Idee per l'Italia di domani. Cultura, innovazione e sfide dello scenario internazionale

E quindi
No
Gli anni
Dovesse al
Ma
Buonasera a tutti
E benvenuti a questa serata grazie anzitutto per la vostra partecipazione così numerosa
E il primo grazie che devo fare questa sera all'Enciclopedia Treccani che ci dà l'onore di ospitare PCI in questa sede così prestigiosa
E per l'aiuto che ci ha dato per questo inizio di Progetto
Un grazie particolarissimo a Massimo Brai per tutto il supporto che ci ha dato in questo periodo e il sostegno che ha dato al precetto
Un progetto che nasce a Pisa tra studenti della Scuola normale del Sant'Anna come il sottoscritto ma che si è aperto e si apre a studenti di altre realtà abbiamo qui tra noi persone che ci hanno raggiunto da Londra da Milano da Parigi tra Danimarca
E siamo qui insieme sono delle Giovanni persone che vorremmo non disperdere dei giovani che vorremmo tenere collegati al nostro Paese in modo tale che si possa continuare a contribuire a quello che diciamo lo sviluppo dell'Italia e uno sviluppo per così dire formato e consapevole per questo vogliamo presentarvi questo progetto che si chiama agenda
E thinking pian Democracy
Che ha diciamo l'aspirazione di essere un think-tank multidisciplinare
Che pensa all'Italia e alla democrazia in una prospettiva europea
E siamo qui appunto per presentare questo precetto e vogliamo partire dalla riflessione di Charles no nel novantacinque del cinquantanove
Che su un libretto un opuscolo diciamo una guida per una conferenza che tenuta a Cambridge parla delle due culture
E dei rischi che abbiamo quando le due culture quella scientifica e quello mani Istica non dialogano abbiamo delle ricadute sui gap tra i più ricchi e più poveri
Abbiamo delle ricadute nella tenuta del sistema paese ecco sembra in Italia a volte molto spesso che ci sia una forte incomunicabilità su alcuni temi di fondo
Sui quali non c'è sufficientemente una visione condivisa e quindi sui quali non si può poi costruire delle riflessioni formate e informatori su cui appunto iniziare delle dei processi di trasformazione di riforma
E questo quello di stasera che abbiamo immaginato come tema appunto un esempio di uno di alcuni di questi temi e quindi vogliamo vedere il confronto e cosa può fare la cultura e le agenzie formative
E per questo abbiamo avremo con noi il direttore della Scuola Normale
Vincenzo Barone e ne parleremo anche con Massimo Brai che ci saluterà Breve
Per capire qual è il ruolo della dell'agenzia educativa e della formazione appunto per il sistema Paese e per cercare di colmare questa incomunicabilità
Con Marta Dassù parleremo invece dell'interesse nazionale in prospettiva anche internazionale nella nell'ambito internazionale
Un interesse nazionale che a volte sembra quasi una bestemmia un tabù una parola sconosciuta di cui sia e né per primi perché non abbiamo nemmeno messo come titolo di questa sera però volevamo ecco trattare questo tema con Pier Luigi Ciocca ci soffermeremo
Sull'innovazione nel sistema
Produttivo industriale
Che non c'è come ci ha risposto quando l'abbiamo invitato a questa sera parlerò dell'innovazione che non c'entra
E con il ministro Calenda
Parleremo di questi temi anche in relazione alla sua presentazione del piano industriale per rifare le competenze quindi ci chiediamo quale sia questo rapporto tra la competenza la formazione e il sistema industriale che il sistema produttivo a concludere
Il professor Giuliano Amato che avrà il difficile ruolo di cercare di trarre un po'le coordinate complessive del dibattito di questa sera
E per questo l'abbiamo affidato alla sua esperienza e la sua competenza
Fin da ora lì appunto vi ringrazio nuovamente per la vostra partecipazione abbiamo una pagina Facebook un sito internet Agenda for Democracy che vi invitiamo a seguire hacienda for Democracy punto comma
Nel quale stiamo caricando alcuni contributi e vogliamo che questa sera non sia un semplice episodio ma vogliamo da stasera iniziare a riflettere su questi temi con continuità e appunto in uno spirito di formazione e divulgazione semina disseminazione della formazione che poi andiamo ad avere grazie mille a tutti e cedo la parola Massimo Braglia
Va be'anch'io come dire don buonasera a tutti scusate se iniziamo un po'in ritardo ma c'era stato detto appunto rimesso Calenda avrebbe avuto un po'di ritardo e quindi veramente scusate non è mai bello iniziare con qualche mio ritardo ecco
Che che ci siamo e quindi
Allora anzitutto io ho conosciuto come dire alcuni componenti di questo nuovo think thank li ho incontrati qui in tre cani qualche mese fa
Insomma mi sembrava importante accoglierli in tre cani mi sembrava importante anche capire quali potessero essere gli strumenti di un dialogo comune
E dopo un poche che abbiamo parlato per esempio abbiamo capito a proposito di innovazione che un luogo comune poteva essere
Proprio il portale Treccani
E forse con sorpresa un po'anche reciproca parlando abbiamo capito che da qualche anno
Sto portale Treccani che ha circa cinquecento mila utenti unici al giorno quindi uno dei portali più visti nel nostro Paese
Sicuramente dei portali culturali più visto
Poteva essere un un luogo importante proprio una sorta di piazza
Comune in cui mettere a disposizione quelle che che che sarebbero state che sono le loro riflessioni
Alcuni spunti di ricerca alcune loro esperienze e dall'altra questo lavoro attento che facciamo da un po'di anni sulla cultura digitale
Mi sembrava anche importante la loro riflessione la loro come dire generosità nel proporre a tre cani questo dialogo
Per alcuni passaggi che
Avevo ascoltato per esempio l'attenzione in un momento delicato come quello che stiamo vivendo in cui è necessario
Qui cito alcuni spunti che che mi sono piaciuti insomma fronteggiare una sorta di interregno nel quale siamo immersi un richiamo anche alle figure dei classici
E qui appunto rivedevo un testo da me molto amato un po'sono molti anni fa che un testo di Momigliano di Arnaldo Momigliano quando lui dice che legge la democrazia degli antichi dovrebbe anzitutto aiutarci
E che dire quei momenti di passaggio del presente
Amo molto questo termine crisi del greco Crinò che vuol dire appunto separare alcune fasi della storia
Pomigliano ovviamente pensava di leggere con la saggezza del passato alcuni terribili avvenimenti
Del novecento che che che precedo alla seconda guerra mondiale
Ma la domanda punto è quali insegnamenti possono dare dare anche a una nuova generazione di classici
Come ricostruire ad esempio ne avevamo parlato una speranza nel futuro
Come portare come dire far diventare tesoro comune le loro esperienze
In altri Paesi il confronto con altre culture
Come e in che forma il nostro Paese da questa loro esperienza poteva trarne appunto giovamento
Ma ancora parafrasando Momigliano di fronte alla crisi e alla Democrazia degli ultimi decenni qual è stata la reazione delle classi dirigenti
La mia impressione appunto che abbiamo avuto una reazione di quello che stato definito una sorta di potere decidente di una politica cioè che respinge le mediazioni
E che mossa la capacità di decidere come primo obiettivo
Che ha di fronte asse
A volte per fare questo ignorando anche le regole io dentro come dire subito in temi a me più cari quindi quelli della
Tutela della cultura dei beni culturali e del paesaggio penso subito a una norma a una legge che lo sblocca Italia dove
Come dire
Di cui non mi è mai piaciuto è il modo in cui è costruita per appunto per continue deroghe ne gli obiettivi che erano quelle quelli di consentire come dire una sorta di di di di idea di di possibilità di costruire un nuovo Paese superare gli ostacoli a questa costruzione
Questo ovviamente mi mi mi mi crea mille domande su che cosa deve essere questa idea di nuovo che cosa è questa idea di progresso
Che cos'è questa idea di di di una nuova Italia devo dire che tra l'altro molte di queste mie perplessità le ritrovavo in una relazione che fu chiesta anche a Banca d'Italia
Che condivideva appunto questa questa attenzione che che bisognasse porre ogniqualvolta si affrontavano temi delicati
Come quelli
In Italia ad esempio del paesaggio
Riesco difficilmente a dividere e lo faccio sempre di più l'idea di cultura dell'idea di paesaggio nel nostro Paese
Nella mia esperienza mi ha molto colpito come dire quella che una lettura un po'istituzionale della cultura
Lettura appunto che
Buonasera
Io
Va bene
Va bene non succede
Va be'comunque siamo qui va bene
Alla riprendo scusate resta enti breve interruzione salutiamo appunto il ministro c'ha raggiunto
Dicevo appunto in questa esperienza di fronte appunto a tutta una serie di luoghi che in qualche misura hanno come loro missione principale quella di di di tutelare di promuovere la cultura nel nostro Paese
Una delle
Realtà che
Ho sempre visto con attenzione e quella di una cultura altra che nata nel nostro Paese e penso
Al l'enorme numero ormai di festival dedicati per esempio alla cultura
Ma penso anche alle moltissime associazioni di spesso volontariato di donne e uomini che in qualche modo hanno
Esercitato loro questo compito di tutela dei beni culturali
Ovviamente una di quelle con cui ombra realtà con cui ho molto dialogato per esempio e questa di questa reggia borbonica in Campania
Che Cardi Tello dove lo Stato era assente da qualche decennio non da qualche anno
E dove appunto a salvaguardare quel poco di Chieri che rimaneva della reggia erano appunto alle associazioni di volontariato come dire principalmente una persona che
In qualche modo si faceva paladino di questa difesa
Questo si intreccia secondo me con molti dei problemi della democrazia che mi piacerebbe provaste provassimo a fare emergere
Vi dirò in maniera magari un po'disordinata beh anzitutto appunto
C'è una parte importante soprattutto di una di una generazione più giovane che è molto sensibile al valore dei beni culturali e chianche trovato come dire una forma per creare lavoro intorno ai beni culturali perché insomma e-festival devo dire una delle cose di cui soffrono di più e proprio il modo in cui se riesco a ricevere contributi questi contributi arrivano alle associazione o alle fondazioni
Arrivano normalmente dopo che sia sono finiti da molto tempo e quindi loro hanno un problema di cassa che spesso rischia di farli morire
C'è un problema poi di come dire di riconoscimento di relazione con le istituzioni
Per esempio nel caso di cardi Tello una volta riusciti ad avere anche i fondi europei e sempre grazie io sono fortunato ad avere un rapporto
Come dire che che ritengo per me un grande onore con me perché il governatore la Banca d'Italia ci aiutò molto a districare l'idea di proprietà di questa reggia che si era smarrita
E quindi nessuno da parte dello Stato si poteva presentare a quest'asta per impossessarsi di questa reggia
E qui però di fronte appunto a anche alla capacità che si è avuta
Grazie anche alle associazioni di fare appunto un progetto iniziale un progetto esecutivo e di avere appunto accesso ai fondi europei c'è poi il problema di come destinare questi beni culturali
C'è un problema importante secondo me in alcuni casi davvero un problema di democrazia
Quindi sempre per rimanere brevemente in questo luogo questo luogo in uno dei dei posti più delicati nel nostro Paese perché al centro della terra dei fuochi
E quindi potrebbe essere davvero un luogo di ricostruzione dei legami
Come dire anche di un senso di appartenenza ad una comunità
Ma è anche un punto ci pone un problema di rispetto di del paesaggio mai continuiamo ad ascoltare
Molti dibattiti su quali tipi di rifiuti sono stati appunto sotterrati in questi luoghi di cui stiamo parlando
Però dimentichiamo molte volte quanta difficoltà abbiamo in questo Paese a dar vita ai piani paesaggistici
E qui secondo me c'è proprio un'assenza di consapevolezza del valore del paesaggio nel nostro Paese
