza democratica che dentro Alleanza democratica non si compia l'errore di sottovalutare il peso del partito democratico della sinistra
Senza la sinistra Alleanza democratica rischia di di vanta di diventare un partito nuovo intermedio che potrebbe fare da cuscinetto a questa riorganizzazione del grande centro
Ma anche il Partito democratico della sinistra sa
Che non può rimanere dentro diciamo così la vecchia lettura della geografia politica così come abbiamo conosciuta in quarantacinque anni qui sta la debolezza della sola considerazione le sinistre
Noi immaginiamo che il futuro dopo la rottura di questi mesi
Dopo i referendum
Sia in fondo ancora una riorganizzazione delle vecchie organizzazioni politiche delle vecchie collocazioni politiche che ancora poi riprendono faticosamente a ritessere ugualmente la nuova eterna storia che riprende dalle vecchie collocazione va be'che geografia politica
Da qui il grande errore e abbiamo poco tempo perché il Caio Rossi il momento opportuno la finestra di grande possibilità che si è aperta oggi
Fra pochi mesi potrebbe già e sensi ricucita
Potrebbe già essere che il grande centro sia riuscito in qualche modo a ricompattare ecco perché non abbiamo paura di segni ecco perché è sbagliato pensare di ridimensionare quelle forze quella rappresentatività il PDS
Sereni i repubblicani i Popolari per la riforma gli ecologisti quasi che è un sacrificio
Un sacrificio di immolazione per una ragione superiore di tipo salvifico possano farsi fare i conti con una dura realtà che quella che abbiamo bisogno in positivo che Segni conti di più
In positivo che il movimento del volontariato che cattolici siano più presenti dentro l'nuovo polo progressista per spezzare superare in positivo però il grande tema bloccato dell'unità politica dei cattolici abbiamo bisogno che il PDS continui il suo rinnovamento e pesi di più
Abbiamo insomma un po'un problema di maggiore rappresentanza della Società italiana e quindi anche qui senza chiudo le porte a quella sinistra
A Ingrao che oggi come padre abbandona lascia i suoi figli e io sento come doloroso si farà questo gesto questo di distacco talora sono i padri che abbandonano i figli per andare dove però e io credo che qui ci sia stato un errore
Di chi pensa di ripartire da vecchie posizioni quando invece ne abbiamo di fronte il problema del bipolarismo
Da costruire una realtà sociale politica mutata in cui c'è il problema della Lega
Di un potenziale tripolare Isma'del sistema politico italiano in cui appunto il problema è quello di costruire con la nuova legge elettorale ma con un nuovo grande soggetto politico fatto di più motori di alleanza
Di costituire questo Polo progressiste quindi un bipolarismo forte
La sola Alleanza delle sinistre rischia di essere di favorire un bipolarismo debole e la ricostituzione del grande centro questi sono i nodi su cui noi dobbiamo discutere senza rinunciare
E concludo a quella capacità di rappresentanza del mondo del lavoro della Società e civile della forza della cultura di una sinistra
Rinnovata che in Europa per esempio ha visto già esperienze significative l'alleanza per esempio del terzo debole la società col terzo forte portata avanti dalla socialdemocrazia tedesca
Dunque in realtà vediamo tutti in positivo io credo questa sfida e credo che allora Alleanza democratica sarà la Costituente di quel nuovo polo della sinistra e progressista non l'uno contro l'altro
Che è poi quella grande alleanza politica morale etica e di programma che ha bisogno nei prossimi mesi la società italiana per costruire una pagina nuova che quella della democrazia dell'alternanza
Diamo la parola a Rosario brillante promotore diversa Alleanza democratica in Versilia e membro della CGIL toscana
Poi si prepari Franco Bassanini
Ma io non credo che sia da temere
Che sia da temere una disattenzione da parte diverso Alleanza democratica nei confronti del partito democratico della sinistra
Tutt'altro
Sono concordo pienamente con Bordon quando sosteneva che i partiti non sono figurine che possono essere collocate negli album da collezione
E sottolineo che non lo è di certo il Partito democratico della sinistra
L'unico partito che ha avviato con successo con successi che non sono certo disconoscimenti un profondo rinnovamento della propria proposta politica e anche qualche non riuscito purtroppo
Tentativo di rinnovare anche la forma partito
E credo che questo sia buona ragione di orgoglio da parte di tutti coloro che militano da dirigenti o da attivisti all'interno del partito democratico della sinistra
Non possono sicuramente affermare la stessa cosa i militanti e dirigenti degli altri partiti di massa che versano in una crisi ben più profonda
Di quella che pure in qualche misura tocca lambisce lo stesso Partito democratico della sinistra
Io credo che all'interno di questo ragionamento positivo pur tuttavia esistono due elementi due cartine da torna sole
Di verifica del rapporto esistente tra il rinnovamento realizzato del nostro partito Elidon ITA dello strumento per agire effettivamente per rinnovamento della politica
E credo che essi siano da una parte il rapporto tra gli obiettivi che si proclamano
E i risultati che si consegue quiz si conseguono effettivamente e dall'altra l'incidenza dei risultati della società civile e non solo all'interno della materia soggetta al rinnovamento
Ecco io credo che non è riuscito in modo adeguato il nostro processo di rinnovamento perché non è stata professata
Giustamente nel modo più dettagliatamente rapportato ai bisogni quel processo di aggregazione che consentisse al Partito democratico della sinistra di contaminarsi come dicevamo con altre culture di divenire dunque un polo di riferimento di attrazione nel all'interno della società civile e questo è accaduto perché sono prevalsi antiche ritualità insieme al nuovo e diffidenze rispetto al nuovo che dall'esterno la domanda di nuovo che dall'esterno invece veniva affermata
Ma soprattutto io credo che non è stata coltivata
Quella critica radicale necessaria al sistema
Al sistema economico sociale al sistema dei partiti all'assetto istituzionale del nostro Paese
Tale da collocare veramente il partito non solo con la testa ma con tutto il corpo nella Seconda Repubblica e non è un caso io credo se i consensi sul terreno della protesta vengono raccolte dalla lega
No pressappochismo anche politico che caratterizza questa formazione e non certo da un partito capre veda sicuramente ben più ampio respiro del proprio pensiero all'interno de la Società nazionale
La Seconda Repubblica che deve essere per forza di cose quella di cittadini e non dei partiti come è stata la prima e io credo che comunque non può prevalere in questo senso la distinzione tre quarti di Boni e partiti cattivi come mi permetto di dire non può prevalere adeguatamente rispetto al comune sentire della gente la distinzione che pur va compiuta va realizzata fatto bene Willer Bordon
Nella relazione a sottolinearla con forza ma non può prevalere una distinzione tra corrotti organici e corrotti casuali o casi isolati
La gente non riesce fino in fondo a determinare collane demarcazione necessaria questa distinzione
Io credo che l'iniziativa di quanti nel partito democratico della sinistra
Allora volato nel Progetto di Alleanza democratica getta un ponte che colma questi limiti e questi ritardi e che rende più radicale e più credibile la proposta di cambiamento da indicare quale prospettiva politica all'interno del nostro Paese
Ma allora perché
Registriamo in giro diffidenza freddezza all'interno del partito una sorta di aristocratica di aristocrazia intollerante nei nostri confronti quasi offensiva
Per quale ragione i circoli che sono stati in questi mesi una poderosa palestra di confronto e di costruzione del nuovo che hanno misurato ciascuno di noi sul terreno delle idee sul terreno delle speranze ma anche nel linguaggio del modo di parlare tra loro di riuscire a dialogare
E io vedrei non sono d'accordo con il mio amico Malfatti vedrei in questa fase caro Cecco il compagno Ingrao lo vedrei con la possenza delle sue idee lo vedete anche voi non lo vedrei da un'altra parte ebbene io non capisco per quale ragione in questo processo
Che non mi pare abbia contrasto con la nostra militanza
Il partito democratico della sinistra non partecipa militanti non riesco a raccogliere questa novità forte che ruota intorno al progetto e all'idea di Alleanza democratica ed esserci o non esserci questo progetto non è la stessa cosa
E allora non ci si può elevare al ruolo di giudici
Di un processo che soffre proprio della carenza della presenza più rilevante di incisiva dei valori di cui siamo portatori sono molto più presenti i cittadini normali
Sono molto più presenti coloro che non hanno fatto politica coloro che non ha non appartengono alla travolgente al travolgente disastro di Tangentopoli ecco io credo che a questo punto se noi manchiamo non possiamo le marce giudici e suppongo mi dispiace dirlo questo che talvolta sia più facile interpretare come conservatore
Un ragionamento quale quello che ha fatto Macaluso qualche giorno fa sulla stampa anziché quello che Segni effettivamente sta realizzando e sta realizzando crimini con una segnale molto forte
Di cambiamento di trasformazione ha realizzato mi pare di poter dire ciò che generazioni di riformisti hanno sognato per decenni ovvero quello di riuscire a mettere in discussione l'unità politica dei cattolici e io credo che questo sia un ruolo carne gli va riconosciuto e non è possibile esprimere un giudizio semplicemente dal tribunale in questo senso e D'Alema
Che col quale io concordo rispetto alla centralità dei programmi rispetto invece a una semplice operazione questa si trasformi istiga disco pura e semplice cambiamento della classe dirigente ma perché anziché soltanto proclamare questa esigenza
Non viene a discutere su quali programmi su quali contenuti con quali connotati realizzare questa speranza di nuove di cambiamento
Ecco io credo che se Segni
E temuto
Anch'io temo
Perché fornisce un in con il suo innegabile peso specifico un peso all'interno di Alleanza questo peso specifico va riti ricondotto ad un controllo con un adeguato contro peso specifico compresenze adeguata
Non mi sfuggono in questo quadro nemmeno le difficoltà e quindi bisogni di protagonismo che in qualche modo e concludo portano segna anche Abdul Dervas come dire agire con le forme forse che ritiene idonee a spostare parte del centro in una formazione progressista però devo dire che chiedo regole
Chiedo con più nettezza emergono i termini con i quali la collegialità delle decisioni in qualche misura devono affermarsi anche all'interno di Alleanza democratica chiedo di fare in modo che si eviti il rischio che qualche volta appare che Alleanza sia una sorta di aria Franca all'interno del quale si può transitare in attesa che la tempesta ma coloro che pensano questo non hanno capito il processo in atto ma questo disco è presente che la tempesta passi che quindi si possa ritornare al vecchio allora io credo che perché ciò non accada e concludo necessari anche organizzare gli aderenti al PDS presenti verso Alleanza democratica
Io mi ero allontanato dal partito nonostante la mia militanza sindacale al Partito Comunista Italiano
Leggevo leggevo una contrattilità tra ciò che si diceva ciò che si faceva per me non più tollerabile da militante sindacale di proveniente dal movimento operaio da operaio stesso
Ho apprezzato ho ritrovato coraggio voglia di fare nella svolta di Occhetto ha realizzato e benino adesso chiedo coraggio
Chiedo cioè che si continui a segnare effettivamente questo nostro futuro chiedo che fino in fondo il Partito democratico della sinistra i suoi dirigenti ci consentano di continuare a sognare ma non solo di sognare questa volta di realizzarli su
è una parola a Franco Bassanini dopo di lui Giovanna Melandri
Parlo schematicamente per punti per rispettare i sei minuti
Primo
Tutto cambia
Tutti devono cambiare
Ha ragione su questo bordo neanche la sinistra deve cambiare
Innanzitutto passando dalla ricerca spasmodica delle identità
Al confronto a un progetto e un programma comune
Dalla passando dalla cultura dell'opposizione per l'opposizione
Ad una cultura di governo
Per promuovere e contribuire a un'alleanza progressista per governare il Paese
Secondo
Vogliamo e lo vogliono ile trenta milioni gli italiani che hanno votato il diciotto aprile nuove regole per una vera moderna democrazia dell'alternanza ma potremmo non avere la democrazia dell'alternanza
Potremmo non averla perché non si compiono i processi politici necessari a cotto consentire agli elettori di scegliere tra una tra progressisti e conservatori o moderati
C'è in campo un disegno neo centrista
Molti lo perseguono magari dicendo sì progressisti
La sinistra democratica favorirebbe questo disegno se rinunciasse a lavorare per un grande polo per una grande alleanza progressista per governare il Paese
Terzo
A questo è connessa alla riforma elettorale
Una riforma elettorale maggioritari a un turno cui è ora nelle attuali condizioni italiane non tra dieci anni
Non tra dieci anni favorisce un disegno neo centrista
Perché favorisce la possibilità che si vincano i seggi elettorali col venticinque con il trenta per cento dei voti
Non favorisce la scelta tra due grandi schieramenti conservatori o moderati contro progressisti democratici
E su questo occorre non rinunciare a ribadire con forza con convinzione la nostra scelta
Quarto
è una domanda pensiamo a una democrazia senza partiti
Intendo partiti non onnivori non onnipotenti non invadenti quindi partiti rinnovati
O a una democrazia in cui ci sono ci siano partiti nuovi democratici rinnovati insieme ad altri soggetti politici pensiamo in arte in terminò la democrazia di modello nordeuropeo o nordamericana
Io parlo naturalmente e so che ci saranno partiti che scompariranno
Altri nasceranno penso che sarà la gente a decidere chi scomparirà chi sopravviverà chi rinascerà
Dipenderà dalla capacità di rinnovarsi alcuni partiti hanno già iniziato da tempo la strada del rinnovamento anche se non è compiuta
Ma io penso che occorra una democrazia nel quale esistono ancora grandi partiti democratici che consentono agli uomini e alle donne
Che non disponendo dispongono di grandi mezzi finanziari o del potere e dell'informazione di partecipare alle scelte politiche seno finiremo nelle mani degli ottimati delle lobbies o delle massoneria
Quinto che corse il Polo o l'alleanza democratica e progressista che cos'è
E una grande alleanza di partiti uomini donne e altri soggetti collettivi movimenti e associazioni e questo è un altro punto che occorre chiarire fra noi
E che si collega ma non necessariamente si identifica la domanda su che cos'è che cosa vuole essere Alleanza democratica non verso l'alleanza cosa sarà Alleanza democratica è un soggetto di una grande alleanza democratico progressista insieme a partiti movimenti associazioni e individui donne e uomini
In questo caso sarebbe un soggetto alleato del PDS ma non il PDS
E uno che vuole partecipare al Progetto e al lavoro del PDS dovrebbe scenici
è invece un movimento un li evito il promotore della Grande alleanza tra le forze democratiche progressiste
Allora è un'impresa dalla quale io credo nessuno di noi può chiamarsi fuori e chi lo facesse sbaglierei
E infine o vuole essere in futuro il pollo
L'alleanza
Democratico progressista
Quindi tende a passare dagli evito il promotore ha il Polo e l'alleanza ma se è così allora ci sono problemi da risolvere perché il Polo e l'alleanza dovrà essere più larga possibile
Dovrà a mio avviso a vere a destra e a sinistra solo i confini che sono imposti dal suo ruolo e dalla sua ambizione di portare al governo del Paese le forze progressiste
Le donne e gli uomini progressisti in alternativa ai moderati e conservatori
Il che significa che a sinistra
Ha un confine soltanto nei confronti di chi sceglie l'opposizione per l'opposizione
Si chiude in un apposito una posizione di opposizione a oltranza
A destra
Ha un confine soltanto nei confronti di chi non accetta il dialogo sul programma dei progressisti
E di chi
Si propone magari di governare insieme ai moderati e ai conservatori perché l'alleanza democratica dei progressisti dovrà proporsi di stare insieme al governo o insieme all'opposizione questa è la democrazia dell'alternanza
Ma allora se è così ragioniamo
Perché allora questo tavolo devono essere dobbiamo sforzarci di convocare altri
Che non ci sono ancora
E che si chiamino fuori loro se non vogliono starci
Che si chiamino fuori Noro e alla fine le scelte si faranno sui programmi infine l'ultimo punto
Il confronto sui programmi
Il confronto sui programmi cari compagni e cari amici
Ah del punti forti la questione morale la solidarietà
Lo sviluppo sostenibile l'ambiente il lavoro i diritti e le Pari opportunità lo sappiamo mio credo che sul piano del metodo debba avere la capacità di raccogliere le elaborazioni del passato
Nel PDS per esempio
Il passato è ricco di elaborazioni importanti il programma che porta il nome soprattutto di Michele Salvati
Che ne è stato il coordinatore l'elaboratore è un contributo importante
è il congresso di Roma in cui si lanciano la relazione di Occhetto il tema della ristrutturazione ecologica dell'economia è un contributo importante a definire la piattaforma programmatica bella Sinistra democratica del i progressisti per il Governo nel Paese
Certo molte cose sono cambiate
In pochi anni sono cambiate le ere geologiche come dice qualcuno e queste elaborazioni e ricche importanti del passato non vanno svalutate Provincial mente
Come se tutto cominciasse da adesso vanno ripensate rinnovate arricchite
Se è così allora a me pare che non si può chiedere a nessuno di sciogliersi a nessun soggetto collettivo nei partiti nei movimenti
Anzi la grande Alleanza democratica per governare il Paese deve nascere in forme nuove dalla capacità di far lavorare assieme di federare assieme
Persone donne e uomini ma anche grandi soggetti collettivi che partecipano a questa impresa
Come tali finché hanno il consenso l'impegno l'attenzione il lavoro degli uomini e delle donne che ne fanno parte che hanno scelto di farlo a parte che continuano a scegliere di farne parte
Ma prima di dare la parola a Giovanna Melandri che voglio sottolinearlo è tra i promotori del comitato diverso alleanza democratica annuncio più dopo il suo intervento parlerà Achille Occhetto
E do anche l'elenco delle delle persone che interverranno dopo cercando di essere veramente molto sfigati anche perché l'elenco è lunghissimo interverranno Paola Guillaume chi ha un gusto barbe era Giuseppe Gavioli Emanuele Macaluso e via dicendo ecco chiunque volesse avesse l'intenzione di iscriversi a parlare a gridare delle sue elaborazioni iscritte le può venire qui alla Presidenza grazie
Ma io penso che il risultato del referendum del diciotto aprile abbia rimosso gli ultimi ostacoli a quella che ritengo debba essere la prospettiva politica di fondo del nuovo Partito democratico della sinistra
La prospettiva della creazione in Italia di una democrazia dell'alternanza e della formazione di due grandi aggregazioni contrapposte
Credo che questa sia la prospettiva di fondo per la quale il PDS abbia ragione d'essere e per la quale l'ex PC passando attraverso il travaglio della svolta ha scommesso sul suo nuovo ruolo
Ma bisogna essere limpidi su questo punto prima di discutere delle diverse forme che potrà assumere l'Alleanza Democratica dobbiamo essere chiari sul progetto politico che si vuole perseguire la questione S. riteniamo o meno che il sistema politico italiano si debba riorganizzare attorno a due poli
E se la risposta è affermativa allora si impone l'ulteriore interrogativo su come ci si contrappone ad un altro progetto che vedo farsi strada prepotentemente tra le verso chi è scomposte forze politiche un progetto che non è affatto quello della democrazia dell'alternanza ma è piuttosto quello della corsa costruzione di una vigorosa forza centrista che lascia la sua destra la sua sinistra ampi spazi di aggregazione come dire un déjà vu
Lo scontro sulla riforma elettorale si intreccia con quello su queste due diverse prospettive politiche
E di fronte a questi due scenari e ritengo che il PDS debba tenere fermo l'asse che lo ha caratterizzato e per il quale è nato e sto deve caratterizzarsi come la sinistra di due schieramenti che si contendono il centro
Bene se questo è il quadro strategico di fondo credo che si possa discutere sulle forme il processo e di tempi ma la prospettiva politica del PDS della svolta è inaudito è inevitabilmente quella dell'Alleanza democratica
Sono entrata nel PDS con la svolta perché mi hanno convinto le tre scommesse lanciate da Achille Occhetto
Quella di collocare l'ex PC tra le forze di una nuova stagione politica che si apriva con la caduta del muro di Berlino Berlino
Quella di candidare il PDS ad un'alternativa di governo che contribuisse a sottrarre il Paese alle paludi dal malgoverno del malaffare anche attraverso la rimozione
Di quel fattore K che è stato volente o nolente l'alibi all'ingessatura della vita politica italiana
E infine quella scommessa forse per me più importante di tutti e di esporre il partito
Alla contaminazione di un vasto campo di forze che rappresentavano altre anime della cultura progressista italiana dall'ambientalismo al mondo del volontariato laico e cattolico
Bene tutte e tre le scommesse che erano alla base della svolta del Progetto del PDS sono oggi a fondamento del percorso diverso Alleanza democratica
Dunque io vedo come è stato già detto nel Progetto di Alleanza democratica l'evoluzione naturale dell'ispirazione della svolta e di quella fase costituente che sola può portare le forze progressiste intercettare la maggioranza dei consensi del Paese
Oggi l'intero sistema politico ha fatto il suo tempo i vecchi partiti di governo sono stati travolti dall'onda lunga della storia dalla magistratura e da un sano anticorpo del popolo italiano all'abuso del potere e della spartizione tangenti sia adesso possiamo respirare aria fresca e costruire con coraggio e generosità qualcosa d'altro
Questo è lo spirito che deve animare il Progetto di Alleanza democratica e tuttavia contro questo spirito costituente dell'area del progressismo
Lavora lavora una forte protesi neo centrista che vede nella dislocazione della nuova DC nel Progetto di Pannella che finalmente ha calato la maschera
Credo che la fluidità dell'attuale quadro politico almeno qualche vantaggio lo porta i cardini di un nuovo forte centro
Col quale poi eventualmente la sinistra dovrebbe contrattare un suo ruolo questa prospettiva mi spaventa credo che sia vecchia una riedizione sotto smentite spoglie della peggiore tradizione politica italiana
Ecco perché dobbiamo essere grati a Mario Segni di avere fatto una scelta di campo credo che dobbiamo dire ciò con coraggio e sincerità
Posso finire
Il processo diverso Alleanza democratica senza la dislocazione in quella in quest'aria di Mario Segni è un processo monco così come è monco senza la scesa in campo della forza del PDS dal mio punto di vista fallimentare
E anch'io come altri prima di me voglio dire con chiarezza che qui non è nemmeno in discussione lo scioglimento del PDS credo permettetemi la battuta che sia in discussione qualcosa di più complicato la definizione di una coerente linea politica
Ho sentito dire in questi giorni che qualcuno boccia segni perché gli sarebbe portatore di una cultura moderata ed elitaria io non so se questa pregiudiziale verso Segni sia onestamente il nodo critico che non abbiamo davanti
Francamente non lo credo certo spero che con l'iniziativa del ventinove maggio sullo stato sociale entreremo finalmente nel vivo della discussione programmatica e di contenuto anche consegni
E tuttavia è urgente aprire una discussione critica su ciò che definisce oggi una cultura progressista
Quando dal quadro di valori si passa la definizione delle politiche le semplificazioni non sono ammesse e non sono certa che Mario Segni sia più conservatore di Leoluca Orlando su alcuni temi dello Stato laico
Un polo di progressisti è costituito da molte cose diverse certamente
Certamente da un'area più moderata e da una più di sinistra che devono imparare a convivere
La cultura di un progressismo che si candida a governare il Paese fatto di interdipendenze e solidarietà di efficienza e di equità e di rigore
Le funzioni di regolazione di indirizzo dello Stato sono tutte da re di finire faccio solo due esempi da un lato non è più possibile immaginare una politica dei lavori pubblici per riassorbire l'occupazione
Dall'altro lato il ciclo del cemento lasciato a se stesso in Italia occuperebbe il territorio l'intero territorio italiano entro la fine del secolo è chiaro che la discussione tra mano invisibile mano pubblica non ha più alcun senso
Insomma temo che dando per scontata la natura neo centrista di un'alleanza democratica con Segni si eviti di scendere sul terreno del confronto costruttivo e sì ma anche ancora una volta un appuntamento con la storia
E infatti la storia di questo Paese ha dimostrato sempre con la precisione di un orologio che quando non si saldano le ragioni della cultura cattolica progressista con quelle della sinistra storica è il centro e la cultura moderata che inevitabilmente trionfano
E ciò mi spaventa soprattutto perché credo che solo un percorso di aggregazione dalle forze del progressismo italiano
Possa dare forza e gambe a quei contenuti che mi stanno a cuore
Contenuti che sono stati anche al centro dell'iniziativa della costituente della strada iniziativa che malgrado le cronache non è affatto in contraddizione in contrapposizione con il Progetto di Alleanza democratica
Sono i temi della super ambiente sono i temi della nuova cultura del lavoro fino nella vera e l'elaborazione di una politica dei tempi e dell'organizzazione sociale che parta dalla fecondità dell'elaborazione delle donne il PDS
Vorrei concludere spendendo due parole
Sul processo complicato che con le sue accelerazioni e convulsioni sta dando forma al percorso di Alleanza democratica l'anomalia della posizione del PDS è che se condividerà l'impianto strategico che sta dietro il Progetto di Alleanza democratica Essa rimarrà nel percorso verso il raggruppamento re progressisti italiano l'unico partito
Siamo dunque di fronte a un itinerario completamente inedito nella storia del Paese
La difficoltà style non perde l'identità del partito e al tempo stesso promuove un incontro tra uguali non attorno a centralità egemoniche sbaglia Segni quando parla dei popolari come perno di questo progetto
Sbaglia Remo noi se immaginassimo una centralità indiscussa del PDS in questa Alleanza arcipelago come ama chiamarla
è un gusto Barbera
E questa difficile sperimentazione il corridoio stretto tra identità a cui non bisogna rinunciare pena il fallimento stesso del Progetto e fatto tra uguali
Ora non viene
Ovvio che lo strumento tipico della democrazia sia quello del partito politico anzi della presenza in libera concorrenza di più partiti
E dalla crisi che ha investito il sistema partitocratico italiano non è legittimo dedurre la fine del ruolo centrale e insostituibile dei partiti una democrazia guai a operare questa semplificazione
E tuttavia se ciò che vogliano una democrazia dell'alternanza dobbiamo costruire due poli attorno ad alcuni valori centrali che non si esauriscono è la sommatoria di forze politiche
L'Italia è stata nel bene e nel male uno stato dei partiti per la preminenza assoluta che appunto e partiti politici hanno assunto nella formazione dell'Indirizzo politico ho letto che alcuni compagni
Hanno sottolineato in questi giorni il ruolo inestinguibile dei partiti ricordando l'articolo quarantanove della nostra Carta beh c'è da dire una cosa però come ama ricordare spesso Paolo Barile l'articolo quarantanove sottolinea piuttosto il carattere di libertà individuale che pervade i partiti politici
Sono infatti i cittadini che mediante il diritto costituzionale di associarsi liberamente in partiti vedrà in tal modo aperta la strada per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale
La realtà dimostrato oggi come da un lato e partiti abbiano controllato le istituzione invece che servirle
E come dall'altro lato e se si è ridotta la percentuale dei cittadini che oggi ancoravano non esercitare il privilegio garantito loro dalla Costituzione
Mentre invece sempre di più gli italiani hanno cercato di esercitare questo medesimo privilegio associandosi movimenti e associazioni nella società civile
E allora e concludo se è vero come diceva Calamandrei che la nostra Costituzione è una rivoluzione a tappe una rivoluzione promessa guardiamo al ruolo dei partiti e al posto loro assegnate nel Lucrezia con lo stesso spirito evolutivo
Sarebbe dunque sbagliato cancellarli ma è doveroso chiedersi quale sia oggi la loro nuova funzione per questo Alleanza democratica non può essere un mero cartello elettorale ma deve essere invece un vasto campo di forze che si dà alcune regole fondamentali
Per l'identificazione di convergenze programmatiche ma anche per esempio per procedere attraverso vere e proprie primarie alla scelta dei candidati
Non credo di esagerare se dico che il mondo
E le forze progressiste stanno guardando a ciò che avviene in Italia con sentimenti contrapposti
Da un lato si è svelato il grado della corruzione del nostro sistema politico il basso tasso di spirito di servizio che animate nostri amministratori
Ma dall'altro lato le le forme attraverso le quali si organizzerà la nostra democrazia e si aggregheranno le forze del progresso
Potranno costituire un punto di riferimento nel big bang della sinistra europea dopo l'ottantanove il mio sogno
è che un'effettiva alleanza tra le forze del cattolicesimo progressista e quelle della sinistra storica tra riformismo laico all'ambientalismo possa costituire un nuovo laboratorio politico made in Italy
Capace di intercettare la maggioranza dei consensi nel Paese per governare e talvolta magari dove sia necessario anche per l'ex governatore grazie
Grazie grazie a Giovanna
Come voi sapete come voi sapete questa manifestazione quest'incontro è totalmente autofinanziato come il movimento verso Alleanza democratica prima di dare la parola ad Achille Occhetto
Paolo Uniti che è il nostro registri dista diversa Alleanza democratica il curatore della manifestazione dell'Ergife che molti di voi ricorderanno svolgerà un breve intervento su questo argomento
Salve scusate del mio imbarazzo non sono molto abituato a parlare in pubblico
E tanto più non sapevo di improprie il dovere di dover parlare in un momento in questo momento della manifestazione ma il mio compito comunque abbastanza semplice io devo soltanto invitarvi a memorizzare questo è il numero di telefono
Allora zero sei chiaramente per chi chiama da fuori Roma come si dice sempre quattro otto due otto uno sei sette
Questo numero è per tutti noi molto importante perché la presa di corrente diverso Alleanza democratica
E da lunedì che con questo numero intendiamo far partire nostra campagna di finanziamento
Invito tutti i cameramen a stringere in questo momento su questo numero invito inoltre tutti i giornalisti
Presenti della carta stampata o delle televisioni delle radio da tenere nella giusta considerazione questo numero
Vi prego di continuare inquadrare numero che me non vale assolutamente la pena
La riforma come ben sapete la riforma del finanziamento pubblico dei partiti è una delle riforme più significative introdotto dal dal referendum
D'ora in poi dovranno essere i cittadini con le loro libere scelte a sostenere in prima persona le proprie idee
Tutti quindi dovremo essere pronti a impegnare una parte del nostro tempo nel volontariato
