Tra gli argomenti discussi: Cultura, Letteratura, Libro.
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scrittore, regista e sceneggiatore
Radio radicale bentornati e questo nuovo appuntamento delle parole e le cose siamo felici di essere nuovamente in compagnia di Gianni Amelio bentornata radio radicale ben trovati tutti
Allora all'oggetto della nostra conversazione di oggi padre quotidiano che suo ultimo romanzo edito da Mondadori l'ora un libro particolarmente intenso particolarmente costoso dicevamo in termini di scrittura in termini di compenetrazione umane all'interno di queste pagine anche il titolo a me ha immediatamente colpito perché di solito l'assonanza dovrebbe pane quotidiano invece il padre quotidiano sembra essere il pane quotidiano di un figlio
Allora innanzitutto prima di entrare nel vivo di questo romanzo come è stato scriverlo
è stato uno un lavoro di scavo chiaramente dentro un rapporto che il rapporto che ha modificato la mia vita
Ormai da venticinque anni non mi sembra addirittura ovvero che siano passati così velocemente questi venticinque anni io ho venticinque anni fa ero in Albania e stavo girando l'America
Il film senza l'apostrofo l'America senza proposte
Nel nord dell'Albania che
Diciamo la parte corrisponde al nostro Sud quindi la parte povera del Paese
Io ho incontrato uno della mia età
Più o meno poi ho scoperto che la più giovane però dimostrava più anni di me addirittura perché aver fatto tanti anni di miniera di carcere in miniera
Come in qualche modo ribelle al regime di Enver Hoxha
E quest'uomo
Ma l'atto con
Dei problemi
Abbastanza gravi
Un giorno
Mi ha detto mostrandomi suo figlio
Fino a oggi è stato figlio mio fatti da domani si è figlio più
Era una cosa sconcertante per me quasi già farmi paura per la responsabilità che mi dava
Però anche sconcertante per suo figlio perché
Nel libro si racconta anche proprio la reazione del figlio quando il padre dice quest'oggi
E io ho dovuto un po'faticare Ada
Ad accogliere questa
Questa questa supplica più saprei dire questo ordine poteva anche essere un ordine perché lui lo diceva con una forza
Alla quale era difficile ribellarsi
E allora io ho avuto
La sola idea che mi sembrava giusta in quel momento cioè non di adottare un figlio
Ma di portare qui al mio paese
La sua famiglia
Lui compresso lateralmente
E quindi
Io ho acquisito una famiglia non solo un figlio poi ho adottato quando lui ha compiuto diciotto anni adesso ne farà quarantadue il mese prossimo
Tre figlie tre nipoti niente religiose
E ed è una storia felice
Una storia alla quale manca solo una cosa diciamo la presenza
Il suo padre naturale che non c'è più
Mentre c'è ancora sua madre che vive con
In Italia
Non viviamo insieme perché
Ogni tanto dei ritorni in Albania passa l'inverno qua perché
In montagna in Albania sommarie un po'duro con la neve il sospetto tutto quanto insomma
Ecco all'interno di questo libro ovviamente si trovano delle tematiche che sono intime ma universali perché il tema poi nella paternità è un tema che riguarda tutta l'umanità da vicino se pensiamo ai racconti dei Vangeli la figura del padre putativo diventa il primo interrogativo fondamentalmente nel percorso di educazione di quelle bambino che si chiama Gesù che sarebbe poi diventato uno dei personaggi storici più importanti della nostra storia e al tempo stesso noi stessi facciamo i conti quando ci guardiamo allo specchio ogni mattina con la figura dei nostri genitori e c'è appunto la frase di quarta di copertina
Che dice quando di un bambino si dice è il ritratto di suo padre gli ha staccato la testa il Papa si gonfia di orgoglio invece sogna un figlio il quale con pazienza e fortuna potessi un giorno somigliare io
E questo diciamo è un uno scarto secondo me nuovo dà anche una dimensione nuova della paternità nuova Mantica al tempo stesso i figli non sono di chi li fa spesso non sono neanche provenienti da la propria biologia ma sono del mondo e al mondo in qualche modo vanno restituiti
Questo è un antichissimo ore serene però spesso ignorato dalla società e dalla letteratura dal cinema insomma c'è sempre il concetto di possesso dei figli dell'amore di tutto quanto quello a cui teniamo quindi questo lo definirei anche un romanzo contro il possesso
Assolutamente sì diciamo che un romanzo contro la cosiddetta legge del sangue
Che io
Per tante ragioni rifiuto
Io penso che
Il sangue sia
Qualcosa di secondario nel rapporto che poi si sviluppa tra il ruolo del padre del proprio figlio