E non lo dico ecco per come come
Ma spero non appaia come una difesa come dire del del Paese agio così come cosa che che che faccio comunque con piacere perché è sicuramente un tratto identitario di questo Paese perlomeno da da dal Rinascimento
Ma perché credo che un Paese che tante volte ha ripetuto che un
Una razionalizzazione di investimenti sul turismo culturale
Potrebbe addirittura si sono dati io ho letto dei ministeri aumentare di un punto il PIL di questo paese beh forse questo paesaggio dovrebbe realmente capire come tutelarlo
Sì
Sono politiche realmente assenti
Sempre su questo tema punto beni culturali turismo paesaggio
Vorrei ricordare appunto che un Paese che
Sottolinea la sua vocazione verso un turismo culturale quindi attento al valore dei beni culturali probabilmente potrebbe anche cercare di creare quegli strumenti necessaria a favorire oggi un turismo che difficilmente trova mediazione in forme che abbiamo conosciuto sino a dieci vent'anni fa ma che invece ha bisogno del mondo digitale
Anche qui si è fatto credo abbastanza poco
Ed invece credo che sarebbe necessario soprattutto per come dire un luogo come questa questo nuovo think-tank che vuole
Entrare appunto in una lettura dell'Italia tra dieci anni e quindi non di politiche quotidiane questa è un'altra cosa che ho molto apprezzato nell'incontro che abbiamo avuto porsi proprio il tema di come creare queste leve di crescita del Paese
Siamo ospitati in un luogo
Che inizia la sua storia nel mille novecentoventicinque
In una mostra che abbiamo fatto per i nostri novant'anni Giovanni Gentile poneva al centro dei suoi compiti io amo ripeterlo spesso dei suoi obiettivi la formazione di una classe dirigente la tutela dell'identità nazionale la capacità di interpretare quelle che erano le sfide del mondo che aveva di fronte
Ecco proiettando questo appunto non solo venne negli anni che stiamo vivendo ma puntualmente nei prossimi anni in quello che sarà appunto una realtà in cui
Le ragazze e ragazzi ricercatrice ricercatori che fanno parte di questa nuova associazione vedranno vi verranno credo che siano tre obiettivi ancora molto attuali
La prima riflessione che faccio sul
Dove avranno modo di discutere di questi temi
Passi leggendo alcune pagine di Gramsci quando parla appunto di riforma intellettuale e morale del Paese
Credo proprio che la prima riforma che dovremmo
Proprio pensare per un Paese che vuole rimettersi in cammino che voglia ripensare il suo futuro sia proprio una riforma morale quella che dopo Gramsci andando avanti chiamerà un cambio di mentalità
E anche Gramsci metterà al centro di questo cambiamento proprio la cultura
Uno sforzo collettivo
Per mettere e ripartire dalla centralità della cultura
Una cultura percepita come diritto fondamentale di tutti i cittadini servizio essenziale per il suo valore etico civico identitario
Aggiungere il veicolo di integrazione virtuosa in cui ognuno possa essere consapevole della memoria della storia
Un'idea di Polis in cui ciascuno possa trovare la sua collocazione in cui è qui e Momigliano in cui ognuno sia sovrano è sovrano sia il cittadino
Ecco allora una cultura che Chili dava un senso di comunità una cultura che esci possa ridare un senso di fiducia di rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni
Se dovessi dire se tutto quello che ho visto in questi ultimi anni
Segue un po'queste letture questi veramente poche citazioni di alcuni che sono sicuramente dei grandi classici
Che suggerirei nella lista dei classici che una nuova associazione vuole cuore alla lettura di tutti coloro che ne faranno parte devo dire che ho visto molto poco di questi insegnamenti dal nostro Paese
Però vedo anche emergere
Come dire appunto alcune tracce importanti affidate proprio alla cultura
Di un paese differente
Ieri ero a Lamezia Terme dove
Tutto un gruppo di insegnanti di cittadini Mania Lavezzi a una città che per la terza volta commissariata nel dopoguerra per fenomeni mafiosi
Hanno dato vita a un'associazione che si chiama trame
Ogni settimana affidano appunto alla lettura di un libro e appunto un momento nelle scuole con di studenti l'idea appunto che possano essere proprio i liberi
A spiegare appunto il valore della legalità il valore della presenza delle istituzioni
E quindi c'erano gran parte dei degli studenti delle scuole superiori
E in questo dialogo serrato avuto con questi ragazzi
Appunto viene fuori da una parte sicuramente quello che avvertiamo credo diffusamente nel nostro paese c'è questa paura del fatto che questo Paese non abbia un futuro
Viene anche fuori la paura che non tutti i loro potranno avere le possibilità di andare all'estero
O almeno non tutti loro potranno avere la possibilità di andare all'estero per studiare
Ma soprattutto mi ha colpito l'idea che di tutte di questa manifestazione ma di molte altre manifestazioni
Forse la prima richiesta è proprio quella di a vere una forma di riconoscimento da parte proprio delle istituzioni
Ovviamente questo viene anche da parte delle scuole viene da parte degli insegnanti
E viene fuori anche legata una necessità di innovazione e questo mi fa pensare a un altro passaggio in cui cultura paesaggio tratti identitari del nostro Paese ovviamente qui abbiamo il rettore della Normale
Questo altro grandissimo legame col mondo della scuola dell'università della formazione
Veramente brevissimamente insomma abbiamo provato a mettere in piedi una riforma della scuola dove per la prima volta affrontavamo il Mend avremmo dovuto affrontare in maniera venne strutturata in rapporto della formazione e dell'innovazione
Beh la prima cosa che a me è sempre colpisce qui ritorno come dire ahimè a citare Gentile
E che della sua riforma proprio nelle palme la parte precedente del della legge c'è tutta una lettura di del perché di questa riforma
Ed è appunto una lettura ci piaccia o meno di di un Paese che si sta affacciando tra i protagonisti
Europei non solo europei e quindi un'idea di Paese e di un'idea dei suoi cittadini
Devo dire che fatico a leggere in questa tentativo di riforma anche che abbiamo varato un'idea di come dovrebbe essere questo Paese tra vent'anni
Vedo molta fiducia nelle tecnologie nelle scuole vedo molti dibattiti sulla scelta delle tecnologie ma non vedo il Paese non vedo appunto un'idea di Paese
E questo secondo me un limite molto molto grave
Abbiamo sicuramente bisogno di di di molta innovazione nella scuola
Abbiamo anche molta innovazione di di tener ferme alcune scelte secondo me anche molto giuste che hanno caratterizzato la nostra scuola però sicuramente la scuola una delle prime o la principale piattaforma infrastrutturale strategica di un Paese
E tutto questo percorso
Da fare all'interno della scuola non si può assolutamente fare tenendo fuori gli insegnanti questo è un'altra caratterizzazione di questi ultimi anni
Sto per concludere dicendo che tutto quello
Che ho visto quindi in una forma di chiaroscuro non mi sembra mai casuale
Mi sembra ad esempio che del del mondo digitale abbiamo preso questa categoria che discutiamo spesso della disintermediazione nel modo peggiore
Pensando di eliminare tutte le forme i soggetti che avrebbero dovuto mediare
L'abbiamo fatto ovviamente dicendo che erano freno dello sviluppo del Paese lo abbiamo fatto penso ad esempio al ruolo di tutti coloro che lavorano nei beni culturali
Lo abbiamo fatto nei confronti degli insegnanti dicendo che
Non erano aggiornati e preparati
Lo abbiamo fatto appunto nei confronti di tutti i mediatori sociali credo che sia stato un grandissimo errore
Credo che se il paese si sia molto diviso lo si debba anche a queste scelte
Credo invece che proprio ripartendo da una centralità del valore della cultura come diceva Gramsci come comunità come collante fra i cittadini credo che potremo riprendere questo percorso
Mi fermo qui ringrazio davvero
Di aver scelto questa nostra sede anche per presentare questa loro associazione sono fiducioso che potremmo fare un percorso insieme e vi ringrazio
Ringrazio Massimo Prai per questo intervento cosche dato lì l'idea di quanto sia Complesso il tema che trattiamo oggi siamo passati dalla necessità della formazione della classe dirigente all'assenza di una visione di un'idea del Paese
E questo problema di una politica che respinge le mediazioni mi ha come lacchè alla decisione come primo e unico obiettivo
C'è anche colto diciamo nel segno come Dinoi cioè del di quello che ne troviamo come i giovani quotidianamente quando ha parlato delle paure che noi viviamo la paura di non farcela
E si è detto recentemente che non do che dobbiamo ed è legittimo avere paura delle nostre Paure e quindi lo ringraziamo per questo diciamo riferimento alla condizione giovanile do la parola a Vincenzo Barone
Direttore della Scuola Normale Superiore per la sua relazione che prego di rimanere sui quindici minuti
Sul rapporto tra la formazione la cultura è il sistema Paese l'innovazione grazie
Io vorrei partire da una prospettiva molto preciso che enunciata nel nella prima frase che poi cercherò di dettagliare meglio
Che è un po'apodittica ma mi sembra significativa
Ma per avere oggi qualche chance di realizzazione individuale e collettiva sembra che serva sostanzialmente un solo tipo di conoscenza quella informatica e tecnologica
Una conoscenza che sembrerebbe orientata sul domani
Ma tenete conto che io di a parte fare il rettore della Normale in questo momento sono un chimico quindi in teoria un rappresentante della scienza dura vorrei però commentare su questo punto su come questa prospettiva
Possano essere un po'ampliata riallacciandomi sostanzialmente all'ultima parte dell'intervento di liberale
Partiamo da una considerazione ossia nessuna epoca della storia umana ha mai avuto tanti strumenti per predire la verso l'avverarsi del futuro
La capacità di accumulare investigare scambiare dati non è mai stata così forte
E difatti viviamo nell'epoca del cosiddetto piattismo siamo in grado di manipolare la materia a livello di atomo
Abbiamo accantonato il cosiddetto orologio dell'evoluzione in cui gli orologi si muovevano selezionando pochi dati utili in tempi geologici e l'abbiamo sostituito con uno fabbricato da noi stessi
Che procede a ritmi sempre più serrati con milioni e milioni di informazioni che si intrecciano e si accumulano in brevi attimi abbiamo deviato da lungo percorso che la storia umana guidato finora che è quello di rendere l'uomo sempre più padrone del molto del proprio destino
Fare in modo che il suo sostentamento di tendesse unicamente da se stesso e non dalle condizioni ambientali hotel fattori intrinseci alla natura umana umana scusate
La tecnologia nei fatti
Non in tutti i posti del mondo una visione un po'centrata sulla parte più tecnologicamente avanzata ma come prospettiva stiamo andando verso l'emancipazione dalla schiavitù dell'ambiente
Ma in realtà
Stiamo vivendo in presa diretta una rivoluzione che non possiamo governare direttamente tornerò fra un attimo su questo punto
L'uomo sta in effetti affidando parte del proprio destino a qualche cosa di alieno che nei fatti l'intelligenza artificiale e le reti di dati se ci riflettete un attimo sono degli oggetti
Immateriale in creati sostanziale creati sostanzialmente da noi ma che come se cominciassero essere dotati di vita propria e tornerò un attimo su questo concetto
Siamo all'alba dell'era della quarta rivoluzione
E nessuno sa ragionevolmente se questa ulteriore intelligenza The degenza artificiale
Che sta nascendo tra qualche anno sarà ancora artificiale o diventerà essa stessa naturale ammesso e non concesso che siamo d'accordo sulla definizione di naturale
Intanto compaiono già testimonianze di ibridi tra homo sapiens robot di esemplare di homo sapiens geneticamente modificati vivente intelligenze artificiali autonome o direzionata è solo impercettibilmente dagli umani
