"La formazione del futuro: cultura dello sviluppo e politica delle risorse umane"

L'autorità colleghi imprenditori signore e signori
Quando si entra in luoghi
Come la scuola di San Rocco che ci si raccoglie ad ammirare e a meditare l'immortalità aria civiltà di Venezia
Appare incerto che in perpetuo possano rinnovarsi la vita e la speranza degli uomini
In questa città paiono visibili
Le testimonianze di una collaborazione antica tra industria e cultura
Fra capacità d'intraprendere e sviluppo sociale
Non è un caso gli abbiamo voluto e fortemente voluto questo incontro a Venezia
Che ha costituito nel corso di un millennio un vero e proprio ponte tra il mondo occidentale ed orientale
Su di essi ha esercitato il proprio scientemente politico culturale ed economico
La Serenissima è riuscita
Dalla minorità
A realizzare il proprio avvenire perché il veneziano lavoro
Costruì e navigo
Sì governo senz'altro padrone che se stesso adattandosi all'inizio della sua storia
A maturare il suo garzone marzo
Sui disegni e sulle banchine bizantini
Stando come si suol dire da nuovi sotto padrone
Ma imparando tutto ciò che costituisce l'armamento del perfetto mercante e poi che esiste una sorta di filo conduttore tra le radici della civiltà passate il tempo presente è evidente anche oggi e la crescita di uno stato di perenne della sua ordinata capacità di organizzarsi
Produrre e creare un sistema strutturalmente integra
In un momento particolarmente difficile
Come l'attuale
Con le istituzioni minate della loro credibilità
Venga impellente
La necessità di attivare un significativo segno di speranza alle giovani generazioni perché al pari di Venezia nata sotto il segno della paura
Sappiano crescere dominare con lo svilupparsi delle loro capacità umane e professionali le avversità e le difficoltà contingenti
E doveroso sottolineare che il nostro patrimonio culturale soggetto all'usura dei tempi può sperare di mantenere una sua valenza purché venga riconosciuta senza riserve l'importanza delle strutture educative dei percorsi di formazione la validità di strumenti culturali all'altezza di una società per di tutto ciò da Confindustria veneta e ben consapevoli le azioni educative si sono sviluppate in misura crescente negli ultimi anni
In primo luogo nei confronti dell'università che è chiamata ad acquisire maggiore efficienza e capacità per competere sia sul piano dei da didattica tedesche la ricerca cura ed applicata
Con le altre strutture europee l'istituzione del diploma universitario costituisce un aspetto positivo della riforma universitaria
Tuttavia
Se l'università ha saputo in un sussulto di orgoglio
Dotarsi di elementi di modernizzazione così non può dirsi dell'ordinamento scolastico
Ancora una volta è stata vanificata la possibilità di poter arrivare alla riforma della secondaria superiore rifiutandosi di Italia di seguire in tale ambito del resto dell'Europa
Un ulteriore settore strategico e la formazione professionale legata strettamente alla competitività del sistema produttivo
Lo sviluppo economico richiede un sostanziale innalzamento della soglia critica della qualità e qualità di istruzione necessaria per partecipare attivamente alla nuova organizzazione produttiva per operare nelle nuove fabbriche
E dei nuovi uffici
L'impresa è direttamente impegnata nella sfida G. migliorare il proprio sapere il proprio conoscere
L'investimento in intelligenza diventa basilare per un cammino sicuro della nuova Europa
Perché questo pur traguardo non sia deludente bisogna individuare esattamente di specifici bisogni di professionalità e fornire un'adeguata Offerta formativa
Il sistema delle imprese può concorrere a risolvere l'interrogativo
Posto dalla prima parte del problema la ricerca innovativa promossa dall'organizzazione confederale veneta per indurlo a individuare a medio termine in USA anche a reali di professionalità le imprese industriali risponde a questo l'indagine che utilizza un campione di mille trecento aziende sottolinea la necessità di una maggiore formazione di base per accedere al mondo del lavoro
L'ingresso in azienda e condizionato in misura notevole da un diploma secondario superiore ed in larga parte da una formazione post obbligo
Sono adatti che evidenziano pur con qualche legittimo stupore gli assetti reali di un mercato del lavoro in rapidissima evoluzione la ricerca eri e orientata incentrata su due obiettivi il primo fornire un quadro informativo utile alla riduzione degli squilibri o qualitativo fra domanda e offerta di formazione
Secondo realizzare un prodotto effettivamente utilizzabili ai fini del riorientamento del sistema formativo iniziale più consona alle esigenze delle attività produttive
E molto dubbio che la formazione nella sua attuale caratterizzazione sia in grado di affrontare soddisfacendo gli al meglio bisogni di professionalità tanto estesi ed articolati
Si rende perciò indispensabile un'azione forte di raccordo e coordinamento che vede riuniti i ministeri competenti e le regioni si rende parimenti improcrastinabile la revisione della legge quadro sulla formazione professionale
Ciò che vale la pena di sottolineare e che ribadita la reciproca autonomia dei sistemi formativo e produttivo questa autonomia non può essere interpretata come isolamento
Nessuna ipotesi di sviluppo dei sistemi formativi può essere seriamente avviata in assenza di un efficace comunicazione con quello produttivo
L'aspetto decisivo e basato su un orientamento in grande della struttura dell'offerta formativa quali corsi servono guardi non servono quali nuovi corsi è necessario attivare
Si tratta di indicare uno strumento per compiere scelte più consapevoli attraverso una mediazione complessa tra il riconoscimento delle attitudini individuali
La definizione degli ulteriori percorsi formativi e la previsione dei possibili sbocchi nel mondo del lavoro
Questa strada
Qualora venga estesa dall'esperienza veneta all'intero territorio nazionale potrà certamente contribuire alla crescita del mondo produttivo allo sviluppo del sistema formativo dando ai giovani e dalla società
Tutta più certezze per la costruzione del proprio futuro professionale
Siamo disponibili nell'illusione mai sopita
Di migliorare il consesso civile di cui siamo parte
Attiva e ci teniamo ad esserlo a promuovere un patto con tutti quei giovani
E sono fortunatamente da grande maggioranza dotati di spirito di iniziativa e scommettere sul futuro che ha come traguardo l'ampliamento
Della propria sfera di conoscere quel conoscere
E detto col poeta supera tutti gli altri amori grazie secondo
I do lettura integrare del telegramma che il ministro della pubblica istruzione
Ha inviato al professor Lombardi che poi dirigerà riscontri impossibilitato a partecipare al convegno promosso da Confindustria sul ruolo della formazione come cultura dello sviluppo e politica delle risorse umane
Ho affidato l'incarico di rappresentarmi al direttore generale dottor attori urgenti che segue tali problematiche anche nella loro dimensione comunitaria unitamente al dottor Giovanni tra il mito
E al dottor Giuseppe Cosentino
Auspico pieno successo i lavori stante l'importanza del convegno e può costituire occasione
Per avviare la definizione di un patto complessivo sulla formazione idoneo a suscitare nuove sinergie in un'ottica di più forte integrazione e cooperazione fra tutti i soggetti operanti nel settore Jervolino Ministro Pubblica istruzione
Pregherei adesso
L'amico cremonese di portare e suo sa tutto
Quando
Signori
La Cassa di risparmio che io rappresento in questa occasione
E dieta di porgere tutti il suo saluto
Nella lunga storia della Cassa di risparmio di Verona vicenza Belluno e Ancona
L'istituto sempre dedicato una particolare attenzione ai problemi della scuola ai problemi della delle imprese ai problemi del lavoro
E nell'ambito di questa particolare
Attenzione la Cassa di risparmio è stata lieta di offrire una attiva collaborazione a chi ha organizzato questo incontro
è stata una collaborazione i cui frutti credo ripeteremo oggi dalle regole oggi e domani dalle relazioni che ascolteremo
A questo punto
Io desidero ringraziare tutti i collaboratori tutti quelli che hanno collaborato per realizzare questo incontro e porgere rinnovare o a tutti il mio saluto
Sono convinto personalmente che tale del complesso delle relazioni a risultare risulterà ad emergere quanto meno una vena di ottimismo che ci consente di guardare con meno affanno al futuro della nostra economia della nostra società civile
Il tema è allettante e particolarmente stimolante per tutti
Grazie e saluti ma dopo i ringraziamenti ai saluti io sono convinto che ha uno sponsor compete al dovere di lasciare la parola agli addetti ai lavori auguro a tutti buon lavoro grazie
Grazie al dottor cremonese la Cassa di Risparmio sempre puntuale è vicina
Ad interessi politici poliedrici di tutta la nostra regione non poteva mancare egli assumo intervento la partecipazione della Cassa di risparmio di Verona vicenza
A
Belluno e Ancona scusate ma si aggiungono sempre grazie
Pregherei adesso il dottor Lombardi
Dei salire in cattedra per tenere la sua relazione grazie
I due due precisazioni ed è che non sono professore sono ingegnere e faccio l'imprenditore
Questo non è secondario perché rappresento
Qui la Confindustria e l'impegno della Confindustria su questo argomento
E non me ne voglia Marchiorello se se in fondo cade anche il mondo stesso imprenditoriale quando trovò un collega che si occupa con impegno e passione di queste cose subito lo associa essere parte integrante dalla scuola ce lo chiamo professore
Se il professore
La seconda scuse questa di solito io non leggo e parlo a braccio
Però in questi nostri incontri questo in questa cornice così solenne con questa presenza così eccezionalmente numerosa per cui mi fa pensare che domani avremo anche qualche difficoltà di capienza
Noi annettiamo a questa serie di convegni una grande importanza cioè riteniamo che così il il susseguirsi di questi incontri rappresenti un poi il corpus di quello che è stato in termini anche teorici l'impegno del mondo imprenditoriale su questi temi
Ed è questa la ragione per cui la relazione introduttiva nei convegni invece
Scritta e pensata e discussa
Elaborata e di conseguenza viene letta perché essendo approvata anche in qualche modo dagli organi confederale diventi fatto generale non soltanto testimonianza di qualcuno
Gentili signore autorità magnifici rettori signori presidi e signori professori
Operatori del mondo della formazione colleghi imprenditori in questo convegno all'ambizione di essere un positivo contributo al superamento della crisi che il Paese attraversa
Una crisi tanto profonda da essere ormai penetrata in tutte le coscienze
Tanto grave da minacciare le basi stesse della nostra convivenza e rischiare di pregiudicare il nostro sviluppo e il nostro futuro
Si spiega così il titolo scelto per il dibattito di queste giornate la formazione del futuro
Questo tema al di là dei contenuti tecnici che suggerisce e che verranno sviluppati nel dibattito
Vuole sollecitare una più generale riflessione sulla necessità ormai non più rinviabile di por mano a un vasto impegno di progettazione e costruzione del futuro
Dandogli i contenuti compatibili con l'interesse generale
Che pare oggi confuso se non umiliato dall'emergere di un deviante prevalere di interessi di gruppi parti singoli individui
Gli imprenditori italiani che ritengono di avere titolo e legittimità per avviare questa riflessione
Ritengono altresì questa riflessione debba essere in prima istanza rivolta al mondo delle istituzioni educative e della formazione
Che debba fondarsi anche su una nuova cultura della formazione
Nel mondo imprenditoriale nel corso dell'ultimo decennio è andata crescendo una cultura della formazione fino ad affermarsi come uno dei luoghi privilegiati dell'azione politica associativa
è ora legittimo chiedersi se questo interesse per la formazione sia solo il riflesso delle esigenze della produzione o se non sia piuttosto il segno di un mutamento profondo della stessa cultura d'impresa
Una risposta può essere fornita dall'osservazione della crisi attuale e delle circostanze storiche in cui essa è venuto maturando
La lettura dei fatti che ci circondano e ci incalzano e purtroppo drammaticamente semplice
Una crisi politica istituzionale che segna la fine della Prima Repubblica e che non sembra aver ancora trovato la via della sua soluzione
Una crisi economica a questa collegata di ampie proporzioni
Una crisi morale e di demoralizzazione della società civile di ampi settori della classe dirigente delle stesse giovani generazioni che si affacciano alla vita attiva che al mondo del lavoro
Queste varie dimensioni della crisi italiana pur nel loro reciproco intreccio e nella loro estrema complessità sono sufficientemente note indagate per sapere che ad esse soggiace una crisi ancora più profonda che è crisi culturale in senso lato
Crisi della cultura politica innanzitutto ma anche della cultura delle istituzioni crisi della cultura imprenditoriale
Si tratta di un sentimento di incertezza che gli uomini dell'impresa conoscono bene perché è quello che annunciano il pongono le sfide inevitabili del cambiamento
Per molti di noi è una fatica quotidiana che richiama ed esalta il senso della responsabilità il dovere delle scelte la necessità di rivedere certezze
Di accettare risolvere le crisi che gli stessi valori subiscono di fronte alla rapida usura del tempo
Questo sentimento ormai generalizzato di inquietudine è davvero la crisi della crisi
Perché mutazione di valore e revisione culturale
Si tratta di un percorso inevitabile faticoso e del quale questo convegno vuole essere una trasparente testimonianza
Per superare le difficoltà che minaccia nel nostro Paese e prima di tutto necessario interrogarsi sul patrimonio di valori sul quale fondare il nostro futuro
Occorre decidere quale modello di società intendiamo perseguire e quale cultura posso affondarlo
E a questo scopo è necessario analizzare le cause profonde della nostra crisi e ricomporre le ragioni dell'interesse generale
Senza di questo le più sofisticate ingegnerie istituzionali o il più razionali interventi legislativi non possono sortire effetti duraturi
Ma come è ben noto nel nostro Paese storica marca di frontiera fra nord e sud Este Ovest e caratterizzato da forti rigidità ideologiche
Da un tardivo corso della industrializzazione da una cultura forse più barocca che umanistica più conservatrice che progressiva
Questo stesso mutamento di tendenza si produce con una intensità che ha il tratto dell'imprevisto e della violenza
Da noi più che altrove nel corso del secondo dopoguerra si è consolidata la tendenza a vivere in una società para capitalista
Abbiamo investito i nostri ideali altrove
La nostra speranza di futuro è stata collocata nel paradiso marxista nell'immaginario di un benessere egoista Conella fragile ipotesi di terze vie che hanno confuso impegno politico e obblighi della solidarietà
E questi nodi oggi vengono al pettine nel senso che siamo chiamati a investire i nostri ideali nelle società aperte a economia di mercato contribuendo al loro miglioramento
Questa riflessione di carattere generale solo per rispondere alla domanda che avevo posto all'inizio
Riflessione che spiega bene anche se a posteriori il crescere nel sistema di impresa e nel sistema associativo che lo rappresenta di una cultura della formazione
Ne motiva le cause oltre all'effimero delle circostanze e ne illumina il valore strategico
Nel corso degli ultimi dieci anni la cultura di impresa chiamata direttamente in causa e posta in prima linea dai processi di mutamento culturale in atto
Ha avvertito infatti la vive esigenza di una riflessione sulle condizioni stesse di una cultura dello sviluppo
Sulla compatibilità di questa con le tradizioni del nostro Paese sulle opportunità che essa offre di progettare la sua crescita e la sua convivenza futura
Si coglie così il senso e il filo rosso che Cornette segmenti del nostro impegno
Così si devono leggere i continui richiami di questi anni fatti nei nostri convegni attivi e ricerche che coniugano indissolubilmente i concetti di cultura e di sviluppo
Perché le ragioni dello sviluppo come abbiamo detto a Firenze sono essenzialmente da ricercarsi in una cultura che lo promuova
Perché come è stato detto a Bari la formazione in una società aperta è condizione indispensabile dello sviluppo
Perché infine come oggi intendiamo precisare la formazione del futuro sarà il frutto della cultura che il nostro Paese sarà in grado di esprimere
Si spiega con ciò anche il confronto alleanza che il mondo delle imprese ha ricercato e ricerca con il mondo della formazione a tutti i suoi livelli e che si regge sull'assunto in base al quale per favorire il processo di mutamento in atto
è indispensabile uno scambio fra luoghi di produzione del sapere le istituzioni educative appunto e i luoghi di materializzazione dello sviluppo che sono le molteplici realtà dell'impresa produttiva
Voglio ribadire con questo che l'impegno degli imprenditori e del nostro sistema associativo nei confronti dei problemi della formazione della scuola dell'università
è in prima istanza un impegno civile culturale e per questo tramite un servizio reso all'impresa intesa appunto come cellula della vocazione allo sviluppo dell'intero Paese
Per questa stessa ragione al pari e forse anche più dell'impresa il settore delle istituzioni educative è centrale nella strategia di mutamento del Paese e al sistema formativo infatti che compete la maggiore responsabilità nell'elaborazione e nella pratica di una cultura adeguata a formare il nostro futuro
E da questo punto di vista il sistema di impresa da esso dipende
Senza la formazione di risorse umane responsabili nei confronti della società civile educati a un positivo impegno verso il modello di una società aperta disponibile all'innovazione pronti ad accettarne le sfide
Non si potrà creare nei fatti un circolo virtuoso fra sapere e imprese aperte all'innovazione fra potenziale culturale e potenziale di sviluppo
Una grande interdipendenza si crea dunque fra sistema d'impresa il sistema della formazione per assicurare il cammino verso una società per
Voglio confermare che l'opzione della nostra linea a favore delle Autonomie del sistema formativo è strategica non è tattica
Non è una concessione alle circostanze una merce di scambio
Il sistema formativo del resto non è e non può essere una controparte è invece un indispensabile interlocutore
Il contributo che gli uomini di impresa possono dare lungo questo cammino è innanzitutto un percorso aperto e trasparente di revisione della loro stessa cultura da un lato e in secondo luogo ma per il tramite spesso di questa revisione una riflessione sul progressivo mutamento delle procedure dello sviluppo
In tema di revisione della cultura imprenditoriale e per aprire un dibattito all'interno stesso del nostro sistema associativo valgano alcune considerazioni di fondo
Al riguardo va detto con la necessaria franchezza che nel nostro Paese il sistema d'impresa non è stato e non poteva essere una fortezza assediata dalle mitologie ed alle nostalgiche di una società chiusa
Anche il sistema di impresa e la cultura che lo ha sorretto sono spesso venuti a patti con la Società assistenziale più incline a ricercare la rendita rispetto al profitto
La chiusura del mercato rispetto al rischio del confronto la ricerca del privilegio piuttosto che al servizio dell'interesse generale
Credo però che gli storici daranno atto al sistema di impresa e alla cultura imprenditoriale di essere stata in tutti questi anni
Se non la sola certo la voce più forte e significativa levata contro le gravi minacce di una società chiusa puerile utopia regressiva che proprio la storia se incaricata di archiviare
Imprenditori debbono per parte loro avviare l'insieme di riflessioni necessarie per raccogliere consenso maturo e con piena fiducia per responsabilità del cambiamento
Solo a queste condizioni noi potremmo raccogliere il dovuto consenso e procedere verso il modello di una società aperta modello che postula una cultura imprenditoriale diffusa una pratica autentica della democrazia
Un sistema di impresa e trasparenti nella loro gestione
A tal punto da divenire davvero patrimonio collettivo
Luoghi di partecipazione e coesione sociale
Ai rapporti talora non trasparenti tra economia e politica deve far luogo un'alleanza fra sviluppo e sapere
Sarebbe però illusorio ritenere che un severo processo di revisione della cultura imprenditoriale e manageriale