O a oppure per chi non può a separarci da una parte del nostro denaro per permettere di farlo a chi fu il movimento verso Alleanza democratica per questo chiede a tutti coloro che si riconoscono nel nostro progetto nelle nostre idee di sottoscrivere la Carta del sostenitore che cos'è
è il nostro strumento si tratta di uno strumento di collegamento
All'interno del nostro movimento l'anagrafe quello che ci tiene insieme
Ci permette di organizzarci insomma di comunicare la carta del sostenitore verrà distribuita a quanti intendono sostenere il movimento con un contributo minimo di cento mila lire oppure per i più giovani sotto i venticinque anni di cinquanta mila lire
Abbiamo dovuto costruire questa soglia di sbarramento e di questo ringraziamo per il confronto offerto ciliari radicali dal membri del coro del perché i costi stessi dell'organizzazione del finanziamento sono tali che se non veniva messo una soglia di sbarramento praticamente a volte ci dobbiamo trovare la situazione in cui finanziamento costava più del dei due l'organizzazione finanziamento costava più del finanziamento che diceva
Quindi voglio dire questo che è stato mostrato vale soprattutto per i media per ripetere questo segnale verso l'esterno di questa sala anche se devo riportare anche la vostra attenzione all'interno della sarà infatti mi meraviglio chi ancora se qualcuno non l'avesse ancora fatto
Si deve a debba fare questa carta
L'invito quindi a farlo anche perché che questa manifestazione ha un costo è costata circa quindici milioni d'altronde era portante platea abbia bisogno di un certo tipo di struttura e quindi di conseguenza è un costo motivato
E purtroppo abbiamo recuperato sino ad ora soltanto due milioni come voi sapete totalmente autofinanziata nostra organizzazione e quindi spero che voi ne teniate in debito conto all'uscita
Ringrazio
è una parola d'Achille Occhetto
Ma innanzitutto
Voglio dire che ho deciso forse anche per determinare un elemento di nuova politica
Di parlare abbraccia cosa che da tanto tempo non mi succede l'ultima volta che l'ho fatto l'ho fatto la Bolognina ma voglio dire che non ho nessun annuncio
Titolare di scioglimento da fare quindi malgrado il parlare a braccio può portare sempre qualche inconveniente per i giornalisti e per le agenzie ritengo utile farlo perché voglio dare al mio intervento il più possibile il carattere di una conversazione in pubblico di una riflessione anche sollecitata
Da questa esperienza e soprattutto dalla volontà fondamentale che io leggo in questa esperienza
Che quella non di dividere ma di unire il massimo delle forze possibili ora quando trovò donne e uomini che hanno dentro di sé questo progetto
Io riconosco in questo progetto prima di tutto l'ispirazione fondamentale della svolta e quindi sono completamente d'accordo con i tre obiettivi che sono stati
Ricordati adesso dall'intervento della Melandri che hanno spinto la svolta
E anche con il modo in coro con il quale Bordon nell'introduzione si è ricollegato alle motivazioni e alle ispirazioni fondamentali della nostra svolta della svolta del PDS
Purtroppo c'è una differenza tra i progetti intellettuali ciò che possiamo disegnare ciascuno di noi nei propri discorsi nei propri interventi
E poi la tormentata realtà
Di un processo storico che insieme di grande liberazione ma che non può non farci sentire anche i profondi segnali di inquietudine
Io voglio dire subito che ritengo che la bomba di ieri si è un segnale molto grave
Cioè il fatto che ritorni nel momento di svolta della vita politica italiana di nuovo il convitato di pietra
Della strategia della tensione e un segnale che deve preoccuparci certo non deve spaventarci
Che convalida il fatto che il momento di passaggio da un regime all'altro e reale e che quindi come sempre intervengono pezzi che io spero sempre più controllabili nel processo della storia italiana di apparati impazziti che possono in qualche modo anche influire
Sulla strategia della tensione
E ci troviamo di fronte a questo atto così drammatico in un momento di crisi di regime il momento in cui la cosiddetta rivoluzione italiana ha avuto un forte aspetto giudiziario
E naturalmente porta con sé anche qui un dato di liberazione di grandissimo rilievo anche perché emerge quella classe dirigente corrotta che denunciamo da tempo e quindi l'esigenza di mutamento complessivo
Del vecchio sistema di potere ma nello stesso tempo dobbiamo sapere che non è soltanto con un'operazione di carattere giudiziaria che si potrà risanare la politica italiana
E quindi io voglio dire molto semplicemente con questo cerco un raccordo tra verità interne che a mio avviso nel dibattito anche nel PDS sono state separate tra di loro portando danno all'immagine
Di funzione di speranza e di crescita che il PDS deve avvenire
Nei confronti di chiunque voglia appunto unire non dividere
E che non possiamo separare questi due momenti cioè il momento del cambiamento del ceto politico
Che ho dato storico reale né grandi in momenti di crisi storica il problema del ceto politico e un problema ineludibile
Naturalmente il problema del ceto politico non ci dice ancora se poi il ceto politico che viene cambiato e di destra di sinistra o di centro
Però è un dato ineludibile
Ed è proprio dei partiti di sinistra grandi rispetto ai partiti di sinistra settarie piccoli e questo secondo me è stata per esempio la grande intuizione
Che ha dato forza all'inizio al Partito comunista italiano che fu di Togliatti e non era dell'insieme dalla sinistra italiana di allora
Di sapere vedere che una forza di sinistra in certi momenti senza nulla perdere
Nella sua qualità di forza di sinistra interviene anche nei fondamentali processi di trasformazione di ceto politico
Questa è stata la svolta di Salerno questo è stato un certo modo c'era anche un modo negativo ma un certo modo
Di operare
Per il passaggio dal centrismo al centro sinistra che poi a sua volta è degenerato nei termini in cui sappiano
è chiaro che però non è risolvibile tutto nei termini di ceto politico
Ed è chiaro che si apre poi una grande battaglia tra progressisti e moderati
Però è già importante che la battaglia tra progressisti e moderati avvenga un livello diverso da quello che è stato in questa parte della storia della Repubblica
Ed è proprio per questo proprio perché si apre questa nuova battaglia noi non possiamo non vedere che oggi esiste un grande processo di disgregazione di riaggregazione delle forze in campo
Nel quale si opera ormai per alcuni progetti non solo per uno io ne vedo perlomeno tre o quattro perché c'è il Progetto di alleanza che anche il nostro di tutti noi qui
E nostro dalla sinistra spero di tutta la sinistra
Che quello
Di prefigurare la nuova fase dalla Repubblica con una fase in cui si contrappongono due grandi schieramenti uno schieramento
Progressista
Popolare e democratico
E lo schieramento moderato
Però sono in gioco anche altre ipotesi
C'è l'ipotesi dalla costituzione di un terzo polo che rimanga ancora al centro dalla vita politica nazionale
C'è una parte della Chiesa che non ha ancora scelto
E c'è un'ipotesi una democrazia cristiana che spera ancora nella possibilità
Di un'ipotesi centrista di vecchio tipo giocata sia pure nel quadro delle nuove regole e qui sarà importante anche il tipo di legge elettorale per ai fini dell'esistenza o meno di questo terzo polo
E poi ci sono altre due ipotesi l'ipotesi di un centro destra di un centro sinistra come uniche due ipotesi della nuova fase della politica i tetti
Io ritengo estremamente significativo la l'articolo di Federico Orlando sul giornale
Quando chiede a segni di stare a fare il capo naturale dell'ipotesi moderate del centro destra
E quando attribuisce a noi tutti un altro compito
Che è quello di essere una forza di centro sinistra
Ora io ritengo che questa ipotesi è un'ipotesi che noi non possiamo condividere
Perché altra cosa
E l'ipotesi che mi sembrava vedere nella relazione adesso ripresa
Bene dalla compagnia Melandri e cioè che noi vogliamo essere una sinistra che sa a contendere il centro
Altra cosa
E pensare che la seconda fase della Repubblica italiana sia segnata da due tipi di moderatismo
Sia pure alternativi tra di loro
Dove la tradizione della sinistra
Per quanto rinnovata abbia una funzione puramente su subalterno
Ed è questa posizione non la possiamo accetterà
Ma io credo che questa posizione non è la posizione di Alleanza democratica non è la posizione del PDS ma proprio perché non possiamo accettare questa posizione non posso non vedere
Che è speculare al richiamo alla foresta di Federico Orlando che dice a Segni schierati da quella parte
C'è anche il settarismo di sinistra che vuole consegnare una parte del mondo cattolico da quella parte
E allora io non capisco perché in una situazione in cui tutte le forze sono in movimento in cui siamo in un grande crogiuolo generale della politica italiana una forza di sinistra intelligente deve bloccare
Sulla base di pregiudiziale che sono tipiche della vecchia politica e fondate sugli schieramenti pregiudiziali processi in corso
Naturalmente io questo lo dico senza dare nessuna carta di credito nessuno l'ho già detto non sto qui a ripetere
Che secondo me Segni deve ancora dire tante cose per
Creare in me che pure ragiono così la convinzione che lui sia un uomo capace di giocare fino in fondo la sua parte in quell'altro schieramento questo
Io l'ho detto personalmente li considera perché mi sembra una persona civile che questa mia attesa sia del tutto legittima
Così come è legittimo che io mi aspetto di sentire
Da Orlando che parla di mafia fa bene parlarne parliamo che non ne parlano tutti sei capace di parlare anche di qualche cos'altro nella società italiana per capire qual è lo schieramento diciamo delle forze in campo e come
Riusciamo a costruire questo Polo
Che si propone di governare l'Italia in modo diverso
Allora io ho voluto dire questo per dire innanzitutto
Che compagnia che prima intervenuto non somma malfatte che imprime intervenuto
Ragiona con la vecchia politica
Le vecchie categorie
Non mi si permetta di dirlo lo stick lo la Colt il ragionamento capovolto di Ingrao dall'altra parte io questa la rifiuto
Cioè il rifiuto l'idea che noi dobbiamo definire a priori le nomenklature politiche
Io ritengo che una sinistra nuova che ha per davvero capito la svolta
Sfida permanentemente le forze in campo sulla base del progetto
E si mette in campo sulla base del progetto
E quindi anche l'appello che io ho rivolto ieri a Ingrao non è un appello ipocrita e nemmeno dettato dai sentimenti
è un appello che dice non tanto Ingrao che sapevo benissimo che ormai aveva fatto la sua scelta ma dice alla sinistra
Badate che noi andremo fatalmente sempre in questo destino tragico dalla sinistra
Di essere perdenti allora in Italia avremo le nuove regole ma vincerà e avrà ragione di vincere un nuovo centro moderato
Se la sinistra non capisce quale il dramma storico dalla sinistra italiana
Che è quello di identificare i problemi di identità che sono importantissimi di ciascuno di noi con il problema dello schieramento che deve governare il Paese
E questo io lo dico a Segni lo dico in grave lo dico anche a Rifondazione Comunista poi se Rifondazione Comunista non lo capisce se vuole dannarsi da sola si danno da sola ma io parlo a tutto l'arco della sinistra
Chi vuole escludersi si esclude da solo
Ma nessuno deve potere dire che si è escluso perché qualcuno di noi l'ha voluto escludere
E quando uno si esclude da solo ne porta la responsabilità storica
Ecco perché
Proprio partendo da questo presupposto
Io ritengo che la questione di tenere insieme tutta la sinistra non è la questione di qualcuno che fa il Pierino ritiene di essere più bravo e che con la bacchetta magica può mettere
Insieme da Rifondazione
A Ugo la Malfa
A Giorgio la Malfa
Ma è un problema che riguarda la questione del Progetto allora qui dobbiamo parlarci chiaramente
Scusatemi non è una civetteria perché vorrei che poi qui non dimenticassimo che esiste anche la sinistra europea ne parlavo l'altro giorno
Durante questo convegno Condello
Che malgrado che adesso in Italia sia imbatte invalso questo vezzo provincia distico
Di considerare perché qui abbiamo avuto il torto del dramma di avere voto Craxi la sinistra europea una cosa di cui non si deve più parlare
Un uomo di primo ordine e vorrei averlo in Italia tra i candidati per dirigere una futura coalizione le altre
Ebbene qual è il problema che è il problema di tutte le forze progressiste io voglio fare
Una sola esemplificazione
In una società moderna ne possiamo avere il dieci per cento di ricchi il venti per cento di forze diseredata e che stanno male che sono il genericamente il serbatoio elettorale classico della sinistra il settanta per cento di forze che stanno
In in in una zona intermedia
Se noi vogliamo organizzare solo quel venti per cento non ci proponiamo di essere sinistra che porta al Governo una posizione del termine
Se vogliamo come pretende una certa sinistra che vuole scaldarsi il cuore risolvere i problemi di quel venti per cento dando in testa solo al dieci per cento dei più ricchi
Si dice una cosa che sta nella fantasia morale di qualcuno
Ma che non ci può essere nessun progetto di governo di società complesse come il nostro
Se si vuole una sinistra che governa è una sinistra che fa i conti e discriminante in quel settanta per cento fa pagare dei prezzi e dei costi anche in queste tante per cento
E che sa mettere insieme i problemi che sono sorti in quel convegno
Da costituente dalla strada
Con il Progetto
Del governo del Paese
Se qualcuno di noi pensa di scaldarsi l'anima di parlare dei problemi delle gomme del della costituente della strada
Andando prima una riunione e poi parlare dei problemi del governo del Paese andando a un'altra riunione non mettendo insieme le due problematiche
Non avrà costruito il grande processo in cui le forze di progresso possono governare questo Paese
E questo processo non si fa con una bacchetta magica è un processo che conosceva costantemente nell'a rea che noi qui vogliamo costruire
Delle dialettiche interni
E anche degli scontri interni dove il baricentro più a destra o più a sinistra
Sarà anche determinato dai processi economici e sociali del Paese
Dalle forze reali in campo e quindi non può essere definito in uno schema a tavolino per questo io ritengo
Che immaginare questo processo di grande alleanza di forze democratiche di progresso non è
E sicuramente non vuole essere né i promotori una ipotesi neo centrista patto tenuto oralmente riusciamo a fare in modo che si tengano insieme queste cose
Che non ci sia nulla che discrimini aprioristicamente
E che si accetti che è un partito dalla sinistra come il PDS
Assolva in questo contesto un'altra funzione
Che non è quella di Segni e la nostra
E che non è concorrente segni non è un problema del PDS Segni è stato un problema della democrazia cristiana
Ma i giornali non scriveranno che Ingrao un problema della democrazia cristiana che qui siamo a
E invece Segni è diventato il problema del PDS non è un problema del PDS
Segna avrà il problema di organizzare determinate forze cattoliche di vedere come le colloca nel Progetto
Di un'alleanza democratica popolare se ce la fa lo stesso sono contento se non ce la fa ne prenderemo atto
Io ho un altro problema io vengo da una forza di sinistra che ha una tradizione di sinistra che ritiene che la sinistra sia pure rinnovata una sua funzione storico-politica
E che deve continuare nel suo progetto di riorganizzazione da sinistra eccetera
Parlando all'insieme della sinistra italiana sollecitandolo sul terreno del progetto
E del programma i discriminando sulla base del progetto e del programma
Per questo ne prenderemo dalla settimana prossima delle iniziative importanti per ottenere il massimo di riorganizzazione della sinistra vedremo chi ci sta e chi non ci sta
E non vedo questo lavoro di riorganizzazione della sinistra in contrasto con il lavoro dell'Alleanza democratica di progresso
Perché se ho capito bene qual è la funzione dell'alleanza democratiche di progresso
Ed è in questo senso che io ne condivido la strategia serie questa
E che si esce dall'idea che si possa pensare che la
Tradizionale per quanto rinnovata sinistra italiana oggi senza porsi il problema di cosa avviene nel mondo cattolico e una parte delle forze moderate di questo Paese possa svolge una funzione di alternativa alla costituzione di un nuovo centro in Italia
è questo il problema
E allora se questo è il problema dobbiamo capire capire che tutti hanno la loro opera da fare
Io devo portare in questo progetto la sinistra che rappresento
Anche quella più riottoso che non capisce perché deve votare
Altri dovranno portare altre forze
Tra di noi si aprirà una discussione
La discussione deve essere libera e rispettosa così abbiamo fatto la nuova politica
Se non abbiamo ricostituito
Sotto vecchie sotto nuove sigle la vecchia il vecchio dramma della sinistra italiana
E io credo che in questo quadro anche i movimenti quei movimenti che sono andati
Alla Costituente per la strada devono fare sentire in questa direzione con forza la propria morti voi sapete che io sono brutale quando parlo non possono pensare solo di essere vezzeggiati dire siamo autonomi devono dire anche loro queste cose
Perché se no si apre un equivoco dal quale non usciremo
E se alla fine di questo equivoco ci sono soltanto che abbiamo costruito i partigiani
Nel PDS tra quelli che vengono a questa riunione quelli che vengono all'altra riunione ma avremo riunito di più le forze in Italia
Ma questo è un problema di Achille Occhetto della Quercia sotto la bufera delle sciocchezze che scrivono i giornali a questo proposito è il problema politico che sta di fronte alla società italiana
Questa la questione e quindi io rimango fermo ai tre punti che ho sempre detto con grande franchezza mandando lettere
Che oggi son venuto di persona qui ma sarei venuto anche di persone assemblea più ampia in cui non c'erano solo i rappresentanti del PDS cioè che ci sono i tre livelli
La riforma profonda dei partiti
La riorganizzazione della sinistra e questo processo di riorganizzazione di un'alleanza democratica più naturalmente io su questo non entrano i dovremo lottare
Per avere una legge elettorale che favorisca
Questo processo
Cioè per avere una legge elettorale nella quale io sono d'accordo la Repubblica e dei cittadini
Ma di cittadini che devono essere liberi
Devono essere liberi di fare i partiti e di non fare ma anche di farle
Per questa l'interpretazione giusta
Dalla nostra Carta costituzionale
E quindi noi siamo stati tutti alleati nella politica referendaria non possiamo vinta una battaglia non vedere i rischi della seconda casa
Noi non possiamo pensare a un Parlamento che sarà fatto con i deputati scelti da Berlusconi dalle reti private e così via
E allora dobbiamo parlare di legge elettorale ma dobbiamo parlare anche di riforma della informazione e anche della funzione che hanno le forme di aggregazione moderna sia pure in un contesto nuovo quali sono i partiti politici
In questo quadro io credo che noi possiamo dire che guardiamo con interesse al lavoro che viene svolto purché ci sia questa chiarezza
Perché badate mentre già in questa campagna elettorale abbiamo due esperienze diverse che so che gruppo dirigente promotore di Alleanza hanno già stigmatizzato una di Ravenna dove si è presentata Alleanza democratica contro tutti gli altri allora un partito a Grosseto si è formato una lista di alleanza di progresso
E dove il PDS è stato al centro ma lì non per motivi egemoni Champions parlo di Grosseto ecco non so e tace c'è quarant'anni dov'è la sinistra li guardi dirige sempre tutto qui non poteva essere al centro uno che passava per strada
Ma dove ci stanno i popolari ci stanno i repubblicani ci stanno tutti questa è
Questa è
Trasformisti non so cosa vuol dire queste battute da televisione da piazza dalla televisione qui siamo in una piazza di persone intelligenti allora io credo che
Questo è il processo e non in questo processo dobbiamo essere orgogliosi umili tutti quanti dobbiamo sapere
Che il processo di Alleanza democratica non lo fa il PDS mettendosi al centro così mi sembra tutto evidente perché contraddire tutto discorso che ho fatto
Ma non lo fa nemmeno un centro nazionale visto da solo e al di fuori della creatività una volta indicato un giusto indirizzo di promozione di ispirazione
Lo farà l'esperienza delle forze in campo città per città posto per posto
Questo è il grande valore anche di un grande di un grande processo e quindi è proprio per questo che noi dobbiamo dare fiducia mettere in movimento queste forze ed è con questo spirito che io dico appunto
A differenza di altri in questa grande alleanza io aspetto che vengano forse importanti del mondo cattolico
Io auspico a differenza di Orlando che Segni non vada a dirigere il cane in questo schieramento è duplice schieramento il pollo moderato ma segni o comunque usciamo dalla personalizzazione parti notevoli del mondo cattolico anche alla luce delle ultime cose interessanti che sono state dette ieri dal Pontefice siano componente determinante del Progetto di Alleanza democratica e di progresso perché avremo distrutto
L'elemento fondamentale patologico del vecchio sistema cioè il vecchio consociativismo che ruotava attorno alla DC e avremo soltanto così aperto la nuova fase da Repubblica Italia
Ringraziamo ringraziamo Achille Occhetto io vi rileggo brevemente la lista di interventi pregando anche di fare il meno confusione possibile di ascoltare con attenzione
Dunque ora alla parola Paola Caglioti De Biase dopodiché interverrà Augusto Barbera
Vi prego di chi chi vuole uscire escano senza fare troppa confusione troppa
Sono la prima essere convinta che quello che si esprime qui è un passaggio necessario
Non rimovibile qualsiasi cosa si pensi
Della fase politica che dobbiamo accelerare e tuttavia lasciatemi esprimere una preoccupazione un pessimismo
Per ciò che sta avvenendo nello schieramento riformatore da molti mesi
Con una prevalenza della competizione
Spesso del suo ruotare intorno a un certo politico e a rivendicazione di ruoli a protagonismi personali più che coinvolgimenti di nuovi soggetti una immagine di frammentazione rissosità
Tutto questo rafforza i progetti di chi tende a un terzo polo
Che rischiano di diventare molto più forti di quanto posso apparire immediatamente di quanto sia stato consacrato dal diciotto aprile il disegno di Martinazzoli di una che è vero un che di fatto si proclami palo centrale al di là della distinzione progressisti e conservatori ha tutto da guadagnare da un'immagine di frammentazione da una scarsa affidabilità
Di uno schieramento
Di fronte a un Paese che cerca punti di riferimento solidi
Qualche volta ho citato come esempio che mi viene in mente nella situazione attuale e quella di gentiluomini del Seicento che si ammazzano per un diritto di precedenza
Da una parte
C'è
è inutile che ce lo neghiamo
In Alleanza democratica una tendenza esasperare un casi e condizioni rigide
C'è un'unica frase della relazione di Willer Bordon che non condivido
Ed è la frase dove si dice
Che Alleanza democratica aderiscono singoli cittadini associazioni movimenti e esponenti credibili dei partiti
Perché questo problema di credibilità vale allora per tutti nei confronti delle associazioni dei movimenti
Vale anche nei confronti dei moti
Ed è abbastanza ovvio tra le persone che crede di più nella svolta progressista di Segni e degli uomini a lui vicini
Nella collocazione ormai irreversibile del movimento popolari della riforma sulla sinistra e non sulla destra dello schieramento
Ma è vero che nella periferia anche nel movimento popolare della riforma ci sono e ci saranno tentativi di riciclaggio personale vecchio che cerca di passare per questa porta stretti
E d'altra parte è anche vero che mi sembra che accanto a qualcuno di questi ukase di Alleanza democratica
Ci sia nel partito democratico della sinistra una reazione ancora troppo difensiva
La tesi che viene spesso contrapposta agli ukase via delle Anza democratica contro i partiti storici
Quella del carattere non transeunte del PDS mi sembra contraddittoria con la rivendicazione del carattere di novità della stessa
Dello stesso PDS e un po'un'astrattezza
La Costituente infatti non è fallita ma il Partito democratico della sinistra deve ammettere che è rimasta incompiuti
Al di sotto delle sue potenzialità
Che il processo di attuazione della svolta non si è compiuto né per la nuova forma partito né nella definizione programmatica né nella individuazione costruzione definitiva del blocco di forze sociali da rappresentare e delle culture politiche con essi compatibili
Non abbiamo forse noi stessi titolato recenti assise del partito lavori in corso cosa significa questo se non essere consapevoli appunto del carattere incompiuto e dunque insieme ancora a terzi tu da completare della costruzione sia di quel nuovo soggetto collettivo che abbiamo voluto essere sia del polo progressista nascente dall'aggregazione di nuovi soggetti
Cioè viceversa mi pare una sorta di convergenza nella rivendicazione appunto della PDS di essere non transeunte
Nella pretesa di giudicare il PDS tutto insieme
E quindi a mettere soltanto gli esponenti più credibili una tesi in qualche modo di una costruzione rigida e definita che corrisponde poi in realtà vecchio partito
Capisco il bisogno di sicurezza e punti fermi che attraversa molti nel PDS ma questo per noi almeno non è ancora tempi di garanzie di sicurezza e ma di iniziativa e coraggio dell'uomo
Io credo che dobbiamo dire che siamo tutti non un work in progress che quello che ci il lavoro che ci tocca fare ora
E appunto una convergenza di work in progress che riguarda Alleanza democratica che riguarda il PDS ma che riguarda anche tutte le altre forze che avevo che Alleanza Democratica vogliamo partecipare
Non ce n'è qualcuna che è già compiuta nella sua immagine e qualche altra che è compiuta nella sua immagine ma in negativo
Particolare c'è certamente o una necessità di chiarimento del dibattito interno del PDS proprio su questo tema chiave delle alleanze
Un chiarimento è un dibattito che ancora spesso troppo confuso coperto non decifrabile nelle sue discriminanti di fondo dopo che si è esaurita la fase del confronto fra le ali congressuali di rinunce
Io credo per essere breve chiudere subito che entro il tema delle alleanze devono essere garantite almeno due discriminanti di fondo una è stata già citata
Le ragioni della costruzione dell'aggregazione stanno nella disponibilità a essere forza di governo a formulare programmi di governo possibile e questo è solo questo che deciderà il confine a sinistra
Tutti gli appelli devono essere fatti ma sapendo che non partiamo da zero e che alcune derive sono anche ormai abbastanza consolidati
Secondo una cosa che mi darebbe molto fastidio sia che partisse
Dalla dirigenza dai coordinatori di Alleanza democratica sia che partisse dal PDS
è in qualche modo dare per scontato che il Piano Partito Democratico della Sinistra pre rappresenta nella costruzione delle alleanze più ampia la componente ex comunista
Io credo che il PDS già molto di più è già molto più nuovo di altri soggetti che sono ancora chiusi nella loro identità culturale
Io credo
Che noi dobbiamo accettare perché se è un segno di realismo che Alleanza Democratica partecipino le vecchie culture anche dentro il contesto di identità organizzate
Ma dobbiamo sapere che questo è un passaggio che deve essere provvisorio se non vogliamo
Offrire un alibi al riciclaggio del vecchio e delle vecchie risse ideologiche dentro l'alleanza anziché fuori
Noi dobbiamo volere che anche Alleanza democratica diventi altro che la somma delle ideologia della prima fase della Repubblica
Grazie a palla Caio ti diamo la parola Augusto Barbera dopodiché interverrà Giuseppe Gavioli
Me pare che dopo l'intervento di Achille Occhetto il non solo il nostro dibattito ma dibattito spesso su Alleanza democratica abbia fatto notevole salto di qualità
Mi pare che al suo Cuni punti
Si può dire che
Alleanza democratica a un connotato preciso almeno per quanto riguarda
Quanti nel PDS vogliono contribuire alla costruzione di Alleanza democratica
Primo punto
Noi vogliamo stare nel partito democratico della sinistra
Non vogliamo liquidare un patrimonio prezioso per la democrazia italiana
E sotto questo profilo se Occhetto ci consente abbiamo l'incoraggiamento del segretario del partito
Che peraltro invitiamo a parlare più spesso a braccio di quanto finora l'abbia fatto
Secondo punto
Ci sono tentazioni all'interno di Alleanza democratica
Ne abbiamo denunciate rilevate fin dall'inizio
C'è chi puntava alla progressiva costruzione di un partito il partito che non c'è
Ma c'è anche chi ha da sempre detto che bisogna costruire un'alleanza che non c'è
Noi ci muoviamo decisamente in questa direzione sapendo però che l'alleanza che non c'è non può essere soltanto un mero cartello elettorale
Non può essere soltanto una nera confederazione di partitica rimangono così come sono
E la costruzione di un nuovo soggetto politico che non ha nulla Manzi esalta l'identità di quanti vogliono partecipare
Con la forma partito ma che dà la possibilità anche ad altri cittadini di partecipare attraverso circoli associazioni e così via
Cioè un terzo punto che desidero sottolineare
Noi siamo nella stessa traiettoria che ha portato alla svolta dalla Bolognina e la costruzione del Partito democratico della sinistra
Siamo cioè in quella traiettoria che è rimasto un progetto incompiuto è sbagliato parlare di fallimento probabilmente è un'espressione troppo dura che è stata per usata altre volte da dirigenti di questo partito ma siamo per dare seguito a un progetto incompiuto c'è un quarto punto che si collega strettamente a questo
Un progetto incompiuto che però non può votare attorno a nessun perno cioè non c'è un soggetto attorno a cui ricomporre
L'area progressista questo Occhetto lo ha detto molto bene
Ha detto cioè che non ci sia non ci deve essere spazio per mi pare aver capito per egemoni ismi di nel partito
RAI Attanzio Eboli di partito ma con umiltà tutti i soggetti che devono comporre questo progetto devono sentirsi corresponsabili del progetto stesso
Semmai attendo ancora di capire meglio dal corso del dibattito non oggi ma dibattito che ci sarà nelle prossime settimane i prossimi giorni ecco cosa significa
La iniziativa autonoma del partito democratico della sinistra per la ricomposizione della sinistra
Perché io vedo molti di noi vedono questa iniziativa andrebbero vorrebbero vedere all'interno del partito della alleanza democratica perché soltanto ponendosi l'obiettivo della ricomposizione in forme inedite
Di tutta l'area progressista e possibile a ricomporre all'interno l'area progressista a sinistra
Ma questo sarà un motivo di riflessione e dibattito per tutti noi
C'è un punto sul quale
Bisogna riflettere e insiste
Cioè stiamo vivendo una crisi epocale retto anche Occhetto c'è un tema di ricambio delle classi dirigenti un problema del cambio e classi dirigenti gli esiti possibili possono essere diverse
Non è affatto scontato che ad esempio la grande borghesia italiane accetti un compromesso democratico con i movimenti che si richiama ai lavoratori per una ricostruzione
Dello Stato democratico
C'è sempre la tentazione di rivolgersi ad altri ambienti e Bossi è sempre pronto lì a
Colmare eventuali voti a sinistra esso visto anche in occasione del fiducia al governo c'era
Opportunamente è stato anche detto mi richiamo anche l'articolo in RAI qui nei giorni scorsi l'unità che tutto questo non può non avvenire attraverso un programma attraverso un progetto
Ed è un problema storico del nostro paese perché allorché si è posto un problema di ricambio delle classi dirigenti lo si è affrontato in due modi
In due modi
Ho attraverso la cooptazione
