Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Letteratura, Libro.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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professore di Linguistica presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia
Radio radicale ben tornati in questo nuovo appuntamento delle parole le cose siamo felici di avere dei nostri studi Andrea Moro Barbero da radio radicale Andrea buongiorno grazie della mia vita
Allora sei un docente professore ordinario di linguistica presso scuole diversi delle superiori Iuss di Pavia dove studia teoria della sintassi delle lingue umane i fondamenti Neuro biologici del linguaggio una grossa
Sì tecnicamente complessi sia però poi praticamente molto facile si guarda l'idea è questa uno deve confrontare la struttura delle grammatiche col fatto che i bambini apprendono tutte
Indifferentemente più o meno nei primi quattro anni di vita
Allora negli anni cinquanta ci fu uno Chomsky che è utilizzò questa descrizione matematica delle grammatiche ed allora è esplosa questa caccia all'interno del cervello per vedere quali sono le strutture che sottintendono
Questo miracolo vivente che abbiamo tutti noi in testa
Però diciamo l'oggetto della nostra conversazione e questo ma non solo questo perché diciamo oltre recante pubblicazioni accademiche le tante
Il tanti saggi che ai chi è iscritto sei quindi i nostri studi per presentare il il tuo potremmo dire primo romanzo si registravano se uno ha ottenuto il primo e ultimo quelli perché si intitola il segreto di Pietramala edito dalla nave di te seguo Elia e i killer protagonista di questo romanzo e via un giovane
Linguista una sorta ne parlavamo prima una sorta di Indiana Jones delle lingue insomma gira il mondo per riuscire a trovare a catalogare lingue lontani esodi che perse un po'armene i tempi e e e viene praticamente inviato in un'attività di ricerca molto delicata in Corsica a a catalogare
Diciamo e soprattutto conoscere scriverne di della lingua di Pietramala che è un piccolissimo borgo isolato su questo panorama accorso così roccioso così carsico ecco
Innanzitutto c'è un viaggio che è una sorta di cospirazione vera rivelazione di trama ecco raccontaci un po'insomma un po'la figura di Elia e come diciamo è stato un po'anche amalgamare queste due grandi questi due grandi oggetti di studio ovvero il
La linguistica e la relativa sì ma dopo parto da Elia
Hai ragione Elia è veramente uno studioso un giovane linguista in realtà la missione
Perché gli viene affidata
è una di quelle cose quando ti capita non ci entusiasmano deve solo completare un atlante linguistico disegnato da altri progettato con altre da altre mani lo deve fornire l'ultimo tassello lui con guardava in Corsica c'è un borgo devi capire che lingua parlano e descriverla
Realtà durante questo percorso per raggiungere il borgo che è un percorso dove la notte più buia e tempestosa di sempre lui arriva e si rende conto di una realtà totalmente inaspettata
Il borgo e deserto non c'è anima viva
E non solo non c'è anima viva
Sembra stato abbandonato all'improvviso ma non c'è più nulla di scritto non ci sono libri non ci sono fogli va a cercare una parrocchia vedere certificati
E poi il terzo mistero che stiamo di fronte e che non ci sono tombe di bambini a quel punto la sua vita che sembrava semplicemente appunto il l'ultimo pezzettino di un mosaico dipinto da designato da altri
Si capovolge e lo diventa protagonista agguanta questo mistero mi si fa travolgere da questa storia e dall'inizio appunto il desiderio di decifrare e di capire che cosa tiene insieme queste tre assenze la Pietramala
Ecco le nenie rudimenti di studio e di linguistica c'era un un linguista Steiner che diceva ritrovato con questa frase che spesso diciamo miti mia accompagna anche dei processi di ragionamento dice
Buona parte dell'attuale linguistica vorrebbe che le cose fossero primitive di quanto sono in realtà ecco e questo diciamo è un po'il senso del romanzo a mio avviso cioè Steiner diciamo
In qualche modo liquidava con una con il suo fare abbastanza sbrigativo e risoluto Orio buona parte insomma degli studiosi che volevano insomma
Dare una sorta di addizione e in questo romanzo in qualche modo scene lo stesso potere avvincente la linguistica diventa metafora un po'se la complessità dei tempi che viviamo qualora non un regalo per Marco citazione