Un rinnovato impegno civile degli imprenditori e degli operatori dell'impresa produttiva a tutti i livelli Bastida se solo a ricreare i fondamenti della cultura dello sviluppo
Esistono problemi consistenti e significativi circa le difficoltà di elaborare la cultura necessaria per superare la crisi del Paese e guidarlo verso un modello di società per
Si tratta di problemi e nodi teorici che investono direttamente il ruolo delle istituzioni educative con le quali Confindustria ha da tempo avviato il dialogo il confronto
La riflessione che intendo proporre relativa alla situazione se non di disastro demografico certo di gravissima penuria di risorse umane che si annuncia nel nostro Paese
Basti un solo dato
Fatti cento i giovani italiani dai quindici ai ventiquattro anni nel mille novecento e novanta nel due mila e il venti tra meno di trent'anni essi si ridurranno a cinquantanove
Una proiezione che drammatizza il più generale declino demografico dell'Europa comunitaria
Questa caduta degli indici demografici che interessa in modo vistoso il nostro Paese ma è un trend di tutti i Paesi industrialmente avanzati
è un fenomeno inedito nella storia dell'Occidente e anche nella storia dalla modernità
Si aggiunga questo dato il fatto che l'Europa nel suo insieme sta degli strumenti istruttiva degli industriali di usando la politica delle risorse umane
Il numero degli studenti che intraprendono studi tecnici orientati all'industria alla cultura di impresa e negli Stati Uniti in Giappone più che doppio rispetto alla media europea
Il primo interrogativo che questa riflessione suscita è se la nuova struttura della dinamica demografica sia già al presente ma soprattutto in prospettiva
Compatibile con una cultura dello sviluppo e con la vocazione alla crescita
La risposta a questo interrogativo è sì in negativo trend demografico è compatibile con una cultura dello sviluppo e con una capacità di formare il nostro futuro
A condizione che la nostra cultura sappia spezzare il rischio dell'isolamento dell'autocompiacimento dell'egoismo generazionale o territoriale
La risposta è sì a condizione che la nostra società sappia aprirsi alla sfida di un confronto con altre culture così che la colonizzazione del futuro sia nell'interesse generale dell'Humanitas e non di questo o quello modello di sviluppo
Sì infine a condizione che il capitalismo rimasto unico interprete dello sviluppo sia capace di offrire qualità di vita e di coniugare libertà e uguaglianza
Una seconda domanda che ci si può opporre Essai una società con un rallentato impoverimento ricambio generazionale qual è la nostra
Sia in grado di produrre quell'adeguato stock di cultura e di conoscenze che il ricambio generazionale in genere favorisce e che alla base dell'innovazione sociale
Anche qui un dato concreto deve essere fonte di riflessione
Nel due mila e venti un quinto della popolazione italiana sarà oltre il sessantacinquesimo anno di vita
Il ciclo generazionale ha rallentato tende a produrre effetti di cristallizzazione culturale e favorire la conservazione piuttosto che l'innovazione culturale
In presenza di livelli di vita media quali quelli che si registrano nel nostro Paese il mutamento culturale deve avvenire infatti in modo accelerato all'interno di ciascun individuo e di una stessa generazione
E non può essere più delegato prevalentemente alle tradizionali procedure educative che operano su tempi lunghi e ha resa differita di generazione in generazione e questo è un fatto nuovo e inedito nella storia della cultura occidentale
Anche a questa seconda domanda la risposta è sì
E possibile un'adeguata produzione di culture e di innovazione sociale a condizione che si stipuli un patto ideale fare generazioni questo patto fra le generazioni che ha i tratti del nuovo patto sociale non può ormai più essere interpretato come una pura e semplice trasmissione di valori di conoscenze e di esperienze
L'emergere dell'individualità e della persona umana nel corso della modernità impone che questo patto sia un nuovo laboratorio della cultura e il luogo stesso dell'innovazione sociale
Per rendere operativo questo patto occorre un'Offerta generalizzata di formazione di sapere fondata sui valori della responsabilità dell'intraprendenza della moralità del coraggio civile
è un segno rilevanti ai fini della definizione di questo patto fra le generazioni
è il fatto che il recente accordo fra le parti sociali Confindustria e sindacati individui settore formativo come luogo di collaborazione fra gli attori stessi dello sviluppo
Imprenditori e sindacati dei lavoratori
Se sapremo gestire questo accordo con senso di responsabilità il laboratorio della cultura comincerà a prendere forma
La riflessione sul mutarsi della dinamica della struttura demografica pone quindi almeno un altro ordine di problemi
La coabitazione forzata di più generazioni in un unico ciclo storico e la necessità di una rapida e continua produzione di cultura mutano infatti considerevolmente la missione delle istituzioni educative che erano state pensate nel cuore della modernità come luoghi di stoccaggio di amministrazione di un sapere lentamente cumulato
Interventi educativi a lungo termine arresa differita e quelli formativi ha resa immediata
Il sapere il saper fare tendono oggi invece a confondersi in un sistema di servizio complessivo ai processi di innovazione di mutamento sociale
Educazione e formazione devono dunque sempre più intrecciarsi per favorire un'adeguata produzione di cultura a favore dello sviluppo
Occorrono infatti un'educazione e una formazione continua e permanente per favorire la collaborazione fra generazioni in un unico laboratorio dalla cultura
L'alleanza fra mondo della formazione sistema di impresa è certo una strada obbligata per affermare la centralità il privilegio di questa cultura
Su questi nodi di fondo della crisi del Paese
Non i soli naturalmente ma neppure i più remoti dobbiamo lavorare per disegnare il conseguente processo innovativo di riforma
Nel percorso che ci conduce a un nuovo modello di società aperta le istituzioni educative devono insomma configurarsi come istituzioni aperte esse stesse per assumere un ruolo guida
Aperti ai problemi dello sviluppo alla cultura di impresa e capaci di un'autonomia che non sia l'isolamento
L'insieme delle considerazioni sin qui svolte trova conferma nel crescente impegno del sistema di impresa così come è stato fotografato dall'indagine sulle attività formative delle associazioni industriali di cui presentiamo oggi un primo rapporto
L'ottantacinque per cento dell'Associazione industriali sono impegnate in attività di formazione nell'accezione più ampia
Dall'erogazione di corsi per quadri interni alla formazione professionale e manageriale ai rapporti con la scuole con l'università
Le associazioni degli imprenditori svolgono questo impegno non solo come servizio alle imprese ma anche come istituzioni della società civile
E proprio in considerazione di questa realtà conosciuta anche se finora poco esplorata che ci sentiamo in grado di formulare ai giovani innanzitutto al mondo della cultura agli operatori della formazione e ai politici
Un insieme di proposte qui sommariamente illustrate per evidenti ragioni di spazio e maturate nel corso degli ultimi anni
Questo insieme di proposte nasce da due radicate convinzioni
Innanzitutto siamo convinti che il nostro Paese ha bisogno con urgenza che nell'agenda delle riforme istituzionali venga inserita la modernizzazione e l'integrazione dei vari segmenti del sistema formativo
In secondo luogo siamo fortemente preoccupati che alla crescente enfasi sull'importanza della formazione non corrisponde un miglioramento nella prassi formativa
Nei luoghi concreti dove i giovani svolgono esperienze di formazione
Vorremmo che la qualità dei discorsi sulla formazione fosse lo specchio fedele della qualità nella pratica della formazione
E queste nostre convinzioni sono confermate dalla crescente importanza che la formazione acquisito in azienda in una recente indagine che è stata primari corazzata Marchiorello promossa dalla Federazione industriale del Veneto sono emersi dati che confermano la necessità di una maggiore formazione di base per accendere Alma accedere al mondo del lavoro
Su un universo di sessantasei famiglie di figure professionali solo tre necessitato di una formazione che si fermi all'attuale obbligo scolastico
La gran parte delle figure professionali necessità prima di entrare in azienda di un diploma secondario superiore e una crescente percentuale di una formazione Posse condanni sono dati impressionanti che pongono sotto i nostri occhi un mercato del lavoro che non è più assimilabile a quello di pochi decenni fa
Nel mondo del lavoro tenderanno sempre più ad affermarsi le capacità creative interpretative dell'uomo
In questo senso diventa indispensabile fondare condividere una diversa cultura del lavoro
In cui non esiste più il contrario il controllo del gendarme Esterno ma la responsabilità della miglior gestione del proprio spazio discrezionale
Non si tratta dell'utopia del Nuovo Mondo ma di una sfida concreta che richiede una forte alleanza un forte impegno comune fra la nostra e le nuove generazioni
Socrate due mila cinquecento anni fa si preoccupava delle conseguenze negative dell'invenzione della scrittura sull'esercizio della memoria
Molto più recentemente alla fine degli anni sessanta Carlo Cipolla uno dei più acuti studiosi contemporanei della storia dell'economia concludeva un suo celebre saggio sostenendo che ciò di cui l'uomo ha disperatamente bisogno è un tipo di educazione che gli permette di impiegare saggiamente le tecniche di cui è padrone
Dice Cipolla un selvaggio addestrato nell'uso di una tecnologia avanzata non si trasforma in una persona civilizzata diventa tutt'al più un selvaggio efficiente le tecniche le tecnologie diventano davvero una ricchezza sociale se alla loro guida si pone il sapere e la consapevolezza il passaggio che stiamo vivendo da un mondo del lavoro fondato sul prevalente utilizzo di manodopera ai nuovi scenari tecnologici che richiedono sempre più menti d'opera
Motivo che giustifica il nostro crescente impegno sui temi della formazione
Le prime proposte che vorrei avanzare riguardano la scuola su cui abbiamo espresso un giudizio storico positivo che ci autorizza a suggerire modalità organizzative e gestionali per migliorarne la qualità
La scuola italiana è nota nel mondo per la grande qualità dei suoi picchi di eccellenza sul piano cognitivo purtroppo siamo anche noti nel mondo per l'inefficienza organizzativa non solo nella scuola ma nell'intero Pubblico impiego
Di conseguenza vi sono alcune riforme di mentalità che sono forse più importanti delle riforme legislative si tratta di orientare il lavoro scolastico a un maggiore grado di professionalità premiando i migliori e creando un clima di attenzione al cliente gli studenti e le famiglie e di continuo miglioramento della qualità del servizio
L'Italia deve porsi con urgenza l'obiettivo di elevare le performances del sistema educativo
La prima leva su cui agire è costituita senza dubbio dalla messa in valore dalla professione degli valore della professionalità degli insegnanti
Proponiamo anche in Italia un modello di carriera simile a quello esistente in Francia
Gli insegnanti potrebbero accedere a un ruolo iniziale al quale corrisponde alla retribuzione di livello più basso
Il passaggio un ruolo intermedio a ruolo più elevato dovrebbe avvenire esclusivamente attraverso selezioni che considerino la produttività culturale e professionale
Al passaggio da una fascia inferiore ad una più elevata dovrebbe corrisponda un'adeguata rivalutazione dello stipendio
Agli insegnanti della fascia più elevata dovrebbero essere riservate specifiche opportunità per ciò che riguarda la collaborazione con le strutture universitarie preposte alla formazione iniziale del personale dalla scuola
Proponiamo inoltre di realizzare finalmente le riforme annunciate e mai condotte a termine in primo luogo l'innalzamento dell'obbligo scolastico e l'avvio contemporaneo alla riforma della carriera dei docenti di un servizio nazionale per la valutazione
Proponiamo un ridisegno complessivo della organizzazione scolastica ispirato a criteri di efficienza ed economicità accanto ad alcuni non rinviabili impegni riformatori
In particolare urgente una legge sull'autonomia finanziaria organizzativa e didattica delle unità scolastiche
Che attribuisca responsabilità nell'assunzione del personale e nella modifica di una parte dei curricula sulla base di esigenze locali
Questa legge però produrrebbe scarsi risultati se non fosse accompagnato da una riforma del ministero della pubblica istruzione che ne riduca i compiti di gestione e ne esalti quelli di indirizzo e di controllo
Dalla costituzione di un sistema ispettivo altamente professionalizzato dalla ristrutturazione dei terminali periferici del ministero stesso
Ovviamente non dimentichiamo l'urgenza di un provvedimento che nella scorsa legislatura non si è riusciti a varare la riforma della secondaria superiore sulla scorta dell'indicazione fornita dalla Commissione Brocca e del principio della massima flessibilità
Non posso che registrare con soddisfazione il fatto che l'idea di sottoscrivere nel luglio del novanta una convenzione col ministero dalla Pubblica istruzione si sia nel tempo dimostrata di grande validità
Nell'ambito della convenzione abbiamo varato un insieme di strumenti per lo sviluppo dalla cultura industriale nella scuola che sono stati testati nell'ambito di un comitato paritetico
Con la partecipazione di dirigenti ministeriali e di rappresentanti imprenditoriali
Pari valore assume la collaborazione che si è instaurata col mondo universitario in forza della convenzione fra Confindustria Ministero dell'università e più di recente in relazione alla nascita di un gruppo di lavoro paritetico Confindustria conferenza dei rettori
Nell'ambito della convenzione abbiamo realizzato un'indagine sull'impegno dell'Associazione industriali per lo sviluppo del diploma universitario
Questa indagine ci ha fatto conoscere le numerose iniziative in fase di progettazione o già in essere
Undici parchi scientifici quarantanove convenzioni e quarantacinque consorzi che coinvolgono associazioni industriali e università
Sono settanta le lauree brevi che nascono con il contributo di progettazione di finanziamento dell'industria
La Confindustria che ha espresso un convinto appoggio ai diplomi universitari ritiene che l'istituzione di nuovi corsi universitari debba essere maggiormente legata ai disegni e ai bisogni del sistema produttivo
Debba essere frutto del miglioramento degli standard di efficienza e di efficacia della didattica
Ed è contraria tendenze purtroppo oggi visibili di caratterizzazione in ciclo pedica dei diplomi universitari e di conseguenti ulteriori gonfia menti del precariato e della docenza per effetto dei nuovi corsi
è necessario intervenire per aumentare il numero di studenti che completano gli studi e insieme diminuire i costi unitari della formazione recuperando sull'efficienza del sistema
è necessario agire sulla variabile tempo introducendo la distinzione fra studenti a tempo pieno e parziale stabilendo obblighi frequenze per gli studenti e tempi di lavoro e presenza per i docenti
La sostanziale mancanza di autonomia didattica organizzativa e finanziaria degli atenei ha deresponsabilizzato i centri decisionali locali
La nuova legge sull'autonomia deve valorizzare le capacità di governo dei singoli atenei in termine di organizzazione interna gestione delle risorse politiche di sviluppo
Liberato progressivamente dai compiti di gestione burocratica lo Stato deve esercitare il diritto dovere di indirizzo flessibile del sistema universitario
Sono necessari provvedimenti mirati alla razionalizzazione delle iniziative di orientamento
L'introduzione di un limite per gli anni di fuori corso una riallocazione diversificazione dei finanziamenti anche in rapporto ai risultati alle necessità del mercato di lavoro locale
è necessario che si sviluppi una politica della ricerca che sostenga lo sforzo di crescita tecnologica dell'impresa
Dovranno essere mobilitate più adeguate risorse da concentrare sullo sviluppo di quelle aree tecnologiche che costituiscono i punti di forza del nostro apparato produttivo
La formazione professionale in Italia non ancora acquistato il rango di investimento strategico
A livello generale occorre una più forte capacità di governo e di indirizzo e di controllo del sistema formativo una rinnovata capacità di programmazione degli interventi in funzione delle necessità di sviluppo innovazione
Un accrescimento Della professionalità degli operatori specie nella fascia per cento un adeguamento tecnico strutturale dei centri formativi
A livello legislativo è indispensabile che venga aggiornata la legge quadro sulla formazione professionale del settantotto emanato in un'epoca nella quale rispetto al momento attuale diverso dal contesto produttivo e sociale del Paese
E diversi erano anche gli specifici problemi della formazione professionale
Si evidenzia la necessità di affrontare in modo organico i problemi della formazione continua destinata ai soggetti in condizione lavorativa
E in questa direzione va orientato il prelievo dello zero virgola tre per cento effettuate ai sensi della legge otto quattro cinque destinandola interventi formativi direttamente collegati al sistema dell'impresa
Alla luce delle proposte cinquina avanzate si pone il problema di costruire un raccordo flessibile e razionale fra formazione produzione
Tramite un sistema di rilevazione permanente dei fabbisogni di formazione del capitale umano capace di garantire il funzionamento compie
Che alla luce dell'accordo Confindustria CGIL CISL e UIL del venti gennaio scorso voglio chiarire a scanso di equivoci che le misure proposte non intendono in alcun modo sminuire il ruolo delle regioni
Al contrario la Confindustria è favorevole a una conferma è un consolidamento dell'autonomia locale nella programmazione e nella gestione e nello sviluppo d'offerta formativa
Così concepito nel suo senso più ampio il sistema formativo nazionale può essere un'importante leva per il superamento della crisi a condizione che sia davvero sistema integrato la proposta che oggi avanziamo al mondo della formazione alle forze politiche di governo è dunque quella di realizzare nell'Italia delle Regioni e dei Comuni una rete di servizi alla formazione che sia strumento di integrazione del sistema formativo allargato
E di questo con la società civile il mondo produttivo le istituzioni
Si tratta di coltivare anche in Italia quella terra di nessuno già messa a cultura in altri Paesi europei che sta tra i luoghi di produzione del sapere e i luoghi ai quali sapere destinato
Per realizzare con la produzione di beni e servizi una migliore qualità della vita
Si tratta quindi di individuare i servizi e gli strumenti più idonei per far comunicare in tempo reale luoghi del sapere e luoghi della produzione
Per mettere a profitto il know how del sistema formativo in tutte le sue componenti da un lato e la concreta domanda di professionalità del territorio dall'altro
Ma i nostri sforzi non possono conseguire risultati apprezzabili se non si realizza un efficace permanente integrazione delle varie componenti del sistema formativo
Piani di studio Brocca della scuola secondaria nuovi diplomi universitari formazione post diploma riforma degli Istituti professionali di Stato formazione continua devono diventare tessere di un unico Mosaico
Non possono restare interventi isolati privi di integrazione facenti capo a settori della pubblica amministrazione che sovente non comunicano fra loro
E mentre al centro nord si smantella la formazione professionale di primo livello l'obbligo scolastico non viene ancora portato a sedici anni
Mentre si despecializzazione con dei programmi Brocca alla scuola secondaria tecnica non nasce un diffuso sistema di formazione specialistica post-diploma privando le scuole di preziose professionalità
Mentre si diffondono i diplomi universitari nei settori tecnici tarda a realizzarsi una integrazione fra questi e la formazione professionale superiore gestita dalle Regioni
Questi non sono che alcuni esempi delle conseguenze negative della mancata integrazione fra i vari segmenti del mondo dalla formazione
La proposta di ragionare in termini di sistema formativo allargato e dunque a nostro avviso la necessaria premessa
