Tra gli argomenti discussi: Antieuropeismo, Armi, Assad, Chimica, Elezioni, Esteri, Guerra, Medio Oriente, Orban, Rassegna Stampa, Siria, Ungheria, Unione Europea, Usa.
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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì undici aprile questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta quest'oggi
Per una volta non parleremo della politica italiana in attesa delle consultazioni di domani e dopodomani ci soffermeremo su altri
Due temi la sirena anzitutto la risposta di Stati Uniti Francia probabilmente anche il Regno Unito all'ultimo attacco con armi chimiche da parte del regime di Bashar al-Assad riproporremo
L'editoriale di Libération di ieri che si chiede quante prime pagine con le foto dei bambini
Morti serviranno ancora per convincere le democrazie occidentali affermare la fuga in avanti di a Sad l'editoriale di oggi di le Monde l'ineluttabile risposta occidentale
Il titolo e poi il Washington post secondo cui qualche missile Cruise di Donald Trump non fermeranno un basterà a fermare i crimini di guerra in Siria quel che serve
è un vero e proprio piano che il Presidente americano non ha secondo il Washington post poi torneremo sulle elezioni
In Ungheria grande successo di Victor Orban commentato da da molti giornali il Financial Times per esempio ieri pubblicava
Un editoriale dal titolo il successo di Orban in Ungheria è una sfida all'unione europea
E proprio a proposito delle ripercussioni di Viktor Orban non sull'Europa dallo stesso fanno Shawn Times sempre di ieri leggeremo
Un commento di chitarra Ackermann gli autoritari mettono in pericolo i valori europei la vittoria di Viktor Orban in Ungheria e l'ennesima minaccia lo Stato di diritto all'Unione Europea Racman sottolinea che
Alcuni sottovalutano in qualche modo la minaccia
Alla Democrazia lo Stato di diritto perché si dice be in realtà sono problemi legati ai Paesi dell'Est entrati di recente nell'Unione Europea no sottolinea il columnist del Financial Times anche le democrazie dell'Europa occidentali non sono per sette tutt'altro e viene citato anche il caso italiano nello specifico la lega di Matteo Salvini ammiratore proprio di Orban e di Vladimir Putin ma cominciamo dalla Siria e e dall'editoriale di ieri
Di di De Fazio che a un anno di distanza pubblicato nuovamente in prima pagina le foto dei bambini massacrati con armi chimiche con il gas sta Bashar al-Assad mortifero è il titolo dell'editoriale di libri che scrive le foto che ci arrivano da Dumas dove il regime siriano ha lanciato questo fine settimana un ennesimo attacco chimico sono insostenibile
Come lo erano quelle di un anno fa quando avevamo mostrato in prima pagina i bambini di Assad morti con il gas
Quante di queste prime pagine occorrerà ancora pubblicare per convincere le democrazie occidentali affermare la fuga in avanti del folle di Damasco si chiede liberazione
Non si sottolinea la mai abbastanza l'errore il peccato originale commesso nel due mila e tredici da Barack Obama
Quando dopo aver fatto dell'uso delle armi chimiche una linea rossa aveva rinunciato a colpire l'Assiria
Malgrado il fatto che il regime Assad ne avesse fatto uso alla periferia di Damasco
Il presidente della prima potenza mondiale non ne aveva tratto le conseguenze
Facendo intendere che ormai tutto l'ha permesso inseguiti hanno dimostrato che è andata esattamente così
Ormai displaced pressione linea rossa è stata talmente sconfessata che non vuol dire più nulla peggio può perfino spingere alcuni a vedere se possono spostare ancora oltre i limiti dell'orrore
Bashar al-Assad che fa il gesto dell'ombrello al mondo intero ormai da sette anni ne approfitta sfruttando la paralisi delle potenze occidentali paralisi causata dai rischi di reazione a catena
A differenza del due mila e tredici spiegarli De Fazio oggi la Sire diventata il luogo in cui si gioca il nuovo equilibrio mondiale il terreno di battaglia privilegiato di potenze spesso rivali Stati Uniti Francia Russia e Iran Turchia e Israele
Il minimo errore di giudizio
O di mira può provocare una deflagrazione regionale o planetaria
In questo contesto americani francesi potrebbero condurre dei bombardamenti militari sulla Siria in rappresaglia all'attacco a Dumas
