Quale futuro per la politica migratoria europea?

Bene buongiorno a tutti Benvenuti
Grazie di essere qui io ringrazio in particolare i nostri industrie lettori che hanno accettato
Il nostro invito special modo ringrazio il professore Mario Savino a cui si deve in gran parte l'organizzazione di questa iniziativa che è stata voluta dalla Fondazione Basso nell'ambito di un più vasto programma di approfondimento delle tematiche europee
Che ha già visto nella gli ultimi immensi analizzare le questioni riguardanti la governance economica dell'Unione Europea
Le politiche di cooperazione allo sviluppo con particolare riguardo all'Africa e che proseguirà tori convegno del nove maggio prossimo sul pilastro sociale europeo
Sul tema delle migrazioni poi in questi mesi abbiamo dedicato specifici seminari all'analisi della provenienza dei migranti di che cosa li spinge a partire di come viaggiano e con l'ausilio di Esperti e di testimoni guardiamo all'età retroterra e all'intreccio di cause che spingono persone i gruppi in difficoltà a lasciare il Paese di provenienza
Nei seminari già organizzati sono presi in considerazione l'Afghanistan e il Corno d'Africa la Nigeria la zona del Mali Ciad il Niger il Bangladesh
Il tema delle politiche migratorie
E sicuramente centrale in questo periodo per i Paesi europei e per l'Unione europea ed è francamente sconcertante dover prendere atto con quanta sostanziale irresponsabilità
Viene spesso affrontato negli stati membri questo tema
E quello ancor più drammatico dell'asilo
A dispetto delle disposizioni dei trattati europei che parlano testualmente
Di politica comune in materia di asilo volta a offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un Paese terzo che necessita di protezione internazionale testuale l'articolo settantotto del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea parola di Comune di politica comune dell'immigrazione intesa ad assicurare in ogni fase la gestione efficace dei flussi migratori lecco trattamento dei cittadini dei paesi terzi articolo settantanove
Politiche queste tutte governate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità fra gli stati membri e l'articolo ottanta
E di fronte allo stallo delle politiche europee l'atteggiamento di parte crescente delle forze politiche nazionali sembra diretto ad eccitare i sentimenti di preoccupazione dei cittadini per l'aumento dei richiedenti asilo e dei migranti dovuto alle gravissime condizioni di guerre di miseria dei loro paesi per responsabilità cui forse non solo
Estranei tutti gli europei
E a speculare su quei sentimenti per fini elettorali anziché ricercare ragionevoli e realistiche soluzione ha problemi a che ha un problema o a problemi che l'Europa nel suo complesso è certamente in grado di dominare
Nel rispetto delle sue leggi e nell'interesse dei suoi cittadini
Ed è soprattutto interesse dei profughi da un lato e dell'Italia dall'altro che si esca dalle politiche della paura che genera intolleranza per passare alla razionalità di soluzioni praticabili
Altrimenti non solo prevarranno i razzismi ma resteremo nella perenne contraddittorietà di una situazione nella quale come è stato detto
Se non pattugliavamo le acque del Mediterraneo ci rendiamo responsabili di centinaia di morti se lo facciamo respingendo coloro che sono stati che sono sui natanti nei Paesi da cui provengono generalmente a dir poco poco liberali
Quindi ha molti altamente condannati dalla Corte europea se li salviamo portandoli nelle nostre coste veniamo accusati di favorire l'immigrazione irregolare ora di questi problemi delle questioni giuridiche Cluj coinvolgono e e delle possibili soluzioni vogliamo discutere oggi nel nostro convegno e ringraziando di nuovo i partecipanti soprattutto i relatori do per primo la parola
Al professor Mario Savino docente di diritto amministrativo europeo che presenterà una proposta per una credibile politica europea dell'immigrazione dell'asilo prego
Grazie molte un ringraziamento particolare va alla Fondazione Basso e alla sua Presidente della Paciotti perché ci ha dato fiducia
Ci ha offerto questa importante opportunità di dibattito a cavallo tra
La scienza giuridica e la politica tant'è che questo incontro articolato in due sessioni che hanno proprio l'obiettivo di far dialogare tra loro
Parti segmenti di un dibattito pubblico che realtà troppo spesso almeno in Italia subisce come dire vittima di una serie di di fratture
Credo che da una parte Noemi universitari noi accademici dobbiamo fare un po'di mea culpa perché
Probabilmente facciamo difficoltà apprende a raccogliere fino in fondo la sfida di una ricerca che anche su questi temi può essere ricerca applicata lei finalizzato alla individuazione di soluzioni ispirate ad un sano realismo e e al principio di effettività
Un po'c'è l'attitudine probabilmente degli intellettuali no a coltivare una riflessione pura da torre d'avorio un po'c'è la difficoltà tradizionale dei sistemi continentali a svolgere ricerca applicata
Ma questo è uno dei problemi del nostro del nostro dibattito del nostro approccio la in generale ai temi sociali e in particolare poi a questo tema
Dall'altra parte ci sono difficoltà nel dibattito politico che sono evidenti
Per una serie di ragioni il dibattito politico su questi temi molto polarizzato da un dibattito molto ideologico
Nel quale si procede con uno slogan molto semplicistici semplificati che poi scontano come dire un tasso di astrazione se vogliamo ancora maggiore delle ricette fornite da qualche accademico più come dire coraggioso e spregiudicato quindi il tentativo che ne vorremmo fare e quello di collegare questi Tronconi Fragomeni frammenti del dibattito
Pubblico italiano per cercare di avviare una riflessione
Che nostalgia viva ma che appunto subisce molto di condizionamenti dei quali parlava e forse anche di altri per costruire un know how una serie di un bagaglio di di opzioni che poi possono essere riversate al momento opportuno nella nel dibattito nel dibattito politico è evidente che a Bruxelles attraversiamo una fase molto delicata
Nella quale il Parlamento europeo ha davanti a sé
In realtà meno di un anno per portare a termine una serie di riforme impegnative e quindi forse questo è il momento giusto per cercare di inserire nel dibattito qualche qualche idea nuova che possa essere che possa essere raccolto
Io parto dalla premessa che le ricette estreme cioè confini aperti confini chiusi non servano molto non servano per mandare avanti un dibattito che appunto finisce per essere prigioniero di di slogan e di improvvisazione politica di logiche elettoralistiche l'idea oggi in voga chiaramente non è quella dei confini aperti non non siamo in un contesto favorevole alla libertà di circolazione
L'idea più in voga è quella dell'emigrazione zero io credo che in questo momento si tratti semplicemente di un falso obiettivo
Perché non solo perché l'obiettivo dell'immigrazione zero è in questo momento contrario all'interesse di una popolazione europea che tende a invecchiare e a essere meno produttiva ci sono delle proiezioni
Autorevoli non solo di demografia ma anche di autorevoli organismi internazionali che proiettano la popolazione europea di qui al due mila cinquanta
E in una situazione nella quale ci sarà addirittura un crollo di oltre cento milioni di
Persone in età da lavoro quindi il problema della sostenibilità
Del Welfare
Del sistema pensionistico è evidente
Così come è evidente d'altra parte che non si può risolvere tutto in termini di migrazione questo è un punto sul quale ecco forse anche una parte della sinistra deve fare autocritica cioè evidente che l'immigrazione non può essere sbandierata come una soluzione per una crisi
Della natalità che deve essere necessariamente affrontata con un ventaglio di misure ricette molto più ampio
A partire ovviamente dal rilancio della popolazione dei cittadini che non possono rinunciare
Ad avere una possibilità di lavoro
Anche prima dei quarant'anni
E che quindi non possono rinunciare non posso rinunciare ad avere in famiglia
In nome di una popolazione che finirebbe per come dire continuare a essere stabile solo per grazie all'immigrazione questo non è possibile non è realistico ci sono dei limiti di sostenibilità
Dei flussi migratori che sono anche i limiti sociali oltre che politici dei quali non si può non tener conto e tuttavia in un contesto
Quale quello che descrivono i demografi rinunciare tout-court alla leva migratoria sarebbe altrettanto probabilmente altrettanto sbagliato velleitario
D'altra parte e velleitarie la ricetta dell'immigrazione zero anche per un altro dato che spesso ignoriamo i flussi migratori non possono essere controllati solo a destinazione
I flussi migratori sono flussi che devono essere governati attraverso un processo più complesso
Che il fatto di pur FactorSky di fattori di attrazione da parte tipicamente dei Paesi più ricchi ma anche di Push fatto cioè di fattori di immigrazione che in Europa semplicemente non può controllare
Può cercare
In qualche modo di orientare attraverso la cooperazione con Paesi terzi ma sappiamo benissimo che cosa comporta la cooperazione con parte perché non sempre sono affidabili e non sempre sono regimi democratici non sempre sono stati
Oppure sono stati come dire falliti o addirittura sono milizie
Cioè le stesse milizie che magari alcuni periodi alimentano i traffici irregolari e che a un certo punto
Possono prestarsi per convenienza chissà per quanto tempo poiché ad operazioni di diverso segno di cioè di controllo
Delle partenze nell'interesse nell'interesse dell'Europa quindi realisticamente bisogna prendere atto del fatto che una politica dell'immigrazione zero è una politica che ha che è destinata a un'efficacia soltanto parziale
La politica della deterrenza serve ma non può essere l'unica risposta alla gestione di un fenomeno complesso come quello dei flussi migratori
Quindi per chiudere su questa premessa iniziale io credo si debba trarre insegnamento da ordinamenti che più di ogni del nostro hanno esperienza di immigrazione e che da tempo hanno cercato di sdrammatizzare
E dei biologi Zare il dibattito su questi temi penso al Canada che non a caso di un modello
Al quale gli stessi inglesi lo stesso Regno Unito sta guardando con molto interesse cioè un recente rapporto
Del parlamento britannico che guarda con interesse all'esperienza canadese di rapporto annuale al Parlamento sull'immigrazione come
Momento di costruzione di un patrimonio di informazioni affidabili e condivise che consentano di fare un passo avanti a un dibattito altrimenti troppo ideologico che consenta di
Valutare l'impatto socioeconomico dei flussi con dati certi
E che consenta su questa base di a elaborare una strategia pluriennale volta animi a minimizzare i costi via Manin massimizzare i benefici di un fenomeno sociale che come altri richiede di essere
Di essere governato questa è l'unica ricetta per superare le logiche elettoralistiche può emergenziali che a seconda dei momenti e dei contesti finiscono altrimenti per prevalere nel dibattito
Quindi
Credo che si debba diciamo partire da questo dato dalla ricerca
Di un dibattito meno ideologico e da un'operazione di realismo o che prenda atto per un verso del fatto che il progetto liberale europeo di tipo universalistico ispirato alle libertà di circolazione che ha preso piede dopo la caduta del muro di Berlino è un progetto come dire ormai in crisi in grossa difficoltà
Che la stessa crisi di Schengen rivelatrice da questo punto di vista perché mai come dire la successione delle tre crisi della multi crisi economica migratoria e di sicurezza penso al terrorismo
Ormai ha messo in ginocchio quindi questo credo che debba essere il punto di partenza della diagnosi io cercherò allora di elaborare nel tempo che mi rimane
Una un tentativo di diagnosi
Del problema principale della politica europea per come almeno
Riesco a capirlo e di avanzare un po'coraggiosamente forse delle variamente alcune proposte proposte di soluzione perché credo che ci si debba appunto non ci si debba esimere dal tentare di individuare soluzioni che nel dibattito poi possono gradualmente essere affinate
Trovare uno sbocco a livello politico
Vengo alla diagnosi se partiamo dalla crisi di Schengen probabile che si possa concordare su su cui sto e cioè che la tenuta di Schengen e condizionata da due fattori principali
Il primo è evidente la sistematicità dei controlli alle frontiere esterne su questo ci sono stati importanti progressi
La crisi la crisi migratoria ha dimostrato che c'erano delle falle nel nostro sistema falle che però piano piano sono state come dire arginate
In Grecia in Italia è stato adottato cosiddetto approccio spot che ha consentito di evitare quello che in realtà accadeva prima che minava la credibilità del nostro stesso Paese nei confronti dei partner se io europei e cioè i controlli non era un sistematici
Non venivano registrati alcuni ingressi è in realtà una quota significativa di ingressi e quindi no
Buona porzione di arrivi finiva per essere per produrre una circolazione irregolare nell'area Schengen di persone non identificate oggi non è più così l'approccio asportargli su sistematici sistematiche le operazioni di identificazione e registrazione
Degli arrivi e il Regolamento sulla Guardia costiere di frontiera europea adottato nel settembre due mila sedici a rafforzato i meccanismi di cooperazione europea in quest'ambito introducendo anche una serie di novità importanti che possono in realtà finire per condizionare e pregiudicare le prospettive di Paesi come l'Italia e la Grecia che dovessero venir meno a questo impegno alla sistematica registrazione degli archi
E l'altra strategia importante è stata quella di esternalizzazione delle frontiere la cosiddetta esternalizzazione delle frontiere significa essenzialmente accordi con la Turchia prima con la Libia dopo il primo accordo come sapete
Del marzo due mila sedici è stato siglato dall'Unione europea nel suo complesso
E ha portato alla pressoché immediata interruzione
Dei flussi attraverso il corridoio balcanico crollati dal giorno dopo del novantotto per cento
Più complessa è stata la fase di attuazione del secondo accordo tra l'Italia
Ma con un chiaro esplicito endorsement del consiglio europeo e la Libia nel febbraio due mila diciassette perché dall'estate scorsa da metà luglio i flussi sono anche lì poi sensibilmente diminuiti diciamo del settantacinque per cento quindi diciamo che il primo fattori di crisi cioè la sistematicità dei controlli delle frontiere esterne la tenuta in fondo di quei di quelle frontiere
Oggi è un problema in parte almeno risolto in parte comunque drammatizzato resta però l'altro
Vero problema per la tenuta di Schengen e cioè l'efficienza della politica dei rimpatri
Ora è uno slogan politico frequenti quello di dire e speriamo lì tutti tutti gli immigrati clandestini è evidente che questa politica
E una politica che ha culturalmente un'auto tasso di inefficienza
Perché una serie di fattori non solo amministrativi ma di cooperazione con i Paesi terzi riluttanti
Non favorisce le politiche di riammissione questo è un dato ineliminabile perché dobbiamo considerare che le rimesse dei migranti che vengono a lavorare in Europa costituiscono una parte cospicua del PIL dei paesi di origine e quindi per quei governi accettare una politica sistematica di riammissioni di rimpatrio è una scelta politicamente suicida
Evidente che l'Europa può cercare soprattutto paradossalmente là dove non vi siano governi democratici può cercare di ottenere una compiacenza e accordi
In cambio di un esborso di danaro significativo
Sono accordi molto spesso
Come dire di bandiera perché nella maggior parte dei casi prevedono un volo charter al mese alla settimana con trenta quaranta o cinquanta persone
Cioè stiamo parlando di una numeri incommensurabili rispetto alla serietà del problema c'è un effetto deterrente collegato a questi accordi di riammissione
Ma il dato di fatto e che d'Italia per esempio non riesce a espellere più di cinque sei mila migranti all'anno queste son le statistiche ormai consolidate degli ultimi anni a dispetto dei tentativi di rafforzamento della Rete
Dei degli ex CDA insomma dei centri destinati all'espulsione che incide in modo molto marginale anche lì probabilmente si tratta di una scelta simbolica che serve soprattutto per come dire riconquistare credibilità a livello europeo il dato di fatto è che la politica dei rimpatri è una politica largamente inefficiente
In Italia dal due mila quattordici al due mila diciassette cioè in quattro anni sono entrate oltre seicento mila persone di amare irregolarmente
Di queste se consideriamo coloro che non hanno chiesto assillo e coloro che pur avendolo chiesto hanno ricevuto un diniego o sono destinati a riceverlo almeno due terzi di quei seicento mila sono persone
Da rimpatriati
Cioè stiamo parlando di più di quattrocento mila persone
Delle seicentoventi mila che sono entrate negli ultimi quattro anni
Con una capacità effettiva di rimpatrio che non supera i cinque sei mila rimpatri all'anno essenzialmente verso quei quattro cinque Paesi con i quali l'Italia ha accordi di riammissione quindi voi capite cioè una politica complessa da attuare e che non ha nessuna chance di risolvere il problema problema che si riflette ovviamente su Schengen
Preciso che anche i tassi di impartire a livello europeo pur essendo più alti non sono
Soddisfacenti perché se si considerano i rimpatri verso i paesi africani il tasso è di effettività è inferiore al trenta per cento nel in tutta Europa
Quindi la politica dei rimpatri è una politica largamente inefficiente
Questo è un dato di fatto col quale dobbiamo fare i conti che significa due cose significa uno che i migranti che arrivano che sbarcano e che non chiedono assillo il giorno dopo non vengono rimpatriati non vanno nella maggior parte dei casi a finire in centri destini di detenzione a fini di espulsione ma ricevono un foglio di via obbligatorio che resta inattuato
Quindi questo significa che queste persone nella maggior parte dei casi circolano liberamente nell'area Schengen
Ovviamente la reazione dei partner europei qual è la chiusura formale o di fatto delle frontiere con l'Italia e quindi una progressiva sempre più accentuata emarginazione dell'Italia dall'aria Schengen
Se pensiamo invece ai richiedenti asilo beh la trafila in quel caso un po'più lunga ci sono periodi di accoglienza che sono imposti la normazione europea e nazionale quello che avviene e che il sovraffollamento in molti centri induce gli stessi chiede anche asilo in attesa di risposta a cercare fortuna altrove
E questo ci deve portare a interrogarci seriamente sulla nostra capacità di accoglienza dei richiedenti asilo
C'è anche il problema ovviamente in misura crescente il problema dei richiedenti asilo delegati coloro che dopo un anno e mezzo o due esauriti tutti
Tutte le procedure amministrative giurisdizionali ricevono un diniego
Anche questa questa quota di migranti e nord a quota significativa del sessanta per cento circa rispetto al totale dei richiedenti asilo
Rappresenta lo ripeto una quota di migranti che in teoria dovrebbero essere rimpatriati e che di fatto restano in Italia irregolarmente cioè anche quando sono riusciti a trovare un lavoro nel periodo di attesa finiscono nell'irregolarità al momento in cui arriva il diniego
Quindi tutto questo significa che cosa scaricare una quota significativa
Di
Persone irregolarmente presenti in Italia sul sistema scende
è ovviamente un problema non solo italiano è un problema europeo ma se questi dati sono corretti questa lettura è corretta allora la diagnosi del problema io la riassumere così cioè l'attuale crisi della capacità di governo delle migrazioni dipende non soltanto
E forse non tanto dal volume complessivo dei flussi in entrata quanto forse soprattutto dal modo irregolare in cui quegli ingressi avvengono questo modo irregolare mette in crisi Schengen
Questo modo irregolare aumenta il circuito di criminalità che l'Europa importa dai Paesi di origine
Questo modo irregolare crea problemi enormi nell'integrazione di questi migranti nel tessuto economico e sociale in Italia e a livello europeo
Vengo a alla parte diciamo più coraggiosa se vogliamo quella dei rimedi che sono gli medio diventati a
Contrastare non l'immigrazione in quanto tale lo ripeto questo discende dalle premesse dalle quali reparto cioè emigrazione non la si può in contrastare in quanto tale si può cercare di governarla
In modo da massimizzare i benefici e ridurre i costi anche per i paesi di destinazione
Ma rimedi alla irregolarità di quei flussi
Su questo punto io vorrei avanzare due proposte
Ma prima vorrei partire da due premesse o due avvertenze la prima vertenza è le proposte che avanzerò non sono diretti a sostituire l'attuale politica europeo ma sono come dire pensate per integrare quella politica cioè voglio dire che
Noi non credo che realisticamente possiamo rinunciare a una politica della deterrenza non possiamo realisticamente rinunciare in questo momento storico a una politica di contenimento dei flussi
Dobbiamo cercare di farlo con mezzi se possibile più rispettosi dei diritti fondamentali ma non possiamo rinunciarvi
Però credo anche che sia necessario andare oltre il mero contenimento oltre una politica meramente difensiva se vogliamo rendere quei flussi regolari e quindi più governabili
La seconda avvertenza è il quadro politico è noto a livello nazionale come a livello europeo pensare al che che una proposta che mira essenzialmente ad aprire canali regolari di ingresso
Limitati ben presidiati per migranti economici e per richiedenti asilo pensare che una proposta del genere possa incontrare il favore della maggior parte dei governi europei
Odio della totalità dei popoli europei sarebbe come dire illusorio
è evidente che a livello europeo c'è un veto del Gruppo di Visegrad nel quale si è aggiunta l'Austria e probabilmente anche qualche altro Paese
Quindi queste proposte partono dalla premessa che probabilmente bisognerà avere il coraggio di partire con una cooperazione rafforzata cioè con la cooperazione tra gli stati membri che ci sta che accettano le logiche
Del della del sistema Schengen perché sono quelle in fondo le logiche dei dettano dettano la soluzione e che
Partono dalla premessa che questa stretta connessione trascende nella gestione delle dell'immigrazione richieda misure di regolarizzazione di flussi attenzione non all'arrivo ma la partenza
Cioè canali alternativi a quelli irregolari che siano in grado nel tempo
Di modificare l'equilibrio tra incentivi e disincentivo era lì e disincentivi alle migrazioni il regolarci
La prima proposta è quella di un sistema europeo di coordinamento della programmazione dei flussi nazionali di migranti per motivi di lavoro
L'idea e cioè quella di immaginare che ferma restando la determinazione delle quote di lavoratori extra comunitari a livello nazionale lo prevedono i trattati non sarebbe semplice
Andare oltre quella previsione si potrebbe però pensare all'interno di questa cooperazione rafforzata di introdurre su questo sistema nazionale di determinazione delle quote delle correzioni sovranazionale cioè delle correzioni
Che
Siano gestite dalla Commissione europea o da un'agenzia europea e che possano razionalizzare questo processo di determinazione delle quote nazionali e valorizzarlo all'esterno in che modo per esempio
Identificando una serie di parametri comuni nel calcolo del fabbisogno interno fabbisogno del settore economico-produttivo
Correlati al PIL collega col correlati al tasso di occupazione al tasso di invecchiamento della popolazione al tasso di riduzione della popolazione in età da lavoro ci sono c'è un ampio come dire un'ampia gamma di criteri che possono essere utilizzati criteri non da intendere come vincolanti cioè gli Stati non rinunceranno mai realisticamente la loro sovranità nella determinazione delle quote ma che individuino diciamo dei parametri anche delle buone pratiche di calcolo di questo fabbisogno per favorire una graduale convergenza
La situazione di Germania e Italia dal punto di vista economico evidentemente molto diversa però un dato salta all'occhio
Nel due mila sei diciassette la Germania ha stimato un fabbisogno di trecento mila lavoratori extracomunitarie mentre l'Italia è rimasta ancorata ai trenta mila del decreto flussi
Che
Come dire tra l'altro rimangono in parte posti vuoti perché sono migranti stagionali
Un'altra possibilità di correzione in senso sovranazionale e cercare di costruire un sistema di programmazione
Di ingresso dei singoli stati membri su base triennale cioè
Cercare di costruire un po'come avviene attraverso decreto il documento economico finanziario cioè cercare di costruire uno strumento di programmazione e di razionalizzazione della calcolo del fabbisogno che poi annualmente confluisca in un decreto flussi decreto flussi annuale che però potrebbe diventare europeo cioè se l'Italia la Germania la Francia qualche altro paese della cooperazione rafforzata accettasse le regole di questo gioco potrebbe autonomamente determinare sulla base di questi criteri il fabbisogno e poi comunicare alla Commissione la propria il proprio fabbisogno che confluire ebbe in un decreto flussi europeo perché sarebbe importante questo questo sarebbe importante perché ci consentirebbe di negoziare con i Paesi terzi delle quote molto più significative
Di ingressi di visti per motivi di lavoro e questo ci consentirebbe di superare molte di quelle resistenze che oggi bloccano gli accordi di riammissione dei quali parlavo prima cioè
Se noi invece che vendere a quei governi come merce di scambio soldi o un po'di infrastrutture oppure oppure interventi di polizia vendessimo vendessimo delle quote
Di emigrazione
Per motivi di lavoro dal punto di vista interno per quei governi sarebbe molto più popolare una corto di questo genere quindi ci sarebbe molta più facilità
Nella costruzione di questi raccordi non è che sta stiamo inventando nulla nella letteratura circolano moltissime di queste idee credo che si debba mettere fare uno sforzo per mettere insieme un po'di queste ed è cercare di capire quale chance abbiano per esempio il segretario generale delle Nazioni Unite sponsorizzava queste Globo Schioppa Ships cioè accordi con i Paesi
Di origine dei flussi
Con quote di ingresso in Europa per motivi di lavoro e una cooperazione forte nella formazione delle professionalità
Non necessariamente di alto livello ma anche di medio livello in quei Paesi che sarebbe una strategia win-win cioè una strategia vincente per quei Paesi che inizierebbe o avere un'attività formativa molto più solida con l'ausilio degli europei e che potrebbero esportare
Attraverso un processi di migrazione circolare un po'di manodopera ma non solo professionalità a tutto campo in Europa e poi
Avere avere un ritorno nel momento in cui queste questi emigranti dovessero tornare evidente quindi che queste sono tante idee soltanto alcune delle tante idee che circola nel dibattito l'obiettivo ultimo potrebbe essere quello di realizzare cioè un sistema di Colle con collocamento a distanza
Che consenta a livello europeo di gestire una sorta di
Un meccanismo un meccanismo di scorrimento con tempi anche lunghi ma prevedibili sapere cioè che ci sono delle possibilità di impiego in Europa nell'arco di quattro cinque anni probabilmente potrà probabilmente potrebbe creare nel tempo una incentivo a riprogrammare i progetti migratori individuali e familiari in alcuni Paesi africani e questo cambierebbe radicalmente le regole del gioco anche questo sono proposte che circolano nel dibattito gli economisti ne parlano molto
Che quali sono i punti forti di queste idee non sono una proposta concreta su una serie di idee che poi ovviamente dovrebbero essere molto affinate per poter camminare autonomamente sulle loro gambe i punti forti sono innanzitutto prendere atto del fatto che l'immigrazione irregolare ci sarà in assenza di canali regolari probabilmente in una certa misura continuerà ad esserci comunque mai migrazioni irregolare significa non selezionare
Gli arrivi e quindi non scegliere le professionalità per esempio che serva al nostro mercato del lavoro
Invece costruire questi percorsi significa selezionare all'origine i migranti economici che sono funzionali agli interessi europei secondo significa
Probabilmente non eliminare ma infliggere un colpo significativo ai traffici illegale
E quindi al numero di morti nel Mediterraneo
Perso
Significherebbe ridurre l'attuale tendenza all'abuso dell'istituto dell'asilo della protezione internazionale oggi chi arriva sa che l'unico modo per rimanere regolarmente in Europa e chiedere asilo
Anche se è un migrante economico perché confida nel fatto che così potrà probabilmente trovare un'altra chance e via di fuga
Per rimanere in Europa
Vengono seconda parte la proposta forse stordito sondando un po'lungo quindi quindi cercherò di essere più breve per quanto riguarda e le migrazioni
Legate diciamo l'emigrazione umanitari migrazioni forzate
Qui a livello europeo si sta discutendo di un programma di molte cose come è noto nella riforma del sistema a Dublino della ricerca quindi di meccanismi di Burden sharing i responsabili di condivisione delle responsabilità sul piano interno ma anche di un programma di reinsediamento il cosiddetto lui sa chi manca che consenta di
Garantire l'ingresso ad alcune categorie di rifugiati da Paesi terzi
Questo è un programma che in Europa già esiste in realtà anche se su base temporanea come è noto una una delle di uno degli impegni assunti dall'Unione europea nei confronti della Turchia in cambio dell'impegno turco a presidiare le frontiere europee
E quello di operare un po'di Risset mentire insediamento dalla Turchia all'Europa i numeri però sono molto bassi nel due mila diciassette nel due mila sedici quattordici mila insediamenti nel due mila nel due mila diciotto nero scusate al due mila diciassette ventiquattro mila
La se considerati il numero complessivo dei rifugiati cioè di richiedenti asilo ora parlo di rifugiati nel senso di richiedenti asilo dei quali è stata accettata la richiesta
Il novantotto per cento nel due mila sedici e il novantacinque per cento nel due mila diciassette sono stati richiedenti asilo arrivati irregolarmente in Europa
In un contesto nel quale
Lei le frontiere sono sempre più saldamente presidiati da Turchia e Libia i numeri girando
Fortemente riducendo quindi il sistema di asilo europeo se dovesse funzionare la politica di esternalizzazione delle frontiere rischia di diventare nel giro di pochi anni una scatola vuota
In un contesto nel quale in Europa ci sono circa due milioni di rifugiati e nella sola Turchia ce ne sono tre milioni e mezzo
E in Libano in Giordania una persona su sei una persona su undici sono rifugiati in Europa una su mille
Quindi c'è qualcosa che non va nell'impegno dell'Europa rispetto a rispetto ai rifugiati e quindi alla possibilità di alleviare le sofferenze di quella categoria di migranti che
E più penalizzata perché fugge da guerre e persecuzioni allora la proposta su questo punto ovviamente ce ne sono tanti anche qui la proposta su questo punto in astratto potrebbe essere quella di dire ma esternalizziamo i controlli in modo completo
Assegniamo la Turchia o alla Libia nove capite che già queste velleitario dei controlli Esterni alle frontiere europee che consentano a chi voglia chiedere asilo in Europa di farlo attraverso quei Paesi è evidente che così non funzionerebbe mai perché il pool Factor sarebbe così forte che noi ci ritroveremmo
Con milioni probabilmente di richieste richieste di asilo quindi quale può essere un'alternativa a partire dalla proposta in realtà molto timida della Commissione europea sulla costituzione di uno junior Blissett Man framework
E creare anche qui immaginare di creare una cooperazione rafforzata per istituire un programma d'insediamento che assicuri protezione non ha tutti i rifugiati intenzionati a raggiungere l'Europa che questo non è realistico
Ma i più vulnerabili
Se voi guardate la prassi dell'Alto commissariato ONU che si occupa della determinazione dello status di rifugiato questo commissario l'UNHCR
A applica danni ormai dei criteri di vulnerabilità che consentono di individuare tra i rifugiati legati la le categorie più vulnerabili che hanno perciò maggiore bisogno di un re insediamento in paesi
Più ricchi
Si tratta di persone che hanno problemi di salute si tratta di minori si tratta di donne vulnerabili e così via
La proiezione dell'UNHCR nel due mila diciassette per l'insediamento non è di cinquanta milioni
Ho sessanta milioni ma è di uno virgola due milioni di rifugiati vulnerabili che dovrebbero essere insediati paesi ricchi allora mi chiedo in un contesto nel quale il sistema europeo di asilo e attualmente accessibile solo perché arriva irregolarmente fa sempre meno persone quindi sarà sempre meno accessibile quel sistema europeo di asilo perché non pensare invece di prevedere meccanismi di reinsediamento secondo la prassi internazionale cioè facendo leva sul web né H Cr
Per una quota di questi rifugiati vulnerabili uno virgola due milioni di persone proporzionale
A parametri quali popolazione pile europeo sì prendiamo il PIL europeo che un quarto del PIL globale significherebbe un quarto
Della tutela di questo una virgola di questi uno virgola due milioni di rifugiati vulnerabili cioè duecentocinquanta trecento mila persone che sono un terzo di quelli che sono arrivati clandestinamente nel due mila quindici due mila sedici