Come forse oltre duecento mila anni fa alcuni ominidi cominciarono a Massimo d'infestare tratti somatici caratteri cognitivi del tutto nuovo di una specie umana del futuro
Cosa fa l'Europa in questo scenario lo dico in maniera un po'estremistica ma non lontana dalla realtà nei fatti stiamo cercando di inseguire l'attualità in una corsa all'oro rappresentato la nuova frontiera da tecnologia gli investimenti dall'information technology nell'ingegneristica robotica nel in Europa nel due mila sedici hanno superato i dodici miliardi di euro
E l'Italia in questo scenario sta cercando di seguire la stessa strada
E nei fatti sono nati nel nostro Paese alcuni centri di tecnologia
Finanziati in modo anche significativo penso Litti io lo Human tecno polo quant'altro Tobin tutti questi centri
C'è la parola tecnologia io mantengo una bollente restante perché ecco in teoria coniuga la parola Human con la parola technology ma solo e soltanto perché si occupano di medicina non perché gli Human sia inteso nel senso
Di cui si parlava prima
Il nuovo piano nazionale industria quattro punto zero non posso esimermi dal citarlo ovviamente promette di far fronte alla quarta rivoluzione industriale di cui parlavamo prima
E che prevede secondo il documento ministeriale la connessione tra sistemi fisici e digitali analisi complessa attraverso Big detta
E adattamenti in realtà utilizzo di macchine intelligenti interconnesse collegate a internet questo è una visione ottimistica del quadro che stiamo vivendo perché nei fatti l'Italia e anche arretrata su alcuni di questi aspetti ma nel modo più ottimistico impulsi in cui si possono vedere sostanzialmente ci stiamo muovendo in questa direzione
Però torniamo un attimo la domanda iniziale che è il tema di questa tavola rotonda quali idee possiamo avere sull'Italia del domani
La risposta che emerge da quello che ho detto sembrerebbe che l'Italia del domani dovrebbe essere la migliore delle ipotesi una qualche copia sbadigli sbiadita di quello che oggi sono Stati Uniti Corea Germania
L'Italia ha già scelto oppure si possono contemplare altre idee
Abbiamo accettato di gareggiare in questa corsa agli armamenti tecnologici senza chiederci da quale parte questa corsa ci porti se essa può condurre in un precipizio
Oppure Possa riscattarla
Questa invasione della sfera artificiale su quello umana che conseguenze ha per esempio sul piano
Ma sul piano economico
Vorrei far rilevare che questa corte vorticosa corsa all'automazione potrebbe provocare una gigantesca crisi sociale anche se pochi sembrano accorgersene
Che cosa faranno i milioni dei tassisti e autisti legali medici farmacisti colti eccetera sostituiti da molto più efficienti robot guidati da infallibili algoritmi
Su questo
Io non mi permette
Sto cercando di essere
Queste sono sicuramente considerazioni estreme a cui si obietta
Che la quarta rivoluzione industriale che stiamo attraversando produrrà giocoforza altre nuove esigenze di manodopera di colletti bianchi sul mercato del lavoro ci era assente ci sarà sempre bisogno di una guida umana che imposti la programmazione della macchina
Siamo proprio sicuri che sarà così
Quasi tutti ritengono che possa accadere qualcosa di simile al passaggio dal sistema di produzione agricola a quella industriale
Ovviamente la ma l'utilizzo delle macchine permise una minor concentrazione di manodopera nei campi re impiegando nelle fabbriche tuttavia la storia non si ripete mai identicamente
E quindi potremo dubito veramente che potremmo reimpiegare milioni di persone in questo nuovo tipo di lavori legati all'alta ingegneria elettronica sofisticata e linguaggi di programmazione che necessitano di poche persone iper specializzate
A questo punto
Qual è la
Una delle idee che possono nel fuori per l'Italia del per domani paradossalmente la via maestra da seguire secondo me e quello dell'investimento sui beni culturali
Inteso però mi permetterete in una maniera leggermente diretto diversa e più ampia rispetto a quella che abbiamo visto prima la vedo dal punto di vista di un tecnologo
E cerco di esplicitarlo
Quello che rende questo paese unico non c'è bisogno che lo dica io la sua storia sul paesaggio e sui beni culturali
Che cosa significa questo
Basarci sul turismo culturale come è stato detto in visita dei musei digitalizzazione
E quant'altro io penso che il discorso sia più ampio di questo posso diventare un discorso generale sulla qualità della vita sulla proposta di una ricerca di una qualità di una ditta diverso di cui noi potremmo essere propositore non semplicemente usufruire del modello che ci viene da altre parti
Questa cosa può essere trainante per molte tecnologia basti pensare un esempio per tutti la nascita della chimica dei beni culturali così parlo di una cosa che del mio mestiere
Data esattamente dall'inondazione a differenza degli anni Sessanta prima non esisteva
Un'esigenza di conservazione
E il ripristino del patrimonio culturale ha portato lo sviluppo di nuove scienze nuove tecnologia nuove valore aggiunto
Io ritengo che questo modello non in termini così negativi ma anche in termini positivi possa essere allargato
E che cioè beni culturali e ambientali paesaggio qualità della vita possono essere il campo in cui anche le nuove tecnologie si estrinsecano si realizzano e producano oggetti e beni che permettono una maggiore qualità della vita
Naturalmente bisogna stare al passo coi tempi
Non possiamo
Separarci dal mainstream della quarta rivoluzione
Però
Io sono per il mestiere che faccio penso a luoghi in cui si pensi l'Italia del domani
Ovviamente io ne parlo perché sono il rettore di una delle istituzioni in cui non ci proponiamo come uno dei luoghi
Insieme ad altri evidentemente in cui si pensa a questo
La Scuola Normale sta pensando
Sta provando a ripensare il proprio luogo il proprio ruolo accogliendo nuove sfide come la federazione con la Scuola Sant'Anna lo Iuss di Pavia ci torno fra un attimo nuovi percorsi scientifici nuove strutture didattiche destinate esclusivamente al pensiero
Ma perché non meno la Scuola Sant'Anna parte da non parte perché sono in parte ospite loro ma perché è una scommessa di cui io non conosco altri uguali in Italia non tanto il fatto che le due scuole siamo scuola di eccellenza c'è un altro tema
Il tentativo di mettere insieme passatemelo colleghi del Sant'Anna perché è un po'restrittivo un politecnico
Con un'università generalista lo so che sto estremizzando le scienze applicate con le scienze ribasso stato cattivo appassionato ai son sempre buono
No altre scienze applicate con la scienza di base nel tentativo com'è ovvio
Di costruire
Un pensare più complesso di quello separato dei due sistemi un riflettere sulle due culture le cosiddette due culture in termini più pratici immediati
Un costruire un mondo e un ambiente in cui le generazioni più giovani possono riflettere su questi temi
Perché diciamo pratico anche questa in modo un po'estremo da le persone della mia età che sono tra i più anziani parte qualcuno
Il
Non credo siano in grado lo dico solo per me non credo di essere in grado di immaginare un nuovo modo di affrontare i problemi che non sia né quello caratteristico delle scienze dure né quello delle umanista né quello delle scienze sociali e politiche ma qualcosa di diverso
Possiamo però essere in grado di costruire luoghi in cui le persone sono formate a conoscere queste diverse componenti del pensiero umano in pensiero in una maniera confrontata l'uno con l'altro in un ambiente in cui le persone si trovano discutere con persone conformazione diverso
è da questo che può nascere un nuovo modo di pensare sono i nuovi sono i giovani che ci devono pensare però su questo sono necessarie alcune cose e concludo
è necessario che questo Paese riconosca l'importanza di luoghi in cui si pensa al futuro a dieci quindici vent'anni e non il futuro tre anni che investa seriamente in questa direzione
Che si renda conto che questo tipo di formazione e ricerca anche se ha un tasso di successo estremamente più limitato di quello della ricerca direttamente applicata su ciò che succede oggi
A un valore aggiunto che è quello che basta che una di queste ricerche porti a un risultato ha un valore aggiunto che compensa tutte quelle altre che sono state fatte in termini immediati non devo fare esempi banali come quello di ciò che succede anche negli Stati Uniti da un punto di vista tecnologico
E quindi
Diciamo
Per concludere perché non vol scusatemi
Se questo è lo scenario
Che noi vogliamo in Italia
Dobbiamo costruire una strada alternativa che quella di investire nella nostra storia in noi stessi e nell'interazione tra tecnologia sì Humanité Scienze politiche e quant'altro così lo dico in maniera non offensiva per nessuna grazie
Grazie al professor Barone
Per i suoi riferimenti anche a questa sfida della federazione tra scuola Santana Scola normale in cui la nostra associazione si vuole come dire collocare vuole cogliere vuole essere uno dei luoghi in cui si manda si pensa a quali siano i luoghi adatti per pensare questo futuro
Aprendoci però stando molto sempre molto attenti a che i nostri luoghi siano aperti e fertilizzanti anche la realtà circostante il nostro Paese
Per questo abbiamo invitato ci onora della sua presenza ministro Calenda a cui cedo subito la parola e sono rimasto molto colpito da alcuni temi e alcune parole che ha trattato nel suo nella sua proposta di Piano indistinto seriale per l'Italia delle competenze
Che ha scritto anche con Marco Bentivogli che qui in sala itinerante che ringraziamo per essere venuto
E si notava in alcuni passaggi la necessità di mettere delle fondamenta comuni sulle quali costruire insieme la necessità che ci siano almeno degli ambiti sui quali non ci sia un continuo stillicidio una una polarizzazione ma che siano terreno comune sul quale costruire l'Italia di domani quindi cedo la parola al ministro per sentire la sua riflessione
Grazie grazie mille la innanzitutto questo
Essendo un dibattito che non ha l'obiettivo di avere un istantaneo punto di caduta anzi forse interessante però perché una volta possiamo parlare anche prendendo delle posizioni eretiche da un certo punto di vista che una cosa bella tessuto per un uomo di governo
No brevi solamente prossimo precederà pure dal lato opposto però diciamo per ora è una è un privilegio a io vorrei intanto dire una cosa sola questo del futuro del presente che è la seguente guardate che noi veniamo da venticinque trenta anni
In cui abbiamo all'origine all'inizio di questi trent'anni io prendo come data all'ottantanove di questo periodo abbiamo disegnato un futuro che puntualmente non si è avverato
E lo abbiamo fatto quindi non è vero che abbiamo avuto la mancanza di un pensiero lungo abbiamo avuto la mancata abbiamo avuto l'apporto di un pensiero lunghissimo questo pensiero lunghissimo era un pensiero che diceva sostanzialmente questo
Noi non abbiamo più un'opposizione ideologica e dunque il nostro sistema di valori
Politico economico-commerciale pervade era il mondo diventerà egemone e il mondo sarà sostanzialmente migliore Sanzo più libero
Con più scambi più democratico più consensuale più multilaterale addirittura ci fu un momento di abbaglio in cui sembrava che l'ONU tornasse ad avere un ruolo che lo ricordate Marta la prima guerra in Iraq eccetera eccetera
Questo futuro che era quello diciamo che stanno i due libri la fine la storia e il mondo piatto è un futuro che non si è avverato per niente cioè il mondo ha dato in una direzione completamente differente
Mondo non è diventato piatto i conflitti sono aumentati le democrazie sembrano Jim meno efficienti
Delle semi democrazie o delle dittature