E forse
Nel figlio naturale
C'è come una specie di sentimento quasi
Soldi rassegnazione quando a un minimo di scontro con il padre perché con il padre si arriva sempre al momento del giusto no
Questo fatto che
Torna sempre no e mio figlio sangue del mio sangue
A me sembra davvero qualcosa di molto
Pericoloso
Nel senso che il padre che tiene sotto scacco suo figlio in quanto sangue del proprio sangue e qualcuno che non lo lascia libero
Mentre io quando ho adottato mio figlio
L'ho lasciato dal giorno stesso
Libero delle sue scelte libro dei suoi incontri libero di essere se stesso e di darmi come dicevi tu leggendo la quarta di copertina anche le sente più
Di una vita diverso di una vita che magari ecco io avrei potuto prendere come esempio Drury io mi sento molto modificato dall'esperienza
Paterna nei confronti suoi di mio figlio per tutto quello che lui ha saputo danni io ho seminato ma a raccogliere sono stato sempre io non sono
Per converso incrociato molto importante anche perché diciamoci vogliamo anche un po'dell'antropologia espresso in alcuni saggi si legge che una generazione di genitori troppo orgogliosi ha reso umanità immobile
E e forse è il caso di un po'del di diciamo di di questo trionfante vincono sanguigno che che spesso insomma esci
Ci accompagna i e mentre la storia del nostro Paese in primis ma poi i tanti altri posti del mondo e composto da storie fatte in questo modo cioè le famiglie si sono sempre intrecciate o per vincoli legati alla fame o per vincoli legati alle guerre a diciamo i tanti orfani tiene anziché finire in un orfanotrofio triste rimanevano magari dal vicino di casa dallo Zio lontano insomma
Spesso le storie migliori vengono proprio da ragazzi o ragazze che in qualche modo hanno dovuto approvare Sotudeh approdare in un'altra famiglia non naturale tra virgolette non biologicamente
Lineare proprio perché diciamo hanno avuto una prova in più rispetto alla loro esistenza è come essere amati due volte insomma non e non è un fattore scontato
Ecco che idea si è fatto un po'di questa invece presunzione del nostro vincolo identitario perché in realtà sembra una grande presa in giro vista così e soprattutto leggendo questo libro proprio scombina ogni piatto narrativo
Maran
Ecco uno dei piani narrativi
Del libro e anche la mia infanzia senza pagare
Perché io sono un figlio dell'emigrazione
Così come anche
Il mio figlio adottivo è stato figlio di un'altra immigrazione mio padre io l'ho conosciuto che avevo già sedici
Perché lui era emigrato in Argentina e sono stato allevato da una donna
Che ne ha fatto studiare quando poi ho conosciuto mio padre in qualche modo avevo del re comune at perché perché mi sentivo vittima di un abbandono
Ed è per questo che quando
Ho accettato mio figlio
Ho voluto che ci fosse anche la sua famiglia intorno
Così come adesso faccio fatica a parlare di lui solamente
Perché
Lui si rispecchia anche
Nella sua compagna nelle sue figlie
L'emozione devo dire è stata quando la prima volta mia nipote mi ha chiamato Monno c'era una parola da quando io non ero per ha fatto anche perché un figlio non ti chiama ma il Papa perché poi tra l'altro mio figlio come dice nel libro non ha mai chiamato papà e mamma i suoi genitori naturali
Vi è poi inventa per me è una specifica strano
Diminuiti Ivo vezzeggiativo non su come te in uso ancora che usa ancora adesso
E quindi io definirei questa storia la veramente la storia di una formazione
Ma non come si ritiene normalmente la formazione di un figlio ma la formazione di un padre
Cioè io non ero nato per essere padre lo sono diventato lo sono diventato grazie alla scelta di un altro padre
E oggi tirando le somme di tutto il rapporto
Non posso che dire che sono stato veramente un uomo fortune quella fortuna che il voto in quarta di copertina lo avvenuta un po'meno la fatidica diciamo non ci voluta tanta fatica boia a vivere insieme a mio figlio ma tanta fortuna perché ho trovato qualcuno che
Davvero mia aiutato a essere come lui
Ecco all'interno di questo libro ci sono tanti picchi di e lirismo c'è un appunto una poi sia quasi quotidiana in qualche modo e quel dolore o quella fatica che che appunto di cui dicevamo all'inizio
Diciamo lei ha avuto la possibilità che il modo di sublimare la secondo me molto bene perché ovviamente
Questo è anche un libro che innegabilmente è la mente anche al nudo come come come uomo di di cultura di spettacolo di cinema