Annualmente cioè significa in realtà iniziare a creare i presupposti per un accesso presidiato dall'esterno secondo la prassi dell'UNHCR già sperimentata che ora funziona su numeri molto più bassi perché gli Stati europei procedono ciascuno per proprio conto e quindi in modo in ordine sparso e che tuttavia anche nell'ambito della costruzione di un Global Compact per i rifugiati potrebbe diventare una chiave
Per realizzare un consenso a livello globale
I Paesi ricchi non si possono far carico di tutti i rifugiati ma probabilmente di più vulnerabili sì grazie
Praticamente la professoressa Vito come avevo preannunciato lo Stato la proposte estremamente realistica e francamente stupisce che proposte realistiche vengano dall'Accademia mentre
La gran parte delle forze politiche
Propone di Adecco soluzioni del tutto impraticabili e del piuttosto comunque grazie e adesso
Secondo il nostro programma
Do la parola al professor Giuseppe Campeis si che docente di scienze politiche all'Università di Bari e che ci parlerà dei poteri limitativi della libertà personale
E una possibile interrogativo su un ruolo crescente nel governo delle
Se riuscisse ad agganciare il mio compiuta dal proiettore ma
Qualche dato
E tra l'altro perché non si si scambia con Cossato
So che sta non solo
Quindi
Un po'più può essere
Se fosse possibile sito
Allora buongiorno a tutti gli effetti dello storico Polo ma il microfono per
Allora
Ok io
Tratterà un argomento
Un po'più specifico rispetto all'intervento di Mario ma si riallaccia molto alle cose che Mario andava andava dicendo perché mi occuperò cercano di diciamo di mettere a fuoco
Se e quanto in che misura nell'implementazione delle politiche migratorie in particolare nella politica dei rimpatri nella politica da sino a livello europeo sono utilizzate sono state utilizzate o vengono proposte
Viene proposto l'utilizzo di misure limitative della libertà personale uso questa categoria un po'più ampia e con questa categoria naturalmente in questa categoria includono l'uso della detenzione ma non solo anche misure
Che limitano la libertà di circolazione o anche misure coercitive di altro tipo che per esempio misure che limitano l'accesso ai diritti dei migranti irregolari via di espulsione o di richiedenti asilo l'impressione che ho che a partire da cosiddetta crisi rifugiati la Commissione europea abbia naturalmente
Ridisegnato complessivamente la sua politica migratoria questo a partire dall'adozione della cosiddetta agenda europea sulle sulle migrazioni
E che al centro di questa strategia della Commissione e ci fossero tra gli altri due obiettivi in particolare un primo obiettivo era il pretore si sta accendendo sì
Mirava
A prevenire o scoraggiare gli abusi o i cosiddetti abusi del del del sistema comunità sino in particolare scoraggiare i movimenti secondari quello viene chiamato la Sai uno shopping cioè la scelta da parte del richiedente l'asilo del paese europeo in cui in cui in cui chiedere asilo o scoraggiare la presentazione di domande pretestuose fraudolente che in un certo senso sovraccarica salvo il il sistema l'asilo per darvi un'idea del problema
Questi sono dati relativi all'Italia
Scusate rimasto così
Sonar per una lunga serie storica sugli sbarchi le domande d'asilo ricevuto nel nostro Paese e Ibra i respingimenti del questore cioè solitamente votate alla frutta la preferita alla alla frontiera nei pressi della frontiera negli ultimi vent'anni
Il problema della Sancho quindi è tutto nella divergenze alla divaricazione di queste due linee nuova a partire dal più o meno dal due mila undici quando il numero di sbarchi cresce in Italia ma il numero di domande d'asilo ricevuto al nostro Paese non cresce in parallelo uno come per tanti anni per tanto tempo era stato quelli sono tutti potenziali richiedenti asilo che hanno abbandonato il nostro Paese si sono dirette fino alla all'implementazione dello spot approccio delle delle due curve sostanzialmente si si divaricano e poi accordi con la Libia e Oxford approcci riproporre farlo ricongiungere nuovamente le le le due
E questo è un è uno dei dei dei dei problemi principali che affannato la come la commissione diciamo l'altro problema è l'inefficacia del sistema dei rimpatri ne ha parlato Mario questi sono i dati che Mario
Citava sono dati di Eurostat io faccio una premessa su questi dati veramente a livello europeo
Sono ai limiti dell'inservibili tale cioè non c'è una fonte che abbia dati coincidenti con l'altra se io prendo i dati eurostat non coincidono con i dati Frontex che a loro volta non coincidono con i dati del nostro ministero degli Interni
Cioè non c'è una cifra che coincida cioè quindi tutti i ragionamenti che facciamo io chi ha avuto la sfortuna di leggere le mie cose lo sa che ci tengo alla raccolta dei dati alla e alla diciamo alla alla alla all'analisi dei dati ritengo questi dati ai ai limiti dell'inservibili dava tuttavia quello che non abbiamo questi in particolare sono dati che usa la commissione per elaborare le sue le sue strategie politiche li trovate citati nei documenti alla commissione per cui diciamo prendiamo i dati i dati Eurostat e questi sono i dati generali sull'Europa sono anche i dati eurostat relativi all'Italia no
Quelli appunto che menzionava ancora una volta Mario prima
I Ripa i rimpatri effettivamente noi seguiti dall'Italia rispetto ai provvedimenti di allontanamento adottati cioè le persone a cui è stato intimato l'ordine lasciare il
E quindi l'altro obiettivo era aumentare le l'effettività l'efficacia del sistema di rimpatri di coloro che in una maniera un altro non sono autorizzati a risiedere su tre però questi gli obiettivi sono stati sempre più insistentemente inquadrati come gli obiettivi
Complementari si dice nei documenti della Commissione un'efficace politica di rimpatrio
Di fatto è un è uno strumento di deterrenza contro i potenziali profughi profittatori del sistema asili potenziali falsi falsi rifugiati sul
L'altra argomenta ora diciamo la prendeva lato opposto che sostanzialmente dice un efficace sistema da Siino che mantenga a disposizione dell'autorità
Il richiedente asilo per tutta la durata della della procedura fin quando appunto la sul suo titolo di soggiorno non sia stato definito di fatto è serve anche ad un'efficace politica di rimpatri perché poi noi abbiamo il richiedente asilo di negato un termine orribile comunque a disposizione per per per allontanarlo no immediatamente quindi queste questi due obiettivi sono visti come obiettivi complementari dalla commissione ora la mia ipotesi
E che per perseguire questi obiettivi la la la commissione ha sposato una strategia che sempre più insistentemente fa leva sull'utilizzo di strumenti coercitivi detenzione limitazione della libertà
Della libertà di circolazione misure coercitive esplicitamente Querci diversi spesso si invoca l'uso della forza
O riduzione dei diritti o delle garanzie procedurali che sono offerti a richiedenti asilo e stranieri in in via dis di espulsione ora proverò a metterà la prova questa ipotesi analizzando diciamo un anno nel dettaglio però analizzato tutti i documenti che la Commissione ha pubblicato negli ultimi anni a partire dal dalla dalla crisi dei rifugiati
In materia di politica dei rimpatri e in materia d'asilo naturalmente o analizzo in particolare giusto per darvi un'idea i piani d'azione sul rimpatrio della commissione quello del due mila quindici
Nel due mila diciassette le raccomandazioni del due mila diciassette tengo fuori dalla mia analisi la dimensione esterna della politica di rimpatrio quindi tutto quello è stato fatto per cercare di stringere accordi di riammissione con i Paesi terzi che rilevantissimo poi qualcosa dirò anche su questo
è una è una dimensione un aspetto rilevantissimo e della politica rimpatrio e tengo fuori anche la questione del rafforzamento dell'agenzia Frontex del ruolo che l'agenzia Frontex
A assunto nella politica dei rimpatri a livello europeo
Questo per quanto riguarda i rimpatri in materia d'asilo mi concentro soprattutto sulle proposte di riforma della direttiva in materia di accoglienza dei richiedenti asilo sapete che l'intero sistema comune europea d'asilo è in fase di di riforma si sta discutendo la riforma del regolamento Dublino nelle due direttive procedura qualifiche
Probabilmente diventeranno dei regolamenti sta discutendo anche delle proposte su su questi regolamenti c'è anche una nuova Procura proposta di direttiva sull'accoglienza e e mi sono concentrata in particolare su questa perché questa è la direttiva dove si prevedono le regole per la detenzione dei richiedenti asilo per il Co per l'il confinamento lo chiamo confinamento cioè la limitazione alla libertà di circolazione dei richiami stile eccetera
La Pro terrò fuori un po'l'Italia diciamo l'Italia sta sullo sfondo anche se naturalmente direttamente interessata tutte queste questioni quindi mi concentro più sulle politiche a livello europeo
Il metodo che utilizzerò come dire sono un filosofo del diritto non solo il diritto ma mi asterrò da qualsiasi giudizio di natura filosofico giuridica sull'uso dei mezzi coercitivi nel quale la politica migratoria
Tanto ci sarebbe da dire dal mio punto di vista uno Stato democratico vidi in uno Stato democratico riunito non è legittimo
Adottare misure coercitive limitative della libertà personale nel quadro delle politiche migratorie per mere esigenze
Di efficacia amministrativa perché di questo stiamo parlando ma come dire mi astengo
Mi astengo da mi astengo da da da da da entra in questa questione mi sconcerta consulente sulle questioni di legittimità perché a livello internazionale e ormai unanimemente considerato legittimo ricorrere a misure di questo tipo
Sono stati sviluppati degli standard all'interno del quale utilizzare poteri coercitivi con le politiche migratorie quindi farò una una un'analisi molto leggera non tecnica sotto il profilo della legittimità ma soprattutto mi concentro sulle musiche di efficacia cioè e finché sono efficaci questi strumenti
Servono a realizzare gli obiettivi che noi ci proponiamo l'utilizzo di questi strumenti
Allora brevemente partiamo dalla politica l'asilo prima della prima della della crisi rifugiati allora la riforma del sistema comune europea l'asilo era stata tutto sommato
è piuttosto recente la direttiva delle due direttive sull'accoglienza sulle sulle procedure sono sulle qualifiche sulle quali file procedure sono state adottate tra il due mila undici e il due mila tredici quindi la riforma del sistema d'asilo era era piuttosto recente ed era stata ispirata dall'idea questa riforma che fosse necessario migliorare gli standard di accoglienza in tutti i Paesi membri dell'euro per portarli tutti a un diciamo un a un livello e equivalente quindi anche le tutele di cui richiedenti asilo godono e diversi
Paesi membri perché questo naturalmente l'ha che fare con la tutela dei diritti ridente asilo ma anche con la prevenzione dei movimenti secondari cioè se i richiedenti asilo l'argomento era se i richiedenti asilo trova uno uno standard di accoglienza delle tutele che sono comparabili in tutti i Paesi europei non avrà come dire interesse non sarà portato ad abbandonare uno dei paesi per avere il paese di primo ingresso per esempio per dirigersi verso un altro una un altro paese allora in materia di accoglienza particolare
Con le ultime direttive quella del due mila tredici si erano recepiti gli standard dell'UNHCR in materia di detenzione e si era circoscritto
In maniera molto precisa l'utilizzo dei poteri detentivi sia circoscritti ma glielo molto precisa anche la possibilità di utilizzare poteri limitativi della libertà personale richiedenti asilo quindi si erano levati gli standard delle garanzie
Per l'utilizzo di queste misure limitative della libertà personale e si erano rafforzati in complessivamente gli standard dell'accoglienza era salvo
Chiarito in maniera un po'più precisa
Quali fossero
Questi standard a cui i vari paesi membri dovevano dedica ora e lo scenario cambia radicalmente nel post crisi dei dei rifugiati perché l'enfasi si sposta decisamente su dalla dalla questione del riequilibrio del sistema di accoglienza e dei livelli di garanzia e degli standard di accoglienza che sono offerti a diversi ai richiedenti asilo nei diversi paesi l'enfasi si sposta verso l'obiettivo di scoraggiare l'abuso
Del sistema d'asino del sistema d'accoglienza e l'obiettivo chiaramente la prevenzione dei movimenti secondari
La necessità di tenere a disposizione dell'autorità i richiedenti asilo per tutta la durata potenzialmente per tutta la durata della procedura di riconoscimento di d'dalla protezione internazionale allora al centro delle proposte della Commissione Virgilio menzionato quali sono i documenti che io sto prendendo in considerazione qui che sono documenti più rilevanti in questa materia
C'è la questione del rischio di fuga non compare l'idea del rischio di fuga del richiedente del richiedente asilo che la commissione definisce per la prima volta no nella nella proposta del due mila sedici di riforma della della direttiva sull'accoglienza e se per la Commissione questo rischio di fuga significa sostanzialmente che cosa dall'altro da un lato il rischio che il richiedente asilo sfugga alla procedura nel senso che abbandoni il paese di primo ingresso e quindi compia uno movimento così da così secondario o non collabori alla soluzione del suo caso non collabori con l'autorità d'una veloce
Soluzione del caso quindi non vado al colloquio non fornisca le informazioni richieste tutti questi comportamenti diciamo considerati non collaborativi che rappresentano per la commissione un tentativo del veggente di sfuggire alla procedura ovvio ostacolare la procedura
L'altra dimensione il rischio di fuga naturalmente che lo straniero sfugga all'eventuale rimpatrio mi che sottraendosi al controllo dell'autorità di polizia cioè il richiedente asilo deve stare a disposizione dell'autorità di polizia e autorità di polizia o l'autorità amministrative incaricate della gestione la procedura d'asilo devono sapere dove
Devono sapere dove risiede illo severo deve comunque essere sempre in contatto con le autorità perché questo ci consente nell'eventualità di un diniego di averlo disposizione per eventualmente rimpatri allora questo è il concetto tigri e di rischia di Fougères secondo la la commissione come garante come garantire questi obiettivi bene la commissione propone una serie di le chiama
Restrizioni mirate alle libertà ai diritti dei richiedenti asilo questa è la proposta della commissione che è in discussione so che il Parlamento ha europeo ha ha approvato un reporter conterà molti emendamenti a questa proposta insomma quindi diciamo la partita e aperta naturalmente però questa è la proposta della della commissione
E poi molte di di di di questa distinzione Mina mirate erano già state introdotte con l'adozione dello spot a approcci e con altri documenti in cui diciamo la commissione suggeriva come comportarsi ai ai ai Paesi membri allora brevemente la commissione ha ripetutamente invitato e insistentemente invitato i paesi membri a fare ricorso a quelle che in inglese si chiamano le bordo Splendor del prossimo cioè le procedure
Di riconoscimento da protezione internazionale adottate alla frontiera spesso con i richiedenti asilo mantenuto in detenzione cioè trattenuto privato dalla libertà personale nei pressi dei posti i frutti a che sono anche procedure accelerate e poi oppure anche a votare le procedure accelerate in cui come dire il trattamento e la richiesta di protezione
Per velocizzato in in ragione diciamo di una discriminazione su su base nazionale
O su in ragione del Paese di provenienza cioè i richiedenti che si riteneva provengono da Paesi terzi sicuri in cui avrebbero potuto chiedere protezione internazionale o i dirigenti che provengono da Paesi che non originari di paesi in cui si ritiene non ci siano pericoli per per per i loro diritti non ci sono pericoli ragione di temere persecuzioni eccetera quindi un'idea di creare canali diverso sì alcuni accelerati alcuni diciamo invece altri ordinari per la per il trattamento delle domande le domande sì
Ma in particolare diciamo l'enfasi sul trattenimento alla frontiera sul mantenere in stato di tensione soprattutto i richiedenti asilo che fanno ingresso irregolarmente
Niente sono intercettati nell'atto di attraversare il regolamento la frontiera secondo la Commissione dovrebbero essere tutti trattenute alla frontiera
E la loro domanda di protezione trattata con una procedura accelerata che quella prevista dalla vecchia direttiva sulle procedure corrette procedure ai confini o di di confine
Secondo blocco di proposte della commissione l'adozione di misure restrittive barra coercitive volte come dire a prevenire potenziali movimenti secondari naturalmente il primo più evidente caso è l'hot spot approcci tutti proveniente sapere di cosa si tratta bello spot approccio essenzialmente si basa sulla detenzione dei richiedente di tutti i migranti regolare in ingresso e in strutture all'interno delle quali queste persone devono essere fotosegnalato identificate
Ma soprattutto l'efficacia di questa di questo approccio si basa fa leva sulla possibilità di fare ricorso a misure coercitive e in particolare la Commissione ha più volte suggerito ai Paesi membri interessati Grecia Italia di prevedere la possibilità di usare la detenzione come deterrente per chi si rifiuta di farsi identificare di Vidiri lasciare le sue impronte digitali e poi di fatto l'Italia
Come dire ha implementato così suggerimenti come sapete tutti nell'aprire la dell'anno scorso noi adesso è prevista la possibilità di trattenere detenzione chi rifiuta di di farsi denti ma la commissione ha proposto anche con la con la con la nuova direttiva diciamo di allargare notevolmente il ventaglio di casi in cui è possibile ricorrere al confinamento dirigente si io quindi limitare la loro libertà di circolazione obbligando a richiederli
I e obbligandoli a risiedere in un determinato posto o anche i casi in cui i possibili privarli della libertà personale cioè tra trattenerli in detenzione addirittura la proposta la commissione si spinge fino a dire
Che è necessario ripensare sull'il divieto di detenzione dei minori
Che
Che in molti Paesi fortunatamente esiste la Commissione chiede ai Paesi di ripensare di rivedere ed eventualmente adottare la possibilità di trattenere in detenzione anche i minori non accompagnati e minori richiede intesi e dei richiedenti asilo e infine la Commissione propone anche di prevedere meccanismi di riduzione delle misure di accoglienza dei benefici che sono fatte richiedenti asilo
Quando il richiedente asilo ha compiuto un movimento secondario cioè se ne è andato un Paese dove non poteva andarsene o quando non collabora ostacola la procedura
Ostacola la procedura sulle tutti questi casi può essere ridotti possono essere ridotti benefici secondo la proposta della commissione che gli vengono che gli vengono
Veniamo alle politiche in materia di rimpatrio sapere tutti che la base legislativa posso aggiungere l'appoggio
Che la base legislativa e la direttiva cosiddetta rimpatri del due mila ottocentoquindici del due mila otto
Una direttiva che nel due mila quattordici a stato oggetto della da parte della della commissione che ha pubblicato un rapporto sull'attuazione dei divi di questa direttiva che è molto importante molto interessante come rapporto
Cosa dice in questo rapporto la commissione dice che la politica di rimpatrio in effettiva per diversi motivi qui la commissione si concentra soprattutto sulla questione della mancata con cooperazione dei Paesi terzi che sappiamo tutti essere l'elemento decisivo ma anche sulla mancata cooperazione dello straniero perché come dire l'obbligo internazionale di un Paese di accogliere il suo cittadino che deve essere rimpatriato
E vige soltanto nella misura in cui il cittadino desidera essere accetta di essere rimpatriato se il cittadino non accetta non collabora alla al suo rimpatrio è perché è più facile per il Paese terzo come dire
Rifiutarsi di di di di di di Biagi di di accettare il il rimpasto cioè nonostante ciò comunque il documento accanto a una serie di strategie come incrementare la cooperazione con i Paesi terzi potenziare Frontex eccetera si concentra soprattutto su o obiettivi che nel complesso puntavano
A limitare la la portata delle misure coercitive che la direttiva prevedeva e prevede tutto già allora in particolare la la commissione invitava a amplificare incrementare l'incidenza dei rimpatri volontari
Gli unici dati che noi abbiamo su come vengono eseguiti i rimpatri Italia son quelli di Frontex delle delle due linee quella viola quella verde rappresentano i rimpatri volontari i rimpatri forzati
Vedete che più
Che più o meno si equivalgono la commissione auspicava che la curva dei rimpatri volontari salisse cioè dovrebbero essere la principale modalità di esecuzione e questo anche secondo il disegno della direttiva rimpatri fattori principale strumento di impatto dovrebbe essere il rimpatrio
A volontari e non il rimpatrio forzato dopodiché la commissione auspicava di migliorare le tutele
Che circondavano l'esecuzione del rimpatrio i rimpatri forzati e quindi invitava i paesi a ridurre i tempi massimi di detenzione nei limiti previsti dalla direttiva molti paesi avevano tempi massimi che superava i diciotto mesi limite peraltro molto molto alto e poi incentivare ricorso alle alternative
Evitare la detenzione dei minori i in questo veniva sottolineato molto
Molto chiaramente poi migliorare gli standard detentivi e prevedere procedure di monitoraggio delle operazioni di rimpatrio
Rimpatrio forzato e poi cosa molto interessante la questione affrontava una questione delicatissima cioè la questione della condizione degli stranieri non del portabili cioè coloro
Che sia ormai si è capito non sia in grado di rimpatriare e la la la la commissione definiva la loro condizione con una punizione in i di inaccettabile il limbo giuridico cito dei Comensoli la Commissione e e invitava gli Stati ad evitare situazioni protratte nel tempo garantendo che coloro che non possono essere deportati non siano lasciati in definitivamente privi di diritti e non rischino di essere illegittima mente detenuti
Altre volte questore il tono dell'intervento della Commissione nel due mila quattordici ok
Ovviamente lo scenario cambia radicalmente nel post crisi e rifugiati e se noi prendiamo i documenti pubblicati dalla Commissione in questa materia innanzitutto cambia la diagnosi cioè la ragione della dell'inefficacia delle politiche dei rimpatri non viene più solo vista nella mancata cooperazione dei Paesi terzi e la mancata cooperazione dello straniero ma il l'attenzione si sposta sul cosa fanno i Paesi membri
Si dice esplicitamente nei documenti alla commissione che i Paesi membri non attuano in maniera efficace gli strumenti che la direttiva del due mila otto o offre loro che non è utilizzata bene questa direttiva e allora
L'enfasi si sposta decisamente sulla questione di prevenire il rischio di fuga dello straniero cioè che lo straniero si sottragga all'esecuzione del rimpatrio
E sulla necessità di garantire la sua collaborazione al al al procedimento di di rimpatrio non è nel complesso vengono proposte e raccomandate perché era come se ne pubblica una raccomandazione febbraio dall'anno scorso nel marzo dell'anno scorso
Ai Paesi membri l'adozione di una serie misure innanzitutto la rimpatrio che volontarie non è più una priorità politica ma la commissione dice ricorre al rimpatrio volontario solo in casi eccezionali quando si è sicuri che lo straniero abbandonerà autonomamente
Il il quindi rimpatrio forzato diventa lo strumento principale per eseguire i i rimpatri eventualmente il rimpatrio volontario non va più incentivato ma stimolato amplificando l'efficacia deterrente dice la commissione del sistema dei rimpatri cioè io tiro fare paura ti devo far paura
Perché tu sai che sarai diciotto mesi in detenzione se non te ne vai autonomamente il meccanismo l'efficacia del sistema di rimpatrio forzato dev'essere tale per cui tu preferire si andartene passo in questa l'obiettivo e la Commissione secondo luogo la commissione mette al centro di tutto la Pauline pianto il suo disegno politico la detenzione nuovamente vista come lo strumento principe per realizzare questi obiettivi e quindi la Commissione invita ad aumentare il numero di casi in cui il rischio di fuga dello straniero e presunto e quindi si può ricorrere alla detenzione
Invita ad elevare i termini massimi tensione ora l'attenzione non è rivolta verso quei Paesi che hanno termini massimi di detenzione eccessivamente alti è rivolta verso quei Paesi che ce li hanno eccessivamente bassi l'Italia la Francia anche la Spagna nei diversi paesi che sono ben al di sotto dei dei diciotto mesi previsti della quindi vedete un modo sullo spostamento dell'attenzione chiaro
Si invita e si indicano i Paesi ad espandere la capacità del sistema detentivo guardate questi dati
Questi sono dati sul sistema detentivo italiano la linea verde relativo ai posti disponibili nei centri sapete che hanno cambiato diverse volte nome queste strutture Ciriè Cpr eccetera
Chiaramente dal due mila dodici due mila tredici il la disponibilità di posti nel sistema italiano e radicalmente diminuita ma questo fu una scelta politica ci fu un documento del ministero degli Interni pubblicato nel due mila tredici in cui chiaramente si diceva che questa non era una politica efficace non era economicamente sostenibile
Si decise politicamente di disinvestire sul sistema di accoglienza non a caso poi nel due mila quattordici vennero abbassati i termini massimi di detenzione c'era un clima politico che chiaramente puntava in quella direzione ma vedete appunto il numero di ingressi e il numero di stranieri effettivamente espulsi a partire dai centri di il tensioni tra le varie liti e la come si revoca invita i Paesi ad aumentare la capacità ricettiva del sistema detentivo ad aprire nuovi centri di detenzione c'entra e poi a scoraggiare comportamenti che ostacolano il rimpatrio prevedendo sanzioni oppure prevedendo la possibilità di usare la detenzione amministrativa
Quindi di prolungare il periodo di detenzione come strumento di deterrenza per chi ostacola chi è che ostacola il procedimento di Padova e naturalmente chi chiede asilo
Dopo aver subito un provvedimento in altri allontanamento di Chinon collabora la sua identificazione ma la commissione dice anche di chi avanza motivi di salute dice fate molta attenzione a chi
Avanza motivi di salute per ostacolare l'espulsione e invita gli Stati a prevedere un sistema di verifica delle condizioni di salute gestito dall'esecutivo che mi sembra come dire contrario a qualsiasi standard relativo alla sanità chiamiamola penitenziaria la sanità nei luoghi di detenzione che sia l'esecutivo a a verificare le condizioni dei di salute delle persone in detenzione insomma
Questa la proposta della della della commissione soprattutto ove la cosa che ha scandalizzato gli organismi di tutela dei diritti umani a livello internazionale che la commissione esplicitamente dice agli Stati attenzione rivedete il divieto di detenzione dei minori
Crimine accompagnati non è non è ragionevole pensare che i minori non possono essere mai detenuti
Quindi prevedete eventualmente la possibilità di trattenere in detenzione i diritti Miti minori e poi vi darà anche a avvalersi della possibilità di usare la clausola di emergenza della direttiva rimpatri in cui gli standard vengono soppresse
E infine scompare completamente la questione dei non da portabili la cui sede in onda portabili nei documenti politici la commissione non è più una posizione quindi noi ci confronteremo con migliaia di persone che non si per i motivi più disparati non solo perché non collabora al loro paese d'origine
Non sono in condizione di essere deportati e noi non abbiamo di fatto una politica per affrontare con la situazione in Italia chi ha frequenti frequenta
I luoghi di detenzione amministrativa sarà che sono pieni di persone che sono entrate decine di volte in quelle strutture che sono in un circuito di continue detenzioni
Che potenzialmente indefinito delle illegittimo ora brevemente concludo quale la legittimità o l'efficacia del ricorso misure a misure di di questo tipo le misure di questo tipo hanno una una duplice logica chiaramente una logica e cautelare chiamiamola cautelare per usare un concetto caro ai al diritto penale ai giuristi esatto il processo al penalista in particolare cioè prevenire il rischio di fuga evitare che lo straniero si sottragga al controllo delle autorità amministrative nel nell'esecuzione dei provvedimenti amministrativi che che li riguardano siano essi rimpatrianti siano essi richiedenti asilo si tratta di tenerle a disposizione dell'autorità evitare di perderli di vista sostanze
Ma l'altra logica intimidatoria
E questo è chiaro cioè scoraggiare l'abuso dei diritti e delle garanzie che il sistema offre arricchenti a Silone rimpatrianti e quindi stimolare la come operazione dello straniero
A alla alla diciamo nel corso della procedura che lo riguarda delle cooperare al suo rimpatrio deve cooperare con l'autorità alla soluzione della sua domanda la sua domando se si tratta di un di il richiedente sino allora e legittimo utilizzare strumenti di questo tipo
Efficace un questi strumenti servono a ad ottenere gli obiettivi che che ci si propone allora sul piano della legittimità
Sarò breve queste proposte della commissione appaiono sotto diversi profili in contrasto con gli standard esistenti in materia di uso dei poteri detentivi sia nel quadro le procedure asilo si adegua alle procedure di rimpatrio
Non vado nel dettaglio ma comunque questi standard dicono che la detenzione deve essere uno strumento di di l'ultima ratio che deve essere circoscritta che deve essere soprattutto privilegiato il ricorso all'alternative
E soprattutto che la detenzione non può essere mai utilizzata a scopi punitivi a con funzione di deterrenza la detenzione può essere utilizzata legittimamente solo per eventualmente facilitare l'esecuzione del rimpatrio
Non per stimolare la cooperazione dello straniero
Se questo è stato detto anche da diverse pronunce giurisdizionali a livello internazionale se il Paese decide di quindi adottare una strategia intimidatoria della deterrenza allora si assuma la responsabilità politica di prevedere un reato i di mancata cooperazione
Ok non utilizzi abusivamente lo strumento della detenzione amministrativa che è legittima solo nella misura in cui serve a deve seguire le l'espunzione perché prevedere un reato criminalizzare esplicitamente la non cooperazione
Implica anti andare in Parlamento di assumersi la responsabilità politica di di fare un gesto di di di di di questo di questo tipo
Quindi non non come dire non a ogni uso punitivo delle misure coercitive delle misure limitative della libertà personale nel quadro della politica migratoria e illegittimo in base agli standard internazionali ma di mi diciamo mi limito a queste considerazioni anche perché ci sono giuristi più qualificati di me ne qui per valutare la legittimità di queste proposte fatta di fare il sociologo e e valutiamo un attimo le l'efficacia in cioè queste misure sono efficaci potrebbero realizzare gli obiettivi che la commissione si sì si propone vediamo la questione della politica di rimpatrio allora la ricerca la letteratura internazionale esistente ha dimostrato che l'uso di me di mezzi coercitivi non ha nessuna efficacia deterrente sul potenziale migrante irregolare cioè non serve a diminuire le migrazioni
I regolari ma soprattutto la ricerca ha dimostrato che il il ricorso a mezzi coercitivi e in particolare alla detenzione
Coraggio anziché incoraggiare la cooperazione dello straniero al nella procedura sito questo perché perché chi subisce un provvedimento direzione amministrativo percepisce l'ingiustizia di quella misura quindi non ha più fiducia in un certo senso nella nelle autorità nelle istituzioni
L'uso di queste misure amplifica il risentimento e quindi gli episodi di resistenza e avete chi ripeto frequenta i luoghi di detenzione amministrativa sa
Quale incidenza abbiano agli atti di autolesionismo rivolte proteste il centro di detenzione di Bari è stato riaperto dopo un anno e mezzo dopo due mesi è stato dato al fuoco
Dopo due mesi è stato dato fuoco cioè le rivolte le proteste sono continue
Quindi stimola il risentimento la resistenza infine ha un effetto devastante sullo stato di salute psico fisico sullo stato psicofisico delle persone detenute che non sono più in grado di riprendere in mano la loro vita di riprogettare la loro vita
Eventualmente nel Paese nel paese d'origine del Paese nel Paese verso dove saranno l'inferno e creiamo delle persone
Un po'per l'abuso di farmaci un po'per gli effetti della prolungata detenzione che non sono più in grado di cooperare attivamente con con la con l'autorità questo la ricerca a livello internazionale l'ha dimostrato chiaramente ci sono anche delle soluzioni alternative sono state proposta ripetutamente credo che il la sintesi migliore di queste proposte sia in un in un Paese dell'International retention Coalition che è stato pubblicato poi di recente che m'molto efficace
E dice questo documento dice più che ricorre alla coercizione a Allen forse mente dicono inglese
Bisognerebbe stimolare in ogni modo il coinvolgimento cioè l'engagement il coinvolgimento del della persona che oggetto del provvedimento di rimpatrio offrendogli adeguati incentivi alla partenza volontaria allora due proposte i che potrebbero essere immediatamente realizzate sono e proporre diciamo l'eliminazione del divieto d'ingresso