Del nuovo nel vecchio
O attraverso la rottura del quadro democratico i tentativi di rottura del quadro democratico
La cooptazione
Del il nuovo nel vecchio col trasformismo con il primo centrosinistra che fu punto il tentativo di cooptare in un vecchio sistema
Parte importante del movimento dei lavoratori con la soletta nazionale secondo certo interpretazione della sovranità nazionale stessa
L'altro tentativo
è stato quello spesso riuscì talvolta riuscito è stato quello appunto rotture quando democratico il fascismo fu una risposta un problema del ricambio da classe dirigente liberale che tramontava nel sessantaquattro in alternativa al centrosinistra cioè al cooptazione ci sono stato anche c'è stato anche un bagliore di sciabole nel luglio del sessantaquattro
Oggi ci troviamo di fronte a problemi analogie ma sapendo però ecco queste appunto a novità
Che la cooptazione del nuovo nel vecchio non è possibile perché il vecchio Ausoni ITO la capacità di cooptare alcunché
E qui sta l'aspetto rivoluzionario
Che viene individuato nella nostro dall'ottantanove in poi nel rivoluzione costituzionale italiana
Incapacità del vecchio di cooptare
E poiché il progetto secessionista è stato messo nel cassetto da Bossi ma non definitivamente in quel cassetto che può essere riaperto allora si pone per la sinistra italiana un problema di responsabilità nazionale cioè di essere parte della costruzione di un progetto
Di alternativa un vecchio che si va sgretolando ma soprattutto un progetto di governo e questo non è possibile se non mettendo insieme insieme in questo Paese
Il movimento di ispirazione socialista un partito come il Partito democratico della sinistra che deve essere uno dei pilastri i movimenti ambientalisti la sinistra liberaldemocratica
E una parte importante del mondo cattolico quella parte che finalmente con Mario Segni spezza L'Unità elettorale dei cattolici ed è significativo che il discorso del Papa ma più che il discorso del Papa
Che i dissensi che per la prima volta sono stati portati in pubblico della Conferenza episcopale siano avvenuti dopo quella rottura
Sì lo venuti dopo quella rottura
Dice Occhetto non bisogna discriminare
Tra i soggetti soprattutto a sinistra ovviamente perché a destra se mai ci viene accusato di essere state troppo audaci di essere andato e forse troppo in avanti è vero
Non bisogna discriminare aprioristicamente il progetto va mantenuto aperto ma purché dietro questo
Non ci sia un vecchio vizio
Della tradizione comunista cioè quella secondo cui a sinistra non bisogna aver nemici
Perché se non superiamo questo vecchio limite
Se non superiamo questo vecchio limite della della tradizione comunista difficilmente riusciremo a realizzare questo importante processo storico dicevo e concludo
Che dobbiamo ricostruire attorno ad un progetto
Ed è non è facile io preferisco espressione Progetto espressione programma perché i programmi
Si costruiscono in relazione a progetti politici anche e il ventinove ci sarà questa Assemblea programmatiche sullo Stato sociale che può essere un momento importante voglio soltanto dire che linee fondamentali questo progetto ci sono già e sono scritte nelle domande dei cittadini stessi quello intanto di ricostruire lo Stato ricostruì del principio di legalità
Di superare un paradosso del nostro Paese unico tra i Paesi industrializzati in cui contemporaneamente c'è la più bassa busta paga d'Europa
La più bassa busta paga l'Europa è il più alto costo del lavoro in Europa basterebbe questo superare cioè questa discrasia che deriva dal peso dei parassiti ismi
Del sistema politico dall'inefficienza dello Stato la pubblica amministrazione dal parassitismo l'astensionismo per cioè di sociale in prese per dare già un progetto un progetto che si è analogo a quei grandi progetti
Che hanno contrassegnato le svolte nel nell'Occidente il Progetto musica il piano il compromesso socialdemocratico negli anni trenta e così via
Io credo che su questo punto importante isolando un punto così importante del progetto di Alleanza democratica può avere l'anima e il respiro Repetto oggi abbiamo fatto un notevole passo in avanti è un contributo che portiamo come componente del partito democratico della sinistra a quelle forze che si riconoscono in Alleanza democratica e che vanno crescendo sempre più una mappa per esempio dei circoli Avenza democratica forse darebbe l'idea di cosa significa oggi questo movimento magmatico se volete per alcuni aspetti anche in alcuni tratti anche confuso ma dico che sta crescendo in quest'Italia che il diciotto aprile ha vinto una grande battaglia
Siamo Augusto Barbera diamo la parola Giuseppe Gavioli volevo ricordare l'ordine degli interventi anti-NATO essere d'accordo interverranno dopo Gavioli Emanuele Macaluso Marco Taradash Giulia Rodano Giampiero asinelli e Vincenzo Visco
Io chiedo perdono a tutti gli amici che hanno che se interviene in mattinata da da fuori ma non ci sarà possibilità e ho ho gestiva anche perché se vogliamo chiudere entro le due fare almeno tre quarti d'ora di pausa prima di riprendere il pomeriggio e che e chiedo quindi a tutti di restare ovviamente e di intervenire nel pomeriggio dal dal primo pomeriggio ne riprenderemo poi tutti gli interventi ricordo anche che è stata allestita una tavola calda all'interno della della Fiera e quindi tutti ne possono usufruire la parola Giuseppe Gavioli
Siamo nel pieno
Del
Processo reale di trasformazione voglio sottolineare
Che comincia ad emergere cominciano ad emergere degli elementi dei discontinuità positiva
In questa discontinuità positiva
Un'attestazione importante il cambiamento del legge elettorale la posizione larga di convergenza su questo
Io vorrei fermarmi solo su un altro punto che ritengo discriminante e che è stato sollevato stamattina sia pure in termini non c'entrano i
Se questo questa nuova aggregazione questa nuova forza sono
Deve partire da sinistra e contendere il centro ed evitare che si fonde i o si riforme un centro trasformisti dico comunque
Ieri sera economico ha bisogno devo sentire anche qui dalla continuità
Estremamente radicata sinistra quella cioè di separare un Progetto nel Progetto
I problemi economici dai problemi ambientale
Tutte le volte che se questa separazione ed è assolutamente dominante nel PDS
E nelle forze finora sinistra noi qui abbiamo ancora una logica di subalternità
Molto più arretrata
Rispetto a quanto avviene ad esempio negli Stati Uniti
Molto più arretrata comunque della stessa riflessione che conservatori lucidi come Luhmann hanno proposto quando hanno messo in evidenza che acquisire la misura la categoria il problema
Delle tematiche ambientali
Nello sviluppo
Vuol dire introdurre un elemento di notevole rottura
Alcuni di noi nei mesi scorsi hanno promosso un documento
Poi ci siamo mossi in parallelo ma credo in termini convergenti
Testo davvero dei Ruffolo altri
Anche socialisti singoli
Su sinistra ambiente dove l'elemento discriminante il superamento della politica ambientale con la politica della spesa e lo sforzo quello di
Fare dell'opzione ambientale un elemento una leva di politica economica e territoriale che vede nelle aree urbane e metropolitane come dire la nuova fabbrica non da distruggere ma da riconsiderare di convenienze pubbliche e private avremo occasione credo
Entro la fine del mese di precisare questo in una linea che va verso
Come dire quello che io chiamo un vero e proprio il mio dire ambientalista per e queste sono le idee forza che posso unificare un Progetto
Per le forze nella rottura della discontinuità
è uno degli dell'eredità maggiore di questa discontinuità viene da un certo migliori dove siamo molte fra piede Sini
Da un certo migliorino subalterno che adesso è stato superato nei cambiamenti dei termini in cui si pone il governo e ci poniamo noi nei confronti del governo noi siamo maggioranza facciamo questa nostra riflessione dopo il referendum è dopo
L'entrata nella maggioranza
Ebbene qui bisogna togliere di mezzo sono le altre due ultima osservazione che il desidero fare ogni velleità di riformulazioni giacobine sono molto d'accordo anche in questo con quanto diceva Occhetto
Alleanza democratica non si può costruire solo con un cervello centrale
Ma sarà quello che riuscirà a costruire in una funzione di promozione di unificazione nazionale delle che si costruisce nelle diverse realtà del Paese
E in questa logica
Non c'è solo l'esclusione ci sono autoesclusione
Ci sono solo auto esclusioni
E allora il problema disegni
è un problema che va posto in positivo
Non come paura
Come l'ha posto il problema di Ingrao per un altro verso elaboriamo un progetto un metodo un'azione una presenza anche le prossime elezioni diciamo io sono un passaggio importante
Tenendo conto che la dimensione dei cattolici del Mondo Gatto del cosiddetto mondo cattolico non va identificato in segni anche il segno rappresenta una parte politica molto rilevante Marra verificata nell'azione nelle forze diffuse nel Paese e che guai a noi se riducessimo in termini deformati e politici distici solo in segni per quanto riguarda segni voglio dire
Vale almeno qui
Applicare non cito un pensatore perché adesso non è non dico di moda ma è proibito
Ricordate quel pensatore diceva
Al compagno che gli chiedeva se un prete poteva iscriversi al Partito Comunista malore era il Partito comunista con molti connotate terza internazionale liste il problema non era del partito era disegni qui non si tratta di aderire ad un partito
Non si tratta nei confronti dei segni Deren anche lo schieramento di sinistra
Si tratta di misurarsi positivamente su un progetto fissare dei paletti positivi
Tenendo conto che
Siamo nella fase in cui stiamo passando forse dagli stati maggiori agli stati generali che si mescolano anche con la nuova Costituente da mettere insieme i piani interagiscono fra di loro
E in questa situazione in movimento come dire una forza un'associazione dinamico come il PDS nei modi in cui oggi discute il cui
Può dare un contributo essenziale io mi auguro che questo modo di discutere qui si riversi anche all'interno del PDS anche all'interno del PDS il suo modo di ragionare verso un modo di decidere
Allora la parola Emanuele Macaluso
Si prepari Marco Taradash
Molto brevemente io
Concordo con moltissime cose dette da
Occhetto recentemente
Avevo trovato invece strana
Una sua dichiarazione precedente
Quando aveva detto
Di aspettare che Segni si sposti o di verificare se Segni si spostino o meno a sinistra
Io non chiedo assegni di stare più a sinistra
Ma di essere se stesso
Così come penso di me che debbo restare me stesso errore è anche del partito democratico della sinistra non fermi perché cedere sede c'è nel confronto
Una evoluzione di tutti
E dico questo non perché come è stato detto da qualcuno io di figli
Delle posizione disegno non è apprezzi il senso della battaglia straordinariamente ricco che ha portato non solo nella Democrazia cristiana
Ma anche nel Paese che ha influito anche nel nostro partito anche nel nostro partito
Non lo sottovaluto affatto
E non penso come qualche compagno qui riferendo cose che io avevo detto in una intervista
Che sia
Impossibile adesso o anche strano
Un'intesa con l'onorevole Segni tutt'altro
Io penso che una forza di sinistra
Che non guarda e non pensa a raccordi sulla base di un programma
E anche certo di valori e di interessi generali del Paese
Ad intese con forze diverso e con forse anche moderate e democratiche
è una forza di sinistra che non si pone il problema del governo è una forza di sinistra minoritaria
Quindi non è questo il problema anzi io questo lo auspico
Noi dobbiamo lavorare per questo obiettivo se dobbiamo e vogliamo essere una forza di governo una forza di sinistra di coperti
Quel suo punto di vista io anche io sono d'accordo con Barbera
Che dobbiamo stare attenti anche a quella che può essere ed è ormai un'articolazione della sinistra anche in Italia
è finito
Un certo mito dell'unità della sinistra
Dobbiamo prendere atto delle diversità
Perché se non prendiamo atto delle diversità e riteniamo di avere sempre tutti e tutto non avremmo nulla e nessuno
Non faremo delle scelte chiare e delle scelte nette e io penso che il nostro partito è stato a volte paralizzato da questa visione e da questa e da questa concezione io so bene
Che nel partito socialdemocratico tedesco ci sono sempre state delle forze di sinistra
E nel partito laburista c'è stata sembro una frazione anche trotskista
Ma sono partiti di governo però che hanno avuto una lunga tradizione è una lunga ispirazione di governo è una sinistra che ha capito
Che fare perdere a quel partito questa connotazione Elena una diminuzione di peso anche per questa stessa sinistra che contestata la direzione del partito
In Italia non è stato purtroppo così e non è ancora così se pensiamo al compagno Ingrao che va appunto in controtendenza fece di affrontare la dialettica
Di una minoranza con una maggioranza e di pensare di stimolare nomi di bloccare di fermare perché debbono valere in tutti i partiti in tutte le formazione le regole della maggioranza e della minoranza
Di in controtendenza di non vedere che nel momento in cui si va ad una democrazia delle alternative
è una democrazia in cui ci saranno Ottolini versi di aggregazione
Una rottura significa non solo condannare sempre più all'impotenza una certa sinistra ma anche danneggiare quello che può essere un visione di questa è polarità della della democrazia
Quindi qual è il punto e vado verso la conclusione diciamo così di dissenso che abbia colpito il momento in cui ne ha parlato la compagna Melandri io sono d'accordo con lei
Si è teso a parlare di una centralità di un po'di un punto di riferimento
Nell'onorevole Segni il quale si è candidato o lo hanno candidato anche i giornali anche il nostro anche l'unità come il leader del nuovo di questo nuovo schieramento
Una cosa è accaduto l'intensa il rapporto la prospettiva comune anche una cosa è appunto presentare
Segni come leader di questo schieramento quindi leader vederle anche della sinistra perché qui andiamo invece a una confusione che non serve né a noi né all'onorevole Segni né a noi né all'onorevole sette
Questo è il punto di chiarezza che bisogna fare è il punto di chiarezza anche perché io penso che il lavoro invece per fare del Partito Democratico della Sinistra e col Partito democratico della sinistra e altra forza
Un partito più numeroso più robusto più forte della sinistra
Tenendo conto che noi facciamo già parte del Partito della dal Partito socialista europeo e ha fatto bene Occhetto a fare questo riferimento
Della novità ma anche della storia del socialismo europeo
Ed è la possibilità che in Italia anche vitale ci sia una grande forza che abbia questo
Questi richiami e questo di fare questi riferimenti tenendo conto delle novità delle diversità e anche dell'Ifi difficoltà che ci sono nel nostro Paese ma senza rinunciare a questo a questo obiettivo
Concludo per quel che riguarda la democrazia che stanno io non ho nulla
Da aggiungere alle cose che sono state dette da Salvati a questo proposito sugli Progetti solo una cosa voglio dire però e mi dispiace non ci sia il compagno Occhetto perché su questo
Noi dobbiamo anche qui a cantare ad essere chiari
Cosa qual è il progetto di basti da solo il quale stamattina i giornali ce lo dicono
Ha invitato non a caso segni e Cossiga alla Costituente del del del giugno
Nel tentativo appunto di rifare come la Democrazia cristiana delle mille anime come punto di riferimento di una nuova centralità ad un nuovo Degasperi Isma'come state detto del due mila che guarda al Duemila quindi la possibilità c'è un nuovo partito cattolico con queste dimentichi in questa dimensione assolva a una nuova forma di egemonia nella vita politica italiana
Io non so se questo obiettivo nella situazione che si è determinata è raggiungibile in ogni caso ecco noi dobbiamo sapere una cosa che da un panda un canto c'è questo tentativo dall'altro ecco concludo non vorrei che nella costituzione dei puri
Noi avessimo la democrazia cristiana comparti Mazzone
Un polo di centrodestra con Cossiga è un polo come si dice di centro sinistra consegna al campo francamente tre democristiane divise nei tre poli mi sembra troppo
Grazie Manuele Macaluso parla ora Marco Taradash e poi Giulia Rodano
Se è un paio di occhiali fosse stato
Ma io intanto parlo come è scritto da Alleanza democratica
E quindi come persona preoccupata che Alleanza democratica hanno un prenda una strada che io ritengo poco accorta poco prudente
E anche poco legittimata da quella che è stata l'evoluzione di Alleanza democratica
Non so se è vero che che i rischi che io individuo sono rischi presenti per questo avevo chiesto di intervenire
Intanto il suo superamento d'accordo con i presupposti culturali che sono stati esposti da Adornato e Bordon anche questa mattina
Che per mesi si possono tradurre e che dalla politica dei principi si deve passare alla politica delle conseguenze noi abbiamo vissuto all'interno di principi e di E.T. che proclamate che non venivano mai applicate
Oggi sentiamo ancora il segretario del partito socialista benvenuto dire che le le donne di sinistra
Si distinguono perché divorzio troppo perché abortiscono troppo che quindi bisogna di vedere la legge sull'aborto possiamo ancora sentire queste cose
Ci si preoccupa quindi più delle coerenze interne fra le leggi piuttosto che dell'efficacia delle leggi ho sentito che truffare una ipotesi sull'attentato di ieri sera quella relativa alla strategia della tensione al terrorismo politico
Io credo che abbia valore anche l'altra ipotesi e che l'atto di ieri sera sia il primo atto la presentazione del terrorismo mafioso
Come messaggio al mondo politico e alla Società italiana noi è il messaggio non intratteniamo più rapporti col potere politico non ci interessano più c'è stata Tangentopoli anche in Sicilia e quindi quella mafia del consociativismo della partitocrazia della pubblica amministrazione in questo momento è una mafia
Ridotta in brandelli Marcellan mafia del narcotraffico quella colombiana tra virgolette come strumentazione
Quella che al mondo politico offre il messaggio diretto o ci lasciate in pace oppure noi portiamo la guerra dentro le città
E allora sul narcotraffico ne dobbiamo prendere
Affrontare la questione come se fosse quello che non problema di morali ma problema politico
Non soltanto perché deve essere riscattato dalla dipendenza dalla droga ma per una società che deve esser disse riscattata dalla presenza dei poteri invisibili
E dal rischio che la sua democrazia sia ancora una volta e sempre di più in futuro guidata da questi timonieri invisibili è problema di democrazia e Alleanza democratica se nasce credo che questi tipi di problemi la politica delle conseguenze le scelte che influenzano la vita dei singoli nella vita dell'Istituzione se le deve porre
E credo che allora gli si debba evitare di ricadere in vecchi modulistica le modulistica e per cui i segni ben venga perché non era più concorrenza perché problema della DC non è problema di un
Partito di sinistra
Mentre invece evidentemente sono il problema Marco Pannella o metto Giuliano Amato perché non rappresentano qualche cosa di diverso di estraneo ma gareggiano interni di iniziativa politica sicuramente Marco Pannella e vide gareggiano con il leader di altri partiti
Credo che sarebbe molto sbagliato se allora poi a conclusione di tutto questo lavoro lavorìo diverso Alleanza democratica si riproponesse l'accordo tra un esponente del vecchio Pci oggi PDS e un esponente della vecchia Democrazia cristiana oggi popolari per la riforma spazzando via tutto quello che c'è nel mezzo e cioè la tradizione culturale
E politica radicale liberalsocialista che credo debba avere invece piena cittadinanza e pieno diritto di rappresentanza all'interno di questo processo politico
E è fondamentale però bisogna anche vedere poi quali sono le proposte concrete perché Bilel Gordon ci ha detto questa mattina qual è la proposta elettorale credo del comitato promotore di Alleanza democratica per la Camera sistema elettorale a doppio turno con voto bloccato tête tra i primi due letti
Allora innanzitutto un minimo brillerà anche di
Siamo a dicembre la la propose faceste dicembre e che sembrava è stata riproposta anche questa mattina Del Piero cambia va be'ma quella che è stata riproposta questa mattina è quella proposta e tu quindici giorni fa invece firmato un'altra proposta elettorale quella che che ha firmato anche Segni che hanno firmato Ayala che hanno firmato bianco credo parlamentari
Diverso l'Alleanza democratica che dice esattamente l'opposto dice sistema elettorale per la Camera ad un unico turno con recupero proporzionale chi prende più voti viene eletto Cosimo sì vogliono
Però qualcuno ancora
Sottile
Norma potrà contraddizione sul piano formale può esserci
Però qualcuno ancora mi deve spiegare ancora nessuno è riuscito a spiegarmi la differenza che c'è tra il turno unico e il doppio turno bloccato dalla spiego subito perché evidentemente essere se non sono riuscito a sentire nonostante da tanti anni
Purtroppo mi occupo di queste con allora io sì perché qui io cerco solo di corno di colleghi non è in polemica perché io scusa lo dico in polemica con sé soltanto cioè con gli uni nominalistica un turno di un ma lo dico anche cori doppio turnisti
Che vogliono il doppio turno bloccato tre primi due polemizzano contro gli altri secondo me si tratta
Di cose assai vicine
Il doppio turno con ballottaggio tra i primi due un perfezionamento dell'uno Milan sotto a me pare
Io aspetto qualcuno mi convinca del contatore io cerco di spiegare immagino che le ragioni che hanno portato questi parlamentari a scegliere il turno unico fossero quelle ma cercherò di negarle no non pretendo di convince spero di farmi capire Bassanini perché dice no ma allora immaginiamo quello che basta eccedere col doppio turno che al primo turno
Elezioni andrà a ottobre o quando saranno al primo turno si presenta la lista dei Popolari per la riforma la lista
Del PDS la lista del PSI la lista ammette Pannella la lista XY per candidarsi al primo turno
In con le liste proponendo un candidato quello che succede eh innanzitutto che non ci trasportiamo dietro il meglio del vecchio diciamo il meglio il PSI rinnovato la DC rinnovata sull'altro fronte tutto ciò che è stato rinnovato dal vecchio e trasporta nel dopo e credo che questo sia una prima cosa sbagliata perché noi non dobbiamo trasportare il meglio del vecchio ma dobbiamo liquidare il vecchio dobbiamo liquidare il sistema dei partiti
Perché il sistema dei partiti era in se stesso il sistema della partitocrazia e del consociativismo che occupava essa che Java la società non è che chi ha dice oggi ma noi abbiamo raccolto alla tavola della spartizione soltanto le briciole quindi siamo più politico no
Innanzitutto sì avete raccolto soltanto le briciole non vuol dire che siete più politico al dire avete raccolto soltanto le briciole
Ma siete stati seduti a quella tavola delle spartizioni e questo secondo me è uno delle cose che i cittadini italiani hanno voluto liquidare con il voto alzi ma anche con la firma messa sotto quella impostazione non si volevano più le strutture gli apparati di partito a rappresentare delle porzioni della società che andava a chiedere ai cittadini delle quote elettorali
Da far valere dopo
Primo punto secondo punto che cosa si vuole da un sistema elettorale del nuovo si vuole la possibilità di offesa per l'elettore di scegliere chiaramente un programma elettorale
Ma se ne andiamo con Segni Popolari per la Riforma benvenuta la sua posizione sulla porta e sulla droga noi con la nostra posizione sulla porta sulla droga
Il PDS con le sue dieci posizioni anche interne ma quali possibilità di Scelta reale hanno gli elettori noi dobbiamo prima del voto dire
è stato possibile metterci d'accordo su questo tra Segni benvenuto Occhetto Pannella Adornato Bordon tutti quelli che sono qua su queste è stato possibile mettersi d'accordo non c'è la legalizzazione domani
E non c'è neppure la revisione della legge sull'aborto non è che questo viene demandato agli accordi fra il primo e il secondo turno
Ma queste sono cose io
Mi siederò chiaro
Queste sono le ragioni per cui il doppio turno in qualsiasi Salza non quella francese non quella e di altre città o qualsiasi doppio turno oggi come oggi prosegue la frammentazione politica dell'Italia e rende impossibile una scelta chiara su quello che domani ne potrà emergere noi vogliamo invece e siamo d'accordo su credo dall'inizio su quel sonno dobbiamo invece creare degli schieramenti contrapposti che offrano quello che possono offrire io non lo so se saranno poi di centro sinistra o di una sinistra che si accontenta del centro ma queste son cose che hanno qualche senso io non non non non le capisco questo dobbiamo offrire dei programmi elettorali
Qualche cosa intorno al al quale programma elettorale si possono aggregare delle associazioni e delle forze politiche e all'interno di questo qualche cosa di adottare ma prima non dopo agli elettori profferta una cosa chiara è una cosa semplice allora stiamo attenti vorrei dire anche ad Adornato a liquidare Giuliano Amato dice con le battute il Eta Beta sì davanti al sedici si mette il piede no Giuliano Amato rappresenta qualche cosa che non va spazzato via
Marco Pannella è vero ora frequenta gli inquisiti però ciascuno di noi deve riconoscere che quando quelle persone non era né inquisite erano altri i leader politici che le frequentavano e che le facevano eleggere
Queste cose vanno riconosciute perché attenti a frequentare gli inquisiti ma attenti a frequentare anche gli inquisitori
Quando uno si maschera poi da inquisitore perché ha un passato da dimenticare da non far vedere ecco io credo che se vogliamo costruire alternative progressiste in Italia
Abbiamo uno spazio immenso visto che non ci siamo mai riusciti a livello politico se non attraverso le lotte di stradale costituente la strada ben vengano però ricordiamoci che il partito radicale è stata costituente della strada i tempi delle lotte per l'obiezione
A di coscienza per il divorzio per la porta e così via la costituente la strada la patta segni l'ha fatta a bordo l'ha fatta Barbena l'abbiamo fatta noi raccogliendo le firme per la strada
E certo tutti hanno diritto oggi di candidarsi a guidare il nuovo ma senza liquidare quello che del passato non è certamente vecchio grazie
Versiamo Marco Taradash alla parola ora Giulia Rodano qua interverranno Giampiero asinelli e Vincenzo Visco passare un'interruzione
Ma io sono d'accordo con Barbera ho l'impressione che noi oggi con l'intervento di Occhetto
Abbiamo fatto un passo in avanti e forze
Credo che abbiamo anche sgombrato il campo da alcuni equivoci
Mi pare che il primo equivoco
Il primo equivoco il primo problema la prima scelta
Che qui ci viene proposta è una scelta molto limpida e che però richiede ecco e ha delle conseguenze
La scelta che ci viene proposta è che nel grande processo tumultuoso di ristrutturazione del sistema politico italiano noi il Partito democratico della sinistra o comunque noi che siamo qui scegliamo l'idea di una democrazia che si costituisce su due poli
Ora questa idea me mi dispiace per dare nasce per certi aspetti anche per per vera io non so se viene favorita dal turno unico o dal turno doppio a ballottaggio probabilmente viene più favorita dal no
Le tendenze non sono quelle della creazione di una democrazia che si basa su due grandi poli
Credo però che noi abbiamo il problema di arrivare a superare le divisioni che hanno separato i progressisti durante tutto il periodo della guerra fredda
E che hanno separato la sinistra
Perché una parte della sinistra è andata al governo una parte della sinistra è rimasta all'opposizione che hanno separato progressisti laicità progressisti cattolici
Che hanno tenuto insieme in modo coatto diciamo però progressisti cattolici e conservatori cattolici piano a volte tenuto insieme anche una sinistra conservatrice ad una sinistra di rinnovamento
Questo è un fatto è un fatto che è diventato sempre più pesante e via via che la situazione diciamo in qualche modo che il sistema politico in qualche modo degenerava che oggi la vera questione che noi abbiamo che noi abbiamo di fronte
Ora non c'è dubbio che questo non può che cambiare tutti i protagonisti
Che si preparano alla costruzione dei popoli
E devo dire
Che non c'è dubbio che questo un punto ha ragione Occhetto
Recupera e riprende le origini e la motivazione di fondo della svolta che ha dato origine alla nascita del PDS
Perché noi abbiamo cambiato i tipici cambio nome per segnalare questa necessità e cioè che si dovesse rompere quella democrazia consociativa ora non c'è dubbio però che contrattare con i moderati dopo le elezioni o presentarsi con altri progressisti o compromessi uso questo termine che non vengono da sinistra prima delle elezioni è diverso
è diverso
Perché cambia qualitativamente il modo con cui ci si rapporta tra Dinoi
In questo senso io insomma
No condivido le le le questioni che diceva il compagno senatore intervenuto stamattina
La distinzione tra sinistra e progressisti e quello che sarà di sinistra nel nuovo polo e quello che sarà progressista io la trovo un po'bizantina
Perché o questo polo progressista c'è nella società Stam marciando oppure noi qui ci stiamo inventando delle cose intellettuali istiga di ceto politico
Allora io credo che esiste un'accumulazione dei leader dieci sinistre di progresso in questa società io credo di sì credo che esistano perché le culture che noi abbiamo le spalle hanno prodotto un patrimonio che può diventare un patrimonio comune
Lei diceva le l'Eridania riprendeva Giovanna Melandri io ne sono sono convinta che poi alla fine il punto sarà questo sarà il problema solidarietà efficienza
Sarà la questione democrazia dei partiti sapendo che i partiti non sono tutto non sono il nuovo re Sole per cui la il fine giustifica i mezzi sono sopra le leggi perché che i partiti sono parte e sono parti di un processo
E che la democrazia sarà anche democrazia di soggetti politici e di movimenti che io chiedo sono d'accordo con Occhetto scendano in campo
Esterno dal non expedit in cui la democrazia dei partiti attenuti cioè dalla cosiddetta dall'autonomia
Diciamo e dal chiudersi in qualche modo nel sociale e nel civile che veniva imposto da una democrazia che era una democrazia diciamo così tutta chiusa dentro dentro il la cui unica forma di rappresentanza era quella che passano attraverso i partiti
Una un futuro in cui la questione della legalità diventa questione importante un futuro in cui lo stato sociale questione decisiva su cui si misura la civiltà di un Paese
Ma sociale non vuol dire necessariamente pubblico il pubblico non vuol dire necessariamente statale e così via tutte queste cose
Le Borse dello sviluppo sostenibile le questioni che propongono e che propone io non voglio neanche dire il pensiero delle donne
Il nuovo modo delle donne dividere la metto proprio così effetti questa non si sa perché tra le grandi tradizioni INCE mai diciamo che danno vita al pomodoro al futuro polo progressista perché attraversa tutti Bach fatte comunque non c'è ma Cuesta questioni di nuovo al fatto che c'è condivido benvenuto si lamenta la denatalità e c'è la denatalità signore è un problema effettivamente vogliamo cominciare a discutere su come si risolve allora
Esatto per esempio sarebbe una ma potrebbe anche essere uomini Sven fate un po'meno carriera occupati un po'più dei figli per esempio ma questo potrebbe essere un altro modo di costruire un polo progredisca adesso torno fa fare meno carriera rata fa bene a tutti io credo quindi che non bisogna inciampare Azzi nelle parole
E quindi non ci sarà solo uno schieramento elettorale
E non ci sarà soltanto un insieme di siti