Quel sistema che amo disegnato per creare un benessere e fare una psiche il dalla produzione alla economia della conoscenza come veniva chiamata non è accaduto nei termini in cui doveva cadere ha fatto uscire un miliardo e rotti di persone dalla povertà ma ha creato una fortissima pressione sulla classe media cit
Dico questo perché perché una delle ragioni secondo me per cui le classi dirigenti liberal democratiche sono travolte oggi nello ci in Occidente
è proprio per il fatto che a un certo punto hanno parlato continuamente di future si sono presi poca cura del presente
Lo spiego meglio
La politica credo di aver capito insomma questa breve esperienza
Estrae il suo pensiero dalla realtà che vive dalla realtà sociale no dal disagio dalle spalle anzi dall'opportunità da tutto il diciamo la gamma di sentimenti che c'è in un dato momento in un paese nel momento in cui questo diventa irrilevante perché ho poco rilevante perché deve arrivare a congiungersi con un futuro che ho disegnato ex-ante e che peraltro sostanzialmente importato nella politica perché non nasce nella politica ma nasce nella teoria economica principalmente non esclusivamente il quel momento le persone si terrorizzano
E si rompe un rapporto di fiducia con l'elettorato ora io faccio notare una cosa delle proposte populiste che non disegnano nessun futuro
Cioè disegnano rispondono ai bisogni del presente
Ora questa questa cosa che noi possiamo in questo diciamo Q in questo luogo
Considerare in fondo una limite e lo è del pensiero populista però anche una forza enorme
Perché le persone tendono a volere che si rappresentino loro problemi loro difficoltà in quel momento
E che la transizione verso un momento di diciamo vicino più o meno vicino si accurata
Allora per esempio in quella in quella fase del del insomma del pensiero abbiamo detto che l'industria non ne sarebbe più esistita come adesso stiamo dicendo che il lavoro non sarebbe più giusto
Che i Paesi occidentali avrebbero fatto solo servizi a valore aggiunto e che l'industria manifatturiera non ci sarebbe più stata perché ci sarebbe stata una divisione della specializzazione
Questa cosa non è avvenuta
E aprirla postulata ha contribuito però ad alimentare delle distorsioni gigantesca perché a un certo punto abbiamo detto ma perché noi due dobbiamo difendere le acciaierie
Dalla concorrenza sleale se in fondo le acciaierie sono destinata a morire ma che il futuro dell'Italia dell'Europa sono i lavoratori dell'acciaio ma figuriamoci ma chi se ne importa
Quello che sta succedendo è quello che è successo con ciò tutta lavoratore ha ceduto sua ma perché non è il mio futuro
Se io posso produrre un costo conveniente levato il dumping che mi fa un altro paese perché io devo morire perché nessuno si cura di questa cosa qua
E se non si cura di questo e se accetta l'ingiustizia nel nome di un futuro
Scritto che diventa ideologico perché diventa dogma dove l'industria non c'è più io mi ribello a quel dogma a quell'ideologia voglio qualcuno che mi protegga adesso occhi mi aiuti in questo momento
E dunque quando noi pensiamo al ruolo delle classi dirigenti nel disegno del futuro io penso che adesso il lavoro che dobbiamo fare e ripensare il ruolo delle classi dirigenti nella rappresentanza del presente
Perché questo prezzo ce lo siamo completamente perduto per strada
La parola futuro non ha mai abbondato così tanto nei discorsi politici
Degli ultimi trent'anni molto più di quello che il discorso sul presente
Allora cosa sappiamo noi della seconda la prima ondata è stata la globalizzazione non abbiamo predetto un futuro l'abbiamo largamente sbagliato già andato in modo diverso non positivo negativo giusto sbaglia non è andato come avevamo disegnato
Adesso arriva la seconda andate realtà già arrivata perché la perdita di posti di lavoro è molto superiore per l'attuazione del con logica rispetto che per la competizione internazionale già da tempo
Arriva la seconda ondata e noi di nuovo spostiamo il pensiero sul futuro remotissima per cui la domanda le domande che lei giustamente fa per esempio scompare il lavoro perché non solo quello manuale tensione
Scompare tutto lavoro anche quello col di Tivo perché si teorizza all'algoritmo universale per esempio l'aborrito viene già usato per fare dei colloqui di lavoro
Per decidere ovviamente su colloqui lavoro perché perché l'algoritmo in fondo anche più giusto forse più razionale emotivo
Anche se è intrinsecamente conservatore cioè l'algoritmo non progredisce Ol ha un limite la Pro alla alla al progredire
E quindi lavoro sarà finito fra trenta quaranta ignora però faccio notare una piccola cosa mettiamo che il lavoro diciamo fra quaranta anni cinquanta di sessanta nel lavoro non c'è più
Ma con il lavoro è finito anche il capitalismo
Perché chi compra i beni che vengono prodotti voi direte ma i cittadini perché saranno dotati del famoso reddito di cittadinanza no no non è una battuta non è una battuta una cosa vera concreta
E il reddito di cittadinanza chi lo pagherà
Gli unici che fanno i profitti e pagano le tasse cioè le aziende e quindi e la socializzazione dei profitti delle aziende o caccia aveva ragione Marx il capitalismo è morto
Quello che voglio dire è che la e lo scenario del futuro oggi è talmente incerto che stiamo ragionando su paradigmi che sono molto estremi e noi sappiamo che questi paradigmi così estremi
Hanno due problemi primo che terrorizzano le persone
Secondo che non si avverano mai in quel modo perché la gente prima banalmente mette mano al fucile o caccia quelli che vogliono fare quella roba
E la terza cose che facendo un ragionamento che è tutto rivolto al futuro non sui preoccupiamo più o ci dopo non dobbiamo più preoccuparci di rimettere in apposto Libra perché io perché devo mettere possono rivalersi fai finito tutto ha finito persino il lavoro del medico con la medicina dell'intelligenza artificiale che mi sto a preoccupare di quelli dell'Ilva
Allora andiamoci molto caotica per il questo discorso è il discorso che ha distrutto la credibilità di un pezzo la classe dirigente non ripeto la mancanza di riflessione sul futuro
Ma il disegno di un futuro ideologico e dogmatico che ha condizionato le scelte a prescindere dalla realtà i dei bisogni della realtà
è il contrario di quello che fa la politica quello lo fa l'Accademia che ha un ruolo diverso può supportare la politica ma un cippo non ci posso sto si guida la politica
L'altro elemento importante e quello del rapporto tra conoscenza tecnica e conoscenza umanistica allora io in tutte le no faccio un obbligo prima un'altra cosa
C'è solo un errore peggiore dell'andare troppo in là e costruire dei mondi chiusi
E poi presentarli
Ed è quello di presentarli come paradisi dorati
Cosa che con la globalizzazione noi abbiamo fatto e abbiamo fatto fino all'altro ieri con la tecnologia
Perché sostanzialmente abbiamo incominciato di nuovo a ragionare e questo è stato uno degli aspetti di nuovo del crollo delle classi dirigenti liberaldemocratica di questi trent'anni
Con uno spirito che non è di complessità articolazione di un partito di un pensiero e analisi della realtà ma è motivazionale cioè io ti devo spiegare perché il futuro è meraviglioso per l'Italia e io non lo posso spiegare
Perché penso che le Paure che ci sono sono totalmente legittime
Ma come facciamo a non aver paura rispetto a un cambiamento tecnologico che diventa quasi cambiamento antropologico evolutivo
Come facciamo a non aver paura del fatto che davanti a tutte le i nostri pronostici di un mondo piatto più consensuale il mondo è diventato molto più simile a quello disegnato da Huntington con faglie e fratture complessità e perché io devo e perché un politico deve spiegare ai cittadini che le loro paure sono ingiustificate
Perché questo insieme al fatto di ignorare il presente è stata la seconda ragione di crollo della credibilità
Ripetere che l'unica cosa di cui aver paura è la paura stessa una beata fesseria perché le paure che proviamo che si provano oggi derivano da incognite di un cambiamento tanto veloce quanto distratti
Questa parola che è stata totalmente idealizzata
E buono tutto ciò che è distratti
Ma voi lo sentite anche dal suono e quello che è distratti pone delle criticità
E allora c'è stato l'avvento dei Tecnotierre insulti di cui mi hanno detto che tutto questo quello che arriva è positivo importante attenzione perché fra un po'
Come è stato con la globalizzazione smetteranno di dire che è tutto positivo e tutto ottimistico tutto fondamentale incominceranno a dire un'altra cosa che inevitabile precoce successo
E la prima fase della globalizzazione diciamo i idealizzata è stato detto è giusta e buona funziona bisogna fare una seconda fase sta detto boh non lo so effetti qualche traccia però inevitabile
E l'inevitabile l'asse è il terza causa di morte dalla politica perché su una cosa inevitabile i politici che ci stanno a fare andiamo tutti a casa la ragione per cui i giovani larga maggioranza non vanno a votare che sia inevitabile ma chi se ne frega ma perché devo andare a votare uno che poi ha davanti tutto l'inevitabile allora
Queste cose non le dobbiamo tenere molto bene in mente perché altrimenti quello che facciamo è esattamente ricalcare gli occhi gli orrori del passato io penso che ci sono grandi incognite penso che sulla tecnologia penso che però bisogna mobilitare investimenti in quel senso lì
Perché guardando al futuro viscido non al futuro remotissima
Ma al futuro più vicino so che se quegli investimenti d'industria quattro punto zero non si mobilitano io perdo un milione di posti di lavoro a me io sono pagato per evitare che quel miei passi lavoro se ne vada via
Non sono pagato per disegnare il futuro dell'Italia fra trentacinque anni perché non c'ho le competenze per far io devo fare in modo che il pezzo che riesco a coprire va nella direzione di una visione certo
Ma che va nella difende mia direzione di un interesse quello dell'interesse della difesa l'occupazione cliccando sa quattro punto zero nona dietro una visione ottimistica pecco tutti mistica del futuro
Ha dietro la raccolta di una esigenza che del presente
Cioè il fatto che le imprese italiane avevano smesso di investire particolari macchinari avendo di molto venduti all'estero
E certo di competenze che sono tecniche ma come io ho detto chiudendo per parlare di politecnici al Politecnico di Milano io penso assoluta
La mente che la grande sfida la sfida esistenziale dell'uomo
Sarà quella di interpretare la tecnologia cioè la tecnica costui spirito umanistico
E questo dove non ci misuriamo per questo quello che dice lei di mettere insieme
Il la competenza tecnica e la corposi e il pensiero umanistico è fondamentale anzi è una cosa che mi sembra una proposta da a cui dare immediato seguito
E se da questo punto di vista io potrò fare qualcosa in questi scampoli di di di legislatura di legislatura no ma insomma di di governo lo farò con grande importa con grande con grande piacere e dunque il futuro che abbiamo avanti un futuro duro complicato di con cui le incognite ancora non sono completamente completamente definite però qui siamo parlando delle classi di alla suture possibilità si dice
è quello che voglio dire che la cosa importante da tenere in intestare il valore dell'oggi
La capacità di dare legittimità e cittadinanza le paura
La cura verso le transizione la capacità di discutere e cambiare prospettiva di mantenere una prospettiva veramente liberale nel senso di essere pronti a cambiarla sul futuro senza costruire costruzioni fisse
E la capacità di riscoprire la categoria della complessità de ed il realismo nella spiegazione anche con chi è meno preparato
Questo è l'unica cosa che salva le classi dirigenti
Perché altrimenti se diventa un inganno se la classe dirigente diventa motivazionale
Le persone vanno a votare per chi è più simile al loro
Quando io quando ci c'era in campagna elettorale la polemica sul fatto che Di Maio aveva fatto lo Stewart al San Paolo io dissi attenzione è una polemica indegna perché questo non è un colloquio di lavoro e la rappresentanza politica primo punto