A chi accetta il rimpatrio volontario perché il divieto d'ingresso è qualcosa che ha un impatto decisivo su su su sulla persona perché offre una prospettiva futura una persona che vede fallire il suo progetto migratorio gli si offre una prospettiva futura ma questo non può non andare pass par di pari passo naturalmente anche con le misure di supporto all'insediamento ma anche con e mi aggancio all'intervento di Mario con l'apertura di canali illegali e con l'uso di vista facilità esce un program sui pacchetti di liberalizzazione dei visti
Che possono essere offerti ai Paesi di origine che accettano gli accordi di riammissione che facilitano l'eventuale ritiro ingresso legale dello dello straniero rimpatriato cioè di base questa persona queste persone
Bisogna fare una prospettiva futura se queste persone non hanno nulla da perdere
Resisteranno strenuamente con ogni mezzo al loro rimpatrio e allora il coefficiente di coercizione che noi dobbiamo mettere in campo per riuscire ad espellere queste persone raggiunge dei livelli tali che è politicamente ed economicamente insostenibile
Quindi qui i canali legali ma questo come dire queste recentemente Re rivedevo il dibattito sulle Fikri dibattito sociologico sull'efficacia delle politiche migratorie c'è un articolo di Ayn as bellissimo sul appunto l'efficacia delle politiche migratorie che dice
Chiaramente che tutte le politiche di chiusura delle delle frontiere di limitazione del del del dell'immigrazione legale sì
Scoraggiando la circolarità dei movimenti cioè l'idea che lo straniero possa fare ritorno al Paese d'origine può eventualmente tentare un nuovo percorso migratorio
Scoraggiano anche impedì ostacolano anche il controllo dell'immigrazione irregolare perché gli stranieri
Faranno di tutto per non essere espulsi e quindi paradossalmente le misure restrittive di controllo coercitive ostacolano e non sono assolutamente inefficaci nel contro l'immigrazione
Infine la questione dell'efficacia la politica la signora dal mio punto di vista mi avvio a concludere non so se sono fuori tempo massimo l'approccio sposato alla Commenda la commissione si basa su alcune premesse che sono totalmente errate proprio dal punto di vista sociologico
E si basa in particolare su una concezione essenziali disarmata la chiamerei del migrante forza
Cioè e Kisuke una concezione del migrante forzato screditata sociologicamente tutto il dibattito sul concetto di migrazioni forzate lo dice chiaramente da danni cioè si vede
In questi documenti della Commissione si vede si guarda Almirante forzato richiedenti asilo come un soggetto che è privo di agenzie privo di progetti privo di aspirazioni
No come qualcuno il cui movimento migratorio
E si Pinto dai fattori no di di spinta stanno al paese d'origine come qualcuno il cui movimento migratorio è sostanzialmente orientato retrospettivamente è una fuga importante mettersi in salvo non importa dove come ok immigrante forzato non ha aspirazioni non non ha un progetto dove arriva l'importante che si metta che si mette in salvo non importa il dove dell'asilo il dove ricevere protezione no e da ciò deriva la tendenza a colpevolizzare il richiedente quando manifesta di fatto aspirazioni desideri vuole scegliere dove dichiara richiedere asilo dove ricostruirsi una vita tutto ciò viene visto come tentativo di sottrarsi alle procedure come tentativo di scappare come tentativo appunto di di nascondersi al contro le autorità e quindi chiunque manifesti questa genere di aggiunsi viene visto come un potenziale falso rifugiato qualcuno che di fatto non è un vero rifugiato se hai un Progetto se hai
Voglia di di di di ricostruire l'attualità da qualche altra parte e voi scegliere dove allora di fatto sei un po'tensione falso un falso rifugiate quindi tiravo sottoporrà misure di controllo
Che Stozzo migliori maniera straordinaria alle misure adottate nel diritto penale cioè batte anche il Lessico per un giurista è particolarmente evidente cioè il lessico e come dire tipico del processo penale rischio di fuga a rischio di nascondersi
Cioè sono pure quel lessico che ne utilizziamo per giustificare le misure cautelari delle persone sospette di un reato che devono essere assoggettate ad un processo ma noi qui
Siamo di fronte a persone che esercita un diritto fondamentale non persone che sono accusato di aver commesso un reato va ben al di là di questi costo Circuiti diciamo nella semantica
Che caratterizza le le misure le politiche in materia d'asilo ma la ricerca su i in particolare sui movimenti secondari sul perché non si è cercato di esplorare sociologicamente di capire per quali motivi i richiedenti asilo si spostano no
Soprattutto in in all'interno d'Europa ha dimostrato che questi movimenti non sono dovuti al desiderio di sottrarsi ai controlli dell'Autorità men che meno quello di sottrarsi alla procedura come dice la commissione la commissione con una definizione francamente discute
Discutibile ma di fatto sono dovuti primo all'inadeguatezza del sistema locale di accoglienza o di protezione nel paese di Pinocchio secondo alla necessità di riconnettersi alle proprie reti sociali ma di questo non non lo prenderò mai in considerazione ma i richiedenti asilo sono persone che hanno un'esistenza sociale hanno dei legami familiari hanno dei parenti hanno degli amici hanno delle comunità a cui vogliono riconnettersi e noi
Mi spiace dirlo anche in Italia
Partiamo dal presupposto che le possiamo decidere dove mandarli del tutto autonomamente poi scisso chiamo che loro abbandonino i centri d'accoglienza se ne vadano
Piuttosto che stare in un centro accoglienza se ne vanno a stare per strada in una città dove però ce l'ha una nutrita componente dei della loro comunità d'origine insomma ma l'al di là di questo e infine desiderio di accedere ad opportunità economiche e sociali che magari non sono disponibili nei paesi di di primo
Beh questo è qualcosa che criminale per un richiedente asilo richiedenti asilo ha solo il diritto di fuga non ha il diritto di ricostruirsi una vita di di di avere nuove opportunità e quindi eventualmente scegliere il posto dove avrebbe migliori opportunità come farebbe
Il cosiddetto migrante economico di fatto la linea tramite di divisione tra migranti forzati migranti economiche molto più sfumata di quanto le categorie giuridiche sui porti in apparenza tutta questo è chiaro nel dibattito sociologico ora la proposto la commissione vanno tutte nella direzione di rafforzare in più diciamo h anche attraverso misure coercitive il vincolo tra richiedenti asilo è paese di primo ingresso ed è questo vincolo e deciso autoritativamente
Ok
Allora poco si dice nella proposta di commissione così come eventualmente migliorare gli standard di accoglienza e di protezione nei paesi di prima accoglienza non si sarebbe potuto investire di più sul miglioramento dei sistemi d'accoglienza
Nei Paesi primo ingresso ma nulla si dice nelle proposte più recenti della commissione
Su questo aspetto e poco si dice e questo per me è un aspetto decisivo perché riguarda anche la politica l'accoglienza in Italia su poco si dice su come eventualmente se e come eventualmente tenere conto dei desideri dei progetti dirigenti solo come coinvolgerli nelle decisioni sul dove
Riceveranno accoglienza
Perché noi anche in Italia lo ripeto partiamo dal presupposto che possiamo decidere dove mandarli per ricevere accoglienza in base a criteri interamente legati alle nostre esigenze amministrative che hanno a che fare con la distribuzione dello nell'accoglienza ma questa nostra politica si scontra con lì
Progetti di vita i desideri dei richiedenti asilo che quotidianamente la contraddicono ci mostrano che è una politica inefficace fra poco si dice nelle proposte la Commissione forse la proposta
Di emendamenti alla al regolamento Dublino uno venuta dal Parlamento c'è un'apertura in questo senso no si dice che repliche intestino può scegliere tra quattro Paesi questa è un'apertura in questa direzione non c'è ascoltare la voce dei richiedenti asilo fallì decidere dove
Dove
Vorrebbe essere
Va bene
Mi taccio grazie
A vorrei soltanto etiche è stato chiarissimo e brillante ENEL di esporci questa complessa problematica ancora una volta dobbiamo ricorrere a un filosofo per riportare un po'di ragionevolezza nella politica
Adesso la parola a Giuseppe Borgese che è un ricercatore di diritto del dell'unione europea anch'egli di Bari e tratterà della ricollocazione dei richiedenti protezione particolare il problema delle quote nazionali prego
Senta anche grazie
Anch'io mi associo ai ringraziamenti alla Mario che mi ha proposto di intervenire in questo incontro e alla Fondazione che ci ospita
Passò subito al tema che secondo me insomma il una storia non sia un probabilmente dire che è una storia è la storia di un fallimento questo del ricollocazione dei richiedenti protezione tra gli Stati dell'Unione europea e alcuni Stati associati è assai un fallimento perché è è innata e in realtà
è un fallimento anche per come è stata costruita questa ricollocazione
E sicuramente per come è stata attuata da alcuni Stati
Per come è stata costruita perché è nata per un'emergenza Vincenza che conosciamo tutti quella del due mila quindici
In realtà di ricollocazione sì già si parlava in panne negli anni precedenti però era una ricollocazione che aveva ad oggetto i beneficiari della protezione internazionale non i richiedenti una ricollocazione quella precedente al due mila quindici che è stata attuata con numeri veramente visibili la lentamente a favore di Malta
E che aveva spostato veramente poco poche centinaia di persone vivente se consideriamo la popolazione europea il numero degli arrivi siamo un qualcosa veramente ecco non lo so un ospite a casa nella vita intera ecco in proporzione
Peraltro su base volontaria
Quindi chi voleva accettava chi non voleva semplicemente non manifestava la propria bontà e quindi non non non prendeva nessuno a casa sua
Nel due mila quindici ovviamente le cose cambiano in ragione della crisi che è stata più volte evocata che ricordiamo tutti vengono adottate due decisioni dal Consiglio mai notati su una base giuridica che fino a quel momento non era stata mai utilizzata che a quell'articolo settantotto paragrafo tre del Trattato sul funzionamento e l'Unione europea proprio emergenziale
Che prevedeva anche la possibilità di semplicemente consultare il Parlamento invece poi la decisione a semplicemente del consiglio
Che sono simili queste due decisioni ma non identiche sono simili un perché nel frattempo è cambiato qualcosa
E poi c'è stata l'estate del due mila quindici con i problemi sulla rotta turco greco balcanica occidentale in sostanza la prima e ancora legata a un vecchio schema secondo cui sulla base delle disponibilità degli Stati
I quaranta mila richiedenti selezionati per alto sul con un meccanismo abbastanza artificioso che infatti poi è stato una una delle ragioni per cui io parlo di un fallimento di questa ricollocazione
Si assumevano la volontà in questa prima decisione mila cinquecentoventitré del due mila quindici di
Ricollocare a casa propria nel proprio territorio richiedenti che avevano presentato domanda in Grecia o in Italia
Questa decisione è stata già nella proposta è stata osteggiata come potete immaginare in maniera molto veemente
Dai paesi del Gruppo di Visegrad
Paese che ho previsto che aggiungo alla fine cioè a un a un mese fa quando è stato pubblicato l'ultimo rapporto sul gli affetti da ricollocazione che in Curia
Almeno un paio hanno ricollocato il gran numero di zero richiedenti protezione internazionale fatti cioè una procedura di infrazione in atto
Adesso è arrivata la fase giurisdizionale nel dicembre stato stati presentati ricorsi alla Corte di Giustizia vedremo che sbocco aveva dicono che si saprà qualcosa tra novembre e febbraio del dell'anno prossimo tra novembre di quest'anno e febbraio dall'anno prossimo
Per cui questa prima decisione e ancora su base volontaria e ancora su base contare sulla su una base di un accordo che avevamo preso nel Consiglio europeo
Del luglio del due mila quindici e poi attuata nella decisione Mircea centoventitré del settembre successivo
Nel frattempo crisi dei rifugiati problema di grandi numeri insomma sostanziosi anche per l'Europa che ne ha conosciuti di numeri sostanziosi
Viene adottata la seconda decisione in un tempo brevissimo a distanza di pochi giorni una del quattordici settembre l'altra il ventitré quindi veramente pochissimi giorni la mille seicentouno che invece invece prevedeva una ripartizione obbligatoria tra gli Stati non pare niente mentre la prima decisione è stata presa all'unanimità tanto non costava niente prenda unanimità
La seconda è stata presa a maggioranza con l'opposizione proprio di quei paesi che sono poi rifiutati di ricollocare allora interno i centri per l'azione
Per cui
Il problema qual è al di là di tutti i tecnicismi che anche diciamo delle del de de delle difficoltà delle viscosità che ha queste che hanno queste procedure perché proprio rapidamente per esempio i richiedenti ammissibili erano solamente colore ok sulla base dei dati trimestrali di Eurostat avevano avuto in passato le nazionalità di provenienza il rincrescimento pari al da oltre settantacinque per cento
Il che significa che Mrs ammessi stato che non voglio ricollocare mi spingi hanno riconosce a nessuna nazionalità potenzialmente almeno il settantacinque per cento così elimina il problema almeno per il futuro
Inoltre e a basata su una chiave di distribuzione per stati su quattro fattori stanziamento che era presente la me li sono segnati tener presente la il quaranta per cento la popolazione il quaranta per cento il prodotto interno lordo
Il dieci per cento per la media delle domande di asilo presentate in passato è il dieci per cento in relazione al tasso di disoccupazione perché aveva anche tener presente anche il fatto che una volta eventualmente riconosciuta alla perfezione
Tabacci dovessero essere i relativi diritti della nella direttiva qualifiche come trasposti nelle rispettive normative nazionali
è stata osteggiata in tutti i modi questa procedura di ricollocazione soprattutto come vi dicevo da questi Paesi del Gran Prix Visegrád che sono i paesi Ungheria Repubblica Ceca Slovacchia e Polonia
Anche perché la stesse decisioni permettevano una possibilità del genere per esempio nella procedura di ricollocazione permettevano ai Paesi che doveva in entrata diciamo così quindi non Italia e Grecia
Di dire no quel singolo richiedente io non lo voglio perché non permesso ciò al mente pericoloso perché in passato ha va fatto qualcosa che non non ci piace perché è segnalato in qualche maniera nel Sistema informativo Schengen per qualunque motivo va bene poeti marginali con uno strumento del genere in mano agli Stati che non vogliono fare qualcosa la manna dal cielo
Il problema quindi è che allora a mio avviso qui mi sgancio un attimo dal giuridico per fare una valutazione anche di efficacia di queste misure perché è un fallimento ricollocazione perché se non sono tutti d'accordo non può andare che così non sarà in questa maniera stava in un'altra maniera ma la secondo me non può che andare così
Anche la proposta di modifica del regolamento Dublino in modo da incorporare un sistema del genere su base permanente che è stata fatta nel due mila quindi nel sempre nel settembre due mila quindici
Che peraltro adesso giace nei cassetti perché è nel frattempo c'è l'altra proposta di modifica di Dublino per cui o uno o l'altra e all'alternativa
è una proposta di cemento replicava a questo sistema mettendo su base permanente ma non metto insomma poi diciamo su sulla base dei numeri venti risibili quaranta mila uno centoventi mila l'altra
E con queste limitazioni della nazionalità per esempio oggi allora il quattordici marzo la Commissione fa due affermazioni a proposito da un lato dice che anche proseguendo oltre la data di validità di queste decisioni che l'avevano durata biennale quindi settembre lei ha quindici settembre due mila e diciassette in realtà poi sono andate avanti le ricollocazioni
La commissione marzo del due mila sino al marzo scorso dice che ci ha ormai raggiunto un tasso superiore al novantasei per cento di richiedenti ammissibili quindi uno direbbe un gran successo
In realtà poi i numeri sono che sono stati ricollocati sinora sempre su quello più del novantasei per cento solo trentatré mila ottocentoquarantasei
Quindi
Sei li numeri dona essendo tale centosessanta mila
Sono pochissimi quindi il problema è che alla base decine di ricollocazione avevano dei colli di bottiglia
Che insomma impedivano anche di utilizzare i numeri che erano stati messi a disposizione anche voi avendo gli Stati tutti in maniera volenterosa per la prima è rispettando le del decisione per la seconda adesso precedute c'è Santa mio non c'è né alla sufficienza
Quindi cosa si è pensato la commissione quando ha fatto la proposta di Dublino a insomma a ideato qualcos'altro ha pensato qualcos'altro ente non si poteva limitare acqua essa detto ogni Stato alla sua quota basata su a realtà ridotto la la insomma gli elementi da prendere in considerazione sono anche pile popolazione quindi se al cinquanta e cinquanta per cento quindi è fissato sulla base di questi dati a una quota
Se
Qualcuno supera il centocinquanta per cento di questa quota gli altri successivamente vengono ricollocati in altri Paesi
Peraltro questa come sempre fa la commissione da un lato la carota dall'alto il bastone il bastone gli stati comunque di primo ingresso come Italia Grecia Malta quello che sia
Devono fare uno screening iniziale selezionare fare insomma abbia alla fine il risultato netto seconda proposta dalla Commissione
E che per alleggerire Italia e Grecia
L'Italia che ha già avuto un carico maggiore
Quindi cioè avente una una completa diversione delle finalità cui infatti poi quando il Parlamento europeo ha presentato la sua i suoi insomma sarebbe anche riduttivo chiamarla emendamenti nata anche una proposta vera e propria nuova
Ha proposto altra detto sei richiedente non ha questi famosi legami affettivi con altri paesi che dovrebbe essere il siamo l'elemento principale
Vengono ripartiti sulla base dei quadri in uno dei quattro Paesi che in quel momento presenta a meno domande da esaminare
Quali sono i Paesi che hanno meno domande esaminare quelli in cui richiedenti non vogliono andare cioè i paesi di Visegrad perché quando c'è stata la causa sulle ricollocazioni in cui quei due Paesi che non avevano votato a favore l'anno può impugnata davanti alla Corte di giustizia
Cessata questa obiezione tra le altre se non sbaglio del del dell'Ungheria e anch'che aveva detto ma ricollocati da noi non ha senso che siamo un Paese Omo omogeneo dal punto di vista etnico quindi perché devono venire da noi
Un'affermazione che colpisce e che che però è vera se non ci mettiamo dal punto di vista del richiedente richiedente perché deve andare in Ungheria
Cioè che che motivo ha e richiedente di lingua francofona anglofona va in Ungheria insomma si diciamo nel nel lingue il ceppo un biofilm Nicolae si parla solamente in Ungheria in Finlandia
Che cosa fa
Viene visto male viene osteggiato in tutte le maniere in più non ha nessuno perché questo che di che si diceva prima importantissimo io devo andare dove c'è qualcuno con cui faccio
Comunità altrimenti illeso io che faccio vivo dal vivo da solo non ha senso
è il concetto assenso e ricollocazioni quindi che secondo me è sbagliato e sbaglia e sicuramente una misura emergenziale per carità però come vice emergenziale sostanzialmente è fallita
Come misura permanente non funziona non può funzionare
Anche quest'idea di di collocarli nei quattro Paesi al Parlamento è sicuramente meritorie Sirente superava seri problemi di Dublino in cui sicuramente ci parlerà che arrivi subito dopo
Però non risolve il problema non lo risolve non lo può risolvere perché alla base c'è il semplice dato per cui richiedente vorrebbe andare dove c'è un certo legame di relazioni sociali o dove ci sono dei parenti che non sono considerati familiare secondo Dublino e che quindi non permettono il ricongiungimento già nella fase di esame della domanda
Dove c'è più possibilità di lavorare quindi Francia Inghilterra Germania diciamo questi sono i Paesi da noi danno e non vogliono stare
Da noi non vogliamo stare se ne vorrebbe andare ecco alla velocità della luce probabilmente
Anzi senza neanche probabilmente se ne vorrebbe andare
O comunque una soluzione di ripiego o comunque una soluzione di ripiego
Quale potrebbe essere una soluzione la soluzione principe potrebbe essere presentata domanda dove vuoi però a quel punto verrebbe meno regolamento Dublino e a cascata insomma è stato fatto per anche per quello non solo ma anche per quello
Un'altra soluzione potrebbe essere quella di divide gli oneri in maniera diverso il problema è che non sappiamo ancora che dire
Che cosa qualcosa non ecco perché quando noi andiamo l'Italia dice Emma non ecco che siano di che stiano da noi gli altri che si va be'ma troviamo insomma un un elemento che ci permette di capire che cosa è qualcosa non lo è
E finora questo elemento non è stato trovato volutamente non è stato trovato perché c'è chi si oppone recente sia stabilisce da quel momento in poi che oltre quella soglia
Il carico non dovesse più tuo
Dive diventa mio ok
Una soluzione allora se questa soluzione per sempre il Parlamento viene osteggiata dai paesi Visegrád una soluzione diversa che quella che sarebbe magari gli Paesi tipi di primo ingresso sicari Tolone per la prima accoglienza esame domande e poi subito dopo si dà libertà di movimento cosa che oggi non è possibile
E quindi la diciamo poi la vita l'integrazione si svolge altrove
Verrebbe osteggiata dai Paesi dove voi insomma si vuole più andare naturalmente stiamo parlando in percentuale
Cosa cosa può fare l'Italia l'Italia
Insomma di tali si trova in un bel dilemma da questo punto di vista io insomma non non non non è facile però perché non ci sono soluzioni facili
Non è non è facile neanche a questo punto secondo me carpire
Con chi allearsi per far passare una qualche idea perché sì è quella quelle Parlamento ovviamente gli alleati naturali sarebbero alla Francia Germania che non si vedrebbero caricati se non quando la loro quota scende
Però tutti Paesi Visegrad a cui giustamente è stata adesso associata all'Austria
Forse anche in Italia chi lo sa quale governo verrà fatto eh come si potrà da questo punto di vista
Ossia osteggiato cooperazione rafforzata potrebbe essere un'idea se ce ne sono i requisiti naturalmente però almeno da questo punto di vista fare una cava una cooperazione rafforzata per permettere una migliore di distribuzione ecco non vuole parlare dei collocazione distribuzione carica avrebbe in percentuale di più i Paesi che ne fanno parte mentre che se qualcuno è fuori automaticamente i numeri aumentar per chi è dentro oltre che i costi
Una soluzione intermedia ci potrebbe essere ma deve essere accettata ovvero oggi la il riconoscimento della protezione internazionale da parte del Paese che ne è competente in base a Dublino qualora quei venga riconosciuta
Impedisce lo spostamento fino almeno a cinque anni e poi magari si diventa lungo soggiornante quindi ci si può spostare si potrebbe ridurre questo tempo fallo a due anni a tre anni quella potrebbe essere un'idea intermedia
Non l'immediata libertà di circolazione
Non cinque anni un tema intermedio
Ma anche qui in prospettiva chicchi si può poi si oppongono i paesi dove tra due anni e mezzo tra tre anni
Poi magari ci si sposta però in questa maniera in questa maniera
Secondo me si distribuì ebbe un po'meglio in quanto in due anni in tre anni
Magari ho creato un nucleo familiare ho creato una rete di relazioni sociali che mi permetteva di rimanere di rivalutare la decisione di andare né che magari poteva aver preso nella mia testa perché non la potevo attuare poteva presso qualche anno prima
Sono idee sinceramente qui trova il bando è amata se veramente veramente difficile peraltro la mancata lo scontro che cioè sulla riforma di Dublino poi ci sta condizionando tutto il pacchetto di asilo non ci si riesce a fare un passo in avanti perché qualunque cosa
Il presupposto ovviamente l'ingresso cioè Dublino
Provare a legare diciamo il pacchetto di dell'acido con altri pacchetti che stanno più a cuore c'è un po'ecco uno scambio una mediazione politica può essere idea però finora passi avanti io sinceramente non sto vedendo non ne vedo il parlamento ha fatto l'unico vero passo avanti che peraltro come abbiamo detto a alcuni problemi per cui io questa lacerante compunto interrogativo
Vediamo che succede grazie
Grazie a Giuseppe Marchese adesso la parole a la professoressa Chiara fallibili dell'Università di Firenze docente anche il diritto dell'Unione Europea che cercherà di mettere insieme le regolamentazioni scendere quelle di Dublino se ci riesce
No auto ha battuto
Grazie grazie alla dottoressa Paciotti grazie alla Fondazione Basso e ai colleghi con i quali spesso ci incontriamo e ci scambiamo opinioni ci leggiamo per cercare di riflettere
Un po'su questo annoso problema che è legato alla politica di immigrazione a come viene gestita la politica d'immigrazione prima a livello nazionale e adesso anche a livello di unione europea io raccolgo anche l'invito che mi è stato fatto dal da Mario Savino Ieva la Fondazione balzo di riflettere anche sulle proposte che sono state presentate da Mario quindi provare anche a integrarle ovvio punto analizzarle Dell'Acqua da certi punti di vista partendo ecco dall'analisi di Schengen Dublino lo farò in maniera molto molto superficiale e molte cose sono già state dette quindi cercando di dare una visione una visione d'insieme facendo tesoro appunto delle tante delle tante cose che sono già state dette delle cose che abbiamo scritto che sono a disposizione di tutti ovviamente deve essere elette in una fase di approfondimento
Sappiamo tutti che Schengen e Dublino sono due pilastri possiamo dire della politica di immigrazione e di asilo sicuramente dell'ora costruzione dell'Unione europea della costruzione dello spazio di libertà sicurezza e giustizia
Dell'Unione Europea sono dei pilastri Dublino ormai diventato un pilastro anche molto ingombrante come vedremo e fra loro sono inconciliabili io li sono antagonisti e quindi non ci sforziamo ovviamente di trovare delle misure e delle regole per renderli conciliabili però non possiamo non constatare che sono due misure fra loro antagonisti su questo
Adesso ci turno vorrei però prima a sottolineare come sia Schengen è che Dublino nascono prima dell'attribuzione all'Unione Europea di la competenza in materia di immigrazione e asilo già sono due
Strumenti giuridici due sistemi che nascono nel diritto internazionale nella cooperazione internazionale e non nel diritto dell'Unione Europea
E che sono stati poi incorporati all'interno del diritto dell'Unione Europea questo citare indigni un'indicazione innanzitutto di quanto siano stati voluti sia Schengen rete Dublino ma oggi sono molto criticati soprattutto anche scendere molto criticata amorosi gli Stati hanno dimostrato di vuol dire anche poter se di essere disposti a rinunciare
A Schengen e tuttavia sono stati invece evoluti prima ancora che l'Unione Europea visse la competenza in questo ambito quindi dimostrando che sia la libera circolazione cessi all'eliminazione dei controlli alle frontiere
Interni sia l'individuazione dello Stato competente per esaminare la domanda di asilo fossero due
Priorità degli stati al punto da concludere insieme un accordo internazionale a questo riguardo
L'altro aspetto però che va notato che la andrà anche dopo diciamo l'incorporazione all'interno del diritto dell'Unione e quindi all'interno di un'organizzazione internazionale peculiare come quella dell'Unione Europea ispirata a valori che sappiamo essere quindi trattati con obiettivi
Che sono quelli indicati nei trattati e quindi una cooperazione dove era quando vengono adottati gli atti
Sono atti che anche nel contenuto non riflettono non sono mai uguali a quelli che sono adottati nell'ambito del diritto internazionale ecco anche quando quindi c'è stata l'incorporazione nell'Unione Europea nel diritto dell'Unione
è questi atti non sono stati modificati Celli sugli strumenti Schengen e Dublino hanno mantenuto a la Testa
Struttura la stessa le stesse regole di fondo ma non c'è quindi stata nell'incorporazione nel diritto dell'Unione alcune Effetto significativo alcune fate significa un il contenuto degli atti quindi sono rimasti attica un contenuto
Molto simile se non identico nella loro struttura essenziale a quello che arrivano nell'ambito del diritto internazionale da questo punto di vista quindi non c'è stato secondo me un significativo valore aggiunto
Dell'incorporazione di questi atti né diritto dell'Unione devo dire su questo le analisi di Giuseppe Campisi sono estremamente interessanti per capire davvero questi questo aspetto anzi vi dirò che devo dire salvo alcune importanti sentenze della corte di giustizia che si sono pronunciate
Dando l'interpretazione conforme degli atti anche alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea ecco noi abbiamo addirittura una quasi rafforzamento di una dimensione
Di controllo diciamo che caratterizza sopra anche Schengen né che è sì un atto che favorisce la libri circolazione che si elimina i controlli alle frontiere interne ma lo fa in cambio no di un potenziamento degli strumenti di controllo
Il il perfezionamento del sistema informatico Schengen la creazione di Frontex è un protagonismo anche a livello di questi Soggetti soprattutto di Frontex ma anche dei comitati come appunto Giuseppe sottolinea benissimo nel suo libro
Di comitati all'interno del Consiglio un protagonismo anche dei funzionari dei singoli governi che fanno capo al ministero dell'Interno
Cioè quello che voglio dire che l'ha detto per il ripeto benissimo Giuseppe il suo libro è che con il corporazione questi atti all'interno dell'Unione delle due più che stemperare appunto questa dimensione
La dimensione esecutiva che è tipica del diritto internazionale delle due è stata rafforzata cioè insieme
Ha un pessimo aumentar come il ruolo che i gli esecutivi a livello interno possono svolgere attraverso la partecipazione agli organismi al funzionamento
Di questi strumenti a livello di Unione europea perdendo perdendo
In parte o quanto meno non bilanciando questo con un adeguato controllo parlamentare del Parlamento europeo e men che meno dei parlamenti nazionali soprattutto quelli distratti come il nostro con tutte le eccezioni quindi noi abbiamo un di quegli questa ondata secondo me che fondamentale per capire oggi Sheng Dublino per capire oggi la politica europea di immigrazione in un contesto poi ecco dell'Unione europea in cui c'è un problema enorme dico di limite di competenza
Perché l'Unione diventa soggetto già attore delle politiche di immigrazione e asilo lo fa soprattutto con questi strumenti non solo con questi certo però marce ancora prevalentemente con strumenti che ancora appunto con il tubino Schengen che sono che sono i pilastri senza avere poi adeguati strumenti competenze di politica economica politica di occupazione e politica sociale che invece dovrebbero essere no
Politiche essenziali nel governo dell'immigrazione quindi noi abbiamo l'unione e abbiamo spostato diciamo un azione a livello di europea con un rafforzamento del ruolo degli esecutivi
Non abbiamo l'Unione non ha abbiamo dato all'Unione un potere mediche altre competenze che dovrebbero invece essere essenziali per governare la politica migratoria dei di occupazione sociale economica
E dall'altra a livello nazionale siamo in una fase di stordimento proprio della politica perché a livello nazionale anche tutto quel know how e qui le competenze che sono state esercitate svolte lei a livello nazionale dal ministero del lavoro dal ministero delle politiche sociali sembrano smarrite
Mario faceva riferimento prima la possibilità che a livello di Unione europea si inizia a lavorare si elabori un documento
Triennale di programmazione cosa che io credo che sia possibile alla luce anche delle norme dell'Unione quindi all'attuale competenza dell'Unione c'è anche una disposizione specifica che prevede una cooperazione amministrativa entra gli stati quindi è possibile insomma arrivare ad una programmazione no quello lo si fa anche in ambito economico dove c'era una politica meramente di sostegno degli stati quindi lo si potrebbe fare
Ma fa noto e faccio notare che a livello italiano noi non abbiamo il documento programmatico sull'immigrazione c'è stato una volta sola
Eppure il testo unico sull'immigrazione due otto sei mila centonovantotto
Nella che dovrà ad essere triennale e quindi e noi disposizione prevista nel testo unico che lettera morta allora
Auspicabile crudamente ci sia un coordinamento a livello europeo io credo che sia essenziale questo è un punto importantissimo della proposero operata da Mario ma intanto iniziamo noia livelli italiana
Fare quello che e normali cioè lavorare una politica migratoria
Che per un certo periodo molto breve è stato fatto in Italia quando veniva elaborato il decreto flussi cosa che in parte penso sarà fatto anche adesso tra c'era una concertazione
Dei ministeri una consultazione delle regioni e a un'analisi ovviamente anche dei fabbisogni necessariamente insomma
Ali a livello a livello locale e poi anche un'analisi dei fabbisogni e tra dei delle esigenze integrative di tutto ciò che necessario nella scuola del per integrare le persone che poi vengono vengono accolte con auspicabili mente le loro famiglie quindi