Perché se noi vorremmo essere credibili davanti agli elettori dovremmo avere buoni donne parole e modi di vivere modi di comportarci e modi in cui stiamo insieme tratti terzi
Che saranno comunque diversi dal passato per cui io le cose della corda tavolino delle sigle le trovo anche qui una discussione ho finito una discussione vecchia ancora Taradash a tale intimi nutrita al
Venissero finisco un attimo Sosa interrotta da Adornato vent'comunque volevo se mi fate perde il filo allora io credo però che non può essere però neanche un processo tra persone
Perché dentro la ristrutturazione del della politica stanno avvenendo dei fenomeni e due fenomeni fondamentali che io vedo avvenire per la formazione del polo progressista sono quello che sta avvenendo nel mondo cattolico
E che Mario Segni sta tentando di fare che è un processo politico nuovo e quello che sta facendo il Partito democratico della sinistra
Questi sono due processi politici nuovi che in qualche modo rappresentano come dire io la dico così la speranza del polo progressista
Ora naturalmente sono processi di aggregazione difficili vischiosi Into Pati con dentro vecchio e nuovo però sono i due processi che possono consentire a polo progressista di avere una futuro una speranza
Allora io sono d'accordo con se con a con Occhetto ognuno di noi deve fare il suo mestiere
Però dobbiamo sapere
Che siccome la democrazia dei vari poli
è una tentazione molto forte
Ed è molto forte il risucchio verso il passato
Che il tentativo della sinistra e il tentativo del mondo cattolico democratico sono strettamente connessi e collegati tra loro
E che noi dobbiamo trovare tutte le forme per renderli connessi e collegati tra loro perché uno alimenta l'altro
Perché altrimenti il rischio del risucchio verso il proprio reciproco passato delle proprie antiche divisioni è un rischio possibile
E io lo vedo molto forte nel mondo cattolico quello il vero problema disegni non è quello che dicono e Montanelli
Ma è quello che gli pongono i vescovi credito perché e che gli pone Martinazzoli in un'altra forma
Cioè l'idea che i cattolici democratici intestarci devono esserci in modo visibile questo è un problema che non può per cui segni non ci può credere chiedere quindi di scioglierci tutti perché questo francamente mi pare un po'eccessivo
Però noi dobbiamo capire che questi due processi sono strettamente connessi e collegati tra di loro
Perché altrimenti il rischio del terzo dei vari Paoli è un rischio forte e anche quindi di avere una democrazia che si organizzi così e che poi si vada ad accordi dopo diciamo per così Esprit
Da questo punto di vista credo quindi che le regole che si darà verso Alleanza Democratica saranno regole importanti perché anche Alleanza democratiche verso Alleanza democratica
Non Alleanza democratica deve sfuggire anch'essa a rischio di creare l'ennesimo Polo che ancora non c'è
Grazie a Giulia Rodano Giampiero asinelli e poi Vincenzo Visco
Scusate non se ne è chiaro dopo Visco cioè l'interruzione Fasano interruzione di un'ora circa fino alle tre e un quarto quando riprendiamo il dibattito esso dopo leggerò più o meno l'elenco degli interventi
No premetto punto scusate mi servì in frigo qualche ulteriori sofferenze io non posso essere qui oggi pomeriggio e me ne scuso ero disponibile a rinunciare ma intervengo anche volentieri se questo può servire per dire alcune cose molto secche precise
Ricordo le discussioni molto accese nel nostro partito e molto fuori anche del PDS sulla questione dei trasversalismo
Sulla questione di trasversalismo
Beh certo vista con così dice il senno di poi pur
Oggi vediamo di trasversalismo proliferano tutte le parti all'estrema sinistra all'estremo centro all'estrema destra
Credo che noi dobbiamo valutare invece la vitalità profonda proficua e creativa dell'esperienza nella quale ci siamo imbarcati che questo della presa depurazione dell'Alleanza democratica come sbocco per il processo di affermazione di unità dei progressisti nel nostro Paese
Attenzione questo ci dà una responsabilità in più
Sì dalla responsabilità che per primi oggi dobbiamo avvertire che la fase dei trasversalismo i come testimonianza di un disegno di cambiamento
La frase la fase dei trasversali ismi come processo di scomposizione de strutturante creativa in qualche modo stringe sui tre i suoi tempi io credo che possiamo avere anche il coraggio di dire che si sta concludendo
E ora bisogna passare all'opera conseguente faticosa della costruzione unitaria del cambiamento
Di ciò che viene a seguito dell'esperienza della pratica del coraggio trasversali sta che si è avuto di confrontarsi al di là di vecchi steccati al di là di limiti
Oggettivi io oggettivamente sentiti del del confronto politico e culturale
Per questo io penso che se assumiamo questa consapevolezza ne conseguono una serie di delicati problemi che qui sono stati affrontati da bordo Occhetto importanti interventi sul modo stesso di lavorare di Alleanza democratica sui passi
Che dobbiamo prefigurare per andare verso questa costruzione unità
Ed è necessario fondamentale che continui la capacità coraggiosa di confronto culturale e politico
Quindi io rifuggo dalla discussione fatta a colpi di spada tocchi di fioretto che tanto piace ai giornalisti e probabilmente anche ad alcuni di noi che vi si esercitano
Io per esempio rivendico questo salotto al quale sono stato invitato in al quale ho partecipato dall'inizio di buon grado
No presto io mi riferivo tutta la prospettiva
Rivendico questo salotto lo rivendico e nello stesso tempo lo avverto
Lo avverto che le radici del processo di cambiamento che le radici del processo di Alleanza democratica
Non stanno soltanto qui dentro non sono certamente qui dentro ma sono molto al di fuori di noi
E dobbiamo avere chiara nella nostra mente e se mi consentite anche se si può usare un po'retoricamente nel nostro cuore nel cuore che mettiamo in un'impresa di questo genere la fatica di un lavoro profondo per far diventare questo Progetto di Alleanza democratica dei progressisti italiani un vero movimento è un vero un moto di cultura popolare
Questo sta nella metafora del ritorno sulla strada che alcuni di noi hanno voluto segnalare in questi giorni proprio come elemento di caratterizzato
Ravone della dimensione popolare che il processo di cambiamento di aggregazione dei progressisti deve poter avere nel nostro Paese badate io non so se Taradash in coerenza
Io non so se in base al Pd Green culturale
Amato sia compatibile col progetto di alleanza democratico no certamente dobbiamo essere senza confini più più larghe basti che sia possibile nelle nostre attenzione io dico semplicemente che
La cultura politica dell'esperienza di governo Amato e se ho capito bene in contraddizione già con quello che presenteremo il giorno ventinove
Nella discussione e nel lavoro prodotto sulla questione dello Stato sociale
E se non ritorniamo alle ragioni di fondo alle questioni discriminanti di fondo su cui si può costruire lì programma dei progressisti
Che non ha nulla a sua volta le singole identità all'interno del quadro dei progressisti
Allora poi è difficile che questa progetto che questa esperienza possa parlare al Polo al corpo profondo del Paese
E quindi vedo un'alleanza democratica che si costruisce sulla strada nel lavoro tra i diritti o non sarà un'alleanza popolare credo che ci debba preoccupare il disinteresse
Di forze di settori importanti della società primo tra tutto il mondo del lavoro il sindacato rispetto a questa grande discussione che dobbiamo saper accendere non per costruire piccole occasioni di confronto ma per aprire una dinamica e un processo
Profondo e nello stesso tempo costruzione unitaria vuol dire consapevolezza di un fatto molto delicato
Che non si costruiranno le grandi componenti dell'alleanza
O questo offre come dire gioca di fioretto tra di noi sulla composizione a regime dell'alleanza continuerà e diventerà via via improduttivo
Io credo che noi tutti si debba avere come dire una consapevolezza si può essere anglosassoni quanto si vuole ma viviamo in Italia
E c'è una storia profonda del popolo della Società italiana alla quale dobbiamo corrispondere
E credo che noi dobbiamo saper costruire il percorso della Società italiana verso l'Alleanza democratica verso la costruzione delle grandi componenti ideali culturale dell'alleanza
Democratica sapendo che qui c'è un processo di radicali rinnovamenti di radicali scomposizioni di radicali e aggregazione
Sapendo che ci vuole cautela da affrontare questo terre ma sapendo che poi questo questa realtà dovrà prendere forma dovrà perdere prendere corpo e mentre io allora ho combattuto tutta la mia battaglia lotta politica esperienza politica
All'interno di questo partito prima del PC per
Indicare cercare di contribuire alla costruzione di una sinistra vi moderna che io chiamo una cessione a sinistra di cittadinanza che nasce dal lavoro umano si ferma nella dinanzi nel dimensione del lavoro ma va oltre il lavoro e afferma il terreno dei diritti e conquiste il terreno dei diritti
Io vi dico anche francamente che c'è un problema da risolvere
Non si può bloccare la discussione attorno al fatto del rischio del ruolo egemonico del PDS
O del fatto che questo sia il soggetto collettivo più grosso da mettere in campo per magari scaricare
L'altro argomento l'altra questione che abbiamo davanti di come si aggregano le altre componenti dell'alleanza democratica
Le altre componenti di uno schieramento di Paul progressiste che il problema nostro insieme a tutti i progressisti perché io penso che se no voi
Non avremo un processo in Italia di organizzazione delle componenti ideali culturali politiche che possono sostenere e trasfondere a livello della società
L'attenzione verso un processo appunto di unificazione dei progressisti e nello stesso tempo ho finito di organizzazione di questo schieramento e allora credo che noi non faremo un passo in avanti quindi
Specularmente il problema vale anche all'opposto e qui Occhetto virtù delle cose sagge ma dobbiamo dircele
Convintamente fino in fondo e assumerle come un punto di riferimento il destino
Dell'organizzazione politica dei cattolici non può disinteressarsi
Ma il destino
Dell'organizzazione politica della sinistra non può disinteressare lo schieramento progressista
Così come non può disinteressare lo schieramento progressista il destino dell'organizzazione la cultura radicale liberale come veniva richiamato adesso certamente
Ma allora bisogna sapere
Che questo è un percorso tutto da fare
Ma che deve cominciare adesso è il momento che cominci questo percorso
E adesso è il momento che si affermi quel principio che più volte ha sostenuto tornato
Che io concordo innanzitutto per la mia esperienza politica culturale che quello che bisogna finirla con un'idea di politica intesa come lotta contro il nemico
è vero che non bisogna avere paura di perdere pezzi di schieramento a sinistra al centro un po'più a destra
Ma nello stesso tempo bisogna sapere che noi dobbiamo agire con una nuova cultura politica
Che è quella dell'aggregazione su discriminanti profonde di programma
Di uno schieramento unitario dei progressisti che parli a tutta la società italiana e tenda ad aggregare il massimo di disponibilità nel sistema politico nella disponibilità di partecipazione politica nel nostro Paese
Grazie presidente Lidia una parola Vincenzo Visco
Ma voce cercano di asse rapido e schematico e spero di riuscirci voglio dire dunque la
La via verso un'alleanza
Democratica secondo secondo me ma poi anche oggettivamente così è una via obbligata
Sì si vuole dare una prospettiva di
Vito di possibilità di successo di una nuova Italia che si ponga
Il compito sussume il compito di una cambiamento effettivo di classe
Dirigenti e di recupero di un Paese ormai alla deriva cioè questo è un è un dato di fatto o in questo schieramento o non è
Però avuto voi che fosse anche chiari tutti i rischi a cui siamo ci troviamo di fronte che sono destinati anche fosse accrescerne posso settima
Il primo che vedo ma poi ce ne sono altri certamente collegati e quello della contrapposizione che si sta creando tra uno schieramento di sinistra ipotetico uno schieramento di alleanza democratico altrettanto ipotetico
Contrapposizione Caputo è stato chiarito abbastanza al dibattito di oggi in particolare dall'intervento di Occhetto quali sono i giusti i temi al problema ma questa eventuale conto così rione può avere effetti dirompenti sullo schieramento di Alleanza democratica ma non solo potrebbe averli effettivamente sullo stesso Partito democratico della sinistra
E qui si pone tentativo simmetrico a questo che quello invece che sta si sta verificando al centro dello schieramento politico e nella tradizionale parte diciamo conservatrice coordinamento Poviglio cioè c'è una spinta fortissima in questo momento questa fase
Attuare soluzioni che mantengano le cose come stanno e da questo punto di vista devo devo dire qui sono molto critico nei confronti
Di alleanze democratica che le soluzioni che si prospettano per le leggi elettorali
Sono se no non solo decisiva sono molto importanti e l'insistenza che per tanto tempo è stata fatta da segni anche da Barbès
E abbiamo visto adesso Taradash sul turno unico sono qui è quelle che poi rischiano di perpetuare una situazione di frantumazione il come esatto contrario di quello che si crede perché cosa accade qual è il rischio qui ci sono alcuni bacini elettorali possibili
Se uno è quello dell'ex Partito comunista
Quindi il turno unico inevitabilmente porta designare candidati in quell'area ecco su quell'alleanza
Poi ci sono c'è un fascino liberalsocialista ed è quello su cui si stanno muovendo si stanno muovendo alcune forze Pannella e questo
Poi ci sono
Altre cose dove c'è la lega ce la DC a questo punto che rischia di restare veramente spiazzato proprio Mario Segni e e questa idea idea di una una deviazione la creazione centrale quindi io ritengo molto più opportuno Speer rinunciabile al nostro progetto e per giunta no per giunta ritengo che non sia concepibile né proponibile logicamente una distinzione tra calma e senato nel sistema Orazio
E lì tempo incide termina questo la mia preferenza che Sartori assolutamente ragione cose che ha scritto su questo anche se mi sembra che il ballottaggio tra i primi due si è una cosa perfettamente perfettamente accettabile non è non è non è questo un problema però ci deve essere una spinta ad aggregazioni per vince col cinquanta per cento
Questo è decisivo perché se no non si fanno le alleanze né la situazione si sta creando
In Italia oggi questa almeno e la mia impressione l'altro punto
Che pure importante e che poi e le e legato alla scelta fra un turno o due turni perché lasci ottantuno perché veniva tanto sostenuta mi ha sostenuta da tutti quelli che dicevano che bisognava disarticolare il sistema dei partiti
Riceve che così è dirompente si fanno nuove alleanze non è che nuove aggregazioni
Va bene dico questo
è un'aspirazione più che legittima
Però bisogna rendersi conto che noi la situazione attuale non sappiamo cosa succederà effettivamente i partiti esistenti e quale delegazioni future saranno possibili
Quindi ci lavora un periodo in cui una alleanza democratica dovrà coesistere con forze politiche organizzate con organizzazione politica che Pai fanno parte già adesso di alleanze locali in quanto tale perché Alleanza democratica nasce con una forte componente repubblicana chiaramente individuabile
Nasce con i popolari del fondo comunque si aggrega no quella un'organizzazione politica
E e io dico e quindi quindi dico da questo punto da questo punto di vista
Non ci deve essere in questa fase che sarebbe pericolosa secondo me l'illusione che in alta Alleanza Democratica Possa fin da adesso Pussy esso ha con un soggetto politico
Questo è un rischio che e io ho visto varie volte a Forlì affiorare
L'ho visto varie volte negli atteggiamenti di singoli esponenti dirigenti dirige cioè promotori
E anche nella proposta consentitemi che è stata fatta oggi di presentare un programma di Alleanza democratica su cui altre forse dovrebbero poi discute ecco non mi sembra un metodo necessariamente necessariamente corretto nel senso nel senso che
Sì no cioè ci possono esser contributi di tante tante tante persone sulla sulla su tante cose però dato io credo che sia estremamente potente che il il progetto a abbia successo ecco volevo sottolineare anche con una certa
Va be'poi informa respiro va benissimo no dico lo spirito di queste cooperò impotente guardate impotente e che voi e qui chiudo c'è un alto c'è un altro rischio
Che se che è un'altra così diciamo vocazione di una parte della sinistra italiana che che il rischio Attico la nobilissima tradizione che l'azionista ora io tutta la mia storia cultuale personale e diciamo
Azionisti
La storia della mia famiglia strettamente legata a questa esperienza e poi sarebbe io penso secondo gravissimo perché poi la solitaria insegna al tre altre cose l'attivazione non a caso appunto dicono per esempio
Voti alle elezioni si disintegrò subito dopo perché dentro c'è uno alta dei componenti diverso ideologicamente
Che ci aveva Emilio Lussu e Ugo la Malfa
Cioè c'erano tante cose allora ecco non cerchiamo di anticipa una conclusione possibile auspicabile con una organizzazione no che
Non può essere ancora prima tutto vi ringrazio
Allora io faccio rapidamente prima scusate prima di prima di chiudere la mattinata il punto sulla situazione nel pomeriggio di gambe che sana e nel pomeriggio
La nel pomeriggio che cominciamo a mettere un quarto abbiamo come int. primi interventi Giovanni Paolini di Sulmona e Gianluigi Palombella di Pisa
Poi tutta un'altra serie di interventi io credo che ragionevolmente intorno alle quattro un quarto quattro e mezza si possa cominciare la Tavo la rotonda la quale ripeto partecipano Walter Veltroni Giorgio Ruffolo Michele Salvati e Ferdinando Adornato grazie
Fuori Sciacca il salire dentro e poi abbiamo uno degli interventi dunque ne abbiamo segnati al momento
Circa quindici sedici persone li dovremo tenere nel giro di un'ora massimo perché se non vogliamo fare troppo tardi se vogliamo che la conferenza è la la tavola rotonda finisca intorno alle sei e mezza che onorare ragionevole dobbiamo cominciare non più tardi delle cinque meno un quarto la tavola rotonda adesso iscritto a parlare era giova è Giovanni Paolini di Sulmona
Se c'è
Ecco se non c'è regionali purtroppo Nicolini e ha ha detto che forse dovrà ritornare dove a partire Gianluigi Palombella docente universitario di Pisa e nonché promotore del circolo riformare la politica di Pisa
Cercherò di abbreviare le mie considerazioni per partire da
Una valutazione tutti sapete vedete la complessità della situazione che viviamo
Quello che probabilmente più chiaro noi abbiamo vissuto negli ultimi anni è stato una lenta e inesorabile corsa verso il centro
Nel senso che quello che noi chiamiamo lo scambio politico divenuto il simbolo
Di una serie di complementarietà tra forze politiche e anche della negoziazione di bisogni rare ed è esattamente quello che mi sembra sia contenuto
Il rischio contenuto dentro il pullulare in questo momento in questi giorni di numerose forme di sedicenti alleanze
E il rischio poi finisce per essere quello che il nostro sistema politico diventi una sorta di partita di calcio che giocata solo a centrocampo
Ora noi oggi viviamo questa esperienza anche a Pisa la viviamo in tutte le realtà locale periferiche
E dobbiamo invece dare una risposta alternativa
Il nostro compito è certamente quello di ridefinire sulla base di progetti forti su contrasti decisivi le nostre azioni andare avanti sui contenuti lavorando perché a riti che azioni progressive di ora in ora
Ma c'è di più però il nostro compito si caratterizza perché noi intendiamo dare alla sinistra un nuovo metodo di azione
Vorrei sottolineare questo punto noi certo individuiamo nella tutela dei diritti sociali e di nuove forme di cittadinanza
Della qualità della vita
Dell'ecosistema delle pretese ma queste pretese e questo mi sembra un elemento forte di novità di Alleanza democratica o di un grande schieramento che io chiamo a sinistra del centro non sono pretese da compensare o negoziare sul mercato politico
Rispetto ai poteri forti del nostro Paese sono pretese non negoziabili
E sono pretese da inserire in un conseguente responsabile progetto complessivo
La sinistra italiana che noi immaginiamo non come sinistra di semplice opposizione ma come sinistra di governo finalmente deve tuttavia quindi dimostrare attraverso un'autonoma azione
Che è un'azione di governo la razionalità e la compatibilità di queste pretese con lo sviluppo
Ecco l'interesse comune
Su un altro piano ci si obietta che quand'anche questa identità politica che tendiamo a costruire fosse ben definita
Poi in realtà essa presupporrebbe lo scioglimento del Partito Democratico della Sinistra e la sua perdita di autonomia
Credo che su questo punto su cui oggi si è riflettuto occorra però ancora riflettere
Perché i dubbi e le ambiguità non sono affatto scomparsi e noi ci lasceremo oggi probabilmente
Senza nuove idee a questo proposito da portare a casa e sulle quali lavorare perché Alleanza democratica si costruisce certo qui
Ma voi che venite da fuori sapete bene quali sforzi quanto lavoro
E quanto controcorrente quanto in controtendenza noi dobbiamo andare realmente perché noi abbiamo a che fare non con un lavoro per così dire intra parlamentare o tra ottimati ma abbiamo da lavorare con la gente
E la gente non vuole ambiguità
Eppure il problema è complesso e si presta queste ambiguità io vorrei proporre una riflessione su questo piano
E la riflessione che probabilmente non c'è incompatibilità tra uno schieramento come Alleanza ed un partito strutturato come il PDS
Si tratta di ragionare cioè in modo nuovo pensando ad un elemento nuovo che viene spesso citato ma su cui mai per ora abbiamo fatto una riflessione approfondita la forma partito il mutamento della forma partito
Voi ricordate tutti il partito nuovo di di Palmiro Togliatti e il partito della democrazia era il partito della democrazia che si organizza che doveva tirar fuori dall'esperienza fascista
Le grandi masse popolare e doveva erigere delle trincee fortificate contro un'altra grande forza improntata invece alle agli ideali e alle ispirazioni cattoliche questo era il quadro e questo partito si caratterizzava il partito nuovo di Togliatti attraverso un alto quoziente discrete scusate discreti e di elettori una forte militanza disciplinata dall'alto la marcata caratterizzazione ideologica e programmatica
Questo era il mezzo per dar voce all'opposizione operaia ed è stata una grande azione svolta in Italia questa del partito togliattiano
Solo che col tempo fino agli ultimi anni è andato emergendo una pluralità di ispirazioni e di idee anche dentro questo partito che diventava incompatibile con la sua struttura che era una struttura chiusa
Tutti hanno detto oggi che il PDS è stato un passo avanti oltre quella struttura chiusa ma anche hanno detto che questo cammino il PDS non lo ha percorso sino in fondo
Noi invece proponiamo ma non in contraddizione Alleanza democratica perché è una forma nuova una forma partito nuova
Ci si chiede è un partito un movimento o cos'altro è una forma partito nuova e questa la riflessione che ci attende nei prossimi anni
Certo in questo momento io non escludo che il PDS voglia accentrare su se stesso ricostruire su se stesso la sinistra
C'era un bagliore di questa possibilità anche dentro le parole di Occhetto che erano di grande simpatia verso alleanze
Ma proviamo a pensare a un PDS che si auto e spendesse cercando di inglobare alcune frange della sinistra
In questo caso il PDS paradossalmente dovrebbe sciogliersi perché il PDS non ha ancora una struttura in grado di garantire le identità altrui
Nessuno vorrebbe farsi toccare dalla pranzo dall'abbraccio mortale del PDS perché non si sentirebbe garantito chiedetelo alle altre forze della sinistra
Se sono d'accordo a farsi fagocitare Palma Houghton ostensione del PD
Di certo non lo sono
Al contrario un partito con il PDS non è incompatibile con Alleanza democratica
Perché non dovrà sciogliersi per farla
Perché Alleanza democratica si pone su un piano diverso rispetto a un partito strutturato come il Partito democratico della sinistra ora
Noi chiediamo
Che si costituisca Alleanza democratica ma che si costituisca sin da ora
Non dobbiamo accontentarci di manifestazioni di simpatia di forza che prendono tempo per verificare se altrove ci sono altre possibilità
Dobbiamo costituirlo questo soggetto politico noi lo stiamo facendo a Pisa dove siamo addirittura nati
Tenendo insieme i Popolari per la riforma e tutte le altre forze che si riconoscono in Alleanza democratica inverso Alleanza democratica ma ora non si può più aspettare ora dobbiamo costituire il comitato costituente o come altri vogliono come in qualsiasi altro modo lo si voglia chiamare di Alleanza democratica
E solo così che poi queste ambiguità che ci frena non si possono sciogliere
Voglio fare un'ultima piccola considerazione
Noi dobbiamo costruire alleanza perché essa diventi il luogo di riflessione responsabile
E di definizione di una cultura comune
Che è radicalmente mancato nell'attività frazioni Istica dispersiva dei partiti storici
Alleanza occupa un altrove rispetto a ciò che il luogo di operatività di ciascun piccolo movimento magari monotematico di qualche associazione dei cittadini o di qualche partito che tradizionalmente atteso a ottimizzare delle preferenze elettorali
La forma partito che noi proponiamo e certo come si e siccome si ha detto sempre più leggera
Ma noi chiediamo al PDS e alle altre forze di rilanciare se stesse dentro Alleanza democratica di essere ora uno dei grandi insiemi che mirano in modo paritetico a costituire questo coordinamento stabile
Ed è proprio questa stabilità che lo differenzia da ogni tipo di aggregazione partitica come agenzia elettorale
A mo'di quelle statunitense
Noi quindi al PDS chiediamo di rendersi compatibile
Ma mantenendo il suo ruolo di mediazione sociale
Le sue caratteristiche operative ossia coltivando una storia e una tradizione che anche per la loro acquisita
Attualità e dinamicità possono essere vanto di questo partito effettivamente in Europa
Il PDS ritengo
Che seguirà questa via sarà nella direzione del futuro
Renderà il più grande servigio ai lavoratori che lo hanno sempre sostenuto grazie
Grazie a Palombella volevo ricordare la brevità degli interventi è stato almeno abbiamo concesso un cinque minuti abbondanti in più anche perché nel primo intervento Monica Tavernini di Napoli
E poi si prepari Neto bianchi di Folloni
Io sono consigliere comunale di Napoli attualmente
Riflettevo sull'ultimo punto che ha toccato Achille Occhetto nel suo intervento e cioè
Del fatto che probabilmente su questo son d'accordo con lui
L'esperienza di costruzione di Alleanza democratica deve partire dalle realtà locali allora vediamo nelle realtà locali che cosa però succede
A Napoli
Il crollo del vecchio sistema politico è stato repentino improvviso il direttorio politico che sembrava invincibile da un giorno all'altro e nella polvere
La domanda che ha percorso la città all'indomani di questo crollo
E che cosa verrà dopo
E c'è stato una sorta di smarrimenti top se qualcuno di voi ha visto le trasmissioni che ha fatto da Lerner nella settimana iniziale della Tangentopoli napoletana lui sottolinea continuamente vedo il rischio di un voto in questa città e questo è un rischio che è stato ed è ancora molto concreto
E diceva Bordone stamattina e mi in politica i voti non restano vuoti troppo a lungo perciò io una certa fretta avverto una certa fretta
Anche perché non sono sicura che anche dopo pochissimi giorni dall'aprirsi della Tangentopoli napoletana
Non credo che questo vuoto sia rimasto tale cioè vedo segni di tentativi di riempirlo questo voto
Io credo che sia comprensibile da parte del segretario del PDS
Diciamo a vere una sensazione dei tempi probabilmente diversa da quella che sento io che non faccio il segretario del PDS e non ho la sua medesima responsabilità
Tuttavia io vedo che il tempo lavora lavora velocemente a Napoli
Il rapporto tra i viscere e il popolo è sempre stato un rapporto servo padrone di quelli che si leggono nella letteratura o in alcuni famosi film
Cioè in cui
Appunto i due ruoli sono interscambiabili e molto ambigui e in cui carnefici e vittime spesso si confondono
Il crollo di Vito di Pomicino di De Lorenzo e Di Donato
Può essere la fine la crisi anche di abitudini di vita e di un rapporto distorto nel profondo tra cittadini e e ceto politico a Napoli ma può essere può anche non essere non è detto che automaticamente il crollo dei viceré
Candy
Questo problema in una città come Napoli una città nella quale dalla disperazione dal muto
Spesso sono emesse risposte
Gardini in pista emessa risposta di destra storicamente si si sono potuti creare aggregazioni pericolose la disperazione a Napoli bisognerebbe riflettere su quello che tante volte ha determinato allora io sento estremamente urgente
Costruire a Napoli
L'Alleanza democratica Alleanza democratica
Perché non sono convinta che appunto si automatico io vedo già i segni di un tentativo da parte delle vecchie classi dirigenti
Al netto dei grandi capi ormai bruciati ma di riconquistare il campo a Napoli si è creata di nuovo una Giunta col sindaco democristiano
In consiglio comunale si è proceduto a sostituire gli inquisiti con altri sullo blando i consiglieri comunali
Facendo entrare i seguenti nella lista si è rinnovato il consiglio comunale per un buon quarto si sta tentando di riaccreditare la medesima classe dirigente io questo già lo sento
Che atteggiamento anch'PDS napoletano su questo quando io sento il commissario della Federazione del PDS di Napoli dire che
è per questo motivo è necessario che la magistratura oltre ai generali
Faccia presto fuori anche i colonnelli del vecchio sistema politico
Ho un forte rammarico perché io vorrei che la sconfitta dei possibili colonnelli che ci ritenta no del vecchio sistema politico avvenisse per via politica
E non per via giudiziaria in questo sento senso sento l'urgenza
Di creare subito un nuovo soggetto un nuovo soggetto politico in città
Si può pensare che a Napoli basta dire come appunto dice
Il PDS in questo momento a Napoli
Basta dire la sinistra basta dire l'alternativa di sinistra la sinistra ha già governato Napoli
E se c'è una ragione una tra le ragioni della sua crisi come forza di governo a Napoli
Questa è stata l'illusione che bastasse sedersi al posto di comando della città e rimanervi il più a lungo possibile anche quando tanti segnali dicevano che bisognava interpretare quel ruolo in in maniera più dinamica
Si può parlare oggi ancora di alternativa di sinistra a Napoli con quello che è successo alla sinistra a Napoli
E che cosa è la sinistra a Napoli
Mirella Barracco questa signora dell'altissima borghesia cittadina che c'è a Posillipo una villa più bella di quella a fianco della Presidenza della Repubblica di villa Rosebery
Sabato e domenica scorsa insieme con le sovrintendenze ha organizzato una manifestazione della quale forse avete sentito parlare monumenti porte aperte
Che ha fatto girare per un sabato e una domenica i napoletani di tutti i ceti per i monumenti chiusi di tutta la città
Un'altra Napoli hanno detto i giornali ma questa signora dell'altissima borghesia che so che facciamo dove la mettiamo
Né i moderati ogni progressisti
A Napoli oggi quale quali sono i ceti interessati
Ad una rinascita civile e sociale di Napoli
C'è una parte sana dei ceti forti
E ci può essere la parte debole della città e l'alleanza da stringere è tra queste forze sociali
Allora anche il PDS a Napoli io credo belle capire che solo quest'alleanza di interessi che in questo momento con vengono per il futuro di Napoli