E secondo punto la ragione per cui oggi la competenza è passata in secondo piano rispetto alla rappresentanza perché la competenza perso il gancio dalla rappresentanza l'errore è stato prima nostro
Ora con tutto questo in mente io penso che questi luoghi sono utili se sono questo sono una riflessione sulle trasformazioni
Non una riflessione su che su questo sono in disaccordo sui prossimi cinquant'anni perché francamente oggi non abbiamo i dati per farla questa riflessione
Fino in fondo
Dopodiché quello che penso per il nostro Paese che non c'è una vocazione unica non esiste nessun Paese ha una vocazione unica
E starei molto attento a cercare di costruire impianti dirigisti sci dirigisti dove si dice
Saremo eccellenti in questo in quest'altro in quest'altro ancora nasceranno delle cose che diventeranno eccellenze tireranno premieranno un pezzo d'Italia ma ancora
Nessun Paese vive di eccellenza
E tutta la retorica della diciamo chiamiamo la terza via originaria per cui l'obiettivo era dobbiamo diventare un Paese di eccellenze nessun Paese è un Paese solo fatto di eccellenza
E le politiche pensate solo per l'eccellenza
Sono politica qui manca un pezzo e quindi ho fatto illustre quattro punto zero fatto piano straordinario del made in Italy ma abbiamo anche lavorato e nel nello spirito perché abbiamo scritto commenti voglio abbiamo scritto abbiamo anche lavorato per per costruire un fondo che fa che sia una
Globali session adjustment fanno noi dovremo lavorare mentre tantissimi soldi natalizio
Fermando fermando la tecnologia quando certe io Marco abbiamo avuto una polemica più o meno pubblica sulla famosa questione del braccialetto ti ammazzo
Perché braccialetti ce ne sono tanti di lavoratori io già sulle carte rimontaggio l'incentivo anche io come industria quattro punto zero quello che gli ho detto però è che è una cosa un braccialetto che ha
Dà delle informazioni al lavoratore che lavoratori interpreta o guida che aiuta a guidare lavoratore o l'esoscheletro che lo libera da un pezzo di fatto fatica fisica
Altra cosa è un braccialetto che non esiste io so benissimo che non esista non esista un brevetto Marco ma un brevetto che prevede che al lavoratore vengano dati impulsi scelti sulla pelle
E questa cosa fa tutta la differenza fa tutta la differenza perché è una cosa no no non è un Apple Wash perché è una cosa e guardare elaborare
è un una cosa riceve un impulso sono cose differenti
Allora quello di cui dobbiamo stare molto attenti che ci sono delle soglie
L'altra soglia io penso che non ci sia niente di economia di mercato
Nel fatto che esista oggi un player come Amazon che può fare la sua attività tipica perdendo un sacco di soldi perché la sua capitalizzazione di Borsa sconta già una sorta di monopolio mondiale e paga il tre per cento di tasse
E dire questo non essere luddisti esattamente come dire che non è giusto che c'è un'azienda che si chiama Bracco che produce bene
Funziona fa utili e viene spostata in un paese del mercato unico che sta dentro il mercato unico
Ma che ha un grado di sviluppo diverso sapete cosa ti ridi rispondono quando quando uno gli dice questo perché molto rilevante sul discorso tra presente e futuro la risposta è sì ma così facendo
Quel Paese per anno piano aumenteranno i salari diventerà un'economia di consumo e sarà allineata nuovi questo è il pestato il pensiero di tutta la globalizzazione era il grande progetto la Cina guardo a far così succederà è vero è giusto
Peccato che come diceva quello nel lungo periodo siamo tutti morti e andare a spiegare a un tornitore delle branco che per questo grande progetto europeo non governato lui deve perdere il posto di lavoro pure se produttivo se l'azienda produce utili
Determina la rivolta e posso dirvi una cosa è una rivolta iper giustificata
E se noi da questo modo di Patti partiamo dall'iniquità del presente non governeremmo neanche le transizioni verso il futuro grazie
Ringrazio il ministro Calenda per queste prospettive che lui stesso ha definito eretiche
Che ci fanno riflettere sull'importanza del governare i processi già nell'oggi senza cadere nella trappola dei tackle Not in listino
Passerei la parola a Marta Dassù per il suo intervento l'abbiamo chiesto di parlare di questa questa ulteriore resi anche l'interesse nazionale che però appunto svolgerà anche in una prospettiva internazionale del ruolo dell'Italia nelle relazioni internazionali grazie
Grazie grazie mille per questa occasione sempre comunque molto piacevole ricevere idee e stimoli da da nuove generazioni che vogliano riflettere
Profondamente sul destino dire del nostro paese in un arco di tempo come i giudici Carlo anche limitato
è difficile parlare dopo vite perché commessa e siamo sempre e molto d'accordo in particolare mi ricordo discussioni credo di almeno una decina di anni fa
Appunto sulla famoso dibattito fra Fukuyama fino la storia Huntington invece ripresa della geopolitica competitiva Class of Civilization in cui effettivamente propendeva Moggia perversi trascinati in meno meno rosei e meno lineari e io credo che il problema principale di la collocazione internazionale dell'Italia sia questo cioè di ridefinire
Qual è la nostra strategia in un sistema internazionale che si sta profondamente modificando
E e quindi da vero interrogativo essi siamo in una di quelle frasi di discontinuità
In cui il modo in cui l'Italia difeso il proprio interesse nazionale per più di mezzo secolo e cioè la combinazione fra di europeismo classico e l'atlantismo classico
Non non sia destinata effettivamente a decadere io credo che il rischio che abbiamo di fronte oggi
E che si passi da questo e cioè da questa combinazione abbastanza stantia
Fra europeismo di maniera e atlantismo al suo posto e cioè al modo in cui una parte consistente del Parlamento di oggi
Movimento cinque Stelle lega anche se in modo molto diverso fra di loro concepiscono la difesa dell'interesse nazionale dell'Italia in Europa e nel sistema internazionale
E fondamentalmente l'idea secondo me molto più coerente nella lega molto più oscura per me bisognerà vedere fondo adesso non è chiarissimo del Movimento cinque Stelle è che tutto sommato l'Italia
Non abbia più nessun interesse a rispettare i vincoli e gli obblighi e gli obblighi del nucleo duro europeo e abbia interesse a giocare la sua partita internazionale facendo leva sui sui grandi poteri esterni
Da una parte la la Russia di Putin
Per la quale la lega assente anche in un'affinità ideologica come dicevate giustamente c'è una sua sorta di ormai di diffusa sensazione che queste democrazie autoritarie per formino meglio nella fase internazionale di oggi della democrazia rappresentativa tradizionale quindi la Russia da un lato Trump dall'altro per quello che in fondo diceva un po'Carlo cioè l'idea che Trump difende effettivamente incerta otto della globalizzazione grandi esclusi
E che quindi per l'Italia tutto sommato convenga giocarsi questa partita tutto in modo Esterni Italia che infonde a disagio con i grandi vicini la Germania e la Francia si appoggia i grandi lontani la Russia e gli Stati Uniti però mentale il proprio peso contrattuale in realtà è una visione dell'interesse nazionale dell'Italia che attratti ritorna ad esempio nel primo governo Berlusconi c'era già un po'questa questa sensazione di potersela giocare così una una notevole allergia verso Francia e Germania e una notevole simpatia
Per la Russia e gli Stati Uniti ma il contesto internazionale qua secondo me c'è un punto fondamentale da tenere presente oggi cercando di capire qual è il nostro interesse nazionale
E che il contesto Inter esterno è è profondamente diverso gli Stati Uniti sono in una fase completamente diverso e soprattutto la relazione fra Russia e Stati Uniti
E in una fase completamente diverso
Molto brevemente io credo che gli Stati Uniti di Trump non siamo in una fase isolazionista come come viene detto troppo spesso ma certamente attraverso l'America first cambiano
I punti di riferimento per l'Europa credo che certamente si possa dire che l'Europa in una fase post americana
E che quindi il vecchio atlantismo tradizionale vada profondamente ripensato questo è un compito io credo del pensiero politico di politica estera
Delle nuove generazioni europee quindi Europa Europa posta americana che significa il bisogno di una politica estera e di difesa di sicurezza più autonoma e così via
Secondo il rapporto Stati Uniti Russia eh come vediamo in questi giorni ma insomma come come evidente per per molte altre ragioni un apporto estremamente critico e per cui una politica che tenti di conciliare il grande amore per la Russia vicina con un rapporto comunque positivo con gli Stati Uniti insomma è un esercizio molto difficile probabilmente schiacciarsi troppo sulla Russia significa questo punto perdersi sia un pezzo di Europa un pezzo molto consistente d'Europa che perdessi gli Stati Uniti
E infine secondo me questa politica questa visione dell'interesse nazionale in chiave sopranista euro scettica che appunto appoggiata i grandi Esterni piuttosto che ai grandi vicini
Sarebbe forse è pensabile se l'Italia fosse una sorta di grande Polonio di grande Ungheria fosse fuori
E tutto sommato dal dai punta di tre o quattro grandi economie da devono essere all'interno dell'euro secondo me rende del tutto in plausibile un un una ipotesi del genere
Senza poi dimenticare che in realtà i nostri interessi economici prevalenti come grande economia di esportazione effettivamente passano attraverso il rapporto con la Germania con la Francia che sono i nostri primi mercati di riferimento quindi io in brevissimo molto brevemente io credo che qualunque reinterpretazione dell'interesse nazionale dell'Italia oggi debba tenere conto di questo che comunque la nostra politica estera non può che essere una politica Europe dello Stato
Perché Effetti se le alternative non esistono io non non credo
Che questa visione di una di un gioco di sponda
Attraverso una relazione più stretta con la Russia e con gli Stati Uniti posso funzionare in un contesto come quello attuale
Se sente per me il problema intellettuale principali e politico è come avere un peso nell'Europa di oggi a quel punto la grande questione politica intellettuale diventa ma ma cosa ed Europa di oggi come funzione che quali scenari ci sono per l'Europa di oggi è un altro
Questo sarebbe un discorso veramente molto lungo io mi limito a una suggestione cioè che credo che esattamente come ha detto Carlo per per altre materie su altri tipi di ragionamenti
Gli europei ISMU tradizionale abbia una responsabilità negativa
E e che in parte questa responsabilità negativa a generato l'antieuropeismo che vediamo oggi è l'euro scetticismo proprio perché è stato al di là di ogni evidenza troppo i regni Co
E perché ha sempre sostenuto anche negli ultimi anni quando era difficile sostenerlo che l'interesse italiano fondamentalmente coincidesse con un fantomatico interesse europeo ora questo è un punto che voi potrete esaminare meglio nel nel vostro posso think-tank
Ma a me sembra di sì abbastanza evidente per come per come io ho visto conosciuto in Europa che un interesse europeo astratto non esiste
Che i principali Paesi europei difendono attraverso l'Europa il loro interesse nazionale naturalmente trovando dei compromessi competendo e e cooperando allo stesso tempo quindi che il problema principale per l'Italia è capire come si sta in Europa e io credo che in fondo abbiamo compiuto da questo punto di vista due due errori fatali
Il primo è stata la la vecchia Alitalia del ce lo chiede l'Europa cioè l'idea che comunque il vincolo esterno
Fosse l'unico modo per cui avremmo potuto introdurre delle riforme interno e sostanziali cose che cosa che da un certo punto di vista è stato anche vero