C'è oggi veramente uno squilibrio nella attribuzione di competenze all'Unione senza che l'Unione abbia come corollario Venanzi corollario cioè come strumenti essenziali altri Sturm politiche oltre che quelle più tecnicamente più strettamente riferite all'immigrazione che oggi appunto possiamo riconoscere in Schengen e Dublino e dall'altra livello nazionale appunto c'è una Stasi diciamo così diciamo c'è una Stasi che invece andrebbe assolutamente recuperata
Ora
Venendo e poi ritorno su alcuni di questi punti alla fine veramente più specificamente a Schengen e Dublino dicevo che sono due sistemi oggi ancora oggi che risultano antagonisti risulta una contro antagonisti perché Schengen favorisce la libera circolazione all'interno dell'Unione
è evidente eliminazione dei controlli per internet vi partecipano pure stati che non sono dell'Unione tipo la Svizzera quindi tra volta a creare questo spazio davvero di libera circolazione Dublino invece è segue Uhl principale scopo che è quello di vietare i movimenti secondari in realtà trovare principale scopo di Dublino è individuare almeno uno stato che sia competente per esaminare la domanda è questa era l'origine no
Trovare negli Stati europei peraltro si inizia a parlare di un recupero strumenti di questo tipo nel Consiglio d'Europa prima ancora che a livello poi di stati europei di unione europea perché l'esigenza era che comunque deve cioè un territorio abbastanza integrato anche se allora pieno zeppo di frontiere i controlli di frontiera e anzi ecco l'esigenza che ci fosse almeno uno stato competente quindi che le persone non fossero costrette a circolare altri volgersi a più di uno Stato in cui i cosiddetti rifugiati in orbita e che quindi trovaste l'almeno uno Stato competente
è chiaro che questo obiettivo ormai è diventato diciamo così secondario perché diventato invece primario l'obiettivo del divieto di movimenti secondari c'è quello di evitare che sfruttando no i la possibilità di circolare liberamente le persone possono presentare domande multiple oppure scegliere dove chiedere asilo dove presentare la domanda di asilo cosa assolutamente vietata nel sistema europeo non il sistema internazionale non in base alla Convenzione di Ginevra è in base all'unione all'unione appunto il sistema a Dublino che si vieta questa scelta dello Stato dove eccetera esile vero che nella convezione di Ginevra
è previsto che la persona debba chiedere asilo nel primo stato diciamo dove arrivi ma questo con l'idea che la persona fuga che quindi appena promossa possa chiedere asilo assolutamente una consegna Ginevra i documenti dell'UNHCR lo confermano
E non c'è questo obbligo di fermarsi nel primo stato di arrivo nel primo stato sicuro e chiedere di il il l'asilo è una creazione e questo è un vincolo giuridico che deriva dall'unione quindi due sistemi antagonisti che sono diventati ancora più antagonisti diciamo
Quando con l'affermazione piena di scendere perché punto Dublino
Si inizia a parlare negli anni Ottanta viene la convenzione conclusa nel mille novecentonovanta
Quindi ancora Schengen doveva essere applicata perché la convenzione di Schengen è del mille novecentottantacinque l'accordo la convenzione di applicazione del mille centonovanta prima del novantasei novantasette credo che non è stato operativa non c'è stata l'eliminazione dei controlli di frontiera in Italia rientrerà operativamente nell'accordo del sistema nel novantotto quindi dopo l'approvazione del testo unico quindi tra Dublino inizia ad operare ad essere applicato prima della commenti del sistema Schengen quindi diciamo via via che si applica si realizza
Il sistema Schengen e diventa sempre meno compatibile con il sistema a Dublino però per molti anni si sono considerati comunque
Compatibili nella misura in cui il numero dei richiedenti protezione internazionale numero di richiedenti asilo era tollerato era contenuto il quindi in pratica è stato sono stati considerati appunto compatibili non ci siamo mai posti veramente il problema della loro convivenza
Fino all'ultima crisi quella che ancora non è del tutto finita la crisi dei migranti dei richiedenti asilo iniziata appunto a partire dal due mila quattordici certo c'era stata anche la crisi del due mila undici con l'emergenza Nordafrica che aveva lasciato già qualche segno
Ma insomma il problema grave enorme inizia nel due mila quattordici quando aumenta il flusso aumenta il flusso dei richiedenti asilo e direi si perfezionerà quella chiusura dei canali di ingresso regolare che pure Mario va considerato come il problema dei problemi sicuri torneremo tra poco
E si perfeziona come certo con la riduzione dei canali d'ingresso per i lavoratori non qualificati
Ma anche per la riduzione delle possibilità d'ingresso per motivi familiari di cui parvero tra poco
Pian pianino tutti gli stati europei tendono a introdurre regole che riducono gli ingressi per motivi familiari per motivi di lavoro e quindi con poi un aumento dei flussi dovuti anche alle crisi geopolitiche intorno all'Europa i ovviamente in Africa fanno sì che sia un aumenti diffusi aumenti il flusso dei richiedenti protezione internazionale
Ora
La del con l'inizio della crisi iniziava la crisi di di Schengen a Dubino anzi Toma la crisi come è stato detto è una crisi di Schengen ed è una crisi di Dublino
Perché è crisi di Schengen nella bello su questo propriamente lo sapete già tutti ma a partire dal due mila quattordici vengono ripristinati i controlli alle frontiere interne ecco gli studenti mi diverto sempre a dire il vero guardate che non c'è stata una sospensione di fronte discende napoletani spesso detto
Ma c'è stata un'applicazione discende no questa ostinazione a voler dimostrare agli studenti che il diritto dell'Unione in ogni caso funziona in verità
C'è stata la crisi c'è una crisi grossa discende né perché è vero che Schengen consente il ripristino dei controlli alle frontiere interne ma consente un ripristino temporaneo per motivi tassativi gli articoli sono da venticinque a ventinove
E c'è una considerando che era stato introdotto nel due mila tredici in base al quale ve lo leggo la migrazione l'attraversamento delle frontiere esterne di un gran numero di cittadini di paesi terzi
Non dovrebbero in sé essere considerata una minaccia per l'ordine pubblico la sicurezza interna
Scrittore inserito dopo l'emergenza Nordafrica del due mila undici e quando la Francia aveva infatti già effettuato un
Blocco Ventimiglia e si fece se fece questa modifica il rapporto a questa piccola modifica a Schengen
Secondo la Commissione Europea interrogata sul punto tuttavia in circostanze eccezionali flussi migratori ma si ci possono determinare tale minaccia quindi dal due mila quattordici si interpreta
Il flusso massiccio
Di cittadini di paesi terzi come una potenziale minaccia per l'ordine pubblico la sicurezza interna quando in tempi DiVersi si riteneva che fosse davvero l'extrema ratio ecco tant'è che oggi ci sono Germania Austria e Danimarca Norvegia Svezia e Belgio che tuttora hanno un situazioni di ripristino dei controlli alle frontiere interne motivata ormai espressamente da Maspi l'afflusso massiccio di migranti quindi c'è stato proprio una interpretazione direi anche abbastanza estensiva
Della nozione di minacce alla sicurezza interno all'ordine pubblico costituita dall'afflusso massiccio di migranti anche di richiedenti asilo
Che pure nonostante anche nel nostro linguaggio Mario spesso investiamo indotti a ritenere a dire che si tratta di ingressi irregolari in verità ingressi regolari non sono perché anche nella convenzione di Schengen
è previsto espressamente il Regolamento scende scusate è previsto espressamente che il richiedente asilo ha un diritto di accesso e quindi e c'è quindi un'eccezione al respingimento e quindi quello a parte il mio quello per il metano non è un ingresso irregolare ingresso del richiedente protezione internazionale meno che per ingresso regolare non si intenda soltanto quello di coloro che hanno un visto
Ma non può essere questo
Niente
Ingressi non autorizzati però non c'è bisogno dell'autorizzazione per l'ingresso dei richiedenti asilo e quindi secondo me tecnicamente su questo bisogna mantenere il punto
Anche se la prassi totalmente contraria perché è vero che noi dobbiamo l'Accademia
No per trovare soluzioni di compromesso ma bisogna anche tenere i punti fermi su su non solo sul sul dover essere e questa un dovere essere che secondo me non dobbiamo stancarci di ripetere sempre bene constatando che la prassi sia completamente
Completamente diverso ovviamente c'è anche un altro Stato che sta ripristinando i controlli prendere interne questa è la Francia
Il motivo e per la minaccia terroristica anche qui c'è stata per un'interpretazione estensiva dei presupposti perché
Motivo diciamo i controlli
Temporanei insomma dovrebbero arrivare Nora diciamo fino a sei mesi realtà forse si può arrivare anche ad aggiungere altri due ma mettiamo appunto fino a sei mesi da una minaccia imprevedibile che consente ripristino dei controlli fino a sei mesi la Francia sta reiterando il ripristino dei controlli alla scadenza di ogni sei mesi
Ritenendo che sulla minaccia pessimista quindi ci sia una persistente minaccia terroristica e quindi la necessità di ripristinare i controlli è ovvio che questo determina una così un ripristino dei controlli che non c'è più temporaneo è certo capiamo il problema capiamo il presupposto lo potremmo anche condividere però non ha più non mondo un ripristino di tipo temporaneo questo quindi noi oggi abbiamo questi Stati che hanno ripristinate contai contenente Herne peraltro Germania o se Danimarca Norvegia Svezia Belgio lo stanno facendo in virtù di una raccomandazione adottata a maggio due mila sedici della Commissione europea che ha accertato l'esistenza di una grave deficienza nella insufficienza dei controlli alle frontiere esterne da parte della Grecia raccomandazione il cui Effetti scadono a maggio due mila diciotto e quindi a maggio due mila diciotto questi controlli di questi Stati dovrebbero essere interrotti ieri dovrebbero essere interrotti tuttavia la commissione ha presentato una proposta di modifica del Codice frontiere Schengen e nel settembre due mila diciassette
Per fare che cosa per rendere più flessibili ancora il ripristino dei controlli alle frontiere interne
E consentire il ripristino dei controlli fino a un massimo di tre anni quindi non più soltanto due anni come adesso quindi la risposta della Commissione europea e dell'Unione
Visto la crisi Schengen vista l'esigenza degli stati di ripristinare i controlli alle frontiere interne
Anche per motivi legati ai flussi migratori massicci ecco che si modifica si va a modificare a proporre una modifica del codice prendere Schengen e per consentire governa gli stati di ripristinare e di più facilmente i controlli alle frontiere interne
Ecco qui secondo me la proposta dovrebbe essere l'opposta
Il divieto del ripristino dei controlli alle frontiere interne per dove legato a motivi del atletica è collegato ai flussi migratori questo potrebbe già a secondo me
Aiutare la convivenza tra Schengen e Dublino perché se gli stati non potesse lo ripristinare i controlli fronte ventenne per per motivi legati ai flussi migratori allora noi potremmo a vere diciamo un mantenimento di Scendi c'è il problema di Schengen e che invece gli stati hanno potuto ripristinare questi controlli hanno chiaramente dimostrato che avrebbero rinunciato a Schengen pur di non avere un altro migrante che entrava nel loro territori né quindi secondo me qui la proposta dovrebbe essere proprio l'opposto non è stata anzi la proposta va in questo senso ed è ovvio tranquilla ce ne basta non è questa la sede ma e la risposta che poi è stata data per salvare Schengen è sì sì flessibili si vi si rende ancora più flessibile
In ripresa dei controlli dall'altra si cerca di ridurre l'arrivo dei migranti con la cooperazione dannata con la Turchia e l'altrettanto dannata cooperazione con la Libia e con i Paesi dell'Africa
Sud sahariana sulla quale ecco dobbiamo molto discutere anche sulle conseguenze che questa pratica nel breve nel medio e lungo periodo
Schengen e quindi è in questo stato Lovers
Anche a causa della contemporanea crisi di Dublino alla quale crisi di Dublino però è ancora precedente alla crisi dei migranti a questo pure insomma era molto noto Dublino
Uccisa ma fallimentari da sempre anche quando i richiedenti asilo erano pochi perché non ci possono essere togliamoci dalla testa trasferimenti di persone non è possibile se non riguardanti poche unità
E e chiglia studia diritto dell'immigrazione a me marzo all'immigrazione in generale lo sa l'espulsione se visto che non funziona la ricollocazione
Non funziona l'estradizione non funziona neanche pugio monta è stato rimandato in Spagna è non c'è traccia neanche il mandato d'arresto europeo funziona penisola quindi cosa vuol dire che ci sono proprio già che i trasferimenti di persone sono difficilissimi da realizzare
Si possono forse vietare alcuni pochissimi con poche persone ma e Dublino ne è la dimostrazione vivente in più dubbiosa pure tante cose su cui sul piano teorico la si potrebbe discutere ma tra a dimostrazione che c'è una spesso
Nonché coincidendo un come dire proprio un anno ma anche qui non un antagonismo diciamo così tra
Il principio di effettività cioè garantire al massimo l'efficacia dello strumento quindi trasferimenti più rapidi possibili e quello della tutela dei diritti e quello dell'efficacia della tutela giurisdizionale effettiva Dublino è la dimostrazione che garantire ai singoli i diritti e in particolare l'accesso a un giudice poi un giudice che accerta l'esistenza di motivi validi per rimanere nello stato dove si trovano
Cozza con il principio dell'effettività e il profluvio di sentenze
Interni e in particolare della Corte europea dei diritti umani ne sono la dimostrazione e
Questo lo sapete tutti ma sua Dublino dovrebbe funzionare
Rapidamente perché è una procedura nella procedura
C'è una procedura volta accertare qual è lo stato competente per esaminare le domande di protezione internazionale per poi iniziare la domanda di protezione quindi se Dublino se già la procedura Dublino dura anni e difficile che poi non si possa essere una procedura efficace cioè quanto per la procedura di richiesta di protezione da nazionale inizia dopo tre quattr'anni da quando la persona
Ha fatto ingresso ha presentato ha presentato la domanda i tuttavia riconoscere il diritto giurisdizionale sull'applicazione dei criteri Dublino significa instaurare un processo un processo al processo non è che si può anche sei sul diritto degli stranieri e sul diritto d'asilo anche il processo ormai sta subendo pesanti pesanti restrizioni quindi Dublino potrebbe funzionare con piccoli numeri e con la l'adesione delle persone ieri di divieti interessati e degli Stati in tutti quegli anni di applicazione Dublino non c'è stato nulla di questo non c'è stato nell'adesione volontaria delle persone
Ne la collaborazione degli stati d'Italia era uno degli Stati che non collaborava anni nell'identificazione dei richiedenti protezione internazionale né niente di presa in carico delle persone che venivano accertate fossero passate dall'Italia
Allora come veniva anche detto prima da
Già da Giuseppe già l'avevo detto bene quindi lo studio anch'io molto rapidamente una soluzione
Quella certo muro ci ritornerò quella dell'aumento dei canali d'ingresso regolari che diceva Mario Greci ritorno alla fine ma una soluzione quella di affrontare quello che è un tabù nell'Unione europea c'è la circolazione dei beneficiari di protezione internazionale o meglio ancora di più affrontare il tabù della circolazione di cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti dell'Unione europea non c'è un diritto di circolazione e soggiorno dei cittadini paesi terzi a meno che non siano familiari di un cittadino dell'Unione
Cioè soltanto se diventano lungo soggiornanti ma neanche lungo soggiornante c'è un vero e proprio diritto di soggiorno in un altro Stato ce l'ha nella misura in cui venga accettato da un altro state quindi di comunque
Effettuare una domanda di ammissione secondo le regole interne per cui se un altro stato non vuole accettare il lungo soggiornante lungo soggiornante Corriere anche il più bel lavoro che vuole ma non può recarsi a soggiornare in quello stato allora questo è un punto pure che secondo me in un documento
Di ampia visione sull'immigrazione e l'asilo dobbiamo includere anche se non è al nell'agenda di nessuno però comunque va incluso perché è veramente anche irrazionali che in un'area di libera circolazione ci siano persone che non possono circolare e tant'è che i documenti della Commissione soprattutto quelli ante agenda sull'immigrazione ante due mila quindici che sono ormai molto condizionati dal clima e dalla posizione dei governi questo punto lo hanno lo contenevano benissimo addirittura le prime comunicazioni della commissione
Del due mila dopo appunto che la aveva attribuisce redistribuire la competenza siano chiaramente non ha per obiettivo deve essere quello poi una circolazione
Dei cittadini paesi terzi e dei beneficiari
Di protezione internazionale sui beneficiari di protezione internazionale bisognerebbe davvero anche su questo ecco ribadirlo chiaramente io l'Italia devo dire il governo italiano aveva fatto la sua parte nel due mila quattordici quando arriva la presidenza
Del consiglio e insistendo molto affinché il principio del mutuo riconoscimento delle decisioni positive
In materia di protezione internazionale fosse espressamente previsto e quindi poi anche di conseguenza la possibilità del trasferimento delle persone ora il trasferimento delle persone cosa significasse che ognuno può circolari soggiornare in un altro Stato
Nel nel sistema della convenzione di Ginevra e sulla base del Consiglio d'Europa noi abbiamo una convenzione sul trasferimento degli status cioè la possibilità che quando un rifugiato soggiorni regolarmente regolarmente con un altro Stato né per almeno due anni passa poi a vedere il trasferimento della protezione quindi negli rifugiato che in Italia che si trasferisca in Francia soggiorna regolarmente quindi ammesso dallo stato regolarmente
E può ha poi ottenere il proprio il trasferimento della protezione cioè lo la protezione si trasferisce dall'Italia alla Francia la Francia diventa responsabile per cui lo Stato quindi è un sistema già previsto il trasferimento della protezione
Quello che secondo me si potrebbe fare a livello di Unione europea è semplicemente un trasferimento del soggiorno senza necessità anche di avere il trasferimento della protezione e si potrebbe forse calcolare e quelli che sono il numero appunto dei rifugiati che sono presenti nei singoli Stati e riconoscere agli stati dei benefici dei vantaggi di tipo economico per il numero di beh richiede di rifugiati che sono presenti nel loro territorio questo è un punto che secondo me insomma
Essenziale e cioè che di tutto il sistema delle quote della ricollocazione quindi esita nella ricollocazione anche delle nuove proposte che sono in atto a me sembra che l'elemento più interessante è proprio quello della quota innovativo
Perché perché non c'era mai stato prima il tentativo di declinare qual è il numero sostenibile poiché veramente ognuno polvere i propri apprezzamento diverso di richiedenti protezione tenesse in anche di rifugiati due persone beneficiarie
Ecco secondo me è questo individuare dei criteri per stabilire no i la quota mai di persone che possono essere accolte in base anche a quelle che sono già presenti
è uno un elemento è un aspetto secondo me positivo e decisamente da valorizzare delle degli strumenti sulle ricollocazioni
Tuttavia io credo che le quote dovrebbero rimanere virtuali cioè dovrebbero essere quote che fissano un parametro di riferimento per stabilire se effettivamente uno stato Scrivia
Affrontando un peso nell'accoglienza oppure no e tutte le volte che ci si discosti da questo peso da questo peso si dà questa quota meglio
Ideale tre e riconoscere delle compensazioni di tipo finanziario però di sostegno di tipo diverso sostegni sui parametri sul deficit quello che volete ma come un po'il governo Renzi qualcosina s'era stato detto a questo proposito quindi ci vorrebbe ci dovrebbero essere quindi doveva secondo me valorizzare il sistema delle quote perché danno minimo di oggettività
Su tutto questo marasma che ruota intorno all'immigrazione ma allo stesso tempo abbandonare l'abilità dei trasferimenti perché come diceva appunto Giuseppe nessuno poi impossibilità impossibilità realizzare
Quindi una soluzione libera circolazione almeno dei richiede dei beneficiari di protezione internazionale
Per anche allentare la tensione su richiedenti protezione internazionale e si è un richiedente protezione internazionale sa
Che una volta che viene eventualmente riconosciuto beneficiario potrà poi avere qualche chance effettiva di circolare e soggiornare in un altro Stato probabilmente sì
Resisterebbe meno no all'applicazione del regolamento Dublino noi essi come dire rimarrebbe forse nello Stato dove dove si trova questo punto anche per rendere conciliabili Dublino scendi cioè per mantenere preservare
L'area Schengen l'aria di libera circolazione che auspico sia un risultato è una conquista che nessuno vuole che sia compromessa e dall'altra anche rendere un filo più funzionante
Dublino
Che però andrebbe radicalmente modificato ovviamente
Abbiamo detto Eur mai quasi insomma un un
Un un elemento un pezzo di di preistoria se si può dire così delle del sistema europeo
Che andrebbe davvero radicalmente modificato e i governi e la Commissione finora non hanno mai avuto la forza di modificarlo già qualcosa è stato detto sulle modifiche è interessante anche qui che la modifica significativa venga dal Parlamento europeo cioè dall'unica istituzione che oggi all'interno dell'Unione può rappresentare davvero una differente visione visione
Il rispetto all'immigrazione agile ma non solo c'erano anzi Ferente visione perché l'Europa certo poi l'anno prossimo ci saranno le elezioni ma oggi questo è il dato il dei la commissione ha presentato una proposta
Di modifica del Regolamento Dublino che è veramente grottesca grottesca perché non solo non modifica i criteri se non per un piccolo dettaglio relativo ai fratelli mi sembra il ai legami familiari sorti in transito ma veramente dettaglio non significativo
Ma irrigidisce i criteri attuali per cui ad esempio il criterio del paese di primo arrivo che è il Paese che per niente interessa molto all'Italia gare delle due rafforzato perché vengono eliminate quelle possibilità no di superamento del criterio date al dalla possiamo dimostrare di essere stati presenti in un altro Stato per almeno dodici mesi o cinque mesi senza essere stati rintracciati quindi alla preliminare che erano badate quelle che l'Italia il governo italiano aveva accettato a suo tempo da quando si dice ma perché l'Italia ha accettato queste norme che sono così negative nei propri confronti a parte che era un periodo storico diverso
Ma anche perché c'erano queste clausole che sono quelle che hanno finora
Ha consentito un po'di alle e di far sì che le persone che poi in qualche modo raggiungono gli altri stati certo magari senza identificazione
Possano poi rimanere in quello stato e chiedere protezione internazionale in più si lega a Dublino con le altre proposte di modifica come la modifica procedure che e l'accoglienza che prevedono poi sanzioni di fatto nei confronti di quelle persone di cui richiedenti protezione internazionale che si recano in un altro Stato quindi ancora una volta la risposta anche nel frangente del sistema europeo di asilo
Che potrebbe non offrire anche contiene qualche spiraglio un pochino in più anche sul piano dei principi valoriali delle prospettive
Ecco ancora una volta lo strumento prevalente è quello del controllo della sanzione e eventualmente del trattenimento come veniva detto tutti strumenti che è stato dimostrato negli anni che non funzionano ma non è che non funzionano e in Italia in Europa funzionano nel mondo perché anche dove ci sono i muri le persone riescono ancora a superare no i confini riescono ad attraversare
Quindi lo scenario è veramente veramente drammatico ecco io non bisogna deprimersi però certo constatare che c'è uno scenario drammatico a livello di unione europea è fondamentale salvo e per questa posizione straordinaria devo dire del Parlamento europeo
Attorno a larga maggioranza
Da deputati di diversi schieramenti politici e anche di diversi Stati no perché se no sembra che ci sia sempre l'opposizione tra gli Stati del Nord degli Stati del Sud certo cioè tra i governi del Nord e del Sud dell'Est e dell'Ovest
Almeno possiamo dire che ci sono deputati del Nord
Che hanno la stessa visione su come riformare Dublino dei deputati del sud dell'Est e dell'Ovest ed è una visione che rappresenta davvero l'interesse europeo ecco perché straordinaria perché l'unica istituzione che davvero è oggi garante della peculiarità dell'Unione europea non è purtroppo la Commissione in questo
Periodo storico ma è il Parlamento europeo poi l'Unione è l'unica organizzazione del mondo
Che ha un Parlamento
Direttamente eletto dai cittadini europei compulsione legislativa
Questa visione vi dicevo radicalmente diversa la visione che parte dal presupposto che le persone la volta che arrivano devono essere
Distribuite certo anch'io qui sul problema che secondo me la distribuzione non
Non può avvenire però la cosa interessante che la distribuzione secondo la proposta dei regolamenti della Parlamento da da venire sulla base dei legami cioè quindi venendo incontro no alla alle alle peculiarità poi del richiedente protezione internazionale la lingua ad esempio i legami familiari qualche i legami con lo Stato dove possibile che la persona possa desiderare e voglio dire volere andare un principio una prospettiva radicalmente diversa ora a che punto siamo nella procedura allora qui dobbiamo anche qui stare molto attenti perché la vi Croma che la relatrice del grazie del Parlamento europeo di questa proposta
Ha detto chiaramente che io quest'anno ma c'era bisogno ci se lei tra l'altro l'ha ribadito no
Questa la procedura legislativa ordinaria vale la maggioranza qualificata c'è quindi bisognerà pur trovare l'accordo tra Parlamento e Consiglio perché la proposta si approva solo se c'è l'accordo di entrambi e il consiglio può deliberare a maggioranza qualificata
è vero che il Consiglio tende sempre a cercare l'unanimità al proprio interno ma qui veramente mi sembrerebbe core mai mi sembra impossibile poter cercare l'unanimità no se non alto ancora più a ribasso di quello
Di quello che di quello che adesso e quindi anche rispondendo che lo diceva ma dall'inizio anche tu hai detto che bisogna trovare questo accordo con paesi di Visegrad magari anche con l'Austria io dico ma magari no
Ne è convinto è grave né con l'altro cioè non è necessario no e la maggioranza nel Consiglio sette né col cinquantacinque per cento dei voti del Consiglio quindi sedici Stati che rappresentino almeno il sessantacinque per cento della popolazione la maggioranza di blocco la minoranza di blocco si trova con quattro Stati che rappresentino almeno il trentacinque per cento della popolazione quindi questo è uno di quei casi in cui bisognerà andare avanti se possibile con la maggioranza qualificata è il presidente del Consiglio europeo
Testa puntando molto in piedi voi vuole assolutamente che si raggiunga
L'unanimità l'unanimità all'interno del Consiglio
Dopodiché poi non è detto che la rifarebbe anche fosse raggiunta all'unanimità all'interno del Consiglio ma d'Italia io spero che non accetti mai ecco compromesso al ribasso venendo incontro presi di Visegrad
Ci si dovrà essere d'accordo con il Parlamento europeo
Quindi io credo che oggi è una priorità sostenere la posizione del parlamento europeo sostenere in ogni modo
La proposta che il Parlamento europeo ha presentato cercando di
Trovare il più possibili alleanze che
Possono esserci che possono esserci appunto in uno Stato può darsi che la cooperazione rafforzata possa essere una soluzione no si diceva se ci sono i presupposti per ci siano almeno nove Stati
Perché si avvii la cooperazione rafforzata che poi può essere deliberata a maggioranza qualificata sempre del consiglio
Ora la cooperazione rafforzata secondo me che una realtà hanno Schengen in verità è già una cooperazione rafforzata la Danimarca e parte di Schengen ma non è parte a titolo di diritto dell'Unione
Il Regno Unito non è parte il riesame non è parte
Mi sono parsi la Svizzera hanno già preso il Dislane Lichtenstein quindi insomma ha voglia la geometria variabile cooperazione rafforzata quindi potrebbe anche questo essere uno degli ambiti in cui si avvierà cooperazioni rafforzate
Tuttavia io credo che perché ci sia una vera cooperazione rafforzata
Qui bisognerebbe forse non lo so ora qui non c'ho riflettuto molto però
Perché abbia senso bisognerebbe che fosse davvero una cooperazione rafforzata tra un piccolo gruppo al minimo possibile di citati e forse non con l'Italia
Forse non con l'Italia com'era stato all'inizio con Schengen dicemmo occorre che ci siano degli Stati che davvero siano disponibili fino in fondo a verificare
La possibilità di insieme condividere una politica
Di asilo e una politica
Di di anche con un uno strumento come quello Dublino che individua lo stato responsabile
Cioè se non c'è una piena con solidarietà condivisione fino in fondo e fiducia reciproca tra gli Stati penso che qualsiasi cooperazione rafforzata
Non sia difficile che possa che possa realizzarsi e e quindi constati che siano disposti anche a mettere
Ad avere un po'di solidarietà sul piano delle politiche sociali quindi che non si strapieno capelli se ci avranno più di qualche persona che si trova nel loro territorio ma perché ci hanno magari dei sistemi di welfare abbastanza omogenei e percorsi di integrazione strutturati invii dai mercati del lavoro
Omogenei quindi temo diciamo che ci fosse e dovesse affermarsi la cooperazione rafforzata non so quanto l'Italia possa essere considerata uno dei paesi partner con probabilmente soddisfazione dei tanti
Sovrani siti che emergono no in questa fase che quindi forse potrebbero vedere alla prova applicata la loro tanta cara sovranità nazionale anche pur Socrate non chiaro anche che cosa effettivamente significhi esercizio di sovranità il limite di sovranità e di come questa sì come questa si esercitando un punto secondo me è tecnico oppure che propongo per la integrazione del documento quello relativo a Popper ingresso irregolare qualcosina ho detto però questo è un punto secondo me interessante perché in base al Regolamento Dublino io articolo tredici attualmente in vigore irregolare appunto chiunque entri senza autorizzazione e quindi diventa competente lo stato di primo ingresso irregolari vedi l'Italia o vidi la Grecia ora l'Italia il governo italiano in una causa che è stata discussa decisa dalla Corte di giustizia lo scorso luglio la causa Jaafari decisa ventisette luglio due mila diciassette aveva sostenuto intervenendo che coloro che entrano attraverso operazioni di ricerca e soccorso in mare ad esempio non devono essere considerati irregolari ecco io questo un punto che credo che l'Italia ed ha fatto bene
A sottolineare a sottoporre di fronte alla corte di giustizia e che dovrebbe essere ancora ribadito la corte di giustizia non ha raccolto nell'argomento sebbene l'avesse fatto precedentemente l'avvocato generale di quella causa la casa d'affari non riguarda Ara
La ricerca e soccorso in mare ma riguardava la missione di richiedenti protezione internazionale via terra forse sulla ricerca e soccorso in mare qualche elemento in più per sostenere che non si tratti di un ingresso irregolare ce lo potremo aprire e quindi questo un ulteriore elemento che secondo me dovrebbe essere utilizzate peraltro forse potrebbe essere un ulteriore elemento
Per ragionare no sulla questione della dei dei reati di favoreggiamento dell'ingresso irregolare che purtroppo sono oggi molto applicati nel nostro ordinamento
Quanto
Invece alla politica di immigrazione e vedendo il circo di concludere sulle politiche sulle questioni che diceva Mario
Sulla programmazione triennale ho già detto sull'integrazione con le altre politiche ho già detto e quindi sulla necessità di superare questa
Questo ormai
è fasi nelle politico europee degli strumenti di controllo ma non è facile superarle perché appunto c'è un problema di
Mancanza effettiva di competenza credo che è appunto un punto essenziale se quello di ragionare anche sul ricongiungimento familiare e il ricongiungimento familiare in Italia ancora non è stato modificato in modo negativo invece negli altri Stati europei si sapete che pullulano negli altri Stati le richieste di condizioni sotto al soddisfacimento dei requisiti di integrazione che dovrebbero essere verificati per poi supportare familiare che arriva di modo che posso effettivamente essere integrato invece vengono RFI verificati ex ante prima dell'ingresso primo fra tutti il requisito della conoscenza
Linguistica richiesto in Germania in Olanda in Danimarca cioè quindi in Stati dove della mente poi difficilissimo anche acquisire le competenze linguistiche necessarie e vengono verificati con dei testi al computer
Effettuati a distanza ecco questo è uno dei punti secondo me su cui bisognerebbe riflettere su cui forse anche l'Unione potrebbe fare qualcosina più di quanto ha fatto finora forse più semplice di altre
Di altre di altre modifiche no quindi verificare qual è lo Stato appunto dello ricongiungimento familiare negli altri Stati
