Sono stati discussi i seguenti argomenti: Elezioni, Esteri, Germania, Italia, Merkel, Politiche 2018, Pompeo, Rassegna Stampa, Tillerson, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
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Quel giornalismo Dottorini radio radicale giovedì quindici marzo questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi ci occuperemo della situazione politica in Italia lo faremo con due articoli un commento di Martin Wolf columnist del
Mercoledì del Financial Times il risultato delle elezioni italiane
Dimostra linea dei guai Texa della zona euro secondo Martin Wolf se la prosperità non verrà distribuita Meglio tra i Paesi membri l'Europa continuerà ad essere vulnerabile a rivolte politiche poi vedremo un commento dalla Süddeutsche Zeitung
Ai perdenti lago della bilancia questo il titolo il quotidiano di Monaco sottolinea che il Partito democratico ed è un po'il paradosso di queste elezioni
Che detiene le chiavi del potere di chi sarai il prossimo presidente del Consiglio andrà dunque al governo parleremo anche di Germania perché ieri Angela Merkel
è stata eletta per la quarta volta cancelliera
Quasi sei mesi dopo le elezioni dello scorso settembre vi proporremo l'editoriale di oggi di le monde Angela Merkel non deve sbagliare la sua uscita di scena uscita di scena
Politica in teoria tra quattro anni e chiuderemo con Donald Trump la sua caotica politica estera licenziamento di Rex il sono il Segretario di Stato via Twitter
Leggeremo due editoriali uno dal Washington post tram pugni gli atti il son un'ultima volta
Secondo il post til sono è stato debole come Segretario di Stato ma le sue debolezze
Non spiegano la ragione di questo licenziamento chi invece saluta positivamente
Più che il licenziamento di il son la nomina di Pompeo capo della CIA
Al suo posto come segretario di Stato e Wall Street giornale in un editoriale dal titolo la promessa Pompeo al Dipartimento di Stato Trump scegli un eccellente diplomatico che condivide la sua visione in politica estera
Come già pro dall'Italia e dalla Financial Times che ieri pubblicava un commento di Martin Wolf dal titolo il risultato delle elezioni italiane dimostra l'inadeguatezza della zona euro andiamo a leggere i risultati delle elezioni in Italia sono una lezione per l'Europa
Italiani un tempo erano i più entusiasti sostenitori del progetto europeo oggi non è più così
La combinazione di malessere economico impotenza politica ha screditato non solo l'élite politica italiana ma anche l'impegno del Paese nei confronti dell'Unione Europea
Questo non significa che l'Italia se ne andrà perché i costi sarebbero troppo alti ma significa che la minaccia di frizioni tra l'Italia e l'establishment europeo e di ulteriori crisi finanziarie ed economiche oggi è molto più significativa per il columnist del quotidiano della City che prosegue
I risultati delle elezioni sono scioccanti quasi tanto quanto il referendum sulla Breguet zitelle lezioni di Donald Trump
Il cinquantacinque per cento degli elettori italiani ha scelto partiti euroscettici anti establishment in movimento Cinquestelle una Morfov partito di protesta ottenuto il trentadue per cento
La lega cioè l'estrema destra nazionalista con cui è stato il diciotto per cento il Partito Democratico su cui l'establishment europeo aveva riposto la sua fiducia crollato dal quarantuno per cento di quattro anni fa al diciannove per cento
Forza Italia è precipitata quattordici insomma la rivoluzione populista a divorato i suoi genitori quali sono i motivi di questo disincanto Wolf ovviamente entra nel dettaglio
Della situazione economica con cifre noi assumiamo così columnist del Financial Times punta il dito contro gli squilibri dello sviluppo economico dei vari paesi della zona euro l'Italia negli ultimi anni
Rimasta costantemente indietro rispetto alla gran parte dei suoi partner le cause delle deludenti per forma dell'Italia sono principalmente interne vanno ricercate soprattutto nelle debolezze strutturali del Paese e del suo sistema