Non solo per realizzare interventi che riducano sprechi inefficiente ma un passo necessario per il futuro del nostro sviluppo
L'impresa si riconosce interlocutore privilegiato e per quanto le compete è parte del sistema formativo allargato
Le industrie italiane già nel presente investo all'informazione ma sono consapevoli che il futuro del loro sviluppo
è direttamente connesso alla quantità e qualità della cultura che il Paese sarà in grado di produrre in termini di sapere scientifico ed intelligenza gestionale
La Repubblica deve garantire istruzione e cultura questioni indiscutibile diritto del cittadino è un dovere della democrazia
Questo diritto si coniuga con il diritto alla creatività alla libertà di intraprendere e a quella dignità che deriva dal contribuire all'impresa collettiva mediante il proprio lavoro
E proprio per questo anche il costo dell'istruzione è soggetto al bilancio sociale e questo bilancio a sua volta non può prescindere da un razionale rapporto fra costi e benefici
Se in termini di economia dell'educazione realizzassimo un bilancio dei costi del sistema formativo rispetto ai benefici che la collettività ne ottiene scopriremo sprechi diseconomie che sono una frode nei confronti del Regio nelle nuove generazioni
Conclusione
Noi ci collochiamo a fianco di tutti coloro che nel sistema formativo e sono la maggior parte stanno compiendo una battaglia contro le barriere di una società chiusa
Quelle che appiattiscono il merito e mortificano la professionalità
Condividiamo l'impegno di chi all'interno del sistema formativo promuove una sorta di rivoluzione culturale la cui semplice direttiva è
La trasformazione del personale docente da burocrate a professionista
I cardini di questa rivoluzione culturale sono produttività che significa migliore utilizzo delle risorse rispetto ai risultati autonomia dunque libertà e democrazia nell'organizzare il proprio ruolo sociale
Efficacia del servizio
Flessibilità organizzativa
Valutazione accurata del lavoro intellettuale che implica un'obiettiva politica di incentivi alle capacità e al merito
Qualità e dunque centralità dell'utenza che significa rispetto della società civile e soprattutto dei ragazzi
Sono queste le condizioni per l'affermarsi di un nuovo modello di professionalità del docente del formatore sono queste anche le condizioni di un patto fra le generazioni che consenta l'innovazione sociale
Sono infine queste le condizioni per la produzione della cultura che ci consentirà di uscire dalla crisi
Misurata sui dati della realtà e della cultura di impresa la crisi del sistema Italia presenta oggi opportunità e rischi
Su valutazione monetaria basso livello di inflazione cancellazione degli automatismi salariali costituiscono opportunità che non solo l'impresa ma tutto il Paese deve saper cogliere disoccupazione perdita di potere d'acquisto delle retribuzioni privilegio della rendita per effetto degli alti tassi di interesse sono i pericoli che non solo l'impresa ma tutto il Paese deve vincere
Ma una cultura dello sviluppo deve essere in grado di cogliere le opportunità e accettare la sfida che i rischi del mutamento comportano il sistema della formazione così come lo abbiamo delineato nella sua dimensione allargata integrata e come lo pensa e lo vuole la parte più attive aperta di chi vi opera è un supporto essenziale per lo sviluppo e il migliore contributo offerto alle nuove generazioni
Per il loro inserimento attivo e creativo nella ricostruzione di questo nostro Paese che vogliamo libero giusto e moderno
Parlare oggi di formazione mentre altri drammatici problemi monopolizzano l'attenzione del Paese
Può sembrare fuori luogo solo a chi non crede che il futuro lo costruiscono le capacità e l'intraprendenza degli uomini
Quando la poesia è in crisi scriveva Bernanos non servono critici servono bravi poeti quando un Paese in crisi non serve chi demolisce ma chi si affretta a ricostruire un Paese migliore grazie
Grazie all'ingegner Lombardi per la sua così ampia e completa redazione così ricca di spunti di riflessioni e di proposte proposte che saranno adesso approfondite dagli amici che pregherei di salire sul palco
Ci sono il dottor Locatelli
Gianfranco Dioguardi Fumagalli Michele Salvati e il dottor volesse
Grazie
Io farei solo io farei solo una raccomandazione ai presenti della tavola rotonda che abbiamo iniziato un po'in ritardo i tempi sono un po'ristretti non tutti e cinque avete cinquanta minuti cinquantacinque minuti quindi alla vostra discrasie gli interventi e volevo chiedere scusa molti amici che non ha potuto più trovar posto a sedere
Ci scusiamo anche se ci sentiamo gratificati perché una presenza così massiccia vuol dire che l'argomento è veramente di tutti lì tutti interessa
Grazie refertato all'invasore mi è consentito questa breve camminata dalla sedia fino al collo e così ci siamo un pochettino rimanesse abbiamo un attimo di tempo per riscaldare le ossa valide sono così
Come dire cariche di significato le prospettive che se i nostri corpi sono infreddoliti si riscaldano senz'altro il cuori elementi speriamo almeno che questo contribuisca anche il dibattito
In un
Tempo che ovviamente deve essere limitato ma spesso che sia sufficiente è ugualmente a approfondire alcuni aspetti
Particolarmente interessanti che non sono tanto quelli sulle proposte credo specifiche fatte dalla relazione del ingegner Lombardi che pentimenti e poi potranno essere oggetto di ulteriori o successi approfondimenti anche successivi a questo convegno ma sia il tema di fondo che ci unisce oggi a discutere di formazione di rapporto tra la formazione e lo sviluppo è tra la formazione e lo sviluppo è le imprese come strumento sia per la formazione sia per garantire e condizione di uno sviluppo quindi rapporto che non vogliamo un pochettino affrontare
Questo rapporto tra la formazione a professionalità e le esigenze ma più che le esigenze le attese giustamente individuate per mondo imprenditoriale quando penso modello italiano evidentemente penso come tutti voi ritengo non tanto al mondo della impresa come il nuovo di la produzione di beni ma penso al mondo imprenditoriale come mondo in cui diverse componenti l'imprenditore il lavoratore di organizzazione dell'imprenditore di organizzazione dei lavoratori e tutta la società
Che circonda l'impresa partecipano non solo ripeto a produrre dei beni ma a creare delle risorse a creare una ricchezza che essere deve essere fuori impiegata per migliorare le condizioni del Paese quindi le condizioni dell'intera società quindi un rapporto dell'impresa con la società
Evidentemente comporta un rapporto dell'impresa con la formazione dell'impresa con la scuola dell'impresa con tutte quelle di ambiti che al di là della istituzione scolastica vera e propria contribuiscono a formare Buoni di a formare gli uomini che poi sono
Poiché la ricchezza vera e i protagonisti del mondo imprenditoriale
Attorno con me acquattano questo tavolo a dare il loro contributo si sono diverse figure di di interlocutori abbiamo figure del mondo sindacale figure modo pretoriani figure del mondo
Diciamo così universitario quindi deve ricerca scientifica
E anche tra le varie figure di imprenditori di ricercatori ci sono figure poliedrica se vogliamo così chiamare perché non sono né solamente imprenditori nel solamente ricercatori ma persone
Che nella loro esperienza hanno integrato
Proprio questa capacità di dialogo tra diversi punti di osservazione del tema della formazione qui del tema dalla formazione per d'impresa e per l'imprenditoria
Seguendo un ordine che banalmente
Fa bene dico
Sarei quindi senz'altro la parola aveva
Ingegner Dioguardi
Quale mi se mi consentite vorrei anche sottolineare non solo che è un amico e collaboratore sull'articolazione macché accanto all'attività accademica e l'attività di imprenditore accoppia proprio quella capacità anche di trasmettere i valori che ispirano il suo lavoro di professore universitario del suo lavoro di imprenditori attraverso una serie di iniziative di cui tutto e tutti
Sensato a conoscenza e che proprio attraverso la collaborazione con i giornali compreso sono di quattro ore è un modo trovò anche un modo per esprimerci quindi credo che Gianfranco Dioguardi sia la persona più adatta ad introdurre questo tema di cui punto dobbiamo dibattere questa sera prego Gianfranco
Grazie io vorrei sottolineare
Mentre lei sollecitazioni
Giancarlo Lombardi già proposto
E in particolare la sollecitazione fra il patto ideale fra generazioni perché farà io credo che si sia spesso trascurato trascurata l'importanza che la posterità
Oggi interpretata da coloro che ci seguono dai giovani dei giovanissimi assume nella continuità di una nazione nella continuità di una società civile nella continuità di una impresa e questa continuità che deve essere certamente perpetrata nel rispetto della tradizione deve anche essere in grado di proporre innovazione una costanti innovazioni in grado di adeguare il corpo sociale ed anche d'impresa
Verso il sistema nel quale essa opera il sistema che oggi tende sempre più a globalizzare il mondo intero
Un sistema che e sempre più soggetto a turbolenze cioè a rapidi cambiamenti a cambiamenti molto spesso non programmabili
Quindi la ricerca di una nuova impresa che sia in grado di affrontare il il nuovo mondo con un nuovo modo di essere anche attraverso il sistema di proibizione
Quindi una nuova impresa che deve certamente a vere come obiettivo fondamentale dello sviluppo economico perché e solo attraverso lo sviluppo economico che si può realizzare lo sviluppo sociale
Ma proprio perché interazione fra sviluppo economico è stato sottratto situazione sociale e sempre più come sempre più stretta sempre più interagente nel mondo
Nel villaggio globale ecco che impresa la nuova impresa deve essere certamente riguardata come istituzione economica ma direi anche contemporaneamente e quindi non in termini successivi come istituzione sociale dunque una impresa economica e sociale
Che deve costruire una alleanza con la società nella quale partecipa e dalla quale trae linfa vitale per potere realizzare se stessa nel tempo nel nel nel processo che la porta
Verso il futuro
Quindi la necessità di costruire delle interazioni una complementarietà per così dire virtuosa
Tra atmosfera Interna e quindi lo stato dell'impresa quindi lo stato della formazione degli uomini dell'impresa
E lo scenario in cui questi uomini in cui si trovano ad operare e quindi la formazione dell'impresa e qui ribadisco un concetto che Giancarlo Lombardi e mezzo molto bene in evidenza da formazioni d'impresa
Chi disse che diventi sempre più educazione educazione che significa sempre più una cultura non soltanto in termini di deformazione professionale di formazione dello strumento professionale pere agire nell'impresa ma diventi una vera e propria cultura
Di impresa
Una cultura di impresa che renda ciascuno mandanti ed e ciascuno collaboratore che opera nell'impresa e questo lo dico a tutti i livelli perché oggi i livelli di organigramma tendono ad appiattirsi e quindi tende a
Strutturarsi d'impresa in maniera diversa dalla struttura burocratica che l'ha caratterizzata negli anni del primi sviluppi industriali
Ma tende sempre più a diventare impresa Rete una impresa rete di individui di individui manager di manager che devono però essere in grado di interpretare la realtà operativa
Con una capacità di innovazione e quindi di creatività e quindi di cultura cioè degli individui che siano a tutti i bidelli della struttura imprenditoriali in grado di interpretarsi come imprenditori di se stessi
Dunque non più non solo imprenditore ma un imprenditore leader capace di trasferire pure una cultura che sia una cultura di intrisa di imprenditorialità e non soltanto di formazione una cultura quindi che sia un'educazione completa a trecentosessanta gradi
Questo tipo di discorso è un discorso che che deve per forza di cose poi essere trasferito all'esterno e dunque la interazione con le strutture che di scolarità sia primaria sia secondaria che tendano ammettere in a immettere il germe della imprenditorialità oltre che della semplice formazione problema non certamente non facile ma che deve essere a mio modo di vedere iniziato deve essere stimolato sin dalla scuola d'obbligo per cui essere trasferito alle urne alle università
Attraverso nuove grandi alleanza nuove grandi alleanze sono già in atto tra il sistema universitario intrise
E la Alleanza secondo me più significativa equità ritenere con maggiore osservazioni sotto controllo
E proprio l'alleanza che vede riunite università intrise per la realizzazione della costruzione di parchi tecnologici di Tecnopolis perché attraverso queste nuove un prese si costruisce un sistema anti e di che ricevono
Che porta alla ricerca pura dell'università a trasformarsi ricerche applicata in cui in innovazione che viene trasferite
Trasferita all'intrise e la struttura techno puritana del parco tecnologico poi compie anche l'azione di professionalizzazione affinché l'innovazione immesse nell'impresa non diventi soltanto un meccanismo di cui vantarsi ma da non tipizzate come spesso accade perché credo che a tutti voi e noto come le innovazioni processi innovativi immessi nelle nostre imprese siano molto spesso utilizzati soltanto a livelli percentuali minori
Dell'ordine di grandezza del trenta quaranta per cento
Ma si costruisca
Appunto una formazione culturale che renda ottimale anche la gestione dell'innovazione
Dunque la grande alleanza università scuole che si trasmette si trasferisce nella nuova impresa profondi Tana nella nuova impresa parco tecnologico pure tecnologico da tenere sotto controllo da vivificare da stimolare ma altre grandi alleanze vanno create perché Primarchi Giovanni arrivino all'università devono passare l'accredito della scuola dell'obbligo una scuola che certamente e può anche essere estesa come obbligatorietà ai sedici anni ma e necessario che tutti ci si impegni perché la obbligatorietà venga effettivamente realizzata specialmente nelle aree più più più emarginate del Paese nelle aree più emarginate delle grandi città e anche qui nuove alleanze possono essere costruite tra il sistema dell'impresa e le scuole dell'obbligo perché l'impresa in non entrino naturalmente nelle scuole dell'obbligo perché la istruzione obbligatoria deve essere e a mio modo di di vedere deve rimanere dello Stato
Ma perché le imprese possono costruire una ridente
Di attrazione di giovani alla scuola dell'obbligo per tentare di trasferire tutti i sistemi motivazionali che sono stati messi a punto nel sistema dell'impresa verso i giovani affinché l'obbligatorietà allo studio si trasforma esiti manifesti come Q Rosita verso la cultura affinché così si possa avviene una sorta di maggiore attrazione sono questi spunti ti volevo ribadire sulla relazione lombardi e che mi pare debbano anche costituire motivo di ulteriori rimeditazione di anche propositivi in termini pratici in termini di cui
Del sistema proprio paese grazie
Grazie
Gianfranco Dioguardi mi pare che il tema viene costantemente ribadito che era nella relazione lombare vedere banditore questo intervento per esempio guardie proprio questo concetto che le attese del mondo vettoriale che sono un po'le attese di un monumento reale proiettato e creare condizioni in cui possono in un sostanzialmente nella capacità della scuola delle fodere istruzione dalla formazione di
Partecipare
Al processo dell'impresa di essere non solo strumenti
Quindi con una formazione strumentale alla produzione ma di essere Soggetti capace di interpretare il ruolo dell'impresa
E quindi questo in certo senso è la sottolineatura di un'evoluzione che ormai è nella coscienza collettiva anche se non trova ancora mezzi pratici mezzi concreti in cui esplicarsi
La consapevolezza cioè che il rapporto tra la scuola impresa non è un rapporto puramente inutilità o di fornitura di strumenti ma è un rapporto di crescita collettiva
Questo anche perché
è cambiata l'impresa impresa non è più un uovo solo per la produzione ma con l'evoluzione tecnologica e con l'interazione continua
Anche a livello non solo il singolo Paese matricine paese ha creato questa esigenza di essere come diceva
Dioguardi un'impresa Rete vale a dire all'impresa in collegamento continuo con la società poi la società rimangono purtroppo una serie di carenze
Anche di carattere strutturale pensiamo difficoltà dalla scuola pensiamo alla difficoltà anche tante volte banalmente fisiche delle strutture o delle disponibilità eccetera pensiamo a questo grave problema sollevato da Dioguardi di una come dire saldatura tra la nominatività della durata dell'istruzione la effettività
Per cui i ragazzi effettivamente riescano a accedere fino a livello che loro formalmente richiesto questo esige un'azione politica ma un'azione politica concreta non può esserci se non c'è una consapevolezza da parte di tutti coloro che sono all'impresa
E su questo punto è richiamare allora l'intervento l'ingegner Fumagalli
è il terzo in genere non vorrei che mi preoccupa aste non c'è stato nessun golpe solo una casuale successione di ingegneri e quindi è anche secondo me è una opportuna
Sottolineatura dell'apertura che questo tipo di formazione ha ormai acquisito e quindi io che sono di formazione come si dice nella sua tradizionalmente umanistica non posso che esserne contento perché vuol dire che comincia la crisi divenire sul nostro terreno
Quindi do senz'altro la parola alla rigide fumare
Risponderò alla domanda del dottor Locatelli nell'ambito di due riflessioni una sulla relazione e una su quali sulla tavola rotonda sul titolo
Preciso di questa tavola rotonda
Sulla relazione giacca lombardi vorrei dire che molto bella
Che mi ci sono ritrovato morto sia come singolo imprenditore sia penso come
Rappresentante di un gruppo di giovani soprattutto che nell'ambito di Confindustria hanno dedicato tanto stanno dedicando tanto assieme a tanti anche imprenditori segno perché pensano che la formazione la scuola le risorse umane sono un patrimonio
Decisivo in questa sfida l'azione molto bella però vorrei soffermarmi su tre particolari spunti e sottoporli in questo momento anche l'attenzione alla vostra attenzione
Il primo è l'apertura e la chiusura
Apre Giancarlo Lombardi affermando che siamo in una crisi tanto profonda tanto grave da minacciare le basi della nostra convivenza e rischiare di pregiudicare il nostro sviluppo il nostro futuro e questa una drammatica realtà
Chiude però poi Giancarlo la relazione
Con queste parole quando un Paese in crisi non serve che demolisce ma chi si affretta ricostruire un Paese migliore quando la polizia in crisi non servono critici salgono voi
Ecco questo è il messaggio che a me pare importante segnalare siamo in una situazione di crisi siamo una sottrazione di grossa
Difficoltà sicuramente per questo Paese che si sta rimettendo in discussione ma mai come forse oggi questa crisi un'opportunità di miglioramento è un'opportunità di cambiare è un'opportunità la crisi è un'opportunità
Allora dobbiamo anzitutto esserne consapevoli
E dobbiamo cercare di coglierla
E in questo momento accoglierlo questa opportunità significa anche e soprattutto e questo qua il senso della relazione che condivido rimettere al centro di un processo di impegno per costruire qualcosa di diverso delle regole diverse un sistema diverso anche le risorse umane anche la scuola anche la formazione perché qui e questo diventa tanto più decisivo in un momento in cui noi dobbiamo cercare di fronteggiare da un lato il calo demografico
Dall'altro la sfida della necessità non tanto di subire il un'immigrazione ma anzi di utilizzare la possibilità dell'immigrazione di nuove culture di nuove persone come uno strumento utile alla crescita del nostro Paese
Ma con cui dobbiamo dialogare dovremmo formare le nuove delle nuove forze volevo scegliere un percorso di sviluppo diverso per i nostri giovani che non dimentichiamo come è stata descritta una relazione
Se oggi sono il quindici per cento del della totalità della popolazione i giovani sotto i quindici anni
Negli anni nel due mila trentotto saranno l'undici per cento mentre gli atti sono su quelli sopra i sessantacinque anni che oggi sono il quindici per cento anche loro nel due mila trentotto saranno il trenta per cento
Quindi in un momento di Carlo demografico di poca immigrazione che aumenterà sicuramente in un momento di basso tasso di occupare di tasso d'occupazione in in decremento noi dobbiamo come fatto strategico oggi in questo momento pensare alla valorizzazione delle risorse umane con percorsi formativi nuovi diversi