E ritornare ad un livello pre due mila quattordici gran per riuscire ad avere un canale d'ingresso che fondamentale anche per favorire integrazioni di chi c'è già e la stabilità dei legami
Secondo
Sul lavoro sul lavoro io qui faccio davvero l'accademica ma d'altra parte sono questo l'articolo settantanove veniva citato prima D'Amario afferma che agli stati gli Stati sono ancora competente a definire le cui il volume di ingresso dei lavoratori per ricerca di lavoro e in inglese siti Jobs qualcosa allora
Si può si può anche qui questa veramente veramente proprio non ha nessuna chance come forza che tutte le altre ma questa meno delle altre però si potrebbe qui a firmare allora una interpretazione letterale no del testo per cui e le quote a che sono riservate agli Stati sono quelle davvero per ricerca di lavoro e non quelle per motivi di lavoro e quindi far sì che l'Unione possa come dire anche stabilire quote no per
Riferite invece ai motivi di lavoro cioè riferita al volume di ingressi
Per motivi di lavoro lo dico perché chi conosce un po'il diritto italiano dell'immigrazione sa che proprio in Italia e non c'è questo discrimine tra chi entra per cercare lavoro che non può entrare no salvo quel esperimento del non mandato dello sponsor che per quindici mila persone si e invece chi entra per motivi di lavoro che magari entra anche per motivi diversi e che poi magari vuole fermarsi per motivi di lavoro ciò questo comunque è un elemento che cioè nel trattato è scritto in questi termini sicuramente velleitario ma io credo che l'interpretazione in questo caso potrebbe essere in qualche modo valorizzata sull'insediamento
L'insediamento ecco è da tanti anni che è previsto dalla fine dalla seconda guerra mondiale che si fa l'insediamento quindi hanno io veramente consolidamento a volte mi sembra di essere presa in giro dalle istituzioni europee dai governi
Insomma se si vuole fare si fa subito
Ci sono anni di esperienze anche qui a livello mondiale e l'UNHCR diciamo ex cestista ormai significativo si sta facendo un pochino anche un pochino dalla Libia un pochino dalla dalla siriane
Come dice Mario giustamente la questione di numeri è una questione di numeri quindi
Si vuole fare inutile perdere mesi anni subito bisognerebbe appunto accordare sul numero almeno di trecento mila dell'Unione Europea il target invece adesso e cinquanta mila
Perillo due mila diciotto mi sembra e raggiunto sembra grazie alla Germania che è quella che più attiva di tutti
Sull'insediamento d'Italia sull'insediamento era zero se non fosse per i corridoi umanitari voluti dalla società civile cioè il la Sant'Egidio dalle Federazione Chiese evangeliche
E dalla Caritas seguita poi da altre organizzazioni segnalo che abbiamo presentato la settimana scorsa normativa le iniziativa di cittadini europei la prima iniziativa popolare europea sull'immigrazione e sull'asino che copre quasi tutti gli ambiti di cui tratta il documento di Mario
La necessità di una normativa sull'ingresso di lavoratori non qualificati
Il e anche poi gli strumenti per il contrasto del lavoro irregolare con generale dell'irregolarità
è anche un punto relativo al tre insediamento in particolare alla valorizzazione delle sponsorship privati e quindi la possibilità di accedere a finanziamenti diretti da parte delle persone che desiderano appunto eccetera questo strumento per avere un finanziamento e quindi agire per poter contribuire ecco
Fattivamente e questo appunto penso che sia un'altra un altro strumento che vada valorizzato perché è vero che noi dobbiamo elaborare strumenti e proposte pragmatiche però dobbiamo anche proprio ribaltare la visione che c'è oggi sull'immigrazione sull'asilo
Che è quella del contenimento dei flussi del contrasto
Dei trafficanti e soprattutto del contrasto dell'ingresso irregolare già quindi strumenti sempre di controllo secoli tali che almeno dare un'idea che è possibile una politica immigrazione e asilo
Controllata ma ispirato a un valore diverso come può essere quello appunto di una buona accoglienza l'ultime due cose che scusi lo so che sono sforato ma l'accademia logorroico era scusi mi sono venute in mente due cose mentre parlava Mario
Uno anche Giuseppe il problema degli status degli irregolari ecco su questo forse dovremmo ragionare anche noi meglio il problema dei problemi non risolta dalla direttiva rimpatri c'è una sentenza della Corte di giustizia che chiarisce che gli Stati non hanno l'obbligo di riconoscere il permesso di soggiorno a chi non è più Sperlì vile ma che devono riproposto riconoscere un documento che individua la lo status di soggetto non più spendibile un po'sulla scia dei tollerati no che ci sono in Germania cioè persone che si sa che non possono essere allontanate ma che sono tollerate e che sono un po'in un limbo un limbo
Visibile come possono fare solo i tedeschi no però così
Così così è allora noi invece dobbiamo porci il problema degli status degli irregolari cioè che cosa facciamo con tutte le persone che sono irregolari oggi perché nero per i dobbiamo aumentare i canali d'ingresso regolari sono d'accordo ma oggi ci sono tante persone che sono irregolari alcuni che usciranno
Dal sistema di protezione internazionale tra poco quando usciranno quando i processi saranno finite e le persone che cosa faranno ecco questo è il problema dei problemi su che è un problema italiano
Ma anche degli altri Paesi europei allora anche su questo noi dovremmo cercare di avere degli strumenti flessibili se le persone hanno un lavoro non costituiscono un pericolo per la sicurezza nazionale l'ordine pubblico
Devono attenere un permesso e come in qualche modo si fatto del Torino l'ha fatto
L'iniziativa voluta il prefetto non c'era di fatto favorito il riconoscimento degli un permesso per protezione umanitaria alla alle alle persone che non avrebbero avuto titolo di protezione internazionale ma che avevano un percorso un percorso di integrazione l'ultima cosa a due giorni fa ho visto
L'analisi del mercato del lavoro europeo riferita alla circolazione dei cittadini europei elaborata dalla commissione e la Commissione fa già questo lavoro molto interessante di rilevazione delle
Dei le qualifiche necessarie di cui ha bisogno del mercato del lavoro individuando le carenze fra gli stati ci sono competenze molto interessanti già nella Commissione europea
Tutti i servizi che si occupano di occupazione indico ad esempio la necessità e carenze nel settore infermieristico medico informatico comunisti leggevo sarà quindi c'è già un'analisi interessante delle qualifiche vediamo appunto di sfruttarle di declinarla anche rispetta cittadini di Paesi terzi stare molto attenta però ha dei progetti
Ambiziosi di formazione all'estero di Collocamento all'estero ci sono già state esperienze da questo punto di vista l'organizzazione interna delle migrazioni può essere un valido
Parte nere da questo punto di vista del presente perché qualche tempo fa l'Italia aveva collaborato aveva promosso il Governo italiano un progetto di questo tipo io mi ricordo esattamente ma sarà stato intorno al novantanove due mila
Con la il coi Paesi balcanici era stata fatta dopo un lavoro enorme di formazione per poi individuare le qualifiche per poi inserire persone nelle liste che sono previste dal testo unico
Per poi essere ammesse regolarmente al lavoro è stata una montagna che ha partorito un topolino davvero sono state pochissime persone
Che poi sono entrate proprie letali o pensare davvero di riuscire a fare conformazione di questo tipo però un'analisi seria invece del mercato del lavoro questo questo sì
Ci sono due pagine scritte da Eugenio D'Ambrosi che non è un un velleitario come me ma è invece il direttore dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni con sede a Bruxelles
Ha scritto due pagine su
Proprio le politiche invece di immigrazione uno che viene fa parte di un'organizzazione che collabora molto con gli Stati
Nei rimpatri assistiti mille di progetti relativi appunto all'immigrazione papà servizio dei governi i nomi delle organizzazioni non governative
Ma e lo sottolineo perché evidentemente avuto il bisogno no di sottolineare che c'è bisogno di politiche c'è bisogno di tecniche ma c'è bisogno anche e di leader visionari dice Luisa mi ha colpito moltissimo non perché non ne avessi a cui come dire la consapevolezza ma certe perché chi vive chi si occupa di immigrazione si rende conto che poi il problema diventa sempre quello quindi noi
Ed importantissimo lo facciamo pesantemente no di stare sulle politiche ma ricordiamoci sempre che questo è il problema il problema dei problemi la necessità di avere
Libere che non hanno e non pensano a calcoli elettorali di prede Periodo ma che hanno una prospettiva
Di medio e lungo periodo che l'unico modo per potere ambire non dico risolvere ma gestire meglio l'immigrazione grazie
La lucidità della sua relazione
E devo dire che da tutte le relazioni di questa mattina abbiamo voluto una ricchezza di analisi davvero molto molto interessanti di analisi e di proposta e di proposte concrete precise anche se ne viene fuori
Una visione sempre più sconsolante delle politiche europee ed italiane
Era prevista una relazione di Milian Chiaramonti sul problema dell'indicano all'ingresso per i lavoratori purtroppo il dottor Chiaromonte non è stato bene
Questa notte non può intervenire ci sarebbe lo spazio di una decina di minuti per qualche intervento o domanda se qualcuno il vedo già alzare Silvia dopo
C'è una una domanda no una prego
Chiudo quanto meno
Voto
Nell'ambito
Per andare
A anche
Numero
Va be'
Io
Va però indolore
Abbiamo
Grazie ci sono altre domande prego cioè sono due prego
Ma dove e voleva domande
Fermandosi a volevo uomo
Dedicata alle
Sia la domanda secondo verbale spiraglio
Compensazione sia
La prego
Bene graduale
Video
No
Presso l'hotel prego solo
Molto
Più via
Attivare
Grazie
La via
Beh
Via
A
Da dalla io
Poco ma qualcosa ma
Valente tra promuove qualche
Qualcuno
Impiegati verranno contrasti Biondi più
Largo
Quindi più
Grazie
Grazie c'era un altro che aveva già prego
Poi chiudiamo al do la parola professorino
Danza di
Grazie allora abbiamo cinque dieci minuti per problemi risposte poi abbiamo avuto offre ricominciamo alle due a lavorare
Io io rispondo solo sulla questione mobilita la visione della mobilità come possibile chiave di volta
Il problema delle narrazioni è un problema chiaramente fondamentale perché influenza influenza gli elettorati quindi influenza l'azione politica su questo però io credo che bisogna fare ancora una volta professione di realismo
Innanzitutto mobilità dall'Africa e mobilità intra europea sono due mondi completamente diversi Candela non dobbiamo cadere nel tranello di pensare che la mobilità e positiva in si certo come dire chi adottava una prospettiva liberale può pensarlo ma la realtà dei fatti ci porta a dire che non è più quello il tempo nel quale quel tipo di narrazione può attecchire
E del resto la stessa mobilità intracomunitaria oggi è fortemente in crisi oggi se si parla di mobilità intracomunitaria si pensa a anni summary che in libertà ha fatto un attentato a Berlino e poi attraversato tre quattro frontiere senza essere braccato
Quindi ricordiamoci di questo dobbiamo fare certamente come dire tener duro sui valori fondamentali e non potrei essere più d'accordo
Comunque quanto ha detto che chiara però secondo me dobbiamo anche avere la sensibilità per rileggere quei valori attraverso il prisma della realtà e in nel contesto dato io credo che tutte le proposte che fanno leva
Sul valore della libertà di circolazione secondo me auspicabile da molti in questa sala però come dire molto meno al di fuori di questa sala
E le opinioni pubbliche prevalenti oggi non sono orientato in quella direzione deve fare i conti con questo per fare i conti con la narrazione secondo cui schema marxista arrivano immigrati ci rubano il lavoro a Bassano
I livelli di protezione sociali abbassano i livelli salariali vero falso risponderanno gli economisti ma questa è la narrazione la narrazione prevalente la narrazione identitaria non arriva in Europa non c'è l'Islam
Al di fuori dell'Europa gli immigrati
Arrivano in misura crescente da Paesi di cultura islamica ci piacciono le integrazioni più difficili in quei casi quindi non possiamo come dire appiattire tutto su una visione idealistica della mobilità perché credo non ci porterebbe lontano
Dal scusate ma io voglio intervenire su questa questione prima di rispondere su la riforma andranno Argentera esatto Zamparini ristagnano accompagnati
Cioè perché questa stiamo parlando del sistema migratorio europeo in un nord questo non era diciamo questo come non era pensato per analizzare dal punto di vista socio economico qual è il sistema migratore euro per una qualche dato forse ebbene averlo presente cioè il sistema migratore europeo cioè il motivo il insieme delle mobilità
Che riguarda quel gruppo di Paesi diciamo il Prix il cuore del sistema mica troppo e composto dai membri storici dell'Unione per cui si sono aggiunti negli anni anche altri membri allora il piede
Il grosso della mobilità che riguarda questo sistema migratorio viene e interna alla al continente europeo il più del trenta per cento della mobilità che riguarda il sistema mirato europeo è intera Europa un movimento essa Ovest è ripreso un po'il movimento nord sud ma insomma negli ultimi anni seguito dalla crisi economica
Poi c'è un una grossa parte di questo movimento che viene dall'Asia ingresso con l'America latina l'Africa
Giusto il Nordafrica il Medioriente ma l'Africa sì se si eccettua la Turchia qualche Paese del Maghreb
Tutto sommato e marginale nel sistema migratori europeo i numeri cioè la mobilità che riguarda il continente africano e in gran parte per i tre quarti Intra continentale sì io mi ricordo su su su su Twitter una volta di nei che un sociologo dell'emigrazione adesso di dirige il mago nessun policy center a Fiesole mise due foto con la rappresentazione grafica dei movimenti migratori
Dall'Africa visti
Dal punto di vista dell'Africa vista dal punto di vista dell'Europa l'Europa rappresenta queste noi disegniamo sempre così immagini con queste frecce che rappresentano il movimento verso l'Europa come fosse un esercito che ci invade ci conquista ma quella è la percentuale più bassa il nove per cento dei della mobilità africana che invece e se si guarda l'altra immagine cercate nella messa su Teater mai qualche mese fa
E circolare si muove dentro la Fia quindi ancora l'Africa è sganciata dai grandi sistemi migratori fu probabilmente il grosso del cioè l'arriverà con l'aggancio
E scusate ma quando si dice pre per controlliamo le migrazioni favorendo lo sviluppo allora proprio quando avremo alzato i livelli di reddito pro capite nei Paesi africani allora li avremo l'aggancio dell'Africa sistemi Gradoli un po'come successo col Messico
Che quando ha firmato il Nafta ha visto crescere solo in parte solido pro capite ha agganciato il sistema migratorio nordamericano e lei guardatevi i dati sulla sull'evoluzione delle migrazioni dei messicani o del centramericani verso gli Stati Uniti negli ultimi venti venticinque trent'anni e proprio quando hanno cominciato il proprio quando ha cominciato a crescere economicamente il Messico che la migrazione siempre si è impennata
E questo ha a che fare con la questione del diciamo del della struttura dei mercati e lavoro nei paesi di destinazione se c'è un un norme letteratura sulla questione della segmentazione dei mercati del lavoro su come l'immigrati si inseriscano diciamo in maniera perfettamente complementare né all'interno dei mercati lavoro dei Paesi di destinazione c'è anche un grosso filone di letteratura marxista raccordo ma diciamo come dire questo non è un un di un disvalore che sostiene che in realtà e proprio funzionale all'immigrazione irregolare cioè perché crea una o diciamo riserva di manodopera che è perfettamente funzionale alla struttura del mercato del lavoro
Delle società postindustriale avanzate ok
Quindi la mobilità e la mobilità è un'opportunità economica sì senza dubbio è una un'enorme opportunità economica il problema che le narrazioni che descrivono la mobilità come opportunità economica passano passa in secondo piano e prevalgono le narrazioni che la vedono come un rischio come un pericolo di natura politica di per ragioni legate all'identità per ragioni legate all'ordine pubblico eccetera eccetera
Va be giusto questo perché diciamo non resistono in un certo senso questo voglio intervenire sì sicuramente l'Italia per su alcuni punti ha adottato delle politiche che erano l'avanguardia in Europa e lo anche in materia di detenzione amministrativa questo bisogna dirlo
Perché l'Italia dal due mila tredici in poi aveva adottato le riforme aveva diciamo imboccato una strada completamente diversa in materia di detenzione quindi di limitazione dei diritti dei minori e c'era diciamo c'è una chiara paternità politica su sulle misure che sono state adottate
Penso al preside al ruolo che ha avuto il presidente della commissione straordinaria sui diritti umani per la l'abbassamento dei termini massimi le sue battaglie per diciamo abbandonare un altro un altro campo sicuramente la fusione della tutela dei minori stranieri non accompagnati ce ne siamo in un frangente in cui l'Unione Europea propone di estendere la possibilità di privare della libertà personali minori
No contravvenendo a tutti i principi interazioni che dicono che non è mai nell'interesse del minore la privazione della libertà personale in nessun caso nemmeno quando devono seguire i genitori che sono privati della libertà personale
Ecco effettivamente l'Italia su certe su certi temi e adottato le politiche d'avanguardia che sono una una punta alla probabilmente la più avanzata a a livello europeo il problema è che siamo criticatissimo
Per questo leggetevi i documenti della Commissione europea che valutano l'Italia
E l'Italia è esplicitamente duramente criticata per aver abbassato i termini massimi detenzione per aver chiuso i centri di detenzione per aver per per le politiche di tutela di rafforzamento di tutela di protezione dei diritti veniamo esplicitamente
Criticati in certi casi abbandoniamo quelle politiche attuiamo
Con un un rivolgimento politico vado sposando politiche si muovono in direzione totalmente opposta abbiamo fatto nell'ultimo anno però appunto sul sistema l'accoglienza l'Italia ha fatto tanto presenti poi penso anche al potenziamento attentati Ivo di potenziare la rete SPRAR
Il sistema di tutela dei minori stranieri non accompagnati e tra i più avanzati in Europa ci sarà da empiricamente valutare come funzione perché questa è una cosa interessante diciamo e avremmo dato da lavorare su su su questo però diciamo oggi le potenzialità ci sono dal mio punto di vista
Preparo il tema delle compensazioni
Compensazioni fondamentale il cui nuovo quadro finanziario pluriennale che poi si sta discutendo ora che coprirà due mila ventuno del Milan ventisette quindi è fondamentale di qualsiasi risorsa che viene spostata dagli strumenti
Tradizionali del controllo quelli securitaria da altri tipi di strumenti come ad esempio per le compensazioni è una risorsa che può avere un valore aggiunto enorme così come l'iniziativa popolare lo premia
Propone di destinare no in fondi direttamente alle persone che vogliono accogliere richiedenti protezione internazionale aggiungo che bisognerebbe proponendo un nuovo quadro finanziario pluriennale aumentare le risorse destinata a supportare gli Stati nei processi di integrazione
Che sono difficilissimi
Noi non nascondiamo siamo tutti consapevoli di quanto sia difficile complicatissimo realizzare l'integrazione quindi avremo bisogno di investimenti enormi sull'integrazione e invece oggi esattamente ma avviene esattamente il contrario cioè abbiamo pochissimi Investimenti
In senso relativo
Sull'integrazione e moltissimi invece sui strumenti di controllo che governano che imperano nella nell'Unione europea quindi questo è un punto davvero fondamentali ed è fondamentale tenere d'occhio il cui nuovo quadro finanziario biennali soprattutto chi può chi ha qualche capacità di cercare di influire su di esso è molto più rilevante forse incidere sul nuovo quadro finanziario pluriennale piuttosto che nella modifica di un Regolamento fare per quanto poi impattano sulle politiche anche a livello nazionali
Sulle visioni esibire visionari io credo ci siano insomma ci sono stati anche in queste elezioni abbiamo avuto una forza politica di Siena proposta lui rinunciando supportando l'Europa l'Unione europea e una visione diversa dell'immigrazione quindi totalmente senza alcun calcolo di tipo elettorale così come ce ne sono anche altri mille altri in altri paesi così come ce ne sono in ogni i forza politica
Lessicale ad esempio proprio paese interessante quindici sono certo si stenta a vederli al Governo in questo momento i visionari ma insomma dobbiamo tutti quando li troviamo valorizzarli perché appunto esistono esistono come diceva potrà dottoressa Paciotti
Delle degli esempi contemporanei di Stati che hanno adottano politiche di migrazioni più pragmatiche anche ispirate a valori diversi rispetto a quelli che abbiamo da oggi ci sono tantissime esperienze
Sì
Nel mondo anche non contemporanee c'è una letteratura infinita e che io stesso non conosco perché non ci riesco a leggere tutto
Ma è veramente c'è tanto bisognerebbe veramente valorizzare tantissimo quello che esce e non aderire languidi impressione che sia tutto da inventare ecco non è vero come diceva anche Mario nei documenti retta non è che dobbiamo inventare dobbiamo valorizzare le esperienze la letteratura la sociologia l'economia tutti i saperi che esistono e che però bisogna che qualcuno sia interessato ecco a conoscerli e a valorizzarli anche sulle regioni
Son d'accordissimo ecco lei in Italia
Governare l'immigrazione significa coinvolgere Regioni ed enti locali che oggi hanno un peso enorme
Giustamente si trovano con ab subire gli effetti negativi anche del sistema
Dal filo che ancora oggi è sbilanciato rispetto indi a favore del sistema straordinario di accoglienza e quindi già una modifica di questo potrebbe agevolare gli enti locali certo poi c'è tutto prema di come coinvolgere gli enti locali effettivamente prevalso in ottobre d'accordissimo che è un elemento essenziale
Io vorrei giusto chiude allora a mio avviso
Riflettevo su questa cosa della visione sconfortante che a cui il problema è che secondo me questa è semplicemente un riflesso di una crisi che sta vivendo la stessa Unione Europea
Non le aveva in mente la questione della migrazione OPA sganciata tutte questo
è chiaro che abbiamo una visione veramente sconfortante anche perché non sappiamo come muoverci anche dal punto di vista politico non sappiamo come muoverci perché alcuni Stati non voglio alcune cose alte satellitari forma di Dublino bloccata non solo perché c'è opposizione degli stati di Visegrad anche perché altri Stati non vogliono altre cose lì con la proposta quindi
Come venirne fuori se come se ne può venire fuori almeno provare a venire fuori
Utilizzando la compensazione diciamo dal punto di vista politico cioè poiché è proprio nel cui nuovo quadro finanziario triennale andranno a spostare si Soldini
Dalle regioni come erano le nostre di Obiettivo uno diciamo ad altre
Andranno proprio andata ad aumentare nei paesi che si oppongono alla ricollocazione che si oppongono e modifiche Dublino approviamo legati queste due cose
Cioè sono in qualunque negoziato politico si fa così
Quindi legando queste due cose secondo me siamo abilissimi ho idea che siamo ibride hanno un po'i toni perché io lo scrivevo a Mario la l'altro giorno quando mandato la proposta possiamo dirci tutto le quote ma se all'interno di uno stato il governo o le elezioni si vince facendo presa su questi temi ma non accetteranno neanche uno neanche uno
è ovvio è o perché io capitalizza in questa maniera Nenni futuri quattro cinque anni poi diventa sistema costituzionale
Mentre invece indicazioni hanno un orizzonte ben più ampio proprio la luce il fatto che magari non abbiamo neanche visto avesse avendo solo la punta dell'iceberg delle migrazioni che potrebbero esserci
Bisogna legare questo e bisogna farlo compiuti temi possibili Sheng lì Cheng e lo vogliono alcuni Stati vogliono molto in maniera molto forte la la possibilità di chiudere per più tempo i confini le diamo questi due temi Schengen e Dublino da questo punto di vista come negoziato e vediamo lì all'elemento dei soldi la proposta della commissione della parlamento per esempio ed è che se noi Collotti
Ti taglia i fondi e qual è il se non è la strada è quella se non è la strada è quella e altri enti rimaniamo nella visione sconfortante veti incrociati
E ce ne andiamo di qui piangendo lamentando circa e non è possibile fare niente grazie
La politica che abbia una visione del futuro un Progetto una e quindi non soltanto che l'aggiustamento in queste ma una una visione che vada al di là del tornaconto di oggi bene al più tardi allora lì
Per distinta Savino ha fatto una serie di proposte che poi sono state in parte analizzate in parte integrante dai interventi successivi dalla versione successive nel corso di Campese Morgese va processato fa rigidi
Nel pomeriggio noi abbiamo invitato rappresentanti istituzionali che rappresentanti sociali per sentire la loro opinione la loro testimonianza ed eventualmente l'indicazione delle linee di politica migratoria e gli enti o le associazioni dialogo rappresentante
Esprimo o per quanto riguarda federazioni
Auspicherei libero
E cominciamo umbro riservandomi di poi per non perdere tempo di fare qualche considerazione nella parte finale quindi per ridurre al massimo il tempo che sottraggono alla al al vaglio vostri interventi do subito
La parola al dottor Leonello Gambero Ifi della Commissione europea
Che fare tabelle migrazioni e della costruzione
Auspicabile già stamattina è stato più volte sottolineato di canali irregolari di ingresso in Europa perché proprio la mancanza di canali irregolari che poi in qualche maniera spinge alla irregolarità ma soprattutto crea una serie chiede di problemi di più difficile soluzione come tempi ci diamo visto che siamo in più i giocavamo questa mattina quindici venti minuti
Prego Nottola
Grazie grazie al doppio anche per aver pronunciato capricci e non Gabri sì perché terribile queste era giusto giusta
Benissimo allora meglio ha detto bene perché di solito dicono capricci quindi no elenco tende alla molto ben allora niente io visto che abbiamo realtà poco tempo possiamo relativamente pochi e mi permetto di considerare questa quasi come una chiacchiera tra amici
Misure in cui col vostro permesso mi permetterei di essere politicamente non corretto parlare quasi a titolo personale perché questo mi permette di essere più libero e dire
Delle cose che altrimenti voi trovate sul nostri siti web e tutte le cose diciamo ufficiali perché dico questo perché
Sono praticamente quasi vent'anni che lavoro direttamente o indirettamente con la questione immigrazione e in particolare col nordafricani il resto dell'Africa
E tra qualche mese probabilmente andrò in pensione anticipata quindi non credo che mi licenzierei hanno qualche mese prima andare in pensione avrà finalmente dico quello che penso
Scherzo però non tanto ho tre messaggi essenziali
E dopodiché tenterò rapidamente di dimostrare che questi tre messaggi non sono campati in aria ma sono basati su dei fatti concreti il primo messaggio e che è assolutamente impossibile tentare di gestire in qualche modo le migrazioni o i flussi migratori chiamateli come volete senza vere allo stesso tempo una politica estera
Decente e credibile perché parlare di migrazione quanto migrazione delle persone che si spostano al massimo legate all'aiuto allo sviluppo
Assolutamente ridicolo visto dal punto del dal punto di vista dei paesi terzi
Perché se uno deve parlare di immigrazione questi immigranti non sono delle statistiche sono degli esseri umani che vivono da qualche parte del peso vitino di transito dove stanno
Per poter fare qualcosa con loro o per loro bisogna interagire con quelli che sono al governo più o meno
Lì dove queste persone stanno per quando uno va a parlare in un Paese terzo
Questo ti prende sul serio solo se tu c'è qualcosa di intelligente da dire se soltanto per tentare di ripete dell'UI gli argomenti
Della politica interna europea e della percezione delle questioni migratorie quello ti guarda e ti dice dov'è il problema e tu non è meno e quindi il primo messaggio senza politica estera non si va da nessuna parte
In maniera che l'ammirazione sia soltanto una componente del dialogo dell'agenda politica che uno sviluppo in bilaterale con questi Paesi
Secondo punto e che la politica estera credibile con un Paese terzo oramai non pone anche essere fatta da un solo Paese
Siamo d'accordo che c'abbiamo dei pesi che hanno delle relazioni bilaterali privilegiate
Penso alla Spagna col Marocco l'Italia con la Tunisia accetta con la Sudoku ma anche lì per potere essere credibili non basta più
Qualche qualche piccolo valore aggiunto nazionale se non ci si mette sul tavolo tutto il peso
Della politica estera europea che
Stenta a venir fuori ma ce ne vuole di più
Piccolissima parentesi
Abbiamo visto recentemente come dicono i britannici l'elefante integrum il break Seat una volta usciti britannici macro e Merkel hanno capito anche loro che siccome non si gioca più soltanto in puro intergovernativo che era imposto dai serbi dai britannici e si può tentare di fare un bel membri ogni politica estera europea sono saltati sul carro del per questo su tutto che portano anche l'Italia
Questo è il mio secondo messaggio quindi politica estera e in più europea terzo punto ed è qui la cosa un po'più divertente per me almeno è che abbiamo perso già due treni perché non c'è bisogno anche di inventare la ruota sulle questioni migratorie sul cosa fare con i Paesi terzi perché l'abbiamo già detto in realtà il giorno dopo del primo summit europeo dei capi di Stato e di governo consacrato i ha consacrato tale questione giustizia affari interni quindici ottobre mille novecentonovantanove a Tampere perché a Tampere perché era subito dopo l'entrata in vigore del Trattato di Amsterdam che permetteva quindi all'Europa deve recepire senza una giustizia affari interni giustizia questo qui è stato il papà del mandato d'arresto europeo per esempio subito dopo l'undici settembre però anche sull'immigrazione c'è stato molto che è stato messo sul tavolo ma
Nesso tra
Interno e politica estera
E abbiamo avuto due opportunità
Chiare di sviluppare un approccio europeo intelligente per la gestione delle migrazioni molto duo possibilità che abbiamo perso due treni che abbiamo perso e oggi forse abbiamo il terzo treno che potremo prendere stiamo tentando di prendere vado veloce caricaturale
Che abbiamo poco tempo il primo treno è stato subito dopo l'undici settembre
Dopo l'undici settembre non so se vi ricordate se abbiamo
Pare
Tesi del Nordafrica che chiedono più Europa e in quel momento era Spena stata approvata la politica di vicinato
Teorica carina
E lì si trattava di prendere questa occasione trasformare
Questo
Partenariato con l'Africa del Nord da un po'teorico in qualche cosa di concreto e l'abbiamo fatto
Mettendo sul tavolo pre esempio nel caso del Marocco un pacchetto Marocco dove c'erano dentro tutto una serie di questioni che sono quelle che noi chiamiamo il valore aggiunto della dimensione esterna di politiche comunitarie mi spiego
Se uno c'è una politica comunitaria come il cielo unico che permette alle low cost di girare dappertutto eccetera eccetera e io negozio con il Marocco il fatto che il Marocco diventi parte del cielo unico europeo
Faccio in maniera che le low cost possono andare in Tunisia aumento il turismo devo investire negli aeroporti però devo fare anche la sicurezza devo fare anche il controllo terrorismo tutto quello che era S un po'caricaturale però per dire che abbiamo avuto questo treno abbiamo fatto un pacchetto e questo pacchetto era un pacchetto dove l'Offerta europea incontrava da parte del Marocco un impegno a firmare un accordo di riammissione pelli immigrati illegali
Dove c'era anche la possibilità di formare in Marocco con soldi europei
Gente che lavorasse più centro nel settore del turismo open sky
Aumenti inferiori il turismo parla al terrorismo il turismo quindi ci vogliono gli alberghi quindi sono le persone che sa tradurre gestire un albergo dal cameriere fino a non so che cosa ci stanno scuole
Per formare questa gente possono essere formati con soldi della Cooperazione europea in cambio queste scuole producono persone squalificate per loro Messico insegnare anche il francese l'italiano l'inglese che perché quelli in più possono anche venire da noi con canali legali
Quindi
Questo primo treno sta come prima occasione concreta dove potevamo usare l'Open Sky il cielo unico è un valore aggiunto di una dimensione esterna di una politica comunitaria che non lo può dar l'Italia con la Germania ma lo può dare solo l'Europa
Che è quello di cui loro avevano bisogno perché loro hanno bisogno discolpare un modello socio economico di sviluppo
Irreversibile e dentro questo dialogo politico dietro questa agenda bilaterale win-win è ovvio che questi qui erano disposti si metta a fare anche la gestione
Dei flussi immigratori e anche firmare gli accordi riammissione quello che è successo che gli stati membri impure intergovernativo
Chiudo e non dirò troppi dettagli perché abbiamo poco tempo
Se la sono giocata bilateralmente Spagna comma Rocco Barocco ha detto io lì pulisco tutto non passa più nessuno però far sbloccare a Bruxelles all'accordo di pesca perché l'ottanta per cento di quelli che pescano sono pescatori spagnoli