E dico economico ma anche l'adesione alla moneta unica contribuito perché impedito i governi italiani di realizzare quelle svalutazioni competitive che in passato avevano permesso l'economia di aumentare pile distribuire ricchezza tra la popolazione insomma secondo Wolf l'euro a una parte di responsabilità nel risultato delle recenti elezioni quanto meno perché è un facile capro espiatorio Esterno che politici senza scrupoli hanno efficacemente sfruttato
Perché analizzare la frustrazione
Dell'elettorato italiano inoltre la percezione che le decisioni che contano vengano comunque prese a Bruxelles o Berlino in una Roma ha spinto gli elettori italiani
A votare in massa ripartiti populisti ed euro scettici perché una recessione prolungata con un alto tasso di disoccupazione a inevitabili conseguenze politiche scrive Martin Wolf ma la più grande frustrazione potrebbe essere proprio il fatto che gli italiani si votano ma non hanno vero margine di manovra la questione e più chi sarà eletto o non eletto per condurre politiche che in realtà vengono decise a Brussel e Berlino non si vota su quali politiche e allora perché non votare per un clown un partito creato da un clown
In fondo non fa grande differenza Ri rispetto ciò che deve fare d'Italia almeno ci si diverte di più
Ora prosegue ancora
I farmaci onta anche alcuni economisti italiani sostengono che il Paese potrebbe ottenere un po'di libertà e mettendo quella che viene definita munita fiscale una moneta parallela che potrebbe essere usata per pagare le tasse
Questo è tecnicamente possibile ma creerebbe norme hysteria nel Nord Europa visto che eliminerebbe di fatto il monopolio della politica monetaria dalla Banca centrale europea
Ma il fatto stesso che un'idea così estremista venga discussa dimostra le dimensioni del disincanto in un paese così grande
E importante la conclusione di Martin Wolf che fino a quando la zona euro non sarà in grado di generare prosperità meglio condivisa
Rimarrà vulnerabile a rivolte politiche la debolezza del sistema più l'impotenza delle politiche democratiche al solo livello che conta cioè quello nazionale rimane una ricetta favolosa per il populismo e la fragilità Italia come molti notano è troppo grande per fallire troppo grande per essere salvata
Ma i suoi elettori sono passati dall'euro Filia all'euroscetticismo piaccia o no i rischi di ulteriori sconvolgimenti sono grossi così
Martin Wolf sul Financial Times di ieri
La Sueddeutsche Zeitung invece
Notava sempre ieri
Che l'esito paradossale di queste elezioni di dare ai perdenti largo della bilancia politica questo il titolo
Scrive il quotidiano di Monaco dopo le elezioni del quattro marzo l'Italia politicamente divisa in tre blocchi nessuno dei tre ha ottenuto abbastanza seggi in Parlamento
Da governare da solo e dal momento che una coalizione tre cinque stelle la lega appare una via impraticabile il Partito Democratico ora gioca un ruolo fondamentale nonostante la sua netta sconfitta nelle urne il Pd sta sperimentando un dilemma simile a quello della spende socialdemocratici in Germania
I loro deputati sono fondamentali per la definizione degli equilibri di governo e si chiede responsabilità per il bene della Repubblica
Per il momento Matteo Renzi segretario dimissionario del PD ha dichiarato che gli italiani hanno dato un chiaro un chiaro verdetto hanno assegnato al PD il ruolo d'opposizione non mi arrenderò crea ha scritto coerenza in una lettera inviata lunedì alla direzione del partito
Alcuni ipotizzano che l'ex premier posso fondare un proprio di partito riformatore sul modello del presidente francese emana il marco un eventuale accordo di governo ci sarà solo se il Pd si darà una nuova leadership
Non si sa chi sarà il successore di Renzi
Se il presidente del consiglio uscente Paolo Gentiloni ministro dei Trasporti Graziano Del Rio con l'agricoltura Maurizio Martina
Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti tutti rappresentano una linea diversa Gentiloni del rio sul non politici
Cristiano sociali Zingaretti esponente dell'ala postcomunista martire un centrista dopo le elezioni europee del due mila e quattordici ricorda ancora la Sueddeutsche Zeitun il PD ha perso più di cinque milioni di elettori
Molti non hanno votato Pd e alle ultime elezioni perché sono delusi e confusi sulla scelte liberali del partito