Coi tempi erano una delle anime del romanzo tra l'altro sempre volendo citare mio maestro Chomsky lui a sia negli anni Cinquanta che oggi utilizza una parola che raramente licenziati utilizzata la Parola e mistero e lo dice a proposito del linguaggio intanto perché noi capiamo veramente pochissimo del linguaggio
E in secondo luogo perché ci sono gli aspetti del linguaggio
Inclusa fondamentalmente la libertà e la creatività con cui noi possiamo comporre ogni volta frasi nuove che probabilmente non riusciremo mai a spiegare in modo algoritmi ecco quindi la pretesa di una visione in cui tutto si capisce
Una una libresco ma avrebbero detto i greci una forma di violenza nella verso la realtà i in Pietramala queste assenze prendono proprio il sapore di una sconfitta se si vuol vedere la vittoria su tutto in fondo invece di una breccia dà la possibilità di capire se non si accontenta di seguire un filo rosso per quanto sottile nella storia del linguaggio
Ecco un'altra caratteristica di questo libero è la sua lotta potremmo dire con l'effimero
Perché diciamo
Le tue riflessioni soprattutto in sede iniziale diciamo c'è il all'inizio di di ogni citazione biblica si dice sempre in principio fu il verbo cioè il verbo era presso Dio
Etoli dice che in questo libro in principio nessuna Bari una banalissima preposizione il nome disadorno di un monosillabo seguito da altre etichette grammaticali niente di più in principio qui c'era solo un ordine senza significato
Le sostenitore di un pensiero senza pensiero come una carcassa vuota di un inserto di un insetto asciugato dal tempo ecco il libro inizia fondamentalmente con una apre posizione però inizia anche con una presa di consapevolezza nei confronti dei lettori insomma e qui non vi stiamo spiegando di niente dovete in qualche modo addentrarci
Dobbiamo addentrarci insieme in un mistero che dobbiamo andare risolvere insieme allora in questo modo come questo segreto rimasto nascosto da secoli diventa in qualche modo un segreto condiviso collettore verso e poi anche un po'il senso letterario di questo limite
Sì sì ricco forse se dovessi scegliere il singolo movente che mi ha spinto a scrivere questo libro è esattamente quello che residua del sociale una specie di chiamata in correo per così dire cioè l'idea che quello che volevo fare era sì di raccontare una storia ma di fare in modo che le domande fossero condivise con chi legge
In realtà senza voler svelare appunto ingresso gliela la trama come si svolge prima di dei degli ingredienti tipici tipici delle avventure alla Indiana Jones voi
Però si dovesse punto c'è un singolo moventi direi che è un libro sul fidarsi
E tutto sommato mi sembra che a tanti livelli la questione del fidarsi diventa uno degli argomenti centrali nella cultura contemporanea fidarsi di chili regge per tre la città fidarsi di chi scrive
Fidarsi anche
Della scienza vuol dire fondamentalmente a rendersi conto che siamo nella prima per la prima volta nella storia nota dell'umanità
In cui facciamo più fatica a scartare l'informazione che andare a cercarla ecco questa questione del fidarsi e quindi di affidarsi a qualcuno che ci aiuti a destreggiarsi
Voleva essere uno dei punti centrali e all'interno della trama perché all'inizio e li ha Elia ramo il suo percorso fa in Corsica
E poi per una strano fatto per un per un amore per una ragazza che in realtà era stata contattata da un americano la storia si trasferisce a Manhattan sollevi le due isole preferite nel senso che c'è passato la cantina sia di qui che di là e quindi voluta anche condividere questa cosa però
A Manhattan l'acquisto del fidarsi diventa centrale
Esattamente come dicevi tu proprio uno dei punti che muovono che muovono il libro
Ecco un'altra dimensione molto forte in questo libro ridiventa anche una dimensione paradossale perché è difficile trovare
Dei libri che si reggono sulle assenze questo in realtà anche qui neanche un libro dove le assenze danno sostanza tutto quanto insieme a tutto il predicato
Diciamo quello che farai gli erano sarà anche riuscire a trovare una sorta di filo conduttore in queste assenze ecco qui diciamo
Si va quasi nel dantesco Andrea cioè nel senso Assante cercava con i suoi gironi di trovare qual era la sostanza che fosse mancata all'interno della storia dell'umanità e dell'uomo insomma il fisico alto imprecato non è nient'altro che un'assenza nei confronti di se stessi e qui