Dieci minuti dopo arrivato Germano Wings Ryanair distragga preciso non sono più cretino
Del del pescatore spagnolo quindi mi stacca anche l'open sky io stacco tutti pezzettini cannibalizzazione valore aggiunto europeo
E in piena intergovernativo tutti contenti sia andato avanti
Abbiamo perso un treno
Qui faccio una parentesi una piccolissima se voi tornate indietro a quando è stato due anni fa a Natale e Capodanno a Colonia
Dove ci sono stati quegli avvenimenti dove magrebini in particolare marocchini e tunisini hanno violentato una ragazza tedesca eccetera la Merkel ha dovuto mandare il ministro degli Esteri e il ministro degli Interni
In Marocco e in Tunisia a negoziare bilateralmente per rimandare indietro questi questi signori
E oltretutto la Germania per fare questo accordo per risolvere questo problema ammesso anche dei soldi della Cooperazione
A sul tavolo per sbloccare la situazione con la Tunisia credo che si trattasse di cento centocinquanta milioni di euro però io mi domando se nel due mila tre nomina quattro due mila cinque avessimo usato la politica estera europea col valore aggiunto europeo
La signora Merkel non aveva bisogno di andare mandare il suo ministro degli interni e degli affari esteri quasi a pietire
Di risolvere questo problema bastava dieci litri d'Europa molto arrabbiata te li riprendi subito domani mattina perché sul tavolo c'è l'open sky gli accordi di pesca eccetera eccetera
Ecco questo è il primo treno che abbiamo perso faccio un secondo treno che abbiamo perso parlo sorvolo velocissimo è stato subito dopo le primavere arabe
Quando sono arrivate le primavere arabe nuovi funzionari così dei pomodori famosi
Abbiamo detto che bello bello bello soprattutto con l'Africa del Nord abbiamo una coincidenza astrale particolare cioè da una parte in Tunisia per esempio i tunisini si sono liberati di Ben Ali
E noi avevamo il Trattato di Lisbona che entrava in vigore e quindi non ci siamo detti botta di fortuna
Basta andare le tunisine dire tutto quello che sono state le nostre relazioni bilaterali con voi abbiamo fatto un sacco di roba buona prosa un sacco di cose che e in fondo sono sorpassata in ogni caso non corrispondono sicuramente
A quella che è la realtà del vostro Paese oggi trovato alla facciamo mentre voi pensate acqua lei il modello di sviluppo socio economico sostenibile per il vostro futuro
Mentre voi pensate che cosa mi faccio io di questo Paese piccoli dieci milioni di abitanti nel mondo globalizzato dalla Cina al Brasile eccetera
Se voi decidete che volete legare questo modello vostro di sviluppo
In maniera diciamo irreversibile all'Europa sul mercato interno cioè più ci chiedete queste cose e più noi ridurremo chiedere
In cambio di rispettare per quello che si chiama i diritti dell'uomo rule of law e tutto il resto
Questo era un po'quello che abbiamo pensato noi come funzionari
All'epoca cioè di fare un Moffo molti come dicono i britannici intelligente due mogli wasp chiedono l'ora in cui le tua stirpe
E invece è andato a finire che li e siccome abbiamo detto che siamo tra amici e che sto per andare in pensione
C'era la signora Astor che arrivata come prima asta rappresentante ed è andata effettivamente nei Paesi del Nordafrica con il suo Moffo morta
Che tradotto in poche parole in maniera molto brutale
Era demolire Beckham democratica According to my standards Dunmore wiki Rio San Biscuits in salute e tutto il manto
L'ho detto in maniera grave brutale perché abbiamo poco tempo però i miei colleghi e amici del Ministero degli Affari Esteri
In un per esempio in Egitto e al momento dopo le arabi Spring con questo stupido omofobo lo chiamavano molte formule sì
E il rilascio a voi adesso chiedo ancora scusa un'altra volta anche al mio chairman qui di essere così brutale prova per dirvi che abbiamo lisciato il secondo treno
Quella era un'occasione per andare giustamente a dire voi dovete l'inventario di dopo penali dopo-Mubarak eccetera
E noi ci dobbiamo rinvenuta are per far la politica estera opera perché il Trattato di Lisbona mi permette di fare le cose che non potevo fare prima
Prima del Trattato di Lisbona il povero capisci collide con motori ci ha messo tre anni per fare il pacchetto per il Marocco Colo Colo per Sky con l'accordo di pesca con la corda agricolo eccetera perché perché io da affari esteri tra virgolette embrionali della Commissione europea dove andare a convincere quella Direzione generale agricoltura quella direzione generale trasporti quei della direzione generale e commercio
Per spiegargli dov'era il valore aggiunto per poter andare a presentare questa cosa e marocchini tu mi dai un altro rappresentante che ci al doppio cappello che altro rappresentante
Politico affari esteri e vice presidente la commissione io ci metto sei mesi a fare quella roba lì perché il mio capo nonché vicepresidente dice da tempo motoria Gabri citate l'open sky mette tutto nel pacchetto facciamo il lavoro veloce
Ecco lì invece abbiamo lasciato questo treno perché non abbiamo fatto questa cosa abbiamo fatto lo stupido formò formule non l'intelligente Moffo morta adesso chiedo ancora scusa per la dodicesima volta e continua che scura perché è brutale e molto caricato morale quello che ho detto
Ma in poco tempo non si può fare altrimenti me la verità grossomodo adesso che cosa abbiamo abbiamo che
Tutti quanti si sono dimenticati delle migrazioni per un po'di tempo perché tanto non c'era panico poi è venuto il panico pronto panico rifugiati siriani e non è che c'ha che vedere con le migrazioni diciamo quelle altre
E e allora lì è successo che la coincidenza è che abbiamo avuto ecco come Alto rappresentante vicepresidente da Federica Mogherini e se voi leggete le conclusioni del Consiglio europeo il primo Consiglio europeo di capi di Stato e di governo subito dopo l'inizio della crisi siriana in quattordici
Con i siriani che incominciamo arrivare nei Balcani
Letto tra le righe c'è scritto non vi preoccupate cittadini europei i nostri ministri degli Interni si occuperanno di fermare chiudere tutte le frontiere Cercola su due saremo protetti
Metteremo pressione quelli come si chiamano gli italiani che non sanno fare gestire lo sport e anche i greci le chiudiamo tutto sta tranquilli non c'è problema
E poi per quanto si tratta di parlare con Paesi terzi perché bisogna parlare con questi qui c'è quella signorina lei come si chiama bionda carina giovane Federica qualche cosa ecco farà e gli altri gli hai levo dai box
Scusate sono brutale ma tra le righe e quello che c'è scritto
Che cosa ha fatto la Mogherini il suo gabinetto hanno questa volta parlato col gabinetto del Presidente virgola Junker quando uno dice dunque dice anche un appoggio più o meno diretto franco tedesco dicendo questo il terzo tre o noi cominciamo a fare tutto quello che va fatto per le migrazioni comincia a mettere sul tavolo una serie di cose
Però dentro un contesto che sia di politica estera perché se no io quando vado a parlare col Paese terzo questo non mi prenderei anche sul serio sì io vado in Nigeria
Ingegneria Cia ottocento milioni di euro che rientrano di soldi di nigeriani che stanno fuori che rimandano indietro
Ogni anno e voi credete che io con venti trenta quaranta cinquanta cento milioni in più di euro di cooperazione esposto qualche cosa
Quando è andata in Nigeria che c'erano i contratti con la British Petroleum con l'ENI eccetera così per miliardi voi credete che io gli solo qualche cosa
Se non vado invece con un pacchetto dove dentro cioè tutto quello che può essere il valore aggiunto della dimensione stenta delle politiche comunitarie
Se io vado in Senegal a tentare di fare un compact come li chiamano adesso c'è un pacchetto dentro il quale la mia domanda è tour Senegal con l'Europa o senza Europa con le migrazioni o senza limitazioni
Come ti vedi proiettato tra vent'anni nel mondo globalizzato con la Cina Pinardi che questo e quest'altro hai tu Senegal un disegno di sviluppo socio economico sostenibile
Se si e se tu guardi gare questo tu Progetto a quello che il valore aggiunto che ti posso portare io
Ivi compreso non so esportazione di fragole incontro stagione Natale che ne so io
Queste sono cose che vengono dalle dimensioni esterne di politiche comunitarie e quindi cominciamo a fare seriamente politica estera
E questo è quello che praticamente la Mogherini ha messo sul tavolo come risposta nel due mila quattordici diciamo di queste conclusioni capisaldi governi che se uno leggero vede che sono scritte con l'accento dei ministri degli interni ci sono voluti due anni per arrivare mai partnership femore a l'accordo tripartita con l'Africa non africana Nazioni Unite e Unione europea per affrontare la situazione in Libia con i famosi involontario assist petulanza eccetera questo praticamente perché siamo in finalmente cominciando a fare un po'di politica europea ho quasi finito dicendo che praticamente come dicevo prima non c'è bisogno di inventare la ruota la ruota già tra le righe era identificata a Tampere Mineo centonovantanove abbiamo avuto due occasioni per tentare di cominciare a fare questa dimensione esterna
Per gestire le pratiche predatorie abbiamo rischiato due primi treni il terzo treno piano piano stiamo andando avanti ma faremo in tempo non lo so
Perché la macchina è molto lenta l'unica cosa che posso dire per concludere e che ad agosto dell'anno scorso c'è stato un incontrò un summit di Merkel ma con Ras coi e Gentiloni per citare per le questioni migratoria giusto appunto della della questione Libia Africa subsahariana
E c'è un piccolo dettaglio che è sfuggito a molti ma significativo in sala stampa finito
Questi quattro avevano invitato la Mogherini qui sono capi di Stato avrebbe potuto invitare Tuscania oppure Juncker invece hanno invitato la Mogherini e allora alcuni hanno detto perché questi quattro capoccioni importanti adesso chiamano le istituzioni e gli danno istruzione
E invece in sala stampa Mogherini ha detto grazie di avermi invitato e ma crolli ha risposto ma la cosa più normale di questo mondo e lei gli ha risposto dovrebbe essere normale ma fino a ieri non lo era
Perché
Perché i quattro nel comunicato stampa finale non hanno detto noi quattro adesso vi spieghiamo come si fanno le cose
Questi quattro hanno detto esiste una piattaforma chiamiamola blu dodici stelline esiste un mandato dei ventotto dato alle istituzioni alla commissione e alla Mogherini su questa piattaforma che forse non facciamo al tempo andare abbastanza in fretta questi quattro Paesi ci mettono il carico da novanta per andare oltre fare tutta una serie di cose aggio metri è variabile
Al di più e oltre leggi italiane con i francesi in Mali anche le questioni sia Di Pietro va be'questo potremo parlare ore e ore il mio messaggio soltanto per dire che di certo due treni c'è un terzo possibile questo terzo possibile e difficile e bisognerebbe andare più veloci per andare più veloci non credo che ce la faremo con la le lentezze della macchine delle istituzioni e soprattutto col fatto che non rompa oggi uno vince o perde delle lezioni sulle questioni migratorie
Leggi quello che sta succedendo in Ungheria a destra o a sinistra e quindi forse oggi come oggi la soluzione sarà di usare valore aggiunto europeo la bandierina blu e dodici stelle
Finalmente perché alcuni presi capiscono che non si può fare altrimenti e che vadano avanti forse a un po'automezzi è variabile
è questa qui la grossa questione che sta sulla tavola in questo momento scusate sono stato brutale caricaturale quindi imperfetto impreciso e ho parlato anche troppo
Grazie dottor Gabri si
La certamente conseguito
Almeno quelli che siamo qui ma io spero anche chi ci seguirà
E che ci sta seguendo a Radio Radicale hanno capito poiché tutta questa burocrazia di Bruxelles forse non è proprio addebitabile ai funzionari
Questo risultato
E sicuramente conseguito
è stato chiamato più volte in causa la politica estera e quindi la parola
Al dottor Luigi Vignali direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del ministero registrati grasse grazie per averci invitato
Io mi posso permettere meno rispetto al livello che a Brescia di andare fuori le righe ma insomma in questa non invidiabile posizione cercherò di di tracciare quello che il percorso
Che la politica europea migratoria soprattutto nei confronti dell'Africa e quelle che sono le prospettive a venire
è un percorso che come ha ricordato Leonello d'qualche minuto fa parte da lontano
Ma che ha avuto momento di particolare importanza con il vertice di la Valletta con il riconoscimento della necessità di avviare un vero partenariato fra l'Africa e e l'Europa
In questo devo dire l'Italia ha avuto un suo ruolo importante perché è stata la politica italiana la politica estera italiana sicuramente fra quelli che più hanno spinto perché venisse costruito quello che poi è stato chiamato comunemente il cosiddetto mai Creation compatta no cioè l'idea che solo una responsabilità condivisa un partenariato fra tutti gli attori
I Paesi di origine da cui provengono i flussi
Soprattutto appunto dall'Africa quelli di transito attraversare i deflussi e che i flussi in qualche modo beneficiano di cui bisogna tener presente
Il il ruolo soprattutto se si vuole lottare poi contro i trafficanti di di esseri umani
E i paesi di destinazione Kosovo mettendo insieme tutti quanti si poteva costruire una politica migratori efficace in grado di governare i flussi attenzione non di fermarli
I flussi non si possono fermare è un fenomeno connaturato allo storico mano lo sappiamo tutti la mobilità esiste da sempre tra l'altro c'è uno studio interessante delle Nazioni Unite
Che riconosce come la mobilità
Nel pianeta in termini percentuali sia sostanzialmente sempre la stessa il tre per cento della popolazione del pianeta si muove circa duecentosessanta milioni di persone
Si muovono
In giro per per il mondo quello che sta aumentando invece perché questa è una cifra che rimane stabile da da molti anni questo aumentando il numero di rifugiati che si avvia quasi all'uno per cento la popolazione mondiale cioè quello che sta quelli che scappano da guerre da persecuzioni da abusi
Ecco quello è un dato molto più preoccupante
E che riguarda però migrazioni di Gtt di natura forzata diverso ecco quindi costante il il l'intrinseca necessità per l'uomo di muoversi
Per cercare migliori prospettive di crescita
Per semplicemente varcare i confini del proprio villaggio Nordio diciamo poi noi che siamo italiani paese di origine transito i destinazione dei flussi migratori non a caso poi io sono direttore generale degli italiani all'estero delle politiche migratorie
è un dato questo molto importante io cerco spesso di mettere in probabilismo
Le due dimensioni ecco se le cose stanno così se l'aumento demografico in Africa rende inevitabile un aumento anche dei flussi quello che noi ci dobbiamo proporre come obiettivo e governare questi flussi
Da una massa di arrivi disordinata irregolare sfruttata rischiosa perché attraversa deserti e mari a dei flussi invece regolari a dei canali legali sono stati più volte evocati
In questa in quest'incontro
Selezionando chi chi chi può venire chi chi ha le possibilità di venire proteggendo comunque i migranti in particolare i rifugiati che scappano di persecuzione
Questo lo possiamo fare solo tutti insieme
E lo possiamo fare
Con uno due principi che per il ministero degli esteri in quest'ultima fase son diventati veramente i capisaldi della nostra politica migratoria cioè oltre cioè la solidarietà
Che la e la sicurezza
La solidarietà nei confronti dei migranti e dei rifugiati non dimentichiamo che l'Italia continua a salvare centinaia di migliaia di persone
Dal dal mare dal dal naufragio anche dei deserti perché noi sosteniamo le attività delle organizzazioni internazionali anche dire e alcuni governi che aiutano i migranti nel deserto
E sicurezza sicurezza dei di per i rifugiati sicurezza nel selezionare in qualche modo i migranti nell'evitare
Ingressi indesiderati in Europa non rischi di fissazioni jihadiste per esempio
L'Italia coniuga questi due principi e ritiene importante dialogare con i Paesi di origine e di transito offrendo loro
Delle alternative economica
Questo è valido ovviamente per i Paesi di origine no si affrontano le cosiddette cause profonde delle migrazioni prime valido anche per i Paesi di transito
Io sono stato varie volte in Niger Nigeria come sapete è uno dei principali Paesi di transito forse il più importante delle rotte migratorie verso il Mediterraneo e quello che mi dicono ogni volta
I notabili locali che questo tipo di assistenza ai migranti loro l'hanno sempre fatto siamo sempre gestita una volta portavano le carovane che che attraversavano il deserto verso l'antica romana verso il Medioevo le spezzi i prodotti tropicali hanno cominciato a portare pellegrini verso la Mecca e adesso portano migranti verso l'Europa
Milano proprio specificato in questi termini
Allora visto che i flussi migratori hanno un impatto sull'economia di questi Paesi molto importante per iniziare il ministro dell'economia me l'ha calcolato in un miliardo di dollari l'anno
L'impatto dei flussi migratori quelli importanti guida centinaia di migliaia di persone l'anno
Sull'economia locale perché questo è un persona che poi mangiano consumano attraversano anche con con mezzi pubblici il Paese in qualche modo pagano il passaggio attraverso il deserto
Ecco è un impatto così così importante che noi dobbiamo in qualche modo tener presente
Per intervenire e offrire delle alternative economiche
A questi Paesi
Attraverso la cooperazione allo sviluppo che evidentemente resta importante
Anche attraverso investimenti privati
Attraverso lo sviluppo di attività economiche alternative appunto l'ha detto prima Leonello nel suo intervento
C'è uno studio adesso comincia a essere un po'datato vedono aggiornare però del due mila sedici nel due mila sedici il totale
Degli aiuti del mondo verso l'Africa da tutto il mondo e non solo dall'euro
è stato di diciannove miliardi di dollari
Il totale delle rimesse dei migranti
Verso l'Africa e di trentatré miliardi di dollari
A fronte dei diciannove miliardi di aiuta lo sviluppo trentatré miliardi di rimesse economiche dai migranti che sono andati
In Europa in Nordamerica altro quindi vedete come l'impatto delle rimesse economiche in grado di condizionare
Gli interessi dei Paesi d'origine soprattutto anche di quelli di transito in parte e dobbiamo tenerlo presente ecco perché l'Italia si è fatta promotrice insieme ad altri Paesi europei di questo piano di investimenti Esterno dell'europea che ha mobilitato
Poco più di quattro miliardi di euro ma che come cosiddetto effetto leva in Africa dovrebbe arrivare a circa quarantaquattro miliardi di euro di investimenti nei prossimi anni è il più grande piano di Investimenti di aiuto mai lanciato dall'Europa verso
Molti si riempiono la bocca Rodi del Piano Marshall ci vuole un piano Marshall parlate lo sentiamo dire ormai diventato davvero un luogo comune sette Vito ma in realtà il il piano esiste
Cioè che si affianca ovviamente al il flusso di aiuti allo sviluppo e continua ad arrivare
In questa in questo partenariato importante con i Paesi di origine e di transito l'Italia ha puntato molto sui Paesi di transito
Soprattutto per la lotta ai trafficanti
E da organizzato anche delle conferenze alla Farnesina per esempio con i paesi di transito a luglio del due mila diciassette adesso ancora a febbraio
E questa diventato un modello in qualche modo ripreso proprio dal vertice che menzionava Leonello Gabri scia
Che ha riunito i quattro capi di Stati governo la Mogherini e che poi si è tradotto
Nelle conclusioni di un vertice invece più importante il vertice Europa Africa di Abidjan dicembre due mila diciassette
Anche sull'onda dell'indignazione internazionale per gli episodi di schiavitù in Libia
Per invidio della de de de de de de le televisioni che mostravano appunto gli abusi cui migranti erano sottoposti finalmente si è condivisa una politica
Che individua due direttrici d'azione molto importante che si affiancano ovviamente a tutto quello che già si era stabilito quindi resta la cooperazione allo sviluppo restano gli investimenti economici
Ma cosa fare dei migranti
Ovviamente bisogna proteggere rifugiati
C'è una responsabilità internazionale codificata in convenzioni
Che noi dobbiamo Home
Come dire riconoscere mantenere quindi i migranti vanno portati i rifugiati scusate vanno portati attraverso corridoi umanitari
Fra insediamenti se vogliamo usare il termine tecnico in Europa
Partendo proprio dai paesi di transito quindi senza fargli attraversare per rinforzare il mare sui balconi senza andare verso quella che io chiamo più di una volta la così detta lotteria dalla morte no se uno vince non morì nel deserto e non muori in mare
Riesce a ottenere l'asilo Massi è una persona che scappa ripeto da persecuzioni da guerre questo sito dovrebbe poterlo tenere anche senza
Dover mettere la propria vita in gioco questa protezione dovrebbe dirla Dell'origine e i corridoi umanitari che tra l'altro era un esperimento il di cui proprio l'Italia era stata una lite promotori no
Con un accordo fra il Governo mista degli estremisti all'interno e la società civile in particolare
Chiesa cattolica Comunità di Sant'Egidio Tavola Valdese comuni comunità delle Chiese evangeliche
Erano partiti questi corridoi hanno già portato migliaia di rifugiati in maniera sicura in Italia ecco questo modello è stato ripreso dal vertice di Abidjan per i rifugiati quindi rifugiati da riconoscere già nei Paesi di transito con una preselezione in particolare per quelli più vulnerabili
Certo la massa dei migranti diciamocelo è una massa di persone che cercano migliori condizioni di vita che non necessariamente sono
Dei rifugiati o dei richiedenti asilo ecco per loro
I vertici di Abidjan ha riconosciuto l'esigenza di rafforzare quelli che noi chiamiamo i cosiddetti rimpatri volontari assistiti
Il padre volontario si significa offrire a questi migranti
La possibilità di un ritorno sicuro
Non ho forzato evidentemente con la parola stessa dice con un sostegno economico con dei programmi di De integro sociale nei paesi d'origine e anche con la dei pacchetti di cooperazione allo sviluppo il richiamo partiti viaggiano che intervengono proprio con programmi per esempio sanitari per l'acqua alta tre per l'agricoltura sostenibile nei paesi nei luoghi stessi di origine nei villaggi di origine ecco offrire tutto questo
Ai migranti già nei Paesi di transito in Niger in Libia
Significa dargli un'opportunità diversa
Senza che debbano punto con una volta mettere poi in gioco la la loro vita
Quindi sulla base di alcune idee che erano state proposte proprio dall'Italia in queste conferenze con i paesi di transito e e poi a seguire dal vertice a quattro
Menzionato prima siamo arrivati al vertice di Abidjan figlia a un consolidamento molto importante del partenariato fra Europa e Africa
Certo
Questa strategia richiede però ho via essere condivisa sul piano da un lato anche interno all'Europa e dall'alto sul piano internazionale
Ancora più sul piano interno evidente che non possiamo continuare
A far pesare tutto il peso della solidarietà io menzionato prima solidarietà e sicurezza sui Paesi di primo ingresso dei migranti
E quindi non si tratta solo di una dimensione esterna dei fenomeni migratori non si tratta solo di dialogare con larga ma si tratta anche di condividere la sorte di coloro che arrivano e su questo
La prospettiva italiana nella modifica del così detto Regolamento di Dublino è quella di distinguere nettamente
Las diciamo Lalli il tipo di responsabilità comune dell'Europa
Fra coloro che vengono salvati in mare e coloro che attraverso lettere terrestri
Perché gli obblighi internazionali del diritto del mare della protezione dei naufraghi lo stesso mandato che ci dall'Europa
Obbligano l'Italia ha giustamente aggiungo io assaggiare in Africa salvare i migranti in mare centinaia di migliaia fino a oggi circa seicento settecento mila si calcola sono stati salvati ebbene noi come Italia salviamo questi nascente naufraghi in virtù di un mandato per virtù di obblighi internazionali e poi parola la condivisione degli oneri
Per quanto riguarda queste questi migranti deve essere comune
Quindi ci deve essere un meccanismo di ridistribuzione automatico semiautomatico di questi migranti che son cosa diversa dalle migranti che attraversa la fronte terrestre Dublino era stato costruito
Sulla base del presupposto che se un Paese non controlla le proprie frontiere terrestri
Allora si assume la responsabilità della gestione dei migranti che arrivano fu Giario meno
Ma qui siamo ha una situazione completamente diversa
Qui stiamo assumendo rispetta di più ripeto una responsabilità condivisa di coloro che si sono salvati in mare sulla base di obblighi internazionali che tutti che tutti ci riconoscono addirittura sulla base di un mandato europeo
Su questo aspetto il confronto continua come sapete non siamo ancora arrivati a una condivisione così ampia come sulla politica Esterna dei flussi migratori cioè su come dialogare con i Paesi africani DC siamo arrivati per fortuna
Partendo dalle premesse di cui l'anello grafici Ciaccia detto arrivando passando per la valletta arrivando al vertice di Bijan sul piano interno e non ci siamo ancora messi d'accordo
E poi e poi c'è una dimensione ancora più ampia
Che relative ai flussi migratori che quella della comunità internazionale in quanto tale cioè non solo europea e devo dire il due mila diciotto sarà una data molto importante
Perché per la prima volta stiamo negoziando in ambito nazioni unite il cosiddetto global compact per le migrazioni
Ce ne sono due realtà di Global Compact ce n'è uno per i migranti ONU per i rifugiati come rifugiati si negozia Ginevra era negativamente condiviso perché ripeto ci sono la base degli obblighi internazionali già già sottoscritti
Quello più complessa quella invece non si negozia New York che riguarda i migranti chiamiamoli migranti economici comunque non i rifugiati non i richiedenti asilo e sapete che gli Stati Uniti hanno abbandonato
I negoziati
Quindi è un negoziato che parte con delle premesse direi non semplici
La posizione europea in quel negoziato è inficiata gravemente purtroppo dagli ungheresi
Che hanno rotto la solidarietà europea e quindi noi non riusciamo a parlare
A ventisette
Perché i gli ungheresi sostenuti anche da qualche altro Paese hanno Rocco rotto il fronte comune non ritengono di potersi impegnare
Per questo patto globale sui migranti
Un patto globale che attenzione è l'unico elemento di governance mondiale su un fenomeno globale che ancora mancano abbiamo una governance mondiale per il per il commercio
Ce l'abbiamo per il disarmo ce l'abbiamo per l'ambiente il colpo trentuno no
Ce l'abbiamo per la cooperazione allo sviluppo
Obiettivo venti-trenta non ce l'abbiamo per le migrazioni e questo è un tentativo di mettere per iscritto finalmente un accordo internazionale
In sede Nazioni Unite che fissi dei principi sull'assistenza migranti
L'Italia ne ha indicati tali devo dire in ragione di una credibilità che ci viene riconosciuta proprio in quanto tanto Paesi ancora una volta lo dico di origine di destinazioni e di transito dei flussi migratori e poi perché abbiamo dato tutta questa nostra solidarietà emigranti abbiamo Paolina
Le idee forti oltre quelle di responsabilità condivise di partenariato che noi come Italia proponiamo in questo negoziato globale
Sono quelle di protezione dei diritti umani
Nesso fra sviluppo migrazioni
E equilibrio fra diritto a migrare connaturata lo stesso fatto di essere
Cui abitanti del mondo e però anche diritto a decidere chi ammettere o meno sul proprio territorio
Questi principi vengono declinati POIN degli Obiettivi vestono investire investire ho detto prima nei Paesi di origine
E transito proteggere i migranti i rifugiati e migranti in questo caso che salgono Coppa ammirazione soprattutto quelli più vulnerabili le donne i bambini i minori non accompagnati
E valorizzare l'impatto positivo delle migrazioni anche per le società di accoglienza
In Europa in particolare in Italia ma questo forse ne parlerà la dottoressa Esposito subito dopo abbiamo particolarmente bisogno
Di arrivi
Emigranti visto il il trend della natalità i in vista del nella necessità di sostenere economia
E anche anche spesa sociale attraverso i contributi cliniche
Quindi ecco questa sono le proposte italiane bisogna vedere se riusciamo se riusciremo a farle passare siamo fortemente impegnati in questo negoziato alle Nazioni Unite la buona notizia
Di stanotte
è che al G7 a Toronto G7 dei ministri degli esteri siamo riusciti a far passare molti di questi concetti
Nonostante nel G7 si dà anche il ministro degli Esteri
Degli Stati Uniti che qualche cosa c'ha cassato bisogna dirlo ma la maggior parte di questi concetti nel comunicato finale del G7 dei ministri degli esteri
Sono rimasti e questa è una buona notizia e qui merita devo dire va dato all'Italia
Grazie
Prego
Rispondo no magari ok poi
Apertura sempre del piccolo
Di eventuale veicoli terzo diamo la parola alla dottoressa Tatiana Esposito
Sempre il Governo italiano ministero del lavoro direttrice generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione che è l'aspetto che il dottor Vignali stava già sottolineando un attimo
Sì grazie buon pomeriggio a tutti ringrazio la Fondazione per quest'invito e ringrazio anche il professor Sabino che non ho avuto il piacere di ascoltare questa mattina ma di cui ha letto il contributo che ci è stato anticipato per i tanti spunti di riflessione che ci ha sottoposto e che in parte diciamo mi hanno fornito da un lato mi hanno incoraggiato dall'altra mi hanno un po'scoraggiata adesso cercherò
Di spiegare perché anche io come Luigi Vignali diciamo un margine di libertà di espressione decisamente più contenuto di quello lì legato i primi mancanza di governo non è facile preferenze propria
Ma insomma io in fin dei conti sono un funzionario pubblico rappresenta lo stato e non il governo prende insomma sento di poter intervenire in qualsiasi fase anche in una fase di passaggio come questa
E mi è stato chiesto di concentrarmi in particolare sul tema delle politiche di integrazione lo farò cercando di condividere con voi
Quali sono i principi e le linee guida che hanno animato e anima non l'azione della direzione generale dell'immigrazione del ministero del lavoro in questo particolare momento
Partendo da una considerazione noi cerchiamo ovviamente di rifarsi ad un quadro europeo che nonostante la narrazione che se ne fa
In tema migratorio
Anche per colpa dello stesso livello europeo diciamo
Ci ha indicato i Chin dica la strada anche in materia di politiche di integrazione c'è un'agenda europea che si fonda non soltanto sul tema del rimpatrio del controllo delle frontiere anche se questi sono gli argomenti che nel recente passato e nel presente su uno più spesso e con più forza messi in luce anche dal livello europeo ma c'è anche una gamba integrazione che è stata anche molto ben articolate formulata a livello europeo
Da ultimo anche in un piano d'azione che risale al due mila sedici che ministeri
Dei ventisette hanno anche fatto proprio attraverso delle conclusioni del Consiglio Giustizia Affari interni alla fine del due mila sedici se non ricordo male
Forse in questa narrazione che molto spostata sul tema del rimpatrio sul tema del controllo delle frontiere ha un'influenza il fatto come diceva Gabri sì prima
Che il tema è spesso appannaggio della filiera giustizia affari interni sostanzialmente a livello europeo quindi dei ministri degli interni
Anche
Il tema delle politiche di integrazione viene discusso a Bruxelles e nella filiera giustizia e affari interni e io direi che non è almeno questo ho un'opinione personale non è esattamente nelle corde spesso della dell'amministrazione dell'interno quella di occuparsi di politica e integrazione
Non ce ne occupiamo dal punto di vista dell'integrazione in primo luogo attraverso il lavoro veramente
Che reputiamo essere diciamo il pilastro essenziale attorno al quale girano le politiche di integrazione se parliamo di adulti
Se parliamo di bambini e adolescenti ovviamente questo pilastro e la scuola l'educazione e l'istruzione
Con questi punti fermi abbiamo articolato l'azione della direzione generale lungo tre linee sostanzialmente anche io cerco di essere diciamo un po'di semplificare un po'senza essere caricaturale ma cerco di semplificare le tre linee sono la linea della conoscenza e qui c'è un assist che ho molto apprezzato nella nella lavoro del professor Sabino senza arrivare ancora nel nostro Paese alla relazione annuale al Parlamento
Sui temi migratorie ma sicuramente investimento in conoscenza e in diffusione di informazioni attendibili
Concrete
Verificabili con cadenza a regolare messa a disposizione di tutti è sicuramente un contributo che può aiutare a interpretare la realtà in maniera più meno emotiva
In maniera meno emotiva guardando il freddo dato della situazione per quella che è
E a questo proposito la direzione ha investito investe da diversi anni molto su questo filone ripeto mettendo sempre a disposizione di tutti tutto ciò che viene prodotto di censito ed elaborato attraverso
Prevalentemente il portale integrazione migrante
Produciamo ogni anno un rapporto annuale sul mercato del lavoro quindi sulla partecipazione ai cittadini paesi terzi al nostro mercato del lavoro che unna
Contributo elaborato sulla base di dati informazioni fornite da diverse istituzioni
Che ci consente di dare una lettura o no attenta ai fenomeni che si verificano sul nostro mercato del lavoro con riferimento non soltanto la quantità della partecipazione