Hanno ragione ma è anche troppo tardi Donal Trump del resto ha già bombardato un anno fa e non al Marco molto preoccupato dalla sua postura internazionale
Se la diplomazia ancora un senso e ora che deve giocare per disinnescare la reazione dei russi nuovi padroni della Siria così
Liberazione il suo editoriale
Di ieri l'ineluttabile risposta occidentale invece il titolo dell'editoriale di oggi
Di le monde che scrive quasi cinque anni dopo la tragica rinuncia da parte degli Stati Uniti di fronte all'uso di armi chimiche
Da parte del regime siriano contro i suoi propri cittadini
La comunità internazionale si trova confrontata alla stessa sfida come punire gli attori di quello che nel diritto internazionale si chiama crimini di guerra
Con l'eccezione di Mosca che grida senza vergogna una montatura orchestrata dai ribelli nessuno secondo le mondo dubita che la sostanza all'origine Della Morte di più di quaranta civili siriani tra cui numerosi bambini
Sabato sette aprile al Dumas ultima Saccà ribelle nei dintorni di Damasco faccia parte dei gas Neuro tossici vietati dalle convenzioni internazionali sulle armi chimiche
L'ambasciatore della Francia all'ONU François Dell'Atti ha evocato davanti al Consiglio di Sicurezza un carnaio chimico ricordato i sintomi sono tipici di un'esposizione un agente neuro tossico potente combinato al cloro però aumentarne l'effetto letale le Washington né Parigi
Hanno contestato che la famosa linea rossa quella del ricorso mortale ad armi chimiche contro civili sia stata superata da Damasco
I presidenti Donal Trump temo nella così sono sentiti due volte al telefono negli ultimi due giorni
Hanno concordato la necessità di una reazione ferma della comunità internazionale
Davanti alla stampa Washington Trump assicurato che risponderà a questa nuova sfida del regime siriano
Con forza una risposta e dunque ineluttabile
I responsabili francesi americani britannici sono perfettamente coscienti delle disastrose conseguenze della retromarcia dell'amministrazione Obama
Nel due mila e tredici quando con gli aerei francesi pronti a decollare l'allora Presidente americano rinunciò condurre dei bombardamenti militari congiunti contro il regime del presidente Assad dopo un attacco con ingrassare in contro la popolazione della multa
Da allora secondo Human Right Watch in regime ha usato armi chimiche contro i civili ottanta cinque volte il successore di Barack Obama poi quello di von solo braccia Trump Marco hanno a loro volta definito l'uso di armi chimiche come una linea rossa non rispettare questa questo impegno cioè a reagire alla linea rossa
Significherebbe seppellire definitivamente la credibilità delle potenze rispettose del diritto internazionale credibilità già messa male da nel dramma siriano
E significherebbe consacrare l'impunità degli Autori di crimini di guerra
La domanda dunque non è più se bisogna rispondere o no ma come rispondere sul fronte diplomatico il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha bloccato dalla Russia che
Proteggendo Bashar al-Assad
Opporrà inevitabilmente il suo letto ogni tentativo di sanzionare legalmente Damasco
Di fronte a questo stallo francesi americani dovranno dunque agire un unilateralmente forse con l'appoggio dei britannici
E Monti ricorda che un esattamente un anno fa gli Stati Uniti avevano già risposto con un lancio di missili su una base eri siriana a un attacco con armi chimiche a che aveva fatto più di ottanta morti ora occorre guardare più in là senza precipitazioni
Con il maggior numero di alleati possibile senza dimenticare gli affetti di operazioni condotte in un ambiente tanto esplosivo quanto la Siria in presenza di attori come la Russia e l'Iran ma anche Israele e la Turchia
Insomma raramente in Medioriente è stato tanto pericoloso conclude
Le monde che è un film che evoca la necessità di andare più in là rispetto un semplice lancio di i missili e questo scrive anche
Il Washington post
In un editoriale dal titolo qualche missile Cruise di Trump non fermerà i crimini di guerra in Siria andiamo a leggere avendo dichiarato che la Siria pagherà a caro prezzo l'uso di armi chimiche il presidente Trump rischia di infliggere un altro colpo alla leadership globale degli Stati Uniti se non manterrà la sua parola