Può determinare la rinascita di Napoli
E non c'è nessun patto di sangue che appunto si stringe una volte per sempre un'alleanza è un'alleanza che noi vogliamo costruire sulle cose sui progetti
A Napoli
Questa è la domanda che io pongo vorrei porre al mio partito a Napoli e ci provo
Il problema è salvare l'identità scalfita del PDS o ai costruire l'alternativa delle classi dirigenti è salvaguardare la nomenclatura del PDS senza voler pagare nessun pezzo o al quello di sacrificare anche qualcosa di sé per ridestinati e vogliamo aprire la nostra città
A me questo è l'interrogativo diciamo che mi assilla sin finisco subito in questo senso quello che vorrei dire concludendo accompagna Occhetto
E che se posso permettermelo ovviamente e che qualche volta diciamo in certe circostanze
Riconoscere che in un dato momento la spinta propulsiva che ha avuto un progetto in una fase riconoscere che quella spinta propulsiva
In un altro momento può averla qualcun altro può averla un'altra aggregazione politica non è secondo me è un segno di debolezza ma potrebbe essere invece un segno di saggezza
Grazie Monica Tavernini netto bianchi di Follonica saluto anche l'arrivo del professor Giorgio Ruffolo e poi invito Michele Salvati Ferdinando Adornato e Walter Veltroni man mano che arrivano a venire qui abitavano
L'altro giorno l'abbiamo seguito tutti per televisione
Giulio Andreotti dichiarò
In Senato che Luís non credeva ai giudici della terra lui crede solamente a un Di Pietro celeste e a questo Di Pietro Andreotti
Si appellava a modo suo Giulio Andreotti aveva ragione
Nel senso che per giocare
Una propria dispensa sul piano dell'eternità
Può anche non avere fretta
Quindi per le quaranta o cinquant'anni di potere come ha tenuto sono una cosa irrisoria per noi
Pesce sono stati tanti molti troppi comunque beato lui
Bossi invece ma ha trovato nel vocabolario da un po'di tempo segue molti vocabolari la parola Nemesi e la usa quasi sempre no
Così si sente ora al novello Maometto che fa il profeta della giustizia storica che tutto spazzerà
Chi lo dice chiaramente si prepara a tenerlo a battesimo i prossimi quaranta cinquant'anni della storia della nostra Repubblica
Beata anche Luigi sì beati loro ma poveri noi che questa riflessione forse non lo teniamo molto molto presente
Su quello che ci può aspettare quindi ne parliamo dell'alleanza giochi equilibri quadrature del cerchio però su quello scenario
Di un prossimo domani
Ecco non ci riflettiamo abbastanza noi poveri laici che misuriamo in tempo sulle nostre mise resistenze
E quindi non abbiamo questa grossa prospettiva su metro della nostra quotidianità misuriamo anche le nostre delusioni le nostre passioni
Ecco perché dico questo come come premessa
Ma perché mi trovo
La situazione del ridetto de risentito dei di una stazione di vissuta
Insomma in una situazione un po'bizzarri scomoda
Di chi è costretta a distanza di due anni
A di sentirsi ripetere guai se le solite cose
Col medesimo interlocutore non è una situazione
Cioè voglio dire sono passati poco più di due anni da quel due febbraio
A Rimini
Allora compagni Occhetto è andato via mi dispiace ma mi permetto di mi rivolgo a lui personalmente allora compagna Occhetto
Io credetti nella tua proposta nella tu intuizione nel tuo coraggio
E ci gli obiettivi da Ulivo che non vantava appartenenze anzi si vantava di essere uno uniti IMI
In appartenente nel senso nel senso no della società civile perché era un cittadino che osservavo la politica è un impegno civile ma comunque non mi sentivo di aderire a nessun gruppo organizzato
Quindi non era un nostro della politica e come semplice cittadino io decisi di dare il contributo alla nascita
In questa proposta politica
Dopo Rimini dopo poco le avvisaglie c'erano già state mi accorsi insieme a molti altri che si sono perduti per i strada perché ma avete anche il conto
L'elemento umano lo spessore umano che si perde per strada mentre mentre si sta parlando si sta
Facendo tattica bene ecco ci accorgemmo io con gli altri che la magnifica avventura
Che di cui ci parlava Bobbio tutto era tranne tranne che magnifica
Ecco perché mi trovo in una posizione un pochino bizzarra e un pochino scomoda cioè all'interno di una liturgia che rischia di ripetersi
Sono passati ventidue anni per l'Italia per questa nostra Repubblica s'sono passati degli anni luce
In questi due anni
Rispetta vostro dialogo di due anni fa compagnia il PDS no il tempo mi sembra che si è fermato
A Rimini
Un pugno giorni difficilissimi ricordiamoci c'era il caso Pietro Ingrao e la guerra nel Golfo
Oggi non c'era più la guerra del Golfo c'è ancora il caso Pietro Ingrao
Io stimo il caro Pietro ma figuriamoci chi voglia anche beni diacono si altri cent'anni di vita ma non se ne può più sinceramente ecco quindi capitello sconforto che rischia di sentire la mia voce che ripete
Che ripete un dialogo che finisce per essere poi il relatore due anni sono quindi passati cruciali velocissimi
Per la nostra democrazia e per il nostro futuro Due anni lentissimi per la costruzione di una forza politica moderna
Unitaria progressista
Il discorso di Alleanza democratica per me non è altro che la continuazione naturale d'un discorso che era già iniziato in nuce che però in qualche maniera non si è sviluppato quindi Pio mi sento non d'esterno Alleanza democratica ma di interno
Non da esterno al PDS ma di interno quindi modo mia vantando due doppia appartenenze difficili da portare e di contribuire affinché voglio dire dobbiamo pochino adeguare il nostro passi
La nostra capacità di lavorazione processi della storia
Mi si diceva sempre era un impaziente che i tempi non sono maturi che tempi storici
Voglio i suoi processi è vero i processi storici hanno i loro tempi ma qualche volta questi tempi ce lo sono anche velocissimi
Anzi gli ultimi due anni processi storici hanno campato stanno galoppante noi oggi qui cosa facciamo stiamo a discutere se comprare unno dei nuovi cavalli
Rispetto a quelli che dignitosamente così constatiamo nelle nostre rispettive stagne
Ammesso che i Ronzini ideologici che ne possediamo si possono chiamare calare quindi questa è la situazione ripeto scomode e fastidiose
Compagni del PDS
E quindi interroga anche me stessa compagnia Occhetto
Io Sos poco nel PDS che credono nell'alleanza perché credo
Nella possibilità che è tutto umana ripeto tutto umana della democrazia di una democrazia è bene ripeterlo di popolo in una democrazia hanno oligarchica
In una democrazia
Che si fa anche atti quotidiani la democrazia che ella si alimenta la si difende anche stando difendendo il posto di lavoro degli operai presidente di Piombino
In una democrazia che la si balla si difende anche stando con gli studenti nei quali ogni giorno di più nei loro occhi leggo lo sgomento
Per un futuro che vedono sempre sempre più nebuloso
Quindi una democrazia di popolo che sia anche anche storie di popolo che si anche memoria di popolo e per questo compagno Occhetto mi rivolgo ancora che
Voglio credere mi sforzo di credere ancora in voi
Perché di questa storia di popolo di questa memoria di popolo il PDS è parte integrante e temi che lo si sappia
è parte integrante e proprio perché al dovere anche storico di difendere questa storia
Deve in qualche maniera
Uscire dalle nebbie fumose
Di un Ladispoli ancora tutti interno all'apparato io scenderei e scendere in campo aperto
Sì Francesco mi richiama all'ordine permettetemi
Solamente su una una una una considerazione finale
Spinsi fanno molta dei fatti molte domande e cosa farà segni l'alleanza sarà di sinistra
Non si è interista ecco questi sono collegio Ronzini si affrontino porre queste domande secondo me sono Ronzini ideologici che proprio non porta da nessuna parte alleanza sarà quello che noi lo vorremmo far diventare alleanza sarà il suo programma e su questo programma mia lavorarci siamo in ritardo sul programma è vero ma appunto proprio e si approvano in cominciamo subito a lavorarci ma facendo parlare le cose
Michele Salvati non cento anni che ci prova a proporci delle vie la scusi perquisire
A proporre delle linee programmatiche incomincia a ore appunto a prendere apprende a prendere atto capisco l'aspirazione legittima del partito democratico la sinistra di salvaguardare un'identità anche formale della prova appartenenza sarebbe però incomprensibile
Subordinare i suicidi a subordinare
Questo diritto a il far perdurare un'incertezza nello sciogliere a certi studi perché perché se la democrazia di popolo dobbiamo incominciare a scendere con la gente è inserita la gente a essere gente tra la gente voglio dire venendo poi parlando in soldoni ai cassintegrati e disoccupati cosa gli diciamo i tempi non sono maturi ancora ci sono problemi di quadratura del cerchio da decidere
Acqua alla realtà sociale che vediamo la lasciamo ai programmi di Bertinotti di Garavini non lo so alle donne giorni ai giovani in cerca di prima occupazione cosa diciamo e tutto rimandato al giorno del giudizio a questo Iodice già Orlando
E lo dice forse meglio di noi
Ecco allora
Cercando di essere più stranamente pragmatici
Più decisi
Cerchiamo di uscire da queste stanze compagni del PDS uscite da da da dalle vostre Saso usciamo tutti dalle nostre istanze e chiudo parafrasando un accenno dava fatto già villi bordeaux troviamoci tutti una nuova agorà costruiamo la noi una Polisse per i prossimi quaranta e cinquant'anni non la consegnavo per nostra pigrizia o nostri rettitudine a Bossi grazie
Grazie NATO Bianchi io vi invito veramente essere brevissimi perché altrimenti non riusciamo a rispettare i Teggiano li rispettiamo stringiamoci se tra l'altro chi interviene
Quindi Evangelisti dà il buon esempio e rinuncia Pancrazio io credo possono parlare tutti l'importante è severamente stringati credo a questo punto ogni quattro cinque minuti attesta la parola a Elio Veltri tra i promotori del comitato diverso Alleanza democratica
Dopodiché si prepari Gianluigi parli di Casalecchio
Ma io credo che nessun progetto anche il meglio formulato può essere credibile una frase come questa
Se non è proposto da uomini che non siano discussi
Questo è il primo problema lo dico con grande chiarezza come l'ho detto altre volte perché se il nostro vivendo un omnibus sul quale rischiano di salire tutti in un suo progetto abortisce
Prima di prendere il largo quindi noi abbiamo bisogno di regole per le adesioni alla rappresentanza
Voglio essere estremamente chiaro questa mattina Taradash ha fatto il nome di Giuliano Amato Giuliano Amato è stato uno dei maggiori responsabili di questo regime
E io credo che Giuliano Amato e ebbene che ritorni all'università perché perdiamo un uomo di regime invece guadagniamo un grande professore di diritto perché tutti
Secondo faccio un altro esempio Claudio Martelli è stato l'uomo politico più corteggiato d'Italia per un anno
Pensate se fosse entrati inversa Alleanza democratica allora io vi chiedo e mi chiedo
Ma un avviso di garanzia può fare la differenza sui comportamenti decennali quindicennale sulla vita di un uomo credo assolutamente no non può essere un avviso di garanzia dei giudici che fa la differenza
E quindi noi su questo dobbiamo riflettere molto seriamente
Le regole in un Paese come il nostro in cui sono state sempre violate diventano un fatto fondamentale anche per i nostri interno secondo
I nostri interlocutori
Questa mattina si parlava di segni ma segni deve fare il suo mestiere e non il mestiere di uomo di sinistra
Perché altrimenti i cattolici democratici non lo votano segni non raccoglie i consensi che deve raccogliere lasciamogli fare il suo mestiere e lasciamogli rappresentare i ceti e le persone che deve rappresentare in questo senso è utile segni se si mette a fare il mestiere degli altri segni non è utile vorrei poi dire un'altra cosa tra i nostri interlocutori nessuno ha citato la Rete io credo che sulla Rete vada fatta una riflessione molto seria
Non è che ci si può dare per scontato che la Rete sia permessa ad una interlocuzione di un movimento come il nostro
E veniamo al PDS perché siamo militanti del PDS a me pare che ieri Occhetto questa mattina abbia dato una risposta precisa puntuale e anche corretta
L'hanno già detto in molti in alleanza si può completare sviluppare e completare il progetto del PDS che non si è né sviluppato né completato voglio ricordare che non a caso fu chiamato Partito democratico della sinistra
E non ci proponiamo di costruire un grande partito democratico europeo progressista
E che ci fu una lunga polemica con Craxi e con i socialisti perché volevano che nel nome comparisse del nuovo partito la parola socialista l'intuizione di Occhetto e dei suoi collaboratori fu molto felice
E allora per sviluppare il progetto del Partito democratico della sinistra c'è bisogno della contaminazione di un apporto culturale che può venire dall'interno di Alleanza democratica
C'è bisogno di nuove regole che Strong Dino sul nascere qualsiasi ipotesi di quotazione e di consociativismo
E c'è bisogno dell'elaborazione di un progetto programma perché parlo di progetto programma
Perché nel progetto noi individuiamo i valori e gli obiettivi strategici e il programma invece deve essere un programma che si colloca all'interno del Progetto e deve essere un programma di governo che sia realizzabile
Questo secondo me invece se si pensasse ancora all'unità delle forze di sinistra anche nella sua variabile di unità della sinistra di governo oppure all'unità delle forze dell'Internazionale socialista
Mi pare che Occhetto quest'oggi non l'ha riproposto de queste sono formule inadeguate e certamente perdenti perché il problema con la nuova legge è quello di prendere il cinquanta virgola uno per cento dei voti
L'ultima questione è chiaro che l'obiettivo in questo Paese e quello della scomposizione della ricomposizione dei partiti ma anche dei movimenti
Ma tutti sappiamo che la composizione lari la scomposizione la ricomposizione non si può fare dalla mattina alla sera
E non si può inventare allora io propongo un metodo che permette fondamentale perché la politica ripeto ha visto la violazione delle regole da parte di tutti in questo Paese sempre
I partiti violavano gli statuti i parlamentari violavano le leggi che che che contribuivano a fare
Gli amministratori violavano i propri atti amministrativi e così di seguito
Noi siamo fuori dall'Europa non perché le nostre fabbriche non producono con i francesi tedesche o gli scandinavi
Noi siamo fuori dall'Europa perché non ci abbia non abbiamo cultura delle regole perché violiamo le regole e perché siamo in un sistema di illegalità diffusa
Allora il metodo che io propongo e questo regole comuni con tutti i patti annessi di Alleanza democratica
Regole comuni per le candidature a tutti i livelli per l'indicazione del capo del governo domani quando avremo fatto la riforma elettorale
Gruppi comuni in tutte le assemblee elettive un comitato di garanti comune
E poi naturalmente un comune programma di governo ora è chiaro che questo non è l'Alleanza democratica
Ma queste molto di più di un patto federativo
Stata un patto federativo che è un fatto solo elettorale
E e noi non lo vogliamo come di come dicevi tu questa mattina e non è sufficiente per noi e il grande partito democratico che vogliamo costruire queste lo sforzo a mio parere che dobbiamo fare anche perché dall'assunsi Toni di regole comuni di un processo comune di un programma comune derivò una cosa fondamentale per costruire il grande partito democratico che ognuno dei componenti e degli interlocutori
Si deve rimettere in discussione altrimenti da soli non si rimette in discussione nessuno
Grazie Elio Veltri anche per la brevità Gianluigi Valli di Casalecchio e poi Guido Bianchini di massa
Francesco
Ma ho creduto significativo portare un contributo di un circolo di Alleanza democratica di Casalecchio di Reno che voi a Bologna
Cioè a pochi chilometri da dalla Bolognina cioè da dove
Credo di poter dire come essere cominciato col percorso che che qui tutti ci auguriamo possano continuare
Quello che da un po'di tempo mi sto chiedendo S. un partito può rappresentare non dico gli interessi di di tutta la gente di una nazione cosa questa smontato dalla storia
Ma della maggioranza di quella nazione la risposta che mi sto dando
è che in una situazione variegata come quella di oggi ciò non è possibile
E tanto più lo è in un sistema che nel consentire finalmente l'alternanza Tremiti in carica subito chiara una maggioranza appunto
In particolar modo la sinistra sapendo anche che occorre ridefinire alcuni significati di ciò che oggi alla sinistra
Non è nelle condizioni di avere di avere tale maggioranza soprattutto conseguentemente alle sue forme organizzative attuali e ad un sistema che finora ne ha valorizzato la frantumazione
Ora ciò che risulta evidente sia dal disfacimento del sistema attuale sia dalle aspettative sicuramente dalle necessità istituzionali sociali ed economiche
è che un nuovo sistema non poche reti sì sul sistema appunto di alleanza almeno per un non breve periodo di transizione
Allora il rischio è che le nuove alleanze sul milione e quindi non risolvono l'aspetto consumato e deleterio del consociativismo
Ciò vuol dire non somme di partito
I partiti ma neanche somme di soli obiettivi vuol dire sintesi di programmi o che qualcuno porta qualcosa di ciò che rappresenta ed incarica qualcun'altro a dar seguito responsabilmente visibilmente agli impegni presi
Se quindi è vero che una variabile stanno i contenuti dei programmi lì ora un'altra variabile che culturalmente occorrerà accertare de quello del tempo
Sintesi programmatiche sono possibili in certi periodi fra determinati soggetti politici ma non in altri periodi
Ciò che è possibile oggi per il PDS in funzione del periodo che abbiamo di fronte è giusto sapere che può non essere possibile superato questo periodo
Per due inevitabili poi aspetti l'adeguamento della stessa forma partito conseguentemente punto l'evoluzione in corso il cambiamento delle necessità continue di Unes di una società il PDS non ha compiuto vanno ripetuti intanto io condivido fino in fondo il suo rinnovamento
Per il semplice motivo al di là delle proprie difficoltà strutturali che un rinnovamento non lo si può compiere mai fino in fondo tanto più in periodi di grandi sconvolgimenti come questo
Ora il PDS ha di fronte due strade e non possono essersi vie di mezzo la prima che non è quella che condivido e di restare ben agganciato nell'ambito di una sinistra come dicevo però da riconsiderare
Con funzione catalizzano tema presumibilmente di continuazione di un ruolo di contrappeso a schieramenti più completi e quindi di governo in questa soluzione rischia meno nel senso assoluto dei propri valori ma rinuncia a che parte di essi siano efficaci in un'azione vera di governo la seconda di misurare le la forza delle proprie idee con quelle di altri che ragionevolmente politicamente confacenti sono oggi possibili nello scenario politico nazionale
Ciò porta il rischio di vedervi mi almeno alcuni presupposti di una propria ragione ideale mai grande vantaggio di dar seguito responsabilmente ad un nuovo livello di rappresentatività politica
Ecco perché personalmente ritengo che il punto non sia in questa fase di scioglie il PDS in un'alleanza anche perché lo stesso termine Alleanza presume la presenza di soggetti che compongono punto l'alleanza stessa
Finisco
Il problema è se il PDS per compie il proprio viaggio politico sceglie di costruire un'alleanza sapendo che ciò comporterà un altro ruolo per una sua nuova forma partito e che esiste un livello più alto di riferimento che o sarà appunto un soggetto politico e con programmi certi persone certe e per un certo periodo poco denaro una nazione un territorio un comune se nel futuro ci prefiguriamo un bipolarismo quello in cui sarà la sinistra sarà quello progressista e li dovrà essere PDS
Questo polo può cominciare per ora chiamarsi Alleanza Democratica e perché tali sia bisogno subito di una forte presenza anche di parte di ciò che finora era dentro la Democrazia Cristiana
Segni e oggi sicuramente espressione di un mondo cattolico che non prevede il ruolo centrale di un partito dei cattolici
E dico questo non perché sono sicuramente che Segni non immagina un ruolo centrale di una propria creazione ma perché è evidente che segna l'elemento di rottura di un partito dei cattolici e quindi sarebbe un grave errore
Non saper cogliere la novità e la necessità di una rappresentanza di cattolici democratici in uno schieramento progressista e tanto meglio duttile se si rappresenteranno l'elemento moderato di tale schieramento
Perché esso sia veramente ricco di valori i cui elementi dovranno completarsi così immagino una nuova stagione della politica capace di essere con tutta la Fantasia necessarie più rappresentativa di tutta la gente di promuovere nuove soluzioni e vecchi problemi
La lite italo solidarietà
Rispetto e all'efficienza un esempio concludo la sanità al diritto alla salute di ogni cittadino ogni cittadino deve concorrere in funzione delle proprie disponibilità gestite coordinati da un semplificato criterio di pubblico controllo un ampio schieramento può costruire ciò un solo partito per quanto rinnovato sicuramente no
Chiedo al PDS quindi di farsi carico di promuovere questa alleanza quest'incontro che la luce di pochi chiari contenuti che rappresento nel cuore dei nostri migliori viali insieme cattolici democratici laici ambientalisti non integralisti
Dia vita a un polo progressista o il PDS sappia svolgeva proprio importante azione politica e che ciò sia ben visibile in tutte le parti in cui il partito opera attraverso i compagni che appunto sono all'interno delle varie operazione diciamo l'organizzazione del partito grazie
Grazie Luigi Vanni Guido Bianchini di Massa Carrara o più precisamente di Marina di Carrara e poi Antonello Falomi segretario regionale del Pd Hassler lazzo
Devo premettere che non sono un militante del PDS non posso probabilmente nemmeno definirmi un simpatizzante
Della Partito democratico della sinistra o comunque raccolto con piacere l'invito di Francesco Serra
Di Villar Bordon degli amici di Alleanza democratica di partecipare
A questa manifestazione per portare la mia esperienza che quella di un cittadino prestato ultimamente diciamo così a una forma di recentemente a una forma di attività politica di attivismo politico
Sono un cittadino che aveva guardato con molto interesse aveva atteso con molto interesse la svolta di Occhetto che sperava nella Cosa di Occhetto credo devo dire con sincerità che però non ritrovo nel PDS attuale quello che mi mi aspettavo in quegli anni in cui mese quando con grande coraggio Occhetto il gruppo dirigente del PDS hanno fatto la svolta
Però in questi anni è successo anche qualcos'altro ci sono state le battaglie del nove giugno ci sono state le battaglie trent'del diciotto aprile c'è stata la campagna per la raccolta delle firme del referendum e queste battaglie da cittadino vediamo diciamo così ho sentito il dovere di
Di combatterle in prima persona di impegnarmi in prima persona in questo impegno impegno in prima persona
Mi sono trovato accanto a tanti militanti di base del PDS con loro abbiamo raccolto le firme con loro abbiamo attaccato i manifesti insieme con loro abbiamo fatto anche tutto un lavoro
Niente conosce bene perché ognuno di voi l'ha fatto ecco io penso che sia importante in questo momento non disperdere questo patrimonio
In questi mesi in questi anni abbiamo ho scoperto delle sensibilità comuni abbiamo scoperto un terreno comune di incontro su questo noi io credo che Toby amo continuare a lavorare per creare l'Alleanza democratica per creare questo polo progressista e riformista basato su delle discriminanti
Programmatiche non ideologiche sul a al di fuori di personalismi non è il problema portare Mario Segni o villa Bordon alla alla presidenza del Consiglio al la guida del Paese il problema è creare un polo riformista perché abbiamo il dovere morale ritengo di non lasciare questo Paese di non dare questo Paese in mano a Bossi
E questo Paese in mano a Bossi non lo non lo lo possiamo non dare se creiamo una alternativa credibile un'alternativa credibile di governo per fare questo è necessario il PEG ieri se necessario la cultura politica che è nel PDS è necessaria però la partecipazione secondo me anche del cattolicesimo democratico e necessaria la partecipazione delle forze delle forze laiche e socialiste non si tratta di fare un nuovo consociativismo si tratta di mettere in piedi di creare una nuova aggregazione progressista e riformista che si candidi alla guida del nostro Paese si candidi alla risoluzione a provare a risolvere il problema attuale che abbiamo di fronte
Questo uno un primo passo l'abbiamo fatto credo con la battaglia per il referendum sulla battaglia sulla riforma elettorale e da concludere questo passaggio
Ecco ora secondo norme dobbiamo mettere in sul campo nuove aggregazioni dobbiamo metter su nuovi problemi
E con piacere che vedo che per la fine del mese è previsto il un convegno sulla problemi della politica sociale e della politica economica dobbiamo verificare se così come c'è stato sul tema delle riforme elettorali
E possibile tra di noi trovare di nuovi elementi di aggregazione anche su queste tematiche
Non è di ripeto non non è il problema secondo me non c'è altra strada è quello che dobbiamo fare ce lo chiede il loro futuro della Giunta ella fu per il futuro della democrazia nel nostro Paese
Grazie Guido dare la parola ad Antonello Falomi
Dopo di che Darko il senatore D'Arco Brachino
Io sono tra quei militanti del PDS
Che hanno partecipato anche domenica scorsa all'incontro della costituente della strada che si è svolta all'Università di Roma
Ovviamente si tratta di iniziativa molto diversa da questa qui
Però ci sono anche molti punti di contatto dirittura fisicamente rappresentati qui da presenze come quella di Passuello come quella di un asinello
E credo e non ho alcuna come dire sofferenza a partecipare a tutte e due le iniziative mentre avverto
Che dentro il mio partito dentro il PDS
Si è avvertita diciamo una certa insofferenza per questo essere convocati
Per questo non essere tra coloro che comprano per convocano ma tra coloro che sono convocati
E io sono un po'preoccupato perché da questa insofferenza rischia di nascere una sorta di sindrome del convocato ore
C'è il rischio che qui si apre adesso una sorta di guerra delle convocazioni
Che mi sa tanto appunto poi di teatrino della vecchia politica
Però al di là di questo e quindi bisogna stare attenti diciamo così al modo non perché sia illegittimo convocare
Confronti ovviamente
E trovo molto importante che Alleanza democratica abbia promosso questo incontro
Sarà stare attenti perché è il segno nel senso che si dà a tutte queste cose
Se convergono dentro un obiettivo che è quello che è stato qui indicato questa mattina oppure se sono in realtà solo la manifestazione delle diversi campi diversificazione della frammentazione
Io però dentro questa insofferenza che c'è stata in questi giorni all'interno del partito su queste convocazioni
Vedo un po'allora la leggo questa insofferenza come lo specchio del travaglio che ha vissuto e che vive il Partito democratico della sinistra nel portare avanti il progetto che è all'origine della svolta
Una svolta che ha avuto grandi meriti e io credo che i grandi siano i meriti di Occhetto perché io credo che senza quella svolte senza Occhetto
Probabilmente il Partito democratico della sinistra oggi non sarebbe interlocutore del confronto che è in atto dei per nel Paese per costruire un polo progressista
Però dicevo che in questa insofferenza
Ci vedo anche appunto il fatto che tutti quanti avvertiamo e ci sono stati degli interventi in questo senso anche l'incompiutezza della svolta il fatto che sia fatta della strada sia pure con molte difficoltà ma che ce n'è ancora molta ancora da fare
Però se si va più a fondo dell'insofferenza credo che c'è qualche cosa di più di essere lo specchio
Di questa situazione c'è anche il credo la ragione stessa delle difficoltà del processo politico del PDS
Perché la insofferenza di oggi
La stessa insofferenza di ieri quando di fronte a tante forze a tanti uomini a tante donne che guardarono con simpatia e speranza
Alla svolta
Sì reagì con una atteggiamento di chiusura e di sufficienza
E queste elementi di delusione si sono avvertiti anche qui nel dibattito che abbiamo avuto questa mattina
Certo
Le ragioni dell'unità
Interna spingevano in una certa direzione
Però io credo che chi ha avuto questa questione questa questione dell'unità interna come la fondamentale
Preoccupazione come fondamentale preoccupazione deve anche prendere atto del fallimento che questa preoccupazione
A del fallimento a cui questa preoccupazione è andato incontro
Ora io credo che se noi non vogliamo essere convocati insieme essere magari a pezzi aspirare alla spicciolata
Ma essere come dire con una brutta parola Q convocatori insieme ad altre forze io credo che dobbiamo rilanciare con forza il progetto della svolta
Il che vuol dire una profonda riforma della forma partito
è una chiarificazione sulle grandi opzioni politico-programmatica
E in questo senso io non capisco alcune reazioni che ci sono state all'interno del mio partito di fronte alle dichiarazioni di Mario Segni
Perché
Certa che levate di scudi
Come dire c'hanno un aspetto contraddittorio perché prima segni era accusato
Di essere il protagonista di un progetto neo centrista
Da alcune
Componenti del mio partito
E adesso che Segni chiarisce
Di volere essere una forza politica che vuole partecipare con la sua identità
Alla costruzione di un polo progressista nel nostro Paese lo si attacca nuovamente trovo contraddittorio
Certo io vedo ancora aspetti non chiariti nella posizione di Segni non comprendo questa sua dichiarazione che parla di di fare dei cattolici democratici eterno di Alleanza democratica a cui sono state dette delle cose questa mattina che condivido però non c'è dubbio che questa collocazione scelta la segna una collocazione importanti
E che sia importante se non sono accorti
E quelli che non vogliono questa collocazione disegni
Se ne è accorto Indro Montanelli che lo vuole a capo di uno schieramento di centrodestra
Se n'è accorta il cardinale Ruini
Che ripropone il Progetto Martinazzoli hanno di una rinnovata centralità democristiana anche se fa sempre più fatica visto che per la prima volta dall'interno della gerarchia si manifestano dissensi su questo terreno
Ora io credo che se si vuole superare come tutti noi vogliamo superare questo governare al centro che è stata una delle caratteristiche della Prima Repubblica
Se si vuole un sistema politico a due popoli io credo che sia molto importante
La collocazione fatte che ha si è scelta Mario Segni
E io credo che sia molto importante
Come dire il processo di dislocazione nel polo progressista che sapremo fare di tante forze che per troppi anni sono stati imprigionate dentro la logica della centralità democristiana
Io credo quindi che non la dobbiamo smettere di rilasciare patenti su chi è degno di stare o di non stare dentro il progetto di costruzione di un'alternativa progressista del nostro Paese
Io sono d'accordo con quello che ha detto questa mattina Occhetto che dirimente
Per costruire un campo di forze progressista nel nostro Paese
è il progetto politico programmatico anche se qui dobbiamo dire che non è che partiamo da zero
Perché già elementi di progetto politico programmatico sono state enucleati e già attorno a questi c'è stata e c'è una dislocazione di forze io voglio fare un riferimento a un'esperienza concreta che abbiamo vissuto qui a Roma
Quando si è trattato di cacciare dal Campidoglio il comitato di affari che per alcuni anni ha governato questa nostra città