Diciamo in un in un mondo diverso ovviamente
E dove punto c'è anche una dimensione che si unisce al fantastico al noir queste assenza in qualche modo ci riguardano molto più da vicino non solo solamente una parte della trama del libro
Intanto appunto la visione del male come assenza di beni una visione agostiniano non potrà non posso che condividere la la questione
La questione delle assenze è una e proprio in qualche modo la voglia di dire che noi dobbiamo cercare di comprendere la realtà anche per quello che non c'è
E in questo senso egli era mo'si destreggia proprio all'interno di queste assenze cercavo di spiegarle c'è un termine
In medicina che si chiama sindrome novella si una sindrome c'è tutte le volte che tu hai un concorso perché vuol dire la stessa cosa di sintomi ci si posso spiegare per un'unica causa che però non è
E però c'è scusi non potrebbe stare in piedi da sola con lui è un po'come se cercasse la spiegazione la sindrome di Petramala poi ti confesso una cosa che non ho mai detto nessun'altro pubblico però siamo talmente in sintonia che mi sento di dirla tu hai citato Dante
In tanti mi hanno chiesto come mai ho intitolato il segreto di Pietramala questo libro contiene un sacco di citazioni nascoste è una la la voglio condividere Conte Pietramala
è il nome che Dante nel De vulgari eloquentia attribuisce alla città dove tutti credono che la loro lingua sia stata la prima lingua parlata
E lo dice come della grandissima Pietramala eccetera eccetera ecco e quindi Pietramala vuol proprio essere in fondo la città che sta per tutte le pretese che l'uomo ha di essere unico migliore in questo senso allora citazione dantesca centra direttamente
Ecco
All'interno di questo viaggio in qualche modo Elia scopre una serie di
Di aspetti anche della sua anima e del suo io che ovviamente loro porteranno anche ad un momento di crisi quasi ad un momento di crollo delle sue precedenti dei suoi precedenti certezze
Ma diciamo questo è un romanzo anche che ci insegna che fondamentalmente la la la lingua non è qualcosa di così staccato rispetto al nostro al nostro vivere al nostro essere e forse
Quella crisi d'identità con la crisi di crollo della nostra lingua non è nient'altro che una crisi di crollo del nostro io allora Elia diventa un po'diciamo su grandissime su vastissima scala
Il ritratto nel nostro Paese soprattutto del nostro continente perché poi essendo linguista francese diciamo anche in qualche modo un po'la spocchia dell'Accademia potrebbero chiamarla così cioè
Sì sì tra l'altro appunto la questione
La questione
Della lingua della lingua assente
Diventa un po'
Uno dei temi centrali se appunto come si diceva prima se accettiamo l'idea che lo che la nostra lingua sia un po'l'impasto che risulta dal nostro essere biologico il nostro stare nel mondo
In un certo senso lo spazio per lingue artificiali non c'è certe e allora in questo senso io ho usato anche un trucco all'interno del romanzo perché certe volte noi abbiamo una una bestia nera che ci confonde nelle valutazione che l'abitudine
Ci capita spesso di renderci conto che abbiamo i valori e le cose quando queste vengono a mancare si tratti di affetti di oggetti il Clini dissapori
E questo è uno dei modi in cui noi capiamo che il mondo che le cose si riconoscono da un'assenza premuroso al proprio capire che anche il nostro corpo contribuisce a farci conosce la realtà siamo fatti con gli occhi le orecchie le gambe le mani allora una un trucco che ho dato che
Che caratterizza Elia che ha undici dita
E e da piccolino quindi si chiedeva come va il mondo visto su base undici e quindi per esempio lui crede che quando conterà le uova che vanno in dozzine ce ne sia sempre uno in omaggio quindi era l'idea di far capire che in fondo
E noi vediamo il mondo anche infiltrati al nel modo in cui siamo costruiti certe volte io lezione ai miei studenti dico sempre e che la la la famosa diciamo i il e il motto città dove si dice
Il logos si è fatto carne cosa andrebbe rigirato certe volte visto anche come la carne si è fatta Logos o per lo meno far vedere che l'OCSE carne almeno per quanto riguarda l'uomo sembrano essere un rimpasto dove non si riesce a distinguere l'uno dall'altro
Ecco in questo libro la lingua
In tutte le sue accezioni misteriosa segreta però al tempo stesso diventa sempre