Spesso insomma diciamo nelle biografie ufficiali queste cose non dovrebbero entrare non oppure sono cose diciamo che che lasciano un po'il tempo che trovano
Forse questo è anche il momento storico giusto per raccontarla la storia così questo quello che ho pensato mentre leggevo
Che forse forti dei vincoli di identità
Sulla carta poi perché poi gli diciamo che l'identità può essere anche una cosa positiva insomma però quando diventa squisitamente rivendicazione molto negativa
Però questo può essere un diciamo un momento secondo me giusto proprio per innescare anche una riflessione all'interno del Paese su questo perché in fin dei conti diciamo oggi stentiamo ad essere figli di qualcuno o di qualcosa e sentiamo quindi anche essere Paggi genitori di qualcos'altro pensiamo che la fecondità o la sterilizzazione dei fenomeni esclusivamente meccanici o Upjohn logici invece in realtà stessa chiesa cattolica che parla della fecondità anche se non si possono aderì figli anche se si scelgono altre strade anche se si fa tutto invece siamo rimasti ancorati come sistema Paese a un meccanismo mentale
Veramente non dico medievale perché nel Medioevo secondo me si stava anche meglio su alcuni aspetti propriamente arcaico ecco lo potremmo definire allora mentre lo scriveva pensava anche al contesto intorno al guardato un po'fuori dalla finestra dicendo
Verrà capito non verrà capito com'è giusto non è giusto mi compromettere troppo vi espongo troppo
Io ho ho avuto timore di
Parlare di me
Perché
Del testo tutto ciò che autobiografico in senso
Conclamata uno cioè uno nell'autobiografia in genere si dipinge più bello di quello che senta
Senta e quindi come dice Aldo Busi
L'unica Autobiografia e quella non autorizzato non ho molto riservata io credo di non avere autorizzato dal dalla grafia ma di aver scavato in modo molto conclude anche
Nella mia personale
Per rendere ancora più forti nonno
Quello che può essere l'impegno di un padre tentativo verso un il figlio di un altro ma per dare più libertà
Alla figura di un ragazzo che mi accetta
E che gioisce nell'essere accettati perché questa la gioia della tradizione Ponsonby ditta
E io ho dovuto fare i conti con questa responsabilità vale a dire che io sono cambiato nel momento in cui mio figlio mi accettava come padre ho dovuto assumere questo ruolo ma per fortuna data la sua personalità non lo dovuto fare confronti spiega non l'ho dovuto fare con quello che temevo fosse davvero un'impresa impossibile
Allora
Vogliamo anche dire che
Ho trovato il figlio che volevo trovare probabilmente sì oppure che tutti e due ci siamo un po'
Uniformati
Un oppresso dall'altro quello che l'altro dava al proprio meglio
Fosse successo questo nel senso che si è trattato il fondo di un'educazione di un percorso educativo ma non unilaterale e questo
Il fatto che forse e più difficile da capire perché si considera in genere il figlio come
Qualcuno che intese e obbligato ad accettare gli insegnamenti che un partita perché il padre e il depositario di alcune verità io non mi sento depositario di nessuna verità ma Cecco
Qualcosa che sia
Forte che sia autentico che mi faccia cresce
Quindi il problema e quindi anche la mia fortuna
E non e non un problema è stato quello di crescere io
Mentre cresceva a mio figlio
Il tema della della genitorialità della paternità in verità nella storia della letteratura sempre stata sempre vissuto delle fasi alterne rispetto insomma anche ai periodi culturali che si rilevano c'è una fase però pro domenica arcaica della nostra letteratura che l'epica
In cui oggettivamente innanzitutto era difficile risalire esattamente chi fosse il padre degli eroi perché era mezzo figlio di Zeus tre quarti di Minerva veniva partorito da una donna che però era sposata ad un uomo e quindi già questo ci dà un diciamo un quadro di insieme
Dall'altra parte quando abbiamo dei personaggi anche un po'più inquadrati per quanto sia storicamente abbiamo anche diciamo delle figure importanti come quella di Enea ad esempio i media definito insomma una sorta di eroe dei due mondi ma semplicemente un migrante un naufrago
Che ha inciso una diciamo nella nostra cultura secondo me molto
E c'è soprattutto un una scena anche quando Enea prende su di sé
Il padre sulle spalle dice sali su di me e padre non sarà grave il tuo peso non sarà importante il tuo peso permette affinché io ti porti in salvo