Ebbene in questa battaglia noi non abbiamo trovato nella DC di Martinazzoli
Né il PSI di benvenuto lacerato dalle sue contraddizioni interne
E nemmeno Rifondazione Comunista che ha scelto di chiamarsi fuori abbiamo trovato la parte migliore del partito repubblicano
Il vero di
Abbiamo trovato i pattisti di Mario Segni quindi questa mettere al centro il progetto politico programmatico come elemento chiave è un punto essenziale ma dobbiamo sapere che questo è già e siamo già a un pezzo ancora più avanti
E concludo qui con un'ultima battuta perché per naturalmente a rilasciare patenti bisogna stare attenti anche fuori del PDS
Perché sento che si rilasciano patenti succhi e vecchie su chi è nuovo stamattina Taradash accusava il Progetto di Alleanza democratica
Diciamo di voler raccogliere il meglio Del Vecchio io preferisco raccogliere il meglio del vecchio che il peggio del vecchio come sta facendo Pannella in questo momento
Quindi mi pare che sia come dire che fa cose più importanti
Dobbiamo stare attenti diceva rilasciare patenti su questo a dire per esempio come si si è pure si sente dire che il PDS deve sciogliere se deve re e come dire confluire alla spicciolata dentro questo contenitore
Io non credo non ci rinuncio come dire sono convinto che un partito non si conserva le si scioglie per decreto di qualcuno
Sì conservo si scioglie se essa svolge romeno un ruolo all'interno dalla società in un determinato momento storico questa è la sostanza quindi dare anche una discussione un po'bizantina quella che rischiamo che rischiamo di fare naturalmente io credo che e è giusto quindi muoversi dentro la strategia delineata
Da Alleanza democratica portando naturalmente ognuno la sua personalità diciamo l'ellenismo
Il sistema di interessi di valori che ognuno ritiene di dover portare naturalmente sapendo che poi si tratta di misurarsi con le grandi scelte politiche e programmatiche
Grazie a farlo ogni
Ma dobbiamo stare veramente strettissimi i tempi la parola al senatore da comprati in anche il senatore del PDS sloveno dopodiché parlerà Dino Barrera di Torino
Oltre
Ma io vorrei dire che quando abbiamo cominciato a muoverci
Un gruppo al Senato nell'ottobre scorso
E ci siamo un po'incamminati verso Alleanza democratica
Che ha poi anche contribuito al all'appuntamento a cui siamo arrivati oggi ci siamo opposti sostanza due questioni il primo come rinforzare addirittura l'identità del nostro essere dentro un partito che ha tentato il rinnovamento il cambiamento
E al tempo stesso come cogliere queste novità all'interno di un qualche cosa che stava succedendo attorno ma che in qualche modo ci sfuggiva che andava al di là addirittura del nostro Paese
Però c'è un posto un po'questo problema c'è come quando cambia un'epoca
Il reale che alle volte timidamente alle volte in maniera prorompente violenta
Come dire prende forma esige di impone dei cambiamenti o il cambio forte in quello che potremmo chiamare paradigma politico sull'onda di con
La caduta del muro di Berlino infatti non costituisce tanto la fine dell'epoca bipolare
Quanto piuttosto una frattura ha durata molto più lunga che chiude duecento anni di storia politica
Almeno in Europa
Quindi l'ottantanove chiude quel settecentottantanove a partire dalla regione francese chiude in sostanza nera giacobina la lunga era giacobina
Chiude l'esperienza dello Stato partito che se realizzato allestita a partire dal tassello
Del proletariato e dell'internazionalità
Ma al tempo stesso chiudo mette in crisi gli Stati-nazione
A pluralismo politico ma riduttivo a partire dai partiti politici all'Ovest
Insomma finisce in qualche modo il partito modello lending perché tutti i partiti oggi si riesaminiamo hanno questo tipo di matrice non nessuno ancora usciti
Rompe quindi il nuovo un bisogno di identità un bisogno che
Accento i modi diversi le identità
Più potente diciamo così nell'esigenza etnica all'Est proprio perché c'è stato un esperienza dello Stato partito che cancellava questa identità
Più forte in termini di identità politica all'Ovest perché eravamo abituati ad altre forme di organizzazione
Quindi si impongono nuove concezioni a partire le consorterie stati delle sovranità delle regioni i federalismi
Insomma si tratta di trovare delle esigenze Lothar risposta delle esigenze che sono al tempo stesso transnazionali e provinciali se non provinciali Stich
Il villaggio globale per fortuna non è solo villaggio globale ma anche villaggio locale dobbiamo imparare
A mettere insieme questi due livelli ecco in questo quadro non dico che i partiti stiano morendo che debbono morire ma certamente devono ridefinire sì nelle loro valenze dello senso nel loro essere nel loro organizzarsi questo non vuol dire perdere di identità perdere la cultura su cui diciamo così Sire
Formata mi son formate delle zone politiche
Però non vuol dire neanche e qui mi richiamo alla svolta importantissima che c'è stata con il congresso di Rimini
Però per dire un linguaggio molto noto nel nostro ambiente forse abbiamo velocemente cambiato produzione ma non abbiamo cambiato altrettanto bene il modo di produzione
Allora il problema come mettere insieme come ricollocare la funzione dei partiti come associarli assieme ad altre realtà gruppi movimenti per singolo singole persone in che modo dare a tutte queste cose che hanno un bisogno per certi aspetti inedito ma riconfigurare sì in questo quadro i partiti possono diventare delle cerniere importantissime per la formazione di consensi che sono più o meno parziali a seconda degli interessi della società
Con le loro legittime identità culture e quindi come elementi se mi è consentito dire di civilizzazione
Politica di una forma diverso
E quindi attiva attori politici della Società attivi civile da sottrarre oggi forse più che mai a rischiose avventure a politiche per non dire di peggio perché oggi sono aperti anche cose secondo me
Dagli esiti tra i più DiVersi se la politica sarà troppo assente quindi luogo di riferimento per la formazione di consensi più ampi e quindi attraverso il metafora metodi alleanza
Con ampie piattaforme progettuali che richiedano convergenza ti verifiche consensi elettorali delle proprie vere e proprie nuove guest altri politiche in questo quadro ecco che a senso un'operazione ma che non non è una sostituzione i partiti ma un'altra cosa è un processo che arriva diciamo la configurazione di quello che chiamiamo alleanza democratica però bisogno di due salti arrivo subito alla conclusione due passaggi
La riforma elettorale
Ma guai a farne il feticcio la riforma elettorale un passaggio necessario non sufficiente
Il secondo passaggio è secondo me importantissimo cioè il cambio della cultura politica quel modo di produzione politica io insisto su questo punto perché altrimenti nessun tipo di legge anche la più
Formidabile a tavolino non ci salverà dei rischi ai quali possiamo andare incontro la cultura politica che va ripresa con forza e lo dico questo a sinistra dove troppo spesso la cultura politica a sinistra è stata ridotta a folclore
Sì a folklore di tipo settario come detto che c'è oggi stamattina che raccoglie quel venti forse che si rivolge col venti per cento ma anche quel tipo di cultura che altrettanto folklore magari molto più raffinata salottiera borghese luce con la puzza al naso dei dibattiti molto raffinati ma sostanzialmente sterile attrattiva
Molto alla moda ma che non arriva mai a significativi esiti poi politico quindi puntualizzo questa cosa sulla rigenerazione della cultura politica infine c'è un problema ovviamente a partire da questa consapevolezza la questione della dirigenza politica
E qui concludo con la battuta visto che non c'è più tempo e cito Ivan Franca ronde socialdemocratico d'inizio secolo il quale disse
Che
Il più grave per la politica e quando i dirigenti perdono di vista il loro popolo e quando il popolo perda di vista i propri dirigenti
Grazie ad arco Brati Nardino Barrera di Torino e poi Nicola Simeone di Cagliari
Torino come tutti sappiamo era una città industriale cioè la città industriale
Sentendo parlare della compagnia di Napoli il problema dell'alleanza che si impone a Torino e identico oggi in questa città industriale in declino a quello che ci pone a Napoli
Io stamane avevo una sensazione cioè quella di partecipare ad un'assemblea del PDS
Ancora nel guado devo dire che l'intervento di Achille Occhetto ci ha fatto fare un passo avanti non indietro
Dico questo perché ho vissuto dal dall'Assemblea l'hotel Universo ad oggi una stagione una stagione politica devo ringraziare il comitato nazionale diverso alleanza
Una stagione politica mi ha fatto rivivere una stagione politica come
Le più accelerate come le più importanti quindi come nemmeno ferme le meno da guado che una persona del nostro tifo e politica
Ecco per cui questa questa distanza secondo me insegnava
Questa distanza assegnava
La differenza tra il nuovo saperlo percorra verso per organizzare delle forze intorno al nuovo oppure a domandarsi ancora
Oppure soffermarsi sul sulle questioni dell'identità cos'è successo a Torino in base alle cose che diceva la compagnia di Napoli si è costituito un comitato cittadino
In cui erano presenti già avevano aderito ad Alleanza democratica sia una parte dei Popolari per la riforma almeno un circolo più legato alla Provincia
Sia una parte cospicua dei Verdi residui
Repubblicani
Area PDS
E quant'altro ma soprattutto anche intellettuali
E personaggi significativi e rappresentativi della città a questo a questo costituirsi del Comitato
Ci si trovava di fronte ad una scadenza che la scadenza del sei giugno
Allora alla scadenza cioè dell'elezione diretta del sindaco con tutto quello che ebbene il PDS ha avuto un comportamento diciamo il gruppo dirigente
Che si è sentito leggermente espropriato in quel momento ha pensato di costituire un comitato di di garanti per indicare ne avevamo nel nostro comitato venga mentre i partiti non riceve non riuscivano a individuare la figura di un sindaco sostitutivo di Novelli che ha fatto la sua stagione amo ben tre possibilità che siamo andati a verificare con una serie di altre forze associazione a livello cittadino individuando il candidato sin
Oggi il candidato sindaco è apparentato con la lista dei verdi nel Sole che ride col PDS che non sono potuti ho voluti con confluire in Alleanza azionista ben sei gruppi oltre a noi cioè il partito repubblicano che non compare col suo simbolo e i Radicali Lista Pannella antiproibizionisti
I Popolari per la riforma nella loro interezza a questo punto possiamo dire
Un dieci associazioni cattoliche
Un gruppo di firmatari di un appello elezione diretta del sindaco
E mi pare che basti su sei gruppi
Io
Ecco questo da febbraio ad oggi quindi nel giro di tre mesi siamo riusciti a dire in due ad individuare questa figura il Sindaco siamo riusciti a costituire una una lista
Le prossime scadenze
Ecco io ritengo che il nostro impegno sia quella di e leggere questo sindaco e ci sono le condizioni perché il nostro sindaco entra in ballottaggio
Questo vorrebbe dire su una su uno schieramento che il seguente da un lato abbiamo la Rete e Rifondazione schiacciati giù Novelli è un'esperienza legate agli anni Settanta
Dall'altra abbiamo una dice che ha dovuto correre ai ripari cercando personaggi credibili
All'ultimo momento per riuscirà ed erodere la parte di il mondo cattolico che ecco il comportamento del PSI
Lo dico perché siamo stati in questo periodo una grande centrifuga
Cioè personaggi che sino a sei mesi fa erano arrogante ecco la differenza da Napoli e che noi non abbiamo avuto la precipitazione verticale
Nella OPA che governa e dalla nascita ne abbiamo la magistratura lenta che è stata vaccinata da uno scandalo dell'ottantadue quello appunto legato al al Governo Novelli
E quindi abbiamo l'onorevole la Ganga unico della segreteria che non ha accettato le dimissioni dei ruoli istituzionali così come previsti da benvenuto
Il ne abbiamo vinto personaggi venire pietire un posto nella nostra lista quando sei mesi fa giocavano l'arroganza che ho sempre giocato ecco questo credo che non sia la dimostrazione
Che il PDS al PDS non conviene assolutamente chiudersi a guscio
Rispetto a scadenze istituzionali rispetto scadenze politiche
Perché questo è stato un po'un tentativo che il gruppo dirigente del PDS Torino a cercato di far ha cercato di fare io lo capisco ma
Perché questo questo cistite i prezzi si pagano più salati se si rinvia no questo tipo di scadenza
C'è stata amata Torino una conferenza di organizzazione in cui l'ipotesi politica diverso Alleanza democratica non è stata discussa perché già questo richiede lo scioglimento del PSI non porgiamo discuto
Attualmente il PDS però si trova in una condizione apparentate accertato il nostro sindaco ma con una lista in cui la pluralità che godevano anche le liste passano può non c'è più
Esiste cioè una partenza è utile che si riconoscibile
Nella lista di Alleanza per Torino che è una fase di passaggio ritengo però che la scadenza politica che io penso ad ottobre sia una scadenza una chiave di volta ritengo anche che le perché questa pur essendo una una scadenza intermedia
E ha tutte le caratteristiche di una scadenza intermedia ritengo che con le prossime elezioni politiche io richiederei
Alla platea e al Comitato nazionale di guardare con cura a questa scadenza del sei giugno perché è una tappa intermedia di una sapiente più importanti se è vero che si va a votare con regole nuove
Si sappia che lì c'è la chiave di volta perché alleanza democratica viva come ipotesi oppure
Ho chiuso
Ho chiuso
Pronti
Pronto grazie Dino Barela ora io
Abbiamo dato la parola Nicola Simeone di Cagliari dopodiché mi appello alla se ci sta sarebbe intervento di Franco Passuello e poi altri sei intervengono di questo significa che sia però non prima delle
Alle insieme
Io chiedo a voi cosa cosa vuole fare
Questo fu questo funziona sì
Pronti e
No ci sono due due ipotesi francamente anche perché se non fino finiamo più la prima è che comunque non raccogliamo tutto prepariamo una pubblicazione di quest'incontro sicuramente come abbiamo fatto per tutti gli altri lo distribuiamo mettiamo in circolazione chiunque
Fosse interessati indipendentemente dall'intervento
Scritto hanno scritto a mandarci qualcosa questa è un'ipotesi la seconda è che dopo la tavola rotonda ci si mette una nuovamente alla volontà dell'Assemblea e si continua di interventi a questa questa è la è la proposta Fabio se vogliamo detto che Massimo alle cinque si cominciava l'intervento di Nicola Simeone era comunque programmato e eventualmente se finiamo Conca e con Franco Passuello giura interventi abbiamo la tavola rotonda i tempi però di di quattro minuti a intervento va bene
L'atto a darsi in un dibattito interno puramente antagonistico rischia di impoverire la proposta politica globale del nuovo diverso dalla sinistra italiana e di ridurne l'incisività
Proprio in questo momento in cui per la difesa della stessa democrazia più che mai urgente che la sua rotta sia decisa e sicura
Questo attardarsi insieme con altre cause ha di fatto bloccato il processo sia del partito alla società processo pur da tutti auspicato
Da tutti l'apertura all'esterno viene considerata come una delle caratteristiche a centrali del partito democratico della sinistra
Una caratteristica necessaria per un corretto approccio al luogo necessaria per questo suo voler essere altro diverso dalla partitocrazia lottizzante spartitoria
Nella fase costituente poi tale caratteristica ci sembra a dir poco vitale
Ma lanciando quanto finora accaduto non solo a Cagliari e dintorni se è vero che la Costituente non può dirsi fallita non è certamente perché i risultati sinora ottenuti siano stati buoni
Ma solo perché non può quasi ancora dirsi iniziata
L'apertura la società non può ridursi a riciclaggio dell'importante funzione che del PC fu degli indipendenti
Né può rendere riversa la solita pratica della cooptazione una quasi delega puramente immaginaria impossibile inaccettabile affidata agli esterni provenienti dalla sinistra sommersa
Da quell'area politica non collegata al pc se non in maniera conflittuale da antagonista questo ha diviso più che unito ha impedito il lavoro comune che solo può dare l'avvio reale alla Costituente inoltre il delicato momento politico che viviamo il rischio che il passaggio dalla prima alla seconda coincida con un arretramento della democrazia nel nostro Paese
Il serio pericolo quelle riforme istituzionali vengano fatte non nell'interesse dei cittadini dovrebbe farci capire che occorre operare la massima apertura possibile confrontarci con tutti superando sterili mobili ismi
L'apertura non deve essere oggetto ridere le idee deve diventare una prassi quotidiana globale individuale e collettiva per ciascuno di noi per le strutture del partito sia per le esistenti che per quelle che sarà necessario costruire l'apertura come invito permanente al confronto quotidiano concreto il serrato con quanti si muovono politicamente sia individualmente che in forma collettiva e con quanti sono al di fuori dell'attività politica
Una sollecitazione per quest'ultimi a rifiutare la delega in bianco finora concessa e per tutti a lavorare insieme nell'accettazione della reciproca diversità e nel rispetto dell'autonomia di ciascuno
Una sollecitazione a lavorare insieme alla magnifica avventura della costruzione del partito nuovo e diverso della sinistra italiana europea
Questo intervento non è di oggi è un intervento di tre anni fa al Congresso primo congresso del PDS in Sardegna
Fatto dall'allora crebbe ottantanove aderente alla sinistra del club intorno al quale poi è nato il Circolo Società Civile a diverso Alleanza democratica
Purtroppo tre anni fa
Cosa dire
Che abbiamo perso irresponsabilmente tre anni e che se avessimo compiuto come PDS almeno una buona parte della fase costituente
La forma partito trasparente è stata una discussione su questo argomento risultato accettabile laboratorio diverso Alleanza democratica
Sarebbe sicuramente oggi più avanti
E colgo l'occasione della presenza di Walter Veltroni per invitarlo non tanto a una riedizione del punto sulla cosa vi ricordate L'Unità cosa
Ha pubblicato decine e decine di interventi sulla cosa di allora ma un punto sulla fase costituente
Perché essa non diventi un'occasione perduta una delle tante come occasioni perdute per il confronto reale sono state la campagna referendaria non mi riferisco alla campagna elettorale ma tre anni che ci separano dalla prima dall'inizio dalla raccolta delle
Mila novecento Roma
Il significato complessivo di tutti i referendum politicamente molto più forte soltanto di quelli elettorali occasione perduta dal PDS per aumentare il valore politico la campagna referendaria
L'occasione perduta di mettere proposte sul tappeto sul finanziamento pubblico sulla droga sulle partecipazioni statali
Occasione perduta che rischiano di essere salvo pochissime eccezioni le elezioni del sei giugno dove la logica dell'appartenenza ancora una volta prevarrà sulla logica del confronto
E speriamo che un'occasione perduta per il PDS
Non diventi anche verso Alleanza democratica perché se è vero che Segni deve chiarire dei punti molti punti è vero anche che ciò avviene anche perché il PDS è stato finora alla finestra
Per il futuro credo che Occhetto abbia dato una risposta importante voglio sperare però in un impegno comune concreto grafico risente
Una nuova regola
Della campagna elettorale e sul
Finanziamento dell'attività politica ma soprattutto chi di noi ha impegnato nel PDS deve sentirsi impegnato fortemente impegnato nel rilanciare il processo costituente con particolare attenzione al problema della forma partito
E a una diversa concezione della politica oltre ben oltre il cambiamento di regole e facce
Due parole su verso Alleanza Democratica trenta secondi non è più rinviabile la nascita di un nostro momento organizzativo formazione delle decisioni non tanto autofinanziamento Simone sullo Statuto le regole per l'adesione del citava Veltri conoscenza della reciproca attività dei circoli
A questo punto importante se si inizia finalmente a dar vita a questo collegamento telematico di cui si parla da tempo attraverso la Rete Agorà
E l'ultimissima cosa avrei sperato di poter riportare in Sardegna stasera almeno la relazione di Vilar Bordon bisogna rendersi conto
No era stata presa preparata solo per la stampa praticamente bisogna che in questi momenti il lato organizzativo abbia importanza anche per tutti quanti circolo diverso Alleanza Democratica grazie
Passo del
Ma direi quasi per fatto personale con questa confusione che si è fatto tra costituente della strada
E tutto il resto
Vorrei dire questo
Già lo diceva Falomi alla costituente della strada tra i promotori ci c'erano almeno quattro membri del comitato promotore di Alleanza democratica che se fosse vera
Diciamo promotori decisivi della costituente della strada
E se fosse vera l'interpretazione che ne è stata data antica minimo minimo avremmo dovuto poi non essere qui oggi non essere poi più in Alleanza democratica
La verità è che si rischia di utilizzare ancora vecchie categorie per descrivere processi politici nuovi
In realtà penso che già l'intervento di Occhetto affrontato la questione per costruire oggi un'alleanza democratica di tutti i progressisti in questo Paese sono necessarie due cose
Conquistare un'area del centro moderato e tenere insieme unito il massimo della sinistra mi sembra due cose così elementari da non doversi spiegare
Naturalmente questo non vuol dire ad ogni costo
Ma bisogna tener conto di un'altra piccola questione
Ciò che per esempio si è schierato nel nome del referendum o è confluito in certe forme come dire di una sinistra un po'protesta Tarja e che si proclama sinistra di opposizione
Ha dovuto conta spesso compiuto questa strada perché i partiti tradizionali della sinistra ma gli hanno dato una risposta adeguata
C'è un ritardo grave dei partiti della sinistra anche del PDS mi dispiace dirla nel dare risposta
Molti molti sia nell'area cattolica sia dell'area laica hanno scelto
Strade come dire più calde più immediate di risposta penzola Rete penso a molte altre cose di questo genere e sarebbe assurdo pensare discriminare in partenza non parlo delle delle gruppi dirigenti in sé ma parlo diciamo delle migliaia delle decine di migliaia delle delle centinaia di migliaia di persone molte delle quali noi incontriamo e conosciamo tutti i giorni che hanno scelto di militare in queste formazioni perché c'è stato un ritardo grave della sinistra nel dare loro risposta penso quindi che non si tratta di andare ad una otto contrapposizione fra la costruzione di un polo di sinistra la costruzione di un polo progressista ma si parte si tratta di portare all'appuntamento della costruzione
Di un'alleanza democratica di tutti i progressisti in questo Paese il massimo possibile di questa sinistra che noi abbiamo anche un po'polemicamente certo chiamato della strada
Ma no perché ci vogliamo opporre ad altre cose ma semplicemente per marcare la nostra identità seconda e ultima cosa rapidissima che voglio dire
Sì siccome sento anche da Rita levi cronache di oggi che Occhetto che scusate Bertinotti esce dal PDS dice che vuole lavorare col volontariato che Pietro Ingrao esce dal PDS dice che il suo orizzonte quello che la Costituente della strada
E altre cose amene di questo genere
Vorrei far notare che quelle quelli che quelli che hanno organizzato quella in molte altre esperienze come il patto sociale non si fanno rappresentare da nessuno si rappresentano da soli e scelgono i propri interlocutori è questo che è cambiato
Non ci sono gli organismi di massa cinghia di trasmissione di questo o di quello
Per questo ci ostiniamo a dire che l'Alleanza democratica non sarà una forma partito di tipo nuovo
Sarà probabilmente una nuova formazione politica anche questo dizione che fu usata al momento della svolta sarà un campo di forze di soggetti di identità di culture e viva Dio sarà una grande ricchezza chi vuole che pensa che oggi si tratta di andare ad accaparrarsi questo quell'aria di di un c del civile organizzato per coinvolgerà dei propri piccoli problemi di schieramento spesso addirittura di frodi dinamica di formazione dei gruppi dirigenti di questo o quel partito o partitino ha ormai come dire ci ha veramente lo sguardo rivolto al passato
Grazie a Franco Passuello e dire che a questo punto possiamo cominciare a tavola rotonda se Walter Veltroni Michele Salvati vengono qui con noi così
Quindi ripeto se la tavola rotonda durerà non non sarà una cosa lunghissima quindi non cercano di farla di un'ora circa poi se gli amici compagni che sono qui presenti intendono rimanere partecipano interventi a me fa piacere sentire tutti quindi sarebbe antipatico come del resto non non dare la parola proclami di tempo oggettivi sono sono quelli che sono alla tavola rotonda intanto che Michele Salvati Walter Veltroni prendono posto poi ci scambieremo al microfono coltre ovattata maratona partecipano Giorgio Ruffolo alla mia sinistra Ferdinando Adornato professor Michele Salvati Walter Veltroni
Io ho il compito di semplicemente dare la parola a hai lì ai nostri quattro interlocutori e di suggerire un paio di domande io credo che ragionevolmente si possono fare in questa ora un paio di giri di intervento su due questioni che un po'hanno caratterizzato il dibatte di questa mattina è anche un poi il il tema del nostro incontro
Che è il PDS e il progetto dell'Alleanza democratica ma io andrei andrei un po'oltre andrei oltre e riprenderei alcuni degli aggettivi dei dei temi che sono stati sollevati in queste settimane che poi sono riemersi
Nel dibattito di oggi che Antonello Falomi poi tra l'altro suggeriva nel suo intervento poco fa
Si è parlato molto di deve diversificazione di frammentazione di divisione tra le forze di progresso divisione a livello italiano a livello europeo
Sicuramente la parola frammentazione è la parola che ha dominato la sinistra e il dibattito nella sinistra in questi anni
Poi si è parlato oggi invece di riunire la sinistra ne ha parlato ghetto come una delle componenti della futura alleanza Di Buò democratica e popolare quella chiamata e di riunire invece i progressisti tutti i progressisti in uno schieramento più ampio
Alla senza è inutile nasconderselo nei l'intervista che la conferenza stampa che Mario Segni ha rilasciato nei giorni scorsi ha ha creato in qualche modo perplessità Riserve stupore ma anche grandi interessa anche grande volontà nei circoli diversa Alleanza democratica ma diciamo un po'in tutti uomini e donne della sinistra dello schieramento progressista
Sicuramente questa parola Alleanza democratica ha subito grazie anche alla alla all'iniziativa di Mario Segni una forte accelerazione
Ora io comincerei proprio questa conferenza stampa dando la parola questa questa questa tavola rotonda dando la parola e credi in ordine alfabetico possiamo seguire per lo meno per il primo giro questo criterio
Una provocazione la suggerire come domandavo rotazione alcuni senatori del Partito Democratico della Sinistra e credo che qui siamo in tema di attualità presentarono nell'ottobre nello scorso ottobre del novantadue un manifesto una una sorta di appello adesione alla Progetto di Alleanza democratica riportato iniziativa che ha lanciato il Parco dei Principi Fanizza dilaga lanciato poi tutto il progetto il nostro movimento
E e significativamente credo che poi torni di grande attualità nel il documento si apriva perché dovremmo avere paura di Mario Segni o dei Popolari per la riforma ecco io rivolgo questa domanda a ai nostri interlocutori
Con l'avviso che nella seconda parte dopo che sarà chiarito un po'ecco il senso della della nostra partecipazione la partecipazione di tutti qui oggi pomeriggio
Credo che invece la seconda parte il secondo giro di interventi dovrà essere più caratterizzato sui temi programmatici su quello che sarà poi diciamo l'incontro delle ventinove trenta maggio ecco Doardo la parola quindi a Ferdinando Adornato
Non so se dipendesse dal fatto che parlava a braccio
Ma io ho visto nell'intervento di Achille Occhetto
Di questa mattina in effetti un ulteriore passo in avanti rispetto alla Bolognina
E da parte mia cominciando questo tavolo tondo vorrei sottolinearlo
Perché sarà pur vero che alcune delle intuizioni
Che poi sono state discusse anche qui oggi erano al centro della Bolognina però mi pare di poter dire che in quella svolta quando si propose la costituente l'idea
Era che questa costituente dovesse votare intorno al Partito democratico della sinistra
Mi pare che oggi è che l'Occhetto se non mi sbaglio
Ha detto verso la fine del suo intervento qualcosa che va molto oltre la Bolognina
Ovvero ha detto che questa di questa alleanza democratica il PDS dovrà far parte nel nel modo in cui lui ha detto del con la linea e le attenzioni che lui ha detto ma
Non come Perna ma come una del compone
Se mi permettete io saluto questa affermazione di Achille Occhetto con grande soddisfazione con grande gioia ritengo che questo sia davvero il momento
Perché
Qual è l'obiettivo finale del nostro lavoro
Io credo che noi dobbiamo guardare un po'più lontano sempre cinque nelle situazioni di crisi istituzionali è sempre giusto fare così
Un po'più lontano di quel che la cronaca ci consente
E non c'è dubbio che il nostro obiettivo credo di potervi nostro a nome di tutti coloro che si riconoscono in questo progetto è quello di arrivare a un bipolarismo compiuto
Ma come si fa ad arrivare a un bipolarismo compiuto pendolarismo significa un cambio di cultura politica e di mentalità dell'azione pubblica radicale
I trecentosessanta gradi rispetto a quello che noi abbiamo avuto fino ad oggi
Significa contendere il governo un po'l'opposto
Anche furiosamente se volete
Ma senza mai dimenticarsi di far parte di una stessa cittadinanza di una stessa nazione di una stessa terra quindi non più la concezione del nemico assoluto ma la concezione del fatto che ci si può alternare avendo alcuni valori di fondo che fanno parte della cittadinanza comune
Significano dividersi più su alternative di sistema o ideologiche
Ma su programmi e valori
Noi dobbiamo aver coscienza secondo me
Che a questo bipolarismo non possiamo arrivare entro ottobre o entro febbraio dentro quando si voterà
Ci vorranno anni perché la cultura politica di questo Paese si modifiche seriamente
Come arrivare allora al bipolarismo
Non c'è dubbio
Che le persone le forze responsabili
Devono sapere che se noi abbiamo approvato approveremo comunque con referendum abbiamo provato la riforma elettorale
Se poi noi non costruiremo il bipolarismo in questo Paese noi avremo costruito una scatola vuota
La riforma elettorale rischierà se le forze culturali e politiche di questo Paese non si adegueranno al meccanismo istituzionale di creare gravissimi problemi per la democrazia italiana
Questo il punto
Ma se il bipolarismo la raggiungibile entro breve tempo e se la riforma elettorale non ne avremo presumibilmente speriamo entro breve tempo come possibile
Muoversi
Non c'è dubbio che bisogna individuare dei momenti intermedi
Di aggregazione politica verso il bipolarismo compiuto
I momenti intermedi si chiamano alleanza
Non è un caso che tutti cerchino nel panorama politico la propria collocazione di alleanza
Permettete anche che io dica con soddisfazione il fatto che noi insieme ci siamo mossi in anticipo rispetto a questo destino con notevole ritardo sulla storia se volete
Ma con un notevole anticipo sulla cronaca e molte delle incomprensioni che abbiamo suscitato che ancora si succederanno derivano essenzialmente dal fatto che ancora non siamo con la testa nel proporzionale
Nel sistema proporzionale e non ancora
Nel maggioritario l'alleanza è la palestra il centro d'allenamento
Per arrivare a bipolarismo il luogo la sede dove le diffidenze cominciano a svanire
