Politiche 2018: intervista a Roger De Menech sul dopo voto e sulle dimissioni "postdatate" di Matteo Renzi dalla segreteria nazionale del PD

Con Roger dell'ENAC e del Partito Democratico rieletto
Parliamo di quello che ieri il segretario del suo partito Matteo Renzi ha dichiarato durante questa chiesa posso aspirare a conferenza stampa cioè ha annunciato le sue dimissioni però ha detto che le renderà effettive soltanto dopo l'insediamento delle nuove Camere la formazione del nuovo governo allora intanto partiamo da qui lei che cosa ne pensa e più in generale delle analisi che è stata fatta del dopo voto
Ma io credo che le dimissioni di fatto sono state date c'è un ulteriore spazio alla democrazia interna del partito nel senso che sono già stati convocati gli organi in particolar modo lunedì ci sarà la direzione nazionale del partito e quindi spazio per ragionamenti e riflessioni anche con la mente un po'più fredda ci sono in maniera abbondante quindi credo che su questo non ci siano grossi problemi o è chiaro che il segretario molto probabilmente ha voluto lanciare un messaggio anche di riflessione rispetto un'analisi rispetto risultato elettorale che è stata fatta in queste ore insomma che ci vede ovviamente perdere e punti in maniera importante
E che ci vede comunque presenti nella scena politica nazionale in maniera altrettanto importante
E che quindi mette però a nella piena responsabilità di decidere il da farsi rispetto al futuro del Paese e quindi del governo chi le elezioni le ha vinte io su questo sono molto d'accordo se ciò che le ci sono degli onori ma ci sono anche degli oneri a vincere le elezioni l'onere è quello di riuscire a costruire delle alleanze rispetto al futuro governo e questa cosa spetta sicuramente alla lega partito che ha preso più voti dentro la posizione di centrodestra e Movimento cinque Stelle che il primo partito in Italia
Quindi lei è d'accordo con chi dice che il Pd non deve fare da stampella
Ma io faccio anche una riflessione di stile e quasi più culturale
Va in questi anni ci siamo sempre sentiti
Criticare per gli inciuci la ricerca della poltrona adesso io vorrei che anche rispetto all'approccio sociale e culturale alla politica questi termini rimanessero in campo perché non capisco perché quando il PD che di fatto pareggiava relazione due mila tredici cercava un accordo faceva inciuci e cercava poltrone oggi
Viceversa i movimenti Cinquestelle non è all'incirca di inciuci che non è alla ricerca di poltrone allora delle due l'una o avevamo tutti i torti nel due mila tredici o hanno tutti ragione nel due mila diciotto
E questo è un approccio direi di responsabilità noi dobbiamo rimettere nelle mani della politica la responsabilità dell'azione di governo e non è una cosa così banali in questa fase quindi io credo che in questa prima fase si è corretto
Assolutamente corretto che questa fase di responsabilità sia in mano chi vinto le elezioni e quindi in questo caso il PD deve stare alla finestra e capire quali saranno le future evoluzioni e un'altra analisi che condivide in pieno e che i cittadini ci hanno di fatto affidato un ruolo di minoranza all'interno di questo Parlamento è indiscutibile ammetterlo non credo sia un segno di debolezza ma di analisi lucida di quello che è successo
In questa ultima tornata elettorale
Secondo lei si è aperta un po'alla resa dei conti all'interno del suo partito perché ieri il segretario senza fare i nomi però insomma non è sfuggito ha fatto una critica Gentiloni perché gli ha detto avete fatto fare una campagna elettorale soprattutto tecnica non abbiamo dato nessuna emozione non abbiamo fatto nessuna narrazione Gentiloni sembra che non la non l'abbia presa proprio benissimo
Ma io non credo che mai
Una situazione come questa possa dipendere da una quella per un'altra persona non può dipendere in maniera assoluta dal segretario non può dimenticare Nieri dipendere ma era assoluta da Gentiloni non può dipendere è un problema come dicevo