Più adatti cogliendo questo momento di crisi come un'opportunità
Secondo riflessione sulla relazione di Giancarlo
Perché alla parla di un batto sociale che ha ricordato anche Dioguardi e diventa essenziale un patto perché se vogliamo costruire bisogna fare un patto a me piace più parlare dibatto civile ma forse a questo di Terni ha prime pratiche che si intenda su che cosa significa questo patto
Noi preferiamo il patto civile
Anche tempo addietro avevamo lanciato perché il patto civile indica una responsabilità non solo collettiva ma anche individuale ben precisa
Non vorrei che patto sociale potesse far pensare a qualcuno e le lei responsabilità singoli in un certo senso vengono annacquate non ha responsabilità generale più ampia che potrebbe portare invece a una deresponsabilizzazione per assurdo allora un patto sociale civile chiamiamola come vogliamo ma che significa una consapevolezza che ciascuno di noi come individui e come componente sociale ha una responsabilità di interazione con le altre componenti sociali gli altri individui per costruire qualcosa in questo momento di nuovo in quest'ambito
Terza riflessione
Che mi è piaciuta molto devo dire anche questa è a pagina otto Giancarlo Lombardi dice anche il sistema di imprese e la cultura che lo ha sorretto sono spesso venuti a patti con la società assistenziale più incline a ricercare la rendita rispetto al profitto la chiusura del mercato rispetto al rischio del confronto la ricerca del privilegio piuttosto che al servizio dell'interesse generale poi però dice peraltro il sistema d'impresa e cultura imprenditoriale non in tutti questi anni è stato se non la sola ma certo una foto una voce forte e significativa levata contro le minacce di una società chiusa
In queste frasi secondo me c'è quella che può essere la forza non so del mondo imprenditoriale ma di ciascuna componente sociale oggi usare l'autocritica come strumento reale di acquisire una maggiore legittimità una maggiore forza in un momento di crisi l'autocritica
Di tutti va fatta con serenità con tranquillità con moderazione ma per perché diventi un oste Rippert cambiare modo di agire in queste parole io vedo l'assunzione di responsabilità di una classe di indi imprenditori una classe
Industriale che riconosce che son stati fatti magari degli errori vuole vedere valorizzati i propri meriti propri diritti ma vuole anche di chiarire di fronte al Paese che si assume la responsabilità diversità di non fare più errori del passato questo è un atto importante che non dovrebbe essere fatto solo dall'imprenditore ma da tutti perché poi è vero che le colpe non sono sempre e solo di qualcuno ma sono da distribuite ma incominciamo ciascuno di noi come singole come Como componente a cominciare anche analizzare le rispettive responsabilità
E queste non gli elementi più importanti la reazione venendo a tavola rotonda con la cinque minuti solo per sottoporre due o tre concetti il titolo di questa tavola rotonda era e formazione e professionalità
Le attese del mondo imprenditoriale allora mi è capitato anche perché un amico nella ricordato sottomano
Il buon governo del vige in Audi che proprio due in due righe chiarisce siccome le parole ricordo sono formazione professionalità dice le professioni si imparano esercitando le non c'è altra via il compito della scuola è quello di formare l'Inter intelletto il carattere di giovani in guisa che Fossa orizzontarsi in seguito nella vita di lavoro e affrontare e superare le difficoltà che gli si fare vanno incontro logicamente in questo caso nel mondo ad esempio dell'impresa
Allora se questo è vero come io penso che sia vero anche se questo riferito alla scuola logicamente lasciando per la parte universitaria deprimente il collegamento tra i il mondo della scuola e poi il mondo il mondo dell'dell'impresa se questo è vero allora in un Paese che cambia e cambia anche il modo di produrre il modo di fare impresa quali sono i nuovi orizzonti dell'impresa quali sono i nuovi orizzonti dell'intelletto le nuove sfide per
Creare
Opporre l'attenzione dei giovani nuovi valori o forse vecchi valori ma che ritornano con importanza maggiore nuove sfide per l'intelletto
Io ho solo com'di comunico solo delle parole che però caratterizzano il percorso io vorrei fosse chiaro allora i nuovi orizzonti le nuove sfide per l'impresa
Sono cinque innovazione la globalizzazione
La competizione l'internazionalizzazione e chiami le reti nel senso di lavoro anche come stima primario guardi lavori in gruppo lavori di interrelazione allora se queste sono le cinque sfide più importanti quali sono
E le quali collocata derivano come sforzi del mondo dell'impresa e anche quindi di conseguenza al mondo delle della formazione il mondo della scuola di università dovrebbero avere come prioritari quali strade anche qui sono cinque
La comunicazione
La creatività la qualità
Il merito il riconoscimento del merito dell'impegno la ricerca e lo sviluppo nel senso di innovazione
E allora infine cosa ne deriva come ultimo passo quali strumenti dovrebbero essere utilizzati in maniera maggiore oggi nella formazione nella scuola nella università
In relazione a queste richieste che derivano dal nuove sfide per il mondo imprenditoriale beh allora alle parlavamo di informazione allora l'informatica parlavamo di mobilità allora deve essere parlavamo di comunicazione d'impresa abitazione e allora ne deriva un approccio alla mobilità diverso dal passato parlavamo di comunicazione di internazionalizzazione allora ed evita il concetto delle lingue spiegate il perché in Italia non si segna ancora l'inglese a partire dalle elementari a fare ad esempio parlavano di meritocrazia e di
E di capacità di lavorare avete e quindi allora bisogna introdurre nella scuola come strumenti strumenti che valorizzino la creatività dell'individuo la sua nel senso di responsabilità
E la capacità di esprimere la qualità come strumento di lavorare meglio in gruppo in team per obiettivi condivisi e immagazzinati ecco questo è le prime sulle prime osservazioni che mi sono venute in mente
Le sia dalla rete di Giancarlo e dalla il tema proposto da questa tavola rotonda e e penso che su questo noi dovremo cercare di lavorare come dicevo prima come imprenditori insieme al mondo dei degli insegnanti insieme al mondo delle istituzioni che devono stabilì che deve stabilire le regole di una nuova squadra nuova formazione in un tentativo di fare da un lato autocritica per evitare gli errori in futuro ma soprattutto stimolati a creare delle regole e delle premesse diverse per uno sviluppo milioni
è una un'osservazione Fumagalli su cui non solo per lo spunto dato dalla relazione lombardi ma appena avrà la consapevolezza che ormai diffusa in tutto il Paese la società su cui lei ha posto l'accento e idee questo tema della crisi come come un'opportunità
Certo tutti oggi abbiamo il peso da sopportare
E il fatto di essere in mezzo a questa crisi
E quindi di essere travagliati e anche dalle mozioni che questa crisi proprio ma io penso che proprio se sappiamo cogliere questa crisi come opportunità abbiamo oggi veramente davanti una prospettiva che forse solo un anno fa non avevamo allora io dico meglio la sofferenza di una crisi meglio i costi di una crisi costi anche di immagine internazionale non dimentichiamo che in questo momento
L'italiana occupato sta occupando degli spazi nell'attenzione internazionale purtroppo non con un'immagine che ne esalti
Le caratteristiche positive ma quasi in coma e con un'immagine di sfascio realtà io dico in questo momento lo diciamo sì ma cosa prova di questo che l'aumento proprio la crisi è l'elemento che valorizza questo Paese che valorizzava società proprio la crisi al momento in cui
Si denota la possibilità di avere fiducia in questo Paese io penso che un anno fa quando il Paese era bloccato quando certi fatti ancora non erano stati
Come dire portati alla consapevolezza ma vivevano quasi nell'animo di ciascuno di noi e ciascuno di noi si adattava però molto meno
A aperti tra futuro di quanto non siamo oggi quindi cogliere queste ricordo giustamente dice
Fumagalli anche con un senso di autocritica perché non si può ricostruire nulla se non abbiamo la consapevolezza della nostra responsabilità del passato e anche quelle future ovviamente e se siete voi semplicemente agli altri una responsabilità ed è passato e di ricostruire quindi da questo punto di vista credo che il mondo dall'impresa che ha dato un grande ne stia dando un grande contributo anche se con sofferenza non dimentichiamolo è anche se con gravi difficoltà perché non fa mai bene
Quindi da superare uno sforzo è una potrebbe tentare si è tentato di adagiarsi nell'abitudine da questo punto di vista dello possa essere a questo punto interessante
Intervento sul tema specifico della formazione ma anche sul tema specifico di una formazione inserite in un Paese che cambia di contributo che potevate fare Morese
Segretario generale aggiunto della CISL rappresentanti di un mondo sindacale che nella scuola e attraverso la scuola anch'esso grandi e non trascurabili responsabilità grandi e nove trascurabili compiti soprattutto e per l'organizzazione dell'ostruzione e per il rapporto tra il mondo dall'istruzione in modo all'impresa quindi allorché chiedo un breve intervento
Grazie ho ho avuto in anteprima la relazione regia di A. lombarde mi sono chiesto se non dico niente sulla relazione diranno guarda ci offre perché Saccenti piè saccente quel sindacalista
Se dico come penso che mi è piaciuta penseranno sarà solita piaggeria che si fa nei convegni
Scelgo la via della sincerità anche perché ci conosciamo
E entro dentro nel merito mi chiedo ma se due forze come quella che io rappresento è quella che era presente all'igiene lombarde nel presentare questa relazione
Largamente
Hanno omogeneità
E di analisi e di proposte
Ma perché stiamo in questa situazione
Perché registriamo
Una un vuoto fra la realtà così come e quello che si potrebbe
C'è una riforma praticamente a costo zero che e le l'elevazione dell'età dello no non costa e non si fa
Ne mi piace scaricare tutto sul convitato di pietra
Sicuro potrebbe sbrigarsi a
C'è un compito del trono di pietra che
No la politica sistema
Io penso che
Proprio in questi momenti di crisi dove dobbiamo come dice l'ingegner Lombardi costruire e tentare di costruire per un futuro non Breve cioè non per i prossimi Mesima per la prossimi prossimi decenni
Bisogna in qualche modo anche capire perché come si fa a ridurre questa di diciamo questo vuoto che c'è fra la realtà è quello che comunemente individuiamo come possibile
E io penso che bisogna fare una riflessione sul
Sia sulla scuola sia sull'impresa
Perché sulla scuola il vero problema io penso così per le sue carenze per quello che ha prestato detto la mancanza di tecnici di diplomati e di laureati
Rispetto al fabbisogno all'esigenza di sviluppo il problema non è solo dispensa
Fra l'altro non nessuno nessuno è in grado di stabilire quale la percentuale di PIL migliore rassicurare
L'adeguato ammontare di risorse da dedicare alla scuola il Giappone da destina la metà in termini di percentuale di PIL del Canada e non è che sta proprio più indietro del car il cinquanta per cento
E noi spendiamo quando il cane
Io credo che c'è un problema oggi enorme di etica nella scuola
E cioè di identità che si dà alla scuole che riesce a imporsi verso gli allievi verso i genitori verso la società
Ed è un'operazione comunque complessa ma che è necessario fare che è possibile fare
Esiste un'esperienza avviata dal
Professor Dioguardi in un quartiere barese una scuola pilota diciamo così
E che noi vorremmo ripetere in uno dei quartieri più degradati di Palermo come CGIL CISL UIL stiamo raccogliendo fondi per questo c'è si può fare una scuola che diventa eticamente accettabile dagli allievi dagli alunni dal dalla società
Se la silente Pericles esita un'identità e questo è un problema che riguarda tutti riguarda il sindacato in primo luogo perché organizza gli insegnanti
E che probabilmente nella nostra esperienza il la grande innovazione la producemmo con le centocinquanta ore ma che non è più di attualità
Già quello che poteva dare questo l'ha dato per costruire l'intreccio fra
La scuola e la società
Probabilmente è un una responsabilità nostra del sindacato quella di riuscire a sconfiggere la professione norme di corporativi Zazie ione Guess che c'è sulla scuola
Noi consideriamo una nostra sconfitta lo dico con molta fermezza
Non essere riusciti a privatizzare il rapporto di lavoro per i professori universitari perché non si può avere il massimo di garantismo istituzionale il massimo di autonomia per gli atenei
Perché noi pensiamo che invece una via di contrattualizzazione sarebbe stata più utile per flessibilizzare
La vita organizzativa all'interno degli atenei così come lei le spinte alla corporativi Zazie o nel resto dalla scuola
E non ho nessuna difficoltà pensare che anche la politica contrattuale ha bisogno di essere spinta verso innovazioni qualitativi
Ma penso anche che tutti quanti anche all'impresa hanno bisogno di ripensare al modo come concretamente
E a hanno guardato alla scuola e alla formazione in questi anni è formato cultura molto del troppa specie in una regione come questa
Avviene perché i giovani dicono è meglio andare a lavorare
Indipendentemente se la scure meglio andare a votare
Neanche per ragioni proprio distretto bisogna
E forse perché
Quanti contratti di formazione lavoro si sono fatti e si è fatto meno formazione di quanti contratti prevede
E quindi con quando minor valore abbiamo utilizzato con la forma e le imprese hanno utilizzato quella forma
Di attrazione dei giovani di primo impiego nel nell'ambito
Del lavoro e quindi tutti assieme io penso cioè abbiamo la necessità di dare una identità etica alla scuola e no occupando le sedi dalla scuola non occupando e sostituendo ci a chi la deve fare ma costruendo un dialogo
In maniera tale da ritardi identità anche perché entro il due mila almeno gli analisti De Masi visto che nel pavimento della prossima a tavola rotonda ci diranno che il sessanta per cento delle professioni entro il due mila saranno completamente diversa
E quindi si porranno anche per il sindacato problemi enormi gestione di questo cambiamento la seconda questione riguarda l'azienda
Sempre di più l'ha detto anche l'incendio Fumagalli le questioni di qualità e di qualità totale diventeranno decisive nel nell'assicurare il successo di impresa e il successo di un Paese in uno spin una mondo industriale
E io considero l'accordo che abbiamo fatto comma
CGIL CISL UIL Confindustria sulla formazione professionale sicuramente un po'un valore aggiunto notevole la nostra capacità di intervento sulle questioni della formazione
Però il punto decisivo mi sembra quello che ha detto il professor Dioguardi l'azienda
è un insieme di soggetti tutti decisivi per realizzare gli obiettivi e non c'è nessuna ipotesi di costruzione partecipativa all'interno dell'impresa che non passi attraverso una piena responsabilizzazione di tutti i suoi soggetti
E quindi nel sistema di partecipazione non solo non c'è solo un problema di regole ma c'è un problema di coinvolgimento di sapere che va assicura
Proprio per questo io penso
Che dobbiamo fare in modo di potenziare le nostre responsabilità nel gestire le che le questioni dell'alta formazione faccio alcune proposte concrete
Condivido quello di non far finire
Però
Abbiamo detto forse ci siamo vicini all'idea di costituire di utilizzare bene questo zero prendano e abbiamo proposto di utilizzare uno
Assieme ad una mutualizzazione delle centocinquanta ore per destinarlo fondamentalmente a riqualificare
Gli ultraquarantenni noi avremo sempre di più un problema serio di questa fascia di lavoratori i quali saranno chiamati a cambiare le loro Manzione le loro professionalità ben vediamo di trovare a per questi un segmenta di impegno
Comune così come io penso dobbiamo dare molto rilievo alle pari opportunità e alla possibilità per le donnine sia per quanto riguarda i progetti imprendibili sia per quanto riguarda i Progetti
Legati alla valorizzazione delle donne dobbiamo dare grande valore a questo a quest'altra fascia di intervento nelle attività formative
Così come credo che dobbiamo fare in modo che l'accesso all'Ulivo l'università sfornito più laureati e che l'accesso all'università e la possibilità che diventi no dei laureati sia si allarghi per i figli dei lavoratori dipendenti
Abbiamo pochi laureati rispetta i bisogni ma nell'ambito di questi ce ne sono pochissimi che vengono dall'area dei lavoratori dipendenti il tre per cento
Dobbiamo fare in modo perché questo sì alla e io penso che
Accanto a qui due proposte
Che sia assicurato che per l'università può anche costare di più
Può anche costare di più
Ma che sia assicurato un bonus alle famiglie a reddito più basso e in particolare alle famiglie dei lavoratori a basso reddito integrato perché no da un picco da un fondo fatto con pochi
Contributi sia dei lavoratori che delle imprese per assicurare ai figli dei lavoratori che diventino dei laureati così come con un intervento dello stato non molto costoso
Duecento miliardi ogni dieci mila laureati si potrebbero finanziare la possibilità di fare degli stage per i neolaureati nelle imprese
In maniera tale da accostarli direttamente al lavoro immediatamente dopo la laurea non ha vere situazioni di difficoltà come quelle che si stanno avendo in questo momento
In definitiva io penso che nel costruire la Seconda Repubblica
Non ci devono pensare solo quelli della Bicamerale
Non ci deve pensare solamente sistemata nel costruire la Seconda Repubblica non c'è bisogno solamente delle nuove regole istituzionali
C'è anche bisogno di costruire nel nel concreto che la società un sistema di democrazia economica dentro il quale il ruolo delle parti sociali sia rilevante non solamente residuale rispetto al disegno istituzionale che potrà venire quando arriverà
Io penso che il disegno istituzionale arriverà assieme alla costruzione di un sistema di relazioni che i soggetti della società civile realizzeranno che saranno in grado di proporre di realizzare io penso che per questo il movimento sindacale italiano in molto disponibile a farla partire dai problemi per la cultura grazie
Morente
I temi che uno dei fili conduttori che me che emerge da questa questa
Bene
Forse sono anche improvvisato dibattito è proprio quello di un collegamento tra l'esigenza di intervento così tecnico sul corpo scolastico sulla realtà scolastica
E lì si esibì complessive questi interventi di carattere tecnico diciamo così sulla scuola
Siano inquadrate in una situazione di rinnovamento complessivo e ritengo che
I due elementi non siano assolutamente separati e che due elementi sino a comunque il frutto di una partecipazione che non può riservare solo a degli specialisti la Bicamerale per le riforme o i partiti o il ministero per quanto riguarda la scuola invece gli interventi di carattere specifico ecco questa consapevolezza è molto importante perché da anche aerei ai le forze i pretoriani sindacali politiche culturali che partecipano a questa ricostruzione delle scuole un ambito preciso ciascuno polpo trovare al di là di quello che la sua stabilità collettiva anche il proprio ambito di applicazione
Quindi giustamente anche la rivendicazione di una serie di opportunità di garanzie e di disponibilità perno una parte siamo così dalla popolazione giovanile che seppure in teoria può accidente accedere senza nessuna ostacolo e forse anzi con eccessiva
A disponibilità alle strutture universitarie per esempio tuttavia Apple frenata da altri elementi da altri fatti tipo appunto un una mancanza di strumenti di aiuto o di sostegno di qui anche ha difficoltà a produrre un numero sufficienti laureati ma anche a garantire al di là della di banalità complessiva anzi esagerata certi aspetti dell'accesso una selezione c'è un rinnovato si diceva dei migliori sembra che la sua sia diventato poco di moda questo sia un recupero molto importante perché io credo che sia un punto molto delicato e in certo senso pericolosamente
Negativo questo aspetto di valutare l'andare a lavorare Nevio che più importante più gratificante che l'andare a scuola una volta
Almeno io
Con le prognosi relazione la fortuna era andare a scuola ora s'perché c'era il prestigio perché c'era io dichiaro che c'era il valore se in una società questo valore cade e certamente il rischio è che sì sì il mondo di andare a lavorare alta si arrivi ad un lavoro che ci emargina rispetto al futuro