Dove le vecchie ostilità cominciano a sciogliersi
Non già ancora il bipolarismo compiuto ma questa palestra questo centro d'allenamento perché questo Paese c'è abituato a stare divisi in diverse barricate e noi dobbiamo oggi compiere l'operazione esattamente opposta
Questa è l'alleanza
Ed è per ciò che bisogna muoversi in tempo
Perché la riforma elettorale ripeto ci dà la macchina
Ma per farla camminare ci voglio le chiavi e le chiavi non ce le danno le regole istituzionali istituzionali c'è il danno per fortuna dire Dio la fantasia politica la cultura la voglia di fare l'operosità dei cittadini che vivono in una democrazia
Per arrivare a questo l'obiettivo è
Rompere il regime che c'è stata in Italia fino ad oggi
Rompendo il monopolio statico del centro
E rompendo il monopolio statico dell'opposizione
Questo significa bipolarismo
E qui non c'è più un monopolio statico del centro e non c'è più monopolio statico dell'opposizione questo significa alternanza
Mario Segni affatto un passo
Un enorme passo per la rottura del monopolio statico del centro
Devo dire se non so se rispondo così alla domanda
Che anch'io ho trovato molto piccina
Le reazioni che ci sono state o anche lo scoramento che c'è stato
Io sono felice se qualcuno si aggiunge
In questa grande carovana per costruire il bipolarismo e sono due volte felice se questo qualcuno si chiama Mario Segni cioè il leader dei referendum i tempi
Non solo non ho paura di Mario Segni ma non devo non voglio non posso aver paura di nessuno perché questo processo può andare avanti solo se abbandoniamo le vecchie paure
Solo se ciascuno di noi fa una rivoluzione mentale al suo interno ciascun singolo abbandonando le vecchie posizioni le vecchie appartenenze ideologiche altrimenti la macchina sincere
Che senso ha avere diffidenza nei confronti di un uomo che sta andando oltre le colonne d'Ercole del vecchio regime oltre le colonne d'Ercole della partitocrazia oltre le colonne d'Ercole della rottura del monopolio statico del centro
Lo vogliamo e del pluralismo o no
Bipolarismo significa non conserva non progressisti contro moderati
Significa progressisti contro Conservatorio destro chiamiamolo come ci pare perché sottolineo queste perché in ciascun schieramento ci saranno i moderati e i radicali
Perché se uno schieramento vuole rappresentare trentacinque per cento della popolazione insistiamo a dire noi nei nostri dibattiti cinquantuno non non vi allarmate basta trentacinque
Ci saranno i moderati e i radicali e questi moderati e questi radicali permettete di sottolineare questa cosa non dovranno avere un solo programma
Certo dovranno avere un programma di governo quando si candideranno
Al governo del paese ma dovranno mantenere una pluralità di voci nella società civile
Nella società perché noi non vogliamo fare un partito per cui ci dovrà essere una nuova segreteria che media tutte le spinte di base per arrivare a un'unica definizione della propria linea politica mai più così
Ma anche così perché è andata in una certa maniera ma mai più così perché non può funzionare così nel bipolarismo e nella democrazia dell'alternanza
Ora manca
E l'incontro di oggi è stata una tappa importante secondo me che la sinistra storica
Segua lo stesso percorso e rompa il monopolio statico dell'opposizione
Per fare questo possiamo dirle in qualsiasi modo forse l'espressione può non piacere ma bisogna andare verso il centro come il centro va verso sinistra se si può dir così la sinistra deve andare verso il centro in qui in questo luogo X che si rompono i due monopoli statici di cui dicevo
Significa assumersi la responsabilità di uscire da una comoda nicchia di opposizione perché scomoda perché non governi ma è comoda perché non ti chiami mai non ti assumi mai delle responsabilità
E assumersi le responsabilità significa assumersi delle responsabilità non solo a nome della sinistra ma a nome dell'intero Paese
E quindi bisogna farsi carico di problemi di valori
Distanze che non nascono solo a sinistra
Solo così si può governare soprattutto una società complessa
Se questa rottura avverrà e se avverrà in tempi brevi in tempi tanto per intenderci utili perché Alleanza democratica così come l'abbiamo pensata si presenti alle elezioni noi per primi
Nello schieramento italiano avremo costruito questa tappa intermedia del bipolarismo
E arrivare per primi e arrivarci bene non sarà cosa di poco conto
Ultimo elemento è evidente che la forma di questa alleanza che la commissione costituente il comitato promotore che andremo a creare discuterà evidente che la forma di questa alleanza non può essere la somma di diverse forme partito
Di vecchie diverse forme partito
Dovrà studiare e dovremo studiare insieme quale nuova forma
Dovremmo immaginare per gestire il Governo in un sistema di alta è molto probabile
Che il livello politico così come noi l'abbiamo imparato a conoscere
Sarà un livello di minore importanza
Rispetto a quello che sarà il livello sociale e livello di governo
Il rapporto tra movimenti e Governo sarà probabilmente molto più diretto di quello che oggi è invece un rapporto partito sta anche perché dobbiamo uscire dall'identificazione tra partiti e Stato che è stata la principale cancrena del regime in cui abbiamo vissuto quindi è questo il punto ed è questo il punto anche che riguarda il PDS è ridicolo che persone intelligenti e persone serie come credo che noi tutti siamo continua a discutere di questa sciocchezza se il PDS si deve sciogliere o no
Intanto perché mi aggiungo anch'io al coro i partiti non si possono scioglie per decreto perché qualcuno lo lo decide ma soprattutto perché non è questo il problema
Anzi il problema che meno cose si sciolgano arrivare organizzate a questo appuntamento perché ciascuno dovrà mantenere la sua identità il problema non è questo il problema è quale forma
Quale forma l'entità organizzata che oggi si chiama PDS dovrà assumere dentro l'alleanza e quale forma dovrà avere l'alleanza questo il problema
E che questo sia il problema lo sa da solo il PDS perché se non ricordo male ha convocato un'assise sulla forma partito
Intuendo che evidentemente si sia ci troviamo di fronte a radicali trasformazioni questo è il punto
Quale forma dovremmo prender noi per favorire un rapporto diretto tra movimenti cittadini al governo e in cui il filtro politico di sintesi politica sia un lavoro appunto di filtro e non di sovrapposizione invadente del politico sul sociale o sul governo
Questo il punto il politico sta in mezzo tra il sociale il governo ma deve trovare oggi una nuova dimensione che non sia né l'occupazione dello stato né l'invadenza della società questo è il problema nonché il PDS si scioglie
Quale sarà la forma dell'alleanza e in quale forma l'entità che oggi si chiama PDS in modo organizzato potrà aderire
Questo sei c'è quella volontà politica che oggi Occhetto ha dichiarato
Basta mettersi intorno a un tavolo e lo si risolve
Basta rinunciare ciascuno qualcosa del di proprio per metterlo in comune con gli altri
Basta accettare di parlare di guardarsi negli occhi e non di risponderci sui giornali con polemiche che lasciano il tempo che trovano da parte del nostro movimento da parte dei popolari che la riforma da parte della sinistra storica da parte delle forze liberaldemocratiche che molto spesso si dimenticano ma che ha fatto bene Taradash ricordare che sono uno dei quattro poli che non abbiamo messo nel nostro progetto ecco il punto questa è la dimensione di discussione che abbiamo davanti ecco perché non sono non bisogna aver paura di Segni ma non bisogna aver paura di nessuno perché se anche all'interno di questo processo
Pur dicendo noi che ciascuno deve mantenere la sua identità
Questa identità arrivano a questo processo sempre diffidenti e gelose sempre guardandosi l'un contro l'altra armata sarà uguale
Se quattro identità litigiosa si mettono insieme non non non succederà nulla di nuovo e anzi perderemo molto il fascino e questa operazione sta un pochino esercitando sull'opinione pubblica
Questo è il punto anche perché le identità vanno conservate ma tutti devono sapere che la crisi che viviamo e totale davvero già messo in discussione contro continuare a mettere le identità di ciascuno
Quindi quello che più conta e concludo è la contaminazione
Dobbiamo contaminarsi l'uno con l'altro accettando il dialogo perché è solo prendendo qualcosa dall'altro e dando qualcosa all'altro noi costruiremo davvero una nuova identità comune
Ma io credo che alla domanda iniziale poi Adornato abbia aggiunto dei dei delle suggestive dichiarazioni dei successi dei suggestivi elementi di dibattito credo che proprio sulla base delle cose dette da Ferdinando Adornato e ripetendo la domanda iniziale perché dovremmo avere paura di Mario Segni dalla parola Giorgio Ruffolo novantasei verso alla
RSA
Siano tutti
Ma anch'io faccio una variazione sul tema che Nando Adornato ha toccato ma
Chi ha paura di Mario Segni no io credo che non dobbiamo aver anche per una ragione molto semplice
Da
Da quando io faccio attività modestamente attività politica nella sinistra non ho sentito che una aspirazione
Lunga lontane che ha radici lontane
Che il l'equivoco della DC si sciogliesse
E che coloro che nella DC riportavano una tradizione che poteva essere confluire nell'ambito di una polo progressista potessero essere sciolti da questo da questo legame e se questo avviene noi lo dobbiamo salutare come un evento fondamenta
Senza fare processi alle intenzioni a Mario Segni su quelli che sono i suoi natali i suoi antenati delle sue vocazioni le sue aspirazioni i suoi programmi
La prova sta nel mangiare la torta
E la prova del
Rapporto tra
Il movimento verso Alleanza democratica e la posizione di Mario Segni starà nel confronto tra le posizioni programmatiche e politiche che bisogna aprire è questo il punto fondamentale
Io non mi scandalizzo tanto che vi sia molta confusione nei disegni nelle ipotesi nelle sigle e noi viviamo un periodo nello stesso tempo critico è affascinante e anche pericoloso della nostra democrazia ma affascinante un periodo di scomposizione di ricomposizione
E oggi siamo nel pieno della fase di destrutturazione delle strutture politiche
Non ancora delle mentalità ragione Nando Adornato dire le strutture si dissolvono ma le mentalità restano come inaridisce nel paese delle meraviglie si diceva è morto il gatto ma resta il suo ghigno
E della proporzionale della sistema dei partiti restano le mentalità
Di frammentazione culturale di ideologismo culturale di steccato culturale e soprattutto devo dire restano nella sinistra questa italiane è una sinistra che non ha mai governato e non a caso è una sinistra che di fronte ad ogni problema di responsabilità invece che di aggregarsi si divide
Nei grandi partiti socialdemocratici che sonore anche sia ormai in crisi ma esistevano movimenti di tutte e se esistono ancora movimenti di tutte le risme di tutte le le tradizioni le ispirazioni culturali convivono sulla base di una confluenza comune di una piattaforma comune qui invece mi pare che nella sinistra finora nella sinistra tradizionale il problema è stato di come suddividersi per essere più puri
E in particolare per non essere scavalcati a sinistra ora il problema si pone non solo ormai nella sinistra tradizionale ma in un più ampio arco di forze e chi non sente questo problema forse non ha capito quale sia la sfida fondamentale del nostro momento storico
Facciamo fatica a capirlo faccio fatica a capirlo anch'io perché sono nato in una determinata tradizione mi porto dietro le esperienze positive e quelle negative
E anche le ferite di un determinato sistema politico faccio fatica e cerco di capire mi pare di capire che la prima e fondamentale condizione per potere cogliere una risposta
Specificamente positiva a questa formidabile sfida di destrutturazione ricomposizione del nostro sistema politico sia quello di ritornare ad una antica e fondamentale distinzione seguendo la moda
Molti continuano a dire che non esiste più destra e non esiste più sinistra
è una cosa è è un adagio che abbiamo sentito ripetere per tanto tempo anzi è cominciato da quando la sinistra si formò duecento anni fa
Dieci è dieci anni dopo già un deputato convenzionale diceva che non esistevano la destra e la sinistra no
Esiste sono mutati certamente gli orientamenti polari certo che oggi non ci sarebbe mai una destra Dio patria famiglia se non in alcune vinciamo anche laddove estreme
Della della del della della struttura politica ma esistono due attrattori
Esistono coloro che vogliono cambiare secondo il segno della solidarietà
Esistono coloro che vogliono affidare il cambiamento alla logica degli interessi privati o degli Enti economici privati o degli interessi politici diffusi
A me sembra che questa distinzione fondamentale questa come dire opzione prepolitica deve essere fatta per un'operazione di riduzione di complessità si dirà di semplificazione
E il primo modo di rispondere alla necessario Klaus della scomposizione
E di fare questa scelta fondamentale tra egoismo sociale e solidarismo sociale se vogliamo dirlo in positivo tra iniziativa individuale e solidarietà sociale
E poi c'è un altro problema fondamentale le forze esili aggregano non sulla base di composizioni studiati a tavolino
E di direttive date ai vari gruppi come in piazza d'Armi dire ricomporsi e di rischiarare sì secondo certi ordini
Ma sulla base delle proposte e dei programmi concreti io credo che la cosa fondamentale
è vero che il sistema proprio il la la variazione la la modifica del sistema elettorale una formidabile sfida è condizione per la ricomposizione ma non basta
Non basta sostituire il sistema proporzionale con il sistema maggioritario a parte che non sappiamo ancora esattamente quale sarà la scacchiera di questo sistema che cosa uscirà dalla riforma elettorale
Il problema della ristrutturazione politica non può essere risolto solo dalle regole elettorali ma deve essere affrontato nella sostanza
E la sostanza e la nascita di grandi formazioni chiare e significative quanto agli scopi e ai programmi e non di aggregazioni organizzate per captare il massimo spazio elettorale grazie all'indeterminatezza dei programmi e degli scopi allora
La sfida che ha il movimento verso Alleanza Democratica raccoglie a me pare è questa
E per la prima volta in questo paese di aggregare esperienze diverse ma con una finalità fondamentalmente unitaria
Di potere raccogliere la sfida della tolleranza
E dello stare insieme e nello stesso tempo dell'identità e della tradizione di fondare il nuovo con ciocche veglie di nuovo ed è molto nella società
E assicura
Praticando però queste innovazioni
Su un terreno di tradizioni che non possono essere dimenticate senza che il nuovo finisca nel nuovismo cioè nella moda effimera
Allora a me pare e mi riferisco a un'intervista che Michele Salvati che parlerà dopo di me affatto e con la quale mi trovo ha pubblicato e con la quale mi trovo in forte consonanza io vedo in questo movimento quello che Ferdinando Adornato diceva la confluenza di tradizioni che si cercano sulla base di una nuova piattaforma stimolate certo dall'occasione della riforma elettorale
Ma non aggreganti sì soltanto sul programma di riforma elettorale oltre le regole elettorali bisogna definire gli scopi e i programmi
E ovvio che vedendo nel futuro e cercando di scorge nel futuro le caratteristiche di questa
Confluenza di questa aggregazione se ne vedono le componenti a me pare tutte indispensabili in quelle quattro che Nando Adornato ha ricordato certamente nella sinistra storica in quello che ne rimane e ne rimarrà ed io credo che sarà molto dopo un processo
Un tormentato di trasformazione
Una sinistra storica che deve riconoscersi nelle sue responsabilità di governo non al governo nelle sue responsabilità di forza di forza di governo
E certamente nella tradizione delle forze liberaldemocratiche certamente nell'ambientalismo riformista in quanto non si confonda con una certa diciamo deriva verso l'ecologismo estremista e certamente nelle tradizioni popolari
Delle cristianesimo sociale del cattolicesimo liberale ora tutte queste forze si sono confrontate in modo conflittuale molte volte e non è certo facile definirne l'aggregazione né possibile definirla sulla base di un programma ferroviario
E quindi credo che sia giusto rifiutare le domande dovranno essere i partiti dovranno essere le persone dovranno essere i gruppi bisogna prima di tutto confrontarsi sugli scopi fondamentali e sui programmi e poi procedere ad una aggregazione che dovrà necessariamente comportare dei tempi dovrà necessariamente comportare dei confronti e non dovrà comportare delle intimazioni di esclusione o de inclusione nei riguardi di nessuno
Io non credo che dovremmo avere come modello di questa confluenza un modello planetario certamente io non farei parte né del solenne dei satelliti
Non c'è e nessun re Sole sia esso il PDS ossia Mario Segni attorno al quale si può definire la conseguenza finale e l'esito finale di Alleanza democratica c'è questo confronto tra tradizioni e confluenze diverse che deve avere non una forma planetaria ma io ritengo una forma federativa
Che deve cominciare con le intese elettorali per potere poi arrivare attraverso il confronto il più aperto il più intenso possibile a definire quel nucleo fondamentale di proposte di programmi quel nucleo di scoppi
Quelle nucleo di opere gli obiettivi che può costituire il terreno comune e che si amplierà Mammano attraverso il Crohn che il confronto pragmaticamente non dobbiamo tendere alla del partito totalizzante io credo non dobbiamo tendere neppure al
Partito
Ma ad una forma nuova di cui neanche noi possiamo programmare e definire in questo momento le caratteristiche organizzative l'importante e che entriamo in questo nuovo in questo nuovo terreno
Di costruzione politica con una intenzione costruttiva
Rifiutando quelle attenti tentazioni agli anatemi alle esclusioni io non dico che non debbano essere fissati i confini neppure come diceva Veltri delle regole deontologiche di appartenenza perché se fossero state adottate in altri tempi e per altre occasioni non avrebbero portato ai guasti che noi abbiamo dovuto subire però è chiaro che questo non può tradursi in una specie di prova del sangue politica nei riguardi di nessuno e neanche ovviamente nella pretesa di nessuno di tirare questa coperta asse prima che questa coperta sia tessuta
Quindi io credo che il fondamentale ragione che mi ispira fiducia in questo scommessa politica che Alleanza democratica
E quella di costruire attraverso la confluenza una grande nuova sinistra che possa rispondere alle esigenze del nuovo sistema elettorale perché le esigenze chiedono grandi aggregazioni e grandi intese non frammentazione
Ma anche e soprattutto al di là di quelle che sono le esigenze delle nuove regole alle esigenze di una società civile e politica che vuole ritrovarsi in una rappresentanza non frammentata
Rissosa e nello stesso tempo autocratica
è separata ma in una grande rappresentanza politica e duttile moderna nella quale identità e confluenze possano possano convivere
Voglio finire dicendo che però ci sono dei grandi rischi in questo processo e io ne vedo soltanto soprattutto due che sono fondamentalmente radicati nella storia e come dire nei cromosomi della storia politica di questo Paese
Uno si chiama trasformismo ed uno si chiama settarismo e sono paradossalmente complementari
Il rischio del trasformismo lo vedo nel fatto è ci sono almeno due espressioni del trasformismo contemporaneo che abbiamo perché uno e quello del populismo consociativo B noi abbiamo vissuto epoche di populismo
Consociativo attraverso punto combinazioni tra i due grandi partiti di massa che oscurato hanno il tema le fondamentali ragioni della dialettica politica moderna
E l'altro a quel terza forse Isma'laico che è stato nel partito socialista in altri molte volte la copertura di una vocazione governista e la copertura del a sinistra o a sinistra tra virgolette del moderatismo
Ecco io nelle sigle Libè Lab nelle nuove conformazioni che si vanno disegnando vedo riapparire qualche volta
Questi due fantasmi due rischi che potrebbero portare ad una conclusione che illude la sfida del sistema maggioritario e la ragione stessa della ricostruzione del sistema politico che illude quella bipolarismo al non non imperfetto ma perfetto al quale faceva riferimento Nando Adornato poco fa perché allora probabilmente non avremmo un partito moderato di destra
Ciò di cui questo Paese ha disperatamente bisogno e avremmo una corsa di tutti i cavalli del Palio da una parte sola del campo e ricostruiremo così un papocchio centrista che può eludere
Non soltanto le sfide delle nuove regole elettorali ma i bisogni profondi di una società che si vuole riconoscere una in una dialettica politica terza
Queste sono nello stesso tempo i rischi e le possibilità
Che devono essere sciolti attraverso un confronto franco senza pregiudizi ma con un impegno di passare dalla formule aggregative astratte agli impegni politici concreti
Grazie Ruffolo io volevo aggiungere né dando la parola a Michele Salvati e poi Walter Veltroni una considerazione che aveva sollevato nel suo intervento Ferdinando Adornato il quale ha detto la rottura del monopolio statico del centro
Passa attraverso l'avvicinamento della sinistra centro stessa che voglio chiedere sia Salvati sia Veltroni o oltre la domanda iniziale che aperto questo confronto se condividono questa affermazione
Sì io mentre parlava non si sente
Mentre parlava Ruffolo mi son fatto nasca leptina che non comprendeva la tua domanda quindi vedrò di reintrodurla la la domanda che avevi posto inizialmente credo sia stata adeguatamente trattata sia da Adornato sia da Ruffolo anch'io non ho assolutamente paura
Di Mario Segni anche conosco i grandi meriti il problema vero il problema il problema vero
Siamo della partecipazione di Segni e che
Probabilmente distacco netto disegni dalla Democrazia cristiana da solo non è sufficiente
Per
Creare una diaspora o comunque organizzata dalla Democrazia cristiana delle componenti di sinistra proprio dalla Democrazia cristiana la cosa buffa è che diciamo le componenti della Democrazia Cristiana di cui avremmo più bisogno
Non sono quelle rappresentata da Segni segna la persona alla quale col suo passato dietro le spalle del tutto rispettabile perfettamente degno di stare diciamo presso il centro di una coalizioni di Alleanza democratica
Ma il grosso delle truppe di sinistra non del popolo di sinistra erano all'interno della Democrazia Cristiana
Delle organizzazioni Cattani indichi la poca nessuna la solidarietà e nel volontariato questi stanno in questo momento in condizioni di grande sofferenza di grande angoscia personale ancora all'interno della galassia democristiana e questi al momento ritardano l'uscita dispiace moltissimo che non ci sia Pietro Scoppola perché a scopo l'avrei posto queste domande quindi chi ha fatto una rottura con
Il primo a fare una coraggiosa e personalmente credo dolorosa rottura nei confronti dell'unità politica dei cattolici è stato Mario Segni Mario Segni porta alcune limitate truppe
Che credo esso non conosco bene diciamo di sì le sue amicizie sue predisposizioni la sua storia si collegano benissimo l'interno di un movimento come il nostro
Ha però verso una posizione centrale ci sono all'interno oggi della calasse democristiani
Nel mondo cattolico un insieme di forze organizzate
Le quali potrebbero stare a pieno titolo e non tanto verso il centro ma assolutamente verso sinistra sia come pratica personale come azione come volontà politica e queste stanno corrente mi sto riferendo naturalmente a persone come Ermanno Gorrieri come il gruppo che questi stanno organizzando voglio dire
E questo al momento non ne escono
E il fatto che non escono in tempi relativamente rapidi e un grosso problema perché i tempi sono maledettamente importante
Sarebbe una secondo me se diciamo si formasse sei dalla Democrazia cristiana uscisse insisto il termine organizzato un gruppo organizzato pienamente riconoscibile da parte dell'associazionismo cattolico
Del volontariato
No perfettamente riconoscibile come tale io credo che questo indipendentemente dalla volontà di
Martinazzoli
Finirebbe per lasciare nella Democrazia cristiana i ceti conservatori e quindi che lo voglia o no una forte uscita a sinistra dalla Democrazia cristiana ma non del solo Mario Segni che esce al centro
Ma sinistra democristiana finirebbe per condurre inevitabilmente la Democrazia Cristiana adesso è un grande partito popolare conservatore oggi Occhetto cosa buffa usato i termini democratico popolare per la sinistra
Non ricordare quel passaggio democratico polare di sinistra promette invece conservatore oppure moderato può essere democratico popolare moderato perché è un partito come cosa sia la faccia e democratico popolare moderata
Allora nell'ambito della
Finché questa rottura non verrà fatta io credo che delle pesanti ipoteche o un pesante dubbio delle grandi difficoltà ci sono sul progetto che si trova tutti qua uniti
Cioè il Progetto che sia possibile finalmente dopo cento vent'anni di storia odi con soci azionisti
O di trasferire quote di trasformismo oppure momenti cruciali di fascismo di tentativo di versione sarà ricordato perdeva poco fa una grande possibilità di diventare un Paese retto da formule governo opposizione in cui l'opposizione sia perfettamente residuata governo voglia governare abbia le caratteristiche di un partito di governo avete deposita concrete che all'epoca
Questo è un momento storico al momento magico è un momento veramente incredibile in cui cento vent'anni di storia italiana sono in gioco le date non sto esagerando
E siccome cento vent'anni pisano terribilmente pesano sulla nostra coscienza sulla nostra formazione sulla nostra cultura io sono ancora moderatamente pessimista circa questa possibilità non vedo facile
Uscì fare uscire il nostro Paese dall'alto e dal solco in cui è stato tantissimi anni perché in coloro stessi che a parole dicono poi di voler uscire ne hanno all'interno
E questo lo dico per alcuni persone di cui ho grande stima e grande affetto nell'ambito del mio partito il PDS
Hanno ancora in mente Rivalta uno schema nel quale c'è l'impossibilità no di attuare una ricambio governo opposizione e quando se ne parla ancora ricordo lo spettro del Cile guardate ancora ricordano c'è stato un articolo di Luciano Barca lo cito perché è un esempio assolutamente perfetta
E questa mentalità lo vogliamo chiamare togliattiana ma esiterei a chiamarla togliattiana nel senso che Togliatti fosse vissuto forse avrebbe anche cambiato idea circa le possibilità
Nove Stati Luciano Barca in critica in risposta critica un mio articolo certo troppo estremo
E troppo brutale nella sua franchezza
Precedente Carlo scrive sull'Unità e assodate caratteristico di come alcune caratteristiche profonde del nostro sistema siano stati interiorizzate da molti dei nostri dirigenti che non riescono a vedere al di là per cui quando si pone il problema di un'eventuale spaccatura
Note il paese in due subito paventano drammi cileni ma guardate non siamo per fortuna in questa situazione noi abbiamo tutte le caratteristiche perché la nostra destra che la nostra sinistra
No abbiano in comune con i valori di cui parlava Adornato no di più quei valori democratici
E di tolleranza civile sufficienti all'alternanza e che non prendono le armi no se uno degli altri due schieramenti vince semplicemente aspetto aspetta nel prossimo turno
Questa è la cosa ma guardate è così incancrenito dentro di noi in tutta la storia italiana questa cosa
Che fare questo passaggio io trovo difficilissimo e quindi consentitemi ancora no per quel tanto che è entrato nelle nostre coscienze
Coscienza delle classi dirigenti
No nell'ambito del mio stesso partito ma anche in altri anche in altri partiti da tramite questo peso del vecchio questo peso la conservazione opera in modo diverso
Nell'ambito da democristiana anche in persone di grande qualità morale commenti nazione s'sospeso il vecchio fortissimo
Se riusciamo a liberarsene noi essi potremmo essere in grado nel giro di non brevissimo tempo ma neanche tanto lungo per queste cose qui avvengono con straordinari accelerazioni di rovesciare cento vent'anni di storia italiana
Ed è un momento straordinario
Ebbene lascia da parte il problema cede troppo lungo e l'altra non basta una tavola rotonda che cosa ci vediamo di straordinario di magico di così esaltante in un fatto politico di organizzazione del sistema politico
Cioè che sia bene avere un sistema per cui ci sia al Governo e opposizione voi date non
è un problema non piccolo molte diciamo risposte negative alle al nostro progetto vengono da coloro i quali dicono ma non è sulla base di valori procedurali
No che si giudica la bontà di un sistema politico e sulla base dei valori sostantivi che l'azione di governo Conso consentita un sistema politico
Permette di attuare in altri termini qualche importante vedere se il governo consociazione vista come sia e per un governo filo popolare vicino alle masse deride persone sofferenti
E più svantaggiate in una collocazione sociale e chi se ne frega poi dal governo posizione questo da un lato
Dal lato di sinistra dal lato di destra l'agenzia g diciannove data signori che alternanza di governo posizione non è affatto di per sé un grande valore un valore procedurale
Pensate ad esempio al Giappone no non ha mai avuto alternanza di governo e opposizione eppure quindi teste di ritorno una economia meglio gestita
è un sistema più produttivo non esiste certo i politici diciamo sono scandalosamente corrotti però una straordinaria grande pubbliche mi amministrazione impedisce questa cosa e corruzione sin filtri nel funzionamento dei gangli minimi dello Stato
Quindi
Pariamo ci stiamo attenti coloro che pongo il Polo tra di noi che pongono come valore
Diciamo intermedio fondante questo di andare verso un sistema alleanza diciamo governo opposizione
Un sistema dell'alternativa tenete presente che devono rispondere a due obiezione anzi a una solo di azioni di natura non procedurale ma sostantivato e che può venire sia da sinistra sia da destra
E quindi nel nostro programma dovremo spiegare perché in Italia invece una cura
Lunga di governo opposizione sia un bene particolare per il nostro Paese qui non ci entri mamma il discorso non è brevissimo a me semplicissimo io personalmente credo che
Una cura
Di sì procedura il governo opposizione con ricambi al governo sia un bene straordinario per questo Paese straordinario soprattutto per la costruzione di una grande amministrazione pubblica competente nuovo io credo che sia questo uno dei problemi di fondo il nostro peso delle grandi differenze negative con gli altri Paesi con i quali noi ci confrontiamo
Nono modo di spiegare ora come ma io ritenga che la vere una forza permanentemente al governo
Abbia creato abbia contribuito a con creare un'amministrazione inefficiente e corrotta come mediamente la nostra se confrontata con le altre amministrazioni ma
Ci siano credo strumenti sufficienti a far manovra questo discorsi complicati vi faremo in sede programmatica
Ho tempo ancora
Sinistra destra
Il problema sinistra destra ha ragione Ruffolo ci sono queste tensioni diciamo che sono esemplarità una verso l'individualismo
L'assenza di lacci e laccioli rispetto all'imprenditorialità individuale lasciate che i forti rincari vincano i deboli soccombono darwinismo sociale insomma nel caso più estremo
Nel caso più estremo è stato rappresentato da alcune manifestazioni estreme sotto l'ideologia dalla signora Thatcher darwinismo sociale più duro
Il sistema diciamo funziona meglio se sopravvivono i forti no e se gli altri visita diciamo qualcosa ma insomma ci se ne frega