Ben uno virgola otto milioni di ex elettori del Pd il quattro marzo hanno scelto i Cinquestelle ecco perché intellettuali di sinistra
Oggi vorrebbero che il PD appoggiasse un Governo dei Cinque Stelle se necessario dando il sostegno a un governo di minoranza con alcuni punti di programma concordati
Ricorda la Süddeutsche basterebbe che il Pd si astenesse al momento del voto di fiducia ma per il momento la risposta
E no il punto però che ancora presto le elezioni ci sono state solo dieci giorni fa
I giochi tattici sono appena iniziati e i tedeschi non hanno forse ha dimostrato che la formazione di un governo a volte può richiedere più di cinque mesi
Così la Sueddeutsche Zeitung che ci porta alla Germania e Angela Merkel eletta ieri per la quarta volta
Cancelliera
è a questo che dedica il suo editoriale le mondo oggi Merkel non deve sbagliare la sua uscita di scena il titolo scrive il quotidiano francese finalmente quasi sei mesi dopo le elezioni Angela Merkel è stata nuovamente eletta cancelliera
Ieri da una maggioranza di deputati tedeschi in un'Europa in cui ogni elezione dal Regno Unito Italia passando per la Francia o l'Austria assomiglia a un gioco lascia o raddoppia la Germania appare
Come l'eccezione il quarto governo presieduto da Angela Merkel anche se ci sono volti nuovi Benvenuti non differisce il mondo fondamentale dalle grandi coalizioni precedenti formate dai conservatori del socialdemocratici nel due mila e cinque nel due mila e tredici
Ci si può fare di citare di questa stabilità della principale economie della zona euro e moderna covo non può che
Rallegrarsi di avere a Berlino interlocutori più sensibili alle sui tesi di quanto lo sarebbero stati quelli di una con la coalizione formata dalla sede UDEUR Verdi delibera ridere sperperi come era stato inizialmente tentato nell'autunno due mila e diciassette ma ricorda le monde la stabilità tedesca non deve illudere
Le venticinque settimane che sono state necessaria Merkel per formare un governo un record così come la presenza massiccia del partito di estrema destra di Alternativa per la Germania al Bundestag dimostrano che il Paese e meno stabile di quanto appaia e sfide che attengono attendono il Merkel quattro sono tanto importanti quanto quelle degli anni scorsi
Certo l'euro non è più in pericolo come nel due mila e nove ma tra la progressione degli euroscettici dei populisti in Europa il rafforzamento di regimi autoritari in Cina Russia e Turchia
E la minaccia di una guerra commerciale lanciata dagli Stati Uniti Merkel ha di fronte un clima più stile che mai
La cancelliera dopo aver pensato che il commercio fosse il modo più sicuro per avvicinare i popoli che Washington fosse il partner su cui la democrazia tedesca poteva contare in ogni circostanza deve rivedere i suoi schemi mentali
La Germania dovrà adattarsi a un mondo più protezionista e aumentare la sua spesa militare
In questo contesto secondo le Monde Merkel non avrà altra scelta se non appoggiarsi sulla Francia
Va beh lì non lo sarà un partner facile per Parigi tra conservatori tedeschi Ostilia più solidarietà finanziaria nei confronti del resto della zona Euro e socialdemocratici molto riservati sulla difesa europea
Ma Kron dovrà rapidamente riconoscere che quella dell'Unione europea sarà una battaglia difficile da vincere
Già in febbraio e conservatori tedeschi non avevano sostenuto la sua idea di creare delle liste transnazionali alle lezioni europee del due mila diciannove
Infliggendo al presidente francese una sconfitta simbolica di cattivo augurio
Ora che alla testa di un governo che fa del rilancio dell'Europa la sua priorità Merkel non può più tergiversare è nel suo interesse ma anche in quello dell'Unione europea per la cancelliera si tratta di non sbagliare la sua uscita di scena politica la sua eredità in sostanza così l'Hammond nel suo editoriale
Di oggi vedremo naturalmente come evolverà questo dibattito sul futuro dell'Europa anche perché con la situazione politica italiana ve l'abbiamo raccontato un po'attraverso la stampa internazionale negli scorsi giorni questo dibattito rischia di arenarsi
Del chiudere invece gli Stati Uniti Trump Rex Stiller son