Probabilmente io lo vedo come cinque anni di logoramento di governo logorante non perché abbiamo governato male ma perché il governo nella situazione socio politica e culturale del Paese in questo momento l'opera
Chi prova a cambiare le dinamiche di questo Paese e questa è la verità
E e stare alla finestra criticare sempre molto facile non abbiamo sommati in questi anni questo
Insieme di perturbazioni che sono dentro la nostra società
E quindi le parole di Renzi o le riconduco anche a una sconfitta che ha provato è una campagna elettorale che ha provato a mettere al centro le cose il merito delle cose
Ma il messaggio Betty la mente non è passato forse col termine tecnica campagna elettorale tecniche se il figlio a quest'anno abbiamo fatto tante cose
Fatte sicuramente interessi città italiane dobbiamo spiegate tecnicamente bene non abbiamo tra l'Inter reso al meglio l'emozione e il sentimento ovvero degli italiani in questa fase però io credo che noi oggi non paghiamo gli ultimi mesi l'ultimo mese di campagna elettorale paghiamo il fatto che
Abbiamo fatto tante cose forse troppe
E e non l'abbiamo spiegate non non siamo stati in grado di spiegarle fino in fondo ai cittadini italiani ne dobbiamo prendere atto in maniera molto serena
Sapendo che adesso chi viene dopo di noi avrà una sfida importante fare di più e fare meglio di quello che abbiamo fatto noi cosa che non credo sarà così facile
Quindi non è un problema diciamo di parole d'ordine perché qui sembra
Le forze cosiddette antisistema quindi comunque le forze che vedono nella nell'immigrazione nelle problematiche legate alla sicurezza abbiano poi ha avuto gioco facile
Lo sicuramente alcune parole d'ordine dall'immigrazione alla sicurezza all'antipolitica quella vera lo dicevo prima
Io se ripercorro la fase del due mila tredici del Governo Letta del due mila quattordici del Governo
Renzi ci siamo sentiti attaccati con parole pesantissime soprattutto dal momento Cinquestelle rispetto a questa teoria della politica del malaffare della politica dell'accordicchio della politica degli accordi sottobanco
E noi abbiamo pagato questo sentimenti oggi questa cosa qui io lo dicevo allora lo ribadisco oggi e trascina giù tutti oggi quindi c'è qualcuno che trova dire che è sfavorevole all'inciucio per fare un governo
E e su questo devo fare una riflessione promettere la faranno anche i tanti che hanno votato giustamente dico io
Per un cambiamento radicale che hanno votato quindi per forfait e contro il sistema come sono lega e Cinquestelle ma che oggi sono le condizioni di dovere produrre degli accordi per riuscire a fare un governo altrimenti tutti quei voti saranno assolutamente persi questa è una riflessione ripeto che in questi mesi sarà siccome sarà al centro della scena politica no questo cambio di approccio della politica e forse io spero produca una crescita della politica in Italia basta con gli insulti
Basta con gli insulti basta con le offese basta con i retropensieri e pensiamo la politica e quindi a mettere al centro i programmi di interesse i cittadini e e quindi non parole d'ordine slogan ma programmi veri e risoluzione dei problemi
Un'ultimissima questione tanto ci sarà tempo sarà anzi non dovesse ricandidarsi alla segreteria del Pd lei avrebbe qualche desiderata
Adesso mi pare un po'prematuro iniziare con il nome dove abbiamo una grande fortuna l'abbiamo detto in campagna elettorale abbiamo un quadro di dirigenti del partito democratico nuovi vecchi di esperienza di rinnovamento talmente vasto ed esteso che non credo che il problema sia il nome e cognome come l'ho detto prima i problemi e la risoluzione degli stessi non nascono mai da un singolo dà un nome e un cognome nascono da una comunità e per fortuna questa comunità nonostante la difficoltà elettorale ancora ben presenti in tutto il territorio nazionale grazie