No l'altro attenzione alla socialità credo che sia una cosa importante naturalmente
Ovviamente in mezzo ci stanno insieme di polarità c'è un continuo anche se semplifichiamo sinistro destro questa diciamo con questi valori e le cose non sono mai così semplici CIPE sono gli estremi in mezzo ci son tante cose insomma bilanciamento tra
Individualismo e solidarietà sarà caratteristico del centro evidentemente
Il problema vero che alla sinistra oggi nel definirsi però al di là di questi valori primari e molto importanti avevano visto la base di quali noi siamo già in grado oggi di dire quali sono le grandi famiglie politiche culturali che appartengono alla sinistra in Italia
Di fatto coi una politica di sinistra nelle concrete circostanze e lo vedo soprattutto come economista per quanto riguarda la politica economica e
Problemi di differenziarla in modo molto netto con una politica che poteva fare il centrodestra velate che non sono molto alti
Quindi
Il problema è che nella sinistra ancora non si è maturato fino in fondo che alcune grandi scelte di natura economica che un tempo quando poteva valere
Siamo un intervento da Stato keynesiano erano nelle mani del potere politico nazionale sfuggono alle mani del potere politico nazionale
Per esempio persino quella drammatico problema credo che se il banco di prova fondamentale di una politica di sinistra che l'occupazione
Noi oggi siamo una condizione in cui anche come sinistra non possiamo offrire una ricetta facile di piena occupazione
E quindi dovremo come sinistra trovare altre vie d'uscita per affermare il nostro essere di sinistra mostra tensione verso la solidarietà
No alcune delle più semplici non deve facciamo molta fatica ad usarle
E quindi un programma andare nei programmi su vedere alcuni elementi cruciali dei programmi per distinguere destra e sinistra
E guardate non non necessariamente doveva andare nei posti dove ritroveremmo immediatamente per esempio questo l'occupazione devo andare in altri parecchi altri posti
Cioè
Fare una politica una politica di sinistra intelligente programmi di governo di sinistra
Con compatibile con il grado di internazionalizzazione della nostra del nostro Paese in Italia eccola qua competenza amministrativa dalla nostra pubblica amministrazione quella che sono è di una durezza incredibile direi che diciamo Terri almeno il sessanta settanta per cento e forse anche di più
Diciamo un programma di moderati intelligenti e pensosi al delle nazionali e un programma di una sinistra intelligente pensosa delle nazionali si equivalgono se sono fatte da persone di uguale competenza di quale intelligenza le differenze non sono bianco e nero le differenze sono tra due tonalità di grigio
E poi qua con un modo di vita eccetera io credo molto per questo che alcune delle differenze fondamentali vanno cercate nel pedigree vanno cercate nell'origine nel sapere sei come devono invece facciamo andare
Se Zago distinti riflessi no di un gruppo politico per la sua costituzione culturale ideologica sono di sinistra non lo sono e allora la cosa che io vedo che l'ha già detto in tanti ma lo ripeto che oggi in Italia culturalmente esistono almeno cinque
Famiglie ideologiche
Cultura di sinistra
Quella di origine comunista attualmente pidiessina quella socialista
Quella cattolica
No quella dei avete e quella liberal radicale se il termine radicale non avesse assunto delle composizioni votato ognuno con le sue specificità e ognuno che contempera l'altra guardate
Voglio dire Rivera radicale ma non mi rendevo conto i contributi di sinistra cauto Marco Pannella in tempi andati voglio dire ritornati referendum sul divorzio sulla Bortone
Ma sono stati i salti culturale straordinari a cui noi con la nostra cultura diciamo ti noi allora io non ero comunista molto più vicino
A quelle posizioni non ci sto non saremmo arrivati pensosi degli equilibri politici tenuto Chiesa cattolica attenti a non creare sconquassi eccetera pensata Lattanzio nell'attenzione alla famiglia che adesso fondamentali in questo momento che può può venire dall'insistenza di una sinistra cattolica
Non nelle sue forme estreme anti individualistiche dilatori integralisti ferma la famiglia come luogo di riproduzione luogo di solidarietà primario alla famiglia un accordo di riproduzione problema cruciale lo accennavi anche tuo prima no cioè sono vere famiglie di sinistra queste sta dicendo sono proprio son pezzi sono ingredienti importanti e sono quelli storicamente dati non possiamo superare per la riproduzione i nostri stessi figli
No non ci mettiamo dentro questi cinque diversi ingredienti Dolores
No
Tra quello diciamo socialista e quello pidiessino di oggi io credo non dovrebbe esserci ricattato deve essere ridotte a quattro perché ciò che lega specificamente comunista
No dopo la tragedia del comunismo reale dovrebbe spero
Dentro la famiglia comunista c'è uno spirito disciplina di voglio dire c'è un'etica di comportamento
Nostra ordinaria che andrebbe recuperata e non fuse in una generica unità del movimento operaio ecco detto questo
E poi ci sono altre tante altre cose che possono sorgere ambientalisti inutile parlare va be allora come tenere insieme queste cose qui questo è il progetto di Alleanza democratica come lo vedo io
è un grande progetto di Alleanza democratica allora
Io alcune alcune cose che ancora non mi sono del tutto chiare perché per quanto partecipi
A questo progetto
Però alcune cose non mi sono chiarissime che credo che dovremmo natalità trattato un attimo Donato ma dovremmo sotto il palo alla vostra testa adesso pensarci un po'attentamente e Alleanza democratica quindi accetta che quanto meno in una prima fase identità organizzate no costituiscono l'insieme dei no di Alleanza Democratica organizzata nel senso che appartenenti queste famiglie con una identità organizzativa però accetta anche che movimenti associazioni singoli individui Contino
Come
Perché le alleanze voglio dire i rapporti tra entità organizzate si sa come sono queste interiorizzate Ciani lo leader si incontrano eccetera
Hanno un peso specifico che è dato dalla i voti che hanno
Non è quella cioè fanno una voce più o meno grossa a favore dei propri ideali Pino ambito democratico alla luce del riscontro credo che hanno avuto in sede elettorale
Ma singoli come ci si iscrive ad Alleanza democratica come singoli come associazioni la stazione per è stato un problema vero è grosso no non è stato solo cattiva volontà c'è stata anche cattiva volontà
Ma un problema vero grosso che ha passato il Partito comunista quando si è trasformato in partito il PDS prelato in rosso e della Costituente io ricordo ancora di episodi quasi ridicoli
Ricordo ancora una lite feroce tra una signora che era rappresentava gli animalisti
Ci sono anche gli animalisti
No gli animalisti di Sondrio note che volevo un posto diciamo in una certa così rappresentativa e vantava gli animalisti di Sondrio sono ventisette e quell'altro diceva invece gli ambientalisti di Vercelli sono quarantatré
Avete avete ci sono piccoli problemi di questo genere ma nella difesa organizzazione meglio tenerne conto perché contano 'ste cose qua individui tra queste famiglie qua intendo dire o non esso Alleanza Democratica Lanza democratica il contenitore e no il cemento che li unisce
Ma dove mettiamo ad esempio Adornato non iscritto nel sulla parte se dato un sacco da fare vorrà bene anche lui un posto al sole perché se l'avesse meritato no non partirà mai non appartiene a nessuna di queste famiglie toccano mettiamo dentro
Adornato cancelliamo Adornato avrebbe pertanto la capite cosa voglio dire se poi uno pensa a come si organizzano le ed è meglio pensarci seriamente come si organizzano queste cose valutiamo Adornato
Parliamoci
La prossima
La prossima asta riunione sarà sul diciamo una identità programmatica
Io vorrei consigliare al caro amico e compagno Adornato a me stesso anche corrente fatto parte di questo gruppo che ha mandato di pezzettini per il programma di starci molto attento
Cioè non io ho paura della prossima lo dico con tutta franchezza ho paura della prossima riunione
Ho paura che la si carica di significati eccessivi rispetto di ambizioni troppo alte rispetto a quanto può dare e che siano anche in contrasto con la fase in cui versano i bagni per vivendi questo momento noi per il momento procediamo con la gratuità che necessaria sapendo che al prossimo appuntamento già molto sarà sì riusciremo a stabilire un insieme di regole di consultazioni comune tra queste cinque famiglie
A tirare dentro movimenti e organizzazioni singoli che non appartengono a esplicitamente cinque famiglie politiche
Già sarà moltissimo questo
Ognuna di queste organizzazioni di queste famiglie avrà un suo programma
Identità per cui un è un si sente più un cattolico democratico che nonno che so io un pidiessino o un liberale antiproibizionista piuttosto nonché un verde o che un socialista onesto come si diceva
Una volta no adesso diceva prima aprivano si diceva
Tutto il resto
No
Ecco
Ci saranno questi programmi il programma di Alleanza democratica cos'è perché capisco bene cosa sarà poi in una trattativa tra gruppi che si mettono insieme un programma di governo
Per allora questa una trattativa che dovrà rispettare alcuni punti salienti del programma di ciascuno non potrà sa andare in direzione eccessive pensionandi compromessi sono compromessi giusti perché esprimono una grande maggioranza di posizioni
No capisco un programma di governo
Ma un programma di Alleanza democratica che sia diverso dai programmi di queste entità che la costituiscono che cosa può essere io l'aspetta una risposta da da voglio dire e che significa anche dare un significato alla nostra riunione prossima e di spendere eventuali fraintendimenti
Perché rischiano di esserci
Okay ultima osservazione con lo fare la seguente per la presa troppo scusatemi ma sarebbe moltissimo alla noi abbiamo fatto qui se vogliamo una platea di militanti politici che possono anche appassionarsi a discorsi di tipo di diciamo tecnico organizzativo
O comunque strategico
Guardate c'è anche il problema di parlare al cuore alla fantasia
Per esercitare un grande afflato collettivo che è una cosa grossa e questo non è l'abbiamo parlato
Spero che ne parliamo la prossima volta che o riusciamo a dare un'idea di sinistra Spello
No è una risposta oppure voglio dire possiamo fare tutte le ingegnerie che vogliamo ma non vinceranno grazie scusate ma ancora stato stesse
Walter Veltroni
Ma io credo che sia venuto il momento
In cui le donne e gli uomini che si dicono progressisti e quei soggetti politici che all'universo dei progressisti fanno riferimento
Si muovano lungo un asse
Fondato su due parole
L'importante e per alcuni versi anche nuove per la sinistra
Queste due parole sono responsabilità e coraggio io credo che mai come in questo momento ci sia un grandissimo bisogno di accelerare il passo
Perché se quando il terremoto che ne stiamo vivendo finirà se e quando finiranno
Tutti voi vedremo quando ci sarà dissolto il grande la grande polvere che tutto questo movimento della Terra alzato
Tutti noi vedremo un paesaggio molto molto diverso da quello che abbiamo lasciato nelle nostre reti nei nostri occhi prima che il terremoto cominciasse
E l'impressione che ho ma posso dire avendo ascoltato le cose che hanno detto gli altri compagni che hanno parlato qui
E che tutti quanti noi anche chi sembra più impegnato e anche più teso alla costruzione del nuovo necessario
Ancora porti fortemente dentro di sé l'imprinting di quel mondo di quell'universo di quel sistema di rapporti di relazioni di quel modo di concepire la politica
Persino la domanda che ha attraversato questa nostra discussione
Della quale Francesco Serra si è fatto responsabile portatore diciamo così cioè che ha paura di Mario Segni
è una domanda vecchio
è una domanda che riporta il nostro modo di ragionare
Al tempo che precedeva il movimento della terra che stiamo vivendo
E rimmel regge se non affrontassimo io cercherò di non farlo per parte mia
E d'altra parte non è stata fatta neanche da chi mi ha preceduto e io credo di poter dire anche non è stato fatto da Occhetto nel suo discorso di oggi che io molto condiviso e che mi sembra davvero un punto di di di avanzamento del cammino del lavoro che
Noi abbiamo fatto dalla svolta ad oggi
Può riprecipitare ac in un universo dal quale ci dobbiamo rapidamente liberare
Perché è del tutto vero che non è un sistema elettorale che di per sé determina le nuove condizioni politiche di un Paese ma l'influenza che un sistema elettorale trasformato a soprattutto se esso è in qualche modo in relazione se non altro temporale ad una gigantesca trasformazione dei soggetti politici che in questo momento vivono la vita politica di questo Paese
Cambia il modo di ragionare cambia le culture cambia in qualche modo la gerarchia delle priorità
Uno dei drammi della vita politica di questo nostro Paese che io credo solo adesso noi possiamo se abbiamo la forza di guardare al nostro passato osservare in tutto il suo
In tutta la sua dimensione reale cioè una sorta di di di bonsai della politica che abbiamo vissuto nel corso di questi anni
E il fatto che per anni la nostra discussione di tutti nuovi è stata concentrata attorno al tema degli schieramenti
Io ho partecipato a decine di congressi no decine no perché la mia età non me lo consentiva diciamo a diversi congressi ma sicuramente decine di riunioni di direzioni comitati centrali e quant'altro
E mio seguita tante altre e dovunque quale che fosse il partito il problema era anche nella vita interna di un partito
Di capire se chi parlava in quel momento era più vicino alla sinistra socialista qua la sinistra democristiana al centro repubblicano al sopracciglio socialdemocratico non so che cosa
La vita politica italiana è stata dominata da questo e persino il ceto politico italiano si è fondato
Sulla base della capacità di esercitare nel modo più intelligente possibile più astuto possibile talvolta più furbo possibile l'arte e la virtù della tattica in politica
Dal che noi abbiamo costruito degli uomini di Stato
Che erano dei maestri di tattica di furbizia e di sagacia dalla manovra politica
Talché nella vita politica di questo paese dei suoi partiti
Il tema del destino dell'Italia è sempre stato un tema del tutto inesistente se ciascuno di noi potesse dire che cosa i soggetti politici in campo nella vita politica italiana prima dell'inizio del terremoto volessero fare per il destino del loro Paese noi avremo una grande difficoltà di noi possiamo dire con chi volevano governare è più difficile dire per fare che cosa
E se noi torniamo a discutere di con o contro Mario Segni nei termini in cui abbiamo discusso di con o contro Clemente Mastella o con o contro Claudio Signorile noi sbagliamo e sbagliano di grosso
E dunque dobbiamo introdurre un punto di rottura che è un punto di rottura della cultura politica
Nostra perché io credo in questo senso dicevo che su di noi grava un'enorme responsabilità perché ha ragione Michele Salvati attenzione che questa terra che si muove non non c'entra il Cile che viene evocato per altre ragioni ma se alla fine non troverà qualcuno che guardando un paesaggio nuova palla forza di fare ciò che oggi è necessario fare cioè ricostruire il Paese
Questo Paese potrà anche conoscere dei rischi molto seri
Che non necessariamente si presenta in una società moderna complessa con il cappello a tre punte del colonnello perché ero ma si possono presentare in molte forme di dissolvimento di rottura dell'identità di questo paese di un tessuto solidale
Persino della sua natura di nazione
E non credo che oggi abbiamo una grande responsabilità nel trovare anche in questa grande malessere e anche anzi ha di nuovo che stiamo vivendo il fido del percorso che ci deve portare all'obiettivo che abbiamo perché a un certo punto la politica diventa cammino diventa marcia
Diventa il muoversi da un punto per arrivare ad un altro punto
Diventa il sapere qual è il punto al quale si vuole arrivare per traguardare i propri sforzi e le energie che si intende additare mettere in moto per il raggiungimento di quel di quell'obiettivo il punto al quale noi vogliamo arrivare è una democrazia dell'alternanza e dentro la democrazia dell'alternanza un movimento di progressisti capace di governare questo Paese
Questo è il punto di arrivo e se questo è il punto d'arrivo che noi abbiamo di fronte ai nostri occhi e ce l'abbiamo chiaro e non abbiamo tentennamenti
Ed equivoci su questo che deve essere l'approdo dal nostro sforzo io credo che noi dobbiamo traguardare il nostro movimento esattamente in questa direzione
Sapendo che questo
Ripeto comporta di forti mutamenti persino del modo in cui i progressisti la sinistra italiana ha guardato al tema del Governo in fondo a me sembra che questa sia sì è uno dei temi che nella nostra discussione deve trovare maggiore cittadinanza
Per il sistema elettorale che c'era per la proporzionale tutti noi eravamo costretti alla ricerca degli schieramenti e dunque la ricerca degli schieramenti come abbiamo detto ha occupato gran parte della vita politica del Paese ma la sinistra che non riusciva a fare lo schieramento capace di governare
H ha coltivato nei confronti della prospettiva del Governo due atteggiamenti diversi
L'un atteggiamento è stato quello del a ritrarsi non sempre e non necessariamente per propria volontà o per paura ma magari per impossibilità tuttavia deve ritrarsi dalla sfida dalla responsabilità del governare
Un altro atteggiamento che c'è stato nella sinistra è stato quello di concepire il governo non come un mezzo per fare una politica ma come un fine
E quando la sinistra o pezzi di essa si sono trovati a governare talvolta hanno governato
Scimmie optando le soluzioni politiche
Più moderate più conservatrici proprio perché
Senso del loro cammino di coloro i quali si sono trovati in Italia ma se mi consentite io vorrei parlare anche di di qualcosa che va oltre l'esperienza della sinistra al governo in Italia guarda ad altre esperienze di sinistra di governo in Europa
Noi ci siamo trovati di fronte ad una sinistra che è stata costretta o che talvolta ha scelto a fare una sorta di operazione Zelig ad assomigliare molto di più ai suoi avversari di quanto non avesse la forza di distinguersi di distinguersi dal voto
E qui c'è un tema secondo me molto molto forte che noi dobbiamo scegliere come riferimento del nostro cammino
Io credo che la cultura di governo dalla sinistra
Debba fare un passo in avanti
E debba trovare nella sua ricerca il punto di armonia più alta tra due fratelli che sono stati uso un'espressione
Che nel nostro linguaggio politico è fortemente presente riferita da altri ad altre categorie due fratelli che sono stati storicamente separati nella concreta esperienza di governo tra sinistri
E cioè la radicalità dei valori e il realismo delle soluzioni
Queste due cose non sono mai state insieme
L'una avuto sempre il sopravvento del sull'altro o perché per praticare le soluzioni più realistiche e più praticabili si rinunciava alla radicalità delle intenzioni che quelle soluzioni dovevano produrre oppure esattamente per il contrario perché la radicalità delle intenzioni faceva giustizia
Della praticabilità delle soluzioni di governo noi dobbiamo trovare il punto di armonia tra questi due fratelli separati
E io credo che questa sia la vera sfida nella quale la sinistra deve proiettare la propria cultura di governo e scegliere la parola responsabilità perché ora questa parola ne possiamo declina
Con sistema proporzionale chi governava non era in grado di assicurare che governando avrebbe potuto fare la politica che si era impegnato a fare qualora si fosse impegnato a farlo e non per caso non ci si impegna con il sistema maggioritario se il sistema maggioritario sarà un sistema maggioritario e consentirà a questo chi governerà avrà il dovere di indicare le soluzioni possibili
E di indicarle coerentemente ad un progetto generale
Il che vorrà dire anche a vere nei confronti delle scelte politico-programmatica che si faranno
Un'attitudine diversa dal passato
Io penso alla storia nostra del mio partito del mio movimento
E penso a quando noi abbiamo avuto le ferite più lancinanti certo ne abbiamo avute per ragioni politiche
Ma le abbiamo avute anche quando abbiamo dovuto fare scelte di governo o parlamentari quando il tempo tra consociazione in qualche modo imponeva che anche le scelte dell'opposizione fossero scelte che avevano in questo senso si una caratura di governo
Queste hanno attraversato il nostro blocco sociale voglio fare due esempi concreti la legge Visentini
E la legge sulla cocaina
è del tutto evidente che un po'movimento uno schieramento un'alleanza che deve governare non può dire di sì a tutti non può dare ragione contemporaneamente a portatori di interessi tra di loro contrapposti deve avere la forza di scendere deve avere la forza su una questione di penalizzare coloro i quali secondo chi governa devono essere penalizzati avendo la possibilità di recuperare il consenso generale al termine del cammino del proprio mandato
Il governo nella politica generale che si è fatta perché al termine dei cinque anni in cui qualcuno ha governato un cittadino deve poter guardare al modo in cui si è governato non solo dal punto di vista suo di inquilino
Ma deve cercare e avrà la possibilità di farlo di collocare il Complesso dalla propria rete di interessi
Dentro lo Stato di un Paese governato da una coalizione o da un'altra coalizione
Io credo che questo sia questa armonia tra radicalità dei valori e realismo delle soluzioni la doppia sfida lungo la quale dobbiamo procedere io mi rendo conto che anche la più difficile da praticare
Sì io dovessi dire le uniche due esperienze storiche probabilmente ce n'è una terza più piccola di Cito
En passant
Perché ci riguarda più direttamente credo che a questa famiglia di esperienze posso anche assomigliare un certo modo un certo tempo del Governo di certe amministrazioni di sinistra in Italia
Ma due sono le esperienze che io credo di poter in qualche modo ricondurre a questa famiglia e sono un'esperienza di governo democratico negli Stati Uniti
L'esperienza della socialdemocrazia svedese nel nel tempo di OLAF Palme non per caso due esperienze tutte e due interrotte brutalmente perché è chiaro che questa sfida è la sfida più
Difficile perché prendere l'una o l'altra di queste strade il radicalismo delle indicazioni di prospettiva che non si traducono ma in realtà o il realismo delle soluzioni che non è mai guidato da un progetto generale non mette paura a nessuno
Non mette paura a nessuno mette paura quando queste due strade convergono e quando si arriva all'incrocio di questi due percorsi
Nella storia concreta è scattata una reazione
Di coloro i quali in questi percorsi volevano in qualche modo interrompe ecco perché se questa è la sfida che noi dobbiamo assumere diventa importante il modo in cui vivremo il passaggio di una nuova legge elettorale
Eviteremo io lo dico per il mio partito io qui questa sera il mio partito rappresenta lo faccio con tanta più convinzione dopo aver ascoltato le cose che ci siamo detti in questa giornata e anche le cose che ha detto il segretario del mio partito
Anche per il mio partito si tratta di un Paltrow che di essere coerente a se stessi quando noi nasce in modo con il travaglio del dolore e anche la lacerazione che portò alla nascita del PDS noi decidemmo di dare al PDS una vocazione
Ma finalità
Molte delle cose che ci dicemmo allora si sono dimostrate
Corrispondente alla realtà per quello che è accaduto in questo Paese ora dobbiamo fare il tratto di cammino che manca il tratto di cammino che ma anche quello che noi ci siamo indicati dicendo che il Partito democratico della sinistra doveva svolge una funzione
Nel processo di riaggregazione di convergenza tra tutti i progressisti di questo Paese
E questo il cammino che noi per parte nostra dobbiamo fare
E questo comporta l'abbandono di ogni egemonia Isma'da parte di chiunque lo ha detto Giorgio Ruffolo che sono molto d'accordo è un tempo anche quello delle storie dalla sinistra comporta la voglia di cercare
Perché la maggioritaria ce la farà a cercare perché con la proporzionale io devo rubare i voti ai miei vicini e quindi devo sostenere che chi mi è più vicino mi è più lontano
Con la maggioritaria dovremo cercare di mettere insieme i nostri
Elementi di convergenza primo cercare ciò che ci unisce assai più di ciò che ci divide
Riconoscendo anche le parti di verità che ci sono negli anni io non ho difficoltà a dire
Che i radicali hanno visto prima Dinoi su dei temi che riguardano i diritti civili non ho difficoltà a dire che il movimento ambientalista visto prima di voi su questioni che riguardavano l'ecologia l'ambiente o che
Una certa cultura riformista socialista si è posta un problema di di che cosa dovesse essere la sinistra che governa in termini forse più realistici di quanto facessimo noi che dal cattolicesimo democratico avvenuta un'attenzione né con Fonti del tema della solidarietà sociale più alta di quanto ne siamo stati in grado di fare e vorrei augurarmi che altri facessero lo stesso nei confronti delle nostre idee faccio un esempio per tutti la questione morale di Berlinguer e ne potrei fare tante altre fin ma le cose che abbiamo detto al momento della svolta io credo che sia venuto il momento in cui invece di brandire questi pezzi di verità l'uno contro l'altro per prenderci lo zero virgola tre zero virgola quattro in più da tener fuori con le bandierine dopo le elezioni come i giapponesi che sono rimasti
Sull'isola non mettiamo insieme tutti questi elementi
Tutti questi pezzi di ripeto di verità li mettiamo insieme in una verità più complessiva
Che sia anche quella espressa da pezzi di società civile e cerchiamo di costruire uno schieramento che posso diventare maggioranza in questo Paese
E questo è il senso del percorso io così rispondo anche la questione su Mario Segni
Del quale voglio dire anche che non si può non apprezzare un certo coraggio vedete quando io vede in televisione che passa come uno dei
Delle espressioni del nuovo Bossi
A parte il fatto che mi riesce difficile immaginare perché ragiona in questi termini
Io penso che chi è in politica deve aspirare a governare
Mi risulta difficile immaginare un vertice a Maastricht tra con lettera e Bossi a una difficoltà vederlo diciamo così ecco correrei ai rifugi nel caso in cui il forse questa prospettiva
Ma al di là di questo
Il nuovo io mi ricordo una cosa semplice
Se tutto quello che è accaduto è accaduto è per tante ragioni storiche per una ragione politica piccola il ritorno a vecchie figure retoriche della letteratura marxista classica ogni tanto c'è un ingrato un granello di sabbia che blocca l'ingranaggio questo granello di sabbia
Fu la referendum sulla preferenza unica è lì che si è rotto qualcosa
è lì che il caffè ruppe il suo equilibrio
La sua forza la sua impenetrabilità quella campagna elettorale l'hanno fatta due soggetti sì poiché pezzi di società civile ma hanno fatto due soggetti Mario Segni e il PDS
Bossi stava insieme a Gava Craxi a dire che bisognava andare al mare
E non votare a quel referendum ma io ho difficoltà dimenticarlo quando si parla di nuove di vecchio in politica
Ora io credo che avesse ragione Adornato
A dire mettiamo insieme questi pezzi non per fare due centri io non credo che sarebbe affascinante una prospettiva di conflitto tra duecento e non credo che Adornato con esse
Indicare questa prospettiva
Ma certo voleva indicare una prospettiva del rispetto reciproco delle regole del gioco tra democrazia tra i contendenti tra coloro i quali sono in gara
Ottenere il consenso degli italiani chi perde perde si propone di vincere alla prossima occasione non di far saltare il tavolo con le carte sopra
Io non so immaginare una discussione il centro la sinistra se non
Attorno alle due parole conservatori e progressisti
Alle quali attribuisco un significato che racchiude dentro di sé il significato di destra e di sinistra
Declinando anche a destra e sinistra naturalmente nei termini nuovi io sono tra coloro i quali sono convinti che destra e sinistra esiste
E naturalmente esistono nelle condizioni storiche politiche del tutto diverse da quelle del passato e probabilmente anche con una grande confusione di ruoli io
Non so dire diciamo di tanti comportamenti anche magari di di chi è più a sinistra di me in Parlamento se qualche volta dal mio punto di vista certe scelte non finiscano con l'essere più di destra
E talvolta viceversa
Allora mettiamo insieme i diversi pezzi io penso che un problema se quello che ha detto Sabatino vorrei sottolineare
Sono i cattolici democratici questo Paese è vero un pezzo guarda Mario Segni ma un altro pezzo ancora dentro la Democrazia Cristiana
Io credo che sia importante che si porti fino in fondo si consumi fino in fondo questa rottura perché questo sarà necessario per portare laddove devono essere con i progressisti cattolici democratici penso che Mario Segni abbia fatto un tratto di strada importante
Si diceva Mario Segni non uscirà mai dalla DC ed è uscito dalla DC si diceva Mario Segni sarà testardo nell'uninominale maggioritari a un turno io l'ho sentito il Parlamento dire che c'era una disponibilità anche al doppio turno
Si diceva che era conservatore su molte questioni di tipo civile e io ho apprezzato il fatto che certa tra fatica perché diciamo sì viene da culture alla fine poi sul referendum sulla droga segno ha dato indicazione di votare per il sì certo io non so che cosa pensi Mario Segni su altre questioni
E credo che dovremmo tutti quanti insieme verificarlo e questo però ci riporta e concludo al tema dal quale ho cercato di prendere le mosse io credo che sia sia venuto il tempo di assumere questa sfida programmatica come il centro del nostro dal nostro lavoro su abbandonare le discussioni di schieramento e vedere sia nostro amico e chi è nostro nemico
Sulla base di un idea di un progetto di un disegno per il destino di questo Paese perché ho l'impressione che tanto più continua il terremoto
Tanto più nella coscienza di coloro i quali vivono questa condizione come dicono tutti coloro che hanno vissuto insieme straordinaria e inquietante ci sia un grande bisogno di sapere
Che cosa sarà dopo io credo che mai come oggi alle donne e agli uomini che si dicono progressisti ai soggetti organizzati e movimenti a tutti coloro i quali muovono nella direzione di un'aggregazione
Progressista e di sinistra spetti il dovere la responsabilità e il coraggio di indicare un destino un punto d'arrivo al termine di questo Paese
Io credo che avendo i nostri interlocutori consumato più dell'ora che ci eravamo dati di chiudere qui la tavola rotonda però ricordando che soprattutto rispetto alle cose che diceva Walter Veltroni adesso ma anche alle suggestioni dell'intervento di Michele Salvati
Che il ventinove e trenta maggio al Parco dei Principi di Roma si svolgerà l'incontro che ha come tema l'Italia di cui ha bisogno l'Italia economia stato società il contributo al progetto di Alleanza democratica che viene dato dal gruppo diverso Alleanza Democratica credo che quella sarà l'occasione concreta per discutere confrontarsi sui programmi e sulle cose che adesso i nostri interlocutori suggerivano grazie
Ricordo anche a tutti i partecipanti che questa iniziativa ha avuto un costo di quindici milioni e che è totalmente autofinanziata che fino adesso sono stati raccolti soltanto la metà dei soldi e quindi l'invito a fare un ulteriore sforzo so economico e mi scuso anche con tutti gli amici ma mi pare che qui ormai la volontà sia chiara e che non sono potuti intervenire direttamente alla all'iniziativa ma i loro contributi saranno valorizzati in una in un documento scritto che noi raccoglieremo e diffonderemo tra i circoli diversa Alleanza Democratica grazie
L'onorevole
Va
Bene