Anchise quasi non risponde però diciamo rivedendo questo libero e associandolo anche a quella scena mi è sembrato molto che le due scene si confondessero quasi cioè che i due sentimenti
Di Anchise e di Gianni Amelio fossero in qualche modo diciamo di una cosiddetta fierezza inversa a quella che dicevamo anche se poi rivelerà più tardi di essere molto fiero di questo figlio
La che in qualche modo è riuscito a fare quello che lui non avrebbe mai avuto il coraggio di fare proprio prendere qualcuno
Sulle braccia e mettere a repentaglio la propria vita quindi il figlio che supera fondamentalmente per di standard dell'epoca il padre quella riflessione poi è stata interrotta nella letteratura perché poi gli eroi diciamo erano sempre
I più fortunati e poi i figli Avvenire hanno sempre un po'scapestrati se si vede anche
Diciamo il quadro di costruzione della cronaca odierna vuole sempre il capo famiglia belli irregolari e i figli tutta quanta una serie di Masnadieri di terza categoria
Ecco allora diciamo sicuramente ne farà più piacere stare dalla parte di Anchise che di altre figure però diciamo perché anche da tre punto da da uomo di cinema e di spettacolo a un certo punto questa narrazione e si è interrotta cioè cosa
Qua qual è il complesso che deve superare anche la Società culturale rispetto a questo perché io ho paura un po'che questo senso insomma così bello che ritroviamo nell'epica che poi la nostra diciamo nostro genoma al nostro DNA in fondo noi nasciamo
Da quelle storie dalle storie di trovatori da un maniero da da Virgilio insomma poi a un certo punto si è smarrito abbiamo avuto bisogno di dirci veramente
Che discendeva muso da qualcuno oppure ecco
Per quale motivo insomma anche il il mondo librario il mondo uscì il modo grafico ha avuto sempre così tanti problemi con questo tema
Forse perché
Non si è valutata una cosa
Le dica
Oggi sta nel quotidiano
E quindi un gesto semplice un gesto che magari
Un tempo oppure
Anche nel nostro immaginario
è un gesto come un altro
Invece e il gesto
E allora io penso che
Non c'è bisogno
Di
A complicare troppo
I nostri sentimenti o i nostri impulsi
Ma di operare anche una semplificarsi una semplificazione
Nel libro io cito la frase con la quale il padre naturale di mio figlio mi ha convinto ad adottarlo
Essendo una frase molto molto dura addirittura mio figlio l'ha sentita sul momento come
Un abbandono quando suo padre l'indice fino a oggi è stato figlio mio
Infatti da domani sia figlio tu
Però nel libro Io non dico una frase che lui ha detto a nostro figlio
Lui ha detto a nostro figlio Recordati
Che un giorno anche il tuo nuovo padre avrà bisogno ditte
Perché sarà stato
E allora ecco che l'immagine tempi viene Vietti Antiseri torna nello nella nostra vita di tutti i giorni
Bene allora in conclusione diciamo che questo libro non passerà inosservato sia per i lettori a mio avviso ma anche per per la sua scrittura per la sua storia in qualche modo perché penso che sia uno di quei libri che all'interno della vita di una persona diciamo anche direttore possano essere un mattoncino importante allora come è stato scriverlo
Lo racconta anche all'interno del libro del precedente messo dei ventotto giorni famosi ventotto giuridico già avevamo parlato la scorsa volta questo venticinque punti di più
Ecco Teti e e oltre i giorni insomma ogni tanto quando riguarda questa copertina questo libro insomma
Come pensa diciamo ad una progressione di questi libri questo risvolto del best un bellissimo film un film nel film forse
Chiuso
Aspetto che qualcuno si faccia avanti per farlo con libertà e io posso vederlo come
Come come un film come il racconto di null'altro
Che Silletti impossessato ma comunque lo Alletto alla sua bandiera io vorrei che si facesse un film da parte del quotidiano però
Ripetere al futuro regista all'eventuale regista la frase che a me disse Sciascia quando io feci porte aperte
Il tutto aveva paura che Sciascia
Si sentisse tragitto e quindi voleva che Sciascia partecipasse alla sceneggiatura
Invece Sciascia disse no lasciamo la libertà al regista poi in un orecchio a me e mi disse a meglio miti io delle soffre
Il Veneto
E quindi diciamo speriamo di averne tante altre di sorpresa da questo padre il quotidiano edito da Mondadori grazie ancora Gianni Amelio per questa conversazione
Grazie a Pietro Cornelia la parte tecnica e a voi che ci avete ascoltato il seguito fino a questo momento rimanete con noi perché continuano le trasmissioni di radio radicale
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