Tuttavia pochi missili Cruise non cambieranno nulla in Siria ciò di cui c'è davvero bisogno una strategia concertata per proteggere gli interessi americani nella guerra siriana
Qualcosa che tanto non è riuscito a sviluppare malgrado gli appelli di molti dei suoi consiglieri
Come minimo secondo Washington post Trump può imparare una lezione da quest'ultimo crimini di guerra Siria quest'anno il presidente americano si è rifiutato di rispondere sette attacchi chimici minori
Poi annunciato urbi et orbi che intende ritirare le forze americane permettere ad altri di prendersi cura della Siria
Non dovrebbe dunque sorprendersi Trump del fatto che il regime opportunistico di Bashar al-Assad
Abbia risposto lanciando armi chimiche a Dumas più di cinquecento persone in gran parte donne e bambini sono rimasti intossicati
Almeno quarantotto persone sono morte Trump che aveva criticato il Presidente Obama per aver permesso ad Assad di superare impunemente le linee rosse in Siria
Farebbe bene a riconoscere che il regime e i suoi alleati russo iraniano sono ben contenti di avvantaggiarsi per la sua inefficacia quella di Trump tanto quanto lo erano stati di fronte all'inefficacia di Barack Obama il il Washington post sottolinea che l'attacco chimico sembra aver centrato l'obiettivo tattico che il regime si era prefissato
I combattenti dell'opposizione che tenevano Dumas avrebbero dato lo raccordo ad essere evacuati con le loro famiglie verso la provincia d'a nord di Idlib
Ancora controllata dai ribelli il regime in realtà intende lanciare un'offensiva di terra anche contro questa provincia
Con l'aiuto di caccia russi e delle milizie guidate dagli iraniani in questo senso
Una risposta militare americana all'attacco contro Dumas assenso perché dovrebbe servire almeno a scoraggiare il regime ad utilizzare armi chimiche in future offensive
Questo esigerebbe una punizione analoga a quella inflitta da Israele in raid recenti che hanno spazzato via parte importante della forza aerea siriana e lunedì hanno preso di mira anche forze iraniane in una base in Siria
Ma Trump deve fare i conti anche con un'altra realtà e cioè riconoscere che fino a quando quello che lui stesso ha definito l'animale Assad resterà al suo posto la guerra in Siria continuerà
Servendo da terreno fertile a terroristi islamisti e spingendo rifugiati verso l'Europa
Trump secondo il Washington post avrebbe un vantaggio strategico che Obama mancava
Grazie alla cattura da parte delle forze americane e alleate di gran parte dell'Est della Siria gli Stati Uniti avrebbero la capacità di sta al bar stabilizzare almeno parte del Paese dunque di avere margini di manovra per ottenere un esito accettabile per porre fine alla guerra compresa la partenza di Assad ma se Trump vuole davvero abbandonare la Siria come ha detto non posso il prendersi di fronte ad attacchi chimici altri crimini di guerra non ha senso conclude il Washington post lanciare un raid punitivo se poi non c'è alcuna iniziativa militare e diplomatica americana sostenerlo
Le guerre non possono e non devono essere combattute per impulso serve anche qualcosa che Trump deve ancora
Trovare elaborare un piano così il Washington post nel suo editoriale di ieri a proposito di quanto di quanto sta accadendo in Siria e ovviamente sulla Siria l'attenzione della stampa internazionale tra ieri e oggi ancora incentrata sull'Ungheria al successo domenica di Viktor Orban
Nelle elezioni legislative successo significativo importante in termini numerici anche carico di conseguenze politiche
Almeno a leggere il gli editoriali di di di di due giornali come il Financial Times il Times il quotidiano della City editoriale di ieri
Il titolo il successo di Orban in Ungheria è una sfida all'Unione Europea al blocco deve trovare un modo per moderare gli istinti autoritari del Fidel ska il partito del primo ministro
Ungherese il Times di Londra il titolo brillante Victorious Orban cioè Orban il vittorioso irrazionalismo ungherese costituisce una sfida estrema all'idea europea di Democrazia
Sfida che non riguarda solo l'Ungheria e lo ricordava ieri sul Financial Times che ideò Racman il columnist il commentatore del martedì