Ma ha generato suo posto cioè ha generato un sentimento di ribellione di rivolta
Contro l'Europa tanto più rafforzato da quello che che dopo è successo e cioè la tendenza a scaricare sull'Europa il costo dei nostri e inefficienze e quindi siamo passati dal ce lo chiede l'Europa al è tutta colpa dell'Europa
E il risultato finale è stato un aumento drastico dell'euroscetticismo nell'opinione pubblica italiana che in fondo era un'opinione largamente europeista fino cinque o sei anni fa mentre adesso l'Italia è diventato un un Paese fortemente euroscettico quindi per per essere molto breve credo che la sfida politica intellettuale e decisiva ragionando in termini di interessi nazionali e e ripeto
Secondo me di interesse nazionale Italia rimane fortemente orientato sul restare agganciati all'Europa del che conta l'Europa del mercurio euro
Il problema vero sia di capire come riusciamo a stare in Europa è come il Paese
Come riusciamo ad avere una politica coerente sistemica sull'Europa qui il discorso non non investe solo le classi politiche io credo una politica investe anche l'amministrazione dello Stato insomma è molto difficile secondo me
In Italia avere una visione chiara delle priorità come sistema Paese sullo sullo scacchiere europeo ed è molto difficile far funzionare tutte le amministrazioni in modo coerente attorno a un progetto europeo
Dico solo un'ultima parole scusatemi se sono stata iper succinta
Io credo che d'Europa di oggi sia fortemente a rischio non appunto non voglio fare scenari a lungo termine
Però fondamentalmente militare che non è ancora affatto chiusa la partita sulla assicura possibilità che d'Europa si ristruttura in modo radicale in modo avverso ai nostri interessi nazionali in particolare nella misura in cui l'Italia
Avesse una politica economica interna pronta diciamo così a sfidare i vincoli obblighi tradizionali della sua appartenenza all'euro credo che la tentazione di andare nella direzione di un'Europa più più piccola non più grande di una cabina di Europe il famoso documento di di anni fa disciolto ed ammesso di emergerebbe inevitabilmente l'Europa è è già adesso fortemente differenziata al suo interno
Una parte del nostro Parlamento ed era e delle forze politiche divergenti guarda con grande interesse presente o gruppo di Visegrad che ne ha con cui Wertham abbiamo veramente nulla in comune non non abbiamo interessi economici decisivi è abbastanza ridicolo che lo prendiamo come possibile alleato preferenziale
Ma la realtà è che da una parte dice Drag dall'altra Breaks sì
Alle dall'altro documento nuovo dei paesi nordici tutto a favore di un fiscali stenta ancora più deciso insomma
Nuda lascia escludere il secondo me che effettivamente una forma di Kerner you proprio di nucleo duro che ci escluda che ci vede esclusi
Ancora una volta possibile ed è anche possibile i per questi ritorni nella storia che la Spagna tutto sommato posso al più facilmente fare parte di questo gruppo ristretto che non il nostro Paese quindi io credo che sia venuto il momento di guardare all'Europa per quella che ecco se posso dire non non voglio non voglia affatto diciamo così deprecare europeismo ideale
Ma sono anche convinta che non non sia più così utile nel senso che è più utile riuscire veramente a capire che l'Europa è il terreno di competizione
Che i Paesi che contorno attraverso l'Europa
E convinti dell'importanza dell'Europa difendono però con l'Europa i loro interessi nazionali che noi possiamo benissimo declinare quali sono i nostri interessi nazionali nell'Europa di oggi che vanno da da la composizione del bilancio
Alla riforma dell'euro zona le tematiche della migrazione e così via ma dobbiamo farlo
E dobbiamo attorno a quello aggregare una strategia sia politica che amministrativa per così dire molto più convincente ultimo punto è un problema che riguarda anche la nostra gestione delle risorse umane siamo un Paese fondamentalmente incapace
Di collocare le persone che ci interessa non ai posti che ci interessano sullo scacchiere europeo anche questo naturalmente ci danneggia
Quindi penso che sia molto utile che nel vostro centro si occupi di quello c'è tutto un problema
Concettuale del ripensare quale veramente lo scenario europeo c'è anche un grande problema politico e culturale
Perché spiega perché l'Italia fondamentalmente Sissi è riuscito ad ancorarsi all'Europa ma non riesca poi in Europa a giocare una propria partita nazionale convincente questo è una grossa sfida centri come il vostro credo che potranno sicuramente aiuta
Grazie infinite per le indicazioni anche di lavoro che ha dato Marta Dassù al nostro gruppo al nostro si intende che e alla necessità di evitare di spostarsi tra i due poli di un europeismo di maniera
E l'europeismo europeismo invece anzi è l'opposto di loro prima di maniera che è l'anti europeismo di di bandiera diciamo al tempo stesso cogliendo la positività anche dell'idealismo europeo
è molto difficile però questo mutato Comanche come gruppo che abbiamo molta difficoltà di impostare un dibattito formativo e basato su sostanza perché molto difficile conoscere anche le dinamiche europee le posizioni degli stati quindi qual è con come si concretizza l'interesse nazionale dell'Italia contrapposta ad altri interessi che lei appena focalizzato lascio la parola a Pierluigi Ciocca che ci parlerà dell'innovazione che non c'è
Ma
Io
Ho preparato per
Per voi due noiosissimo cartelle sulla condizione del economia del nostro Paese
Oggi un po'insomma la velina della sua impostazione
Anche perché almeno per quanto attiene agli economisti degno di questo nome persino per loro le previsioni di lunghissimo termine davvero sono sempre difficile insomma non sono sempre state forse lo sono in modo particolare oggi di fronte a questo paradigma tecnologico
Nuovo
Insomma per esempio si scontrano da un lato un economista americano io molto stimo che si chiama Robert Gordon
Ho scritto un bellissimo libro su questa roba l'anno scorso
E Lori non crede che le tecnologie nuove potranno far molto
Nelle innalzare la produttività di lungo termine insomma
E dall'altro lato altri studiosi nobilissimi in particolare svedesi dai cognomi impronunciabili
Che in effetti quelli sono sono più sono più ottimisti
L'economia non è per nulla conoscenza scrisse
Come disse uno che
Che la scienza economica non conosceva che era Carlyle
è una disciplina bellissima
Kenzo diceva perché
Nell'affondare
Cartesio e frodi insomma non ci sono entrambe le dimensioni
Per conoscere il vertice lettera
è un po'triste è la condizione dell'economia italiana io continuo ad essere insomma abbastanza negativo su di essa
Anche perché questo oggi durata vent'anni
E quindi provo a descrivere rapidamente la condizione dell'economia italiana
E poi a chiedermi insieme con voi cosa sarebbe bello che avvenisse perché da questa condizione l'economia italiana fuoriesca
Soffre questa nostra con l'aria contemporaneamente di bassa domanda effettiva bassa domanda globale
E devono stanca della produttività anche in sia dal lato della domanda sia dall'agorà cosiddetto offerta
Ho annotato qui per voi che il recupero citrico
Del PIL che c'è stato sorte cioè
Che però si è avviato con molto ritardo solo nel due mila quindici
Dopo questo fondo
Che fondò tonfo
Terrificante
Per la nostra economia del dieci per cento del PIL tra il due mila otto e il due mila quattordici una caduta mai prima sperimentato come sapete
Dal tempo di Cavour resta ripresa è più da consumi che da Investimenti
E da esportazioni nette supera con qualche fatica l'un per cento l'anno temo che sia già rallentando andare questa punta nel senso del congiunturale del terzo trimestre dell'anno scorso quando il PIL crebbe dello zero quattro
Per cento sul sul trimestre precedente
Ho fatto un conto
Approssimativo della sommate il reddito nazionale perduta a negli ultimi dieci anni rispetto ai livelli due mila sette
Mi viene una cifra dell'ordine che sfiora
I mille miliardi di euro che naturalmente cifra
Non è stato a mio avviso particolarmente pernicioso questo taglio perché questa è la parola che nega dobbiamo usare da parte dei governi che si sono succeduti a da parte degli enti locali degli investimenti fissi del pubblica amministrazione
Erano cinquantaquattro miliardi nel due mila nove io mi auguro che non scenderanno sotto che non siano scesi
Sotto i trenta miliardi
L'anno scorso perché i dati definitivi non
Studio
Sono non le conosco
Se mi fosse stata domanda effettiva in questo ultimo triennio l'attività economica in Italia sarebbe aumentato di più
Sarebbe non fare il piano perché le risorse restano largamente inutilizzate
Io scritto qui due indicatori dell'in frigo
L'uno l'avanzo di parte corrente della bilancia dei pagamenti questo surplus che è pari al tre per cento del prodotto interno lordo perché chiaramente riflette non tanto una competitività del merci italiane ma questo scarto tra l'investimento all'interno il risparmio
Nazionale
Il problema del mercato del lavoro io davvero sono molto molto preoccupato comprendo bene condivido in pieno quando quanto diceva poco fa il ministro Calenda
Con l'esempio no ministro drammatico dell'acciaieria insomma
Qui noi abbiamo ancora undici per cento novità su disoccupazione abbiamo abbiamo abbiamo nel Mezzogiorno e questo numero sfiora il venti per cento insomma che ci trasparente ore
Non pochi italiani credo Progetti emigrare forse lo sanno
Alcuni di loro le nuove leve possono forse lo stanno già facendo
Buona parte dell'occupazione ma insomma anche la parte tanto avanzata negli ultimi mesi sussidiate da dallo Stato il mio vicino
Di casa al mare che ha una ditta romana mi diceva di essere stato io assumerà uno che non gli serve per produrre
Semplicemente perché no lo Stato mirabile analisi sussidiario
Lo fa perché casse da bollo Mazzarino sei volte no e allora sesto dello stesso
Sì saprà assumere no vorrei premia non è fesso affatto io forzato un po'il mio dire molto probabilmente servirà in una certa misura comma che aveva Marcello
Sì ma era intuitivo insomma perché assolutamente non spero che non lo sia insomma
Questa occupazione
E largamente a tempo determinato
è mediocre nella qualità
Perché di rado corrisponde alla professionalità diciamo anche agli studi
Degli occupati
Certo nella povertà
Ecco però al mio punto principale è che se anche questa bava modesta di ripresa ciclica
Sì intensificarsi
Pongo si fosse intensificata resterebbe il problema di gran fondo cioè non c'è in questa economia da oltre vent'anni
Quella che gli economisti chiamano crescita crescita di tremenda
Il fatto che non ci sia
Si evince dal due dati drammatici
In due motori di fondo della crescita di lunga lena di un'economia capitalistica sono in Italia circa vent'anni spenti sono l'accumulazione di capitale
E proprio adesso del progresso tecnico
Ci sono vetrine
Naturalmente come spesso non sempre insomma spesso accade dati Banca d'Italia sullo stock di capitale produttivo
A nel nostro paese questo stock era cresciuto del sette per cento hanno persino negli anni turbolenti
Post mille novecentosessantanove diciamo fino a metà degli anni ottanta turbolenti lo shock petroliferi
Shock salariali
E di finanza pubblica nondimeno era cresciuto del sette per cento negli anni novanta era già emerso un fortissimo rallentamento della crescita dello stock di capitale
Negli ultimi
Anni
Allora cioè da la due mila
Ciciretti
Lo stock di capitale diminuito in valore assoluto
In altri termini e gli investimenti fissi lordi che sono stati effettuati
Non sono stati nemmeno sufficienti nemmeno bastevoli
A ad ammortizzare lo stock esistente a far fronte al come si chiama logorio fisico e alla obsolescenza tecnica dello stock di capitale sul fronte della innovazione
E del progresso tecnico naturalmente qui si parla per medie insomma