Lei ha poi chiamato in causa anche questo aspetto specifico dell'università che può completare questa prima serie di interventi proprio la relazione
Di uno studio perché ha vissuto cercatore Stalin sequenza di vento ricercando nell'università con una forte capacità di osservazione dei fatti che sono allestendo affittare con una forte capacità chi come dire proiezione di questi fatti minimo una ricerca in una sforzo dice che che è di carattere scientifico ma quello che giustamente viene svolto una città quindi al professor Michele Salvati che affidò il compito di integrare queste privazioni e col suo col suo intervento prego
Se le attese del mondo imprenditoriale sono quelle che aggiustata Giancarlo Lombardi e se le proposte di riforma che il mondo imprenditoriale avanza
Sono quelle illustrate nelle schede che ci sono state distribuite devo dire subito che con queste attese queste proposte con cittadino democratico deve convenire totalmente
Sono attese le proposte che non esprimono spirito di parte
Ma spirito di comunità e di nazione e sono basate su un'analisi del ruolo dell'istruzione con Paesi industrialmente avanzato
Sulle quali si sta realizzando una massiccia convergenza di studiosi Esperti operatori imprenditori e politici lungimiranti sottolineo lungimiranti
Questa nostra una discussione introduttiva cui seguiranno analisi dedicata segmenti specifici del settore formativo e dunque su considerazioni introduttive che vorrei rimanere
Resistendo alla tentazione di entrare nel segmento del settore che conosco meglio e sul quale nutro convinzioni appassionate e radicali l'università
Considerazioni introduttive ma non irrilevante esse sono state suggerite dalla lettura che per caso è avvenuta insieme della relazione di Giancarlo Lombardi ed un libro recente di Robert Reich
Che è uno ascoltato assai ascoltato consigliere di Bill Clinton
Parafrasando il titolo della grande opera di Adamo Smith la ricchezza delle nazioni RAI intitolato il suo libro il lavoro delle nazioni
E se il segreto della ricchezza delle nazioni per Adamo Smith alla divisione del lavoro
Oggi per nazioni ricche in un mondo economico ormai unificato in un villaggio globale come si dice tale segreto e la qualità della forza lavoro e dell'ambiente in cui l'impresa può operare
è convinzione di RAI ma anche di Lombardia Emilia che in un'economia aperta il fattore scarso quello da cui dipende il benessere delle nazioni non è costituito nel capitale né dal lavoro in via generale
Capitale e lavoro arrivano se c'è un ambiente capace di metterle in opera con alto rendimento
Questo rendimento sempre più dipende da un capitale organizzativo e umano di alta qualità
Nonché da condizioni ambientali favorevoli dove per condizioni ambientali intendo l'insieme dei servizi pubblici e privati che influiscono sull'efficienza dell'impresa e sulla qualità della vita di chi ci lavora o quanto meno osserva RAI analizzando la situazione americana la qualità della vita della parte strategicamente più importante di chi lavora nell'impresa
Il top mensilmente e quelli che RAI chiama gli operatori analitico simbolici ingegneri progettisti ideatori docenti consulenti
E altri di questa fatta e la qualità della vita dei nei loro confortevoli sobborghi le scuole in cui vanno i loro figli che a loro interessa non la qualità della vita o le scuole nel South Bronx o in altri quartieri degradati
Su questo tema che vedrebbe un forte conflitto credo caro verrà anche Giancarlo Lombardi
Tornerò ma il punto di fondo la crucialità della risorsa istruzione di alta qualità sottolineo non istruzioni generali istruzioni di alta qualità
E per le fasce alte degli operatori
E orientata al mercato globale delle merci e delle idee su questa accentuazione non c'è conflitto
Istruzione esige risorse se le risorse sono sempre scarsa sono scarse soprattutto in un mercato politico che per natura sua la democrazia prevede continue lezioni e orientato al brevissimo periodo mentre l'istruzione dà frutti di lungo
Questo può facilmente generali circuiti viziosi
Causa azioni circolari cumulative come le chiamava mirata istruzione scadente regresso economico istruzione ancor più scadente il rischio c'è e di queste trappole è piena la storia
Ma la storia anche pieno di Paesi che hanno invertito il circolo vizioso altrimenti i casi come quello della Germania prima nel secolo scorso nel Giappone nel nel nell'immediato dopoguerra e ora di molti Paesi del Sud-Est asiatico sarebbe incomprensibile oltretutto l'istruzione costosa ma non così costosa come mostra condannati uno sforzo deciso per migliorarla sia investendo maggiori risorse sia utilizzando meglio le risorse esistenti e penso soltanto alle norme pur di esuberi potenziali che abbiamo nella scuola elementare e media e come potrebbero su utilizzati per esempio diceva Morese quasi gratuitamente creando un obbligo no ad annualità molto più elevati
No alla seguito proprio per questo questo sforzo del tutto alla nostra portata
Uno dei meriti da Confindustria vedi Giancarlo Lombardi in particolare è quello di aver martellato e continuare a martellare su questa e land Cartago
Il prossimo Parlamento il parlamento eletto con la nuova legge elettorale il Parlamento che avrà il compito delicatissimo di costruire le istituzioni della Seconda Repubblica questo Parlamento dovrà e leggere un governo che abbia al primo posto il sistema formativo
Lungo ballerine
Come ho già detto nella misura in cui le capisco fino in fondo sono d'accordo con le proposte di riforma dalla Confindustria
C'è però una questione di fondo perché attraversa buona parte delle proposte
E che il libro di RAI aiuta abbastanza mettere in evidenza RAI prende in considerazione il sistema formativo degli Stati Uniti e fa un analisi impietosa dei suoi livelli mi la grande parte delle scuole elementari medie e medio superiori degli stessi come eccesso e delle stesse università e di qualità scadente se confrontata con i livelli europei giapponesi
Lo stesso vale nei confronti della parte alta delle punte tedesche giapponesi lo stesso vale per la formazione professionale negli Stati Uniti
Ma il quadro cambia radicalmente se si arriva al venti per cento superiore delle scuole soprattutto delle università questo venti per cento il migliore del mondo
Ed è perfettamente in grado di formare quel venti per cento di operatori analitico simbolici cioè la classe dirigente
Che sono essenziale per mantenere un vantaggio competitivo inespugnabile per gli Stati Uniti
Se veramente lo studio economico è passato sulla qualità di queste persone
Tanto sembra tre volte ragionare RAI per l'ottanta per cento inferiore
L'internazionalizzazione produttiva ci fa comunque perdere la battaglia
No l'ottanta per cento inferiore composto largamente do due grandi gruppi i lavoratori nelle produzioni di routine e i lavoratori nei servizi personali
Benissimo con produzioni fatte altrove dove il lavoro costa di meno
No queste competono ed è una battaglia praticamente perduto nel lungo periodo
I lavoratori nei servizi personali in una paese ad alta immigrazione competono con gli immigrati disposti a prendere qualsiasi salario
Per questo diciamo ottanta per cento altro che società dei due terzi in questo una società stratificate in cui c'è un quinto superiore no che gode di altissimi vantaggi quattro quinti che stanno male questo è il quadro terrorizzante che
RAI
Dipinge per questi anche se le scuole sono scadenti no non ha poi in fondo una grande importanza
Ora non RAI non dice così
No come economista dice così poi dice che per dal punto di vista dal punto di vista della solidarietà nazionale per un Paese deve stare insieme
No e inammissibile una situazione di questo genere ma con un ragionamento brutalmente economico arriva a queste conclusioni o io io ve ne vorrei che noi di queste conclusioni o di questo terrorizzante pittura Craxi fa attenessimo profondamente conto
RAI che non approva la situazione nere dei pericoli
E la sua analisi è però molto importante per noi anche noi stiamo internazionali Santucci sempre di più
Anche per noi il principale strumento di competizione internazionale sta diventando la capacità di organizzazione di invenzione di utilità di utilizzazione creativa delle abilità simbolico analitiche in senso lato
E anche per noi coloro che stanno sul fronte di questa battaglia che combinano questa battaglia questa lotta competitiva cosmopolita non sono più del quindici venti per cento della forza lavoro
E allora lasciamo funzionare anche noi il mercato nella scuola non funziona anche bene se vediamo gli USA no il venti per cento delle loro scuole i migliori del mondo
Nell'istruzione non è un'illusione perseguire insieme l'alta qualità e le grandi quantità
Però questo è un tema io credo politico fondamentale
No su cui occorre riflettere io credo personalmente che debba esserci selezione forte selezione competizione credo che i migliori di ogni generazione devono arrivare a posizioni di alta responsabilità
Il problema però anche per la coesione politica paese è come la scuola selezione migliore
Si possono selezionare col sistema di mercato americano con un sistema pubblico liti spicco francese o con un sistema pubblico di ti scrivo di tipo giapponese queste ultime sono meritocrazia
Abbiamo qualcosa in contrario
Siamo l'unico io credo sollevare questo tema ma visto che siamo agli inizi della nostra discussione che l'introduzione di Giancarlo Lombardi è stata molto generali
Che il tema tardi attraverso tutti i settori ed è politicamente importante perché gli Stati Uniti come spesso avviene
No ci indicano alcune alcuni scenari possibili nel futuro
Io vorrei che la Confindustria e tutti noi riflettessimo fondò sul problema introdotto vi ringrazio
Credo che dobbiamo ringraziare tutti San Basilio vere
Un certo senso
Inserito un un cuneo molto importante in quello che era
Tema generale riscossione voglio dire questa consapevolezza di una responsabilità unitaria sulla formazione e sui meccanismi lettura basata su cui questa mette questa formazione offre il cumulo è quello di una riflessione solo in bensì per cui questa petizioni politica se possiamo richiamarlo a questo desiderio ormai è diventato comune a tutte le forze sociali possa essere arrestato e il richiamo è all'esperienza di altri Paesi
E se non si ammette il richiamo alle a un tema di fondo cioè come possa essere combinata alta qualità
E
Grande quantità i temi su cui ha portato poi socio sanitarie flessione sono quelli di una recita di una forte selezione e di una reale competizione ecco noi devo dire che forse la mia osservazione sulla mente fatta dall'esterno e quindi è più che un'osservazione una impressione
Non è che abbiamo negli anni scorsi quando faticosamente i partiti le forze politiche le forze sociali e aste ha saputo della scuola ha cercato una riforma dell'istruzione non è che abbia certo senso abdicato a questo richiamo di rispondere alle esigenze dalla qualità e richiese la quantità probabilmente però ha cercato di dare una risposta attraverso questi due elementi
Che non sono pare che la competizione della selezione ma attraverso degli elementi che erano del resto tipici di tutta la formazione politica e di tutta la fa ma se non è culturale dominante cioè della cooptazione o comunque di una garanzia puramente di carattere come dire da una parte formale garantire a tutti per legge e dall'altra parte sostanziale lasciare che poi dopo i meccanismi operai sono al di fuori dell'effettività diversamente da quanto era predicato nella idealità questo ciò o Cisco esprimere il bene che caratterizza oggi la nostra situazione noi dobbiamo recuperare proprio questi concetti della selezione e bella competizione ed io sono diverso cioè quella americana con quei risultati che secondo me preoccupante dal punto di vista della di una tenuta
Perché un venti contro l'ottanta
Potrà essere efficiente nel breve periodo come competizione non so quanto possa esserlo neanche nel medio-lungo ma quasi immediatamente dopo la competizione nel tenere assieme questo corpo
Per cui anche la competizione è distratta o le capacità di comprensione sono distratte dal se lei tenere compatto il corpo sociale
Poi ha citato soldati di elementi gli esempi che sono in più vicini in termini culturali quello francese più lontani se vogliamo e terrecotte vari ma di una efficienza con gli straordinari almeno in apparenza quale quello giapponese
Ecco non so se esista
Una via italiana di selezione competizione diverso da queste probabilmente sapremo a trovarla sono se siamo consapevoli che questa è la strada da percorrere
E non si cerchi di Baj passano attraverso delle soluzioni come sulla che fatte finora o di un consenso generalizzato sulle rivalità e di una incapacità poi pratica di garantire l'effettività e questo secondo me è il vero tema su cui si confronto anche le proposte concrete
Però a essere concedesse consapevoli che primo punto come ha detto una introduzione del della relazione lombardi è un impegno comune secondo che questo impegno comune necessità di questi passaggi obbligati sulla me potrebbe essere giustamente come dice Salvati siamo inizio discussione cominciamo impostarla in questi tempi
Gesù magari voleva aggiungere qualche cosa stiamo esaurendo velocemente abbiamo ottenuto quattro abbiamo diamo a Fumagalli che aveva qualche osservazione da fare sulla relazione di Morese qualche altro precisazioni
D'essere noto rapido Progetto ma se siamo tutti d'accordo perché siamo in questa situazione ma io penso che in parte la risposta l'ha data che poi sono saltati e cioè l'istruzione
All'interno di questo sistema politico istituzionale essendo un qualche cosa che premiano riprese nel non pregare il breve ma nel medio lungo termine passata in secondo ordine rispetto a tante altre cose purtroppo ne è dimostrazione fatta della durata media di un ministro che per l'istruzione in questa in questa in questo Paese è inferiore a un anno e quindi come si può progettare un uno sviluppo serio in queste situazioni speriamo che cambiando regole elettorali e io spero anche regole sulla governabilità si possa realmente avere dei governi che possono fare una piattaforma quadriennale di intervento su tutti
Le vie di sviluppo di questo Paese tra cui l'istruzione passo vero un aspetto prioritario
Volevo dire che io penso che il fatto e compiuta sindacati abbiano trovato un accordo sulla formazione professionale è un fatto importante perché un primo banco di prova anche di questa volontà
Di collaborazione è vero che ci sono i problemi poi per esempio dell'inserimento maggiore delle donne al mondo il lavoro della riqualificazione degli over quaranta
Penso che questi siano ulteriori tavoli cui si possa sicuramente cercare di favorire un processo ad esempio di formazione continua ecco quello che noi abbiamo stabilito però bisogna allora anche andare probabilmente a recuperare degli ambiti maggiore di flessibilità del mercato del lavoro e qui entriamo anche un discorso di relazioni sindacali forse non è il caso di fare adesso ma che cento che è strettamente connesso ultima cosa e che io penso tornando proprio dice Salvati che la cosa importante cercare in un momento di cambiamento di stabilire nuove regole di cercare di copiare il meglio sì ma se vogliamo così dire è chiaro che negli Stati Uniti ci sono fatti positivi quel venti per cento e magari fatti sicuramente meno positivi o addirittura negativi in altre in altre situazioni cerchiamo in questo momento in cui ci ripensiamo di ricercare una strada che corre il meglio di tutte le varie esperienze ricostruì un modello che sarà modello nostro dello sviluppo in questo caso di sviluppo risorse umane il modello italiano e sarà suoi cerca di fare tesoro dell'esperienza degli altri in questo senso apertura alla all'esterno nella strada di ricercare un nuovo capitalismo un capitalismo democratico che riesca quindi a coniugare sviluppo come generazione di risorse come valorizzazione di risorse e democrazia come garantire i diritti a tutti tramite un azione di solidarietà nazionale questo è il senso di una nuova via che vogliamo cercare di fare che lo sto ricordando che noi anche come giovane come Confindustria
Abbiamo stiamo cercando ora in questa strada anche con un'esperienza che quella borsa di studio Libero Grassi che abbiamo stabilito un anno e mezzo fa dopo l'assassinio di un altro imprenditore che lottava per la libertà di fare impresa vera abbiamo cercato di dare un segnale per lo sviluppo del Mezzogiorno stabilendo tre borse di studio per studenti meridionali che potessero fare Castro ha fatto delle tesi sullo sviluppo del Mezzogiorno
Devo dire che abbiamo avuto una grande aiuto si hanno in termini di finanziari di molte componenti sociali aiuto dell'università ci sono tre università la Bocconi come la LUISS che hanno dato daranno Crati su un master per questi tre studenti
Abbiamo fatto abbiamo fatto il bando il bando si è chiuso abbiamo avuto una risposta forse all'inizio un po'difficile da parte di presidi e direttori diversi tra meridionali ma poi la cosa è stata superata
E a questo punto abbiamo una cinquantina di tesi che in questo momento sono vagliate io spero e nei prossimi due mesi potremo anzi sono sicuro che noi premieremo tre validi giovani
I giovani universitari dando un segnale positivo sulla valorizzazione del Mezzogiorno sperando che questi dopo il master che faranno nei minimi nelle tre università ritornerà il Mezzogiorno per indicare al Paese come noi possiamo anche valorizzando le forze andato nel ricercare una strada nuova lo sviluppo grazie
Con cioè a questa a questa notazione del genere formale posso giungere solo e concludo Pretty è invece rimasto ormai che terminato che permettetemi di ricordare il mio ruolo di direttore del Sole di quattro ore
Che il giornale in particolare sono di quattro ore come giornale dell'economia e dell'impresa italiana
è diventato e vuole ancora sempre più essere un luogo in cui anche questi temi dell'istruzione così che nella formazione abbiano possibilità di essere discusso attraverso la documentazione attraverso il confronto attraverso la ricerca di quel dibattito che inizia in questo convegno ma credo non finirà dopo questo convegno grazie
Ringrazio
Locatelli Dioguardi Fumagalli salvati e Morese per l'approfondimento del tema
Purtroppo i tempi non ci consentono di fare dei Baretti e quindi diciamo che continuiamo
Ad introdurre
La seconda parte
Dei nostri lavori di oggi
Sempre sul tema nuove occupazioni del ruolo della formazione professionale
Pregherei il vicepresidente della Confindustria dottor Carlo Callieri a salire sul podio
Dopo
Io devo parlare di nuova occupazione ruolo della formazione professionale
In una situazione in cui come a tutti noto ci sono anche problemi di vecchie occupazione
Problemi certamente perché gli sta soffrendo
Rilevanti certamente anche rilevanti potenzialmente peripezie
Se
Non si verte in qualche modo un trend perché sembra essersi innestato
E il ciò perché il cambiamento del contesto competitivo
Globale
Ha fortemente influito sulle caratteristiche sui contenuti dell'occupazione
L'opportunità di lavoro in particolare le opportunità incrementali si identificano sempre meno per caratteristiche tradizionali di stabilità e di tempo pieno e si caratterizzano invece per flessibilità nel volume della qualità della durata della prestazione
E l'insieme delle competenze delle capacità e dell'impegno richiesti dalla prestazione lavorativa
Si è notevolmente arricchito in termini di complessità di conoscenze di attitudini al cambiamento
E questa a tutti i livelli
Io sono dell'idea perché il problema della formazione e dell'innalzamento della base di educazione non possa riguardare soltanto una ristretta parte del mondo del lavoro
Deve riguardare tutti
Si deve partire da De zoppo Linda degli zoccoli minimi più elevati
Perché i nuovi modi di produrre i nuovi modi di interagire i nuovi modi di essere impresa richiedono il possesso di capacità critiche
Di stabilire nessi causa effetto di
Valutare
Andamenti quantitativi dei fenomeni a tutti i livelli se si vuole innestare processi di miglioramento e processi di miglioramento continuo che mantengono fortemente competitivi i sistemi di impresa e i sistemi economici
E quindi il problema riguarda tutti non riguarda soltanto delle delle élite
In un contesto di internazionalizzazione dell'economia e di competizione globale