Degli stranieri nel nostro mercato del lavoro ma anche alla qualità di questa partecipazione
Produciamo poi dal sette anni dei rapporti e comunità che sono degli approfondimenti sulle condizioni di partecipazione alla nostra vita di comunità delle principali quindici principali comunità in termini numerici presenti nel nostro Paese
Anche in questo caso il fenomeno migratorio non è un fenomeno uniforme immigranti non sono tutti uguali se abbiamo bisogno di costruire azioni che siano efficaci abbiamo bisogno anche di costruirle sulla base di una mappa di conoscenza che sia azionabile
Sì guardiamo dentro le comunità anche fenomeni di partecipazione al mercato del lavoro sono molto differenziate se guardiamo alla comunità moldava piuttosto Calamo comunità marocchina o tunisina o bengalese
Ci sono in alcuni casi Problemi i criticità connesse a dimensioni di genere alla quantità e qualità della partecipazione femminile al mercato del lavoro ci sono in alcuni casi i problemi di segregazione professionale
In alcuni settori di alcune comunità non di tutte perché anche un riflesso della modalità che vengono utilizzate per l'accesso al mercato del lavoro e perciò ricerca del lavoro
La Rete mica di appartenenza continua ad essere la a principale il principale canale di ricerca di un'occupazione questo
Può essere un vantaggio nel momento in cui la comunità fa da Rete di sostegno ma è uno svantaggio nel momento in cui l'ingresso nel mercato del lavoro avviene sempre nelle stesse professioni negli stessi settori professionali diventano delle tre persone di gabbie dalle quali è difficile fuoriuscire più forti produciamo infine questa è una novità dello scorso anno e la l'edizione successiva uscita subito dopo questa settimana di festività diciamo no
All'inizio maggio o dei rapporti sulla presenza migrante nelle aree metropolitane nelle città metropolitane
Perché anche la dimensione geografica della presenza ha delle ripercussioni sul sui percorsi e sui processi di integrazione soprattutto sì abbiamo come riferimento la realtà delle delle città metropolitane
La seconda linea di azione su cui abbiamo investito e stiamo investendo molto in questo momento è quella della
Faticosa costruzione di sistemi di governance multilivello in materia di politiche di integrazione
Perché il tema dell'integrazione chiama in causa tante dimensioni ma c'è sicuramente la dimensione dell'accesso al lavoro dell'accesso all'istruzione ma ce la dimensione dell'accesso ai servizi sanitari c'è la dimensione dell'accesso all'alloggio
Ora anche senza essere degli esperti giuristi e costituzionalisti
Credo sia abbastanza chiaro che molte di queste politiche chiamano in causa in misura prevalente la competenza di un livello di governo che non è quello nazionale
Ma è quello regionale
In primo luogo
Ora la situazione delle regioni è molto variegata molto differenziata anche le scelte organizzative che le Regioni fanno al loro interno sul dove collocare la competenza in materia di quegli immigrati Simone
In alcune regioni è una competenza che si colloca negli assessorati al lavoro in altre si colloca negli assessorati alla formazione in alcune si colloca anche negli assessorati alla Sicurezza
In alcune si colloca negli assessorati alle politiche sociali in altre si colloca in presidenza
E anche il livello di avanzamento e di costruzione della rete di servizi per l'integrazione molto differenziato sul territorio nazionale
Allora ci siamo detti cosa possiamo fare ci siamo detti che potevamo aiutare le regioni a svolgere il loro compito
In che modo individuando o noire un sette di una batteria di amare che meritavano o un'azione forte da parte delle regioni e mettendo a disposizione delle risorse finanziarie per aiutare le Regioni appunto a mettere in piedi dei sistemi di di servizi per l'integrazione che ci fossero minimamente omogenei
E di livello accettabile su tutto il territorio nazionale
Sono quindi in corso di attuazione in questo momento
Venti piani regionali per l'integrazione che sono partiti alla fine del due mila sedici con un finanziamento attraverso il famiglia il fondo si la migrazione e integrazione di cui siamo Torrita delegata
Che sono articolati su quattro ambiti che abbiamo o condiviso insieme al Ministero dell'interno al ministero dell'Istruzione abbiamo diciamo invitato le Regioni appunto ad esercitarsi su questi quattro ambiti
I due ambiti principali che quindi godono del finanziamento più forte da parte del fammi sono l'ambito dell'istruzione
Istruzione abbandono scolastico ritardo scolastico rapporti scuola famiglia quindi insomma l'obiettivo il target sono i minori in età scolare e le famiglie di questi minori in età scolare
Il secondo ambito intervento è quello dell'accesso ai servizi accesso ai servizi per l'interazione intesi in senso ampio poi ogni Regione fusore territorio a a l'onore e l'onere di declinare
Questo ambito di intervento nella maniera più rispondente all'aria
Tanto territorio
Ci sono poi due altri ambiti diciamo meno importanti dal punto di vista finanziario ma importanti perché sostengono in realtà tutto il processo che si sono l'ambito del dell'informazione e comunicazione qualificata nei confronti dei migranti e della comunità
E l'ambito della sostegno all'associazionismo migranti alla partecipazione attiva del dei migranti alla vita delle comunità questi piani sono in corso di attuazione si concluderanno la fine del due mila diciotto per evitare soluzioni di continuità e anche per incoraggiare le regioni a consolidare e a rafforzare ulteriormente questi piani
Che sono stati costruiti a fatica devo dire anche dei territori regionali
Abbiamo pubblicato aperto in questo momento si chiuderà alla fine di maggio un nuovo avviso fammi per dare appunto continuità semplificando in alcuni aspetti
La il precedente il precedente avviso e pubblicato ora si chiude a fine maggio che ha la diciamo la prospettiva è quella di consolidare e sviluppare ulteriormente questi piani nel biennio due mila diciannove due mila venti
Parallelamente abbiamo deciso di investire ancor di più sul tema dei servizi per il lavoro
In particolare i servizi per il lavoro e quindi abbiamo pubblicato un un altro bando fammi che aperto in questo momento è anche questo si chiude alla fine di maggio la sovrapposizione non è casuale
è un tentativo di spingere sui territori
I diversi soggetti istituzionali competenti per le varie politiche a però gettare nello stesso momento insieme un piano di servizi che sia a onnicomprensivo
E quindi abbiamo scelto di pubblicare contemporaneamente sostanzialmente questi due avvisi e questo secondo avviso appunto si concentra sulla sull'accesso alle politiche attive del lavoro
Ci sono avvisi non competitivi perché sono rivolte le regioni quindi il nostro margine di condizionamento ovviamente non può depotenziato però con il gioco delle valutazioni dei criteri comunque c'è un livello minimo di punteggio per la Regione deve raggiungere per poter accedere al finanziamento abbiamo tentato anche in questo caso di orientare
La progettazione regionale
Faccio un paio di esempi premiato il piano regionale che si concentra particolarmente sul tema del riconoscimento delle competenze
Che un un ambito che presenta particolari criticità soprattutto se abbiamo ora in mente come targhette dei nostri interventi richiedenti asilo o rifugiati e titolari di protezione internazionale
Oppure abbiamo diciamo premiamo in quelle regioni che nella costruzione della progettualità si mettono in Rete con il sistema dell'accoglienza
Che sia il solo spararla ma anche il caos ma anche i cara ma tutto il resto quindi che si creino delle relazioni tali per cui il servizio per l'impiego sia esso pubblico o privato dipende dalle scelte regionali anche in questo caso intride entro il sistema di accoglienza o sentirà in grado di accogliere ah sì gli operatori del sistema di accoglienza affinché si possano costruire dei percorsi politica attiva del lavoro mirati sul targhette delle dei migranti Accolti appunto nel nostro Paese
Anche se diciamo questi piani non ci sono indirizzati e rivolti esclusivamente a questo targhetta tutt'altro
Il targhetta a cui sono indicizzati i piani regionali sono i cittadini di paesi terzi
Regolarmente soggiornanti nel nostro Paese a qualsiasi titolo ivi inclusi i richiedenti asilo ottimamente
Perché in questa sede sicuramente superfluo non è necessario specificarlo ma un richiedente asilo è una persona che ha un titolo legale di soggiorno nel nostro Paese finanche non è conclusa sul processo di esame della sua domanda di protezione
Quindi non è clandestino
A titolo ad esempio a partecipare al mercato del lavoro sessanta giorni dopo aver presentato la sua domanda d'asilo
Quindi può legittimamente partecipare tutto il sistema di politiche attive del lavoro a cui accendono gli altri emigranti e i cittadini italiani anche la bussola comunque deve esser quella dell'accesso universalistico ai servizi e non quello di creare canali differenziate di servizi differenziati
Un soggetto vulnerabile può forse avere maggiori difficoltà a raggiungere ad accedere al servizio però non è che dobbiamo creare un servizio diverso dobbiamo accompagnarlo fino alla porta d'ingresso di quel servizio
La terza e ultima linea di azione e chiudo perché mi rendo conto nel suo intimo tre star qui fino alle sei e quella invece degli interventi diretti a regia nazionale per stimolare la partecipazione favorire l'inserimento nel mercato del lavoro di migranti particolarmente vulnerabili
Diciamo il tema delle politiche attive del lavoro è un tema molto regionalizzato ma la particolare vulnerabilità del target a cui ci rivolgiamo fa sì che l'intervento diretto a regia nazionale venga anche ben tollerato dal livello regionale
E quindi noi realizziamo degli interventi diretti sul due targhetta sostanzialmente due gruppi targhetta da un lato
Titolari di protezione internazionale dall'altro minori stranieri non accompagnati in prossimità della maggiore età ovviamente perché stiamo parlando di inserimento al marco nel mercato del lavoro
E anche neo maggiorenni che abbiano fatto ingresso in Italia in qualità di minori stranieri non accompagnati
Abbiamo realizzato a questo proposito due interventi pilota che ci hanno dato molta soddisfazione
Che sono costruiti nello stesso modo per quindi racconto lo racconto una volta ma vale per entrambi
Sono sostanzialmente dei percorsi di avvicinamento e di accompagnamento al mercato del lavoro che si compongono di diversi servizi
Che vanno dalla presa in carico da parte di un ente promotore che può essere un qualsiasi soggetto accreditato svolge l'intermediazione domando libertà di lavoro
Sia a livello regionale che nazionale quindi non soltanto i servizi per l'impiego pubblici o privati ma anche ci sono so già chi derivazione sindacale camere di commercio ci sono università ci sono enti del terzo settore sono accreditate svolge domando offerte lavoro quindi un ente promotore prende in carico una persona svolge una serie di servizi di base che vanno da un primo orientamento ha un bilancio di competenze a un tutoraggio propone un tirocinio di sei mesi
Si svolge un tirocinio di sei mesi in un'azienda in un ente ospitante
E diciamo il Progetto retribuisce
Le tre componenti di questo percorso retribuisce l'ente promotore per il servizio svolto retribuisce la l'azienda o l'ente ospitante
Per il servizio di tutoraggio aziendale retribuisce la persona che svolge sei mesi di tirocinio con una borsa riconosciuta
Mensilmente abbiamo realizzato con queste due esperienze certo circa due mila cinquecento percorsi quello sui minori non accompagnati ancora in corso abbiamo mille ottocento tirocini in corso in questo momento
Sui titolari di protezione internazionale ospiti nello SPRAR ne abbiamo realizzati circa seicentocinquanta abbiamo fatto anche una verifica sugli esiti occupazionali a uno tre sei nove mesi
Dalla fine del tirocinio attraverso il sistema delle comunicazioni obbligatorie
Che non c'est censiscono il lavoro autonomo quindi è possibile che l'esito sia anche superiore a quello che viene conto ma a nove mesi dalla fine delle esperienze di tirocinio
Un terzo dei partecipanti è occupato
Non necessariamente nella stessa azienda in cui ha svolto il tirocinio e in tre quarti dei casi con una forma contrattuale che ha un contratto a tempo determinato seguito da tempi indeterminati apprendistati più c'è un sette otto per cento che ha un nuovo che sta svolgendo una nuove e diverse esperienze di tirocinio
Ora sull'uso sul l'utilizzo dello strumento del tirocinio diciamo
Ci sono a volte anche valutazioni molto critiche
Più che sull'uso dire sull'abuso dello strumento il tirocinio che viene a volte lamentato vorrei però mettere in luce che per una richiedenti asilo un titolari di protezione internazionale che ospitano un centro di accoglienza o minore straniero non accompagnato
Diciassettenne ormai prossimo alla maggiore età quindi prossimo ad uscire anche dal sistema di accoglienza l'esperienza di tirocinio particolarmente qualificante non soltanto per il tirocinio in sì
Perché almeno noi abbiamo registrato anche dei partecipanti ai nostri percorsi con cui abbiamo fatto spesso dei focus group per capire anche quale fosse il loro grado di soddisfazione rispetto a questa esperienza perché consente oltre alla intuibile miglioramento delle competenze linguistiche un consente diciamo di prendere confidenza con il funzionamento del nostro mercato del lavoro sul come si sta in azienda sulle norme di sicurezza di comportamento
In azienda consente di iniziare a crearsi una rinite sociale una rete di relazioni che è quello che di cui di solito
Non ci sono o dotati vecchie prezioso in vista di un'uscita dal circuito di accoglienza quindi non soltanto in termini di avvicinamento al mercato del lavoro e di occupazione il tirocinio e per questi soggetti particolarmente importante
Ma anche in termini di costruzione di una dimensione autonoma al di fuori del circuito di accoglienza
A giugno pubblicheremo un avviso per dare continuità a queste due esperienze piccole ma non tanto per fare una diciamo uno sketch lampo come si dice di questi due pilota anche un po'una messa a sistema con una un arricchimento sostanzialmente intendiamo o raggiungere quattro mila e cinquecento richiedenti e titolari di protezione internazionale ed umanitaria quindi il targhette esteso ai richiedenti agli umanitari
E non solo all'interno dello SPRAR ma ovunque siano anche al di fuori dei circoli di accoglienza quindi per partecipare sufficiente per il titolo il secondo elemento di arricchimento un po'di complicazione che cerchiamo di scomporre e ricomporre diverse risorse europee quindi diversi fondi con regole di funzionamento diverse su singolo beneficiario quindi questa nuova edizione sarà finanziata al cinquanta per cento dal fammi al cinquanta per cento dal fondo sociale europeo
Poi l'inclusione la filiera di servizi è stata scomposta e ricomposta per cui ogni singolo percorso sarà pagato al cinquanta per cento da un fondo al cinquanta per cento dall'altro quindi sulla singola teste il beneficiario riceverà la sua borsa lavoro per i sei mesi di tirocinio a valere sulla FS mentre i servizi di accompagnamento tutoraggio Kenta mentre bilance competenze saranno pagati con il fammi
è un esercizio non banale
Speriamo voci venga bene e se anche ci venisse male
Un po'avvolte dalle cattive esperienze si apprende di più che dalle buone potrebbe essere diciamo un'esperienza da portare a Bruxelles nel momento in cui si negoziano i regolamenti per il prossimo ciclo di programmazione dei fondi
Tanto per far capire che se la complementarietà sì predica
Bisogna anche aiutare gli altri a metterla in atto grazie
Grazie alla dottoressa Esposito e grazie a tutti i nostri tre ospiti che hanno illustrato
Chi più criticamente chi più descrittiva avente ma la corsa è perfettamente comprensibile
L'approccio dell'unione l'approccio
Dei ministeri italiani degli esteri del lavoro vi ringrazio particolarmente perché
Condividendo appieno ciò che ha detto la turista Esposito sulla rappresentanza della Repubblica e non di un governo ma diciamo che abbiamo tentato di allargare questa rappresentanza governativa in parte con qualche insuccesso e delusione perciò un ringraziamento ancora più convinto bene passiamo adesso alla parte come dire sociale che come
Nostri ospiti abbiamo due rappresentanti di due esperienze realtà sociali importanti come l'Arci come il Centro Astalli
E se poi nel frattempo arriva l'onorevole Banci dalle banche a lui la parola avendo cominciato stamani con una proposta forse se viene onorevole baci finiremo con no
Un'altra proposta in parte come dire complementare in parte integrativa grazie grazie a voi
Allora Filippo Miraglia e il padre di come
Di risentita
Quindi
Sono io
Bene allora
Diamo la parola a
Filippo Miraglia che vicepresidente della conosce dimenticarci ovviamente la sua forza anche di organizzazione in realtà sociale molto diffusa nel Paese è molto variegata e finale espressione in una realtà di questo genere sulla fenomeno migrazione con riferimento anni e
A a questa parte del fenomeno fra ciò che accade in Italia sarà particolarmente interessante per sì grazie una sera intanto io mi scuso ma sono anche non troppo
Un non ho potuto partecipare ho letto perché mi è stata inviata alla la relazione
Introduttiva ma io mi limiterò a poche osservazioni anche facendo qualche riferimento a a questioni
Un po'che vengono un po'più dalla dall'esperienza concreta diciamo da quello che noi in incrociamo tutti i giorni nel nostro lavoro con con gli stranieri con la pubblica amministrazione
L'avete Arci noi non ci occupiamo di tutto quindi diciamo non non devo raccontare perché sarebbe lunga di cosa si occupa laicismo ci occupiamo punto dall'organizzare concerti a sale da ballo anche però ad organizzare l'accoglienza
Dei richiedenti asilo rifugiati
Degli stranieri più in generale avendo cominciato molto prima
E nella nostra rete d'accoglienza pubblica cioè quella che noi gestiamo per conto dalla pubblica amministrazione o delle prefetture o degli enti locali non è gestiamo più o meno il centotrenta progetti per circa sette mila posti letto diciamo ecco quindi abbiamo chiuso un po'in tutto il territorio nazionale quindi abbiamo anche diciamo una un impatto con la realtà anche con le sue dinamiche abbastanza
Importante e poi abbiamo anche un servizio di
Numero verde per i rifugiati che gestiamo da più di dieci anni di dieci anni acqua qui arrivano telefonate da sia degli operatori che del degli stessi richiedenti asilo rifugiati che risponde direttamente nel senso non non è affidato a un ente che fa call center diciamo sono i nostri operatori che parlano più lingue dei con una rete di interpreti
Questo lo dico perché diciamo quello che dirò e anche le le posizioni che sosteniamo noi diciamo in buona compagnia all'interno di un coordinamento di organizzazione che ma costituito diversi anni fa il tavolo asilo di cui anche il Centro Astalli fa parte
E ovviamente derivano appunto dalla dall'esperienza quindi parto da questo poi farò alcune considerazioni sul sulle politiche europee perché tipo di questo oggi si parla innanzitutto dicendo una cosa diciamo abbastanza scontata che però mi sembra importante sottolineare questo è un argomento che fortemente politicizzato ce diciamo si parla ovviamente con alti e bassi di quest'argomento sempre per schieramenti per così dire in qualche modo per
Raccogliere consenso o per non perderlo che spesso è pure peggio diciamo di quelle cercano di raccoglierlo
E e il fatto che se ne parli diciamo in questo modo quindi in maniera strumentale mi permetto di dire tanto noi non siamo dipendenti anzi io sono dipendente pubblico realtà ma insomma tanto
Diciamo non mi occupo di questo
Non ci possiamo permettere diciamo di parlare liberamente Sempre
Questo fu questo fatto porta per esempio a dare per scontate delle cose che sono false cioè ad utilizzare delle farse evidenze lo dico questo lo si fa diciamo nei nei posti pubblici lo fanno i ministri lo fanno i funzionari lo fanno gli operatori lo fanno i politici
Cioè diamo delle cose per scontate cosa che sono palesemente false ciò che vede di fronte ai numeri i numeri dicono esattamente il contrario però continuiamo a sostenere questo presenti una di queste la dico poi vengo alle cose
Un po'più concrete e che l'Italia è il paese che fa di più in Europa no Alitalia e noi siamo fronte pronto fronte come diavolo si dice insomma se noi siamo i primi noia la Grecia accogliamo tutti noi eccetera eccetera anche l'ultimo
Negli ultimi dieci anni la Germania ha raccolto dieci volte l'Italia se uno va a vedere diciamo quello che è successo l'anno scorso ci ci si accorge che i hanno ottenuto un permesso di soggiorno a titolo di protezione
In Germania dieci volte quelli che l'hanno tenuto in Italia nel due mila diciassette no e c'è stata e c'è questa questa strana cosa per cui il programma di reinsediamento interno all'Europa la ricollocazione
Avviene dall'Italia la Grecia e dove sarebbe dovuto avvenire dall'Ungheria verso gli altri Paesi europei compresa la Germania che è quella che ne ha presi di più di quei pochi che sono stati spostati e non si capisce il motivo come mai la Germania che negli ultimi dieci anni ne ha preso dieci volte tutti gli altri
Ha detto sì a questa evidentemente diciamo ci sono delle contropartite nello scambio europeo però da un punto di vista della realtà non si capisce perché la Germania accoglie più dell'Italia e non non di più molto di più molto molto di più eppure ci sono state persone che sono arrivate in Italia e sono state trasferite poche poche migliaia diciamo con il programma il ricollocamento in Germania dall'Italia no
E e questa cosa però ha confermato agli italiani e alle italiane che ascoltavano diciamo le informa le informazioni il dibattito pubblico sull'immigrazione che l'Italia effettivamente invasa che fa più di tutti gli altri
Una fase evidenza questa dell'Italia era più degli altri che però tutti danno per scontato no è così ed è in inutile anche diciamo prendere le tabelline numeri di votare no non è così perché tanto vanno avanti lo stesso a dire questa cosa
Questo peraltro comporta che la pubblica amministrazione si comporta in questo cioè consente diciamo così al pubblico ministero di comportarsi male per esempio di non rispettare la legge
Faccio una un esempio in cui siamo stati coinvolti siano che centra stalle che la che la Caritas se mandati diciamo così a trattare chiamiamola così di questa cosa
Con il ministero dell'interno la vicenda delle notifiche non so quanti di voi sanno di che si tratta la spiego brevemente le le notifiche cioè la Orlando Minniti tra le tante disgrazie che ha introdotto in questo Paese ha introdotto anche la l'obbligo per il responsabile del progetto di un progetto d'accoglienza di occuparsi delle notifiche cioè se la commissione da un responso positivo negativo arricchente asilo che ha fatto l'ordine il colloquio con la Commissione
Questa noti la notifica dell'atto pubblico che è un atto pubblico in quanto tale diciamo ha una sua procedura normalmente Nova ad oggi diciamo la fa la questura la Orlando Minniti dall'aprile dell'anno scorso prevede che queste notifiche avrebbero dovuto farlo diciamo gli operato Sochi responsabile Progetti
Diversamente interpretabili
Noi l'Arci ci siamo rifiutati di fare l'abbiamo mandata prefetture a sindaci una lettera e noi nazionalmente l'abbiamo alla missione interno dicendo questo lavoro che deve fare un funzione Bobbio non noi non lo possiamo fare non siamo formati per fare lo sto per dare un anno un contratto per farlo
Insomma gli abbiamo spiegato perché non lo potranno fare
La stessa quando l'abbiamo fatto noi devo dire non ci ha risposto nessuno poi siccome la fa l'hanno fatto anche i vescovi allora si son chiesti
Anomale meno male no sessione dal nostro punto di vista per fortuna esistono esiste la chiesa dei vescovi preti e allora siamo stati chiamati noi incentra stalli e la Caritas per dire troviamo una soluzione visto che i vescovi hanno detto neanche noi lo facciamo quindi arrivare colata
è successo che abbiamo fatto tre riunioni
In cui noi gli abbiamo detto la nostra opinione cioè come secondo me si poteva fare per risolvere questo problema che hanno previsto per legge una cosa che non si può guardare e loro ci hanno detto sì sì arretrati l'avete ragione però la legge quella è risultato di questa cosa che a un anno di distanza
Lo Stato continua a fare la notifica come faceva prima ce la fa la questura contrariamente a quello che dispone la legge cioè lo Stato fa una cosa illegale però io anche stamattina ho avuto un incontro con la Parisi gli ho chiesto ma a che punto è questa cosa delle notifiche
Siamo fermi va bene a posto quindi diciamo facciamo una cosa legale però va bene
Altra cosa altro esempio ne potrebbe purtroppo centinaia
Un richiedenti asilo che oggi arrivi a Roma proveniente dal Sudan per qualche ragione e che però non è arrivato via mare
E quindici ha mandato via terra o via aereo
E volesse andare alla questura di Roma a chiedere asilo non lo può fare perché questo signore diciamo la questura di Roma gli chiede DS di avere la residenza dice ma scusate ma se io non ho fatto neanche la domanda d'asilo non ho neanche un certo un un documento come faccio ad avere la residenza ah non lo so perché ci fregano i il Comune di Roma ha disposto come Roma ma questa cosa succede diffusamente in tutta Italia cioè la legge dice che ovviamente un richiedente asilo uno per presentare eccetera c'era la procedura d'asilo modello C tre
E quando arriva non può avere il passaporto per cori chiedo asilo anzi ce l'ha lo butta lo nasconde
Si presenta e senza documenti e invece gli viene chiesto di avere una residenza e nonostante ci sia stata più volte
Un intervento del ministro all'interno che ha detto badate la legge dice questo signore non possono avere la residenza quindi la domanda d'asilo ad accettare le questure continua a fare quello che gli pare cioè fare una cosa contro la legge non la segnaliamo
Anche stamattina ovviamente ho avuto modo di dire chiamai la polizia non siamo noi non è il dipartimento libertà c'è un altro stabile del del ministero dell'Interno
Ora perché dico questo perché ovviamente il fatto che l'immigrazione sia un argomento appunto che costruito nella rappresentazione book pubblica sulla base di false evidenze ce li così le diamo per scontato che sono tutte false nelle sue nel discorso pubblico consenta la copia amministrazione di non rispettare la legge e di creare confusione e alimentare spreco di denaro pubblico uno spreco di miliardi
Ovviamente sulle spalle del contribuente e in ultima analisi anche di alimentare il razzismo oltre che le ingiustizie nei confronti dei richiedenti asilo il razzismo perché ovviamente la conseguenza di questa cosa è che la gente sta mesi e mesi anni in accoglienza
Aspettando che la burocrazia sblocchi
La la condizione giuridica delle persone e e ovviamente ha un costo non solo ma o produce un impatto localmente negativo le stesse persone ovviamente sono frustrate ce l'hanno col Paese con chi li accoglie perché vengono trattate vanno gli viene spiegato perché devono stare anni inattesa non si capisce di cosa no
Punto qui Pozzi precedere diciamo ma smetto vengo le politico lo belle pulite europee non esistono o meglio ci sono le polizie europee ma si occupa lo diceva bene la dottoressa Esposito si occupano solo di una materia di un argomento cioè controllare espellere rimpatriare
In sostanza
Viene
Spiegato ha meglio rappresentato come governo dell'immigrazione è una cosa che non ha niente a che fare col governo perché il governo governare un fenomeno significa diciamo dare delle regole che siano praticabili
Qui l'Europa e l'Italia si concentra solo su un argomento è come se noi per governare la mobilità nel nostro Paese cioè dalle macchine tredicenne cioè ci occupassimo solo di multe
Cioè avessimo un impianto nazionale locale che si occupa solo di erogare multe e quindici ma non ci sono le strade come no che ce ne frega l'importate sappiamo che se uno guida senza la cintura di possiamo fare una multa
Diceva ho capito ma i tre non funzionano ma non c'è il gas per fare andare là ma che non importa però abbiamo le molte noi siamo in questo Stato cioè l'immigrazione è un argomento sul quale sì all'Europa che l'Italia e l'Italia da questo punto di vista è capofila si occupano solo della parte punitiva non si occupano d'altro c'hanno provato per esempio sul lavoro
Ci sono stati anni e anni io purtroppo e sono ormai più di trent'anni mi occupo di migrazione quindi lobbisti e tutta diciamo priva di Tampere dopo Tampere
Ci sono occupate volevano scrivere attraverso il libro bianco sull'immigrazione per motivi di lavoro delle regole per consentire l'accesso alla gran parte degli estremi che arrivano in Europa che arrivano per cercare lavoro e non ce l'hanno fatta perché non ci son messi d'accordo quindi ogni Paese ha le sue regole e quasi sempre queste regole dicono zero cioè non può entrare nessuno
Perché poi ci sono ovviamente i laureati gli ultrà i cervelloni eccetera ma la gente normale che viene Europa cercare lavoro non può entrare in Italia tanto meno anche perché anche il ministero del lavoro
Non fa decreti flussi per chi viene in Italia per lavorano per ricerca lavoro perché non è più possibile da ormai boh ci siamo scordati anche l'ultima volta che è stato fatto diciamo un decreto flussi con la programmazione che la legge prevede tanto più non si può arrivare
Per richiesta d'asilo
Ed è inutile che ci racconti no che il io i governi di ministri funzionari si incontrano una volta ogni due mesi inoltre ogni tre mesi anche lì a spese del contribuente per discutere di che cosa di come fanno evitare che la gente arriva in Europa perché parlo solo di questo
E quindi sono loro che consegnano in mano gli stranieri richiedenti asilo ai trafficanti non è che qualcun altro e poi tu cosa fai crei il trafficante poi fai la lotta al trafficante no e verrà e ridicolo e ridicolo
Noi oggi siamo in una situazione in cui l'Italia Rispetto alcuni Paesi di transito e di partenza sta facendo un lavoro solo per bloccarli flussi poi ci dicono però no ma in cambio di diritti umani ma dove quando in che senso
Nelle carceri libiche
O quando avete dato le armi alla alla guardia costiera libica per sparare addosso alle navi che salvano vite umane questi sono i diritti umani
Su argomenti assolutamente inaccettabili e devo dire
Che fa un po'specie
Che non ci si accorga che le formule che vengono utilizzate sono ricorrenti cioè noi negli ultimi vent'anni questi discorsi li abbiamo sentiti più volte e sono sempre gli stessi
Hanno prodotto di fatto solo irregolarità oggi in Italia come già successo in passato ci saranno centinaia migliaia di irregolari prodotti ovviamente dalla legislazione che impraticabile sia sull'ingresso per richieste d'asilo che sull'ingresso per lavoro
E tra un po'ci sarà qualcuno che dovrà fare una sanatoria
Io la chiederanno gli industriali gliela gliela richiederà anche la gestione della sicurezza per l'appunto e quindi bisogna bisogna sapere se c'è mezzo milione seicento mila persone di cui non sappiamo nulla non sappiamo l'identità a un certo punto bisognerà farli emergere un po'perché ci conviene che sono quelli che poi lavorata all'attenzione ma un po'perché è una cosa insostenibile sul piano appunto della gestione delle delle relazioni
E quindi succede questo succede che noi assistiamo a continui restringimento restrizioni dei diritti delle persone normalmente quando c'è un governo di centrosinistra no e poi a sanatorie quando c'è un governo di centrodestra se hanno dato negli ultimi anni è successo questo no
Va inoltre parlare la sanatoria seicentocinquanta mila persone di del del ministro ma perché la conosco la conoscono tutti e quindi adesso i corsi e ricorsi di questa storia che dura da trent'anni ma è sempre uguale
Anche quella di quelli che io mi dispiace dirlo letto
Velocemente diciamo anche quelli de di quelli diciamo che pensano che questa cosa possa essere governata
Con le quote io sono favorevole alle quote lo dico subito però in Italia questa vicenda delle quote ha creato irregolarità e quindi ha creato le condizioni per fare sanatorie cioè non l'abbiamo già vista questa cosa poco dopo venne provato la Turco-Napolitano
C'erano le quote si c'erano le quote la gente entrava sì entrava con la ce l'aveva già un lavoro tornava a casa non ci hanno fatto firme ci hanno scritto libri lo sappiamo tutti li abbiamo visti abbiamo visto centinaia di mail di migliaia di persone fermi davanti alle Poste per mandare la la domanda e dovevano essere in India in Pakistan e in Marocco e invece erano davanti alle Poste li vedevamo noi no allora bisogna essere anche onesti
Ci sono state negli anni decine di proposte di legge che
Prevedevano dei meccanismi praticabili la politica il Parlamento non l'ha voluta provare continua approvare leggi restrittive che sono impraticabili e che producono irregolarità spreco di denaro pubblico e razzismo vogliamo andare avanti così io penso che sia sbagliato noi ovviamente questa cosa è cresciuto su questo siamo obbligati a continuare a dirla a fino a stancarci io per esempio cambierei
Non so don Camillo ma io cambierei volentieri mestiere ce l'avrei già cambiato dieci anni fa ma purtroppo ci troviamo nelle condizioni in cui se non le diciamo noi queste cose non le dice nessuno sembra e siamo sempre di meno ora ogni tanto diciamo c'è qualcuno ci fa compagnia per un pezzo di strada