Ci sono le eccezioni come la Ducati vincere corso insomma forse la Ferrari anche e l'abilità no
Tech tattica e strategica di chi la guida ma insomma mediamente l'approssimazione statistica del progresso tecnico che la produttività totale dei fattori
A ristagna in Italia tendenzialmente negli ultimi venti venticinque anni è il lunghe fasi di questo quarto di secolo addirittura è diminuita in valore assoluto
Il che
Fa stridere i miei denti resi noti perché insomma è raro che grande economia di mercato capitalistica con le stesse risorse
Si riesca a produrre a produrre meno di prima questa la condizione forse troppo negativamente
Presentata ma lo faccio per concludere con l'auspicio
Che accadano alcuni eventi favorevoli nel congiunzione fra loro
In concorso fra loro perché questa economia ritrovi la via della crescita e quindi io li ho elencati degli recito
Primo pareggiare il bilancio pubblico
Risolvere questo benedetto problema del debito
Cosa che non è possibile non siamo lontani in termini di disavanzo strutturale al netto del ciclo
Come faremo altrove o meglio insomma io continuo a ritenere che una severa come se ne esce revisione della spesa da un lato un colpo duro a chi le tasse le paga più naturalmente
Il ritorno alla crescita
Le mie proposte garantisca
Risolverebbe il problema secondo punto era investimenti pubblici io davvero forse esagero ma insomma una maniera su questo aspetto
Come Kenzo ha spiegato il mia definitiva se ben fatti naturalmente essi sono in grado sia dei con effetti moltiplicativi importanti sostenere la domanda globale che è carente c'è anche di favorire la produttività
Delle imprese quindi almeno un punto in più dal due per cento attuale a un tre per centro per moltissimo
Si potrebbe e si dovrebbe
Un altro mio pallino che però non sono in grado di precisare benissimo è che quella che Giuseppe Capograssi
Francesco restano chiamavano esperienza giuridica insomma il diritto
Particolare il diritto dell'economia del nostro Paese non è più confacente al progresso di lunga lena di un'economia complessa
E quindi immaginò una grande riflessione
Fresca sono e anche un po'eterodossa
Su blocchi
Di questo ordinamento societario fallimentare Processo soprattutto civile
Aspetti del diritto amministrativo
Che pongano alla fine della favola io questo non posso dirlo a casa mia perché mia moglie e mia figlia giurista mica ci sarebbero di casa
Ponga l'ordinamento giuridico dell'economia al servizio di una economia di me
Va bene rispetto
L'articolo quarantuno costituzionale promuove la concorrenza
Statica soprattutto di
Cioè a colpi di innovazione oltre a colpi di transitare tra i produttori questa distribuzione dei redditi non solo in Italia davvero drammaticamente sperequata
E al di là del profilo di Robin Hood sommo del giudizio morale che possiamo dare su questa condizione il punto di fondo è che la sperequazione taglia fuori dalla possibilità di contribuire alla crescita del Paese larga parte della popolazione in particolare quella meridionale
E quella giovanile più svantaggiata
Scorge una strategia per il sud almeno dobbiamo far finta di avere un'idea in testa
Per il Mezzogiorno sostanzialmente
Posso dire dimenticato Scott per qualche decennio insomma
Io ho una sola idea che ho già espresso un attimo fa cioè gli investimenti pubblici in infrastrutture insomma
Infrastrutture materiali e immateriali che
Secondo priorità difficile è stato difficile da stabilire
Andrebbero soprattutto orientati in primo luogo l'entrata a mezzogiorno
Sull'Europa
E davvero credo ripeto spesso troppo spesso lei euro è una moneta orti
Come Monica
Cosa euro
Essa è ottima
Confermato dal fatto non tanto che lancia l'inflazione
Pensavo di prendere altre ragioni ma dal fatto che questa moneta domandata fortissimamente richiesta sia per le europee sia internazionali
Quindi il problema non è assolutamente è quello
Io mi auguro davvero che sia consigliano cinque stelle soprattutto
Soprattutto
Benissimo
Di oggi condivida no il problema come lei mi pare su mi pare accennarne del naturalmente il Governo amento insomma lo stile di coordinamento europea
Vorrei parlare sotto il controllo del mio amico qui sulla destra che sognava Angelo Bolaffi diretti al centro
Cioè il nodo tedesco
Perché decisivo e lì la mia ricetta ne abbiamo discusso io e Mario Draghi sono fatti filtrare di riunioni con i nostri colleghi europei
Negli anni benissimo il rigore di bilancio ma non limitarsi a un rigore di bilancio all'Alien
Cioè il rigore di bilancio e basta
Ma rigore di bilancio alla Kenzo cioè bilancio in pareggio non debito pubblico
Non scavare le buche nel modo più assoluto
Ma tanti
Valori
Da lì ci sarebbe
Lei forse Ken sarebbe l'accordo protette sì in effetti sarebbe molto utile riempirle ore buche ma ma molti investimenti pubblici insomma lo grido dovunque e concludo davvero
Questa idea
Insomma teorie anche gli amici tedeschi più colti un po'coltivano secondo la quale Ken sarebbe uno spendaccione
Assolutamente
In contrasto con quanto Chance pensava con quanto Kenzo scritto sono sette cose
Già son troppe
E lo so
Forse non basta fa il il dubbio che affido ai nostri amici Giovanni se volete presenti ma davvero se questi eventi favorevoli
Della politica economica e della e istituzionale si realizzassero
Questa nostra economia ritroverebbe il sentiero per la crescita
A moltissimo dipenderà dai produttori italiani naturalmente dalle imprese italiane
Che hanno profondamente deluso in media negli ultimi dieci vent'anni
Che però in passato almeno in due fasi storiche in relazione all'età giolittiana
Negli anni cinquanta sessanta invece risposero
A che
A pressioni e sollecitazioni
è un contesto
Non era assolutamente propenso nel Giolitti nel negli anni Cinquanta
A configurare profitti facili per le imprese italiane
E se le imprese italiane non capiscono
Che il problema la produttività
In primo luogo un loro problema il terno
Avesse
Non rispondono come accumulando innovando
Saranno in primo luogo e se impresa che naturalmente la società italiana adulta
A soffrire
Se questo non accadrà
Io ho avuto una migliore al Senato ha un grande storico si chiamava Carlo Cipolla
Carlo Cipolla
è ora che fare con Pisanu
Non poco
Cioè in data capire la decadenza italiana cinquecentesca
Sarà comunque un successo insomma non finirà come come allora grazie mille per la
Ringrazio per
Sì
Ma appunto
No ai ringrazio Pierluigi Ciocca per l'intervento e per l'aiuto che ci ha dato anche in questi mesi con il consiglio di alcune letture tra le quali proprio che inserì cordolo
Per approfondire e studiare questi temi dal vivo delle fonti
Mi ha chiesto il ministro Calenda una brevissima replica di tre minuti
Allora
Ma no no vogliamo faccio il Libardo sul tavolo aveva
Come elemento di grande progresso di grande successo e di grande abilità avanzamento innovazione
E volevo dire ricordare i i ruoli lavorativi che vanno verso una intellettualità un una ricerca di scientificità una capacità direzionale dei dei processi generali e quindi volevo riproporre anche sia dotato di molto scetticismo il ruolo del politico che secondo me è fondi assolutamente fondamentale ci vuole la buona politica ci vuole il buon Progetto che è quello di dire ventinove gradi edili ti do un solo su scala nazionale ma a mio avviso questa è una fase dove questa proposta è rivolta al mondo globale sci ci stiamo rivolgendo
A ad una fase storica fondamentale arrivati sono e quindi da capacità ebreo vorrei richiamare nella capacità di dirigere la storia che non è solo il politico ma significa e avere una capacità di governa in Italia ambiti nei vari campi e di anche alla capacità di guida di orientamento di direzione
Ministro
Sì ma tre secondi giusto per dire una cosa io ho fatto diciamo tutto questi anni al governo dicendo che l'errore principale
Era raccontare che la crisi per sia che eravamo usciti dalla crisi no mi sono preso strali da tutti
Però non possiamo ancora contare e siamo dentro a un burrone e che non c'è una notizia positiva perché altrimenti il meccanismo del pessimismo e dell'ottimismo che sono quelli che bloccano l'Italia opposta la categoria del realismo secondo me va a farsi benedire allora il suo amico imprenditore nessun impedito italiano
Assume una persona che non gli serve perché ha una decontribuzione perché l'assume se gli serve
Sposta la decisione di assumere il fatto di avere una decontribuzione
Sui dati di fondo ce n'è uno
Le esportazioni italiane l'anno scorso sono cresciute del sette virgola quattro per cento
Non possono fare svalutazioni competitive e crescono più di quelle tedesche il doppio di quelle francesi quindi gli imprenditori italiani saranno un branco di cretini ma qualcuno capace di esportare c'è perché nuotano nel mercato e non possono svalutare
Secondo questo Paese non ha mai privilegio non è mai dato una reale stimolo agli investimenti privati che hanno una componente diversa quegli investimenti pubblici sono molto più rapidi
Nel momento in cui questo per la prima volta è stato fatto con incentivi fiscali automatici quest'anno Confindustria io non mi fido
Dice che gli investimenti privati sono aumentati del trenta per cento quello che so perché l'ho misurato e che gli investimenti incentivati sono aumentati dell'undici
L'abbiamo misurato con l'Istat e sugli investimenti in macchinari e tecnologie
Dunque il tema è che questi che è vero ci sono tantissime cose la produzione industriale aumentata mi pare questa l'anno del dominio nel due mila diciassette del tre per cento eccetera eccetera
Abbiamo rimarginato le ferite rimangono problema io faccio sempre aggiornamento che su cui mi trovo d'accordo su questo sì con Confindustria sul fatto che più o meno abbiamo un venti per cento imprese che competono
Un sessanta per cento che sta in mezzo conventi che assorbe ecco
Ma attenzione perché se il messaggio che passiamo
E che
Da un lato abbiamo risolto tutti i problemi e dall'altro siamo nel barato del disastro giuro che non si prenda una decisione comune
Allora direi che bisogna andare contemporaneamente al pareggio di bilancio
Riportando gli investimenti a cinquanta miliardi di euro diminuendo il debito pubblico è una roba che magari non ci sediamo al ministero mi spiega come si fa perché qualcuno c'è stato e fino a oggi non c'è riuscito
Il tema vero è che noi il prossimo anno e c'è un dibattito surreale che avviene nel Paese sui giornali non dobbiamo discutere se andare al tre per cento e andare sotto il tre per cento abbiamo fare lo zero nove
E dobbiamo arrivare al pareggio di bilancio e conta parlamentare era anche un po'di inflazione perché se nostro debito pubblico non lo mettiamo da nessuna parte come lei sa molto bene
L'ultimo tema gli investimenti pubblici investimenti pubblici sono diminuiti perché la spending review è stata fatta a carico degli investimenti pubblici ed è stato un errore clamoroso io sono perfettamente d'accordo con la volto grave
C'è un secondo problema che ancora più brava grazie che sono il meccanismo di allocazione del capitale
Perché se io faccio un incentivo fiscale un investimento privato l'incentivo fiscale nella forma di ammortamento super ammortamento dispiega i suoi effetti nell'anno in corso e ha un costo per il bilancio pubblico nei dieci anni successivi
Quindi ha una virtuosa allocazione del capitale se fosse un'azienda
Se il bilancio dello Stato consonanze
L'investimento pubblico ha un tempo di attraversamento di atterraggio intorno ai cinque anni
E quindi un euro messo a bilancio a oggi lo mette a bilancio oggi lo spendita quattro cinque no no aspetti non c'è un tema diverso
Dunque il punto non è quello di favorire gli investimenti pubblici rispetto a quelli privati e avere un mix giusto ma soprattutto l'andavo verso quello che diceva lei
Rita aggiornare completamente il processo amministrativo che fa atterrare l'investimento pubblico perché altrimenti se io metto lì cento miliardi