Il rafforzamento della competitività dell'apparato produttivo comporta non solo che bisogna produrre di più riducendo i costi è stata la vecchia tradizionale fra strada di miglioramento della competitività ma è necessario oggi rispondere aspettative crescenti in termini di qualità globale Offerta di prodotto e di servizio ed i tempi soprattutto tempi di risposta alle esigenze che si verifica nel mercato presso i clienti
Questi risultati
Ambedue sono possibili soltanto con il miglioramento continuo delle capacità del lavoro sul piano di qualità flessibilità capacità di risposta
E in Italia anche se qualche progresso è stato fatto
Flessibilità e qualità della forza lavoro sono ancora al di sotto delle esigenze richieste dalla competizione internazionale
Beh denunciamo un deficit
Di flessibilità rispetto ai Paesi nostri concorrenti
E questo è il risultato del perdurare di una legislazione del lavoro che è fortemente vincolistica
Fortemente vincolistica nel presupposto di garantire ma garantisce solo alcuni
Ed esclude totalmente dal sistema dell'accesso al lavoro troppi altri
Sono quindi necessarie nuove regole del mercato del lavoro che consentano la necessaria flessibilità che siano chiare siano certe siano facilmente controllabili e siano automaticamente applicabili delle specifiche situazioni concrete
Oltre al deficit di flessibilità abbiamo un deficit di qualità della forza lavoro
Ed è il risultato di un differenziale
Tra la velocità con cui si evolve il sistema produttivo anche sotto la spinta dei delle pressioni competitive
E la capacità di risposta del sistema formativo le due velocità sono assolutamente differenti
Dei moderni assetti produttivi dove l'intelligenza e la creatività giocano un ruolo di primo piano a tutti i livelli
Anche ai livelli esecutivi più bassi se si vuole innestare quelle capacità di miglioramento continuo che sono il fondamentale fattore competitivo oggi
In questi assetti produttivi formazione e valorizzazione del capitale umano sono assolutamente indispensabili perché sono la fonte di innovazione e di competitività
Da tutto ciò deriva l'importanza strategica della formazione professionale ai fini dello sviluppo delle imprese e dell'economia nel suo complesso
Oltre che di crescita individuale e professionale del lavoratore
Il livello di formazione della popolazione attiva è uno degli indicatori fondamentali della produttività e della competitività e capacità di sviluppo di un sistema economico per il lavoratore il livello di formazione e l'elemento fondamentale delle sue prospettive di lavoro e di reddito
Sotto quest'ultimo profilo la formazione rappresenta anche un fattore di equità sociale fondamentale e di promozione sociale
Essa consente infatti di accedere ad opportunità che permettono alle persone di esprimere al meglio le loro capacità i loro talenti
Di disporre di una pian piano libertà di scelta del mercato del lavoro e nella società
Per l'Italia i problemi della qualità della forza lavoro e della insufficiente professionalità posseduta rispetto alla professionalità domandata
Sono il frutto di politiche vecchie è sbagliata e che si trascinano danni
Tali problemi emergono oggi in tutta la loro gravità perché siamo in fase acuta dei processi di trasformazione ristrutturazione e siamo investiti con grande velocità e frequenza
Da processi di cambiamento del contesto competitivo
Per queste ragioni non è possibile limitare il l'intervento dei problemi formativi o rievocare riesumare come spesso si fa il problema della formazione in funzione della gestione di processi di crisi la formazione viene usata come un tampone Obama un ammortizzatore per gestire processi di crisi
Una visione di questo tipo è assolutamente miope e limitativa
La formazione ha una funzione essenziale e strategica ai fini della crescita del livello di professionalità della popolazione attiva in coerenza con i fabbisogni espressi dalla società e dal sistema pubblico
E non è immaginabile che il nostro Paese possa reggere il confronto internazionale senza una politica adeguata generalizzata di formazione delle risorse umane
E dobbiamo orientarci a considerare la spesa di formazione come un investimento né più né meno dell'investimento in impianti in calcolatori in software in infrastrutture materiali
L'aziende questo processo lo hanno interiorizzate
Non altrettanto si può dire del Paese nel suo insieme
Abbiamo ancora ritardi insufficienze dispersioni soprattutto
Siamo in carenza di un coordinamento degli interventi formativi e dell'uso delle risorse una pluralità di centri di attività di spesa di responsabilità che non sono assolutamente coordinati tra di loro
Il rischio che corriamo e che la formazione diventi per noi non un supporto di capacità competitive
Ma una specie di diseconomia come lo rappresentano oggi larga parte delle infrastrutture materiali
Le infrastrutture immateriali solo fondamentali per consentire vantaggi competitivi al Paese e l'educazione in particolare la formazione sono infrastrutture materiali decisive
Le carenze formative penalizzano riprese penalizzano i lavoratori penalizzano soprattutto i giovani
Del mercato europeo
Così come si va configurando
Avremo sempre di più competizione di professionalità
Saranno avvantaggiati
I Paesi e i lavoratori dei paesi dotati di sistemi informativi forti
Saranno svantaggiati e penalizzati i paesi con sistemi formativi debole
E questo vale non soltanto nei campi di occupazione innovativa
Ma anche nei campi di occupazione tradizionale perché proprio nei campi di occupazione tradizionale le possibilità di dar vita a processi di miglioramento continuo dei quali il lavoratore a qualsiasi livello
Apporta capacità di analisi capacità critiche e capacità di intervento migliorativo sono fondamentali per compete
L'impressione che oggi soffre il nostro sistema di formazione e quello di un sistema sostanzialmente scelgo dato il via in un mare aperto ma non ha direttrici gli orientamenti a livello nazionale manca completamente l'attività che sarebbe invece necessario svolgere in termini organi
Gli organici di rilevazione permanente dei fabbisogni formativi
E ciò rende del tutto la sua il risultato
Il prodotto degli interventi formativi che vengono realizzati non esiste
Un minimo di programmazione è un minimo quindi di coerenza per ciò che è necessario e ciò offre il sistema formativo finisce così di per privilegiare resiste
Anziché promuovere risposte alle esigenze delle imprese nel moderno scenario competitivo
Il sistema formativo italiano
Nella visione più sintetica e fondamentalmente centrato su se stesso
Dà risposte coerenti a ciò che esso e non dà invece risposte alle esigenze e del cliente del sistema delle prese e del sistema economico
Con le confederazioni sindacali e se ne è già parlato
Noi abbiamo firmato un accordo venti gennaio
In cui esprimiamo una forte e chiara opzione comune per una riforma organica della formazione professionale
E ci muoviamo mondo contro il sistema della formazione pubblica ma in favore del sistema la formazione pubblica per orientare
Le decisioni e le scelte
In modo coerente alle esigenze che valutiamo comuni
Le intese promuoveranno indagini a livello nazionale e a livello provinciale regionale sui fabbisogni di professionalità dell'industria e dei servizi
E questo come premessa indispensabile per azioni di programmazione
E siamo orientati ad istituire in ogni regione organismi paritetici bilaterali
Per i quali sono stati individuati possibili programmi di lavoro abbiamo inoltre il tracciato
Un comune percorso
Di stimolo nei confronti dell'iniziativa legislativa
Proponendo uscì e proponendo al legislatore
La costituzione di un fondo per la formazione continua e per la formazione in alternanza cui destinare lo zero trenta per cento
Del retribuzioni che oggi le imprese versano al fondo istituito dalla legge quadro sulla formazione ma che di fatto non è utilizzato per la formazione nell'ambito delle imprese
Sì proponiamo e proponiamo la Costituzione di un comitato interistituzionale Inter istruttiva interistituzionale
Nove difficile per il coordinamento delle politiche della formazione professionale comitato al quale dovrebbero partecipare i rappresentanti dei ministeri competenti delle regioni e delle parti sociali
Ci ripromettiamo ancora il riconoscimento istituzionale di questo ruolo propositivo e consultivo degli organismi paritetici istituiti tra le parti sociali
Riconoscimento che oggi non sembra
Scontato
Che
Questo ruolo non viene totalmente pienamente riconosciuto
Con queste proposte e le parti sociali non vogliono
Attribuirsi vuole supplenza
O sostituire responsabilità pubbliche
Ma esercitano una legittima facoltà
Un dovere oltre che una legittima facoltà
Di promuovere congiuntamente l'adozione di modifiche legislative e di misure organizzative necessarie per migliorare la qualità e l'efficacia del sistema formativo
Dall'altra parte
La disattenzione ai problemi della formazione non può trovare alibi in una pretesa priorità dell'emergenza occupazionale
Se non si può dire che l'emergenza occupazionale è una conseguenza dire
Ed esclusiva delle carenze delle lacune e degli sprechi che caratterizzano il nostro sistema di formazione professionale
Certamente le carenze della formazione aggravano il problema della
Crisi occupazionale sia nell'immediato sia ancor di più in prospettiva
Per sostenere le ampliare l'occupazione oltre che sulla formazione occorre agire sugli altri fattori che sono in grado di favorirla
E in primo luogo la flessibilità nell'uso della forza lavoro la sburocratizzazione del mercato del lavoro
L'impiego degli ammortizzatori sociali in chiave non soltanto difensive protettiva
Ma anche proiettiva e di promozione di nuove e diverse occasioni inserimenti
Occorre domandarsi se i provvedimenti da ultimo adottati dal Consiglio dei ministri in materia di occupazione rispondano a tali esigenze
Se siano in grado cioè di difendere l'occupazione di introdurre efficaci elementi di stimolo alla domanda di lavoro di eliminare il differenziale di rigidità esistente tra le legislazione del lavoro italiano e quella degli altri paesi comunitari
Dopo una prima serie di incontri con le parti sociali il governo ha deciso di intervenire essenzialmente sul problema degli ammortizzatori sociali
Rimandando al confronto che è in corso tra le parti sociali con il governo la definizione delle nuove regole di mercato
Il potenziamento degli ammortizzatori sociali certamente e apprezzabile come misura sociale librerie ma non è un risultato decisivo in quanto è diretto essenzialmente a fronteggiare gli affetti
Della crisi non incide sulle cause che sono all'origine degli squilibri occupazionali
Il punto centrale oggi non è quello di cristallizzare indiscriminatamente l'occupazione esistente e quindi salvare ciò che c'è il punto è creare le condizioni per allargare la base produttiva sostenendo in particolare lo sviluppo delle piccole e medie imprese e promuovendo la nascita di nuove attività e quindi di nuova occupazione
Occorre perciò impedire che vengono frenati i processi di ristrutturazione del sistema produttivo
L'attuazione di tali processi pone le premesse per il rilancio reale dello sviluppo
La cui strada obbligata e quella del rafforzamento dell'innovazione tecnologica attraverso la ricerca e sviluppo
Con una maggiore efficienza dei sistemi decisionali e con un massiccio innalzamento del livello di istruzione generale professionale
Sull'esempio di ciò che fanno i giapponesi e tedeschi i dal Salento alla base e non soltanto innalzamento delle punte
Fondamentale e in questo contesto l'introduzione di strumenti capaci di stimolare la domanda di lavoro
Specie in presenza di una situazione che vede l'Italia a registrare il doppio di giovani disco disoccupati rispetto alla media europea questa è una situazione terribile per un Paese e non può essere troppo a lungo sopportare
E allora il lavoro interinale il salario d'ingresso
I contratti di inserimento cioè gli strumenti che eran previsti dei decreti
Governo attivi e che poi sono stati stralciati e sono oggi oggetto di discussione con il sindacato
Si deve dire che sono istituti funzionali alla soluzione dei problemi dell'occupazione giovanile
E che sono istituti collaudati ed ampiamente utilizzati in tutti i paesi europei si deve anche dire che l'opposizione sindacale a tali forme di flessibilità del mercato del lavoro
Che sono appunto rivolte in particolare ai giovani
Assolutamente incomprensibile
Non è giustificata da un garantismo astratto
Queste forme sono forme che possono avere regole chiare e facilmente controllabili
E quindi se sono
Controllabili così come sono controllabili negli altri paesi europei non costituiscono una riduzione
Il nostro mercato del lavoro che si aiutano i giovani
Questo è un caso emblematico
Di come con il massimo di garanzie formali si realizzi il massimo di esclusione sostanziale dei giovani dal
E questi sono ignoti che le parti sociali devono sciogliere nel negoziato in corso si le parti sociali non riusciamo a bordo il Governo a breve assumersi comunque la responsabilità di un'iniziativa l'udienza del problema che riguarda tutti
Libro bianco in questa questa frase dotare il nostro Paese di strumenti per rendere il mercato del lavoro
Da sul mercato del lavoro adeguato e competitivo
Non giocano della direzione di una modernizzazione e di una maggiore competitività gli ulteriori vincoli che sono stati già introdotti in materia di gestione delle eccedenze strutturali di manodopera la modifica la crudele tre è stata introdotta in occasione dei problemi di ristrutturazione Maserati Pirelli beh ancor meno gioverebbero quelli ancora più pesanti che vengono da più parti invocati se da partiti politici perché da parte sindacali appesantimenti perché ritarderebbe ero ulteriormente i processi di risanamento e aggraverebbero i costi a carico delle imprese impegnati a fronteggiare gli affetti della crisi in questo modo se così si facesse
Tra rigidità del mercato del lavoro che non vengono eliminate in entrata sul mercato e quelle che vengono introdotte ripristinate in uscita condannerebbe al Paese e le imprese a perdere e continuare a perdere competitività ma realizzazione del mercato unico impone infatti la disponibilità per le imprese italiane di margini di flessibilità nell'impiego della forza lavoro comparabili con quelle esistenti negli altri paesi europei negli altri paesi europei questa fissi flessibilità offre tutte le garanzie Dino un arbitrio di non abuso e tutte le logiche di controllabilità di sistemi semplici
Fortemente regolamenta
In assenza di tali condizioni in presenza delle lacune dei ritardi che si registrano degli altri indicatori di efficienza del Paese
Le preoccupazioni per il futuro dell'occupazione non potrebbero fare altro che cresce Dolcetto di Curzi
Infine il discorso sull'occupazione dopo trascurare il problema dello sviluppo
Sviluppo del sistema economico sviluppo del paese che costituisce il presupposto essenziale la cornice entro cui possono funzionare gli strumenti di formazione di un mercato del lavoro
E qui l'impegno per il risanamento economico e finanziario del Paese la ricostituzione delle condizioni generali di competitività delle imprese
La modernizzazione stessa delle istituzioni sono il terreno necessario e naturale per dare una risposta efficace ai problemi occupazionali e alla pressante domanda di nuovi posti di lavoro
Lo sviluppo
Fondamentale e la ripresa dell'occupazione e per lo sviluppo e fondamentale la modernizzazione del Paese partendo dalla modernizzazione delle istituzioni grazie
Grazie grazie dottor Callieri sulle problematiche delineati e focalizzate dal dottor Callieri pregherei
Di salire sul podio per approfondire il tema il professor De Masi
Sorella Farinelli
Antonio Mauri Lorenzo Necci e Giorgio Porta grazie
Va ricordato un po'
Tanti auguri
Ci si informa
E comma enorme soddisfazione anche partecipò acquista riunione all'inizio vedendo tanta persone convenute qui perché il problema
Ho ricordato che all'inizio dell'Amia carriera dei professori di università avevo con me cattedra quello di Sociologia all'Università di Sassari
Di una volta l'idea di portare gli studenti a visitare una fabbrica e l'unica fabbrica vicina
Era
Una fabbrica di molto Torrance
Se non non mi fu possibile arrivare assolutamente al direttore di questa fabbrica ci furono sbarramenti Contini
E per far vedere uno azienda agli studenti dove di portarli a Terni
Dove c'era un amministratore delegato un poco più aperto è molto bello constatare quanto cammina si sia fatto nell'incontro tra mondo dell'università e mondo delle impresa ed è estremamente interessante il fatto che questo convegno cade in questo momento perché e proprio incontro dipendenza con la pratica imprenditoriale di questi giorni
Che dopo essersi nutrita di belle parole nei confronti della formazione comunque le prime spese che taglia sarà quello della ricerca scientifica e della formazione
Quindi vorrei dare a chi è stato Cavallotti era un bravo un segno di maggiore praticità diritti praticità nella speranza che possa venir fuori qualche indicazione per conoscere gli aggressori lo sciagurato per cui proprio quando occorre maggiore l'impegno culturale etiche poi si tagliano le spese su questo
Ne abbiamo avuto la fortuna di vivere il passaggio dalla società industriale a società postindustriale da una società in cui la maggioranza dei lavoratori delle imprese erano lavoratori
Ma no ai tempi Pillitteri laddove c'erano quattro impiegati Agrigento operare nell'impresa in cui gran parte lavorano standardizzato
In cui l'efficienza e l'intesa in modo molto siccome rapporto tra prodotto e tempo per lavorarlo in cui i lavoratori vivevano in media trecento di lavoro e dedicavano centoventi mila ore
Almeno lavoro lui l'essenza il nucleo centrale dell'organizzazione la mano d'opera
Reggio alla fortunati assistere vivere il passaggio dalla società postindustriale in cui la tecnologia elettronica in cui la percentuale di addetti a lavori manuali ormai inferiore quasi tutte le fabbriche al venti per cento in cui ci sono declinante Lemerre lavoro standardizzato in cui si diffondono le imprese degli in cui si accenda finalmente al problema della destrutturazione del tempo e dello spazio del lavoro in cui si parlava con insistenza a causa di bisogni reali della creatività
Il cui è sempre più difficile scindere la fase giornaliera di lavoro e quella di tempo libero
In cui acquistano rilevanza valori come l'estetica come lei dica come soggettività come la civilizzazione
In quest'aula dal fortuna la percentuale delle donne più alta di quella che ci sono dicono che c'è di solito nei consigli d'amministrazione aziendali
Un tipo di società in cui abbiamo il privilegio noi per primi nella storia dell'umanità di vivere in media settecento mila ore
E di lavorare almeno soltanto ottanta mila il privilegio di passare alla mano d'opera alla mente d'opera come decine all'anno relazione introduttiva
Tutta da discutere questi problemi ci sono quattro persone di grande rilievo e di grande esperienze non ci siamo messi d'accordo sui temi da affrontare questo può dare la alla tavola rotonda una maggiore genuinità
Interviste lei porre dei veti degli esiti alla agli intervenuti alla tavola rotonda per ordine alfabetico
Al terzo al posto di Sergio Cofferati c'è parimenti e e quindi i problemi vanno molto più immediatamente acquisizioni che coinvolgono il il sindacato
E è ovvio che la tecnologia e lo sviluppo tecnologico assorbono lavori oggi lavoro fisico e lavoro intellettuale
è ovvio che ogni qualvolta il progresso tecnologico ed introduce nuove tecnologie la resistenza del numero dei dipendenti delle aziende è soltanto un fatto fittizio
Pensate che dopo la diffusione dei fax
I dipendenti del ministero delle Poste e telecomunicazioni sono aumentati ed invece rendiamo conto di come è ci sia una sfasatura tra il senso verso il quale porta alla tecnologia e qui il verso cui spinge l'esigenza di occupazione
Allora agli al rappresentante rappresentante del sindacato si pongono naturalmente questioni di fondo
I luddisti rispondevano con la totale contrapposizione all'altezza alle nuove tecnologie d'altra parte nuove tecnologie creano una disoccupazione che può essere anche considerata liberazione dal lavoro in tutto questo che ruolo il sindacato che l'uomo la formazione cervello può dire il rapporto tra mondo delle riprese e mondo della istruzione
Naturalmente come tutti sanno movimento sindacale ha superato da un pezzo le tentazioni tutti
E quindi questi problemi che venivano citati prima