Ma raro no e eppure quest'argomento è un argomento sul quale oramai si vincono e si perdono le elezioni è un argomento sul quale si orienta l'opinione pubblica anzi voglio dire
Anche la cultura di un Paese di un continente questo un Paese ormai sempre più rancoroso in cui la gente e violenta succedono tutta una serie di cose è questo argomento cioè l'argomento e l'immigrazione e la sua rappresentazione pubblica come se ne parla
A molto pesato negli anni in questa mutazione antropologica che è avvenuta negli italiani e gli europei che non è soltanto votano a destra sinistra devo dire
In maniera indifferente e proprio come si comportano la gente sempre più prepotente aggressiva
In tanti posti e una delle ragioni
Di questa mutazione antropologica e che in questi anni
Sull'immigrazione è una cosa che nella storia dell'home successo anche anche altre volte sull'immigrazione si è costruito una tendenza culturale alla chiusura e anche appunto ripeto al rancore e all'odio che ormai è molto diffusa io sono da questo punto di vista diciamo preoccupato perché ho tre figli
Di cui due adolescenti
C'è
Diciamo oramai nelle relazioni umane
Un gioco è pervasa da questa violenza e l'inventore ovviamente non è colpa tutto del ministero delle interna di Minniti effetto mini delle sue colpe ce l'ha bisogna dirlo
Però è vero che non si può negare che questo discorso pubblico sull'immigrazione ha modificato strutturalmente la cultura di questo Paese
E che ha sdoganato anti anche comportamenti sui quali prima in Italia forse perché appunto le leggi razziali la guerra l'antisemitismo e c'ero c'erano dei tabù adesso questi tabù non ci sono più e quindi la gente sente libera di fare e di dire cose che prima invece non faceva non diceva e note bisogna essere preoccupati per questo bisogna anche non spaventarsi lo dico chiudo su questo diciamo così ancora un po'a bassa voce di dare del razzista a chi dice sciocchezze Panebianco ieri sul Corriere della Sera no
Cioè si può continuare a dire che l'Islam è incompatibile la multietnicità è meglio del multiculturalismo c'è sciocchezze sentiamola trent'anni per dire che cosa per dire che l'Islam è incompatibile che quindi bisogna stare attenti
E integrarli vuol dire fargli fare come diciamo noi dando per scontato che l'Islam gli l'Islam è un monolite le persone non decidono con la loro testa ma decide decidono secondo e quello che scrive Panebianco che che non ci sono differenze appunto tra Paese e Paese tra al corrente e correnti che quelli che che c'è una dinamica sociale anche dentro le comunità e anche nelle città e che quindi le le dinamiche sociali possono modificare le lì gli orientamenti culturali delle persone e non gli articoli dei degli editorialisti che danno del del dell'oggi dai litigi jihadista solo a chi mette un un foulard in testa
Diciamo noi non dobbiamo aver paura di chiamare le cose col loro nome io personalmente a volte è vero che poi quando facciamo facevamo le riunioni con Maroni Maroni non voleva che ci che ci fosse l'Arci quando c'era lui perché gli avevano dato del razzista
Ma c'ha portato davanti al a un tribunale e però alla fine il giudice ha dato ragione a noi torto all'Hui cioè ha confermato che lui era un razzista
Grazie Miraglia
Al di là di qualche semplificazione finale
Perché quel giudice assoluto l'imputata non
A
Per la relazione
Mi diverto a parlare
Ringrazio anch'io del dell'invito questa sera
E e anch'io mi metterò un po'dalla parte dei richiedenti asilo dei rifugiati nel ci occupiamo come centro Astalli
Lei titolare di protezione internazionale dei richiedenti e quindi metterò dalla loro parte parto da una considerazione che faceva Filippo proprio alla fine del del suo intervento cioè questa
Attenzione culturale
Che il titolo del del convegno di oggi quale futuro per la politica migratoria europea io credo che ci sarà un futuro se la nostra attenzione
Fa proprio su questa dimensione culturale
Culturale che Fardella accoglienza e dell'integrazione
Qualcosa di non demanda vile come qualcosa a chi deve fare parte del DNA di tutti
Di chi arriva come di chi c'è già quindi integrazione da intendersi lo dico tanti testi in modo bidirezionale cioè non è soltanto l'integrazione di chi arriva ma è anche il tentativo di fare un passo da parte di chi e qui e quindi ci si trova a metà strada non non è che ci si integra in qualcosa che c'è già senza che chi c'è faccia nessun passo per andare incontro a queste persone che arrivano ai migranti ingenerare quindi credo che
Bisogna fare in modo che questa
Questo aspetto culturale e lo abbiamo fatto anche con la campagna ero straniero
Faccia parte delle nostre dello sforzo che facciamo per costruire una cultura diversa perché poi è vero che il fenomeno migratorio spostare gli atti politici
Ma non si può fare a meno di questo se non si interviene su chi queste da scelta elettorale ce l'ha in mano e che porta la gente comune
E che appunto crescendo in questa dimensione culturale e di accoglienza i di un'integrazione bidirezionale
Credo appunto Possa fare la differenza quindi ci sarà un futuro nelle politiche migratorie dell'Europa se e solo se c'è questo cambio culturale all'interno delle nostre nelle nostre società
Ci sono tutta una serie di indicatori che dicono che c'è nell'aria questo tentativo di fare dei passi è uscito qualche giorno fa da parte del dell'OCSE un reporter che s'intitola lavorare insieme per l'integrazione locale dei migranti e dei rifugiati
Nella parte introduttiva e qui cito ci sono delle considerazioni interessanti si dice dopo il picco di arrivi dei rifugiati in Europa del due mila e quindici l'attenzione si ora spostato verso un'effettiva integrazione dei miei migranti nelle loro nuove società mentre la politica riga migratoria rimane una responsabilità nazionale
Le autorità centrali e locali riconoscono che l'integrazione deve avvenire dove le persone sono nei loro luoghi di lavoro nei loro quartieri e nelle scuole in cui mandano i loro bambini
Dietro ad ogni statistica migratoria ci sono individui differenti famiglie che iniziano una nuova vita in un nuovo luogo e diciamo un report dell'OCSE che comincia così diciamo ci fa intuire che comunque a anche a livello europeo è vero lo si diceva
La politica migratoria è stata gestita dai ministri dell'Interno e non dai ministri degli esteri o comunque più in generale in concerto però c'è
Una sensibilità che vai insinuandosi anche in nel nell'Unione Europea e che
Non bisogna
Mettere a tacere e quindi anche qui la responsabilità dei mezzi di comunicazione non deve non devono appunto favorire quegli aspetti
Della comunicazione sull'immigrazione che invece favoriscono come diceva Filippo l'aspetto della punizione del controllo del del del rimpatrio
E una sensibilità che una sensibilità che noi abbiamo come Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Europa colto anche diciamo a livello di società Società Civile
Noi abbiamo fatto uno studio dal titolo I ghetti Ivo
Che ha previsto una fase di mappatura di buone pratiche di integrazione in nove Paesi europei dove opera il Servizio dei Gesuiti per ventiquattro mesi
In ciascun Paese individuato un campione significativo e rappresentativo dello scenario nazionale del proprio Paese
Dall'est dello studio ne sono nate delle raccomandazioni per l'unione europea mi mi dico solo due di queste raccomandazioni che però dicono una sensibilità della società civile importante che va in una direzione
Quella di favorire il dialogo diretto e la cooperazione tra le autorità e le iniziative dei cittadini e qui tutti i cittadini quindi sia quelli di nuovo arrivo immigranti sia appunto quelli nativi
E poi incoraggiare delle azioni volte inserire l'integrazione dei migranti nelle politiche più ampie in prima in materia di inclusione sociale
Privilegiando il finanziamento di progetti con gruppi mirati misti sia migranti che altri gruppi vulnerabili locali
Una delle così provocazioni e delle accuse che vengono fatte vi occupate di migranti vi dimenticate di tutto il resto ecco forse è giunto il momento di dire a voce alta che abbiamo scardinato le politiche sociali del nostro Paese e dell'Europa intera e quindi bisogna recuperare quelle politiche sociali che riguardano tutti migranti e non migranti per fare in modo che anche questo cammino fatto insieme della società civile con chi chi arriva ci può portare a una società solidale dove appunto non c'è una lotta degli uni contro gli altri
Non c'è una lotta tra i poveri perché appunto negli ultimi mesi gli ultimi anni siamo un po'stati abituati a questo le risorse sono poche allora l'unica soluzione percorribile è di mettersi di mettere i poveri gli uni contro gli altri e di stare a guardare cosa ne viene fuori ecco forse è giunto il momento di dire mitiche sociali sono stati un po'dimenticate negli ultimi anni a livello appunto dell'Europa intera
Io poi ognuno ogni Stato deve fare un po'le sue dei suoi esami di coscienza e forse forse da recuperare Cuesta attenzione allo Stato sociale nei vari Paesi si può recuperare anche questo cammino integrato tra migranti i e inattivi
Anche se a me diciamo non piace molto continuare la dicotomia tra il noi e loro appunto siamo noi che deve costruirsi nel tempo fatto appunto da diversità e queste diversità possono convivere anche gli islamici appunto
Possono convivere a pieno diritto nella nostra nella nostra Europa appunto con un cammino che riguarda che riguarda tutti
Volevo sottolineare soltanto tre aspetti che diciamo dalla nostra esperienza come centro Astalli PCI però occupano un po'negli ultimi negli ultimi tempi e che sono anche vogliono anche essere un appello all'Europa il primo di questi spetti lo sottolineava anche Filippo la il fatto che negli ultimi anni si sono creati nuovi profili indotti di migranti forzati e cosa cosa voglio dire voglio dire che la burocrazia e le leggi del nostro Paese appunto lo diceva Filippo stanno creando sempre più irregolarità persone anche appunto che dovrebbero entrare nei percorsi di protezione internazionale fanno sempre più fatica a d'entrare quelli che non vengono a diciamo non riescono ad ottenere lo status di rifugiato ed escono fuori non hanno delle alternative percorribili nel nostro Paese quindi entrano nel grande calderone dell'irregolarità della precarietà diritta
Che non fa altro che alimentare quella paura quella preoccupazione e
Estere un un elemento a una materia che poi è nelle mani di chi di queste cose a livello politico conclusa in modo strumentale e quindi essi non fa che alimentare una guerra tra tra poveri
Quindi negli ultimi anni la legislazione la burocrazia sempre più creato questa irregolarità diciamo una per raggiungere appunto gli esempi che faceva Filippo attualmente chi arriva in Italia appunto con con i barconi e viene ridistribuito sul territorio nazionale viene inserito nei cast nel momento in cui viene esce da questi Que in questi casse a un decreto di revoca dell'accoglienza
E se si sposta da Caltanissetta a Roma e a Roma vuole continuare il suo percorso di accoglienza o il suo percorso come richiedente asilo non lo può fare
E quindi diciamo in questa situazione oltre al fatto appunto della grave irregolarità riguardo alla richiesta di protezione internazionale si crea una situazione che e difficilmente risolvibile
E quindi appunto crea persone ce ne sono tante a Roma che vivono per strada e non stanno nei circuiti di accoglienza
L'altro elemento che ci preoccupa
Mi fa parte appunto di questa precarizzazione che stiamo sempre più vivendo
Con le persone migranti quelle persone che escono dei Circuiti della protezione e la questione della salute
Le persone arrivano in Italia diciamo lo diciamo sempre non ci portano le malattie appunto perché in genere sono giovani
Forti e quindi non hanno malattie quello che però succede sul nostro territorio che la condizione di precarietà fa in modo che la loro condizione di salute
Dei generi nel tempo sia punto la salute psico fisica che anche la salute psichica perché punto dove era sottostare a tutta una serie di procedure e anche a condizioni di vita precarie fari emergere tutto il vissuto traumatico che molte di queste persone hanno oltre al fatto che molte alcune di loro cominciano dei dei percorsi dipendenza
Dal sia dall'alcol che dalle dalla droga i al e quindi appunto questo non fa altro che renderà ancora più complessa la situazione di queste persone
Per le quali basterebbe appunto Simona fra governare un regolare ma non punitivo ma di accompagnamento di queste persone in modo più continuativo per fare in modo che tutto questo non succeda oltre al fatto che si parlava oggi di raccordi con i paesi di transito
Appunto stato già accennato al fa alla questione libica noi sempre più assistiamo al fatto che le persone che arrivano negli ultimi negli ultimi mesi
Raccontano delle violenze subite in Libia e questo ha delle ripercussioni sulla loro vita e sulla loro integrazione
Nel nostro Paese che noi stiamo sottovalutando e che riempia emergeranno in modo importante
In futuro
Oltre al fatto che
Diciamo la il rimpatrio assistito dovrebbe essere l'ultima ratio di una persona che investe tutta la sua vita per spostarsi da un paese
Ad un altro per i più svariati motivi ma sono sempre più Complessi questi motivi appunto anche distinguere migranti da rifugiati anche il nuovo Global compatti distingue immigranti dai rifugiati
Non so se facciamo un grande servizio al fenomeno migratorio nel suo complesso
Dovrebbero essere diciamo sempre più armonizzati questi due Patti Patti globali e certamente appunto chi investe sulla sua vita per poter vivere in modo migliore dagli come alternativa ai ritornare nel suo Paese forse non è quello a cui aveva aspirato
E l'ultimo aspetto sul quale siamo diciamo così
Noi stiamo puntando ed è elemento di investimento negli ultimi anni è quello dell'accompagnamento verso l'autonomia dottoressa Esposito diceva molto bene queste persone molto spesso hanno poche relazioni nella loro vita perché hanno dovuto tagliare con queste con queste relazioni
E quindi il l'accompagnamento all'integrazione e al al mondo del lavoro o alla alla casa la creazione di queste di queste relazioni
Creazione di queste relazione che poi appunto avranno una ricatti caduta positiva
Su queste persone non negli ultimi anni stiamo facendo un Progetto con le congregazioni religiose
Di Roma
Che diventano il volano di queste di queste relazioni congregazioni religiose hanno aperto su invito di papa Francesco i conventi alla all'accoglienza dei dei migranti e lo fanno appunto questo in questo progetto in modo gratuito
E i fatto positivo di questo di questo progetto e che la congregazione religiosa inserita in un territorio della città di Roma fa da volano alle relazioni che chi finché all'interno di questa convento può aviere immaginate una congregazione che ha come suo
Carisma all'educazione quindi a una scuola il carico di relazioni che questa congregazione a con tutte le famiglie che ruotano attorno a questa a questa istituzione quindi inserire una persona lì
Aiuta la persona stessa a ricrearsi quella Rete di relazione
E crediamo appunto e lo abbiamo visto anche con il nostro studio europeo che appunto proprio questa costruzione di relazione in questo
Diciamo lavorare per la creazione di queste relazioni all'interno del tessuto urbano tanto più delle grandi città perché poi appunto i piccoli centri le relazioni sono più semplici nelle grandi città
C'è più necessita di essere accompagnati a fare questo e la città di Roma da questo punto di vista ce lo insegna
Abbiamo visto appunto che i dati anche che dava la dottoressa Esposito dell'uno per cento e del trenta per cento quindi un terzo degli occupati dopo i tirocini non lo vediamo che un terzo delle persone anche anche di più quaranta quaranta per cento delle persone che entrano in queste accoglienze ulteriori dopo l'accoglienza ordinaria riesce ad avere un'integrazione un inserimento sia lavorativo che abitativo più alto e quindi appunto ci dice come la strada da percorrere è quella di costruire sempre più queste relazione grazie
Prima offerto abbiamo trascorso una giornata intensa
Stamane
Una proposta una serie di integrazioni
Questo pomeriggio altre Ripamonti Filippo Miraglia ci hanno portato
Non solo le loro valutazioni ma anche la loro esperienza di gioco che accade nella realtà
A me spetta di chiudere non sarò molto lungo vada continuando
Questa espressione
Di esperienze
Io non posso dimenticare che tre mesi fa
Prima di Natale
Precedeva Palermo una sessione del Tribunale permanente dei popoli che aveva come oggetto la violazione dei diritti dei migranti che
Lei richiedenti asilo ovviamente
Non sto qui a ripetere ciò che emerso
Ciò che è emerso e uno spaccato che arriva indirettamente perché è stato quel giorno presente alle coscienze
E lì in quei giorni mi ricordai di una cosa che attribuita non so se è vero a Stalin che un morto è una tragedia milioni di morti una statistica
Allora che cosa accade accade molto spesso che allorquando si fanno discorsi di carattere generale a livello politico per tener conto anche delle tendenze politiche dell'elettorato gli interventi contano le statistiche
E non contro le tragedie ora noi che non siamo una organizzazione
Che fa campagne elettorali o che deve misurare perché se il consenso elettorale cerchiamo di muoverci tenendo conto dei macrofenomeni delle statistiche e stamane
Già il professor Sabino ce ne ha evidenziate alcune da cui emerge platealmente da assoluta demenziali ITA
Delle politiche dei musei e delle chiusure perché quando si fanno riferimenti a cento milioni in meno più o meno
Sino al due mila e cinquanta di popolazione europea
Mentre il raddoppio della popolazione africana basta questo semplice dato per indicare che non si tratta di un fenomeno emergenziale certo voi esistono anche emergenze come quella del due mila quindici ma il problema è strutturale il problema di fondo ma nel momento in cui
Si cerca
Come ci hanno indicato tutti quanti i nostri operatori di trovare di avvicinarsi ad affrontare i problemi strutturali
Non con una logica emergenziale bisogna tener conto che
Chi vuole
Continuare a parlare di questo Paese dell'Europa come di una zona
Non solo di sicurezza ma anche di libertà e di giustizia e quindi di garanzie dei diritti non può neanche un momento
Non tener conto della violazione sistematica continua dei diritti che non solo il siriano
Che si muove da Aleppo in modo necessitato perché alle bombe proprio a testa e costretto attuative delle sofferenze inimmaginabili durante il percorso
E poi arriva in Turchia che trova un tappo e quel tappo è stato pagato al Unione Europea
Ho parte dall'assai Linda dalla zona subsahariana attraversa il nigeriano attraversa la Libia
Vieni imprigionato in Libia e in in alcuni campi che sono degli autentici campi non di contenimento ma di concentrazione
Arriva nel Mediterraneo quando arriva
Rischia ripetutamente dopo essere stato stuprato violentato estorto perché ci sono le telefonate per i pagamenti alle famiglie riesce a superare il metadone
Arriva qui che arriva in questa situazione che
Filippo Miraglia il padre di Paolucci hanno evidenziato allora il problema ovviamente complicatissimo il problema è complesso e non ci sono soluzioni semplici a problemi complessi però bisogna tenerne conto continuamente in una sede come questa di questo dobbiamo tener conto
Certo il tappo turco il memorandum con la Libia hanno diminuito i flussi che arrivano in Europa e in Italia io francamente non lo so se questo possiamo solo descrivere come un dato di fatto
Perché se quel dato di fatto quel risultato comporta una inimmaginabile sofferenza del milione e mezzo di persone che sta India Turchia o di centinaia di migliaia di persone che stanno in via Turchia e francamente o esitazione come Europa e come italiano a dire che partiamo descritti aumenterà questo dato e andiamo avanti no
Contestualmente va affrontato evidentemente anche quel dato e anzi andava affrontato prima ancora di sottoscrivere unità memorandum che serve da
Tappo provvisorio e precario
Io credo che come emerso stamattina a cominciare dalla relazione del prezzo Savino ha via via tutti quanti gli altri una politica migratoria deve partire certamente da dati di fatto oggettivi che son questi
Da un lato la necessità della società europea di ricevere migranti per non deperire
E per mantenere anche il nostro livello lingue farli previdenza additivi assistenza e così via
E dall'altro le cause che determinano la spinta a migrare e bisogna agire in una politica che certamente deve essere europea sull'una e sull'altro
Agire sull'una significa
Orientare e informare la pubblica opinione sulle necessità che l'Europa Editalia hanno dei migranti
Agire sull'altra significa non mettere i tappi in Turchia o in Libia ma
Andare a affrontare
Alcune delle cause che producono migranti
O producono richiedenti asilo lunga e la guerra
E l'altra
La situazione in cui vive l'Africa come diceva stamattina in apertura Elena Paciotti anche a volte per effetto di politiche che facciamo noi quando dico noi non gli occidentali noi Europa o non l'America o le multinazionali che provengono da noi
Perché se vanno a sottrarre per le grandi coltivazioni l'acqua
Forse creo senza forse dei problemi ai contadini ai piccoli contadini in una dinamica di impoverimento che alla fine di determina ai grandi viaggi della speranza verso l'Europa
L'Europa da un lato cerca di rilanciarsi presidente va crolla fa una bellissimo intervento l'altro giorno a Strasburgo in cui mette in luce il rischio che disintegrando l'Europa riprenda una guerra civile
Intendendo per guerra civile cui fa intra europea di una società che ha molti punti in comune patrimoni culturali comuni e dall'altro lato però dopo due giorni esattamente concorre a un atto di guerra
In maniera che fronte il fronte europeo
Lo cito non per dire che quell'atto solo per dire che quell'atto illegittimo ma per dire che ed era sacro francamente ragione il dottor complice quando dice
Ma lombarde che la in la migrazione
è un fenomeno epocale che non si può contrastare si può ridurre governare a una condizione che la politica della immigrazione sia un aspetto un aspetto di una più larga segreti e di politiche che vanno dalla politica estera alla politica economica e cioè al tentativo di creare uno sviluppo i dica tutto di pace
Ma in secondo luogo uno sviluppo economico in questi Paesi assicurando o aiutando ad assicurare formazione sviluppo competenza in modo che rinasca una possibilità di politica
Nei vari Paesi di provenienza che mettano in moto un processo fisiologicamente di contenimento della e immigrazione
Ma a parte questi
Grandi fenomeni che pure io sono felice che un funzionario dell'unione
Abbia detto cose che han che ha maturato immagini insieme a tanti suoi colleghi nel momento in cui affronta i problemi della politica dell'Unione nei confronti del Maghreb o nei confronti dell'Africa sahariana
Ma un'altra cosa viene fuori e questo è stato veramente il leit motiv sto di tutta la giornata
Che a prescindere anche da questi grandi problemi
Tipo litica internazionale di politica ESA di politica economica
L'ultima kolossal realistica
E affrontare il problema della immigrazione del contenimento della riduzione dei flussi con la politica repressiva mi pare che su questo non c'è stata una voce in tal senso contrario neppure implicitamente
La illustrazione che il professor Campese ha fatto degli effetti criminogeni lui non lo ha detto lo dico io criminogeni della legislazione delle prassi di chiusura sono sotto gli occhi di tutti
Molto con linguaggio politicamente corretto sia Miraglia che parla di pronti hanno detto la legislazione la prassi creai irregolarità
Ora in realtà per usare il linguaggio un po'più comico che molta politica del nostro Paese USA anche per
Prendere voti
Tutta questa lotta contro la clandestinità ma la clandestinità non è che viene prodotta
Dalla natura umana la clandestinità vede anche pro o la irregolarità per usare un termine più corretto viene prodotta da politiche da legislazione e soprattutto da prassi
è vero che esiste la differenza fra richiedenti asilo
Emigranti con un per arrivare a una domanda che la signora abbia fatto ma la differenza mentre sul piano teorico netta tipica
Anche normativamente dice sul piano della realtà in dei fatti la cosa è molto più complicato
Perché intanto bisogna trovare il luogo e il tempo in cui emerge questa distinzione e allorquando migliaia di persone arrivano dal mare
Il problema è piuttosto complicato perché il primo momento in cui batteria al mente possono evidenziare
La loro aspirazione all'asilo con la domanda con la richiesta d'asilo o invece il loro essere migranti economici e quindi è tutt'altra cosa e se hanno la possibilità concreta
Di presentarsi da qualche parte
Di radio faceva l'esempio prima di chi ha più Venerio va in questura siringhe rigettato ma lasciamo stare il discorso e la questura dove c'è il problema appunto tra presidenza territori ma anche chi avvia per mare dove viene portato
Viene portato in un po'
Noi abbiamo avuto testimonianze non ma molteplici e di organizzazioni affidabili Issime che hanno documentato questa cosa in cui dicevano che non sempre alle persone viene consentito o meglio non sempre le persone vengono messe in grado di dichiarare da loro da dunque fra di rifugiati di chiedere l'acido allora a questo punto l'intreccio è complicato e se anche il professor Sabino e dopo di lui
Gli altri lussi o sui stamattina si sono sforzati di delineare proposte di miglioramento della situazione degli una cosa né l'altra c'è una fascia che comune e soprattutto c'è una cronologia e una spazialità
Dove stanno in comune sia i richiedenti asilo sia i migranti economici
Allora qui va fatto
Uno sforzo innanzitutto che è uno sforzo di lo diceva la dottoressa esposto di monitoraggio di attenzione al fenomeno
Ma poi di messa a disposizione della pubblica opinione della realtà così come senza e indurlo colorazioni e senza tentativi di far passare per soluzioni ciò che sono semplicemente che io arrivi di di di di tappabuchi
Un'altra considerazione vorrei fare
Nella narrazione che si fa continuamente tutto viene impostato sulla necessità della lotta al traffico e ai trafficanti intendiamoci anche qui l'esperienza di Palermo abbiamo constatato da testimonianze l'orrore
Di certe modalità di traffico e quindi la e senza criminale effettivamente dei trafficanti
Però il fenomeno immigrazione e la immigrazione che vieni in Italia non è che rientra dottore ai trafficanti allora in molte
Dichiarazioni pubbliche anche dei nostri governanti
Verosimilmente per perché il trafficante un essere che fa realizza comportamenti abietti e quindi è facile orientare al pubblico contro di lui sembra quasi che il trafficante abbia prodotto il traffico esattamente il contrario
E il traffico illegale che produce l'esistenza dei trafficanti
E il traffico illegale viene determinato anche dalla mancanza
Di accessi regolari e legali all'ingresso in Europa
Da quanto tempo non c'è più qualcuno che viene per richiesta normale di lavoro
E trova lavoro in Italia allora se il sistema pubblico non ne abbia una alternativa
Che sarebbe anche meno costosa per i migranti perché uno che ti fa tutto il sei tutto il Sarra poi Niger o meglio prima Ligier poi sarà poi la Libia può il Mediterraneo
Che costoso sia in termini economici sia in termini di diritti bene una politica di questo già da non c'è il dottor Gondry se ci parlava dei due treni persi della possibilità in altri momenti di farla sta cosa
Sarà ancora possibile
Io credo che le proposte che sono state qui avanzate oggi siano proposte
Razionali
Realistiche che certamente non risolvono i problemi né dei migranti in me
Della pretesa dell'Europa di sentirsi sicura non assediata e quant'altro però sono una frazionali
Passo in avanti che ci può avvicinare in maniera civile alla tentativo di governo di questi problemi
Detto questo però nel momento in cui apprendiamo che le proposte della Commissione europea sono del tipo di quelle che stamattina sono state qui descritte
Allora davvero il problema diventa prima ancora del diritto di chi
Dalla guerra scappa verso l'Europa od assai il dove si prevedono milioni e milioni di morti praticità scappa
Verso le proprie prova diventa anche nostro soprattutto ma noi che tipo di società vogliamo essere che tipo di paese che tipo di Repubblica che tipo di unione o di ammonizione quella di Orban
Ecco se dovessero passare le proposte della Commissione europea Orban ha vinto perché poi dobbiamo fare le procedure di infrazione alla Polonia e Orban Cassin opporrà opporrà il suo diritto di veto ha già vinto
Allora qui veramente non abbiamo che una strada e la strada e quella
Di sostenere ciò che sta tentando di fare il Parlamento europeo
Che l'unica espressione dell'unione che sia pure in maniera imperfetta è direttamente collegata alla alla fonte della sovranità cioè agli elettori
E pur con il timore che di qui a un anno cambino pure gli equilibri
A Strasburgo e a Brussel ma forse c'è ancora un anno di tempo per correggere queste proposte e far passare la risoluzione del Parlamento europeo
Che non ha provenienza vista in grado o diciamo altri va è un misto sia di provenienze geografiche di provenienze politiche
E qui però la battaglia non è solo tecniche intanto è importante che una con le forze modeste di una fondazione culturale qui oggi sono stati messi sullo stesso tavolo culture diverse esperienze diverse
Che sono andate tutte della direzione del Farre ciò che concretamente possibile fare e quindi cioè la dimostrazione che le soluzioni tecniche per cominciare ad affrontare i problemi esistono se non si fanno non si fanno per motivi politici
Allora se il problema è politico credo che Abierto bene la professoressa famigli quando che è poi esattamente il figlio di discorso
Di mirabilia di parte del Ripamonti
Quando ha detto il problema è di farne una battaglia politica ma per non parlare di politica solo dei politici e una grande
Battaglia culturale
Che passa innanzitutto per le informazioni Cividati
Sociali economici demografici e quant'altro che riesca ad orientare la pubblica opinione che faccia decrescere il tasso
In questo momento di irrazionalità di emotività di xenofobia qualche volta di razzismo che in Europa comincia ad essere preoccupante non solo l'Europa anche in Italia e che cresca invece una possibile razionalità della pubblica opinione noi per nostra natura essendo metto tutti insieme
Professori tecnici operatori sociali e così via ciò che possiamo fare è proprio o tentare di orientare la pubblica opinione
E questo lavoro dobbiamo farlo con più convinzione più determinazione aumentando appunto il livello di battaglia culturali su questi temi perché il migrante non è una categoria
Come dire tutto uguale esistono immigranti gli immigrati lei persone se cominciamo a mettere in campo politiche di integrazione
E di accoglienza che facciano che dia no un senso alla presenza sino a diciotto mesi nei i campi che così bisogna chiamarli e quindi che gli facciano comincerà a lavorare in mente no il progetto
Di lavori sociali di rimboschimento
Come ha fatto il Sindaco di Riace
Costruisca un Progetto per impopolare tutte quelle parti del Paese che ormai sono completamente abbandonate probabilmente concorrere in boa diminuire il grado di ostilità
Chi ci va aggregando perché se
Le persone
Colgono della migrazione solo il pericolo di avere dei concorrenti alla
Ai bandi sulla casa o dei concorrenti alla parte di UE il FARC si va sempre più riducendo chiaro che vengono il nemico quindi si concorra così unico
Come prima dicevo che fa parte di immigrazione di una è un sentimento di una politica economica destra più complessiva anche qui la integrazione la possibilità di accoglienza far parte di una politica di riduzione delle disuguaglianze in modo che non ci sia la percezione che la mia quota di disoccupazione
Il mio credito in ipotesi inclusione o da casa cui che io scrivo sarà messa in discussione acciocché dall'immigrante al migrante e diventi immigrato che arriva qui e quindi il rilanciare una grande politica di diritti sociali un vuoi fare inclusivo
Senza distinzioni fra chi arrivato da dieci anni e chi è arrivato da cinque anni in un radicamento sociali comuni a tutti forse e la strada che ci consentirà Piano piano di rimontare questa montagna di contabilità xenofobia e di razzismo che il contrario proprio non solo la nostra Costituzione anche della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea noi a quell'Europa siamo molto affezionati a un'Europa che è semplicemente
Chiusura
E Murri fisici e giuridici siamo contrari
Grazie a voi
Il consigliano novantuno
Sicuramente sicuramente inusuale cioè sicuramente può aiutare e anzi ci sono anche convenzioni internazionali
Sui migranti
Che
Consigliano e avvolti impongono
Una partecipazione
Del migrante dell'immigrato stabile che e da qualche tempo che in Italia o in Europa in genere a
Partecipa arresti alle votazioni alle sezioni
Di livello locale
La proposta ero straniero la proposta che ci avrebbe illustrato l'onorevole Mancini tra le altre cose prende in considerazione anche questa possibile cioè introduce la previsione
Della
Partecipazione sia come elettorato passivo che come elettorato attivo dei immigrati residenti ai consiglio di quartiere e municipi comuni e quant'altro
La libertà
Può essere vista come l'autonomia del fare quello che voglio
Oppure la partecipazione a una comunità più aumentiamo la possibilità di partecipare alla comunità in senso attivo io credo che più
Abbassiamo le diffidenze reciproche
Consentiamo la costruzione di una comunità o più civile della di quella che forse si va realizzando
Grazie a tutti alla prossima