Non succede niente quello garantisco è impossibile
Vi dico solo che tutto il meccanismo degli incentivi a bando degli incentivi agli investimenti contessa Teresa è costruito per esempio in un modo per cui teoricamente io i soldi li avrei dovuti dare all'unico usano che nella classifica hamburger e prima del Politecnico di Milano
Qui ho detto Ezio bandi come farò mai più nella mia vita perché è evidente che siamo alla follia delirante questo è il lavoro da fare però ripeto tanto quanto io ho fatto una lotta con tutti dicendo non siate mai ottimisti abbiamo perso le elezioni per questa ragione per aver raccontato delle favole sul Paese
Vi prego non tralasciamo quei passi o quinto non diamo giudizi sono troppo tranchant su un Paese che ha forze vitali come dimostra l'export che oggi essenza Rete senza protezioni molto scoperta Sanza svaluta ozio
Ma
Se se
Sì visto che visto l'orario dare la parola per un brevissimo intervento professor Barone subito dopo a professor Amato per le conclusioni
Non ha veramente trenta secondi perché siccome un paio di cose dette prima su presente e futuro vorrei puntualizzare le anch'io
Ci sono due cose sostanziali che voglio dire
L'ideologia del mito dell'eccellenza non appartiene a noi è stato inventato dalla politica per giustificare investimenti più bassi per In the perché l'eccellenza si basa su una qualità media significativo è solo rilascia l'eccellenza altrimenti non nasce come i funghi e sulla qualità media in questo Paese non stiamo investendo
Secondo
La vorrei tanto deprecata e quant'altro
E la valutazione delle università sono basate ancora una volta sulla qualità media noi non stiamo misurando eccellenza sui criteri che stiamo utilizzando quindi utilizzare i risultati per trovare eccellenze è assolutamente ministri Bindi
Come pure utilizzare criteri statistici per valutare Issing i singoli un'ovvia stupidaggine
Quindi fatto utilizziamo le cose per quello che sono interpretiamo le con la loro complessità una sola parola sul futuro
Primo io non rivendico e si pensi al futuro dappertutto rivendico che è un Paese che vuole avere delle prospettive per avere qualche luogo deputato a fare questo e soprattutto c'è una differenza sostanziale tra immaginare un unico modello unificato e un unico futuro e avere invece luoghi in cui si confrontano più visioni del futuro tra molte visioni del futuro ci sarà sicuramente qualche elemento che potrà servire
Va be'io intanto in gran ringrazio tutti quelli che sono rimasti perché ci sono rispetto alla media Treccani o part-time da tempo cioè l'abitudine qui che alle sette alla chetichella
Poi comincia il dibattito e restano in quattro o cinque quelli che vogliono partecipare questa è la regola spietata di queste cose che stasera è stata infranta questo dimostra che c'è stato un interesse no anche dei vecchi che hanno parlato dai ora non fare questa retorica merito dei giovani che l'hanno organizzato a però insomma gli adulti
Ah no ora no però se continui Pier Luigi non vale ma insomma nato guarda ma
Pier Luigi e ti tolgo dalla prossima locandina
Ti stai comportando in modo ampio Ettore sono dalla locandina per definizione dall'
No stai tranquillo al contrario no molto rapidamente
Benché l'utilità deve essere per i giovani principe
Che
è ovvio che avete detto cose diverse in modo anche conflittuale ma due cose sono evidenti una Rai detta molto bene toccarlo c'è una iniquità del presente
Non constatando la quale non partendo dalla quale si trovano i giovani che il presente vivono che si staccano immediatamente e non ti riconoscono e non solo i giovani evidente che non meno dell'iniquità del presente li rende ansiosi l'incertezza del futuro
Quindi ecco non per fare seguire la logica care alla politica del da un lato e dall'altro che ristoro per le negava
A buon diritto ma esistono entrambi i profili su via ora è innegabile
Che la politica
Qui e Carlo
Dice si è occupata solo di futuro no
Ha dato per scontato non occupandosi né un futuro che non si stava verificando
E si è appiattita sul presente scontando magari che sarebbe successo quel futuro che non stava succedendo
E affidandosi in modo c'è ecco questo lo devo dire alle tecnologie
C'è una cosa che io amo molto che il legato che il ventesimo secolo ha lasciato al ventunesimo secondo Toni già tra Luigi già poco prima di morire
Aveva fatto questa formidabile constatazione avvalendosi anche di nobili citazioni che ci eravamo attraverso la proprio vibrisse tecnologiche ci eravamo immersi nei mezzi
Ma discenda se non torniamo a occuparci di Fini accadrà che perderemo anche i mezzi perché mezzi per che cosa
E è diventato un un tema generale
La immersione nel tema le tecnologie sono mezzi a che cosa servono è diventato tutto così noi l'altro giorno abbiamo fatto qui una discussione sulle partecipazioni pubbliche
Discutendo il decreto delegato centosettantacinque che il governo di cui hai fatto parte aveva approvato
E le decreto delegato che si preoccupava esclusivamente di limitare la possibilità che si rubassero si sprecano sì ma a che cosa serva forno le partecipazioni pubbliche
C'è un disegno di politiche dei servizi di politiche industriali al quale corrisponde nulla
Pensa va ad un altro ambito diverso quello politico
Si devono fare le primarie
Le primarie servono a identificare una primadonna
Una prima donna è la prima donna di uno spettacolo ma non c'è il copione non c'è la sceneggiatura non c'è lo spettacolo prima donna di che
E questo è il tema per quali fini
Ora
Se ci si pone in quest'ottica appunto ci si accorge che le tecnologie
Sono un formidabile servizio se sappiamo a che cosa servono stamattina
Noi abbiamo presentato in una sede diversa alcuni di noi
L'incontro tra una grande impresa italiana
E un
Sito carico di corsi universitari che è quello della Federico secondo Federica inventato da da da Mauro Calise
Dove tu AJ le tecnologie che permettono a studenti che non frequentano l'università
Di a vere correzioni di qualità anche superiore rispetto a quella che avrebbero in università e ti si apre la prospettiva di raddoppiare il numero dei laureati italiani
Attraverso l'integrazione interazione tra insegnamento frontale e insegnamento telematico
Potendo offrire a quello studente e tu
Del normale o o della Federico secondo i corsi dei tuoi professori e quelli dei colleghi di Stam Ford che si sono prestati a fornir Thereau
E non hai bisogno di pagare i cinquanta mila dollari di iscrizione a Stanford per avere quel corso
Cioè questa è una cosa formidabile che può accadere
Assolutamente formine omesso la tecnologia al servizio di qualcosa ecco
Questo ci manca oggi questa riflessione sul al servizio di che e ci manca la e per i giovani questo è importante la attenzione al loro presente
Faccio soltanto due esempi non entro nelle grandi considerazione che avete fatto ma lo leggevo nella
In un reso conto della propria vita di un ragazzo che era passato dal liceo all'università poco fa
Lui finché era liceo aveva un nome
Lo chiamavano per nome perché dopo qualche anno in ciascuna classe
Entra all'università nella migliore delle ipotesi il numero della tesserina che infila con la quale anche si registra e di esami
I professori non sanno chi è
Lui è uno dei tanti che fatica in questo luogo in questa università ci sono alcuni pochi che entrano nelle scuole di eccellenza e allora lì vengono chiamati per nome
Tutti gli altri
Diventano anonimi perdono né ed è l'inizio della loro vita adulta che sarà assegnata d'acquisto anonimato
Esco
Uno dall'università
Mandano i loro curricula
In genere non ricevono alcuna risposta
Mandando decine di curricoli li mandano in giro aspettano perché sono convinti che se io mando una cosa uno quello uno mi risponde
Invece nona ripresa della cosa più drammatica io ho chiesto
Ad una brava persona che lavora in una grande impresa ma come può accadere questo dice bene non sarebbe possibile che risponde Simona tutti
Le meglio organizzate fanno rispondere all'algoritmo appunto no che
Se sono quelle classiche i classici indirizzi Don't Quit Playing perché ti dicono chiaro io io sono uno che te la dice ma che non
Non fa non fa altro che dei resterà allora ecco come si fa rispetto al presente
Togliere questo sentimento di incomunicabilità
Già fare in modo che quando mandano i curricula comunque una risposta arrivi già questo avrebbe la sua importanza
Ma è l'occuparci del presente e non affidarsi solo al futuro dei mezzi e devo dire che tu sei stato uno dei pochi che e che lo ha detto
Io ero rimasto colpito quando avevo letto in un articolo di Dario Di vico la prodotte il lamento di un piccolo imprenditore del Nord che produce mollette per attaccare i panni sul filo
E che diceva
Io ascolto i politici e mi dicono che bisogna innovare che ci vuole l'innovazione tecnologica per restare sul mercato
Ma che cavolo devo innovare io le mie mollette così si fanno non c'è nulla da innovare deciso due pezzi c'è un arco
Un pezzo di metallo che diede la molla ed ecco la molletta i cinesi le vendono a un prezzo più basso del mio medica qualcuno come devo fare per vendere le mie mollette ed è e il tema che in realtà hai posto tu
Quando hai detto io non posso andare da uno che sta perdendo il posto di lavoro per dirgli che ciò che conta è il lavoro e non il posto
Perché la cosa che questo capisce che se egli foto l'opposto di lavoro non gliene importa niente a nessuno perché
Non è non è all'ordine del giorno ora
Parliamoci chiaro qui sì qui non si è fatto bene in Italia io
Non mi occupo di politica però una cosa da lettore l'ho capita che un giorno c'era la sicurezza del posto di lavoro
Poi andammo facemmo una gita in Olanda e vedemmo la flex security come spesso ci accade in Italia che i compiti li facciamo sempre a metà
Noi ci siamo presi la flex e la Security l'abbiamo lasciata in Olanda
Il risultato è che la flex security con la flex senza la Security soltanto la all'incertezza senza soluzione del futuro
Secondo me punto ci sono tutti i margini realtà per
Mettere a a posto le cose
Se lo dite voi
Questo voi avete una rendita di posizione che la retorica nazionale vi offre in realtà ce l'hanno anch'le donne ancora per poco i giovani e gli handicappati come noto l'Italia maschilista e conservatrice e vede la sua realtà in questo modo ci siamo noi maschi che siamo il e il bene poi esistono i minorati chiamati minoranze le donne i giovani agli handicappati
A un certo punto succede che le minoranze Mina orate hanno per queste ragione una rendita di posizione dicono loro una cosa viene ascoltata di più perché
La ragione di chi non ha mai avuto ragione quindi dovette voi farvi sentire realtà e questo finora è accaduto molto poco
Facendo proposte sul cambiamento perché verissimo
Che c'è stata una prevedibile propensione delle vostre generazioni ad orientarsi in politica o per il non voto o per il voto a favore di chi incarnava la protesta e così ha funzionato
Toma specie voi specie voi
Dovete
Rappresentare quella e Little dei giovani che consapevole delle ragioni della protesta della iniquità del presente e dell'assenza di futuro
Cerca di tradurre questo sentimento in proposte lei avanza le mette in circolazione
Permettetemi di dire una cosa che non dovrei dire da laico qual sono
Facendo come ha suggerito Francesco gridate
Evitate
E probabilmente qualcosa di più di quello che possono ottenere quelli delle nostre generazioni magari dicendo le stesse cose riuscirete ad ottenerlo ma è l'ingrediente essenziale non dimenticatelo della democrazia
Che fatta non da politici illuminati ma in primo luogo dalla cittadinanza attiva che illumina i politici e li rende illuminati
Le reti
Perché vuole ancora passare un minuto con noi al piano di sopra c'è un rinfresco
In genere non sono mai lauti i rinfreschi per altre carni però si suol dire un lauto rimborso Lesko