E cioè perfetti della innovazione tecnologica sulla qualità del del lavoro si cerca di affrontarli con degli strumenti che non sono esattamente nella Ripetta nella distruzione delle macchine ma questo è noto
I gli strumenti però gli strumenti per affrontare questa questione bisogna dire che nel dibattito politico e anche tra le parti sociali in Italia non sono stati fino ad oggi oggetto di grande approfondimento di grande riflessione può essere che questo avvenga perché noi siamo in una situazione oggi in cui viviamo
Una realtà molto di emergenza e quindi siamo in qualche modo tutti quanti portati ad affrontare
Il temi in termini come dire uno di tamponamento molti richiesta di nuove linee di sviluppo ma in modo devo dire ancora abbastanza approssimativo mi pare
E fra l'altro questo è uno dei casi in cui il rapporto tra le parti è certamente un rapporto molto importante ma in cui tuttavia manca bisogna dirlo insomma no che manca quello che precedentemente è stato definito il convitato di pietra io non lo farei chiamare così
Però il rapporto tra le parti nell'affrontare le questioni dell'innovazione tecnologica ma anche dell'inceppo dello sviluppo o della crisi
Le parti possono affrontarle ma dovrebbero affrontarlo in un contesto di responsabilità complessive dell'intera
Comunità io credo relativamente alle politiche dello sviluppo alle politiche industriali alle politiche per il superamento di uno svantaggio competitivo che il sistema industriale evidentemente
Stabilimento in questo periodo
Allora io potrei naturalmente fare l'elenco di tutti i temi che vengono discussi in questo in questo periodo e sono temi che l'hanno dalla questione della riduzione del tempo di lavoro non lo discutiamo soltanto in Italia come è noto ma anche nella vicina Francia e in generale in Europa si sta discutendo di questo di che cosa potrà produrre sulle politiche del lavoro avere Paesi ricchi ma dove diminuisce il lavoro come si affronta questo scarto
Come si affronta questo scarto dentro un'idea di sviluppo che non necessariamente significa come un tempo crescita
Allora il tema per esempio della riduzione dell'orario di lavoro o della modulazione diversa dei tempi
Di lavoro è un tema centrale ma devo dire che in Italia è un tema che viene discusso più i termini sociologici di Sociologia o di politica in generale che non e che non in termini concreti
E questo è un aspetto
Lei mi chiedeva che cosa c'entra la formazione con tutto questo
Beh direi che ciclone insomma no della formazione ordinario della formazione relativamente alla questione dell'innovazione tecnologica e degli affetti che questo produce la quantità e la qualità del lavoro è forse uno dei filoni più esplorati
Ancora è uno dei filoni più esplorati ma non è Italia uno dei filoni più pratica
Qui è stato richiamato più volte insomma il comportamento diverso tra le parti gli accordi il tentativo di alimentare una cultura bilaterale sulle questioni della formazione professionale sulle questioni della formazione continua e vero abbiamo fatto dei passi in avanti notevoli secondo me siamo ancora ai primi passi però siamo ancora ai primi passi sia come parti sociali perché tutte e due le parti su queste questioni hanno ancora delle resistenze culturali e politiche secondo me le imprese hanno ancora delle resistenze di ordine proprietario
E rispetto alla formazione e i sindacati hanno ancora una cultura debole rispetto alla formazione ma anche qui c'è un problema di convitato di pietra perché perché le parti sempre rappresentano degli interessi parziali
L'incontro degli interessi parziali di per sé non fa un interesse generale
C'è un sistema politico che non ha guardato al futuro non al punto preveggenza
La domanda che forse dobbiamo porci tutti è la seguente
Non ha avuto preveggenza negli anni dell'espansione cioè negli anni ottanta
Mi pare che anche Lombardi dicesse nella sua relazione che un po'tutti i soggetti hanno vissuto a breve
Negli anni ottanta nella fase dell'espansione ora che siamo in una fase di crisi tutti i soggetti riescono a ragionare non a breve e a fare degli investimenti per il futuro
E i soggetti che rappresentano interessi tutto sommato parziali come per esempio le parti sociali
Riescono nell'incontro e nell'interazione tra di loro a sollecitare una responsabilità in termini di interessi generali
Da parte di chi ha il mandato di occuparsi di interesse e di problemi generali cioè l'insieme della società politica io credo che siano un po'a queste le questioni che oggi abbiamo sul tavolo l'ingegner Lombardi e molto ottimista e parla della crisi come opportunità e anch'io voglio esserlo
E proprio perché non mi tiro indietro e quindi come dire valorizzo tutti i possibili incontri tra le parti e tutte le possibili alleanze anche tra partiti hanno interessi parziali
Posso però permettermi di fare queste domande e di chiedere se quello che non è stato fatto nella fase dell'espansione può essere fatto a questo guardare al futuro nella fase oggi della crisi e chi oggi lo fa
Perché come dire le cose che con una felice ostinazione l'ingegner Lombardi va dicendo da molti anni
Come dire pongono il problema del perché queste cose non vadano avanti e non vadano avanti anche quando attorno a queste cose si costruiscono delle alleanze inedite
Nel caso del rapporto tra le parti sociali non c'è alcun dubbio che stiamo costruendo delle alleanze indebite è molto importante tuttavia le domande si pongono e al momento a mio parere sono anche senza risposta
Antonio Mauri è consigliere della Confindustria per incaricato delle questioni del mezzogiorno quindi
La tentazione di riportare il discorso sulla questione meridionale per quanto riguarda la formazione e legittima da un ultimo dagli ultimi dati dell'Abarth Council si ricava che nei Paesi dell'OCSE fatti cento i cittadini
Compresi tra i venticinque e i i settant'anni
I cittadini forniti di un titolo di studio maggiore della scuola media superiore cioè forniti di laurea breve e laurea lunga sono il quarantotto per cento negli Stati Uniti
Quarantatré per cento del Canada quanto quarantuno per cento
Per cento il Giappone e poi giù giù fino ad arrivare all'Italia che a soltanto il cinque virgola tre per cento seguita dal sono Portogallo se si passa alle da Comune anziché alla popolazione complessiva siamo giunti gli ultimi tra i Paesi dell'OCSE per il numero di persone fornite di titoli maggiori delle scuole medie superiori
E per il Mezzogiorno adesso si aggiunge poi di un grosso convitato di pietra anche qui ce ne son tanti che si può fare un pranzo con i soli convitato di pietra e l'unico comitato di carne essere dongiovanni
I comitati di pietra e che nel Mezzogiorno tra i fondi erogati dallo Stato
E la formazione professionale
Manageriale e così via si frappone una serie di strutture intermedie che per gestire i soldi
Erogati dallo Stato intanto se ne appropriano di una gran parte nel gestire se stessa e poi fanno sprecare un tempo infinito se voi presentato insomma oggetto di ricerca o Formez prima di quattro cinque anni la risposta non c'è ci sono un monitor sopra monitor eccetera eccetera
E a questo punto si crea un problema che e simile a quello che fu constatato la Giunta per per la Tennessee Valley Authority
Quando si vide che le strutture fatte per sviluppare una certa zona di un Paese siccome dipendono per la loro vita dal sottosviluppo di quella zona hanno tutt'altro che l'interesse a sviluppare queste zone perché quello sviluppo sarebbe la loro morte
Mi rendo conto che questa norma al di sotto buona sottesa una logica perfida però è una logica sociologica naturale
E allora come se ne esce anch'io sono d'accordo che la crisi è una grande opportunità a questo punto significa che il mezzogiorno essendo in crisi da sempre a un'opportunità immensa
Ecco come utilizzarla
Tutto
A Giancarlo Lombardi
Che quando si lavora
Si lavorava seriamente e con grande determinazione come fa luce sui problemi della formazione della scuola
Si raccolgono anche i risultati
Lo abbiamo visto oggi
Gianni Locatelli giustamente diceva che ne riparleremo ne parleremo per tempo ma io ricordo anche grossi risultati di grande successo che saluto sempre cifre nascono formazione a Mantova
Ogni una brevissima divagazione
Spesso i giovani sono di inchini
Aldo Fumagalli che dei giovani è il presidente oggi nei miei riguardi è stato birichino per eccellenza ecco perché mi ero sottolineato alcuni punti della relazione Giancarlo Lombardi che condivido totalmente
L'inizio alla fine i cinque punti anche lui è andato a riprenderlo
E poi è ancora la pagina otto
Quando si parla della politica assistenziale
Politica assistenziale che nel Mezzogiorno da sempre come piccoli intrico ancora prima di occuparmi ti prendono in Confindustria io ho sempre respinto con grande fermezza e determinazione perché la politica dall'assistenzialismo e la politica
Del clientelismo
Ed è sicuramente una politica che va bene per parassiti opponente parassitaria e gli imprenditori sicuramente non siamo su queste posizioni ma aggiunte altre il ancora non può vivere di rendita parassitaria
Ma c'è un altro punto invece che mi fa riflettere molto ed è a pagina trentatré
Quando parlando di diseconomie di spaghetti e per cui molto spesso nel nostro Mezzogiorno ci lamentiamo
Giancarlo Lombardi dice anche nella scuola se realizziamo un bilancio sistemi corsi Ettore benefici scoprendo sprechi e diseconomie che sono la frode nei confronti
Delle giovani generazioni
E poi che si dovrebbe fare molto riflettere
E in questa parte del Paese io che sono introduco sul tema del Mezzogiorno
Mezzogiorno
Che purtroppo è sempre stato visto in un certo modo e che sicuramente è sempre stato penalizzato
Abbiamo tutta una serie di problemi e la situazione critica anche nei premi della scuola per il Mezzogiorno soprattutto in alcune regioni dove molto spesso gli interventi formativi fanno registrare condizioni purtroppo molti grande
Poi la particolare criticità del Mezzogiorno in campo formativo dipende anche da un deficit di governo ancor più accentuato che nel resto del nostro Paese
Ma anche della maggiore difficoltà che sia il sistema produttivo riesce a formare inchieste in ordine ai propri fabbisogni e purtroppo in molte regioni meridionali si è formato così e si è determinato anche un crescente stato il giudice ordina
Noi dobbiamo stare molto attenti alle politiche quando queste politiche sono inutili e soprattutto sono inefficaci e per la scuola vogliamo cercare di vedere che la formazione e ormai è arma vincente al di là di tutti quei dati che lei poc'anzi sabato dev'essere sicuramente privilegiata dall'impresa
Le imprese debbano cercare di fare ma evidentemente non sempre si può fare tutti da soli tante poi dobbiamo farle anche insieme insieme agli altri effetto soprattutto per quanto concerne il proprio della formazione
Parlava riconosce a breve
Anche diciamo Rita
Si sta partendo speriamo in un qualche recupero perché sono assolutamente necessari in tutto quello che è il motto mezzogiorno
E poi c'è il problema dell'efficacia dell'efficienza e anche lì siamo arretrati tra l'altro al di là dello scarto fra il pranzo azionava tra nord e sud
La cosa strana è che abbiamo anche Corti superiori
Costi superiori con minori benefici e questa è la politica che sicuramente non può essere accettata Petit sono appunto i dati che ci sono stati consegnati
Ed allora forse potremmo dire che se volessimo guardare con attenzione ad una politica per il Mezzogiorno
Vogliamo proprio partire da questo convegno e così come sottolineava Giancarlo Lombardi e la sua relazione il Mezzogiorno potrebbe proprio costituire un blocco di sperimentazioni privilegiato
E perché no forse anche la leva per mettere in moto l'intero settore della formazione e mi fermo qui perché
In questi giorni molti investitori molti si esercitano in scenari pessimistici
Ma se ne possono fare anche gli occhi di tutti quelli che hanno coscienza tranquilla e poi ci sono credo più di cinquantasei milioni su cinquantasette milioni
Possono fare deboli scenari
Io ne propongo uno credo che entro un paio d'anni avremmo nuove regole del gioco politico
Avremo un rilancio dell'economia interna e tutto questo sarà intendenza con il rilancio dell'economia mondiale anche per effetto le innovazioni politiche negli Stati Uniti
A questo punto le aziende saranno di nuovo in
In corsa
Il la spinta
Il meglio sarà certamente superiore alla spinta verso la stasi a questo punto ci troveremo poco con la maggioranza delle aziende in quella stessa situazione in cui Necci si trova oggi con una le ferrovie intanto si trova con l'approvazione di un di un po'da un piano di alta velocità credo sia stata un'approvazione più
Unanime che ci sia stata nel parlamento negli ultimi tempi credo con sono votò a favore
E contro il resto affermò
E poi una azienda di cui tutti riconosciamo la necessità di rinnovarsi
Così stanno facendo sforzi enormi per questa innovazione che sia tecnologica sia manageriale sia di carattere organizzativo generale
Ecco quindi leggi è una testimonianza diretta
Di quanto nella innovazione organizzativa incida il problema della managerialità e quindi per la formazione sia professionale che manageriale
Perciò utilizzerete la presenza preziosa Bonucci per chiedergli appunto in questa fase cioè quando un'azienda deve prendere la rincorsa riorganizzarsi ristrutturarsi in modo così radicale come stanno facendo in Italia
Le Ferrovie dello Stato qual è il ruolo che finisce per svolgere la formazione professionale e quella manageriale
Consentitemi di ringraziare di Calderoli prima in Lombardia per Giancarlo Lombardi per tutto quello che sta facendo in termini in tema di scuola e di formazione
è un'azione costante coerente che da parecchi anni porta questo tema fondamentale per lo sviluppo del Paese all'attenzione di tutti noi
Io ho accettato volentieri il suo invito proprio a testimonianza della grande coerenza della sull'azione e di quella di Confindustria per la verità
Che da parecchio tempo insiste su questo grandissimo problema del Paese
Ecco io farei una considerazione prima Venanzi per la considerazione che stando su una barca non si può andare più veloci della barca stessa
Cioè stiamo tutti quanti in un insieme mentre abbiamo vissuto tutti quanti un grandissimo periodo di separatezza
L'università per conto proprio la scuola per conto proprio le Ferrovie per conto proprio industria grande e piccola per conto proprio quella pubblica da una parte quella privata dall'altra e anche il Governo e il Parlamento per la verità per conto proprio
Come ha detto prima Mauri in un certo senso moltissimi di questi sistemi si sono aumentati si sono Autocar antichi come detto pure tu a un certo punto sul discorso della domanda
Le formazioni mi sembra che il citato
Ecco le ferrovie sono uno di questi sistemi che si auto garantiti cioè che ha vissuto vissuto al di fuori di un grande progetto di paese
Questo Paese spende quanto in quanto gli altri nella scuola probabilmente di più
Questo Paese spende quanto gli altri concorrenti anche nelle infrastrutture pura nelle infrastrutture catastrofiche
Bellissima l'espressione è stata usata prima della formazione della risorsa umana come infrastruttura immateriale rispetto ad una infrastruttura materiale
Questo Paese ha un bisogno disperato di ritrovare un Progetto e di riunire intorno ad un progetto intorno a un modello di comportamenti tutte le decisioni e tutte le scelte che fa la competizione eh sistemica e prassi Stenico diciamo continuamente ma non è non ne prendiamo nessuna lezione
Facciamo gli europei stimano premiamo niente non decidiamo niente per stare in Europa
Viviamo momenti così drammatici e così conflittuali e non facciamo nulla per trovare il modello per uscirne non la singola azione spontanea in cui siamo maestri dirigenti perché se il Paese con tutto quello che ha sprecato con tutto quello che non ha fatto con la mancanza di un moderno con la mancanza di un progetto
è riuscito ad essere uno dei cinque dei quattro dei sei Paesi più sviluppati del mondo partendo da una situazione quale quella del dopoguerra con una democrazia che ha funzionato sempre relativamente poco e non è stata mai capita
Con un regole di mercato
Regole capitalistica che non sono mai state accettate
Con una cultura in cui in definitiva ha prevalso sempre ed esclusivamente il consociativismo e se mi permettete il corporativismo questo Paese come dici tu a motivi straordinari per essere ottimista
Perché è sufficiente che cominci a lavorare coerentemente intorno a project intorno a modelli di comportamento intorno a scelte di indirizzo per poter recuperare rapidissimamente sulla competizione sistemica degli altri paesi
Gli ho avuto modo qualche volta di dire che possiamo progettare il paese più moderno d'Europa e non il peggiore paese d'Europa e possiamo a progettarlo per realizzarlo in tempi molto rapidi
La tendenza generale di questo mondo non so sentirlo post capitalistico ma certamente questo mondo che non ha più una grandissima barriera del comunismo è stata una barriera difensiva per noi per i Paesi capitalisti e nomina per i Paesi comunisti o in via di sviluppo
è stata una barriera che ci ha consentito lo sviluppo relativamente facile
Questo mondo dicevo che si trovava all'improvviso a dover cambiare
Esalta le capacità naturali che nessuno potrà disconoscere il Che che nessuno su cui nessuno ci potrà battere degli italiani il mille anni di capacità di adattamento di flessibilità
Quelle che diceva no anche nella relazione che è stata fatta all'inizio cioè delle capacità che non sono più quelle di una organizzazione rigida e rigorosa quelle che hanno portato alla vittoria di sistemi organizzati come quello tedesco come quello svedese
La Svezia oggi è in una crisi drammatiche non dimentichiamo le crisi degli altri paesi vedendo solamente la nostra cerchiamo di vivere in un contesto in cui capiamo anche quello che sta succedendo fuori
Abbiamo cioè delle caratteristiche e delle capacità di poter per poter rapidamente recuperare rapidamente poterci riportare a livelli eccezionali sulla scala dei valori e sulla scala dei risultati europee
Parlare di ferrovie senza parlare di un progetto nel quale le Ferrovie si inseriscono non ha senso
Io ho interpretato un progetto per ho interpretato una domanda di mercato che chiede un trasporto pubblico ho interpretato una domanda di paese che chiede una logistica integrata che non c'è mai stata
Ho cercato di interpretare una domanda professionale questa si professionale
Nell'adoperare le poche risorse per fare grandi progetti conclusi fatti visibili
E non tante centinaia tante migliaia di piccoli progetti a pioggia sparsi per tutto il territorio nazionale
Abbiamo un drammatico bisogno di concentrare le risorse ora che ne abbiamo di meno
In moltissimi settori dalla scuola alle Ferrovie dall'istruzione alla sanità abbiamo speso quanto e più degli altri
Le posso dare cifre alla mano che non abbiamo speso nelle ferrovie quanto hanno speso i francesi quanto i tedeschi molto più degli inglesi
Risultato abbia allora il problema è come vengono adoperate le risorse come vengono concentrate la selettività la priorità la capacità dell'industria di dare risposta a tempi e a costi certi
E qui le risorse umane sono fondamentali
In un'impresa di servizio risorse umane sono ancora più importanti che in una impresa industriale se mi consentite
Io non so quale sarà il modello futuro del mondo
La Tuscia dice che siamo un pianeta di naufraghi perché dice che non si sa esattamente questo mondo capitalistico questo mondo occidentale dove sta andando certamente abbiamo il problema del lavoro al centro del nostro futuro
Il problema della responsabilità individuale il problema della formazione della cultura al centro del nostro futuro
Però stupisce che dovremmo due due velocità nel mondo del lavoro no la velocità di pochissimi che andranno molto avanti e che saranno capaci di grandi performances la velocità di tantissimi che dovranno essere sottopagati e dovranno sostanzialmente fare un azione di supporto agli altri
Non azienda di servizi come sono le Ferrovie dello Stato in un'azienda di servizi pubblici che va a tutti i cittadini che va a dare servizi di cui il Paese ha un bisogno fondamentale
Il problema numero uno il cambiamento della cultura
Sembra una frase fatta sembra una frase semplice senza cambiamento della cultura non si riesce assolutamente a fare nulla
E l'orientamento al risultato l'orientamento al mercato
Questa trasformazione in S.p.A.