Questa politica extra che va un po'in tutte le direzioni il Washington post l'editoriale di ieri tram punì gli arresti il sono un'ultima volta e riconosce il quotidiano americano Rex il sono è stato un tentativo fallito come segretario di Stato o sfortunato il veterano dell'industria petrolifera non ha mai avuto alcuni degli elementi essenziali della diplomazia inclusa un un un una conoscenza o meglio un'attenzione per la comunicazione pubblica ha danneggiato il Dipartimento di Stato trascurando i diplomatici decine se ne sono andati ha condotto una pessima riorganizzazione della diplomazia trascurato anche i principi americani minimizzando i diritti umani e si è dimostrato inefficace come negoziatore
Che si tratti di alleati degli Stati Uniti come gli Stati del Golfo o avversari come la Russia ma sottolinea il Washington post
Nessuna di queste debolezze sembra spiegare perché il presidente Trump abbia deciso all'improvviso di licenziare il son con un tweet
L'ultima di molte umiliazioni che il presidente inflitto al suo più importante diplomatico Trump in passato
Ha suggerito che l'obiettivo son non avevano la stessa visione
Di politica estera che è vero diverso non ha opposto resistenza i tentativi del presidente di cancellare l'accordo nucleare con l'Iran
L'Accordo di Parigi sul clima
Si è opposto al trasferimento dell'ambasciata americana a Gerusalemme quando Tilley assunsi espresso a favore della diplomazia con la Corea del Nord Trump ha twittato che era una perdita di tempo poi nel giorno in cui i killer sono ha detto che negoziati con Kimi un gong
Erano distanti Trump ha dato il suo accordò un summit con il leader nordcoreano cosa che disturba ancora di più Trump non ha sostenuto e non sostiene la linea della fermezza che il sono aveva adottato ha ragione
Contro la Russia di Vladimir Putin negli ultimi giorni il segretario di Stato aveva detto di essere d'accordo con il governo britannico sul fatto che la Russia
Debba essere ritenuta responsabile per un attacco con gas nervino sul territorio britannico ma Trump martedì è stato molto più ambiguo suggerimenti suggerendo che l'Amministrazione americana vuole ottenere altre prove prima di prendere
Una posizione netta mai Pompeo direttore della CIA ex membro del Congresso che Trump ha nominato al posto di killer sono come prossimo segretario di Stato proseguono Washington post
E più in linea con la Casa Bianca Pompeo condivide il disprezzo di Trump per l'accordo nucleare con l'Iran che ha parlato di cambio di regime in Corea del Nord come obiettivo sembra che Pompeo abbia abbia legato con Trump abbia forgiato un vero rapporto è considerato come
Ménage per migliore di te il sono o meglio ha fatto meglio alla CIA di quanto ti il sono abbia fatto il Dipartimento di Stato da questo punto di vista Pompeo se le cose andranno bene potrà restaurare il morale il professionali Isma'della la professionalità della diplomazia americana
Ma Pompeo dovrà anche fronteggiare sfide gravi e questo sin dall'inizio Trump e a due mesi dalla prossima scadenza per rinnovare la sospensione delle sanzioni sull'Iran
Il sannita qui Trump si è impegnato con la Corea del Nord potrebbe essere convocato entro la fine di maggio il Regno Unito chiede il sostegno dell'America nel rispondere all'attacco con il gas nervino su tutte queste questioni Trump
Sta ballando sull'orlo del disastro dallo scontro conta era né per il quale gli Stati Uniti sono mal preparati a una spaccatura con l'alleato più stretto dall'America cioè il Regno Unito sulla questione Russia
Pompeo oltre alla candidata di Trump la CIA
Gina a Spello ora dovrà ottenere la conferma del Senato
Visto che la condotta di Trump in politica estera diventa sempre più caotica alcuni paletti del congresso sono più necessari che mai conclude
In Washington post invece saluta positivamente uscendo dalla linea un po'consensuale sulla questione ti il sono wall street journal
In un editoriale dal titolo la promessa di Pompeo il Dipartimento di Stato per il quotidiano economico Trump scegli un eccellente
Diplomatico che in più condivide la sua visione in politica estera e e questo potrebbe fornire un po'più di coerenza alla politica estera di tram staremo a vedere però oggi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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