L'arma più spietata e più forte che hanno a disposizione i nostri protagonisti che ha a disposizione un'umanità diventa in qualche modo un elemento di riscatto in chiusura Andrea
Oggi come oggi il dibattito non tanto linguistico però il dibattito rispetto alle parole rispetto alla lingua sembra essere diciamo fermo un po'un binario morto oggi diciamo si riflette di più sui contenitori che sui contenuti
Sir ingaggia una battaglia rispetto alle fichi Minutes magari dimenticando
Che lo strato forse prima
Delle diciamo dei contenitori appunto e del modo è proprio la sostanza quello che si comunica
Pensiamo forse che
La lingua sia un universo che ci Fossa esser comodo per modificare il pari di per influenzare l'opinione pubblica lanciamo parole lanciamo slogan lanciamo anche in qualche modo e inganni come sono quelli che i clienti questo libro cerca di di superare per arrivare poi alla diciamo alla disvelamento ma ecco siamo consapevoli dell'importanza della lingua attua viso cioè nel senso siamo consapevoli del fatto che
Se
Diciamo il il In principio era il verbo
Che non è solamente una proposizione iniziale appunto un modus iniziale
Ma è è in qualche modo una dichiarazione di importanza che gli antichi danno e che Dio dà alla parola cioè nel senso la parola crea tutto altrimenti avrebbe detto in principio era e lo so una trivella lesioni Martello un albero non so In principio era la parola penso ci dà l'idea di come la parola sia un'identità di creazione
Guarda io su questo sembrano d'accordo non è che invece non mi appaga c'è una in un in un altro libro che voi intercapedini
Prendere in esame un una
Una frase nella genesi c'è una cosa che mi ha sempre colpito tantissimo l'Antico Testamento quando Dio smette di creare la realtà si ferma e inizia ad ascoltare la sua creatura l'uomo dare i nomi alle cose
Ecco un Dio che ascolta mi sembra una una un fatto
Straordinari occhi capovolge certo non possiamo creare una realtà noi possiamo soltanto teneva raccontò l'ambiente le cose le persone però possiamo dare i nomi in questo siamo simili cosa dicono
L'immagine e somiglianza non è evidentemente l'aspetto fisico altrimenti forse non sarebbe questo il caso almeno almeno per per molti però è molto importante la questione della creatività cioè noi esseri umani siamo dotati di questa capacità
Che non riusciamo a trovare nient'altro di costruire pensieri ricco combinando un numero limitato di mattoni che sono le nostre parole detto questo due cose sono importanti a dire una sono totalmente d'accordo con te sul fatto che le osservazioni sulla forma spesso nascondono la carenza di contenuti
La preoccupazione che la gente ha sul deterioramento delle lingue non tiene conto del fatto che le lingue sono organismi vitali che cambiano pensate soltanto a quanto stupida sia l'idea della purezza della lingua prendiamo l'inglese l'inglese sono dividiamo infette
In tre grosse fette ha soltanto il trenta per cento diciamo di radici di carattere anglosassone le altre sono francesi e altri sono lattine
I nostri dizionari sono la testimonianza che le lingue non sono nient'altro che una stratificazione di immigrazioni dove le persone condividono anche le parole
Certo ci vuole la capacità che una società metta in condizioni i giovani di poter usare linguaggio come strumento per emanciparsi per controllare per capire quello che accade intorno
Però per far questo non bisogna accanirsi contro le abbreviazioni dei telefonini sulle prevenzione fossero state un problema
L'impero romano durava cinque minuti se la gente guarda una lapide romana tra un'abbreviazione in altre parole o forse anche di più il problema caso mai e l'incapacità a mantenere l'ascolto la narrazione perché i tempi della descrizione sono subordinati ai tempi delle vendite pubblicitarie
Bene allora il tempo purtroppo fossero esposizione sta per finire terminato
Grazie ad Andrea Moro per questa conversazione interessante che venti minuti abbiamo cercato di toccare tanti temi ma soprattutto abbiamo cercato di raccontare per i nostri ascoltatori
Il segreto di Pietramala edito da la nave di te sei ore la collana oceani quindi grazie ad Andrea Moro vi consigliamo il segreto di
Pietramala grazie cioè grazie allo scoperto grazie a Luciana Bruno in regia e grazie a voi che ci avete ascoltato fino a questo momento rimanete con noi perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale
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