I autoritari alle frange alle frange dell'Europa mettono in pericolo i valori euro pay la vittoria di Orban e l'ennesima minaccia lo Stato di diritto nell'Unione
Andiamo a leggere in un'era in cui l'autocrazia e la corruzione sono in marcia l'Unione Europea rivendica con orgoglio di difendere la democrazia e lo Stato di diritto ma se gran parte dei ventotto membri del blocco possono ancora
Fare questa rivendicazione con ragione una cancrena antidemocratica si è sviluppata alle frange dell'unione europea se non curata questa cancrena si diffonderà al centro fino a a rischiare di distruggere l'unione europea come comunità di valori
Il pericolo più ovvio viene dall'Ungheria scrive Racman Viktor Orban appena riconquistato il potere dopo una vittoria elettorale schiacciante
Ma il primo ministro ungherese ha già danneggiato istituzioni fondamentali per una scelta libera come i tribunali indipendenti la stampa libera le organizzazioni non governative
L'Ungheria non è il solo problema nell'Unione Europea il governo della Polonia e tenuto sotto osservazione dalla Commissione per violazione dello Stato di diritto
Io sono a chiamare il tra giornalisti che hanno indagato sulla corruzione ai più alti livelli del governo sono stati assassinati impunemente nel frattempo nella vicina Repubblica Ceca c'è un primo ministro Andreini Babi share
Che anche il miliardario proprietario di due più grandi giornali del Paese sotto inchiesta per presunte frodi al bilancio europeo alti funzionari europei riconoscono poiché la Bulgaria attuale presidente di turno ha un problema pervasivo di crimine organizzato il Governo rumeno si è scontrato con Bruxelles sulla corruzione molti di questi problemi spiega Racman si stanno sviluppando in paesi relativamente piccoli che non finiscono ogni giorno sulle prime pagine internazionali i loro governi possano giocare al gioco europeo
Compiono atti di costrizione quando necessario a Brussel la fanno franca Orban è un po'diverso perché sembra trovare piacere a giocare la parte del cattivo autoritario
La sua opposizione all'immigrazione musulmana gli ha dato un profilo internazionale si è creato un fan club di Orban nella destra populista ma la ragione fondamentale per cui Orban costituisce una minaccia per l'unione europea non stanno nella sua ostilità i rifugiati nemmeno nella sua retorica violenta
è il modo in cui il suo Governo sta cercando di mettere sotto controllo i miti alle università i tribunali le ONG ricorda Racman che in un vertice europeo del due mila e quindici presidente della Commissione conclude un che raccolse Orban dicendo ciao dittatore
Solo che un leader Autori Dario che siede al tavolo dell'Unione europea non dovrebbe far ridere
L'effetto immediato e dannoso rispetto gli sforzi compiuti dalla stessa Unione Europea per proteggere i suoi valori applicare le sue regole
Non è un caso se il tentativo dell'Unione Europea di censurare la Polonia per violazione dello Stato di diritto rischia di fallire perché l'Ungheria intende proteggere la Polonia e viceversa
Il problema è che un blocco autoritario sembra sul punto di formarsi all'interno dei ranghi di un club di democrazia
Alcuni si lamentano che questa sia la conseguenza della decisione di allargare il club facendo entrare l'ex blocco sovietico ma i vecchi Stati membri sono lungi dall'essere perfetti
In Spagna più di venti leader catalani rischiano condanne al carcere per ribellione malgrado siano dei non violenti in Austria d'estrema destra al governo
Ed è accusata di voler epurare i servizi segreti in Italia l'estrema destra della Lega Nord sembra sul punto di andare al potere con il suo leader Matteo Salvini che si dichiara ammiratore sia di Orban che di Vladimir Putin è forse applicherà gli stessi metodi la distruzione dell'Unione Europea contrariamente a quanto pensano alcuni sostenitori della black nel Regno Unito non migliorerà le prospettive per la democrazia in Europa al contrario
Primo vera molti dei paletti che kora limitano distinti autoritari come quelli di Orban ecco perché così tanti autoritari in Europa sono anche anti Unione Europea
Il timore che stiano guadagnando influenza non solo in patria ma anche a Bruxelles così di don Racman Susan Sontag ieri con cui ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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