E di una difficoltà inenarrabile con rischi né narrati di cui io sono perfettamente cosciente ma a un punto di riferimento certo la bottom line l'incontro il punto d'arrivo i ricavi e i costi che si devono confrontare
In un'azienda di servizi monopolistica con quasi per definizione come le ferrovie i ricavi e costi sì
Possono equilibrare solo se c'è la qualità del servizio
I modelli delle aziende di servizio sono pochissimo studi attività i nostri servizi sono pessimi diciamo chiaramente ai nostri servizi pubblici sono testi e speriamo moltissimo per mantenerci in tutti i settori dall'elettricità alle postale e delle comunicazioni telefoniche no i treni costano poco ma questo è un errore io dico dovrebbero stare tre volte tanto a condizione ovviamente
E si facesse una politica del trasporto
Cioè si bilancia asse il rapporto tra le varie modalità di trasporto dal cabotaggio al sistema di trasporto su gomma al sistema di trasporto su rotaia al sistema di trasporto aereo un paese così piccolo
Lo sa il mio amico porta che per portare un chilo di Politeia né dalla dalla Sicilia al centro dell'Europa in Germania dovevo vende il trasporto costa quanto di più del valore aggiunto del prodotto stesso
Se non ci diamo un comportamento rigoroso il recupero di competitività e se gli uomini che stanno dentro l'azienda
Attraverso un processo che doppio qui è stata fatta una finora una serie di osservazioni su quello che deve fare lo Stato cioè sul processo di formazione sul modo di preparare le persone
Con con l'università con la scuola e con i processi di formazione per entrare nell'industria o nei servizi ma c'è un problema drammatico di gestione continua della formazione dentro industrie e dentro le società di servizi la piramide rovesciata di Carson quando la porteremo mai in Italia
Dove la cultura burocratica la cultura della gestione centralizzata la cultura se permettete anche del potere così radicata ecco noi stiamo provando a rovesciare il modello
A mettere al centro del modello organizzativo il cliente le sue domande sembra elementare
E a mettere al centro del del del modello organizzativo il personale di contatto col cliente
I quindici secondi della verità dice calzoni in cui si gioca tutto un'azienda di servizio non è intermediata da un prodotto si compera un servizio dell'uomo che ha notato fatalmente
Quindi o c'è un processo di formazione di cambiamento della cultura delle persone di attenzione estrema alle persone che danno il servizio oppure il servizio non si può dare per definizione un servizio perdente è un servizio non accettato dal cliente che viene utilizzato quindi stiamo cercando di rovesciare un comportamento di decine di anni
Il decennio di rene nel caso le Ferrovie addirittura di secoli nell'unica industria che molto vecchia hanno più di un secolo e mezzo di vita
Stiamo cercando appunto di riportare il personale di contatto che è anche la sua formazione al centro dell'attenzione manageriale e dell'attenzione imprenditoriale
E di portare quindi la sburocratizzazione la frantumazione del centro della decisione centrale gerarchica e burocratica che sicuramente un punto di non ritorno per la efficienza del servizio
Un servizio pubblico burocratico centralizzato
Gerarchico con la pretesa il nome magari la socialità del servizio di farlo gratis o in nome della sicurezza di stabilire delle regole di comportamento che sono il vertice può mutare non sarà mai un servizio capace di andare incontro alle esigenze dei clienti
Lo stiamo facendo
E qui tocco l'argomento forse più delicato anche per il futuro la nostra società estenderà lavoratori
Si creeranno nuovi posti di lavoro ma in misura molto minore di quelli che se ne vanno
E la nostra società avrà un problema drammatico di formare continuamente quelli che stanno già al lavoro
E non solo di preparare quelli che ancora non arrivano al lavoro già sono ampiamente impreparati
Ma di aiutare quelli che ci stanno a rimanere perché dopo un certo numero di anni dieci o vent'anni se non c'è un processo di formazione continuino che vi aiuta a stare al pezzo a stare secondo le esigenze del paziente e della tecnologia ma come facciamo a mica vogliamo formata da tecnologia se non facciamo questo saranno espulsi perché non più capaci di dare il servizio e quindi diventeranno un limite allo sviluppo del servizio
Credo di aver detto abbastanza cioè io penso che il processo di trasformazione dei servizi pubblici italiani è fondamentale per la competitività del sistema Italia
Questa competitività si gioca tra sistemi e non più tra singole aziende occorre quindi avere modelli Progetti di comportamento coerenti concede di priorità il sicuramente la priorità della infrastruttura immateriale come ha detto Callieri dell'uomo della sua formazione della sua preparazione però continua non solo nel momento in cui deve entrare mani venti trent'anni in cui continua a lavorare
E se mi consentite la priorità è la scelta attenta delle infrastrutture materiali
Che siano le telecomunicazioni che siano i trasporti che siano tutti i sistemi sono queste le condizioni per dare a una industria liberate liberata fantasiosa capace di avere successo
La possibilità di competere realmente sullo scenario mondiale
L'infrastruttura italiana delle ferrovie o delle Poste non deve competere con quella francese o con quella tedesca
Deve essere meno cara deve essere più efficiente per dare all'industria e agli occupati e delle infrastrutture e dell'industria la capacità di trovare lavoro e di mantenere
Giorgio Porta presidente della Federchimica
Il problema che vorrei che pur di per quanto riguarda la gestione risorse umane e e quindi sta e questo
Negli ultimi dieci o vent'anni
Certamente il settore del marketing voluto moltissimo
La pubblicità evoluta molto
Tutta la seria di attività di operazioni connesse
Al di acquisti alle vendite alla produzione hanno avuto una evoluzione straordinaria
Io trovo e con enorme rammarico che
La gestione delle risorse umane non solo afferma ma in qualche modo ha avuto dei pregressi
Grandi sperimentazioni come quella di Adriano Olivetti a Ivrea
Come della della Bassetti negli anni sessanta come quella di Mattei all'ENI grandi sperimentazioni in modi diversi di gestire le risorse umane ormai sono almeno vent'anni che non ce ne sono più
Sarebbero studiare perché un ceto professionali aziendale quella dei capi del personale e della gestione del personale e così bloccata son forme obsolete
Alla minaccia della disoccupazione sa rispondere soltanto con la cassa integrazione con i licenziamenti
Alla gestione interna la motivazione degli uomini si risponde sempre con i medesimi
Sistemi come l'acquisto con lei un ceto professionale preposto a quel punto delicatissimo che tutti noi riconosciamo essere il cuore dell'impresa come mai sono in una fase di stallo come mai il sindacato è in qualche modo Fava in qualche modo a parlare a questo stallo pesava soltanto un problema
La progressiva soggettivi d'azione dei problemi umani
Quando le masse operaie era erano muovere il contratto collettivo poteva regolare molte cose perché bisogna erano comuni
Ma ora che ognuno di noi è portatore di bisogni soggettivi il contratto collettivo è un uomo è un rito in gran parte svuotato
Che spesso arriva perfino a conclusioni bislacche
Se analizziamo gli orari di lavoro che risultano dai contratti aziendali sono al lavoro Scalisi trentasette ore e quarantadue minuti trentasei ore quarantotto roba di questo genere
Bene come mai questo settore rispetto agli altri appalto così pochi passi avanti
Che responsabilità portano i responsabili aziendali della gestione del personale che responsabilità i sindacati
Grazie per quanto riguarda la responsabilità dei sindacati magari passerei poi la parola al alla mia destra
Per quanto riguarda la responsabilità dei capi del personale le vetture gran favore perché siamo proprie frasi per il revisore di aumento di stipendio e quindi ho capito cosa devo dire perché il capo del professor possono compare sul nulla forse qualcuno riesce ad avere sarà compiaciuto
Volevo chiedere ringraziando Giancarlo Lombardi per questo invito sa quanto io tenga
A questa tematica e quindi verso l'opportunità importante anche per me come contributo questo convegno vorrei suggerire a Giancarlo non Carpi che un paio di posti di lavoro lì potremmo creare installando un sistema di riscaldamento qui dentro perché
Si sta praticamente morendo ormai questo ci tiene cioè ed i primi due posti domeniche sono fatto delle proposte costruttive concrete
Scherzi a parte ho sentito nelle detto menti iniziali di questa tavola rotonda che le parti rappresentano interessi parziali
E però non si capisce bene chi e come ci si possa far carico degli interessi generali Morese nel suo intervento di prima aveva parlato di diagnosi condivisa chiare articolata
Di accordo e di non capire perché poi le cose non si fanno
Ma io credo che sia purtroppo un po'caratteristica del nostro nel nostro Paese
La vi sono dei ruoli in ruoli centrali di guida e di controllo che sono molti di più molto difficile aspettare non siamo particolarmente abili dalla gestione dei sistemi complessi mentre siamo molto bravi nella gestione di sistemi semplici dove una forza centrale
Può muovere quel sistema quando sistema articolato e molto molto più difficile
Vorrei commentare che quanto sentito all'inizio cioè il fatto che se non si è fatto non alla fase dell'espansione quando mai riusciremo a fare delle cose adesso che siamo in crisi meglio da questo punto di vista sono ottimista spero che sia l'ottimismo della razionalità
Il mondo della chimica attualmente caratterizzato da un vorticare di contatti trattative negoziazioni
Tutte tese ad obiettivi strategici a proiettare la nostra realtà fra cinque dieci anni proprio perché stanno tutti soffrendo moltissimo e sono mentito sofferenza dei momenti nei quali si torna ad essere più ragionevole più pragmatici più concreti e sia la possibilità di fare delle cose che i momenti di relax altezza forse non si fanno ecco questo è il mio ottimismo dico della della razionalità o della ragione perché credo che sia un momento nel quale dobbiamo decidere
Per questo garantirà la nostra sopravvivenza e poi decidere come vogliamo S nel futuro di questo Paese nei momenti di grande difficoltà di grande preoccupazione ha saputo sempre reagire quindi una demagogia che sto facendo ma un convincimento personale Prato per aiutarci nel identificare cosa fare con farlo ecco perché vorrei rammentarvi rapidamente concetto di formazione poi il futuro per poi venire a qualche conclusione
Formazione professionale vuol dire competitività in concerto strettamente legata alla competitività ecco perché l'industria deve esserne
Deve interessarsi alla deve essere molto attenta a far sì che la formazione professionale sia quella adeguata necessaria datata alle proprie esigenze quindi arriviamo alla definizione di finalità della formalizzazione dobbiamo chiaramente definire qual è la finalità della formalizzazione salto a uno di le ultime pagine del libro ha la sensazione che la formazione attualmente in molti casi stia andando avanti come un volano perché è stato impostato in un certo modo ma non è più coerente con quella che è la proiezione del nostro sistema
Il fattore lavoro la componente economica economiche nel senso che ha un costo ma economiche nel senso che è fondamentale per il processo di sviluppo e rafforzamento competitivo sistema ecco un altro motivo per per quale le aziende le industrie sono interessate alla formazione e di conseguenza alla alla componente lavoro
Qui vorrei rispondere alla osservazione fatta relativa alla gestione delle risorse umane che è io direi che sarebbe ferma e che stiamo andando avanti con dei modi di gestire le risorse umane che sono Sonetti
Ma io non non credo che nella vita visione in bianco e nero sono molto difficili sono però convinto che siano stati fatti di
Progressi se il concetto è se vi è spazio per migliorare senz'altro si sta il concetto è siamo stati fermi mi sentirei ET sostenere una posizione fortemente diversa da questa le le strutture organizzative sono ci sono un esempio non sono state cambiate radicalmente drasticamente sono state tutte appiattite
Questo non è un fatto meccanico l'han fatto grafico non sono state ridotte le caselle vuol dire aver ridotto il numero delle posizioni manager i lei all'interno del sistema vuol dire aver dato maggiore autonomia alle persone favorendo lo sviluppo Potenza professionale alla potenzialità vuol dire aver creato le condizioni per una maggiore integrazione trasversale a tutti i livelli e colpire avverrà a dovuto snellire sistemi di controllo e di comunicazione queste questi aspetti che sembrano qualitativi trasformati in termini organizzativi al tutto rappresentare un contributo formativo ed educativo nei confronti del sistema molto molto significativo altrimenti questi appiattimenti non sarebbero stati realizzati
Assumendo quindi che vi sia spazio per migliorare ma che già si sia nella direzione di farci carico di quello che sarà urgenze del futuro quale cercare di definirle meglio con voi
Ho sentito prima che poi si legge sono molti anni molte analisi in questo senso il sessanta per cento dei lavori di oggi non esisteranno più nel due mila può darsi non so se saranno sessanta per cento meno ma innegabilmente lo sforzo grosso che dobbiamo fare torno al mio punto iniziale è quello di finalizzare la la formazione e la formazione professionale degli obiettivi che riteniamo molto probabile essere quelli caratterizzanti negli anni futuri allora il futuro sarà come potrà essere non voglio fare il mago ma dico delle cose e sono relativamente facilmente intuibili avremo un'economia caratterizzata da rapide continua evoluzione molto rapida e continua Callieri parlava dei tempi concordo perfettamente la componente tempo molto importante
Vi sarà una sempre maggiore e più elevata interdipendenza geopolitica tra componenti invece ha assolutamente ragione nel sostenere che ormai il confronto si tratta sistemi e non fra singole imposte quindi vi sarà oltre al confronto anche una sempre più elevata interdipendenza a scapito dei più deboli evidentemente l'innovazione tecnologica sono state riunioni riportate citate da tutti vi sarà una serie di nuovi giapponesi devono è stato recentemente in Estremo Oriente sarà rimasto meravigliato di quanto ha visto a differenza di quanto ha visto due anni fa ho quattro infatti un'evoluzione cos'è questo comporterà delle variazioni anche nel nostro sistema
La comporterà perlomeno in termini di internazionalizzazione degli affari globalizzazione dei mercati ma particolarmente nel senso di segmentazione specializzazione vi sarà è un aspetto che oggi non ho sentito citare qui una una sempre maggiore necessita di un'integrazione dell'azienda nel sociale
Perché vi dico che queste cose si ricevette per sottolineare che se dovremo avere degli uomini che gestiranno queste cose che non sono tradizionale non è l'orientamento strategico il bagaglio tecnologico che hanno caratterizzato il malato è passato sono delle componenti molto diverse
E per essere gestite propriamente per essere gestite in modo competitivo e per competitiva intendo dire nel confronto con i sistemi internet e con i manager internazionali richiederanno un adattamento anche del sistema formativo nostro
Due parole
Sulla chimica nel senso che la chimica un contenuto di intellettualità multipli di cultura specifica molto molto elevato
Già oggi cinquanta per cento dei lavoratori della chimica svolge compiti per i per i quali è essenziale una preparazione a livello di scuola secondaria superiore e l'università l'ottanta per cento degli assunti negli ultimi ci per anni dell'industria chimica era o a con la licenza liceale o laureato cinquanta per cento di questo numero laureati
Ecco che quindi sistema formativo deve tenere conto di questa esigenza e io vorrei citare un dato che forse sorprenderà alcuni di voi a laureati in chimica che finiscono nella chimica sono sì o no un terzo del totale
Un terzo finisce nel resto dell'industria è un terzo finisce nel terziario questo vuol dire che la chimica continuiamo a sostenere con una parola che non mi piace ma che rende l'idea
è un'attività che permea il sistema industriale
Questo vuol dire che una educazione adeguata anche per le facoltà scientifiche è un servizio che viene dato alla realtà industriale dal suo completezza e non solo nella specificità di
Delle delle attività chimiche
Io non so se avremo tempo per un contro Genova concluderei credo che già
Preso abbastanza tempo sostenendo che disfarsi ne stiamo facendo tantissimi noi Federchimica abbiamo fatto una specie di sondaggio Censimento e è incredibile quanto le singole aziende stanno facendo
Allora le singole aziende stanno facendo moltissimo noi coi sindacati chimici con la formula che abbiamo raggiunto un accordo interessantissimo questi tornado risultati molto molto positiva è un progetto in comune dei componenti la Commissione ambiente abbiamo trovato un'adesione estremamente positiva da parte della società più di cento società che ha fatto partecipare duecentocinquanta dipendenti
E l'accordo Confindustria educazione e quindi vie moltissimo da fare io credo che quello che manca sia il coordinamento centrale ma anche un forte coordinamento una forte guida centrale perché le componenti già esistono questa debolezza la quale faceva cenno nel all'inizio riprese quindi
è giusto che le parti rappresentano interessi parziali
Però è giusto se vi è un'entità centrale che ha il ruolo e questo ruolo evidentemente è chiaro deve essere chiaramente svolto da qualcheduno
Per
Valorizzare tutte le tutte le potenzialità e le proposte effettuate questo è il contesto competitivo all'epoca quando da guardare in altre parole se non abbiamo la forza di fare questo salto di qualità di avere un quadro sembra che deve essere il governo deve essere alta tra avere una forte guida di controllo i ricordi vento di queste attività controllo nel senso di coordinamento che ordinano controllo non riusciremo a valorizzare iniziative saprete già prese da fatti
Parliamo tutti dalla Francia e grande esempio di amministrazione molto matura io credo che dovremmo guardare degli esempi internazionali già validi che hanno provato la località per riuscirà a fare questo salto di qualità
Rapporto con i sindacati per quanto ci riguarda e ottimo e costruttivo lo è sempre stato non credo di poter accettare il concetto che la gestione delle risorse umane e non si è evoluta nel tempo dovrà farlo di più ma è stato fatto molto credo che manchi proprio una componente centrale che identifichi e valorizza tutti gli sforzi fatti individualmente dal sistema italiano industrie o altri enti che siano perché gli sforzi sono enormi grazie
Forse sarà stato fatto molto ma si poteva fare secondo me molto di più sono cocciuto in questo perché trovo che il problema una gestione risorse umane è cruciale oggigiorno
Durante tutta l'epoca industriale l'azienda poteva permettersi di elaborare prodotti e valori e imporli alla società
Quella che chiamavamo azienda produttori oggi e dalla società che viene fuori tuttora ricchezza Dini valori pensate il valore dell'estetica dell'etica della soggettività dell'affettività e così di seguito che incidono poi sulla organizzazione interna
E il manager da persona abituata a elaborare all'impegno no delle proprie strutture valori prodotti deve aprirsi enormemente all'esterno su questa che cosa è stato fatto ma neppure un esperimento di telelavoro dopo un qualche esperimento sì rapporto un po'più vivace con i contesti circostanti anche su questo sono abbastanza più pessimista però ma accetto esempi di sei mesi citano
Termineremo puntualmente alle diciotto e trenta abbiamo quindi ancora otto minuti disponibili per eventuali altre piccole aggiunte
Gega ebraica ha scritto qualche tempo fa che
Aziende americane sono a corto di idee
Non sono state le aziende produttrici di macchine per scrivere meccaniche aumentare la macchina da scrivere elettrica non sono state le aziende produttrici di macchine da scrivere elettriche a inventare la macchina da scrivere
Elettronica non sono state le aziende produttrici di valvole aumentare i transistor e così di seguito il punto cruciale diventa quindi la creatività che è stata evocata molto spesso oggi pomeriggio giustamente ma la barriera alla creatività e l'ambulanza burocratizzazione non la grande burocrazia dello Stato ma alle piccole infinite burocrazie che rendono difficile la vita dei creativi e l'emergere della creatività tutti i giorni in tutti i luoghi dell'impresa ecco ai successivi interventi chiederei se possibile di darci anche un flash su questo qual è l'apporto della formazione alla possibilità di sblocca le le potenzialità creative dalle incrostazioni burocratiche infinite incrostazioni burocratiche di cui anche le imprese sono affette
Mauri
Primo voto stabilì la risposta con una forma sono soprattutto culturale la cultura del lavoro
E la cosa migliore perché purtroppo tutti i nostri enti dopo siamo perfettamente per aver burocrazie quanto i tipici per però io all'inizio mi ha fatto la prova alla paiono ha risposto quando ha parlato dei tempi per la realizzazione dei corsi e di eventuali scava imbattuto mi pare di avere capito no
Ecco parlare in questo momento così delicato a rifare il Paese
Di quello che è il giorno di quello che è sempre stato considerate forse la parte più corrotta politicamente parlando del nostro paese sicuramente non voglio infierire e poi mettono neanche simpatico ma certamente quando si è sempre proteso soprattutto nel Mezzogiorno ma come industriali che ieri politiche devono essere quanto più trasparenti possibile tanto più automatiche possibile in maniera che non dare la possibilità di interventi esterni e soprattutto delle varie segreterie allora non si sbagliava
Così come quando considerata la geografici tale marzo paese ho sempre chiesto che le nuove oppure vita per noi erano le pari opportunità ecco mi sentirei di dare una battuta l'avvocato Melzi approfondire i servizi che gradiremmo avere soprattutto nei trasporti una politica di servizi che torna qualità i servizi e e tempi sia possibilmente uguale
Tutto il resto convinto tutto il resto del Paese e questo è un modo di portare realmente tutto il Mezzogiorno con il resto del Paese in Europa con le pari opportunità che dovremmo avere tutti come cittadini questo tasso
Grazie
Sì io non posso rispondere in termini di Flash alla domanda che lei che lei ha altro non è mio compito ma tornando invece ad un giudizio che lei dalla prima critico mi pare sul sui limiti possibili del comportamento del modo di essere del sindacato rispetto alla questione delle risorse umane siccome non abbiamo molto tempo io vorrei dire un punto solamente che sicuramente non esaurisce il problema e però in qualche modo a vorrebbe una discussione capace di interagire anche con la comunicazione che ha fatto Carlo Callieri prima che poi avremo ho dovuto essere questo il tema forse principale attorno a cui ragionare ecco a mio parere il movimento sindacale in piena sintonia con il sistema delle imprese negli anni passati
A poco messo in evidenza che doveva esserci un'alternativa molto forte e molte evidente tra politica degli ammortizzatori e politiche della formazione dove le politiche degli ammortizzatori sono politiche di tutela
Che non risolvono niente e le politiche dalla formazione potrebbero essere invece politiche di promozione che rafforzano anche soggettivamente i lavoratori non nomine salvaguardano necessariamente l'occupazione il posto di lavoro che rapporto molto problematico e però li rendono poi più forti possono renderli poi più forti più capaci insomma anche soggettivamente di affrontare delle difficoltà io credo che ci sia stata una corresponsabilità nel ritardo a cuore questo problema in questi termini sia al movimento sindacale sia il sistema delle imprese e che questo ci lascia una brutta eredità oggi anche nell'affrontare i temi che poneva Carlo Callieri prima relativamente alle questioni della flessibilità perché quando si sa che i lavoratori o settori molto ampi di la oratori per molte ragioni anche per deficit formativi consolidati sono molto deboli sul mercato del lavoro possono essere molto deboli sul mercato del lavoro è difficilissimo affronta are con tranquillità unicamente contro dando delle regole i problemi della flessibilità sul mercato del lavoro dei contratti atipici allora questo ritardo che Stato Comune ci ha lasciato un'eredità io sono per ora rompere i circoli viziosi Circuiti viziosi però dobbiamo sapere che questo questa eredità ci rende possibile e ci rende molto difficile oggi affrontare tutte le questioni della flessibilità in termini tranquilli semplicemente ponendo c'è il problema di contratta nelle regole
Oltre a tutto
Rapidissimo cercherò di rispondere al suo quesito cioè come dare spazio alla fantasia e l'immaginazione interno della le imprese è un questionario di cultura io credo che non si possa decidere poi attuato già noto poteva essere il risultato di un processo culturale quindi deve prendere del tempo riformare la scuola secondaria che si sta realizzando si orienta maggiormente dalla cultura generale rispetto allo sviluppo di professionalità meramente specifiche
Quindi credo che sia un orientamento importante ma vorrei che nella cultura generale oltre sedici una forte consapevole cultura industriale e d'impresa si inserisca anche il concetto che oltre a fare cultura ricerca dei cittadini dei cittadini però che saranno inserite nell'impresa quindi secondo me il collegamento con la realtà dell'impresa della vita deve essere nella scuola nell'insegnamento e anche se nessun insegnamento più allargato e generalizzato ultimo concetto ribadirei però ho letto prima che il Paese attraversa autorità preposte l'impegno di tutti gli operatori le componenti in vario modo interessato deve assicurare un governo forte della formazione cioè un indirizzo fuori dico strategico ed una gestione operativa del sistema senza di questo non vale valorizzeremo non solo le potenzialità ma quanto attualmente stiamo già investendo grazie
Ancora battuto appena batte denunce
Venticinque secondi io penso Churchill diceva People Makes Billings degli ex netto e piccole e beh ecco questo è il momento per questo Paese in cui bisogna capire che non è più il peacekeeping a fare i nomi ma siamo noi a dover rifare il delisting cioè un momento di dover capire che puro Craxi di tutti i tipi e a tutti a tutte le possibili tutte le posizioni pubbliche e private si battono si emarginano solo con un Paese che riprende a camminare grande velocità
Ringraziamo li porta amici maori alcuni avvisi per domani grazie grazie
Partecipanti alla tavola rotonda e a tutti voi ci scusiamo per il freddo ma la scuola di San Rocco non non non non si può riscattare volevo dare sottoporvisi i lavori riprendono domani mattina alle nove e
Tra poco ai Frari ci sarà un concerto per tutti buon lavoro e augurio di cuoca rivederci domani grazie